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Da Genova. Su sabotaggi e delazioni.

AZIONE DIRETTA e SABOTAGGIO – DISSOCIAZIONE e DELAZIONE:

E’ IL MOMENTO DI SCEGLIERE, SENZA PIU’ ESITARE!

“Io non possiedo il cervello: solo paglia”
“Come fai a parlare se non hai il cervello?”
“Non lo so. Ma molta gente senza cervello ne fa tante di chiacchiere”

Riteniamo assolutamente necessario prendere la parola in maniera decisa dopo aver assistito a qualcosa che consideriamo inammissibile. Già da tempo trovavamo preoccupante il diffondersi di determinate pratiche all’interno degli ambiti di lotta. Ora non crediamo sia più possibile soprassedere oltre. Ciò che spesso viene spacciato per disputa ideologica o discussione tra punti di vista ha raggiunto la vera e propria pratica della delazione.

Questo è quanto accaduto con la pubblicazione del testo “I burabacio” nei siti notav.info e infoaut.org, in seguito ai sabotaggi avvenuti nel dicembre scorso alle stazioni di Firenze e Bologna. Siti che, sicuramente, non rispecchiano le posizioni dell’intero movimento No Tav, che a sua volta non può avere certo la pretesa di rappresentare chiunque decida di intraprendere un percorso o una singola azione di contrasto all’Alta Velocità e alle nocività.

Da tempo assistiamo alla pubblica diffusione sul web di testi e controversie inquietanti, episodi ritenuti accettabili da alcuni, spacciati come dibattiti dagli autori o considerati in maniera marginale da altri, ora siamo arrivati ad un punto di non ritorno in cui è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Dalla richiesta di incolumità per un’infiltrata, alle continue dissociazioni e prese di distanza rispetto ad attacchi contro il dominio, inclusi quelli riconducibili alla lotta contro il Tav, fino a tergiversare con tolleranza sulla presenza di collaboratori di Giustizia negli spazi occupati, ecco che si giunge a postare articoli su internet in cui si denunciano pubblicamente presunti responsabili di azioni specifiche (in questo caso i redattori di Finimondo.org, autori del testo “A stormo!”).

Probabilmente il non essere sempre puntuali nell’esprimersi in modo critico riguardo a questi eventi ha fatto si che queste pratiche prendessero campo e scadessero in questo degenero. In nome della strategia politica e di una esasperata ricerca di legittimazione mediatica e sociale, ogni critica radicale all’esistente, espressa attraverso parole e/o azioni, che esula dal già predisposto, viene spesso messa all’indice o, nel migliore dei casi, snobbata.

A dimostrazione di ciò, nel momento in cui gli autori stessi prendono atto della sconvenienza (a proprio svantaggio) di queste degenerazioni vigliacche ed insolenti, di cui si rendono protagonisti, non fanno altro che rivisitare goffamente le proprie parole, negandone la paternità o semplicemente cancellando le parti più gravi dei loro testi, già nati come impellente necessità di pararsi il culo.

Si passa dall’ipocrita ossessione di voler differenziare a tutti i costi gli attacchi che colpiscono solo oggetti inanimati a quelli che coinvolgono anche esseri umani (o presunti tali), giustificando i primi e criminalizzando duramente i secondi; per arrivare alla contraddizione di promuovere una politica che incita, almeno apparentemente, a determinate pratiche (come il sabotaggio) per poi prenderne realmente le distanze, addirittura puntando il dito verso altri.

Proprio perché “il sabotaggio è una pratica seria”, storicamente prassi di chiunque nella storia abbia deciso di mettersi in gioco per combattere una singola ingiustizia come l’intero sistema di dominio, non può essere relegato a diventare oggetto di una campagna specifica, tanto meno necessita di essere legittimato da parte di una qualsiasi assemblea, dall’intellettuale di sinistra di turno o dal politicante di movimento a seconda della convenienza e delle relative manovre repressive.

Riteniamo fondamentale che da ora in poi ognuno si assuma la responsabilità di non far più finta di nulla.

Da parte nostra la presenza delle persone responsabili di delazione (riconducibili ai redattori di notav.info e infoaut.org) ad iniziative pubbliche rimane cosa inaccettabile. A maggior ragione nel momento in cui si arrogano la pretesa di disquisire su sabotaggio, accuse di terrorismo e prigionieri anarchici, come stava per avvenire a Genova il 13 di questo mese.

Ora o in futuro, indipendentemente da dove, si ripresenterà la medesima situazione, continueremo a ritenere la loro presenza non gradita.

Rinnoviamo la nostra solidarietà a chi continua ad opporsi al potere e all’autorità senza mediazioni e pericolosi distinguo.

I presenti all’incontro del 12/01/2015 al Mainasso Occupato, Genova

Link di riferimento:
“A stormo!” 23/12/14
“I burabacio” –versione originale, 28/12/14 (29/12/14)
“I burabacio” –versione ritoccata

[si veda anche Macerielista in aggiornamento]

[Genova] Il Mainasso: Rompere l’isolamento

Per chi possa aver piacere nell’utilizzarla in iniziative, banchetti, cene, aperitivi, presidi ecc. ecco una mostra che abbiamo preparato: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12.

Si tratta di un lavoro senza pretese, una raccolta di testi – impaginati come pannelli da esporre – usciti dalle carceri e dalle aule di tribunale negli ultimi anni. Sempre perchè riteniamo fondamentale, al di là delle differenti inclinazioni, sostenere costantemente chi si assume la responsabilità delle proprie parole e delle proprie azioni, pagandone anche le conseguenze in maniera pesante.

La mostra prevede ancora un’appendice alla parte sulle dichiarazioni e un’ulteriore sezione sulla questione dei processi in video conferenza. Coi nostri tempi (!) arriverà anche il resto.

La mostra potete scaricarla dal blog: Il Mainasso

Se notate errori, imprecisioni ecc. e ne avete voglia, fateceli notare! Se qualcuno sa dove trovare la dichiarazione di Vincenzo per la sentenza G8, ci dica dove.

Italia: Nuova occupazione a Genova in seguito allo sgombero del Mainasso

Il nuovo posto si trova in Piazza Santa Maria in Passione n. 6, Genova.

Dopo lo sgombero e la ri-occupazione, nasce anche il blog del Mainasso. La pagina Il Mainasso ospiterà le iniziative proposte dal Mainasso e non solo, oltre a testi e pubblicazioni proprie o comunque ritenute interessanti!

NUOVA OCCUPAZIONE: P.S.M. CHE PASSIONE!

Nella notte del 27 maggio la questura ha sgomberato con un imponente spiegamento di forze il Mainasso occupato da appena 2 mesi.

Ciò non ci scoraggia, ma anzi ci spinge ad andare avanti per la nostra strada senza esitazioni.

Per 2 mesi uno spazio di proprietà delle Opere Pie (il famigerato Ente Morale), abbandonato da tempo (e che tale rimarrà, blindato e oscurato), è stato sottratto alle dinamiche imperanti del profitto, della passività e dell’alienazione. Non ponendosi obbiettivi specifici a termine, un semplice fondo di pochi metri quadrati è diventato un posto di ritrovo per chiunque si ostini a voler vivere il piacere dell’incontro, della condivisione e del confronto, per chiunque si ostini a voler vivere ancora le strade.

Un posto dove ospitare iniziative, cineforum, cene, incontri… Sempre con la priorità di sostenere e portare la solidarietà a chi è colpito dalla repressione per essersi battuto contro questo stato delle cose, contro questa società infame nella quale vorrebbero costringerci a vivere.

Uno spazio ritorna al suo precedente stato di inerzia, ma chi lo ha vissuto non intende limitarsi in alcun modo.

Oggi 1 giugno IL MAINASSO continua a soffiare, spostando le iniziative e la sua vita pochi vicoli più in su.

Abbiamo occupato un altro fondo in P.iazza S.anta M.aria in Passione 6 per ribadire la nostra volontà di concretizzare una critica reale all’esistente in tutte le sue varie forme.

Le prossime iniziative saranno:

LUNEDI 2 GIUGNO dalle 19 presentazione del progetto editoriale CROCE NERA ANARCHICA

MARTEDI 3 GIUGNO dalle 21 proiezione di BRAZIL per il ciclo “VERITà E CONFLITTO TRA INDIVIDUO E AUTORITà”

VENERDI’ 6 GIUGNO dalle 19 presentazione dell’opuscolo “DIVIDE ET IUDICA – IL LABIRINTO PROCESSUALE DEL 15 OTTOBRE”

ANCORA! PER LA RIVOLTA! PER LA LIBERTÀ!

Genova: Sgomberato il Mainasso

IL MAINASSO SOFFIA ANCORA

Questa notte, 27 maggio, la questura ha sgomberato, con un imponente spiegamento di forze, il Mainasso occupato da appena 2 mesi.

Ciò non ci scoraggia, ma anzi ci spinge ad andare avanti per la nostra strada senza esitazioni.

Per 2 mesi uno spazio di proprietà delle Opere Pie (il famigerato Ente Morale), abbandonato da tempo (e che tale rimarrà, blindato e oscurato), è stato sottratto alle dinamiche imperanti del profitto, della passività e dell’alienazione. Non ponendosi obbiettivi specifici a termine, un semplice fondo di pochi metri quadrati è diventato un posto di ritrovo per chiunque si ostini a voler vivere il piacere dell’incontro, della condivisione e del confronto, per chiunque si ostini a voler vivere ancora le strade.

Un posto dove ospitare iniziative, cineforum, cene, incontri… Sempre con la priorità di sostenere e portare la solidarietà a chi è colpito dalla repressione per essersi battuto contro questo stato delle cose, contro questa società infame nella quale vorrebbero costringerci a vivere.

Uno spazio ritorna al suo precedente stato di inerzia, ma chi lo ha vissuto non intende limitarsi in alcun modo.

Per questo le iniziative previste verranno mantenute, a partire da stasera, con luoghi e modalità che saranno comunicati di volta in volta.

STASERA alle 21 in PIAZZA DELLE ERBE per la rassegna “VERITÀ E CONFLITTO TRA INDIVIDUO E AUTORITÀ”, I DIAVOLI di Ken Russell

LUNEDÌ 2 GIUGNO dalle 19 presentazione del progetto editoriale CROCE NERA ANARCHICA

VENERDÌ 6 GIUGNO dalle 19 presentazione dell’opuscolo “DIVIDE ET IUDICA – IL LABIRINTO PROCESSUALE DEL 15 OTTOBRE”

SABATO 7 GIUGNO dalle ore 18 aperitivo in sostegno ad un compagno sotto processo per i blocchi stradali avvenuti in seguito alla morte di un operaio in porto nel 2007

ANCORA! PER LA RIVOLTA! PER LA LIBERTÀ!