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Berlino: Vernice, pietre e acido butirrico a bettola di destra

15 febbraio 2017

La notte passata ignoti colpirono con l’acido butirrico la bettola nazi “Zapfhahn 88” (in Konrad-Wolf-Straße 88). La ragione potrebbe essere che la bettola è il luogo della mensile tavolata abituale della NPD di Lichtenberg. Ogni secondo giovedì in prima serata vi s’incontrano fino a 15 nazi che ruotano attorno alla coppia Manuela e Dietmar Tönhard. Che sono conoscenti personali della oste Sybille Wczassek, che sa dell’incontro e vi partecipa. Gli incontri sono utilizzati dai neonazi per distribuire propaganda nazi ax seguaci e per preparare le azioni delle settimane seguenti.

Attualmente trattasi anzitutto di attività contro lx profughx e le strutture locali d’accoglienza. Dopo le sedute i più giovani nazi s’ubriacano e girano a gruppi in zona. Al più attaccando massicciamente dei manifesti NPD oppure tentando di procedere violentemente contro i progetti nei paraggi della bettola. Per esempio un negozio sociale che raccoglie soldi per lx profughx è stato cosparso di manifesti e scritte e anche attaccato varie volte. Per lo più direttamente dopo gli incontri NPD.

Che è stata colpita la bettola è la conseguenza di ospitare coscientemente i neonazi nei propri locali. Il “Zapfhahn 88” è diventato base logistica dell’ambiente neonazi nel circondario. È ora che le cose cambino.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Würzburg, Germania: Danni materiali a governo di Unterfranken

13 febbraio 2017

Dividere le persone in legali/con permesso di soggiorno e illegali/senza permesso di soggiorno è una prassi politica feroce della fortezza Europa. Alla pressione verso destra della popolazione europea dimostrata dai successi elettorali di AfD, Front National, ecc. i governi reagiscono con leggi sull’asilo sempre più rigide e dichiarano sempre di più Stati come “paesi di provenienza sicuri” come recentemente l’Afghanistan, un paese con le condizioni di vita in parte insostenibili, oppure molti paesi balcanici dove Sinti e Roma sono tuttora perseguitatx.

I governi se ne fregano del futuro dex espulsx, vogliono guadagnare punti presso l’elettorato da bettola. Leggi razziste come la nuova legge sull’integrazione della CSU, che suddivide la gente in tedeschx, stranierx, mezzx stranierx e un quarto stranierx, ne sono una delle conseguenze.

Per dimostrare che anche dentro la fortezza Europa e il regime CSU ci sono persone contrarie al razzismo statale, oggi abbiamo attaccato il governo di Unterfranken con vetri rotti e ora la scritta “No border” sulla parete dello stabile che è espressione del razzismo e delle deportazioni organizzate dallo Stato. Anche da Wüezburg di recente furono espulse varie persone afghane. Quel poco di cocci e di vernice è ridicolo nei confronti della violenza del sistema ma dimostra simbolicamente la nostra rabbia contro uno Stato ignorante e disumano.

La solidarietà deve diventare pratica, fuoco e fiamme alle autorità delle espulsioni!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Italia]: Processo d’appello contro Silvia, Billy e Costa

Torino, 15 Febbraio 2017

Questa mattina si è svolta l’udienza di appello contro Silvia, Billy e Costa.

Nelle motivazioni di sentenza di 1° grado era stata evidenziata una non procedibilità per difetto di giurisdizione che si può appellare solo per Cassazione. È stato quindi respinto l’appello del PM e rinviato alla Cassazione per la decisione definitiva.

La Cassazione dovrà pronunciarsi sulla validità dell’appello, se non sarà ritenuto valido il tutto finirà in niente, diversamente si tornerà al processo d’appello.

www.silviabillycostaliberi.noblogs.org

Dortmund, Germania: Attacco ad auto nazista

10 febbraio 2017

Questa notte sul 10 febbraio abbiamo attaccato l’auto di Jessica Kobinger e Björn Hess. Girando per il bel Dortmund-Eving ci diede all’occhio la vecchia VW rossa con targa DO DM 113. Parcheggiata come al solito direttamente davanti alla casa in via Gitschiner Straße 64, dove abitano Kobinger e Hess.

Chi come Jessica Kobinger è attiva dal 2009 nell’ambito nazi di Dortmund, chi come Hess lo trova divertente battezzare il suo bambino Rudolf, chi gode della propria intimità coniugale nella grande marcia “Giornata del Futuro Tedesco” nel 2016 a Dortmund e anche in ogni minima manifestazione a Eving non deve credere che può parcheggiare allegramente dove e quando gli pare.

Ci piacerebbe sapere come ci si sente portando a riparare l’auto sulla quale c’è scritto in grande “porco nazi”. Jessica e Björn ce lo descrive abbondantemente nei commenti! Per essere certx che il messaggio arrivasse, abbiamo lasciato la buona novella giusto su ambo i lati dell’auto. La pece nella nostra vernice ha inoltre reso inutilizzabile tutti i vetri e le targhe dell’auto. Ci siamo divertitx anzitutto sentendo in faccia l’aria delle gomme bucate e di sapere che gli abbellimenti apportati significano probabilmente un danno totale.

Sappiamo dove abitate, dove stanno le vostre auto, e a chi, qui, piacciono i minion-sticker. Aspettateci  🙂 #kommandoks*insider

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Attentato incendiario ad auto dell’esercito federale

8 febbraio 2017

Dappertutto – Soldati assassini / nel mondo – divise assassine / Armi tedesche – soldati assassini / Denaro tedesco – divise assassine / Tecnica tedesca – soldati assassini…

(Morte e omicidio)

Con questa canzone nelle orecchie, una buona porzione di rabbia in pancia e un ordigno incendiario sottobraccio ci aggirammo nottetempo tra le siepi per andare all’ufficio consulenze per una carriera nell’esercito federale. Davanti allo stabile, un parcheggio. Ne superammo il recinto per arrivare a un’auto dell’esercito federale. Velocemente innescammo l’ordigno e lo depositammo sotto l’auto. Poi ce ne andammo fischiettando e con un sorriso sulle labbra, sparendo nella notte…

Anche noi appoggiamo il testo “Appello anarchico contro il vertice G20 ad Amburgo” ed allarghiamo le scelte degli obiettivi: “…Fino a luglio 2017 vogliamo distruggere (anche se non può che essere simbolicamente…) il dominio del patriarcato sulle donne, il dominio degli Stati sui loro confini e centri urbani, il dominio del lavoro sul nostro tempo, il dominio del denaro sul nostro comportamento sociale, il dominio della merce sulle nostre vite, il dominio degli sbirri sulla nostra paura dalla repressione nelle nostre menti”[..]

Gruppo di Azione Vetture dell’Esercito Federale Brucianti ci interessano Ardentemente

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto diplomatica francese

6 febbraio 2017

Armatx di un ordigno incendiario in una notte gelata giravamo per le strade di Berlino cercando un bersaglio con il quale comunicare che ci solidarizziamo con e prendiamo atto delle lotte dex nostrx compas sconosciutx contro il cesso per rifiuti nucleari CIGÉO nel bosco di Bure, della ZAD e in generale contro lo Stato francese d’emergenza. Come riteniamo anche meritanti appoggio altri interventi anarchici sul continente europeo, per esempio quelli di Lotta Rivoluzionaria in Grecia.

Perciò, la notte passata in località Schöneberg abbiamo incendiato un’auto diplomatica francese volendo con ciò salutare il prigioniero Damien Camélio e Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulo recentemente arrestate ad Atene, per la cui libertà e contro tutti gli Stati dobbiamo lottare, e continueremo a lavorarci con diligenza.

È anche un appello per utilizzare il G20 ad Amburgo (https://www.liveleak.com/view?i=fa9_1485352794) per coordinare la nostra teoria e prassi, per arrivare ad una continua offensiva anarchica in ogni ambito ben oltre il vertice di luglio.
Il pezzo di merda francese che vuole rappresentare il proprio regime al G20 ad Amburgo vi è ovviamente malvisto nella stessa misura come tutti gli altri potenti. Ai diplomatici a Berlino consigliamo di nascondersi nelle Gated Communities.

FAI – “Nucleo Rémi Fraisse”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attacco a magazzino spedizioni nazi

7 febbraio 2017

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo attaccato “l’antiquariato” neonazista del presidente regionale NPD Uwe Meenen a Berlino.

Vetri rotti e la polvere di un estintore sparsa all’interno sono la nostra reazione alle spedizioni online di propaganda NS.
L’esercizio in latino si chiama suum cuique (a ciascuno il suo) ed è ubicato nel piano terra della casa dell’attivista neonazi Dr. Angelika Willig in nordkapstrasse 2 a Prenzlauer Berg (Pankow).

Meen e Willig sono neonazisti attivx da anni e operavano già in Baviera, Sassonia e Berlino nelle strutture quadro.
Anzitutto dopo gli attacchi nazi a Neukölln e Pankow con in parte attacchi incendiari potenzialmente letali, i nazi non devono più sentirsi al sicuro a Berlino!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre a sede di banca

2 febbraio 2017

Nella notte abbiamo spaccato varie finestre della banca popolare in Hammerstraße. Così abbiamo partecipato alla mobilitazione militante contro la conferenza G20 ad Amburgo e al “bank-smashing contest” proclamato circa un mese fa.

Vi risparmiamo l’ennesimo pamphlet sul perché delle persone ritenessero che una banca fosse l’obiettivo adeguato. Poiché pensiamo che tutte le ragioni sono ben note. Vogliamo invece mostrarvi un opuscolo: Senza nome – Contributi alla discussione anarchica sull’anonimato e l’attacco.
Leggere: https://editionirreversibel.noblogs.org/post/2014/07/05/namenlos-beitraege-zu-einer-anarchistischen-diskussion-uber-anonymitat-und-angriff/

Saluti solidali vanno ancora a Thunfisch che momentaneamente è in carcerazione preventiva a Berlino, (freethunfisch.blackblogs.org) e a tuttx lx altrx compas anarchicx momentaneamente colpitx dalla repressione o che sono in galera.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Neukieritzsch/Lipsia, Germania: Bruciata auto di nazista

29 gennaio 2017

Mentre le istituzioni statali a quanto pare hanno poco interesse ad accusare gli autori dell’attacco a Connewitz dell’11 gennaio 2016, noi la notte dal 28 al 29 gennaio 2017 l’abbiamo utilizzata per incendiare l’auto di Lars Heine a Neukieritzsch. Lars Heine è uno dei tre giocatori della prima squadra maschile del SV 91 di Borna che parteciparono all’attacco contro Connewitz. Negli ultimi 10 anni partecipava inoltre a varie sfilate nazi. Lars Heine non era affatto l’ultima vittima delle nostre azioni di rappresaglia…

Quando e a chi toccherà da prossimo, lo decidiamo NOI!
Fino allora auguriamo delle notti rilassanti a tutti quelli che finora sono stati risparmiati…

VI BECCHIAMO TUTTI!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre all’agenzia pubblicitaria “Jung von Matt”

28 gennaio 2017

Come contributo alla militarizzazione militante per il G20 ad Amburgo, nel Karolinenviertel, nella notte sul 28 gennaio, abbiamo rotto alcuni vetri presso Jung von Matt.

Jung von Matt è una schifosa agenzia pubblicitaria che mira alla classe dei ricchi e belli e il cui approccio per cagare nel cervello della gente è nazionalista e razzista. I porci erano responsabili per la campagna //Du bist Deutschland// (tu sei Germania) che certamente tuttx ben ricordiamo.

La nostra azione non è dedicata solo alla nostra rabbia contro il costrutto del dominio esistente, ma è diretta anche con solidarietà e amore ax nostrx compas in lotta contro la città dei ricchi.

Pensiamo anche a Thunfisch, tuttora ostaggio in galera.

Vi aspettiamo!
Per l’anarchia.
Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Vienna, Austria: Solidarietà con Thunfisch

Mandiamo i nostri saluti solidali da Vienna/Austria a Thunfisch, arrestata il 21 novembre 2016 in merito alle proteste in solidarietà al R94, il 7 luglio. Viene tenuta prigioniera dal 29 novembre nella prigione femminile JVA Lichtenberg a Berlino.

Sabato 4 febbraio ci siamo riuniti come gesto di solidarietà. Per questo abbiamo scattato una foto con uno striscione che dice «Thun libera – Ama R94 – Odio per gli sbirri»

L’azione è stata organizzata nell’ambito di un evento per i/le prigionier* anarchici. Si trattava di una serata informativa sulla repressione e un party per sostenere finanziariamente gli/le anarchici che affrontano dei processi in questo momento. Era la seconda serata di questo tipo, per la solidarietà anarchica, con il marchio «Feierabendsoli» . L’evento mirava anche a dimostrare che ci sono altre forme di azioni solidali oltre alla semplice partecipazione a un benefit party.

Abbiamo quindi approfittato di questa serata per sostenere la compagna Thunfisch.

Mandiamo forza e capacità di resistenza a lei e a tutt* i/le nostr* compagn* in prigione!

Fuoco a tutte le prigioni!
Libertà per tutt* i/le prigionier*!

freethunfisch.blackblogs.org

in inglese

Tolosa, Francia: Solidarietà in atti ed emozioni

12 febbraio 2017

La vettura di un’agenzia immobiliare e una ruspa eiffage sono bruciate nella notte fra il 10 e l’11 febbraio. Qualche accendigrill e un po’ di motivazione sono bastati.

Abbiamo preso di mira l’azienda eiffage perché costruisce prigioni, e un’agenzia immobiliare a caso, perché ci rovinano sempre la vita.

Ma altre ragioni ci hanno spint* ad agire. L’ultima lettera di Damien che abbiamo letto ci ridato un po’ di coraggio. Fa piacere sapere che gli atti di solidarietà arrivano all’interno e raggiungono il loro scopo “colorando il grigiore delle mura”.

Così come quella lettera ci mette di buonumore, altrettanto l’arresto del compagno di Montreuil mercoledì scorso ci ha fatto infuriare e ci ha dato voglia di reagire. Che l* conosciamo o meno, in Francia e ovunque, apportiamo la nostra solidarietà in atti ed emozioni quando la repressione tocca quell* con cui condividiamo la sete di libertà e la determinazione contro ogni forma di potere, e questo sia che rivendichino le loro azioni o che scelgano l’anonimato.

Agli/lle anarchic* di prassi, ovunque nel mondo, vi mandiamo un po’ di calore.

Berlino: Vernice e martelli a produttrice di software PSI AG

27 gennaio 2017

Ieri notte abbiamo sottoposto a un lifting con martelli e vernice l’area d’entrata della produttrice di software PSI AG, imprimendo in grandi lettere la scritta “BL(A)CKOUT” e spaccando circa venti vetri.

PSI produce software per fornitori d’energia, imprese industriali e gestori d’industria, cura un tessuto d’imprese con partner industriali produttori di armi come SAP e Thyssenkrupp, che per i loro affari con la polizia e i militari hanno già subito vari attacchi anti-militaristi. Il PSI partecipava come espositore già all’annuale congresso europeo di polizia.
Con quasi il 18% il gruppo dell’energia RWE è uno degli azionisti più importanti di PSI e nel contempo tra i clienti più fedeli. RWE è, tra l’altro, gestore delle mine di lignite nella foresta di Hambach, dove da anni c’è resistenza contro il gruppo e le sue macchinazioni distruttive e tuttora sono occupate parti del terreno.

Con quest’azione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ax ribelli della ZAD e con tuttx color che lottano contro la determinazione aliena e l’attacco della tecnologia alle nostre vite. Con questo diamo seguito agli appelli contro il vertice G20, contro le ditte, le istituzioni e l’infrastruttura che contribuiscono al perfezionamento dell’architettura di sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.

L’impresa PSI è forza propulsiva per lo sviluppo e la ricerca della “industria 4.0” perseguita dal governo federale e dal lobbismo, che ha come obiettivo il frequente impiego di robot, la produzione industriale e l’intrecciamento della tecnica d’informazione e di comunicazione con i sistemi digitali intelligenti. È una “rivoluzione” dall’alto della quale con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dell’“Internet delle cose” e della digitalizzazione e del collegamento in rete delle macchine sperano di ottenere un’ottimizzazione e efficienza nella produzione che promette lauti guadagni.

L’uomo diventa sempre di più un problema e un fattore che con le sue esigenze, mancanze e imperfezioni ostacola la massimizzazione del profitto. Ecco perché adesso e sempre di più dovrebbe essere sostituirlo dai robot automatizzati. Come conseguenza milioni di operaix saranno estromessx dalle fabbriche e dichiaratx superflux. Non per rimpiangere il lavoro alienato alla catena di montaggio, ma è certo che questi sviluppi corrispondono totalmente agli interessi del capitale e che non è affatto beneficenza dei boss industriali per liberare l’umanità dal moloc fabbrica. Le sorti e il benessere di chi dipende da un salario non importano.

Ma la robotizzazione non si fermerà entro le mura della fabbrica, si espanderà su tutti gli ambiti della vita. L’“internet delle cose” trasforma il nostro rapporto con la tecnica e procura, con il collegamento in rete grazie ai chips, tags ed ai sensori, alle cose un posto nuovo nel mondo. Questi sviluppi ci sono già nel nostro quotidiano e si crea una dipendenza che porta a un dominio totale della tecnologia sulle nostre vite. Per tante persone già ora una vita senza smartphones è impensabile. Sono continuamente in rete e sottomesse all’auto-ottimizzazione coatta per esistere nel mondo digitale e poter concorrere con le macchine.

Come anche il nostro ambiente, dove sotto il nome di smart city si progettano dei concetti di sviluppo con l’obiettivo di fare le metropoli più efficaci e tecnologicamente progredite. Ma anzitutto, con la raccolta dei dati mediante la telematica, i sistemi video, le camere IP, il riconoscimento facciale e gli algoritmi intelligenti, creano un’infrastruttura che supera di tanto lo Stato di sorveglianza Orwelliano.

Tutto questo in nome del progresso ci viene spacciato per soluzione dei problemi globali. Sotto il mantellino dell’ecologia, i profittatori di questi sviluppi si sentono dalla parte giusta. Ma se andiamo a guardare bene possiamo constatare molto facilmente che questi problemi sono inesorabilmente collegati al capitalismo e alla conseguente logica della crescita continua.

Chi rifiuta questa realtà e s’arricchisce con la distruzione del pianeta ed i suoi esseri viventi, come nemico della libertà e di una vita autodeterminata diventa l’obiettivo della nostra rabbia.

Contro il dominio della tecnologia
Sabotare il G20 – attaccare il capitalismo

Gruppo Autonomo SpA BL(A)CKOUT

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a monumento di guerra

27 gennaio 2017

Oggi è il 72° anniversario della liberazione di Auschwitz, dal 2005 è anche giorno commemorativo internazionale dell’olocausto. Nel giorno nel quale vorremmo commemorare le vittime del terrore nazista è stato attaccato il monumento di guerra, un monumento per i criminali di quei tempi. Le eroiche figure di soldati in pietra furono coperti di vernice rossa e sulle tavole commemorative si legge ora “Contro il mito delle vittime tedesche” e “18/02 fermare i nazi!”

Mentre Björn Höcke, presidente del gruppo parlamentare regionale di Turingia e portavoce di AfD Turingia in uno dei suoi discorsi a Dresda qualche giorno fa diceva che con il monumento in ricordo all’olocausto, “il popolo tedesco” avrebbe costruito un “monumento dell’onta” nella propria capitale, a periodi regolari nelle giornate di “lutto popolare” comandate dallo Stato si commemorano i partecipanti alle campagne d’annientamento di Hitler. Pare che la maggioranza della società tedesca si disinteressa sempre di più quanto l’immagine del passato tedesco è stravolto dal revisionismo storico.

Questo stravolgimento serve a mantenere in piedi un’immagine di se stessi positivo-nazionalista e alla creazione di un’identità collettiva. Se PEGIDA urla “noi siamo il popolo” è espressione di quel nazionalismo insensibile e patriottismo identitario che uno Stato nazionale ha bisogno per funzionare e che poi reclama da ogni sux cittadinx. La democrazia nazional-statale è il germe per il fascismo. L’errore sta nel sistema.

E come se non bastasse questo revisionismo storico socialmente sdoganato, la IIIa Via, un raggruppamento nazi con un riferimento diretto al nazionalsocialismo, mobilitava per il 18 febbraio a Würzburg per commemorare le “vittime” tedesche della guerra mondiale. Non accetteremo che il pensiero nazionalsocialista, popolar-sciovinista e razzista si prende dello spazio sulle nostre strade. Ma se il 18 febbraio siamo per strada per manifestare contro la IIIa Via, allora manifestiamo anche contro questo Stato che con il suo nazionalismo “positivo” come premessa principale rende possibile la IIIa Via.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Tolosa, Francia: A morte la reinserzione. Solidarietà offensiva

12 febbraio 2017

Nella notte tra giovedì e martedì, in solidarietà ai/lle compagn* che resistono alla repressione, abbiamo bruciato un camion di JC Decaux con degli accendigrill e abbiamo attaccato la vetrina di una missione locale a martellate.

C’è di buono in questo mondo di merda che è facile giustificare la scelta dei propri obiettivi.

JC Decaux non c’è bisogno di presentarlo, ci martella ogni giorno con le sue pubblicità vomitevoli, approfitta di mano d’opera gratuita facendo svolgere lavori socialmente utili. Ci siamo incaricat* di ringraziarli per i numerosi anni al servizio della normalizzazione e della reinserzione.

Già che c’eravamo ci siam dett* che era il momento di regolare i conti con la missione locale, perché non ci ha mai proposto delle formazioni di battaglia di cuscini, di corsa sui tetti, di strategia di morra cinese e di tutte quelle piccole cose che rendono improduttive e un po’ più palpitanti le nostre vite. Invece ci propone giochi noiosi da cui usciamo sempre perdenti, formazioni accelerate per gettarci nell’arena del mondo del lavoro.

Non amiamo granché questo mondo di soldi, d’alienazione, d’immagine, di competizione, di rassegnazione e di schiavitù. Vogliamo altro, vogliamo coltivare una gioiosa impertinenza.

In questi momenti difficili abbiamo voglia di sostenerci a vicenda ed esprimere la nostra solidarietà ad altr* impertinent*.

Un pensiero a chi viene toccat* da un’ondata di repressione a Firenze e Montreuil. Vogliamo esprimere il nostro sostegno al compagno incarcerato per il caso della pattuglia di sbirri bruciata. Pensiamo anche a Kara Wild, detenuta da mesi per la stessa ragione. E a tutt* quell* di cui non conosciamo la storia.

A Damien il cui atteggiamento di fronte alla giustizia ci dà coraggio.

A Gabriel Pombo Da Silva ed Elisa Di Bernardo che hanno recentemente subito una perquisizione a casa loro e le cui rivolte non hanno mai potuto essere soffocate dal sistema carcerale.

E a tutt* quell* che non pagano le multe a JC Decaux.

Et a JC stesso, morto da poco, riposa in pace, tranquillo, ci prendiamo cura dei tuoi interessi!

Berlino: Pietre a cinque auto della polizia

22 gennaio 2017

La notte scorsa abbiamo lanciato varie volte delle pietre a delle auto degli sbirri. È un attacco sul quale abbiamo da dire qualcosa agli sbirri ma anche al pubblico…

I/Le nostrx amicx sulla strada, nelle loro case e piazze con le roulotte e dappertutto sono presentx 24 ore su 24 per ognunx. I loro compiti, desideri e sogni sono vari. Solo alcuni esempi: consolano, aiutano, partecipano ai lutti, proteggono, fanno attenzione e ascoltano. Ma incendiano anche delle auto, lanciano pietre, imbrattano pareti con la vernice e spaccano il muso ai nazi. Ovvio che non sono troppo popolari per alcunx. È quasi un rischio “professionale” e fa parte, come anche la gratitudine di tante persone, all’essere umanx.

Ma quel che non va proprio sono le migliaia di morti ai confini dell’Europa, i milioni di persone rinchiuse nelle decine di migliaia di prigioni nel mondo. L’infinito numero di maltrattamenti, torture ed assassinii commesso dagli sbirri. Sbirri che impongono leggi fatte da chi domina per difendere la ricchezza, i privilegi e lo sfruttamento.

Chi non si piega, prima o poi è sfrattato, sanzionato, sottomesso. Per questo sono competenti quelli che abbiamo colpito l’altra notte. Gli equipaggi di cinque volanti dovettero così sospendere il loro servizio, perlomeno per questa notte. Alcune vittime potenziali potevano così passare una notte più tranquilla.

Speriamo che le vetture dei “protettori degli obiettivi” rimangano lontane dal servizio un po’ di più e vorremmo aggiungere quanto segue:
gli sbirri sono parte dell’oppressione e della violenza alle persone. Hanno, ancora, la vita troppo ma troppo facile. Le molte ore che utilizzano, le svariate strategie repressive – anche nei fine settimana, di notte e imprevedibili, tanti di loro ne possono parlare non poco salvo, probabilmente, ai propri familiari. Eh sì. Ai familiari. Che a casa devono sentire che bel servizio che hanno appena prestato. A chi guardano negli occhi non dicono una parola delle botte, dei continui controlli e arresti. Sbirri sono uomini e donne, padri e madri amicx che hanno scelto questo metodo di procedere – e chi di spada ferisce di spada perisce.
La lungaggine di questo testo…

Un buon lunedì in tutta sicurezza. Se c’è cosa – siate più veloci di loro e difendete la vostra libertà.

LG del social media team dei gruppi autonomi.
Passaggi simili a quelli dello scritto seguente sono puro caso:
https://linksunten.indymedia.org/de/node/201829

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Norimberga, Germania: Bottiglie alla vernice contro centro carriera dell’esercito federale

22 gennaio 2017

È stato marcato l’ufficio di consulenza alla carriera dell’esercito federale!

Questi luoghi sono la base per le partecipazioni tedesche alla guerra e la morte di innumerevoli persone. Questi metodi perfidi di pubblicità dell’esercito federale hanno già successo, il numero delle reclute minorenni è raddoppiato dal 2011.

Noi diciamo: basta! L’esercito federale non può continuare a costruirsi impunemente l’immagine di un grande parco gioco avventuristico!

Contrastare attivamente l’esercito federale, sempre e ovunque!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dessau, Germania: Incendio doloso a centro di giustizia

19 gennaio 2017

Il 19/01/2017 a Dessau abbiamo dato fuoco alle porte della pretura, del tribunale e della procura.
Gli sbirri maltrattano e assassinano e la giustizia di Stato li supporta mettendo a tacere e minimizzando.

Solidarietà alle vittime della violenza sbirresca razzista!

In memoria a tuttx che ne sono cadutx vittima:
Layé Condé
Achidi John
Oury Jalloh
Christy Schwundeck
Amir Aageb
Halim Dener
e tantx altrx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Vernice a luogo d’iniziativa AfD

19 gennaio 2017

A Dresda, la notte passata, attivistx hanno attaccato con bottiglie alla vernice un locale che ripetutamente supporta iniziative dex nemicx dell’umanità. Un tale agire deve avere delle conseguenze e così una facciata storica fu utilizzata in modo creativo contro il rafforzamento della “Neue Rechte” in Germania.

Aizzamento con lunga tradizione!
Il “Ball- und Brauhaus Watzke” si trascina un lungo passato razzista. Già nel 2014 in un’iniziativa elettorale Bernd Lucke parlava a vanvera di “sostituzione di popolazione” e “croce materna”, e le iniziative d’associazioni goliardiche ultra-destre come la “Ceruscia” e il “ballo accademico” vi hanno una lunga tradizione. Ma non solo strutture di destra più vecchie bensì anche associazioni vicine a Pegida come i “cittadini di Dresda per i senzatetto indigenti di Dresda ass. reg.” trovano supporto nel “Watzke”. Si fece notare con una festa di natale. Una festa di natale per senzatetto e indigenti che poterono festeggiare in modo popolar-sciovinista e uniculturale protetti dal servizio d’ordine di Pegida. Gente che non poteva esibire un aspetto ariano fu brutalmente respinta e minacciata di violenza.
Festeggiare in modo popolar-sciovinista e uniculturale e di passaggio aizzare un pochino?

All’incirca così Mirko Unger, amministratore della casa, s’immaginava probabilmente la serata. Affittava il locale alla “Giovane Alternativa Dresda”.

Tutta la serata rievocava fortemente gli eventi nel Hofbräuhaus a Monaco degli anni ‘1920. La sicurezza della sala era garantita da truppe organizzate di picchiatori (servizio d’ordine Pegida insieme ai “Hooligan Elbflorenz”) e la folla aizzata applaudiva e dopo il discorso di un certo signor H. ci furono cori di parole d’ordine e si festeggiava in tedesco – con birra e aizzamento.

È grazie all’amministratore Mirko Unger che un tale evento era possibile in uno stabile culturale e rinomato come il “Brauhaus Watzke”. Al seguace e simpatizzante di Pegida e dell’ambiente goliardico di Dresda era noto da tanto che Björn Höcke e fedeli avrebbero parlato nell’evento.
Come mai, allora, la facciata del “Ball- und Brauhaus Watzke” marrone meritava un po’ di vernice?
Poiché l’aizzamento fascistoide e il disprezzo dell’umanità non rimarranno mai senza attacco!

Anche se ora “Watzke” si presenta come ignaro, cosmopolita e variegato e dona gli introiti dell’iniziativa “JA” (“SI”) all’aiuto ax profughx, questo atteggiamento ipocrita non può esser preso sul serio. È un tentativo di riscatto e la speranza di poter continuare come sempre. Ma l’aizzamento di destra anche in futuro troverà la sua risposta!

Chi supporta i nazi con tale coerenza non può così facilmente chiamarsi fuori, poiché essere nazi o supportare i nazi significa suscitarsi dei problemi!
Contro ogni forma di misantropia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Wuppertal, Germania: Vernice a casa di Hartmut Beucker (AfD)

18 gennaio 2017

Questa notte abbiamo visitato a domicilio il razzista Dr. Hartmut Beucker in Wohnort Emilstrassa 22. Abbiamo portato della vernice e lasciato alcune chiazze e la grande scritta “Beucker = AfD razzista” sulla facciata. Con la nostra azione diciamo al candidato parlamentare regionale della AfD di Wuppertal: benvenuto nella fase più calda della campagna elettorale.

Beucker secondo parole proprie è entrato nella AfD per la “crisi profugx”. I suoi motivi sono perciò apertamente razzisti. Poiché chi entra in questo momento in un partito il cui presidente chiede di proteggere i confini tedeschi con l’impiego delle armi, dimostra chiaramente le sue idee. Beucker condivide il partito tra l’altro con Bernd Höcke che estrinseca completamente ed in modo oltremodo aggressivo il proprio razzismo sciovinista-popolare e antisemitismo.

A gente come Beucker vogliamo chiarire che anche in casa propria non sono sicuri finché sono attivi nella AfD. Non accettiamo l’insopportabile razzismo, sessismo e social-sciovinismo degli attori di AfD. Mettiamo la nostra azione nel contesto della giornata d’azione globale del 20 gennaio 2017 contro il “Trumpismo”. Dobbiamo contrastare la pressione verso destra mondiale a molti livelli. Anche se questa nostra azione è diretta contro un attore AfD non dobbiamo dimenticare che la pressione verso destra è trasversale in tutti i partiti. Anche qui è necessario un azionismo variegato!

In aprile a Colonia – fare del congresso nazionale AfD un disastro.

Ogni giorno contro il razzismo e il sessismo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Incendiata auto della sicurezza

17 gennaio 2017

Ieri sera abbiamo incendiato l’auto di una ditta della sicurezza. Che era presto di sera non ci ha impedito di attaccare i picchiatori ed assassini pubblici e privati. Lo Stato e la società reagiscono alle discontinuità politiche e sociali dei nostri tempi con ancora più repressione. Questa democrazia si scaverà la propria fossa. Ma noi continuiamo la nostra lotta per una società liberata.

La proposta per una campagna che accompagna il G20 ci piace molto. La nostra azione di ieri è un piccolo contributo. Sono dei piccoli saluti ax prigionierx in tutto il mondo.
La lista dex amicx imprigionatx è lunga, qui ne vorremmo nominare solo alcunx:
Thunfisch tuttora in galera a Berlino
Lx prigionierx in sciopero negli USA
Lisa e altri amici ad Aachen
Nekane in Svizzera
Lx prigionierx in lotta della foresta di Hambach
Anche lx tantx prigionierx turcx e curdx, la cui lotta fuori dalle prigioni tedesche non è quasi considerata, devono sentirsi abbracciatx.
Tuttx lx tantx non nominatx
A tuttx lx nostrx amicx in fuga! Non fatevi prendere.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre e vernice a pretura

11 gennaio 2017

Al riparo della notte abbiamo spaccato qualche vetro dell’entrata della pretura e lanciato bottiglie con la vernice alla facciata. Abbiamo portato la nostra rabbia all’istituzione che si adopera a castigare la gente per i loro segni di resistenza. Uguale per chi squatta, ruba nei negozi oppure chi viaggia senza biglietto, tantx dovettero già passare queste porte, i cui vetri ora rotti diffondono il nostro messaggio irriducibile.

Siamo stati qui – Con noi non c’è pacificazione sociale.

Il numero dei piccoli gruppi deve essere il più grande possibile e ognuno deve apprendere l’attacco e la ritirata veloce, a proteggere i propri canali di comunicazione e ad avere cura reciproca. Gli sbirri possono facilmente spazzare via una demo di 1000 persone con una sola centuria, mentre una singola persona o un piccolo gruppo è difficile da battere se progetta bene, colpisce a sorpresa e sparisce nel nulla. La polizia è quasi impotente se la città è disseminata di tali gruppi che conoscono bene il proprio territorio e prendono di mira i propri bersagli (dal manifesto: Contro il fascismo e il terrore degli sbirri).

Mandiamo i nostri saluti a Thunfisch, Aaron, Balu, Cem, Guelafeit, ax prigionierx della foresta di Hambach e a tuttx lx compas prigionierx. Ci pare che nell’area linguistica tedesca aumentano i gruppi che organizzano delle azioni militanti con riferimento reciproco. Che sia contro la repressione attuale oppure la mobilitazione per fare un disastro del G20. È bello sapere che c’è gente in tanti posti che mostrano i denti allo Stato, alla violenza istituzionalizzata e alle condizioni razziste e patriarcali. Sarà che non ci conosciamo e che non ci siamo mai incontratx, ma lo stesso sentiamo con ogni notizia sull’emergenza notturna che i nostri cuori battono allo stesso ritmo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dortmund, Germania: Attacco a casa del neonazista Klaus Schäfer

16 gennaio 2017

Nella notte a lunedì 16 gennaio 2017 abbiamo attaccato la casa del neonazi Schäfer in Baroper Bergstraße 19 a Dortmund mentre stava tranquillamente seduto davanti alla TV nella parte di dietro della casa. Abbiamo spaccato le finestre del suo soggiorno ed ufficio e dato anche della pece alla parete della sua casa.

Secondo quel che scrivono gli sbirri nel loro notiziario per la stampa, la vernice sarebbe gocciolata anche sulla sua auto – grazie mille per la dritta poiché ora sappiamo di chi è l’auto e ne terremo conto la prossima volta. Non l’abbiamo toccata per ora poiché nella casa di Schäfer vivono attualmente altre due persone che non erano obiettivo esplicito della nostra azione.
Schäfer, ora sappiamo qual’è la tua auto. Hai un chiosco da giardino in legno sicuramente combustibile, un giardino d’inverno meravigliosamente di vetro, la facciata la puoi certo ripulire con qualche soldo e fastidio – ed è dunque tutto pronto per un prossimo attacco.
Poiché Schäfer merita che la sua vita gli sia resa grama in ogni suo aspetto. Da quando, vale a dire dal 2010, l’ex-comandante dei pompieri di Dortmund andava a una riunione nazi e applaudiva i suoi camerati, il che gli costava subito il lavoro, è salito nella gerarchia dei quadri dei nazi locali. Dal 2016 si distingue sempre di più come oratore ed esibisce con gioia la sua faccia ben nota alle telecamere per sparlare di una rivoluzione nazionale imminente, sfotte Schmuddel, la vittima locale di un omicidio nazi, e cita Adolf Hitler.
La nostra azione non aveva però solo l’obiettivo di infastidire un quadro nazi locale: il 20 gennaio il populista di destra D. Trump iniziava il suo mandato. Una conseguenza della pressione sociale verso destra e delle normali circostanze razziste che non conoscono confini. Già di per se il populismo di destra crea tanti problemi ma nel contempo offre un buon terreno ai neonazi (basta vedere gli anni ’90, dove ci voleva la cosiddetta “questione profughx” per fare dei pogrom contro gli alloggi dex profughx, poi le leggi asilo ancora peggiori oppure, appunto, l’insorgenza della NSU). La lotta contro AfD, il Front National, gli auto-eletti genitori preoccupati, le leggi d’asilo inasprite o appunto l’ideologia di un imminente presidente US ed elettori creano in tali tempi una chiara focalizzazione per il lavoro di sinistra radicale.
Ma è giusto ora che non dobbiamo tralasciare neanche i neonazi che in ultima analisi non fanno che attuare le richieste dex populistx, per invece mostrare un atteggiamento chiaro nei loro confronti. L’antifascismo militante pratico permane necessario e non se ne può praticare mai abbastanza. Per i giorni fino al 20 gennaio c’è un appello globale alle forze della sinistra radicale, di fare delle azioni e di focalizzarle. Con il nostro attacco a Schäfer abbiamo dato un contributo e speriamo che altrx ci imitino. Indirizzate la vostra rabbia contro Schäfer, contro le sedi AfD, contro Pegida, contro la teppaglia razzista di Bauzen, contro la fame dex profughx a Lesbos, contro gli uffici di collocamento, contro gli attacchi sessualizzati nel vostro vicinato…
E utilizzate la fase fino al 20 gennaio per dare un segnale forte contro la pressione a destra e per un rafforzamento di una sinistra radicale. “Make antifa great again!”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Trieste: Arrestato anarchico di Udine. Presidio di solidarietà e indirizzo del compagno

Un compagno anarchico udinese da 8 mesi ai domiciliari a Trieste con le accuse di oltraggio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, il 3 febbraio 2017, circa due settimane prima della sua liberazione, viene prelevato dalle carogne in divisa nella sua abitazione e portato nel carcere di Trieste, le motivazioni sono l’accusa di rapina e violazione del foglio di via da Udine. Per queste accuse viene condannato a un anno e nove mesi, ma per decidere con che modalità deve scontare la pena bisogna aspettare che una commissione si riunisca e prenda la sua decisione, nell’attesa che trovino il tempo di riunirsi, vale a dire tra uno, due, tre, quattro o chissà quanti mesi, nel frattempo il magistrato prende la decisione di detenere il compagno in carcere.

Alla luce di tutto ciò, sabato 11 febbraio 2017, saremo sotto il carcere di Trieste (via Coroneo) per portare la nostra solidarietà al compagno costretto agli arresti.

Per scrivergli:
Via Coroneo 26, Trieste
Casonato Alberto.

Seguiranno aggiornamenti.