Gran Bretagna: Rivendicato dagli anarchici l’attacco alla polizia di Bristol

“Questa mattina presto [9 agosto] abbiamo incendiato un furgone dell’antisommossa alla stazione di polizia di Bishopston.

Ci rallegriamo per la rivolta di molti giovani brutalizzati dallo Stato ed emarginati che stabiliscono un nuovo rapporto con l’ambiente circostante e con qualsiasi altro ribelle che ha scelto la rivolta in tutta l’Inghilterra.

A tutti i ‘cittadini’ disgustati che possono solo vedere la quotidiana violenza di classe, insita in questa società, quando i tavoli si rovesciano – cosa vi aspettavate?

Vediamo un nuovo decennio di guerra urbana nuovamente forgiato da varie sfumature di combattenti sociali – all’interno di cio’ il nostro ruolo come rivoluzionari e anarchici è quello di spingere sempre avanti la nostra traiettoria e le nostre idee, diffondere attacchi distruttivi a nuovi settori e livelli di coinvolgimento, trovare complici attraverso gli scontri (dove e quando i nostri desideri siano correlati), e di mantenere ed ampliare una rete internazionale informale dei compagni.

Compiendo questa azione nella nostra mente c’era colui che è stato ucciso dai poliziotti colui che è stato arrestato durante gli scontri e l’antifascista detenuto nelle prigioni di questo paese.”

fonte: bristol.indymedia.org – in francese: www.lereveil.ch

Perù: La polizia uccide almeno sei manifestanti durante una manifestazione nella città di Juliaca

Il 24 giugno 2011, la polizia peruviana ha ucciso almeno sei manifestanti e ne ha ferite oltre 30 durante una manifestazione contro la contaminazione del fiume Ramis da parte delle miniere della regione di Juliaca nel Perù meridionale.

Verso le 11 del mattino, i residenti hanno bloccato la strada che porta all’aeroporto della città e hanno cercato di rompere il suo perimetro. Le forze armate repressive della polizia nazionale, e in particolare il commando di DINOES (unita’ per operazioni speciali) hanno aperto il fuoco contro la folla.

Verso le 12 i primi colpi fatali sono stati esplosi durante la sparatoria da parte degli assassini in uniforme e sono continuati fino al tardo pomeriggio, uccidendo Víctor Campos Huanca, Felix Edwin Irpanoca Turpo, Raúl Cancapa Huaricallo, Petronila Coa Huanca, Gregorio Huamán Mamani e un’ altra persona che non è stata identificata.

Gli scontri tra poliziotti e locali e continuato fino a tarda sera, quando un gran numero di manifestanti si sono riuniti nel centro di Juliaca e hanno attaccato i centri commerciali e gli altri simboli capitalisti.

Il fondato timore degli abitanti è che i corpi di altri dimostranti uccisi siano stati fatti scomparire ancora una volta dalla polizia peruviana, e che il numero totale dei morti sia più alto.

I media del regime hanno cercato di giustificare i poliziotti ed i loro referenti politici, presentando i manifestanti come fuorilegge e violenti. La verità pero’ è altrove. Lo Stato ed i suoi carnefici peruviani sono colpevoli di innumerevoli crimini contro la natura e l’umanità. Nel contesto di una buona cooperazione con le multinazionali del petrolio, dei minerali e del gas, così come i mega-contraenti per progetti infrastrutturali per il presunto sviluppo dell’America Latina, lo Stato peruviano persegue sistematicamente la distruzione dell’Amazzonia, l’avvelenamento delle persone che vivono sul territorio peruviano e l’espulsione e l’annientamento delle più isolate comunità indigene dalle loro terre d’origine.

Gregorio Huamán Mamani (56)

I convenienti omicidi dei manifestanti servono al saccheggio dell’Amazonia e delle sue risorse naturali ed umane sempre che tali non siano realizzate mediante scavi e perforazioni.

fonti: 1, 2

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98 FM e Contra Info – Lunedi, 27 giugno 2011

Nel quadro della cooperazione tra la stazione radiofonica libera di Atene 98 FM e la rete di traduzione per la contro-informazione Contra Info, un’ altra trasmissione in diretta con il titolo “Oltre le frontiere” [Ektos synoron] si è tenuta il 27 giugno.

DJ questionmark [punto interrogativo] dalla stazione radio pirata Free Radio Olympia 98.5 FM (Washington, DC) parla con i membri di Contra Info. La discussione copre molti argomenti di interesse per gli anarchici e altri sulla lotta sociale, come la costruzione e il mantenimento dell’infrastruttura rivoluzionaria, l’opposizione ai neo-nazi e al nazionalismo, la solidarietà verso gli immigrati, la solidarietà ai prigionieri politici e sociali, la rivolta del 2008, gli scioperi generali, le assemblee generali e le riunioni di quartiere, e molto altro.

Si parla anche del movimento anarchico e delle lotte carcerarie negli Stati Uniti.

Si può sentire questa trasmissione radiofonica qui (greco / inglese; circa 4 ore), così come la sua versione più corta qui (solo in inglese; circa 2 ore).

Presto, parti selezionate della registrazione saranno disponibili anche su www.freie radios.net (Germania) per il download.

registrazioni precedenti a / b / c / d / e / f

Nuovo trasferimento di un membro dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Il 9 Agosto, Giorgos Polidoros è stato spostato in manette dalla prigione di Corfù al centro di reclusione di Grevena, per un trasferimento disciplinare.

Subito i carcerieri della prigione di Grevena hanno tentato di buttarlo a terra mentre era ancora ammanettato. Ha resistito, e i carcerieri sono stati costretti a fare marcia indietro, ma lo hanno accusato per il reato nuovo disciplinare di insubordinazione.

Attualmente è rinchiuso nella cella di isolamento del carcere. Dopo un’intervento sia da parte sua che da parte dei detenuti dell’ala E2 (dove il compagno Christos Tsakalos è detenuto), il sevizio carcerario e il sergente Yannis Ramogiannis si sono impegnati a spostare Polidoros Giorgos dopo la fine della sanzione disciplinare (è punito per cinque giorni), in questa particolare ala. Stiamo seguendo il caso…

Compagni in solidarietà
Mercoledi’, 10 Agosto 2011

Per una migliore e più diretta comunicazione con i detenuti, membri dell’ O.R. CCF, è stata aperta una casella postale:
Τ.Θ. 51076, Τ.Κ. 14510, Nea Kifissia, Atene-Grecia

Atene: Un’ edificio comunale è stato concesso ad un gruppo neo-nazista

Pochi giorni fa’ l’amministrazione mucipipale di Atene, capitanata dal sindaco Giorgio Kaminis, ha concesso un’ edificio comunale in via Filolaou N.159 al gruppo nazista Xrisi Augi, al fine di accogliere i loro uffici di partito. L’ufficio era stato progettato per le esigenze del comitato scolastico regionale e, nonostante la condanna unanime del secondo consiglio comunale, le chiavi sono state consegnate ai fascisti.

Nella primavera del 2009 i membri para-statali del Xrisi Augi occuparono un parco giochi nella piazza di San Pantelehmonas, che ha di fatto calpestato la vitalità di centinaia di bambini sia locali che immigrati. Se ciò non bastasse, hanno messo nell’agenda quotidiana del quartiere pestaggi, intolleranza, razzismo e il reclutamento dei bambini delle scuole vicine.Purtroppo non ci si ferma li’. Il loro ricco curriculum include aggressioni omicide verso immigrati e rifugiati, bullismo dei ragazzi nelle piazze e nei luoghi pubblici anche verso i militanti, gli squat e le aree sociali.

I fascisti aspirano ad essere presenti stabilmente presso gli uffici di Filolaou al fine di acquisire un’altra base per la loro attività’ terroristica. Desiderano seminare indisturbati nei nostri quartieri i semi del cannibalismo sociale e del terrore, dove nello stesso tempo gran parte della società’ civile si e’ svegliata e combatte collettivamente.

Desiderano avvelenare la società attraverso odio razziale e deliri nazionalistici, mentre le disuguaglianze di classe sono in crescita e l’ingiustizia sociale si accentua. Non e’ un caso che lo scorso maggio abbiano approfittato della tragica morte di Kantaris Manolis, per seminare il terrore nel centro di Atene.

Non è inoltre un caso che durante la manifestazione anti-memorandum del 28 giugno, mentre le forze di polizia cercavano con l’uso dei lacrimogeni di disperdere i numerosi e decisi dimostranti, membri di Xrisi Augi erano a stretto contatto con le forze dei MAT che li hanno accompagnati di nascosto nel cortile del Parlamento greco proteggendoli dall’ira della folla.

SIAMO DISPOSTI A TOLLERARE LE AZIONI DEI FASCISTI NEI NOSTRI QUARTIERI?

Contro la povertà,la disoccupazione,la miseria noi rispondiamo con la solidarietà.
Contro il razzismo e la segregazione sociale noi rispondiamo attraverso la comunità, la lotta auto-organizzata di locali e immigrati, di giovani e meno giovani, di lavoratori e disoccupati.
Contro il cannibalismo e l’alienazione noi rispondiamo con il collettivismo.

La lotta contro il fascismo è una filosofia di vita e dignità.
Non un solo centimetro ai nemici della libertà.

IL FASCISMO NON E’ SOLO UNO SPETTACOLO SULLA TV!

NE’ IN PAGKRATI NE’ OVUNQUE
CACCIA FUORI I NAZISTI DA TUTTI I QUARTIERI!

Assemblea dei cittadini

Fonte (francese/ greco/ inglese)

Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Ciò che e’ stata  violenza politica in Norvegia è sempre venuta dall’estrema destra. Mentre la polizia si è concentrata verso gli “islamisti radicali”, la violenza di estrema destra è di nuovo apparsa, questa volta su grande scala, crudele e sanguinosa! La NSF-IWA (sezione norvegese dell’ Associazione Internazionale dei Lavoratori) ha espresso le sue condoglianze alle vittime di questo terrorismo sanguinario e vorrebbe dichiarare quanto segue.

Introduzione

Come introduzione diremo che si tratta di un clima pericoloso durante il capitalismo odierno che colpisce molti paesi e anche la Norvegia:

-Il capitalismo è in una grave crisi. Le autorità conducono programmi di austerità e proclamano stati di sicurezza.
La disoccupazione è in aumento. Gli immigrati sono capri espiatori dei problemi e i richiedenti asilo vengono deportati.
In Norvegia le pensioni nel settore privato sono tagliate con l’appoggio del sindacato LO (Confederazione dei Sindacati Norvegesi), e altri tagli sono pronti.

Il governo rosso-verde ha deportato 4.615 richiedenti asilo nel 2010 e finora 2.000 richiedenti asilo sono stati deportati durante quest’anno.

-Il capitalismo globale gestisce e conduce guerre. La principale minaccia dopo l’11 settembre è l’Islam radicale e i gruppi terroristici. La Norvegia prende parte alla guerra in Afghanistan e in Libia  mentre sono chiamate operazioni umanitarie. Continue reading Rispetto l’attentato terroristico di Oslo e sul massacro di Utøya di Venerdì 22 Luglio

Appello internazionale di solidarietà verso Lotta Rivoluzionaria

Il 5 ottobre è stato fissato come giorno d’inizio del processo all’organizzazione rivoluzionaria Lotta Rivoluzionaria.

Il processo si svolgerà nell’aula giudiziaria del carcere di Koridallos. Otto accusati affronteranno il processo, che secondo una recente ordinanza del Consiglio d’ Appello sarà per partecipazione all’organizzazione. Gli accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria sono: N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos, K. K. (non arrestato; e’ latitante) e M. Beraha (moglie di K. Gournas).

I primi tre accusati, Maziotis, Roupa e Gournas si sono assunti la responsabilità dell’organizzazione e sono tuttora detenuti, ma a metà ottobre il periodo di detenzione di 18 mesi scadra’. Gli altri accusati sono liberi.

Kortesis, Stathopoulos e Nikitopoulos sono stati rilasciati dal carcere di recente dopo due decisioni del consiglio d’appello dei giudici, infatti la Corte Suprema ha accettato una ritrattazione nella prima e nell’altra ha accolto le decisioni dei giudici d’appello.

Le accuse mosse ad ognuno sono, attentato alla costituzione e partecipazione ad un’organizzazione terroristica, produzione fornitura e possesso di materiale esplosivo, attentati con esplosivi e numerosi tentati omicidi.
Lotta Rivoluzionaria ha fatto molti attacchi, tra questi, l’attacco lanciarazzi all’ambasciata americana il 12 gennaio 2007 e l’attacco armato contro i poliziotti in via Bouboulinas il 5 Gennaio, 2009.

Lotta Rivoluzionaria si pensa sia responsabile dei seguenti attacchi ad Atene:

5 settembre 2003: Esplosione al palazzo di giustizia.
14 marzo 2004: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere Psychico.
5 maggio 2004: Esplosione alla stazione di polizia nel quartiere Perissos.
29 ottobre 2004: Esplosione di acuni bus della polizia.
2 giugno 2005: Esplosione al Ministero delle Finanze in piazza Syntagma nei pressi del Parlamento.
30 maggio 2006: Tentato assassinio di Georgios Voulgarakis, ex ministro dell’Ordine pubblico e membro del Parlamento.
12 gennaio 2007: Attacco missilistico con missile Wasp 58 LAW all’Ambasciata degli Stati Uniti.
30 Aprile 2007: Colpi sparati contro la stazione di polizia nel quartiere di Nea Ionia.
24 Ottobre 2008: Esplosione presso gli uffici della Shell nel quartiere di Paleo Faliro.
23 dicembre 2008: Colpi sparati contro un’ autobus della polizia antisommossa nei pressi dell’Università di Atene nel quartiere di Goudi.
5 gennaio 2009: Colpi sparati contro la polizia a guardia del ministero della Cultura nel quartiere di Exarchia. Un poliziotto anti-sommossa viene ferito gravemente.
18 febbraio 2009: Autobomba presso la sede centrale della Citibank nel quartiere di Kifissia. La bomba non riesce a esplodere.
9 marzo, 2009: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere di Nea Ionia.
12 maggio 2009: Esplosione alla filiale Eurobank nel quartiere Argyroupoli.
2 settembre 2009: Un’autobomba provoca gravi danni all’edificio della Borsa.

I tre compagni che si sono assunti la responsabilità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria mostrano che lottare per ciò in cui si crede non è un compito che solo l’ “elite” può fare proprio. E’ in tutti coloro che hanno sofferto per causa dal sistema che è stato creato per controllarci. Lo Stato sa’ che sono loro i veri terroristi e finché nessuno li combattera’ non avra’ nulla da temere. E’ tempo ora di mostrare ora che il troppo è troppo e attaccare con tutti i mezzi disponibili.

SOLIDARIETA’ PER I CINQUE IMPUTATI NEL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA

LIBERTA’ SUBITO PER N. MAZIOTIS, P. ROUPA E K. GOURNAS

ONORE PER SEMPRE AL COMBATTENTE ANARCHICO E MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA LAMBROS FOUNDAS

SOLIDARIETA’ VERSO TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI

BOUBOURAS/ACTFORFREEDOMNOW!

revolutionarystrugglecase

Azione di Solidarieta per l’ occupazione Skaramaga

Ieri, 2 Agosto, membri di Contra Info hanno appeso uno striscione in Inglese in solidarietà con l’occupazione Skaramaga sul cancello del Politecnico di Atene (Polytechnio) sulla via Patission. Inoltre, il successivo messaggio di contro-informazione, riguardante l’azione della polizia nell’occupazione Skaramaga,in inglese e francese è stato distribuito durante l’azione di solidarietà avvenuta in piazza Monastiraki:

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO
GIU’ LE MANI DALLO SQUAT SKARAMAGA

Venerdi mattino, 29 Luglio 2011, nel centro di Atene le forze di repressione e persecuzione dello stato greco hanno attuato ancora una volta un’operazione di stampo militare.

Gli assassini in divisa, vedi polizia greca, hanno fatto irruzione in un’ occupazione anarchica alla congiunzione tra Patission 61 e via Skaramaga, bloccando lo spazio per almeno 5 ore e chiamando un rappresentante del ” leggitimo” proprietario, Fondazione marinai in pensione ( NAT ). Hanno confiscato tutti i computers e il server internet del laboratorio informatico. Anche un’occupante, entrato per essere presente al momento dei controlli, è stato arrestato e condotto nel commissariato di Omonia. E’ stato accusato di tre reati minori ed è stato rilasciato Sabato mentre l’udienza è stata fissata per il 10 Agosto.

L’ operazione di polizia non esce dal nulla. In questa particolare area del centro,le occupazioni anarchiche di Villa Amalias e Skaramaga sono state  sotto attacco da parte della polizia e dai fascisti nel mese di Maggio nel pieno delle persecuzioni fasciste contro gli immigrati nel centro di Atene con i devoti del fascismo che hanno preso come pretesto il brutale assassinio di Kantaris Manolis, mentre i gruppi neonazisti hanno lanciato le persecuzioni ferendo  centinaia di immigrati, e fatalmente hanno pugnalato a morte il bengalese Alim Abdul Manan.

L’occupazione Skaramaga è uno dei progetti sociali aperti emersi giusto dopo la rivolta del Dicembre 2008 e figura da allora come punto d’incontro di movimenti sociali radicali e campo d’azione per individualità, gruppi e colletivi che combattono per la liberazione sociale.

Questo attacco è avvenuto proprio poche ore prima dello sgombero dell’accampamento di piazza Syntagma all’alba di Sabato. Lo sgombero di piazza Syntagma è stato condotto da Eleni Raikou,lo stesso procuratore generale che ha ordinato l’immediato sgombero della Facolta’ di Legge di Atene  dove 300 lavoratori immigrati erano in sciopero della fame nel Gennaio 2011.

