Category Archives: Ecologia-Salute

Atene: Rivendicazione per la serie di attacchi incendiari agli sportelli bancomat del 7 Ottobre

Nelle prime ore di Venerdì 7/10 abbiamo distrutto 6 sportelli bancomat a:
– piazza Kannigos, banca Pireus
– quartiere di Vironas, ProBank
– quartiere di Galatsi, banca Alpha
– quartiere di Kipseli, banca Alpha
– quartiere di Gizi, banca Agrotiki
– via Aiolou, banca Nazionale

Dedichiamo la nostra azione al compagno anarchico Simos Seisidis che è incarcerato nell’ospedale della prigione di Koridallos e è sotto processo dal 16/9. Simos era ricercato dal 2006 –ed aveva una taglia dal 2009 insieme ai compagni Marios Seisidis e Grigoris Tsironis comminatagli da Mihalis Chrisohoidis, della somma di 600.000 euro– per la rapina alla banca Nazionale di via Solonos, per la quale è stato assolto.

Simos, dopo non essersi fermato ad un controllo casuale avvenuto il 3 Maggio 2010 nella zona di Keramikos, è stato inseguito e colpito alla schiena dal poliziotto Panagiotis Bokos. Successivamente Bokos in collaborazione con il resto dei maiali che hanno partecipato all’arresto, ha picchiato il nostro compagno quando era già terra e ferito in modo serio.

Successivamente Simos è stato ricoverato presso l’ospedale macello di KAT sorvegliato da poliziotti sadici ben armati, che lo hanno provocato e hanno molestato la sua famiglia ogni volta che lo hanno visitato, comportandosi come carcerieri arroganti. Anche al momento dell’ amputazione della gamba i poliziotti non hanno esitato ad essere presenti in sala operatoria.

In una città dove i mercenari in uniforme che pattugliano e proteggono la plutocrazia e i suoi simboli, sono in continuo aumento, e che cercano di reprimere ogni reazione contro l’esistente, alcuni resisteranno sempre contro il totalitarismo moderno che vogliono imporre alla nostra vita.

LIBERTÀ per l’anarchico Simos Seisidis

SOLIDARIETÀ all’anarchico Aris Seirinidis, che viene processato per l’atteggiamento da compagno che teneva verso il suo amico peseguitato Simos

SOLIDARIETÀ ai 2 compagni ricercati Marios Seisidis, Grigoris Tsironis

LIBERTÀ a tutti i combattenti incarcerati

fonte: athens.indymedia / tradotto in inglese da: actforfreedomnow

Tirúa, Cile: Attacco incendiario contro un centro turistico

Noi, organi della Resistenza Territoriale Lafkenche del Coordinatore Arauco Malleco, dichiariamo, prima delle notizie nazionali e internazionali, quanto segue:

Kiñe: All’alba del 6 Ottobre abbiamo attaccato e distrutto la località turistica dell’uomo d’affari Pedro Durán Faundez, marito della governatrice di Arauco Flor Waisse, che si trova sulle rive del lago di Butako.

Epu: Denunciamo le relazioni politiche ed economiche tra imprenditori e operatori politici del governo nel nostro Wallmapu.

Küla: Chiediamo l’immediata liberazione dei nostri prigionieri politici mapuche e la fine immediata degli investimenti capitalistici nazionali e transnazionali nel nostro territorio (foreste, miniere, energia, ecc.).

Riaffermiamo il nostro impegno per il nostro popolo mapuche, in linea con la resistenza contro i nostri nemici.

Facciamo appello alle comunità di continuare a difendere i territori e continuare a resistere.

Con i nostri eroi Leftraru, Pelantaru, Lemún, Catrileo, Collío e altri, avanziamo verso la liberazione nazionale dei mapuche.

Organi di Resistenza Territoriale – Coordinatore Arauco Mapuche (ORT-CAM)

fonte

Atene, 5 ottobre: Sciopero generale segnato dall’odio per i teppisti in divisa

Ancora una volta in migliaia hanno marciato per le strade nel centro di Atene, soprattutto per protestare contro le dure misure di prosperità. Lo sciopero generale del 5 ottobre è stato chiamato dai due principali sindacati (per il settore privato la GSEE e dalle confederazioni del settore pubblico, ADEDY), ma anche gli studenti hanno partecipato alla dimostrazione.

Come nei precedenti scioperi generali, i lavoratori della metropolitana hanno tenuto aperte per la gente le strutture sotterranee, e questa volta hanno anche provato a cacciare fuori le squadre di polizia che hanno invaso la stazione della metropolitana di Syntagma durante la protesta.

Le persone hanno marciato verso piazza Syntagma, di fronte al parlamento, dove piccoli scontri sono scoppiati con la polizia. In diverse occasioni, i poliziotti hanno gettato lacrimogeni e granate stordenti mentre picchiavano i manifestanti e alcuni giornalisti ufficiali. La polizia ha anche fatto irruzione nella stazione della metropolitana di Syntagma attaccando le persone che vi erano all’interno.

Loukanikos, il cane che ha il suo rifugio in Exarchia, è stato colpito anche dalla polizia prima (o dopo) esser riuscito a mordere un poliziotto.

In Piazza Syntagma un gruppo di manifestanti ha notato un uomo che sembrava molto simile a un neo-nazista, è stato subito inseguito questo sacco della spazzatura e picchiato efficacemente. Più tardi, le forze repressive lo hanno aiutato a fuggire. Prima e dopo questo incidente, i poliziotti hanno spaccato decine di teste ai manifestanti, hanno gettato ripetutamente le persone a terra, e in particolare hanno ferocemente picchiato un uomo che stava imprecando contro la polizia (naturalmente, nessun poliziotto del cazzo è venuto in suo aiuto).

All’inizio della giornata a Vasilis Saraliotis, complice nell’assassinio di Alexis Grigoropoulos nel dicembre del 2008, è stata concessa la richiesta di rilascio per ‘motivi umanitari’ (suo padre è malato e la sua famiglia deve affrontare problemi finanziari… che sorpresa!). Ciò significa che la sua condanna a 10 anni è stata sospesa, dopo solo una sentenza di primo grado, e che ora sarà “limitato” a stare entro i confini della prefettura di Drama, nella Grecia settentrionale. Allo stesso tempo ancor più manifestanti sono stati arrestati per i loro pensieri e la loro lotta contro questo sistema corrotto.

