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Germania: Attacco in solidarieta con il Centro Autonomo di Colonia

Nella notte di mercoledì/giovedì 11 luglio 2013 la sede centrale del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), alla Wilhelmstrasse a Kreuzberg di Berlino, è stato massicciamente attaccato con pietre e vernice. L’azione non è solo un segnale contro un partito come struttura rappresentativa che crede di essere legittimata attraverso un concetto di cosiddetta democrazia di decidere sulle nostre forme di vita.

E’ stato attacco alla SPD poiché questa porta avanti come autore principale lo sgombero del Centro Autonomo di Colonia (AZ Köln) e così annienta una struttura per di più Autonomia, Luoghi protetti ed Alternative contro l’esistente.

Nell’attuale modello di società e di una vita borghese, naturalmente non possono esistere tali luoghi, poiché esiste la paura che in questi luoghi si mettono in discussione le strutture e che noi potremmo creare modelli e progetti di vita non commerciali, umani e belli.

Per queste ragioni non è una lotta in atto solo a Colonia ma una lotta in tutte le città!.

Con quest’azione a Berlino ci solidarizziamo con il Centro Autonomo di Colonia e tentiamo di sostenere ulteriormente la vostra esistenza.

I retroscena:

La campagna “Nessun Giorno Senza!”, lotta per il mantenimento del Centro Autonomo a Colonia (Köln-Kalk):

“Dopo nel frattempo tre anni di AZ Köln la situazione diventa di nuovo incandescente. Il contratto d’uso conquistato due anni fa fu revocato su ordine del nuovo proprietario, il comune di Colonia. Il termine di disdetta di tre mesi finisce il 30 giugno 2013.

Finora non è noto il giorno esatto dello sgombero.

La SPD al governo si è data molta pena per inventarsi i pretesti per uno sgombero del Centro Autonomo e la demolizione dell’edificio. Questi non possono imbrogliare sul fatto che anzitutto è per la volontà politica di disfarsi del Centro Autonomo. Dall’amministrazione comunale, infatti, ci arriva la conferma sorprendente sincera che l’ufficio progettazioni avrebbe avuto ‘l’ordine politico di progettare via il Centro Autonomo.’ Ci sta nel quadro che il primo sindaco e la SPD rifiutano ogni dialogo”.

Inoltre il Centro Autonomo di Colonia scrive:

“Auspichiamo una resistenza che sia altrettanto variopinta e varia come la gente che gestisce, utilizza e sostiene il Centro Autonomo ed un rapporto di solidarietà tra le varie forme della resistenza.

Ci opporremo con più gente possibile allo sgombero. Faremo barricate, blocchi, catene e sfonderemo le stesse, useremo forme sperimentate e nuove di resistenza passiva e disubbidienza civile, e inventeremo nuove.”

Ci solidarizziamo con la Linienstraße e con tutti i progetti di occupazione di case e piazze per roulotte. Anche a Monaco di Baviera fu la SPD che ha violato i diritti degli scioperanti della fame per lottare per una vita degna (immigrati in sciopero della fame alla cui iniziativa è stato posto fine violenta dagli sbirri della SPD). Ci solidarizziamo con queste lotte.

NO BORDER! NO NATION!

Per una vita autodeterminata al di fuori del parlamentarismo e della logica capitalista!

Non ci fermeremo a questo simbolismo.

Abbiamo bisogno di una critica radicale in ogni ambito vitale, create bande!.

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

Germania: Attacco con la vernice al Centro di Carriera dell’Esercito Federale (Bundeswehr) a Stoccarda

Il 10 luglio 2013 la facciata a Stoccarda del Centro di Carriera dell’Esercito Federale (EF) è stata marcata con la vernice rossa. Vogliamo chiarire e rendere visibile verso l’esterno: in questo luogo inizia la guerra, qui si reclutano dex giovani per l’esercito tedesco e le guerre della BRD.

Nel quadro della ristrutturazione delle Forze Armate tedesche, tra cui anche la sospensione della leva obbligatoria, si diede a quest’ufficio il nuovo nome armonioso di Karrierecenter. I cambi di nome che affibbiano alle riforme un “taglio attuale” e dovrebbe sottolineare il cambio del EF non possono ingannare sul fatto che in questo luogo inizia la guerra. In questo luogo si arruolano dex giovani per l’esercito della BRD. Il capo attuale del Karrierecenter di Stoccarda è Sylvia Lahnz, ex dirigente del Sostituto Ufficio Circondariale della Difesa di Karlsruhe.

Da più di 20 anni l’EF è di nuovo ingaggiato a livello globale per gli interessi del capitale tedesco. Le più recenti misure di ristrutturazione dell’EF rendono possibile di immischiarsi con ancora migliore efficienza e contemporaneamente in vari scenari di guerra. Attualmente sotto forma di alleanze – con altri paesi imperialisti. Alcuni interessi fondamentali di queste alleanze di convenienza sono l’apertura di mercati, la messa in sicurezza delle fonti di materie prime e delle rotte commerciali e di realizzare un’influenza economica e politica in scala nelle regioni centrali dal punto di vista geostrategico. Così si rendono economicamente e politicamente dipendenti dei paesi spesso meno potenti ed influenti, costringendoli in trattati e contratti di cooperazione. Le regole del gioco e le condizioni sono regolarmente dettate dai paesi capitalisti ricchi con formule a loro vantaggio. Come strumento efficace per acconsentire a tali cooperazioni per es. si minacciano delle sanzioni economiche o la diminuzione dei crediti.

Se questo non funziona o se il governo di turno non si rivela abbastanza attendibile, di buon grado e senza tentennare si tolgono i militari dal cilindro magico degli strumenti di pressione politica. A volontà si continua a destabilizzare ulteriormente la regione – si può fare anche rifornendo l’opposizione con delle armi, con l’azione dei servizi secreti o anche con il boicottaggio commerciale – oppure sono direttamente occupati dalle potenze imperialiste. Anche l’istaurazione di zone di divieto di volo normalmente accompagnate da un tappeto di bombe sui paesi colpiti, sono dei noti strumenti strategici per la difesa degli interessi capitalisti.

La varietà delle guerre imperialiste sono multiformi e qui certo descritte molto in fretta, tuttavia è certo che non n’approfittano né le persone delle regioni di guerra, né la gran parte delle popolazioni dei paesi guerreggianti. Nulla cambia la tanto altisonante quanto vuota retorica dei media borghesi sulla missione umanitaria.

