@ Lab. Anarchico La*Zona
via Bonomelli, 9, BG
lab.lazona@gmail.com
Category Archives: Arte-Cultura
Padova, 29/30 novembre: Giornate di solidarietà a Gianluca e Adriano @Marzolo Occupata
la locandina in pdf
GIORNATE DI SOLIDARIETA’ A GIANLUCA E ADRIANO
La civiltà tecnologica investe oramai ogni aspetto della nostra quotidianità. Tutte quelle forme di vita che si sottraggono ancora alla schiavitù e all’alienazione del vivere civile, vengono o distrutte oppure marginalizzate.
Esiste ancora la possibilità di condurre un’esistenza libera e selvaggia, priva di ogni forma di autorità? I movimenti ecologisti degli ultimi anni, puntano ad una liberazione totale oppure si limitano a criticare solo uno degli aspetti del dominio?
Vogliamo riflettere soprattutto sull’importanza di una lotta ecologista radicale al sistema, tentando di riflettere intorno al tentativo del dominio di costruire ed imporre un totalitarismo tecnologico.
L’iniziativa sarà a sostegno di Gianluca e Adriano, compagni anarchici, in carcere dal settembre 2013, accusati di aver attaccato l’industria dello sfruttamento animale e della terra, e per questo condannati. Ed è proprio da questo che vogliamo partire nei dibattiti, tentando di valutare quali rapporti intercorrono tra lotte individuali e lotte popolari; per soffermarci, infine sullo stato della solidarietà rivoluzionaria nei confronti dei compagni incarcerati.
malacoda@distruzione.org
SABATO 29 NOVEMBRE
ore 16 dibattito sul dominio tecnologico con alcuni redattori del sito “Resistenze al nanomondo”
ore 20.30 cena vegan benefit
a seguire concerto in acustico con WASTED PIDO Lo-Fi R’n’R One Man Band da Venezia
DOMENICA 30 NOVEMBRE
ore 9.00 colazione in compagnia
ore 10.00 dibattito sulle pratiche individuali e collettive di resistenza alle nocività
a seguire pranzo vegan benefit
Porta la distro. Nè fasci, né guardie!
LE INIZIATIVE SI TERRANNO PRESSO LA MARZOLO OCCUPATA
via Marzolo, 4 – quartiere Portello (Padova)
Bergamo: Laboratorio Anarchico LA*ZONA – 6 anni di autogestione
6 ANNI DI AUTOGESTIONE
Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9 – lab.lazona@gmail.com
VENERDI’ 14
dalle 18.30 Aperitivo Vegan
& presentazione de “IL COMPRESSORE”
“opuscolo in cui si chiarisce se sia più veloce il Tav o la devastazione dei territori che esso collega, se la storia sia una cassetta degli attrezzi o solo un incubo da cui destarsi, se a terrorizzare sia lo stato o chi gli si oppone, se sia più giudizioso battersi per vivere o dimenarsi per sopravvivere, se sia lecito insultare politici, magistrati e giornalisti e se questo serva, se sia morale distruggere le macchine che ci distruggono, e se questo basta”
Nel mese di novembre è prevista la richiesta di condanna e in dicembre la sentenza del processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. A gennaio verrà emessa la sentenza del maxiprocesso ai 53 No tav. Ricordiamo quindi l’appello per una settimana di mobilitazione naionale e di lotta, da venerdì 14 a sabato 22 novembre, ognuno nel proprio territorio.
A SEGUIRE: Cena Vegan & DJset
SABATO 15
Dalle 17.00
Dibattito su repressione, carcere e solidarietà.
Interverrà ALFREDO MARIA BONANNO e a seguire in via eccezionale
Proiezione di un videodocumento girato da Bonanno con l’aiuto di altri prigionieri nel carcere speciale di Rebibbia (reparto grandi infezioni) nel 1997. Erano anni dove scioperi, scontri, scioperi della fame e rivolte dilagavano nelle carceri internazionali. Questo video è un rarissimo documento riguardante la pesantissima situazione vissuta dai malati di AIDS in quegli anni.
Con Cena Vegan.
