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Stato Spagnolo: Lettera di Claudio Lavazza

Teixeiro, 12-06-2013

Carissimi compagni/e, ho ricevuto la vostra lettera “Saluto dalla conferenza intermedia 2013” e mi ha fatto piacere quella conferenza sul costruire la solidarietà di classe. Si tratta della solidarietà per noi prigionieri rivoluzionari e per quelli che potrebbero diventarlo con il passare degli anni sotto il peso della repressione quotidiana del Sistema Penitenziario.

Per me la rivoluzione non è cosa di pochi, bensì qualcosa che riguarda tutti quelli che per una ragione o per l’altra sono nati dall’altra parte della barricata.

Quindi è un discorso che prevede la possibilità e necessità di far entrare nelle nostre file quanti più prigionieri/e possibile, visto che questa condizione è l’ideale per diffondere la solidarietà rivoluzionaria. Chiaramente sono consapevole della difficoltà di far partecipare al progetto anche quei prigionieri che rivoluzionari non sono mai stati.

Qui in Spagna, dove sono rinchiuso dal 1996, ci sono state varie lotte in cui si è cercato di sensibilizzare la solidarietà fra i detenuti… la lotta per l’abolizione del regime FIES e la lotta contro le condanne di lunga durata e l’ergastolo.

Attualmente è in atto dall’ottobre 2011 una campagna contro la tortura e i maltrattamenti nelle carceri. Le azioni comuni che si concordarono fin dal principio furono scioperi della fame simbolici il primo giorno di ogni mese, la denuncia al Congresso dei Deputati (responsabili politici della persistenza della tortura e delle morti nelle prigioni), ai giudici di sorveglianza, al Defensor del Pueblo(figura istituzionale analoga al garante dei diritti dei detenuti) e ai comitati per i Diritti Umani di Ginevra e Strasburgo. Una lotta riformista. Dopo un anno e mezzo di campagna la lotta continua, purtroppo senza riuscire ad aumentare di numero.

Attualmente siamo 51 prigionieri a partecipare attivamente, distribuiti in 20 carceri diverse. Tutti abbiamo un appoggio giuridico, un successo questo mai visto in passato, neanche nei tempi delle dure lotte contro il regime FIES.

Questo appoggio giuridico che siamo riusciti ad ottenere serve per aiutare i prigionieri che partecipano a questa lotta e che soffrono le rappresaglie del Sistema Penitenziario e non per assistere i prigionieri il cui unico interesse è risolvere i propri problemi personali senza solidarizzare con i problemi del resto dei compagni. Come ben vedete anche noi siamo costretti a stabilire delle differenze… purtroppo… non è ciò che volevamo, però non c’è posto per i problemi personali, come non c’è posto per i falsi rivoluzionari o ribelli.

In passato abbiamo avuto delle esperienze negative lasciando la porta aperta a tutti, convinti che per il solo fatto di essere prigionieri si potessero considerare rivoluzionari e ribelli tutti quelli che soffrivano il peso della detenzione… però la realtà mi dimostrò che fu un errore… Come principio abbiamo il dovere di lasciare le porte aperte, però chi vuole passare deve lottare. Insomma, per riassumere e parlando a titolo personale, vedo di buon occhio gli esempi che riportate di aiuto solidale, senza però dimenticare quelli che (come detto sopra) non sono rivoluzionali riconosciuti ma ugualmente lottano per i loro diritti. Anche loro “bisognerebbe farli partecipare”. L’esito delle lotte non è determinato solamente dalla propria partecipazione, bensì dal numero di persone che si riescono a convincere.

Un abbraccio solidale e forte a tutti/e voi che lottate per un Mondo Nuovo.

Claudio Lavazza

Soccorso Rosso Internazionale

Prigione di Koridallos, Atene: Lettera di Stefanos Amilitos in riguardo al suo pestaggio il 3 Gennaio

Molto è stato detto e scritto negli ultimi giorni. Pertanto, credo necessario chiarire alcune cose e dire che io sto bene, fisicamente e psicologicamente.

Nel mio lungo corso, nel quale sono stato arrestato venti anni fa nella rivolta del Politecnico di Atene nel 1995, ho incontrato molti compagni, membri della Resistenza e della Lotta. In questo corso sono stato in disaccordo con tanta gente, ma sempre faccia a faccia. Mai dietro le spalle e attraverso “rappresentanti”. Ecco perché credo che la recente ingiuria fatta a me non è stata causata da compagni, da gente che lotta contro l’Autorità. Il diffondere una “rivendicazione” per l’attacco alla mia persona, da parte di “alcuni (anonimi…) prigionieri” che vagamente mi diffamano, sul sito internet della “nuova anarchia”, non può ma sollevare questioni e dubbi.

Da molti anni, dentro e fuori il carcere, resisto e lotto contro i nemici veri — i nostri oppressori, le loro guardie armate e i loro fascisti — non quelli immaginari. Quindi trovo necessario non contribuire ancora alla polarizzazione e alla frammentazione di chi continua a lottare e resistere. Invito tutti i compagni all’esterno a fare lo stesso.

Il 19 Marzo 2014 inizierà il mio processo. Ed esso sarà la battaglia più diretta che intendo combattere con tutta la mia forza. Li, spero che la montatura fatta a mio carico collassi e di ritornare un’altra volta libero con il sostegno della Solidarietà. Libero di condividere le mie opinioni e i miei pensieri in modo più analitico.

PS: Grazie a tutti quelli che continuano a supportarmi, un pugno alzato a chi continua a resistere contro lo stato e i suoi cani, senza dimenticare neanche per un momento il fine.

