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Grecia: Striscione nel Mar Egeo, in solidarietà con la popolazione dei pescatori in lotta nel Golfo del Manado (Indonesia)

In seguito all’appello di Contra Info per le azioni di propaganda contro la repressione nei primi di Agosto abbiamo appeso un panno bianco con vernice rossa e nera vicino ad una costa ed una crocevia di Kalymnos, un’isola che abbia conosciuto il modo tradizionale di pesca subacquea e di spugna per molti decenni. Questo gesto simbolico di solidarietà è dedicato alla lotta in corso con i pescatori di Malesia, che resistono orgogliosamente ai piani dell’implacabile saccheggio riservato dai boss sovranazionali, lungo la costa del Manado, nella lontana Indonesia. La nostra intenzione era di mostrarli che non sono soli.

Lo striscione scrive in greco, inglese-indonesiano:

Dalla Grecia fino l’Indonesia – sabotare il Capitale / Potere
Forza, pescatori del Manado
Solidarietà con la lotta del Manado – Indonesia
Viva l’azione diretta sporadica

Appelo di solidarietà e di resistenza contro il mega-progetto del “recupero di bonifica” nel Manado in Indonesia (Giugno 2012):

Il recupero di bonifica, un mega-progetto che ha avuto inizio nei primi anni del 1990, prosegue lungo la baia del Manado. Nuova terra è stata creata nel mare per ospitare le grandi imprese, come ad esempio i nuovi palazzi commerciali, la proliferazione del settore bancario, ed i luoghi d’intrattenimento assortiti per i lavoratori stanchi. L’area della nuova terra creata nella zona di bonifica si estende per migliaia di ettari e prevede di coprire vari progetti “importanti”.

Durante l’avanzamento di questo piano di sviluppo si è manifestata una resistenza sporadica dalla parte della popolazione maschile e femminile che pesca con i mezzi tradizionali verso il litorale del Manado. Così, nel 2009 i pescatori che si erano ribellati in diverse parti della baia hanno cominciato a progettare un modo per costruire una rete tra di loro, e realizzare la solidarietà immediata ogni volta che uno dei gruppi dei pescatori diventasse obiettivo dei piani espansionistici. Continue reading Grecia: Striscione nel Mar Egeo, in solidarietà con la popolazione dei pescatori in lotta nel Golfo del Manado (Indonesia)

Atene / Pireo: striscione contro tutte le carceri da parte del Gruppo di Pensiero Libertario

Nel contesto del richiamo di Contra Info per gli interventi contro la repressione nelle zone in cui si trovano gruppi anarchici attivi, abbiamo appeso uno striscione nel centro di Korydallos, di fronte al Cinema Paradiso.

“Le idee non s’incarcerano – Abolizione delle carceri” sono gli slogan che abbiamo scritto.

In una regione che dispone di carceri e vive con l’immagine dell’inferno e del recinto, abbiamo dovuto ricordare di nuovo ai residenti deve essere che la prigione è autorità, la prigione è tortura ed è uno strumento nelle mani dello Stato per intimidire e terrorizzare.

Non rimarremo in silenzio vedendo le alte pareti dell’isolamento.
Non fermeremo la nostra lotta contro lo Stato e la repressione.

La nostra voce passerà attraverso le sbarre…
Le voci dei detenuti militanti risuonano nelle strade della lotta.

Avanti, compagni! Lotta per l’Anarchia!

Gruppo di Pensiero Libertario
Korydallos (Agosto 2012)

1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione

Facciamo un richiamo per dieci giorni di azioni di propaganda, in più posti possibili, con l’obiettivo di promuovere le lotte che sono più o meno note, ma nello stesso tempo del tutto sconosciute a molte persone. Gli individui oppure gli gruppi che desiderano partecipare a questi dieci giorni sceglieranno le tematiche ed i mezzi secondo i propri criteri e dinamiche, per il rafforzamento della solidarietà internazionale e reciproca. Continue reading 1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione

Salonicco, Grecia: Manifesto dell’anarchico Radio Revolt in solidarietà con gli spazi occupati

REPRESSIONE DI STATO E PARASTATALI NON CI INTIMIDISCONO CI INCORAGGIANO – GIÙ LE MANI DALL’OCCUPAZIONI- RADIO REVOLT

Giovedì, 2 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà con gli spazi occupati, nel contesto dei dieci giorni d’azioni contro la repressione richiamati dal network di traduzioni e contro-informazione Contra Info.

Nello stesso contesto d’azioni di propaganda, nella tarda serata di Domenica 5 Agosto, alle ore 22.00 (GMT +2) l’anarchico radio-revolt metterà in onda una trasmissione radiofonica tematica riguardante gli strenui sforzi delle autorità per reprimere (ancora una volta) l’occupazione Delta nei giorni scorsi, con l’aiuto dell’Ente Pubblica dell’Energia Elettrica (DEI), che ha tentato di interrompere l’alimentazione della corrente dell’occupazione. La trasmissione radiofonica dal vivo includerà gli aggiornamenti sugli attacchi repressivi contro le occupazioni e gli altri spazi auto-organizzati”.

In un testo più recente di Radio Revolt in solidarietà con l’occupazione Delta, i compagni chiamano le persone ad unirsi al raduno di contro-informazione microfonico che si terrà Lunedì, 6 Agosto entro le ore 10.00 presso lo spazio dell’occupazione Delta, ed inoltre di partecipare all’assemblea aperta che seguirà, alle 13.00, nel centro di Salonicco.

Potete ascoltare la trasmissione del Radio Revolt dal vivo (in greco), ai 128 kbps e 48 kbps, qui.

