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Atene: Raid della polizia nel Centro Sociale Occupato VOX in Exarchia

Nei primi giorni del 2012, persone coinvolte nell’ambiente anarchico/antiautoritario hanno occupato l’edificio del VOX (proprietà dell’ “Istituto della Previdenza Sociale” – IKA) in Piazza Exarchia, nel tentativo di trasformarlo in un centro sociale aperto. “BOΞ” era il nome di un ex cinema all’aperto nello stesso edificio, all’angolo tra le vie Arachovis e Themistocleous. L’edificio permette di ospitare varie iniziative. Scopo del gruppo è quello di ampliare le lotte socio-politiche attraverso le esigenze collettive, in un’epoca in cui la crisi del sistema economico minaccia e attacca la maggior parte della società, ma anche per costruire rapporti di solidarietà e di comunicazione con le persone e le altre iniziative nel quartiere.

Il 20 Aprile, proprio il giorno prima dell’apertura al pubblico del nuovo progetto, le forze di polizia hanno fatto un’imponente irruzione nella zone, ed in particolare in Piazza Exarchia, e dalle 06:00 (GMT+2) i poliziotti ed i procuratori hanno eseguito lo sfratto del palazzo del VOX (sembra non ci fossero occupanti all’interno).

Alle 13:00, in Piazza Exarchia e molte strade circostanti erano sotto occupazione da parte della polizia.

C’erano notizie di un raid anche in un’altro edificio in Exarchia (in Via Valtetsiou, 60), anche questo di proprietà dell’IKA.

Tre persone sono state arrestate durante lo sgombero del secondo edificio, in via Valtetsiou. Sono state trattenute alla stazione di polizia, e sono stati portati di fronte al procuratore con l’accusa di occupazione abusiva, due di loro sono stati rilasciati. La terza persona, un’immigrata senza documenti, è trattenuta presso il Direzione di Polizia per stranieri in Petrou Ralli.

Nel frattempo, il palazzo del centro sociale VOX veniva  sigillato. Alle 13:49, il gruppo del VOX rilasciava una dichiarazione circa la repressione, puntando l’attenzione sulla distorsione dei fatti fatta dai media, dichiarando tra l’altro che oggi, 20 Aprile, alle 6:00, numerose forze repressive e tre procuratori hanno preso il controllo su tutta l’area di Exarchia. Recentemente Ioannis Tentes, procuratore della Corte Suprema (Areios Pagos), aveva emesso un’ordine per lo sgombero degli spazi occupati, un’ordine che ora è stato messo in pratica per la prima volta con la stretta collaborazione del celebre procuratore generale Eleni Raikou. Sotto il comando dei procuratori, l’amministrazione dell’IKA ha presentato una formale querela contro il centro sociale VOX, consentendo il già deciso sgombero forzato.

Alle 17:00, l’intero quartiere di Exarchia (compresa l’entrata del Politecnico in via Stournari) era ancora circondato dalle forze di polizia, con squadre e unità in motocicletta che bloccano anche il traffico in alcune vie, e cos’ via.

Pertanto, l’ordinaria Assemblea anarchica di solidarietà alle R.O. CCF si terrà nel Piccolo Teatro di Lofos Strefi, alle 19:00 (invece che nel palazzo Gini presso il Politecnico).

La 2 giorni di concerti per i combattenti imprigionati che si doveva tenere al Politecnico di Atene (un festival auto prodotto e benefico di musica punk del 20-21/04) è stato annullato.

Il gruppo VOX ha indetto un presidio in Piazza Exarchia per Sabato 21/04, dalle 18:00, dove ha intenzione di tenere il loro programmato concerto dal vivo.

Sabato sera (alle 17:00 circa) l’edidicio del VOX è stato nuovamente occupato grazie all’aiuto di 200 compagni. All’auto-intervento per l’apertura dello squat hanno partecipato quasi 2.000 persone in piazza e nelle strade vicine. Piccoli scontri sono scoppiati dalle 02:00, la polizia ha sparato molti gas lacrimogeni nella zona.

Più informazioni sono in arrivo.

Pochi giorni prima di questo fatto “spettacolare”, un deputato del partito di estrema destra LAOS aveva sollevato dei “quesiti” sugli occupanti del Centro Sociale VOX.

Il 9 Aprile, gli occupanti avevano riferito che il parlamentare del partito di estrema destra LAOS Athanassios Pleuris aveva fatto una formale interrogazione in Parlamento alla “protezione civile” e al Ministero del Lavoro. Il parlamentare ha dichiarato che gli anarchici desiderano “…trasformare questo specifico spazio in un “centro sociale”, ossia un covo in più di violenza anarchica e terrorista…”- chiede ai ministri, tra gli altri, se hanno in programma il suo sfratto immediato. I poliziotti del ministero hanno rilasciato una risposta evasivamente burocratica, sottolineando solo il fatto che le sue forze stanno monitorando il posto in modo “discreto” (quello che esce non è una sorpresa).

Lottando senza tutela contro ogni autorità, gli squat e gli spazi liberati sono ora una minaccia ancora maggiore per l’ordine regnante. Quindi, questo tentativo persecutorio può essere visto solo all’interno della cornice di repressione coordinata contro progetti radicali e combattenti. La risposta degli squatter nei confronti dello Stato e di ogni delinquente fascista è che l’edificio del VOX è già in uso da persone che non cesseranno di lottare per una società priva di uguaglianza di classe e solidarietà, senza esclusioni e sfruttamento. Gli squat sono parte integrante della lotta per la libertà.

