Category Archives: Proclamazioni

[Germania] Giorni di azioni mondiali per gli spazi liberati, 02-12 Febbraio

SJZ (in Siegburg) rimane! Liz (a Bonn) arriva!
SJZ (in Siegburg) rimane! Liz (a Bonn) arriva!

La Gioventù Libertaria di Siegburg (nel Nord Reno-Westfalia) rivolge a un richiamo nel contesto delle giornate di azioni dirette per un Febbraio Nero, e richiama l’attenzione particolare ad alcune questioni regionali e sviluppi, in modo che i solidali possano anche esprimere il loro sostegno a diverse iniziative e progetti locali.

In primo luogo, hanno inviato tutta la loro forza e l’amore verso lo Spazio Autonomo di Colonia (Köln AZ), che è ancora una volta minacciato di sfratto. Di seguito, mirano ad altri 20 anni e una eternità del auto-organizzato Centro Giovanile (SJZ) a Siegburg, dichiarando: “Noi siamo qui e lotteremo! SJZ a Siegburg rimane!” Inoltre, sono entusiasti dagli crescenti sforzi delle persone a stabilire centri libertari nella città di Bonn e li augurano tutto il meglio.

Dopo questa breve sintesi, la Gioventù Libertaria di Siegburg afferma quanto segue:

In genere qui, in questa regione, l’alloggio diventa sempre più costoso, mentre i fondi pubblici per la cultura, l’alloggio e la vita sociale vengono tagliati, l’apparato di sicurezza è in fase di espansione, e ciò che nel complesso viene promosso è la marginalizzazione dei vari ambiti di vita diversi. Questi sviluppi ci fanno voglia di vomitare! Abbiamo il diritto alla nostra vita, alla città e allo spazio intero!

Il movimento di emancipazione della regione, in Europa e nel mondo intero deve essere rafforzato e reticolato fino a quando non ha il peso necessario per rompere con le condizioni prevalenti.

Solidarietà con tutte le lotte di emancipazione, i progetti e le persone in tutto il mondo!

PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE!

Toronto: Azione in solidarietà con Villa Amalias e Lelas Karagianni 37

[19 gennaio 2013]

Nelle prime ore della mattina abbiamo inferto un altro piccolo colpo contro il meccanismo del capitale. Il livello della strada di uno dei tanti nuovi cantieri di condomini in costruzione nella città, contenente materiale da costruzione così come progetti di architettura per l’edificio, è stato distrutto e poi dato alle fiamme come piccola dimostrazione della nostra rabbia. La nostra rabbia è diretta sia verso la continua e celebrata gentrificazione della città, sia verso il continuo imprigionamento di compagni anarchici nel mondo.

La gentrificazione è la morte della comunità in slow motion. Lo sconfinamento di spazi abitativi individualizzati ad alto costo in una comunità costringe le persone per cui un alto costo della vita non è abbordabile ad andarsene, dividendo amicizie di una vita e relazioni personali. Con questo arrivano gli avvoltoi dei negozi in franchising, che festeggiano sulle carcasse dei negozi locali e indipendenti, e arriva l’inevitabile “pulizia” della zona, che rimuove ogni segno indesiderato di vita o sofferenza. Le pubblicità ispiratrici che accompagnano questi sviluppi nascondono il segreto che invece di un cambio o di un avanzamento nello stile di vita, quello che viene venduta è una scatola di isolamento e vuoto con le trappole e la patina del lusso, così come il proprio stesso ruolo nella distruzione di una comunità pre-esistente.

Con un cambio di abiti siamo scomparsi nella notte non visti. Questo non è un tentativo di autocompiacimento o di glorificazione, ma un tentativo di mostrare quanto facilmente queste azioni possono essere replicate ovunque. Rendiamo le loro vite difficili quanto loro cercano di fare con le nostre. Questa è una crescita per quanto riguarda le nostre tattiche, ma ci rendiamo conto che queste azioni sono ancora in piccola scala in confronto alle azioni di compagni in tutto il mondo.

Con ciò, riconosciamo anche il bisogno di intensificare i nostri attacchi contro lo stato e il capitale nel nord America in relazione all’intensità della repressione e degli attacchi contro la comunità anarchica e anti-autoritaria. Con ogni ondata di repressione deve seguire una risposta mirata, critica e sempre più militarista.

Questa è un’azione di solidarietà con la gente delle occupazioni di Villa Amalias e Lelas Karagianni 37 di Atene che hanno subito sgomberi da parte della brutale e fascista polizia greca. Abbiamo scelto di prendere di mira nuovi sviluppi edilizi, al servizio della borghesia della cittò, poiché si situano in contrasto diretto con la vitalità, la comunità e la solidarietà vista negli squat in tutto il mondo. Un’altra estrema differenza è la natura di esclusione economica della proprietà privata. Non lottiamo per “case più abbordabili” o per “affitti basati sulle entrate”, lottiamo per la casa per ogni essere umano, indipendentemente dalla situazione economica.

Inviamo anche un abbraccio pieno di amore e rabbia a Panagiotis Argirou. Forza compagno, così che tu possa continuare questa battaglia.

Per la negazione di ogni oppressione di cui questa società è complice.
Finchè non crollerà l’ultimo muro di prigione…

La Cellula di Solidarietà a Toronto.

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Indonesia: Attacchi incendiari del Fronte di Liberazione della Terra

La nostra lotta non può essere limitata dai termini della civilizzazione. Ne siamo fuori. Siamo selvaggi e nemici della civilizzazione. Non solo lo stato e il capitale (nei vecchi termini dell’anarchismo) ma tutta la civilizzazione: siamo contro di essa.

Siamo coloro che fieramente gettano via la pace sociale, escono dalle proprie zone di comfort e hanno portato avanti azioni di attacco contro quello che odiamo. Stiamo dichiarando guerra contro la civilizzazione e la sua proprietà, e ci uniamo alla guerriglia urbana internazionale con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle della Federazione Anarchica Informale e del Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Rivendichiamo la responsabilità per gli incendi contro l’auto e il negozio di proprietà del Vicesegretario di Demokrat a sud Sumatera (il partito vincitore delle elezioni generali del 2009), degli incendi contro quattro bancomat a Makassar, e delle azioni contro due sottostazioni elettriche nell’ultima settimana a Jakarta.

Le nostre azioni sono dedicate alla lotta degli agricoltori a Ogan Kemilir Ilir, ai ribelli a Papua: Buktar Tabuni e Dominikus Sorabut che sono imprigionati dallo Stato Indonesiano, alle lotte contro le miniere che si diffondono e fioriscono nella costa sud di Java, e ai nativi di Kalimantan, Mentawai, Jambi e Papua.

Vogliamo anche mandare i nostri saluti rivoluzionari a Tukijo: coraggioso e dignitoso contadino di Kulon Progo, ai prigionieri NO TAV in Italia, ai prigionieri ELF negli Usa, a Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva e a tutti gli anarchici prigionieri che non fanno mai passi indietro e non si piegano di fronte alla legge.

Anche alle organizzazioni rivoluzionarie: Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) e Epasnatatikos Agonas (EA) in Grecia, a tutte le cellule dell’Earth Liberation Front (ELF) e Fronte di Liberazione Animale (ALF) nel mondo, alle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS) in Messico e a tutte le cellule della Federazione anarchica informale / Fronte rivoluzionario internazionale (FAI/FRI).

