Category Archives: Annunci-Eventi

Atene: Concerto di beneficenza per Indymedia Atene – Sabato 1 Dicembre

11 anni di Indymedia Atene

11 anni di contro-informazione auto-organizzata ed anti-commerciale

Rovesciamo le strutture di comunicazione dell’esistente
per aprire la strada ad una nuova società

Sabato, 1° Dicembre dalle 20.30, un concerto dal vivo fai da te (DIY) si terrà presso la Scuola Politecnica (ingresso da Via Stournari, Atene) per l’aiuto finanziario delle infrastrutture di Atene IMC. Le Bande che suoneranno sono i Lost Bodies, Antidrasi, Hot Trick, Speira, Propaganda and Hit & Rap.

Il vostro sostegno fattuale permetterà ai nostri compagni di Atene IMC di mantenere il progetto vivo e vegeto!

Berlino: Aggiornamento dalla 20º manifestazione commemorativa per l’uccisione dello squatter antifascista Silvio Meier (1965-1992)

L’anti-autoritario Silvio Meier è stato accoltellato a morte dalle fecce neo-naziste il 21 Novembre 1992 presso la stazione metropolitana di Berlino Samariterstraße.

Lo Stato ha cercato di “deviare” l’omicidio, presentandolo come se si trattasse di una rissa comune tra dei giovani in un bar. Inoltre, la polizia tedesca e i media tradizionali hanno diffuso menzogne sulla base di false dichiarazioni da parte dei neo-nazisti, che hanno sostenuto che Silvio gli aveva attaccato per primo con un coltello, e lo avrebbero pugnalato per legittima difesa. Inizialmente i tre compagni di Silvio, che sono sopravvissuti dall’attacco, hanno affrontato delle accuse e sono stati interrogati dalla polizia, anche in ospedale (due di loro hanno riportato gravi ferite). La polizia ha cercato di tenerli responsabili per la morte del loro stesso amico.*

Solo grazie agli enormi sforzi collettivi di amici e compagni, queste accuse sono crollate ed è diventato noto al pubblico che Silvio è stato effettivamente aggredito e ucciso da neonazisti nella metro, e in tal modo lo Stato è stato costretto ad indagare sul caso. Due eventi commemorativi annuali sono emersi da questi sforzi: il “raduno Silvio Meier” alla stazione Samariterstraße della metropolitana, così come la manifestazione commemorativa per Silvio Meier. Quest’ultima è una delle più grandi manifestazioni antifasciste annuali a Berlino, accompagnata da vari slogan. Lo slogan di quest’anno, che segna il 20° anniversario della morte di Silvio, era “Il ricordo significa combattere: Attacca, distruggi, sospendi i nazisti, lo Stato e l’agenzia di intelligence Verfassungsschutz”

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La manifestazione della serata del 24 Novembre è iniziata con un ritardo di quasi due ore, in attesa del ritorno dei compagni antifascisti dalla mobilitazione di contro-azioni ad una marcia dei neo-nazisti nel quartiere berlinese di Rudow, che è stata chiamata nei confronti della programmazione di un centro di accoglienza per immigratti.

Approssimativamente circa 5.000 persone hanno partecipato alla manifestazione commemorativa per Silvio Meier, e quasi dall’inizio i manifestanti erano terrorizzati dall’innumerevoli forze di polizia, che hanno preso diversi ostaggi (anche con l’accusa di presunto travestimento per le maschere da teatro che portavano!). Alcuni arresti sono stati effettuati con violenza brutale, dal momento che i poliziotti hanno attaccato la manifestazione per entrarci.

La marcia di protesta abbia dovuto tornare al quartiere di Friedrichshain e terminare presso la stazione ferroviaria di Frankfurter Allee. Tuttavia, probabilmente a causa della persecuzione della polizia, gli organizzatori hanno deciso di sciogliere la manifestazione di fronte alla stazione ferroviaria di Lichtenberg (nonostante il fatto che tutta la zona di Lichtenberg è una roccaforte dei neo-nazisti).

Quando la manifestazione finì nel quartiere di Lichtenberg, i poliziotti hanno quasi completamente circondato la piazza ed inizialmente hanno bloccato tutti gli accessi alla stazione dei treni e della metropolitana per pura provocazione. Poco dopo, la polizia ha aperto le porte della metropolitana, ma poi ha iniziato ad attaccare coloro che hanno scelto di rimanere nella piazza. È riportato che la polizia ha preso la maggioranza degli ostaggi lì, ed ha spruzzato con spray di pepe un vagone del treno. Il numero totale dei fermi è arrivato a 22 persone, ma non ci sono ulteriori aggiornamenti sui possibili arresti (25/11).

Tuttavia, i manifestanti sono stati in grado di attaccare un punto di incontro dei neo-nazisti nella loro roccaforte, il quartiere di Lichtenberg. Colori, pietre, bottiglie e petardi sono stati gettati sul negozio neo-nazista a Lückstraße, che era ben sorvegliato da poliziotti. Petardi volavano periodicamente anche durante l’intera manifestazione.

Durante l’azione, dei slogan sono stati cantati ad alta voce, tra cui dei slogan anarchici / anti-autoritari in diverse lingue, e il famoso “Poliziotti, Maiali, Assassini” è stato sentito anche un paio di volte.

* Informazioni riguardo la storia di Silvio Meier in tedesco: i, ii

24 Novembre-2 Dicembre: Settimana di azione contro i progetti delle miniere d’oro nella penisola Calcidica nel nord della Grecia

Sul manifesto si legge:

Sabato, 24 Novembre Salonicco: Manifestazione contro la morte dorata

Luogo di raduno : Torre Bianca di Salonico (Lefkos Pyrgos), entro le 11:00

Dopo la manifestazione ci sarà una discussione aperta / assemblea
per le azioni future al Cinema “Alexandros”

Eventi di contro-informazione eventi:

Giovedì 29 Novembre 19:00:
Ioannina, all’occupazione Antiviosi

Venerdì, 30 Novembre 19:00:
Atene / Keratsini, al Resalto – Corfù, all’occupazione Elaia

Sabato, 1 Dicembre, 19:00:
Atene / Exarchia, nel Autonomo Steki – Agrinio, nell’occupazione Apertus

Domenica, 2 Dicembre 16:00:
Atene / Ilion, in Agros

Coordinamento Aperto di Salonicco contro le miniere d’oro

Oggi, Sabato 24 Novembre, la manifestazione contro la morte dorata abbia avuto luogo a Salonicco con la partecipazione di circa 7.000 persone

Ecco qui di seguito il richiamo per la manifestazione e l’assemblea aperta contro le miniere d’oro per il 24/11/2012 nella città di Salonicco:

“Le miniere di Halkidiki sono un’occasione d’oro che non deve essere sprecata”

11.000.000 di euro: il prezzo che Hellas Gold ha pagato per ottenere i diritti per l’estrazione di una superficie di 317.000 ettari nel nord di Halkidiki (anche Calcidica). Il contratto è stato firmato con lo Stato Greco dopo l’intervento del signor Pachtas, l’allora sottosegretario delle Finanze ed ora sindaco del comune di Aristoteles. Non c’è stata alcuna concorrenza prima dell’aggiudicazione. C’è stata una commissione diretta invece ad una società che era stata stabilita solo due giorni prima (una società con un capitale iniziale di 60.000 euro!). Inoltre, secondo i termini del contratto, la società era esente da qualsiasi obbligo per quanto riguarda le riparazioni che erano dovute a causa del danno ecologico che la società canadese TVX Gold aveva causato nella zona (quest’ultima società sparì una notte nel nulla lasciando 472 lavoratori senza paga; in totale il debito della società nei confronti dei lavoratori è stato di 17 milioni di euro).

95.700.000 euro: il profitto che Leonidas Bobolas, Dimitrios Koutras e Frank Timiş (gli azionisti principali di Hellas Gold) hanno ottenuto, dopo che a poco a poco abbiano rotto la società in frammenti per venderla poi alla multinazionale europea Goldfields.

408.000.000 euro: il valore di mercato delle miniere in base alla stima che una società globale di servizi finanziari abbia dato sei mesi dopo la loro firma con l’aiuto da parte dello Stato Greco, che significa che il valore è cresciuto 37 volte al di sopra del prezzo pagato. Questo non ha impedito al governo di allora di sovvenzionare l’Hellas Gold con 15.000.000 euro.

