Category Archives: Repressione

Koblenz, Germania: Azione di solidarietà per gli spazi liberati

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Oggi (10/2) diversi attivisti hanno espresso la loro solidarietà con la campagna per un Febbraio Nero 2013. Ecco il testo che è stato distribuito:

“Una campagna mondiale di solidarietà con spazi liberati si svolge tra il 2 e il 12 Febbraio 2013.

Lo Stato bombarda gli spazi liberati con tutti i tipi di attacco e repressione, e non solo in Grecia. Molti dei nostri spazi liberati e auto-organizzati subiscono dei raid o vengono sfrattati, la nostra infrastruttura è spesso distrutta, e i nostri mezzi di contro-informazione sono censurati o impediti.

Anche lungo il Reno la situazione si sta notevolmente arrivando a ebollizione, sia riguardo AZ Köln (Spazio Autonomo di Colonia), che è minacciato di sfratto, o il SJZ a Siegburg, che è vittima di minacce dalla forza locale d’ordine pubblico (Ordnungsamt); sia che si tratti delle persone dello Squat Mainz Group, che vengono criminalizzate perché hanno occupato il Mainusch Haus di Obere Austraße 7 in Magonza, un altro progetto a rischio di sfratto, o la criminalizzazione della campagna LiZ per i centri libertari a Bonn, o la mancanza assoluta di spazi liberati e auto-organizzati nella città di Koblenz e dei suoi dintorni.

Da un lato, vogliamo esprimere la nostra solidarietà con gli spazi liberati che sono attualmente minacciati in tutto il mondo, d’altra parte, vogliamo far partire la valanga per gli spazi liberati qui, a Koblenz.

Svegliatevi, partecipate, infuriatevi -> Occupa il mondo”.

Allo stesso tempo, come è successo la settimana scorsa nella città di Trier, gli attivisti hanno anche affrontato in dettaglio la situazione degli antifascisti di Remagen, che sono presi massicciamente di mira dalla repressione (informazioni correlate in tedesco qui).

Prigioni Greche: Solidarietà con lo scioperante della fame Spyros Dravilas, detenuto a Domokos

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“Non ho imparato nella mia vita a chinare la testa o di ingoiare l’ingiustizia. Così, a partire da Lunedì, 4 Febbraio, conduco uno sciopero della fame fino a quando otterrò giustizia e il mio diritto sottratto per i giorni di congedo dal carcere mi venga restituito, in modo da recuperare un soffio di libertà che mi merito dopo tanti anni di soggiorno nelle infernali del sistema greco “penitenziario”.
-Estratto dalla recente lettera di Spyros Dravilas

Il dignitoso prigioniero Spyros Dravilas aveva già condotto con successo un’altro sciopero della fame nel mese di Aprile 2012, quando l’amministrazione penitenziaria, infine, gli aveva concesso il primo congedo temporaneo per il quale aveva diritto da molto tempo prima. Dopo qualche tempo, e secondo il regolamento carcerario, a Spyros è stato concesso un secondo permesso. Oggi, con il pretesto di un reato del 2007, un caso di rapina in banca nella città di Naflpion (nella cui Spyros non ha avuto alcun coinvolgimento di sorta), il pubblico ministero della prigione gli nega i giorni di concedo, anche se è chiaro che egli ha questo diritto proprio come nei mesi scorsi. L’amministrazione penitenziaria afferma che “ci sta un procedimento in corso contro di lui, così non può essere rilasciato nemmeno per un paio di giorni”. Tasos Theofilou, incarcerato nell’inferno di Domokos pure, e tutti i membri imprigionati dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, sostengono la lotta di Dravilas. Di seguito è riportato un’altro messaggio di prigionieri in solidarietà:

“Siamo solidali con Spyros Dravilas che dal 4-2-2013 ha iniziato lo sciopero della fame scegliendo così di lottare dignitosamente per un respiro di libertà, come lui stesso dichiara.

La nostra solidarietà per Spyros e per ogni detenuto che sceglie di alzarsi in piedi di fronte alla politica repressiva dello stato , non è negoziabile.
Babis Tsilianidis, Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, Giorgos Karagiannidis, Spyros Stratoulis, Rami Syrianos, Mustafa Ergün”

Inoltre, 94 detenute delle carceri femminili di Koridallos hanno inviato una lettera aperta al Ministero Greco della Giustizia, chiedendo che lo scioperante della fame Spyros Dravilas ricevesse i suoi giorni di congedo previsti dalla legge.

in inglese

Santiago, $ile: Memoria e combattimento

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Questa Domenica, 3 Febbraio, siamo usciti per la strada per trasmettere attraverso uno dei muri del (Centro Sociale Occupato) CSO Sacco y Vanzetti in modo da mantenere viva la memoria e che nessuno spazio morirà in un archivio giudiziario imbastardito; la memoria come arma è realizzata nelle strade e in ogni azione quotidiana. Questa azione è una risposta al richiamo internazionale per un Febbraio Nero e per ricordare che lo scorso mese di Gennaio abbiamo commemorato un anno in più dalla costruzione di uno spazio che puntava contro il Potere e dei suoi lacchè.

Facciamo una richiamo in modo che questo mese possiamo sostenere gli spazi occupati e autonomi in ogni angolo del mondo, ed incoraggiare i compagni di continuare ad aprire spazi in cui l’anarchia viene germinata e propagata così come le idee e pratiche anti-autoritarie.

Alcune Individualità Anarchiche

MEMORIA E COMBATTIMENTO

Un saluto irriducibile ai compagni in carcere o in clandestinità
della guerra sociale di questo mondo

fonte/altre foto

Atene: “Trent’anni di occupazioni: La progettualità sociale e politica delle occupazioni, ieri, oggi, domani”

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Giovedì sera, 7 Febbraio, un evento-dibattito si è svolto nel centro sociale occupato VOX in Exarchia con partecipanti dei progetti occupati del passato e del presente di Atene, come Valtetsiou (1981), Charilaou Trikoupi (1985), Lelas Karagianni 37 (dal 1988), Villa Amalias (1990), Fylis e Ferron (1991), Alkamenous (1993), Ano-Kato Patission (dal 1996), Patission 61 e Skaramaga (2009) e Epavli Kouvelou (dal 2010).

Grecia, carceri di Domokos: Spyros Dravilas in sciopero della fame

“Libertà a coloro che sono nelle celle – Fuoco e polvere per questo bordello” (carceri di Domokos, Grecia)

Oggi, Mercoledì, 6 Febbraio, il prigioniero Spiros Dravilas è stato trasferito al Centro Salute di Domokos. Gli hanno detto che dovrebbe iniettarsi un siero, ma ha rifiutato (a causa dello sciopero della fame, iniziato il 4 Febbraio, i suoi livelli di zucchero sono scesi a 55 in soli due giorni).

Spiros è tornato ancora una volta nel carcere Domokos, dove continua la sua lotta per i giorni di congedo di cui è privato a causa della vendetta del meccanismo poliziesco-giudiziario.

La lotta continua

fonte

Carceri svizzere: Ancora un’altra richiesta di libertà condizionale dell’imprigionato eco-anarchico Marco Camenisch negata

La richiesta dell’avv. di Marco per la liberazione condizionale è stata respinta per l’ennesima volta – l’ennesima volta motivata politicamente. Marco scriverà a sua volta quello che ne pensa…

LA LOTTA CONTINUA – LA SOLIDARIETÀ È NOSTRA ARMA

Soccorso Rosso Internazionale

Melbourne, Australia: Azione di solidarietà per gli anarchici in Egitto

Il 6 Febbraio, in risposta ad una chiamata internazionale, a supporto degli anarchici in Egitto di fronte alla repressione, ci siamo riuniti davanti al consolato Egiziano a Melbourne. Un invito correlato (in inglese) può essere trovato qui. Di seguito alcune foto dell’azione.

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Cracovia: Striscioni di solidarietà con le Cellule di Fuoco (sotto processo in Grecia), e Sonja e Christian (sotto processo in Germania)

Alcuni dei nostri compagni del progetto di contro-informazione Grecja W Ogniu (“Grecia in Fuoco”) in Polonia hanno alzato striscioni per le strade di Cracovia, dichiarando “amore, forza e solidarietà” con i prigionieri anarchici politici in Germania, Grecia, Cile, Italia e Messico…

Libertà per i combattenti rivoluzionari Sonja Suder e Christian Gauger, perseguiti dallo Stato tedesco per l’attacco alll’industria nucleare
Forza, amore e solidarietà con i bombarolli presi ostaggio dal sistema in Italia, Grecia, Messico, Cile
Solidarietà e libertà agli anarchici rivoluzionari dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco (FAI / IRF) ed a Theofilos Mavropoulos

Grecia: “Una sola parola: dignità”. Un poster riguardo agli eventi di Kozani

Quale accusa è più bella della rapina di una banca?

Eppure i compagni non sono stati picchiati per aver “infranto la legge”.

Sono stati picchiati per il loro attacco consapevole contro il monopolio dello Stato sulla violenza.

E sono rimasti in piedi contro i meccanismi e la loro violenza, così come è coerente per ogni persona in rivolta.

Neanche una parola agli sbirri, insulti verso giudici e giornalisti.

Lasciamo che gli oppressori se ne rendano conto.

Nè la tortura
né la pubblica gogna,
possono disciplinare tutti quelli che resistono ai loro ordini.

Non possono prosciugare la bramosia per una vita libera.

Sbirri, giudici, politici
non avete ragione di dormire in pace.

Solidarietà ai 4 accusati per la rapina della banca di Kozani

Anarchici per l’emancipazione individuale e sociale

fonte

Regno Unito: Rilasciato Mel Broughton

Mel Broughton è stato rilasciato dal carcere in Febbraio 2013. Nel giugno 2010, dopo il suo terzo processo per le stesse accuse, Mel era stato condannato per “cospirazione per commettere incendio” a 10 anni di carcere. Prima del suo arresto, Mel era un attivista molto impegnato contro la costruzione di un nuovo laboratorio di vivisezione all’università di Oxford.

fonte

Cile: Rivendicazione di due azioni in memoria di Matias Catrileo

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Probabilmente a causa di problemi di posta, i media di informazione anarchici, libertari e anti-autoritari non hanno ricevuto o hanno perso il testo che oggi, dopo un po’ di tempo, rendiamo nuovamente pubblico.

Nel contesto della “Settimana di agitazione e protesta per l’omicidio di Matias Catrileo” chiamata da compagnx anonimx tra il 1 e il 10 Gennaio, abbiamo disturbato i guardiani dell’ordine (polizia) della sezione di Parque Brasil (parte sud di Santiago, Cile) lanciando bombe assordanti dentro la stazione di polizia, e abbiamo appeso uno striscione con lo slogan “La sola giustizia è la vendetta. Matias Catrileo presente!!!” su un’area affollata del centro commerciale Tabalaba, un centro consumista pieno di cittadini alienati.

Credendo nella necessità di coordinarci tra gruppi individuali e gruppi di affinità, a partire dalle azioni più semplici, allo scopo di mettere a prova le nostre qualità e capacità e superarle, ci siamo liberamente uniti per rompere l’isolamento tra gruppi anti-autoritari e compagnx, per agire e discutere collettivamente dall’informalità e sperimentare nella pratica delle forme decentralizzate di organizzazione rivoluzionaria, senza capi né leader e basate sull’orizzontalità e l’autonomia.

Abbiamo agito con questa motivazione, con lo scopo di dare un segno di ostilità contro il potente ricordo della morte di un compagno con azioni e parole da una prospettiva insurrezionale anti-autoritaria e non dalla solita vittimizzazione. Questo significa, per coloro che hanno sviluppato questa azione, lotta dall’autonomia, così come agitazione e conflittualità permanente contro il Potere.

Ma come anti-autoritari come e perchè ricordiamo un compagno ucciso dal nemico?

La risposta che abbiamo creato collettivamente è che il ricordo attivo è parte della continuità della lotta e del conflitto contro l’autorità e la sua società. E con questo ricordo espresso come propaganda attraverso l’azione, dimostriamo la nostra volontà a diffondere gli obiettivi rivoluzionari dei compagni uccisi dal Potere e/o uccisi nell’azione.

Questa prospettiva è di ricordare i nostri compagni attraverso azioni quotidiane e offensive con l’idea di creare un presente di lotta, senza aspettare condizioni specifiche o un contesto particolare, agendo dalle nostre vite, in ogni momento, in ogni respiro, nelle nostre relazioni di affinità e in come ci situiamo nell’offensiva contro il Potere/autorità, cercando l’autonomia integrale delle nostre vite rompendo da ogni forma di autorità.

Rifiutiamo la vittimizzazione e la martirizzazione dei/le compagnx e di noi stessx in quest’azione, non come posizione di sole parole e nemmeno perchè gli è arrivato un proiettile mentre criticavano il Potere da internet o da un bar. Per noi questa è una ragione per unirci con il loro vivere come guerrieri, più che con la loro morte.

Agiamo in questo modo così che la vita di un compagnx non svanisca invano e la sua morte non rimanga nelle mani della giustizia che come sappiamo protegge e salvaguardia la pace dei potenti. Non cerchiamo giustizia, cerchiamo vendetta, e l’immaginazione è nostra alleata nell’ottenere questo obiettivo.

Facciamo una chiamata ad azioni di solidarietà per non dimenticare i/le nostrx compagnx imprigionatx: Ivan Silva, Carla Verdugo, Juan Aliste, Marcelo Villaroel, Freddy Fuentevilla, Alberto Olivares, José Miguel Sánchez, Henry Zegarrundo (Bolivia), Braulio Durán (Mexico), Panagiotis Argiriou (compagno greco della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che è in serie condizioni dalla caduta in cella dove è detenuto).

Saluti a Diego Ríos, Hans Niemeyer e Felicity Rider, compas attualmente in fuga dal Potere.

Affinità invisibili per l’insurrezione anti-autoritaria

fonti: 1, 2

Catalogna: Per l’estensione della campagna per il Febbraio Nero a Barcellona

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Per tutti quelli che vogliono essere solidali in modo coordinato o spontaneo quando le occupazioni combattive e i loro metodi auto-organizzati sono in pericolo; per tutti coloro che vedono chiaramente i paralleli della logica repressiva tra ciò che sta accadendo in Grecia e ciò che sta accadendo qui nello stesso momento storico; per tutti coloro che vedono il chiaro rafforzamento e il coordinamento dell’offensiva attuale da parte degli Stati euro-fascisti contro tutti gli atteggiamenti sovversivi che non sono conformi alle loro linee democratiche -attraverso l’immediato intervento violento contro i nostri spazi, la nostra gente, le nostre quotidiane attività, e la sopravvivenza della nostra stessa auto-organizzazione e lotta.

È diventato ormai evidente che, anche se questa offensiva da parte di diversi Stati è perpetua e in corso, è chiaramente coordinata e diretta in questo preciso momento, al fine di circondare, dividere e distruggere tutte le prassi fisiche di occupazioni, da Barcellona fino alla Grecia. Queste prassi sono necessarie per le nostre attività e la nostra sopravvivenza, e per le azioni di molti di noi.

Gli Stati, in questo preciso momento, attraverso i loro meccanismi fascisti, stanno iniziando e creano un ambiente repressivo e concertato, con le loro strutture gerarchiche, la loro auto-legittimazione attraverso la legge e dei media, e la loro burocrazia capitalista-pragmatica.

Si stanno coordinando verso un obiettivo internazionale repressivo all’interno del colosso militare-industriale-capitalista dell’unione euro-fascista: l’annientamento dell’unica pratica per sovvertire la loro riforma strutturale (la loro crisi), quella pratica che sta cambiando la coscienza della sopravvivenza nelle masse oppresse. Il turismo di massa è uno delle industrie principali di Atene e Barcellona, un settore che ottiene la capacità di distruggere il tessuto sociale, di creare facilmente delle divisioni settarie in base alle condizioni economiche tra coloro che costituiscono la popolazione, e in ultima analisi, di esiliare chiunque che non abbia i mezzi finanziari ai quartieri dormitori o per le strade. L’occupazione, come massima prassi di negazione del concetto di proprietà, è il nemico naturale della classe proprietaria, che comprende lo Stato e le sue società immobiliari – nel centro del loro impero di cemento, rappresenta un’immediata delegittimazione di tutto il progetto, un pericolo per le più grandi industrie, ed una base per la creazione di legami di affinità e di organizzazioni per unire coloro che cercano di dividere.

Da questa prospettiva di un conflitto automatico di interessi, idee, e sopravvivenza, quali azioni possiamo scatenare per affrontare questa brutale offensiva da parte di tutti gli organismi repressivi che si alzano intorno a noi per soffocare le nostre vite?

Qui, proponiamo una diretta, spontanea, coerente azione contro ogni atto repressivo – il che non vuol dire disorganizzato o non premeditato, ma piuttosto sconnesso e decentrato, in modo che, la confidenza, la comunicazione e l’azione stessa, così come la responsabilità delle nostre prassi rimangono all’interno di un gruppo di affinità, in modo che la solidarietà possa essere generalizzata e non concentrata esclusivamente nelle nostre zone e nei nostri nemici personali. Se tutti noi, in tutto il generalizzato movimento di auto-organizzazione da Porto ad Atene – non solo nelle nostre case, non solo nei nostri quartieri, non solo nelle nostre città – ci impegniamo in una solidarietà attiva in questo Febbraio Nero, dal 2 al 12, e in questo modo otteniamo un colpo feroce collettivo con successo, invieremo il messaggio ai compagni imprigionati che non sono dimenticati, e agli Stati che le loro iniziative repressive possono diventare la propria fossa, alla minima scintilla.

Questo è il momento di presentare una rappresaglia massiccia, coordinata e decentrata per difendere i nostri spazi ed i nostri compagni imprigionati, in tutte le città e in tutto il mondo.

Con tutto quello che abbiamo, agiremo per resistere alla loro offensiva con le nostre proprie vittorie, e senza concessioni.

Che possano fuggire i turisti; che possano bruciare le ruspe; che possano le case abbandonate prendere vita e schiacciare il concetto di proprietà. Che possiamo tutti guardarle bruciare, pezzo per pezzo, sotto il loro naso.

fonti: 1, 2, 3

Atene: Fascisti hanno detonato un ordigno incendiario contro lo spazio anarchico Thersitis

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REAGIREMO AD OGNI ATTACCO

Nelle prime ore del mattino del 7 Febbraio, si è verificato un tentativo di incendio doloso contro lo spazio anarchico Thersitis di Atene. Un ordigno incendiario era stato collocato all’ingresso dell’edificio che, tuttavia, non ha causato danni a parte la rimozione della vernice dalla facciata, che è attualmente in riparazione.

Viviamo in un periodo di tensione permanente e di espansione dell’offensiva dello stato-capitalista. In questo contesto, gli spazi auto-organizzati sono sotto costante attacco da parte dei meccanismi statali e dei loro amici intimi: i fascisti. Noi dichiariamo ancora una volta qualcosa che è stato già detto troppe volte: la paura non può sconfiggere l’intrigo per la libertà, che ha imparato negli anni a combattere contro gli attacchi, le strategie e le macchinazioni del mondo del Potere.

Facciamo richiamo ad un incontro di solidarietà oggi, 7 Febbraio, alle ore 18.00 allo spazio esterno a Thersitis, che si trova sull’incrocio delle Vie Nestoros e Evangelistrias nel sobborgo di Ilion. La solidarietà è la nostra arma.

SCHIACCEREMO TUTTI I LORO BATTAGLIONI DI SICUREZZA

Thersitis, spazio di intrigho e sovversione (A)

Kozani, Grecia: Presidio di solidarietà al tribunale per i quattro compagni arrestati per rapine in banche il 01/02/2013

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Kozani, Mercoledì, 6 Febbraio

Un raduno si è svolto questa mattina (06/02) al tribunale di Kozani, dove sono stati portati i 4 arrestati del 1° Febbraio davanti al pubblico ministero e il giudice di interrogazione. Parenti, amici e compagni da Atene, Salonicco, Kozani, Veria e Larissa (circa 80-100 persone) abbiamo unito le nostre voci siamo stati accanto i 4 anarchici. Non ci siamo fermati, anche per un minuto, scandendo slogan di solidarietà fuori dal tribunale, cercando di scaldare i cuori dei compagni. Dei slogan sono stati dipinti sui muri del palazzo di giustizia ed abbiamo messo 4 striscioni di solidarietà nella zona. Il raduno si è concluso con un corteo verso la piazza centrale di Kozani, nel corso del quale siamo stati seguiti da decine di poliziotti anti-sommossa.

Tutti e quattro compagni sono stati rinviati in carcerazione preventiva in attesa del giudizio, e sono stati trasferiti alla prigione di Koridallos ad Atene.

TERRORISMO È DI PENSARE CHE SEI LIBERO
LIBERTÀ PER COLORO CHE SONO NELLE CELE DELLE PRIGIONI
LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA

Di seguito un messaggio dei 4 arrestati verso i solidali

Salutiamo i compagni solidali che si sono trovati al tribunale di Kozani.
I loro slogan hanno riscaldato i nostri cuori.
Anche in modo immaginario alziamo i nostri pugni accanto a loro.

VIVA L’ANARCHIA

I anarchici:
Nikos Romanos, Andreas-Dimitris Bourzoukos, Yannis Michailidis, Dimitris Politis

SBIRRI, GIUDICI, POLITICI, NON AVETE ALCUN MOTIVO PER DORMIRE TRANQUILLI
SBIRRI, GIUDICI, POLITICI, NON AVETE ALCUN MOTIVO PER DORMIRE TRANQUILLI

Porto, Portogallo: “Repressione è la paura dei potenti”

Reclamare la nostra libertà e resistere collettivamente contro lo Stato repressivo! Il fascismo non passerà! Solidarietà!
Reclamare la nostra libertà e resistere collettivamente contro lo Stato repressivo! Il fascismo non passerà! Solidarietà!

In Grecia è in corso un attacco organizzato di Stato contro gli spazi occupati. Data la distanza, e non essendo in grado di fare di più, CasaViva mostra la sua solidarietà. Non solo a parole, ma esprimendo solidarietà in uno striscione appeso sulla strada di fronte a dove è ubicata, in una dichiarazione pubblica verso la città, che indichi chiaramente da che parte stiamo.

I nostri compagni sottolineano e rendono chiara l’importanza della pratica quotidiana di trasformare spazi vuoti e chiusi in un prolungamento della piazza dove ci troviamo, in cui l’organizzazione della cooperazione e la condivisione sostituiscono la competitività, il profitto e la leadership. Questo è il modo giusto per esprimere solidarietà: combattere qui mentre combattono lì.

Uno spazio abbandonato rappresenta uno spreco che può essere solo tollerabile fino a quando qualcuno ha bisogno di quello spazio. Da allora in poi il diritto di usarlo deve prevalere sulla proprietà. Al giorno d’oggi, una gran parte di coloro che in Grecia sono vittime di impoverimento forzato, sono sotto attacco da parte di coloro che trasformano la vita in un vuoto, da coloro che rendono impossibile che un sacco di persone abbiano accesso a istruzione e cultura, e che attaccano gli spazi occupati e autogestiti. Questo è doppiamente criminale e non può essere ignorato.

In Portogallo, in cui sta diventando impossibile vivere, bisogna ricordare l’importanza di liberare spazi dalle grinfie del capitalismo e di creare alternative che possono diventare i semi e le basi di un mondo diverso.

Potrebbe essere proprio da lì che le rivoluzioni, quelle dal basso verso l’alto, inizino. E forse è proprio per questo che la repressione, che non è altro che la manifestazione della paura da parte dei potenti, cade sempre su questi progetti.

Atene: Sabotaggio di telecamere a circuito chiuso e bancomat

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Per il Febbraio Nero

Nelle prime ore del 6 Febbraio, abbiamo fatto una passeggiata per le vie del centro di Atene, in modo da dipingere slogan anarchici sui muri e fare qualsiasi altra cosa possa venire. Tra l’entusiasmo, abbiamo accecato 3 telecamere di sorveglianza delle filiali della Banca Agrotiki e della Banca Nazionale ed abbiamo incasinato anche i loro bancomat.

Libertà per i 4 ostaggi del caso di Kozani, per Freddy, Marcelo, Juan in Cile, e per Marco Camenisch: non dobbiamo lasciarlo invecchiare dentro le galere svizzere!

fonte

Grecia: Comunicato della CCF per gli arresti a Kozani

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COMUNICATO CCF

Se parliamo, parliamo perché non abbandoniamo la Cospirazione delle Cellule di Fuoco nella fogna della propaganda dello stato.

Per la rapina in banca nella regione di Kozani gli unici di avere la parola esclusiva sono gli stessi arrestati, i quali non sono membri della Cospirazione. Inoltre, la C.C.F.  non è stata “colpita” da questi arresti e le nostre cellule rimangono illese…

Ma dal momento che la macchina della propaganda dello stato si riferisce costantemente alla Cospirazione, chiariamo la nostra posizione.

I guerrieri urbani anarchici non sono né “bravi ragazzi” e nemmeno hanno bisogno di difesa dagli ipocriti dell’umanità e dagli appaltatori della sensibilità della sinistra.

I guerrieri urbani anarchici abbandonano il ruolo della vittima per prendere una posizione come aggressore contro il silenzio passivo della società.

Sappiamo che la violenza anarchica contro il regime è l’unica strada verso la liberazione. Coloro che esitano ad armarsi, si  dimostreranno troppo vili per vivere con dignità. Lontano dalla retorica umanitaria e dalle lacrime di coccodrillo, sui volti dei detenuti picchiati, sono state attaccate delle scelte specifiche. La scelta di rapinare una banca per  sostenere le illegali cellule anarchiche informali è stato, è e sarà una pratica anarchica.

Nella guerra contro lo Stato e la società non chiedi pietà al nemico. Gli anarchici della prassi non rispettano alcuna legittimità borghese. La questione non è se parlare di arbitrarietà da parte della polizia, ma è di attaccare per primi, qui e ora. Inoltre, la vita sarà sempre parte di un tipo di persone, le persone dell’azione.

Forza agli 4 prigionieri anarchici processati per le rapine a Kozani.

Sosteniamo coloro che sostengono le loro scelte e rimangono impenitenti.

CREIAMO E ORGANIZZIAMO 10, 100, 1000 NUCLEI DI COSPIRAZIONE…

VIVA LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE (FAI/FRI)

TUTTO CONTINUA…

I membri incarcerati della CCF

PS: Inviamo la nostra solidarietà con tutto il cuore agli nostri compagni Alfredo Cospito e Sergio Maria Stefani ai quali le guardie umane delle carceri italiane gli vietano le visite, ed all’amico e scioperante della fame dal 4 febbraio Spyros Dravilas del quale il sistema “penitenziario” greco vendicativamente lo priva dei suoi giorni di congedo.

Grecia: Comunicato dei 3 compagni arrestati per le rapine in banche a Velventòs-Kozani

Comunicato:

Rubiamo un paio di parole dalle celle del centro di detenzione dove siamo ostaggi per dichiarare i propri obiettivi e le intenzioni in modo di chiarire la situazione sugli ultimi eventi.

Come anarchici consideriamo la scelta della rapina di una banca come una scelta consapevole di resistenza. La nostra azione non aveva lo scopo dell’arricchimento personale. L’attacco contro i templi del capitale fa parte della nostra azione rivoluzionaria generale.

A proposito della nostre tortura da parte delle forze di repressione, non vogliamo che essa contribuisce come punto per la nostra vittimizzazione. Non ci aspettavamo nulla di diverso dai nemici della libertà. Non dimentichiamo quante persone sono state schiacciate nelle stazioni della polizia e nelle loro prigioni. Che diventino i segni della tortura un’altra occasione per trasformare la rabbia in azione.

Verso i rappresentanti istituzionali della giustizia, il nostro atteggiamento sarà intransigente e senza compromessi.

NON COLLABORIAMO – NON CI APOLOGIAMO

VIVA L’ANARCHIA

I anarchici
Nikos Romanos
Andreas-Dimitris Bourzoukos
Yannis Michailidis

PS. Seguirà un testo dettagliato di tutti e quattro arrestati in riguardo al nostro caso.

Grecia: Aggiornamenti sui quattro compagni arrestati il 1 Febbraio 2013, accusati per il caso delle rapine in banche

Il 3 Febbraio gli anarchici Dimitris Politis e Yannis Michailidis sono stati portati al pubblico ministero presso il tribunale di Atene in materia di appello per quanto riguarda i mandati contro di loro sul caso CCF. Il 4 Febbraio sono stati portati al tribunale speciale di Koridallos durante la 25imma sessione del processo CCF. Entrambi sono stati rimandati nel carcere di Koridallos, dove sono imprigionati pure i membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Dal 5 Febbraio, tutti i quattro compagni accusati del caso della rapina in banca a Velventós-Kozani, vale a dire Dimitris Politis, Yannis Michailidis, Nikos Romanos e Andreas-Dimitris Bourzoukos (gli ultimi due non sono stati ufficialmente rimandati finora) sono stati trasferiti a Kozani, dove il 6 del mese dovranno attendere un’altra udienza al tribunale locale.

Tlalnepantla, Messico: Attività nel contesto del Febbraio Nero

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Il centro sociale occupato Casa Naranja risponde alla richiesta di solidarietà internazionale con gli spazi liberati e degli compagni anarchici. Il 9 Febbraio dopo la Critical Mass, tra le altre già programmate attività, distribuiremo contro-informazione riguardo i centri sociali sotto attacco e proitteremo un filmato relativo.

FORZA AGLI SPAZI ANARCHICI IN TUTTO IL MONDO!

manifesto di solidarietà

Buenos Aires, Argentina: Murales di solidarietà per un Febbraio Nero

Spazi liberati nella guerra contro il Potere! Germiniamo la vita in mezzo alla vostra morte grigia!
Spazi liberati nella guerra contro il Potere! Germiniamo la vita in mezzo alla vostra morte grigia!

Nelle strade di Buenos Aires, abbiamo dipinto un murales in solidarietà con le occupazioni in Grecia e nel mondo, nel contesto del richiamo per un Febbraio Nero.

Questa azione è simbolica, noi non crediamo che dipingendo una parete abbiamo messo il governo greco in scacco matto al suo attacco contro gli spazi occupati che sfidano il Potere. Tuttavia, vediamo in essa il potenziale di ciò che potrebbe significare – cioè, di non rimanere sordi al grido di una solidarietà internazionale.

Certo, uno squat di per sé non costituisce una minaccia al potere e la sua etica. Ciò si riflette dalle migliaia dei squat che vengono utilizzati come “centri di partito” – veri squat-discoteche. Il pericolo è rappresentato dall’approccio e le pratiche di coloro che danno vita ad ogni spazio, da coloro che lo mantengono e resistono giorno per giorno senza paura davanti a un’eminente assalto della polizia. Vari esempi vengono in mente quando ricordiamo sfratti nel contesto specifico di raid della polizia: L’occupazione Sacco y Vanzetti in Cile, l’occupazione Flor do Asfalto in Brasile, o il caso dello spazio occupato Nadir a Salonicco-Grecia.

Accogliamo con piacere la buona notizia riguardo Gabriel Pombo Da Silva (trasferito in un carcere di Madrid) e Mario López (rilasciato dalla prigione sotto cauzione). Forza, compagni!

Azione diretta per Freddy, Marcelo e Juan (in preparazione per il processo, “caso sicurezza“, che riprende ora) e per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e il prigioniero Theofilos Mavropoulos.

Anche se la stampa tace, le mura urlano.
Solidarietà con gli spazi occupati e i prigionieri di guerra.

Nemmeno un millimetro indietro di fronte a degli sfratti;
9 millimetri nelle teste di poliziotti.

in spagnolo

Creta: Video da Candia::Alternativa in solidarietà con le occupazioni e gli combattenti

Forse si avvicina il tempo
in cui sventoleranno bandiere al ritmo del vento
quando il vento fischierà al ritmo della libertà.

Forse si avvicina il tempo
in cui annuseremo l’odore delle ceneri di tutte le prigioni dei popoli.

E non appena il tempo arriverà al zero, sarà il momento dei deliranti
di loro che si sono mossi contro la logica, quella che gli assassini sorridenti hanno nominato morale.

E verrano i morti (quelli che non sono mai andati via)
per mostrarci la via, per gridarci
coloro che sono stati umAni, con una A maiuscola cerchiata…

poesia dalla collezione “Antinous – Mi hai sussurrato rivolta,
e ho sentito libertà” (Marzo 2012)

Solidarietà con le occupazioni, stekia (spazi aperti),
spazi auto-organizzati/auto-gestiti e coloro che lottano…

(((●))) Candia :: Alternativa
Spazio Indipendente alternativo di contro-informazione a Creta, Grecia
Febbraio 2013

tradotto da contra info nel contesto della campagna per un Febbraio Nero

Saragozza, Spagna: Striscione di solidarietà con la lotta in Grecia dal gruppo del centro sociale occupato Kike Mur

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Dall’assemblea del CSO Kike Mur (Zaragoza, Spagna) vogliamo dimostrare la nostra solidarietà e il sostegno al movimento anarchico, libertario, anti-autoritario e le occupazioni greche con questo striscione posto sulle pareti del vecchio carcere di Torrero, l’attuale CSO Kike Mur. Con la crescita della repressione che stanno subendo gli spazi liberi e i quartieri ribelli in Grecia, ci uniamo e fraternizziamo con la chiamata internazionale trasmessa dai nostri compagni greci.

Da un po’ di tempo si sta provando un attacco sistematico lanciato dalle forze del Capitale e dello Stato contro tutti quegli spazi e gruppi esterni che le loro norme che si pongono in modo realmente alternativo e autogestito. I casi dell’occupazione Delta di Salonicco e più recentemente di Villa Amalias, Skaramanga e Lelas Karagianni 37 sono buoni esempi di tutto ciò.

Ecco perché di fronte alla repressione e questa forza brutale usiamo la solidarietà internazionale e il sostegno reciproco visto che siamo parte della stessa lotta che non conosce confini. Affrontando la criminalizzazione, il controllo dei media e la violenza del sistema, con l’unità, la solidarietà e l’autogestione. Giù le mani da tutte le occupazioni, libertà per tutti i combattenti imprigionati.

10, 100, 1000, OCCUPIAMO IL MONDO!