Dal collettivo cinematografico entrocinepía, attraverso il blog di contro-informazione imagen pirata.
Tag Archives: azione diretta
Concepcion, Cile: Barricate e scontri in memoria di Manuel Gutiérrez Reinoso
La scorsa settimana, gruppi di giovani hanno effettuato un blocco stradale al di fuori dell’Università Cattolica di Concepcion, che si concluse con scontri con la polizia antisommossa. Inoltre, hanno sollevato barricate nella zona di Pratt, all’altezza del ponte che collega Concepcion con il quartiere Lorenso Arenas.
Le azioni sono state eseguite in memoria dei 16enne Manuel Gutiérrez Reinoso, che è stato assassinato a sangue freddo dai sbirri della polizia cilena il 25 Agosto 2011.
fonte : Radio Mauricio Morales
Uruguay: Arresto di quattro manifestanti durante la protesta contro l’espansione del porto della Paloma
Come ci informano i compagni del distretto di Rocha, Uruguay, la mattina del 27 Agosto poliziotti della Guardia Repubblicana hanno arrestato 4 persone coinvolte in un’azione diretta di blocco dei lavori del progetto di costruzione autostradale che fa parte del disegno d’espansione del porto e la costruzione di un’impianto di trasporto del legname nella regione.
Visto che il movimento contro i piani dell’industrializzazione della regione era riuscito a bloccare per diversi giorni le macchine di scavo che aprono la strada per far passare i camion con il legno, lo Stato ha inviato nella regione una folla di sbirri, al fine di spezzare la resistenza, in servizio degli interessi capitalistici.
Solidarietà e sostegno per gli arrestati e quelli che danno il massimo per fermare i piani di distruzione della terra e della nostra vita.
La Terra non va venduta, la Terra va difesa!
In attesa d’ulteriori aggiornamenti dai compagni del gruppo d’Azione Senza Confini e della rivista Anarchia.
Atene: Assunzione di responsabilità per attacchi incendiari contro l’Alba Dorata (Chrissi Avgi)
Coloro che seminano il terrore, riceverano il nostro odio.
L’alibi non passano più…
Non esistono elettori illusi dell’Alba Dorata. Coloro che l’hanno sostenuta, l’hanno fatto consapevolmente. Si tratta niente di meno che fascisti.
Coloro che investono nel ruolo della vittima per raccogliere nelle loro misere organizzazioni una decina di poveracci della sinistra in più, seminano solo il disfattismo verso il fascismo.
Finché gli immigrati non costruiscono le loro strutture auto-organizzate d’auto-difesa contro i fascisti e riducono il loro “coraggio” tra miserabili litighi tra di loro e in comportamenti antisociali, stano contribuendo alla diffusione del cannibalismo sociale.
Le uniche persone che ormai non cercano alibi sono i fascisti stessi, apertamente impegnati in un progetto omicida, sotto la copertura degli apparati dello Stato e col sostegno aperto o velato degl’istinti più marci di quella popolazione fascista e medio-borgese.
Per quanto ci riguarda, non abbiamo mai cercato per alibi. La nostra guerra con i bastardi dell’Alba Dorata non è una moda nel contesto della loro (presumibilmente) “inattesa” ascesa. Da anni, li combattiamo nelle strade, nella loro mentalità. Li combattiamo perché sono l’aspetto più terribile, il braccio lungo dei nostri nemici principali: il potere e il capitale. E non li abbiamo mai dato pieta.
– Il 12 Agosto abbiamo incendiato gli uffici dell’Alba Dorata in Via Filolaou nella zona di Pagrati.
– Il 22 Agosto, nella zona di Peristeri, abbiamo ridotto in cenere azienda e veicolo aziendale di proprietà del neo-nazista e teppista Efstathios Boukouras, parlamentare del Korinto con l’Alba Dorata.
Arrivederci…
PS: la nostra solidarietà al compagno Tasos Theofilou.*
* Anarchico/anti-autoritario che è stato arrestato dalla polizia il 18 Agosto 2012, nella zona di Kerameikos ad Atene, ed è ancora tenuto prigioniero per accuse gravi, tra cui il suo presunto coinvolgimento nel caso di rapina a mano armata con l’omicidio d’un cittadino 53 (che ha provato di fare l’eroe nel tentativo di fermare i ladri sulla loro fuga) a Naoussa sull’isola di Paros, il 10 Agosto. Il nome di Tasos Theofilou è stato anche implicato nel caso di R.O. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in particolare, egli è ora nel mirino per gli incidenti che hanno avuto luogo ad Agrinio e nel centro della città di Atene nel 2010.
Belgio-Gand – Nella notte del 6-7 agosto, siamo andati per le strade e abbiamo attaccato due edifici dipingendo messaggi di solidarietà in tutta la città.
Nella notte del 06-07 agosto, siamo andati per le strade di Gand (Belgio) in memoria di Mark Duggan e in solidarietà delle persone rimaste in carcere dopo la seguente insurrezione.
Abbiamo attaccato due edifici e con vernice spray lasciato messaggi di solidarietà in tutta la città.
Uno degli edifici è un centro amministrativo del “de Lijn”, società che organizza il trasporto pubblico.
Essi sono attivamente coinvolti nelle deportazioni, infatti oltre al loro compito di conducenti pubblici, detengono all’interno del mezzo di trasporto le persone senza documenti per poi consegnarle alla polizia.
Per tutte le vite che distruggono, abbiamo rotto le vetrate del loro centro amministrativo e lanciato bombe di vernice. L’altro edifico è una banca che abbiamo imbrattato di vernice. Consideriamo le banche come il simbolo del capitalismo, quindi questa attacco non ha bisogno di molte spiegazioni, oltre i due edifici, parti della città sono state coperte di messaggi.
Tutto questo è stato fatto per amore, rabbia e solidarietà per le persone che sono ancora in carcere e per coloro che erano e saranno in futuro fuori per le strade .
FUOCO A TUTTE LE CARCERI FUOCO A TUTTE LE FRONTIERE FUOCO A TUTTE LE BANCHE!
BTW, non ci importa dei tuoi supertrams!
alcune individualità 😉
Quinto comunicato della CCF/FAI-Messico
Agli/alle incendiar* ed antagonist* affini
Quinto comunicato della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale del Messico:
Tornano gli/le incendiar* in guerra permanente contro ogni autorità!
Tutta la nostra solidarietà col guerriero anarchico individualista Mario López!
Per la distruzione del sistema di dominio!
Per la Liberazione Totale!
Oggi, sono cominciate le udienze del giudizio al compagno Mario López “Tripa”, per le accuse di danni alla proprietà ed attentato alla pace pubblica. Ferm* nei nostri principi e convint* del fatto che la solidarietà sia molto più che parole, la CCF/FAI del Messico ha iniziato il fuoco contro il dominio, distruggendo la sua sporca merce ed attaccando i simboli del potere.
La Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) frazione della Federazione Anarchica Informale del Messico (FAI-M) ha nuovamente dato vita al fuoco liberatore. In un’azione coordinata tra le cellule dello stato del Nuevo León e le cellule dello stato di Puebla, la Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) ha attaccato simultaneamente nel comune di Apodaca, Nuevo León e nel pieno centro storico della città di Puebla, Puebla, incendiando l’impresa Plásticos Viga, della colonia Río Pesquería, comune di Apodaca, Nuevo León, ed il Museo della Rivoluzione Messicana, nel centro storico del comune di Puebla, stato di Puebla, un giorno prima della celebrazione del “Giorno del pompiere”.
Con questo attacco solidarizziamo col cinoagbi Mario López (sequestrato dal Governo del Distrito Federal), esigendo la sua immediata liberazione. Ugualmente, solidarizziamo col guerriero anarco-ecologista Braulio Durán, prigioniero nella città di León, Guanajuato, coi/colle nostr* compas italian* sequestrat* nell’operazione Ardire, con i/le compas incarcerat* in Bolivia, con i/le compagn* prigionier* in Cile, coi/colla compas della Cospirazione delle Cellule di Fuoco prigionier* in Grecia, con i/le nostr* fratelli/sorelle incarcerati in Argentina ed Indonesia e con tutt* i/le nostr* compagn* sequestrat* dal sistema di dominio nel mondo.
A pochi giorni dal nostro primo anniversario, questo nuovo coordinamento informale di lotta anarchica ha colpito ancora il sistema di dominio in solidarietà con i/le nostr* fratelli/sorelle in guerra sequestrat* nelle carceri del mondo, dimostrando che la lotta contro il Potere è pssibile. Perciò facciamo un richiamo a tutt* gli/le anarchici/he d’azione di abbandonare la paura immobilista e le posizioni riformiste dei parassiti servili. Gli/le invitiamo ad accompagnarci nella lotta decisa contro il dominio.
Ancora lasciamo in chiaro che la nostra lotta non è per la trasformazione del capitale e dello Stato, non è per trasformare le loro leggi, non è per qualcosa di meglio, non è per trasformare la tecnologia, non è per trasformare il dominio, non lottiamo contro l’imposizione di questo o di quel presidente, LOTTIAMO PER IL CAOS E LA DISTRUZIONE, LOTTIAMO CONTRO IL POTERE ED IL DOMINIO SIANO DI DESTRA DI SINISTRA, POPULISTI O RIVOLUZIONARI. LOTTIAMO PER L’ANARCHIA.
Saluti ai/alle compagn* delle Células Autónomas de la Revolución Inmediata (CARI-PG), ai/alle compagn* delle Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS), ai/alle compas di Acción Anarquista Anónima, alla Célula Insurrecional Mariano Sanchez Añon, ai/alle fratelli/sorelle del Frente di Liberación de la Tierra, ai/alle Luddistas contra la Domesticación de la Naturaleza Salvaje ed a tutti i gruppi di azione anarchica e tutte le individualità anarchiche ed anarco-nichiliste!
Per estendere la Cospirazione delle Cellule di Fuoco serve solo voglia di lottare per la liberazione totale, benzina e fiammiferi. E’ iniziata la lotta contro l’ordine esistente, facciamo sì che s’estenda in ogni dove.
Tutt* siamo complici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!
Viva i gruppi di affinità anarchica!
Viva l’anarchismo d’azione!
Viva il fuoco liberatore e la polvere vendicatrice!
Forza, compagno Mario!
Forza, compagna Felicity!
Forza, compagno Braulio!
Froza, compagno Gabriel!
Per la demolizione delle prigioni!
per la Liberazione Totale!
Per il coordinamento internazionale anarchico!
Viva il Caos!
Viva l’Anarchia!
Cospirazione delle Cellule di Fuoco/Federazione Anarchica Informale (CCF-FAI)
Messico, 21 agosto 2012
Corinto, Grecia: richiesta urgente per la dimostrazione antifascista (23/8)
Dopo il trasferimento di circa 400 immigrati in un campo militare di Corinto (circa 80 chilometri a sud ovest di Atene) letteralmente nel mezzo della notte, cittadini antirazzisti/antifascisti hanno rilasciato la seguente chiamata di protesta e resistenza immediata:
“L’Iniziativa Antirazzista di Corinto denuncia la conversione del campo militare del Corinto, letteralmente durante la notte, in un campo di concentramento d’ispirazione nazista dove già 400 migranti sono stati imprigionati.
Denunciamo il pogrom razzista sotto il nome di “Xenios Zeus” che oggi è stato avviato anche nella nostra città. Nel processo di questa operazione di polizia, dei nostri concittadini sono detenuti e trasferiti ad Atene, con il colore della loro pelle come l’unico criterio per questa detenzione di massa- più di 100 persone sono già state arrestate.
La nostra risposta è chiara: nessun campo di concentramento mai e da nessuna parte. Ci rifiutiamo di rivivere l’orrore del fascismo. Le autorità vogliono che noi iniziamo a mangiarci ed accusarsi a vicenda. Noi diciamo no al cannibalismo sociale. Dobbiamo combattere l’impoverimento, non il povero!
Tutti alla manifestazione di protesta contro i pogrom ed i campi di concentramento fascisti, oggi: Giovedi, 23/8, da 18.30 alla Piazza Perivolakia a Corinto
Niente di tutto questo a Corinto, né da nessuna parte – Stop ai campi di concentramento ed i pogrom razzisti ”
vedi il poster
Si deve sottolineare che nel primo mattino (secondo un video dai mainstream media) fascisti, membri ufficiali di Chrissi Avgi / Alba Dorata, fecero la loro comparsa al di fuori del campo militare ed hanno tentato di bloccare l’ingresso dei veicoli di “Xenios Zeus”, presumibilmente “protestavano” perché una struttura militare è stata scelta dallo Stato come campo di concentramento per gli immigrati… È molto probabile che la tensione aumenterà nella città di Corinto nelle prossime ore
Grecia: Intervento / manifestazione antifascista nel centro di Atene
Azioni antifasciste si sono svolte in numerose città greche da quando la massiccia repressione della polizia contro gli immigrati / rifugiati sia iniziata, nei primi d’Agosto, e in particolare dopo che un uomo sia stato pugnalato a morte apparentemente dai nazionalisti nel centro di Atene (12/8).
Martedì, 21 Agosto, a mezzogiorno, circa 150 compagni sono scesi nelle vie centrali d’Atene, nelle aree di Omonia, Monastiraki e Thissio, per manifestare contro il terrorismo dello stato / fascista.
Questo intervento di strada era una prima risposta minima agli attacchi omicidi ed ai pogrom contro gli immigrati. A partire da Monastiraki, antifascisti hanno effettuato affissioni, distribuito dei testi multilingue ai passanti ed hanno marciato per le vie Athinas, Sophocleous, Sapphous, Sarri, Asomaton ed Adrianou.
I compagni hanno protestato esattamente dove, all’alba del 12 Agosto, i picchiatori fascisti hanno ucciso un immigrato dopo aver tentato di attaccare altri due. Sono intervenuti con il discorso anarchico nei quartieri del centro, dove vivono molti immigrati e rifugiati, lavorano ed escono nonostante il fatto che i controlli d’identità e gli arresti sono ancora frequenti nel corso della giornata.
Nel poster multilingue (incollato ampiamente dai compagni) si legge:
Domenica scorsa il 12 Agosto, 5 fascisti, a cavallo di moto, hanno accoltellato a morte un giovane immigrato in via Anaxagora, nel centro (occupato dalla polizia) di Atene. Poco prima, avevano cercato di accoltellare altri due immigrati. La polizia e il ministro sapevano fin dal primo momento che si trattava di un omicidio razzista, tuttavia, né il nome della vittima è stato mai annunciato, né gli assassini sono stati trovati. E come farlo, quando la maggior parte poliziotti hanno la stessa mentalità con gli assassini fascisti della “alba dorata”? La metà di loro hanno comunque votato per questo partito alle ultime elezioni nazionali.
Viviamo nei giorni e nelle notti dei coltelli. Solo negli ultimi sei mesi, 500 attacchi da parte di fascisti si sono svolti contro gli immigrati, per lo più lavoratori. Viviamo in tempi che ricordano i pogrom nazisti. Dal momento che il 2 Agosto più di 8000 trasferimenti di stranieri dalla polizia verso il centro di detenzione in via Petrou Ralli e 1600 arresti d’immigrati sono stati effettuati in seguito all’enorme operazione della polizia “Xenios Zeus”.
Noi crediamo che tutte le persone dovrebbero vivere in dignità, in solidarietà e in uguaglianza, indipendentemente dal loro paese d’origine, il colore della pelle, la religione e il sesso, a prescindere dal fatto che abbiano o meno i documenti. Noi crediamo che gli attacchi fascisti / razzisti e assassini non devono essere lasciati senza risposta.
Dobbiamo combattere insieme come “indigeni” e immigrati contro il razzismo, il nazionalismo, il fascismo e il totalitarismo di qualsiasi tipo, come parte della lotta contro lo Stato e il Capitale. Dobbiamo lottare per un mondo senza oppressione e sfruttamento, senza confini e capi.
Il silenzio è complicità
Contro pogrom sanguinosi e razzisti
Abbattere i fascisti in ogni quartiere
persone in lotta contro lo stato e il terrorismo fascista
$ile: Propaganda sui muri di Santiago
Da Santiago, con un sacco di amore, inviamo queste immagini di propaganda che sono stati fatte in diversi luoghi a Santiago questo mese (6-10 Agosto).
“Nessuno potrà mai essere dimenticato, dalle nostre città imprigionate noi, i compagni che siamo fuori dalle prigioni della tortura e dell’isolamento, saremmo ovunque, lottando, attaccando e distruggendo ogni simbolo del Capitale che vuole opprimerci. Le nostre armi, la solidarietà e la memoria sono già caricate ed è il momento per essere sparate”.
Ai nostri compagni rapiti in questa guerra nel territorio $ileno: Carla, Ivan, Freddy, Marcelo, Juan e Luciano, e al caduto, Mauricio Morales, compagno presente, e a tutti i compagni che lottano in questa guerra in tutto il mondo. Forza e resistenza solidale con il popolo Mapuche!
Compagni, non siete soli. Ci sono molti, per questo i nostri nemici ci chiamano ratti, ed è per questo ci siamo ovunque, nessuno potrà mai fermarci, dovranno morire prima, solo allora ci fermiamo.
Salute e lunga vita alla rivolta!
* Adrián Díaz Cayuqueo è un compagno arrestato a $ile il 28 Giugno dopo le rivolte studentesche del Marzo. Quel giorno, un camion della Gendarmeria ha attraversato la zona dei disordini e nella confusione si è schiantato contro un palo della luce. Alcuni manifestanti incappucciati hanno visto i carcerieri ed hanno attaccato coloro che hanno lasciato il camion, poi 2 molotov sono state lanciate contro il camion, senza fare grossi danni. Adrián è ora in detenzione preventiva (80 giorni fino al processo), dopo essere stato accusato di “possesso di dispositivo di carico incendiario” e “incendio doloso”, accusato di gettare le molotov che hanno toccato la ruota posteriore.
Egaleo, Atene: Azione in solidarietà con Thomas Meyer-Falk
Nella notte del 7 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà per il prigioniero impenitente red-skin/rash Thomas Meyer-Falk allo svincolo della via Iera Odos con il viale di Thivon ad Egaleo, dove c’è molto traffico. Sullo striscione si legge “Libertà per Thomas Meyer-Falk … e tutti i fuorilegge politici.” Purtroppo è rimasto appeso solo per 1 giorno e mezzo nel luogo, alcuni stronzi l’hanno tirato giù.
La nostra solidarietà non si fermerà fino a quando Thomas sarà finalmente uscito dalle galere della democrazia tedesca!
Potete scrivergli a questo indirizzo (per ora):
Thomas Meyer-Falk
C/O JVA-Zelle 3113, Schonbornstrasse 32, D 76646 Bruchsal
Deutschland / Germania
Portogallo: Striscioni e slogan nella città ribelle di Setúbal
Nella città di Setúbal, terra combattiva che richiama le lotte dei lavoratori anarco-sindacalisti del primo Novecento, la vita e le battaglie dei pescatori, le lotte popolari contro il co-incenerimento e la distruzione della natura da parte dell’Industria di Materiali da Costruzione “Secil” (secondo produttore di cemento pesante in Portogallo) e più recentemente contro i villaggi turistici della località di Troia e del suo sviluppo, come treni ad alta velocità e cenrtificazione della città, alziamo bandiere nere di protesta e di conflitto, un grido di appello ad un singolo percorso di lotta: il percorso rivoluzionario. Perché non c’è niente di più naturale che essere contro il Capitale
Per una terra libera! Morte allo Stato ed il Capitale
1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione
Facciamo un richiamo per dieci giorni di azioni di propaganda, in più posti possibili, con l’obiettivo di promuovere le lotte che sono più o meno note, ma nello stesso tempo del tutto sconosciute a molte persone. Gli individui oppure gli gruppi che desiderano partecipare a questi dieci giorni sceglieranno le tematiche ed i mezzi secondo i propri criteri e dinamiche, per il rafforzamento della solidarietà internazionale e reciproca. Continue reading 1-10 Agosto 2012: Richiamo di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione
Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene
Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):
Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.
Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.
Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.
Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.
In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!
Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…
Avanti, compagni! Indietro, spie!
Atene: Manifesto di solidarietà appeso all’occupazione di Skaramaga
A seguito di numerose azioni in tutta la Grecia nei giorni precedenti in solidarietà con le occupazioni Draka nella città di Agrinio e Apertus nella città di Corfù, che siano state colpite da attentati incendiari, persone provenienti dall’occupazione Patission 61 & Skaramaga hanno espresso il loro sostegno di fatto attraverso la diffusione di contro-informazione sulla repressione crescente contro gli spazi liberati.
L’occupazione di Skaramaga è una tra le tante imprese anarchiche aperte che sono state emerse subito dopo la rivolta del Dicembre 2008. I suoi occupanti hanno già affrontato anche loro un raid della polizia ed uno sfratto la scorsa estate, il giorno stesso in cui scriviamo queste righe (29 luglio). Poche ore dopo quella operazione di polizia, l’edificio è stato rioccupato, e continua quindi ad ospitare delle assemblee regolari insieme a molti progetti di lavoro ecc.
Giovedì, 26 Luglio, è stato effettuato un incontro di contro-informazione microfonica dai compagni nel centro di Atene, sulla via Patission, in solidarietà con le occupazioni Apertus e Draka e con tutti gli spazi occupati politici che sono mirati da parte dello Stato / Capitale e minacciati di sfratto.
Durante questo intervento di strada, che durò circa tre ore, testi e volantini sono distribuiti ai passati sensibilizzando l’opinione pubblica contro tutte le macchinazioni dello Stato e degli fascisti / parastatali teppisti, che tentano di intimidire (anche) il movimento delle occupazioni.
I compagni dell’occupazioni di Skaramaga hanno fatto un richiamo per la resistenza contro i piani di saccheggio sociale, e due dei loro slogan sono:
Il fuoco non ci può bruciare… perché il fuoco brucia dentro di noi
Sbirri, procuratori, investitori, fascisti…vi aspettiamo qui.
Bristol, Inghilterra: Attacco contro la sede della compagna multinazionale GDF Suez
Ieri sera (24 Luglio) abbiamo visitato gli uffici della GDF sull’Anglo Parco Speedwell, abbiamo spaccato circa 20 finestre intorno l’edificio (sia sul piano terra ed al primo piano) ed abbiamo lasciato delle scritte di spray affianco l’ingresso principale che dicevano, ecocidio (con una freccia che puntava al logo aziendale) e la scritta A.C.A.B. con un simbolo anarchico.
GDF (pur non essendo ancora molto famosa in Inghilterra) è una società globale di energia e servizi con molte attività, tra le altre cose è stata un pioniere dell’energia nucleare in Europa (tra cui anche il Regno Unito, dove sta in attesa per la preparazione d’un nuovo reattore a Sellafield), è coinvolta con la costruzione di infrastrutture della polizia qui in Sud-Ovest, gestisce 15 pubblico-private carceri e sistemi di sorveglianza con telecamere in centinaia di città e paesi in Francia, fornisce sistemi di comunicazione per l’industria della difesa, sicurezza per gl’impianti di petrolio della Total in Nigeria…
La GDF non ha premuto il grilletto uccidendo Mark Duggan, non ha colpito col manganello per uccidere Ian Tomlinson, o schierata alle strade per proteggere i fascisti della Lega Inglese per la Difesa (English Defence Leauge), ma fa parte dei tanti componenti della corporazione del controllo autoritario. La GDF è la società che fornisce servizi di management per la costruzione ed il mantenimento di due nuove stazioni della polizia ad Avon e Somerset, per una nuova base operativa a Bridgwater, per due centri di custodia ed interrogazione a Patchway e Keynsham, ed un centro di formazione per armi da fuoco a Portishead che viene condiviso dalla polizia di Wiltshire e Gloucestershire. La domanda che la GDF dovrà porsi è: possono i suoi nuovi partner tenerla al sicuro ovunque?
La collaborazione della GDF con le forze della legge e dell’ordine si è estesa con l’equipaggiamento degli poliziotti con un sistema mobile di sorveglianza Smart CCTV in occasione del vertice del G20 dei leader mondiali a Cannes lo scorso Novembre. La nostra azione viene come risposta alla chiamata di solidarietà agli dieci manifestanti appena condannati pesantemente per la ribellione contro il vertice del G8 a Genova nel 2001, e l’anniversario della morte di Carlo Giuliani dalla polizia il 20 Luglio durante questi scontri. Il G8 torna in Gran Bretagna l’anno prossimo: che sia questo un assaggio della ricezione che avranno.
La GDF ha messo un sacco di impegno nel rappresentare se stessa come un’impresa di mente ecologica, con la prevedibile retorica sulla “terza rivoluzione industriale” di basse emissioni di carbonio per l’energia, stoccaggio di idrogeno, veicoli elettrici e tutto il resto. L’Energy Centre della GDF nel Parco Olimpico afferma che ridurrà le emissioni dei Giochi di Londra – un tentativo ridicolo di mascherare con ecologia uno dei gioielli più coronati del dominio capitalistico mondiale, che è in realtà un disastro per l’ambiente e per gli sfruttati ovunque vada. Lo scopo di tutte queste soluzioni tecnologiche non è quello di fermare i danni enormi che la civilizazione ha causato al pianeta ed alla nostra propria natura selvaggia, ma di perpetuare all’infinito lo stesso sistema che sta divorando la terra.
Un esempio di questo è la costruzione dalla GDF della diga idroelettrica in Jirau nel Brasile. Questo progetto è tristemente noto per il suo totale disprezzo verso un grande ecosistema di foresta pluviale, disboscando la regione, minacciando di sradicare le tribù che si trovano in isolamento volontario o che sono totalmente incontattate, e portando diverse specie di pesci migratori verso l’estinzione.
Ci siamo sentiti ispirati dai giovani coraggiosi che sono scesi di recente al Birmingham per organizzare un agguato armato alla polizia durante l’insurrezione della scorsa estate. È estremamente incoraggiante vedere che questo tipo di istintiva auto-organizzazione è ancora scritto nella memoria selvatica degli esclusi, ed è per questo che lo Stato li punisce così pesantemente.
Attacchi precedenti GDF e dei loro interessi in altri paesi:
1, 2, 3
Svizzera: Richiamo di solidarietà per i giovani che sono stati arrestati nel mese di Luglio a causa delle azioni del Primo Maggio
Chiediamo la libertà per i prigionieri del 1º Maggio [21 Luglio 2012]
Martedì, 10 Luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. La maggior parte di loro hanno tra i 18 e 20 anni. È ovvio che la repressione mira ai giovani per mostrarli che la loro esistenza potrebbe essere in pericolo, per umiliarli e spaventarli mentre sono ancora a scuola o in formazione o in un posto di lavoro. I compagni sono stati arrestati e presi in custodia. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati arrestati a causa delle attività del 1º Maggio, sia alla manifestazione del mattino, così come durante il pomeriggio attorno alla festa rivoluzionaria e intorno alla zona Kanzlei, a Zurigo.
Lo Stato, rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e dal sistema giudiziario, sta mostrando la sua politica di potenza con insistenza, dimostrando che vuole il controllo totale di tutti gli spazi pubblici. Vogliono spaventare chiunque vuole essere in uno spazio pubblico e mostrare la sua politica e le proprie idee. Questo non è diventano chiaro solo il 1º Maggio, ma anche dopo con un aumento evidente del controllo e della sorveglianza degli spazi pubblici, con la caccia ai “gruppi indesiderati” con il pretesto di aumentare il valore della città (come viene quotidianamente fatto dalle pattuglie della polizia del Parco Bäcker) o perseguitando i partecipanti dei partiti illegali. In tutti questi casi gli attacchi dello Stato mirano ad esporre la politica di potenza ed a dimostrare che niente e nessuno è tollerato negli spazi pubblici quando gli usa al di fuori del controllo statale.
Non ci intimidiamo e non ci spaventiamo da questi attacchi. Sappiamo che gli spazi pubblici sono nostri e gli useremo e gli difenderemo. Per questo motivo dobbiamo lavorare insieme per combattere e difendere i nostri spazi.
Siete invitati a firmare questo appello di solidarietà. Se voi o la vostra organizzazione vuole firmare questo manifesto può scrivere una email a jugend [at] aufbau.org e inviarlo ad altri.
Arresti in occasione del 1º Maggio
Martedì, 10 luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. Sono stati arrestati e presi in custodia. Sono stati accusati di aver partecipato ad azioni illegali il 1° Maggio.
Questi arresti si inseriscono perfettamente in altre azioni repressive della polizia negli ultimi mesi. Le autorità statali hanno reso chiaro che le attività in luoghi pubblici le quali sono al di fuori del controllo ufficiale sono considerate illegali e saranno fermate o addirittura sciolte dalle forze di polizia. Che si trattasse di una manifestazione d’un partito su la piazza pubblica di Zurigo nell’estate del 2011, o d’un partito illegale in un complesso industriale abbandonato a Basilea nel 2012, dei tifosi di calcio che hanno marciato per le strade verso lo stadio, o come ora, la gente per le strade il 1° Maggio nel 2012: Quando la gente scendere per le strade senza un permesso ufficiale, lo Stato (rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e il sistema giudiziario) reagisce in modo duro. Ci sono custodie di lungo termine per le persone che vengono arrestate, una grande quantità di lavoro viene messa in atto per trovare colpevoli (con la polizia di spendere ore per guardare video e fotografie). Inoltre, vi è un numero immenso di poliziotti in tenuta antisommossa e un sacco di poliziotti infiltrati con abiti civili o sotto in giornate come il 1º Maggio, e tutto questo per cercare di dimostrare un reato che la legge chiama “violazione della pace del Paese” (Landfriedensbruch).
Useremo gli spazi pubblici – non ci fermeranno!
Lo spazio pubblico è vitale per noi, abbiamo bisogno di comunicare, di elaborare idee e di entrare in contatto con gli altri. È il luogo dove le idee politiche, sociali e culturali possono essere condivise con gli altri. Abbiamo bisogno di spazio che non può essere controllato dalla polizia, dove possiamo festeggiare senza la pressione di spendere soldi. Lo abbiamo bisogno per utilizzarlo per eventi e manifestazioni di solidarietà. Nessuno ci impedirà di utilizzare gli spazi pubblici.
Questo significa anche che dobbiamo essere consapevoli del significato che l’utilizzo dei spazi pubblici abbia per noi. Dobbiamo occupare questi spazi e di difenderli. In altre parole, non dobbiamo solo parlare di ciò che vogliamo fare, ma in realtà farlo. Lo spazio pubblico è lì per essere usato da noi, non è lì per essere controllato dalla polizia repressiva. Facciamo difendere il nostro spazio pubblico quando si tenta di sopprimere la resistenza come hanno fatto con questi arresti. Non fatevi ingannare quando lo Stato cerca di controllare le nostre attività distribuendo “permessi di partito” a Zurigo per feste (illegali) che prima erano fuori dal controllo dello Stato.
L’iniziativa deve rimanere nelle nostre mani.
I nostri compagni arrestati sono in buone condizioni. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati accusati di disturbare la “quiete pubblica”. Stanno cercando di processare per alcuni di loro per uso di fuochi d’artificio ed anche per il ferimento di un poliziotto in abiti civili. I nostri compagni si rifiutano di testimoniare. Hanno buoni avvocati. La solidarietà è forte, stiamo buttando dei fuochi d’artificio regolarmente di fronte alle prigioni dove sono detenuti i nostri compagni prigionieri per farli sapere che non sono soli. Se siete interessati al lavoro di solidarietà scrivete a rotehilfe [at] aufbau.org. Posta per i prigionieri può essere inviata in via Rote Hilfe, Postfach 1121, CH-8026 Zurigo.
L’esperienza dimostra che ha senso rimanere attivo dopo essere stato arrestato. Una persona in stato di arresto che si rifiuta rigorosamente a testimoniare ed ha un avvocato ha maggiori possibilità di non essere condannato. Questi sono diritti che ogni persona che venga arrestata abbia e dovrebbero essere usati. Un bel po delle persone che sono state arrestate la scorsa estate alle feste illegali nel frattempo – con l’aiuto di avvocati – sono state assolte. Altri compagni che sono stati arrestati il 1° Maggio non siano stati condannati in quanto si sono rifiutati di testimoniare e non hanno accettato alcun ordine penale. Siamo sicuri che i nostri compagni che sono stati arrestati combatteranno collettivamente, rimarranno militanti e non saranno spaventati dalle minacce.
Rivolgiamo i ruoli – Portiamo il capitalismo al processo!
Rote Hilfe Schweiz, July 2012
aufbau.org | rjz.ch
Paesi Bassi: Il movimento delle occupazioni non è morto
Uno può pensare che dopo la criminalizzazione della pratica di occupare edifici vuoti nei Paesi Bassi, nel 2010, il movimento degli squatter è morto. Ma per la verità non lo è. In tutto il paese, gli edifici abbandonati accolgono nuove persone e delle cose ancora accadono.
Mentre la situazione è diventata più difficile nella città di Amsterdam, a causa dell’atteggiamento del nuovo sindaco che crede che “una legge è una legge e va applicata”, gli occupanti continuano. Due nuovi posti sono stati occupati questa fine settimana nella parte orientale della città. Qui potete leggere in olandese la dichiarazione rilasciata dagli occupanti di uno dei due spazi per informare i residenti sul loro progetto. L’edificio è stato occupato da un vasto gruppo di persone, in un’azione che è stata accolta bene dalla parte dei vicini. In precedenza, lo stesso giorno, 50 squatter hanno aiutato all’occupazione d’un altro edificio che era vuoto per molti anni.
Ebbene, non mancano anche altri spazi vuoti, come nel caso di Ede e Utrecht.
Inoltre, una vecchia fattoria è stata recentemente occupata ad Eelderwoude, un piccolo villaggio vicino alla città di Groningen, nel nord.
Ci sono anche molte altre cose che accadono, senza essere necessariamente comunicate attraverso la rete, come a Rotterdam, che la gente sta ancora occupando a Crooswijk, nel quartiere dove tutto il piano di sviluppo urbano è stato arrestato e le autorizzazioni per le demolizioni sono scadute per quanto riguarda le strade che per la maggioranza si trovano case occupate oppure anti-squat (un termine che si riferisce alla pratica che utilizzano le case immobiliari oppure le compagnie di sicurezza private per garantire che un edificio abbandonato o vuoto non verrà occupato. Le case immobiliari affittano queste case ad un prezzo molto economico a persone che accettano di diventare dei cani che tutelano la proprietà da eventuali tentativi d’occupazione. Naturalmente, questi infami vivono sotto un controllo orwelliano, mentre possono finire per strada in qualsiasi momento in cui le aziende otterranno un contratto di locazione o di vendita per l’immobile.)
Inoltre, Valreep, un centro sociale nella città di Amsterdam che sia stato occupato per quasi un anno (dopo il divieto dello squatting) è rapidamente diventato un sito molto frequentato e popolare, dove c’è anche un bellissimo progetto di giardino.
Inoltre, i centri sociali di lunga storia sono ancora in piedi, come è il caso di Spoorloos Huize, nel comune di Emmen, e Joe Garage ad Amsterdam.
Seattle, USA: Attaccate due banche ed un negozio di Starbucks
Ieri sera (15 Luglio) a Seattle abbiamo rotto le finestre di due banche e d’un negozio di Starbucks. È triste che così tante persone concepiscono le banche come istituzioni di sfruttamento ma ancora si rifiutano di compiere un passo in avanti per attaccarle, e per quanto riguarda di rompere un Starbucks, può essere l’unica tradizione di Seattle che vale la pena continuare dal periodo delle dimostrazioni contro l’OMC (WTO).
Questi atti specifici sono stati fatti in solidarietà con le dieci persone condannate a lunghe pene detentive in Italia pochi giorni fa per la loro partecipazione alle attività di anti-G8 del 2001, così come la recente repressione contro gli anarchici in Italia nota come “Operazione Ardire”.
È importante ricordare che in tale occasione, nel 2001 la polizia ha ucciso Carlo Giuliani ed ha torturato ed imprigionato centinaia di persone. Vale anche la pena ricordare che è sempre possibile per migliaia di persone a sollevarsi, come hanno fatto a Genova nel 2001, ed attaccare le manifestazioni del marcio sistema di cui tutti noi viviamo sotto…
Agrinio, Grecia: L’occupazione Apertus attaccato dai fascisti
Il 10 Luglio, appena un giorno dopo una azione diretta effettuata con successo dagli antifascisti della città di Agrinio, un attacco incendiario molto pericoloso ha avuto luogo al centro sociale Apertus. Di seguito il comunicato degli occupanti:
Nella serata di Martedì 10 Luglio, poco prima della mezzanotte, lo spazio sociale libero dell’occupazione Apertus, è stato attaccato con un ordigno esplosivo-incendiario, causando danni. Inoltre, fuoco si è esteso nel cortile dell’occupazione. Lo spazio in quel momento era vuoto e non ci sono stati feriti. L’esplosione è stata sentita in tutta l’area di Agios Dimitrios. Vicini di casa si sono precipitati nella zona, hanno spento il fuoco ed hanno immediatamente avvertito persone dall’assemblea dell’occupazione.
L’occupazione Apertus, costituisce da due anni ormai, uno spazio politico di incontro e collettivizzazione, il cui scopo non è semplicemente quello di operare, ma di costruire strutture di solidarietà sociale e promuovere le lotte all’interno della città. Quindi, oltre ad eventi politici, dibattiti, presentazioni di libri, proiezioni di film, festival, ecc tenuti nello spazio dell’occupazione, si organizzano all’interno della città dei bazar gratuiti, rappresentazioni teatrali, ecc. La nostra preoccupazione ed obiettivo principale rimane la connessione con la comunità locale e le sue lotte sociali.
Non c’è bisogno di avere una conoscenza di spionaggio per capire che questo attacco squadrista può venire solo dal circolo dell’organizzazione neo-nazista Chrissi Avgi/Alba Dorata. Un’organizzazione che striscia come un serpente nel contesto sociale versando del veleno razzista lungo il suo cammino, che con le sue ossessioni nazionaliste cerca di seminare dissidi tra gli oppressi, che costituisce una riserva informale della repressione dello Stato… Un’organizzazione, che finge di essere “anti-sistemica” “filantropica”, “anti-memorandum”, cercando di coprire il suo ruolo reale che non sia altro dalla gestione del capitalismo nella crisi. Ovunque mettono piede i “albadorati”, quindi, promettono a coloro che li seguiranno aiuto per risolvere i loro problemi, per trovare un lavoro, per poter andare a fare la spesa, come dicono, senza aver paura… Nella regione di Agrinio distribuiscono promesse per la risoluzione, una volta per sempre, del “problema della criminalità dei Roma” sognando in realtà un pogrom che si riferisce direttamente al fascismo di Hitler. Mentre proclamano clamorosamente di eseguire un lavoro sociale ed una legittima attività politica dietro le quinte accoltellano degli immigrati, mettono ordigni incendiari in luoghi autogestiti. Infatti ad Agrinio la conferma di questa cosa è l’attacco all’occupazione Apertus come anche la scena di attacco contro i Roma nella zona di Panaitolio (vicino alla città di Agrinio). In questo modo fanno rivivere un moderno apartheid, responsabilità per il quale hanno anche alcuni media locali che a lungo stanno creando il giusto clima.
Ma i problemi all’interno della società derivano dalla natura del sistema capitalistico e dalle relazioni sociali che esso crea. Nessuno avrà un aiuto complessivo facendo “una telefonata all’Alba Dorata”. Queste lattine di Alba Dorata che oggi offrono generosamente il loro aiuto, domani chiederanno dei ricambi, così come fanno i patroni e i protettori. In ogni caso l’idea per la creazione di pattuglie private nei quartieri assomiglia ad un buon affare. Noi sollecitiamo la comunità locale, di non credere alle bugie delle personalità losche che formano il nucleo locale dell’organizzazione fascista, di non consentire alle faccie-fasciste dei “albadorati” di intromettersi nella quotidianità della loro vita. Di voltare le spalle ad ogni aspirante patrono degl’interessi sociali.
La storicità della crisi dimostra che essa porta all’intensificazione dello sfruttamento, alla miseria e al fascismo sociale. L’uscita dalla crisi non verrà né da parte dello Stato né dai parastatali o dalle bande squadriste. La nostra difesa contro la crisi sono le relazioni reciproche e di mutuo sostegno ed aiuto, l’auto-organizzazione, le strutture sociali, la fratellanza e la solidarietà. Solo in questo modo potremo stare su i nostri piedi e preservare la nostra dignità.
Gli “episodi” (come dispregiativamente vengono riportati dalla stampa borghese locale), che hanno avuto inizio con i tentativi dell’Alba Dorata di presentarsi ad Agrinio, non sono una “faida” tra alcune parti estreme. Derivano dalla stessa storia di Agrinio… Una città con un percorso combattivo profondo, con ricordi di sanguinose lotte dei lavoratori, con esecuzioni di massa ed impiccagioni pubbliche, non possa lasciare i discendenti degli informatori, degli collaboratori e dei Tedesco-Tsoliades di vagare per le strade, i vicoli e i campi fingendo di essere salvatori.
La nostra risposta è politica e deriva direttamente dal movimento!
Nemenno un passo indietro!
Né ad Agrinio, né da nessuna parte
Spacciamo i fascisti nelle città e nei villaggi
11 Luglio 2012
Occupazione Apertus
Via Kalivion 70, Agrinio
Grecia: Azione antifascista ad Ioannina
I fascisti parlamentari stanno cercando di acquisire consenso buttando dei soldi al mercato locale della città di Ioannina, ed altrove. Compagni antifascisti hanno voluto ricordare a tutti gli “acchiappa-soldi” che fanno affari con i nazisti che il commercio del fascismo non porta solo profitti, ma causa anche danni…
I neonazisti della Chrissi Avgi/Alba Dorata, nel tentativo di uscire dalle loro fogne sulla città di Ioannina, hanno delegato alla tipografia di A.Exarhos, che si trova in via Riga Fereou 3, di stampare adesivi e portachiavi per il loro gruppo.
Venerdì, 29 giugno, antifascisti hanno visitato il negozio di Exarhos, con l’obiettivo di dare un chiaro segno che la collaborazione con i nazisti non è tollerata e non rimarrà senza risposta, ed distrutto tutto il materiale fascista. C’è stato uno scontro verbale, lo slogan ‘Guerra ai sostenitori del fascismo‘ è stato scritto sulla vetrata del negozio, e diversi adesivi neo-nazisti stampati che sono stati trovati vennero distrutti.
Grecia: Recenti sabotaggi antielettorali, anticapitalisti e contro la sorveglianza elettronica
Atene: Attacchi incendiari da parte della nuova Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI-FRI
Questa traduzione del testo dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore che in precedenza era resa pubblica dal Contra Info qui è dedicata ai tutti/e compagni/e in Italia che nell’ultimo periodo vengono pressi di mira per l’ennesima volta da parte delle autorità. La solidarietà è l’arma del popolo!
Assunzione di responsabilità per gli attacchi incendiari da parte dei Gruppi Rivoluzionari per la Dispersione del Terrore (CCF/FAI-FRI)
La citazione seguente è dedicata agli rivoluzionari anarchici Giannis Michailidis e Dimitris Politis, che sono ricercati per la partecipazione all’organizzazione rivoluzionaria anarchica CCF e non si arrenderanno mai! Che i nostri incendi vi diano forza e le nostre ceneri nascondino le vostre tracce, fratelli.
“Se mi guardo attorno mi vien voglia di vomitare. Da una parte lo scienziato a cui devo credere per non essere ignorante. Dall’altra il moralista e il filosofo dei quali devo accettare i comandamenti per non essere un bruto. Poi viene il Genio che devo glorificare e l’eroe innanzi al quale devo inchinarmi commosso.
Poi viene il compagno e l’amico, l’idealista e il materialista, l’ateo e il credente e tutta un’altra infinità di scimmie definite e indefinite che vogliono darmi i loro buoni consigli e mettermi, finalmente, sulla buona via. Perché – naturalmente – quella su cui cammino io è una via sbagliata, come sbagliate sono le mie idee, il mio pensiero, il mio tutto.
Io sono un uomo sbagliato. Essi – poveri pazzi – sono tutti pervasi dall’idea che la vita li abbia chiamati ad essere sacerdoti officianti sull’altare delle più grandi missioni, poiché l’umanità è chiamata a dei grandi destini…
Questi poveri e compassionevoli animali deturpati da bugiardi ideali e trasfigurati dalla pazzia, non hanno mai potuto comprendere il miracolo tragico e giocondo della vita, come non hanno potuto accorgersi mai che l’umanità non è affatto chiamata da nessun grande destino. Se qualche cosa avessero compreso di tutto ciò, avrebbero almeno imparato che i cosiddetti loro simili non hanno voglia affatto di rompersi l’osso spinale per cavalcare l’abisso che l’uno dall’altro separa.
Ma io sono quel che sono, non importa cosa.
E il gracidare di queste multicolori cornacchie altro non serve che a rallegrare la mia personale e nobile saggezza. Non udite, o scimmie apostoliche dell’umanità e del divenire sociale, qualche cosa che romba al di sopra dei vostri fantasmi?
Udite, udite! È lo scrosciare saettante delle mie furibonde risate, che su, nell’alto rimbomba!”
[Renzo Novatore, con pseud. Brunetta l’Incendiaria]
Innanzitutto vogliamo chiarire che lo scopo di questa analisi non è affatto la formulazione di una teoria. Invece, si sceglie come mezzo per la diffusione della visione rivoluzionaria ed ha come scopo principale il consolidamento pratico e il rafforzamento delle resistenze collettive all’autorità, nello stesso modo in qui essa indebolisce i rapporti personali e priva di significato la vita quotidiana.
Il contesto storico odierno trova il capitalismo in tumulto ed i equilibri interni della società in mutazione. I meccanismi inerenti al sistema per la sua riproduzione ed auto-equilibrio funzionano sempre più intensamente. Così, i Stati, come il meccanismo di base per assicurare il totalitarismo, si impegnano a rafforzare tutti i loro mezzi di sottomissione pratici ed indiretti.
In questa condizione, come previsto, sempre più gruppi sociali entrano in contatto con il lato disgustoso dell’autorità. Questo non significa che le persone elaborano le loro esperienze nello stesso modo. Sono pochi quelli che finora concepiscono la vera natura disumana del capitalismo. La sua anima maliziosa. Ancora più meno sono quelli che hanno le palle per liberarsi nella prassi, anche se brevemente, dai quadri soffocanti del potere. Per questo motivo è assurdo di credere che sia possibile, così semplice, un cambiamento del mondo, una rivoluzione mondiale. Tuttavia, la guerra con il potere esiste ed esisterà per sempre, fino a quando anche un unico uomo si sente limitato ed evaderà dalla sua prigione.
Noi seguiamo il nostro cammino attraverso la rete caotica dell’autorità che si estende nella società. L’obiettivo è l’annullamento con la prassi della più profonda concezione di restrizione che possiamo identificare in qualsiasi situazione. Per raggiungere questo obiettivo scegliamo azioni che per la etica della società sono estreme. La legge della città è rimasta la stessa con la legge della giungla. Dopo quasi 4000 anni di evoluzione della civiltà, l’uomo non è riuscito ancora a superare con la sua logica il gioco contenzioso della dominazione del più forte. Allora attacchiamo furiosamente l’esistente, non per vincere in qualche battaglia di superiorità, ma per distruggerlo completamente. Proclamiamo, con ogni nostra azione, la guerra a qualsiasi cosa rafforzi o rappresenta il potere del cazzo per soddisfare i nostri desideri. Perché abbiamo capito che non c’è altra strada per recuperare la libertà al di là dell’infinita lotta dentro e fuori i confini del sé.
Dovunque ti trovi, scava in profondità.
La sorgente è là sotto.
Non ti preoccupare, se la gente
cupa griderà: “C’è l’inferno, là sotto!”
[Friedrich Nietzsche]
Nella notte di Sabato, 12 Maggio, ad Atene, abbiamo scelto di colpire un veicolo delle Poste Elleniche (ELTA) che era parcheggiato nella Piazza Cyprou nel quartiere di Holargos con un semplice ordigno incendiario di 1,5 litro di benzina, e la chiesa di Aghios Ioannis (San Giovanni) all’incrocio di Via N.Dimitrakopoulou e Petmeza nel quartiere di Makrygiannis (vicino alla collina Filopappou) con 3,5 litri. Il furgone delle Poste Elleniche è distrutto completamente mentre nella casa di Dio sono stati causati danni ingenti. Queste azioni sono state “nascoste” da parte dei media. Per quanto riguarda se sono state fatte, è testimoniato dalle ceneri che abbiamo lasciato nei posti in questione. Quando effettuiamo azioni di questo genere o quando infrangiamo altre leggi, quando rompiamo gli imperativi sociali dissolvendo i confini predeterminati tra di noi per creare relazioni oneste, siamo felici perché siamo liberi. La cosa più importante è la consistenza naturale alle nostre azioni. Parallelamente consideriamo come dato di fatto che vi sia la necessità di dichiarare pubblicamente le nostre azioni rivoluzionarie, come anche il nostro modo di vivere, le nostre pratiche e il codice dei valori che abbiamo creato il quale ci “detta” di seguire questa strada personale verso la realizzazione del sé. Per il massimo livello di coscienza del Potenziale umano.
Il dubbio è fonte di conoscenza. Attraverso il dubbio, l’uomo può realizzare la miseria dell’esistente. Ma per incarnarsi e diventare un’arma utile contro il nemico questo dubbio, ha bisogno di persone decenti, coraggiosi e combattivi con progetti pertinenti. La violenza rivoluzionaria che viene esercitata da queste persone può, nelle circostanze esistenti, essere considerata l’esercizio più diretto ed efficace. Questo perché le “sane” posizioni politiche per noi non sono una mera conciliazione con il nemico, ma una guerra in cui, invece di dialogare con il tuo nemico, lo pugnali.
Infine, vogliamo l’intensificazione delle situazioni. Vogliamo avere contro di noi i padroni del mondo. Conosciamo il potere del nemico e non ci aspettiamo da lui compassione o comprensione. Lo vogliamo nemico, persecutore ovvio. Così, attraverso la nostra posizione pubblica per quello che riguarda le nostre azioni, ogni persona che lo desidera può trovare ragioni chiare per i nostri atti. Non desideriamo coalizioni ed unioni con chiunque indegno che nega il suo stesso potere personale. Non facciamo compromessi, non passiamo la nostra vita come miserabili. Vogliamo che i possessori ci chiamano ladri pisciando nei loro pantaloni.
Dentro e fuori le mura, la solidarietà tra gli anarchici della prassi esiste e si trova nell’intenzione comune delle nostre azioni: per indirizziarsi con passo fiammeggiante verso il culmine nelle nostre idee.
Pertanto, questa lettera di assunzione di responsabilità è dedicata specificamente al Rami Syrianos, il quale ha effettuato un sciopero della fame vittorioso dal 15 al 21 Maggio chiedendo la rimozione del regime speciale di detenzione imposto dai secondini delle carceri di Nigrita a Serres, come anche a tutti i prigionieri decenti.
Continuare a tenere forti, compagni, sempre coerenti. Abbiamo ancora molte esplosioni da dedicarvi.
COSPIRAZIONALITÀ – DIGNITÀ – SODALIZIO
Viva la Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Viva l’Internazionale Nera
PS.1: Dobbiamo informare la cellula dei membri imprigionati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che l’oscurità la quale abbiamo scelto per il periodo precedente è dovuta alla ricerca di tecniche e infrastrutture. Restiamo sempre coerenti alle nostre scelte e alla ricerca di nuovi complici.
PS.2: Per quanto riguarda Roberto Adinolfi, direttore della società energetica Ansaldo Nucleare, controllata dal gigante dell’industria aerospaziale e della difesa, Finmeccanica, gli auguriamo delle belle passeggiate con la sedia a rotelle e le stampelle. Ora avrà tempo sufficiente per pensare ai risultati delle sue scelte.
Nucleo Olga, ti ringraziamo!
FAI/FRI
COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
GRUPPI RIVOLUZIONARI PER LA DISPERSIONE DEL TERRORE
Italia, Edizioni Cerbero: “Il trionfo del Genio Distruttore”
Ah! l’odore e la puzza si mescolano.
Per scalare il vertice ci vogliono unghie affilate e mani pronte alle ferite più dolorose.
Mentre si scala il vertice di un’umanità decadente, cadono, cadono le rocce che si sgretolano sotto le dita…
Ardire! Osare! Ecco scatenarsi i timori popolari mescolati al Ressentiment verso la nostra sovranità dell’individuo…
I sogni e gli incubi di Filippi mi vengono incotro…
Un diavolo indomito si erge sopra le moltitudine nate dal caso.
Un diavolo che non accetta di essere messo a giudizio dalla vostra autorità prossima alla fine…
Dalle vostre chiese ortodosse avete emesso mandati di arresto contro noi, vagabondi del pensiero e dell’azione, noi diavoli del terrore, coloro che sputano e vomitano sopra le vostre statue sacre… noi diavoli del terrore, gli iconoclasti, i nichilisti illegalisti e i rivoluzionari senza un nome…
Tutto quello che nasce è giusto che rovini! Tuonava dalla sua vetta il Goethe!
La vostra unione dei Deboli che chiamate Stato e Società non è immune a questa legge delle cose…
Il Trionfo del Genio Distruttore è quello che vi aspetta…
Non basteranno le scomuniche e i roghi allestiti dai servi di suor.Manuela Comodi…
“Una risposta dello Stato” è stato detto… un riso sacrilego rimbomba nelle celle, per ogni arrestato ci sarà un nuovo rivoluzionario nichilista pronto ad attaccare.
Il fuoco non ci brucia, veniamo da un posto molto più caldo e ci siamo allenati per l’inferno.
Saluto gli affini, i compagni dell’Internazionale Nera i senza nome e gli arrestati e indagati nell’operazione “Ardire”.
Omertà totale e nessuna delega.
Per l’Anarchia e il trionfo dell’Io.
Il trionfo del Genio Distruttore – Maurizio De mone
contatti: VerticeAbisso(chiocciola)distruzione.org
Italia: Niente di cui stupirsi (sull’inchiesta “Ardire” ed i porci Comodi)
L’ennesima inchiesta, portata avanti dall’ennesima procura, contro i compagni anarchici non ci stupisce minimamente perché era nell’aria.
Tutto era stato annunciato specialmente negli ultimi mesi sulle pagine dei media nazionali che stendevano il tappeto rosso per la passerella del pm di turno. A sfilare sotto i riflettori questa volta , e per l’ennesima volta, è la pm Manuela Comodi, sostituto procuratore della Procura di Perugia, già nota sia da molti compagni anarchici sia dagli assidui telespettatori di alcune trasmissioni “tribunali”televisive per quanto riguarda l’omicidio di Meredith Kercher e per cui aveva mandato dietro le sbarre un ragazzo dello Zaire, Patrick Lumumba, giusto perché era di pelle “nera”.
Erano mesi che l’inquisitore di turno mandava “veline” alla stampa cercando di preparare bene l’evento che l’avesse portata sul piedistallo, o al massimo su una poltrona di “Porta a Porta” o “Matrix”.
Il 13 giugno, alle ore 04:00, sotto richiesta della stessa pm Comodi venivano arrestati 8 compagni; perquisiti circa 40 compagni in tutta Italia, in Svizzera, Germania e Grecia e un totale di 24 indagati tutti per 270bis, tranne i compagni arrestati che vengono accusati anche per reati specifici.
Tutti indagati nell’inchiesta “Ardire” contro la Federazione Anarchica Informale.
L’operazione ha avuto la collaborazione dei R.O.S. (reparto operativo speciale dei carbinieri) guidati dal noto comandante Gianpaolo Ganzer (o semplicemente “Escobar”. Il capo caramba gestiva alcuni spostamenti nel traffico di droga e per questo era stato anche condannato a 14 anni).
Nelle prime ore del pomeriggio, dello stesso giorno, gli inquisitori erano già davanti alle telecamere a decantare la loro impresa per aver messo fine alla storia della Federazione Anarchica Informale.
Parole già sentite dagli inquisitori romani qualche anno fa, per quanto riguardava l’inchiesta “Operazione Cervantes”, e nella consecutiva inchiesta contro i compagni che all’epoca erano redattori di “Croce Nera Anarchica”.
Quindi niente di nuovo… se non che a veder negata la propria libertà fisica oggi sono altri compagni e che dall’operazione Cervantes in poi la F.A.Informale si è sparsa come un tumore nei corpi degli stati mondiali e man mano colpisce qualche organo.
Fortunatamente mai nessuna inchiesta ha spento il fuoco di ribellione che vive dentro qualsiasi anarchico che lotta per la distruzione dell’esistente e per una società libera.
In passato c’erano compagni come Bresci, Severino Di Giovanni e Sante Caserio, oggi c’è la Federazione Anarchica Informale e moltissimi altri individui che, anche se non condividono alcuni contenuti della F.A.I., portano avanti l’azione diretta contro gli stati e le loro istituzioni mondiali con i propri contenuti.
Quindi “ad ognuno il suo”; il necessario è che l’azione diretta diventi sempre di più una pratica quotidiana e che un po’ di libri di teorie sull’insurrezione vadano in soffitta insieme ai loro teorici.
SOLIDARIETÀ E COMPLICITÀ CON I COMPAGNI ARRESTATI!
SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI INDAGATI E PERQUISITI!
PER L’AZIONE DIRETTA “COL FATTO”, PER L’ANARCHIA
Friburgo, Germania: Attacco alla sede del partito Alleanza ’90/I Verdi
La mattina del 10 maggio devastammo gli uffici del partito politico Verdi, situato sulla Haslacherstrasse nella città di Friburgo (Germania meridionale). Abbiamo scritto tre volte sui muri “La deportazione è omicidio e tortura.” Prendiamo una posizione attiva contro il razzismo dominante.
Il clima attuale di freddezza sociale non può essere tollerata. L’azione disumana della deportazione è sotto la responsabilità del governo rosso-verde. Il capitalismo uccide anche quando si veste di verde.
La nostra proposta: nessun partito, nessuno stato o confini.
Per l’anarchia!
trad. orizzontelibertario