Stefanos Amilitos
10 Gennaio 2014
Carcere di Koridallos

traduzione dal inglese

Indonesia: Cellula ICR/FAI rivendica azione “Progetto Phoenix #10”

Progetto Phoenix, Atto Decimo

Non potete imprigionare i lupi. Potete solo confinarne i corpi, ma non lo spirito di liberazione e la volontà di continuare ad attaccare tutti i nemici. Potete far cadere un combattente ma lo spirito resterà sempre vivo e vi raggiungerà all’altro angolo dove vi sentite sicuri. Avete un eterno nemico che non farà mai un passo indietro neanche se perde dei compagni. Noi, nichilisti anarchici non smetteremo di colpirvi fino a ridurvi in cenere. Siamo l’apice della vostra scarsa conoscenza di cosa sono per noi anarchia e chaos. E si siamo terroristi, quelli che lottano per la libertà da centinaia di anni con pugni, sassi, molotov, incendi e ovviamente anche bombe.

E le abbiamo usate contro di voi. Contro uno dei vostri strumento preferiti: le banche. Abbiamo fatto saltare uno dei vostri dispensatori di denaro con una nostra piccola creazione esplosiva. Abbiamo creato l’ordigno con la nostra limitata conoscenza derivante da molte fonti. Vogliamo che voi e i bravi cittadini sappiano che non metteremo mai dei limiti al nostro desiderio di rivolgere continuamente a tutti voi la nostra rabbia. Abbiamo creato una bomba con un piccolo quantitativo di polvere nera mischiata ad alcuni pezzi di ferro per aumentarne il potenziale. E dopo è scoppiata paralizzando uno dei vostri strumenti.

Ma la nostra rabbia non è l’unico motivo della nostra azione. Tramite il nostro attacco, vogliamo salutare i nostri cari Monica e Francisco che recentemente sono stati arrestati in Spagna e accusati come autori delle azioni portate a termine da [una cellula FAI —nota del traduttore: riferimento inesatto nel testo originale; sono perseguiti per le azioni rivendicate dal Commando Insurrezionale Mateo Morral]. Ai nostri fratelli e sorella della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in carcere in Grecia, a Marco Camenisch e a Gabriel Pombo da Silva, ad Alfredo Cospito e a Nicola Gai, ad Andreas Tsavdaridis e Spyros Mandylas, agli anarchici del caso della doppia rapina a Kozani, a Freddy, Marcelo, Juan, a John Bowden, ad Alfonso Alvial and Hermes González arrestati poco tempo fa in Cile mentre cercavano di riprendersi quanto il nemico ruba dalle nostre vite, e ovviamente a tutti gli anarchici prigionieri nel mondo che non possiamo menzionare singolarmente ma che sono comunque nel nostro cuore.

Ma soprattutto, il nostro cuore è stato colpito quando abbiamo saputo di un compagno caduto in battaglia contro il nemico in Cile: Sebastián Oversluij Seguel.

Con orgoglio abbiamo cantato il tuo nome mentre mettevamo il dispositivo nel bancomat situato a Malang, Java Ovest nelle prime ore del 9 Gennaio 2014. A te fratello dedichiamo questa azione, dando per questa azione il tuo nome alla nostra cellula. Per noi continuerai a vivere vicino a noi in ogni passo e respiro per continuare questa guerra. Questa azione esplosiva contro la proprietà del nemico è il nostro modo di ricordarti come coraggioso.

Fino alla collasso della società,
Fino al chaos e all’anarchia

Cellula Sebastián O. Seguel
Cospirazione Internazionale per la Vendetta
Federazione Anarchica Informale

Vancouver, Canada: Rivendicato attacco contro filiale HSBC

Il 9 Gennaio, abbiamo risposto all’appello solidale con i compagni anarchici arrestati a Città del Messico, Fallon Poisson, Amelie Pelletier e Carlos López Marin. Siamo andati in una filiale HSBC in East Hastings, negli occupati Coast Salish Territory (Vancouver, Columbia Britannica) e abbiamo lasciato un dispositivo nella zona del bancomat causando una grande palla infuocata. HSBC è un simbolo del capitalismo, dell’oppressione e del dominio. Quindi un perfetto obiettivo per la nostra rabbia.

Questo avviene anche mentre il ministro della giustizia canadese Peter Mackay sta avvertendo gli attivisti di non commettere azioni illegali per fermare la costruzione del gasdotto. Mackay, puoi metterti gli avvertimenti su per il culo. I sogni dello stato e delle corporazioni di estrarre risorse cadranno tra le fiamme di rivolta dalle strade fino ai sabotaggi e alle distruzioni notturne. Il bisogno di libertà, anarchia e liberazione distruggerà questo stato coloniale. I nostri sabotaggi sono imprevedibili, strategici e vincenti. Questo attacco a HSBC è solo l’inizio del sabotaggio che verrà. Siamo solidali con i guerrieri Miq’maq e chi protesta ancora accusati e infastiditi dai porci di RCMP e dallo stato canadese per le proteste a Elsipogtog.

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI ARRESTATI A CITTÀ DEL MESSICO!
SOLIDARIETÀ A TUTTI I DIFENSORI DELLE TERRE E AI COMPAGNI ANARCHICI!
SABOTARE I SISTEMI DEL CONTROLLO SOCIALE, DEL DOMINIO, DEL PATRIARCATO E DELL’OPPRESSIONE!

LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

fonte

Bath, Regno Unito: Cellula ELF/FAI rivendica attacco ad una concessionaria

8 Gennaio:

Dispositivo incendiario a tempo lasciato nella concessionaria auto Kia, Lower Bristol Road, Bath. Danni alla facciata dell’edificio. Un 4×4 nuovo di pacca e tre auto incenerite. Un attacco diretto alle industrie sfruttatrici che traggono profitto dalla devastazione del nostro mondo, creando anche gli status symbols per i nostri nemici di classe. Questa sezione del Fronte di Liberazione della Terra e della Federazione Anarchica Informale ha questi tra gli obiettivi.

Con l’omicidio poliziesco di Mark Duggan che ha dato l’inizio alle sommosse del 2011, è sempre un buon momento riaccendere le strade.

Sfortunatamente per il nemico, il 32enne arrestato per l’azione non ha relazioni col nostro gruppo.

Solidarietà attiva con:

– gli inizi della nuova lotta contro i cantieri stradali nel regno unito (tracce della quale abbiamo visto a Come Haven), soprattutto con chi non sceglierà la prossima volta il percorso di liberali e pacifisti

– con l’anarchico Marco Camenisch (in sciopero della fame e rifiuto del lavoro dal 30 Dicembre) e ai prigionieri anarchici informali Alfredo Cospito e Nicola Gai in Italia

– a Henry Zagarrundo (che riconosciamo tramite i suoi scritti come spirito libero) bersaglio della giustizia boliviana, a quelli in fuga, e agli anarchici e agli indigeni che lottano contro il progetto dell’autostrada

Resistenza Perenne ELF-FAI

Bristol  Toluca – Jakarta – Mosca – Buenos Aires – Melbourne – continuate ad alimentare l’incendio

fonti : actforfreedomnow, 325

Prigione di Koridallos, Atene: Comunicato dei prigionieri membri della CCF sul pestaggio di Naxakis

Non è la prima volta che un attacco diffamatorio è diretto contro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Alcuni stanno mentendo a nostro danno nel tentativo di ottenere riconoscimento e nascondere la propria inconsistenza. È questo ciò che ha fatto Giannis Naxakis. Questi non è altro che un miserabile leccapiedi. Non c’è bisogno di dire molto a riguardo.

Riportando stralci di argomentazioni antigiuridiche e adottando un comportamento machista, sta cercando di presentarsi come anarchico. Tuttavia, comunque, si è sempre mosso ai confini del tornaconto personale e della sicurezza.

Come ha detto: “secondo me una sanzione disciplinare di due anni è accettabile visto che non mi costa nulla salvo un estremo esito del processo in corso”. Pretende di essere un rivoluzionario solo quando gli conviene. Al fine di dare una migliore immagine di se ai compagni all’esterno, che non sanno quanto è inesistente, dice di supportare l’organizzazione informale. Che relazione possibile c’è tra un bugiardo e un diffamatore e lo spirito insurrezionario di un’organizzazione informale anarchica? Continue reading Prigione di Koridallos, Atene: Comunicato dei prigionieri membri della CCF sul pestaggio di Naxakis

Prigione di Koridallos, Atene: Dichiarazione di Andreas-Dimitris Bourzoukos nel processo del caso della doppia rapina a Velventòs-Kozani

Il motivo della mia presenza – davanti a voi – non è elemosinare la vostra compassione, chiedere clemenza o un giusto processo. Parole e significati come giusto e sbagliato sono degenerati e resi insignificanti dal sistema che servite. Non accetto che alcuna guardia della legalità borghese, nessuno schiavo dell’autorità mi giudichi e condanni. Sono qui oggi, in questo teatro di simbolismi, per ricordarvi che ci saranno sempre persone decise, persone che lottano che non sono sottomesse alla vostra apparente onnipotenza. Sono qui, come anarchico, e come vostro nemico, per rovesciare i termini del conflitto, per uscire dalla posizione difensiva che voi volete per me e andare all’attacco. Per sottolineare il confine tra due mondi. Uno di sfruttamento, oppressione a autorità da voi rappresentato e uno di lotta, solidarietà, rivoluzione del quale io sono una parte.

Un’altra battaglia nell’eterna guerra dei rivoluzionari contro il dominio. E come in ogni battaglia, non siamo da soli, abbiamo vicino a noi, mentalmente e fisicamente, compagni, combattenti, persone che danno vita ad un mondo di lotta. Io sono qui per me, per tutti i compagni che sono stati nella mia posizione prima di me ma anche per quelli che ci si troveranno in futuro. Aggiungendo cosi un momento di lotta alla memoria collettiva.

Forse, quindi, per adesso sono qui e voi deciderete quanti anni affibbiarmi, anni che per voi non sono niente di più che un altro numero che si aggiunge alle migliaia che dispensate cosi facilmente – vedete, il peso “etico” è più leggero cosi e vi offre un sonno tranquillo. Forse, allora, per adesso i ruoli sono questi, ma state sicuri che arriverà il momento – se non per voi, per chi continuerà il vostro sporco lavoro – quando riempiremo di incubi i vostri sogni. Quando le voci di migliaia di insorti echeggeranno, destabilizzando la vostra apparente calma. E allora i ruoli non significheranno nulla, la vostra autorità e il vostro potere crolleranno e le vostre scelte vi si ritorceranno contro. Forse questo giorno arriverà tardi, molto probabilmente neanche vivrò abbastanza per vederlo. Ma comunque, finché l’aria mi arriverà nei polmoni e il sangue nelle vene, non smetterò di lottare per questo. Per la rivoluzione, per la libertà.

VIVA L’ANARCHIA

Andreas-Dimitris Bourzoukos

fonti : tameio, actforfreedomnow

Grecia: Membro della “17 Novembre” in permesso esterno diventa fuggitivo

Il guerrigliero urbano Christodoulos Xiros sta attraversando con fierezza la terra della libertà. Una terra distante per quelli che dimenticano l’attacco e per chi ha perso la speranza del cambiamento, senza rischiare le proprie mani nel fuoco.

