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Egaleo, Atene: Azione in solidarietà con Thomas Meyer-Falk

Nella notte del 7 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà per il prigioniero impenitente red-skin/rash Thomas Meyer-Falk allo svincolo della via Iera Odos con il viale di Thivon ad Egaleo, dove c’è molto traffico. Sullo striscione si legge “Libertà per Thomas Meyer-Falk … e tutti i fuorilegge politici.” Purtroppo è rimasto appeso solo per 1 giorno e mezzo nel luogo, alcuni stronzi l’hanno tirato giù.

La nostra solidarietà non si fermerà fino a quando Thomas sarà finalmente uscito dalle galere della democrazia tedesca!

Potete scrivergli a questo indirizzo (per ora):
Thomas Meyer-Falk
C/O JVA-Zelle 3113, Schonbornstrasse 32, D 76646 Bruchsal
Deutschland / Germania

Si può anche visitare due siti di solidarietà: i, ii

Portogallo: Striscioni e slogan nella città ribelle di Setúbal

Nella città di Setúbal, terra combattiva che richiama le lotte dei lavoratori anarco-sindacalisti del primo Novecento, la vita e le battaglie dei pescatori, le lotte popolari contro il co-incenerimento e la distruzione della natura da parte dell’Industria di Materiali da Costruzione “Secil” (secondo produttore di cemento pesante in Portogallo) e più recentemente contro i villaggi turistici della località di Troia e del suo sviluppo, come treni ad alta velocità e cenrtificazione della città, alziamo bandiere nere di protesta e di conflitto, un grido di appello ad un singolo percorso di lotta: il percorso rivoluzionario. Perché non c’è niente di più naturale che essere contro il Capitale

$ECIL FUORI
IN SPAGNA, GRECIA, PORTOGALLO….MORTE ALLO STATO ED IL CAPITALE
SETÚBAL, CITTÀ RIBELLE
TERRA LIBERA
NON C’È NIENTE DI PIÙ NATURALE CHE ESSERE CONTRO IL CAPITALE

Per una terra libera! Morte allo Stato ed il Capitale

Malta : Sostegno dei compagni per i giorni dell’anti-repressione

Di seguito sono riportati alcuni slogan e uno striscione a Malta, a sostegno della settimana anti-repressiva. Abbiamo appeso uno striscione su uno dei ponti più centrali del paese. Sullo striscione si può leggere in lingua maltese “MEPA è Mafia – Popolo maltese, svegliati”, dove MEPA sta per l’Autorità per l’Organizzazione Ambientale di Malta (Malta Enviroment and Planning Authority), istituzione nazionale che “prende cura” dell’ecologia, dei terreni e del settore immobiliare.

MEPA = Mafia – Popolo maltese, svegliati!
Libertà fiorirà dalle ceneri delle prigioni (A)
NESSUN CONFINE (A) NESSUNA NAZIONE

Ucraina: Graffiti anarchico per la solidarietà globale

Nell’ambito del quadro d’azioni per la solidarietà globale con gli anarchici greci e le lotte contro la repressione dal 1° al 10 Agosto, attivisti di diverse città di Simferopol (Ucraina, Kharkiv, Ternopil) hanno dipinto il graffiti “Solidarietà Globale per Sempre” all’ingresso della città di Simferopol, lungo la ferrovia.

Azione Autonoma – Simferopol

Grecia: Striscione nel Mar Egeo, in solidarietà con la popolazione dei pescatori in lotta nel Golfo del Manado (Indonesia)

In seguito all’appello di Contra Info per le azioni di propaganda contro la repressione nei primi di Agosto abbiamo appeso un panno bianco con vernice rossa e nera vicino ad una costa ed una crocevia di Kalymnos, un’isola che abbia conosciuto il modo tradizionale di pesca subacquea e di spugna per molti decenni. Questo gesto simbolico di solidarietà è dedicato alla lotta in corso con i pescatori di Malesia, che resistono orgogliosamente ai piani dell’implacabile saccheggio riservato dai boss sovranazionali, lungo la costa del Manado, nella lontana Indonesia. La nostra intenzione era di mostrarli che non sono soli.

Lo striscione scrive in greco, inglese-indonesiano:

Dalla Grecia fino l’Indonesia – sabotare il Capitale / Potere
Forza, pescatori del Manado
Solidarietà con la lotta del Manado – Indonesia
Viva l’azione diretta sporadica

Appelo di solidarietà e di resistenza contro il mega-progetto del “recupero di bonifica” nel Manado in Indonesia (Giugno 2012):

Il recupero di bonifica, un mega-progetto che ha avuto inizio nei primi anni del 1990, prosegue lungo la baia del Manado. Nuova terra è stata creata nel mare per ospitare le grandi imprese, come ad esempio i nuovi palazzi commerciali, la proliferazione del settore bancario, ed i luoghi d’intrattenimento assortiti per i lavoratori stanchi. L’area della nuova terra creata nella zona di bonifica si estende per migliaia di ettari e prevede di coprire vari progetti “importanti”.

Durante l’avanzamento di questo piano di sviluppo si è manifestata una resistenza sporadica dalla parte della popolazione maschile e femminile che pesca con i mezzi tradizionali verso il litorale del Manado. Così, nel 2009 i pescatori che si erano ribellati in diverse parti della baia hanno cominciato a progettare un modo per costruire una rete tra di loro, e realizzare la solidarietà immediata ogni volta che uno dei gruppi dei pescatori diventasse obiettivo dei piani espansionistici. Continue reading Grecia: Striscione nel Mar Egeo, in solidarietà con la popolazione dei pescatori in lotta nel Golfo del Manado (Indonesia)

Atene / Pireo: striscione contro tutte le carceri da parte del Gruppo di Pensiero Libertario

Nel contesto del richiamo di Contra Info per gli interventi contro la repressione nelle zone in cui si trovano gruppi anarchici attivi, abbiamo appeso uno striscione nel centro di Korydallos, di fronte al Cinema Paradiso.

“Le idee non s’incarcerano – Abolizione delle carceri” sono gli slogan che abbiamo scritto.

In una regione che dispone di carceri e vive con l’immagine dell’inferno e del recinto, abbiamo dovuto ricordare di nuovo ai residenti deve essere che la prigione è autorità, la prigione è tortura ed è uno strumento nelle mani dello Stato per intimidire e terrorizzare.