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Tenerife, Stato Spagnolo: slogan contro la repressione

Guatemala, Ecuador, Stato Spagnolo. Aborto libero, sicuro ed accessibile a tutti.
Antifas da Mosca, per le strade!
Indomabili Saluti ai ribelli.
Abbasso le frontiere. Solidarietà con gl’immigranti.
Olimpiadi = Repressione
Fuoco alle prigioni

Da qualche luogo di Tenerife (Isole Canarie), il cui nome non vogliamo ricordare, abbiamo voluto unirsi con il richiamo realizzato da Contra Info per le azioni di solidarietà internazionale. Per ora abbiamo dato po di vita ai muri, ma presto seguirà anche qualche altra azione. Il caso dei detenuti antifascisti di Mosca è una delle cause che a nostro avviso merita una menzione speciale e vogliamo trasmettere loro la nostra forza!

Inoltre, vorremmo sollevare la questione dell’aborto, perché le leggi patriarcali e classiste degli Stati oppressori spingono tutti coloro che scelgono di decidere sul proprio corpo a soluzioni “sotterranee”. E lo ripetiamo! Il mio corpo è mio! Aborto libero, sicuro ed accessibile a tutti!

Bristol, Inghilterra: Attacco contro la sede della compagna multinazionale GDF Suez

Ieri sera (24 Luglio) abbiamo visitato gli uffici della GDF sull’Anglo Parco Speedwell, abbiamo spaccato circa 20 finestre intorno l’edificio (sia sul piano terra ed al primo piano) ed abbiamo lasciato delle scritte di spray affianco l’ingresso principale che dicevano, ecocidio (con una freccia che puntava al logo aziendale) e la scritta A.C.A.B. con un simbolo anarchico.

GDF (pur non essendo ancora molto famosa in Inghilterra) è una società globale di energia e servizi con molte attività, tra le altre cose è stata un pioniere dell’energia nucleare in Europa (tra cui anche il Regno Unito, dove sta in attesa per la preparazione d’un nuovo reattore a Sellafield), è coinvolta con la costruzione di infrastrutture della polizia qui in Sud-Ovest, gestisce 15 pubblico-private carceri e sistemi di sorveglianza con telecamere in centinaia di città e paesi in Francia, fornisce sistemi di comunicazione per l’industria della difesa, sicurezza per gl’impianti di petrolio della Total in Nigeria…

La GDF non ha premuto il grilletto uccidendo Mark Duggan, non ha colpito col manganello per uccidere Ian Tomlinson, o schierata alle strade per proteggere i fascisti della Lega Inglese per la Difesa (English Defence Leauge), ma fa parte dei tanti componenti della corporazione del controllo autoritario. La GDF è la società che fornisce servizi di management per la costruzione ed il mantenimento di due nuove stazioni della polizia ad Avon e Somerset, per una nuova base operativa a Bridgwater, per due centri di custodia ed interrogazione a Patchway e Keynsham, ed un centro di formazione per armi da fuoco a Portishead che viene condiviso dalla polizia di Wiltshire e Gloucestershire. La domanda che la GDF dovrà porsi è: possono i suoi nuovi partner tenerla al sicuro ovunque?

La collaborazione della GDF con le forze della legge e dell’ordine si è estesa con l’equipaggiamento degli poliziotti con un sistema mobile di sorveglianza Smart CCTV in occasione del vertice del G20 dei leader mondiali a Cannes lo scorso Novembre. La nostra azione viene come risposta alla chiamata di solidarietà agli dieci manifestanti appena condannati pesantemente per la ribellione contro il vertice del G8 a Genova nel 2001, e l’anniversario della morte di Carlo Giuliani dalla polizia il 20 Luglio durante questi scontri. Il G8 torna in Gran Bretagna l’anno prossimo: che sia questo un assaggio della ricezione che avranno.

La GDF ha messo un sacco di impegno nel rappresentare se stessa come un’impresa di mente ecologica, con la prevedibile retorica sulla “terza rivoluzione industriale” di basse emissioni di carbonio per l’energia, stoccaggio di idrogeno, veicoli elettrici e tutto il resto. L’Energy Centre della GDF nel Parco Olimpico afferma che ridurrà le emissioni dei Giochi di Londra – un tentativo ridicolo di mascherare con ecologia uno dei gioielli più coronati del dominio capitalistico mondiale, che è in realtà un disastro per l’ambiente e per gli sfruttati ovunque vada. Lo scopo di tutte queste soluzioni tecnologiche non è quello di fermare i danni enormi che la civilizazione ha causato al pianeta ed alla nostra propria natura selvaggia, ma di perpetuare all’infinito lo stesso sistema che sta divorando la terra.

Un esempio di questo è la costruzione dalla GDF della diga idroelettrica in Jirau nel Brasile. Questo progetto è tristemente noto per il suo totale disprezzo verso un grande ecosistema di foresta pluviale, disboscando la regione, minacciando di sradicare le tribù che si trovano in isolamento volontario o che sono totalmente incontattate, e portando diverse specie di pesci migratori verso l’estinzione.

Ci siamo sentiti ispirati dai giovani coraggiosi che sono scesi di recente al Birmingham per organizzare un agguato armato alla polizia durante l’insurrezione della scorsa estate. È estremamente incoraggiante vedere che questo tipo di istintiva auto-organizzazione è ancora scritto nella memoria selvatica degli esclusi, ed è per questo che lo Stato li punisce così pesantemente.