Manifestazioni di sciopero si sono svolte in altre città greche. Il giorno dopo, c’è stato un “arrestato”, tra i poliziotti maniaci, per aver picchiato brutalmente una giornalista (cosa che quasi ogni giornalista semplicemente merita, ma naturalmente la polizia ha semplicemente cercato di evitare in questo modo una copertura mediatica, almeno in Atene).

Il prossimo sciopero generale in Grecia si terrà il 19 ottobre.

LA NOSTRA GIUSTIZIA SARÀ LA VENDETTA

copertura, foto e video su Occupied London

Atene: Le detenute del carcere femminile di Koridallos si astengono dal prendere il cibo della prigione

“Oggi, 2 ottobre, nel carcere femminile di Koridallos prendiamo posizione protestando e rifiutando di entrare nelle celle e nei reparti. Stiamo protestando per i tagli agli alimenti, come frutta e latte, che non ci vengono forniti da molto tempo.

In particolare, oggi la colazione non era sufficiente per tutti i detenuti, così come il rancio, mentre a coloro che hanno fatto in tempo a prendere il cibo è stata data una quantità molto piccola.

Abbiamo deciso di rimanere fuori dalle celle del carcere anche durante la chiusura notturna in uno sforzo continuo di protesta per la situazione generale. Abbiamo denunciato più volte riguardo la qualità e la quantità dei pasti della prigione, ma la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.

Il servizio carcerario ha dichiarato ufficialmente che il ministero di Giustizia sta’ facendo tagli di bilancio che comportano una sostanziale riduzione della quantità di cibo, medicine, acqua calda e sicuramente anche il riscaldamento.

Il carcere non può più mantenere i detenuti, e poiché non può farlo, dovrebbe aprire le porte e farci uscire.”

Nella stessa serata, alle 20.00, parenti e amici dei prigionieri politici sono chiamati ad un incontro fuori dal carcere di Koridallos in solidarietà con i detenuti che hanno dichiarato l’astensione dal cibo della prigione.

Fonte : a, b

SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.

La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.

L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.

Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.

“Anarchici morti nella lotta contro il Capitale: Mauricio Morales, Jhonny Cariqueo, Claudia López. La loro democrazia è macchiata di sangue.”

Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:

Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente

… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

Corfù, Grecia: la polizia ha fatto irruzione nello squat Elaia

Lunedi 19 settembre la polizia ha perquisito lo squat Elaia presumibilmente per ordine del pubblico ministero. La polizia ha rotto la porta d’entrata e ha ridotto lo spazio a pezzi, presumibilmente alla ricerca di ‘droghe’ e ‘abitanti immigrati’.Gli squatter erano fuori l’edificio al momento dell’irruzione. Prima che i poliziotti se ne andassero, hanno rubato i verbali di tutte le assemblee, così come una piccola stufa!

Solo pochi mesi fa, l’ 11 aprile 2011, lo stesso squat è stato fatto oggetto di un’ incendio doloso che ha causato gravi danni. Nessun danno è stato provocato questa volta dai servi fascisti della democrazia borghese. Questo spazio sociale liberato di Corfù rimane occupato.

LA SOLIDARIETA E LA NOSTRA ARMA!
GIU’ LE VOSTRE MANI DALLE OCCUPAZIONI!

Fonte : athens.indymedia, katalipsielaia

Atene: Rivolta dei carcerati nel penitenziario maschile di Koridallos in solidarietà con due membri del RO CCF

Martedì 13 Settembre, 275 detenuti nel primo braccio del carcere maschile di Koridallos si sono rifiutati di entrare nelle celle in solidarietà con due prigionieri membri dell’ organizzazione rivoluzionaria anarchica “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”, ovvero Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou, trasferiti ieri 12 Settembre nel carcere di Domokos.

Entrambi hanno rifiutato di sottoporsi alla tortura psicologica di una ispezione corporale e quindi sono stati attaccati dal capo guardiano Christos Kliaris e da un gruppo di guardie carcerarie. I due prigionieri politici hanno resistito alle minacce e all’ attacco sfacciato dei carcerieri, dimostrando che non tutti i detenuti rimangono apatici davanti alle umilianti procedure del carcere e delle autorità.

Il comunicato è stato sottoscritto da un totale di 275 detenuti che hanno deciso di rimanere fuori dalle proprie celle per tre ore verso mezzogiorno. Dedicano la loro azione a Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou e a tutti i prigionieri che lottano per la loro dignità e hanno subito torture.

NÈ CRIMINALI NÈ PRIGIONIERI POLITICI
A FUOCO TUTTE LE PRIGIONI

Il saccheggio dell’America del Sud

Qualcosa sull’IIRSA…
(Interoceanica, Strada per l’Inferno)

Nei giorni 31 agosto e 1 settembre del 2000, in una riunione di capi di Stato dei paesi sudamericani, tenutosi a Brasilia, capitale della Repubblica federativa del Brasile, si è deciso di attuare l’IIRSA (Iniciativa para la Integración de la Infraestructura Regional Suramericana), un’iniziativa con un nome nuovo che tuttavia nasconde vecchi interessi.

L’obiettivo dell’Iniziativa per l’Integrazione Regionale dell’America del Sud è la costruzione di un’infrastruttura logistica (strade, canali, porti, aeroporti, oleodotti, centrali elettriche…) che apparentemente cerchi di connettere i paesi del Sud America creando una più efficace estrazione e distribuzione delle “risorse naturali”, dei prodotti e del denaro.

Vale a dire, promuovere il libero commercio, garantendo un saccheggio delle “risorse” del continente, che sia il piu’ economico possibile per le imprese a scapito dell’ambiente e degli interessi della popolazione.

Ciò che non è stato raggiunto con il fallito ALCA si sta’ cercando di ottenerlo con questa iniziativa che, pur avendo gia’ quasi undici anni, è ancora quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone dei paesi coinvolti.

I suoi finanziatori e maggiori promotori sono il BID (Banca Inter-americana per lo Sviluppo), la CAF (Societa’ Andina per lo Sviluppo) e il FONPLATA (Fondo Finanziario per lo Sviluppo del Bacino del Plata) che generosamente vanno a prestare agli Stati i 70 milioni di dollari necessari alla realizzazione dell’iniziativa, permettendo che questi si indebitino ancor di piu’ per i prossimi anni e garantendosi introiti per il futuro.

Tuttavia, il debito che generera’ questa iniziativa non è che uno dei lati pericolosi di questo mega-progetto continentale.