GIU’ LE MANI DAGLI SQUAT – LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA

 

Quì segue il primo comunicato del progetto VOX, rilasciato all’inizio di Marzo

 

Occupazione del palazzo del VOX, Exarchia

Nei primi giorni del 2012, persone coinvolte nell’ambiente anarchico/antiautoritario hanno occupato l’edificio del VOX (proprietà dell’ “Istituto della Previdenza Sociale” – IKA) in Piazza Exarchia, nel tentativo di trasformarlo in un centro sociale aperto.

La scelta di creare un centro sociale nel cuore di Exarchia è strettamente legato sia alla storicità della zona sia alla condizione critica del momento e dei suoi sviluppi politici e sociali.

Per diversi decenni, al di là di essere un particolare quartiere di Atene, Exarchia è stato un perenne laboratorio politico-sociale, un luogo d’incontro per i giovani ribelli, e uno spazio per imprese politiche sovversive, luogo di creazione libera ma anche per l’interazione di tendenze di critica contemporanea.

Di conseguenza, l’area divenne un polo d’affinità per anarchici e giovani di sinistra, studenti, intelletuali, che hanno scelto Exarchia non solo come luogo d’incontro, ma anche come luogo di residenza. Questo, combinato con le lotte in corso, ha creato un rapporto sociale con alcune parti della comunità locale che sicuramente non di meno fu una relazione lineare, ma è stato sempre legato alla stato del movimento, ogni volta.

Lo Stato, cos’ infastidito da questa parte della città, ha più volte tentato di riprendere il controllo della zona attraverso la repressione diretta o trasformando il quartiere in un supermarket della droga. L’espansione stessa della commercializzazione e i processi dello stile di vita fin dal principio hanno mirato a snervare le dinamiche insurrezionali di Exarchia.

Oggi, nell’attuale condizione di crisi, l’attacco frontale scatenato dal Capitale e dallo Stato ha portato gran parte della società all’impoverimento, in tal modo fenomeni di violenza intra-classista e di cannibalismo sociale sono ovunque in aumento.In particolare in Exarchia bande di teppisti e bulli, cogliendo la storia libertaria del quartiere, e il fallimento finora di una risposta collettiva a questi fenomeni, stanno minacciando la vita quotidiana di Exarchia interessando seriamente ogni principio politico e sociale. Valori quali la resistenza e la solidarietà finiscono dietro i fabbricati argomenti quali sicurezza, legalità e ordine.

Il contenuto politico del movimento del VOX occupato è correlato alla necessità crescente rappresentata dall’oggettiva prova della condizione eruttiva del particolare luogo e momento. Il centro sociale VOX – un progetto d’intervento sociale, politico, culturale – si verifica nell’attuale situazione di aggravamento della crisi economica, mentre il blocco di potere dominante (che non è mai stato più ingiustificabile da parte della società e al tempo stesso diventa cos’ omogeneo al suo interno) scatena il suo attacco finale contro la forza lavoro e l’acquis sociale.

Allo stesso tempo, la repressione è stata aumentata con il presupposto per la mantenenza della coerenza sociale attraverso l’uso di pratiche dello stato di emergenza in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Il terrorismo economico (cancellazione dei diritti acquisiti dai lavoratori da decenni, emarginazione ed impoverimento di gran parte della società, immunità per il datore di lavoro) e la tattica dello Stato (controllo autoritario a tutti i livelli, stato di polizia intensificato, tentativi di porre severe punizioni su tutte le pratiche di  disobbedienza, conflittuale o meno, persecuzioni delle masse di manifestanti, la legislazione “anti-terrorismo”, e cos’ via) impostano la fase di una guerra di classe, la cui intensità mostra anche i vicoli ciechi e i limiti del tentativo delle classi dominanti di uscire dal guazzabuglio della crisi.

Viviamo in un’epoca in cui il sistema mostra incapacità ad integrare tutte le persone ad ora sfruttate, allo stesso tempo, vediamo segni di allargamento delle lotte sociali e di classe (manifestazioni di massa, scontri con le forze di repressione dello stato, ravvivamento della fiducia verso l’attività collettiva, allo sviluppo di forme organizzative e di credito all’interno dei quartieri) che potrebbero essere ancora inadeguate nel complesso a sostenere un’argine, tuttavia queste lotte mostrano un segno positivo nella lotta per un rovesciamento.

L’espansione delle lotte politico-sociali e la dinamica di sviluppo di tutte le forme di resistenza al fine di raggiungere un’efficacia deve tenere il passo con il concetto di auto-organizzazione, solidarietà sociale e politica e rifiuto delle istituzioni.

Noi crediamo che occupare costituisca una parte integrante del movimento sovversivo, e il ravvivarsi di questa pratica all’interno delle date circostanze ha un duplice scopo: da un lato quello di una linea di difesa attraverso la creazione di spazi liberi, e dall’altro una tattica aggressiva per disegnare la linea per una nuova prospettiva a venire, se si tratta di occupazione permanente di edifici finalizzata alla creazione di spazi socio-politici come centro e base operativa per le lotte, o occupazione di immobili e spazi pubblici come forma di protesta che supera la legittimità borghese, o anche di più quando si tratta di occupazioni come mezzo di rivendicazione di classe che si interroga sullo stesso concetto di proprietà, vale a dire il sequestro dei mezzi di produzione e l’occupazione dei posti di lavoro.