DOMENICA 16
Dalle 16.30 – concerto ArdeCore con
LUDD – hc da Rovereto
AFTER DEMISE – trashcore Lecco
LURIDA – post hc Bergamo
STATO DI EBREZZA – punk rock express da Milano
a seguire Cena Vegan & Djset
Saronno: Benefit per Radiocane al TeLOS
Rovereto: Una giornata di solidarietà con Chiara, Mattia, Nico e Claudio
Grecia: Poesia dedicata alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Le maschere sono cadute. I denti dietro i sorrisi hanno già iniziato a triturare e masticare le parti molli. E non si tratta della repressione, degli omicidi o delle persecuzioni. Bensì ciò che sta marcendo in silenzio e preparando la carne per il pranzo a seguire. Indifferenza, paura, avidità, ozio. La lenta ma costante umiliazione per i limiti del mito di parole come coraggio, responsabilità, fiducia, idea, integrità. La perdita di ogni traccia e caratteristica, che rende questo mammifero bipede responsabile e capace di grandezze. Il passato diventa un’ancora di salvezza, mentre il futuro un proseguire colpevole verso la notte del genere umano.
Ma ancora qualcosa dentro questo carrion non è stata alterata, qualcosa resiste ancora. Una voce che alza il suo No, non sarò un anello nella catena che ci trascina tutti giù nell’abisso. Un nodo della corda di chi si suicida, che contribuisce a diffondere la piaga. Posso anche perire ma nessun altro lo faccia insieme a me.
Quindi a queste, non solo, silenti esplosioni, che rovinano la festa, rivolgo il mio cuore, la mia mente e le mie mani. Per abbracciarle, per imparare e per dare. A tutti voi compagni, ma soprattutto a quelli che hanno agito col fuoco con ogni mezzo necessario, bruciandosi mani e occhi, controllandolo e nutrendolo fino al suo dispiegare le ali.
Alla O.R. CCF. «Compagni, possa la vostra fuga diventare anche la “mia”».
P. H.
Komotini 27/1/14
Italia: Lettera di Presentazione del libro di Elisa di Bernardo
Dal Confino*
metà settembre 2013
“Come libeccio con le anime mortali” è nato dal bisogno e dal desiderio di creare una possibilità di autofinanziamento a partire da una passione che nessuna gabbia potrà mai rinchiudere: la poesia. Così, nonostante i muri e le sbarre che pretendono isolarci e annulare ogni impulso vitale, grazie alla disponibilità e al lavoro paziente di carissimi individui affini e solidali, i miei versi sono stati salvati dalla dispersione e convertiti in un libro-raccolta. Solo una minima parte li ho scritto in carcere (capitolo 3) anche se dopo la consegna delle bozze ne ho composti altri, ispirata da quelle stesse sbarre che rinchiudono e spesso uccidono.
Questo libro rappresenta un modesto contributo per le spese che purtroppo, quando si ha a che fare con la galera e repressione, si rivelano necessarie; il ricavato della sua vendita, infatti, verrà versato alle Casse di Solidarietà delle Alpi Occidentali e Aracnide che lo utilizzeranno nel modo più opportuno.
“Come libeccio con le anime mortali” è uscito qualche giorno prima di me, da pochi giorni “libera”. Mai come in questo periodo osservo con intensità la società e l’ambiente in cui viviamo come un’enorme prigione a cielo aperto…mai come ora penso sia necessario continuare a combattere la paura e lottare per l’Annarchia e per una vita realmente libera e liberata da ogni forma di autorità.
Saluto e ringrazio con forza e determinazione tutti/e coloro che avranno modo di ritrovarsi tra le mani questa raccolta di poesie e di contribuire alla sua diffusione.
Colgo l’occasione per salutare e ringraziare caramente i/le compagni/e di Barcellona che si son dimostrati/e disponibili a leggere le mie poesie…un giorno ci incontreremo.
Contro ogni gabbia!
Elisa Di Bernardo
* Il confino era una misura data agli anarchici e non dal regime fascista negli anni ’20-’30, ora nel regime democratico nulla è cambiato
Jakarta, Indonesia: ELF rivendica incendio di un Istituto d’Arte
La civilizzazione non è stabilita da se stessa ma dalla gente che la supportano. Gente che si indirizza verso uno dei poli della civilizzazione. Gli umani sono gli unici che hanno dato vita alla civilizzazione. Ciò vuol dire anche che nessuno è innocente o non colpevole in questa vita odierna. Tutti giocano la loro parte nel supportare la sostenibilità della civilizzazione. Dunque, ogni parte del lavoro, dei valori, della proprietà, delle azioni e chiunque gode dei benefici della civilizzazione è un nemico per noi.
Come può essere?
Gli umani sono i creatori della cosiddetta Cultura. La cultura è lo specchio diretto della civilizzazione. La cultura è uno dei lavaggi del cervello usati per fiaccare i desideri selvaggi. La cultura non è solo un insieme di valori ma uno strumento di repressione ed egemonia. E due delle forme delle cultura sono la scuola e le arti.