L’America del Sud fu’ divisa in dieci corridoi, dieci macro-regioni strategiche in cui si stanno realizzando i piani di “sviluppo” che con l’IIRSA si intendono effettuare. Logicamente le strade e le altre vie di comunicazione si stanno realizzando in aree ricche di risorse naturali come petrolio, gas e acqua. L’obiettivo è sfruttare in maniera capitalista queste risorse che finora sono sottoterra o utilizzate solo parzialmente come per il caso dell’acqua che viene liberamente utilizzata dalle popolazioni che vivono vicine ad essa. Continue reading Il saccheggio dell’America del Sud

Atene: Manifesto di solidarietà per gli anarchisti Simos Seisidis e Aris Seirinidis

Il 3 maggio 2010 il ricercato anarchista Simos Seisidis fu intercettato da una volante della polizia. Nel suo tentativo di fuga correndo è stato colpito da dietro e a sangue freddo dal poliziotto Panagiotis Bokos che lo stava rincorrendo.

Le gravi ferite riportate hanno avuto come conseguenze l’amputazione di una gamba.

Con un incredibile e senza precedenti stravolgimento della realtà, in modo da proteggere i loro “ragazzi meritevoli”, il 16 settembre 2011 le autorità giuridiche manderanno Simos a processo con l’accusa di tentato omicidio contro Bokos.

IL CARNEFICE DIVENTA VITTIMA.

I COLPEVOLI SONO INNOCENTI.

E NO, QUESTO NON È UN MALINTESO!

Il 16 settembre 2011, sul volto di Simos Seisidis, giudicheranno tutti quelli che sia per aver osato alzarsi, sia per essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato hanno ricevuto manganellate, i gas lacrimogeni della democrazia, i proiettili della legge e dell’ordine.

Il 16 settembre 2011, sulla faccia di Panagiotis Bokos condanneremo la violenza della polizia e la brutalità del governo.

LIBERTÀ A SIMOS SEISIDIS

SOLIDARIETÀ A ARIS SEIRINIDIS
arrestato lo stesso giorno in un aria lontana e sottoposto allo stesso processo per reati a delinquere.

VENERDÌ 16/9/2011
DEGLERI TRIBUNALE, Atene, 9 am

Assemblea solidale con i combattenti imprigionati e perseguitati

fonte

California: Lanciate delle molotov nel parcheggio della sottostazione di Fresno

In solidarietà con tutti coloro che lottano contro la brutalità della polizia e lo stato di polizia, sono state gettate delle molotov nel parcheggio della sottostazione della metropolitana di Fresno dove sono parcheggiate le auto della polizia e i veicoli personali dei maiali. Almeno 2 auto sono bruciate.

Questa azione è stata compiuta specialmente in solidarietà con quelli che nell’East Bay si sono rivoltati contro gli assassini della polizia di BART che recentemente hanno ucciso Charles Hill. Polizia di BART che ha usato metodi di tipo fascista, chiudendo tutti i cellulari nelle stazioni in cui hanno pensato avrebbero potuto presentarsi i manifestanti. NON SAREMO ZITTITI!

Tutti i poliziotti sono assassini. La FDP ha recentemente ucciso Carl Maggiorini ed ha la reputazione di assassinare persone di colore a prescindere che siano armate o meno. Il momento di contrattaccare è ORA! Viviamo in uno stato di polizia,tutto questo per loro sono i “soliti affari”. Dobbiamo unirci e combattere, fottiamo questi maiali! Questa è guerra, il tempo di giocare è finito, unisciti alla lotta.

In solidarietà con Oakland, Seattle, il Cile, Londra, la Grecia…
e chiunque si stà ribellando.

Ci vediamo nelle strade.

fonte: www.indybay.org

Attacco fascista nel centro di Atene

Secondo il Comitato Rifugiati Afghani, un altro attacco fascista contro un immigrato si è verificato Martedì sera, 16 agosto, nei pressi di Piazza Attiki (centro di Atene). Una banda di sette neonazisti ha attaccato un’ immigrato di 25 anni che è stato gravemente ferito e ricoverato in ospedale. Il giorno dopo alcune persone hanno fatto  denuncia dell’attacco fascista alla stazione di polizia di Aghios Panteleimonas  ma la polizia non ha fatto nulla,  li ha invece esortati a formare una propria banda per poter contrattaccare.

fonte: athens.indymedia.org

Ioannina: Supporta gli immigrati (poster allegato)

Gli emigranti di ieri sono gli immigranti di oggi

Il giorno 9 Giugno 2011 la polizia ha forzatamente evacuato e distrutto un’ insediamento di immigrati a Igoumenitsa. Decine di loro sono stati arrestati mentre molti sono stati costretti a fuggire verso l’entroterra. Alcuni sono arrivati nella nostra città [Ioannina, Grecia nord-occidentale].

Gli immigrati –che sono la parte più sottovalutata e sfruttata della classe operaia– non dovrebbero essere mai piu’ cacciati.

Non lasciare che gli immigrati siano preda degli appetiti di poliziotti, giudici, razzisti e pacifici cittadini. Combatti con la solidarietà e il mutuo soccorso contro coloro che organizzano lo sfruttamento e l’oppressione degli immigrati e della gente del posto. Non lasciare che il diritto universale alla libera circolazione e della residenza siano mai piu’ calpestati.

Per rompere le linee divisorie erette dai confini e dalle nazioni.

CON I FATTI – MATERIALMENTE – POLITICAMENTE
SUPPORTA GLI IMMIGRATI

Compagni | antifa [ i ] | Tapi & psychremi [Broke & cool] | ESE Ioanninon [Unione Sindacale Libertaria, Ioannina] | Antiviosi katalispi [squat Antibiosis]

fonte: Autonomous Radio of Ioannina

Perù: La polizia uccide almeno sei manifestanti durante una manifestazione nella città di Juliaca

Il 24 giugno 2011, la polizia peruviana ha ucciso almeno sei manifestanti e ne ha ferite oltre 30 durante una manifestazione contro la contaminazione del fiume Ramis da parte delle miniere della regione di Juliaca nel Perù meridionale.

Verso le 11 del mattino, i residenti hanno bloccato la strada che porta all’aeroporto della città e hanno cercato di rompere il suo perimetro. Le forze armate repressive della polizia nazionale, e in particolare il commando di DINOES (unita’ per operazioni speciali) hanno aperto il fuoco contro la folla.