Gli squat sono una minaccia per chi domina, perchè sfida il potere, i rapporti capitalistici e il modo dominante dell’organizzazione della società, in pratica, manifestando l’auto-attività e la partecipazione anzichè l’assegnazione, la realizzazione dei nostri bisogni e desideri, invece delle condizioni imposte a noi dai governanti.

Il carattere stesso dello squat, come pratica di confronto e progetto auto-organizzato, mira a rotture sociali che intensificano le contraddizioni e i vicoli ciechi del sistema, basato su rapporti di solidarietà e valori di uguaglianza.

Intendiamo l’auto-organizzazione come un processo anti-gerarchico, anti-centralizzato, senza rappresentanti, esperti e opinionisti. Lottiamo contro ogni forma di nazionalismo, di logica razzista e sessista. Ci opponiamo a qualsiasi tipi di modelli di consumo che richiedono la personalizzazione, l’omogeneizzazione della società e la sottomissione alla logica del mercato e del profitto.

Una pre condizione per l’efficacia della nostra attività è quello di espandere la cultura degli interessi collettivi e costruire relazioni di solidarietà all’interno della nostra assemblea, ma anche con il nostro quartiere, e al tempo stesso, attraverso la nostra connessione con le reti di resistenza che sono attive nell’area: occupazioni, assemblee di quartiere, luoghi di ritrovo, collettivi politici, gruppi di lavoratori e sindacati di base. Soprattutto, però, attraverso il nostro contributo attivo nelle lotte sociali, manifestazioni, blocchi negli scioperi, barricate aspiriamo a contribuire con la nostra parte alla grande scommessa del nostro tempo, vale a dire il passaggio dalla protesta spontanea e l’indignazione del popolo oppresso e sfruttato alla rivolta cosciente e la rivoluzione sociale, come unica uscita dalla crisi del sistema e l’attacco alla classe dirigente, stabilendo più strutture e zone di emancipazione e azione collettiva.

Vogliamo che il centro sociale VOX diventi uno spazio di comunicazione diretta, interazione e creatività, dove non ci siano gerarchie ed esperti, o spettacolarizzazioni e modelli consumistici, uno spazio di cameratismo, solidarietà e lotta contro ogni autorità.

Punto di riferimento principale per la funzionalità e attività dello squat sarà l’assemblea di gestione, in cui le decisioni collettive saranno effettuate secondo una pre configurazione ed il consenso sull’amministrazione dello spazio e estroversi interventi del centro sociale.

Attraverso l’auto-organizzazione, la comunicazione e la fermentazione, lo spazio occupato VOX permette di ospitare varie iniziative che saranno gestite da gruppi di lavoro tematici, ad esempio un bar auto gestito per il sostegno finanziario dei combattenti imprigionati, ma anche per le spese di mantenimento, una biblioteca, una sala per eventi, proiezioni cinematografiche, attività per bambini, giornali, pubblicazioni, etc.

Centro Sociale Occupato VOX

Lisbona: Fiera del Libro Anarchico – 25-26-27 Maggio 2012

La 5a Fiera del Libro Anarchico di Lisbona si svolgera’ dal 25 al 17 Maggio, creando uno spazio di dibattito, incontro e socializzazione, aperta a tutti.

L’obbiettivo e’ di approfondire e diffondere le idee anarchiche, come un realistico attacco verso questa societa’ sfruttatrice, autoritaria e antropocentrica, incoraggiando pubblicazioni indipendenti, creando spazi di discussione e scambio di idee che permettano progetti alternativi modi di vita autonomi.

Partendo dalla non conformita’ contro tutte le forme di dominio, continuiamo a promuovere il pensiero libertario e il rifiuto di qualsiasi mediazione politica.

Crediamo in una esperienza che rispetti l’unicita’ e le differenze tra ogni individuo e gruppo, in un rapporto pacifico con la biosfera. Crediamo che sia possibile pensare un’altra forma di realta’ ed agire su di essa.

Fiera del Libro Anarchico 2012

Faculdades de Belas Artes de Lisboa (Facolta’ delle Belle Arti di Lisbona)

Irlanda del Nord: 4a Fiera del Libro Anarchico a Belfast il 28 e 29 Aprile

La 4a Fiera del Libro Anarchico a Belfast, Irlanda del Nord, si svolgera’ il 28 e 29 Aprile 2012, da mezzogiorno alle 17.00 presso Il Centro, Little Victoria Street. Belfast.

Vi e’ una serie di incontri programmati ed una vasta gamma di bancarelle con libri di una serie di case editrici ed organizzazione anarchiche e radicali. Ci saranno alcuni laboratori cosi come verra’ distribuito cibo vegano.

Dopo la Fiera del Libro comincera’ una riunione sociale alle 19.00 al fine di conoscersi ed entrare in contatto con gli altri attivisti.

Le bancarelle confermate da Organise!, Just Books, Anarchist Federation, Workers Solidarity Movement, Ni Co-op Forum, Anarchist Studies Network, Na Croisbhealai’ Cafe’.