Non rimarremo in silenzio vedendo le alte pareti dell’isolamento.
Non fermeremo la nostra lotta contro lo Stato e la repressione.

La nostra voce passerà attraverso le sbarre…
Le voci dei detenuti militanti risuonano nelle strade della lotta.

Avanti, compagni! Lotta per l’Anarchia!

Gruppo di Pensiero Libertario
Korydallos (Agosto 2012)

1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione

Facciamo un richiamo per dieci giorni di azioni di propaganda, in più posti possibili, con l’obiettivo di promuovere le lotte che sono più o meno note, ma nello stesso tempo del tutto sconosciute a molte persone. Gli individui oppure gli gruppi che desiderano partecipare a questi dieci giorni sceglieranno le tematiche ed i mezzi secondo i propri criteri e dinamiche, per il rafforzamento della solidarietà internazionale e reciproca. Continue reading 1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione

Salonicco, Grecia: Manifesto dell’anarchico Radio Revolt in solidarietà con gli spazi occupati

REPRESSIONE DI STATO E PARASTATALI NON CI INTIMIDISCONO CI INCORAGGIANO – GIÙ LE MANI DALL’OCCUPAZIONI- RADIO REVOLT

Giovedì, 2 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà con gli spazi occupati, nel contesto dei dieci giorni d’azioni contro la repressione richiamati dal network di traduzioni e contro-informazione Contra Info.

Nello stesso contesto d’azioni di propaganda, nella tarda serata di Domenica 5 Agosto, alle ore 22.00 (GMT +2) l’anarchico radio-revolt metterà in onda una trasmissione radiofonica tematica riguardante gli strenui sforzi delle autorità per reprimere (ancora una volta) l’occupazione Delta nei giorni scorsi, con l’aiuto dell’Ente Pubblica dell’Energia Elettrica (DEI), che ha tentato di interrompere l’alimentazione della corrente dell’occupazione. La trasmissione radiofonica dal vivo includerà gli aggiornamenti sugli attacchi repressivi contro le occupazioni e gli altri spazi auto-organizzati”.

In un testo più recente di Radio Revolt in solidarietà con l’occupazione Delta, i compagni chiamano le persone ad unirsi al raduno di contro-informazione microfonico che si terrà Lunedì, 6 Agosto entro le ore 10.00 presso lo spazio dell’occupazione Delta, ed inoltre di partecipare all’assemblea aperta che seguirà, alle 13.00, nel centro di Salonicco.

Potete ascoltare la trasmissione del Radio Revolt dal vivo (in greco), ai 128 kbps e 48 kbps, qui.

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Tenerife, Stato Spagnolo: slogan contro la repressione

Guatemala, Ecuador, Stato Spagnolo. Aborto libero, sicuro ed accessibile a tutti.
Antifas da Mosca, per le strade!
Indomabili Saluti ai ribelli.
Abbasso le frontiere. Solidarietà con gl’immigranti.
Olimpiadi = Repressione
Fuoco alle prigioni

Da qualche luogo di Tenerife (Isole Canarie), il cui nome non vogliamo ricordare, abbiamo voluto unirsi con il richiamo realizzato da Contra Info per le azioni di solidarietà internazionale. Per ora abbiamo dato po di vita ai muri, ma presto seguirà anche qualche altra azione. Il caso dei detenuti antifascisti di Mosca è una delle cause che a nostro avviso merita una menzione speciale e vogliamo trasmettere loro la nostra forza!

Inoltre, vorremmo sollevare la questione dell’aborto, perché le leggi patriarcali e classiste degli Stati oppressori spingono tutti coloro che scelgono di decidere sul proprio corpo a soluzioni “sotterranee”. E lo ripetiamo! Il mio corpo è mio! Aborto libero, sicuro ed accessibile a tutti!

Atene: Manifesto di solidarietà appeso all’occupazione di Skaramaga

Giù le mani dalle occupazioni! Solidarietà con Draka ed Apertus

A seguito di numerose azioni in tutta la Grecia nei giorni precedenti in solidarietà con le occupazioni Draka nella città di Agrinio e Apertus nella città di Corfù, che siano state colpite da attentati incendiari, persone provenienti dall’occupazione Patission 61 & Skaramaga hanno espresso il loro sostegno di fatto attraverso la diffusione di contro-informazione sulla repressione crescente contro gli spazi liberati.

L’occupazione di Skaramaga è una tra le tante imprese anarchiche aperte che sono state emerse subito dopo la rivolta del Dicembre 2008. I suoi occupanti hanno già affrontato anche loro un raid della polizia ed uno sfratto la scorsa estate, il giorno stesso in cui scriviamo queste righe (29 luglio). Poche ore dopo quella operazione di polizia, l’edificio è stato rioccupato, e continua quindi ad ospitare delle assemblee regolari insieme a molti progetti di lavoro ecc.

Giovedì, 26 Luglio, è stato effettuato un incontro di contro-informazione microfonica dai compagni nel centro di Atene, sulla via Patission, in solidarietà con le occupazioni Apertus e Draka e con tutti gli spazi occupati politici che sono mirati da parte dello Stato / Capitale e minacciati di sfratto.

Durante questo intervento di strada, che durò circa tre ore, testi e volantini sono distribuiti ai passati sensibilizzando l’opinione pubblica contro tutte le macchinazioni dello Stato e degli fascisti / parastatali teppisti, che tentano di intimidire (anche) il movimento delle occupazioni.

I compagni dell’occupazioni di Skaramaga hanno fatto un richiamo per la resistenza contro i piani di saccheggio sociale, e due dei loro slogan sono:

Il fuoco non ci può bruciare… perché il fuoco brucia dentro di noi
Sbirri, procuratori, investitori, fascisti…vi aspettiamo qui.

Bristol, Inghilterra: Attacco contro la sede della compagna multinazionale GDF Suez

Ieri sera (24 Luglio) abbiamo visitato gli uffici della GDF sull’Anglo Parco Speedwell, abbiamo spaccato circa 20 finestre intorno l’edificio (sia sul piano terra ed al primo piano) ed abbiamo lasciato delle scritte di spray affianco l’ingresso principale che dicevano, ecocidio (con una freccia che puntava al logo aziendale) e la scritta A.C.A.B. con un simbolo anarchico.

