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Tolosa, Francia: Solidarietà in atti ed emozioni

12 febbraio 2017

La vettura di un’agenzia immobiliare e una ruspa eiffage sono bruciate nella notte fra il 10 e l’11 febbraio. Qualche accendigrill e un po’ di motivazione sono bastati.

Abbiamo preso di mira l’azienda eiffage perché costruisce prigioni, e un’agenzia immobiliare a caso, perché ci rovinano sempre la vita.

Ma altre ragioni ci hanno spint* ad agire. L’ultima lettera di Damien che abbiamo letto ci ridato un po’ di coraggio. Fa piacere sapere che gli atti di solidarietà arrivano all’interno e raggiungono il loro scopo “colorando il grigiore delle mura”.

Così come quella lettera ci mette di buonumore, altrettanto l’arresto del compagno di Montreuil mercoledì scorso ci ha fatto infuriare e ci ha dato voglia di reagire. Che l* conosciamo o meno, in Francia e ovunque, apportiamo la nostra solidarietà in atti ed emozioni quando la repressione tocca quell* con cui condividiamo la sete di libertà e la determinazione contro ogni forma di potere, e questo sia che rivendichino le loro azioni o che scelgano l’anonimato.

Agli/lle anarchic* di prassi, ovunque nel mondo, vi mandiamo un po’ di calore.

Tolosa, Francia: A morte la reinserzione. Solidarietà offensiva

12 febbraio 2017

Nella notte tra giovedì e martedì, in solidarietà ai/lle compagn* che resistono alla repressione, abbiamo bruciato un camion di JC Decaux con degli accendigrill e abbiamo attaccato la vetrina di una missione locale a martellate.

C’è di buono in questo mondo di merda che è facile giustificare la scelta dei propri obiettivi.

JC Decaux non c’è bisogno di presentarlo, ci martella ogni giorno con le sue pubblicità vomitevoli, approfitta di mano d’opera gratuita facendo svolgere lavori socialmente utili. Ci siamo incaricat* di ringraziarli per i numerosi anni al servizio della normalizzazione e della reinserzione.

Già che c’eravamo ci siam dett* che era il momento di regolare i conti con la missione locale, perché non ci ha mai proposto delle formazioni di battaglia di cuscini, di corsa sui tetti, di strategia di morra cinese e di tutte quelle piccole cose che rendono improduttive e un po’ più palpitanti le nostre vite. Invece ci propone giochi noiosi da cui usciamo sempre perdenti, formazioni accelerate per gettarci nell’arena del mondo del lavoro.

Non amiamo granché questo mondo di soldi, d’alienazione, d’immagine, di competizione, di rassegnazione e di schiavitù. Vogliamo altro, vogliamo coltivare una gioiosa impertinenza.

In questi momenti difficili abbiamo voglia di sostenerci a vicenda ed esprimere la nostra solidarietà ad altr* impertinent*.

Un pensiero a chi viene toccat* da un’ondata di repressione a Firenze e Montreuil. Vogliamo esprimere il nostro sostegno al compagno incarcerato per il caso della pattuglia di sbirri bruciata. Pensiamo anche a Kara Wild, detenuta da mesi per la stessa ragione. E a tutt* quell* di cui non conosciamo la storia.

A Damien il cui atteggiamento di fronte alla giustizia ci dà coraggio.

A Gabriel Pombo Da Silva ed Elisa Di Bernardo che hanno recentemente subito una perquisizione a casa loro e le cui rivolte non hanno mai potuto essere soffocate dal sistema carcerale.

E a tutt* quell* che non pagano le multe a JC Decaux.

Et a JC stesso, morto da poco, riposa in pace, tranquillo, ci prendiamo cura dei tuoi interessi!

Montreuil, Francia: Attacco a un architetto della dominazione, in solidarietà a Mónica e Francisco

prison-imageNella notte tra l’8 e il 9 marzo 2016, con l’aiuto di cassonetti della spazzatura e di prodotti infiammabili, abbiamo dato fuoco alla facciata dello studio di architetti Archi 5 in rue Voltaire nel centro di Montreuil-sous-Bois.

Sul suo sito Archi 5 si vanta di aver realizzato, o di essere in procinto di farlo, oltre a delle costruzioni banali, la lista dei seguenti progetti macabri:

i centri penitenziari di Bourg en Bresse, Draguignan, Mont de Marsan, Rennes, le prigioni di Condé-sur-Sarthe e Vendin le Veil, il Polo della Polizia giudiziaria di Cergy-Pontoise, il commissariato di Clichy-sous-Bois, il Tribunale civile di Chartres, il centro di detenzione della Polinesia francese a Tahiti.

Dedichiamo quest’azione a tutte le persone che si battono per la libertà e contro ogni autorità, in particolare al/lla compagn* anarchic* Monica Caballero e Francisco Solar che sono tra le grinfie dello Stato spagnolo e che pur rischiando delle pesanti pene di prigione non rinnegano neanche una parola di quello che pensano né di quello che sono.

Fuoco alle prigioni.

Fuoco a chi le costruisce.

in inglese