Attacchi precedenti GDF e dei loro interessi in altri paesi:
1, 2, 3

fonti: 1, 2

Svizzera: Comunicato di Marco Camenisch sull’operazione Ardire

INFO N. 2 SULLA RECENTE MONTATURA (veramente ardita…) ANTIANARCHICA ROS (ef)-NON BRUTTI (MA CALZA) MA… COMODI (CALZANO PURE) E DINTORNI

Nel frattempo ho ricevuto una lettera d’Elisa e ieri una di Stefano ambedue dopo circa 10 giorni. Come saprete erano tuttora in “isolamento giudiziario” e sottoposti alla censura, in attesa del “riesame” e/o trasferimento in altra struttura. Probabilmente allungano i tempi per la mancanza, a Pisa, di struttura AS e perciò “giustificazione” di un isolamento totale meno giustificabile/gestibile che in una struttura AS. In ogni caso, come segnala Stefano e per quanto ho visto nelle patrie (italiche) galere, è un periodo d’isolamento d’accanimento (antianarchico…) particolare. E oggi ricevo il comunicato del 9 luglio d’Elisa che mi illumina il cuore!

Tuttora non ho avuto alcunché di notifica o altra notizia “ufficiale” del mandato d’arresto mentre i pennivendoli di regime locale verso fine giugno in tedesco mi hanno “onorato” insieme a Gabriel e la compagna Andi del SRI di un paginone scandalistico di difficile equilibrismo tra devozioni professionali al regime e dolorose constatazioni della vacuità dell’ordinanza (incautamente esposta in rete…) e non mancando di ri-sbandierare lo spettro delle possibili liberazioni di Gabriel e del sottoscritto. Da parte del lager Lenzburg non manca una “strana” sequela di misere provocazioni, perquisizioni e minacce di sanzioni attorno e dopo la “grande notizia”. “Puntuale” è appena arrivato anche il rigetto di seconda istanza della mia “liberazione condizionale”.

Mi sono organizzato per un’iniziativa non rivendicativa (sciopero della fame, più o meno 20 giorni) di solidarietà (riferimento e motivazione principe la repressione e non per ultimo l’ardita ROS(ef)-… Comodi) e di partecipazione e questa volta con appendice denuncia dei “giri di vite” generalizzati attuati in questo ed altre carceri svizzeri, che inizialmente avevo previsto più o meno inizio-metà agosto ma che con questa vi informo che con la massima probabilità attuerò nelle due ultime settimane d’agosto (a partire dal 20 agosto) un po’ causa “buco” estivo, poi per una eventuale migliore coincidenza con l’organizzazione d’iniziative esterne e, anche se questa non è una proposta per un’iniziativa collettiva da dentro, una migliore informazione e valutazione previa delle compagne prigioniere e dei compagni prigionieri.

Vi prego perciò di divulgare questa “Info n. 2”.

Gratamente, con Solidarietà e Amore,
Marco, lager Lenzburg, 18 luglio 2012

via Cassa AntiRep delle Alpi occidentali e Soccorso Rosso Internazionale
—il suo “Info n. 1” si può trovare qui (in inglese)

Grecia: nuovo processo contro l’anarchico rivoluzionario prigioniero Christos Stratigopoulos è previsto per domani

Striscione appeso a Lisbona, Portogallo, il 23 Marzo 2010: “Contro lo Stato Greco e tutte le carceri – Libertà per Bonanno e Christos”

Il 26 Luglio 2012, una processo si svolgerà nella città di Patrasso (Grecia Occidentale) contro l’anarchico Christos Stratigopoulos, che è accusato per rapina in una banca a Cefalonia, effettuata nel Luglio del 2009.

Il compagno è stato condannato ed incarcerato per una rapina in un’altra banca in Trikala – per la quale ha anche rivendicato la responsabilità. In questo caso particolare, però, Christos è stato incriminato sulla base di prove artefatte e non ha alcun coinvolgimento nella rapina di Cefalonia.

La Croce Nera Anarchica di Berlino (ABC) ha diffuso due richiami di solidarietà (qui, in tedesco), composti da un vecchio testo dell’Assemblea di solidarietà ai combattenti imprigionati e processati / Atene, così come un aggiornamento recente del Fondo di solidarietà per i prigionieri in lotta / Grecia. Quest’ultimo cita, tra l’altro, che la pena detentiva di Christos è stata ridotta a cinque anni dopo un processo d’appello che ha avuto luogo nel mese di Febbraio 2012. Di conseguenza, il compagno avrebbe dovuto essere rilasciato dal carcere entro poche settimane dopo l’udienza dell’appello finale, ma rimane un ostaggio nelle carceri Larissa a causa del nuovo mandato d’arresto per il nuovo processo.

Il procedimento giudiziario per la rapina della banca di Cefalonia è stato fissato per il 26 Luglio 2012, davanti al giudice di Patrasso.

informazioni generali

Londra, Regno Unito: In culo le Olimpiadi del 2012

La cerimonia dell’apertura dei Giochi Olimpici estivi del 2012 è previsto che si svolgerà a Londra il 27 Luglio.

Un gruppo di anarchici sta organizzando una protesta di massa anti-Olimpiadi:

“Richiamo per protesta anti-Olimpiadi per Venerdì, 27 Luglio: Appuntamento alle 06:00 al South Bank sotto Waterloo Bridge, Londra. Partiremo alle 7 di sera per bloccare le strade e causare il caos in tutto il West End. Si prega di diffondere in qualsiasi modo questo evento in tutti i posti. Facciamolo davvero enorme! Fanculo le Olimpiadi del 2012 “.

fonte

Atene: Bazar gratuito del Sabato, organizzato dall’Assemblea dei residenti di Vyronas, Kaisariani, Pangrati

Video dal “bazar gratuito del Sabato”, basato sullo scambio e il riutilizzo, che ha avuto luogo il 9 Giugno al cancello centrale di Alsos Pangratiou ad Atene.http://youtu.be/UQngFNzbS3w