GDF (pur non essendo ancora molto famosa in Inghilterra) è una società globale di energia e servizi con molte attività, tra le altre cose è stata un pioniere dell’energia nucleare in Europa (tra cui anche il Regno Unito, dove sta in attesa per la preparazione d’un nuovo reattore a Sellafield), è coinvolta con la costruzione di infrastrutture della polizia qui in Sud-Ovest, gestisce 15 pubblico-private carceri e sistemi di sorveglianza con telecamere in centinaia di città e paesi in Francia, fornisce sistemi di comunicazione per l’industria della difesa, sicurezza per gl’impianti di petrolio della Total in Nigeria…

La GDF non ha premuto il grilletto uccidendo Mark Duggan, non ha colpito col manganello per uccidere Ian Tomlinson, o schierata alle strade per proteggere i fascisti della Lega Inglese per la Difesa (English Defence Leauge), ma fa parte dei tanti componenti della corporazione del controllo autoritario. La GDF è la società che fornisce servizi di management per la costruzione ed il mantenimento di due nuove stazioni della polizia ad Avon e Somerset, per una nuova base operativa a Bridgwater, per due centri di custodia ed interrogazione a Patchway e Keynsham, ed un centro di formazione per armi da fuoco a Portishead che viene condiviso dalla polizia di Wiltshire e Gloucestershire. La domanda che la GDF dovrà porsi è: possono i suoi nuovi partner tenerla al sicuro ovunque?

La collaborazione della GDF con le forze della legge e dell’ordine si è estesa con l’equipaggiamento degli poliziotti con un sistema mobile di sorveglianza Smart CCTV in occasione del vertice del G20 dei leader mondiali a Cannes lo scorso Novembre. La nostra azione viene come risposta alla chiamata di solidarietà agli dieci manifestanti appena condannati pesantemente per la ribellione contro il vertice del G8 a Genova nel 2001, e l’anniversario della morte di Carlo Giuliani dalla polizia il 20 Luglio durante questi scontri. Il G8 torna in Gran Bretagna l’anno prossimo: che sia questo un assaggio della ricezione che avranno.

La GDF ha messo un sacco di impegno nel rappresentare se stessa come un’impresa di mente ecologica, con la prevedibile retorica sulla “terza rivoluzione industriale” di basse emissioni di carbonio per l’energia, stoccaggio di idrogeno, veicoli elettrici e tutto il resto. L’Energy Centre della GDF nel Parco Olimpico afferma che ridurrà le emissioni dei Giochi di Londra – un tentativo ridicolo di mascherare con ecologia uno dei gioielli più coronati del dominio capitalistico mondiale, che è in realtà un disastro per l’ambiente e per gli sfruttati ovunque vada. Lo scopo di tutte queste soluzioni tecnologiche non è quello di fermare i danni enormi che la civilizazione ha causato al pianeta ed alla nostra propria natura selvaggia, ma di perpetuare all’infinito lo stesso sistema che sta divorando la terra.

Un esempio di questo è la costruzione dalla GDF della diga idroelettrica in Jirau nel Brasile. Questo progetto è tristemente noto per il suo totale disprezzo verso un grande ecosistema di foresta pluviale, disboscando la regione, minacciando di sradicare le tribù che si trovano in isolamento volontario o che sono totalmente incontattate, e portando diverse specie di pesci migratori verso l’estinzione.

Ci siamo sentiti ispirati dai giovani coraggiosi che sono scesi di recente al Birmingham per organizzare un agguato armato alla polizia durante l’insurrezione della scorsa estate. È estremamente incoraggiante vedere che questo tipo di istintiva auto-organizzazione è ancora scritto nella memoria selvatica degli esclusi, ed è per questo che lo Stato li punisce così pesantemente.

Attacchi precedenti GDF e dei loro interessi in altri paesi:
1, 2, 3

fonti: 1, 2

Grecia – Aggiornamenti sul caso di Savvas Xiros: La politica della tortura va avanti come al solito

Come già riportato, la Corte del Pireo ha deciso di sospendere la pena detentiva di Savvas Xiros per un periodo di 5 mesi (sotto custodia dalla polizia), al fine di ricevere un trattamento medico per i suoi gravi problemi di salute nei suoi occhi, le orecchie e le gambe all’ospedale AHEPA di Salonicco. Anche se l’unità antiterrorismo della polizia Greca, cercò l’aiuto del Capo Procuratore del Pireo, entrambi non sono riusciti ad escludere la decisione della Corte per la sospensione della pena detentiva di Savvas.

Tuttavia, le autorità repressive hanno scelto ancora una volta ad agire dietro le quinte e terminare il trattamento medico del prigioniero con procedimenti abbreviati. Così, dopo soli dieci giorni di permanenza in ospedale, Savvas è stato ordinato di tornare nuovamente nelle gabbie delle prigioni di Koridallos ad Atene.

Venerdì, 27 Luglio, Savvas Xiros avrebbe dovuto essere ritrasferito nella sua cella di prigione. L’ospedale AHEPA di Salonicco ha deciso che il suo trattamento è stato completato, anche se è stato confermato che ha subito solo un intervento chirurgico ad un occhio ed alcune visite mediche, niente di più.

Le forze dello Stato hanno condannato Savvas Xiros ad una morte lenta. In particolare, per quanto riguarda le sue condizioni di detenzione, Savvas viene trasferito molto spesso nel cosiddetto “ospedale” dei detenuti della prigione di Koridallos, e poi di nuovo nel seminterrato del braccio speciale (isolamento) al di sotto le carceri femminili di Koridallos (originariamente destinato per i membri incarcerati dell’O.R. 17 Novembre). In realtà, Savvas era tenuto a quel seminterrato il giorno in qui fu portato all’ospedale di Salonicco, come abbiamo scoperto ora.

Inoltre, è la seconda volta che un ospedale statale aiuta la polizia con i suoi metodi repressivi. La prima volta fu nel Luglio del 2002, quando l’allora cieco e sordo guerriero urbano, che aveva subito un trauma contusivo, è stato interrogato dagli inquisitori Syros e Diotis nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Evangelismos, ad Atene, sotto l’influenza di sostanze psicotrope – in violazione di qualsiasi nozione di etica medica. La seconda volta è ora che l’ospedale AHEPA contribuisce al comportamento vendicativo dello Stato contro un uomo che è diventato quasi cieco all’interno del carcere e soffre d’una miriade di altri problemi di salute.