Verso le 12 i primi colpi fatali sono stati esplosi durante la sparatoria da parte degli assassini in uniforme e sono continuati fino al tardo pomeriggio, uccidendo Víctor Campos Huanca, Felix Edwin Irpanoca Turpo, Raúl Cancapa Huaricallo, Petronila Coa Huanca, Gregorio Huamán Mamani e un’ altra persona che non è stata identificata.

Gli scontri tra poliziotti e locali e continuato fino a tarda sera, quando un gran numero di manifestanti si sono riuniti nel centro di Juliaca e hanno attaccato i centri commerciali e gli altri simboli capitalisti.

Il fondato timore degli abitanti è che i corpi di altri dimostranti uccisi siano stati fatti scomparire ancora una volta dalla polizia peruviana, e che il numero totale dei morti sia più alto.

I media del regime hanno cercato di giustificare i poliziotti ed i loro referenti politici, presentando i manifestanti come fuorilegge e violenti. La verità pero’ è altrove. Lo Stato ed i suoi carnefici peruviani sono colpevoli di innumerevoli crimini contro la natura e l’umanità. Nel contesto di una buona cooperazione con le multinazionali del petrolio, dei minerali e del gas, così come i mega-contraenti per progetti infrastrutturali per il presunto sviluppo dell’America Latina, lo Stato peruviano persegue sistematicamente la distruzione dell’Amazzonia, l’avvelenamento delle persone che vivono sul territorio peruviano e l’espulsione e l’annientamento delle più isolate comunità indigene dalle loro terre d’origine.

Gregorio Huamán Mamani (56)

I convenienti omicidi dei manifestanti servono al saccheggio dell’Amazonia e delle sue risorse naturali ed umane sempre che tali non siano realizzate mediante scavi e perforazioni.

fonti: 1, 2

Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Ciò che e’ stata  violenza politica in Norvegia è sempre venuta dall’estrema destra. Mentre la polizia si è concentrata verso gli “islamisti radicali”, la violenza di estrema destra è di nuovo apparsa, questa volta su grande scala, crudele e sanguinosa! La NSF-IWA (sezione norvegese dell’ Associazione Internazionale dei Lavoratori) ha espresso le sue condoglianze alle vittime di questo terrorismo sanguinario e vorrebbe dichiarare quanto segue.

Introduzione

Come introduzione diremo che si tratta di un clima pericoloso durante il capitalismo odierno che colpisce molti paesi e anche la Norvegia:

-Il capitalismo è in una grave crisi. Le autorità conducono programmi di austerità e proclamano stati di sicurezza.
La disoccupazione è in aumento. Gli immigrati sono capri espiatori dei problemi e i richiedenti asilo vengono deportati.
In Norvegia le pensioni nel settore privato sono tagliate con l’appoggio del sindacato LO (Confederazione dei Sindacati Norvegesi), e altri tagli sono pronti.

Il governo rosso-verde ha deportato 4.615 richiedenti asilo nel 2010 e finora 2.000 richiedenti asilo sono stati deportati durante quest’anno.

-Il capitalismo globale gestisce e conduce guerre. La principale minaccia dopo l’11 settembre è l’Islam radicale e i gruppi terroristici. La Norvegia prende parte alla guerra in Afghanistan e in Libia  mentre sono chiamate operazioni umanitarie. Continue reading Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Azione di Solidarieta per l’ occupazione Skaramaga

Ieri, 2 Agosto, membri di Contra Info hanno appeso uno striscione in Inglese in solidarietà con l’occupazione Skaramaga sul cancello del Politecnico di Atene (Polytechnio) sulla via Patission. Inoltre, il successivo messaggio di contro-informazione, riguardante l’azione della polizia nell’occupazione Skaramaga,in inglese e francese è stato distribuito durante l’azione di solidarietà avvenuta in piazza Monastiraki:

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO
GIU’ LE MANI DALLO SQUAT SKARAMAGA

Venerdi mattino, 29 Luglio 2011, nel centro di Atene le forze di repressione e persecuzione dello stato greco hanno attuato ancora una volta un’operazione di stampo militare.

Gli assassini in divisa, vedi polizia greca, hanno fatto irruzione in un’ occupazione anarchica alla congiunzione tra Patission 61 e via Skaramaga, bloccando lo spazio per almeno 5 ore e chiamando un rappresentante del ” leggitimo” proprietario, Fondazione marinai in pensione ( NAT ). Hanno confiscato tutti i computers e il server internet del laboratorio informatico. Anche un’occupante, entrato per essere presente al momento dei controlli, è stato arrestato e condotto nel commissariato di Omonia. E’ stato accusato di tre reati minori ed è stato rilasciato Sabato mentre l’udienza è stata fissata per il 10 Agosto.

L’ operazione di polizia non esce dal nulla. In questa particolare area del centro,le occupazioni anarchiche di Villa Amalias e Skaramaga sono state  sotto attacco da parte della polizia e dai fascisti nel mese di Maggio nel pieno delle persecuzioni fasciste contro gli immigrati nel centro di Atene con i devoti del fascismo che hanno preso come pretesto il brutale assassinio di Kantaris Manolis, mentre i gruppi neonazisti hanno lanciato le persecuzioni ferendo  centinaia di immigrati, e fatalmente hanno pugnalato a morte il bengalese Alim Abdul Manan.

L’occupazione Skaramaga è uno dei progetti sociali aperti emersi giusto dopo la rivolta del Dicembre 2008 e figura da allora come punto d’incontro di movimenti sociali radicali e campo d’azione per individualità, gruppi e colletivi che combattono per la liberazione sociale.

Questo attacco è avvenuto proprio poche ore prima dello sgombero dell’accampamento di piazza Syntagma all’alba di Sabato. Lo sgombero di piazza Syntagma è stato condotto da Eleni Raikou,lo stesso procuratore generale che ha ordinato l’immediato sgombero della Facolta’ di Legge di Atene  dove 300 lavoratori immigrati erano in sciopero della fame nel Gennaio 2011.

Le azioni repressive delle ultime settimane della Giunta democratica hanno luogo un mese dopo il crimine di stato commesso contro migliaia di dimostranti durante lo siopero generale di 48 ore del 28/29 Giugno. Almeno 500 persone erano state denunciate e 23 arrestate per aver lottato contro il memorandum di medio termine e il deterioramento delle loro vite.

Ci opponiamo contro paura, oppressione e genocidio sociale promossi dallo Stato e dai padroni con solidarietà, resistenza, auto-organizzazione e un’ incondizionata battaglia sociale.