Prossimi bazar all’aperto nei quartieri di Vyronas, Kaisariani e Pangrati:
Sabato, 14 Luglio, nella Piazza Tsirakopoulou a Vyronas alle 19.30 (GMT +2)
Sabato, 8 Settembre alla Piazza di Varnava a Pangrati alle 19.00 (GMT +2)

vkp.squat.gr / contact mail: tapitourgeio[at]gmail[dot]com

Atene: La magistratura greca soccombe alla pressione dell’unità del terrorismo

 
Savvas Xiros non è ancora stato trasferito all’ospedale di Salonicco, e rimane nelle segrete delle carceri di Koridallos. Il pubblico procuratore del Pireo ha reintrodotto la mozione di Savvas per il caso della sospensione dell’esecuzione della sua pena. Il procuratore chiede ora che il prigioniero non debba essere trattato in un ospedale di sua scelta, come previsto dalla legge, ma in un’altro, secondo la scelta dell’unità antiterrorismo della polizia greca.

Nella mattinata del Giovedì, 19 Luglio, il caso sarà nuovamente sentito, dalla Corte del Pireo-dalla stessa corte che aveva accettato la mozione di Savvas ed aveva deciso di sospendere la sua condanna per cinque mesi, in modo di essere trasferito e ricoverato all’ospedale di AHEPA a Salonicco, l’ospedale che si è impegnato a trattare il paziente secondo la sua dichiarazione legittima.

Berlino: concerto di solidarietà per ABC di Berlino il 1 Agosto, 2012

Mercoledì, 1 Agosto, i Alpinist (banda hardcore downtempo da Münster) ed i Masakari (band hardcore crust dagli Stati Uniti) si esibiranno dal vivo presso l’occupazione Køpi (137, Köpenicker Street, in Mitte, Berlino) in un concerto di solidarietà per ABC di Berlino (Croce Nera Anarchica). Il concerto inizierà puntualmente alle ore 22.00 (ora tedesca).

Grecia: Richiami di solidarietà per l’O.R. C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos- Breve aggiornamento su Olga Ekonomidou

Il manifesto recita:

Il 27 Giugno 2012, i membri del R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e l’anarchico Theofilos Mavropoulos verrano processati con l’accusa di “istigazione a commettere atti criminali’, secondo le disposizioni dell’articolo 184 del Codice Penale Greco.

L’accusa si riferisce a tre testi diversi, di cui uno non appartiene nemmeno a quelli implicati in questa accusa, che ripetono la frase “NEMMENO UN MILLIMETRO INDIETRO, 9MM SULLA TESTA DEI SBIRRI”

Al di là della ferocia con cui le autorità persecutorie trattano qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa organizzazione, e indipendentemente dal significato penale minore del procedimento specifico rispetto alla orgia di repressione nel caso delle C.C.F… questo processo particolare è di enorme importanza politica in quanto apre la strada per la criminalizzazione dell’espressione e l’oppressione della libertà di esprimersi. Ed è la strada per l’inferno lastricato con le peggiori intenzioni.

Nemmeno un passo indietro
Migliaia di passi in avanti contro il potere e i suoi esponenti.

SOLIDARIETÀ CON L’O.R. COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
E L’ANARCHICO THEOFILOS MAVROPOULOS

ATENE, MERCOLEDÌ, 27 GIUGNO, 2012
Incontro di solidarietà alla Corte Penale di Evelpidon, alle 9.

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Atene

Assemblea di solidarietà con l’O.R. CCF e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Assemblea di solidarietà di Mytilini / Lesvos

Iniziativa degli anarchici di Zacinto

Iniziativa degli anarchici di Cyclades

Spazio autogestito dell’Università del Pireo

Occupazione del Palazzo Kouvelou / Attica

Spazio Degli Arrabbiati dell’Università di Giurisprudenza / Atene

Assemblea di solidarietà di Ioannina

Assemblea di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguitati / Volos

Anarchici solidali da Patrasso

Compagni/e dello spazio autogestito presso l’Università del Politecnico / Atene

Spazio Autonomo di Kavala

__________

Il suddetto articolo 184 prevede che “Chiunque pubblicamente incita in alcun modo o stimola [sic] un altro a commettere un crimine o delitto è punibile con la reclusione fino a tre anni.”

Ironia della sorte o meno, il processo per il caso dell’O.R. Lotta Rivoluzionaria è stato rinviato allo stesso giorno, Mercoledì 27 Giugno, e si svolgerà nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos dove si svolge sempre, quasi dall’altra parte della città.

 

Si deve notare che Olga Ekonomidou, uno dei membri imprigionati dell’O.R. CCF, si trova in stato disciplinare / cella d’isolamento dal 4 Maggio 2012, nelle carceri di Diavata (vicino Salonicco).

Il 22 giugno, ad Atene, durante una sessione del processo per il secondo “caso Halandri”, Damiano Bolano, Christos Tsakalos, Giorgos e Michalis Nikolopoulos hanno insistito ancora una volta per la sospensione del processo, perché la loro compagna e sorella Olga Ekonomidou era ancora in una cella di isolamento, dopo 50 giorni consecutivi! Lì, nella corte marziale delle carceri femminili di Koridallos, dopo l’insistenza dei quattro imputati è stato reso noto che il Comitato Centrale dei Trasferimenti Penitenziari del Ministero della Giustizia si è recentemente convocato per discutere la mozione presentata dall’avvocato di Olga, Frangiskos Ragousis. Il presidente della Corte stesso ha contattato il Ministero della Giustizia per accertare la decisione della commissione, e poi ha annunciato che la richiesta di Olga era stata accettata, e quindi ha chiesto di procedere con il processo. Tuttavia, i quattro compagni hanno rifiutato la richiesta del presidente, affermando che il trasferimento di Olga dalle carceri di Diavata indietro a quelle di Eleonas a Tebe non era stato ancora attuato in pratica. Infatti, il processo per il secondo “caso Halandri” è stato rinviato per Venerdì, 29 Giugno (seguiranno aggiornamenti qui).