Prima che i soldati, dopo intrappolati da contratti capestro, promesse di alti salari e prospettive per una carriera apparentemente certa, sono mandati in guerra si addestrano nel Centro di Addestramento al Combattimento (Gefechtsübungszentrum/GÜZ) nella Altmark. E’ la piazza d’addestramento truppe più moderna d’Europa ed è gestita dalla ditta Rhein-Metall. L’EF ed altri eserciti europei vi affittano spazi per le loro esercitazioni di guerra.

Dal 21 al 29 luglio 2013 in loco si tiene per la seconda volta il campeggio antimilitarista WarStartsHere. L’anno passato si è riuscitx ad interrompere le esercitazioni. Alcune centinaia di persone invasero il perimetro per richiamare l’attenzione che dalla Germania parte la guerra.

Venite al campeggio antimilitarista contro GÜZ!
Abbasso la politica di guerra tedesca!

Viva la Solidarietà Internazionale!

fonte / trad. Marco Camenisch [Lenzburg, Svizzera, fine luglio 2013]

II trad.: Giusto di ieri, sabato 27 luglio, la notizia di un sabotaggio incendiario antimilitarista a 16 veicoli militari dell’EF nel perimetro della caserma di Havelberg, vicino a suddetto campeggio.

Girona, Spagna: Attualizzazione del 02/09 e giornata al casale occupato contro la MAT

no matVi scriviamo da dentro del casale occupato, continuiamo a resistere dopo vari giorni di occupazione. Sono le 11 della notte, non rimangono sbirri assediando lo squat e sono anche andati via i cinque furgoni nel benzinaio qua vicino. Oggi abbiamo avuto una giornata stressante in casa, con gli sbirri accerchiando la casa, però continuiamo a resistere!

Domani martedì 3 settembre, si apriranno le porte alle/ai vicinx e ai solidarx per mettere a posto la casa e condividere conoscenze pratiche e esperienze, dalle 11:00 in poi.

Se puoi, porta quello di cui hai bisogno per lavorare, condividere e cucinare, qua abbiamo bisogno di tutto, con eccezione di cous-cous e sbirri antisommossa:
– materiale di pulizia: secchi, mocci, scope, candeggina, ecc…
– materiale da costruzione: assi, bighe, ferri di tutti i tipi, attrezzi vari, ecc…
– tavoli, sedie, attrezzi da cucina, striscioni, tubi…
– tutto ciò che può essere utile!

L’idea é quella di muovere il campeggio contro la MAT nel nuovo casale occupato per continuare la lotta contro la MAT e condividere esperienze di vita e di lotta in collettivo. Vi aspettiamo anche alla riunione delle 19:00 che, da domani, si sposta alla casa occupata.

Per arrivare dalla N2, vicino all’uscita 5 dell’autostrada, segui in direzione L’Escala fino al benzinaio e gira a destra nel sentiero. Al secondo incrocio gira a destra e dopo vai dritto fino alla casa, che si trova nelle mappe col nome di Mas Castelló.

Al di là di una casa, sono le possibilità di lotta che si aprono!
Contro la MAT e il mondo che ne ha bisogno!

Ci vediamo domani!

Info ed aggiornamenti: Torres más altas han caído
Contatto: aramesquemai@riseup.net

[Nota addizionale: La nuova occupazione è nata dal campeggio contro la MAT a Fellines (Giorna), iniziato il 23 di agosto, come spazio e strumento collettivo per accelerare la lotta contro questo progetto di distruzione, dato che i lavori procedono rapidamente. Difatti, gli operai hanno già terminato le basi di quasi tutte le torri di questa zona. È evidente, data la pressante presenza sbirresca, che l’opposizione contro la MAT rappresenta un pericolo reale per i piani del Potere. Dopo varie intimidazioni e tentativi di sgombero, ribadiamo l’importanza di essere presenti sul luogo o di solidarizzare altrove.]

[Germania] Mobilitazione internazionale per Sonja Suder

Athen-Exarchia-September-2012Due anni in prigione, due anni di troppo!

14 Settembre 2013 – Mobilitiamoci ovunque per protestare contro la legittimazione della tortura nel processo a Sonja Suder e per la sua liberazione.

Il 14 Settembre 2011, Sonja ed il suo amico Christian sono stati estradati dalla Francia e consegnati agli sbirri tedeschi, per poi essere incarcerati. Christian è stato liberato ma SOnja resta ancora dentro. Hanno lasciato la Germania nel 1978 quando, dopo una dura repressione contro i movimenti rivoluzionari, ogni persona coinvolta nelle proteste radicali doveva temere di essere il bersaglio della vendetta di stato.

Per due anni, Sonja è rimasta in custodia nella prigione di alta sicurezza di Francoforte-Preungesheim; per un anno è stata sotto processo in base a due testimonianze: una di un pentito e l’altra fornita sotto tortura nel 1978 da un uomo sospettato di far parte delle Cellule Rivoluzionarie (RZ). Se il pentito (infame) Hans-Joachim Klein ha testimoniato senza vergogna nel tribunale di Francoforte dando l’ennesima versione piena di contraddizioni (che comunque il giudice crede di accettare), Hermann F., al contrario, ha sempre contestato il contenuto della sua testimonianza: ciò che ha detto fu solo il risultato di quattro mesi di torture al di fuori di ogni procedura legale.

Dopo un gravissimo incidente venne interrogato poco dopo l’amputazione delle gambe e l’essere rimasto totalmente cieco. Dolore, trauma, droghe, isolamento, confusione, disorientamento lo hanno costretto a riempire 1300 pagine di dichiarazioni forzate. Detenuto illegalmente in una stazione di polizia senza contattare un avvocato, senza aiuto, poi cieco e gravemente invalido, ciò che ha subito può essere definito solo tortura.

Il 13 Agosto 2013, il tribunale di Francoforte ha iniziato la lettura di queste testimonianze date da Hermann nel 1978. La lettura continuerà nelle prossime udienze. L’ottantenne Sonja, dopo più di 35 anni dai fatti che le vengono contestati, potrebbe essere condannata in base a delle dichiarazioni il cui uso significa legittimare legalmente la tortura poliziesca.

Sonja è stata accusata dalla polizia e dalla giustizia tedesca fin dalla fine degli anni 70. Sospettata di aver fatto parte delle Cellule Rivoluzionarie, il suo processo riguarda tre attacchi che hanno causato solo limitati danni materiali nel 1977 e 1978: Contro M.A.N. che contribuiva all’armamento atomico per il Sud Africa (durante l’apartheid), contro KSB che costruiva impianti per le centrali nucleari; contro il castello Heidelberg per protestare contro la gentrificazione; è inoltre sospettata di aver preso parte all’organizzazione logistica dell’attacco al OPEC a Vienna nel 1975.