2.300.000.000 euro: il valore attuale delle miniere nella Borsa di Toronto, dopo l’acquisizione dell’Europea Goldfields da Eldorado Gold Corporation, che controlla il 95% delle azioni di Hellas Gold. Eldorado Gold è una multinazionale con base a Canada e i suoi principali investitori sono fondi e banche come JP Morgan e Goldman Sachs.

15.436.000.000 euro (!): Il valore dei minerali che si trovano nelle miniere di Halkidiki.

0 euro : Il profitto dello Stato Greco. Secondo il Codice Minerario, le risorse e i depositi minerali appartengono esclusivamente alle aziende che sfruttano le miniere, e non vi è alcuna clausola per rendere dei diritti minerari allo Stato a causa del loro sfruttamento. Questa è la ragione per cui il FMI / BCE / UE Troika hanno rifiutato di accettare la proposta del governo Greco, che abbia offerto le miniere di Halkidiki come garanzia nel corso dei negoziati per l’accordo di prestito.

“Coloro che reagiscono sono provocatori e stanno contro il progresso”

Molte persone probabilmente pensano che Eldorado Gold intende costruire miniere sotterranee con dei trapani, scavare tunnel, ecc, ma non è questo il caso. Il mega-progetto si concentrerà su un processo di estrazione dell’oro, un pozzo di superficie, che prevede l’uso estensivo di cianuro tossico. La concentrazione di cianuro trasformerà la terra in spazzatura lasciando dietro di sé rifiuti tossici, soprattutto cianuro, arsenico e acido solforico.

0,8 grammi: Questa è la quantità di oro che possano estrarre per una tonnellata di rocce in quest’area.

18 tonnellate: Questo è il numero delle tonnellate dei rifiuti di rocce che saranno scavate per ottenere un anello d’oro.

2 km: Questo è il diametro in lunghezza che il pozzo aperto avrà, aggiungendo, inoltre, i laghi dei rifiuti (pozze di veleno), dove i fluidi tossici stanno per essere “contenuti”.

3,000 acri di foresta stanno per essere distrutti prima che il progetto dell’estrazione mineraria possa cominciare.

200 milioni di tonnellate: Secondo il piano della società, questo è il numero delle tonnellate che stanno per essere estratte nei prossimi anni. Negli 2.500 anni che le miniere sono state operative in ​​Calcidica, solo 30 milioni di tonnellate sono state estratte; su questo numero, i 20 milioni di tonnellate sono state estratte dal 1927 dall’uomo d’affari Bodossakis.

15.000.000 di metri cubi d’acqua viene pompata nella zona mineraria all’anno, l’equivalente del consumo d’acqua di un anno per l’intera penisola Calcidica.

691,000 litri: il consumo medio di acqua per un chilo di oro estratto. Non è però solo lo spreco delle risorse idriche, che è incalcolabile, ma anche il pericolo e le conseguenze di un incidente. In una miniera della regione di Baia Mare, in Romania, nel 2000 c’è stata una perdita di 100.000 metri cubi di acqua con alte concentrazioni di cianuro ed altri metalli pesanti. L’acqua contaminata ha raggiunto il fiume Tesla e poi il Danubio, causando un inquinamento oltre la Romania, l’Ungheria e la Serbia, avvelenamento delle risorse di acqua potabile, uccidendo decine di migliaia di pesci e infliggendo la morte degli ecosistemi confinanti. Questo incidente ambientale in Baia Mare è considerato il più catastrofico nella storia del continente europeo, secondo solo al disastro di Chernobyl. Perciò, la distruttività delle miniere a Skouries nella regione di Halkidiki non è qualcosa che dovrebbe riguardare solo gli abitanti dei villaggi vicini, ma la penisola Calcidica nel suo complesso (in quanto le falde saranno inevitabilmente contaminate). Nel caso di un incidente sarà sicuramente interessata anche l’area densamente popolata di Salonicco, e non si sa dove un tale disastro si concluderà…

Il suolo, l’acqua e l’aria non hanno prezzo, e appartengono a tutti noi. L’oro, d’altro lato, è un concetto astratto che, soprattutto oggi, acquista valore se esso funziona come “denaro”, quando viene utilizzato come un tentativo di controbilanciare il “denaro folle”, denaro inventato da aria sottile, che è stato costruito tre decenni fa attraverso i prestiti bancari e il sistema degli scambi e della speculazione finanziaria. Dobbiamo sottolineare il fatto che solo il 10% dei depositi in oro estratti nel mondo viene effettivamente messo in qualche uso tangibile. Allo stesso tempo, la quantità di oro che viene utilizzata come “denaro” negli scambi della borsa e nel sistema monetario internazionale è sette volte superiore alla quantità reale di oro che può essere trovata nel pianeta.

“Sviluppo e progresso” è l’eco seguito dagli annunci relativi alle miniere d’oro, così come le turbine eoliche alle isole di Lesbo, Limnos e altrove, le fabbriche di incenerimento dei rifiuti; tutti questi insieme con altri innumerevoli crimini simili sono presentati come l’antidoto alla crisi , la stessa crisi che lo sviluppo stesso abbia creato. Il caso delle miniere d’oro è il più estremo, su tutti questi “delitti di sviluppo, in nome del progresso”, a causa del fatto che nessuno ormai osa opporsi alla distruzione che stanno per provocare, ma anche perché -come sappiamo tutti ormai- il profitto andrà alle multinazionali, ed a breve termine solo una piccola quota andrà anche a poche centinaia di lavoratori. Inoltre, non è una coincidenza che questa operazione della truffa scandalosa delle miniere della regione nord-orientale di Halkidiki abbia avuto luogo nel corso di un periodo di benessere, in un momento in cui nessuno prestava attenzione, mentre la realizzazione del mega-progetto, la costruzione vera e propria delle miniere, viene spinta in avanti adesso, in mezzo alla crisi. Qui siamo di fronte a un ricatto schietto: dobbiamo accettare una simile proposta dolorosa e distruttiva, altrimenti non riusciremo a sopravvivere.

L’intero problema con lo sviluppo capitalistico non è semplicemente che ci sono alcuni uomini d’affari e politici che stanno spremendo profitti esorbitanti su tutti gli altri, e per farlo -sempre in nome del profitto- distruggono l’ambiente, ma il semplice fatto che le nostre vite sono disciplinate da una mafia monetaria internazionale che uccide gli esseri umani, gli animali e la Terra. Il vero volto del progresso è quello di un circolo vizioso che detterà costantemente delle condizioni ancora più dure al fine di sfruttare di più ogni volta. Lo sviluppo riesce a raggiungere questo obiettivo attraverso la rottura delle comunità e l’indebolimento delle persone, legandole sempre più strette al carro di questo meccanismo di morte e distruzione chiamato capitalismo. Di conseguenza, questo crollo in corso dà vita ad un certo tipo di persone che cadono preda al ricatto -perché sono così disperatamente alla ricerca di soluzioni individuali che sembrano essere nel loro stesso interesse- e alla fine credono che i loro interessi sono gli stessi quelli con quelli delle multinazionali. A loro non importa circa l’impatto che le loro scelte hanno su tutta la società, le cui conseguenze presto busseranno anche alla loro porta.

Il sistema spera di inabilitarci, affinché non siamo in grado di decidere per noi stessi. La sua intera esistenza dipende dal fatto che abbiamo scelto di legarci al motore dinamico del capitalismo, per sopravvivere o anche per godere di una quota degli utili della crescita capitalistica. Se vogliamo stare contro questa dittatura del denaro, se vogliamo costruire un altro mondo, non possiamo soccombere a questo ricatto di crisi che sta offrendo nuove catastrofi e ci spinge verso la ricerca disperata di un piano di salvataggio personale mentre minaccia intere comunità con la distruzione di massa. Siamo in grado di non consegnare il nostro futuro a qualsiasi tipo di salvatori. Al contrario, dobbiamo combattere per difendere i beni comuni e le risorse. Dobbiamo lottare per porre fine alle attività di queste mega-imprese e di tutti i politici che sono nel loro libro paga. Dobbiamo lottare per evitare la distruzione delle comunità delle persone.