Una terra vicina a chi ha dato cosi tanto alla lotta e che ancora vive con il desiderio di dare di più.

Dove la vita, la vicinanza tra compagni e l’insurrezione sono nati… nelle negazioni e nelle decisioni forti.

Abbi cura di te compagno…

Forza ai fieri prigionieri della 17 Novembre

L’ERA DELL’ATTACCO È INIZIATA

PS. Giornalisti, corvi, le vostre bugie vi seppelliranno. Tenete le vostre lingue biforcute lontano dal compagno.

Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/FRI (cellula dei membri prigionieri)

Nota del blog Inter Arma : La O.R. 17 Novembre è stato un gruppo guerrigliero urbano di sinistra che ha agito in Grecia dal 1974 al 2002. Le azioni del gruppo hanno incluso rapine a mano armata, espropri di armi, omicidi, attacchi esplosivi ed armati contro obiettivi capitalisti, governativi ed imperialisti. Christodoulos Xiros è stato uno dei prigionieri membri del gruppo mai pentitosi. Ha violato la scorsa notte le restrizioni durante unpermesso di 9 giorni all’esterno del carcere ed ora è ricercato.

Bristol (UK): Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro multinazionale Vinci

Crediamo che chiunque si confronti seriamente riguardo al dominio come si presenta oggi arriverà prima o poi ai temi della scienza e della tecnologia. È chiaro come entrambe abbiano un ruolo sempre più vitale nell’ordine esistente creando, gestendo e diffondendo il controllo nella società e in tutto il resto di una terra dalla quale siamo falsamente separati. Investigando sullo sviluppo di questi poteri nel nostro territorio e di chi li rende possibili, siamo arrivati a Vinci.

Nel Regno Uniti, la grande multinazionale energetica ed edilizia francese Vinci ha realizzato costruzioni specifiche per la polizia, il ministero della difesa e l’amministrazione penitenziaria, lavori per autostrade, ferrovie, centrali elettriche, piattaforme petrolifere, cave, centrali nucleari e anche centri commerciali.

In tutto il mondo questa corporazione e le sue sussidiarie sono attive in molti campi: edilizia, sicurezza privata, aeroporti, miniere di uranio; questi bastardi non hanno problemi nel danneggiare la terra e noi in quanto parte di essa, tirando su una gabbia industriale intorno a noi in modo figurato e letterale, tenendo occupata la manovalanza mentre i padroni pensano all’appalto successivo. Per questo abbiamo attaccato Vinci, ma uno dei motivi più grandi per colpirli è la loro responsabilità nella costruzione del prossimo Biological Life Sciences Centre nell’Università di Bristol. Abbiamo collocato dell’esplosivo nella sede Vinci nel complesso Vantage, nord di Bristol, intorno alle 3:45 di ieri 6 Gennaio. È stato collocato con l’obiettivo di colpire la linea elettrica, danneggiando l’esterno e provocando un incendio dentro.

Abbiamo considerato la compagnia situata nella porta accanto come un obiettivo secondario (Whitehead, un altro gruppo edilizio che prende commissioni per conto di Vinci). Una struttura da 54 miliardi, il Biological Life Sciences Centre offrirà corsi per la “prossima generazione di biologi” e specialisti, mirando al miglioramento della collaborazione col centro universitario di nanotecnologie e la Medical School di ingegneria genetica, con laboratori di vivisezione animale. Continue reading Bristol (UK): Cellula FAI rivendica attacco esplosivo contro multinazionale Vinci

Grecia: Comunicato del blog Inter Arma

Bastardi-Infammi-Giornalisti

Negli ultimi due giorni, abbiamo letto in vari siti di spie poliziesche e di giornali, imboccati dalle notizie provenienti dall’antiterrorismo, articoli che collegano Inter Arma al “Progetto Phoenix” e “Green Nemesis” della FAI/FRI e si sostiene che tutto ciò è parte della stessa campagna di guerriglia.

Queste spie nello specifico sono note per prendere di mira i compagni che prendono parte alla diffusione militante della teoria e della pratica anarchica. Il nemico ha capito da tempo che il ruolo della controinformazione e dei progetti di traduzione in merito alla diffusione dell’Internazionale Nera e alla comunicazione tra formazioni di guerriglia in tutto il mondo. Questa strategia rapressiva non è altro che una tattica risaputa: mettere a tacere le notizie del nemico.

Progetti come Inter Arma sono già stati colpiti in passato. Ricordiamo che all’interno dell’operazione “Ardire” in Italia, due progetti di controinformazione (Culmine, ParoleArmate) e uno editoriale (Edizioni Cerbero) sono state bersaglio di repressione, situazione che ha portato per molti dei loro partecipanti a molti mesi di custodia cautelare. È risaputo inoltre che lo stato greco e italiano collaborano contro il comune nemico interno.

Noi non faremo un solo passo indietro rispetto alle nostre posizioni, né cambieremo la natura del nostro progetto. Prendiamo parte ad una rete internazionale si progetti simili e supportiamo i gruppi anarchici militanti, i prigionieri e le cellule guerrigliere. Abbiamo fatto la nostra scelta e terremo la parola data.

Per la Nuova Anarchia e l’Internazionale Nera!

Inter Arma

Grecia: Lettera dell’anarchico Spyros Mandylas, detenuto per accuse riguardanti il progetto Phoenix, in merito al vaglio della sua custodia cautelare

Questo testo contiene alcune riflessioni e osservazioni in occasioni del vaglio dei 6 mesi della mia custodia cautelare, udienza che avrà luogo il 7 Gennaio presso la Corte d’Appello a Loukareos.