Gli occupanti e i compagni in solidarietà’ hanno rioccupato lo stabile dell’ occupazione Skaramaga e  benvenute sono le azioni di solidarietà’ dal mondo. Ogni attacco da parte dello Stato o delle bande di neo-nazi contro l’occupazione Skaramaga è un’attacco contro il movimento anarchico internazionale e non sara’ tollerato. Ci metteremo sulla loro strada e li respingeremo.

STOP ALLE PERSECUZIONI CONTRO GLI SQUATTERS

In solidarieta
Contra Info, rete di traduzione di contro-informazione
contrainfo.espiv.net

Naxos: assemblea aperta e pernottamento nella spiaggia di Aliko

L’Iniziativa Autonoma di Naxos organizza un’assemblea aperta e un pernottamento presso la spiaggia di Aliko  dopo l’invito iniziale da parte del movimento ambientalista di Naxos, per Giovedi 28 Luglio 2011, alle ore 7 di sera.

Soprattutto ora, dopo i recenti attacchi contro i frequentatori estivi da parte di diversi teppisti , è necessario creare un’iniziativa di lotta a difesa di Aliko contro tutti coloro che la bramano e vogliono rovinare questa zona  aperta e dal carattere multi-collettivo.

E’ ormai evidente che i manifesti non firmati posti all’ inizio dell’estate ai margini della foresta di cedri che vieta il campeggio e l’uso del fuoco, sono un’indicazione di ciò che sarebbe seguito.

Gli attacchi di questi teppisti-sicari con pietre verso le roulotte e con tizzoni contro altri veicoli, i furti e le distruzioni di oggetti personali e tende da sole verso persone che visitano la zona da 15-20 anni,gli attacchi nel bel mezzo della notte con razzi e petardi contro le persone che dormono sulla spiaggia,i vestiti tagliati con i coltelli e le varie minacce sono finalizzati all’intimidazione dei visitatori e  alla pulizia del paesaggio, al fine di attuare piani di sviluppo natti oramai da anni. L’ avvento della villeggiatura,la commercializzazione dell’area a foresta attraverso un’attività di sviluppo nel quadro di turismo alternativo, o anche la conversione della foresta in un parco.

Il divieto di campeggio libero è solo un pretesto per perseguire le azioni organizzate che mirano a cambiare il carattere della regione.

Giù le mani dalla foresta di cedri dietro la spiaggia di Aliko

Iniziativa Autonoma di Naxos

fonte: autonomiprotovnaxou

Nord Reno-Westfalia, Germania: L’azione di solidarietà per i compagni in Grecia

Gli striscioni recitano: “La tutela dell’ambiente dalla base ” e ” Solidarietà con i combattenti in Grecia “

Quest’anno Anarchistischer Funke (Scintilla Anarchica) e Schwarze Katze (Gatto Nero) hanno organizzato insieme  uno stand al Friedensfestival ( Festival della pace) a Iserlohn, che si svolge come  contro-evento al locale Schützenfest. La ‘ Festa dei tiratori’, che comprende una gara di tiro al bersaglio. Con due striscioni, abbiamo fatto percepire attentamente ai visitatori i problemi più significativi .

Soprattutto in Germania, la tutela ambientale sta vivendo un nuovo impulso attraverso il potente movimento anti-nucleare  e con le proteste contro il progetto Stoccarda-21 . Con il nostro striscione ‘La tutela dell’ambiente dalla base (dal basso)’  abbiamo voluto consapevolizzare le persone  che dovrebbero diventare attive loro stesse, piuttosto che avere fiducia dei politici.

Il secondo striscione riguarda i nostri compagni in Grecia che hanno lottato per mesi contro le dure misure di austerità imposte dal governo e dalla Troika. Poiché la maggior parte delle persone in Germania è totalmente accecata da rappresentazioni distorte fornite dai mass media circa la situazione in Grecia, abbiamo fatto conoscere Contra Info verso la quale ci siamo spesso legati, in modo che le persone possano farsi la propria opinione circa le lotte in Grecia.

Il tema della Grecia ha prodotto interessanti discussioni con i visitatori del nostro stand. Ci siamo resi conto ancora una volta che la maggior parte delle persone non sa che cosa è realmente accaduto in questo paese, e si sono lasciati prendere la mano dall’ odio incitato dai mass media. Dopo le discussioni, però, la gente comprendeva di piu’ riguardo le proteste in Grecia.

C’era inoltre un sacco di materiale informativo su molti altri argomenti, e anche biscotti vegani alla nocciola fatti in casa  che hanno apprezzato tutti.

Inoltre, una compilation (Zitatbox) di citazioni anarchiche è stata molto apprezzata, e molti hanno notato quanto le idee anarchiche siano in grado di soddisfare i loro ideali.

anarchistischer Funke

Halandri, nel nord di Atene: Intervento degli anarchici in un teatro comunale all’aperto

Venerdì sera, 8 luglio, i compagni dello squat Prapopoulou sono intervenuti con una duplice iniziativa durante un concerto estivo nel Teatro Rematia (Evripidio).

Una tavolo con materiale di controinformazione è stato allestito per circa tre ore all’ingresso del teatro, mentre a molte persone è stato fatto l’invito a entrare al concerto senza pagare. L’intervento degli squatters è stato ben accolto, ed è stato raccolto un aiuto economico, anche se ci sono stati dei piccoli battibecchi con gli organizzatori del concerto e con gli agenti municipali che hanno tentato di impedire l’intervento.

“Riappropriazione dello spazio pubblico, contro la commercializzazione” e “Ιl terrorismo di Stato non passerà-sostegno attivo verso gli arrestati del 28-29 giugno” erano i due temi principali del comunicato che è stato distribuito e letto da un microfono al pubblico all’inizio del concerto.

Da un lato, i compagni dello squat Prapopoulou hanno manifestato la loro opposizione di fatto verso la politica di gestione, la chiusura con una recinzione e le tariffe d’ingresso che si applicano nei confronti di questo teatro comunale all’aperto, che si trova nel paesaggio naturale di Rematia (“Flusso”).

Hanno inoltre preso posizione contro la commercializzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, nel contesto attuale di un attacco sempre più duro verso la società da parte dello Stato e dei capitalisti.

Dall’altro lato, il loro intervento era volto alla contro-informazione riguardante la brutale repressione durante lo sciopero generale di 48 ore del 28-29 giugno. Gli squatter hanno informato le persone sulle esorbitanti sanzioni comminate  agli arrestati delle manifestazioni.