Istanbul: Tutti in Serhildan contro il proibizionismo di Stato

Gli scontri tra la polizia e le persone che volevano celebrare il Newroz sono iniziati alla stazione dei tram di Pazartekke ad Istanbul. Dopo l’intervento delle forze repressive, i dimostranti hanno eretto delle barricate. L’altro attacco dei poliziotti e’ avvenuto in Zeytinburnu. La polizia ha attaccato con gas lacrimogeni la riunione ( dove c’erano anche dei parlamentari curdi). Ma il terrore poliziesco era quasi ovunque in citta’. Una personae’ stata assassinata dai poliziotti in prossimita’ di Arnavutköy, dove la polizia ha usato le armi per impedire alla gente di andare alla celebrazione nell’arena a Kazliçeşme. Ci sono stati pure molti manifestanti feriti.

La parola Newroz e’ in Curdo la parola Nowruz (“Capodanno”), la festa del primo dell’anno nella societa’ curda. La gente celebra questa festa dal 18 al 21 Marzo. E’ una delle poche “feste popolari” sopravvissute e precede tutte le grandi feste liturgiche. Durante questa festa, i Curdi si riuniscono per lo piu’ fuori le citta’ per accogliere la primavera, danzando attorno a un fuoco e saltandoci sopra. Quest’anno il Newroz era dedicato agli assassinati da parte dello stato a Roboski.

Serhildan in ribellione” / Fonte: anarşı aber

Grecia: Presentazione della CCF di “A Guerrilla Signal” (video)

[vimeo]http://vimeo.com/37591744[/vimeo]

Il video A Guerrilla Signal è stato recentemente diffuso via internet. Esso racchiude la cronistoria delle attività della Cospirazione delle Cellule di Fuoco tramite l’uso dei comunicati del gruppo oltre alle immagini prese dai mass media. Il video è stato mostrato per la prima volta a Salonicco il 15 Aprile 2011 durante un incontro organizzato dall’Assemblea Anarchica per l’Azione Sovversiva. Una versione aggiornata è poi stata diffusa l’8 Dicembre 2011 allo squat anarchico Nadir a Salonicco. Il vodeo è in greco, ed i sottotitoli potrebbero essere aggiunti in futuro. In ogni caso, il seguente è un testo scritto dai membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco per accompagnare una di queste visioni:

Le immagini sottomettono i significati e quindi la gente, trasformando essa in spettatori. Il linguaggio dell’immagine è un linguaggio superficiale che produce emozioni mediate e artificiali. La sfida in atto qui nella presentazione fatta dai compagni che hanno scelto queste istanze dell’azione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco è di liberare i significati dal giogo dell’immagine. Oltre agli incendi di banche e concessionarie, oltre ai vapori tossici di dozzine di litri di benzina, oltre alla gioia di assemblare un dispositivo con timer e la distruzione degli edifici del nemico, oltre alle arme e ai proiettili, la decisione presa da poche persone è la cosa più importante che c’era ed è – la decisione di stare l’uno con l’altro come veri compagni al fine di trasformare il mondo dell’ordine in una maceria antica. Queste persone sono ognuna una di noi, ognuna di voi che osate vivere pericolosamente e rischiare per la libertà. Li, dove tutto è possibile.

Mao Zedong ha detto:

E’ un bene se siamo attaccati dal nemico, questo prova che abbiamo tracciato una chiara linea di demarcazione tra l’enemico e noi stessi. E’ ancora meglio se il nemico ci attacca violentemente e ci dipinge assolutamente cattivi e senza una sola virtù; ciò dimostra che non solo abbiamo tracciato una chiara linea di demarcazione tra noi e il nemico ma abbiamo raggiunto un importante obiettivo nel nostro operato

Noi, Cospirazione delle Cellule di Fuoco, dalle prigione dove ci hanno sparpagliato, mandiamo un saluto rivoluzionario alla visione di oggi e un segnale di guerriglia ai compagni che guarderanno questo documentario riguardante la nostra breve ma intensa storia con gli occhi degli autori, non spettatori. Perché questi compagni sanno che le azioni nascoste sono spesso le più genuine. Quando sappiamo che hanno luogo queste azioni, sentiamo che stiamo scoprendo fratelli e sorelli mai incontrati prima. La cosa più bella è che neanche chi proietta lo spettacolo può riuscire ad assimilarli, né i giudici possono riuscire a sopprimerli. Essi sono atti di esplosione, fuoco, e sabotaggio che recano il messaggio puro di una nuova rivoluzione sperimentata qui e ora. Perché la guerra non si ferma mai.

Lunga vita alla nuova guerriglia urbana.

LUNGA VITA ALLA RIVOLUZIONE.

Cospirazione delle Cellule di Fuoco: Giorgos Nikolopoulos, Damiano Bolano, Panayiotis Argyrou, Gerasimos Tsakalos, Michalis Nikolopoulos, Olga Economidou, Christos Tsakalos, Giorgos Polydoros, Haris Hatzimichelakis

fonti: 1, 2 —trad. ParoleArmate

Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”

Rivendicazione di attacchi incendiari contro concessionarie e il Ministero della Cultura
“Da un certo punto in poi non c’è più ritorno. È questo il punto da raggiungere.”
—Franz Kafka

L’apparentemente invisibile
Stiamo attraversando un periodo di “profonda” crisi economica; un’altra crisi artificiale, secondo un piano conosciuto e molto utilizzato. Già da molti anni, attraverso “crisi” simili, si mette alla prova e allo stesso tempo, sfortunatamente, testa la durabilità del sistema capitalista. Un esperimento organizzato per pochi, dove le cavie sono, di solito, i cittadini sottomessi, senza volontà propria. Persone che appoggiano e elogiano con (e a volte senza) passione il loro diritto a scegliere coloro che li impoveriranno e li inganneranno per i prossimi quattro anni. Ma questo “bellissimo” flusso del capitalismo viene essenzialmente distrutto giorno dopo giorno, visto che la società sta iniziando a capire che al capitalismo non servono correzioni, ma distruzione. Il distante, ma ancora tangibile sogno di una “vita ideale”, soprattutto di costante e inutile consumismo, è iniziato a crollare per gran parte della società. In effetti, quelli che una volta tenevano la bocca chiusa, a causa del sogno, adesso sono gradualmente contaminati dal benefico virus della reazione. La gente si radicalizza, come mostra la storia, in periodi di crisi sistemiche.