Nonostante questa tortura che subisce nella prigione, Olga Ekonomidou deve affrontare un processo presso il tribunale di Evelpidon ad Atene il 27 Giugno, accanto ai suoi fratelli. Vi aggiorneremo più avanti su la sua situazione.

Qui segue una richiesta dell’assemblea di solidarietà per il caso CCF, tradotto ad inglese da boubourAs/Act for freedom now!

Grecia: Manifestazione anti-naizsta nella città di Patrasso

 
NO ai pogrom fascisti

NO ai campi di concentranzione

NO al cannibalismo sociale

Manifestazione di solidarietà con gli immigrati
Giovedì, 14 Giugno. Il corteo di protesta partirà alle 18:00
dall’occupazione Parartima (Via Korinthou e via Aratou, Patrasso )

              Contro il fascismo ed il racismo

Lotta comune di tutti i lavoratori, locali ed immigrati

Assemblea aperta per azioni antifasciste

Grecia: Libertà per anarchico Andrea Mazurek, da 3,5 anni imprigionato in attesa in seguito ad un processo con accuse prefabbricate

André è uno dei migliaia di partecipanti ribelli nella rivolta del Dicembre ’08. La data del suo processo d’appello si sta avvicinando.

Lunedì, 11 Giugno 2012, Corte d’Appello di Atene, Via Loukareos.
Richiamo di raduno di solidarietà con André, ultimo prigioniero della rivolta del Dicembre ’08.

Qui Andrea stesso presenta una serie di circostanze che hanno portato al suo arresto e carcerazione (testo originale in polacco)

Manifesto di solidarietà in polacco

Indirizzo attuale in carcere:

Αντρέ Μαζούρεκ / André Mazurek
Filaki Larissas, B Pteriga (Larissa Prison, 2 ° Braccio)
Larissa 21110, Ελλάδα/ Grecia

Lettera di Andrea Mazurek dal carcere

Dopo 3,5 anni

Per 3,5 anni sono un prigioniero nelle carceri greche, più precisamente dal 2008-11-12 durante i conflitti che seguirono l’assassinio di Alexandros Grigoropoulos ad Exarchia. Mi chiamo Andrea Mazourek e mi trovo in Grecia dal 2007, precisamente dal mese di Maggio. Sono venuto dalla Polonia ed a causa di ignoranza della lingua greca ero impiegato a lavori saltuari, così e mentre ero 1,5 anni qui, ho sentito, come tutti noi, l’assassinio di Alexis, e in questo modo ho ritenuto opportuno a scendere nel centro di Atene e unire la mia rabbia con tutti gli altri che erano scesi in strada per lo stesso scopo.

L’11-12-2008 mentre camminavo con altre persone sull’angolo delle vie Solonos e Stournari verso l’Università del Politecnico siamo circondati dai maiali della squadra antisommossa ( M.A.T. ) e da sbirri in borghese, i quali hanno cominciato a picchiarci, ci hanno arrestato, ci hanno portato alla stazione centrale della polizia di Atene ( G.A.D.A. ) e da lì, mentre ero già diventato per due volte un sacco da pugilato, ci hanno condotto in detenzione al settimo piano dell’edificio. La mattina dopo e venuta un’impiegata dall’ambasciata Polacca per contribuire al lavoro di indagine dei poliziotti, in seguito all’interesse su di me da parte dell’autorità polacche per la mia azione sovversiva. L’ambasciata Polacca ha riportato erroneamente alla stampa che  sono arrivato in Grecia per partecipare ai conflitti della rivolta…

Poi il giorno successivo, ossia il 12-12-2008 mi hanno portato davanti al giudice istruttore che mi ha annunciato le accuse, tentato omicidio, esplosione, fabbricazione e possesso di esplosivi, senza neanche le possibilità di difendermi, visto che il traduttore era un arabo! che parlava il greco e polacco in modo rotto, e non veniva dall’ambasciata. Gli Stati mostrano come possono collaborare bene di fronte al nemico interno…Le richieste del giudice istruttore di trasferirmi in ospedale dopo la fine della procedura non sono mai state realizzate. Dopo il mio arrivo alle carceri di Korydallos i secondini si sono precipitati su di me gridando che bruciavo le loro auto e mi hanno messo in un raggio dove nessuno parlava polacco per aiutarmi ad essere trasferito all’ospedale. Ogni volta che chiedevo un medico mi veniva dato un semplice antidolorifico ( DEPON ). Una settimana dopo mi hanno annunciato che avevo un’altro mandato di cattura in Polonia…

Di settimana in settimana il tempo è passato e le ferite sono state chiuse, ma la rabbia è rimasta in me per tutti quei 3,5 anni che sono un’ostaggio delle celle democratiche. L’11-6-2012 verrò processato presso la Corte d’Appello di Atene in via Loukareos dal momento che sono già condannato ad 11 anni di reclusione. Per questo motivo chiedo la vostra solidarietà, se e con il modo in cui la consideriate necessaria…

Dichiaro inoltre che non ho dimenticato tutti quelli che mi hanno colpito, mi hanno messo in carcere e continuano a negarmi la mia libertà, mentre l’assassino di Alexandros, Saraliotis, è stato rilasciato e da più di un’anno circola libero!