Ecco perché abbiamo dato fuoco all’Istituto d’Arte di Jakarta sito a Cikini, il 20 Agosto. Abbiamo portato il nostro odio nel cuore del ritrovo degli artisti che sono solo marionette della civilizzazione. Abbiamo collocato un dispositivo incendiario al terzo piano nel pomeriggio.
Abbiamo fatto la nostra azione direttamente in faccia ad un gruppo di artisti che si definisce “avanguardia” e che si sente rivoluzionario.
Abbiamo lasciato che il fuoco ridesse della loro passività che non è altro che una condotta che permette alla civilizzazione di andare avanti.
L’istituto d’arte di Jakarta per molto tempo si è riempito di illusioni.
Questo posto ha educato individui che giocano un ruolo principale nel creare “controcultura” che non è che un’altra cultura, piuttosto che scoprire l’attacco all’intera cultura: la Civilizzazione. Sfornano canzoni, quadri, edifici, poesie, e varie forme d’arte per aiutare la civilizzazione ad affondare gli artigli del dominio.
Il nostro rimorso è solo per il fuoco che non è riuscito a bruciare tutto l’edificio a causa di un altro supporto alla civilizzazione: i pompieri, arrivati in meno di un’ora per spegnere il fuoco. Ma non è la fine o la nostra ultima azione. Vi colpiremo ancora.
PS. Mandiamo i nostri saluti alla FAI / Amici della Terra in Argentina che hanno bruciato centinaia di auto e ai compagni del ELF-Russia. E anche a tutti i prigionieri rivoluzionari nel mondo.
Barcellona: Esposizione-asta di quadri in sostegno dei perseguiti, 2013
L’esposizione-asta pro-detenuti/e è un’iniziativa che attraverso i nostri dipinti, disegni ed espressioni intende sostenere tutti/e quelli/e che si trovano dietro le sbarre, così come vuole anche lo sterminio di qualsiasi tipo di prigione.
Non siamo artisti, né siamo lieti che le nostre idee siano mercificate, si tratta di un’attività che in questo caso cerca un beneficio economico per sostenere i/le detenuti/e . E inoltre per non dimenticare che oggi giorno sono molte le persone che si trovano in carcere e che stano essendo torturate.
Salutiamo i detenuti del cosiddetto “ammutinamento di Quatre Camins “, che in questo mese di Maggio c’è l’apertura del processo a quei secondini che applicarono la feroce tortura e maltrattamenti facendo in modo che fosse lì dentro si resistesse a ricevere ulteriori umiliazioni, ed oggi giorno sono stati condannati a pesanti condanne.
Salutiamo Gabriel Pombo da Silva, compagno anarchico recentemente trasferito dalle carceri tedesche a quelle dello stato spagnolo.
Sempre presente Xosé Tarrio, compagno indomito e amante della libertà che continuò fino al suo ultimo giorno a ribellarsi contro l’autorità.
Questi sono alcuni casi di persone che si trovano in situazione di carcerazione, ma sappiamo pure che ci sono molti/e di più, e che ci sono persone che resistono da lì dentro e le loro voci sono messe a tacere, a tutti/e quelli/e che dalle scure celle continuate a lottare, animo che non siete soli/e !
Come funziona l’asta?
3 Maggio, ora 19.00. Banca Okkupata del quartiere di Gracia (Barna):
Inaugurazione della mostra con “pica-pica” e musica.
L’esposizione sarà tutto il mese di Maggio presso la Banco Okkupato di Gracia. Quando la visitate, troverete un quaderno nella quale potete puntare la vostra offerta per il quadro che si sceglie, si dovrebbe scrivere il nome, il contributo economico e un modo per contattarvi. La puntata può essere individuale, ed anche incoraggiarvi ai vari gruppi di partecipare.
17 Maggio, ora 19.00. banco Okkupado di Gracia:
Chiacchierata informativa sulla situazione del processo dei torturatori del “Ammutinamento di Quatre Camins”. Distribuzione con informazioni sui/le detenuti/e, comunicati, scritti, lettere dal carcere.
Ti incoraggiamo a continuare a partecipare all’asta!
31 Maggio ore 20:00. Banco Okkupato di Gracia:
Asta. Puoi prendere il tuo quadro!
Università del Politecnico di Atene: Primi aggiornamenti dalla azione di protesta al campus di Zografou
15-21 Aprile 2013: Settimana di azione decentrata di solidarietà internazionale con Atene IMC e stazione radio 98FM
Dalla mattina del 15 Aprile, dei compagni sono raccolti presso il campus di Zografou ad Atene a sostegno fattuale con Indymedia Atene, che attualmente sta trasmettendo da indirizzi temporanei via tor, e Radiozone di Espressione Sovversiva 98FM, che attualmente sta trasmettendo solo la radio (a 93,8 FM).
