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Grecia – Atene : Nuovo processo della CCF – sessione 2 e 3

Sessione 2, Mercoledì 10/10/2012

Dei 12 avvocati convocati per essere assegnati (due per ogni accusato dei cinque compagni e due sostituti), solo la metà si sono presentati. E mentre non c’è stato problema di accettazione da parte dei membri della CCF, il procuratore ha proposto di non chiamare altri avvocati, ma che quelli presenti avrebbero dovuto prendersi 2-3 imputati ognuno!

L’assistente ha espresso la stessa riflessione, sostenendo la difficoltà di trovare avvocati. Il che significa che, anche se il tribunale ha deciso nella prima sessione di assegnare due avvocati per ogni accusato, siamo arrivati al punto di assegnare due avvocati ogni due-tre accusati. Gli avvocati presenti hanno reagito, e avvertito che se fosse stata presa una decisione del genere, si sarebbero dimessi.
Quindi, il processo è stato interrotto, sono stati chiamati più avvocati e con il numero completo di avvocati sono andati all’assegnazione, dopo che i nuovi giunti hanno parlato con i compagni accusati (avevano lasciato la stanza del tribunale del terrore) e hanno ricevuto la loro conferma di accettazione.

Il fiero membro della CCF Mihalis Nikolopoulos ha reso la seguente dichiarazione:

“Oggi comincia un’altro processo politico-militare. Vogliamo essere chiari. Nessun verme della mafia giuridica, come sono questi, è degno di giudicare un attacco o un membro della nostra organizzazione. Per noi tutti loro sono al lato opposto e siamo in guerra contro di loro. La nostra attitudine nei loro confronti non è altro che ostile ed aggressiva, come segnale delle nostre reali intenzioni. Perchè con i moderni inquisitori della mafia giuridica, ogni combattente della guerriglia anarchica non può avere niente a che fare se non far saltare le loro case e stanze di tribunale, così come applicare la pratica dell’esecuzione politica di molti di loro nel quadro del terrorismo anarchico.

Lo scontro diretto e frontale con ogni tipo di autorità istituzionale e non.

Come anarchici d’azione, quindi, combattiamo la loro Giustizia, combattiamo ogni forma di autorità della macchina sociale.
Il nostro mezzo è ogni guerra insurrezionale gridata da dentro e fuori le mura.

LUNGA VITA ALLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
LUNGA VITA ALLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE

Il fiero membro della C.C.F. Panagiotis Argirou ha reso la seguente dichiarazione:

“Questa è la situazione. Voi stessi, servi di una società più becera, che vi ha dato il diritto di seppellire vite umane, avete l’audacia di apparire qui di fronte a noi allo scopo di giudicarci per la nostra azione anarchica e aggressiva contro il mondo e la civilizzazione che rappresentate. Ma da me tutto quello che voi riceverete è il mio odio sottaciuto.

Perchè sì, sono vostro nemico e nemico del sistema di cui siete parte, come anarchico e come fiero membro della CCF e della Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Non rimpiango nulla, per nessuna delle mie azioni, per nessuna delle mie scelte, ero e sarò ostile ad ogni comportamento autoritario e schiavista. Ora, intrappolati nell’arroganza che vi è data dalla vostra posizione, pensate di essere intoccabili e al sicuro. Questo, ovviamente, come è stato dolorosamente riscontrato da molti vostri colleghi in diversi paesi di tanto in tanto, non è che un falso sentimento di sicurezza e forse arriverà il giorno in cui anche voi proverete la stessa identica sofferenza.

LUNGA VITA ALL’AZIONE DIRETTA ANARCHICA – LUNGA VITA ALLA CCF – LUNGA VITA ALLA FAI/FRI

Il processo continuerà Lunedì 22 Ottobre, per dare tempo agli avvocati di dare un’occhiata al caso

Sessione 3, Lunedì 22/10/2012

Theofilos Mavropoulos ha parlato per primo oggi e ha letto estratti da una dichiarazione dei compagni ricercati Giannis Mihailidis e Dimitris Politis, che sono accusati di essere membri della CCF:

“Parliamo in occasione del processo contro l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco, perché ci capita di essere ricercati per questo caso.

No, non stiamo facendo un eventuale appello ai rappresentanti del potere giudiziario. Non ha senso di affrontare i nostri nemici. Facciamo appello ai nostri compagni, nel senso stretto e più ampio del termine. Vogliamo chiarire in primo luogo che non siamo membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, non per rinunciare a nessuna delle nostre responsabilità legali, ma per evitare l’identificazione del nostro discorso politico con il discorso dell’organizzazione, dato che manteniamo i nostri disaccordi.

Naturalmente, restiamo impenitenti per la nostra scelta di sostenere e di fatto esseri sostenuti dai compagni della CCF, e la nostra scelta di partecipare attivamente alla lotta anarchica.

Come anarchici siamo ostili al sistema giudiziario e allo Stato nella sua interezza. Quindi, per noi, ogni persecuzione di Stato contro di noi è anche un titolo di onore.

NON CI RITIRIAMO – NON CI ARRENDIAMO

Siamo solidali con i nostri compagni dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, il nostro compagno Theofilos Mavropoulos, i rivoluzionari anarchici accusati nella stessa causa, e tutti i prigionieri impenitenti della guerra rivoluzionaria.”

Poi ha parlato Christos Tsakalos, che ha cominciato dicendo: “Quindi, poiché le nostre parole sono azioni, non intendiamo cedere ad una codarda retorica innocentista. La legittimità per noi è il trattamento degli schiavi. La legge è una prostituta che serve gli interessi dell’autorità.

E tutti voi giudici e “onorevoli” procuratori siete le prostitute che fanno da accompagnatrici ai propri clienti. È vero che abbiamo infranto le vostre leggi. È vero che agiremo allo stesso modo ancora e ancora. Ci giudicate nel nome della legge, noi agiamo nel nome della dignità e della coscienza anarchica. Tra di noi c’è un vuoto che non si adatta né alla bontà legale né ai dialoghi pretenziosi”. Ed ha concluso: “Di una cosa ancora potete stare certi. Non vi daremo nemmeno un secondo di pace”.

La cancelliera del tribunale Maria Tzanakaki, nel tentativo di accorciare agli avvocati il tempo necessario della pausa, ha fatto l’errore di rendere noto il suo verdetto sull’innocenza o meno degli accusati. Rivolgendosi ai loro avvocati ha ricordato loro che gli accusati sono temporaneamente imprigionati e che c’è anche la faccenda del periodo di detenzione pre-sentenza che è di 18 mesi.
Questo significa che gli accusati non dovrebbero essere rilasciati dopo il termine dei 18 mesi. Al procuratore Bagias è stato chiesto che il processo continuasse dopo le 10.00, ma ha risposto che non era possibile perchè gli accusati sono temporaneamente in carcere! Alla fine, il procuratore ha proposto una settimana di pausa e il tribunale ha accettato. Quindi il processo continuerà Lunedì 29 Ottobre.

Grecia – Igoumenitsa : Attacco diretto a negozio di acquisto d’oro

Durante l’occupazione nazista della Grecia 1941-1944, i strozzini del mercato nero (mavragorites), -le spie e gli fantocci degli fascisti- stavano approfittando della gente che stava in mezzo alla scarsità di cibo, vendendo olio da cucina, riso, ecc in piccole quantità agli miserabili dalla fame, portando via tutto ciò che quest’ultimi avevano, una casa o un terreno, anche i loro figli per usarli come schiavi. Non appena l’occupazione e la guerra civile sia finita, questi strozzini sono diventati cittadini eminenti ed immensamente ricchi, mentre quelli che si sono trovati nel bisogno sono morti di fame oppure hanno vissuto nella miseria e la povertà.

Nello stesso modo, oggi, questi “mavragorites” appaiono ancora con i loro negozi soprannominati “Acquisto Oro”, avendo come loro capo principale “Bobolas”, ben noto tra gli “maiali” del Potere. Questi delinquenti possono sentire l’odore delle persone in mancanza di un anticipo in contanti, a causa della presunta crisi economica, e quindi possano acquistare le loro necessità e le loro dignità.

Quattro negozi del genere sono sorti ad Igoumenitsa, controllati dagli infami, i profittatori contemporanei provenienti da Igoumenitsa e Corfù.

Il 3 Ottobre 2012, alle 3 del mattino, abbiamo attaccato uno di questi negozi, che si trova sulla Via Kyprou di fronte alla Piazza centrale di Igoumenitsa, ed abbiamo rotto le finestre anteriori.

Quei proprietari, che minacciano di prendere in mano la situazione con i loro scagnozzi, dovrebbero sapere che non ci intimidiscano.

Non c’è ne frega un cazzo per i loro dipendenti in quei negozi, che lamentano di fare semplicemente il loro lavoro per 600 euro, perché hanno scelto di essere nel campo avversario. Inoltre, il lavoro è una vergogna.

“Strizziamo l’occhio” ai compagni che per primi l’abbiano “strizzato a noi”.

Libertà per i compagni combattenti, membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, e tutti quelli perseguiti dallo Stato

LO STATO È L’UNICO TERRORISTA
SOLIDARIETÀ CON i GUERRIERI ARMATI

fonte

Atene: Rivendicazione di responsabilità per gli attacchi incendiari in solidarietà con tutti i compagni processati per il caso CCF

Un giorno, tutto dovrà essere giocato testa o croce, in stile Western, sarà deciso con un duello nella strada principale : loro o noi. Di fronte a questa solitudine, la “città privata” di ognuno crea le sue simpatie…
(Paco Ignacio Taibo II, “Stessa città stessa pioggia”)

I nostri cuori e le nostre menti sono con quelli che hanno preso la Decisione tra due respiri (come vengono prese tutte le grandi decisioni in ogni caso), con quelli che stavano sulla ‘Strada Principale”, in un duello in cui solo i perdenti non sono coinvolti, esattamente dove teniamo il nostro posto e creiamo solidarietà.

Solidarietà con i nove membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco
e gli co-imputati nello stesso caso

Solidarietà con i fuggitivi Yannis Michailidis e Dimitris Politis

Quindi, vorremmo dedicare le seguenti azioni incendiarie a loro:
∙ In due bancomat della filiale della Banca Nazionale della Grecia di Maroussi,
∙ Un bancomat della filiale di Eurobank in Via Trion Ierarchon nella zona di Ano Petralona,
∙ Un bancomat di una filiale della Post Bank in Vyronas,
∙ un veicolo della società di sicurezza privata “G4” in Via Aghiou Antoniou nella zona di Ano Patissia,
∙ uno veicolo statale in Via Lamias a Glyfada.