Ai nostri compagni della Cospirazione Internazionale per la Vendetta: bruciamo questa miseria e schiavitù!
Fino al crollo di questa civilizzazione!
Fino alla libertà totale e alla vita selvaggia!

Earth Liberation Front
Indonesian Fraction

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Messico: Attacco esplosivo FA/FLT/FAI alla succursale delle Farmacias Guadalajara a Toluca

“Sono un uomo esattamente come la terra è una stella. E’ ridicolo imporsi come una missione di essere veramente uomo così come lo sarebbe imporre alla terra di essere veramente una stella (…). L’individuo è tutta la natura e tutta la specie.”
—Johann Caspar Schmidt (Max Stirner)

Il 23 Gennaio 2013 all’alba è esplosa una carica esplosiva in una succursale delle “Farmacias Guadalajara” nella valle di Toluca, Messico, che ne ha distrutto la facciata; i vivisettori della civilizzazione quel giorno non venderanno droghe agli automi della società industriale, è stato squisito sabotare questo stabilimento assassino di tutte le specie, di tutta la natura, dell’individuo, un piacere osservare come i “camici bianchi” usano i periti dello Stato solo per ripetere che la natura selvaggia e anarchica li ha attaccati un’altra volta.

Attraverso questa azione vogliamo anche dire qualcosa a riguardo dell’incontro internazionale di anarchici in Svizzera, a cui la Cospirazione delle Cellule di Fuoco ha contribuito proponendo una condivisione di esperienze  necessarie per la creazione di congegni esplosivi e incendiari, congegni per ritardare il tempo, il funzionamento delle armi da fuoco, ecc. Anche se il desiderio per la distruzione ci consuma nell’illegalità, i nostri metodi sono ancora rudimentali (taniche di gas butano attaccate a petardi e una sigaretta per ritardare). Ci rendiamo conto del fatto che ognunx di noi è in grado di realizzare azioni “grandi” come quelle proposte, ma in questo momento vengono realizzate operazioni stupende come l’incendio di un Wall Mart da parte dei/le compagnx della CCF/FAI-Messico – o i metodi più sicuri di incendiare automobili su scala massiccia – come realizzato da Amigxs de la Tierra/FAI in Argentina. Perchè non condividere queste informazioni adesso così che le Cellule di Fuoco possano riprodurle con un sapore internazionale?

Contro la Civilizzazione e il Sistema Tecnologico-Industriale!
Liberx e selvaggx!

Frazione Anti-civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra
affine con la Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

PS: Mandiamo tutta la nostra forza al compagno insurrezionale Panagiotis in Grecia, che il tuo recupero possa essere veloce così possiamo continuare la guerra.

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Buenos Aires, Argentina : Fuoco alle auto della borghesia! Rivendicazione dell’incendio di una ventina di auto di lusso

Oggi come ieri e in tutta la storia, il fascismo e le molte ideologie politiche come il peronismo non si impongono nella società come settori opposti che lottano per diversi interessi della stessa patria, ma emergono dalla necessità stessa della popolazione civile di trovare una soluzione all’insicurezza di non avere tutto sotto controllo. E la sinistra è senza vergogna, non le sono rimaste parole rivoluzionarie che non siano state assorbite dal sistema di dominio, la sua posizione parlamentaria la rende ugualmente odiosa che tutti i potenti, complici, avallatori e conformisti come anche lo sono i consumatori della vita moderna e tecnologica del mondo di oggi che sperimenta l’artificializzazione quotidiana di ognuna delle nostre azioni.

Attraverso questo comunicato rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari contro auto di alta gamma e di lusso nella città di Buenos Aires nei quartieri di Recoleto, Palermo, Villa Urquiza, Caballito e Villa Devoto nel mese di Gennaio 2013. Circa 25 auto bruciate.

NON RISPONDIAMO A NIENTE E A NESSUNO!

LA GUERRA SOCIALE È IN MOTO
E NOI SIAMO GLI/LE AMANTI DELLA LIBERTÀ!

Libertà a tuttx i/le prigionierx del mondo, libertà per tuttx.

Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal.

Buenos Aires: Rivendicazione di un attacco incendiario ad un furgone della Fiat

Odiamo la società. Decisamente la odiamo. Non ci sentiamo parte di essa. Se ci vedono per la strada possiamo essere, ai loro occhi e alle loro menti limitate, dei/le buonx cittadinx. Ma non fraintendano. Noi viviamo al margine dei loro valori e delle loro pratiche che comprano gustosamente. Perchè non ci sono catene ai loro colli, non ci sono fruste sul loro posto di lavoro, non hanno una pistola puntata alla testa. Hanno scelto. Potevano dire NO ma hanno preferito il SI’. Hanno preferito la comodità di pagare a rate la vita. La felicità dell’auto, della casa, della famiglia. E chi no? Non li incolpiamo. Non siamo qua per dire cosa va bene e cosa va male perchè siamo al di là del bene e del male. Più in là della morale. Ma noi preferiamo la dignità. Preferiamo non accomodarci. Preferiamo vivere. E la nostra vita si basa sulla disobbedienza. E a loro dà fastidio la nostra ribellione perchè le loro vite miserabili si basano sulla comodità. Comodità data dalla legge e dall’ordine. Ma noi non abbiamo leggi e siamo il caos. È per questo che dichiariamo a loro guerra. Siamo in guerra!

All’alba di Martedì 15/01 abbiamo attaccato, con un congegno incendiario, un furgone Fiat in vendita. Dobbiamo riconoscere di non aver causato gravi danni ma sappiamo che la nostra guerra non si basa unicamente sui risultati ma piuttosto nella convinzione con cui si fanno le cose.

E lo abbiamo fatto in solidarietà con i/le nostrx compagnx repressx in Italia e nel mondo.
Pensando ai/le nostrx affini di azione che si mantengono fermx nelle loro idee anche dietro le mura o scappando dalle grinfie dello Stato nel bellissimo volo della clandestinità insurrezionale.

Saluti ed eterna complicità con i/le nostri/e fratelli/sorelle della Federazione Anarchica Informale nella regione argentina.

Guerra allo Stato e ai suoi difensori!

Nucleo di Artigianx del Fuoco e Affini
Federazione Anarchica Informale

Mosca, Russia: Banca attaccata con molotov il 19/10/2013 da CCF-Russia/FAI-FRI

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Prima di tutto vogliamo mandare saluti “di fuoco” ai nostri fratelli e sorelle. Forza ai prigionieri anarchici e a quelli che hanno scelto la vita in clandestinità. Ricordiamo i nostri compagni caduti e facciamo del nostro meglio per vendicarli (un riferimento al corteo del 19 Gennaio in memoria di un altro anniversario dalla morte di Anastasia Baburova e Stanislav Markelov – antifascisti uccisi dagli squadroni della morte nazisti – trans.). Per la vostra libertà e la nostra! Nessuno ci toglierà la nostra felicità se non noi stessi. Keep rocking the boat! (un’allusione al popolare motto liberale anti-Putin). Li getteremo a mare e li daremo in pasto ai pesci! Non c’è bisogno di spiegazioni o scuse per quello che facciamo. Ogni giorno la nostra coscienza ci spinge ad infrangere “la legge”. Solo la gioia della lotta e della resistenza ci riempie del sentimento della turbolezza. Incoraggiamo chiunque abbia avuto l’occasione di lanciare una molotov o di usare un’arma, ma che ora si è radicato nella routine quotidiana, a ricordare quella sensazione. Vogliamo che chi è solo recentemente arrivato a questa consapevolezza, ci pensi sopra. Fai un passo in più. E’ tutto nelle tue mani. Che i fuochi possano illuminare il percorso che prenderai.