– I manifestanti hanno occupato gli uffici amministrativi presso il campus del Politecnico nel quartiere di Zografou, mentre lo stesso rettore (Simos Simopoulos, che ha tagliato l’accesso a Internet ad Atene IMC e alla stazione radio 98FM, in primo luogo), è scomparso nel nulla…chiamandosi in malattia per la giornata.
– I compagni hanno ottenuto la connessione ad internet all’interno degli uffici occupati ed hanno rilanciato Radio 98FM sul web, in tal modo la trasmissione è andata on-line in tempo reale per un po’.
– Su rappresaglia per l’azione diretta, le autorità statali hanno ordinato l’arresto completo ad internet presso le strutture accademiche: questa volta, hanno scollegato da internet tutto il campus dell’Università del Politecnico di Atene a Zografou. In altre parole, non solo i due progetti auto-organizzati, ma i servizi dell’intero campus sono stati lasciati senza internet a partire da quel ora (16.00 ora locale). Il provider di Internet nel campus non è altro che l’organismo di telecomunicazioni OTE, che è di proprietà della Deutsche Telekom e delllo Stato Greco.
Renzo Novatore: Invito a contributi per un libro di traduzioni in spagnolo
Noi incendieremo ridendo.
Noi uccideremo ridendo.
Noi esproprieremo ridendo.
E la società cadrà.
Questo non è un tributo, né un contributo alla rivolta iconoclasta che germoglia in ogni individuo. Non abbiamo intenzione di migliorare l’immagine di un eroe, infatti non ha altro scopo che la solidarietà con altri/altre compagni/e, sono una ventina di traduzioni al spagnolo che costituiscono le “opere di Renzo Novatore” (il libro non ha ancora nome), dal noto “Verso il nulla creatore” a “Il mio finale”, ma non vogliamo lasciarlo solo in lettere, è per questo che stendiamo l’invito achi desidera inviare un disegno (bianco/nero o a colori) affinchè sia incorporato dentro il libro o come copertura. Inoltre si raccolgono poesie, epiloghi, parole precedenti o contributi che si aggiungeranno alle traduzioni di Renzo Novatore.
Scrivete coleccion.bravata@riseup.net
Melbourne, Australia: Raccolta di fondi antifascista a sostegno dell’iniziativa anarco-sindacalista Rocinante
RIOT DOG è una raccolta fondi antifascista “TUTTE LE ETÀ”, a sostegno dei nostri compagni anarchici greci della Rocinante che fanno parte di un movimento di lotta contro l’Alba Dorata.
L’Alba Dorata ha scatenato un’ondata di terrore e violenza per le strade in tutte le principali città e regioni in Grecia; é un gruppo fascista che mira gli immigrati, gli attivisti, e la comunità LBGT.
Per dimostrare il nostro sostegno a Rocinante ed agli altri gruppi che combattono il fascismo in tutto il mondo, raggiungete il Black Goat l’11 Maggio e sentite alcune bande molto buone. Venite presto per partecipare ai colloqui tramite skype con gli attivisti greci, vedere alcuni grandi film, seminari Q & A , parodie, comici, ed alcune bande rock e DJs.
Sabato 11 Maggio – Inizio alle 15:00 al Black Goat Warehouse.
Lisbona, Portogallo: 6° Fiera del Libro Anarchico – 24, 25, 26 Maggio
Arriva la 6° Fiera del Libro Anarchico, che si svolgerà il 24, 25 e 26 Maggio 2013 a Lisbona all’Amigos do Minho (in Intendente), con l’obiettivo rinnovato di ogni anno rinnovato per la creazione di uno spazio autonomo, aperto a tutti, per la diffusione e la discussione delle idee anarchiche.
Nel programma di quest’anno della Fiera del Libro, oltre alle consuete bancarelle, due dibattiti sono in programma. Da un lato, vogliamo discutere sull’attuazione e sulle limitazioni del settore dei media e sulle sue possibili alternative. D’altra parte, discuteremo sul ruolo delle biblioteche come spazio privilegiato di incontro, riflessione, discussione e condivisione.