Sono state fatte girare scatole per raccogliere aiuti finanziari col fine di aumentare la somma necessaria a pagare la cauzione. Hanno anche parlato della necessità di una concreta solidarietà con coloro che resistono nelle vie e nelle piazze.

fonte: athens.indymedia, protovouliaxalandriou

Manifestazioni-dibattiti nelle piazze e nei quartieri: tra barbarie e autonomia

Le piazze e i quartieri sono ancora una volta in primo piano.

Mentre alcuni cadono sempre di più nella palude della criminalità antisociale derivante dalla crescente povertà, dal razzismo e da una generalizzata situazione di cannibalismo,altri costituiscono luoghi dove le persone si incontrano e partecipano ad assemblee aperte cercando di resistere all’assalto portato dallo  Stato e dal Capitale.

Oggi, gli spazi pubblici possono costituire luoghi in cui migliaia di proposte diverse possono emergere: dalla più promettente alla più sudicia.

Le piazze e i quartieri sono potenziali campi di battaglia in una società che è chiamata imperativamente a prendere una posizione: o in favore del cambiamento rivoluzionario e  all’autodeterminazione, o in favore del nuovo totalitarismo.

Il modo in cui ci organizziamo,  interveniamo e ci confrontiamo con le forze che soccorrono questo sistema e il suo sistema elettorale; il modo in cui ci scontriamo con i nemici della libertà,come ci rapportiamo con i campi di lavoro e il quartiere, sono questioni di esplorazione diretta e, soprattutto, di azione diretta.

Venerdì 8 Luglio, 19.30, Teatro Piccolo di Lofos Strefi (Exarchia, Atene)

Gruppo Comunisti Libertari

Fonte

Syntagma: Video del 29 giugno

http://www.youtube.com/watch?v=OgqHAcR5vow&feature=player_embedded
La tattica diffusa tra le unità di polizia di lanciare pietre e marmi contro i manifestanti è stata ordinata dall’alto, come dimostra questo video. A circa 15″ nel video, il capo dell’unità (i capi degli squadroni della polizia non tengono scudo) ordina ai suoi uomini di raccogliere pietre e marmi e tirarle indietro.

Mercoledì 29 giugno: Aggiornamenti costanti

Secondo giorno dello sciopero generale nazionale

Appello urgente per i documenti (foto / video) di scontri, al fine di dimostrare l’innocenza dei manifestanti arrestati e per esporre la brutalità della repressione dello Stato.

Tutte le informazioni pertinenti dovrebbero essere inviate ad Atene IMC: imc-athens-editorial@lists.indymedia.org


Video del 29 giugno

01.20 GMT+2 Assemblea in corso nel municipio occupato di Chania, Creta.

24.40 GMT+2 L’assemblea in Monastiraki ha deciso di marciare nel centro. Un corteo di circa 500 persone si svolgera’ nelle aree centrali di Thissio e Gazi. Alcune persone di questo corteo hanno poi raggiunto Syntagma dove si sono unite alle poche persone che erano rimaste li’.

23.00-24.00 GMT+2 Aggiornamenti dalle province
Thessaloniki: Una manifestazione di circa 6.000 persone si è mossa attraverso le vie della città in direzione del municipio con il fine di occuparlo. La dimostrazione è anche passata di fronte gli uffici parlamentari ‘. Al momento le persone sono riunite davanti al municipio, mentre squadre di polizia sono schierate nelle strade sopra il municipio.
Kozani, nord della Grecia: L’occupazione della Camera del Lavoro della città continua.
Patra: Un’assemblea popolare aperta è in corso.
Isola di Chios: Il municipio è stato occupato dai dimostranti.
Mytilini, isola di Lesvos:Un appello per una pubblica assemblea con microfono e un raduno in Piazza Sapfous è stato fatto prima.

23.30 GMT+2 La polizia antisommossa è stata allertata anche per i prossimi giorni con avviso di massima allerta.

23.00 GMT+2 Exarchia: 100-150 poliziotti motociclisti della squadra DELTA sono apparsi in via Asklipiou e sono allineati nelle strade circostanti, in gruppi di 4-5.

Ca. 23.00 GMT+2 Kozani, nord della Grecia: L’assemblea della Camera del Lavoro occupata ha deciso di continuare l’occupazione, c’è una richiesta per un’assemblea aperta alle 5 di domani pomeriggio.

22.30-23.00 GMT+2 E’ un po ‘più calma la situazione in Syntagma. Molte persone sono all’interno della stazione della metropolitana; fuori sono in corso scontri minori. Gas lacrimogeni contro il Centro Medico nella parte bassa della piazza.

22.46 GMT+2 Heraklion, Creta: L’assemblea popolare aperta di Piazza Eleftheria ha deciso e realizzato una dimostrazione di 700 persone in solidarietà con gli arrestati di Atene e contro lo Stato di polizia e la repressione di piazza Syntagma.

22.30 GMT+2 Nonostante il livello profondo della violenza di stato ad Atene oggi,in migliaia rimangono nelle strade e dentro Piazza Syntagma, resistendo. Un ‘assemblea è in corso a Piazza Monastiraki, mentre una barricata è appena stata eretta nella via Filellinon. Ci sono diversi blocchi della polizia in vari punti della città. Dal primo mattino di oggi, c’è una vera guerra chimica in corso contro il popolo. Le squadre di polizia motorizzata DIAS e DELTA hanno aggredito e picchiato centinaia di manifestanti intorno la via Ermou, hanno fatto irruzione in locali universitari e persino nei ristoranti picchiando turisti e manifestanti. Per la prima volta in assoluto, il lussuoso King George Hotel in Piazza Syntagma è stato evacuato.

22.00 GMT+2 La tensione si è spostata a Exarchia. All’inizio di Via Bouboulinas rivoltosi hanno attaccato un furgone della polizia anti-sommossa. Le squadre hanno sparato gas lacrimogeni e poi una caccia all’uomo è seguita nella via Tositsa; un nuovo attacco con cocktail Molotov contro le squadre di polizia che si trovano alle spalle del Museo.

21.30 GMT+2 La stazione di polizia di Exarchia e due jeep della polizia in via Tositsa sono stati attaccati come rappresaglia verso l’ondata di violenza di stato odierna.