Il mio arresto, la mia custodia e la sua proroga, hanno una caratteristica particolare. Se qualcuno studiasse il mio caso noterebbe che non c’è neanche la minima cosa per giustificare la mia detenzione.

Questo non è inspiegabile. Visto che lo stato capisce la forza e la diffusione della Nuova Anarchia, fa tutto ciò che può per sopprimerla, in ogni aspetto.

Questo pare ovvio, qualunque scusa si usi. Come ho già scritto, il desiderio dello stato di distruggere il ponte tra “legalità” e “illegalità” è primario.

Gli argomenti nel mio caso, per la precedente proroga della custodia, sono state, anche se ridicole, le seguenti:

I) La prima giustificazione viene dal pubblico ministero Apostolos Mkropoulos della Corte d’Appello secondo il quale “sembrano esserci collegamenti tra gli ordini impartiti dai prigionieri membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in merito alle azioni del Progetto Phoenix e la loro realizzazione fuori dal carcere.” Le sue deduzioni si basano sul fatto che io ho visitato il mio amico e compagno, membro della CCF, Christos Tsakalos, varie volte durante l’anno passato.

II) La seconda ha a che fare con la mia lettera pubblica. Il procuratore speciale Eftyxios Nikopoulos dice che non ho descritto il contesto dei colloqui in carcere che ho fatto… inoltre sottolinea che ho applaudito le azioni di guerriglia, il che sarebbe un indizio speciale.

Da parte mia, dico ciò che segue: Non intendo, in alcun modo, rispondere alle congetture e alle pretese di qualunque procuratore, visto che tali “indizi” non sono bastevoli neanche per adduzioni, men che meno per un arresto e una custodia cautelare.

Il mio arresto può essere visto come parte di una strategia recentemente usata in Grecia contro il nemico interno: ovvero gli anarchici e soprattutto la corrente della Nuova Anarchia. Tale strategia replica le operazioni repressive e le tattiche usate in altri paesi. Lo stesso è accaduto in Italia con l’operazione “Ardire”, dove i partecipanti a progetti di traduzione e diffusione di testi e gestione di siti web sono stati arrestati insieme ad altri, ciò pare essere il piano di alcuni anche in Grecia. Lo stato sa bene che tali progetti e strutture non sono inferiori all’azione diretta piuttosto danno il loro enorme contributo alla costante insurrezione anarchica.

Il mio caso ha un secondo aspetto, oltre alla mia prigionia. Crea un contesto di terrore per chiunque sceglierà di muoversi come me in futuro, promuovendo la costante insurrezione anarchica, non mediando la teoria pratica e la solidarietà attiva attraverso progetti pubblici.

Dico tutto ciò per creare un dibattito pubblico riguardo a come l’apparato repressivo ragiona e opera. In nessun caso imploro solidarietà dalla sinistra o da un movimento che ha adottato i connotati riformisti della disobbedienza civile negli ultimi anni, che organizza feste ed è “sollevato” dal mio arresto.

PS: Vari momenti solidali sono accaduti negli ultimi sei mesi (azioni dirette, eventi, scritte, striscioni, manifesti, flyer ecc), in solidarietà con me e il mio compagno e amico Andreas Tsavdaridis. Questo tipo di solidarietà mi da molta forza e distrugge l’isolamento imposto dallo stato ai prigionieri di guerra anarchici.

FURIA E CONSAPEVOLEZZA

Spyros Mandylas
prigione di Koridallos, sezione A
4/1/2014

fonte

Atene: Giannis Naxakis picchiato e ricoverato in ospedale

Oggi, Domenica 5 Gennaio alle ore 18:30, fuori dal Padiglione A, il nostro compagno anarchico Giannis Naxakis è stato picchiato da almeno 5 membri della CCF, armati di bastoni. Il compagno è stato trasferito nell’ospedale cittadino.

Babis Tsilianidis
Giannis Michailidis
Tasos Theofilou
Dimitris Politis
Fivos Harisis
Argyris Ntalios
Giorgos Karagiannidis
Andreas-Dimitris Bourzoukos
Alexandros Mitroussias
Grigoris Sarafoudis

Aggiornamento : Giannis Naxakis è nell’ospedale del carcere di Koridallos. Ha la gamba sinistra e il braccio sinistro fratturati. Psicologicamente sta bene e non è scoraggiato da quanto successo.

Atene: Rivendicazione di responsabilità per il collocamento di ordigni incendiari

multi-1024x682Nell’alba del 27 Dicembre abbiamo collocato due ordigni incendiari di bassa potenza in due filiali delle “Panetterie Christou” (negli incroci di Via Ippocratous con Via Voulgaroktonou, e Via Acharnon con Via Olympias). La catena delle panetterie in questione appartiene alla moglie del parlamentare dell’Alba Dorata, Germenis, e la sua famiglia. La stessa è un membro di spicco del nucleo femminile dell’Alba Dorata, portando in disgrazia il passato sindacalista del suo padre. Prendiamo di mira qualsiasi “infrastruttura” che fornisce dei soldi all’organizzazione nazista dell’Alba Dorata, ciascuna azienda-business di loro interessi.

Saluti incendiari a tutti i combattenti imprigionati.

Solidarietà alla nostra sorella Mónica Caballero e al nostro fratello Francisco Scolar, prigionieri nello stato spagnolo per delle azioni incendiarie.

anarchici

Prigioni greche: Lettera di Giannis Naxakis

Il 3 Febbraio verrò processato dall’autorità, con tutti i suoi onori, come un altro “terrorista” interno. Non mi frega nulla dei miei accusatori e ovviamente non metterò piede in aula. Veniamo da due mondi moooooooolto diversi, non c’è bisogno di dirlo. Per farla semplice, cago sulla loro giustizia. Le accuse non mi riguardano. Il caso degli arresti a Nea Filadelphia è più o meno noto, io sono accusato per le solite pratiche anarchiche, quindi non c’è utilità nel ripetere cose dette già migliaia di volte.