L’esistente
Ma la favola da qualche parte ha una fine, e noi torniamo alla realtà più selvaggia e brutale. Continue reading Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”

Volos, Grecia: Un’anno di Radio Parasita

13-14 Gennaio: Presentazioni di progetti e reti auto organizzati, cucina collettiva, festa, concerti dal vivo, presso il Dipartimento di Architettura (Volos)

Nella primavera del 2010, a Volos, abbiamo attaccato manifesti chiedendo la creazione di una stazione radio autogestita. Dopo assemblee, dibattiti, feste ed altri eventi per aiuti finanziari, abbiamo iniziato ad acquisire un’identità all’interno della città. E’ seguita una breve pausa estiva,ma la nostra attività è continuata. Nel mese di Settembre ci siamo riuniti di nuovo, riorganizzati, abbiamo trovato uno spazio adeguato, trovato un nome ed abbiamo creato una stazione radio in internet. E’ stata chiamata Radio “Parasita”.

Anche se la stazione radio è aperta a tutti, ci sono basi certe su cui possiamo contare per il suo finanziamento. In altre parole, chiunque è libero e invitato a partecipare al progetto, purchè d’accordo con le sue caratteristiche a carattere anti-gerarchico e anti-commerciale. Lontani dalle istituzioni, da intemediari, rappresentanti, senza capi o esperti, con la nostra assemblea settimanale come nostro unico corpo, noi dimostriamo che possiamo prendere l’espressione, gli aggiornamenti, le informazioni-alla fine della giornata, le nostre vite- nelle nostre mani. Dopo tutto, se non funzionerà con queste strutture e in questo modo, allora come potremmo mai farlo?

Ora che la bella conchiglia del mondo che ci vuole solo come lavoratori, consumatori e spettatori delle nostre vite sta cadendo a pezzi, ora che il potere non solo mostra i suoi denti ma ci morde ogni giorno, e i media per l’inganno di massa provano apertamente o in modo sotterraneo a perpetuare questa situazione, l’unico modo di rispondere che ci è rimasto è quello di attuare la solidarietà, l’auto organizzazione e la dignità per primi.

Beh, sì, siamo qui. Per far sentire la nostra presenza in città, per rompere le illusioni e rompere tutto ciò che non ci piace. Ci potete ascoltare su radioparasita.org e presto in FM. Siamo venuti per restare.

RADIO PARASITA

Zografou, Atene: Nuovo spazio sociale autogestito

Un nuovo progetto contro la miseria dei nostri tempi apre le porte nel quartiere di Zografou, Atene est.

Si tratta della Villa Zografou, una struttura che la Assemblea aperta dei residenti di Zografou ha deciso di trasformare in uno spazio di solidarietà, creativo e cooperativo. Sabato e domenica prossimi (5-6 novembre) lo spazio sarà aperto dal mezzogiorno allo scopo di attirare chi vuole contribuire e partecipare attivamente a questa iniziativa di autogestione.

Durante questa due giorni si avrà la possibilità di conoscere lo spazio, mentre si realizzano lavori di manutenzione e di pulizia del giardino, come la coltivazione di vari prodotti. Inoltre ci sarà una caffetteria dove la gente potrà chiacchierare e discutere in allegria.

L’entrata è sul lato del viale Georgiou Zografou (portone verde)

fonte

Atene: Operazione repressiva contro il Centro Sociale e Culturale di Vyronas

Il 28 ottobre il sindaco di Vyronas (nordest di Atene), Nikos Chardalias, ha ordinato la chiusura del nuovo Centro sociale e culturale del quartiere. Da allora le forze di polizia municipale sorvegliano l’ area 24 ore su 24.

L’ iniziativa per la crezione del Centro è nata all’ inizio di ottobre allo scopo di trasformare lo spazio abbandonato “Labidona” situato nel parco di Agia Triada e che in passato funzionava come caffetteria comunale, in uno spazio sociale di solidarietà, di libera espressione e creatività. Durante questo mese, si sono realizzati vari progetti, come laboratori di arte per ragazzi, cucina collettiva, concerti e dibattiti.

http://www.youtube.com/watch?v=kpmhied-7y4&

È ovvio che le autorità locali non vogliono che lo spazio di “Labidona” continui ad essere uno spazio libero utile per le necessità degli abitanti del quartiere. Al contrario, il sindaco e la sua cricca cercano di privatizzarlo, a fini di lucro per loro e gli impresari che ci metteranno le mani sopra.

La assemblea del Centro sociale e culturale di Vyronas richiamano alla solidarietà e hanno indetto un intervento al municipio, per la giornata di oggi, lunedì 31 ottobre, alle 15.00.