Il sindacato dei medici deve essere ritenuto responsabile per questa decisione presa dall’ospedale di AHEPA. Non ci sarà alcuna scusa, se questo caso rimane in silenzio.

Ultimo aggiornamento: Savvas Xiros ha affrontato un nuovo disturbo di salute, vale a dire la paralisi del nervo facciale, poco prima l’inizio del suo trasferimento dall’ospedale AHEPA di Salonicco a quello delle carceri di Koridallos ad Atene. Trascurando gli avvertimenti del consulente legale di Savvas circa i rischi per la salute da un trasferimento detentivo di Savvas con la “modalità standard”, le autorità lo hanno trasferito comunque in un furgone gabbia. Quando il furgone della polizia è arrivata a Koridallos, il 27 luglio, i medici delle carceri hanno visto il malfunzionamento del suo nervo facciale ed hanno ammesso di non poter offrire alcun aiuto adeguato al paziente. Così, Savvas è stato immediatamente spostato in un altro ospedale statale (l’ospedale Thriassio di Elefsina, che era di turno), perché i medici delle carceri hanno dichiarato che non potevano assumere la responsabilità di curarlo. Ancora una volta, i teppisti delle unità antiterrorismo sono stati schierati in ospedale, vietando qualsiasi parente di avvicinarsi al combattente imprigionato.”>riportato, la Corte del Pireo ha deciso di sospendere la pena detentiva di Savvas Xiros per un periodo di 5 mesi (sotto custodia dalla polizia), al fine di ricevere un trattamento medico per i suoi gravi problemi di salute nei suoi occhi, le orecchie e le gambe all’ospedale AHEPA di Salonicco.

Ondata di proteste di rifugiati in tutta la Germania

Qui segue una trascrizione incompleta, con l’obiettivo fondamentale di diffondere la notizia brevemente:

L’ondata di scioperi è iniziata a Würzburg (Baviera) il 19 Marzo 2012, quando i rifugiati provenienti da diversi parti dell’Iran sono scesi in sciopero della fame per richiamare l’attenzione sulla situazione disumana che stano soffrendo troppo a lungo.

Dopo il suicidio di Mohammad Rahsepar, un rifugiato iraniano che viveva a Würzburg, la regione ha visto un’ondata di proteste da parte dei richiedenti asilo ed altri rifugiati, i quali hanno trovato il coraggio di reagire a questa situazione, con tutti i mezzi e la forza che avevano. La battaglia di queste persone, che inizialmente hanno scelto di rimanere in strada, infine ha contribuito nel far crescere la speranza e la motivazione tra i rifugiati.

Finora, Luglio del 2012, la protesta si è diffusa in molte altre città, come pure (Regensburg, Aub, Bamberg, Düsseldorf, Osnabrück, ed i rifugiati di Lipsia hanno già dichiarato che seguiranno a far parte anche loro se la loro situazione non migliorerà).

Campi di protesta si svolgono in quelle città, e gli scioperanti si trovano sotto la repressione enorme da parte dello Stato. Alcuni di loro si trovano ad affrontare processi giudiziari per violazione della legge relitto dal regime nazista, la Residenzpflicht “dovere di residenza”, che permette allo straniero di muoversi solo entro una certa area.

Il presente regolamento fascista si applica ai rifugiati con una domanda in corso per asilo o ai cosiddetti “tollerati” (Geduldete) rifugiati a cui l’asilo è stato negato, ma che non possono essere espulsi per vari motivi (senza documenti, la situazione instabile nel loro paese d’origine, ecc.). In breve, questa legge obbliga i rifugiati a rimanere entro i confini dello stato federale in cui hanno fatto richiesta d’asilo. In realtà, la maggior parte dei rifugiati hanno problemi ad ottenere i permessi che gli consentono d’uscire dalle vicinanze dei campi profughi, nei cui vivono alcune famiglie per decenni, in attesa di una decisione definitiva per quanto riguarda il loro stato in Germania. Inoltre, i richiedenti asilo ricevono la maggior parte della loro indennità mensile finanziaria sotto forma di voucher, limitando e regolando il tipo dei beni di consumo che possono comprare.

La maggior parte delle persone che hanno preso atto alle azioni provengono dall’Iran, ma tra loro ci sono anche Afgani, Arabi ed altri. La lotta per i loro diritti e la dignità umana non fa alcuna distinzione tra le varie religioni, il luogo di nascita o il colore della pelle.

Dopo oltre cento giorni di sedute di protesta e sciopero della fame, i profughi a Würzburg sono ora sul loro terzo sciopero. Due di loro hanno addirittura cucito le labbra e uno è sceso in uno sciopero della fame e della sete per due giorni. Recentemente (11/7) hanno pubblicato una lista di richieste comuni. Di seguito è riportato un estratto dal loro ultimo comunicato stampa:

“Abbiamo di recente sottolineato le nostre rivendicazioni generali riguardanti il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i rifugiati in Germania:

– Drastica riduzione del tempo che l’Ufficio per l’Immigrazione ed i Rifugiati dello Stato Federale necessita per elaborare le proposte in materia di asilo e gli appelli.

– Abolizione del sistema delle strutture ricettive (rifugi di massa condivisi).

– Abolizione della regolamentazione del “dovere di residenza”.

– Abolizione della pratica attuale della distribuzione di pacchi alimentari.

– Introduzione del diritto di ogni richiedente asilo di avere un avvocato e un interprete certificato, che lo supporterà sin dall’inizio in tutte le fasi della procedura della richiesta d’asilo.

– Introduzione del diritto di tutti i richiedenti asilo di frequentare corsi professionali di lingua tedesca dal primo giorno.

– Possibilità di assicurare il loro sostentamento attraverso il lavoro.

– Semplificazione e riduzione dei tempi per la procedura della richiesta per ottenere un permesso di studio.