La solidarietà sociale, la coscienza collettiva e i valori umani sono il nostro armamento.

Dobbiamo incontrarci e discutere:
Quali beni sono necessari? Quali sono i valori che dovremmo combattere per?
Come prendiamo le decisioni? Come possiamo, noi stessi, organizzarci e farsi carico della nostra vita?

Chi tace è complice del crimine…

Contatto: Coordinamento Aperto di Salonicco contro le miniere d’oro

Ekaterinburg, Russia: Azione di solidarietà con l’occupazione Delta, il compagno Gustavo Quiroga e tutti gli altri anarchici in Grecia

Solidarietà con l’occupazione Delta
Libertà per il compagno Gustavo Quiroga Gonzáles

Il 18 Novembre, compagni di Ekaterinburg hanno effettuato una azione per la campagna Food Not Bombs che hanno dedicato agli anarchici dell’occupazione Delta, a Salonicco, in segno di solidarietà internazionale.

Ecco qui di seguito una breve traduzione estratta dal loro comunicato:

“Quando le persone si suicidano a causa della povertà in Grecia, quando le persone senza tetto muoiono ogni inverno, edifici vuoti nel centro della seconda città più grande del paese sembrano come un dramma. In un paese devastato dalla crisi, non ci saranno soldi da investire nei palazzi abbandonati, in modo che rimangano vuoti e decadenti, sorvegliati da unità di polizia che li proteggano dalle premesse malizie degli anarchici. In questi momenti, diventa chiaro che la giunta non sia mai scomparsa. La facciata della democrazia greca è crollato, e vediamo una dittatura totalitaria in essa. (…)

Auguriamo ai nostri compagni in Grecia, di fronte a tutte le difficoltà esistenti, di non arrendersi mai, ma piuttosto di continuare la lotta contro lo Stato Greco, che è l’unico terrorista. Ci auguriamo che ci incontreremo di nuovo, quando la bandiera rossa-nera volerà su una libera Grecia e Russia.”

Fanculo alla polizia

Nei primi giorni del Novembre 2012, l’anarchico immigrato Gustavo Quiroga (detenuto dallo sgombero dell’occupazione Delta, il 12/9) è stato trasportato al Centro di Deportazione ad Atene). Il 4 Novembre, fu deportato in Colombia.

Almeno ora il compagno è fuori dalla prigione, e nonostante tutto quello che è successo, sta relativamente bene. Gli inviamo tutta la nostra forza e il sostegno incondizionato… fino a quando ci incontreremo di nuovo.

Giappone : Manifestazione di solidarietà per il caso della Lotta Rivoluzionaria nel Centro Sociale anarchico IRA a Tokyo

Un evento gratuito di solidarietà internazionale si terrà Sabato, 24 Novembre, alle 19.00 (ora locale) nel Centro Sociale anarchico Irregular Rhythm Asylum, che si trova in 1-30-12-302 Shinjuku, nel reparto speciale Shinjuku-ku di Tokyo, in Giappone.

Un compagno dalla Svizzera, che è un membro attivo del Centro Culturale Bremgarten, presenterà il progetto anarchico particolare, il precedentemente occupato KuZeB, aprendo così la discussione.

Questa sera è l’occasione per stare insieme e parlare del gruppo rivoluzionario di guerriglia urbana anarchica “Lotta Rivoluzionaria” così come per la situazione attuale in Grecia, nel contesto del richiamo per la solidarietà ed azione internazionale del gruppo di Atene (mail di contatto: RScase[at ]espiv[dot]net). Un altro argomento di discussione potrebbe essere lo sciopero generale contro l’austerità che si è svolto il 14 Novembre in diversi paesi dell’Europa meridionale.

L’evento principale è organizzato da anarchici di Tokyo, che leggeranno brani tratti dai proclami del gruppo “Lotta Rivoluzionaria” in giapponese. Inoltre, faranno riferimento alla cronologia delle azioni contro lo Stato/Capitale dallo stesso gruppo, e condivideranno le informazioni con i partecipanti circa le sessioni del processo che si sono svolte nella Corte Marziale delle carceri di Koridallos finora.

Solidali di lingua greca hanno già cominciato a tradurre diverse rivendicazioni di responsabilità del gruppo Lotta Rivoluzionaria in giapponese, in collaborazione con i compagni giapponesi. Questa raccolta di testi tradotti dovrebbe essere finita entro il Febbraio 2013. L’Irregural Rhythm Asylum aiuterà nella stampa dell’edizione.

Quando la discussione del 24/11 raggiungerà la fine, i compagni anarchici intendono portare i loro striscioni e slogan, al fine di tenere una manifestazione alla stazione di Shinjuku, insieme a tutte le persone si saranno riunite nel centro sociale. Quindi, siete invitati a partecipare all’evento e poi scendere in piazza.

LA SOLIDARIETÀ TRAPASSA I CONFINI

Fonti / Info di contatto: i, ii, iii — Mappa sia in giapponese e in inglese qui.

Appello internazionale della FAI/FRI Indonesia per azioni di solidarietà con Eat & Billy

Carx compagnx della Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI) di tutto il mondo, ai/le ribelli che ancora insorgono contro il potere, la società e la distruzione della natura.

Noi, la Cospirazione Internazionale per la Vendetta, la sezione Indonesiana della FAI-FRI vogliamo fare un appello internazionale all’azione diretta contro tutte le proprietà e i simboli della società, i distruttori della natura, i fascisti, i militari e i nostri nemici. Questo appello internazionale è anche per ricordare il sequestro dei nostri due fratelli della Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI Indonesia, Eat & Billy, avvenuto un anno fa da parte dello Stato. Un anno di rapimento e ostacolo all’azione rivoluzionaria compiuta dai nostri fratelli. E non vogliamo dimenticare di menzionare il membro fuggitivo della Long Live Luciano Tortuga Cell, K., che è ancora in clandestinità e ricercato dal potere.

Ma nell’essenza la nostra azione sarà dedicata a tutti i/le ribelli e rivoluzionarix che non fanno mai passi indietro, rimangiandosi le loro parole, e che mai vogliono lavarsi le mani con la svendita di un altro nome rivoluzionario per proteggere le loro zone di comodità.

Vogliamo fare appello alle nostre sorelle e ai nostri fratelli in armi di tutte le cellule della FAI-FRI per rinfrescare le nostre memorie rivoluzionarie. Per mostrare che fino ad oggi non abbiamo dimenticato e mai dimenticheremo i nostri fratelli e sorelle sequestrati e catturati dietro le sbarre dallo Stato. Eat e Billy sono solo un piccolo pezzo in un’ondata di repressione che sempre accompagna il sorgere dei desideri insurrezionali intorno ai circuiti della FAI-FRI. L’azione parla sempre più forte delle parole.

Per una settimana, a partire da oggi, vogliamo mandare i nostri saluti rivoluzionari per Eat e Billy e altri ribelli (i fieri membri rivoluzionari della CCF e di Lotta Rivoluzionaria, Luciano Tortuga Pitronello, Mario Tripa Lopez, Marco Camenisch, Gabriel Pombo da Silva, Theofilos Mavropoulos, Alfredo Cospito e Nicola Gai, Marcelo, Juan e Freddy, Ivan Silva e Carla Verdugo, gli anarchici prigionieri delle operazioni in Italia e molti altri nomi rivoluzionari) che devono essere ricordati e menzionati nei nostri cuori attraverso l’azione.

Ci vediamo nelle strade, coperti dalla notte attraverso i fuochi contro il potere e la società.