Le azioni repressive delle ultime settimane della Giunta democratica hanno luogo un mese dopo il crimine di stato commesso contro migliaia di dimostranti durante lo siopero generale di 48 ore del 28/29 Giugno. Almeno 500 persone erano state denunciate e 23 arrestate per aver lottato contro il memorandum di medio termine e il deterioramento delle loro vite.

Ci opponiamo contro paura, oppressione e genocidio sociale promossi dallo Stato e dai padroni con solidarietà, resistenza, auto-organizzazione e un’ incondizionata battaglia sociale.

Gli occupanti e i compagni in solidarietà’ hanno rioccupato lo stabile dell’ occupazione Skaramaga e  benvenute sono le azioni di solidarietà’ dal mondo. Ogni attacco da parte dello Stato o delle bande di neo-nazi contro l’occupazione Skaramaga è un’attacco contro il movimento anarchico internazionale e non sara’ tollerato. Ci metteremo sulla loro strada e li respingeremo.

STOP ALLE PERSECUZIONI CONTRO GLI SQUATTERS

In solidarieta
Contra Info, rete di traduzione di contro-informazione
contrainfo.espiv.net

Sgomberato dalla polizia l’accampamento di Piazza Syntagma all’alba di Sabato

Verso le 4:15 di Sabato, 30 Luglio, ingenti forze di polizia antisommossa sono entrate in piazza Syntagma, distruggendo e rimuovendo le tende che li’ erano montate. Almeno otto persone sono state arrestate. Si esegue cosi’ l’ordine del procuratore generale Eleni Raikou riguardante le tende di Syntagma e la “promessa” del sindaco Kaminis che le tende a Syntagma sarebbero state rimosse in pochi giorni, in quanto offuscherebbero l’immagine di Atene durante il periodo turistico. Un incontro è stato convocato per questa sera alle 18:00 e l’assemblea generale di oggi si terrà alle 9 di sera, come al solito.

Fonte: occupied london

Aggiornamenti sull’ anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga

Circa 100 persone in solidarietà con l’anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga, si sono riunite oggi (30 luglio) presso il Palazzo di Giustizia in Evelpidon ad Atene. Il compagno, accusato di tre reati minori, è stato rilasciato e una nuova data del processo è stata fissata per il 10 agosto.

Un’incontro di contro-informazione, concernente l’incursione dei poliziotti all’occupazione Skaramaga, è stato fissato per Martedì, 2 agosto alle 19.00 a piazza Monastiraki.

Aggiornamenti sull’occupazione Skaramaga

15.30 GMT+2: I compagni hanno rioccupato l’edificio.Riferiscono di alcuni danni e oggetti mancanti. Un’assemblea aperta è stata indetta per questa sera alle ore 18.00 presso lo squat (Patission e via Skaramaga ).

15.00 circa GMT+2: Almeno quattro squadre della polizia anti-sommossa si muovono verso l’assembramento di gente  per liberare la strada. I manifestanti si ritirano nel cortile del Politecnico.

14.00 GMT+2 I poliziotti e l’Ufficiale Giudiziario stanno lasciando lo squat.La polizia ha sequestrato vari oggetti e il computer dell’occupazione.

13.00 circa GMT+2:  Circa 150 persone in solidarietà sono riuniti al Polytechnio [Politecnico di Atene] e hanno bloccato la via Pathission per un’ora srotolando uno striscione, scandendo slogan e scrivendo slogan contro questa operazione di polizia sui bus pubblici che passavano.

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO

GIU’ LE VOSTRE ZAMPE DA SKARAMAGA !

Atene: sgomberato l’occupazione anarchica Skaramaga

Questa mattina (29 luglio) nella via Patission 61 l’occupazione Skaramaga ad Atene è stata sgomerata da ingenti forze di polizia, in seguito all’azione legale fatta dai proprietari dell’edificio. Una persona che è entrata nell’edificio per essere presente al procedimento di sfratto è stata arrestata. Un’altra settantina di persone che hanno cercato di avvicinarsi al palazzo è stata respinta dalle numerose forze di polizia.

nuovi aggiornamenti arriveranno

Indirizzi postali dei membri imprigionati del RO CCF (14/7)

Indirizzi postali dei nove membri incarcerati dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Per corrispondenza e comunicazione con i detenuti-membri del RO CCF, pubblichiamo i loro indirizzi postali:

Christos Tsakalos, struttura generale di detenzione di Grevena [Geniko katastima kratisis Grevenon], 51 100 Grevena, Grecia

Gerasimos Tsakalos, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Damiano Bolano, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Panagiotis Argirou, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Haris Hadjimihelakis, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Giorgos Nikolopoulos, prigione giudiziaria di Komotini [Dikastiki filaki Komotinis], 69 100 Komotini, Grecia

Giorgos Polidoros, prigione di Corfù [Klisti filaki Kerkiras], 49 100 Corfù, Grecia

Olga Ekonomidou, struttura generale di detenzione di Eleonas-Tebe [Geniko katastima kratisis Eleona Thivon], 32 200 Tebe, Beozia, Grecia

Mihalis Nikolopoulos, prigione di Trikala [Klisti filaki Trikalon], 42 100 Trikala, Grecia

Per una comunicazione migliore e più diretta, sarà presto aperta una casella postale, che sarà pubblicata su IMC-Atene.

Compagni in solidarietà
Giovedi, 14 Luglio, 2011


Inoltre: Manifesto di solidarietà ai prigionieri politici da parte del gruppo Anarchica Hangout Utopia A.D. di Komotini, nel nord della Grecia

Naxos: assemblea aperta e pernottamento nella spiaggia di Aliko

L’Iniziativa Autonoma di Naxos organizza un’assemblea aperta e un pernottamento presso la spiaggia di Aliko  dopo l’invito iniziale da parte del movimento ambientalista di Naxos, per Giovedi 28 Luglio 2011, alle ore 7 di sera.

Soprattutto ora, dopo i recenti attacchi contro i frequentatori estivi da parte di diversi teppisti , è necessario creare un’iniziativa di lotta a difesa di Aliko contro tutti coloro che la bramano e vogliono rovinare questa zona  aperta e dal carattere multi-collettivo.

E’ ormai evidente che i manifesti non firmati posti all’ inizio dell’estate ai margini della foresta di cedri che vieta il campeggio e l’uso del fuoco, sono un’indicazione di ciò che sarebbe seguito.

Gli attacchi di questi teppisti-sicari con pietre verso le roulotte e con tizzoni contro altri veicoli, i furti e le distruzioni di oggetti personali e tende da sole verso persone che visitano la zona da 15-20 anni,gli attacchi nel bel mezzo della notte con razzi e petardi contro le persone che dormono sulla spiaggia,i vestiti tagliati con i coltelli e le varie minacce sono finalizzati all’intimidazione dei visitatori e  alla pulizia del paesaggio, al fine di attuare piani di sviluppo natti oramai da anni. L’ avvento della villeggiatura,la commercializzazione dell’area a foresta attraverso un’attività di sviluppo nel quadro di turismo alternativo, o anche la conversione della foresta in un parco.

Il divieto di campeggio libero è solo un pretesto per perseguire le azioni organizzate che mirano a cambiare il carattere della regione.

Giù le mani dalla foresta di cedri dietro la spiaggia di Aliko

Iniziativa Autonoma di Naxos

fonte: autonomiprotovnaxou

Nord Reno-Westfalia, Germania: L’azione di solidarietà per i compagni in Grecia

Gli striscioni recitano: “La tutela dell’ambiente dalla base ” e ” Solidarietà con i combattenti in Grecia “

Quest’anno Anarchistischer Funke (Scintilla Anarchica) e Schwarze Katze (Gatto Nero) hanno organizzato insieme  uno stand al Friedensfestival ( Festival della pace) a Iserlohn, che si svolge come  contro-evento al locale Schützenfest. La ‘ Festa dei tiratori’, che comprende una gara di tiro al bersaglio. Con due striscioni, abbiamo fatto percepire attentamente ai visitatori i problemi più significativi .

Soprattutto in Germania, la tutela ambientale sta vivendo un nuovo impulso attraverso il potente movimento anti-nucleare  e con le proteste contro il progetto Stoccarda-21 . Con il nostro striscione ‘La tutela dell’ambiente dalla base (dal basso)’  abbiamo voluto consapevolizzare le persone  che dovrebbero diventare attive loro stesse, piuttosto che avere fiducia dei politici.

Il secondo striscione riguarda i nostri compagni in Grecia che hanno lottato per mesi contro le dure misure di austerità imposte dal governo e dalla Troika. Poiché la maggior parte delle persone in Germania è totalmente accecata da rappresentazioni distorte fornite dai mass media circa la situazione in Grecia, abbiamo fatto conoscere Contra Info verso la quale ci siamo spesso legati, in modo che le persone possano farsi la propria opinione circa le lotte in Grecia.

Il tema della Grecia ha prodotto interessanti discussioni con i visitatori del nostro stand. Ci siamo resi conto ancora una volta che la maggior parte delle persone non sa che cosa è realmente accaduto in questo paese, e si sono lasciati prendere la mano dall’ odio incitato dai mass media. Dopo le discussioni, però, la gente comprendeva di piu’ riguardo le proteste in Grecia.

C’era inoltre un sacco di materiale informativo su molti altri argomenti, e anche biscotti vegani alla nocciola fatti in casa  che hanno apprezzato tutti.

Inoltre, una compilation (Zitatbox) di citazioni anarchiche è stata molto apprezzata, e molti hanno notato quanto le idee anarchiche siano in grado di soddisfare i loro ideali.

anarchistischer Funke

Karditsa: appello per il raduno antifascista del 29 Luglio

Nei giorni 29, 30 e 31 Luglio, i “nazionalisti autonomi” campeggieranno per il terzo anno consecutivo sul Lago Plastiras, vicino la città di Karditsa.

Dato che ultimamente sono diventati ancora più spavaldi in diverse città,ma anche perché riteniamo inaccettabile lasciare i loro incontri senza una risposta, mentre loro si godono questa  miserabile festa,alcuni compagni a Karditsa hanno deciso di pubblicizzare la cosa in città e organizzare un incontro antifascista per Venerdì 29 luglio alle 5 del pomeriggio, in piazza Plastira (Pafsilipou) a Karditsa.

Il manifesto recita:

Afferra il fascismo….

Il 29-30-31 Luglio i nazionalisti autonomi saranno accampati sul lago Plastiras.

Non dobbiamo coesistere con le bande para-fascista dello stato.

Non dobbiamo tollerare il loro agire e la loro presenza nelle città e nei villaggi.

Non permetteremo che i luoghi e l’aria siano avvelenati dalle loro idee malate.

Il fascismo non morirà da solo…distruggilo!

Incontro, Venerdì 29/7, 5 del pomeriggio, Piazza Pafsilipou

Iniziativa Antifascista a Karditsa

Fonte

Il primo processo alla Conspirazione delle Cellule di Fuoco finisce con condanne pesantissime

19-07-2011: I verdetti e le sentenze sono stati annunciati oggi al primo processo alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco(il cosiddetto “caso Halandri”), e alla fine i risultati non sono buoni. I tre membri del tribunale hanno inflitto condanne ancora piu’ pesanti di quelle richieste dal pubblico ministero.

Di seguito le motivazioni:

Haris Hatzimichelakis: Colpevole di creazione di un’ organizzazione terroristica, fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi e aver eguito attentati con esplosivi presso; il Ministero di Macedonia-Tracia, la casa dell’ex viceministro dell’Interno Panayiotis Hinofotis e le case dei inistri del PASOK ,Louka Katseli e Gerasimos Arsenis . Condannato a 25 anni di carcere su una condanna totale di 77 anni.

Panayiotis Argyrou: Colpevole di creazione di un’ organizzazione terroristica, fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi e aver eseguito attentati con esplosivi presso; il Ministero di Macedonia-Tracia, la casa dell’ex viceministro dell’Interno Panayiotis Hinofotis e le case dei inistri del PASOK ,Louka Katseli e Gerasimos Arsenis . Condannato a 25 anni di carcere su una condanna totale di 77 anni.

Giorgos Karagiannidis: Colpevole di fabbricazioned esplosivi, possesso di esplosivi e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei inistri del PASOK Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 20 anni di carcere su una condanna totale di 32 anni.

Panayiotis Masouras: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei inistri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni e 6 mesi di carcere su una condanna totale di 19 anni. E’ stata presentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Alexandros Mitrousias: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei ministri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni di carcere su una condanna totale di 19 anni. Non è stata resentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Konstantina Karakatsani: Colpevole di fabbricazione di esplosivi, possesso di esplosivi, e di essere stato complice nell’esplosione a casa dei ministri del PASOK  Louka Katseli e Gerasimos Arsenis. Condannato a 11 anni di carcere su una condanna totale di 19 anni.  E’ stata presentata domanda di sospensione condizionale della pena.

Manolis Yiospas: Colpevole di tre reati tra cui rapina e frode. Condannato a 2 anni e 9 mesi di prigione. Il procuratore ha inizialmente chiesto per Yiospas l’assoluzione; dopo che è stata annunciata la condanna il procuratore ha cosi’ proposto tre anni di pena con sospensione che la Corte ha accettato.

Nikos Vogiatzakis: Prosciolto da ogni accusa per mancanza di prove.

Errikos Rallis: Prosciolto da ogni accusa per mancanza di prove.

Amici e parenti degli imputati, ma anche la difesa, hanno ritenuto esagerata la severità adottata nell’imposizione delle  pene  se si considera che per la maggior parte dei condannati, anche a giudizio del giudice, la loro partecipazione all’ organizzazione è stata di pochi mesi.

Lo stato, il suo tribunale e gli altri suoi cani hanno dimostrato una volta di più ciò che accade a persone oneste che vivono per la libertà.

Come anarchici rivoluzionari in solidarietà, noi dell’ ACTFORFREEDOMNOW!-BOUBOURAS, inviamo ai nostri compagni fieri e dignitosi, membri e non della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, un grande abbraccio infuocato.

NIENTE E’ FINITO! TUTTO CONTINUA!

fonte: Act for freedom now!

Grecia: Messaggio dei prigionieri politici circa il divieto di navigazione imposto alla Flottiglia Free Gaza

Giovani palestinesi lanciano pietre contro le forze di occupazione israeliana, Gerusalemme Est 2010

Ai primi di luglio il governo greco agisce esclusivamente in nome dello Stato di Israele ordinando il divieto di navigazione alla Flottiglia Freedom 2, un gruppo di unità navali che trasportano aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in solidarietà con il popolo palestinese.

Indubbiamente, il blocco navale da parte delle forze in uniforme della Guardia costiera ellenica, e il
seguente ordine divieto di veleggiare da parte del Ministero della Protezione Cittadina non consistono in “episodi isolati” di svago autocratico, in quanto l’autocrazia è infatti la politica della democrazia parlamentare; sono diffusi ovunque: dall’infiltrarsi nelle manifestazioni fino alla repressione  delle  manifestazioni di resistenza e di protesta. Dall’intensificarsi dell’ attacco del Capitale contro il proletariato ai rapporti tra i neo-giannizzeri di EL.AS [Polizia ellenica] e i gruppi di estrema destra.

arrestati Palestinesi

Il divieto di navigazione aggiunge non solo il dogma della repressione adattato alla crisi finanziaria, ma anche una nuova dogmatica finanziario-militare del dare e avere, nel quadro dell’alleanza  Grecia-Stato d’Israele.

Di fronte a quest’autocrazia, cerchiamo di attivare la nostra solidarietà internazionalista!

 

Solidarietà alle migliaia di prigionieri politici Palestinesi che hanno cominciato uno sciopero della fame nelle prigioni di Israele il 3 Luglio.

LIBERTA’ AL POPOLO PALESTINESE

Polykarpos Georgiadis, Michalis Traikapis, Alekos Kossyvas, Nikos Maziotis, Kostas Gournas, Pola Roupa, Dimitris Koufontinas, Yannis Dimitrakis, Simos Seisidis, Kostas Sakkas, Nina Karakatsani, Stella Antoniou

fonte

Lettera dall’arrestato C.K.

Lettera del ragazzo di 22 anni, che è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato arrestato con violenza da una squadra di polizia, mentre lasciava il concerto auto-organizzato dalla stazione radio libera 98 FM al Politecnico di Atene Venerdì, 8 luglio (dopo mezzanotte).

Il 14 luglio un giudice istruttore ha visitato l’ospedale di Erithros Stavros [Croce Rossa], dove C.K. è stato ricoverato, dopo esser stato ferocemente picchiato dai poliziotti il Venerdì, appena fuori dal Politecnico. Il giudice istruttore ha dichiarato che C.K. è “pericoloso per la sicurezza pubblica” e ha emesso la decisione per la sua carcerazione cautelare. Quando ha visto le gravi ferite di C.K., ha avuto l’audacia di dire che “i poliziotti non fanno queste cose” e non si è preoccupata di prendere ulteriori informazioni per quanto riguarda l’incidente.

C.K. è accusato di reato a causa della testimonianza di un poliziotto contro di lui. Noi chiediamo a tutti coloro che erano presenti durante il momento dell’arresto e il pestaggio, un’aiuto per testimoniare in questo caso.

“All’alba di Sabato, 9 luglio, mentre stavo lasciando il concerto al Politecnico (Atene) all’altezza di via Bouboulinas, sono stato improvvisamente attaccato da una squadra di polizia anti-sommossa (MAT), che si trovava in un vicolo vicino.

Una decina di uomini dell’unità di polizia anti-sommossa mi ha attaccato picchiandomi violentemente con i manganelli d ‘ordinanza, ma anche con pugni e calci. Mi picchiavano per lo più sulla testa e sulle costole con grande furia, molti di loro usando i manganelli dal lato di metallo e allo stesso tempo usavano frasi ingiuriose irripetibili.

Dopo pochi minuti, mentre ero sanguinante e in stato di semi-incoscienza mi hanno trascinato sul loro piu’ vicino furgone dove mi hanno lavato con acqua, etilene, alcol e qualsiasi tipo di liquido gli capitasse di avere intorno.

Intorno alle 03.45 dopo mezzanotte, sono stato trasferito al quartier generale della polizia. Anche se la mia situazione era davvero brutta, nessuno mi prestava attenzione. Chiedevo un medico, dicendo loro che avevo dolori ma mi hanno risposto che prima dovevano portare a termine le procedure. Mi hanno lasciato sanguinante in un corridoio con indifferenza, nella situazione sanitaria in cui mi trovavo, anche quando ho perso i sensi.

La mattina dopo mi hanno annunciato cheero stato arrestato con l’accusa che… avevo lanciato una Molotov contro la squadra di polizia.

Anche se ho avuto un trauma profondo e una ferita profonda alcuni centimetri al centro del cranio e emorragie in diverse parti del corpo, mi è stato rifiutato il trasferimento in un ospedale adducendo che prima sarei dovuto comparire davanti al procuratore. Dopo mi hanno trasferito al tribunale dove sono stato formalmente accusato di due crimini e due infrazioni (attentato, possesso di esplosivi, disturbo della quiete pubblica e insulti). Poi sono stato trasferito in ospedale.

Dal mio incontro con le forze di ‘sicurezza’, a parte le accuse e il rischio immediato di essere incarcerato temporaneamente, ho ricevuto in ‘dono gratuito’ una serie di lesioni fisiche. Più in particolare, ho subito una frattura al centro del cranio, un profondo taglio in testa che ha avuto bisogno di 9 punti di sutura, un dente rotto, tagli sulla pelle del viso e delle orecchie, la fratturea del gomito e della spalla, una profonda ferita alla gamba che ha avuto bisogno di 10 punti, lussazione del ginocchio, ferite multiple provocate dai forti colpi dei manganelli alle costole e alla schiena, che mi hanno causato un’insufficienza renale.

Sono ricoverati in ospedale sorvegliato da poliziotti che cercano di rendere il mio ricovero ancora più difficile. Sono arrivati al punto di vietare di spegnere l’illuminazione della stanza, richiedendo me e gli altri pazienti di dormire con la luce accesa.

Lo scandalo più grande è che nel documento legale che è stato creato, a parte le false accuse contro di me, non si fà un minimo accenno agli abusi che ho subito. C’è solo la dichiarazione di un poliziotto (nessuno del resto della squadra di polizia vuol mettersi nei guai testimoniando o perché non hanno notato nulla o perchè hanno paura di assumersi la propria responsabilità). L’unica cosa che questo poliziotto ha notato sono stato io mentre lanciavo una molotov e poi che venivo arrestato (tutto secondo la legalità).

Non so ancora se ci sono danni permanenti per la mia salute. Ciò che so per certo, è che volevano uccidermi.

Ecco alcune foto, del risultato del mio incontro con la polizia, chiedo a tutti coloro che hanno assistito all’attacco contro di me o ha qualche materiale fotografico di contattarmi al seguente indirizzo e-mail: solidarity_xk@yahoo.gr.

C.K.”

Fonte: athens.indymedia

Nicosia, Cipro: QUESTO È L’ESERCITO, QUESTO È IL CIMITERO

12-7/2011: Il testo che segue è ciò che è uscito dalla riunione odierna. Stampato in 1.000 copie e distribuito nelle strade del centro di Nicosia e durante la protesta che ha avuto luogo nella Piazza Eleftherias dopo l’esplosione nella base navale.

Le tombe dei soldati greci e ciprioti che sono stati uccisi nel 1974; cimitero militare di Tymvos Macedonitissas nella capitale divisa di Nicosia (luglio 2010)

La mattina di Lunedi, 11 luglio, una forte esplosione nella base navale “Evangelos Florakis” ha causato la morte di 6 vigili del fuoco, 2 soldati (marinai) e ne haferiti molti altri. L’esplosione è il risultato della negligenza criminale delle “competenti”  autorità che erano a conoscenza del problema. Hanno scelto di non fare niente, sembra per evitare alcune spese per le misure di sicurezza. Comunque, avendo scatenato un’incredibile caccia alle streghe contro i ribelli, erano troppo occupati per poter affrontare il piccolo problema di un’imminente incidente mortale. Questo disprezzo per la vita umana non è una novità in questo mondo. Lo si incontra ogni giorno a scuola, nell’esercito [ci sono ancora 2 anni di servizio militare obbligatorio a Cipro per tutti i giovani], al lavoro – in tutto il mondo. L’esplosione nella base navale e’ stata una concentrazione di questi concetti in questo tempo assassino. Il degrado della vita e della dignità umana è profondamente intrecciato con il senso del militarismo  della macchina militare.

L’esercito è un’istituzione costruita per uccidere, sia in guerra o sulle frontiere o nelle “missioni di pace” (vedi Iraq, Bosnia, ecc.) Non solo uccide la gente, ma attraverso l’imposizione del nazionalismo, della gerarchia e la rigida disciplina, la manipola e ne uccide le coscienze. Come studenti non possiamo che vederla come una continuazione del lavaggio del cervello fattoci nelle scuole. Un tentativo di formaci secondo i propri standard al fine di diventare schiavi obbedienti del sistema e del potere.

Un riferimento al passato criminale dell’esercito cipriota merita di essere fatto, (dopo di che è per lo meno ipocrita e contraddittorio pensare che solo ora sia negativo). A Cipro vi è una lunga lista di suicidi di militari (a parte i problemi psicologici causati ai soldati) e “incidenti”, l’intreccio e la collaborazione con la giunta militare (Grecia ’67 – ’73) e la partecipazione al colpo di Stato del ’74, con conseguenze tragiche. Questo per quanto riguarda la Guardia Nazionale. Ma a Cipro c’è un teatro dell’assurdo, poiché non abbiamo né uno né due, ma sei eserciti! E / K – (greco-cipriota), ELDYK, (forze dell’esercito greco) TOURDYK, (forze dell’esercito turco) le Nazioni Unite e la NATO – basi britanniche).

Sei forze armate su una piccola isola! Perché? Perché i militari sono parte integrante di un sistema gerarchico, d’imposizione e di oppressione, sfruttamento e controllo sociale. A Cipro, gli eserciti hanno un ruolo molto importante nella promozione e nella perpetuazione dell’ odio etnico e delle divisioni nell’interesse del potere, il quale trae profitto alle spalle della società, con il pretesto della questione cipriota.

“Alcuni vogliono farmi passare per l’esercito con la forza e di farmi uccidere i loro nemici con la forza – SKAPOULA”

E a tutti coloro che chiedono dimissioni e congetturano richieste, noi diciamo che una tale logica è semplicemente un modo per manipolare le reazioni della gente e impedire le loro rivendicazioni verso il governo. È necessario sfatare l’illusione che un’amministrazione diversa darebbe un risultato diverso. Non dare la colpa solo ad alcuni singoli ministri mentre gli altri sarebbero “responsabili” ma incolpare l’intero sistema  Stato, e tutti i concetti che lo sostengono. La percezione e’ che si mettono i soldi al di sopra della vita umana, si preservano le divisioni nazionali e la follia militare e si sostiene l’incredibile cannibalismo  imposto dalle forze armate in uniforme in tutto il mondo. La nostra unica speranza risiede nella resistenza contro qualsiasi macchina militare in qualsiasi potere per un mondo libero senza frontiere, senza eserciti, senza questo disgustoso disprezzo per la vita umana.

NON ASSERVITI A NESSUNA MACCHINA ASSASSINA
ABBASSO TUTTI GLI ESERCITI

P.S. Mandiamo la nostra solidarietà alle reclute e a coloro che sono costretti a subire le brutalità e le imposizioni autoritarie dell’esercito. Nessun ostaggio nelle mani dello Stato armato!

Gruppo Studentesco SKAPOULA (FUGA)
skapoula.espivblogs.netskapoula@espiv.net

fonte e testo originale

Halandri, nel nord di Atene: Intervento degli anarchici in un teatro comunale all’aperto

Venerdì sera, 8 luglio, i compagni dello squat Prapopoulou sono intervenuti con una duplice iniziativa durante un concerto estivo nel Teatro Rematia (Evripidio).

Una tavolo con materiale di controinformazione è stato allestito per circa tre ore all’ingresso del teatro, mentre a molte persone è stato fatto l’invito a entrare al concerto senza pagare. L’intervento degli squatters è stato ben accolto, ed è stato raccolto un aiuto economico, anche se ci sono stati dei piccoli battibecchi con gli organizzatori del concerto e con gli agenti municipali che hanno tentato di impedire l’intervento.

“Riappropriazione dello spazio pubblico, contro la commercializzazione” e “Ιl terrorismo di Stato non passerà-sostegno attivo verso gli arrestati del 28-29 giugno” erano i due temi principali del comunicato che è stato distribuito e letto da un microfono al pubblico all’inizio del concerto.

Da un lato, i compagni dello squat Prapopoulou hanno manifestato la loro opposizione di fatto verso la politica di gestione, la chiusura con una recinzione e le tariffe d’ingresso che si applicano nei confronti di questo teatro comunale all’aperto, che si trova nel paesaggio naturale di Rematia (“Flusso”).

Hanno inoltre preso posizione contro la commercializzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, nel contesto attuale di un attacco sempre più duro verso la società da parte dello Stato e dei capitalisti.

Dall’altro lato, il loro intervento era volto alla contro-informazione riguardante la brutale repressione durante lo sciopero generale di 48 ore del 28-29 giugno. Gli squatter hanno informato le persone sulle esorbitanti sanzioni comminate  agli arrestati delle manifestazioni.

Sono state fatte girare scatole per raccogliere aiuti finanziari col fine di aumentare la somma necessaria a pagare la cauzione. Hanno anche parlato della necessità di una concreta solidarietà con coloro che resistono nelle vie e nelle piazze.

fonte: athens.indymedia, protovouliaxalandriou

Petralona, Atene: Manifestazione in solidarietà con gli arrestati del 28-29 giugno

Martedì, 5 luglio, una manifestazione di più di 150 persone in solidarietà verso gli arrestati durante le manifestazioni dello sciopero generale del 28-29 giugno ha avuto luogo a Petralona, vicino al centro di Atene.

La manifestazione è stata indetta dall’Assemblea popolare dei quartieri Petralona-Koukaki-Thissio.

I residenti hanno marciato attraverso molte vie di Petralona Alta/Petralona Bassa (il quartiere è diviso in due parti dalla linea della metropolitana).

Slogan militanti sono stati cantati, come ad esempio:

– “Tutti per le strade e nelle piazze – Assemblee popolari in ogni quartiere”

– “Se non resistiamo in tutti i quartieri, le città in cui viviamo diventeranno prigioni moderne”

– “Calci e pugni ad ogni giudice – La giustizia è una questione di classe”

– “La solidarietà è l’arma della gente – La guerra contro la guerra dei padroni”

– “Né in Petralona né ovunque – Colpisci i fascisti in ogni quartiere”

– “Armatevi gente – Ora o mai più”.

Quando la dimostrazione ha raggiunto gli uffici locali del partito di governo, il PASOK, in Via pagherò,i manifestanti hanno scritto slogan sulla facciata e deturpato i simboli con dei graffiti. Un gruppo multirazziale di ragazzi con bici e skateboard ha dato il via all’azione.

Una nuova assemblea popolare si è tenuta la sera di Giovedi, 7 luglio, all’esterno della stazione della metropolitana di Petralona (dal lato della strada pedonale di Petralona Bassa).

Fonte: sinoikiesfilopappou, athens.indymedia

Atene: Concerto autorganizzato dalla radio libera FM 98, presso il Politecnico

Atene la stazione radio libera 98 FM organizza un concerto Venerdì 8 luglio, alle 22.00 (GMT+2), nel cortile del Politecnico (Polytechnio, via Patission – ingresso da via Stournari). I gruppi ACHAIREFTOI, METHISMENA XOTIKA, INDICO, WAXING GIBBOUS suoneranno dal vivo.
I ricavi saranno anche raccolti per finanziare l’equipaggiamento della stazione per potenziare il suo segnale radio.

www.radio98fm.org

Rete di traduzione per la controinformazione