Zografou, Atene: Un nuovo spazio sociale autogestito apre le porte

Dopo due anni e mezzo di attività nel quartiere, l’ Assemblea Autonoma di Zografou apre un nuovo spazio autogestito, il “Berdes” (tenda). L’apertura di questo spazio è qualcosa che va’ oltre la semplice necessità di avere un rifugio per le nostre assemblee, è una chiamata all’apertura. E ‘un invito ad incontrarsi, discutere e creare una comunità. Per condividere i valori e le pratiche di solidarietà, partecipazione, libertà di espressione e di auto-organizzazione. Vogliamo scoprire le nostre esigenze comuni e condividere le nostre esperienze comuni e attraverso questa comunicazione dare risposte collettive ai nostri problemi collettivi.

Programmazione delle giornate

Venerdì 14 Ottobre alle ore 17.00: Apertura e notte per scoprire lo spazio.

Sabato 15 ottobre: Bar-caffetteria autogestita e una libreria / biblioteca dalle ore 19.00. Seguira’ lo spettacolo teatrale “In alto mare” di Slawomir Mrozek, con il gruppo teatrale Buffonata.

Domenica 16 ottobre alle ore 18.00: Presentazione del libro “Orizzontalità: Voci del Potere Popolare in Argentina” e dibattito sulle lotte locali e l’auto-organizzazione nei quartieri.

fonte: syneleysizografou

Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Il testo che segue è un estratto della brochure ” Uno scritto di, e Intervista con il compagno Georgiadis Polykarpos “. La brochure contiene anche un’intervista che il combattente  Polykarpos Georgiadis,incarcerato dal 27 ottobre 2010, ha dato per ” Urla dalle celle del carcere ” il programma radiofonico della stazione radio auto-organizzata FM 98 (Atene). Esso include anche un testo scritto dal compagno – che abbiamo scelto di tradurre – in materia di contro-informazione, con riferimenti al movimento rivoluzionario e ai ruoli dei diversi mezzi impiegati.

I
Un vecchio adagio afferma che ‘la conoscenza è potere’. Infatti la conoscenza è intrecciata con tutti i livelli del potere: la conoscenza come potere, la conoscenza come autorità, ma anche la conoscenza come rivoluzione.I Pitagorici erano grandi ricercatori e adoratori della conoscenza, ma hanno mantenuto i risultati della loro ricerca all’interno della propria cerchia  d’élite  autoritaria.Qualsiasi Pitagorico che ha tentato di socializzare e diffondere la conoscenza era considerato un traditore e veniva presto pianificata la sua uccisione. I pitagorici si resero conto che la conoscenza puo’ costituire uno strumento di potere speciale: la gente deve rimanere vittima dell’ignoranza e della superstizione, al fine di rimanere immobile e facilmente manipolabile.
Dovevano essere esclusi da qualsiasi fonte di conoscenza e informazione. L’accesso a queste fonti è era riservato ad una stretta cerchia del clero.

Anche ad Atene nella sua ‘età dell’oro’, nota per la sua grande tolleranza,i filosofi pionieristici furono cacciati e i loro libri bruciati pubblicamente. Prendiamo il caso di Protagora, che metteva in dubbio l’esistenza di Dio (attraverso l’agnosticismo  piuttosto che il diretto Ateismo).
Anche nell’epoca pre-Gutenberg , il rogo dei libri è stato l’equivalente al rifiuto della conoscenza, un atto che è stato sfruttato al massimo dal cristianesimo medievale (il paolinismo per essere più precisi).

Milioni di libri scientifici e filosofici sono stati persi per sempre, specialmente i libri dei dissidenti (Epicuro,i cinici,i sofisti, ecc). Il Papale  “Index Librorum prohibitorum” (indice dei libri proibiti) contiene circa otto milioni di titoli di libri tra cui il lavoro di Cartesio , Kant, Keplero, Lubiana e molti altri.

Tuttavia, la rivoluzione borghese, identificando la libera circolazione delle merci con la libera circolazione delle idee, rilascio’ grandi forze di conoscenza libere dal controllo del clero. Lo scoppio delle forze produttive generate dal capitalismo sono state accompagnate da un’esplosione della conoscenza (e quindi un’esplosione d’informazione).
Tuttavia, mentre le conoscenze e le informazioni diventano più accessibili, la maggior parte delle conoscenze e delle informazioni si diffondono attraverso e per mezzo di istituzioni intermedie e manipolative: scuole, università, mass media, giornalismo semi-professionale del web, ecc.. Continue reading Scritto del compagno imprigionato Georgiadis Polykarpos sulla contro-informazione

Berlino: Concerto di solidarietà ad uno squat di Atene

Ad Atene solo gli squat vivono sotto la costante minaccia di fascisti e polizia. Bande neonaziste organizzate attaccano ripetutamente i progetti d’occupazione con incendi dolosi, appoggiati dalla polizia.

La polizia greca usa lanciare attacchi vendicativi contro gli vi contro gli squats ogni volta che scoppiano dei tumulti.

Molto poco denaro è disponibile per la manutenzione degli edifici degli spazi occupati, dal momento che attualmente tutti i fondi vanno a supportare i più di 30 prigionieri che conta il movimento. Naturalmente,anche gli occupanti sono stati colpiti dalla situazione economica della Grecia, organizziamo così un concerto per un progetto di casa ad Atene con lo scopo di coprire parte delle urgenti spese di costruzione.