– Concessione di libera scelta del medico… ”

Informazioni dettagliate si possono trovare in tutti i link seguenti, principalmente in tedesco, ma anche in inglese: afghanmuhajer  ~ strikeregensburg  ~  asylaub ~ antifareferat  ~  linksunten.indymedia ~  lagerhesepe  ~  gustreik

E ricordiamoci che il No Border Camp 2012 a Colonia / Düsseldorf ha iniziato il 13 Luglio e durerà fino al 22 Luglio. Leggete tutto qui: nobordercamp köln/düsseldorf 

Lettera della compagna Felicity Ann Ryder, da qualche parte fuori delle gabbie…

Compagni, amici,

Mi sarebbe piaciuto di aver scritto in precedenza, ma per varie circostanze non ho avuto la possibilità di farlo ancora. Voglio inviare un caloroso saluto e dire grazie a tutti coloro che si sono preoccupati per me e la mia situazione, a coloro che hanno mostrato solidarietà con Mario e com me. In questi momenti difficili significa molto avere gente che stia in solidarietà da vicino o da lontano, anche senza avermi mai incontrato. Mando un abbraccio rivoluzionario a tutti voi.

Voglio precisare che, nonostante tutte le bugie delle forze di polizia della città del Messico e dei mass media, non sono mai stata arrestata e che non sono mai stata detenuta in una delle loro prigioni. Ho cercato di capire perché avrebbero detto e diffuso tali informazioni false in tutto il Messico ed in Australia, ma alla fine dei conti, come una persona libera non penso come un agente di polizia, e non sarò in grado di capire. Se fosse per tentare invano di rompere o manipolare Mario, di manipolare la mia famiglia, o per cercare di apparire mezzo competenti nel fare il loro lavoro, non lo so.
Quello che so è che io sono fiera di essere un’anarchica, ed orgogliosa di essere un nemico per l’autorità e per lo Stato.

Al mio fratello Mario, gli mando un abbraccio gigante e molta forza e salute. So che manterrà sempre le sue convinzioni forti, così come il suo desiderio di raggiungere la Liberazione Totale. Sarò sempre al tuo fianco, compagno. Ricorda, sempre faccia a faccia con il nemico!

Invio anche un caloroso saluto ai compagni fuggitivi Diego Rios e Gabriela Curilem in Cile. Un caloroso abbraccio ai compagni delle CCF e Lotta Rivoluzionaria in Grecia, per i compagni anarchici in carcere in Italia, a Braulio Duran, Luciano Pitronello, Gabriel Pombo da Silva, ed a tutti i prigionieri anarchici e fuggiaschi di tutto il mondo.

Que viva la Anarquia!
Felicity.

fonte

Barcellona: Breve riassunto della manifestazione per la liberazione degli scioperanti del 29M

potete leggere i relativi inviti ed informazioni qui

Liberta' per gli arrestati dello sciopero generale
Liberta' per tutti i prigionieri della lotta sociale - Liberta' per Stella Antoniou

Domenica, 22 Aprile, ha avuto luogo una dimostrazione di protesta in solidarieta’ verso i tre combattenti imprigionati che furono arrestati durante la mobilitazione per lo sciopero generale del 29 Marzo. In Piazza Catalunja, un gruppo di manifestanti ha esposto uno striscione in solidarieta’ con Stella Antoniou e tutti i prigionieri politici. Piu’ di 2.000 manifestanti sono scesi per le strade di Barcellona, rivendicando la liberazione immediata dei tre combattenti del 29M.

Per quanto riguarda la recente ondata di arresti, a Barcellona e Tarragona, i sei arrestati sono stati rilasciati (due di loro sono stati liberati con una cauzione di 6.000 euro ciascuno).

La passione per le carceri e’ piu’ forte di tutte le carceri

Rilascio immediato di Stella Antoniou

Solidarieta’ ai compagni in Grecia che si battono contro il regime fascista e i suoi tirapiedi

Fonte/altre foto quì – guarda anche il report su barcelona.indymedia

Barcellona: Cronaca della repressione dopo il 29 Marzo (in Spagnolo)

Londra: Complicita’ con gli scioperanti della fame nelle prigioni Greche

Nel pomeriggio del 21 Aprile, diversi individui, spinti dal desiderio di esprimere solidarieta’ verso i nostri compagni anarchici in sciopero della fame nelle prigioni greche, hanno portato alcuni striscioni e volantini in alcune vie di Londra per celebrare i valori della dignita’ e della lotta per la liberta’.

Abbiamo anche distribuito il foglio illustrativo “Dove c’e’ dignita’ c’e’ rivolta – Solidarieta’ verso gli scioperanti della fame nelle prigioni Greche” – leggete il pdf.

L’area, Peckham, sud di Londra, e’ stata teatro di una forte ribellione nei tumulti dell’Agosto 2011, una lotta che noi e molte delle persone che abbiamo incontrato desiderano valorizzare ed estendere. La polizia ed i media hanno lavorato assiduamente per spegnere le passioni ribelli e creare un clima di sottomissione e di sospetto, condannando i ribelli e premiando gli infiltrati, portando a migliaia di arresti e secoli di carcere, sotto una fabbricata facciata pubblica approvata dai cittadini.

Uscendo da quel pomeriggio piovoso abbiamo trovato la conferma di cio’ che gia’ siamo convinti – che una cospirazione di cuori ribelli esiste, le cui infinite aspirazioni di liberta’ va al di la’ di tutte le carceri e strutture di controllo. A volte degli incontri fugaci bucano il sudario dell’isolamento urbano, rovesciando la terra del cimitero dell’abitudine per rivelare scorci della possibilita’ di una collusione futura di spiriti ribelli.

Non abbiamo bisogno di aspettare l’assassinio che fara’ il prossimo poliziotto per armare la nostra rabbia e puntare contro il nemico.

DA LONDRA ALLA GRECIA – COMBATTI LA POLIZIA

Solidarieta’ rivoluzionaria  non sono solo parole

Complicita’ con gli scioperanti della fame

Per la distruzione dell’esistente

Belgrado, Serbia: Azione di solidarietà con Stella Antoniou e i quattro compagni arrestati dopo le dimostrazione del 12 Febbraio ad Atene

LIBERTA' PER STELLA ANTONIOU

Tra il 16 ed il 22 Aprile 2012 abbiamo piazzato degli striscioni vicino all’ambasciata Greca e la Fondazione per la Cultura Greca a Belgrado come atto simbolico di solidarietà con l’anarchica imprigionata Stella Antoniou ed i quattro compagni arrestati dopo la dimostrazione del 12 Febbraio ad Atene.

Stella Antoniou fù arrestata il 4 Dicembre, 2010, ad Atene, insieme con i compagni Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis e Alexandros Mitroussias, che sono anch’essi imprigionati, con l’accusa di presunta partecipazione ad un’organizzazione armata, vale a dire le anarchiche R.O. CCF. Stella è tenuta in detenzione preventiva da 16 mesi, anche se lei nega (come gli altri tre compagni) le accuse, che vengono costantemente aggiornate con nuove accuse. La vera ragione del perchè lo Stato la tiene imprigionata è perchè la sua sceltapolitica di rimanere solidale con Alexandros Mitroussias (che era ricercato dalle autorità prima di essere arrestato), così come le sue azioni politiche e i suoi punti di vista, in altre parole, a causa del suo coinvolgimento nell’area anarchica e delle lotte sociali. Stella soffre di una rara malattia che non può essere curata in carcere. Ha bisogno di farmaci speciali e cure mediche regolari, ma gli sono state ripetutamente negate. Di conseguenza, la sua salute si è drasticamente deteriorata. Per questo motivo, Stella ha già per cinque volte fatto richiesta di rilascio su cauzione, ancora senza successo. Tuttavia, nonostante le sue gravi condizioni di salute, non ha mai cessato di lottare con coraggio all’interno del regime della cella della prigione, lottando e reclamando per una migliore condizione pretesa da tutti i prigionieri così come contro lo stesso sistema carcerario. Ad esempio, nel Giugno 2011 Stella ha preso parte alle mobilitazioni collettive all’interno del carcere di Koridallos contro le votazioni dei “Memorandum” imposti dalla troika FMI / UE / BCE e dal governo greco.

Il 12 Febbraio la Grecia è stata testimone di una grande eruzione proletaria, in un giorno in cui il parlamento ha votato per il secondo memorandum di “salvezza”. La rabbia del popolo è scoppiata simultaneamente in molti luoghi, con tumulti generalizzati che dichiaravano la negazione della politica promossa dal governo Greco e dei suoi partner dell’UE. L’esplosione sociale di massa, vide dimostrazioni, occupazione di edifici pubblici, la distruzione di obbiettivi capitalisti (l’incendio di banche, negozi di lusso, negozi di pegni, ecc.), attacchi a sedi dei partiti politici e stazioni della polizia, scontri feroci con i segugi della democrazia e dell’ordine, che hanno cercato di contrastare , fallendo, la rabbia della gente. Migliaia di persone hanno partecipato a questi episodi e larga parte di esse ha applaudito quando le banche sono state aperte e date alle fiamme, con una solidarietà spontanea ed attiva verso i dimostranti. Spaventati dall’intensità dei tumulti che stavano raggiungendo livelli di rivolta, prima, durante e dopo il giorno, i leader dei partiti politici, dei media istituzionali e tutti gli altri sostenitori della sottomissione e dell’obbedienza hanno condannato i manifestanti e la contro-violenza sociale diffusa, al fine di creare false divisioni tra i manifestanti. Lo Stato e le sue forze repressive hanno effettuato una caccia alle streghe repressiva ed ideologica, in un tentativo dettato dal panico di fermare il montare dell’interrogarsi sull’esistente e per spaventare i manifestanti combattenti. I primi che si sono trovati sotto quest’onda di repressione sono stati quattro compagni arrestati il 12 Febbraio ad Atene. I nostri compagni non sono tenuti prigionieri a causa di nessuna “incriminazione evidente” ma a causa del fatto che hanno dimostrato la loro dignità e sono scesi nelle strade contro la schiavitù imposta dallo Stato e dal Capitale, proprio come hanno fatto altre migliaia di persone.

Questi quattro arrestati sono rimasti imprigionati senza processo per due mesi. E’ chiaro che questa è una “punizione esemplare”, al fine di intimidire tutti coloro che rifiutano di piegare la testa. La recente ondata di repressione contro i centri sociali e gli spazi auto-organizzati, tra nuove accuse contro i compagni anarchici, dimostra che lo Stato colpisce particolarmente coloro che non vogliono essere i padroni di qualcuno, nè schiavi di qualcuno, che si organizzano e scendono nelle strade in modi autonomi ed auto-organizzati.

Liberta' per gli arrestati del 12 Febbraio trattenuti in custodia cautelare

Il Capitalismo e lo Stato in tutto il mondo hanno dimostrato che tutto cio’ che possono fare e’ produrre violenza e divisioni, miseria, ingiustizia e poverta’ per la maggior parte dei componenti della societa’, di contro privilegi per una minoranza. Che cosa vogliamo aspettarci se diamo la nostra vita in mano ai politici ed agli ideologi? Vogliamo vivere ed essere liberi, o continuare a vegetare come soldati dei partiti politici, schiavi del capitalismo e dei padroni, schiavi di qualsiasi autorita’, Serba, dell’Unione Europea o di qualsiasi altro Stato? Invece di prolungare la miseria della vita quotidiana, scegliendo la strada delle divisioni, ingannando noi stessi con ideologie e miti sul nazionalismo o sulla democrazia (due servi dello stesso padrone), e’ ora il momento di creare una risposta comune e attaccare tutti coloro che vogliono governare le nostre vite, che vogliono tenerci  in schiavitu’ finanziaria e politica. Dobbiamo agire. Dobbiamo ribellarci. La liberta’ non viene data. C’e’ una guerra in corso contro di noi. e dobbiamo contrattaccare piuttosto che cercare di migliorare lo stesso meccanismo  che ci sta uccidendo. Ma per fare questo dobbiamo anche capire cosa e’ successo nella nostra storia recente, comprendere la funzione del nazionalismo e della guerra come armi usate dalle elite’ locali e dalle istituzioni finanziarie, come l’IMF, come risposta alla lotta di classe in ogni periodo, e per la ristrutturazione capitalista, il saccheggio delle societa’ e delle nostre vite, cosi come la creazione di nuovi stati-nazioni nella regione. Dobbiamo comprendere il ruolo di tutti i promotori della democrazia e dell’obbedienza nel periodo di “pace” post bellica.

La lotta per la liberta’ puo’ essere combattuta solo in maniera autonoma ed auto organizzata, distante dallo Stato e dalle sue marionette o da qualsiasi patronato, con la solidarieta’ e l’aiuto reciproco come uno dei mezzi di resistenza e pratica quotidiana nelle nostre comunita’ locali.

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI !

IN GRECIA, IN ALBANIA E SERBIA, LE BANCHE ED I MINISTERI SONO I NEMICI

anarchici/libertari

comunicato in Serbo

Atene/Pireo: Dimostrazioni di solidarieta’ Venerdi, 27 Aprile, all’esterno delle carceri di Koridallos

“guerra ad oltranza…la nostra liberazione dal carcere dev’essere costruita da noi stessi e dai nostri compagni”

Christos Tsakalos, 18 Aprile (registrazione di Radio 98fm)

Realizzazione immediata delle richieste degli anarchici in sciopero della fame nelle prigioni di Koridallos.

Kostas Sakkas, Alexandros Mitroussias, che sono in sciopero della fame dal 16/04/12 e che chiedono l’immediato rilascio dell’anarchica Stella Antoniou per motivi di salute, cosi’ come la revoca delle nuove accuse e delle loro nuove incarcerazioni preventive; i compagni sono accusati dei 250 attacchi rivendicati dalla R.O. CCF, anche se negano di avere alcuna partecipazione all’organizzazione…

I membri delle CCF Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, che sono in sciopero della fame dal 08/04/12 chiedeno il loro definitivo trasferimento  dalle prigioni di Domokos a quelle di Koridallos, dove si trovano al momento; altri membri delle CCF sono scesi in sciopero della fame, chiedendo il trasferimento dei loro compagni.

Liberta’ per i perseguiti del caso CCF

Lotta per la dignita’ e la liberta’ dentro e fuori le prigioni

Dimostrazione Venerdi, 27/04/12, alle 18.00 in Piazza Eleftheria, Koridallos

Assemblea di solidarieta’ per i combattenti imprigionati e sotto accusa

safa.espiv.net

Serres, Grecia settentrionale: Presidio di solidarietà per il prigioniero anarchico Syrianos Rami fuori le prigioni di Nigrita (03-04)

L’ODDY ( Agenzia di Gestione dell’Attività Pubblica S.A.) conduce una vasta gamma di aste ed è responsabile per la liquidazioni di autovetture, motocicli e di molti altri beni recuperati dalla polizia o dalle dogane. Rami Syrianos ha rivendicato la responsabilità di un furto all’ODDY, dopo un’asta a Salonicco il 31 Gennaio, 2011, affermando che è un’anarchico e che ha tentato una rapina a mano armata nel contesto del suo rifiuto al lavoro. Ha anche messo in chiaro fin dall’inizio che il co-imputato Kleomenis Savvanidis non ha assolutamente alcuna relazione con questo caso. Kleomenis fù liberato, ma è ancora sotto accusa. Rami è da allora incarcerato, ed è tra le poche persone che hanno mantenuto una posizione dignitosa all’interno delle mura, rifiutandosi costantemente di sottoporsi alle perquisizioni corporali carcerarie.

Il processo contro entrambi i compagni è ancora in sospeso ed è stato rifissato per il 21 Maggio, 2012. L’ultima volta, Rami è stato trasferito presso la corte di Salonicco per il processo ( fissato per il 26 Marzo, dopo numerosi rinvii). E’ ora trattenuto in cella d’isolamento a causa del rifiuto di sottoporsi alla tortura della perquisizione corporale al rientro dalla corte.

In particolare, il 28 Marzo il compagno è stato punito con una misura disciplinare di trasferimento dopo l’ordine del procuratore. Nonostante il fatto che i prigionieri debbano essere tenuti dentro una cella del braccio in attesa di subire i trasferimenti disciplinari, in questa circostanza le autorità giudiziarie hanno verbalmente annunciato a Rami che sarebbe stato tenuto in isolamento per un “periodo indeterminato”, finche il processo del suo trasferimento fosse stato attivato (ciò potrebbe richiedere mesi) o fintanto che egli si fosse sottoposto all’umiliante perquisizione corporale. A causa delle continue cancellazioni del processo, questa è la quarta volta che Rami si trova di fronte a questa situazione.

Martedi sera, 3 Aprile, un presidio microfonico si è svolto fuori la porta del carcere di Nigrita ( nel distretto regionale di Serres), come solidarietà d’emergenza verso Rami. Abbiamo partecipato alla manifestazione fuori la prigione di Serres in dozzine di compagni, provenienti da diverse parti del nord della Grecia – principalmente da Salonicco, dove era stato organizzato un pullman per il trasporto.

Abbiamo intonato slogan in sostegno al compagno imprigionato e per la distruzione di tutte le prigioni, come “La bomba di Nigrita è stata solo l’inizio; esplosioni e fuoco per ogni prigione” e “La nostra passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni”. Inoltre,  sono stati lanciati fuochi d’artificio e petardi e un di avviso per le prigioni è stato scritto sull’asfalto del viale che porta all’inferno. Un testo di solidarietà per Rami Syrianos e tutti i prigionieri politici è stato letto più volte attraverso l’impianto audio. Anche se Rami non ha potuto sentire cosa stava succedendo fuori, dal momento che è tenuto in isolamento, i compagni sapevano che era consapevole della loro presenza ed ha ricevuto il nostro sostegno, amore e rabbia.

Dopo quasi un’ora e mezza, il presidio, si è trasformato in una piccola manifestazione ler le strade della città di Nigrita, con più slogan, ditribuendo volantini e facendo graffiti richiedenti il rilascio di Rami (le foto realizzate sono qui).

Dall’11 Aprile Syrianos Rami si astiene dal prendere il cibo del carcere in solidarietà con tutti compagni imprigionati che sono in sciopero della fame.

Libertà ora per Rami Syrianos! Giù le mura delle prigioni!

Atene: Aggiornamento sulla studentessa immigrata in carcere, dopo lo sgombero del progetto abitativo di Valtetsiou

Come abbiamo riportato, il 20 Aprile i poliziotti hanno sgomberato l’edificio occupato al numero 60 di Via Valtetsiou, in Exarchia ( di proprietà della Previdenza Sociale dello Stato – IKA). Tre persone furono arrestate durante lo sgombero. Furone tenute in una stazione di polizia, portate dinanzi al procuratore (con l’accusa di occupazione illegale) e due di loro furono finalmente rilasciate. La terza persona, una giovane di 19 anni, studentessa immigrata è da allora trattenuta nella Direzione della Polizia per Stranieri di Petrou Ralli, perchè non ha attualmente i documenti.