Daremmo di nuovo appuntamento nelle strade con tutti coloro che non hanno dimenticato, hanno bruciato e rotto le vetrine dell’ipocrisia di questo mondo invecchiato, hanno combattuto e continuano a combattere. Non posso essere al loro fianco, continuate per tutti coloro che sono in carcere e non sulle strade, continuate per Alexandros Grigoropoulos.

LA SOLIDARIETÀ E L’ARMA DEL POPOLO, GUERRA ALLA GUERRA DEI CAPI

Andrea Mazurek, prigioniero alle carceri di Larisa.

Svizzera: Una lettera di Marco Camenisch dal carcere

Dalla Svizzera invio i miei più calorosi saluti rivoluzionari a voi compagne e compagni dell’incontro-festival del 7-8 giugno in Grecia!

I temi della vostra riunione – storia, attualità e prospettiva della rivoluzione sociale internazionale – sono d’importanza cruciale e più che mai attuale, in questi tempi di crisi irreversibile del sistema dominante.

Che i tempi non erano mai così maturi ed urgenti per realizzare ed organizzare la lotta internazionalista per una prospettiva socialrivoluzionaria come unica soluzione alla crisi del sistema dominante e che per questo fine la costruzione di una solidarietà rivoluzionarla internazionalista è imprescindibile, sono affermazioni di voi Pola e Nikos e di una moltitudine di compagne e di compagni combattenti più che ovvie e condivisibili. Ce lo conferma anche il crescente consenso popolare per l’intervento rivoluzionario militante ed armato ed il corrispondente aumento della paura e del terrorismo del sistema. Crescita di consenso che possiamo riscontrare, seppur a livelli differenti, non solo in Grecia ma in molti altri paesi occidentali e del mondo, mentre il terrorismo delle elite e l’avanzamento internazionale della loro repressione e molto più livellato ed unitario. Questo rende ancora più importante ed urgente una forte spinta costruttiva – analisi e pratica – alla solidarietà rivoluzionaria internazionalista oltre le tendenze non solo contro la repressione ma anche, molto più in generale, per una convergenza nei percorsi rivoluzionari in atto e da costruire!

Solidarietà ed amore a voi compas dentro e fuon delle galere, che, in Grecia e dappertutto nel mondo, in questo prezioso momento e in molti altri fate degli attacchi della giustizia di classe una piattaforma ed occasione per rilanciare il contrattacco su questo terreno, come contributo al permanente resistere ed attacco rivoluzionario!

Affinchè siano perseguitati ancora fin dentro i loro cessi (sicuramente di lusso)…!!!

Affinchè il fuoco ed il sabotaggio rivoluzionario con ogni mezzo necessario, la voce della dinamite e delle Tokarew… li perseguiti senza tregua e sempre di più, nei loro covi, nelle strade ed ovunque, di giorno-e di notte!!!

Continuando a ridar loro una piccolissima parte del terrore e della sofferenza che, da millenni, per arricchirsi riversano sul mondo ed il vivente, finchè questo diventi contributo, partecipazione ed organizzazione dell’insurrezione e della rivoluzione sociale popolare generalizzata ed internazionale!

Solidarietà ed amore a voi compas Pola, Nikos e gli compagni accusati nel processo di Lotta Rivoluzionaria!

Solidarietà ed amore a voi sorelle e fratelli della CCF/FAI in prigione e fuori in Grecia, a voi compas FAI/FRI in tutto il mondo!

Solidarietà ed amore ad ogni individuo e popolo, in galera o fuori, che lotta contro questo sistema-galera globale!

Finchè sarà svuotato e distrutto ogni oppressione, sfruttamento, potere, Stato e recinto!!!

lnizio giugno 2012, marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera.

via Soccorso Rosso Internazionale

Barcellona: Breve riassunto della manifestazione per la liberazione degli scioperanti del 29M

potete leggere i relativi inviti ed informazioni qui

Liberta' per gli arrestati dello sciopero generale
Liberta' per tutti i prigionieri della lotta sociale - Liberta' per Stella Antoniou

Domenica, 22 Aprile, ha avuto luogo una dimostrazione di protesta in solidarieta’ verso i tre combattenti imprigionati che furono arrestati durante la mobilitazione per lo sciopero generale del 29 Marzo. In Piazza Catalunja, un gruppo di manifestanti ha esposto uno striscione in solidarieta’ con Stella Antoniou e tutti i prigionieri politici. Piu’ di 2.000 manifestanti sono scesi per le strade di Barcellona, rivendicando la liberazione immediata dei tre combattenti del 29M.

Per quanto riguarda la recente ondata di arresti, a Barcellona e Tarragona, i sei arrestati sono stati rilasciati (due di loro sono stati liberati con una cauzione di 6.000 euro ciascuno).

La passione per le carceri e’ piu’ forte di tutte le carceri

Rilascio immediato di Stella Antoniou

Solidarieta’ ai compagni in Grecia che si battono contro il regime fascista e i suoi tirapiedi

Fonte/altre foto quì – guarda anche il report su barcelona.indymedia

Barcellona: Cronaca della repressione dopo il 29 Marzo (in Spagnolo)

Londra: Complicita’ con gli scioperanti della fame nelle prigioni Greche

Nel pomeriggio del 21 Aprile, diversi individui, spinti dal desiderio di esprimere solidarieta’ verso i nostri compagni anarchici in sciopero della fame nelle prigioni greche, hanno portato alcuni striscioni e volantini in alcune vie di Londra per celebrare i valori della dignita’ e della lotta per la liberta’.

Abbiamo anche distribuito il foglio illustrativo “Dove c’e’ dignita’ c’e’ rivolta – Solidarieta’ verso gli scioperanti della fame nelle prigioni Greche” – leggete il pdf.