Per l’anarchia
Per l’Internazionale Nera
Per le nostre sorelle e fratelli

Cospirazione Internazionale per la Vendetta
Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale
Sezione Indonesiana della FAI

fonte

Barcellona : Chiamata internazionale di propaganda e azione con il compagno Piotr Silajev

Il compagno Piotr potrebbe essere estradato dallo Stato Spagnolo alla Russia dove lo aspetta una lunga condanna in prigione. Da Barcellona facciamo una chiamata internazionale di giornate di propaganda e azione per appoggiare il nostro compagno Piotr Silajev nei giorni 19-20-21 Novembre. Il 28 Ottobre è cominciato a Granada (Spagna) il processo per estradare Piotr Silajev in Russia. Il Tribunale Nazionale – un tribunale speciale focalizzato su reati come “crimine organizzato” e “terrorismo” – vuole estradare Silajev in Russia nonostante abbiamo asilo politico garantito dallo Stato finlandese. Nel caso fosse estradato, in Russia lo aspetta una condanna tra 7 e 13 anni di carcere.
La ragione della possibile estradizione è il ruolo di Piotr nella campagna per salvare il bosco millenario nella regione di Khimki nei dintorni di Mosca dalla costruzione di un’autostrada che passerebbe in quest’area. Il progetto fu concesso all’impresa francese Vinci, conosciuta per la polemica e la corruzione nei suoi progetti. Nel 2010 una manifestazione attacco il municipio di Khimki e dopo che la polizia russa ebbe annunciato l’ordine di cattura, Piotr fuggì dal paese.

La possibile estradizione violerebbe non solo le leggi spagnole ma anche numerose leggi internazionali e il trattato delle Nazioni Unite sui rifugiati politici.

Adesso la solidarietà è necessaria!

Facciamo una chiamata a tattiche multiple per diffondere la situazione del nostro compagno anarchico!

Potete inviare le azioni di solidarietà a: babushka(at)riseup.net
Maggiori informazioni su Piotr in spagnolo su: rusafa.wordpress.com

No all’estradizione di Pjotr Silajev.

Gruppo di appoggio di Barcelona
5 Novembre 2012

fonte

Nota di Liberacion Total:

La lotta in difesa del bosco di Khimki è stata spinta da un ampio settore e in diverse forme, da manifestazioni pacifiche a sabotaggi, in cui hanno anche participato compagnx anarchicx. Per vedere alcune azioni tradotte in spagnolo a suo tempo: qui

Solidarietà attiva con Piotr!

Atene: Dichiarazione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco nella sessione del processo per il caso della CCF, 19.11.2012

Questa dichiarazione è stata letta nella Corte dal membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco Gerasimos Tsakalos:

Perché il silenzio non è d’oro e spesso porta con se la confusione, vogliamo chiarire qualcosa come guerriglieri anarchici coinvolti nella Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Non abbiamo intenzione di discutere o di giustificare le nostre azioni nei pupazzi del sistema che nascondono la loro vigliaccheria dietro le loro funzioni giurisdizionali.

Voi giudicate nel nome del diritto e noi lo facciamo nel nome della nostra coscienza anarchica. Voi avete scelto per vostra verità, una società che abbia come monumenti le carceri, le banche, le stazioni di polizia, i ministeri e i tribunali, e noi un mondo di dignità, di libertà di coscienza, della rivolta anarchica e di autentici significati e desideri.

Non c’è spazio per il confronto, né per il dialogo. C’è solo il confronto armato tra gli inquisitori e gli cortigiani della società esistente e i suoi negatori. Come Prometeo, rubiamo il fuoco del vostro impero e con insolenza ed impudenza lo scateniamo contro di voi per infiammare tutti gli idoli del potere che rappresentate.

Noi facciamo parte del vostro spettacolo e non rientriamo nei vostri quadri giuridici. Le pagine della vostra accusa sembrano così piccole per poter comprendere e descrivere la dimensione dell’attacco che vogliamo scatenare contro il regime della democrazia e dei suoi subordinati.

Tenete ancora molte pagine bianche nelle vostre istruzioni accusatorie perché la lotta non è finita, né noi come Cospirazione consegneremo mai le armi. Esistono ancora desideri non imprigionati, occhi che non abbiano avuto paura del nemico, bocche non abbiano parlano la lingua del compromesso, teste che non siano state abbassate all’impero del potere…

Nessuna condanna e nessun carcere non cambierà la nostra scelta. La scelta dell’attacco continuo rimane fino alla fine…

Per quanto riguarda la nostra presenza in tribunale, rifiutiamo di presentarsi come imputati disciplinati e sottomessi che stanno in agonia per la decisione dei giudici.

Ce ne freghiamo di voi e non vi guardiamo nemmeno… Ma perché in questo processo, ci sono imputati che non hanno, e non avrebbero mai potuto avere niente a che fare con la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in ogni sessione parteciperanno alcuni compagni tra di noi per fermare la minima possibilità di confusione che possa essere creata…Perciò, a questo punto segnaliamo a tutti, amici e nemici, avvocati e pubblici ministeri, di limitarsi al campo giuridico che gli spetta e di non fare alcun riferimento alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Gli unici che possono parlare per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco siamo noi stessi e gli anarchici della prassi che abbiano sentito il respiro del fuoco ribelle riscaldare i loro volti incappucciati, mentre camminano contro la loro epoca, contro il cammino della massa…

Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Lunga vita alla Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale

Cospirazione delle Cellule di Fuoco

fonte

Atene: Dichiarazione del prigioniero anarchico Theofilos Mavropoulos nella sessione del processo per il caso della CCF, 19.11.2012

“Tutte le decisioni, quando si tratta di libertà, racchiudono la morte. Noi attraverso questa morte dobbiamo vincere la vita. Un respiro profondo per il viaggio senza fine.”

A Pefki [18 Maggio 2011] è avvenuto uno scontro armato tra due anarchici e le forze della polizia.

I due cani della polizia, Leontopoulos e Drosos hanno cercato di arrestare me e il mio compagno. La nostra risposta è stata il rifiuto della nostra consegna attraverso la resistenza armata al fine di preservare la nostra libertà, la quale apprezziamo così tanto come anarchici.

Il risultato è noto, il compagno è fuggito rubando la macchina di pattuglia mentre io sono stato arrestato ferito. Insieme si sono feriti i due agenti di polizia, contro i quali ho sparato per primo riuscendo a sorprenderli. Indubbiamente se i poliziotti morivano, io e il mio compagno saremmo andati via illesi.

Indipendentemente dal fatto che la mia priorità operativa era quella di disimpegnarsi e fuggire, sarebbe un onore per me se parallelamente avessi il sangue dei poliziotti nelle mie mani, non solo perché hanno cercato di arrestarmi, ma semplicemente perché erano dei poliziotti.

Ogni poliziotto come diretto portatore di potere, per qualsiasi motivo fosse diventato uno sbirro, è un bersaglio vivente per un ribelle anarchico armato. Politici, grandi giornalisti e uomini d’affari, spie, fascisti, rappresentanti del clero, guardie carcerarie e naturalmente voi i giudici, come ogni altro puntello o lacchè del sistema, siete sempre nel mirino dei ribelli.

L’attacco generalizzato contro l’esistente, certamente, diventa più completo quando tutti i mezzi vengono impiegati. Pietre e bombe molotov, manifesti e volantini, slogan, opuscoli, manifestazioni e raduni, bombe e proiettili.

Nel contesto dell’azione anarchica multiforme, allora, e in particolare nella lotta armata, ho avuto anch’io l’onore di conoscere i ribelli nichilisti della Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Negli appartamenti di Volos e di Kallithea, non ero presente in maniera vaga come compagno. Ero in modo concreto ed attivo un pezzo intrigante contro il mondo marcio del potere. Avevo coscientemente compiuto il passaggio nell’illegalità rivoluzionaria insieme ad altri compagni sconosciuti a voi, come abbiano fatto anche i fratelli latitanti Giannis Michailidis e Dimitris Politis.

L’obiettivo di ognuno di noi è la diffusione dell’anarchia nell’attuale contro la società autoritaria. Questo obiettivo rimane una scommessa aperta anche per quelli di noi che siamo in prigione, dal momento che non siamo pentiti per le nostre scelte e le battaglie che abbiamo dato e continuiamo a dare come anarchici della prassi.

Perché siamo stancati della routine, delle sospensioni e dello stile di vita a buon mercato che ci vogliono servire. Perché siamo disgustati con le percezioni della servitù, del leccare, dell’infamare e della caccia per l’ascesa sociale ed economica. Perché abbiamo odiato ogni verme autoritario che vuole rubare la nostra vita e, infine, perché abbiamo voluto prendere le nostre vite nelle nostre mani nel presente ed abbiamo dichiarato la guerra anarchica. Attraverso questa guerra scopriamo tutti i giorni se stessi, con i pensieri anarchici che alleghiamo ed apriamo nuove prospettive di attacco. Combattiamo contro l’esistente perché questo è l’unico modo per esistere.