TUTTO CONTINUA. . .

fonte

Atene: Report dalla manifestazione in solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e con tutti gli anarchici accusati nello stesso caso

SOLIDARIETÀ CON I COMBATTENTI IMPRIGIONATI (Α)

Venerdì sera, 12 Ottobre, si è tenuta una manifestazione nel centro di Atene in solidarietà con i membri detenuti dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e con gli altri dieci compagni anarchici accusati nello stesso caso, con il nuovo processo che ha avuto inizio l’8 Ottobre. La manifestazione era stata chiamata per il 6 Ottobre, ma è stata trovata nel mezzo delle rappresaglie dello stato della scorsa settimana contro gli antifascisti di una moto-pattuglia e i loro solidali (30/9 e 1/10), quindi il gruppo di solidarietà per il caso CCF ha deciso di riprogrammare l’evento per questo Venerdì.

Le gente si è radunata alle 19.30 a Propylea, dove sono stati distribuiti testi e volantini ai passanti, sono stati dipinti slogan sui muri e dichiarazioni sono state lette attraverso un sistema audio. Verso le 20.30, circa 300 compagni hanno attraversatola Via Panepistimiou in direzione di Piazza Omonia. All’incrocio con Via Patission, la polizia motorizzata (DIAS) unità delle squadre anti-sommossa (MAT) hanno tentato di tagliare il corteo. Il clima è stato riscaldato un po per la presenza della polizia, ma senza scontri scoppiati. I manifestanti hanno camminato sulla Via Patission causando confusione al traffico, poi hanno proseguito per Via Solomou ed hanno concluso la manifestazione nel quartiere di Exarchia.

Coloro che hanno espresso il loro appoggio incondizionato per gli anarchici perseguiti per il caso CCF erano in pochi, considerando la gravità della situazione con la quale la mafia giudiziaria sta attaccando i nostri compagni. Tuttavia, sono scesi per le strade come lupi.

Alcuni degli slogan cantati ad alta voce sono stati:
“Libertà per le Cellule di Fuoco”
“La passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni”
“Theofilos Mavropoulos è nostro fratello, ribelle in carcere, nostro compagno di strada”
“Colpi di fuoco di Kalashnikov dovrebbero andar bene contro i poliziotti”
“Fascisti, bastardi, presto sarete impiccati sulle forche”
“Dal Messico all’Indonesia, viva la FAI-FRI e la nuova anarchia”
“Gli Stati sono i soli terroristi, solidarietà con i guerriglieri armati”
“Lotta insurrezionale Internazionale lotta contro gli Stati e il Capitale”
“Ascoltate bene guardie umane: giù le mani dai combattenti”
“Dendias (ministro dell’ordine pubblico), bastardo, bruceremo la città”
“Rabbia e coscienza, rifiuto e violenza, seminaremo il caos e l’anarchia”
“La solidarietà è l’arma dei popoli, guerra ai padroni della guerra”
“Sbirri, vi ricordate di Gyzi? Uno – tre, Christos Tsoutsouvis “(In memoria dell’anarchico guerrigliero urbano Christos Tsoutsouvis, che ha ucciso tre poliziotti il 15 Maggio 1985 ad Atene, nel corso di una sparatoria nel quartiere di Gyzi, prima di cadere dai proiettili della polizia.)
“E ora di gridare uno slogan che unisce tutti: SBIRRI-MAIALI-ASSASSINI”
“Da Atene a Londra, e da Santiago a Torino, fuoco per le leggi, pallottole per la polizia, e fuoco con benzina per ogni nazista”
“Avanti anarchici, avanti nichilisti, per seppellire nel fango tutti gli statisti”
“Solidarietà con i compagni in Italia – Anarchia, destabilizzazione, azione diretta, insurrezione”
“Libertà per tutti coloro che si trovano nelle celle delle prigioni”

Il caso-processo per la CCF è stato rinviato per Lunedì, 22 Ottobre, nel tribunale speciale del carcere femminile di Koridallos.

Atene: Dichiarazione dei nove membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e Theofilos Mavropoulos nella prima sessione del nuovo caso-processo per la CCF

8 Ottobre 2012: I compagni Konstantinos Papadopoulos, Stella Antoniou, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas hanno partecipato alla prima udienza del nuovo processo per la CCF. All’inizio del processo, i nove membri dell’O.R. CCF e l’anarchico Theofilos Mavropoulos hanno lasciato l’aula e sono ritornati nella celle, dopo il membro della CCF Olga Ekonomidou ha insistito per leggere ad alta voce la seguente dichiarazione nell’aula delle carceri femminili di Koridallos.

Il processo è stato aggiornato per Mercoledì, 10 Ottobre.

“Prima che la vostra corte militare inizia, farò una dichiarazione a nome dei membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Siamo prigionieri dello Stato Greco e mettiamo in chiaro che non riconosciamo alcuna autorità, per non parlare del sistema giudiziario, e naturalmente nessuna delle vostre leggi. Il fatto che noi siamo prigionieri di guerra non vuol dire che ci siamo arresi, né pentiti di nulla.

Rimaniamo orgogliosi della nostra organizzazione. Ogni azione della Cospirazione, ogni parola che abbiamo scritto nei nostri comunicati è e sarà per sempre un pezzo impenitente di ciascuno di noi.

La CCF è il percorso della nuova guerriglia urbana, fa parte di un’espansa cospirazione globale contro le istituzioni e il morale della società che schiavizza l’uomo per secoli.

La nostra prigionia non ferma la nostra causa o la nuova guerriglia urbana, che si trasforma ogni giorno in pratica, ed infine non potrà mai fermare la nostra lotta incessante per la libertà, che voi, burattini del sistema, non siete in grado di fermare.

La CCF è l’insieme di noi nove, che hanno preso la responsabilità, e nessun altro imputato abbia alcuna relazione con l’organizzazione e nessuno avrebbe mai potuto avere.

Andiamo ancora avanti con il nostro compagno Theofilos Mavropoulos nel corso incessante verso una insurrezione anarchica eterna, senza guardare indietro.

Abbandoniamo inibizioni e scuse, e ci buttiamo nel fuoco dell’azione, per ora e per sempre. Dal punto in cui ci troviamo, inviamo i nostri saluti più caldi a Yannis Michailidis e Dimitris Politis, ricercati per la CCF. Che il fuoco della nuova anarchia possa coprire le tue tracce per sempre. Fino a quando non ci incontrano nel punto di non ritorno. Inviamo anche la forza e la solidarietà per i compagni insurrezionali che sono perseguiti dalle autorità italiane, così come per i nostri compagni della FAI in generale.

Infine, con i nostri pensieri ed i cuori, ci troviamo vicino al compagno anarchico Mario López, arrestato in Messico dopo essere stato ferito dall’esplosione di un ordigno artigianale incendiario che aveva con sé, e l’anarchica Felicity Ryder, che ha scelto i percorsi clandestini e viene perseguita per lo stesso caso.

Viva la Federazione Anarchica Informale (FAI)
Viva il Fronte Rivoluzionario Internazionale (FRI)
Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF)

fonti: i, ii

Atene: Fine del processo del secondo “caso Halandri” – Nuovo processo per la CCF nel tribunale delle carceri di Koridallos in corso

Solidarietà con i membri dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e quelli perseguiti per lo stesso caso

Il 2 Ottobre 2012, durante l’ultima sessione del processi per il secondo “caso Halandri” (con tutti e quattro gli imputati assenti dall’aula), Damiano Bolano, Michalis Nikolopoulos e Giorgos Nikolopoulos sono stati condannati a 7 anni di reclusione per la loro partecipazione all’O.R. CCF e 10 anni di carcere per ciascuno dei quattro atti di fabbricazione, fornitura e possesso di esplosivi. Sono stati anche condannati per semplice complicità ed istigazione, e quindi ognuno condannato a 7 anni di reclusione per ciascuna delle tre esplosioni da ignoti che emanavano pericolo per cose e persone. In sintesi, ognuno abbia ricevuto 68 anni di carcere. Ogni sentenza è stata fusa in 34 anni, ma la pena detentiva massima è di 25 anni, che in genere viene servita sia come una detenzione completa (o con giorni salariati dal lavoro nelle carceri), o dopo il completamento dei 3/5 della pena detentiva, quando un ad prigioniero può essere concessa la libertà condizionale a determinate condizioni.

Christos Tsakalos è stato condannato a 7 anni di reclusione per la sua partecipazione all’O.R. CCF. Il 3/10 ha rilasciato una dichiarazione (in inglese qui), spiegando che si rifiuta di accettare qualsiasi discriminazione giudiziaria tra lui ed i suoi compagni della CCF, ed abbia lanciato così la sua condana più “leggera” indietro alla faccia dei giudici.

La Corte ha anche stabilito che Damiano Bolano (compagno di origine albanese) deve essere espulso dalla Grecia dopo aver scontato la sua pena detentiva.

Per tutti i quattro compagni, la decisione dei giudici ha provveduto anche di cinque anni di privazione dei diritti politici e di mantenere la sospensione dall’effetto di appello.

Riassunti in inglese di tutte le sessioni del processo qui

Un altro caso di processo per la CCF inizia il Lunedì, 8 Ottobre 2012, per coprire quattro assunti accusatori distinti: l’invio dei pacchi incendiari de 1° Novembre 2010 (sostenuto dall’O.R. CCF), gli arresti effettuati durante il 4 Dicembre 2010 durante l’operazione antiterrorismo, gli arresti fatti a Volos il 14 Marzo 2011 e il 18 Maggio 2011, e la sparatoria con la polizia a Pefki (Atene). Diciannove persone si trovano ad affrontare accuse, tra di loro i nove membri detenuti dell’O.R. CCF, l’anarchico imprigionato Theofilos Mavropoulos, quattro anarchici arrestati il 4 Dicembre 2010 (Stella Antoniou, rilasciata con misure precauzionali dal Giugno 2012, così come i compagni imprigionati Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas), l’anarchico Konstantinos Papadopoulos (rilasciato sotto termini restrittivi dal Marzo 2011, dopo essere stato catturato ad Atene lo stesso giorno con i cinque membri della CCF a Volos), e i due compagni fuggitivi Yannis Michailidis e Dimitris Politis. Inoltre, gli anarchici Christos Politis e Dimitris Michail sono perseguiti con l’accusa di reati minori.

Nel Regno Unito, Cile e Grecia, l’Edizioni dell’Internazionale Nera hanno rilasciato la brochure Mappatura del Fuoco – Parole Internazionali di Solidarietà con la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, come un atto di solidarietà e di confronto a questo processo della Corte (in greco, inglese e spagnolo).

Buenos Aires: Incendio di una macchina della polizia e un jeep di lusso dagli Amici della Terra

Come avevamo già annunciato, la polizia diventerà bersaglio di attacco, sia con dei proiettili o con incendi o esplosivi. Le cose che facciamo le diciamo con il proprio nome, e così vogliamo che facciano i compagni. Non vogliamo dire che stiamo realizzando una campagna velenosa perché abbiamo bruciato una macchina della polizia, e anche se non hanno escluso questa possibilità, ogni cosa ha il suo tempo.

Diamo il benvenuto a tutte le azioni volte alla rottura con l’ordine, l’indifferenza e la normalità, al di fuori la loro efficacia. Consideriamo però necessaria una migliore analisi della realtà, nel momento che mettiamo in atto un’azione di solidarietà con i prigionieri della guerra sociale, ed una scelta più adatta per il tipo del conflitto che vogliamo attuare per diffondere il caos e la distruzione che vengono proposte dalla Federazione Anarchica Informale in questi luoghi.

Siamo consapevoli della necessità di moltiplicare le azioni contro i simboli di potere e del sfruttamento, e crediamo che il modo migliore per aumentare il grido della distruzione è attraverso la propaganda dei fatti. Aderiamo quindi al progetto della Federazione Anarchica Informale, contribuendo con attacchi diretti contro il Capitale e lo Stato, incitando l’azione diretta, e lo scambio di opinioni con altri compagni che hanno deciso di passare all’offensiva.

In questo modo, come ci hanno già consigliato i compagni dell’O.R Cospirazione delle Cellule di Fuoco, dobbiamo dire che sia meglio di non limitarci ad un ragionamento radicale ed insurrezionale attraverso il quale possiamo sentire un’identificazione con la Federazione Anarchica Informale, ma portare anche questa intolleranza nella pratica della nostra vita quotidiana, ed ancora di più dal momento che ci facciamo avanti verso la ricerca dell’anarchia.

Per essere più chiari ed efficaci, dobbiamo spiegare a coloro che sono interessati alla nostra azione in qualsiasi modo, che ogni tanto facciamo quello che facciamo, in modo da essere più sincere le nostre intenzioni ed avere un maggiore rispetto ed impegno a questa guerra fino alla fine.

Il 1° Ottobre 2012, alle ore 1.30 della notte, abbiamo incendiato una machina del 47° commissariato della Polizia Federale dell’Argentina (4250 Nazca Avenue, nel quartiere di Villa Pueyrredón), all’angolo della stessa tana dei sbirri e sotto il naso e le loro camere.

Rivendichiamo anche la responsabilità per l’incendio di un jeep di lusso, parcheggiato accanto società privata di sicurezza e sorveglianza SPS, nel quartiere di Villa Devoto.

Amici della Terra / Federazione Anarchica Informale

Atene, secondo processo “il caso Halandri” : Lettera di Athena Tsakalou alla corte (Aprile 2012)

Il 20 Aprile, nella corte marziale speciale della prigione femminile di Koridallos dove ha avuto luogo un’altra sessione del processo del secondo “caso Halandri”, Michalis Nikolopoulos ha letto la sua richiesta per il rinvio del processo e successivamente un’altra dichiarazione di Christos Tsakalos and Damiano Bolano (entrambi I compagni erano assenti dalla corte a causa del loro sciopero della fame). Dopo, l’avvocato della difesa di Gerasimos Tsakalos ha posto al giudice una lettera scritta da Athena Tsakalou, madre di Christos e Gerasimos Tsakalos. La stessa era presente nell’aula della corte, ma ha rifiutato di testimoniare. La lettera non è stata letta in corte, e il giudice che presiedeva ha semplicemente aggiunto che “la lettera verrà aggiunta al transcritto”.

La lettera completa è la seguente:

ALLA CORTE
18/04/2012

Ogni atto di ribellione esprime nostalgia per l’innocente e un appello all’essenza dell’essere
[Albert Camus]

Sto chiedendo a me stessa: perchè I genitori degli anarchici-rivoluzionari della Cospirazione delle Cellule di Fuoco sono stati chiamati a comparire al processo? Perchè ho ricevuo un mandato di comparizione? Lo stanno facendo in modo da chiedermi se sò qualcosa rigurdante l’organizzazione? Per rivolgermi domande sulla vita personale dei miei figli, per abbozzare il loro ‘profilo psicologico’ o per farsi un’opinione sulla loro ‘vita familiare’? O per chiedermi se sono d’accordo con le azioni dei miei bambini e, in generale, quelle dell’organizzazione? Per farmi stare in piedi in fronte alla corte, supportata da questo piccolo libro, e farmi giurare su questo dio che voi avete messo al servizio del potere? Per far sentire gli anarchici rivoluzionari in imbarazzo mentre ai loro genitori vengono chieste una grande quantità di fastidiose domande? O è cosi che voi stessi potete gioire nuovamente al pensiero che ci avete fatto credere che siamo noi coloro che devono dare le risposte e fare le scuse?

Io dichiaro, ancora una volta, che in nessun caso andrò a rispondere positivamente al vostro invito. E dal momento che, come dimostrato da tutto quello che stà succedendo, una serie di simili processi sono disposti ad inziare, io vi dico che non ne vale la pena tentare di mandarmi altri mandati di comparizione, dato che la mia posizione continuerà ad essere la stessa. Sotto nessuna circostanza attenderò a questo processo. Non risponderò a nessuna delle vostre domande. L’azione dei miei bambini e dei loro compagni era ed è chiaramente politica, anarco-rivoluzionaria, ed è pertanto non necessario investigare I parametri delle loro vite personali. L’organizzazione, appartenenza alla quale essi hanno ammesso rivendicando la responsabilità politica, ha formulato la sua stessa posizione con totale chiarezza, precisione e audacia. Nessuna cosa che io possa dire vuole essere leggera e insignificante. E dal momento che vorrei lasciare certe cose chiare e potenti come lo sono già e dato che non voglio dare a nessuno la soddisfazione di rovinare tutto con stupide ed eccessive questioni, io scelgo la positione di assenza.

In riferimento a me stessa in questo processo, io non voglio autorizzare certe frasi- una che è continuamente ripetuta con ottimo zelo ed enfasi- a stare appese in aria come un potenziale schermo di temerarietà ed onestà. Mi sto riferendo alla frase: “Noi stiamo provando il caso esaminandolo in profondità” ; che significa che voi passerete al giudizio basato sull’evidenza, e non sulla conclusiva circostanziale o in accordo con la logica della responsabilità collettiva.

E se ho menzionato questa frase non è perchè io improvvisamente mi aspetto il miracolo, ma perchè ad un certo momento- specialmente nei casi che hanno a che fare con individui dell’azione rivoluzionaria- le parole devono essere prese con importanza e responsabilità; a discapito del fatto che, fino ad ora, questo processo giudiziario ha indicato niente del genere. Ogni obbiezione basata sulla logica comune, come quella che riconosce I Prigionieri come prigionieri politici- esattamente come è definita dalla vostra costituzione e nello stesso modo come è anche menzionata nelle accuse è stata rigettata incontrollatamente, senza nessuna logica. Il concetto di assunzione politica della responsabilità è stata scambiata come responsabilità criminale, e questo è ovviamente dovuto non ad ignoranza o all’occasione. Per tanto, io evidenzio questa frase e alla fine del processo noi saremo capaci di vedere infatti quanto voi siete seri rispetto a quello che dite.

È vero che, fin dall’inizio della persecuzione degli anarchici rivoluzionari contemporanei, io ho scoperto ed ho prestato un’attenzione particolare ad un dipindo: il dipinto di Bruegel intitolato “La caduta di Icaro”. Il volo di Icaro ha a che vedere con i desideri degli esseri umani di scappare dalla terra della presa, di volare; di prevalere anche l’aria e camminarci anche su…

È orgoglio, arroganza, disobbedinza e desiderio di mostrare che anche gli esseri umani sono capaci di qualsiasi cosa. E ora il pittore piazza nel prevalente primo piano il contadino- dedicato all’aratura , alla terra, nient’altro ha importanza per lui- e nel fondo il pastore- che è un pò più curioso, ma anche lui sta guardando nella direzione sbagliata. Ancora più lontano sul fondo c’è la nave imponente continuante il suo stesso viaggio, e là, nell’angolo c’è il disegno del povero, piccolo piede di Icaro. Non ho mai visto prima una tale deposizione del progetto di Icaro. E probabilmente questo non è una coincidenza- non conosco la filosofia del pittore-, ma forse il significato è che la gente che sono contemporari con un esperiemento audace, sono troppo bloccati nelle loro stesse abitudini, troppo spaventati del cambiamento, non temerari nel riconoscere o provare qualcosa di nuovo.

Guardando al dipinto, Io non accetto questa deposizione. Ora che, in questo paese, la gente è soggetta al processo per osare ancora credere che se c’è qualcosa in questa vita che vale la pena fare è il progetto di Icaro- non importa quanta pena loro potrebbero sopportare, non importa quanta incarcerazione o quante condanne possono essergli imposte- Io voglio mantenere la speranza e la convinzione che ad un certo punto, coloro che sono contemporanei con questi ribelli, possono essere posti in primopiano e riconoscere la necessiatà del volo.

Athena Tsakalou

PS. Se sto mandando questa nota è perchè l’insistenza della corte in merito alla mia apparizione è peculiare e al di sopra di tutto perchè io non mi autorizzo al silenzio. Il silenzio corrisponde solo ai deceduti, e nei nostri tempi è stato applicato durante questi processi da coloro che sono completamente soggiogati dal comando del Potere.

E se voi in verità volete capire chi state provando, andate avanti, leggete I loro discorsi, guardate alle loro posizioni. Christos Tsakalos, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou sono al dodicesimo giorno di sciopero della fame, e loro hanno dichiarato : “Le tigri di collera sono più selvaggie dei cavalli di istruzione” [William Blake]…”Quando uno non muore per l’altro, allora noi siamo già morti” [Tasos Livaditis]… Nel 17 Aprile Giorgos Polidoros, Damiano Bolano, Haris Hadjimihelakis hanno iniziato lo sciopero della fame in supporto ai loro compagni, mentre il resto dei menbri imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco seguiranno a date determinate.

La solidarietà tra gli anarchici della prassi non è solo parole. Nelle nostre decisioni non-negoziabili di rovesciare la nostra vita quoidiana in revoluzione attraverso l’azione diretta e l’assistenza della guerriglia urbana anarchica, noi abbiamo incominciato un corso che ha un punto di inizio ma che non ha un punto di fine.

Grecia: Nuovo contatto di posta elettronica per i membri detenuti della R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco

La email per il contatto con i membri incarcerati della CCF si è spostata al server di riseup.net. D’ora in poi, è possibile comunicare a sinomosiapf@riseup.net

Assemblea di solidarietà con la R.O. CCF
e quelli perseguiti per lo stesso caso / Atene

Atene: Manifestazione di solidarietà a coloro che sono perseguitati per la causa della CCF, il 5/10 – Inizio della nuova corte marziale il 8/10

L’inizio del nuovo processo, per il caso della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco è impostata per l’8 Ottobre, 2012 e riguarderà quattro indagini diverse: l’invio dei pacchi incendiari il 1° Novembre del 2010 (azione per la quale la CCF ha assunto la responsabilità), gli arresti effettuati durante l’operazione antiterroristica nel 4 Dicembre, 2010, gli arresti che sono seguiti, a Volos, il 14 Marzo 2011, e la sparatoria con i poliziotti nel quartiere di Pefki il 18 Maggio, 2011. Diciassette persone affrontano delle accuse, tra cui nove membri della CCF, l’anarchico Theofilos Mavropoulos, i quattro anarchici che furono catturati il 4 Dicembre 2010 (Stella Antoniou e gli incarcerati Giorgos Karagiannidis Alexandros Mitrousias, Kostas Sakkas), l’anarchico Konstantinos Papadopoulos (che è stato arrestato ad Atene nel Marzo 2011, lo stesso giorno che si sono catturate i cinque membri della CCF a Volos, ed è stato rilasciato su cauzione) e i due compagni ricercati Giannis Michailidis e Dimitris Politis.

Contro tutte le autorità
Accanto a combattenti della libertà

L’8 Ottobre un altra corte marziale inizia nella prigione di Koridallos, contro i compagni perseguitati per la R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, sia che abbiano assunto la responsabilità politica per la partecipazione in essa o negano qualsiasi rapporto.

1° processo
4 indagini-casi (Volos, Pefki, pacchi, 4 Dicembre)
17 imputati
13 compagni imprigionati

9 membri della CCF: Damianos Bolano, Panagiotis Argyrou, Michalis Nikolopoulos, Giorgos Nikolopoulos, Gerasimos Tsakalos, Christos Tsakalos, Giorgos Polidoros, Harris Hatzimichelakis, Olga Economidou

8 perseguitati: Teofilos Mavropoulos, Ntinos Papadopoulos, Stella Antoniou, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis, di cui 2 ricercati: Giannis Michailidis, Dimitris Politis

La dottrina della “tolleranza zero” applicata negli ultimi anni, dimostra la determinazione di distruggere in ogni modo il nemico interno, e in modo più intenso durante la crisi economica e sistemica. Sia quando mira ai membri della O.R Cospirazione delle Cellule di Fuoco, che sono perseguitati, sia per le loro azioni e per le loro posizioni politiche, sfidando attivamente l'”invulnerabile” maschera dello stato “potente” (ad esempio le bombe nel parlamento, nella prigione di Koridallos, presso gli uffici dell’Alba Dorata, nel tribunale di Atene, ecc), o quando mira a gli anarchici perseguitati che sono detenuti per lo stesso caso, chiarendo che tutte le resistenze sociali saranno perseguitate violentemente, e per di più la teoria e la pratica anarchica.

Il percorso della resistenza contro la barbarie capitalista, la strada della lotta per la libertà, passa attraverso la solidarietà con coloro che l’hanno attraversata per primi. Non lascia nessuno solo, non lascia nessuno indietro.

Manifestazione di solidarietà per coloro che sono perseguitati per la causa della O.R CCF Venerdì 5 Ottobre, ore 19.30, Propilea (via Panepistimiou, Atene)

Inizio del processo – Raduno al tribunale delle carceri femminili di Koridallos
Lunedì 8 Ottobre 9,00

Assemblea di solidarietà per la CCF e coloro che sono perseguiti per lo stesso caso / compagne, compagni
saspf.squat.gr

Grecia : L’arresto dell’anarchico Tasos Theofilou puzza di montatura poliziesca

Un caso di rapina, durante il quale è accaduta l’uccisione di un cittadino che aveva attaccato i rapinatori, è stato trasformato dalle forze anti-terrorismo in un caso di “terrorismo”, mentre i pappagalli sono stati addestrati a scrivere di scenari mostruosi, pieni di menzogne, che non hanno niente a che fare con i fatti del fascicolo processuale (come di solito succede quando gli anti-terrorismo inventano un caso).

L’anarchico Tasos Theofilou, che è stato arrestato per questo caso, nega fortemente tutte le accuse fin dal primo momento, mentre il suo avvocato Sp. Fitrakis ha parlato di magre prove nel fascicolo.

Dando un’occhiata al caso (come presentato nei fascicoli e non come presentato dai pennivendoli che prendono ordini dal 12° piano del GADA, quartier generale della polizia di Atene), vediamo salire la puzza di una montatura poliziesca. Pochi giorni dopo la rapina, una persona “anonima” avrebbe presumibilmente chiamato gli sbirri (!) dicendogli che il rapinatore di Paros era seduto sui gradini della stazione metro di Keramikos. Hanno perfino fatto una descrizione. Immediatamente le forze anti-terrorismo si sono recate sul posto e hanno arrestato T. Theofilou.

Che interesse hanno le forze anti-terrorismo in un caso di rapina? Alla stazione di polizia hanno preso con la forza la sua saliva e le sue impronte digitali, per poi annunciare subito dopo che il suo DNA combaciava con il DNA di un capello trovato nel cappello caduto ad uno dei rapinatori a Paros! Nessuna impronta nè niente. Per quanto riguarda il DNA, si possono leggere gli articoli del giornale “Kontra” sulla importante discussione che sta avendo luogo nel corso del processo a Lotta Rivoluzionaria, per rendersi conto di come sia un metodo non solo discutibile, ma completamente inaffidabile.

E’ una coincidenza che prima dell’arresto di Theofilou le forze anti-terroriste dicessero ai pennivendoli di essere sulla buona strada e di avere delle prove? Si può facilmente rendersi conto di chi sia la “persona anonima” che ha riconosciuto il rapinatore (travisato) di Paros sui gradini del metro e ha chiamato la polizia. Le “domande”, comunque, non si fermano qui.

Quando Theofilou si trovava nelle mani delle infami forze di polizia, tre o quattro sbirri ricordarono che era lui la persona che portava avanti il “contropedinamento”, quando sorvegliavano le case di persone connesse alle CCF ad Atene, Pireaus e Agrinio! Questa presunta persona non fu mai arrestata e nemmeno detenuta, ma le sue caratteristiche venivano ricordate due anni dopo! In questo modo, Theofilou fu accusato dell’intera lista di azioni attribuite alla CCF (e alle persone dietro i membri dell’organizzazione) e dovrà affrontare un secondo fascicolo di inchiesta gestito dal procuratore speciale Baltas. Questa costruzione “puzza” davvero.

fonti : a, b

Grecia: Lettera dal compagno anarchico ricercato Giannis Mihailidis riguardo le accuse sull’incidente nell’isola Paros

Il 10 agosto è avvenuta una rapina in una banca nella località di Naousa sull’isola di Paros. Durante la fuga i responsabili hanno ucciso con un colpo un tassista, che nel suo fervore di buon cittadino aveva tentato di ostacolare la loro fuga. Il 18 agosto il compagno anarchico Tasos Theofilou è stato arrestato nel quartiere Kerameikos di Atene. Ha scoperto con sorpresa di essere accusato di aver preso parte a questa rapina, la prova della sua partecipazione sarebbe nel ritrovamento di tracce del suo DNA (preso nel commissariato centrale di Atene dopo il suo arresto) con un cappello ritrovato sul posto dove sono avvenuti i fatti. Tutta la spazzatura giornalistica del paese pubblica le sue foto e tutti i media di comunicazione lo descrivono come “mostro”, “psicopatico terrorista”, ecc. e inoltre segnalano due altri compagni, da più di un anno e mezzo ricercati per l’appartenenza alla CCF, Giannis Mihailidis e Dimitris Politis, come suoi complici. Tasos Theofilou si dichiara anarchico ma nega la partecipazione alla rapina a Paros. E’ stato quindi portato davanti al procuratore K. Baltas incaricato del caso della CCF, perchè la polizia insiste di averlo visto un anno e mezzo fa in compagnia di persone che furono poi arrestate nell’operazione antiterrorista del 4 dicembre 2010 (in cui furono presi Kostas Sakkas, Stella Antoniou, Alexandros Mitrousias e Giorgios Karagiannidis, che negano l’appartenenza alla CCF). Infine i giudici decidono di metterlo in carcerazione preventiva, sia per la rapina e l’omicidio di Paros sia per l’appartenenza alla CCF. Data l’ondata di disinformazione lanciata da stampa, TV, poliziotti e giudici, il compagno latitante Giannis Mihailidis ha pubblicato la lettera che segue.

Una piccola narrazione di una storia di illegalità…

Comincio a scrivere a causa delle accuse mosse a mio carico dai Mezzi di Inganno di Massa (i media), come complice nell’omicidio di un infame durante una rapina a Paros. La principale ragione per cui scrivo è per rompere il monopolio del discorso delle autorità, almeno intorno alla mia persona e alle mie scelte.

Ovviamente fa particolarmente arrabbiare vedere qualunque piccolo viscido giornalista che ha imparato a strisciare e a fare quello che gli dicono i suoi superiori di fare descrivermi come “spietato”. Spietati sono coloro che riproducono le menzogne che potrebbero portare le persone alla distruzione.

Quindi interrompo il silenzio che in uno stato di illegalità pensavo mi avrebbe aiutato a muovermi più con calma, e ho scelto di parlare. Tuttavia non voglio parlare in maniera parziale e creare un’immagine vittimista di me stesso, quindi mi esprimerò in maniera totale.

Per cui parliamo di me… Continue reading Grecia: Lettera dal compagno anarchico ricercato Giannis Mihailidis riguardo le accuse sull’incidente nell’isola Paros

Bristol, UK: Azione diretta contro missionari cristiani

Nelle prime ore di questa mattina, Jesus Kingdom City (parte dei crociati pentecostali della Chiesa Cristiana Redenta di Dio), con base nel centro città e predatori dei quartieri degli sfruttati, alleati con altri missionari in Africa e Asia, hanno visto il loro minibus dato alle fiamme su Beaufort Road, St George, a Bristol.

“Siate fruttuosi e moltiplicatevi, riempite la terra, e sottomettetela; dominate i pesci del mare e gli uccelli del cielo, e ogni cosa vivente che si muove sulla terra”
–Genesi 1:28

“Una donna che ha paura del Signore, deve essere venerata”
–Proverbi 31:30 (dalla pagina principale del sito web di Jesus Kingdom City)

“L’umanità non sarà libera finchè l’ultimo re non sarà strangolato con le budella dell’ultimo prete”
–Denis Diderot

Dalle prime società basate sulla classe sociale, la religione ha significato il rafforzamento della sottomissione, punizione, debito, sacrificio, autodisprezzo e moralismo. Nello specifico, il Cristianesimo è sempre andato per mano con la colonizzazione europea, spesso spianando la strada all’egemonia militare/economica allo scopo di sottomettere e indottrinare le popolazioni potenzialmente scomode. Questo lavoro infame continua oggi nelle missioni, attraverso la logica paternalista dello sviluppo e dell’integrazione, tramite la propagazione della supremazia dell’uomo sulla donna e dell’umano sulla natura.

Vittoria per lo sciopero della fame di Marco Camenisch, a cui si è unitaElisa di Bernardo!

Saluti iconoclasti ai membri della prima fase della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolar modo questa volta a Olga Ekonomidou che ha sostenuto 53 giorni di reclusione in isolamento per la sua continua insubordinazione; al compagno Tortuga; agli elementi informali a Melbourne; e agli eretici anarchici colpiti dalla repressione in Italia.

Questa volta l’obiettivo della nostra negazione è stato il Cristianesimo – nel futuro saranno facilmente altri spettri (religiosi o non) tra coloro che cercano di reprimere e ridurre l’assoluta sovranità delle individualità uniche dentro a categorie, identità e moralità.

Walk into the night of chaos…

Associazione del Libero Pensiero/Frazione dei Rinnegati del Genere

Atene: Assunzione di responsabilità per attacchi incendiari contro l’Alba Dorata (Chrissi Avgi)

(Da l’attacco incendiario agli uffici locali del partito neonazista in Pangrati)
(da l’attacco incendiario nell’azienda del proprietario neo-nazista in Peristeri)

 

(da l’attacco incendiario nell’azienda del proprietario neo-nazista in Peristeri)

Coloro che seminano il terrore, riceverano il nostro odio.

L’alibi non passano più…

Non esistono elettori illusi dell’Alba Dorata. Coloro che l’hanno sostenuta, l’hanno fatto consapevolmente. Si tratta niente di meno che fascisti.

Coloro che investono nel ruolo della vittima per raccogliere nelle loro misere organizzazioni una decina di poveracci della sinistra in più, seminano solo il disfattismo verso il fascismo.

Finché gli immigrati non costruiscono le loro strutture auto-organizzate d’auto-difesa contro i fascisti e riducono il loro “coraggio” tra miserabili litighi tra di loro e in comportamenti antisociali, stano contribuendo alla diffusione del cannibalismo sociale.

Le uniche persone che ormai non cercano alibi sono i fascisti stessi, apertamente impegnati in un progetto omicida, sotto la copertura degli apparati dello Stato e col sostegno aperto o velato degl’istinti più marci di quella popolazione fascista e medio-borgese.

Per quanto ci riguarda, non abbiamo mai cercato per alibi. La nostra guerra con i bastardi dell’Alba Dorata non è una moda nel contesto della loro (presumibilmente) “inattesa” ascesa. Da anni, li combattiamo nelle strade, nella loro mentalità. Li combattiamo perché sono l’aspetto più terribile, il braccio lungo dei nostri nemici principali: il potere e il capitale. E non li abbiamo mai dato pieta.

– Il 12 Agosto abbiamo incendiato gli uffici dell’Alba Dorata in Via Filolaou nella zona di Pagrati.

– Il 22 Agosto, nella zona di Peristeri, abbiamo ridotto in cenere azienda e veicolo aziendale di proprietà del neo-nazista e teppista Efstathios Boukouras, parlamentare del Korinto con l’Alba Dorata.

Arrivederci…

PS: la nostra solidarietà al compagno Tasos Theofilou.*

fonte

* Anarchico/anti-autoritario che è stato arrestato dalla polizia il 18 Agosto 2012, nella zona di Kerameikos ad Atene, ed è ancora tenuto prigioniero per accuse gravi, tra cui il suo presunto coinvolgimento nel caso di rapina a mano armata con l’omicidio d’un cittadino 53 (che ha provato di fare l’eroe nel tentativo di fermare i ladri sulla loro fuga) a Naoussa sull’isola di Paros, il 10 Agosto. Il nome di Tasos Theofilou è stato anche implicato nel caso di R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolare, egli è ora nel mirino per gli incidenti che hanno avuto luogo ad Agrinio e nel centro della città di Atene nel 2010.

Quinto comunicato della CCF/FAI-Messico

Foto dell’incendio nell’azienda Plásticos Viga

Agli/alle incendiar* ed antagonist* affini
Quinto comunicato della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale del Messico:

Tornano gli/le incendiar* in guerra permanente contro ogni autorità!
Tutta la nostra solidarietà col guerriero anarchico individualista Mario López!
Per la distruzione del sistema di dominio!
Per la Liberazione Totale!

Oggi, sono cominciate le udienze del giudizio al compagno Mario López “Tripa”, per le accuse di danni alla proprietà ed attentato alla pace pubblica. Ferm* nei nostri principi e convint* del fatto che la solidarietà sia molto più che parole, la CCF/FAI del Messico ha iniziato il fuoco contro il dominio, distruggendo la sua sporca merce ed attaccando i simboli del potere.

La Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M) ha nuovamente dato vita al fuoco liberatore. In un’azione coordinata tra le cellule dello stato del Nuevo León e le cellule dello stato di Puebla, la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) ha attaccato simultaneamente nel comune di Apodaca, Nuevo León e nel pieno centro storico della città di Puebla, Puebla, incendiando l’impresa Plásticos Viga, della colonia Río Pesquería, comune di Apodaca, Nuevo León, ed il Museo della Rivoluzione Messicana, nel centro storico del comune di Puebla, stato di Puebla, un giorno prima della celebrazione del “Giorno del pompiere”.

Con questo attacco solidarizziamo col cinoagbi Mario López (sequestrato dal Governo del Distrito Federal), esigendo la sua immediata liberazione. Ugualmente, solidarizziamo col guerriero anarco-ecologista Braulio Durán, prigioniero nella città di León, Guanajuato, coi/colle nostr* compas italian* sequestrat* nell’operazione Ardire, con i/le compas incarcerat* in Bolivia, con i/le compagn* prigionier* in Cile, coi/colla compas della Cospirazione delle Cellule di Fuoco prigionier* in Grecia, con i/le nostr* fratelli/sorelle incarcerati in Argentina ed Indonesia e con tutt* i/le nostr* compagn* sequestrat* dal sistema di dominio nel mondo.

A pochi giorni dal nostro primo anniversario, questo nuovo coordinamento informale di lotta anarchica ha colpito ancora il sistema di dominio in solidarietà con i/le nostr* fratelli/sorelle in guerra sequestrat* nelle carceri del mondo, dimostrando che la lotta contro il Potere è pssibile. Perciò facciamo un richiamo a tutt* gli/le anarchici/he d’azione di abbandonare la paura immobilista e le posizioni riformiste dei parassiti servili. Gli/le invitiamo ad accompagnarci nella lotta decisa contro il dominio.

Ancora lasciamo in chiaro che la nostra lotta non è per la trasformazione del capitale e dello Stato, non è per trasformare le loro leggi, non è per qualcosa di meglio, non è per trasformare la tecnologia, non è per trasformare il dominio, non lottiamo contro l’imposizione di questo o di quel presidente, LOTTIAMO PER IL CAOS E LA DISTRUZIONE, LOTTIAMO CONTRO IL POTERE ED IL DOMINIO SIANO DI DESTRA DI SINISTRA, POPULISTI O RIVOLUZIONARI. LOTTIAMO PER L’ANARCHIA.

Saluti ai/alle compagn* delle Células Autónomas de la Revolución Inmediata (CARI-PG), ai/alle compagn* delle Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS), ai/alle compas di Acción Anarquista Anónima, alla Célula Insurrecional Mariano Sanchez Añon, ai/alle fratelli/sorelle del Frente di Liberación de la Tierra, ai/alle Luddistas contra la Domesticación de la Naturaleza Salvaje ed a tutti i gruppi di azione anarchica e tutte le individualità anarchiche ed anarco-nichiliste!

Per estendere la Cospirazione delle Cellule di Fuoco serve solo voglia di lottare per la liberazione totale, benzina e fiammiferi. E’ iniziata la lotta contro l’ordine esistente, facciamo sì che s’estenda in ogni dove.

Tutt* siamo complici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!
Viva i gruppi di affinità anarchica!
Viva l’anarchismo d’azione!
Viva il fuoco liberatore e la polvere vendicatrice!
Forza, compagno Mario!
Forza, compagna Felicity!
Forza, compagno Braulio!
Froza, compagno Gabriel!
Per la demolizione delle prigioni!
per la Liberazione Totale!
Per il coordinamento internazionale anarchico!
Viva il Caos!
Viva l’Anarchia!

Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale (CCF-FAI)
Messico, 21 agosto 2012

da Parole Armate

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Atene: Attacchi incendiari da parte della nuova Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI-FRI

Questa traduzione del testo dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore che in precedenza era resa pubblica dal Contra Info qui è dedicata ai tutti/e compagni/e in Italia che nell’ultimo periodo vengono pressi di mira per l’ennesima volta da parte delle autorità. La solidarietà è l’arma del popolo!

Assunzione di responsabilità per gli attacchi incendiari da parte dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore (CCF/FAI-FRI)

I lupi non possono essere imprigionati, non possono essere domati

La citazione seguente è dedicata agli rivoluzionari anarchici Giannis Michailidis e Dimitris Politis, che sono ricercati per la partecipazione all’organizzazione rivoluzionaria anarchica CCF e non si arrenderanno mai! Che i nostri incendi vi diano forza e le nostre ceneri nascondino le vostre tracce, fratelli.

“Se mi guardo attorno mi vien voglia di vomitare. Da una parte lo scienziato a cui devo credere per non essere ignorante. Dall’altra il moralista e il filosofo dei quali devo accettare i comandamenti per non essere un bruto. Poi viene il Genio che devo glorificare e l’eroe innanzi al quale devo inchinarmi commosso.

Poi viene il compagno e l’amico, l’idealista e il materialista, l’ateo e il credente e tutta un’altra infinità di scimmie definite e indefinite che vogliono darmi i loro buoni consigli e mettermi, finalmente, sulla buona via. Perché – naturalmente – quella su cui cammino io è una via sbagliata, come sbagliate sono le mie idee, il mio pensiero, il mio tutto.

Io sono un uomo sbagliato. Essi – poveri pazzi – sono tutti pervasi dall’idea che la vita li abbia chiamati ad essere sacerdoti officianti sull’altare delle più grandi missioni, poiché l’umanità è chiamata a dei grandi destini…

Questi poveri e compassionevoli animali deturpati da bugiardi ideali e trasfigurati dalla pazzia, non hanno mai potuto comprendere il miracolo tragico e giocondo della vita, come non hanno potuto accorgersi mai che l’umanità non è affatto chiamata da nessun grande destino. Se qualche cosa avessero compreso di tutto ciò, avrebbero almeno imparato che i cosiddetti loro simili non hanno voglia affatto di rompersi l’osso spinale per cavalcare l’abisso che l’uno dall’altro separa.

Ma io sono quel che sono, non importa cosa.

E il gracidare di queste multicolori cornacchie altro non serve che a rallegrare la mia personale e nobile saggezza. Non udite, o scimmie apostoliche dell’umanità e del divenire sociale, qualche cosa che romba al di sopra dei vostri fantasmi?

Udite, udite! È lo scrosciare saettante delle mie furibonde risate, che su, nell’alto rimbomba!
[Renzo Novatore, con pseud. Brunetta l’Incendiaria]

Innanzitutto vogliamo chiarire che lo scopo di questa analisi non è affatto la formulazione di una teoria. Invece, si sceglie come mezzo per la diffusione della visione rivoluzionaria ed ha come scopo principale il consolidamento pratico e il rafforzamento delle resistenze collettive all’autorità, nello stesso modo in qui essa indebolisce i rapporti personali e priva di significato la vita quotidiana.

Il contesto storico odierno trova il capitalismo in tumulto ed i equilibri interni della società in mutazione. I meccanismi inerenti al sistema per la sua riproduzione ed auto-equilibrio funzionano sempre più intensamente. Così, i Stati, come il meccanismo di base per assicurare il totalitarismo, si impegnano a rafforzare tutti i loro mezzi di sottomissione pratici ed indiretti.

In questa condizione, come previsto, sempre più gruppi sociali entrano in contatto con il lato disgustoso dell’autorità. Questo non significa che le persone elaborano le loro esperienze nello stesso modo. Sono pochi quelli che finora concepiscono la vera natura disumana del capitalismo. La sua anima maliziosa. Ancora più meno sono quelli che hanno le palle per liberarsi nella prassi, anche se brevemente, dai quadri soffocanti del potere. Per questo motivo è assurdo di credere che sia possibile, così semplice, un cambiamento del mondo, una rivoluzione mondiale. Tuttavia, la guerra con il potere esiste ed esisterà per sempre, fino a quando anche un unico uomo si sente limitato ed evaderà dalla sua prigione.

Noi seguiamo il nostro cammino attraverso la rete caotica dell’autorità che si estende nella società. L’obiettivo è l’annullamento con la prassi della più profonda concezione di restrizione che possiamo identificare in qualsiasi situazione. Per raggiungere questo obiettivo scegliamo azioni che per la etica della società sono estreme. La legge della città è rimasta la stessa con la legge della giungla. Dopo quasi 4000 anni di evoluzione della civiltà, l’uomo non è riuscito ancora a superare con la sua logica il gioco contenzioso della dominazione del più forte. Allora attacchiamo furiosamente l’esistente, non per vincere in qualche battaglia di superiorità, ma per distruggerlo completamente. Proclamiamo, con ogni nostra azione, la guerra a qualsiasi cosa rafforzi o rappresenta il potere del cazzo per soddisfare i nostri desideri. Perché abbiamo capito che non c’è altra strada per recuperare la libertà al di là dell’infinita lotta dentro e fuori i confini del sé.

Dovunque ti trovi, scava in profondità.
La sorgente è là sotto.
Non ti preoccupare, se la gente
cupa griderà: “C’è l’inferno, là sotto!”
[Friedrich Nietzsche]

Nella notte di Sabato, 12 Maggio, ad Atene, abbiamo scelto di colpire un veicolo delle Poste Elleniche (ELTA) che era parcheggiato nella Piazza Cyprou nel quartiere di Holargos con un semplice ordigno incendiario di 1,5 litro di benzina, e la chiesa di Aghios Ioannis (San Giovanni) all’incrocio di Via N.Dimitrakopoulou e Petmeza nel quartiere di Makrygiannis (vicino alla collina Filopappou) con 3,5 litri. Il furgone delle Poste Elleniche è distrutto completamente mentre nella casa di Dio sono stati causati danni ingenti. Queste azioni sono state “nascoste” da parte dei media. Per quanto riguarda se sono state fatte, è testimoniato dalle ceneri che abbiamo lasciato nei posti in questione. Quando effettuiamo azioni di questo genere o quando infrangiamo altre leggi, quando rompiamo gli imperativi sociali dissolvendo i confini predeterminati tra di noi per creare relazioni oneste, siamo felici perché siamo liberi. La cosa più importante è la consistenza naturale alle nostre azioni. Parallelamente consideriamo come dato di fatto che vi sia la necessità di dichiarare pubblicamente le nostre azioni rivoluzionarie, come anche il nostro modo di vivere, le nostre pratiche e il codice dei valori che abbiamo creato il quale ci “detta” di seguire questa strada personale verso la realizzazione del sé. Per il massimo livello di coscienza del Potenziale umano.

Il dubbio è fonte di conoscenza. Attraverso il dubbio, l’uomo può realizzare la miseria dell’esistente. Ma per incarnarsi e diventare un’arma utile contro il nemico questo dubbio, ha bisogno di persone decenti, coraggiosi e combattivi con progetti pertinenti. La violenza rivoluzionaria che viene esercitata da queste persone può, nelle circostanze esistenti, essere considerata l’esercizio più diretto ed efficace. Questo perché le “sane” posizioni politiche per noi non sono una mera conciliazione con il nemico, ma una guerra in cui, invece di dialogare con il tuo nemico, lo pugnali.

Infine, vogliamo l’intensificazione delle situazioni. Vogliamo avere contro di noi i padroni del mondo. Conosciamo il potere del nemico e non ci aspettiamo da lui compassione o comprensione. Lo vogliamo nemico, persecutore ovvio. Così, attraverso la nostra posizione pubblica per quello che riguarda le nostre azioni, ogni persona che lo desidera può trovare ragioni chiare per i nostri atti. Non desideriamo coalizioni ed unioni con chiunque indegno che nega il suo stesso potere personale. Non facciamo compromessi, non passiamo la nostra vita come miserabili. Vogliamo che i possessori ci chiamano ladri pisciando nei loro pantaloni.

Dentro e fuori le mura, la solidarietà tra gli anarchici della prassi esiste e si trova nell’intenzione comune delle nostre azioni: per indirizziarsi con passo fiammeggiante verso il culmine nelle nostre idee.

Pertanto, questa lettera di assunzione di responsabilità è dedicata specificamente al Rami Syrianos, il quale ha effettuato un sciopero della fame vittorioso dal 15 al 21 Maggio chiedendo la rimozione del regime speciale di detenzione imposto dai secondini delle carceri di Nigrita a Serres, come anche a tutti i prigionieri decenti.

Continuare a tenere forti, compagni, sempre coerenti. Abbiamo ancora molte esplosioni da dedicarvi.

COSPIRAZIONALITÀ – DIGNITÀ – SODALIZIO

Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Viva l’Internazionale Nera

PS.1: Dobbiamo informare la cellula dei membri imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che l’oscurità la quale abbiamo scelto per il periodo precedente è dovuta alla ricerca di tecniche e infrastrutture. Restiamo sempre coerenti alle nostre scelte e alla ricerca di nuovi complici.

PS.2: Per quanto riguarda Roberto Adinolfi, direttore della società energetica Ansaldo Nucleare, controllata dal gigante dell’industria aerospaziale e della difesa, Finmeccanica, gli auguriamo delle belle passeggiate con la sedia a rotelle e le stampelle. Ora avrà tempo sufficiente per pensare ai risultati delle sue scelte.

Nucleo Olga, ti ringraziamo!

FAI/FRI
COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
GRUPPI RIVOLUZIONARI PER LA DISPERSIONE DEL TERRORE

Aggiornamenti sulle battaglie all’interno delle carceri greche

Primo Maggio 2012
“Una battaglia è stata vinta ma la guerra non finisce qui…”

Dopo 23 giorni di sciopero della fame, usciamo vincitori contro l’usura, il disfattismo e il sentimento di cattività che dominano il mondo dei detenuti.

Abbiamo scritto: “Abbiamo preso una decisione … lottiamo fino alla fine …” Siamo rimasti coerenti in questa scelta anche quando abbiamo visto i nostri fratelli Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou andare via e ricoverarsi in condizioni gravi nell’ospedale di Tzaneio. Perché da tutto quello che si scrive, noi amiamo di più quello che ognuno scrive con il suo sangue e sigilla con le sue azioni. Tutto il resto sono chiacchiere vuote e perdita di tempo.

Per tutti questi 23 giorni non abbiamo rimpianto nemmeno per un minuto la nostra scelta di uno sciopero della fame. Conoscevamo il rischio. Sappiamo che tutti muoiono… ma ci sono morti che pesano in modo diverso, perché siamo noi stessi a scegliere il modo di morire, come scegliamo anche e il modo in cui vivere. E abbiamo deciso di uscire vincitori da questa battaglia.

Gerasimos e Panagiotis hanno vinto il loro trasferimento definitivo dalle carceri di Domokos. Gerasimos ha ottenuto il suo trasferimento alle carceri di Koridallos e Panagiotis dal momento che è stato condannato ad una pena a lungo termine (pari a 37 anni di carcerazione), e per tanto non potrebbe venire ad una prigione come quella di Koridallos, dal momento che questa è principalmente per coloro che stanno aspettando un processo d’appello – ha vinto un trasferimento in una prigione di sua “scelta”, e così sarà trasferito alla prigione di Trikala, dove si trovano già in detenzione altri tre membri della Cospirazione dei Nuclei di Fuoco.

Questa vittoria, fornisce a suo modo anche un’altra eredità nella ricerca di co-esistenza politica dei membri della CCF dentro le mura ed elimina l’isolamento che loro provano ad imporci.

In questa confrontazione – con il sistema, il tempo e l’usura che sono l’avversario – abbiamo usato i nostri corpi come barricate e come garanzia per la nostra dignità. Per tanto, non abbiamo ne supplicato e ne mendicato la solidarietà da luoghi che abbiamo sempre evitato di associarci con nel nostro corso come anarchici della prassi. Siamo stati lontano da partiti di sinistra, conferenze stampa di fondo umanitario, dagli ambienti riformisti. Scegliendo in questo modo una solitudine cosciente abbiamo contato amici e nemici, compagni e indifferenti, azioni e silenzi…

Non abbiamo parole da sprecare per i populisti meschini e per gli insignificanti. Diversamente la parola “grazie” è molto povera per i compagni provenienti da tutta la Grecia che hanno corso, hanno distribuito volantini, attaccato manifesti, hanno organizzato sedute di contro-informazione con microfoni, manifestazioni, hanno occupato una stazione televisiva, sono venuti in corteo fuori dalle carceri, hanno effettuato trasmissioni radiofoniche di aggiornamenti…

Infine inviamo il nostro più caloroso abbraccio a tutti quelli vandali, agli incappucciati, ai provocatori, agli incendiari e bombardieri notturni in Grecia, gli anarchici nichilisti in Spagna ai nostri fratelli in Bolivia, in Inghilterra ed a tutti i nuclei della Federazione Anarchica Informale e la Cospirazione delle Cellule di Fuoco …

Nulla sarebbe lo stesso senza tutti voi…

Arrivederci compagni.

Sebbene abbiamo vinto, ora dobbiamo solamente incominciare la prossima battaglia.

PER LA DIFFUSIONE DELLA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE (FAI / IRF)

PER L’INTERNAZIONALE NERA DEGLI ANARCHICI DELLA PRASSI

Nucleo dei membri imprigionati delle CCF-FAI
E l’anarchico rivoluzionario Th.Mafropoulos.

Nel frattempo, e in base alle informazioni che abbiamo ricevuto finora, il prigioniero Spyros Dravilas ha sospeso lo sciopero della fame dopo che la sua richiesta è stata, ancora una volta, respinta. Il Consiglio delle Carceri di Domokos gli ha negato il congedo temporaneo dal carcere per cinque giorni di cui ha diritto da ormai 2,5 anni.

All’interno del sopraccitato inferno di Domokos, un’insurrezione è stata effettuata il 1° Maggio. Sin dall’inizio, gli squadroni della polizia erano presenti alle strutture della prigione. I detenuti del braccio E1 hanno rifiutato di entrare nelle celle ed hanno protestato contro le sadiche guardie carcerarie, chiedendo che il loro compagno detenuto Stavros Makelaris ritornasse immediatamente nel braccio dalla cella dall’isolamento punitivo, dove si trova per 40 giorni ormai. L’uomo è stato punito e messo in isolamento accusato di fabbricare grappa (tsipouro) all’interno della prigione per proprio uso! Nella notte, unità repressive speciali di antiterrorismo (ΕΚΑΜ) erano riferite come pronte ad assaltare il braccio E1 delle carceri di Domokos, al fine di soffocare la protesta dei detenuti.

Un giorno prima, il 30 Aprile, l’Assemblea Generale dei Dottori dell’Ospedale generale statale di Nikaia (Atene / Pireo) aveva rilasciato una denuncia pubblica riguardante il trasferimento di un prigioniero, vale a dire il compagno in sciopero della fame Giorgos Karagiannidis. I medici hanno dichiarato che il paziente è stato ricoverato in ospedale il 23/4 con le mani ammanettate dietro la schiena, custodito da più di dieci agenti di polizia che si erano coperti il viso con cappucci neri e visibilmente in possesso di armi pesanti (mitragliatrici automatiche), mentre il servizio dei medici ha dovuto esaminare il paziente solo sotto lo stretto monitoraggio di quegli uomini. I medici di Nikaia hanno confermato che l’esatto stesso comportamento abusivo si è verificato quando Kostas Sakkas è stato ricoverato all’ospedale Attikon il 25/4. Come dichiarano i medici, ambedue gli uomini sono prigionieri politici, eppure sono stati trattati dalla polizia come se fossero dei trasgressori pericolosi . Infine, sottolineano che nello stesso periodo certe persone eminenti (come l’ex ministro della Difesa Akis Tsohatzopoulos, il quale è stato incarcerato poco prima delle elezioni parlamentari) é stato mandato in custodia in condizioni ideali, con una discreta presenza della polizia ed aggiungono: “Noi, come medici dell’Ospedale generale statale di Nikaia, stiamo denunciando tali apparizioni e pratiche che insultano sia la nostra personalità che quella dei nostri pazienti, dal momento che siamo stati costretti a svolgere il nostro lavoro sociale, in condizioni così terribili, e per questo dichiariamo che non permetteremo più al nostro ospedale pubblico di essere convertito in un spettacolo teatrale di arbitrarietà e brutalità dello Stato.”

Nel frattempo, in accordo con le informazioni ricevute fino ad ora, il prigioniero Spyros Dravilas ha sospeso lo sciopero della fame il 27/4. Il Consiglio della Prigione di Domokos che gli ha negato il congedo temporaneo dal carcere per 5 giorni di cui ha diritto da ormai 2,5 anni, ha ora stabilito un incontro previsto per venerdì, 11 maggio, per decidere sulla sua giusta richiesta.

puoi leggere anche qui

Atene/Pireo: Dimostrazioni di solidarieta’ Venerdi, 27 Aprile, all’esterno delle carceri di Koridallos

“guerra ad oltranza…la nostra liberazione dal carcere dev’essere costruita da noi stessi e dai nostri compagni”

Christos Tsakalos, 18 Aprile (registrazione di Radio 98fm)

Realizzazione immediata delle richieste degli anarchici in sciopero della fame nelle prigioni di Koridallos.

Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, che sono in sciopero della fame dal 16/04/12 e che chiedono l’immediato rilascio dell’anarchica Stella Antoniou per motivi di salute, cosi’ come la revoca delle nuove accuse e delle loro nuove incarcerazioni preventive; i compagni sono accusati dei 250 attacchi rivendicati dalla R.O. CCF, anche se negano di avere alcuna partecipazione all’organizzazione…

I membri delle CCF Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, che sono in sciopero della fame dal 08/04/12 chiedeno il loro definitivo trasferimento  dalle prigioni di Domokos a quelle di Koridallos, dove si trovano al momento; altri membri delle CCF sono scesi in sciopero della fame, chiedendo il trasferimento dei loro compagni.

Liberta’ per i perseguiti del caso CCF

Lotta per la dignita’ e la liberta’ dentro e fuori le prigioni

Dimostrazione Venerdi, 27/04/12, alle 18.00 in Piazza Eleftheria, Koridallos

Assemblea di solidarieta’ per i combattenti imprigionati e sotto accusa

safa.espiv.net

New York: Breve report del presidio anarchico fuori il Consolato Greco in solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame ad Atene

dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle a New York:

“Eravamo un piccolo ma vivace gruppo di circa 20 anarchici riuniti fuori il Consolato Greco ieri sera (19/04).

Avevamo due striscioni, ed abbiamo distribuito volantini per porre attenzione circa la corrotta questione dei detenuti politici Anarchici in sciopero della fame e le cattive condizioni e le detenzioni preventive.

Siamo solidali e lottiamo accanto a loro per provocare la caduta dello stato capitalista e l’abbattimento di tutte le prigioni, in quanto sono dei campi di concentramento dello Stato fascista.

Fuoco alle carceri, Amore nei parchi! Anarchia per un’umanità libera!

Distruzione di tutte le carceri!

USA: Presidio di solidarietà al Consolato greco di New York – Giovedi, 19 Aprile, 2012

La solidarietà è la prassi non solo parole

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Nel corso delle ultime due settimane, otto compagni Greci imprigionati hanno iniziato lo sciopero della fame che ha generato una crescente ondata di resistenza in tutta la Grecia. Diverse dichiarazioni dei prigionieri esprimono la richiesta per la dignità, e la fine delle politiche delle detenzioni preventive e delle punizioni extra giudiziarie. In particolare, tre degli scioperanti (Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas) hanno espresso solidarietà per Stella Antoniou che si trova in prigione da un’anno e mezzo, accusata senza prove, di essere membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e a cui viene costantemente negato il rilascio per poter accedere alle cure mediche. Tutti gli scioperanti della fame (Spyros Dravilas, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsalakos, Christos Tsalakos e per quelli del !7 Aprile Haris Hadjimihelakis, Damiano Bolano e Giorgos Polidoros), così come tutti coloro che rifiutano il cibo del carcere (Vaggelis Kailoglou ed altri) non sono solo alla ricerca di una giustizia individuale, ma sostengono e riaffermano le rivendicazioni dei loro compagni in sciopero.

Una serie di azione di solidarietà si sono diffuse in tutto il paese, che vanno dalle astensioni di massa dal prendere il cibo della prigione, agli attacchi di guerriglia contro le banche, gli edifici governativi e politici che rappresentano il volto di uno Stato totalitario.

Oggi, negli Stati Uniti, ci dichiariamo solidali con tutti gli scioperanti della fame e chiediamo a tutti di mettere in azione la loro solidarietà non solo con le parole. Chiediamo una aperta e trasparente comunicazione delle richieste degli scioperanti della fame, e invitiamo ad ogni forma di partecipazione contribuendo alla diffusione della loro lotta. La loro lotta è la nostra lotta.

Durante lo scorso anno la Grecia è divenuta il laboratorio dell’ elitarismo economico e delle leggi totalitarie. Attualmente l’aumento delle attività dell’estrema destra, del fascismo, e del neo-nazismo sostenuto da un provvisorio governo tecnocratico crea una polarizzazione dell’opinione pubblica verso gli estremismi e trasforma le strade in campi di battaglia. Chiaramente questo tipo di manipolazione di massa oscura le lotte contro il capitalismo e lo Stato e produce capri espiatori, come evidenziato dall’espansione della demonizzazione verso l’immigrato. Queste tattiche non sono solo presenti a livello locale, ma esistono ovunque. Il sistema è globale, usa un’estesa frammentazione sociale per perpetuare la morte della stessa per mirare al profitto e ciò dev’essere attaccato. Essere solidali significa fare eco all’infinito delle lotte in ogni parte del mondo. Deve essere messa in atto ogni forma di resistenza.

La chiamata per lo Sciopero Generale del Primo Maggio è un’atto che riconosce l’alleanza non solo con la lotta dei lavoratori, ma anche con i detenuti, gli immigrati e tutti coloro che si trovano sotto una costante oppressione. Siamo tutti prigionieri, di fronte alla repressione da parte dello Stato e dalla mostruosità di un sistema economico globale che, sistematicamente e strategicamente muta le nostre voci e nega la nostra vita.

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Continueremo a lottare contro queste forme di morte

Splinter Constellation of NYC

Leggete anche : 19 Aprile – DICIAMO NO AGLI ARRESTI DI MASSA

Atene: I membri imprigionati delle CCF Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou dichiarano lo sciopero della fame

“Le tigri infuriate sono più sagge dei cavalli da addestramento”

Ognuno di noi sa per che avere la vita nelle sue mani, deve rifiutare il dialogo e le illusioni della democrazia ed entrare in conflitto con il Potere, con il coltello tra i denti.

Dal primo momento della nostra prigionia, abbiamo scelto di non cedere alla dittatura del sistema penitenziario. Fin dal primo momento, lo Stato e l’unità anti terrorismo Tagmatasfalistes (battaglioni di sicurezza) hanno inviato dei commandi specifici per il servizio carcerario, al fine di dare un trattamento speciale sia a noi che agli altri compagni delle CCF.

Siamo in prigione ormai da un’anno e mezzo. Dai primi giorni del nostro arresto io, Gerasimos Tsakalos, sono stato spostato nelle prigioni di Malandrino e mi sono rifiutato di stare nel reparto di protezione speciale, ho avuto un trasferimento disciplinare dalle prigioni di Corinto e poi, con il compagno Panagiotis Argirou, siamo arrivati ad uno scontro verbale e fisico con le guardie carcerarie quando abbiamo rifiutato di accettare l’umiliante perquisizione corporale che ci volevano imporre.

Inoltre, finora siamo stati trasferiti per più di venti volte con la scusa dei trasferimenti d’emergenza- con speciali mezzi antiproiettile, dagli EKAM (unità speciali repressive dell’anti terrorismo), da unità per il trasferimento carcerario, dalle forze dell’anti terrorismo- da e per le carceri di Koridallos, in Atene, per i nuovi sopraggiunti procedimenti penali che “nascono” dai terroristi-interroganti (Mokkas,Baltas) che riguardano le azioni dei guerriglieri anarchici delle CCF.

Attualmente siamo di nuovo in carcere a Koridallos a causa dei procedimenti penali che riguardano i 250 attacchi incendiari delle Cospirazione, procedimenti che sono sapientemante usciti ora. In particolare questo nuovo procedimento, che si svolge poco prima delle elezioni generali – come il caso Halandri – accompagnati con le dichiarazioni dei “politici” sul “giro di vite contro gli incappucciati”, fa parte di una più ampia campagna anti anarchici avviata già nel 2009; tanto più che, oltre a noi, le persone che non hanno alcuna relazione con le CCF vengono convocate per gli interrogatori, compresi, tra gli altri, l’anarchica Stella Antoniou le cui richieste per un rilascio su cauzione sono state negate una dopo l’altra dalle autorità giudiziarie, nonostante il suo grave stato di salute – fatti sui quali ci riserviamo di prendere una posizione nel prossimo futuro.

Ebbene, la pazienza ha i suoi limiti e l’ira rimane all’infinito, così dichiariamo che da Domenica 8 Aprile, iniziamo lo sciopero della fame chiedendo il nostro trasferimento definitivo e l’inserimento nelle carceri di Koridallos, per porre fine ai nostri ripetuti vendicativi trasferimenti e contro il deperire fisico e psicologico.

Per noi, lo sciopero della fame non è una resistenza passiva o una protesta pacifica, allo scopo di stimolare la sensibilità dei burocrati codardi del Potere, o l’umanità gli apologeti progressisti del sistema.

E’ un modo per ridefinire il nostro corpo a noi stessi, al di fuori dell'”autorità” delle guardie carcerarie. Forse questa è la più dolce contraddizione per un guerrigliero urbano anarchico, perchè nella nostra lotta per la libertà spesso la prigione è il prezzo da pagare, e il pericolo di morire è sempre in agguato nella nostra lotta per la vita.

Ma ciò che non cambia mai è che noi rimaniamo sempre anarchici nella prassi. Un’anarchico d’azione rimane un’anarchico anche senza una penna ed una pistola, se lui/lei tiene l’arma che contiene tutto il resto. “Una coscienza determinata che dice, mi batto fino alla fine.”

Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou
Membri incarcerati della cellula delle CCF / FAI-IRF

prigioni di Koridallos, 06-04/2012

PS. Inviamo la nostra solidarietà a Spyros Dravilas, che sta facendo lo sciopero della fame (dal 04-04 nelle carceri di Domokos) che è uno dei pochi prigionieri che non rientra nella statistica della massa passiva che “risiede nelle carceri”.

Fonte

Grecia: Quattro prigionieri anarchici iniziano lo sciopero della fame

LIBERTA' PER STELLA ANTONIOU - slogan fatto nelle prime ore del 6 Aprile a Murcia, sud-est della Spagna

Oggi, 6 Aprile 2012, in un comunicato congiunto dalle prigioni di Koridallos, gli anarchici Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas hanno dichiarato di essere entrati in sciopero della fame, chiedendo la revoca della loro arbitraria e vendicativa incarcerazione preventiva, nonchè l’immediato rilascio della loro co-imputata Stella Antoniou per motivi di salute. La stessa Stella Antoniou parteciperà allo sciopero della fame una settimana dopo, nonostante il peggiorare del suo stato di salute. I quattro compagni denunciano il rinnovato tentativo da parte dello Stato di perseguire loro ed altri combattenti, nel contesto delle recenti accuse delle 250 azioni delle CCF (qui ulteriori dettagli).

Ad Atene, la dimostrazione in solidarietà con Stella Antoniou è partita in serata da Piazza Syntagma. Più di un migliaio di anarchici e simpatizzanti si è diretta verso Propylea, in Panepistimiou Street. Poi, attraversando Solonos Street, la gente è arrivata a Piazza Exarchia, punto finale della dimostrazione. Dei  testi su Stella ed altri prigionieri politici (CCF e Karagiannidis, Mitroussias, Sakkas) sono stati distribuiti ai passanti mentre i volantini sono stati lanciati lungo tutto il percorso (qui altre foto e video).

In precedenza, a Salonicco, si è svolto un motoraduno per la giornata d’azione in solidarietà con i quattro anarchici imprigionati. Un centinaio di persone in motocicletta partite dal centro città, si sono mosse lungo Egnatia Street ed hanno attraversato diversi quartieri (Toumba, Harilaou, Tsimiki, Antigonidon, Aghios Dimitrios, Iasonidou), lanciando migliaia di volantini informativi lungo il tragitto e scandendo slogan.

LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI DELLE R. O. CCF
LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI ARMATI

Atene: Lettera dell’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos su un’ulteriore tentativo d’accusa riguardo i 250 attacchi delle CCF

Recentemente una nuova azione penale è stata lanciata dagli esperti in appelli ed interrogazioni Mokkas e Baltas riguardante i 250 attacchi delle CCF, percui nessuna accusa era ancora stata presentata finora.

Queste azioni sono indubbiamente una grande parte della storia della nuova guerriglia urbana. Tra il 2008 e il 2011 l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco attuò e vinse la scommessa della rottura rivoluzionaria con l’esistente, colpendo con intensità crescente, ritmata e ampia. Le CCF hanno dimostrato che duri colpi nel campo nemico possono essere inferti con l’intervento politico di poche ma determinate persone. Danni materiali, accompagnati da attacchi alla prevalente percezione della necessità dell’esistenza dell’autorità, destruttura la società del Potere e del suo regolare funzionamento.

Ogni esplosione insieme ad ogni rivendicazione portavano avanti la frammentazione dell’ordine sociale ed acceleravano il processo per la costruzione dei nuovi rapporti anarchici.

I compagni, che hanno cercato la costante realizzazione di se stessi, erano uniti dall’evoluzione continua della creazione di un’infrastruttura illegale, incessantemente incitando l’idea della guerra decadente, chiamando nuovi compagni a partecipare.

Per me, la guerriglia urbana è un mezzo per promuovere la rivoluzione anarchica intesa come qui ed ora. Essa rifiuta automaticamente tutti gli inibitori della non-violenza e getta la trappola del riformismo nella spazzatura.

La coscienza mette da parte la paura della prigione o della morte. Le possibilità per l’auto-evoluzione tendono all’infinito.

Così, nel contesto delle attività del progetto rivoluzionario delle CCF, ho messo me stesso proprio accanto ad esso.

La mia volontà per l’azione diretta mi ha spinto a stare vicino a queste persone, di fatto sostenendo la loro attività rivoluzionaria. Dopo tutto, abbiamo inciso e continuo a ritagliare un percorso rivoluzionario con i compagni, membri delle CCF.

Quindi, proprio perchè ho anche difeso le mie scelte in modo coerente e rimango un’anarchico rivoluzionario in opposizione con la società del Potere, l’autorità mi chiama per scusarmi (insieme agli altri), nel tentativo di soffocare tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia.

Con questi procedimenti penali, lo Stato ancora una volta cerca di punire in modo esemplare chi ha osato opporsi al suo apparato. Ma la distruzione delle illusioni sulla libertà in questa società e l’emergere del totalitarismo quando il Potere è minacciato, sono sempre obiettivi auspicabili dei rivoluzionari.

Lunga vita al diffuso progetto rivoluzionario anarchico

della Federazione Anarchica Informale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fronte Rivoluzionario Internazionale

Forza al compagno Luciano “Tortuga” Pitronello

Theofilos Mavropoulos

1° braccio delle prigioni di Koridallos

Grecia: L’anarchica Nina Karakatsani è stata rilasciata dalla prigione

“Nel silenzio ovattato di un’inespugnabile macello, la rabbia di un’animale in trappola è tanto più terrificante.”

Due anni fà, il 22 Aprile 2010, la diciannovenne Kostantina Karakatsani – al tempo latitante – fù arrestata, interrogata e detenuta in custodia cautelare, accusata di coinvolgimento nel caso CCF. Anche se Nina negò tutte le accuse e la partecipazione nell’organizzazione fin dall’inizio, fu condannata ad 11 anni di carcere dalla “giustizia” Greca nel Luglio del 2011, quando il primo grado del cosiddetto “caso Halandri” terminò con il massimo delle pene repressive contro i compagni. Da allora, è stata tenuta nel carcere di Eleonas-Tebe, in Beozia.

Il giorno 4 Aprile 2012, Kostantina Karakatsani è uscita dal carcere. Le autorità giudiziarie hanno finalmente accettato la sua richiesta di rilascio con la sospensione condizionale della pena (fino all’inizio del processo d’appello del “caso Halandri”).

Tuttavia, Lunedi 9 Aprile, Nina è chiamata a comparire davanti la Corte d’Appello di Atene (dalle 09.00 in Loukareos Street, al 7mo piano) a causa del nuovo tentativo d’azione penale riguardante i 250 attacchi delle CCF.

Quando dichiariamo guerra al Potere, sappiamo quello che ci aspetta, ci rendiamo conto che se cadiamo nelle mani del Potere, è prevista la vendetta. E dovremmo essere pronti ad ogni tipo di colpo contro di noi e contro i nostri compagni sotto processo, e ancor più pronti a sostenerli attivamente in tutti i modi possibili, fino a riaverli tutti indietro.

…e continuare la battaglia