Non lasciare che sbirri o vigili del fuoco trovano le tue impronte dove potrebbero

Questa notte siamo usciti nelle strade ancora una volta. Non appena il cielo si è scurito, abbiamo attaccato l’ufficio bancario di “Sberbank” a sud di Mosca. Diverse decine di passanti sono diventati spettatori passivi dell’azione. Non appena abbiamo cominciato a sfondare le vetrate hanno cercato di dare voce al loro malcontento. Un colpo. Poi un altro. Non appena si è aperto un buco grande abbastanza perchè ci passasse una molotov, abbiamo gettato dentro diversi cocktail.

Nessuno degli onesti cittadini rispettosi-della-legge ha avuto abbastanza coraggio da intervenire. Tutto quello che sono stati in grado di fare è chiamare la polizia. E sono arrivati con le loro auto. 15 minuti dopo che ci eravamo ritirati attraverso il parco fino alla stazione della metro più vicina. Con nessuno da arrestare, hanno continuato a spaventare ed allontanare la gente del posto con le loro rumorose sirene.

Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cellula Russa
FAI-FRI

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Cile: Rivendicazione della bomba che ha fatto saltare gli uffici di Colún a Santiago

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Comunicato:

“Nella pratica permanente
di sovversione per la Guerra Sociale”

L’ultrapatriota tedesco Friedrich Grob Besler… installato (in terre espropriate dopo la Pacificazione dell’Araucania!!!) fu ricevuto dallo Stato cileno e dalle Leghe Patriottiche del Cile come colono del comune di La Unión, nella Región de Los Ríos. L’usurpazione di queste terre iniziò più di 70 anni fa con metodi violenti ed è continuata per vari decenni, con Augusto e Teofilo Grob come principali responsabili, nonno e padre dell’attuale presidente di Colún, Augusto Grob Fuchs e del Consigliere Comunale e candidato a Sindaco della fascista Alianza por Cile a La Union, Roberto Grob Fuch, il gruppo di Hector Caro, Augusto Pinochet e secondo i cosiddetti “governi democratici”, esercitando lo STATO DI DIRITTO!!!

In queste terre si instaurò il poderoso impero dei Grob, la Società Industriale Teofilo Grob S.A., Cooperativa Agricola e del latte COLÚN, l’Impresa Agricola e Allevamento El Pilar, tra le molte altre.

Per questo attacchiamo COLÚN, impresa capitalista nemica del popolo Mapuche e di tutti gli sfruttati del mondo!!!

Pensiamo che l’unica solidarietà sia l’azione stessa che trapassa la legalità e diventa nemica di ogni autorità!!! Facendo esplodere in pochi secondi la loro pace sociale.

Siamo nemici dello Stato cileno e di tutti gli Stati senza eccezione, e non riposeremo fino a vivere in un mondo senza patrie, né frontiere, senza niente di quello che ci fa marcire.

Salutiamo tuttx i/le prigionierx degnx del pianeta carcere che con determinazione e coraggio resistono ai regimi per l’annichilamento. In special modo Stefano Fosco ed Elisa di Bernardo anarchicx sequestratx dallo Stato italiano, attivx solidalx con il popolo Mapuche.

Ai prigionieri del caso Security: Freddy, Marcelo e Juan. In memoria di Matías Catrileo. Libertà a Celestino Córdova!!! Alla bella fuga di Hans Niemeyer.

Amulepe Taiñ Weychan
La nostra lotta continua
Per la comunità Umana Mondiale
Per la Liberazione Totale.

Con tutta la magia del Sud

Fracción Heterogénea de Weichafes Libertarios – FHWL

Tracia, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco incendiario a un furgone del Dipartimento per gli Affari Politici a Xanthi

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Nelle prime ore del mattino della Domenica, 13 Gennaio, abbiamo attaccato il furgone del Dipartimento dello Stato per gli Affari Politici, che è un ramo del Servizio d’Informazione del Ministero degli Esteri Greco. Non prendiamoci in giro: il Ministero degli Affari Esteri qui, in Tracia, ha dimostrato il ruolo esatto che detiene in questo territorio da decenni. Giusto per ricordare qualche esempio: negli anni ’60 il Dipartimento per gli Affari Politici, sotto il comando dello Stato Greco, deteneva completamente e in piena indipendenza l’amministrazione della minoranza (musulmana) in Tracia. Da allora, e fino al 1995, agenti segreti, sindaci e prefetti erano quelli che hanno deciso di escludere i Pomacchi sulle montagne che circondano la città di Xanthi, ponendo barriere e truppe per controllare il loro ingresso e uscita in e da quella zona. Sono stati loro che hanno ripetutamente inviato l’esercito per effettuare ispezioni sanitarie sulla minoranza. Lo sappiamo molto bene; l’amministrazione di una minoranza viene deliberata con l’obiettivo di ottenere il rafforzamento ottimale delle condizioni stabilite dagli Stati nel gioco degli antagonismi interstatali. I vertici dello Stato Greco assegnano la formulazione della strategia nazionale per la politica estera al Ministero degli Affari Esteri, il quale difende inoltre gli interessi del Capitale greco all’estero.

Ricordiamoci ora come facilmente il Capitale Greco si è espanso nei Balcani negli anni ’90, partecipando a due guerre (la guerra Serbo-Bosniaca, il crollo della Jugoslavia). Dopo aver costruito il consenso nazionale richiesto (raduni per la Macedonia), lo Stato Greco ha preso parte ad entrambe le guerre, in modo da negoziare i propri termini al fine di condividere la torta dopo la guerra. Questo è il modo con qui le trattative con il Ministero Greco degli Affari Esteri vengono fatte; con fascisti e armi da fuoco.

Da parte nostra, riteniamo i Bulgari, i Turchi e tutti gli altri proletari oppressi nostri fratelli e sorelle, a prescindere dall’origine etnica. Siamo aggressivi e ostili a qualsiasi tipo di unità nazionale e qualsiasi meccanismo di stato che mira a salvaguardare i profitti dei padroni e seminare l’odio tra il proletariato multietnico.

Da parte sua, da quando lo Stato ha lanciato il suo attacco frontale contro gli strati più bassi della società, così come le parti del movimento radicale, ha anche invertito il suo discorso pubblico in una maniera che assomiglia con una presa in giro. Lampante esempio è la rinominazione del Ministero dell’Ordine Pubblico in Ministero della Protezione del Cittadino. Dopo questa rinominazione particolare, le forze della sicurezza dello Stato sono aumentate quantitativamente e qualitativamente. Adesso stano effettuando un attacco nel modo più brutale nei confronti di chi sta perturbando e contrastando i piani dei padroni.

Con questo discorso pubblico invertito, le fecce hanno il coraggio di parlare di “anomia”. Parlano di anomia mentre portano alla gogna persone nei mezzi di comunicazione, senza neanche aspettare il loro processo (o anche senza avere alcuna prova incriminante contro di loro in primo luogo). Parlano di anomia, nonostante il fatto che hanno dichiarato guerra alla società, costringendo così tanti proletari di stare nelle code dei sussidi per un piatto di zuppa o di suicidarsi. Parlano di anomia, mentre mantengono fondi personali nascosti nelle banche all’estero, aiutati dalle loro leggi stabilite. E allora si, per loro, siamo individui anomici perché non riconosciamo a nessuno il diritto di determinare le nostre vite con la legge. Siamo individui anomici perché abbiamo scelto di essere ostili allo Stato, i piani del Capitale, i fascisti e i loro lacchè. Siamo individui anomici perché abbiamo scelto di prendere in carico la nostra vita e lottare per la nostra dignità, invece di camminare con la testa bassa.

Solidarietà con i perseguitati dell’occupazione di Villa Amalias, l’occupazione di Skaramaga, e le Radio-zone di Espressione Sovversiva 98FM

Solidarietà con quelli in lotta dentro e fuori dalle mura delle prigioni

RABBIA E COSCIENZA

Anarchici per la diffusione delle strutture sovversive

New York: Attacco a Marathon Bank in solidarietà con i compagni in Grecia

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Assumiamo la responsabilità per l’attacco di ieri sera (15/01/2013) nella filiale di Marathon Bank a Brooklyn. Attraverso questa azione inviamo un messaggio di solidarietà rivoluzionaria agli 166 compagni che sono stati arrestati o detenuti nelle ultime due settimane ad Atene.

La Marathon Bank -che è stata una filiale del grande gruppo di Piraeus Bank- è stata scelta come bersaglio per la considerazione che, in ultima analisi, ogni traccia del Capitale greco dovrebbero essere ritenuto responsabile per il terrore bianco, che è in continuo vigore dall’apparato repressivo dello stato greco.

L’attacco di ieri sera cerca di promuovere la domanda del superamento della solidarietà dagli arbitrari (ma ancora comunque repressivi) confini imposti dai dominatori di questo mondo. Per questo motivo, dedichiamo questa azione a Kerry Cunneen e utilizziamo questa opportunità per inviare saluti rivoluzionari a questo compagno in lotta contro la moderna inquisizione che si svolge qui negli Stati Uniti.

La solidarietà è la nostra arma, e non conosce né confini né barriere.

Guerra alla guerra dello Stato!

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[In tutto il mondo] Giorni di azioni decentrate per la liberazione immediata dell’anarchico Marco Camenisch – Marco è in sciopero della fame di nuovo

Dal 18 al 25/1/2013 riprendo l’iniziativa, sempre debole ma pur iniziativa, di uno sciopero della fame per interrompere ancora i lunghi silenzi imposti dalla repressione e dall’inazione, per alzare ancora una voce, una voce debole ma almeno voce, di solidarietà, d’apprezzamento e partecipazione alle iniziative di chi continua ad agire e costruire solidarietà e lotta attiva, di chi continua ad osare e ad accrescere continuità fuori e dentro le galere .

-Estratto dal recente comunicato di Marco Camenisch dalla prigione Lenzburg, in Svizzera, contro il prossimo incontro annuale del World Economic Forum in Davos e sempre in solidarietà con i compagni imprigionati o latitanti in lotta, così come per il sostegno delle varie iniziative e gruppi che lottano per la liberazione dei compagni in tutto il mondo.

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Il compagno anarchico Marco Camenisch è stato incarcerato per poco più di 21 anni consecutivi, quindi si qualifica per il rilascio condizionale dal momento che ha già scontato i 2/3 della sua condanna. Per questo motivo, dei prigionieri solidali in Italia hanno anche agitato per azioni contro obiettivi-strutture di interessi svizzeri.

Ecco un richiamo mondiale per giorni di azioni decentrate per il 5-6 Febbraio 2013:

“Il prigioniero anarchico Marco Camenisch è stato confinato nelle carceri italiane e svizzere per due decenni. Negli anni ’70 e ’80, ha preso parte alle lotte militanti del movimento anti-nucleare. La prima volta che è stato incarcerato era nel 1981. Dopo essere fuggito dal inferno Regensdorf (vicino a Zurigo), è stato rinchiuso di nuovo in Italia nel 1991. Nel 2002 Marco è stato consegnato alle autorità svizzere dagli infami statalisti italiani. Entro il 2012 aveva scontato due terzi della sua pena detentiva. La pratica abituale in Svizzera è che i prigionieri che hanno esposto una cosiddetti buona condotta vengono rilasciati dal carcere in libertà vigilata dopo aver scontato due terzi della pena. Dal momento che Marco non ha mai cessato di lottare anche in prigione, ed ha fermamente espresso il suo odio nei confronti del sistema dominante così come le sue prospettive anarchiche-ambientali, la sua liberazione dal carcere è stata ripetutamente negata.

Marco è solo uno tra i tanti. Ci sono persone in tutto il mondo in carcere che non sono stati soppressi da queste relazioni di sfruttamento e di dominazione, e continuano a lottare per le proprie idee. E i detenuti sono solo una piccola parte. Ovunque le persone stanno lottando contro l’oppressione delle autorità e delle istituzioni al di fuori delle mura. Insieme con le nostre lotte quotidiane, è sempre importante non dimenticare i nostri compagni che sono dietro le mura e non lasciarli marcire in prigione.

Le prigioni sono l’espressione di una società basata sulla repressione e lo sfruttamento. Sempre più persone che si sono opposti all’ordine costituito sono stati rinchiusi o etichettati come malati mentali. La custodia è lo strumento idoneo nelle mani del potere che dà agli dominatori l’opportunità di sbarazzarsi dalle persone resistenti e mantenere ancora la sua costituzionalità ipocrita.

Non lasciamoci intimidire dalle loro minacce e dagli apparati della repressione!

È chiaro per noi, la libertà deve essere combattuta!
Non può essere richiesta dallo Stato!

Non c’è bisogno di aspettare fino ad allora. Il Febbraio può essere solo il picco delle azioni. C’è una campagna di solidarietà in corso, che ha avuto inizio il Dicembre del 2012 con lo sciopero della fame degli anarchici Gabriel Pombo Da Silva ed Elisa Di Bernardo nelle carceri tedesche e italiane, rispettivamente, così come un’azione di solidarietà in tribunale dal prigioniero anarchico Theofilos Mavropoulos e dei membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Grecia.

Armatevi ora… fino a quando Marco non sia libero!

Atene: Rivendicazione di responsabilità per tre giorni di attacchi incendiari

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15 Gennaio 2013

Ogni volta che ci attaccate, reagiremo.

Avete sfrattato i nostri palazzi, imprigionato i nostri compagni, e attaccato le nostre manifestazioni. Abbiamo dato fuoco ai vostri uffici, le vostre banche e le vostre filiali di servizi. Avete represso il movimento sovversivo e radicale, al fine di “vendere” la pace, l’ordine e la sicurezza. Avete lanciato attacchi contro di noi perché volete strizzare l’occhio ai vostri elettori di destra che stanno deviando dalle vostre file verso l’Alba Dorata, al fine di mostrali che siete ugualmente fascisti. Tentate di mantenere il vostro dominio, investendo nel confronto con l”illegalità”. Ci combattete solo per nascondere i vostri scandali più spregevoli, la vostra corruzione e coinvolgimento/corruzione negli affari. Condannate la violenza, mentre gettate intere popolazioni nella miseria. Programmiamo la fine del vostro mondo. Gettiamo già le basi per la nostra civiltà, e ci a spandiamo continuamente. Non vogliamo avere alcun rapporto con i vostri valori marci. Solidarietà, libertà, uguaglianza. Questi sono i nostri principi. Togliete le mani dai nostri progetti e dai nostri compagni. I vostri sforzi per fermare la nostra espansione cadrà nel vuoto. Ciò è stato dimostrato dalla manifestazione di protesta il Sabato 12/01; questo è stato dimostrato dalle notti fiammeggianti prima di oggi.

Rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari di tre giorni (Venerdì/ Sabato/Domenica, 11-13/01)

– Su le filiali locali delle seguenti organizzazioni:
Gli uffici del partito Nea Dimokratia a Dafni, Halandri, Glyfada, Argyroupoli e Kypseli,
gli uffici del partito PASOK a Glyfada,
gli uffici dell’Ente Pubblica dell’Elettricità a Menidi

– Sui sportelli bancari (ATM):
a Vyronas (due bancomat nello stesso quartiere), Nea Smyrni, Neo Iraklio, Kaisariani (due bancomat nello stesso quartiere), Kypseli, Papagou, e Drapetsona (due bancomat nello stesso quartiere)

– Due filiali bancarie a Kaisariani

– Una macchina del corpo diplomatico ad Elliniko

– Un veicolo delle Poste Elleniche (ELTA) a Ilion

– E, infine, la moto di un poliziotto a Zografou.

Solidarietà agli occupanti di Villa Amalias, Skaramaga e Lelas Karagianni, e agli compagni che sono perseguiti.

Regno Unito, Bristol: Sabotate macchine dei secondini

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Il 9 Gennaio 2013 non molto dopo mezzanotte alcuni veicoli di proprietà di ufficiali della prigione di Bristol, Cambridge, Horfield, sono stati danneggiati usando sverniciatore e lacerando i pneumatici davanti, questo è successo in Brynland av. in Ashley down. Gli ufficiali sono intrinsecamente legati a un sistema che mantiene le persone sottomesse e al loro posto, ogni giorni veniamo monitorati, ma oggi 9 gennaio quegli ufficiali con le loro auto danneggiate sentiranno di essere stati loro osservati, questo è stato molto semplice da fare, non c’è bisogno di nessuna capacità élitaria, la nostra lotta è da entrambi i lati del muro e da entrambi i lati della moneta, ci sono lezioni che devono essere imparate da tutti, alcuni per ragioni di sicurezza hanno scelto di lottare da una posizione di clandestinità e altri sono una faccia pubblica, creano reti, escono all’esterno e portano dentro sangue nuovo. Questo piccolo attacco è stato fatto con tutti gli animali e gli umani in gabbia ben presenti nella nostra mente.

fonte

Combe Haven, Regno Unito: Sabotaggio ALF/ELF contro la costruzione di una strada

Combe Haven, 7-8 gennaio 2013

In solidarietà con la campagna contro la strada di collegamento Bexhill-Hastings, attivisti hanno sabotato i tentativi degli impresari di costringere gli animali selvatici locali a migrare lontano dal sito dove si vorrebbe costruire la strada.

Rete metallica e porte di legno coprivano tutte le entrate delle tane dei tassi nell’area, in un tentativo di incoraggiare i tassi a spostarsi in tane costruite dagli umani prima della stagione degli accoppiamenti. La rete e le porte che circondavano le tane dei tassi sono state quindi smantellate per incoraggiare i tassi a rimanere nell’habitat che hanno scelto.

Reti da pesca sono state posizionate dagli impresari con in mente lo stesso obiettivo, una copertura di plastica fissata lungo la strada un piede sotto terra e un piede sopra, forzava le salamandre, gli insetti ed altri piccoli animali ad andarsene dalla zona. Quindi anche queste reti sono state attaccate, strappate dal suolo e distrutte.

Non solo queste azioni permettono alle creature selvagge di rimanere dove vogliono, ma rallentano la costruzione della strada, visto che gli impresari cercano di dipingere di “verde” la loro insensata distruzione degli habitat animali e degli ambienti locali naturali “risparmiando le vite degli animali”, e non possono procedere con la costruzione della strada finchè non dicono di essere certi che gli animali selvatici locali sono migrati dal sito della distruzione ecologica.

Dopo aver visto lo sconcerto dei periti alla vista delle reti distrutte, queste azioni di sabotaggio non potranno che continuare ed aumentare di intensità finchè coloro che scelgono il profitto alla vita non avranno sofferto almeno allo stesso modo nella loro lotta per il controllo assoluto e la distruzione del mondo naturale.

ALF/ELF.

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Vancouver, Canada: Molotov contro auto della polizia a protezione di casa di un pellicciaio

Nella tarda notte piovosa del 5 Gennaio una cellula ALF ha attaccato una pattuglia di polizia vuota con una bottiglia molotov. Questa pattuglia era parcheggiata lì per intimidire o deviare ulteriori attacchi o proteste contro la residenza di Megan Halprin o i negozi di pellicce Snowflake che questa possiede. Tuttavia, l’aumentata presenza di polizia non fermerà i nostri leggiadri e vittoriosi attacchi. Non fraintendete, questa è guerra. Questa è una guerra di pellicce. Questa è una guerra di classe. L’élite e la polizia sono il nemico e saranno trattati come tali. Non c’è dubbio che l’oppressione verrà, che sia in forma di arresti, persecuzione da parte dello stato fascista o da parte di un ex compagno diventato spia che non riesce a reggere la tensione. Dobbiamo restare forti e uniti. Se infami, sei un elemento dello stato e sarai trattato come il nemico. ALF vive e sta bene. Megan Halprin non sarai mai al sicuro. Polizia non sarai mai al sicuro. Avreste dovuto aspettarci.

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Tomohon (Indonesia): Incendio di veicolo da parte della Cellula Argirou / International Cospiracy for Revenge – FAI/FRI

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La scorsa notta (10/01/2013), l’abbiamo fatto di nuovo. L’azione diretta basata sui nostri valori rivoluzionari, come nichilisti, come individuilisti e come espressione dell’odio verso questa società. Coperti dalla notte, abbiamo bruciato un’auto privata a Tomohon (piccola città in nord Sulawesi), di proprietà di una persona sconosciuta. Era una macchina situata vicina alla locale stazione TV di quella città. Una macchina come simbolo di schiavitù, disastro ecologico e dell’insensatezza della vita.

Crediamo che attraverso l’azione diretta ogni rivoluzionario possa parlare, anche separato dai continenti e dai confini delle nazioni-stato. Crediamo che ogni azione rivoluzionaria parli a voce alta e raggiunga le nostre sorelle e fratelli della Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Dedichiamo la nostra azione al nostro fratello-in-armi, Panagiotis Argirou – rivoluzionario e fiero membro della CCF – che è caduto e deve affrontare un intervento chirurgico. Quando abbiamo sentito questa notizia, ci ha ferito nel cuore. Abbiamo bruciato un’auto per mandarti i nostri più caldi saluti rivoluzionari, compagno. Per lasciar sapere ai nostri nemici che nessun rivoluzionario sarà lasciato solo. Forza fratello! Fuoco e salute per te.

Agli altri membri della CCF e all’anarchico rivoluzionario T. Mavropoulos: tutti voi non siete mai soli. Le nostre azioni sono anche la vostra vendetta.

Non per dimenticare i nostri fratelli in Italia sequestrati dallo stato e rinchiusi dietro le sbarre. Ad Alfredo Cospito e Nicola Gai. I nostri cuori saranno sempre con entrambi.

Vogliamo mandare anche i nostri saluti rivoluzionari a Villa Amalias e a tutti gli spazi liberi che vengono invasi dai nostri nemici. A tutti gli occupanti che vengono sequestrati dagli sbirri. Il vostro coraggio ci ispira e ci mantiene a testa alta. “Fuoco” è il nostro modo di nominare la solidarietà.

E a tutti gli anarchici prigionieri: Ivan e Carla, Freddy, Marcelo e Juan in Cile, Henry in Bolivia, John Bowden, Gabriel Pombo da Silva, Marco Camenisch, e altri intorno al mondo. Questo fuoco è una metafora di abbracci da noi pieni di rispetto, solidarietà e rabbia contro il Potere.

Salute!

Cellula Argirou
International Conspiracy for Revenge
Fronte Rivoluzionario Internationale
Federazione Anarchica Informale

Atene: Comunicato dei 92 arrestati di Villa Amalias dall’interno del quartier generale della polizia (GADA)

COMUNICATO: 11/01/2013

Dopo gli avvenimenti repressivi di ieri, dopo l’evacuazione della rioccupata Villa Amalias e l’arresto dei 92 compagni/e che abbiamo partecipato alla rioccupazione, dopo l’evacuazione dell’occupazione simbolica della sede centrale degli uffici della DIMAR (“Sinistra Democratica”) e il fermo dei 38 compagni/e dopo l’evacuazione dell’occupazione di Patission 61& Scaramanga e l’arresto di 8 compagni è arrivata l’ora della giustizia “imparziale” di mostrare i suoi denti.

Dopo la nostra detenzione per più di 24 ore in questura, i 92 arrestati occupanti di Villa Amalias, siamo stati presentati oggi al procuratore accusati di due reati minori e un crimine.

Nei tribunali di Evelpidon, il procuratore confermando il suo ruolo, visto che ha rifiutato di avviare il processo, con la scusa della mancanza delle prove accusatorie, ha rinviato per Sabato mattina. È chiaro che la mancanza di prove (o anche la mancanza di reato) viene cercata di essere recuperata con la nostra processione con gravi accuse, con qualsiasi sacrificio, in modo da guarire, il battuto dalla rioccupazione di Villa Amalias, morale della polizia

Dichiariamo apertamente che non faremo un passo indietro, che non ci terrorizziamo né dalla repressione della polizia, né dalle acrobazie giudiziarie.

Dalle celle di detenzione di GADA solleviamo i nostri pugni, salutando le migliaia dei solidali che negli ultimi due giorni e notti sono stati per le strade, al di fuori del quartier generale della polizia (GADA) e ai tribunali di Evelpidon inviando il messaggio della lotta e della resistenza.

Invitiamo tutte le persone del mondo della resistenza e della lotta di partecipare alla manifestazione di solidarietà alle 12:00 presso Propilea, Sabato 12/01, per dare un’altra risposta massiccia e dinamica all’arroganza del potere.

NEMMENO UN PASSO INDIETRO

TUTTO CONTINUA

I 92 arrestati/e di Villa Amalias

PS. E un’altra cosa… Le uniche persone che possano parlare per i fatti della rioccupazione siamo i 92 arrestati, e certamente non i pappagalli dei media.

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San Francisco: Bombardato con vernice il consolato greco in solidarietà con le occupazioni anarchiche Villa Amalias e Skaramaga ad Atene

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Nella notte del 9 Gennaio, abbiamo bombardato con vernice la facciata e la cresta del consolato greco a San Francisco. Avremmo potuto fare di più, ma purtroppo c’è un appartamento sopra il consolato. Questa preoccupazione per la vita è qualcosa che i nostri nemici fascisti non condividono.

All’inizio di quella mattina, sotto la direzione del Primo Ministro della destra Samaras e il suo ministro per l’Ordine Pubblico, la polizia greca ha evacuato la rioccupazione della Villa Amalias e poi ha sfrattato l’occupazione di Skaramaga. Questo è stato sufficiente per suscitare la nostra rabbia e questa modesta azione è fatta per mostrare la solidarietà con i nostri compagni lontani. Ci sta una documentazione sufficiente della collaborazione tra il governo greco e il partito fascista Alba Dorata. La Villa Amalias è stata sfrattata a causa della sua posizione specifica ad Atene, al confine tra il territorio fascista e gli immigrati. È indispensabile che la lotta contro il fascismo si intensifica di fronte a questo assalto.

Questa azione ha preso tre ore della nostra vita. Comprendiamo le persone che si sentono triste e senza speranza, ma vogliamo ricordarvi che è facile agire. La rabbia può essere rilasciata, la tristezza può essere trasformata in gioia. Incoraggiamo le persone a pianificare dimostrazioni contro i consolati e le ambasciate greche, contro le aziende di origine greca e i loro beni, e in generale di scatenarsi contro qualsiasi obiettivo che ritengono degno di assalto. Fate più di noi, fate meglio di noi, e combattete fino in fondo.

1, 100, 1000 Ville Amalias! Difendiamo tutte le occupazioni!

Viva l’anarchia!

Brigada Maricones

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Vyronas, Atene: Barricate di fuocco ed attacco contro il palazzo comunale in solidarietà con Villa Amalias

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I cani dello Stato hanno invaso le occupazioni di nuovo;
metteremo in fiamme tutta Atene, questo è quello che faremo.

Nelle prime ore del mattino del 10 Gennaio, abbiamo interrotto il flusso del traffico all’incrocio delle strade Karaoli e Dimitriou, nel quartiere di Vyronas, abbiamo messo bidoni della spazzatura in mezzo alla strada e li abbiamo dato fuoco. Abbiamo dipinto slogan in solidarietà con le occupazioni ed abbiamo gettato pitture sulla facciata del municipio locale. È stato un minimo segno di solidarietà con l’occupazione di Villa Amalias e dei nostri compagni arrestati.*

Se solo le nostre case fossero come le occupazioni…

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*Dagli arrestati del 09/01, dopo la rioccupazione di Villa Amalias Villa, 93 persone sono ancora detenute e minacciate con accuse penali. Sono state portate al tribunale di Atene, ma sono state riportate alla questura la sera del 10 Gennaio. Nel frattempo, è stato confermato che diversi oggetti dall’interno di Villa Amalias sono stati caricati su camion a mezzogiorno e poi rimossi dall’edificio.

Germania: La libertà muore con la sicurezza – CAMOVER 2013

L’idea del gioco è quello di distruggere delle telecamere a circuito chiuso, per quanto possibile. Per questo abbiamo deciso di annunciare una competizione. Per unirsi, è necessario formare un gruppo autonomo con un nome che inizia con Cellula…, Commando…, Brigata…, ecc. e termina con un personaggio storico in gamba. L’unico altro requisito per voi è quello di essere a conoscenza della sicurezza su Internet.

Ora, non si deve compiere solo l’azione come si fa al solito, ma anche di rendere accessibile la documentazione con almeno un rapporto pubblicato su Indymedia. Se avete foto, video o altre prove per le telecamere distrutte, ottenete extra crediti. CAMOVER vi darà l’attenzione meritata alla vostra azione.

