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Padova, 29/30 novembre: Giornate di solidarietà a Gianluca e Adriano @Marzolo Occupata

la locandina in pdf

GIORNATE DI SOLIDARIETA’ A GIANLUCA E ADRIANO

La civiltà tecnologica investe oramai ogni aspetto della nostra quotidianità. Tutte quelle forme di vita che si sottraggono ancora alla schiavitù e all’alienazione del vivere civile, vengono o distrutte oppure marginalizzate.

Esiste ancora la possibilità di condurre un’esistenza libera e selvaggia, priva di ogni forma di autorità? I movimenti ecologisti degli ultimi anni, puntano ad una liberazione totale oppure si limitano a criticare solo uno degli aspetti del dominio?

Vogliamo riflettere soprattutto sull’importanza di una lotta ecologista radicale al sistema, tentando di riflettere intorno al tentativo del dominio di costruire ed imporre un totalitarismo tecnologico.

L’iniziativa sarà a sostegno di Gianluca e Adriano, compagni anarchici, in carcere dal settembre 2013, accusati di aver attaccato l’industria dello sfruttamento animale e della terra, e per questo condannati. Ed è proprio da questo che vogliamo partire nei dibattiti, tentando di valutare quali rapporti intercorrono tra lotte individuali e lotte popolari; per soffermarci, infine sullo stato della solidarietà rivoluzionaria nei confronti dei compagni incarcerati.

malacoda@distruzione.org

SABATO 29 NOVEMBRE

ore 16 dibattito sul dominio tecnologico con alcuni redattori del sito “Resistenze al nanomondo”

ore 20.30 cena vegan benefit

a seguire concerto in acustico con WASTED PIDO Lo-Fi R’n’R One Man Band da Venezia

DOMENICA 30 NOVEMBRE

ore 9.00 colazione in compagnia

ore 10.00 dibattito sulle pratiche individuali e collettive di resistenza alle nocività

a seguire pranzo vegan benefit

Porta la distro. Nè fasci, né guardie!

LE INIZIATIVE SI TERRANNO PRESSO LA MARZOLO OCCUPATA

via Marzolo, 4 – quartiere Portello (Padova)

Bergamo: Laboratorio Anarchico LA*ZONA – 6 anni di autogestione

6 ANNI DI AUTOGESTIONE
Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9 – lab.lazona@gmail.com

VENERDI’ 14
dalle 18.30 Aperitivo Vegan
& presentazione de “IL COMPRESSORE”
“opuscolo in cui si chiarisce se sia più veloce il Tav o la devastazione dei territori che esso collega, se la storia sia una cassetta degli attrezzi o solo un incubo da cui destarsi, se a terrorizzare sia lo stato o chi gli si oppone, se sia più giudizioso battersi per vivere o dimenarsi per sopravvivere, se sia lecito insultare politici, magistrati e giornalisti e se questo serva, se sia morale distruggere le macchine che ci distruggono, e se questo basta”
Nel mese di novembre è prevista la richiesta di condanna e in dicembre la sentenza del processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. A gennaio verrà emessa la sentenza del maxiprocesso ai 53 No tav. Ricordiamo quindi l’appello per una settimana di mobilitazione naionale e di lotta, da venerdì 14 a sabato 22 novembre, ognuno nel proprio territorio.
A SEGUIRE: Cena Vegan & DJset

SABATO 15
Dalle 17.00
Dibattito su repressione, carcere e solidarietà.
Interverrà ALFREDO MARIA BONANNO e a seguire in via eccezionale

Proiezione di un videodocumento girato da Bonanno con l’aiuto di altri prigionieri nel carcere speciale di Rebibbia (reparto grandi infezioni) nel 1997. Erano anni dove scioperi, scontri, scioperi della fame e rivolte dilagavano nelle carceri internazionali. Questo video è un rarissimo documento riguardante la pesantissima situazione vissuta dai malati di AIDS in quegli anni.
Con Cena Vegan.

DOMENICA 16
Dalle 16.30 – concerto ArdeCore con
LUDD – hc da Rovereto
AFTER DEMISE – trashcore Lecco
LURIDA – post hc Bergamo
STATO DI EBREZZA – punk rock express da Milano
a seguire Cena Vegan & Djset

Bergamo: 3°Edizione Tattoo Convention @Laboratorio Anarchico La*Zona

Rettifica del programma della Tattoo Convention 014 che si terrà l’8 e il 9 novembre al Laboratorio Anarchico LA*ZONA di Bergamo.
L’incontro con Alfredo Maria Bonanno che si doveva svolgere Sabato 8 verrà posticipato a Sabato 15 Novembre durante la tre giorni per il sesto compleanno del La*Zona.

TATTOO CONVENTION 014
8 e 9 novembre
Benefit Prigionier*

SABATO 8:
10.00 si inizia!
13.00 Pranzo by Trattoria Vegana
Dopo pranzo si continua a tatuare..
20.00 Cena made by Trattoria Vegan
A seguire DjSet..!

DOMENICA 9:
10.00 si inizia!
13.00 Pranzo made by Trattoria vegana!
Dopo pranzo si continua a tatuare..
20.00 Cena made by Trattoria Vegana
Dopo Cena: Videoproiezione de “The Experiment”
Cercasi cavie umane – das experiment
Un film del 2001 diretto da Oliver Hirschbiergel, tratto dal romando black box di Mario Giordano, basato a sua volta sugli eventi pertinenti l’esperimento carcerario di Standford, condotto nel 1971 dallo psicologo statunitense Philip Zimbardo.Il tassista Trek Fahd legge su un giornale la pubblicità di un esperimento organizzato da una squadra di psicologi. L’esperimento prevedeva l’assegnazione ai volognati che accettarono di parteciparvi, dei ruoli di guardie e prigionieri all’interno di un carcere simulato. Durata 2 settimane. Compenso 4.000 franchi. i volontari che dovranno impersonare otto guardie avranno il compito di assicurare il rispetto delle regole e mantenere l’ordine. l’esperimento verrà tenuto sotto videosorveglianza 24 ore su 24. queste ebbe dei risultati drammatici: la pirigione finta, nell’esperienza psicologica vissuta dai soggetti di entrambi i gruppi, era diventata una prigione vera. “assumere una funzione di controllo sugli altri nell’ambito di una istituzione come quella del carcere, assumere cioè un ruolo istituzionale, induce ad assumere le norme e le regole dell’istituzione come unico valore”.
Parliamone Assieme!!

@Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9, Bergamo
lab.lazona@gmail.com

PER PRENOTARSI PER I TATUAGGI SCRIVERE ALLA MAIL IL PRIMA POSSIBILE!

A BREVE MANDEREMO LA LISTA DEI TATUATORI E DELLE TATUATRICI PER SEMPLIFICARE LA SCELTA E LA PRENOTAZIONE DI CHI SI VORRA’ TATUARE!

Italia: Nuova occupazione a Genova in seguito allo sgombero del Mainasso

Il nuovo posto si trova in Piazza Santa Maria in Passione n. 6, Genova.

Dopo lo sgombero e la ri-occupazione, nasce anche il blog del Mainasso. La pagina Il Mainasso ospiterà le iniziative proposte dal Mainasso e non solo, oltre a testi e pubblicazioni proprie o comunque ritenute interessanti!

NUOVA OCCUPAZIONE: P.S.M. CHE PASSIONE!

Nella notte del 27 maggio la questura ha sgomberato con un imponente spiegamento di forze il Mainasso occupato da appena 2 mesi.

Ciò non ci scoraggia, ma anzi ci spinge ad andare avanti per la nostra strada senza esitazioni.

Per 2 mesi uno spazio di proprietà delle Opere Pie (il famigerato Ente Morale), abbandonato da tempo (e che tale rimarrà, blindato e oscurato), è stato sottratto alle dinamiche imperanti del profitto, della passività e dell’alienazione. Non ponendosi obbiettivi specifici a termine, un semplice fondo di pochi metri quadrati è diventato un posto di ritrovo per chiunque si ostini a voler vivere il piacere dell’incontro, della condivisione e del confronto, per chiunque si ostini a voler vivere ancora le strade.

Un posto dove ospitare iniziative, cineforum, cene, incontri… Sempre con la priorità di sostenere e portare la solidarietà a chi è colpito dalla repressione per essersi battuto contro questo stato delle cose, contro questa società infame nella quale vorrebbero costringerci a vivere.

Uno spazio ritorna al suo precedente stato di inerzia, ma chi lo ha vissuto non intende limitarsi in alcun modo.

Oggi 1 giugno IL MAINASSO continua a soffiare, spostando le iniziative e la sua vita pochi vicoli più in su.

Abbiamo occupato un altro fondo in P.iazza S.anta M.aria in Passione 6 per ribadire la nostra volontà di concretizzare una critica reale all’esistente in tutte le sue varie forme.

Le prossime iniziative saranno:

LUNEDI 2 GIUGNO dalle 19 presentazione del progetto editoriale CROCE NERA ANARCHICA

MARTEDI 3 GIUGNO dalle 21 proiezione di BRAZIL per il ciclo “VERITà E CONFLITTO TRA INDIVIDUO E AUTORITà”

VENERDI’ 6 GIUGNO dalle 19 presentazione dell’opuscolo “DIVIDE ET IUDICA – IL LABIRINTO PROCESSUALE DEL 15 OTTOBRE”

ANCORA! PER LA RIVOLTA! PER LA LIBERTÀ!

Genova: Sgomberato il Mainasso

IL MAINASSO SOFFIA ANCORA

Questa notte, 27 maggio, la questura ha sgomberato, con un imponente spiegamento di forze, il Mainasso occupato da appena 2 mesi.

Ciò non ci scoraggia, ma anzi ci spinge ad andare avanti per la nostra strada senza esitazioni.

Per 2 mesi uno spazio di proprietà delle Opere Pie (il famigerato Ente Morale), abbandonato da tempo (e che tale rimarrà, blindato e oscurato), è stato sottratto alle dinamiche imperanti del profitto, della passività e dell’alienazione. Non ponendosi obbiettivi specifici a termine, un semplice fondo di pochi metri quadrati è diventato un posto di ritrovo per chiunque si ostini a voler vivere il piacere dell’incontro, della condivisione e del confronto, per chiunque si ostini a voler vivere ancora le strade.

Un posto dove ospitare iniziative, cineforum, cene, incontri… Sempre con la priorità di sostenere e portare la solidarietà a chi è colpito dalla repressione per essersi battuto contro questo stato delle cose, contro questa società infame nella quale vorrebbero costringerci a vivere.

Uno spazio ritorna al suo precedente stato di inerzia, ma chi lo ha vissuto non intende limitarsi in alcun modo.

Per questo le iniziative previste verranno mantenute, a partire da stasera, con luoghi e modalità che saranno comunicati di volta in volta.

STASERA alle 21 in PIAZZA DELLE ERBE per la rassegna “VERITÀ E CONFLITTO TRA INDIVIDUO E AUTORITÀ”, I DIAVOLI di Ken Russell

LUNEDÌ 2 GIUGNO dalle 19 presentazione del progetto editoriale CROCE NERA ANARCHICA

VENERDÌ 6 GIUGNO dalle 19 presentazione dell’opuscolo “DIVIDE ET IUDICA – IL LABIRINTO PROCESSUALE DEL 15 OTTOBRE”

SABATO 7 GIUGNO dalle ore 18 aperitivo in sostegno ad un compagno sotto processo per i blocchi stradali avvenuti in seguito alla morte di un operaio in porto nel 2007

ANCORA! PER LA RIVOLTA! PER LA LIBERTÀ!

Madrid, Stato spagnolo: Evento solidale con anarchici/che di lunghe condanne

Sabato, 11 Gennaio 2014, il centro sociale occupato “La Gatonera“, situato sulla via Amistad 9, nel quartiere di Carabanchel in Madrid, ospita un evento di informazione in solidarietà con i prigionieri anarchici che affrontano delle lunghe condanne in tutto il mondo.

Ci incontreremo alle 18:30 e cominceremo una conversazione di contro-informazione, con l’obiettivo di diffondere alcuni dei casi di fratelli e sorelle che sono incarcerati nelle galere dei diversi Stati democratici da molti anni ormai. Dopo una presentazione dei casi di Claudio Lavazza e Gabriel Pombo Da Silva (detenuti nello Stato spagnolo), Marco Camenisch (imprigionato in Svizzera), Thomas Meyer-Falk (prigioniero in Germania), Marie Mason ed Eric McDavid (imprigionatx negli Stati Uniti) e José Miguel Sánchez Jiménez (prigioniero in Cile), discuteremo liberamente i modi per rafforzare ed estendere i legami di solidarietà, anche attraverso le strutture di contro-informazione e di sostegno concreto, con i prigionieri della guerra sociale.

Nella serata si include anche una cena solidale con panini vegani per uccidere la fame.

Abbiamo l’intenzione di fare di questo incontro un’ opportunità per rompere il silenzio in cui si cerca di seppellire i prigionieri anarchici, per diffondere le loro parole e per propagare la lotta con tutti i mezzi possibili contro la società carceraria e coloro che la sostengono.

Tra l’altro, questo è un evento auto-organizzato e per questo speriamo di poter contare sul vostro sostegno, sia in termini di presenza fisica e di partecipazione attiva, così come su donazioni libere per i compagni incarcerati.

I prigionieri sulle strade! Strade per l’insurrezione!

Contra Info

[Atene] Aggiornamenti sul caso di Ilya Eduardovich Romanov dalla Russia, che ha perso una mano dopo l’esplosione di un congegno esplosivo

Segue il testo distribuito durante l’evento svolto al Centro Sociale Occupato VOX, a Exarchia (Atene) il 15 novembre 2013, riguardante il compagno Ilya Romanov:

Libertà per l’anarchico Ilya Romanov

Domenica 27 ottobre 2013 di buon mattino, è esploso un congegno esplosivo dietro all’edificio dell’ufficio di reclutamento nella città russa di Nižnij Novgorod amputando la mano sinistra del compagno che ha tentato l’azione. Sanguinante, il compagno si è diretto da solo all’ospedale più vicino, e poco dopo è stato arrestato dalla polizia.

Appena dopo l’arresto all’ospedale, la polizia ha irrotto in casa sua, confiscando vari libri, computer, tutte le lettere degli anni passati in carcere e “residui chimici sconosciuti”. Il compagno si è ferito anche al volto e all’occhio sinistro, ma per fortuna sono ferite lievi. Per quanto riguarda la mano, i dottori non sono riusciti a salvare nemmeno un dito, ed è stato necessario amputargli tutta la mano. Giorni dopo, è uscito dal reparto intensivo ed è entrato, nella stessa clinica, in un altro reparto, attentamente sorvegliato dalla polizia fino ad oggi. Per ora, pendono le accuse di “rifornimento, traffico e possesso illegale di armi esplosive” sebbene sia stato poi cambiato in “fabbricazione di congegni esplosivi”.

Questo è il caso dell’anarchico di 46 anni Ilya Romanov, che i giornalisti descrivono come “una tragica figura che sembra essere uscita da Dostoevskij” e, per le autorità, non è che un “sospetto conosciuto”, ma per noi è un COMPAGNO. La nostra storia si scrive con il sudore freddo dell’azione e, spesso, con il sangue, ma mai con il fetore ammuffito del rinvio eterno. E, tenendo presente che niente nasce dal niente e le nostre vite si sviluppano in circostanze specifiche e basate su sclte concrete, non possiamo omettere una breve cronaca del compagno.

Ilya Romanov ha partecipò agli spazi anarchici dalla fine degli anni 80, organizzando i primi circoli e gruppi anarchici (degli ultimi tempi) nella sua città (che allora si chiamava Gorkij), ma era anche attivo nei movimenti di occupazioni. Nel 1998, diventò membro della Confederazione degli Anarcosindacalisti, fece conferenze sull’anarchismo, faceva circolare una rivista, oltre a partecipare attivamente alle proteste contro le centrali nucleari. Tra il 1991 e il 1992, creò la campagna di solidarietà con due anarchici detenuti per aver attaccato la polizia dei servizi segreti e, poi, si interessò sempre di creare iniziative solidali per i/le prigionierx anarchicx. Inoltre si dedicava alla propaganda delle idee anarchiche a Mosca e, fu rappresentante del sindacato di base dei/delle giovanx disoccupatx. Nel dicembre del 1998, lo arrestarono con l’accusa di “possesso di droga”, e con i metodi ben conosciuti dell’era sovietica, lo mandarono in una clinica psichiatrica, diagnosticando la sua “pazzia”, poi spedito in prigione per due anni e mezzo.

Nel luglio del 2002, lo arrestarono di nuovo a Mosca e lo mandarono a Penza, dove lo accusarono di “possesso e trasporto di esplosivi”, per quello che successe nel 1997. Bisogna specificare che la sua compagna, Larissa, con cui ha avuto due figli, è stata in carcere per cinque anni e mezzo, accusata insieme ad altre persone all’inizio del 2000, di far parte del gruppo Nuova Alternativa Rivoluzionaria, un’organizzazione di sinistra libertaria che tra il 1996 e il 1999, mise a segno vari attacchi esplosivi, come la bomba che ha distrutto il muro dell’ufficio centrale del FSB (Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa, la vecchia KGB). Ilya Romanov rifiutò le accuse e negò di dichiarare, si tagliò le vene e la polizia locale lo lasciò libero. Una volta di ritorno a Mosca, venne emesso un ordine di cattura nei suoi confronti, anche se invano, perchè Ilya se ne andò in Ucraina. Il 7 dicembre del 2002, in una piccola cittadina nel sud dell’Ucraina, lo arrestarono perchè in possesso di una pistola, di una cartuccia di dinamite con detonatore elettronico e alcuni proiettili. Da qui seguirono una serie di torture e bastonate al commissariato di polizia locale e poi la prigione. All’inizio l’accusarono di un’esplosione avvenuta nella sede dei servizi segreti di Kiev nei due mesi precedenti. L’azione era stata rivendicata dall’esercito Popolare dei Vendicatori, un’organizzazione di sinistra che decise di “cominciare una guerriglia contro il sistema capitalista imperante in Ucraina”. Allostesso tempo, arrestarono altre 10 persone, che per lo più, erano del Partito Comunista Ucraino giovanile. Agli 11 arrestati si imputavano non solo l’esplosione, ma anche una serie di rapine a mano armata in gioiellerie oltre al possesso di numerose armi. Tuttx gli/le accusatx subirono torture metodiche; durante un interrogatorio unx di loro morì. Romanov dichiarò che la metà dei suoi coimputati non li conosceva, comunque non collaborò con le autorità, partecipò con gli/le altrx agli scioperi della fame, si coalizzò con gli altri carcerati, e questo lo portò ad affrontare l’isolamento. Quando nel luglio del 2004 finalmente iniziò il processo, si tagliò le vene davanti alla corte, non per suicidarsi ma per protestare. Inoltre disse che tutte le dichiarazioni fatte durante gli interrogatori erano false perchè sotto tortura e usando sostanze psicotrope. Romanov fu condannato a 10 anni di prigione, rimanendo fiero e integro fino all’ultimo giorno della sua condanna. Fu scarcerato il 7 dicembre del 2012 e tornò al suo popolo, dove lavorava come operaio in una fabbrica di pasticceria.

Solidarizziamo con il compagno Ilya, che ha dato vita alla progettualità della lotta polimorfa partecipando a molte lotte politiche. Dalle lotte sindacaliste di base alla pubblicazione di materiale, fino alle assemblee in solidarietà con i/le prigionierx politicx, attacchi incendiari ed esplosivi, utilizzando tutti i metodi per un solo obiettivo: la RIVOLUZIONE.

“Se nella storia dell’umanità, la gente avesse mantenuto il silenzio, continueremmo a vivere in un sistema feudale lavorando per i proprietari terrieri, e, inoltre, riverendoli. E’ buono che ci siano persone che non vogliono vivere tenendo la bocca chiusa.”
(da un vecchio scritto del compagno)

Chi volesse sostenere economicamente il compagno, può farlo con paypal scrivendo alla mail abc-msk@riseup.net – c’è anche una cassa di aiuto finanziario per lo stesso caso al CSO VOX (Arachovis con Themistokleous, piazza Exarchia, Atene).

Iniziativa dex compagnx, CSO VOX.

Grecia: Rilascio immediato dell’anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame dal 4 Giugno

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“In Grecia, Turchia, Brasile …lotta con il corpo e l’anima fino alla liberazione sociale”
(striscione dalla grande manifestazione nel centro di Atene, il 29 Giugno, in solidarietà con il compagno)

Venerdì il 5 Luglio: Richiamo per un corteo motorizzato verso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia, a Pireo, dove lo scioperante della fame è ancora detenuto in attesa di giudizio (in attesa di risposta per la sua seconda mozione di rilascio)

Raduno presso Propilea (Via Panepistimiou, Atene), entro le ore 18.00
Raduno di solidarietà presso l’Ospedale Generale Statale di Nikaia dalle 19.30

Di seguito alcuni tra i gesti di solidarietà con il prigioniero anarchico in Grecia e Cipro.

ATENE
ATENE

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Comunicato di Juan Aliste rispetto alla giornata in solidarietà con i detenuti di lunga condanna

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(Parole lette nella attività “Arrendersi Mai”, realizzata l’11 Giugno a sostegno dei prigionieri di lunga condanna)

La memoria è la munizione che carica l’arma della solidarietà, non siamo spettatori delle nostre vite, decidiamo su di esse. Dal carcere, la solidarietà fa rima con l’essere ribelle, non essendo questa condizione-ragione l’unica per mettere in pratica un valore intrinseco alla sfida della rivoluzione

Solidarietà fra pari davanti ad un vorace capitalismo.

Solidarietà di classe in questa guerra sociale.
Solidarietà attiva con chi lotta.

Rendere la parola non solo l’unità di lettere, ma una costante permanente che diventi pratica nella resistenza – facendo una rottura con il mediocre assistenzialismo o la rivendicazione. Un’azione propria o con altri che ci permette riconoscerci nella complicità libertaria, dove le vite fluiscono con l’intenzionalità specifica di emancipazione. Con l’idea di un mondo diverso nel quale l’ossigeno della solidarietà genera sovversione permanente.

La lotta ha un continuum storico e non è temporale, allo stesso modo la solidarietà non può essere una casualità, è l’ossigeno! Che rivitalizza la resistenza, la lotta e le nostre vite con la volontà di continuare combattendo la povertà e il capitalismo.

Un abbraccio fraterno a tuttx quellx che fanno il possibile per continuare a mantenere lo spirito rivoluzionario, a prescindere dalla sua condizione o luogo.

La memoria è la munizione che carica l’arma della solidarietà!
Solidarietà e lotta con tutti x prigionierx della guerra sociale!
Finché ci sarà miseria ci sarà ribellione!

Juan Aliste Vega
Prigioniero sovversivo – ostaggio dello Stato Capitale Cileno
Giunio 2013 Carcere di Alta Sicurezza

Altri scritti del compagno Juan (in spagnolo): qui

Maggiori informazioni sul Caso sicurezza (in spagnolo): qui

fonte

Parole del prigioniero sovversivo, Juan Aliste, per i 4 anni dalla morte di Mauri

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Testo letto nell’attività del 20 MAGGIO 2013: La nostra memoria è nera, il nostro cuore pure

È necessario essere sordo di anima, cieco di pelle, schiavo Yanakona o senza classe per ignorare che viaggiamo davanti ad una inquisizione sociale di ordine capitalista e incorporata di polizia.

Questa inquisizione sociale funziona a piena potenza in possesso dei suoi apparati e forze coercitive. Così si esauriscono le vite al suono dell’alienazione e dell’indolenza. Il risultato transitorio è un popolo abituato ad obbedire e senza capacità di meravigliarsi, senza tempo per la riflessione e limitato nella’azione.

Rompere con quello che ci presentano, imposto come un modo di vita, ci dà l’ossigeno per prenderci la nostra vita così da essere attori in resistenza guardando con occhi scintillanti e libertari le lontananze degli impossibili, in ciò va tutto quello che abbiamo: l’amore, la tenerezza, la rabbia.

Come combattenti popolari, sotto un braccio le armi sotto un altro i libri e gli slogan rivoluzionari nella mente le idee libertarie, nell’azione sovversiva permanente e nel cuore le nostre stelle e amori. Nella decisione-azione sempre presenti tutti i Mauricios, tutte le norme. Sempre!

Mentre ci sarà miseria ci sarà Rebellione!

Juan Aliste, Prigionero Sovversivo. C.A.S-Chile

Maggio 2013

fonte

Parole del prigioniero libertario, Marcelo Villarroel, per i quattro anni dalla morte del Punky Maury

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Testo letto nell’attività del 20 MAGGIO 2013: La nostra memoria è nera, il nostro cuore pure

Punky Maury: vive e torna in ogni resistenza allo Stato-Carcere-Capitale, insegnando la sovversione l’insurrezione insieme a tutte e tutti i caduti per la liberazione totale.

4 anni sono passati da quando una mattina di chiusura nella Patagonia mi portò la terribile notizia della tua morte. Ero nel padiglione 4 dell’unità 11 di Newken e come era solito, dopo un paio di mate all’avviare la giornata, la corrispondente comunicazione telefonica data cinicamente per l’istituzione Argentina ad ogni prigioniero, e con questa la frustrazione.

Quando si vive la lotta contro l’esistente con onesta consegna, senza comodità né convenienze, la possibilità della prigione, la clandestinità o la morte è elevata. E quando nonostante le incomprensioni, si ama ciò che si fa per essere libero, sempre ci travolge il dolore della perdita quando unx dei/le nostrx parte all’infinita trincea delle stelle. Senza essere vicini né simpatizzare con più di unx dei tuoi affini, in quei freddi giorni di reclusione a Newken sentì la tua morte come un pugnale nel cuore che era accompagnato dalla riaffermazione sovversiva di andare, di continuare, di non evitare i combattimenti contro la paura e la miseria, la diffamazione e la dimenticanza… “perché la memoria non è spazzatura e il sangue non è acqua” dicono con tagliente lucidità i compas greci delle CCF e nelle mie orecchie si sente alto e forte ogni volta che penso in tuttx i/le mie/i fratelli/sorelle che ho visto partire e che non sono solo nomi nella lunga lista ma vivenze compartite di una guerra senza pause che si porta ed ha portato i/le piu’ belli/e esseri umani che mi è toccato conoscere…

Le continue discursioni con Ariel, gli scherzi clandestini con Papi e Pablito, la silenziosa compagnia del mono Sosa, l’intimo amore di Norma, il massacro televisivo di Fabian, la pioggia di proiettili che ha attraversato José Luis… E ancora ricordo il tuo invito per riunirci con gli anarchici organizzati nel 2004 e il mio rifiuto per non avere l’empatia per l’iniziativa né con chi partecipava konkurrían, sembra erano i tuoi tempi d’organizzazione.

Chiaro, con la tua morte lo Stato-Capitale-Carcere fece il festino ed aveva gioito fino alla nausea, lo stesso show di vittoria così spesso ripetuto ogni volta che cade un ribelle, ma questa volta, la tua partenza si è trasformata in un incontro mondiale nel bellissimo linguaggio della polvere da sparo facendo un sabotaggio all’intento di condannarti al oblio.

Allora, non c’è morte per chi è stato capace di colpire il centro del dominio attraverso la continuità multiforme dell’insurrezione permanente che pianta oggi il selvaggio seme della ribellione.

Che la memoria storica seppellisca chi codanna la violenza proletaria contro lo sfruttamento capitalista! Prigionieri della guerra sociale: alla strada! Mentre ci sarà miseria ci sarà Rebellione!

Marcelo Villarroel S.

Prisionero Libertario, 20 Maggio 2013 CAS/Stgo

fonte

Messico: Scritto del prigioniero Braulio Duran in memoria di Mauricio Morales

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Testo letto nell’attività del 20 MAGGIO 2013: La nostra memoria è nera, il nostro cuore pure

Parole di Braulio Duran per il compagno Maury, ovunque ti trovi.

Date le circostanze in cui ora mi trovo, non ho avuto la possibilità di formulare una lettera o un testo, ma in questo momento mi viene questo in mente e solamente voglio e desidero che il compagno si trovi bene e il suo “spirito”, se esite, resti l’indomito che sempre fu.

Davvero non so se mi senti o possa sentirmi. Ma di cuore desidero che così sia.

Ancora ricordo quando ho sentito la notizia e mi ha veramente segnato, perché credo che un individuo libero e selvaggio non deve morire mai, ma purtroppo, queste cose non sono nelle nostre mani, dal momento che tutto è relativo e non possiamo cambiare un ciclo, ma nonostante questo, voglio che tu sappia che ti ricordo come qualcosa di bello e tutto quello che tu hai vissuto e/o sentito io lo vivo, giacche sfortunatamente in questo momento non faccio le cose che vorrei fare.

So che non ci siamo conosciuti e sicuramente te non hai mai saputo di me, beh, è superfluo, dal momento che l’unica cosa che ci unisce è il desiderio di vedere il nostro intorno libero e indomito.

No so se lo sai, ma voglio raccontarti che i compagni di tutto il mondo ti stimano e ti ricordano e sicuro che gli colpisce al cuore la tua assenza, e forse non mai ti è battuto l’idea di essere ricordato come qualcosa di forte, come sicuro tu lo facevi semplicemente per il tuo individualismo e non per la fama, ma buono, nella vita ci sono cose che senza volerlo accadono. Abbi cura di te e datti forza, come l’hai sempre fatto e ricorda che, anche se non conosciamo uno l’altro, qui saremo, dritti e con la testa alta (e le bottiglie accese nella mano).

Non dimentichi mai che rimarremo sempre anonimi e tra le ombre, o nascosti sui tetti in attesa del momento giusto per attaccare. Ti mando forti baci ed abbracci antidominatori in attesa che tu gli possa ricevere.

Sinceramente,

Braulio Duran

Anarchico Prigioniero Straigth Edge Per la distruzione del sistema carcerario.

P.S. Saluti ai compagni che sono ancora in piedi sotto tutte le circostanze. Vi mando un grande abbraccio e spero in un(non)futuro possiamo vederci in faccia e ridere. Io seguirò in modo dritto e resistendo dimostrerò la mia solidarietà con le persone che sono in carcere lì al sud.

Forza! E che viva l’anarchia!

fonte

Santiago, Cile (4 Giugno): Forum informativo sul Caso Security

Freddy, Marcelo e Juan, sono ancora in carcerazione preventiva in attesa dell’udienza preparatoria del giudizio orale, il quale si stava svolgendo, ma con i cavilli legali del pm e denuncianti tutto è tornato al punto di partenza.

La nuova udienza preparatoria del giudizio orale inizia il 1° Agosto.

Non bisogna dimenticare mai a chi è caduto, a i/le prigionierx, a quelli/e che non ci sono. Non bisogna mai dimenticare che la morte, la clandestinità e la prigione sono il risultato di una lotta, dell’idea fatta azione.

È tempo di combattere, di mostrare la solidarietà, di ricordare che i nostri fratelli e sorelle sono ancora in prigione, che se passa giorno senza ricordare cio’, abbiamo normalizzato il carcere.

Freddy e Juan rischiano l’ergastolo per la morte del poliziotto Moyano più altri anni per rapine aggravate.

Marcelo rischia 18 anni, senza contare una pena di anni precedenti, la cuale compiva con i benefici, ma a causa di questa nuova situazione, ha perso i benefici.

Per questo e per mantenere l’informazione e la diffusione MARTEDI 4 GIUGNO alle ore 18:00 nel laboratorio Sol, ci è stato un forum informativo dove erano presenti:

-JULIO CORTES (avvocato)
-HUMBERTO LAMRIE (avvocato della difesa)
-CESAR (81 MOTIVI)

erano inoltre presenti famigliri e amici.

Che questo si diffonda, che si dica che vi è una persecuzione, che si dica che freddy, Marcello e Juan sono ancora in carcere, che si dica che lotteremo per la loro libertà.

Che siamo sempre di più.

“E, con la voce affamata di potere e protagonismo, un pubblico ministero abile a mentire vuole ed ha bisogno per supportare le sue pene dell’inferno. La sua mossa per iniziare tutto da capo nel processo orale non sarà il suo ultimo respiro. Ieri, la persecuzione fu sulla punta del piombo per uccidere l’idea, oggi la persecuzione si dota di stratagemmi legali al fine di dare il risultato che il piombo assassino non le abbia arreso.”

Caminniamo insieme: è il momento di combattere!

“Perché chi dimentica ai prigionieri di guerra finisce dimenticando la guerra stessa.”

È stato raccolto denaro e cibo per i bisogni dei compagni

fonte

Catalogna: Processo a carico dei torturatori di Quatre Camins

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VENERDÌ 19 APRILE
19:00: Discussione: Processo ai 13 secondini per le torture dopo l’ammutinamento di Quatre Camins. Mostra sul Regime FIES, lettere, poemi, disegni, denunce dal di dentro. Distribuzione di libri a sostegno dei prigionierx.
CASAL OKUPAT ATZUR, C/Arquimedes nº89 (TERRASSA)

GIOVEDÌ 25 APRILE
Immagini della prigione, ammutinamenti e prigionieri in lotta.
21:30: Proiezione del documentario “Radiografia de Carabanchel”. Di Dario Malventi e Álvaro Garreaud (2007).
Presentazione delle campagne “Carcere=Tortura” e “Torture Quatre Camins 2004”.
discussione: processo ai torturatori, per José Solís.
LA REINA DE ÁFRICA, C/ Bolivar 10. Metro L3 Lessseps o Vallcarca

VENERDÌ 26 APRILE
“Prigioniera é la libertà”
20:00: Discussione: “Processo ai torturatori di Quatre Camins”, per José Solís.
22:00: Cena.
22:30: Serata Flamenco-poetica.
CSOA LA REVOLTOSA, C/ Rogent 82. Metro L5 Camp de l’Arpa, L1 Clot

SABATO 27 APRILE
Barcellona: Discussione Torture Quatre Camins
19:00: Fella, Joaquim Costa 34

Iniziative: camminate, cortei, presidi…

DOMINGO 28 APRILE
10:00: Corteo al carcere di Quatre Camins (Barcellona), () Strada BV5002 KM11 (Vilanova del Vallès). L’uscita del corteo () sarà nel spiazzo di sabbia del Mercato Municipale, situato nell’incroccio di Quatre Camins, di fianco al benzinaio.

SABATO 4 MAGGIO
17:30: Corteo nella Rambla del Raval di fronte à UGT-Prigioni.

LUNEDÌ 6 MAGGIO
09:00: Presidio alle porte dell’Udienza Provinciale di Barcellona. Giorno in cui dichiareranno i torturati

SETTIMANA DEL 13 MAGGIO
Azioni decentralizzate dentro e fuori delle prigioni.

Processo ai torturatori

– La democrazia ha bisogno della tortura per perpetuarsi

Questo prossimo 6 di Maggio inizia il macro-processo nella Udienza Provinciale di Barcellona (Pg. Lluís Companys, Sección 5ª) a 9 secondini accusati di torture sistematiche durante quello che sia chiamato ammutinamento di Quatre Camins del 2004. Inoltre attesteranno pure i tecnocrati responsabili in quel momento della direzione generale del carcere, per chiarire le torture e la brutale repressione che fino al giorno d’oggi continuano a sofrire i compagni prigionieri, che sono dispersati per le diverse carceri dello stato, alcuni di loro in Regime FIES 1CD, in isolamento e con un’infinità di ulteriori torture.

L’ammutinamento del 2004 sorse di forma spontanea quando i secondini aggredirono ai prigionieri, ed i prigionieri dovettero esercitare la legittima difesa per proteggere la loro vita. Inoltre, nel carcere di Quatre Camins, i secondini torturavano quotidianamente ai prigionieri in totale impunità. Le torture erano state denunciate alle istituzioni della democrazia assassina che sinistramente proteggeva e protegge i/le torturatori/trici.

Tutta l’impunità dei secondini gli arriva dai poteri dello stato, il potere esecutivo, il potere legislativo e quello giudiziale.

In un primo processo celebrato nel dicembre del 2008, i compagni, innocenti delle accusazioni del montaggio giudiziale, furono duramente condannati a molti anni di carcere, con un totale di più di 200 anni. Vari di loro sommarono alle sue condanne 19 anni in più, convertendo la loro situazione penitenziaria in un ergastolo occulto, semplicemente per il fatto di non lasciarsi isolare e torturare in celle d’isolamento. I prigionieri stanchi di essere torturati per mano dei secondini, stanchi di denunciare le torture e stufi di vedere come queste venivano archiviate, si trovavano in un vicolo cieco da dove dovettero esercitare l’autodifesa. É per i loro atti di resistenza che oggi ci troviamo in un contesto politico con 13 secondini accusati per torture.

I sindacati UGT-Presons, CC.OO y CATAC, esercitano la difesa legale dei torturatori, essendo parte del braccio armato dello stato che tortura e assassina dalle sue corporative sindacali. Xavier Martínez, vicedirettore medico di Quatre Camins nel 2004, é accusato con una richiesta del p.m ad anni di carcere per avere partecipato e organizzato le torture ai prigionieri. Un caso evidente della collaborazione e dell’occultamento delle torture da parte dei servizi medici carcerari all’interno del sistema penitenziario.

Il Sindic de Greuges, difensore pubblico di Catalogna, di fronte ad un episodio tanto grave di torture ha deciso guardare di un’altra parte e non presentarsi come accusazione pubblica nel processo. In questi ultimi anni hanno governato nel Sindic de Greuges due notti secondini tecnocrati, Ignasi García Calvel e Ángel Gómez Muñoz, essendo il primo l’ex direttore generale dei servizi penitenziari di Catalogna ed il secondo l’ex vicedirettore nel dipartimento dei trasferimenti e della dispersione dei/lle prigionieri/e.

Le carceri sono l’attrezzo dei privilegiati per farla finita con ogni forma di dissenso che metta in pericolo i loro privilegi. É per questo motivo che nelle carceri si rinchiudono i poveri, i diseredati che non si sottomettono e si ribellano davanti al potere, l’ordine e le leggi.

Per loro, per noi e per la distruzione di tutto quello che ci opprime.

Né carceri, né CIES, né carceri minorili, né psichiatrici. Facciamo un’appello alla solidarietà con chi soffre le rappresaglie per questo caso e con tutte le persone in gabbia che sono sommesse a torture in tutte le prigioni dello stato e del mondo.

DINAMITTIAMO I MURI DI TUTTE LE PRIGIONI!
FACCIAMOLA FINITA CON TUTTE LE FORME DI DOMINIO!
AUTODIFESA!

Sostegno finanziario per la campagna “Tortures Quatre Camins 2004”:
BBVA 0182 1473 16 020 1510363

fonte/maggiori informazioni: torturesquatrecamins2004

Germania: Due eventi di solidarietà ed informazione con Contra Info a Berlino

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Mercoledì 8 Maggio, alle ore 19:00 a New Yorck 59 im Bethanien

Sabato 11 Maggio, alle ore 20:00 in K19 Café
La serata si concluderà con una sessione open mic
(DIY jamming e canto) ed una cucina di solidarietà

In Grecia più di venti anarchici sono attualmente rinchiusi nelle carceri, e ancora molti compagni sono indagati o accusati di reati penali, affrontando la persecuzione dello Stato nella loro vita quotidiana. Nel contesto del tour Europeo di Contra Info, vogliamo darvi una panoramica in inglese sui vari casi degli anarchici incarcerati nelle prigioni greche e discutere insieme i modi per estendere e rafforzare la solidarietà concreta con i prigionieri in lotta. Traduzione in tedesco sarà inoltre disponibile su richiesta. Tutti i fondi raccolti andranno ai prigionieri anarchici in Grecia.

Ingresso gratuito – Donazioni benvenute

Portogallo: Due eventi con Contra Info in solidarietà con i prigionieri anarchici in Grecia

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Nel contesto della diffusione della solidarietà di fatto con i prigionieri anarchici nelle segrete greche, il Sabato 27 Aprile, 2013, ci incontriamo presso il Centro de Cultura Libertária, uno spazio anarchico in Cacilhas, Almada, dalle 16:00, dove ci sarà una discussione ed una cucina vegana di beneficenza.

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Lunedì, 29 Aprile, dalle 9 di sera, ci riuniamo presso l’occupazione COSA nella città di Setúbal, dove si terrà un altro evento di beneficenza.

Per la distruzione di tutte le carceri
e del sistema che le mantiene!

Melbourne, Australia: Raccolta di fondi antifascista a sostegno dell’iniziativa anarco-sindacalista Rocinante

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RIOT DOG è una raccolta fondi antifascista “TUTTE LE ETÀ”, a sostegno dei nostri compagni anarchici greci della Rocinante che fanno parte di un movimento di lotta contro l’Alba Dorata.

L’Alba Dorata ha scatenato un’ondata di terrore e violenza per le strade in tutte le principali città e regioni in Grecia; é un gruppo fascista che mira gli immigrati, gli attivisti, e la comunità LBGT.

Per dimostrare il nostro sostegno a Rocinante ed agli altri gruppi che combattono il fascismo in tutto il mondo, raggiungete il Black Goat l’11 Maggio e sentite alcune bande molto buone. Venite presto per partecipare ai colloqui tramite skype con gli attivisti greci, vedere alcuni grandi film, seminari Q & A , parodie, comici, ed alcune bande rock e DJs.

Sabato 11 Maggio – Inizio alle 15:00 al Black Goat Warehouse.

Madrid: Incontro e discussione di Contra Info in solidarietà con i prigionieri anarchici in Grecia

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Prossima tappa del Tour Europeo di Contra Info è la città di Madrid, nel territorio controllato dallo Stato Spagnolo.

Venerdì, 19 Aprile 2013, dalle ore 19.00, lo spazio anarchico Magdalena ospita una serata di sostegno ai nostri compagni imprigionati in Grecia.

Unisciti all’evento e porta a nuove idee per azioni di solidarietà con tutti gli anarchici imprigionati o in fuga in tutto il mondo.

ulteriori informazioni: local anarquista magdalena

Losanna: Eventi di Contra Info in solidarietà con gli anarchici imprigionati e le occupazioni sotto attacco in tutta la Grecia

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Nel contesto del tour di informazione di solidarietà di Contra Info in Europa, membri della rete svolgeranno attività in due centri sociali di Losanna, in Svizzera.

Il 5 Aprile 2013 si riunisce presso l’occupazione Loc(a)motive, al fine di realizzare un laboratorio d’arte con spazzatura per i bambini e per tutte le età (15,00-17,00), di avere una cucina collettiva vegana (19.00) e condividere la contro-informazione sui colpi repressivi contro il movimento delle occupazioni in Grecia (21.00).

Il 6 Aprile 2013 si riunisce presso l’occupazione PornoDiesel, alle ore 18.00, con l’obiettivo di presentare vari casi di combattenti anarchici nelle carceri greche e parlare sulla necessità di estendere le iniziative di contro-informazione al di là e contro tutti i confini. Seguirà una cucina collettiva vegana con donazione libera.

Restate sintonizzati per i prossimi eventi in altre città europee…

Amsterdam: Evento di Contra Info in solidarietà con i compagni anarchici nelle prigioni greche, a Joe’s Garage

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Nel contesto della lotta quotidiana contro l’esistente, e finalizzando alla diffusione della solidarietà di fatto con i prigionieri anarchici nelle carceri greche, i membri della rete di traduzione e contro-informazione “Contra Info” effettueranno una serie di eventi in diverse città europee, per diffondere informazioni sui casi dei compagni imprigionati.

Vogliamo rendere queste riunioni come un’opportunità per rafforzare l’infrastruttura antagonista della contro-informazione, di estendere e moltiplicare i gesti di solidarietà con i nostri fratelli e sorelle dietro le sbarre, e di promuovere l’azione diretta e la prassi sovversiva.

Venerdì, 12 Aprile 2013, ci incontriamo al Joe’s Garage ad Amsterdam. Ci sarà una cucina vegan collettiva alle 7 e verso le 20:00 inizieremo a discutere. Saremo lieti della vostra presenza e vi invitano a condividere le vostre idee in modo da trovare un punto di vista comune verso la distruzione di tutte le carceri e del sistema che le mantiene.

Seguiranno aggiornamenti per i prossimi eventi in altre città europee.

SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI ANARCHICI IN TUTTO IL MONDO!

Per maggiori informazioni: i, ii

Atene: Tentativo di rioccupazione dell’occupazione Skaramaga finito con arresti di massa nella zona di Exarchia e un compagno affronta accuse di infrazione

"Voglio che mio figlio diventi un occupante"
“Voglio che mio figlio diventi un occupante”

Un evento di due giorni in solidarietà con tutte le occupazioni, i progetti auto-organizzati e le strutture autogestite di contro-informazione (mirate dalla repressione di continuo dopo il raid della polizia inizialmente all’occupazione di Villa Amalias il 20 Dicembre 2012) è stato chiamato per il 15 e il 16 Febbraio 2013 all’Università del Politecnico di Atene, ad Exarchia.

La sera del Venerdì 15, poco prima dell’inizio della discussione del primo giorno, i compagni che erano riuniti presso lo spazio universitario sono stati invitati a spostarsi tutti insieme sulla Via Patission dai partecipanti del collettivo dell’occupazione di Patission 61 & Skaramaga così come da tutti i progetti che sono stati ospitati nella stessa occupazione (occupata dall’inizio del 2009, ed evacuata il 9 Gennaio 2013). Un gruppo di compagni aveva già avvicinato l’edificio con l’intenzione di rioccuparlo; ancora più solidali sono stati invitati di raccogliersi al punto, ma di non scontrarsi con gli agenti della polizia (!). E così è avvennuto.

Intorno alle 19:15, un totale di 400 compagni sono stati raccolti al di fuori dello spazio sfrattato nel tentativo di rioccupare l’occupazione Skaramaga, prima di tutto abbattendo le piastre in acciaio posizionate fuori dalla sua porta. Tuttavia, l’apertura dell’ingresso ha preso più tempo del previsto dalle persone, un ritardo che ha aperto la strada a tre squadroni anti-sommossa dei MAT ed i poliziotti in moto della squadra DELTA per attaccare il raduno sulla Via Patission, ed ha portato al fallimento del tentativo della rioccupazione.

La polizia ha usato cariche con manganelli e gas lacrimogeni per circa quindici minuti per disperdere la folla. In quei momenti, molti hanno cercato di resistere all’attacco, ma molti di loro sono stati feriti e un compagno solidale è stato arrestato all’esterno dell’edificio sfrattato. Un’altra unità di polizia è stata distribuita in prossimità dell’occupazione Skaramaga, mentre la maggior parte dei solidali sono riusciti a tornare all’interno del Politecnico.

Poco dopo, pesanti forze di polizia hanno circondato il Politecnico e letteralmente hanno occupato l’intera zona del quartiere di Exarchia. I poliziotti hanno molestato persone indiscriminatamente in numerose occasioni, hanno perquisito dei passanti, ed hanno scatenato una vasta operazione repressiva. Commovente è stata la presa di posizione di molti residenti della zona, che disapprovava apertamente la caccia della polizia ed hanno aiutato i compagni ad evitare l’arresto. Tuttavia, un totale di 49 persone sono state arrestate e portate presso la sede della polizia per molte ore, insieme con il compagno che è stato precedentemente arrestato. La gente è rimasta di fronte al quartier generale della polizia nel Viale Alexandras fino a tarda notte, quando tutti i detenuti sono stati finalmente rilasciati.

La mattina dopo, il compagno arrestato, che è stato trattenuto per tutta la notte è stato portato davanti ad un pubblico ministero nei tribunali di Evelpidon. Egli è stato accusato di due reati minori (“disturbo della pace domestica” e “assalto con l’intenzione di causare danni fisici”), e il suo processo è stato rinviato per Martedì 19 Febbraio. È stato rilasciato a mezzogiorno, accompagnato da una cinquantina di persone in solidarietà.

Il collettivo dell’occupazione di Skaramaga ha richiamato per la più grande partecipazione possibile di compagni nella seconda giornata delle discussioni presso l’Università Politecnica (16/02, dalle 18:00, ingresso da Via Stournari, Exarchia).

Solidarietà al compagno che affronta accuse!

Solidarietà a tutte le assemblee, gruppi e progetti affiliati all’occupazione di Skaramaga!

fonti: I, II, III, IV, V, VI

Salonicco: Due eventi di solidarietà per Rami Syrianos

2 EVENTI DI SOLIDARIETÀ
per i compagni incarcerati

Martedì 22 novembre 2011 – ore 20.00

Cucina compagna “Mangia il ricco! (o almeno mordilo un po)”
Delta squat, via Egnatias, 13 (fermata del bus Colombou)

Martedì 29 novembre 2011 – ore 20.00

 Trattoria italiana: pasta, antipasti e stuzzichini, pizza
Orfanotrofio squat, via Lambraki, 186 (Ano Toumpa)

Il ricavato servirà per le spese giudiziarie dell’ anarchico Rami Syrianos, che andrà a processo il 5 dicembre 2011 per espropriazione di denaro ai danni dell’ ODDY, curatori delle proprieta’ confiscate.

Nota: La ODDY, agenzia pubblica di gestione dei beni, effettua una vasta gamma di aste ed è responsabile per la liquidazione di auto, moto e molti altri beni sequestrati dalla polizia e dai doganieri.

fonte: athens.indymedia.org