Oggi, tenendola sotto processo e prigioniera, la minaccia di farla morire in carcere, lo stato federale non mira solo a Sonja. Lo stato vuole vendicarsi di una storia rivoluzionaria e far capire alla gente che non si protesta impunemente.

La condanna di Sonja sarà la condanna alla ribellione: rifiutandosi di collaborare e parlare lei continua ad accusare lo stato e il suo carnevale giuridico. La prigionia di Sonja sarà uno spauracchio usato per spaventare tutti quelli che lottano oggi. Non è una donna ottantenne il bersaglio della vendetta, lo sono tutti quelli che, come lei, non vogliono sottomettersi.

Sonja deve tornare libera!
Per una mobilitazione internazionale il 14 Settembre 2013!

francese, inglese, tedesco, spagnolo

Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

DICHIARAZIONE DELL’INIZIO DELLO SCIOPERO DELLA FAME

“Come una conseguenza del mantenimento dell’ordine interno si rende necessario emettere precetti per garantire il completo e perfetto esercizio di libertà individuali e di tutti i diritti che specialmente garantisce la Costituzione; giacchè senza l’esercizio di questi diritti, l’ordine diventerebbe tirannia e dispotismo”
(Messaggio del codice penale cileno, 29 Ottobre 1873)

“Dite quello che volete, la cosa fondamentale è mantenere e preservare il buon ordine dello Stato”
(Napoleone, Commentari su Il Principe, di Machiavelli)

Venerdì 12 Luglio di quest’anno, il settimo tribunale orale penale di Santiago ha emesso una condanna contro di me per un attentato esplosivo avvenuto nel Novembre del 2011 a 5 anni e 300 giorni di prigionia effettiva, senza diritto ai benefici per la violazione della legge di controllo di armi ed esplosivi e il delitto di danni.

Questa condanna ha suscitato la gioia e gli applausi dalla destra, il governo e il duopolio della stampa, dove anche il giornale El Mercurio si è permesso di dare un giro di chiave in più nel suo sibilino e velenoso stile, mentendo spudoratamente in un articolo della giornalista Leslie Ayala e in un successivo editoriale segnalando che il mio DNA era presente in altri 3 attentati esplosivi per i quali sono stato processato ed assolto. Il Ministro dell’Interno Andrés Chadwick, un fascista di Chacarillas, ha descritto la sentenza come esemplare e ha applaudito furiosamente. Queste reazioni solo mostrano una confluenza delle diverse fazioni del potere nella strategia contro quelli che loro denominano come il nuovo nemico interno, fazioni come UDI, il Ministero dell’Interno, il Dipartimento di Giustizia e la grande stampa, ognuna compiendo la sua missione.

Può essere ignorato il fatto della vendetta da parte dello stato per essere stato quasi cinque mesi latitante, dal 7 Dicembre 2012 fino al 26 Aprile 2013, esercitando il mio diritto alla rivolta e ad evitare il processo sospeso nella Corte Costituzionale che pretendeva di confermare la custodia preventiva, ciò costituiva una situazione arbitraria e illegale che la maggior parte della stampa ignorò. Continue reading Santiago, Cile: Hans Niemeyer inizia lo sciopero della fame

Cile: Settimane di agitazione ed azione mondiale, in solidarietà attiva e combativa con Freddy, Marcelo e Juan.

Con la motivazione dell’appello alla solidarietà ed azione globale con i compagni del “Caso Security” abbiamo deciso di svolgere un’attività politica / controculturale nella popolazione Simon Bolivar nella comuna di Quinta Normal per questo 10 Agosto dalle ore 15:00.

I compagni sono accusati di numerosi assalti e della morte del poliziotto Moyano, e attualmente sono da tre anni e nove mesi in carcere preventiva senza nessuna condanna.

Questa è un’ulteriore prova che lo stato/carcere/capitale usa le prigioni e il confinamento come una forma in più di punizione, controllo e annientamento per coloro che si ribellano contro l’ordine stabilito.

Da qui un invito aperto ad essere presenti, che facciamo della solidarietà la nostra arma più fedele, che i compagni Freddy, Marcelo e Juan e tantx compagnx che sono nelle segrete in tutto il mondo possano sapere che non sono solx, che fuori c’è chi si agita per la loro libertà.

Questo è un appello per prendere tutte le forme di solidarietà e lotta con tutti i prigionieri della guerra sociale.

Perché chi dimentica i/le cautivx della guerra, finisce dimenticando la guerra stessa.

Freddy, Marcelo e Juan alla strada!

fonte manifesto

Amburgo: Attaccata sede ThyssenKrupp in solidarietà con Sonja e Sibylle in Germania, e con la rivolta in Turchia

ESTATE PER SONJA E SIBYLLE!

Nella notte tra 31 Luglio e 1 Agosto, l’edificio della ThyssenKrupp Industrial Solutions AG ad Amburgo è stato attaccato. Le finestre dell’entrate e le porte sono state distrutte e circa due dozzine di bottiglie sono state lanciate contro l’edificio per contrassegnarlo. La strada di fronte l’edificio è stata bloccata da barricate in fiamme.

ThyssenKrupp è una delle più grandi compagnie produttrici di armamenti. Consegna armi in tutto il mondo.

L’attacco è stato fatto in solidarietà alle compagne prigioniere Sonja e Sibylle, che tengono un comportamento incorruttibile contro lo stato e la sua giustizia. Sonja è accusata di attacchi e partecipazione alle “Revolutionäre Zellen”/Cellule Rivoluzionarie (RZ) negli anni ’70. Sibylle è imprigionata per il suo atteggiamento non collaborativo con la giustizia. Il processo è ancora in corso.

L’attacco è stato dedicato anche alla rivolta di Giugno in Turchia. Saluti militanti ad Istanbul, Ankara, Amed, Eskisehir, … e a tutti i ribelli accusati e imprigionati, e in ricordo dei caduti.

in tedesco

Girona, Spagna: Campeggio di resistenza in difesa del territorio

sabotagedpylonCAMPEGGIO DI RESISTENZA ATTIVA IN DIFESA DEL TERRITORIO
CONTRO LA MAT ED IL MONDO CHE LA NECESSITA

CHE COS’È ?