21.00 GMT+2 Le persone si stanno radunando a piazza Monastiraki, in risposta alla chiamata incontro che era stato annunciato in precedenza al fine di coordinare le azioni di auto organizzazione. Le ultime notizia ci danno presenti circa 600-700 persone. Quasi allo stesso tempo, moto delle forze di polizia DELTA e DIAS hanno circondato la fermata della metropolitana Akropolis e inseguito persone anche all’interno di negozi e caffè. Poi hanno attraversato la via pedonale Aeropagitou senza esitare a sparare gas lacrimogeni contro i passanti.

20.30 GMT+2 molti fronti di scontri in tutta la città; barricate di fronte al re Giorgio Ηotel e la maggior parte delle strade intorno a piazza Syntagma. I cittadini rispondendo alle ripetute richieste di aiuto hanno iniziato a unirsi per le strade e, al tempo stesso,alcuni poliziotti hanno bloccato anche un’ambulanza che stava raggiungendo i manifestanti feriti.La brutalità della polizia continua. Poco fa’, sul lato inferiore del quadrato, i maiali in uniforme hanno arrestato un giovane e molti di loro lo hanno picchiato ferocemente mostrando poi il segno V di fronte i manifestanti che avevano cercato di impedire l’arresto.

20.15 GMT+2 I MAT attaccano il perimetro della piazza.

20.00 GMT+2 Il centro medico auto-organizzato allestito nella stazione della metropolitana di piazza Syntagma ha aiutato più di 500 persone ferite o con gravi problemi respiratori. L’ospedale generale Gennimatas di Atene ad oggi ha avuto 80-100 manifestanti feriti, mentre 170 manifestanti hanno visitato l’ospedale di Evangelismos fino alle 17.00.

19.55 GMT+2 Appello urgente per l’assistenza medica dai medici a Syntagma. Vi è la necessità per maschere, farmaci antiacidi, coperte e ossigeno. Continue reading Mercoledì 29 giugno: Aggiornamenti costanti

Martedì 28 giugno: Aggiornamenti costanti

Primo giorno dello sciopero generale nazionale

24.00 GMT+2 Il centro di Atene è diventato un campo di battaglia. Le eprsone restano ancora nelle strede nonostante l’uso senza sosta di lacrimogeni e i feroci attacchi della polizia, che hanno raggiunto il culmine durante la notte. I manifestanti hanno urgente bisogno di cure; quelli che abbandonano le strade lo fanno solo perché stremati, nessuno per paura. TUtto il giorno ci sono stati chiari ordini dal regime di liberare l’area di Syntagma, attraverso i superpoteri delle forze di repressione e una forte presenza di agenti i borghese. Sono stati chiamati anche poliziotti dalla provincia. Ci si dovrebbe ricordare ceh domani alle 14 il parlamento voterà, così ai manifestanti è chiesto di inondare Syntagma già dalla mattina presto in modo da circondare il parlamento. Si aspettano molti scioperi di solidarietà  con il primo treno da Thessaloniki.

23.50 GMT+2 Pochi miunti fa, la polizia ha assediato Stadiou Street e soffocato le persone con quintali di lacrimogeni. Nella parte bassa di Syntagma sono stata alzate barricate. I manifestanti resistano nonostante il loro enorme sforzo. In tutta la zona si sentono cori Polizia, maiali, assassini.

23.39 GMT+2 Dopo 3 ore di detenzione, i detenuti sono stati trasferiti dalla centrale di polizia di Atene per altre sei ore. Tutti i 20 imprigionamenti sono divetanti arresti. Tutte le persone in solidarietà stanno chiamando un concetramento domani 29 Giugno alle 10 fuori il tribunale di Evelpidon Street. Tra gli altri una donna di 56 anni è stata arrestata nelle ore precedenti a Syntagma.

23.30 GMT+2 Anche ora ci sono continui duri scontri. Senza sosta i medici accorrono in aiuto dei numerosi manifestanti feriti, trasportandoli all0esterno del Hotel Grande Bretagne

23.17 GMT+2 Il dissenzo è generalizzato; ci sono persone che lanciano pietre alla polizia nel centro di Atene. Su Stadiou Street la polizia sta attaccando i manifestanti, e gli scontri continuano ancora a Syntagma. Squadre di poilzia sono schierate su Filellionon street e sulle strade adiacenti. Ci sono almeno 5-6 unità di polizia fuori la Chiesa Russa vicino Syntagma. Allo Zappeion ci sono centinaia di unità di motociclisti Delta. All’incrocio tra le strede Ardittou e Vouliagmenis, vicino al Primo Cimitero di Atene, ci sono dozzine di poliziotti in motocicletta.

23.15 GMT+2 Un’enorme folla di persone stanotte a Syntagma, molte volte più grande del numero di persone dello sciopero generale di stamattina. Scontri tra la polizia e i manifestanti ha causato l’interruzione del concerto. Sono state lanciate granate stordenti e lacrimogeni ad altezza uomo sui manifestanti.

22.55 GMT+2 Ad Atene continuano gli scontri su larga scala. Le persone continuano a lottare nonostante la brutale repressione.

22.35 GMT+2 La polizia carica le persone su Amalias Street, di fronte il parlamento; almeno un arresto. Il concerto e’ stato interrotto. La gente lacia pietre contro le suqadre di polizia.

22.20 GMT+2 Syntagma: Il concerto continua. Per un po’ di tempo le persone le persone hanno acceso falò in diversi punti per smorzare gli effetti delle sostanze chimiche.

21.24 GMT+2 Sono iniziati di nuovo gli scontri tra le persone accorse nella piazza e la polizia. Streaming in diretta da Syntagma qui.

21.10 GMT+2 La polizia ha tentanto invano di sgombrare la piazza Syntagma. Le persone stanno difendendo la piazza.

21.00 GMT+2 Scontri nella strada fuori l’Hotel Grande Bretagne. Ampio uso di lacrimogeni e granate stordenti.

20.35 GMT+2 Una lunga colonna di unità in motocicletta e’ appena arrivata a Syntagma da Thessaloniki.

19.50 GMT+2 Syntagma: Le squadre di polizia caricano di fronte il parlamento con il pretesto del lancio di bottiglie d’acqua di plastica. Le persone accorse si stanno riaggruppando e contrattacano: quasi a mani nude si stanno lanciando contro i poliziotti, facendoli arretrare e mettendoli dall’altra parte delle 4 fila di binari; riconquistando la posizione di fronte all’Unknown Soldier Monument. C’è un continuo flusso di persone che accorre nella piazza Syntagma. Continue reading Martedì 28 giugno: Aggiornamenti costanti

Le ultime ore di Pompei (pensieri da Syntagma)

Syntagma, Atene, 15 Giugno 2011. Come trascrivere in parole quello che abbiamo vissuto in questa piazza nell’arco di un solo giorno?