Annuncio da parte della casa sgomberata al numero 60 di Via Valtetsiou

Il modo rumoroso con cui lo Stato ha deciso di attaccare due spazi occupati ad Exarchia il 20-04/2012, vale a dire il centro sociale VOX ed il progetto abitativo in Valtetsiou, ha lasciato dietro di se anche delle vittime.

Con il pretesto di  ostacoli burocratici senza senso, uno dei tre arrestati nello squat di Valtetsiou rimane agli arresti: Anastasia “Nancy” Plamantiala è trattenuta nella Direzione della Polizia per Stranieri di Atene ed è minacciata di espulsione, nonostante il fatto che viva in Grecia da diversi anni, dove stà studiando all’Università.

La solidarietà verso Anastasia non può riguardare solo i suoi 2-3 amici o i conoscenti. E’ un dovere dei gruppi o degli individui che principalmente sono nel movimento squat.

Se Anastasia non viene immediatamente rilasciata, faremo una chiamata per avere in cambio una specifica forma di sostegno.

Siamo rimasti all’interno dello spazio occupato per difendere le nostre scelte, anche se eravamo a conoscenza in anticipo dell’operazione di polizia. In seguito agli arresti ed allo sgombero, difenderemo il diritto della nostra compagna ad essere rilasciata ed a continuare a vivere in Grecia.

SOLIDARIETA’ A TUTTI GLI SQUAT

Squat Valtetsiou

Katowice, Polonia: Proteste contro il Congresso Economico Europeo

Il quarto Congresso del Commercio Europeo (EEC) si terrà dal 14 al 16 Maggio 2012 a Katowice. L’importanza di questo evento è dimostrato dal fatto che in breve periodo si è guadagnato il titolo di “più importante evento economico del Centro Europa”. Durante il Congresso, un gruppo di alcune migliaia di membri della classe politica Polacca e straniera discuteranno dei prblemi chiave legati all’economia, dietro le spalle dei comuni cittadini d’Europa. E’ significativo che importanti questioni economiche e sociali che interessano lo sviluppo dell’Europa vengono discusse alle nostre spalle ed i risultati siano forniti solo ai media.

Questo evidenzia il fatto che il nostro destino dipende da un gruppo di individui privilegiati. Non possiamo accettare un tale ordine. Quindi, alla luce di questi eventi attivisti della Federazione Anarchica di Slask intende organizzare una manifestazione nazionale. Ciò segnala la nostra resistenza all’idea autoritaria del Congresso Economico Europeo, e perciò la nostra resistenza a tutti i politici privilegiati, alle aziende e imprese, e a tutte le persone ed istituzioni che contribuiscono all’aumentare delle disuguaglianze sociali all’interno del dominante sistema capitalista.

Quì presto nuove informazioni

"scaricate i costi sulla società, e vi prendete i profitti"

Fonte

 

Grecia: Dimostrazione antifascista a Veria

Tra le diverse azioni antifasciste che si sono svolte nei giorni scorsi, Ad Atene ed in altre città greche, in vista del Primo Maggio e delle elezioni truffa del 6 Maggio, c’è stata anche una demo antifascista nella piccola città di Veria, nella Grecia settentrionale, il 21 Aprile – data del colpo di stato in Grecia del 1967.

"Più rubano la vostra vita, più alimentano il vostro cervello con nazione e razza - (A)ntifascisti"

Alle 17:00 circa, gli antifascisti si sono riuniti in Piazza Dimarhiou a Veria, dove è stato allestito per il pubblico un sound system per la musica e per fare contro informazione. Alle 18:30, quasi 70 persone sono scese per le strade ed hanno marciato, attraverso il centro della città. I compagni antifascisti hanno distribuito testi a cantato slogan, mentre hanno scritto slogan sugli uffici del partito di estrema destra LAOS così come sulle filiali delle banche.

Info dal Ritrovo Autonomo BARUTI, Veria

baruti.squat.gr

Nuova ondata di repressione in Indonesia: Quattro anarchici arrestati ed interrogati, il blog di contro-informazione “Memori Senja” fuori servizio

Nella notte di Venerdi, 20 Aprile 2012, quattro persone sono state arrestate dalla polizia mentre realizzavano un’atto vandalico in solidarietà con le varie lottae asimmetriche contro lo Stato, il Capitale e la società, nonchè in solidarietà con i combattenti rivoluzionari incarcerati (Eat e Billy, Tukijo e Hidayat). I quattro compagni sono stati arrestati ed hanno subito un lungo interrogatorio di 17 ore senza pausa, prima di essere liberati, anche se ancora sotto vigilanza ed investigazione da parte della polizia.

Durante l’interrogatorio, la polizia ha obbligato i compagni a dare l’account di Facebook di ognuno di essi, come se fosse “uno strumento di comunicazione di un gruppo interno di facinorosi ed attaccanti dell’ordine sociale”.

Gli è stato inoltre chiesto la loro relazione con i combattenti imprigionati (Eat e Billy, Tukijo, e Hidayat, quest’ultimo rilasciato di recente), dopodichè come comunicano con i compagni in prigione ( se avviene tramite telefono, email o altro mezzo), il nome della rete o gruppo nel quale sono coinvolti e altre stupide cose relazionate all’attività di ciascun compagno detenuto.

I materiali usati per questa azione, che sono stati confiscati come prove, consistono in spray, uno manifesto in solidarietà con Eat e Billy, Tukijo e Hidayat e manifesti per la resistenza locale contro le miniere in Tambak Bayan. Negli altri manifesti che sono stati confiscati si poteva leggere: “Poliziotti assassini”, “Distruggiamo le miniere”, “Che si fotta la società”.

Dopodichè, la polizia ha collegato questi atti vandalici ad un blog anarchico, chiamato Memori Senia, e a cercato di capire chi fosse il/la amministratore/ice della pagina. Attualmente la pagina Memori Senja è fuori servizio.

Più tardi, Lunedi 23 Aprile 2012, i quattro compagni dovranno di nuovo subire un’interrogatorio. Per ognuno di noi di NEGASI, questa è la continuazione della repressione contro la nuova generazione di anarchici che sta emergendo in Indonesia. Anche se ognuno di noi si impegna a non retrocedere, aspettiamo la solidarietà degli altri compagni di tutte le parti e sotto tutte le forme.

Lunga vita ai rivoltosi!

Lunga vita all’anarchia!

I compagni del NEGASI

Fonte