Lo scopo della Fiera del Libro è di promuovere l’edizione di libri e di altre pubblicazioni anarchiche e la loro lettura. Continuiamo a credere che l’anarchia è l’alternativa alla violenza dello stato, all’arroganza del capitale, al “progresso” della tecnica e ai danni del giornalismo servile.
feira do livro anarquista / feiradolivroanarquista@gmail.com
Londra: Evento di beneficenza per l’apertura di un fondo di solidarietà per sostenere i compagni imprigionati
Siamo lieti di invitare voi e i vosrti amici alla nostra Festa Popolare! Non esitate a diffondere la parola e venite per un divertimento sfrenato! Vorremmo inoltre chiedere la vostra comprensione per rispettare il fatto che non vogliamo che questo evento sia ripubblicato sui social network come facebook, twitter, ecc
Tlalnepantla, Messico: Attività nel contesto del Febbraio Nero
Il centro sociale occupato Casa Naranja risponde alla richiesta di solidarietà internazionale con gli spazi liberati e degli compagni anarchici. Il 9 Febbraio dopo la Critical Mass, tra le altre già programmate attività, distribuiremo contro-informazione riguardo i centri sociali sotto attacco e proitteremo un filmato relativo.
FORZA AGLI SPAZI ANARCHICI IN TUTTO IL MONDO!
Buenos Aires, Argentina: Murales di solidarietà per un Febbraio Nero
Nelle strade di Buenos Aires, abbiamo dipinto un murales in solidarietà con le occupazioni in Grecia e nel mondo, nel contesto del richiamo per un Febbraio Nero.
Questa azione è simbolica, noi non crediamo che dipingendo una parete abbiamo messo il governo greco in scacco matto al suo attacco contro gli spazi occupati che sfidano il Potere. Tuttavia, vediamo in essa il potenziale di ciò che potrebbe significare – cioè, di non rimanere sordi al grido di una solidarietà internazionale.
Certo, uno squat di per sé non costituisce una minaccia al potere e la sua etica. Ciò si riflette dalle migliaia dei squat che vengono utilizzati come “centri di partito” – veri squat-discoteche. Il pericolo è rappresentato dall’approccio e le pratiche di coloro che danno vita ad ogni spazio, da coloro che lo mantengono e resistono giorno per giorno senza paura davanti a un’eminente assalto della polizia. Vari esempi vengono in mente quando ricordiamo sfratti nel contesto specifico di raid della polizia: L’occupazione Sacco y Vanzetti in Cile, l’occupazione Flor do Asfalto in Brasile, o il caso dello spazio occupato Nadir a Salonicco-Grecia.
Accogliamo con piacere la buona notizia riguardo Gabriel Pombo Da Silva (trasferito in un carcere di Madrid) e Mario López (rilasciato dalla prigione sotto cauzione). Forza, compagni!
Azione diretta per Freddy, Marcelo e Juan (in preparazione per il processo, “caso sicurezza“, che riprende ora) e per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco e il prigioniero Theofilos Mavropoulos.
Anche se la stampa tace, le mura urlano.
Solidarietà con gli spazi occupati e i prigionieri di guerra.
Nemmeno un millimetro indietro di fronte a degli sfratti;
9 millimetri nelle teste di poliziotti.
in spagnolo
Creta: Video da Candia::Alternativa in solidarietà con le occupazioni e gli combattenti
Forse si avvicina il tempo
in cui sventoleranno bandiere al ritmo del vento
quando il vento fischierà al ritmo della libertà.
Forse si avvicina il tempo
in cui annuseremo l’odore delle ceneri di tutte le prigioni dei popoli.
E non appena il tempo arriverà al zero, sarà il momento dei deliranti
di loro che si sono mossi contro la logica, quella che gli assassini sorridenti hanno nominato morale.
E verrano i morti (quelli che non sono mai andati via)
per mostrarci la via, per gridarci
coloro che sono stati umAni, con una A maiuscola cerchiata…
poesia dalla collezione “Antinous – Mi hai sussurrato rivolta,
e ho sentito libertà” (Marzo 2012)
Solidarietà con le occupazioni, stekia (spazi aperti),
spazi auto-organizzati/auto-gestiti e coloro che lottano…
(((●))) Candia :: Alternativa
Spazio Indipendente alternativo di contro-informazione a Creta, Grecia
Febbraio 2013
tradotto da contra info nel contesto della campagna per un Febbraio Nero
Gand, Belgio: Una notte di solidarietà e di informazione per Marco Camenisch
Marco Camenisch è un eco-anarchico/attivista che è già in carcere per 21 anni, inizialmente in Italia, ed attualmente in Svizzera.