L’area, Peckham, sud di Londra, e’ stata teatro di una forte ribellione nei tumulti dell’Agosto 2011, una lotta che noi e molte delle persone che abbiamo incontrato desiderano valorizzare ed estendere. La polizia ed i media hanno lavorato assiduamente per spegnere le passioni ribelli e creare un clima di sottomissione e di sospetto, condannando i ribelli e premiando gli infiltrati, portando a migliaia di arresti e secoli di carcere, sotto una fabbricata facciata pubblica approvata dai cittadini.

Uscendo da quel pomeriggio piovoso abbiamo trovato la conferma di cio’ che gia’ siamo convinti – che una cospirazione di cuori ribelli esiste, le cui infinite aspirazioni di liberta’ va al di la’ di tutte le carceri e strutture di controllo. A volte degli incontri fugaci bucano il sudario dell’isolamento urbano, rovesciando la terra del cimitero dell’abitudine per rivelare scorci della possibilita’ di una collusione futura di spiriti ribelli.

Non abbiamo bisogno di aspettare l’assassinio che fara’ il prossimo poliziotto per armare la nostra rabbia e puntare contro il nemico.

DA LONDRA ALLA GRECIA – COMBATTI LA POLIZIA

Solidarieta’ rivoluzionaria  non sono solo parole

Complicita’ con gli scioperanti della fame

Per la distruzione dell’esistente

Atene/Pireo: Dimostrazioni di solidarieta’ Venerdi, 27 Aprile, all’esterno delle carceri di Koridallos

“guerra ad oltranza…la nostra liberazione dal carcere dev’essere costruita da noi stessi e dai nostri compagni”

Christos Tsakalos, 18 Aprile (registrazione di Radio 98fm)

Realizzazione immediata delle richieste degli anarchici in sciopero della fame nelle prigioni di Koridallos.

Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, che sono in sciopero della fame dal 16/04/12 e che chiedono l’immediato rilascio dell’anarchica Stella Antoniou per motivi di salute, cosi’ come la revoca delle nuove accuse e delle loro nuove incarcerazioni preventive; i compagni sono accusati dei 250 attacchi rivendicati dalla R.O. CCF, anche se negano di avere alcuna partecipazione all’organizzazione…

I membri delle CCF Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, che sono in sciopero della fame dal 08/04/12 chiedeno il loro definitivo trasferimento  dalle prigioni di Domokos a quelle di Koridallos, dove si trovano al momento; altri membri delle CCF sono scesi in sciopero della fame, chiedendo il trasferimento dei loro compagni.

Liberta’ per i perseguiti del caso CCF

Lotta per la dignita’ e la liberta’ dentro e fuori le prigioni

Dimostrazione Venerdi, 27/04/12, alle 18.00 in Piazza Eleftheria, Koridallos

Assemblea di solidarieta’ per i combattenti imprigionati e sotto accusa

safa.espiv.net

Serres, Grecia settentrionale: Presidio di solidarietà per il prigioniero anarchico Syrianos Rami fuori le prigioni di Nigrita (03-04)

L’ODDY ( Agenzia di Gestione dell’Attività Pubblica S.A.) conduce una vasta gamma di aste ed è responsabile per la liquidazioni di autovetture, motocicli e di molti altri beni recuperati dalla polizia o dalle dogane. Rami Syrianos ha rivendicato la responsabilità di un furto all’ODDY, dopo un’asta a Salonicco il 31 Gennaio, 2011, affermando che è un’anarchico e che ha tentato una rapina a mano armata nel contesto del suo rifiuto al lavoro. Ha anche messo in chiaro fin dall’inizio che il co-imputato Kleomenis Savvanidis non ha assolutamente alcuna relazione con questo caso. Kleomenis fù liberato, ma è ancora sotto accusa. Rami è da allora incarcerato, ed è tra le poche persone che hanno mantenuto una posizione dignitosa all’interno delle mura, rifiutandosi costantemente di sottoporsi alle perquisizioni corporali carcerarie.

Il processo contro entrambi i compagni è ancora in sospeso ed è stato rifissato per il 21 Maggio, 2012. L’ultima volta, Rami è stato trasferito presso la corte di Salonicco per il processo ( fissato per il 26 Marzo, dopo numerosi rinvii). E’ ora trattenuto in cella d’isolamento a causa del rifiuto di sottoporsi alla tortura della perquisizione corporale al rientro dalla corte.

In particolare, il 28 Marzo il compagno è stato punito con una misura disciplinare di trasferimento dopo l’ordine del procuratore. Nonostante il fatto che i prigionieri debbano essere tenuti dentro una cella del braccio in attesa di subire i trasferimenti disciplinari, in questa circostanza le autorità giudiziarie hanno verbalmente annunciato a Rami che sarebbe stato tenuto in isolamento per un “periodo indeterminato”, finche il processo del suo trasferimento fosse stato attivato (ciò potrebbe richiedere mesi) o fintanto che egli si fosse sottoposto all’umiliante perquisizione corporale. A causa delle continue cancellazioni del processo, questa è la quarta volta che Rami si trova di fronte a questa situazione.

Martedi sera, 3 Aprile, un presidio microfonico si è svolto fuori la porta del carcere di Nigrita ( nel distretto regionale di Serres), come solidarietà d’emergenza verso Rami. Abbiamo partecipato alla manifestazione fuori la prigione di Serres in dozzine di compagni, provenienti da diverse parti del nord della Grecia – principalmente da Salonicco, dove era stato organizzato un pullman per il trasporto.