Una società in uno spettacolare fermeto; le persone più impensabili sono state portate nelle strade. L’assemblea popolare della piazza aveva individuato Syntagma  per essere l’epicentro del tetativo di oggi di barricare il parlamento. E’ stata anche il punto focale dello sciopero generale. Attualmente sembra lo scenario di mondi in combutta: l’ingenuità del pacifismo, la smania della violenza contro la polizia. E intorno a queste collusioni, una miriade di altre…

Oggi a Syntagma abbiamo cacciato i Neonazisti del “Golden Dawn” (Chrisi augi) che avevano avuto la faccia tosta di presentarsi allo sciopero generale. Abbiamo visto gli scontri dei manifestanti con la polizia nell’angolo a sud-est della piazza (per un tempo incredibilmente lungo) seguito da un incredibile, ma solo momentaneo, sgombero delle migliaia di persone dalla loro piazza. Le persone sono state calpestate sopra le tende, asfissiate da lacrimogeni come formiche, svenimenti ovunque.

Dalla volta che la polizia in motocicletta della squadra Delta provò ad entrare nel gioco, le persone impararno le regole di questo gioco e li hanno cacciati fuori. Dodici ore di botte quasi ininterrotte, lanci di lacrimogeni, corse, scontri. In queste dodici ore Syntagma ha compresso e messo a nudo gli schemi senza logica nei quali le azioni delle persone sono state messe spalle al muro da questo ordine sociale. Un ordine sociale che sta vacillando, un’autorità in perdita, non più capace di gestire il suo popolo. Un regime che è crollato qualche tempo fa, poggiandosi solo sulla falsa credenza di una qualche unità nazionale immaginaria, che prova un cambiamento tecnico per allungare i suoi giorni.

Come possiamo credere questo? Le centinaia di migliaia di persone che si trovavano in Atene oggi, già sappiamo: Syntagma era una tempesta, siamo in attesa del tuono.

IMC Napoli / Fonte: occupiedlondon

Contro la paura, il terrorismo di stato, l’impoverimento e il cannibalismo sociale

Lotte comuni di cittadini locali ed immigrati per la vita, l’uguaglianza e la liberta’

Poverta’, depauperazione, oppressione, sfruttamento: queste quattro parole Caratterizzano il presente e il futuro che la classe dirigente promette e impone con qualsiasi mezzo alla societa’. Siccome la sopravvivenza diventa sempre piu’ difficile, coloro che dall’alto dominano, spingono la gente, come unica soluzione, a combattere l’uno contro l’altro, a rivoltarsi contro chiunque sia considerato un avversario debole, vivere nella paura, ad accettare l’ordine economico e politico “per il bene del paese,” piuttosto che guardare la realtà negli occhi.

Per realizzare i suoi piani, l’elite economica, politica e religiosa e’ collusa con altri che condividono interessi diversi come fascisti, mass media, poliziotti, residenti e negozianti razzisti delle zone povere.

Tutte queste persone sentono l’odore della paura e del sangue umano, escono dalle loro tane come un branco e individuano come nemico il prossimo, i più indigenti, gli immigrati, i senzatetto, i più deboli.

Questo è accaduto dopo l’ atroce omicidio del quarantaquattrenne Manolis Kantaris accoltellato a morte per una videocamera. Nei giorni successivi, nella zona attorno al punto del delitto fino a piazza Omonia, una caccia selvaggia ha inizio: gruppi di estremisti di destra con coltelli, caschi e manganelli pugnalano e picchiano indiscriminatamente gli immigrati, sfasciando anche diversi negozi e abitazioni. I poliziotti erano presenti in tutti gli attacchi per dare il loro contributo, mentre i patrioti e i razzisti,attraverso la televisione o la loro presenza presso i punti in cui i pogrom hanno avuto luogo, ha applaudito gli attacchi in ogni modo, presentando gli immigrati come nemici della “patria,” dell’ economia e della cultura, appoggiando quindi la politica sull’ immigrazione dello Stato. Continue reading Contro la paura, il terrorismo di stato, l’impoverimento e il cannibalismo sociale

Grecia: Urgente chiamata di solidarietà internazionale!

Compagni,

Lo scopo di questo comunicato è quello di informarvi brevemente su quanto sta avvenendo recentemente nella Grecia e di richiamare la solidarietà di tutti gli anarchici del mondo.

La Grecia è ad un punto di svolta e molti cambiamenti critici stanno avendo luogo nella società, sia a livello politico che economico. La disintegrazione e scioglimento, di quello che fino ad oggi era il dominante modello di potere e sfruttamento, è più che evidente e definisce ciò che viene comunemente chiamata “crisi”.

Quello che stiamo vivendo ora è il fallimento totale di un sistema che non è più in grado di garantirsi il consenso sociale e, di conseguenza, impegnato in un attacco frontale al dissenso, incondizionato e senza alcun pretesto.

All’ inizio di questa condizione chiamata “crisi”, l’ attacco è avvenuto in termini materi: la svalutazione del lavoro e la sua “flessibilità”, la riduzione orizzontale dei salari, l’ istituzionalizzazione della precarietà, l’ aumento del costo della vita, l’ aumento delle tasse e i tagli ai servizi sociali. E allo stesso tempo, la vendita di beni pubblici ai privati, le aste, la più che diffusa presenza della polizia nelle strade, l’ inizio dell’ aumento della disoccupazione…

Inoltre si è scatenato anche un attacco senza precedenti con mezzi di comunicazione utilizzati come propaganda. I mass media , controllati dallo Stato e dal Capitale, iniettano panico nell’opinione pubblica delineando scenari catastrofici… “Se la Troika (ovvero Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Governo) non approva la prossima rata del prestito, cadremo a pezzi..”. Così il meccanismo comunicativo del Potere riesce sempre a confondere le acque e mantenere uno stato di terrore, garantendosi la paralisi della società attraverso l’ estorsione.

Tuttavia, per una parte della società greca e il proletariato, la resistenza non si è mai fermata. Quando vengono indetti scioperi generali, il popolo cerca, su diversi livelli, di resistere attivamente ed esprime la volontà di combattere contro le condizioni imposte dallo Stato e dal Capitale. Continue reading Grecia: Urgente chiamata di solidarietà internazionale!