Venerdì, 7 ottobre – 20.00, Berlin Friedrichshain – Markgrafendamm 14/15 (nell’ hangar)
Gruppi: Bastardo Four, No Roots No Culture, Puris Ani
Inoltre
Vai (M.I.T.O.W.) e altri DJs seguiranno.

fonte: agona.blogsport.de

Cile: I poliziotti hanno fatto irruzione negli squat di Valparaíso e Santiago

Nel pomeriggio di Martedì 23 agosto, imponenti forze di polizia hanno fatto irruzione nello squat TIAO (Laboratorio Arti Indipendenti e Mestieri) situato a Yungay strada a Valparaíso. Lo squat TIAO è stato punto di incontro per progetti autonomi ed auto-organizzati negli ultimi cinque anni.

Poliziotti armati di tutto punto hanno rotto las portas di ferro e le finestre ed hanno invaso l’edificio provocando ingenti danni, anche a parte delle infrastrutture dello stesso squat. Durante l’attacco, i carnefici dello Stato cileno hanno ammanettato i compagni che erano dentro lo squat e tenuti sotto tiro, mentre l’unità della polizia scientifica analizzava il luogo.

Nel frattempo,ingenti forze di polizia con veicoli corazzati con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni erano fuori, e le pattuglie e le forze di polizia stradale avevano chiuso le strade circostanti rendendo impossibile per la gente di avvicinarsi in maniera solidale.

L’operazione di polizia è durata più di un’ora, i poliziotti hanno fatto irruzione senza la presenza di un pubblico ministero, e l’indirizzo scritto sull’ ordine d’indagine non corrispondeva a quello attuale. Come nella maggior parte dei luoghi del “mondo civilizzato”, i meccanismi repressivi in Cile non si preoccupano di seguire le procedure legittime quando si tratta di intimidire coloro che resistono e combattono contro la democrazia parlamentare e il capitalismo.

Lo stesso giorno un altro squat culturale è stato  fatto oggetto di un’ irruzione nel quartiere universitario di Santiago. Come nel caso dello squat TIAO, la polizia è andata alla ricerca di materiali utilizzati per fabbricare Molotov, ma in entrambi i casi non ha trovato nulla al riguardo.

Questi attacchi gratuiti verso i centri sociali ci ricordano le numerose operazioni di polizia riguardanti il “caso Bombas” di piu’ di un’anno fa’. Si sono svolti poche ore prima dello sciopero generale di 48 ore (24-25 Agosto), nel tentativo di disabilitare il movimento radicale sociale che cerca il rovesciamento totale del regime.

Noi non dimentichiamo i nostri fratelli e sorelle che lottano
contro lo Stato e il Capitale!

GIU’ LE MANI DAGLI SQUAT
SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO IN RIVOLTA IN CILE !

fonte: liberaciontotal.lahaine.org

Colombia: Un sogno collettivo che diventa realtà – Centro sociale e culturale libertario

Ci hanno sempre detto che le cose non possono cambiare, il mondo è così e non si può tornare indietro, e sforzarsi e lottare per il cambiamento è una perdita di tempo. Questo pensiero è solo l’ esempio di una mentalità colonizzata. Ci si rende conto come è la nostra società in cui è vietato il pensiero critico e l’ agire è un crimine. Questa è la logica in cui si muove il mondo e la nostra città non ne è immune, sempre ci dicono “non si può”, “se non lavori non mangi”, “non hai futuro”, “finirai senza un peso dove cadere morto” Ma la fiamma della resistenza accesa dai combattenti per la libertà perdura come il sole e ancora arde nei nostri cuori.

Nella città di Medellin, da moltii anni, differenti realta’ individuali e collettive svolgono attività politiche e culturali, incontri, fiere, conferenze e hanno creato vari spazi dove sono state messe in pratica le idee anarchiche, confluenza di azioni e cospirazioni che alimentano il sogno della rivoluzione e la ricerca di libertà all’ interno di un contesto violento e repressivo.

Questo cammino non è stato facile. La perseveranza e l’ essere uniti ci hanno permesso di continuare la lotta e rafforzarci come movimento. Così nasce la proposta di articolare nella città, a partire dalla diversità di pensiero e di azione anarchica, un progetto di organizzazione che permetterà l’autonomia di ogni collettivo e individuo. Il Coordinamento Anarchico locale realizzato con due chiari obiettivi da un lato rafforzare il movimento anarchico locale e dall’altro continuare ad agire con altre parti e organizzazioni sociali in resistenza. Continue reading Colombia: Un sogno collettivo che diventa realtà – Centro sociale e culturale libertario

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98 FM e Contra Info – Lunedi, 27 giugno 2011

Nel quadro della cooperazione tra la stazione radiofonica libera di Atene 98 FM e la rete di traduzione per la contro-informazione Contra Info, un’ altra trasmissione in diretta con il titolo “Oltre le frontiere” [Ektos synoron] si è tenuta il 27 giugno.

DJ questionmark [punto interrogativo] dalla stazione radio pirata Free Radio Olympia 98.5 FM (Washington, DC) parla con i membri di Contra Info. La discussione copre molti argomenti di interesse per gli anarchici e altri sulla lotta sociale, come la costruzione e il mantenimento dell’infrastruttura rivoluzionaria, l’opposizione ai neo-nazi e al nazionalismo, la solidarietà verso gli immigrati, la solidarietà ai prigionieri politici e sociali, la rivolta del 2008, gli scioperi generali, le assemblee generali e le riunioni di quartiere, e molto altro.