Abbiamo intonato slogan in sostegno al compagno imprigionato e per la distruzione di tutte le prigioni, come “La bomba di Nigrita è stata solo l’inizio; esplosioni e fuoco per ogni prigione” e “La nostra passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni”. Inoltre,  sono stati lanciati fuochi d’artificio e petardi e un di avviso per le prigioni è stato scritto sull’asfalto del viale che porta all’inferno. Un testo di solidarietà per Rami Syrianos e tutti i prigionieri politici è stato letto più volte attraverso l’impianto audio. Anche se Rami non ha potuto sentire cosa stava succedendo fuori, dal momento che è tenuto in isolamento, i compagni sapevano che era consapevole della loro presenza ed ha ricevuto il nostro sostegno, amore e rabbia.

Dopo quasi un’ora e mezza, il presidio, si è trasformato in una piccola manifestazione ler le strade della città di Nigrita, con più slogan, ditribuendo volantini e facendo graffiti richiedenti il rilascio di Rami (le foto realizzate sono qui).

Dall’11 Aprile Syrianos Rami si astiene dal prendere il cibo del carcere in solidarietà con tutti compagni imprigionati che sono in sciopero della fame.

Libertà ora per Rami Syrianos! Giù le mura delle prigioni!

Atene: Aggiornamento sulla studentessa immigrata in carcere, dopo lo sgombero del progetto abitativo di Valtetsiou

Come abbiamo riportato, il 20 Aprile i poliziotti hanno sgomberato l’edificio occupato al numero 60 di Via Valtetsiou, in Exarchia ( di proprietà della Previdenza Sociale dello Stato – IKA). Tre persone furono arrestate durante lo sgombero. Furone tenute in una stazione di polizia, portate dinanzi al procuratore (con l’accusa di occupazione illegale) e due di loro furono finalmente rilasciate. La terza persona, una giovane di 19 anni, studentessa immigrata è da allora trattenuta nella Direzione della Polizia per Stranieri di Petrou Ralli, perchè non ha attualmente i documenti.

Annuncio da parte della casa sgomberata al numero 60 di Via Valtetsiou

Il modo rumoroso con cui lo Stato ha deciso di attaccare due spazi occupati ad Exarchia il 20-04/2012, vale a dire il centro sociale VOX ed il progetto abitativo in Valtetsiou, ha lasciato dietro di se anche delle vittime.

Con il pretesto di  ostacoli burocratici senza senso, uno dei tre arrestati nello squat di Valtetsiou rimane agli arresti: Anastasia “Nancy” Plamantiala è trattenuta nella Direzione della Polizia per Stranieri di Atene ed è minacciata di espulsione, nonostante il fatto che viva in Grecia da diversi anni, dove stà studiando all’Università.

La solidarietà verso Anastasia non può riguardare solo i suoi 2-3 amici o i conoscenti. E’ un dovere dei gruppi o degli individui che principalmente sono nel movimento squat.

Se Anastasia non viene immediatamente rilasciata, faremo una chiamata per avere in cambio una specifica forma di sostegno.

Siamo rimasti all’interno dello spazio occupato per difendere le nostre scelte, anche se eravamo a conoscenza in anticipo dell’operazione di polizia. In seguito agli arresti ed allo sgombero, difenderemo il diritto della nostra compagna ad essere rilasciata ed a continuare a vivere in Grecia.

SOLIDARIETA’ A TUTTI GLI SQUAT

Squat Valtetsiou

Katowice, Polonia: Proteste contro il Congresso Economico Europeo

Il quarto Congresso del Commercio Europeo (EEC) si terrà dal 14 al 16 Maggio 2012 a Katowice. L’importanza di questo evento è dimostrato dal fatto che in breve periodo si è guadagnato il titolo di “più importante evento economico del Centro Europa”. Durante il Congresso, un gruppo di alcune migliaia di membri della classe politica Polacca e straniera discuteranno dei prblemi chiave legati all’economia, dietro le spalle dei comuni cittadini d’Europa. E’ significativo che importanti questioni economiche e sociali che interessano lo sviluppo dell’Europa vengono discusse alle nostre spalle ed i risultati siano forniti solo ai media.

Questo evidenzia il fatto che il nostro destino dipende da un gruppo di individui privilegiati. Non possiamo accettare un tale ordine. Quindi, alla luce di questi eventi attivisti della Federazione Anarchica di Slask intende organizzare una manifestazione nazionale. Ciò segnala la nostra resistenza all’idea autoritaria del Congresso Economico Europeo, e perciò la nostra resistenza a tutti i politici privilegiati, alle aziende e imprese, e a tutte le persone ed istituzioni che contribuiscono all’aumentare delle disuguaglianze sociali all’interno del dominante sistema capitalista.

Quì presto nuove informazioni

"scaricate i costi sulla società, e vi prendete i profitti"

Fonte

 

Grecia: Dimostrazione antifascista a Veria

Tra le diverse azioni antifasciste che si sono svolte nei giorni scorsi, Ad Atene ed in altre città greche, in vista del Primo Maggio e delle elezioni truffa del 6 Maggio, c’è stata anche una demo antifascista nella piccola città di Veria, nella Grecia settentrionale, il 21 Aprile – data del colpo di stato in Grecia del 1967.

"Più rubano la vostra vita, più alimentano il vostro cervello con nazione e razza - (A)ntifascisti"

Alle 17:00 circa, gli antifascisti si sono riuniti in Piazza Dimarhiou a Veria, dove è stato allestito per il pubblico un sound system per la musica e per fare contro informazione. Alle 18:30, quasi 70 persone sono scese per le strade ed hanno marciato, attraverso il centro della città. I compagni antifascisti hanno distribuito testi a cantato slogan, mentre hanno scritto slogan sugli uffici del partito di estrema destra LAOS così come sulle filiali delle banche.

Info dal Ritrovo Autonomo BARUTI, Veria

baruti.squat.gr