Diciamola in modo differente. Quando qualcuno ha gettato via la “normale” vita offerta da questo mondo noioso, nella spazzatura, come non si possono eliminare le questioni etiche di restrizione come le leggi dello stato e gli obblighi come il lavoro?

Riguardo all’altra accusa, quella dell’organizzazione, da un po’ noia, perché sono sempre stato contro l’idea delle “organizzazioni”. Sono troppo burocratiche per il mio sentire anarchico. Preferisco i rapporti liberi, informali, o la mia solitudine, per combattere l’esistente. Continue reading Prigioni greche: Lettera di Giannis Naxakis

Madrid, Stato spagnolo: Evento solidale con anarchici/che di lunghe condanne

Sabato, 11 Gennaio 2014, il centro sociale occupato “La Gatonera“, situato sulla via Amistad 9, nel quartiere di Carabanchel in Madrid, ospita un evento di informazione in solidarietà con i prigionieri anarchici che affrontano delle lunghe condanne in tutto il mondo.

Ci incontreremo alle 18:30 e cominceremo una conversazione di contro-informazione, con l’obiettivo di diffondere alcuni dei casi di fratelli e sorelle che sono incarcerati nelle galere dei diversi Stati democratici da molti anni ormai. Dopo una presentazione dei casi di Claudio Lavazza e Gabriel Pombo Da Silva (detenuti nello Stato spagnolo), Marco Camenisch (imprigionato in Svizzera), Thomas Meyer-Falk (prigioniero in Germania), Marie Mason ed Eric McDavid (imprigionatx negli Stati Uniti) e José Miguel Sánchez Jiménez (prigioniero in Cile), discuteremo liberamente i modi per rafforzare ed estendere i legami di solidarietà, anche attraverso le strutture di contro-informazione e di sostegno concreto, con i prigionieri della guerra sociale.

Nella serata si include anche una cena solidale con panini vegani per uccidere la fame.

Abbiamo l’intenzione di fare di questo incontro un’ opportunità per rompere il silenzio in cui si cerca di seppellire i prigionieri anarchici, per diffondere le loro parole e per propagare la lotta con tutti i mezzi possibili contro la società carceraria e coloro che la sostengono.

Tra l’altro, questo è un evento auto-organizzato e per questo speriamo di poter contare sul vostro sostegno, sia in termini di presenza fisica e di partecipazione attiva, così come su donazioni libere per i compagni incarcerati.

I prigionieri sulle strade! Strade per l’insurrezione!

Contra Info

Glasgow, Scozia: Cellula FAI rivendica attacco contro sede “Barnardo’s”

Rivendichiamo l’attacco spontaneo contro la sede Barnardo’s sita nel centro commerciale Broomhill di Glasgow nella notte del 28/10/2013. Due sassi sono stati lanciati, distruggendo le vetrine della sede.

Solidarietà a tutti i prigionieri nelle mani dello stato e dei suoi strumenti di oppressione razzista. Facciamo appello per un aumento degli attacchi contro tutti i responsabili e gli affiliati nel campo della detenzione, deportazione e politiche razziste di immigrazione effettuate dall’agenzia delle frontiere del Regno Unito (UKBA), imprese di sicurezza private come G4S, e contro chi, come Barnardo’s rende possibile il sequestro e la tortura di persone innocenti.

Frazione Solidarietà Internazionale/FAI

Nota del sito 325: Barnardo’s è un ente di beneficenza infantile che legittima il ruolo del regime del Regno Unito per il controllo delle frontiere nell’abuso sui bambini. La beneficenza di questo ente ha un ruolo simile alla Croce Rossa in Italia, dove molti compagni hanno attaccato questa ONG a causa del suo coinvolgimento “umanitario” nella detenzione e nel “salvataggio” dei migranti.

Prigioni greche: Ergün Mustafa, Rami Syrianos e Michalis Ramadanoglou hanno termino lo sciopero della fame

Il 31 Dicembre 2013, i compagni prigionieri Ergün Mustafa, Rami Syrianos e Michalis Ramadanoglou, in sciopero della fame da fine Novembre in solidarietà con il prigioniero in lotta Spyros Stratoulis, hanno termino lo sciopero a seguito di questo comunicato:

Oggi (30 Dicembre 2013), dopo 50 giorni di sciopero della fame, vedo che i meccanismi statali stanno cercando di sfinirmi tramite la loro negligenza. Io rispondo continuando la lotta. Ma non permetterò che la mia decisione metta in pericolo i miei compagni.

Gli scioperanti solidali Rami Syrianos, Ergün Mustafa e Michalis Ramadanoglou hanno seguito la mia decisione di fare lo sciopero della fame dal 11 Novembre, richiedendo il mio proscioglimento dalle accuse costruite a mio carico, al fine di riottenere i giorni di permesso.

Non voglio che tre veri guerrieri “cadano” proprio ora – Rami Syrianos dopo 40 giorni, Ergün Mustafa e Michalis Ramadanoglou dopo 36. Ora chiedo loro di darmi retta, di resistere e di mantenere vivi me e la nostra lotta. Ho chiesto con forza ai miei fratelli solidali di interrompere lo sciopero, visto che hanno già raggiunto il loro obiettivo; ovvero trasmettere il potere della solidarietà e il messaggio della resistenza collettiva stando dalla mia parte.