Si parla anche del movimento anarchico e delle lotte carcerarie negli Stati Uniti.

Si può sentire questa trasmissione radiofonica qui (greco / inglese; circa 4 ore), così come la sua versione più corta qui (solo in inglese; circa 2 ore).

Presto, parti selezionate della registrazione saranno disponibili anche su www.freie radios.net (Germania) per il download.

registrazioni precedenti a / b / c / d / e / f

Nord Reno-Westfalia, Germania: L’azione di solidarietà per i compagni in Grecia

Gli striscioni recitano: “La tutela dell’ambiente dalla base ” e ” Solidarietà con i combattenti in Grecia “

Quest’anno Anarchistischer Funke (Scintilla Anarchica) e Schwarze Katze (Gatto Nero) hanno organizzato insieme  uno stand al Friedensfestival ( Festival della pace) a Iserlohn, che si svolge come  contro-evento al locale Schützenfest. La ‘ Festa dei tiratori’, che comprende una gara di tiro al bersaglio. Con due striscioni, abbiamo fatto percepire attentamente ai visitatori i problemi più significativi .

Soprattutto in Germania, la tutela ambientale sta vivendo un nuovo impulso attraverso il potente movimento anti-nucleare  e con le proteste contro il progetto Stoccarda-21 . Con il nostro striscione ‘La tutela dell’ambiente dalla base (dal basso)’  abbiamo voluto consapevolizzare le persone  che dovrebbero diventare attive loro stesse, piuttosto che avere fiducia dei politici.

Il secondo striscione riguarda i nostri compagni in Grecia che hanno lottato per mesi contro le dure misure di austerità imposte dal governo e dalla Troika. Poiché la maggior parte delle persone in Germania è totalmente accecata da rappresentazioni distorte fornite dai mass media circa la situazione in Grecia, abbiamo fatto conoscere Contra Info verso la quale ci siamo spesso legati, in modo che le persone possano farsi la propria opinione circa le lotte in Grecia.

Il tema della Grecia ha prodotto interessanti discussioni con i visitatori del nostro stand. Ci siamo resi conto ancora una volta che la maggior parte delle persone non sa che cosa è realmente accaduto in questo paese, e si sono lasciati prendere la mano dall’ odio incitato dai mass media. Dopo le discussioni, però, la gente comprendeva di piu’ riguardo le proteste in Grecia.

C’era inoltre un sacco di materiale informativo su molti altri argomenti, e anche biscotti vegani alla nocciola fatti in casa  che hanno apprezzato tutti.

Inoltre, una compilation (Zitatbox) di citazioni anarchiche è stata molto apprezzata, e molti hanno notato quanto le idee anarchiche siano in grado di soddisfare i loro ideali.

anarchistischer Funke

Halandri, nel nord di Atene: Intervento degli anarchici in un teatro comunale all’aperto

Venerdì sera, 8 luglio, i compagni dello squat Prapopoulou sono intervenuti con una duplice iniziativa durante un concerto estivo nel Teatro Rematia (Evripidio).

Una tavolo con materiale di controinformazione è stato allestito per circa tre ore all’ingresso del teatro, mentre a molte persone è stato fatto l’invito a entrare al concerto senza pagare. L’intervento degli squatters è stato ben accolto, ed è stato raccolto un aiuto economico, anche se ci sono stati dei piccoli battibecchi con gli organizzatori del concerto e con gli agenti municipali che hanno tentato di impedire l’intervento.

“Riappropriazione dello spazio pubblico, contro la commercializzazione” e “Ιl terrorismo di Stato non passerà-sostegno attivo verso gli arrestati del 28-29 giugno” erano i due temi principali del comunicato che è stato distribuito e letto da un microfono al pubblico all’inizio del concerto.

Da un lato, i compagni dello squat Prapopoulou hanno manifestato la loro opposizione di fatto verso la politica di gestione, la chiusura con una recinzione e le tariffe d’ingresso che si applicano nei confronti di questo teatro comunale all’aperto, che si trova nel paesaggio naturale di Rematia (“Flusso”).

Hanno inoltre preso posizione contro la commercializzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, nel contesto attuale di un attacco sempre più duro verso la società da parte dello Stato e dei capitalisti.

Dall’altro lato, il loro intervento era volto alla contro-informazione riguardante la brutale repressione durante lo sciopero generale di 48 ore del 28-29 giugno. Gli squatter hanno informato le persone sulle esorbitanti sanzioni comminate  agli arrestati delle manifestazioni.

Sono state fatte girare scatole per raccogliere aiuti finanziari col fine di aumentare la somma necessaria a pagare la cauzione. Hanno anche parlato della necessità di una concreta solidarietà con coloro che resistono nelle vie e nelle piazze.

fonte: athens.indymedia, protovouliaxalandriou

Atene: Concerto autorganizzato dalla radio libera FM 98, presso il Politecnico

Atene la stazione radio libera 98 FM organizza un concerto Venerdì 8 luglio, alle 22.00 (GMT+2), nel cortile del Politecnico (Polytechnio, via Patission – ingresso da via Stournari). I gruppi ACHAIREFTOI, METHISMENA XOTIKA, INDICO, WAXING GIBBOUS suoneranno dal vivo.
I ricavi saranno anche raccolti per finanziare l’equipaggiamento della stazione per potenziare il suo segnale radio.

www.radio98fm.org