È ancora fermo ai suoi ideali e non si è mai conformato alle regole del sistema carcerario. Pensiamo che merita tutta la nostra solidarietà (il ricavato dei soldi andrà ai compagni locali in lotta).
BABOO THEATER (da Amsterdam, NL)
e la cucina collettiva con la musica da Iron Allah
Martedì 5 Febbraio alle 19:00, Bakunins pogo bar
(Kortrijksepoortstraat 215)
Ingresso e cibo: donazione libera
“Che cosa succede quando scopri di avere un LATO INTERNO ANIMALESCO? Chiedi all’orribile Babboo, lui lo sa.” Rivoluzionario, emancipato, esplosivo (testo e messa in scena da Alessandro Seul).
PS: In un angolo accanto al simbolo CCF si legge: “Solidarietà con i membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco ed i loro co-imputati”
Armatevi…fino a quando Marco sarà libero!
Germania: Concerto di beneficenza per le occupazioni ad Atene
Il 25 Gennaio 2013 a Witzenhausen, Germania, abbiamo organizzato un concerto con la banda Guts Pie Earshot in solidarietà con le occupazioni sotto attacco in tutta la Grecia. Abbiamo messo uno striscione nel nostro club studentesco autogestito che scriveva: Non è possibile sfrattare un’idea. Giù le mani da tutte le occupazioni. Solidarietà a Villa Amalias, Skaramaga e LK37. Anche se la città è piccola, alla fine della serata abbiamo raccolto 835€, che verrano inviati direttamente per il sostegno finanziario dei 152 compagni che sono stati arrestati durante i recenti sgomberi delle occupazioni ad Atene. Durante il concerto, abbiamo anche distribuito un testo che spiega i fatti della repressione contro l’occupazione Delta a Salonicco, così come quelle di Villa Amalias, Skaramaga e Lelas Karagianni ad Atene.
Saluti rivoluzionari ai nostri compagni in Grecia!
Atene: Concerto di solidarietà con le occupazioni a Piazza Victorias, 26/01/2013
NELL’ATTACCO CHE GLI È CONSENTITO DALL’AFASIA SOCIALE ODIERNA METTONO IL GATTO CON LE SPALLE AL MURO.
IL GATTO HA IL DOVERE DI RACCOLTE LE SUE FORZE E TOGLIERGLI GLI OCCHI…
Il mondo della resistenza e della lotta, delle decine di occupazioni e degli spazi auto-gestiti, delle infrastrutture auto-organizzate e della reciproca solidarietà e le migliaia delle persone per le quali Villa Amalias fa parte della loro vita, sono una imagine del futuro.
Sono in caccia di chimere e raccoglieranno incubi.
CONCERTO, SABBATO 26 GENNAIO, PIAZZA VICTORIAS 18:00
aggiornamento: Il concerto è stato annullato a causa delle condizioni meteorologiche.
Brighton, Regno Unito: Solidarietà con gli occupanti e con gli anarchici di tutto il mondo
Nelle prime ore del 16 Gennaio 2013 abbiamo trovato un posto conveniente per esprimere la nostra rabbia e la solidarietà con la recente ondata di attacchi contro gli spazi anarchici/autonomi in Grecia.
Sulla parete bianca e incontaminata della banca Halifax su London Road (centro di Brighton) abbiamo dipinto “SOLIDARIETÀ CON LE OCCUPAZIONI IN GRECIA” in grandi lettere verdi, accompagnato da A.C.A.B., un grande simbolo delle occupazioni ed una A cerchiata in vernice nera. Questa è solo una piccola espressione della nostra volontà di colpire di nuovo in questi tempi che sono difficili ed oppressivi per tutti noi. (Purtroppo non abbiamo nessuna foto della nostra arte.)
Solidarietà con gli occupanti e gli anarchici di tutto il mondo.
Ano Petralona, Atene: Invito allo Spazio dei Bambini all’occupazione di PIKPA
Troviamoci questa Domenica, 6 Gennaio, dalle 12:00 allo Spazio dei Bambini all’occupazione di PIKPA, che si trova sull’angolo delle Vie Timodimou e Antoniadou (in prossimità di “Asyrmatos”) nel quartiere di Ano Petralona.
Vogliamo divertirci, giocare e fare costruzioni con i bambini. Più tardi, vogliamo cucinare e mangiare tutti insieme, e se il tempo è buono possiamo godere di una breve passeggiata sulla collina di Filopappou. Soprattutto, vogliamo discutere tra di noi in modo che bambini e adulti possano condividere i propri desideri e vedere come siamo in grado di soddisfare le nostre esigenze collettivamente e in modo creativo. Infine, cerchiamo di proporre e organizzare ulteriori attività per lo Spazio dei Bambini per quest’anno.