I nostri corpi e le nostre menti hanno agito all’unisono, e io riesco ad essere ancora fermo nella mia posizione grazie a loro. La loro decisione ferma di sostenere la mia lotta resterà per sempre impressa nel mio cuore. Le loro azioni dovrebbero restare nella memoria di tutti noi, per il loro apice di responsabilità politica nell’affrontare insieme e a testa alta il nemico.

La libertà ci appartiene; e ce la riprenderemo.

Mi sono sentito di far arrivare le mie richieste ai miei compagni attraverso questa lettera aperta.

Io continuo lo sciopero della fame; noi siamo INSIEME e resteremo INSIEME fino alla fine.

La passione per la libertà è più forte di tutte le celle!

La resistenza e la solidarietà ci uniscono e ci tengono vivi, ancora.

“Affrontando i nostri nemici dobbiamo dichiarare semplicemente la nostra attitudine. Non chiediamo pietà, e non scenderemo a patti.” (Terence MacSwiney)

Spyros Stratoulis,
prigioniero nel carcere di Larissa

Messico: Aggiornamenti sul compagno Gustavo Rodriguez

Compagni, cercheremo di essere il più concisi possibile.

Dalla serata del 29 Dicembre 2013, ultimo giorno del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali, fino ad oggi (31 Dicembre), il compagno Gustavo Rodriguez Romero risulta scomparso.

Nella serata del 29, intorno alle 19:30, Gustavo ha lasciato l’auditorio Che Guevara (nel campus UNAM) da solo per andare a Metro Copilco; avrebbe dovuto incontrare la sua compagna e tornare insieme a casa – cosa mai successa, dato che Gustavo non si è fatto vivo.

Cinque minuti dopo l’uscita di Gustavo, una compagna che era all’evento ha ricevuto una telefonata da Gustavo, molto strana nel tono, e qualche secondo dopo la chiamata è caduta; questo le è sembrato sospetto, quindi ha cercato di chiamarlo più volte, ma senza risposta, presumendo che l’avrebbe richiamata dopo come concordato.

Ieri pomeriggio, 30 Dicembre, la stessa compagna ha ricevuto un messaggio dalla compagna di Gustavo, che chiedeva notizie non avendolo visto tornare a casa, perché quando questo accade lui glielo dice sempre e si fa sentire, visto che Gustavo non fa scherzi, o va alle feste, e altre cose così.

Fino ad oggi (31 Dicembre) non lo abbiamo trovato, in ospedali, caserme o centri di detenzione per stranieri, dato che lui è nato a Cuba e ha passaporto americano; non lo abbiamo rintracciato. L’ufficio del Procuratore Generale dice che non c’è nessuno con quel nome in custodia.

Vogliamo sottolineare che ciò accade in un clima di pressione da parte della polizia del governo federale, iniziato perché alcuni collettivi antiautoritari, anarchici e libertari affini hanno ripreso lo spazio chiamato Auditorio Che Guevara, situato nella facoltà di lettere e filosofia della UNAM; ma la pressione si è intensificata con l’inizio del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali. Da quel momento ad ora, i compagni che sono entrati e usciti dall’auditorio sono state infastidite da gente che li fotografava, o li seguiva a piedi e in auto, camuffandosi anche come “giornalisti” che facevano domande scomode, ecc.

Gustavo Rodriguez è un compagno anarchico, quasi 54enne, che ha scritto molti articoli di politica sociale, soprattutto sull’anarchismo, e ha dato contributi importanti allo sviluppo della prospettiva anarchica insurrezionale. L’ultimo suo contributo è un’antologia per il libro “Che si illumini la notte!” Genesi, sviluppo e ascesa della tendenza anarchica informale in Messico, recentemente pubblicato dalle edizioni Internazionale Nera. Ha preso parte al simposio anarchico informale e come partecipante ha fornito il proprio contributo, un discorso su anarchismo, insurrezione e guerra sociale.

Ricordiamo che il compagno Gustavo ha ricevuto minacce verbali e scritte da alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria, a causa delle critiche rivolte ad essi, questi per vendicarsi hanno cercato di farlo passare come un “capo” o portavoce dei gruppi d’azione anarchici che hanno agito nel
contesto anarchico Messicano.

Vogliamo che il compagno Gustavo Rodriguez Romero ritorni sano e salvo!

Riteniamo soprattutto il governo del distretto federale messicano come responsabile per la sua sparizione coatta, dato il clima di repressione sorto negli ultimi mesi contro gli anarchici!

Vi pressiamo a mostrare solidarietà; perché la solidarietà è la nostra arma!

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Qualche ora fa, il compagno Gustavo, sparito dal 29 Dicembre, ha comunicato con i suoi cari. Ha brevemente spiegato che è stato arrestato dagli agenti federali, detenuto e sottoposto a duri interrogatori. Gustavo ha detto di essere stato picchiato, e dopo qualche ora deportato negli Stati Uniti, dato che non c’era modo di accusarlo di nulla.

Questa deportazione è parte della politica anti-anarchica che il governo Messicano applica da mesi; ecco perché chiediamo a tutti di essere attenti riguardo a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni.

Vogliamo ringraziare chi ha diffuso il comunicato sulla sparizione di Gustavo, e chiediamo di diffondere anche queste ultime notizie.

Solidarietà a Gustavo!
Libertà per tutti!

Croce Nera Anarchica

fonti: i, ii

Madrid: 31 dicembre 2013 – Corteo al carcere di Navalcarnero

Corteo al carcere di Navalcarnero 
Martedì 31 dicembre alle 12:00

Ancora un altro anno ci concentriamo alle porte del carcere per dimostrare che non dimentichiamo le persone che sono rinchiuse e dimostrare la nostra nausea verso lo stato, i suoi meccanismi di repressione e le persone che vivono rinchiudendo ad altre.

Centro Penitenziario di Navalcarnero stada di extremadura, uscita 29-b. Bus dal Intercambiador di Principe Pio (528) e Mostoles (529-531)311

Salonicco, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per l’incendio di una banca

Il 29/11 è cominciato il processo degli anarchici G.Michailidis, D.Politis, N.Romanos, A.D.Mpourzoukos, A.Ntalios e F.Charisis-Poulos per la doppia rapina al Velventòs di Kozani. Poche ore dopo l’inizio del processo, abbiamo posizionato un ordigno incendiario in una filiale della Banca del Pireo sulla Via Andreas Papandreou, alla zona di Neapolis a Salonicco, come un piccolo segno di solidarietà con i nostri compagni.

Le banche, come pilastri del capitalismo, costituivano e continueranno a costituire un bersaglio di espropriazione e di distruzione da parte degli uomini combattenti. Per resistere alla brutalità e al totalitarismo, per costruire una società libera di uguaglianza e di libertà.

Solidarietà ai compagni anarchici processati per la doppia rapina a Velventòs.

Non dimentichiamo i nostri compagni G.Naxakis e G.Sarafoudis che sono stati arrestati a N.Philadelfeia.

Immediato rilascio del compagno Sp.Stratoulis dalle accuse che gli negano il diritto al concesso di licenza temporanea dal carcere e si trova in sciopero della fame dal 11/11. Solidarietà al Rami Syrianos, Ergün Mustafa e Michalis Ramadanoglou che si trovano in sciopero della fame in solidarietà con Sp.Stratoulis.

PER L’ANARCHIA E IL COMUNISMO

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Igoumenitsa, Nord della Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco contro i sbirri e i nazi dell’Alba Dorata

SENZA PATRIA – FUOCCO ALLE FRONTIERE

Ieri sera (27/12/2013) abbiamo violato i posti di blocco della polizia in tutto il porto ed intorno e con nostro alleato l’oscurità siamo diventati noi il primo posto di blocco in attesa del pullman dei fascisti che faceva ritorno dall’inaugurazione dei loro uffici dal Corfù accompagnato dalla polizia antisommossa. Abbiamo attaccato con delle pietre i neo-nazisti dell’Alba Dorata e dei MAT sull’autostrada Egnatia.

Un’azione per far capire ai neo-nazisti che anche se tutto l’esercito li salvaguarda li avvicineremmo sempre.

I sbirri devono sapere che anche se coltivano la paura nella società custodendo i loro padroni, alcuni non abbiamo paura.

Un’azione dedicata al compagno Stratoulis che si trova nel 48esimo giorno di sciopero della fame.

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Spagna: Lettera di Mónica Caballero e Francisco Solar

animal-libSiamo di nuovo qui, tra queste pareti di cemento e sbarre, tra videocamere e carcerieri. Siamo di nuovo qui, senza abbassare il capo e restando orgogliosi di ciò che siamo. Orgogliosi di essere parte della tempesta imprevedibile che cerca di eliminare ogni traccia del Potere che ancora una volta getta la maschera e si mostra per ciò che è, nella sua brutalità e anche, perché no, nella sua debolezza. In questo particolare caso, la collaborazione tra stato cileno e spagnolo, al fine di organizzare il nostro arresto dimostra lo sforzo congiunto per neutralizzare chi viene considerato una minaccia, ma l’importanza che ci danno questi signori del Potere non riflette altro che la loro fragilità. I loro discorsi inconsistenti di sicurezza sono il velo che nasconde il timore di sapere che un evento può affrontare il timore generalizzato. I loro colpi e le loro minacce non fanno altro che rafforzarci nell’affilare le nostre idee e le nostre vite per prendere parte allo scontro permanente.

Salutiamo con un forte abbraccio tutte le dimostrazioni di appoggio, sono un’arma che indebolisce le sbarre. Intendiamo la solidarietà come la continua prova pratica delle nostre idee anarchiche, in ogni forma, che fanno capire al nemico che nulla finisce, che tutto continua in carcere o fuori. Dovunque ci si trovi: non un minuto di silenzio e una vita di lotta. Soprattutto all’immenso gesto solidale dei compagni che hanno utilizzato il loro corpo come armo entrando in sciopero della fame.

Salutiamo chi continua ad essere complice, a chi si avventura verso l’ignoto, a chi viene motivato dall’incertezza, a chi insiste per l’anarchia. A questi tutto il nostro rispetto e affetto. Abbiamo saputo con grande tristezza della morte di Sebastian, ma ci rallegra la sua vita coerente con i suoi ideali: un guerriero a tutto tondo.

Ci piacerebbe stare con i nostri compagni che ora piangono il nostro caduto, ma da qui inviamo loro molta forza e un “ci vediamo presto”.

Mónica Caballero
Francisco Solar

in spagnolo

Spagna: Trasferita Mónica Caballero

Il 21 Dicembre 2013 la compagna Mónica Caballero è stata nuovamente trasferita, stavolta, dal carcere di Estremera a quello di Brieva (Ávila).

Ricordiamo che la compagna anarchica Mónica, insieme a Francisco Solar, è stata arrestata il 13 Novembre 2013 con l’accusa di partecipazione al Comando Insurrecional Mateo Morral e di aver collocato l’artefatto esplosivo nella cattedrale si Saragoza.

Entrambi sono stati in precedenza assolti nel Caso Bombas. Monica e Francisco sono in regime di FIES.

Solidarietà e affetto sempre in rivolta per Monica e Francisco!

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