Il gioco CAMOVER termina il 19 Febbraio 2013 – il giorno in cui il Congresso Europeo di Polizia si tiene a Berlino. Il vincitore può camminare nella prima fila della manifestazione di Berlino contro la polizia per il 16 Febbraio e accovacciarsi per evitare di essere colpito dalle telecamere volanti…

Berlino: Attacco incendiario sul veicolo della Deutsche Telekom a Friedrichshain

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La Deutsche Telekom ha più scheletri nell’armadio di chiunque altro che si potrebbe parlare. Molti di noi hanno già messo in luce alcune delle sue sporcizie. Questa sera (03/01) abbiamo fatto una visita a Telekom su Hausburgstraße (una strada nel quartiere di Friedrichshain), in particolare nel contesto del Congresso Europeo di Polizia. Telekom ha realizzato profitti da decenni nel settore delle attrezzature militari e degli armamenti.

Inoltre, per quanto riguarda l’intercettazione delle telecomunicazioni, Telekom insieme con le sue compagnie controllate, T-Mobile e T-Systems è uno dei principali operatori del settore. Di conseguenza, l’azienda sul suo sito ufficiale si vanta per l’elaborazione dati e il collegamento con i sbirri e anche per i suoi sistemi mobili per lo screening delle persone al servizio dei poliziotti federali, in modo da essere in grado di proteggere le frontiere tedesche ancora più efficacemente. Analogamente, l’impresa Telecom è coinvolta nella costruzione di navi da guerra.

Se questo non basta, dovreste verificare le condizioni di lavoro presso le filiali della Telekom all’estero, ad esempio nel settore delle telecomunicazioni dell’OTE in Grecia.

Saluti solidali ai:
Gruppi autonomi di Amburgo
Commando Lambros Foundas
Propagandisti dell’Atto
e a tutti gli altri compagni che si battono contro la logica della crisi e della guerra!

Odi gli sbirri? Allora resisti!

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$ile: Attacco con bomba contro la sede della fabbrica Agrosuper nel centro di Santiago

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Rivendichiamo la responsabilità per l’attacco esplosivo presso gli uffici di Agrosuper il 2 Gennaio 2013 alle 23:30 all’angolo tra le Vie 18 e 10 de Julio nel comune di Santiago Centro. Attacco frontale alla borghesia e ai suoi sostenitori.

Abbiamo scelto questo obiettivo, perché è la holding che controlla il settore agroalimentare cilena, appartenente al Gonzalo Vial, un uomo d’affari che ha accumulato gran parte della sua fortuna durante la dittatura di Pinochet. Salutiamo l’atteggiamento deciso e combattivo del popolo di Freirina, che resistono all capricciosa città-maiale di Vial (cerdopolis).

L’esplosione e le schegge sono un messaggio chiaro per te, Vial: “Ti stiamo tenendo d’occhio da vicino”

Cinque anni dopo l’assassinio del guerriero Mapuche, weichafe Matías Catrileo; La tua morte non è vana: Odio e vendetta contro gli poliziotti assassini!

Libertà per i prigionieri del Caso Sicurezza!

Brigate Incendiarie Mauricio Morales

UK: “FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage” rivendicano sabotaggio dei media

sabotaggioComunicato FAI/ELF per il blackout di Tv e Radio

Come parte della lotta anarchica in corso per la liberazione totale, abbiamo portato a termine un attacco alla stazione di ricambio radio e TV di Bathampton. Abbiamo dato fuoco a quattro punti delle strutture, e ce ne siamo andati indisturbati. Come risultato del sabotaggio, oltre ad aver causato centinaia di migliaia di pounds di danno, abbiamo fatto spegnere tutti i canali tv di Freeview così come tutte le stazioni radio nazionali analogiche e digitali. Inoltre sono caduti i network di Vodafone e altre compagnie di cellulari, danneggiando le comunicazioni della polizia e altri servizi digitali. 80.000 case e aziende della zona hanno subito conseguenze.

L’industria del divertimento è uno strumento importante per manipolare il comportamento umano.
Senza uno stabile rifornimento di distrazioni sarebbe molto più difficile persuadere le persone del fatto che le loro vite sono soddisfacenti, convincerle a continuare ad andare a lavorare o in qualche modo a riprodurre il sistema. Quindi togliere al network la capacità di offrire i suoi mezzi essenziali di fuga dallo stress cronico moderno, dall’ansietà, la frustrazione e l’insoddisfazione significa minare lo scorrere liscio della società, anche se solo temporaneamente.

Ci sono molti obiettivi semplici e molti metodi lo-tech disponibili per noi malcontenti che felicemente scegliamo il conflitto al posto della disperazione. Questa dà vita alla prospettiva della ribellione a mille facce, con infinite ragioni per bloccare e distruggere qualunque cosa si ponga di mezzo tra noi e i nostri obiettivi. Vogliamo sperimentare l’armonia come pianeta vivente, incontrarci faccia a faccia come cerchi intimi di individui fieri e dal pensiero libero, e una possibilità di modellare un’esistenza piena di gioco selvaggio e gioia fiera. La nostra prima risposta di fronte al dominio schiacciante quotidiano e ad una società servile sarà sempre l’esplosione del disordine, del rifiuto e della bellezza.

I nostri compagni e le nostre compagne da lontano che portano anche loro avanti questa battaglia condividono i nostri pensieri così da vicino che spesso le loro parole potrebbero essere le nostre. Per cui quando vengono rapiti/e e tenuti lontano da noi la nostra determinazione non viene che alimentata ancora di più. In seguito a molte azioni in Italia, lo Stato ha scatenato un’ondata di repressione contro gli anarchici e i loro progetti (Operazioni Ardire, Mangiafuoco, Ixodidae, Thor…), alcune volte anche oltre i confini, accusando alcuni/e di attacchi della FAI (Federazione Anarchica Informale) e innalzando un trofeo per il circo mediatico-giudiziale: Nicola Gai e Alfredo Cospito, che loro sostengono essere la FAI/Cellula Olga. Ma se i pubblici ministeri hanno pensato per un attimo di aver smantellato il gruppo almeno in Italia con le loro operazioni, un’altra cellula gli ha subito dimostrato che avevano torto con un attacco al sistema bancario del capitale, seguita da un sabotaggio alla rete elettrica in Indonesia, dai colpi di pistola in Messico, dalle liberazioni in Russia, dalle bombe in Grecia, dagli incendi massicci in Argentina, per citarne solo alcuni. Le nuove guerriglie anarchiche ridono in faccia ai potenti perchè con la repressione gettano solo benzina sui fuochi della resistenza aperta e senza leader.

Siamo al fianco di chiunque ha bruciato gli antiquati libri di testo e ha intrapreso l’offensiva per rianimare un’anarchia che è diventata polvere in così tante gole. La cattura di qualunque ribelle diventa solo un altro motivo per attaccare, come abbiamo fatto e come faremo ancora, come promemoria del costo sociale del loro imprigionamento.

Questa azione è stata realizzata otto anni dopo il giorno in cui Xosé Tarrio (un prigioniero dignitoso delle unità di isolamento spagnole FIES, contro cui lo scorso decennio sono stati rivendicati dalla prima generazione della FAI una serie di attacchi) è morto nella cella, lasciando il suo sangue sulle mani dei carcerieri, tribunali e poliziotti.