Lo scontro di Pefki è iniziato come un casuale controllo d’identità e si è concluso con una, per niente casuale, battaglia di individui liberi contro le forze dell’ordine, l’anarchia contro l’autorità, e con un’ulteriore prova che il “nemico onnipotente” abbia carne ed ossa, ed è mortale. È stata una battaglia, una scelta consapevole di cui sono orgoglioso e fiducioso che se potessi tornare indietro col tempo l’avrei fatta di nuovo. Oltretutto l’arma più potente per un atto anarchico ribelle non è altra che la sua coscienza.

Per le battaglie che sono state date e le battaglie che avranno luogo. Viva l’anarchia.

Lunga vita alla Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale

Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fino la distruzione totale dell’esistente e la costruzione dell’anarchia la guerra continua…

Theofilos Mavropoulos

fonte, via saspf.squat.gr

Cardiff, Galles: Evento in solidarietà con la Lotta Rivoluzionaria

Questo Giovedì, 22 Novembre, alle 7 di sera nel centro sociale anarchico “Ombrello Rosso e Nero” (Red and Black Umbrella) si svolgerà un dibattito in riguardo al gruppo armato Lotta Rivoluzionaria, dalla Grecia. È una buona occasione per discutere la lotta armata e dei suoi risultati, esaminare in che modo tali gruppi vengono affrontati dallo Stato, e le reazioni dello Stato alle organizzazioni armate. Saremo, inoltre, in grado di presentare una panoramica per il caso della Lotta Rivoluzionaria fino ad ora.

Il richiamo internazionale dell’Assemblea per il caso della Lotta Rivoluzionaria per azioni di solidarietà per il 22, 23, 24 Novembre, è supportato anche dalla Croce Nera Anarchica di Cardiff.

in greco vedi anche qui.

Italia: Solidarietà ai compagni greci imputati nel processo contro Lotta Rivoluzionaria

Da oltre un anno si sta svolgendo in Grecia il processo contro l’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria”, nell’aula bunker del carcere di Koridallos ad Atene. In questi mesi si è sviluppato un importante movimento di solidarietà ai compagni imputati non solo in Grecia ma anche in diversi altri paesi. In Grecia si è costituita l’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria” che ha organizzato cortei, assemblee e presidi con la presenza di delegazioni internazionali alle udienze del processo.

L’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria” ha lanciato un appello internazionale per promuovere mobilitazioni e iniziative nei giorni 22-23-24 Novembre, a ridosso della conclusione del processo, al fine di esprimere la solidarietà agli imputati. Mobilitazioni e iniziative che secondo i compagni greci vanno viste anche come espressione di momenti di lotta e di resistenza.

Come Cccpsri consideriamo la proposta di questi compagni interessante perché riteniamo importante estendere la solidarietà di classe internazionale, far conoscere i percorsi rivoluzionari in Italia e negli altri paesi e trarre insegnamenti utili da queste esperienze. A tale scopo intendiamo organizzare nei prossimi mesi delle iniziative pubbliche con la partecipazione di compagni dell’“Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria”, come momenti di controinformazione sul processo di Atene e sugli sviluppi delle lotte in Grecia.

Invitiamo tutti i compagni a mobilitarsi, organizzare dibattiti e approfondimenti.

L’appello in PDF.

Compagne e Compagni per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia
Novembre 2012

Per contatti : cccpsri1@gmail.com

Cile: Annuncio del blog di contro-informazione El Activista

Dopo diversi mesi di assenza, durante i quali non abbiamo fatto uso del nostro sito, per motivi che vorremmo spiegare ma per il momento non ci è possibile, visto che i occhi intrusi abbondano, il gruppo El Activista ritorna, nella speranza di contribuire con aggiornamenti e diffusione di materiale anti-autoritario ed anti-specista.

Senza commentare di più, ridiamo in faccia al potere e ritorniamo con le pubblicazioni.

Fino alla liberazione totale!

Gruppo El Activista

Spagna: 10° Fiera del Libro Anarchico di Madrid, dal 30 Novembre al 2 Dicembre

Ancora un altro anno, rendendo questa la decima edizione, quelli di noi che stiamo pianificando la Fiera del Libro Anarchico di Madrid abbiamo deciso di rendere di nuovo possibile questa convergenza per lo scambio di risorse, di esperienze e di comunicazione che sostiene un diverso modo di comprendere la realtà e la pratica sovversiva. Come ogni anno, l’incontro si terrà nella famosa Escuela de Prosperidad (che si trova in Via Luis Cabrera 19) il 30 Novembre, il 1° e 2 Dicembre 2012.

Questo incontro vuole essere un punto di comunicazione e diffusione delle nostre idee. Così, durante i tre giorni dell’evento, terremo costante attività come conferenze, dibattiti, ecc… che possano riflettere una piccola parte dell’esperienze, delle idee e delle lotte che sono state sviluppate negli ultimi anni. Inoltre, organizzeremo una mostra permanente di materiale scritto da più di 30 editori, librai e distributori provenienti da vari luoghi diversi.

Senza ulteriori indugi ed in attesa di vedervi tutti alla Fiera del Libro, ora diciamo addio, ma prima vi invitiamo a partecipare all’evento e rendere questo tipo di incontri qualcosa di permanente e pratico, che possa diventare un mezzo di raggruppamento delle varie realtà, trasmettendo esperienze utili per il nostro confronto con tutto ciò che ci domina.

Un saluto

Argentina: Presentazione del Festival Internazionale del Cinema Anarchico di Buenos Aires

Compagni anarchici hanno creato una proposta per organizzare un festival del cinema. L’obiettivo dell’evento sarà l’incontro, l’interazione e il dibattito intorno alla produzione audiovisiva, critica della realtà che si vuole distruggere.

Facendo uso, inevitabilmente, delle tecnologie del mondo moderno, riconosciamo l’importanza della produzione audiovisiva come strumento di lotta al fine di informare sui problemi che richiedono il nostro intervento, di diffondere le lotte anarchiche in tutto il mondo, e per documentare le relazioni autoritarie che permeano la vita quotidiana – tra cui le relazioni umane e il nostro rapporto con la Terra nel suo insieme. Siamo in grado di esporre le realtà nascoste dai media predominanti – quelli media di massa che portano in letargo le nostre menti, manipolano le persone, e monopolizzano tutte le trasmissioni fino al punto assurdo di possedere l’aria stessa.

Il festival si terrà presso l’Ateneo Anarquista de Constitución (che si trova in Brasil 1551, a Buenos Aires, Argentina) il 18, 19 e 20 Gennaio 2013.

Invitiamo tutti gli individui o gruppi che creano produzioni anti-autoritarie di inviare il loro materiale (documentari, video di arte, film, cortometraggi, ecc) per la partecipazione al festival. Dobbiamo ricevere tutto il materiale, con una proposta di accompagnamento (scarica il modulo di proposta qui) entro il 31 Dicembre 2012 mediante posta o e-mail. Inoltre, se si desidera partecipare al festival, si prega di confermare entro il 31 Dicembre 2012, in modo da poter organizzare adeguatamente l’alloggio, il cibo, e così via.

in spagnolo / portoghese

Gran Canarie, Spagna: Campagna contro il potere finanziario

Sull’isola di Gran Canaria, Isole Canarie, diversi sportelli bancari (Bankia, Banco Santander, La Caja de Canarias, ed altri) sono apparsi coperti con slogan e stencil dipinti di denuncia la mattina del 29 Ottobre. I messaggi accusano le banche (responsabili di migliaia di sfratti di abitazioni ed anche per gli ultimi suicidi in Spagna) di essere “ASSASSINI”, ed ha raccomandato ai passanti: “È meglio rapinare una banca che utilizzare una banca per rubare”.

fonte

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98FM e Contra Info – Lunedì, 5 Novembre

La trasmissione radiofonica di Contra Info “Oltre le frontiere” ritorna Lunedì, 5 Novembre alle 15.00 (GMT +2), in collaborazione con i compagni della libera stazione di radio di Atene 98FM.

Questa volta, avremo l’opportunità di discutere (in francese / greco) con i compagni in lotta attualmente sulla zona della ZAD vicino alla città francese di Nantes, per quanto riguarda la lotta in corso contro l’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes, le forme che prende questa resistenza e le questioni che essa solleva.

È possibile ascoltare la trasmissione in diretta in streaming qui e inviarci i vostri messaggi istantanei in studio.

Francia – Nantes : Chiamata per una dimostrazione di rioccupazione per il 17/11 nel ZAD, dove la lotta contro le forze repressive è ancora in corso

Per gli costruttori, la ZAD è semplicemente una “zona di sviluppo differita” da decenni. Per i combattenti, questa è una zona da difendere (Zone À Défendre). In entrambi i casi, lo spazio si trova nella campagna a nord di Nantes, in Francia. Secondo il Potere, dovrebbe lasciare il posto per i piani industriale, e in particolare ad un aeroporto internazionale di Notre-Dame-des-Landes. Il particolare mega-progetto è nelle mani della corporazione multinazionale Vinci, che fornisce anche altri “servizi” in tutto il mondo, come ad esempio strutture penitenziarie, autostrade a pedaggio, centrali nucleari, e così via.

Molti attivisti nella ZAD non sono solo in lotta contro la costruzione dell’aeroporto, ma resistono al Capitale, allo Stato e qualsiasi controllo sulla loro vita quotidiana in generale. Dalla metà del mese di Ottobre, più di 1.200 poliziotti sono stati dispiegati nella zona. Da quel momento, la polizia sta sfrattando degli occupanti da vari luoghi diversi in tutta la ZAD, usando lacrimogeni di gas, aggredendo violentemente dei resistenti e distruggendo case e accapamenti.

Tuttavia, la lotta è tutt’altro che finita; questo è solo l’inizio. Persone combattono ed organizzano eventi e manifestazioni per i prossimi giorni. Il manifesto propaga una manifestazione di rioccupazione, che è stata chiamata per la mattina del Sabato 17 Novembre, 2012. Leggi il richiamo qui.

Ottieni dettagli, in più lingue, dalla Zone A Défendre.
Inoltre, puoi seguire questo tag: Squat!net.

Tutte le richieste per la manifestazione di rioccupazione del 17 Novembre devono essere inviate a: reclaimthezad[at]riseup.net / mappe di accesso / Contatto di posta elettronica : zad[at]riseup.net

Partecipa a questa lotta! Spargi la voce come il più ampiamente possibile!

[Grecia] Chiamata Internazionale di Solidarietà alle 22, 23 e 24 Novembre per il caso della Lotta Rivoluzionaria

COMBATTIAMO ARMATI CON TUTTA LA NOSTRA RABBI(A)

La Rivoluzione Sociale non è il passato, costituisce il presente e il futuro del mondo.

Per quanto riguarda la chiamata internazionale di solidarietà e di azione.

Come Assemblea per il caso della Lotta Rivouzionaria e in continuità con le azioni di solidarietà, lanciamo apertamente, sia a livello interno sia a quello internazionale, una chiamata per una campagna di solidarietà alle 22, 23 e 24 Novembre.

Abbiamo deciso di rompere il muro di silenzio per il caso della Lotta Rivoluzionaria e dimostrare che i compagni che vengono processati non sono soli, che il caso della Lotta Rivoluzionaria è un caso di tutti noi e riguarda la stessa la sostanza della lotta. Quindi, chiamiamo i compagni e le compagne da tutto il mondo a contribuire con la loro azione e mandare il loro messaggio di Solidarietà e di Lotta.

Nostro scopo e di ricercare le resistenze radicali con prospettiva rivoluzionaria. Nostro scopo è di ampliare la Lotta per la sovversione dell’ esistente, dimostrando la sua necessità storica e la sua importanza al presente. Paralelamente, vogliamo dimostare attivamente la Solidarietà ai compagni che vengono processati.

La chiamata internazionale per i 3 giorni di solidarietà, controinformazione ed azione per il caso della Lotta Rivoluzionaria costituisce una parte ed una continuità della guerra sociale e di classe per la sovversione e la Rivoluzione. In questo quadro la mettiamo e cosi il caso della Lotta Rivoluzionaria viene iscritto nel suo complesso.

Cronostoria del caso della Lotta Rivoluzionaria

Alle 10 Marzo 2010 viene assassinato dopo un conflitto a fuoco con forze poliziesce il compagno anarchico Labros Fountas. Sono quei giorni che la Grecia si mette sotto il controllo asfissiante della troika. Sono quei giorni che Labros Fountas, membro dell’ organizzazione Lotta Rivoluzionaria perde la sua vita dopo un conflitto a fuoco durante un azione preparativa contro l’elite politica ed economica che ruba il pianeta a livello mondiale, che saccheggia e succhia la richezza sociale sottovalutando la vita umana ad un punto estremo.

Un mese dopo, l’Aprile del 2010 ed in un clima di delirio terroristico nel quadro di arresti per il smebramento dell’ organizzazione Lotta Rivoluzionaria vengono arrestati gli anarchici Kostas Gournas, Nikos Maziotis e Pola Roupa, i quali assumono la responsabilità politica della loro partecipazione all’ organizzazione. Inoltre, vengono arrestati gli anarchici Vagelis Stathopoulos, Christoforos Cortesis e Sarantos Nikitopoulos, i quali respingono categoricamente, sin dal’ inizio del loro arresto, la loro partecipazione all’ organizzazione e dichiarano che vengono accusati per la loro lunga partecipazione a realtà sovversive, la loro apartenenza politica all’ area anarhica-antiautoritaria e le loro relazioni tra compagni.

Per partecipazione alla Lotta Rivoluzionaria viene accusato anche Kostas Katsenos, con un mandato di cattura contro di lui che era stato notificato dal periodo degli arresti. Il sistema, volendo dare un colpo decisivo all’ organizzazione Lotta Rivoluzionaria la quale sente come una minaccia estende, tramite gli arresti, il suo attacco per schiacciare una vasta area del movimento sovversivo.

In questo quadro dell’estensione di questo attacco repressivo, 6 mesi dopo vengono chiamati ed interrogati decine di compagni dell’area anarchica-antiautoritaria come anche amici e parenti degli arrestati.

L’aria di vendetta da parte degli aparatti si è respirata per ancora una volta, quando sono arrivati al punto di accusare Mari Beraha, moglie di Kostas Gournas. Le accuse contro di lei costituiscono un chiaro atto di vendetta contro Kostas Gournas, in un tentativo di reprimere il suo attegiamento combattente.

Dal 5 Novembre 2011 si svolge il processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria, nel tribunale speciale del carcere di Koridalos, in un aula chiusa con l’assoluta mancanza di pubblicità. I media mentre erano sempre favorevoli a dare il loro aiuto all’ attacco repressivo e alla propaganda statale, adesso in modo provocatorio e dopo ordini politici mettono in silenzio qualunque cosa riguarda lo svolgimento del processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria.

Dalla sua parte, il regime svolge un processo contro i suoi nemici politici volendo mettere a tacere ogni messaggio di Lotta e stravolgere il suo senso. Dall’ altra parte, i compagni che hanno assunto la responsabilità politica della loro partecipazione, sostengono le azioni e il proggetto politico dell’ organizzazione mentre tutti gli accusati trasformano, con le loro posizioni, tutte le udienze in forti atti accusatorii contro il sistema politico-economico della miseria e dello sfruttamento, il carattere delle sue leggi e dei regimi speciali che impone contro tutti quelli che resistono in modo radicale.
Dobbiamo notare che in questo momento nessun compagno si trova in carcere. Dopo 1 anno di detenzione preventiva, V.Stathopoulos, S.Nikitopoulos e Ch.Kortesis sono stati scarcerati dopo ordinanza del p.m. mentre K. Katsenos che si è presentato al processo è rimasto incarcerato per 6 mesi. I membri della Lotta Rivoluzionaria K.Gournas, P.Roupa e N.Maziotis sono stati scarcerati quando sono scaduti i termini massimi di detenzione preventiva (18 mesi). N. Maziotis e P.Roupa non si presentano più al processo e sono ricercati (!).

Nel momento che viene scritta questa chiamata il propcesso si trova alla fase dei testimoni di diffesa degli accusati. I testimoni di K.Gournas, N.Maziotis e P.Roupa, i quali hanno assunto la responsabilita politica come membri dell’ organizzazione, hanno già testimoniato. I compagni dalla Grecia e dall’estero con le loro testimonianze hanno messo in luce l’importanza politica e storica dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, hanno difeso la lotta armata, la totalità e la ampiezza delle realtà rivoluzionarie. Nei prossimi giorni saranno chiamati a testimoniare I testimoni di difesa di V.Stathopoulos, S.Nikitopoulos, Ch.Kortesis, K. Katsenos e M.Beraha i quali respingono la loro partecipazione all’organizzazione, però mettono in luce l’ importanza della lotta e la necessità della resistenza.

Durante i giorni della chiamata internazionale, si calcola che il processo si troverà vicino allo stadio delle apologie degli accusati. Per questo pensiamo che sia molto importante, che compagni da tutto il mondo mandano con i loro modi messaggi di solidarietà e di resistenza e dimostrano che i compagni che si processano non sono soli, che la Lotta per la sovversione di questo mondo è sempre attuale.

Il caso della Lotta Rivoluzionaria attraverso la sitiuazione sociale, economica e politica in Grecia.

Per capire in modo completo il caso della Lotta Rivoluzionaria e la sua importanza, dobbiamo soffermarsi al preciso quadro storico, sociale e politico attraverso il quale lo stato si blinda tramite persecuzioni, arresti, incarecerazioni, leggi speciali e tribunal speciali.

Il processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria si svolge in un epoca che il regime si trova in una crisi strutturale e le maschere democratiche sono state crollate. La feracità con la quale il regime contemporaneo si iscrive sulle nostre vite ha pocche cose diverse dalle dittature del passato. Lo sfruttamento abominevole e il controllo diffuso delle nostre vite vengono proposti come il modo unico per uscire dalla crisi, lasciando naturalmente illeso il sistema che l’ha create, l’ha imposta e l’ha diffusa in tutte le sfere della vita sociale e personale.

Quindi oggi, il regime pretende l’annientamento e l’esclusione politica di tutti quelli che lottano contro di esso, di tutti quelli che resistono contro i suoi progetti, di tutti quelli che lavorano per la sua sovversione. In questa epoca, nella Grecia della crisi e del debito, la questione della prospettiva rivoluzionaria e della sovversione del regime diventa oggetivamente attuale. Il sistema tenta di bloccare e imbavagliare la dinamicità e la multiformità delle lotte. Quello che si trova nel mirino e si mette in prova è il concetto della solidarietà.

Alcune parole per il quadro internazionale.

Al di là dalle caratteristiche particolari che ha la Grecia all’ epoca della crisi, sarebbe sbagliato vadere il caso della Lotta Rivoluzionaria come una questione isolata dal quadro internazionale. La crisi non si è scopiata dal niente, si trova nel cuore del sistema capitalistico mondiale, nel modo di governo e di sfruttamento economico imposto dai dominanti di questo mondo.

Sappiamo molto bene che questo mondo non ha regalato mai niente a tutti quelli che resistono ai suoi progetti in modo radicale, che la lotta per la liberazione dell’uomo e della società era sempre una strada dificile, che le relazioni tra compagni sono le richezze che costituiscono l’elemento importante della sostanza della Lotta e del suo svolgimento. Allora sappiano tutti quelli che lottano in tutto il mondo che non sono soli. Dobbiamo costringerli a sapere che le leggi speciali, i tribunali speciali e i regimi di detenzione speciali non possono fermare la stessa la sostanza della Lotta.

Contro le leggi speciali, i tribunali speciali e i regimi di detenzione speciali.
Solidarietà a tutti/e che si processano per il caso della Lotta Rivoluzionaria.
Solidarietà a tutti/e che lottano in tutto il mondo e vengono perseguitati per la loro azione soversiva.

NON DIMENTICHIAMO-NON PERDONIAMO-ONORE PER SEMPRE AL COMPAGNO ANARCHICO LABROS FOUNTAS, MEMBRO DELL’ ORGANIZZAZIONE LOTTA RIVOLUZIONARIA.

Info in greco per il processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria: ipothesi-ea.espivblogs.net

mail di comunicazione: RScase@espiv.net

Santiago, Cile: Intervento pubblico per la depenalizzare dell’aborto

Sotto lo slogan “Aborto il vostro paese” si è tenuta nel pomeriggio del Venerdì 28 Settembre a Santiago, il seguente intervento pubblico nel corso della giornata per la depenalizzazione dell’aborto in America Latina e nei Caraibi. L’azione era chiamata dal Collettivo Ivaginario, le Lesbiche e le Femministe per il Diritto all’Informazione, e la squadra Pance in sciopero. Le manifestanti hanno parlato per il divieto dell’aborto sotto ogni circostanza in Cile, El Salvador, Nicaragua, Malta e Città del Vaticano (Santa Sede), mentre alcuni degli slogan che si sentono nel video sono:

Noi partoriamo, noi decidiamo
Depenalizzazione dell’aborto ora
Terroristi sono i poliziotti fascisti

Il poster del richiamo:

Aborto il tuo paese!

Settembre, mese di sabotaggio alla patria
Mese di depenalizzazione dell’aborto

Ci muove il piacere, l’amore, la liberazione del desiderio, la pluralità degli affetti e delle scelte su come vogliamo vivere, tagliati/e dal potere, dal dominio, dalla commercializzazione e dalla paura.

Azione sulla strada per l’autodeterminazione del nostro corpo

attraverso i blog imagen pirata

Bruxelles: Serata di sostegno finanziario per gli anti-fascisti in Grecia

Vi stavate aspettando – eccoci qui

Il Sabato, 20 Ottobre, al Bokal Royal, 123 rue Royale, Bruxelles, si effettuerà un concerto di solidarietà per gli antifascisti arrestati e torturati dalla polizia greca dopo lo scontro con i gruppi paramilitari dell’Alba Dorata (30/9).

con:
Au Goulag (hardcore punk, Bruxelles)
Tbs-sb (drum&bass, Bruxelles)
100 Crew (rap militante, Vaston)
Mangouste (rap militante, Liege)

e microfoni per il pubblico.

pasti vegani – contributo libero

fonte

Città del Messico: Riguardo la presenza del blocco anarchico durante la manifestazione del 2 Ottobre

l video qui sopra registra un conflitto su piccola scala, che abbia avuto luogo il 2 Ottobre, durante la manifestazione per commemorare le vittime della strage del 2 Ottobre 1968, in cui centinaia di persone sono state assassinate dall’esercito messicano, proprio per garantire l’ordine in considerazione del clima di ottimismo per i Giochi Olimpici celebrati a Messico. La manifestazione faceva anche parte al contesto delle proteste contro la riforma del lavoro che è attualmente in discussione al Senato.

Nel nostro blocco, che rispetto all’anno precedente è stato superiore, finendo per essere uno dei più numerosi di quest’anno, ha partecipato l’Alleanza Rivoluzionaria Anarchica, il Black Block Messico, il Coordinamento Studentesco Anarchico, il Collettivo Autonomo Magonista, il Gruppo Anarco-Comunista Bandiera Nera, e individui dallo spazio libertario.

Vi inviamo il video ed una fotografia aerea per diffondere l’ideale acratico che rafforza in Messico.

Nel video è possibile notare le voci che parlavano di “non-violenza”, provenienti dai membri di #yo soy 132, un collettivo studentesco impegnato in varie università con l’unico ragionamento politico di “non imporre” il recentemente presidente eletto Enrique Peña Nieto.

Senza dubbio, l’Alleanza Rivoluzionaria Anarchica, le organizzazioni ed i membri che la compongono, abbiamo deciso di separarsi da questo collettivo, che continua ad operare in un discorso politico che sostiene la democrazia liberale ed agisce politicamente contro i compagni anarchici, indicandoli continuamente come dei provocatori, perché non si contengono all’interno delle sue posizioni “pacifiste”.

Va notato che nella manifestazione hanno partecipato anche compagni comunisti, che come noi, sanno che l’unica violenza è quella che proviene dallo stato-patrono del Capitale, e che le nostre azioni sono azioni di auto-difesa.

Saluti.

in spagnolo

Berlino: Chiamata di solidarietà con la lotta antifascista in Grecia

I eventi arrivano spesso e veloce in questi giorni in Grecia. Mentre gli attacchi contro gli immigrati, le loro case e negozi sono ancora in corso, negli ultimi mesi abbiamo visto sempre più attività antifasciste, come manifestazioni, volantinaggi e risposte dirette. La scorsa settimana, il potere statale ha mostrato ancora una volta da che parte si trova.

Nella città di Volos (29/9), nel corso di un raduno dell’Alba Dorata (Chrisi Avgi), un parlamentare del partito fascista ha tirato fuori la pistola contro antifascisti che protestano davanti al naso della polizia, la quale comunque, non è stata disposta a registrare una formale denuncia dai testimoni oculari a causa della “mancanza di tempo”.

Nello stesso fine settimana, ci fu una manifestazione antifascista (moto-corteo) ad Atene (30/9), per informare il pubblico sulle condizioni insopportabili degli immigrati a causa dell’operazione dello Stato chiamata “Xenios Zeus” e per mostrare la presenza sulle strade di Atene. Dopo che i manifestanti si sono scontrati con un gruppo di neo-nazisti, le forze della polizia hanno iniziato ad agire brutalmente contro gli antifascisti, con la conseguenza del ferimento grave di alcuni di loro. 15 manifestanti sono stati arrestati. Un raduno di solidarietà il giorno dopo al tribunale dove si tenevano i prigionieri è stato anche attaccato. 25 antifascisti sono stati arrestati, 4 di loro sono stati rilasciati Venerdì pomeriggio. Le 19 persone detenute hanno riportato condizioni le disumane e la brutalità della polizia in custodia. Hanno incontrato altri che sono stati “dimenticati” lì per 3 mesi. Il costi di ogni arresto del genere è elevato: solo per la contestazione devono essere pagati 15.000€. Venerdì 5/10 le ultime 15 persone arrestate sono state rilasciate su cauzione (3.000 euro ciascuno).

Oltre l’aggravarsi della situazione attraverso i nazisti e la polizia, il governo dimostra ancora una volta da che parte si trova. Così l’ufficio stampa del ministero dell’ordine pubblico ha fatto sapere (dopo una questione parlamentare del partito della “sinistra” Syriza), che il governo chiederà misure più incisive per far rispettare la legge e l’ordine. Inoltre, esso getta la sinistra nella stessa pentola con i fascisti ed abbia annunciato che contennerà tali tendenze antidemocratiche. In realtà si fa causa comune con i nazisti: mentre loro si vantano di crimini evidenti nei media e la fanno franca, gli antifascisti sono trattati con la repressione.

Allo stesso tempo, l’azione razzista dello Stato “Xenios Zeus” è ancora in corso, con 27.500 custodie di persone non greche e circa 2600 arresti di persone che non hanno i documenti necessari finora. Tutto punta ad un aggravamento della situazione per gli immigrati, gli antifascisti e tutti coloro che non si adattano all’ideologia razzista e fascista. L’interazione tra i neo-Νazisti e la polizia, con l’appoggio del governo e l’applicazione delle leggi razziste di deportazione sono allarmanti e devono essere interpretate come tendenze prefasciste.

È una situazione intollerabile per tutte le forze che si oppongono. Dall’altro lato, gli altri governi europei di certo non si preoccupano di chi governa la Grecia – fino a quando l’ordine pubblico è gestito da decine di migliaia di poliziotti, che garantiscono una procedura senza problemi per gli affari monetari. La resistenza costante e le attività di anti-repressione legano le capacità ancora ed ancora. Tuttavia, le somme di denaro per i processi nella situazione finanziaria reale sono difficili da procurare.

Solidarietà con la lotta antifascista in Grecia!
L’unione fa la forza!

Antifascisti, anarchici e anti-autoritari nell’Ottobre 2012

Donazioni per il movimento ed i prigionieri attraverso ABC Berlino:

Kontoinhaber: SSB e.V.
Berliner Sparkasse
BLZ: 10050000
Konto: 6603098570

IBAN: DE40 1005 0000 6603 0985 70
Oggetto: “KNASTSOLIDARITÄT” antifa grece

originale in tedesco

Santiago, Cile: Manifestazione notturna nel contesto dei giorni della chiamata in agitazione e solidarietà con i fratelli ed i compagni in cattività di tutto il mondo

Per la sera del Giovedì 27 Settembre è stata chiamata una manifestazione nel contesto della chiamata per giorni in agitazione e solidarietà con i fratelli ed i compagni in cattività di tutto il mondo [21-30 Settembre].

L’incontro era nella Plaza Brasil, alle ore 19.00, ma a causa della forte presenza della polizia nella piazza e nelle vie circostanti, i compagni si sono riuniti presso l’incrocio del Viale Alameda e Cumming, sulla fermata del Metro Republica.

Alle 10 di sera, una cinquantina di solidali sono arrivati verso il Viale Alameda, dove con gran voce hanno attirato l’attenzione sulla situazione dei compagni imprigionati e la necessità di essere immediatamente liberati.

Insieme con gli slogan di solidarietà con i prigionieri, si sono dispiegati striscioni, distribuiti e lanciati volantini, rendendo chiaro il motivo per cui la strada sia stata bloccata. Il compagno hanno bloccato il traffico sulla parte lastricata al nord del Viale Alameda con i striscioni aperti, ed hanno camminano contro il flusso stradale causando del traffico.

Mentre stavano camminando contro il traffico, mettevano fuoco e barricate con qualsiasi materiale era a portata di mano, una pratica che sia stata ripetuta più volte tra la Metro Republica e quella di Moneda.

Dopo la fine del corteo, due compagni sono stati detenuti e portati alla stazione della polizia, ma sono stati rilasciati dopo qualche ora.

Per continuare l’agitazione per il rilascio di qualsiasi compagno incarcerato!

Libertà ai prigionieri della guerra!

fonte ed altre foto

Santiago, $ile: L’anarchica imprigionata Carla Verdugo si è trasferita al carcere di San Miguel

Il 24 Settembre 2012, la compagna Carla Verdugo è stata trasferita dalla sezione speciale di alta sicurezza del Centro Penitenziario Femminile (CPF) alla prigione di San Miguel.

Carla è in carcere, accusata di trasportare un ordigno esplosivo con Ivan Silva (rapito alla pigione Santiago Uno). Entrambi sono stati arrestati nelle prime ore del 16 Aprile 2012, da una pattuglia della polizia. Sono accusati di trasportare esplosivi con l’accusa di “attacco terroristico sventato” secondo la legge anti-terrorismo.

La motivazione della gendarmeria cilena (l’amministrazione penitenziaria) sembra essere una riorganizzazione delle donne detenute, con l’obiettivo di lasciare le imputate che attendono il processo nella prigione di San Miguel e le detenute condannate al CPF. Non sappiamo ancora le condizioni della salute di Carla e il suo morale, nel suo status carcerario attuale e la situazione particolare; speriamo di avere presto aggiornamenti (ogni informazione confermata in spagnolo può essere inviata al publicacionrefractario [at] gmail.com).

Ricordiamo che la prigione di San Miguel è stata principalmente un luogo di sottrazione utilizzato per gli uomini, ma dopo l’incendio e lo sterminio di 81 prigionieri da parte delle forze della gendarmeria l’8 Dicembre 2010, si è deciso di “riutilizzare” lo stesso edificio di cinque piani come una prigione femminile.

Si ricorda inoltre che nei primi anni ’90 il personale del carcere ha deciso di adattare una forma mista, nel carcere di San Miguel, al fine di limitare e separare le compagne detenute che appartenevano a diversi gruppi politico-militari.

Solidarietà con la compagna Carla Verdugo!

Il giorno del trasferimento della compagna dalla prigione, dei sostenitori hanno deciso di fare una azione di solidarietà sulle mura della prigione CPF, nel contesto dei giorni di mobilitazione e di solidarietà internazionale con i compagni imprigionati e processati in tutto il mondo – vedi in Spagnolo qui.

informazioni correlate in Inglese e Spagnolo / fonte

Grecia: Nuovo contatto di posta elettronica per i membri detenuti della R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco

La email per il contatto con i membri incarcerati della CCF si è spostata al server di riseup.net. D’ora in poi, è possibile comunicare a sinomosiapf@riseup.net

Assemblea di solidarietà con la R.O. CCF
e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene