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[Notre-Dame-des-Landes]: In vista delle espulsioni previste sulla ZAD

Martedì 3 aprile, l’assemblea degli usi invitava a mobilitarsi davanti all’aanuncio di un uragano statale sulla zad, in pieno nel momento di accelerazione di scioperi, manifestazioni e occupazioni nel resto del paese.

Mentre numerose informazioni fanno pensare che 2500 poliziotti potrebbero arrivare in zona già da lunedì per procedere a delle operazioni di sgombero e distruzione di luoghi di vita procéder à des opérations d’expulsions et de destructions d’habitats, un’assemblea straordinaria si è riunita in una  dans une Wardine piena come un uovo. L’assemblea ha voluto precisare delle informazioni e dare dei punti di incontro supplementari.

/// Un appello a raggiungere la zad già da questo fine settimane e ritrovarsi ai diversi luoghi di accoglienza (per ulteriori precisioni andate sul sito zad.nadir.org)

/// Un appello a trovarsi lunedì dalle 4h del mattino nei luoghi di ritrovo per potersi dividere sui diversi punti (controllare sul sito prima di andare in caso l’operazione di polizia fosse stata rimandata)

L’ora dell’appuntamento è mattutina ma bisogna considerare che potrebbe essere difficile parcheggiare nelle vicinanze e che quindi si dovrà probabilmente camminare un po’ per raggiungere i luoghi dell’appuntamento e i posti di blocco. In più l’operazione d’espulsione potrebbe cominciare alle 6h del mattino. Se non riuscite a essere là prima di quell’ora, sarà comunque utile cercare di raggiungere la zona più tardi. In quel caso preparatevi a essere inventivi e determinati e a dover fare un po’ di corsa a orientamento attraverso campi e sentieri.

/// Un presidio davanti alla prefettura di Nantes e in piazza Saint-Anne a Rennes alle 18h dopo la giornata di sgomberi.

/// Un’assemblea alle 21h alla Wardine dopo la prima giornata di sgomberi – un secondo luogo d’assemblea potrebbe essere convocato a Nantes in caso fosse difficile per un certo numero di persone di arrivare alla zad.

/// Une manifestazione a Nantes – appuntamento alle 15h in place du cirque il sabato successivo alla settimana di sgomberi.

/// Convergenza sulla zad la domenica successiva per disseppellire le migliaia di bastoni dell’8 ottobre 2016, e ricostruire…

/// Oltre a presidi e occupazioni la sera stessa sulle piazze e davanti comuni e prefetture, altri presidi e blocchi potranno essere pensati in luoghi strategici, come quello che è stato fatto in passato per esempio davanti alla fabbrica di armi di Pont de buis. I comitati di sostegno possono segnalare i loro appuntamenti e azioni al sito zad.nadir perché possano essere diffusi.

Prima di venire, informatevi il più possibile per capire la situazione e al vostro arrivo rivolgetevi a uno degli spazi d’accoglienza, prendete il tempo di discutere sulle persone del posto. Per accedere alla zona, guardate qui: http://zad.nadir.org/spip.php?article7. Prendete anche il tempo di leggere le informazioni messe online dalla legal team: https://zad.nadir.org/spip.php?rubrique56.

Grazie per il vostro sostegno, di qualunque tipo sia. La primavera è arrivata, la zad fiorirà!

Foresta di Hambach: Campagna di sostegno alla resistenza

Campagna complice e solidale a quella che, dal 2012 ad oggi, è diventata uno dei simboli della lotta per la liberazione della Terra dalle catene del capitalismo: la resistenza per difendere la foresta di Hambach!

Da 6 anni persone provenienti da tutto il mondo, attraverso blocchi, sabotaggi e occupazioni degli alberi, hanno dato vita ad una resistenza dal basso per contrastare l’opera di devastazione condotta dalla multinazionale energetica RWE, che dalla fine degli anni 70′ ha colonizzato una delle ultime foreste vergini, convertendo Hambach nella miniera a cielo aperto più grande d’Europa per l’estrazione di lignite (carbone povero).

Earth Riot vi invita ad una serie di iniziative benefit sul tema della liberazione della Terra, volte a supportare chi ogni giorno si oppone alle dinamiche repressive e di dominio proprie del sistema capitalista.

Earth Liberation is Total Liberation!

Non è solo uno slogan accattivante, ma l’essenza della lotta per la liberazione totale che, per essere auspicabile e realizzabile, deve passare attraverso un processo di restituzione alla Terra di ciò che il sistema capitalista gli ha strappato negli anni, privando ogni vivente di una libertà effettiva, nel nome del finto progresso e di quella presunta supremazia dettata dalla cultura antropocentrica e dal dio denaro.

CALENDARIO EVENTI/EVENTS CALENDAR

11/4 – Torino – ore 20, via Baltea 3 – Mercoledì EXtra-Ordinari, conferenza con proiezioni e tavolo informativo: Support Hambi Resistance: Earth Liberation is Total Liberation

21/4 – Modena – ore 20.30, Stella Nera via Falloni 67 – Sound of Silenze vol. 3, conferenza + tavolo informativo: Dal greenwashing alla svendita degli ideali di liberazione

12/5 – Brescia – ore 19 presso Circolo Anarchico Bonometti via Borgondio 6 –
Support Hambi Resistance: Earth Liberation is Total Liberation: cena benefit + conferenza + proiezione + tavolo informativo

8/7 – provincia di Milano, Villa Fiorita (Cermusco)

in inglese/ in tedesco

Gütersloh, Germania: Attentato incendiario ad auto-rivenditore

12 marzo 2018

Nelle prime ore del 12 marzo ci siamo avvicinatx in sordina a un rivenditore d’auto a Gütersloh Spexard. Depositammo degli ordigni incendiari sotto le vetture a lato dello stabile della ditta e ci allontanammo in incognito nell’oscurità della notte. Tre vetture bruciarono completamente e altre tre furono gravemente danneggiate. Con dispiacere dovemmo prendere atto del fatto che il fuoco che portammo non fu sufficiente per portarsi via anche il magazzino dell’impresa. Tuttavia ci fa piacere leggere che abbiamo provocato un danno materiale di ca. 75.000 Euro.
Con la nostra azione diamo seguito all’appello dei Gruppi Autonomi come anche della campagna militante “Fight4Afrin” (https://fight4afrin.noblogs.org/) e salutiamo tuttx lx compas e amicx che hanno sfruttato le notti passate per esprimere la loro inconciliabile rabbia e il loro odio per i massacri dello Stato fascista turco e complici.

Abbiamo preso di mira l'”Autopark Gütersloh” nella Wilhelmstrasse 8 visto che questo ci ha dato all’occhio come, ultimamente, generoso sponsor d’iniziative di propaganda del regime AKP. Per ultimo l'”Autopark Gütersloh” finanziava il cosiddetto “Atatürk Turnier” del 14 gennaio 18 il cui orientamento fu definito dal consolato generale turco a Münster.

Dal 20 gennaio, lo Stato fascista turco insieme a delle milizie islamiche porta avanti una campagna militare brutale e senza riguardi contro il cantone autoamministrato Afrin nella Siria del nordest. In più di 50 giorni fu opposta già una resistenza storica con grandi sacrifici. Ma nei giorni passati gli occupanti sono riusciti ad avvicinarsi al centro città di Afrin e presto potrebbero chiudere l’accerchiamento. C’è la minaccia di un massacro alla popolazione civile. Nella guerra dello Stato turco sono impiegate delle armi di produzione tedesca. L’esercito turco e gli alleati islamici combattono contro le forze delle unità delle donne e della difesa popolare impiegando i carrarmati tedeschi Leopard, fucili G3 tedeschi e tecnica di ricognizione tedesca. Questa guerra è preparata, finanziata e, sia politicamente che nella logistica, appoggiata in modo determinante dalla Germania. Come rivoluzionarix nel cuore della bestia, nelle metropoli imperialiste noi riteniamo nostro dovere difendere il progetto progressista di Rojava da ogni attacco .

Nei sei anni passati la rivoluzione di Rojava e la costruzione in atto di una società liberata dai generi, ecologica e democratica di base è diventata un esempio impressionante e una speranza per noi tuttx.
Rojava ha dimostrato che un altro mondo è possibile e anche che si può ottenere solo combattendo. Non staremo a guardare senza agire di come questo progetto rivoluzionario è strangolato davanti agli occhi di tuttx.

Difenderemo la nostra speranza e non permetteremo che Afrin cada. Ecco perché incitiamo di nuovo tuttx all’attacco creativo anche stanotte e di non lasciare in pace lx nemicx della libertà. Sono obiettivi legittimi, numerosi e attaccabili in ogni momento tuttx coloro che sostengono e finanziano il regime AKP-MHP in Turchia e le sue iniziative di propaganda nella BRD come anche l’industria tedesca delle armi, gli sponsor e profittatori della guerra come la Deutsche Bank, Allianz, AXA, HSBC ecc. Come anche le rappresentanze delle grandi imprese turche nella BRD e le istituzioni dello Stato tedesco. Chi pensa di poter muovere guerra ax nostrx amicx senza dover renderne conto avrà delle brutte sorprese.
In questo senso anche già ora cari saluti al nuovo governo federale e agli sbirri di questo Stato. Continuate tranquillamente così. Non dimenticheremo il sangue che gronda dalle vostre mani. Anche per voi arriverà il giorno della resa dei conti.

Nucleo d’Azione Haukur Hilmarsson

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a polizia

11 marzo 2018

Niente di nuovo dal quartiere nord… ma è di nuovo tempo di attaccare.
Attacco ad unità di polizia al Dorfplatz, RigaerStraße
A mezzanotte tra sabato e domenica in un’imboscata abbiamo preso a sassate un furgone della polizia.
L’equipaggio girava con i caschi in testa con la missione di occupare e terrorizzare il nostro vicinato. Niente di nuovo dal quartiere nord… ma è di nuovo tempo di attaccare.

Le nostre pietre sono intese come vendetta per i controlli delle settimane passate. Forzando le unità controinsurrezionali a spiegare le proprie forze anche qui a Berlino, l’azione vuole essere d’appoggio anche alla lotta della gioventù apoista e dei gruppi autonomi a Berlino.
Secondo noi come tecnologizzazione, come integrazione di tutto il vivente nella logica del auto-sfruttamento e del controllo sociale e come conduzione di guerra, Berlino è un epicentro delle forze capitaliste, in fedele amicizia degli autocrati fascisti in tutto il mondo.
Siamo contrari e non partecipiamo all’infamia di attaccare alle spalle la rivoluzione.

AZ Silvio Meier

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto ThyssenKrupp

13 marzo 2018

Ci siamo avviati per fare la nostra parte nel contrapporre un grido d’indignazione alla maggioranza silenziosa in questo paese sgangherato.
Da giorni girano gli appelli d’impegnarsi a livello militante per dimostrare solidarietà e capacità/volontà all’attacco per una rivoluzione in Kurdistan a fianco dei gruppi combattenti in tutto il mondo.
Questo, secondo noi, non consiste in una reazione passiva all’offensiva della Turchia e alleati, bensì è una conseguenza continuativa degli anni passati, nei quali qui in Germania ma anche in tutto il mondo le idee del movimento curdo hanno incontrato una massiccia risonanza solidale.

Ad Afrin si rivela tutta la forza della crudeltà e materialità della conduzione di guerra tedesca, basata su delle ideologie fasciste d’annientamento e da Stato nazionale, e anche se Erdogan le infiorisce retoricamente, lo Stato tedesco non ha affatto bisogno di maestri in materia. Che in questo paese nessunx formula pubblicamente che la Germania sta giusto ora conducendo una guerra e si fa passare dalla Turchia i nomi delle persone da perseguitare qui, non stupisce affatto.

A maggior ragione danno forza alle cronache di chronik.blackblogs delle settimane passate piene di azioni di solidarietà e lavori di ricerca sulle connessioni tra imprese tedesche, le autorità di repressione e lo Stato turco. In materia abbiamo saputo di un nuovo blog (https://herzdeskrieges.blackblogs.org) che ci toglie tanto lavoro di ricerca e che speriamo faccia venire delle buone idee alle persone.

Ieri trovammo un’auto della ditta ai tempi anche apprezzatissima da Hitler. Non c’è Stato che muove guerra senza il suo acciaio e i suoi soci brindano sulle miserie della guerra con lo champagne. L’abbiamo incendiata noi.
Saremo sempre nemicx di questa miserabile società.
Create delle bande, attivatevi!

Mandiamo amore e forza alle regioni del Kurdistan!
Resistete!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e pietre a ristorante e supermercato

12 & 13 marzo 2018

fight4afrin

Nella notte dall’11 al 12 marzo abbiamo attaccato il mercato Adese ad Amburgo-Wilhelmsburg. Il supermercato vicino alla stazione ferroviaria Wilhelmsburg ha sponsorizzato l’iniziativa dei lupi grigi della settimana passata a Wilhelmsburg. Così poniamo un segno contro l’attacco dello Stato turco e milizie al libero cantone di Afrin. Ci aggreghiamo alla campagna “fight4afrin” e all’appello dei Gruppi Autonomi ad eseguire delle azioni creative e militanti.

Autonome Gruppe

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Porto, Portogallo: Invito all’Incontro Anarchico del Libro – 4 al 6 maggio

Colonia anarchica L’Experience – Belgio (1906)

Compas,

Nei giorni 4,5 e 6 maggio si terrà a Porto l’Incontro Anarchico del Libro, un’occasione per lo scambio di materiale, di esperienze e di comunicazione.

Oltre all’importanza di consolidare legami e reti di complicità già esistenti, quest’incontro vuole essere uno spazio di diffusione della nostra presenza e delle nostre idee.

Per questo vi invitiamo a condividere con noi questi giorni insieme alle vostre case editrici e distribuzioni, proponendoci le vostre idee che ci possano ispirare nell’organizzazione delle varie attività.

La conferma della presenza di banchetti, la proposta di attività e la necessità di alloggio potranno essere inviate fino al 25 Marzo alla mail: encontroanarquistadolivro@riseup.net

Saúde e Anarquia! (Salute e Anarchia!)

in portoghese l inglese l spagnolo l tedesco

Amburgo: Vetri rotti e acido butirrico a Eurocommand

18 febbraio 2018

Voi ci rubate l’aria per agire, noi vi rubiamo l’aria per respirare!

Nella notte dal 17 al 18 febbraio 2018 abbiamo spaccato le finestre e buttato l’acido butirrico nei locali della Eurocommand s.r.l., Gärtnerstraße 92b a 25469 Halstenbek.
Al massimo a partire dai vertici OSCE e G20, la polizia di Amburgo s’affida a una nuova software operativa per la vigilanza in tempo reale. L’affare è stato aggiudicato alla ditta Eurocommand con la sua software CommandX. Così 696 sbirri ottennero 368 ore di formazione operativa per l’impiego del sistema per la gestione delle forze e l’illustrazione della situazione reale.
Anche i vigili del fuoco e la centrale di comando dei soccorsi sono stati equipaggiati con CommandX. La connessione con i banchi dati sulle vetture e con i sistemi di comando operativo garantisce uno scambio di dati d’ampiezza preoccupante.

Durante il G20 convergevano ad Alsterdorf tutti i geo-dati su di un grande pannello video dove furono presentati come mappa della stato attuale. In tempo reale erano disponibili anche le riprese video aeree dagli elicotteri degli sbirri e i video dei Bodycam oppure della sorveglianza stradale.
Su questa base, durante il vertice potevano coordinare immediatamente le unità operative. Che nella maggioranza dei casi arrivarono ugualmente troppo tardi. Secondo info del senato, la software da stato maggiore CommandX avrebbe fornito buoni risultati: “Nessun deficit accertato”.

È notevole che anche dei rappresentanti della protezione dello Stato, della polizia federale e dell’esercito sarebbero stati davanti agli schermi della centrale operativa.
Non è provato che durante il G20 s’impiegarono anche i droni tanto decantati e forniti di videocamere d’Eurocommand. Perlomeno, CommandX è senz’altro capace d’incorporare tali informazioni.
Eurocommand non si è dichiarato come obiettivo d’attacco solo per la commercializzazione del suo sistema di sorveglianza CommandX: Sascha Pomp è il direttore di Eurocommand. Il suo modo di pensare è molto palese dopo le ormai note considerazioni su chi protestava contro il G20 che definiva “malati e asociali” e “gentaglia che non merita nessun rispetto e pietà”. Un’altra volta si arrapa con i suoi deliri violenti: “Ma è semplice: chiudere la gentaglia di destra e i terroristi di sinistra in un locale per un intimo scambio d’opinione e aspettare…” Come la AfD, su twitter commentava le azioni di polizia riuscite e sollecito propagava le notizie degli sbirri durante i giorni del vertice.

Il nostro attacco è un attacco contro chi ci vuole sorvegliare e controllare, e contro chi fornisce le capacità per farlo.

Fuck you Eurocommand!

Commando-X

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Distrutti i vetri a ufficio SPD

19 febbraio 2018

Dal 20 gennaio 2018 sotto il nome “Operazione ramo d’ulivo” il governo fascista AKP turco combatte contro il cantone Efrîn in Siria del nord. Con il sostegno di armi tedesche e il governo federale, da alcune settimane furono uccise varie centinaia di combattenti curdx. Con la liberazione del giornalista della die Welt incombe un ulteriore accordo con il dittatore Recep Tayyip Erdogan. Lx curdx sono perseguitatx ed oppressx da decenni, la loro lotta di liberazione è esemplare per ogni persona che s’impegna per una società liberata.

Nella lotta contro Daesh, YPG / YPJ erano benvenutx come alleatx degli Stati occidentali. Ora che Daesh è praticamente sconfitta, il mondo capitalista mostra di nuovo la sua vera faccia.
Non accetteremo senza commenti che la rivoluzione di Rojava è aggredita con il sostegno della SPD. Per questa ragione la notte scorsa con un martello abbiamo spaccato i vetri dell’ufficio SPD nel quartiere alternativo Neustadt.

Chi collabora con lx fascistx, chi impedisce che le famiglie dex profughx possano seguire in Germania e nel consiglio comunale di Dresda aizza contro chi deve chiedere l’elemosina, non ha meritato altro che il nostro odio!

Dedichiamo il nostro attacco a Berfîn Zîlan. Era una combattente YPJ che dovette morire ammazzata dalla guerra d’aggressione dello Stato turco e da armi tedesche.

Biji YPJ! Biji YPG! Biji PKK!
Lunga vita alla rivoluzione di Rojava!

Commando Berfîn Zîlan

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Backnang: Vernice a casa di membro della „Deutsche Atlantische Gesellschaft – Associazione Atlantica Tedesca“

16 febbraio 2018

Contro la conferenza per la sicurezza della NATO e chi la sostiene!
Per una società liberata – Per Afrin!

Nella notte al 16 febbraio abbiamo marchiato con la vernice la casa del Dr. Roland Idler a Backnang. In un volantino distribuito nelle cassette postali vicine abbiamo informato lx vicinx sui motivi dell’azione.
Dr. Roland Idler è un interlocutore della “Deutsche Atlantische Gesellschaft” per Stoccarda. La Deutsche Atlantische Gesellschaft è responsabile del fatto che in Germania si fa pubblicità per la NATO e per le missioni di guerra tedesche. Dr. Roland Idler è dunque anche se non direttamente ma di sicuro coscientemente corresponsabile per la guerra, la distruzione e la miseria i questo mondo.

La Deutsche Atlantische Gesellschaft è, inoltre, partner della conferenza della Nato per la sicurezza a Monaco. Politicx, imprese belliche, ministri di guerra, lobbisti, imprese-IT, militari e altri del tutto isolati e solo tra loro vogliono parlare in un hotel di riarmo, militarizzazione e rapporti commerciali. Che nella conferenza per la sicurezza non si tratta, appunto, di sicurezza ma di profitti si mostra vedendo lx partecipanti del congresso. Oltre i rappresentanti degli USA, dell’Arabia Saudita e del Qatar è presente anche la Turchia. Con il primo ministro turco Yildirim c’è un rappresentante del paese che in questo momento conduce una guerra in violazione al diritto internazionale contro Afrin in Siria del Nord.

Quest’offensiva militare non è diretta contro un avversario qualsiasi. In Turchia il popolo curdo è oppresso da anni. Ma ora fu liberato un territorio nella Siria del Nord di nome Rojava. Lontano dall’oppressione nel capitalismo si costruisce una forma sociale nuova ed equa. Si struttura il territorio insieme a tutti i gruppi religiosi ed etnici, e con la liberazione delle donne.

Solidarizziamo con quel tentativo di costruire una società liberata e ci posizioniamo chiaramente contro tutti i guerrafondai imperialisti come la NATO e chi la sostiene. Perciò partecipate alle proteste contro la conferenza per la sicurezza a Monaco.

Contro la conferenza per la sicurezza della NATO!
Per una società liberata – Per Afrin!
Viva la solidarietà internazionale!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Danni materiali a persona di destra richiedente autorizzazione per manifestazione

12 febbraio 2018

La notte passata abbiamo visitato la coppia Oglivie.
Abbiamo abbassato le loro due auto commerciali e lasciato tracce durevoli alla facciata.
Uta Oglivie è richiedente l’autorizzazione per la manifestazione di destra di oggi al Jungfernstieg. Con la loro iscrizione lx destrx delle diverse correnti si sentono incoraggiatx a scendere di nuovo in strada ad Amburgo e di aizzare contro lx profughx nascondendosi dietro lo slogan “Merkel se ne deve andare”.

Antifa vuole dire attacco
Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx politicx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno: Bruciata auto ThyssenKrupp

6 febbraio 2018

Tieni duro, Afrin libera – Attacco a ThyssenKrupp.

Ieri notte abbiamo incendiato un’auto di Thyssen-Krupp.
Contro il sostegno tedesco alla guerra e all’espulsione.

ThyssenKrupp è una delle maggiori esportatrici d’armi tedesche. Il che basterebbe già. Ma specialmente per quanto riguarda la politica nei confronti della Turchia e della Siria, l’atteggiamento del governo federale tedesco è più che ipocrita: sotto la pressione della mobilitazione pubblica s’annuncia che i Leopard tedeschi non dovrebbero essere riarmati, ma è solo una piccola dilazione finché, poi, ci sarà il nuovo governo tedesco, e si dovrà accettare il fatto amaro – che fornisce armi. Armi a un regime che con queste armi attualmente fa una guerra aggressiva. Che sia contro il diritto internazionale è qui solo un’informazione supplementare a lato.
E non solo. La guerra offensiva dell’esercito turco si fa insieme alle milizie islamiste e jihadiste. Non è propaganda curda. Proprio queste milizie sono state dichiarate terroriste da parte di alcune procure tedesche. Anche se ciò non c’interessa come punto di riferimento, questo fatto esprime però il trattamento disuguale da parte del governo tedesco. Poiché nel contempo il ministero degli interni tedesco e le autorità di polizia preferiscono gli sforzi alla criminalizzazione delle SDF (syrian democratic forces), dominate dalla YPG/YPJ curda, vietandone le bandiere nella RFT. Esattamente lx amicx della libertà che con enormi sforzi, grandi tributi di sangue e il sostegno dei “nostri amici americani” hanno liberato gran parte dell Siria del nord dai Daesh (il cd SI). Qui si distorce perfidamente causa ed effetto: L’attacco turco con armi NATO tedesche alle strutture curde d’autodifesa (secondo diritto internazionale in una Siria sovrana) è proclamato come difesa da terroristx, giusto lx “terroristx” che stanno più vicinx alle “nostre” idee in quanto valori sociali e che le hanno difese contro gli sgherri barbari del cd SI. Una situazione davvero assurda e kafkiana.

Così l’ultimo angolo della Siria che negli ultimi sette anni fu risparmiato dalla guerra è ora vittima di un conflitto apparentemente quasi nella sua fase finale dove il regime turco tenta di trarre il massimo possibile dalla sua politica totalmente errata e disumana nei confronti della Siria. Inoltre, Afrin era anche per anni luogo di riparo per la gente in fuga all’interno quanto lo era la Turchia, solo senza sostegno della comunità mondiale. Nel mentre Erdogan annuncia esplicitamente delle pulizie etniche.

L’industria delle armi tedesca coperta dal governo federale riarma massicciamente i regimi autoritari, dittatoriali e fascisti come quello dell’AKP di Erdogan con sistemi d’armi moderni per opprimere la popolazione propria o altra. Non può e non deve essere senza risposta. Se gli strumenti di morte tedeschi sono usati ugualmente dai militari e dalla polizia anche il nostro futuro qui in Germania ci appare ancora più sinistro. Esercitazioni comuni e il confondersi delle competenze sbirresche e militari esprime più che chiaramente il rapporto e le aspettative delle élite della Germania federale nei confronti della popolazione.

Ci prepariamo al peggio. Chi visto la guerra e la miseria in altri paesi nell’occasione del vertice G20 ciancia di 2situazione quasi da guerra civile” ha perduto qualsiasi bussola oppure si prepara a uno scontro di uguale intensità maggiore.

Chiediamo di fermare subito il sostegno militare al regime turco. Fino ad allora faremo altre azioni in sostegno a chi difende Afrin. Consideriamo che siano necessarie la scandalizzazione e la pressione pubblica. Ma non crediamo che con la nostra azione la lobby delle armi tedesche si farà togliere anche solo un pezzettino di burro dal pane. Ma il capitalismo potrebbe essere tanto coerente da vendere i razzi anticarro tedeschi Milan alle SDF affinché queste possano affrontare i panzer Leopard ad armi pari.

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Italia]: È uscito il numero 6 della rivista “I giorni e le notti”

INDICE

Editoriale
Ostacoli supplementari
La società stretta
L’eresia delle eresie
Cos’è una «minoranza consistente»?
La vita fisica contro l’ozio
Appunti sull’autogestione
Con lo sguardo del lupo
Lacci, bilancini e forse altro

Dall’editoriale:
Il filo di questo numero, suggeritoci da una singolare convergenza di letture e di parole-chiave che forse non giungono mai per caso, è la coppia oppositiva in- consistenza-consistenza. Inconsistenza e consistenza di cosa? Del mondo, di noi, dei pensieri, dei piaceri, dei sensi, del senso comune, della critica anarchica, della memoria, delle esperienze, dell’attività umana, dell’autonomia materiale, della pratica sovversiva, della fatica, dell’ozio, dei rapporti amorosi, delle minoranze ribelli… Non si adombrino i lettori più impazienti di problemi concreti.

Mentre l’attualità ci attanaglia alla gola, eccolo un banco di prova per capire che consistenza e inconsistenza non sono semplici categorie filosofiche: siamo in grado di rintuzzare e disarticolare la violenza fascista, prima che dilaghi (e con essa torni ad ammorbare l’aria anche l’antifascismo democratico)?

Se il rancore verso gli immigrati è lo strumento ideale per pacificare le “retrovie” della guerra che lo Stato e i capitali muovono all’esterno, sbarazzare il terreno da certe mosche cocchiere del potere è uno dei passaggi necessari per riaprire ostilità più significative. Insurrezione? Rivoluzione? Cominciamo a dimostrare, con chi ci sta, un po’ di consistenza contro una peste che si espande in tutta Europa, e che ha già aperto il fuoco.

Costo per copia 3 euro.
Per i distributori 2 euro dalle tre o più copie.
Per scriverci e richiedere copie: i giorni e le notti c/o Circolo Anarchico “Nave dei folli” Via Santa Maria, 35, 38068 Rovereto (TN).

rivistaigiornielenotti@autistici.org

Per il pagamento delle copie utilizzare il numero postepay:

5333-1710-0243-8949 intestato a Luca Dolce.

[Italia]: Nuova pubblicazione “Saggi e Polemiche”, di Feral Faun-Wolfi Landstreicher

“Saggi e polemiche”, traduzione di testi di Feral Faun/Wolfi Landstreicher

È uscito “Saggi e polemiche”, traduzione di testi di Feral Faun/Wolfi Landstreicher , pseudonimi sotto i quali sono stati pubblicati numerosi articoli, alcuni dei quali abbiamo voluto raccogliere in questo volume in quanto crediamo che siano un apporto irrinunciabile, basato su una sincera ostilità a qualunque forma di autorità, per sviluppare analisi critiche tra individualità avverse a questo ordine sociale. Un piccolo contributo alla riappropriazione di una capacità critica, di quella che consideriamo l’abilità di far propria una genuina lettura dei rapporti di potere per poi rispondere colpo su colpo in maniera puntuale e precisa.

Dobbiamo essere feroci e fieri nella critica e nell’attacco. Per usare le parole di Landstreicher:
«I teorici che non vivono una vita ribelle non dicono nulla che valga la pena di essere detto, e gli attivisti che rifiutano di pensare criticamente non fanno nulla che valga la pena di essere fatto.»

per richiedere copie:
hokahey(at)inventati(punto)org

6 € (sopra le 5 copie 4 €)

Bure, Francia: Punto della situazione al 27/02 – Il week-end del 3/4 marzo è mantenuto

*Situazione al 27/02*

Dal 22 febbraio, dopo l’espulsione ampiamente pubblicizzata del bosco Lejuc, diverse persone hanno continuato a occupare le fronde degli alberi, a percorrere in lungo e in largo la foresta per sorvegliare i gendarmi, a osservare se davano inizio ai lavori, a rifornire e sostenere i gufi e le civette appollaiat* sulle cime. Altr* si sono concentrati sull’antirepressione per tutt* i /le compagn* che hanno subìto dei controlli d’identità, sono in stato di fermo, e per le due persone che al momento si trovano in preventiva. Altr* ancora si occupano dell’accoglienza per il numero crescente di persone che arrivano alla Casa della Resistenza, o nei diversi luoghi dove abitiamo. E, soprattutto, si prendono cura gli/le un* degli/lle altr* dopo questa prova.

Nel mentre, la prefettura non demilitarizza la zona, e promulga delle ordinanze allucinanti per vietare totalmente la circolazione attorno al bosco Lejuc… Lunedì 26 febbraio, dei camion e dele scavatrici sono stati visti al lavoro nella foresta. Probabilmente sarà lo stesso in settimana. Cercheremo di tenervi al corrente su tutte le notizie attraverso degli aggiornamenti regolari su vmc.camp.
La situazione è estremamente mutevole, quindi date un’occhiata spesso!

*WE intercomitati mantenuto*

In tutto ciò, la data del 3 e 4 marzo si erge come un sasso in mezzo alla corrente! L’organizzazione per preparare l’accoglienza delle centinaia di persone che arriveranno questo fine settimana avanza di giorno in giorno. La logistica per la nanna è sulla buona strada, come anche le mense collettive. Resta una buona dose di imprevisti e improvvisazione, e tutte le energie dell’autogestione sono e saranno le benvenute per permetterci di organizzare questo week-end, e il seguito, e affrontare la violenza dello Stato e le sue milizie, in seguito all’espulsione e le molestie permanenti della polizia…

Il 22 febbraio non si è trattato soltanto di un’espulsione: è stata anche una catena di solidarietà incredibile di più di 70 presidi in Francia e in Europa. 300 persone a Parigi, 200 persone in corte non autorizzato a Nantes o Rennes, 20 persone che hanno bloccato i tram per una mezzoretta a Strasburgo, le vetrine di EDF incrinate a Tolosa, distribuzione di volantini sulla piazza pubblica a Lons-le-Saunier, una foto d solidarietà a Gorleben e Lipsia in Germania e Skouries in Grecia, e tanti altri momenti… Nuovi comitati di sostegno sono stati creati nella Vienne, nel Finistère, a Metz, etc. Il governo ha comunicato l’espulsione di una «quindicina» di occupanti del bosco Lejuc, ma sono migliaia le persone scese in strada ovunque… E questo non potranno mai sgomberarlo.

Il week-end del 3 & 4 marzo ci piacerebbe che questi comitati, già esistenti o in formazione, comsì anche come tutte le persone che hanno voglia di lottare con Bure ovunque esse siano, possano, nel modo che preferiscono e se lo vogliono, manifestare e rendere visibile il fatto che lottano già con Bure da molti posti diversi, rendere tangibile questa catena di solidarietà… Di seguito elenchiamo qualche idea, da considerare esclusivamente come dei suggerimenti: per esempio preparare degli striscioni creativi che simboleggiano le città dei comitati e le lotte che vi sono condotte (o gli striscioni utilizzati durante i presidi del 22 febbraio), o qualsiasi altro oggetto e simbolo, con lo stesso scopo, etc. O ancora portare delle tute bianche, della vernice, delle belle maschere da gufi personalizzate, etc. Facciamo anche appello perché chi vuole venire porti, per quanto è possibile,delle tende,vestiti pesanti, stivali, frontali, cibo, etc, insomma, di che essere autonomi al massimo… Cerchiamo di assicurare posti letto e alloggi per tutt*, ma è meglio se tutt* si organizzano al meglio in caso ci si ritrovi in tropp*…

Esiste anche una prima lista logistica delle necessità materiali più urgenti: https://vmc.camp/2018/02/22/appel-a-materiel-suite-a-lexpulsion/ (NdT: in francese), che verrà presto completata.

*Nota sulle riprese di immagini e suoni il 3-4 marzo*

Venendo qui, bisogna tenere in conto che abbiamo vissuto un episodio repressivo forte, in cui le forze di polizia cercano di identificare i gufi per rinchiuderli meglio. Chiediamo quindi la vostra comprensione nell’esigere che non vengano prese immagini ma neanche suoni. Se è davvero il vostro pallino, una volta sul posto contattate il gruppo automedia per unirvi a loro. Per necessità, la tolleranza sarà nulla davanti a ogni immagine o registrazione prese al di là del gruppo automedia. Se avete delle buone macchine che volete mettere a disposizione, ci può interessare.

*Programma generale del WE*

Lo svolgimento preciso del fine settimana è ancora in via di discussione. Prima dell’espulsione dicevamo che bisognava assolutamente trovare un momento per discutere di come rafforzare la lotta in Francia e in Europa, e quel momento sarà mantenuto, oltre a tutto il resto.

Per ora ecco i primi elementi del programma:

– Venerdì 2 sera: accoglienza permanente nella cucina della Casa della Resistenza di Bure (BZL) per aiutare a dividersi i posti letto, attribuire i compiti d’autogestione etc. Alle 18h30, prima di mangiare, ci sarà un primo momento di accoglienza e d’informazione!
– Sabato 3, in mattinata (a Mandres-en-Barrois) : incontri e discussioni tra i diversi comitati di lotta e le varie persone che hanno voglia di sostenere la lotta a Bure. Il programma dettagliato sarà pronto prestissimo.
– Sabato 3, pomeriggio: costruzione di un posto di vedetta vicino al bosco.
– Domenica 4 : seguito delle attività del sabato!

In parallelo ci saranno senz’altro un sacco di attività non annunciate, un po’ di allegro casino, molta improvvisazione. Comunque sia, faremo molta attenzione (e vi incoraggiamo a farlo anche voi) perché tutt* possano sentirsi a proprio agio e passare un buon momento.

Vi aspettiamo numeros* per il week-end del 3-4 marzo (o prima, o dopo)!

Non ci atomizzeranno mai!

Qualche gufo di Bure.

informazioni in tedesco, francese

Lipsia, Germania: Pece e pietre a distretto di polizia

3 febbraio 2018

Nelle ore serali del 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato con vernice e pietre la sede dei porci sbirri nella Biedermannstraße a Lipsia Connewitz.

La polizia tedesca è protagonista determinante delle ondate di repressione sempre più acute contro i movimenti antifascisti e antiautoritari. Il cosiddetto “posto di polizia” a Lipsia Connewitz fu istituito nel 2014 dal comune di Lipsia come reazione sia al tentativo dex abitanti di difendersi contro l’aumento degli affitti e l’espulsione sia a diversi attacchi alle istituzioni statali. Obiettivo dichiarato era la pacificazione di un quartiere resistente con delle truppe d’occupazione.

La polizia non è affatto “Amica e Soccorritrice”, perlomeno non per la popolazione di Connewitz. “Amica” è chiamata al massimo dai proprietari d’immobili che sulla pelle della gente che ci abita accelera la rivalutazione del quartiere. Soccorre i fascisti quando questi vengono attaccati.

La “Sicurezza” della polizia è per investitori e imprenditrici.
Chi salvaguarda la società dominante dello sfruttamento e la continuità dello sfruttamento capitalista, chi espelle profughx e caccia antifa non ha nessun diritto di soggiorno a Connewitz.

Difendete i vostri quartieri, contro la rivalorizzazione, i fascisti e porci sbirri!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Vernice a ufficio del ministro della giustizia

2 febbraio 2018

Scalpitiamo sapendo che nel contempo lx nostrx compas ad Efrin devono difendere la propria vita e i progressi sociali conquistati contro gli attacchi dello Stato turco e sgherri.

Per indirizzare la nostra rabbia e apprensione in una giusta direzione, abbiamo spruzzato della vernice sull’esterno dell’ufficio del pressappochista CDU e citrullo di giustizia Gemkow.

Sulla spregevole cooperazione della Germania e dei suoi governi con lo Stato turco fu già scritto abbastanza altrove. Accogliamo con favore i tanti attacchi relativi negli ultimi tempi e non vediamo l’ora d’altri attacchi ai nemici della libertà.
Li meniamo solo per il naso ma in fin dei conti vogliamo spaccarglielo.

Tieni duro Afrin forte!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda, Germania: Vernice a corte d’appello di Stoccarda

2 febbraio 2018

Solidarietà con le persone colpite dalla repressione G20 – respingere gli attacchi della politica e della giustizia. Insieme resistiamo alla repressione!

Nella notte al 02.02.18 abbiamo attaccato il tribunale d’appello di Stoccarda con la vernice. Oltre allo slogan “Lotta alla giustizia di classe”, l’entrata e la facciata furono trattate con dei sacchetti alla vernice rossa. Così contribuiamo alla settimana d’azione che fu indetta a livello federale nel contesto delle proteste G20. Tante persone di sinistra dopo le proteste G20 sono esposte a procedimenti penali, tentativi d’intimidazione e a una pesante repressione. Con cambi di legge come del §114 spianarono la via giuridica già prima per posizionarsi contro le imminenti proteste. Con la successiva detenzione preventiva di compas, condanne, perquisizioni domiciliari e le foto segnaletiche pubblicate dalla commissione speciale “blocco nero”, lo Stato tedesco e sgherri tentano di riprendersi la sovranità d’interpretazione sociale e di legittimare l’apparato sbirresco e di sicurezza stra armato che interveniva durante le demo e proteste.

Non ci lasciamo intimorire dalla giustizia di classe né ci facciamo cacciare nell’incapacità di agire. Le azioni ad Amburgo e le barricate erano determinate e combattive – portate avanti da un movimento di sinistra che si posiziona in rottura con il capitalismo. Mossi da ciò affrontiamo la repressione difendendo le legittime proteste contro il G20 e l’affrontiamo unendoci – sia sulla strada sia davanti al tribunale. Ora più che mai.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice e pietre a polizia federale

2 febbraio 2018

Nella notte al 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato la nuova sede della polizia federale sulla riva Schöneberg. Pietre e bottiglie piene di vernice colpirono l’entrata in vetro e alcune finestre del nuovo grandioso esemplare di de Maizière della “Direktion 11” nella Schöneberger Straße, palazzo ex Bombardier nel quale sono entrati inizio agosto ’17.

La nuova direzione della polizia federale secondo il Tagesspiegel serve da palazzo amministrativo tra l’altro alla GSG9, al gruppo aeronautico della polizia federale, al dipartimento “incarichi di copertura di polizia all’estero” e “incarichi speciali di difesa del traffico aereo” come anche all'”appoggio operativo e investigativo”. Sede delle unità speciali è l’area di una caserma a Spandau tra le vie Schmidt-Knobelsdorf e Seekt.

La polizia federale è il braccio esecutivo del ministero degli interni. Ma il suo spazio d’ influenza va ben oltre le istallazioni ferroviarie tedesche, poiché come “scorta di persone aria” eseguono delle espulsioni (di massa) oppure sono presenti nelle missioni all’estero come per es. in Somalia e in Afghanistan, dove addestrano le “forze di sicurezza e di polizia”, essendo perciò tra gli effettivi che agiscono nella guerra (civile) locale.

Per il vertice G20 ad Amburgo la polizia federale con 5500 sbirri forniva una parte notevole dei circa 31.000 sbirri schierati. C’erano anche le nuove unità BFE+ (d’istruzione preventiva e catturandi) e i droni della polizia federale. E successivamente intervenivano nelle razzie.

I nostri saluti vanno ax prigionierx della rivolta di Amburgo!
They will not break us!
United we stand!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Passata alle fiamme auto del DPolG

29 gennaio 2018

Una scintilla di speranza per le nostre lotte. Al sindacato di polizia Brema abbiamo tolto il comfort minimale della flessibilità passando alla fiamma la loro vettura (Smart). Contro la smart-ificazione della vita!

I sindacati di polizia s’affermano a vista d’occhio come elemento importante del riarmo interno. Come organizzazione lobbistica e di marketing tentano di preparare il terreno sociale per continui inasprimenti di legge e aumenti delle competenze degli sbirri. Con i nuovi media – anzitutto twitter – tentano di acquisire una influenza maggiore nel dibattito pubblico. Il che risalta anche nel contesto del G20 e nei loro meschini piagnistei sugli scontri. Dopo le numerose interviste, conferenze stampa e riprese video pubbliche, l’aizzamento sbirresco culminava nella pubblicazione di 104 foto segnaletiche … l’obiettivo di questa strategia poliziesca è creare un clima di paura, denuncia e vendetta statale.

Come se non fosse già merda abbastanza, tentano continuamente di allargare il proprio potere strillando che vogliono riforme di legge e nuovi poteri: braccialetto elettronico, carcere preventivo, teaser, militari all’interno… per chi volesse osare infrangere le loro leggi. Welcome to hell, benvenutx nello Stato di polizia.

Ci rallegriamo se sentiamo che in questa società la gente inizia a resistere. Che nella notte di capodanno gli sbirri sono stati bersagliati intensamente con i razzi. Se nei soliti controlli stradali si spacca il muso allo sbirro. Se si sputa agli sbirri e se hanno sempre più paura quando si mettono la divisa.
Quando la loro autorità non fa più presa.
Poiché, di come la girino e rigirino, la polizia provvede affinché tutto rimanga come è.

Saluti aggressivamente solidali a tutte le persone in galera. Come anche a chi di notte attacca strutture statali, autoritarie e di destra e le rende visibili. I nostri pensieri e cuori sono con voi.

United we stand!

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Sabotate biglietterie automatiche

26 gennaio 2018

L’Azienda Trasporti Pubblici di Lipsia (ATPL) comunicava di considerare di togliere alcune delle sue biglietterie automatiche.
Accogliamo con favore l’idea e decidemmo di rafforzare l’ATPL nella sua decisione. Per cui nella notte a oggi 26 gennaio abbiamo distrutto sei biglietterie automatiche.

Pare che l’impiego di biglietterie automatiche in alcuni quartieri di Lipsia non sia più un buon affare: L’ATPL lamenta che ignoti hanno ripetutamente sabotato le biglietterie automatiche e che la gestione nei relativi luoghi nel frattempo non sarebbe più redditizia.
È toccato, tra l’altro, alle biglietterie automatiche nella Riebek-, Karl-Liebknecht-, e Wiedebachstraße come anche nella Jahnallee. Sia la recente stretta cooperazione tra ATPL e i porci sbirri di Lipsia sia la vendita di biglietti in sé ci motivarono assai a neutralizzare le biglietterie ATPL.

Secondo l’ATPL è legittimatx all’utilizzo dei trasporti locali solo chi può permettersi un biglietto. Il che, per non parlare dei continui aumenti dei prezzi, esclude la gente strutturalmente poco abbiente dall’utilizzo dei trasporti pubblici locali. Citiamo un testo dex compas di Francoforte (Francoforte-sul-meno. Danneggiate-biglietterie-automatiche):
“Visto che tuttx coloro che non possono permettersi i prezzi troppo cari dei biglietti sono ricoperti di pene pecuniarie, le prigioni tedesche sono sovraffollate con prigionierx il cui unico ‘reato’ è di non avere i soldi per i trasporti pubblici. È l’espressione di una politica sbagliata che preferisce rinchiudere lx più poverx dex poverx invece di darsi da fare per la soluzione.”

Chiediamo la sospensione d’ogni tassa per i trasporti pubblici locali e la fine dei controlli vessatori dei biglietti.
Rivendichiamo una società dove la mobilità sia un diritto fondamentale e non una merce.

Tutto per tuttx!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Distrutti vetri a ufficio SPD

25 gennaio 2018

I combattimenti ormai in corso da un anno tra l’esercito turco e YPJ/YPG ad Afrin, Rojava, in questi giorni giunsero a un nuovo livello d’escalation. Attualmente il regime fascista turco conduce una campagna d’annientamento contro Afrin. Come parte di una guerra decennale dello Stato turco contro il popolo curdo.
Come segno della nostra rabbia abbiamo frantumato i vetri all’ufficio SPD.

Consideriamo l’economia e la politica tedesca come sostenitrici attive del regime fascista AKP. Anzitutto la SPD in passato si è distinta sempre di nuovo come forza propellente di una stretta collaborazione tra i due Stati. Così il ministro degli esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ottenne la legittimazione politica per questo attacco, tra l’altro quando fu accolto come un re dal del ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel. Gli si prospettarono nuove attrezzature anche anti-mine per il carrarmato da combattimento Leopard-2 di produzione tedesca, il che è una commessa da 250 milioni per Rheinmetall. Gabriel stesso non vedrebbe „alcuna giusta argomentazione per un rifiuto“. E l’impresa delle armi Rheinmetall ha tra i suoi progetti una fabbrica di carrarmati in Turchia – anche questo ordito dal ministro degli esteri SPD Gabriel.
Gli attuali tentativi dex politicx tedeschx di stabilizzare i rapporti con lo Stato turco e di estendere le forniture d’armi appaiono assai cinici, anzitutto visto le dichiarazioni tedesche di sostenere la lotta contro l’IS mentre il regime AKP sostiene attivamente i gruppi jiadisti. Secondo notizie recenti, l’IS e il fronte Al-Nusra furono riforniti d’armi e di vetture turche. Mentre l’IS è stato respinto anzitutto grazie ax combattenti curdx.

Chi dimostra solidarietà con la lotta curda ad Afrin è criminalizzatx. In Turchia ogni opposizione è contrastata, arrestata, torturata. In Germania la polizia attacca le manifestazioni e arresta gente curda.
Concludiamo: La guerra contro la gente curda è sostenuta in modo determinante dallo Stato tedesco. Finché armi tedesche porteranno la morte ax nostrx amicx rivoluzionarx a Rojava salteranno i vetri nelle città tedesche – e altro seguirà. Invitiamo tuttx lx compas a fare lo stesso.

Nessuna tregua al regime fascista – abbasso Erdogan.
Per la società autodeterminata – a Rojava e ovunque.
Bijî Rojava!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Vernice a ufficio SPD

29 gennaio 2018

La notte scorsa abbiamo lanciato dei sacchetti con vernice colorata all’ufficio SPD nel centro di Stoccarda.
I motivi per un’azione simbolica contro questo futuro partito di governo abbondano.

È più che chiaro a tuttx che al più tardi nel 1918 con l’approvazione dei crediti di guerra per la 1. guerra mondiale la “socialdemocrazia” ha cambiato fronte. Ma anche oggi dimostra molto chiaramente la sua funzione da stabilizzatore del sistema capitalista.

Dopo i massicci attacchi alla classe lavoratrice con l’Agenda 2010, Hartz 4 ecc., le guerre imperialiste come in Jugoslavia o in Afghanistan, oppure con il sostegno a dittature brutali come  l’Arabia Saudita o la Turchia, la SPD è da considerare responsabile per la repressione massiccia contro le proteste G20 ad Amburgo.
Il ministro degli interni SPD di Amburgo, Scholz, con un’ampia campagna aizzava decine di migliaia di sbirri contro le proteste G20 di luglio 2017. La conseguenza della brutalità fisica dello Stato di polizia furono migliaia di feritx, tra cui anche gravi.

Moltx furono incarceratx per giorni, alcunx in parte arbitrariamente per settimane e mesi. Altrx sono tuttora carceratx. Ora, come capri espiatori per le azioni militanti, dovrebbero essere condannatx  a pene politiche dure.

Molto di recente la SPD si presentava vistosamente come partito di guerra e sostenitrice della dittatura presidiale di Erdogan. Dopo molti affari d’armi milionari con la Turchia, la stessa con dei carrarmati tedeschi fa la guerra alla popolazione curda e al movimento di liberazione nel Rojava nord siriano, per inciso ad Afrin. È una guerra condotta palesemente contro il tentativo di costruzione di una società orientata alla solidarietà e umanità. Vuole dire che ogni tentativo di costruire un’alternativa al sistema capitalista di sfruttamento ed oppressione deve ormai essere aggredito anche militarmente.
La SPD fa parte del governo tedesco e con le forniture e la produzione d’armi è di conseguenza direttamente corresponsabile per la guerra e gli assassinii in loco.

Noi come rivoluzionarx e come movimenti sociali in generale siamo confrontatx con uno Stato iperarmato e sempre autoritario nel suo agire.
È vero che non potremo impedire direttamente gli interventi imperialisti tedeschi a livello mondiale. Ma è nostro dovere di portare la resistenza in strada e nelle aziende là dove viviamo. Perlomeno possiamo punzecchiare un po’ il sistema in alcuni punti e metterci fianco a fianco ax nostrx  compas che in tutto il mondo lottano dalla stessa parte!

Salutiamo lx attivistx colpitx dalla repressione. Siamo unitx!
Nel capitalismo non ci può essere pace! Per un sovvertimento rivoluzionario!

Da oggi hanno luogo le giornate d’azione della campagna “United we stand” (https://unitedwestand.blackblogs.org/) contro la repressione durante il vertice G20 ad Amburgo. Attivatevi!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Danneggiate biglietterie automatiche

22 gennaio 2018

Francoforte sul Meno: questa notte abbiamo reso inservibile con schiuma poliuretanica, martelli, vernice e fuoco varie biglietterie automatiche. Inoltre si lasciava una scritta che afferma che i biglietti non sono la soluzione. Abbiamo colpito tra l’altro le stazioni di Francoforte Ovest, Kalkbach e Niddapark.

Da anni i trasporti pubblici, l’Unione Trasporti Rhein-Main (UTR) e con questi le FFSS aumentano continuamente i prezzi dei biglietti a Francoforte e dintorni. Quest’anno non hanno ancora aumentato tutti i prezzi ma hanno annunciato con orgoglio che qualche bigliett non sarebbe aumentato. Sottacendo che nel contempo i prezzi per i viaggi nei dintorni sono enormemente saliti, il che colpisce duramente anzitutto gli strati della popolazione che hanno già scacciato in periferia o fuori città. La UTR tenta anche di spacciare un cambiamento marginale della tratta Francoforte – Offenbach come gran successo. Una farsa se si considera che per anni la differenza di due stazioni comportava e tuttora comporta un balzo del prezzo che supera il 100%.

La politica della UTR e della Compagnia Trasporti Francoforte al Meno (CTF) non è orientata all’utilità per le persone bensì, e non è una sorpresa, serve solo alla strategia della massimizzazione del profitto. Così la UTR è tra le aziende trasporti più care a livello federale, superata al massimo dalle Ferrovie Urbane Rhein-Main ma solo in quanto al fastidioso segnale acustico delle porte.

Anche la chiusura notturna e la sorveglianza di tutte le stazioni metrò rende sempre più difficile trovare un posto caldo ed asciutto per dormire in inverno. La città di Francoforte e la UTR puntano invece all’accalcare le persone senzatetto all livello B della centrale di polizia e poi si meravigliano che si crea una situazione sociale esplosiva.
Visto che tuttx coloro che non possono permettersi i prezzi troppo cari dei biglietti sono ricoperti di pene pecuniarie, le prigioni tedesche sono sovraffollate da prigionierx il cui unico “reato” è di non avere i soldi per i trasporti pubblici. È l’espressione di una politica sbagliata che preferisce rinchiudere lx più poverx dex poverx invece di darsi da fare per la soluzione.

A questo contrapponiamo la prospettiva dei trasporti pubblici locali rispettose del sociale e sostenibili per tuttx!

Salutiamo lx compas che a Brema e altrove difendono una società umana con azioni simili.

Collettivo via libera

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH