Category Archives: Ecologia-Salute

Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

PROGETTO “FENICE” – ATTO SECONDO

La Federazione Anarchica Informale (FAI) – Cospirazione Internazionale per la Vendetta assume la responsabilità per la collocazione di un ordigno esplosivo e l’esplosione della macchina del noto secondino, Argyris Gelbouras, in servizio alle carceri di Nafplio. Questo attacco fa parte del “Progetto Fenice”, che abbia avuto inizio con l’esplosione della macchina della direttrice delle carceri di Koridallos dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La scelta di attaccare specificamente questa guardia umana non è stata casuale. Argyris Gelbouras (conosciuto anche con lo pseudonimo Rex) è stato a lungo un cane da guardia fedele del potere. È uno dei responsabili delle decine dei pestaggi di detenuti nelle carceri e parallelamente mantiene ottimi rapporti di amicizia con i sbirri in borghese a Nafplio. Spesso usa dei detenuti-suoi infami- per spaventare o colpire altri prigionieri che chiedono i loro “inalienabili” diritti o semplicemente non appartengono al suo circuito di influenza all’interno delle carceri. Argyris Gelbouras è uno falso guappo in uniforme. Se alcune guardie umane insisteranno ad avere comportamenti simili e sfogare i loro complessi e le loro frustrazioni sui prigionieri le visiteremo con intenzioni peggiori. Nulla rimarrà senza risposta. I nemici della libertà hanno un nome e un indirizzo…

Parallelamente con questo attacco, abbiamo voluto rompere il velo di silenzio che avvolge le torture e le condizioni di vita squallide dei prigionieri nelle carceri di Nafplio (e non solo). Le carceri di Nafplio sono una tomba di cemento dove sono stati “sepolti” circa 600 prigionieri (nello stesso momento in cui le “caratteristiche” del fabbricato sono per circa 300). Nelle celle che hanno la capacità di 2-3 persone vivono 6-7 detenuti, e la metà di loro dormono sul pavimento.

Qualche mese, il 4 Marzo 2013, un giovane prigioniero a Nafplio è stato abbandonato a morire per l’indifferenza omicida di alcuni secondini. Questo detenuto in particolare era malato di tubercolosi e si lamentava per giorni che stava male e non si sentiva bene. La risposta del reparto e del medico del carcere è stata la stessa beffarda eco di tutte le carceri della Grecia. “Prendi un Depon (paracetamol), se c’è nel reparto, e stai paziente.” Il “Depon” nelle carceri guarisce tutto… fino la tubercolosi. Continue reading Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco esplosivo ad Argos, il 12 Giugno 2013

Italia: Resoconto e dichiarazioni delle revoche degli avvocati – Udienza processo No Tav, 7 giugno 2013 aula bunker carcere Le Vallette Torino

Quella di oggi è stata un’udienza diversamente interessante. Noi “imputate/i” siamo stati/e presenti in otto. Subito dopo l’appello tre di noi hanno dichiarato, ognuno con proprie parole, estraneità a ogni riconoscimento nei confronti del tribunale, del processo unita alla decisione di revocare l’avvocato nominato al momento dell’arresto. Il tribunale si è immediatamente ritirato in camera di consiglio per trovare un avvocato d’ufficio cui affidare la difesa dei tre compagne/i che avevano fatto la revoca. Il processo è ripreso circa un’ora e mezza dopo, presente l’avvocato d’ufficio. Abbiamo ripreso la parola per ribadire che ci saremmo autodifesi, che perciò non riconoscevamo nulla all’avvocato d’ufficio, il quale ha chiesto i termini per poter leggere le carte ecc.; gli sono stati concessi 10 giorni. Tuttavia, la corte, decisa a riprendere a tutti i costi l’udienza, ha dato mandato agli avvocati di fiducia revocati di “assistere” noi per il tempo dell’udienza. Gli avvocati hanno tentato di respingere l’incarico anche appellandosi alla legislazione dell’Unione Europea che prevede l’ “autodifesa”. Un pastrocchio evidente, “imbarazzo tangibile” come dichiarano gli avvocati. I pm intervengono precisando che la legge italiana non riconosce l’autodifesa, che quindi la “difesa tecnica è irrinunciabile… che la normativa europea è stata riconosciuta in Italia negli ultimi decenni, concedendo all’imputato la possibilità della ‘dichiarazione spontanea’.” La corte, riparatasi anche dietro queste argomentazioni, è così riuscita a far proseguire l’udienza.

La prossima udienza, rinviata al 21 giugno, dati i termini di 10 giorni concessi all’avvocato d’ufficio, si svolgerà nell’aula-bunker vicina al carcere.

Di seguito la dichiarazione di Mau, Marta e Juan con alcune riflessioni. Continue reading Italia: Resoconto e dichiarazioni delle revoche degli avvocati – Udienza processo No Tav, 7 giugno 2013 aula bunker carcere Le Vallette Torino

Svezia: Animal Rights Militia profana tomba di famiglia di un allevatore di visoni

La notte del 13 maggio 2013 è, si spera, la notte in cui l’uccisore di massa Knut Indebetou rinuncerà ai suoi progetti di aprire un allevamento di visoni. Questa merda già gestisce un grande allevamento di galline, ma la ragione della nostra azione notturna è che progetta di fare soldi sulla pelle di circa 6.000 visoni innocenti ogni anno. Sono molti anni che in Svezia non si apre un nuovo allevamento di visoni e così deve restare. E’ un’industria costruita sull’assassinio e l’industria sarà presto morta così come le persone malate che la portano avanti.

Durante la notte, ci siamo scavati un passaggio attraverso la tomba dei genitori di Knut Indebetou, ora rimane solo a Knut e alla crudeltà che mette in scena finire nella tomba. La pietra tombale della fossa dei genitori è stata posizionata nel giardino della sorella di Knut Indebetou, questo perchè lei ha il potere di influenzare Knut nella sua decisione sull’allevamento di visoni. Poichè c’era bisogno di una nuova pietra tombale nel cimitero, ne abbiamo messa una con il nome di Knut.

Knut – Fa in modo che questo sia sufficiente. Risparmia gli animali e i tuoi parenti. Altrimenti non ti perdoneremo mai. Se gli animali ne avessero l’opportunità, farebbero qualcosa di molto peggiore di quanto hai avuto modo di provare fino ad ora…

ARM (Milizia dei diritti degli animali)

İstanbul, Turchia: Occupato il Parco Taksim Gezi

È il terzo giorno di occupazione del Parco Taksim Gezi di Istanbul. La protesta è iniziata quando dei veicoli di costruzione sono entrati nel parco ed hanno cercato di tirare fuori gli alberi.

Il governo vuole costruire un centro commerciale alla posizione del parco. Così, molte persone si sono accampate a Taksim Gezi Park per difendere gli alberi.

http://www.youtube.com/watch?v=4wmoMwv-AwA

La mattina presto del 30 Maggio 2013, intorno alle 05:00, la polizia ha attaccato gli occupanti con gas lacrimogeni ed ha messo fuoco ad alcune delle tende. I poliziotti non hanno lasciato le persone di avvicinarsi al sito per alcune ore, mentre tre veicoli di costruzione stavano lavorando. Hanno tirato fuori gli alberi che sono stati piantati dai manifestanti e li hanno gettati in un camion della spazzatura.

Tuttavia, i manifestanti hanno occupato di nuovo il parco, e l’occupazione continua.

altre foto

Stato spagnolo: È nata “Fiera”, nuova pubblicazione antispecista

Abbiamo raggiunto un punto in cui abbiamo sentito il bisogno di cercare di riempire uno spazio del movimento anarchico che da alcuni anni a questa parte viene dimenticato. Una lotta che la crisi, i cambiamenti di ciclo o di moda che alcuni già vedono come logico e la negazione e il disprezzo a cui molti di coloro che chiamiamo compagni la sommettono, è rimasta relegata.

Non vogliamo fare un analisi del perché la liberazione animale e l’antispecismo sono passati ad essere dimenticati, mesi da parte o addirittura disprezzati. Non ci interessa. Per noi Anarchia è liberazione animale. Non abbiamo alcun dubbio su questo. Allo stesso modo, non capiamo un antispecismo e/o liberazione animale autoritaria o gerarchica. La libertà non è un valore da essere misurata in decimali, è assoluta o negativa, ma non ci sono semi libertà.

Con questo non vogliamo cambiare la visione personale che la gente ha su questo argomento, né voler essere una avanguardia, né qualcosa di simile. Vogliamo che questa pubblicazione sia uno spazio di discussione per generare dibattiti, dove presentare idee, servire come altavoce delle azioni che si verificano in tutto il pianeta, mettere in discussione le nostre strategie e renderci forti.

Non facciamo differenza tra chi scrive e legge, con quelli che combattono e agiscono. Non capiamo di dicotomie assurde nella lotta, non dobbiamo avere paura di affrontare il fallimento, al dubbio o la critica, o talvolta, di cadere in contraddizioni. Attraverso la critica dell’analisi e dell’azione costruiamo un movimento forte e vivo. Non seguiamo un dogma con teorie fisse e immobili, seguiamo il nostro battito contro l’autorità e le ingiustizie, del potere costituito, il nostro amore per la libertà e la passione per raggiungerla.

Contenuto del Numero 1:
* Editoriale
* SHAC, Analisi di una strategia.
* Fascismo animalista.
* Anarchismo e liberazione animale.
* Segnare la guardia.
* Azioni.
* Detenuti/e.

Il prezzo dell’unità della rivista è di 1,50 € e il poco beneficio ottenuto sarà per assumere le spesse di spedizione e per l’auto-gestione dei seguenti numeri.

Per contattare con noi: publicacionfiera@riseup.net

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Barcellona: Liberati 29 conigni da un allevamento intensivo

bunnyLa notte del 13 aprile 2013, attivisti del Fronte di Liberazione Animale, avviamo aperto le gabbie di 30 conigli, i quali sarebbero stati assassinati in pochi giorni.
L’intenzione iniziale era tirare fuori molti di piú, ma quando siamo arrivati abbiamo visto che le loro enormi dimensioni e peso ci impediva liberare quanti pensavamo, allora abbiamo fatto grandi sforzi per trasportare i zaini pieni dei nostri nuovi e paurosi amici.

Qui abbia potuto vedere gli occhi terrorizati di un animale dentro una gabbia e piú tarde sentire battere il suo cuore insieme al tuo nel momento della sua liberazione, sa esattamente il significato della Liberazione Animale.
Dopo avverli visti rinchiusi in piccole gabbie senza pavimento, ed osservare piú tarde como pestano e sentono la vita selvaggia, uno/a sa che mente abbia forze non si fermerá di lottare per la Liberazione Totale.

Non chiederemo che le loro gabbie siano piú grandi o confortevoli.
Non chiederemo che “migliorino” le condizioni in cui sono torturati negli esperimenti,
Non chiederemo che quando gli/le uccidono, lo facciano di forma “umanitaria”…
Niente di questo sará mai sufficiente.

Abbiamo imparato che non possiamo attendere che le condizioni sociali ci favoriscano o accompagnino, che non possiamo sperare niente degli/le sfrutattori/e. Loro non cambierano, ma ne anche noi! Saremo sempre lí e faremo quello che possiamo per fargli la vita impossibile.

L’altra notte, 29 conigli conobbero per la prima volta quello che é sentire l’area libera e ciò ci ha fatto sentire liberi/e anche a noi. Ma tuttavia ci sono milioni di animali rinchiusi e che sfortunatamente non possiamo tirarli fuori tutti. In tutte le forme… CI PROVEREMO!

Come gruppo vogliamo anche dire un paio di cose. Una, é che vogliamo la liberazione totale. E l’altra, é che lotteremo quanto possiamo per ottenerla, ma non per questo ci mischieremo con dei bastardi fascisti, in nessun modo!. Non vogliamo niente con loro, utilizzino il nome o l’acronimo che vogliano, sempre gli considereremo i nostri nemici. Secondo noi formano parte della dominazione sistematica che ammala questo pianeta. E repetiamo che non acceteremo mai né permetteremo che ci si possa confondere con quella immondizia.

CONTRO OGNI FORMA DI DOMINAZIONE
PER LA LIBERAZIONE TOTALE

http://www.youtube.com/watch?v=RYEGXD2Z6TwVogliamo mandare un saluto di libertá a Noelia Cotelo, che sta soffrendo allarmantemente in questi ultimi mesi le torture e le vessazioni di un sistema fondato sullo sfruttamento, l’inganno e l’assassinio…

“Noelia, la notte del 13 aprile, eri nelle menti e nei cuori di chi portavamo avanti questa liberazione. Fa lo stesso se sei vegana o non, se approvi le nostre azione o se invece non ti importano. Anche se fosse cosí. Quella notte é per te. TIENI DURO!!!”

Fronte di Liberazione Animale – Céllula Kodama

Barcellona: Aggiornamento sullo giudizio contro i torturatori di Quatre-Camins

È successo nel processo il Mercoledì, 8 maggio

Dopo aver fatto le dichiarazioni, il Mercoledì, 8 maggio, diverse persone che erano prigionieri al momento della rivolta e che ora sono in un’altra condizione, tra cui il compagno José Solis (partecipante nell’amutinamiento de Quatre Camins, ex-priogionero FIES e prigionero in lutta), e poi qualcun’altro dell’osservatorio, nonché Mossos e carcerieri come chi era stato a capo di Quatre Camins nel 2004, la ripresa del processo è stata rinviata fino al Lunedì, 13 maggio.

Tra le situazioni curiose che si sono verificate nella mattinata di Mercoledì (c’era un’altra parte del processo che ha avuto luogo nel pomeriggio), era che dopo una pausa e tornare in sala, gli avvocati della difesa (anche se non posso dire se erano tutti), hanno cercato di ricusare la corte che presiede la sala (due giudicesse e un giudice). Continue reading Barcellona: Aggiornamento sullo giudizio contro i torturatori di Quatre-Camins

Cartago, Costa Rica: Sabotaggi per la liberazione animale e della terra

Nelle notti del 3 e 7 aprile, approfittando della foschia e della notte, abbiamo deciso di sabotare vari stabilimenti commerciali di tecnologia, vendita di carne, ristoranti di pollo, farmacie, multinazionali della telefonia come Movistar, così come negozi di elettrodomestici, ecc. perchè la distruzione del pianeta da parte delle industrie e della produzione su larga scala non si ferma, e così neanche noi, ci sono nemici ovunque dai disgustosi drogati della società sedata e comoda che hanno bisogno di droghe per sopportare le loro non-vite, ai negozi della mega-fabbrica.

E’ facile, vai semplicemente a comprare del sigillante come Poxipol, esci la notte e mettilo nelle serrature. Mentre il sistema avanza giorno dopo giorno e la sua megamacchina non smette di schiavizzare la natura e gli umani, molti rivoluzionari di Facebook portano avanti il loro attivismo virtuale, la loro frustrazione si scarica in commenti e battaglie digitali, cadendo così nel trucco del sistema: queste pratiche cibernetiche anti-sistema non fanno niente al sistema se non dirottare l’azione e sfogare in un modo altamente comodo, chiunque lotta via computer! Dirottando le azioni concrete al sistema in azioni digitali, o dirottando in argomenti altamente riformisti per esempio la lotta contro la privatizzazione, non si attacca il sistema alla base, si fa solo tornare il sistema ai suoi vecchi valori, che siano lo stato benefattore o il sistema pubblico, il sistema ha sempre agito con o senza privatizzazione.

Tutto è perduto nelle attuali condizioni di lotta!
Fare casino è tutto ciò che ci è rimasto!

Salutiamo dalla distanza i sabotatori della Russia, Messico, Cile, Indonesia, Grecia, Bolivia e gli altri compagni di questo territorio che hanno deciso di darsi all’azione

Una volpe solitaria in affinità con l’ELF
Cartago, Costa Rica

fonte, traduzione da waronsociety

11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

L’11 Giugno è la giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e altri/e prigionieri/e anarchici/e di lunga data.

Lo stato ci ha rubato Eric McDavid e Marie Mason rispettivamente nel 2006 e nel 2008. Negli anni trascorsi dai loro arresti, la repressione è arrivata a sembrare meno un evento specifico, e più come un incubo continuo, da cui non si può fuggire. Condannati a, rispettivamente, 22 anni e 20 anni, Marie e Eric rimangono in gabbia ancora oggi, e conoscono quest’incubo in maniera più intima della maggior parte di noi.

Ultimamente, abbiamo sentito molto parlare del tempo della fine, e il totale collasso ecologico sembra imminente. Ma cosa significano queste forze e quelli/e dentro le celle delle prigioni? E cosa significano per noi fuori? Stiamo cercando di salvare sia noi stessi/e che qualche brandello di selvaggio su questa terra. Il nostro compito è difficile, e a volte sembra impossibile, perchè più combattiamo duramente, e più affrontiamo la repressione. Ogni giorno perdiamo più specie, più terre, più amici/e… e questo processo non mostra segni di rallentamento. Come possiamo sopravvivere e continuare a lottare di fronte a questa realtà? Continue reading 11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

Prigione svizzere: Aggiornamenti su Marco Camenisch

camenish-liberoCH – 4. Update noniberazione (società a rischio zero);

Premessa: è tuttora pendente il ricorso (5 marzo 2013) in 2. istanza contro la 2. negazione (5/2/2013) in 1. istanza (dipartimento amministrazione penitenziaria ZH) della mia liberazione condizionale. In questa seconda negazione il DAP ZH richiede a Lenzburg una presa di posizione sulla mia liberazione condizionale da inoltrare per dicembre 2013.

22. marzo 2013: confermando le sue previe dichiarazioni orali – e l’esistenza, perlomeno, di una certa contraddizione interna agli apparati repressivi -, la direzione Lenzburg ha inviato, anzitempo, al DAP ZH competente  un rapporto di conduzione con richiesta di trasferimento in quest’estate 2013 in un carcere “aperto”.  Velocemente i responsabili di Lenzburg e di ZH organizzano la riunione d’oggi  28 marzo 2013. La richiesta di Lenzburg è categoricamente respinta dai responsabili di zurigo per “alto rischio di pericolosità”, per la quale non potrebbero assumersi la responsabilità. Le loro condizioni per degli “allentamenti esecutivi” rimangono che mi dissocio ed accetto la psichiatrizzazione della lotta rivoluzionaria/radicale e della relativa lotta armata e “visione del mondo”. Incontrando, naturalmente, il mio ennesimo deciso rifiuto. Seguiva la dichiarazione di Lenzburg di non continuare, a queste condizioni, l’esecuzione della mia pena oltre l’estate 2013. Questo significa in pratica il mio imminente trasferimento di ritorno nel lager d’annientamento Pöschwies, Regensdorf, Zurigo.

+ BREVI (società del rischio);

Ieri il governo federale comunica al pubblico di affidare alle multinazionale dell’estrazione e del commercio delle materie prime con sede in Svizzera (Glencore/Xstrata ecc.) – che globalmente detengono la maggior parte di questo sporco affare assassino che dalla Svizzera si possono gestire, in sostanza, liberi da “regolamentazioni” e tasse – un miglioramento “etico” volontario delle loro pubblicamente sempre più discusse pratiche globali di estrazione e commercio…

Oggi il tribunale federale concede al quarantenne reattore nucleare rottame ad alto rischio di Mühleberg (canton di Berna), molto contestato dopo Fukushima, l’autorizzazione al funzionamento illimitato e capovolge così la sentenza marzo 2012 del tribunale amministrativo federale che per il 2013 dispose la chiusura  transitoria della vecchia centrale nucleare rottame per motivi di pericolosità, fino alla “rimozione” delle sue carenze di sicurezza.

marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera, 28 marzo 2013

Russia: Arrestate due persone accusate di 25 anni di sabotaggi ai gasdotti

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La polizia russa ha arrestato due sospetti eco-guerriere a Krasnodar. Sono accusati di avere posizionato bombe sui gasdotti e di avere incendiato attrezzature da costruzione. Secondo la polizia la loro attività è cominciata nel 1988 (!!!). Sembra che gli sbirri vogliano provare ad accusarli di tutte le azioni di eco-sabotaggio avvenute nella zona dalla fine del XX° secolo.

I media di stato hanno rivelato che almeno uno dei due arrestati si considera un ecologista radicale e ha già scontato diverse condanne in passato per reati simili.

È incredibile che solo ora, dopo gli arresti, i media e la polizia scelgano di ammettere che le azioni di eco-sabotaggio come le 3 diverse esplosioni dirette contro i gasdotti sotto a Sochi siano mai successe (una nel 2007, 2 nel 2012, nessuno è rimasto ferito dalle esplosioni). O il fatto che qualcunx abbia sabotato con successo mezzi pesanti, attrezzature e impianti dell’olio per circa 25 anni sotto il naso del progetto Olimpiadi-2014. Sfortunatamente tutte queste azioni non sono mai uscite sulla stampa ecologista o anarchica, quindi questo caso risalta come esempio lampante del fatto che le azioni non parlano da sole. Il governo russo è stato molto efficiente nell’ammutolire questa resistenza fin dal principio. Con l’aiuto di “compagnx” dalla parte legale del movimento di protesta, ovviamente.

Aspiranti “leaders ecologisti” di Krasnodar hanno già scelto la parte di Giuda sostenendo che gli arrestati non appartengono al movimento ecologista, che le azioni dirette sono un crimine agli occhi degli ecologisti legali, una pratica abbandonata molto tempo fa. Un VAFFANCULO di cuore va all’eco-clown ed eco-turista Rudomaha. A proposito, egli ama frequentare le proteste anti-nucleare in Germania, giusto perchè lo sappiate…

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Buenos Aires, Argentina: Un compagno colpito da arma da fuoco resistendo allo sgombero di Sala Alberdi

Nel corso degli scontri avvenuti all’alba di mercoledì 13 marzo, durante la resistenza allo sgombero della Sala Alberdi, un compagno della Biblioteca Los Libros de la Esquina è stato ferito alla gamba con un’arma da fuoco. La palla di piombo di 9mm è entrata e uscita dalla sua gamba sinistra (vicino all’inguine), lasciando una scheggia all’interno che è stata poi rimossa una volta entrato in ospedale. Non abbiamo il minimo dubbio che siano stati poliziotti della Metropolitana (in uniforme o meno) che hanno sparato sui/le compagnx che resistevano, lasciando tre feriti da palle di piombo, più di trenta da pallottole di gomma, oltre ai/le feriti per colpa dei gas e delle botte, e vari/e detenutx.

Vogliamo comunicare ai/le compagnx che dalla Biblioteca abbiamo deciso di non accompagnare il processo legale di denuncia che aprirebbe un’investigazione sui fatti avvenuti la notte del 12 e l’alba del 13 marzo. Abbiamo deciso questo da una posizione collettiva, per decisione stessa del compagno ferito che ritiene che, se anche è toccato a lui, poteva capitare a chiunque si trovasse lì in quel momento di risultare ferito/a o morto/a.

Siamo arrivatx a questa decisione perchè riteniamo che è diverso accusare e difendersi da un’accusa, caso in cui sono loro che ci pongono nella situazione di difenderci per mezzo dei loro strumenti legali (benchè esista sempre la possibilità di non riconoscere loro alcuna autorità di decidere per noi, ed evidenziare che lo fanno solo attraverso la forza e la violenza delle loro istituzioni).

Dalla nostra visione della lotta, se ci obbligano a entrare nei tribunali scegliamo che sia come accusatx, come imputati, come nemicx; non come denunciantx, come esseri indifesi di fronte alla loro presunta onnipotenza. Non ci siederemo nelle stesse aule in cui si condannano (alla tortura della reclusione e la morte nell’oblio dietro le mura) i/le poveri/e, i/le lottatori/trici, i/le ribelli e i/le sfruttati/e, né reclameremo che il sistema giudiziale risolva le loro contraddizioni. Preferiamo renderle visibili attraverso la propaganda, l’agitazione e la lotta in accordo con le nostre possibilità senza situarci all’interno della loro legalità. Non vogliamo né rispettiamo diritti o leggi al di sopra di noi. Scommettiamo sulle nostre forze e quelle dei/le nostri/e compagnx, e quelle di tutti/e coloro che riconosciamo parte della nostra stessa lotta.

Vogliamo eliminare dalla nostra mente e dalla nostra pratica la nozione di castigo, e scorgere una giustizia che non ha nulla a che vedere con leggi, poliziotti, giudici, procuratori o carceri, e la mentalità e le relazioni che questi generano.

In nessun modo sminuiamo né disprezziamo la lotta che portano avanti i/le compagni/e che appoggiano e solidarizzano nel terreno legale con le persone e compagnx repressx, torturatx, assassinatx, incarceratx o perseguitx dallo Stato e dalle sue istituzioni. La loro costanza e fermezza contro la repressione inerente a qualunque Stato e Governo sono un esempio di lotta, semplicemente, scegliamo di affrontare questa situazione a partire dalle nostre possibilità e in coerenza con la nostra visione e i nostri valori, comprendendo ciò che questo significa.

Non vogliamo che alcun poliziotto o responsabile politico finisca dietro le sbarre.
Vogliamo che le carceri, la polizia, i tribunali e i giudici; lo Stato, il Capitale e tutti quelli che servono al loro dominio, smettano di esistere; per questo scommettiamo sull’autonomia, affermando la libertà, negando l’autorità.

Biblioteca Los Libros de la Esquina

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Thessaloniki, Grecia: Attacco incendiario contro succursale di Eurobank

Sabato notte, e la megalopoli offre ai suoi umani il piacere di un’altra notte falsa dentro ai bar, con ognunx che vive nel suo mondo mentre, accanto a loro, altrx muoiono di fame, cercando qualcosa da mangiare nella spazzatura. La società impoverita cerca disperatamente qualcosa in cui credere. Cerca un leader, una persona che gli risolva tutti i problemi.

Ma le cose non sono così. Gli umani devono essere padroni di sé stessi, senza credere né in messia né in dei. La realtà è questa. E’ arrivato il momento in cui le masse senza una volonta propria si trasformino in una forza unita contro gli oppressori.

Una dimostrazione di questo possono essere le persone che si oppongono alle miniere d’oro nella zona di Skouries (Calcidica), nonostante abbiano l’opzione di chiudere la bocca e arricchirsi con questo attacco del Capitale contro la natura. Al contrario, hanno scelto con coraggio di muoversi contro questo meccanismi che vuole gli esseri umani schiavi senza dignità né coscienza.

Le fiamme che hanno avvolto i macchinari della miniera di Skouries riscaldano i nostri cuori. Inviamo i nostri caldi saluti a tuttx i/le residenti di Calcidica che lottano contro le miniere d’oro, contro la repressione, contro il terrorismo di Stato.

Così, da parte nostra, inviamo il nostro messaggio, come dimostrazione minima di solidarietà con tuttx i/le lottatorx insortx. Sabato 9 marzo 2013 abbiamo attaccato la succursale bancaria di Eurobank, in via Ionos Dragoumi, e abbiamo regalato le fiamme al suo sportello bancomat. Questa azione va ai nostri quattro fratelli, N. Romanos, D. Politis, Y. Michailidis e D. Bourzoukos. Forza compagni! Non dimentichiamo anche Lambros Foundas, ucciso dalle pallottole degli sbirri nel quartiere di Dafni, ad Atene, nel 2010.

Compagnx, ora più che mai è ora di lottare senza inizio e senza fine, con tutti i mezzi, e tirar fuori l’ascia con tutta la rabbia e la coscienza, per calpestare le teste degli oppressori.

PS1: Argyris e Foivos (latitanti), con la testa alta. I nostri pensieri sono con voi, compagni.

PS2: Lambros vive e continuerà a vivere attraverso i nostri fuochi.

Umani di Prassi

Russia, Mosca: Incendiati escavatore e bulldozer da ELF/FAI

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Nella notte dell’8 marzo abbiamo posizionato 3 congegni incendiari su veicoli di costruzione in un complesso per l’estrazione di sabbia del quartiere di Solnechnogorsk (vicino a Mosca). La sabbia estratta in questo luogo va ai progetti di costruzione dell’autostrada nella foresta di Khimki così come in altri progetti di sviluppo nella regione. Due mezzi sono andati completamente distrutti: un bulldozer e un escavatore.

A causa del tempo umido uno dei congegni non ha funzionato, per cui siamo dovuti tornare sui nostri passi. Con alle spalle l’escavatore in fiamme, ci siamo avvicinati alla bomba e l’abbiamo riattivata.

Supporto di cuore alla CCF-Russia, ai ribelli indonesiani da Kulon-Progo, ai gruppi ALF/ELF/FAI in tutto il mondo. Solidarietà combattiva con “ALF lone wolf” Walter Bond, con i membri imprigionati della CCF greca, con Marco Camenisch e con gli anarchici italiani perseguiti con le operazioni di polizia del 2012 come Thor, ecc.
Felicity Rider: che tu possa restare libera!
Tortuga: ci è piaciuto leggere le tue lettere!

Wolfpack, ELF/FAI

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Grecia: Azioni notturne nelle periferie di Atene

Assassino di animali, ti abbiamo trovato.
Assassino di animali, ti abbiamo trovato.

Nelle prime ore di lunedì 18 febbraio gruppi di compagni/e hanno realizzato un attacco coordinato contro vari obiettivi nelle periferie di Atene (Grecia), che rappresentano diversi aspetti di una realtà che non solo non diamo per scontata ma al contrario, che progettiamo di distruggere con odio. Contro le pietre tombali dell’apatia generale della società, promuoviamo il caos dell’azione diretta.

Solidarietà non negoziabile con i prigionieri della guerriglia urbana della CCF, FAI/FRI, ALF, ELF e a tutti/e i/le compagni/e perseguiti e fuggitivi.

I nostri attacchi sono stati i seguenti:

Abbiamo scritto e sporcato di vernice i muri e le finestre, bloccato le entrate di ingresso e rotto con un martello la vetrata frontale di due Centri di Servizio Pubblico.
Vernice contro la vetrina di un negozio di pelle e pelliccia.
Vernice e scritte sui muri e blocco della serratura dell’ingresso dell’ufficio centrale dell’organizzazione nazionalista studentesca DRASIS-KES (ΔΡΑΣΙΣ-ΚΕΣ). Abbiamo anche strappato i loro poster in tutta la zona.
Vernice e scritte sui muri e le porte del garage di casa di un bastardo che avvelena gli animali randagi.
Scritte e serrature bloccate all’entrata di un ufficio delle tasse.
Scritte sugli uffici di un dipartimento di sperimentazione animale.
Scritte sulla casa di un giudice.
Scritte su un negozio di animali.
Scritte sui muri degli uffici di una chiesa.
Scritte su una macelleria.
Vandalizzata una BMW con scritte.
Vandalizzata con scritte, e distrutta a martellate, l’auto di un cacciatore.
Scritte nelle piazze e sui muri delle zone universitarie.

Collaborazione di squadre
A.L.F. // Chaotics

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Francia: Messaggio di solidarietà da alcune persone rabbiose dalla ZAD ed altrove

Zone A Défendre è una zona occupata contro la costruzione di un aeroporto internazionale e contro la trasformazione di un’area metropolitana

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Con molto piacere, abbiamo sentito delle azioni di solidarietà che hanno avuto luogo in diversi paesi contro gli sfratti ad Atene nei mesi di Dicembre e Gennaio: negli Stati Uniti, India, Regno Unito, Canada, Australia, Giappone, Cile… ed anche le numerose attività e manifestazioni in tutta la Grecia.

Nonostante le differenze di contesto tra qui e altrove, gli stessi meccanismi di repressione bombardano tutti coloro che lottano contro ogni imposizione di ciò che la nostra vita dovrebbe essere, coloro che vogliono che la libertà gusta in modo diverso rispetto alla libertà triste della nostra mera sopravvivenza nel loro contesto di concorrenza globale chiudendo la nostra bocca.

Vorremmo esprimere il nostro sostegno a tutti i luoghi autogestiti che sono veri spazi vivi di sperimentazione, nei quali le idee e prospettive anti-autoritarie si sviluppano in domini multipli. È, tra l’altro, in questi spazi sociali, politici e culturali che le idee sovversive sono in fase di sviluppo e vengono diffuse attraverso incontri e innumerevoli attività, quali spettacoli teatrali, cucine collettive, discussioni, giardini collettivi occupati, ecc. Ed è anche lì che la conflittualità si sviluppa quando lo Stato decide di eliminare gli spazi come questi.

Le lotte per un mondo senza frontiere e Potere sono organizzate lì, e molte persone escluse o senza voglia di vivere nei loro schemi alienanti si riuniscono in questi spazi.

1 sfratto: 10 nuove occupazioni!…

l’intero testo in lingua francese, e in inglese

Regno Unito: Nuovo prigioniero animalista, George House

Nel marzo 2013 George è stato condannato a 12 mesi di carcere per danneggiamenti alla pista per levrieri dello Stadio di Coventry e per un tentativo di liberazione di topi dall’Università di Warwick. Mandiamogli una lettera di supporto!

George House #A5822CW
Werrington YOI
Werrington
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UNITED KINGDOM

Grecia Settentrionale: Lotta contro i progetti delle miniere d’oro nella penisola Calcidica

IL NOSTRO SILENZIO…IL LORO ORO: Video del Coordinamento Aperto di Salonicco contro le miniere d’oro che è stato proiettato in un evento di contro-informazione a Piazza Aristotele, nella città di Salonicco (26 Aprile 2012) -premere il tasto cc per attivare i sottotitoli in inglese (trad. da Contra Info)

Russia: Ecosabotaggio dell’ALF a Krasnodar

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Comunicato anonimo:

Il 10/02/2013 membri dell’ALF-Kuban hanno incendiato alcuni veicoli da cantiere usati per distruggere un boschetto – uno degli ultimi rimasti – a Krasnodar.

“Tutto il bacino del fiume è in pericolo, perchè questi boschi fungono da polmoni per tre aree: Komsomolsky, Pashkovky and Hydrostroy. Nella loro sete di profitto le compagnie di costruzione non ascolteranno gli abitanti locali, né le valutazioni ecologiche o le petizioni. Quindi abbiamo scelto di sabotare i loro sforzi. Li stiamo facendo pagare.”

ALF-Kuban

fonte, in inglese

Berlino: ALF attacca pellicceria

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rivendicazione anonima:

“Nella notte del 6 Febbraio 2013, il negozio di pellicce “Pelz Ebel” a Berlino è stato attaccato da attivist*. Sono state incollate le serrature e lasciata la scritta “ALF”. Tutte le vetrate sono state distrutte da 5 pietre. Inoltre, sono state lanciate 5 bombe di vernice.

Questa azione diretta è in memoria di Jill Phipps. Lei è morta il 1° Febbraio 1995 in un tentativo di blocco stradale per impedire l’uccisione di giovani vitelli trasportati al macello. Tuttavia, l’autista del camion decise di passarle sopra. Jill, non sarai mai dimenticata. La tua lotta continua!

Animal Liberation Front”

fonte

Regno Unito: Rilasciato Mel Broughton

Mel Broughton è stato rilasciato dal carcere in Febbraio 2013. Nel giugno 2010, dopo il suo terzo processo per le stesse accuse, Mel era stato condannato per “cospirazione per commettere incendio” a 10 anni di carcere. Prima del suo arresto, Mel era un attivista molto impegnato contro la costruzione di un nuovo laboratorio di vivisezione all’università di Oxford.

fonte

Indonesia: Attacchi incendiari del Fronte di Liberazione della Terra

La nostra lotta non può essere limitata dai termini della civilizzazione. Ne siamo fuori. Siamo selvaggi e nemici della civilizzazione. Non solo lo stato e il capitale (nei vecchi termini dell’anarchismo) ma tutta la civilizzazione: siamo contro di essa.

Siamo coloro che fieramente gettano via la pace sociale, escono dalle proprie zone di comfort e hanno portato avanti azioni di attacco contro quello che odiamo. Stiamo dichiarando guerra contro la civilizzazione e la sua proprietà, e ci uniamo alla guerriglia urbana internazionale con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle della Federazione Anarchica Informale e del Fronte Rivoluzionario Internazionale.

Rivendichiamo la responsabilità per gli incendi contro l’auto e il negozio di proprietà del Vicesegretario di Demokrat a sud Sumatera (il partito vincitore delle elezioni generali del 2009), degli incendi contro quattro bancomat a Makassar, e delle azioni contro due sottostazioni elettriche nell’ultima settimana a Jakarta.

Le nostre azioni sono dedicate alla lotta degli agricoltori a Ogan Kemilir Ilir, ai ribelli a Papua: Buktar Tabuni e Dominikus Sorabut che sono imprigionati dallo Stato Indonesiano, alle lotte contro le miniere che si diffondono e fioriscono nella costa sud di Java, e ai nativi di Kalimantan, Mentawai, Jambi e Papua.

Vogliamo anche mandare i nostri saluti rivoluzionari a Tukijo: coraggioso e dignitoso contadino di Kulon Progo, ai prigionieri NO TAV in Italia, ai prigionieri ELF negli Usa, a Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva e a tutti gli anarchici prigionieri che non fanno mai passi indietro e non si piegano di fronte alla legge.

Anche alle organizzazioni rivoluzionarie: Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) e Epasnatatikos Agonas (EA) in Grecia, a tutte le cellule dell’Earth Liberation Front (ELF) e Fronte di Liberazione Animale (ALF) nel mondo, alle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS) in Messico e a tutte le cellule della Federazione anarchica informale / Fronte rivoluzionario internazionale (FAI/FRI).

Ai nostri compagni della Cospirazione Internazionale per la Vendetta: bruciamo questa miseria e schiavitù!
Fino al crollo di questa civilizzazione!
Fino alla libertà totale e alla vita selvaggia!

Earth Liberation Front
Indonesian Fraction

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Messico: Attacco esplosivo FA/FLT/FAI alla succursale delle Farmacias Guadalajara a Toluca

“Sono un uomo esattamente come la terra è una stella. E’ ridicolo imporsi come una missione di essere veramente uomo così come lo sarebbe imporre alla terra di essere veramente una stella (…). L’individuo è tutta la natura e tutta la specie.”
—Johann Caspar Schmidt (Max Stirner)

Il 23 Gennaio 2013 all’alba è esplosa una carica esplosiva in una succursale delle “Farmacias Guadalajara” nella valle di Toluca, Messico, che ne ha distrutto la facciata; i vivisettori della civilizzazione quel giorno non venderanno droghe agli automi della società industriale, è stato squisito sabotare questo stabilimento assassino di tutte le specie, di tutta la natura, dell’individuo, un piacere osservare come i “camici bianchi” usano i periti dello Stato solo per ripetere che la natura selvaggia e anarchica li ha attaccati un’altra volta.

Attraverso questa azione vogliamo anche dire qualcosa a riguardo dell’incontro internazionale di anarchici in Svizzera, a cui la Cospirazione delle Cellule di Fuoco ha contribuito proponendo una condivisione di esperienze  necessarie per la creazione di congegni esplosivi e incendiari, congegni per ritardare il tempo, il funzionamento delle armi da fuoco, ecc. Anche se il desiderio per la distruzione ci consuma nell’illegalità, i nostri metodi sono ancora rudimentali (taniche di gas butano attaccate a petardi e una sigaretta per ritardare). Ci rendiamo conto del fatto che ognunx di noi è in grado di realizzare azioni “grandi” come quelle proposte, ma in questo momento vengono realizzate operazioni stupende come l’incendio di un Wall Mart da parte dei/le compagnx della CCF/FAI-Messico – o i metodi più sicuri di incendiare automobili su scala massiccia – come realizzato da Amigxs de la Tierra/FAI in Argentina. Perchè non condividere queste informazioni adesso così che le Cellule di Fuoco possano riprodurle con un sapore internazionale?

Contro la Civilizzazione e il Sistema Tecnologico-Industriale!
Liberx e selvaggx!

Frazione Anti-civilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra
affine con la Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

PS: Mandiamo tutta la nostra forza al compagno insurrezionale Panagiotis in Grecia, che il tuo recupero possa essere veloce così possiamo continuare la guerra.

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Archiviato il caso contro il compagno anarchico Piotr Silaev!

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Il caso contro l’anarchico e scrittore Piotr Silaev è stato archiviato dal Tribunale Nazionale, un tribunale speciale che prende in esame reati come “crimine organizzato” e “terrorismo”. La decisione è stata presa a Madrid il 28 gennaio 2013. Il Tribunale Nazionale voleva estradarlo in Russia.

La ragione della possibile estradizione era il ruolo di Piotr nella campagna per salvare la foresta millenaria nella regione di Khimki nei dintorni di Mosca dalla costruzione di un’autostrada che avrebbe tagliato quest’area. Il progetto era stato concesso all’impresa francese Vinci, conosciuta per le controversie e la corruzione nei suoi progetti. Nel 2010 una manifestazione attaccò il municipio di Khimki e dopo che la polizia ebbe annunciato un ordine di cattura per Piotr, il compagno fuggì dal paese.

Piotr è ora libero per continuare la sua vita in Finlandia dove vive dal 2011. Piotr ricevette asilo politico in Finlandia nell’aprile 2012.

Il gruppo solidale di Barcellona vuole ringraziare tuttx i/le compagnx che ci hanno aiutato nella diffusione delle informazioni. Per i/le compagnx di ogni parte dello Stato Spagnolo, Francia, Italia, Svizzera, Finlandia, Messico e Cile saremo sempre grati della vostra solidarietà!

Fuoco alle carceri!
Viva l’anarchia!

Gruppo di Appoggio di Barcellona

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