FAI/ELF, New Horizons of Burning Rage

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UK: Contro le prigioni, contro gli zoo – Azione contro lo zoo di Bristol, 31/12/2012

“Abbiamo cominciato il 2013 nel modo in cui intendiamo continuarlo, con un attacco all’entrata principale dell’edificio dello Zoo di Bristol. Tutte le vetrate davanti e le finestre sono state distrutte. L’edificio e l’insegna “Bristol Zoo” sono state attaccate con bombe di vernice e un’altra bomba di vernice è stata lanciata dentro l’edificio. “Liberate” è stato scritto sulla parete di fronte.

Gli zoo si pongono come campioni di conservazione ma la realtà è molto diversa. La loro “conservazione” è parte della stessa mentalità arrogante e ipocrita che pone gli umani come separati e al di sopra di tutti gli esseri viventi, e che punta al dominio e alla sottomissione della natura. Le creature selvagge vengono cacciate, alcune fino all’estinzione, e i loro habitats distrutti. Quelle che sono fortunate abbastanza da essere “salvate” vengono messe in gabbie e questa viene presentata come una protezione e un aiuto per loro.

Gli zoo sono sostenuti come caposaldo dell’educazione. Possiamo sapere tutto quello che abbiamo bisogno di sapere su questa o quella creatura tranne come mostrarle il rispetto di base. Lo scopo reale è invece insegnare alle persone che gli animali non umani sono lì per il nostro divertimento, e che l’intero mondo non umano esiste solo per il nostro utilizzo. Il bisogno delle persone di vedere e provare qualcosa di selvaggio è molto commerciabile e sfruttabile. Dietro tutta la retorica e la reinvenzione degli zoo si situa la crudele realtà, fatta come sempre di soldi e profitto con ogni mezzo necessario. Una volta che vediamo attraverso questa immagine attentamente costruita, non c’è difesa possibile che queste istituzioni di schiavitù possano impiegare contro le nostre ragioni per attaccarli.

Negli zoo, le persone vengono abituate alla necessità e desiderabilità delle gabbie. Animali una volta liberi, che vanno avanti e indietro nelle loro gabbie fissando vuotamente le sbarre, sono un triste riflesso della nostra stessa reclusione.

Con questa piccola ma riuscita azione tracciamo una linea nella sabbia tra noi e il dominatore di ogni creatura, inclusi noi stessi.

A Capodanno c’è una tradizione in tutto il mondo di prendere azione contro il sistema carcerario e mostrare solidarietà ai prigionieri. Noi continuiamo ed estendiamo questa tradizione nello spirito della liberazione totale sia per animali umani che non-umani. Allo stesso modo non abbiamo dimenticato né perdonato la violenza usata dalla polizia contro i manifestanti fuori dalla prigione di Horfield lo scorso ultimo dell’anno.

Continueremo a colpirli dove e quando non se l’aspettano – Non potranno mai essere ovunque, e noi non accetteremo la reclusione e l’imprigionamento di nessuna forma. Dedichiamo questa azione ai prigionieri anarchici Marco Camenisch, Cristobal Franke “Mono”* e Osman Evcan.”

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* Compagno “Mono” è stato rilasciato dal carcere.

Cile: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’albero di natale gigante del centro commerciale di Santiago

santiagoLa vita viene argomentata secondo uno standard monotematico-robotico in cui il piacere, la felicità e un semplice gesto come un sorriso sono diventati un fatto inaccettabile per la manutenzione e la viabilità di questa società ripugnante nella quale nasciamo e ci comportiamo come ROBOTS, OGGI ABBIAMO DECISO DI ESSERE individui, INDIVIDUI il giorno di oggi infiammati fino all’ultimo neurone, fino all’ultima goccia di sangue, fino all’ultimo respiro, siamo in fiamme con l’amore più distruttivo per la vita. Situati di fronte a questo schema di NOIA, consumo e necessità previamente programmate per la sostenibilità di questo sistema di morte e noia come lo è il natale, le sue credenze e le attitudini mostrata dalla cittadinanza putrefatta nelle sue date.

Il giorno Venerdì 14 Dicembre ci sono aggregati nelle vicinanze dell’Università di Santiago ed essendo organizzati precedentemente abbiamo proceduto a interrompere il traffico in entrambe le carreggiate avvicinandoci velocemente all’albero e lanciandogli circa 20 bottiglie molotov con l’intenzione di incendiarlo completamente, la routine degli/le alienatx che camminano si spezza bruscamente, dato che le guardie bastarde hanno dato la vita per salvare quella merda di albero, e lo hanno spento con estintori, QUANDO abbiamo deciso di entrare l’incendio non si è espanso quanto speravamo, ma in ogni modo l’albero ne è uscito inservibile e la sicurezza del luogo con il culo a due mani, la qual cosa in nessun momento ci ha demotivato dato che l’intenzione era distruggere un secondo di calma della città e dei suoi cittadini e attakkare l’albero il quale è stato consumato. Se qualcuno si chiede perchè abbiamo attaccato qualcosa di così simbolico… bene, comincia il posizionamento delle fazioni, abbiamo attaccato un simbolismo con l’intenzione di gridare incendiariamente nelle facce dei vigilanti della nostra vita che così come lasciamo inservibile un “buon” gesto dei loro maleodoranti processi alienanti, qualunque giorno ci lasceremo cadere sulle loro case, o sui loro giorni, magari quando tornano dal lavoro, magari il fine settimana quando sono con le loro famiglie:

Poliziotti, gendarmi, militari, giudici, pubblici ministeri, politici, AUTORITÀ NELLA LORO MAGNIFICENZA, ATTENTI AI VOSTRI PASSI PERCHÈ NOI BAMBINI INDOMITI TRAFIGGEREMO I LORO COLLI CON LE NOSTRE ZANNE, QUALUNQUE GIORNO E NON AVREMO DUBBI SUL RIVIVERE INNAFFIANDO LA TERRA CHE HANNO ANNICHILITO CON IL SUO SANGUE, CI DICHIARIAMO IN GUERRA CON LA SOCIETÀ E LA VITA CHE CI STANNO OBBLIGANDO A VIVERE.

SIAMO PER LA DISTRUZIONE DELL’ESISTENTE E PER L’ASSASSINIO DI OGNI AUTORITÀ.

FUOCO ALLE SCUOLE e a Tutte Le carceri, a tutto ciò che è alienante, alle droghe (tutte le droghe), ALLE DISCOTECHE, AI NEGOZI DI PARRUCCHIERI, alle famiglie, ai genitori autoritari, AGLI PSICHIATRI, al negozietto all’angolo, AGLI OSPEDALI, ALLA CITTÀ E ALLA CIVILIZZAZIONE A PARTIRE DAI SUOI CONCETTI, I SUOI VALORI, I SUOI MEZZI, FINO AI SUOI VIGILANTI, fuoco ALLA NOSTRA CITTÀ INTERNA E A TUTTE QUELLE DEL MONDO, FUOCO, INCENDI, DINAMITE PER LORO, PER TUTTI.

IL IERI È UN FALLIMENTO, IL DOMANI UN MISTERO, L’OGGI UN OSSEQUIO.
MORTE ALL’ANARCHISMO E CHE VIVA L’ANARCHIA CONCHETUMARE.

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