La linea di altissima tensione (MAT) è un’autostrada elettrica che trasporta un carico di minimo 400.000 volt. Si sta costruendo per congiungere tra essi Stati europei ed il continente europeo con quello africano. Serve per commercializzare e distribuire eccedenti di energia prodotta da centrali nucleari e supposte fonti di energie alternative. Allo stesso tempo, è la rete di cui il capitalismo ha bisogno per alimentare altri progetti ed infrastrutture di morte e distruzione, come per esempio il Treno ad Alta Velocità (TAV). I responsabili sono quelli di sempre e, difatti, le imprese costruttrici sono quelle direttamente implicate in altri progetti di distruzione del territorio, imprese tra le quali spiccano Vinci in Europa e Endesa in America del Sud.

PERCHÉ IL CAMPEGGIO?

Affinché non si costruisca l’ultimo tratto decisivo per collegare la Francia  con la Catalogna.  Affinché non passi l’energia di 6 centrali nucleari francesi per questo territorio né da nessun altro. Per considerare la lotta contro la MAT come un punto di partenza per la messa in discussione del nostro modo di vita, per la maggior parte imposta dal dominio del Progresso. Per creare uno spazio di incontro, informazione, agitazione e azione nelle terre colpite.

PERCHÉ QUI ED ORA?

Dopo più di dieci anni di lotta ci troviamo in un momento decisivo. A settembre cominceranno le espropriazioni ai danni dei proprietari che hanno deciso di non firmare la vendita dei terreni necessari per la costruzione delle ultimi torri della MAT in Girona.

È per tutto questo che vi invitiamo a partecipare attivamente al campeggio, per condividere, lottare e resistere in uno spazio autogestito, libero da leader e rappresentanti. Vogliamo creare momenti di scambio e connessione tra differenti lotte, perché la MAT colpisce tutte e tutti e non crediamo che sia una lotta isolata.

CONTRO IL PROGRESSO, LE SUE INFRASTRUTTURE ED I SUOI DIFENSORI:
RIAPPROPIAMOCI DELLE NOSTRE VITE!

CI VEDIAMO IL 23 DI AGOSTO DEL 2013
NELLE TERRE DELLA GIRONA

Porta con te tutto quello di cui avrai bisogno per accampare.
Info ed aggiornamenti: Torres más altas han caído

Mapuche: Solidarietà con i Temuco 12!

Unknown

Solidarietà con i Temuco 12!
Solidarietà con gli anarchici del Temuco “Caso bombas”

A partire dal 1 Agosto e anche dall’11 Settembre, una dozzina di mapuche che da tempo sono combattenti per la totale indipendenza andranno a processo, accusati in base alla legge antiterrorista cilena.
Il 28 Giugno 2009, i membri della comunità mapuche hanno usato tronchi d’albero per bloccare cinque autostrade nella zona di Temuco. Alla deviazione per Temuco, un Tur-bus (simile al Greyhound) e tre camion che cercavano di superare le barricate sono stati bersagliati con pietre da travisati combattenti mapuche, che hanno anche scritto su un lato del bus “Riconquista delle terre mapuche”.

Temuco è parte della Wallmapu – i territori Mapuche – come riconosciuto in diversi accordi con la corona spagnola e poi con la repubblica cilena. Per circa 300 anni i mapuche si sono difesi con successo dalla colonizzazione in una serie di guerre. Negli anni successivi al 1880 Cile e Argentina hanno invaso la Wallmapu, espropriando i mapuche e requisendo le terre. I mapuche hanno resistito, mantenendo la propria lingua e cultura e ricostruendo le proprie comunità. Negli ultimi decenni hanno recuperato le loro terre e lottano per espellere gli stati occupati e porre fine al regime capitalista che tratta le loro terre e gli abitanti come proprietà.

I 12 accusati vengono da varie comunità del nord Wallmapu, e sono tutti impegnati da tempo nella lotta per l’indipendenza mapuche. Alcuni sono stati imprigionati a causa di processi antiterroristi nel 2010 che sono crollati davanti ad una grande solidarietà e uno sciopero della fame di più di 80 giorni fatto dai prigionieri.

Alcuni hanno anche altre accuse o stanno scontando pene per processi precedenti, ma grazie al vasto supporto e alla continua resistenza hanno evitato finora le grandi condanne che polizia e giudici vorrebbero ottenere. Lo stato cileno vuole chiuderli e gettare via la chiave. Esso spera di spezzare la lotta mapuche rimuovendo in modo definitivo alcuni dei membri più attivi e influenti delle comunità resistenti. Puntando sempre sulle stesse persone, l’accusa spera di poter far passare l’accusa, nonostante la mancanza di prove e l’uso di anonimi informatori pagati.

I mapuche hanno proclamato a gran voce che la loro lotta per la terra non è terrorismo. Il terrorismo è ciò che fa lo stato cileno, molestando, pestando e sparando ai giovani e agli anziani mapuche, invadendo le comunità mapuche, e arrestando chi si mette in gioco. I mapuche continueranno ad agire per espellere le compagnie minerarie, i proprietari terrieri e la polizia che ha usurpato le loro terre.

Stiamo con loro. Verso il processo e in tutto Agosto, possiamo mostrare ai mapuche che li supportiamo, o mostrare allo stato cileno che i suoi metodi pesanti tradiscono le sue pretese democratiche.

E non dimentichiamo il caso bombas Temuco. Dopo il “caso bombas” del 2010 a Santiago poi crollato per la mancanza di prove, con il proscioglimento di tutti gli anarchici accusati, lo stato cileno ha deciso di riprovarci.

Nel Marzo 2013 è stato invaso un centro sociale anarchico nella città di Temuco e piazzato materiale per costruire esplosivo. E tre anarchici sono sotto accusa in base alla legge antiterrorista.

fonte

Italia: Aggiornamenti sul caso dei compagni incarcerati, Nicola Gai e Alfredo Cospito

Nell’udienza preliminare tenutasi stamattina 5 Luglio a Genova è stato richiesto e fissato in data 30 Ottobre 2013 il giudizio abbreviato in pubblica udienza per gli anarchici Nicola Gai ed Alfredo Cospito sotto processo per 280 bis, attentato con finalità di terrorismo, per il ferimento del’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, azione rivendicata dal Nucleo Olga Fai/Fri.

L’udienza del 30 Ottobre sarà quindi a porte aperte e si conferma quindi l’invito alla presenza solidale. Seguiranno a breve gli aggiornamenti su ulteriori date ed indirizzi di riferimento per organizzare la presenza ed i momenti di discussione, come già prospettato in precedenti incontri.

A testa alta.

per info ed aggiornamenti nidieunimaitres@gmail.com

Grecia: Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

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“In Grecia, Turchia, Brasile …lotta con il corpo e l’anima fino alla liberazione sociale”
(striscione dalla grande manifestazione nel centro di Atene, il 29 Giugno, in solidarietà con il compagno)

Venerdì il 5 Luglio: Richiamo per un corteo motorizzato verso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia, a Pireo, dove lo scioperante della fame è ancora detenuto in attesa di giudizio (in attesa di risposta per la sua seconda mozione di rilascio)

Raduno presso Propilea (Via Panepistimiou, Atene), entro le ore 18.00
Raduno di solidarietà presso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia dalle 19.30

Di seguito alcuni tra i gesti di solidarietà con il prigioniero anarchico in Grecia e Cipro.

ATENE
ATENE

Continue reading Grecia: Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

Cile: Aggiornamento sulla seconda settimana di processo a Hans Niemeyer

Nota di Refractario: Secondo la stampa il 1 Luglio la difesa termina di far parlare suoi testimoni e periti. Si spera che in questi giorni venga fissata la data per la sentenza nei confronti del compagno.

La prova della Procura e dei tre accusanti è arrivata infine tra il 24 e il 28 Giugno. Si è trattato principalmente di periti che hanno parlato un giorno a testa, e della lettura di documenti tra cui “El fuego en la oscuridad” [“Il fuoco nell’oscurità”] nella sua totalità, inoltre un’antologia di testi di Alfredo Maria Bonanno (particolarmente interessante è risultato ascoltare l’avvocato della UDI che ha letto per intero “Malattia e Capitale”.)

Esperti del GOPE e del LABOCAR si sono sforzati al meglio per cercare di collegare le polveri dei 3 attentati (BCI Macul, monumento a Jaime Guzman e concessionaria One), il perito Hidalgo ha sottolineato importanti manomissioni e arbitrarietà nel processo, al punto da dover riconoscere che in realtà non sono sicuri che si tratti nemmeno di polvere nera. Da parte sua Cares, uno dei capi della squadra multidisciplinare antibombe, dice che può assicurare che il fabbricante dei meccanismi di attivazione di BCI e Camino Las Flores è il medesimo, ma crederlo o meno è un atto di fede, visto che non c’è alcuna prova emersa dal confronto dei dati riguardo ai famosi 150 attentati esplosivi verificatisi nella regime metropolitana dal 2006.

Lo stesso Perez Mancilla, che sorprendentemente non è più nel DIPOLCAR ma è stato trasferito a Punta Arenas e sembra si sia dedicato al tacchino arrosto e al whisky esentasse. Non era cosi feroce come un anno fa al processo del caso bombas. Adesso non si ricorda di molte cose dette in precedenza durante le indagini, e scarica responsabilità di varie conclusioni del “rapporto di intelligence n 01” ad altri membri della squadra che erano firmatari (soprattutto Cares e Mediavilla).

Durante queste due settimane risulta anche chiaro che nulla è riuscito a dimostrare l’elemento del “terrore” proprio dei delitti di terrorismo, e che uno simile ad una “intenzionalità terrorista” ritengono sia, oltre alla abbondante pubblicistica anarchica relativa, quello rivendicato contro BCI. La rivendicazione è stata diffusa qualche giorno dopo il 30 Novembre, ovviamente questo testo non può essere giunto da Hans Niemeyer. Nulla di simile o relativo alla pianificazione di questi fatti è stato trovato nel computer del posto di lavoro.

Il 1 Luglio tocca ai periti della difesa, principalmente un perito chimico che invaliderà i procedimenti e le conclusioni della “polizia scientifica”, e martedi le conclusioni finali. Da qui, il verdetto lo si potrebbe avere in uno o due giorni.

Solidarietà attiva con Hans!
h.n.d.l.

Supportiamo Dmitri Zvanko, prigioniero antifascista bielorusso

Unknown

Dmitri Zvankp è un antifascista di Brest. É stato arrestato il 9 Maggio 2013, insieme ad altri 4 antifascisti, accusati di essersi scontrati con attivisti di estrema destra il giorno precedente. Gli antifascisti arrestati sono stati pestati e messi sotto pressione psicologica da parte degli sbirri. Dmitri ha sporto querela riguardo al trattamento che ha subito, anche se aveva subito pressioni per non farlo. Il 19 Maggio quattro degli arrestati sono stati rilasciati, ma Dmitri è accusato dell’articolo 339.3 del codice penale bielorusso (hooliganismo premeditato con un gruppo di persone), che prevede una pena in carcere da 3 a 10 anni. Gli avvocati hanno paura che venga aggiunto anche l’articolo 147.2 (violenza fisica grave), il che significherebbe una sentenza tra i 5 e i 10 anni.

Per supporto per i costi legali degli arrestati, contattate ABC-Belarus:
belarus_abc(A T)riseup.net

Indirizzo per lettere di supporto:
Dmitri Nikolayevich Zvanko
SIZO-7, ul. Sov. Pogranichnikov 37
Belarus

Manda una lettera online: abc-belarus

fonte

Agrinio, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per attacco incendiario contro veicolo dell’Ente Pubblico di Energia

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RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICO KOSTAS SAKKAS

Ieri sera, 29 Giugno 2013, abbiamo incendiato un veicolo dell’Ente Pubblico di Energia (DEI) nel centro di Agrinio.

Forza ai nostri fratelli e sorelle in cattività
Rabbia e coscienza

Cellule Irregolari

Lisbona, Portogallo: Azione in solidarietà con l’anarchico in sciopero della fame in Grecia, Kostas Sakkas

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Giovedì, 27 Giugno 2013, durante una marcia di protesta nel centro della città di Lisbona, nel contesto dello sciopero generale lanciato dai sindacati in Portogallo, abbiamo tenuto un’intervento di solidarietà con Kostas Sakkas, prigioniero anarchico in Grecia (dal Dicembre 2010). Il compagno ha iniziato uno sciopero della fame dal 4 Giugno, chiedendo il suo immediato rilascio dalla prigione. Il 4 Giugno è stato anche il giorno in cui il periodo della sua detenzione preventiva terminava -secondo la legge greca, 30 mesi sono il tempo massimo che un prigioniero accusato in due casi possa essere detenuto in attesa di giudizio.

Durante la manifestazione, 400 manifesti anarchici sono stati incollati e centinaia di volantini sono stati gettati o attaccati sulle mura, come minimo gesto di solidarietà al nostro compagno nella sua lotta in corso per la libertà e la vita.

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I pericoli della libertà valgono molto di più di quanto la sicurezza del servilismo.

Dal Brasile alla Turchia, organizziamo l’attacco contro l’apatia.

Dal sciopero selvaggio alla disoccupazione rivoluzionaria.

Non chiediamo niente, perché quello che vogliamo è la fine di un mondo in cui non si può avere tutto.

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La solidarietà, auto-organizzazione, attacco.

Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno in Grecia.

Rabbia, pietre, barricate; per una vita senza padroni o schiavi. (A)

Salonicco: Barricate di fuoco per l’anarchico detenuto in sciopero della fame dal 4 Giugno, Kostas Sakkas

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Mercoledì pomeriggio, 26 Giugno, un gruppo di compagni si diresse alla Via Tritis Septemvriou a Salonicco, dove abbiamo posizionato dei pneumatici e bloccato il traffico in entrambi i sensi per qualche minuto. Non appena la strada barricata è stata avvolta dalle fiamme, abbiamo gettato volantini riguardanti lo sciopero della fame dell’anarchico Kostas Sakkas, e poi siamo andati via.

Abbiamo scelto di interrompere, anche per un po’, il flusso regolare della metropoli in questo modo, inviando di un segnale di solidarietà e di forza per il compagno.

Guerra con lo Stato e il capitalismo
Solidarietà con il prigioniero anarchico, Kostas Sakkas

PS. Compagno, la lotta continua…
Rimani forte.

fonte

Comunicato di Juan Aliste rispetto alla giornata in solidarietà con i detenuti di lunga condanna

juaaan

(Parole lette nella attività “Arrendersi Mai”, realizzata l’11 Giugno a sostegno dei prigionieri di lunga condanna)

La memoria è la munizione che carica l’arma della solidarietà, non siamo spettatori delle nostre vite, decidiamo su di esse. Dal carcere, la solidarietà fa rima con l’essere ribelle, non essendo questa condizione-ragione l’unica per mettere in pratica un valore intrinseco alla sfida della rivoluzione

Solidarietà fra pari davanti ad un vorace capitalismo.

Solidarietà di classe in questa guerra sociale.
Solidarietà attiva con chi lotta.

Rendere la parola non solo l’unità di lettere, ma una costante permanente che diventi pratica nella resistenza – facendo una rottura con il mediocre assistenzialismo o la rivendicazione. Un’azione propria o con altri che ci permette riconoscerci nella complicità libertaria, dove le vite fluiscono con l’intenzionalità specifica di emancipazione. Con l’idea di un mondo diverso nel quale l’ossigeno della solidarietà genera sovversione permanente.

La lotta ha un continuum storico e non è temporale, allo stesso modo la solidarietà non può essere una casualità, è l’ossigeno! Che rivitalizza la resistenza, la lotta e le nostre vite con la volontà di continuare combattendo la povertà e il capitalismo.

Un abbraccio fraterno a tuttx quellx che fanno il possibile per continuare a mantenere lo spirito rivoluzionario, a prescindere dalla sua condizione o luogo.

La memoria è la munizione che carica l’arma della solidarietà!
Solidarietà e lotta con tutti x prigionierx della guerra sociale!
Finché ci sarà miseria ci sarà ribellione!

Juan Aliste Vega
Prigioniero sovversivo – ostaggio dello Stato Capitale Cileno
Giunio 2013 Carcere di Alta Sicurezza

Altri scritti del compagno Juan (in spagnolo): qui

Maggiori informazioni sul Caso sicurezza (in spagnolo): qui

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Atene: Aggiornamento sulla situazione del prigioniero anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

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Il 25 giugno, il Consiglio dei giudici d’appello ha respinto la mozione di Kostas Sakkas. Allo stesso tempo, che i giudici hanno ratificato la sua carcerazione preventiva prolungata per altri 6 mesi, un medico di trattamento dall’ospedale generale di Nikaia ha riferito che il scioperante della fame anarchico ha perso 10 kg di peso.

Una manifestazione per la liberazione immediata di Kostas Sakkas è stata convocata per Sabato 29 Giugno, dalle 11.30, a Piazza Monastiraki ad Atene. Il manifesto dell’assemblea di solidarietà recita: “2,5 anni imprigionato senza processo. Il compagno mette il suo corpo in prima linea per resistere al moderno totalitarismo dello Stato e del Capitale. La sua lotta è una lotta di tutto il movimento, una lotta di tutti gli oppressi”.

Cile: Aggiornamento sulla prima settimana di processo a Hans Niemeyer

Lunedi 17 Giugno nella sala 403 dell’edificio C del “Centro di Giustizia” è iniziato il processo al compagno Hans Niemeyer Salinas. Nell’occasione, quando il tribunale orale ha chiesto a Hans se voleva deporre, lui si è limitato a dire “non ho nulla da dire”. Dopo, è arrivato il momento delle dichiarazioni iniziali. Il pubblico ministero ha richiamato molto l’attenzione fasciandosi prima di cadere, insistendo sul fatto che si tratta di reati di terrorismo, nonostante i fallimenti passati e le modifiche alla legge che lo stesso governo ha promosso due anni e mezzo fa.

La difesa, in cambio, ha annunciato che non solo era chiaro che le collocazioni di esplosivi non sono per principio reati di terrorismo (questione chiarita in seguito agli errori fatti nella regione metropolitana: caso bombas, caso pitronello, caso Carla e Ivan), sono reati da trattare come comuni o secondo la legge sul controllo delle armi, inoltre ha detto che in questo caso le contraddizioni delle versioni poliziesche sono tali da non garantire alcuna prova valida per ritenere Hans come autore dell’attentato al BCI Macul, e ancora meno per la fabbricazione dei 3 artefatti a lui imputati (Camino Las Flores, Monumento di Jaime Guzman e Concessionaria One). Continue reading Cile: Aggiornamento sulla prima settimana di processo a Hans Niemeyer

Stato Spagnolo: Aggiornamento sui 5 compagni arrestati a Barcellona

Prigionieri sulla strada
Prigionieri sulla strada

La scorsa settimana 5 anarchici sono stati arrestati nella provincia di Barcellona e trasferiti in varie prigioni. Fino a questo punto, erano stati nella prigione di Soto del Real (Madrid) in carcerazione preprocessuale a causa del “rischio di fuga” in regime di FIES3, come stabilito dal giudice Pedraz, che ha in mano il caso.

Negli ultimi giorni, sono stati trasferiti:
Yolanda al C.P. Madrid V, Soto del Real
Silvia al C.P. Madrid VII, Estremera
Juan al C.P. Madrid II, Alcalà Meco
Jose Carlos al C.P- Madrid VI, Aranjuez
Xavis al C.P. Madrid IV, Navalcarnero.

Tutti restano in regime di FIES3.

Riguardo alle procedure giudiziarie, gli avvocati (di fiducia) hanno fatto appello contro l’ordine di custodia preprocessuale e aspettano l’esito. I colloqui con i familiari, che già sono andati nelle nuove destinazioni, hanno aiutato molto l’umore dei compagni. In più, pacchi con vestiti e effetti personali sono stati inviati, cosi come depositi settimanali per aiutarli con le spese (il carcere impone un massimo di spesa mensile di 30 euro).

Se volete e potete contribuire economicamente per supportare a coprire le spese dei compagni e delle loro famiglie (spesa interna, vestiario, soldi per andare a colloquio, ecc) potete fare un versamento al seguente conto:
2038 9252 63 3000365109 (Bankia).

Questo conto è stato aperto a tale fine, e la sua gestione è completamente affidabile (è stato aperto presso Bankia dato che ha molte filiali e non ci sono commissioni per depositi nazionali ed esteri).

Ci sono varie eventi benefit in diverse città cosi come molte azioni solidali. Inoltre, ci sarà un corteo solidale nella serata del 21 Giugno, e si richiede massima diffusione della notizia. Il nostro intento è di realizzare azioni simultanee in diverse città, in Spagna e all’estero.

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Germania: Manifesto solidale con Sonja Suder, Christian Gauger e Sybille S.

Questo è un nuovo manifesto anarchico solidale con Sonja, Christian e Sybille che è stato affisso in diversi muri di varie città tedesche. Sonja e Sybille sono prigioniere a Francoforte sul Meno e Christian è in libertà vigilata a causa dei suoi problemi di salute. La prima parte del processo continuerà dopo l’estate. Di seguito il poster e la sua traduzione. Es lebe die Anarchie!

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La solidarietà è la tenerezza della sovversione rivoluzionaria!

Mi chiedete: “Cosa dovremmo fare? Come possiamo resistere contro tutta questa eteronomia, controllo, repressione, violenza, considerata normalità? Come possiamo far fronte a tutta la burocrazia, le uniformi e le armi, le mostruosità della tecnologia, le loro leggi e la loro moralità basata sulle costrizioni, colpa e paura?” Vi rispondo: “Non conosco la soluzione, il modo giusto o la strategia perfetta e neanche penso esista. Ma so che è l’aiuto reciproco, il rispetto, l’amore e la solidarietà che renderanno ancora una volta pericolose e ribelli le nostre relazioni. So che l’unica cosa più forte della nostra urgenza di libertà è l’odio per quelli che ce la rubano! So che non c’è bisogno di alcuna giustificazione per l’insurrezione e non c’è un minuto da perdere! So che prima e adesso ci sono migliaia di motivi per rivoltarsi!

Solidarietà a Sonja e Christian accusati e detenuti per la loro posizione contro Stato e Giustizia. Accusati per la loro partecipazione alle Cellule Rivoluzionarie (RZ) e le loro battaglie negli anni ’70.

Solidarietà a Sybille, detenuta per lo stesso processo a causa del suo rifiuto di cooperare con le autorità!

Un abbraccio a tutti gli accusati e detenuti per le loro idee e lotte!

Un abbraccio a tutti quelli che non svendono o dimenticano le loro idee di una vita libera!

Per una vita libera senza autorità!

Anarchici

fonte, pdf

Santiago, Cile: Giornata “Arrendersi Mai” a sostegno dei/le prigionierx di lunga condanna

Arrendersi Mai Giornata di solidarietà con gli/le anarchici/che di lunga condanna Se il tempo e le mura usurano la solidarietà....Che facciamo? musica, ci sarà cibo vegano dolce e salato biblioteca Sante Geronimo Caserio e Biblioteca La Hiedra  attività libera di alcol e fumo.
Arrendersi Mai
Giornata di solidarietà con gli/le anarchici/che di lunga condanna
Se il tempo e le mura usurano la solidarietà….Che facciamo?
musica, ci sarà cibo vegano dolce e salato
biblioteca Sante Geronimo Caserio e Biblioteca La Hiedra
attività libera di alcol e fumo.

Da questo luogo del mondo, abbiamo voluto rispondere alla chiamata internazionale di solidarietà con gli/le anarchici/che detenutx di lunga condanna, a sostegno di Marie Mason ed Eric McDavid, compagnx americani incarceratx il 2008 e 2006 rispettivamente. Marie viene catturata per due incendi commessi nel 1999 e nel 2000. Dopo il tradimento del suo ex marito, Frank Ambrose.

Eric senza aver raggiunto alcuna azione è condannato per il delito di cospirazione con l’aiuto di un’infiltrata che ha compilato prove contro di lui. I due si sono rifiutati a collaborare con la polizia e consegnare dei compagnx, con questo come aggravante lo Stato gli/le ha condannatx a più di 20 anni di carcere.

Però perché il 11 Giugno? È iniziato come una giornata internazionale di solidarietà con l’anarchico Jeff “Free” Luers, prigioniero nel 2004 con una condanna di più di 22 anni di carcere. Dopo anni di lotta, e insieme al suo equipe legale, è riuscito a ridurre la sua pena e nel 2009 è stato rilasciato. Ma negli anni trascorsi tra l’arresto di Jeff e il suo rilascio, l’FBI, nel tentativo di devastare le comunità ecologiste radicali e anarchiche, abbia accusato e arrestato Eric McDavid e Marie Mason.

In questa linea è che viene agitata questa data, per ricordarci quanto sia importante essere solidali attivamente, in quanto ci serve a sollevare il morale dei/le compagnx rapitx dallo Stato e raggiungere la loro uscita sulla strada.

In tutto il mondo esistono compagnx imprigionatx, noi quelli che siamo fuori dobbiamo supportare ed essere solidali con loro; è per questa ragione che, come biblioteca Sante Geronimo Caserio e Biblioteca La Hiedra abbiamo voluto realizzare quest’attività anticarceraria, come un umile gesto di solidarietà con tuttx i/le compagnx in carcere per confrontarsi alla dominazione.

Marie Mason, Eric McDavid, José Miguel Sánchez, Alberto Olivares Fuenzalida, Justin Solondz, Marco Camenisch, Freddy Fuentevilla, Juan Aliste, Marcelo Villarroel, Mumia Abu-Jamal, Ted Kaczinsky e Gabriel Pombo da Silva per citarne algunx.

Né breve né lunga condanna: Non vogliamo nessuna sentenza

Vogliamo finire con le Carceri!

Giornata di solidarietà con gli/le anarchici/che di lunga condanna

Martedì 11 Giugno
ore 18:00.
ZTA Cueto con Andes: Cueto 993 esquina Andes – Metro Cumming

fonte

Granada, Stato Spagnolo: Noelia Cotelo in sciopero della fame dal 29 Maggio

solidaridadnoelia

Noelia Cotelo, prigioniera in lotta, ha iniziato uno sciopero della fame il 29 Maggio come mezzo di lotta contro gli ultimi attacchi che ha subito nel carcere di Albolote (Granada, Spagna meridionale).

Gli ultimi esempi di maltrattamento che sta subendo consistono in parecchie vecchie punizioni di fila, oggetti personali che lei non ha ricevuto dopo il suo trasferimento da Ávila, o la mancata consegna della posta.

Allo stesso tempo, è stata convocata per processi e testimoniare senza preventiva notifica al suo avvocato ed il tempo sufficiente per la preparazione. Il 6 Giugno, è stata portata alla Corte di Granada, al fine di testimoniare come accusata, dopo una denuncia dai suoi carcerieri. C’è stata una chiamata per un raduno di solidarietà fuori dal tribunale.

Solidarietà con Noelia Cotelo e tutti i prigionieri in lotta!
Abbasso le mura delle prigioni!

Atene: L’anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013

Prisoner in prison cell

Questo Martedì, 4 Giugno, alle ore 18.30, dei compagni chiamano per una discussione politica al Politecnico di Atene, nel palazzo Gini, verso l’organizzazione di azioni di solidarietà per lo scioperante della fame Kostas Sakkas. Ci sarà anche una comunicazione telefonica con il compagno, che parlerà direttamente dal carcere di Koridallos.

Kostas è un prigioniero anarchico che attualmente affronta due processi in corso nei confronti dell’O.R. CCF, anche se lui ha negato la sua partecipazione a questo gruppo anarchico di guerriglia urbana a partire dal momento del suo arresto (Dicembre 2010.). Il compagno è stato tenuto in carcere in attesa di giudizio per 30 mesi ormai. Recentemente, lo Stato ha prolungato la sua detenzione in attesa di giudizio per altri 6 mesi (e applicato la stessa misura contro l’anarchico Gerasimos Tsakalos, ammesso membro dell’O.R. CCF).

L’anarchico Kostas Sakkas è in sciopero della fame dal 4 Giugno 2013 per protestare contro il prolungamento della sua detenzione preventiva, e chiedendo il suo immediato rilascio dalla prigione.

Turchia: Notizie dalla lotta del Taksim Gezi Park e dalla rivolta in corso

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Striscione sull’isola di Lesvos (vicino alle coste turche): “Solidarietà con i ribelli in Turchia”

Il 1° Giugno eravamo a Taksim circa alle 15:00. Dopo gli scontri che avevano iniziato in mattinata, la polizia è stata costretta a lasciare la zona. I poliziotti scomparsi per qualche ora. Per due ore non vi era alcuna presenza di polizia in qualsiasi area nel centro di Istanbul (parte europea). Le persone hanno occupato la piazza Taksim e Gezi Park. Il numero delle persone era enorme. Tutto il parco, la piazza e le strade che portano a questa zona erano pieni di gente. Tutte le barriere di costruzione che stavano chiudendo il lato ovest del parco sono state distrutte dai manifestanti. Alcune delle barriere della polizia sono state rimosse e sono state gettate giù per la strada che porta al tunnel sotterraneo di nuova costruzione. Altre sono state utilizzate nelle barricate costruite dai manifestanti. La capanna della polizia nel sud del parco che guardava la piazza è stata data alle fiamme ed anche il veicolo anti-sommossa lasciato lì dalla polizia è stato distrutto. Una macchina della polizia nello stesso luogo è stata girata e distrutta pure. Le persone erano pieni di gioia e stavano prendendo foto di ricordo davanti ai veicoli distrutti e davanti la costruzione. Al nord del parco si trova il Hyatt Regency Hotel e presso il giardino all’ingresso dell’hotel c’era una macchina della polizia gettata in piscina. Quattro autobus pubblici sono stati lasciati al bivio che si trova vicino e sono stati anche danneggiati.

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Verso le 16:00 abbiamo saputo dai nostri compagni che gli scontri hanno cominciato a prendere posto in Beşiktaş, dove si trova l’ufficio / casa di Tayyip Erdogan. Le persone stavano attaccando da quattro direzioni: da Piazza del Beşiktaş (est), Via Dolmabahçe (ovest), Akaretler (nord-ovest) e Via Ortabahçe (a nord). La polizia è stata bloccata lì con quattro veicoli anti-sommossa con cannoni ad acqua e circa 150 agenti di polizia all’ingresso di Via Hayrettin İskelesi. In tutte le direzioni delle barricate sono state erette. Dopo alcune ore la polizia è stata in grado di spingere le persone, e le forze di repressione sono state ampliate. Nuove barricate sono state alzate alla Via Mumcu Bakka e la Via Süleyman Seba per evitare che le forze della polizia entrassero nel Çarşı, che è la zona del bazar di Beşiktaş dove le persone si raggruppano. La polizia ha usato proiettili di plastica quando gli attacchi del popolo si sono intensificati. Gli scontri sono continuati fino a circa le 01:30 (2/6). Infine la polizia ha usato una quantità eccessiva di bombe a gas per disperdere la folla, e la gente ha lasciato le barricate e è rifugiata nei negozi e nei bar intorno, o raggruppata nelle strade interne di Beşiktaş.

Nel frattempo i resistenti a Taksim hanno costruito enormi barricate sulle strade e le vie intorno alla piazza e al Gezi Park per tutta la notte. Inoltre, le persone hanno dato alle fiamme dei veicoli di costruzione. Autobus, autovetture, materiali da costruzione, le barriere della polizia, contenitori di spaziatura, ecc sono stati utilizzati come barricate. Continue reading Turchia: Notizie dalla lotta del Taksim Gezi Park e dalla rivolta in corso