Atene: Irruzione alla facoltà di ASOEE, picchiati ed arrestati venditori ambulanti immigrati, confiscate le attrezzature di 98FM dalla polizia
Invasione della polizia e perquisizione presso l’Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE) sulla Via Patission, 28/12/2012
Fin dall’inizio, questa operazione della polizia è stata usata per reprimere gli spazi politici nella facoltà di ASOEE. Dopo l’invasione all’occupazione di Villa Amalias il 20 Dicembre, lo Stato ha scelto di colpire un altro “spazio di illegalità”, vale a dire uno degli studi così come l’antenna sul tetto della stazione radio libera 98FM sul centro di Atene. Si prega di diffondere la notizia lungo e in largo…
L’intera operazione della polizia era tutta un remake a basso costo della recente invasione all’occupazione di Villa Amalias. Nel caso di Villa Amalias, una presunta denuncia anonima alla polizia ha preceduto l’invasione. Dal mezzogiorno di Venerdì, 28 Dicembre le forze repressive sono state dispiegate in Via Patission, un viale nel centro di Atene, a seguito di un’altra denuncia anonima, questa volta legata al commercio illegale di merci. Questa denuncia anonima (una presunta telefonata) è stata inoltrata direttamente a un pubblico ministero che è stato chiamato ad intervenire immediatamente.
Quindi, per ordine del pubblico ministero, gli squadroni anti-sommossa insieme ad altri sbirri come le unità motorizzate DIAS ed altre fecce sono stati inviati alla facoltà di ASOEE per dare la caccia a coloro che presumibilmente condannano la Grecia per un lungo periodo di tempo al declino economico: i immigrati venditori ambulanti e i rifugiati provenienti dall’Africa che vendono CD musicali pirati e statuine di animali in legno. Questa scena viene ripetuta troppo spesso: alcuni immigrati hanno trovato rifugio nel cortile della ASOEE mentre i feroci cannibali della polizia greca hanno usato con l’odio razzista i manganelli contro i venditori ambulanti e li hanno cacciati via con le moto della polizia dalla zona.
Ma questa volta c’era anche un procuratore. Ha ordinato l’invasione immediata della polizia nei locali universitari, così i poliziotti sono riusciti ad arrestare 16 persone all’interno. Tuttavia, i poliziotti stavano per condurre pure una perquisizione.
Quindi, porta la facoltà è stata aperta e, dai cinque piani dell’edificio, il pubblico ministero ha scelto… il piano sotterraneo, dove i luoghi di ritrovo (spazi occupati autogestiti) dei gruppi studenteschi ed altri gruppi possono essere trovati. Non a caso, la polizia ha rotto le porte e invaso gli spazi anti-autoritari nello stesso luogo, in cui hanno trovato 5-10 bottiglie vuote di birra, alcune bandiere / striscioni e maschere antigas utilizzate per le manifestazioni. E quello era il momento in cui la polizia ha scoperto il segreto gelosamente custodito del ASOEE: sì, in effetti, uno studio radiofonico gestito nell’edificio. La polizia ha agito sorpresa, come se non lo sapesse già. Le apparecchiature tecniche della radio sono state probabilmente considerate un prodotto del commercio illegale di idee, così sono state prese dai sbirri.
L’antenna radio con un trasmettitore audio e le macchine sono state smantellate e confiscate. È chiaro alle autorità che questa stazione radio pirata commette illegalità con la sua diffusione non autorizzata. Tuttavia, i mass media cominciano a chiedersi: C’era veramente una stazione radio tutta all’interno dei locali universitari… Come mai qualcosa ancora viene trasmesso alla banda dei 98FM?
Ora che il ministro dell’Ordine Pubblico, Nikos Dendias, ha smantellato lo studio della radio 98FM nella cantina e la sua antenna sul tetto è stata pressa dall’edificio del ASOEE, i giornalisti non dovrebbero sentire un po’ di interferenze radio, non dovremmo tutti avere problemi di ricezione?
Possiamo ancora sentire una trasmissione alla stessa frequenza. È forse una stazione di radio “legale”? Ma naturalmente non. Quello che si può sentire forte e chiaro è il Free FM invece! La sua diffusione non autorizzata è abilitata per la trasmissione dal parco statale delle antenne radio sulla montagna di Ymittos, ad Atene. Free FM non è altro che la stazione radio che è stata istituita 7 anni fa (con la benedizione di diversi politici, ideologi del totalitarismo), al fine di “passare sopra” la frequenza in cui la radio libera 98FM andava in onda dal 2002.
Questo per quanto riguarda la loro ipocrisia. E ora a tutti gli effetti: non siamo affiliati ad alcuna autorità politica o economica. Non abbiamo alcun beneficio finanziario dalla gestione della nostra stazione radio. Noi non esprimiamo la tendenza di un particolare vettore o associazione, ma diamo voce solo a coloro che accettano il minimo accordo politico della stessa stazione radio libera. In questo contesto, tutti possono co-gestire la stazione radio, e possono parlare nel suo microfono. Noi non obbediamo ad alcun “consiglio nazionale di radiodiffusione” o qualsiasi altro ente analogo formale o informale.
Questo è il motivo per cui vogliono chiuderci la bocca. Ma non ci riusciranno. Come in ogni epoca, le idee, la libertà di parola e le opinioni minoritarie trovano la loro strada per uscire allo scoperto. E la statura di Mr. Dendias, ed ogni Dendias, è troppo piccola per lanciare qualsiasi ombra a queste parole.
La stazione radio continuerà a trasmettere sui 93.8fm e online.
Tentate di seppellirlo, ma dimenticate che si tratta di un seme.
La contro-informazione non può essere messa a tacere.
Radiozone di Espressione Sovversiva
93.8FM | 98.0FM (?) | radio98fm.org
Rio de Janeiro, Brasile: Festa di strada contro il coprifuoco della polizia
Mercoledì 5 Dicembre 2012, gli abitanti della favela Borel (Morro do Borel, occupata dal 1921 a Rio de Janeiro), sono usciti sulle strade in uno sforzo collettivo per rompere il coprifuoco che i poliziotti della UPP locale (“Unità di Pacificazione della Polizia”) hanno imposto nella zona dal 28 Novembre. Questa particolare unità repressiva, che è stata fondata nel Novembre 2008, ha come obiettivo ufficiale il recupero del controllo statale sulle comunità che un tempo erano sotto il controllo dei capi del narcotraffico. È ovvio che questa presunta guerra alla droga non è altro che un pretesto, mentre l’obiettivo è la presenza permanente di bande pesantemente armate in divisa che saccheggiano le favelas e spingono in avanti la gentrificazione urbana e la “pulizia igienico-sanitaria” delle zone occupate, tutto questo a beneficio delle grandi imprese di costruzioni, anche in vista della Coppa Mondiale 2014 della e le Olimpiadi dell’estate del 2016 in Brasile (vedi qui).
Nella lunga lista della violenza dello Stato quotidiana e gli omicidi nei confronti delle persone delle aree degradate, è stato aggiunto di recente l’assassinio a sangue freddo del 18enne Mário Lucas Souza Pereira Vianna. È stato ucciso nella sua casa dai sbirri che hanno fatto irruzione nella all’alba del 26 Novembre. Sono stati identificati come membri del 4°gruppo operativo militare della polizia nel quartiere Fazendinha, che ha invaso il Complexo do Alemão- un gruppo di favelas a nord di Rio de Janeiro, dove le UPP prevalgono pure.
In queste circostanze altamente militarizzate, dove il coprifuoco totale dopo le 21.00 significa che a nessuno è permesso di uscire dalle loro case, dove le feste di strada con musica funk sono state vietate dal Giugno 2010- lo stesso tempo quando la UPP locale è stata stabilita nella favela Borel- i residenti hanno deciso di resistere e sfidare apertamente lo stato di emergenza. Con lo slogan “Occupy Borel” (ispirato al movimento Occupy in tutto il mondo), persone si sono riunite in un primo momento alla Via São Miguel e poi hanno sfilato e ballato attraverso la favela. La loro destinazione finale era il Terreirão, una località in cui tradizionalmente la comunità si riunisce e celebra le sue feste.
I poliziotti erano chiaramente incazzati da questa riappropriazione dello spazio pubblico che il popolo delle favelas e i solidali provenienti da altre parti della città avevano organizzato, ma hanno evitato qualsiasi confronto violento. La tradizione di mobilitazione di primo piano nella comunità di Morro do Borel risale al 2003, quando, dopo l’esecuzione di quattro giovani dagli assassini in divisa della polizia militare brasiliana una serie di azioni si sono svolte, arrivando al culmine con una grande manifestazione per le vie principali di Rio sulla zona settentrionale di Tijuca.
Questo articolo è una sintesi dai comunicati (1, 2), della Rete delle Comunità e dei Movimenti contro la Violenza attraverso Indymedia Brasile.
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via Radio Azione