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Salonicco: Poster per Rami Syrianos e Kleomenis Savvanidis; il processo inizierà il 26 Marzo

Forza al compagno Rami Syrianos, che sarà processato il 26 Marzo per l’esproprio di denaro della casa d’aste governativa (ODDY).

Solidarietà al compagno Kleomenis Savvanidis, che è accusato per lo stesso caso sulla base di prove non esistenti.

Non c’è motivo di essere gentili con i capitalisti, visto che loro non lo sono comunque con noi, quindi si deve fare ciò che va fatto…

Proviamo affetto per i momenti dove arriviamo vicini al compimento della rivolta o dell’amore…

La violenza è per l’azione, che sia un esproprio o dinamite…

Non dobbiamo percepirlo nel modo sbagliato, in guerra sei l’unico che fa le regole…

Se vuoi che tutto sia disponibile e dinamico… attivati, pensa, cerca, agisci… agisci, compagno

fonte

Berlino: Fuoco solidale con Luciano Pitronello

Quando parliamo di solidarietà, non possiamo ignorare il Cile. Anche se siamo lontani dalle battaglie che hanno luogo lì, ci troviamo nella stessa guerra contro gli stessi nemici, come i nostri compagni in Cile

La situazione lì, ci ha portato ad attaccare un obiettivo bancario, come ha fatto Tortuga, per la qualcosa sarà condotto in un tribunale.

Ieri notte, 19 marzo 2012, a Bützowstraße (nel quartiere di Prenzlauer Berg), nella città di Berlino, abbiamo distrutto con il fuoco un bancomat. Le azioni contro queste macchine sono aumentante negli ultimi anni, anche a Berlino: in diversi contesti, si identificano come un obiettivo adeguato e pertanto o vengono bruciati o sono presi a martellate.

Gli attacchi contro i bancomat vengono messi a tacere, proprio perché i potenti temono che questa forma d’azione si trasformi in uno sport popolare come l’incendio di auto.

Libertà per Tortuga!
Libertà per tutti i prigionieri!
Solidarietà con la lotta anarchica in Cile!

Cellula Internazionale di Incendiari

 Traduzione: ParoleArmate
Vedi anche: Dimostrazione di solidarietà per Luciano Pitronello e la lotta rivoluzionaria in Cile, Mercoledi, 21 Marzo, a Bristol (UK).

Atene: Rivendicazione dell’incendio del tribunale distrettuale di Kallithea

Stiamo vivendo una peculiare congiuntura economica e politica dove il capitalismo oscilla in maniera imprevedibile e il sistema politico subisce una vasta contestazione. Questo contesto, tuttavia, non arriva a proporre una soluzione alternativa a livello politico, ma lo si trova in forma di scontento generale. Ma lo scontento gneerale che pervade il vasto reame sociale non è nient’altro che un aspetto più energico dell’inerzia. Ciò nonostante, vediamo le basi della lotta nei quartieri in chiave positiva, che insieme agli spazi anarchici sta come il solo contrattacco al capitalismo che, anche se si trova in recessione, continua le sue nefandezze, mentre la maggioranza della rassegnata popolazione lavoratrice si lascia indietro il terreno sociale.

Per via della situazione, la democrazia attraverso la giustizia tenta di ripristinare una moltitudine di provvedimenti in prima linea, come il divieto dei cortei nel cosiddetto centro storico (di Atene), il garantire il diritto dell’uso ex officio di armi da parte di cittadini e poliziotti, promuovendo l’americanizzazione del senso di appartenenza (tramite l’incitamento “cittadini, prendete le armi”). Inoltre sottolineamo che un ulteriore emendamento e aggiornamento della legge antiterrorista è imminente, mirando alla costruzione di un clima di “ancora maggiore repressione e paura”. La domanda che vogliamo porre a tutti è quali azioni fanno gli anarchici e l’ampio movimento libertario in un momento dove i nazionalisti hanno già iniziato a formare squadre patriottiche e ad allenarsi nelle montagne lontani dalla paura di chaos e anarchia?

ATTACCARE OVUNQUE E SEMPRE

In occasione delle nuove accuse per il caso della O.R Cospirazione delle Cellule di Fuoco, all’alba di venerdi 14 Marzo, abbiamo incendiato il tribunale distrettuale nella zona di Kallithea con dei meccanismi incendiari. Il regime con una mossa imprevista sta cercando di rinnovare le carcerazione preprocesso tramite il nuovo round di accuse, ma anche per rafforzare di più le già cariche accuse. Siamo sicuri che i nostri compagni stiano resistendo risoluti contro le trappole legali dello stato e l’operato più ampio dei moderni inquisitori.

A questo punto, vogliamo esprimere il nostro supporto senza riserve a Stella Antoniou che, oltre a soffrire gravi condizioni di salute che rendono necessario il suo rilascio, è una ANARCHICA e come tale dovrebbe essere trattata dai suoi compagni.

Non dimentichiamo il compagno prigioniero Giannis Skouloudis che sarà processato dallo stato il 21 Marzo 2012, per l’incendio di alcuni veicoli della compagnia elettrica pubblica (DEI) da lui rivendicati; né dimentichiamo i compagni prigionieri Dimitris Dimtsiadis, Babis tslianidis, (Dimitris Fessas) e Sokratis Tzifkas, che hanno scelto il difficile cammino della clandestinità, e sono stati arrestati e ora sotto processo nello stesso caso.

Mandiamo forza al bandito anarchico Rami Syrianos.

Un segnale incendiario ai compagni impenitenti che hanno scelto il cammino dell’attacco.

Onore eterno al membro della O.R. Lotta Rivoluzionaria Lambros Foundas, morto il 10 Marzo 2010 a causa dei proiettili dei poliziotti.

PS. Riportiamo l’occultamento della nostra azione da parte dei mass media, un silenzio che dimostra che il loro ruolo e la loro posizione è vicina ai loro superiori di stato e contro di noi. Chiariamo che ogni informatore giornalista-assegnatario dei poliziotti può fare i conti con il nostro malcontento pratico, cosi come le loro auto e le case sono accessibili e incendiabili cosi come quelle delle altre merde.

Fronte Rivoluzionario Internazionale-Federazione Anarchica Informale.
Cellula Incendiaria d’Attacco
Sentiero delle Polveri

Fonte/Traduzione: ParoleArmate

Atene: Rafforzare la reciproca solidarietà

Domenica, 11 marzo alcuni compagni provenienti da paesi diversi hanno preso parte all’assemblea aperta di Contra Info ad Atene. Così, il giorno seguente, siamo riusciti a portare a termine un’azione simbolica di solidarietà internazionale e di contro-informazione allo stesso tempo, attaccando striscioni riguardanti quattro importanti casi in diverse parti del centro di Atene.

Un piccolo striscione su cui si legge ‘Solidarietà internazionale tra gli oppressi’ è stato messo all’ingresso del Politecnico in Stournari Street. Inoltre, al Politecnico, sul lato di Via Patission, abbiamo posizionato uno striscione per il compagno Tortuga in vista del 20 marzo, giornata internazionale di azioni in solidarietà con Luciano Pitronello, che rischia di subire  15 anni di carcere da parte delle autorità di perseguimento penale dello Stato cileno, per aver collocato un’ordigno esplosivo in una filiale della Banca Santander il 1 ° giugno 2011, a Santiago. Sullo striscione si legge in spagnolo / greco: ‘Libertà per il compagno Tortuga! Solidarietà con gli ostaggi della guerra in Cile ‘.

In piazza Exarchia abbiamo messo uno striscione in memoria di Oury Jalloh, in tedesco / Greco: ‘Il caso Oury Jalloh: e’ stato un’omicidio! La memoria di Oury Jalloh è viva! Nessuna tolleranza per gli assassini di Stato. Solidarietà con i compagni in Germania. ‘Oury fu bruciato vivo all’interno di una stazione di polizia a Dessau, in Germania, il 7 gennaio 2005. Da allora in avanti, parenti, amici e sostenitori hanno portato il caso davanti ai giudici, chiedendo la punizione dei responsabili per l’omicidio del 36 enne profugo dalla Sierra Leone. Nei giorni scorsi, sotto il terrore della polizia, il caso è stato esaminato nel tribunale distrettuale di Magdeburgo.

In Via Patission, al di fuori dell’ Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), uno striscione scritto in italiano / greco ‘NO TAV, NO STATO, NO CAPITALE – Solidarietà con Luca Abbà – Sabotaggio a tutte le linee ad alta velocità del sistema’ è stato appeso per l’attivista NO TAV italiano, che è ancora ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito gravemente il 27 Febbraio, durante l’ennesima operazione repressiva in Val di Susa. Nonostante la mano assassina dello Stato e del Capitale, la protesta rimane viva; la lotta contro la linea dei treni ad alta velocità Torino-Lione continua dai primi anni ’90 ad oggi.

All’ingresso del Panteion (Università di Scienze Politiche e Sociali), situato sulla Syngrou Avenue, abbiamo messo uno striscione scritto in francese / Greco: ‘Solidarietà con Ivan, Bruno, Damien, Inès, Franck, Javier – Giù le mani dai nostri compagni in Francia ! ‘Questi sei anarchici sono perseguiti sotto la legge anti-terrorismo da quattro anni. In breve, tutti e sei sono nello stesso processo per essere giudicati secondo la legge anti terrorismo francese. Ivan, Bruno e Damien sono stati arrestati nel gennaio 2008 per il possesso di fumogeni mentre si dirigevano verso una protesta fuori dal centro di detenzione di Vincennes. Pochi giorni dopo, Inès e Franck sono stati arrestati in Vierzon per possesso di manuali per le tecniche di sabotaggio ed una mappa del carcere minorile. Le autorità hanno usato l’identificazione del DNA ed hanno affermato che il campione di DNA di Inès  combacia con una delle cinque tracce di DNA trovate sul sacchetto contenente le bottiglie con la benzina in un camion rimorchio della polizia, tra i due turni delle elezioni presidenziali nel 2007. Entrambe le indagini sono state ben presto unite in un unico caso, e i procuratori anti terrorismo hanno preso il sopravvento. Poi i poliziotti avrebbero scoperto il DNA di Damien su tale borsa. A seguito di questa pratica dei test del DNA, non passò molto tempo prima che il fratello di Inès , Javier, fosse  arrestato anche per il fatto del 2007. Inoltre, nel giugno 2010 Javier era stato incriminato per una serie di sabotaggi dei quadri elettrici delle stazioni di segnalazione della SNCF, incendi dolosi che avevano paralizzato parte del traffico ferroviario durante il movimento del ‘CPE’ nel 2006. Ancora una volta, il DNA di Javier fu’ trovato dalla polizia sulla scena di un tentativo di sabotaggio. Tutti e sei hanno fatto dai 5 ai 13 mesi di reclusione come detenuti in attesa di giudizio. Le accuse principali nei loro confronti sono: partecipazione ad un’organizzazione con il fine di preparare atti terroristici (per sei di essi), fabbricazione di esplosivi (per tre di loro), tentata distruzione di beni appartenenti ad altri (per tre di loro), possesso e trasporto di prodotti esplosivi o di incendio (per quattro di loro), ed il rifiuto a presentare campioni di DNA (per tre di essi). Il loro processo è previsto per il 14 maggio 2012, a Parigi – più informazioni in francese 1, 2, 3.

Atene: Rivendicati attacchi incendiari in ricordo di L. Foundas

Gli occhi usati per guardare le fiamme non versano lacrime, i combattenti non abbassano la testa, essi fieramente tengono alta la stella, non abbiamo tempo per piangere i compagni, ma il vostro potente appello alle nostre anime ed i vostri quindici cuori batteranno insieme a noi, il vostro tenue ruggito risuonerà come un invito alle nostre orecchie, come l’eco del tuono.

Manderete in fumo il vostro vecchio mondo, la strada della collisione, non potete piegarvi uccidendo i nostri fratelli in battaglia e dovreste sapere che noi ne usciremo vittoriosi anche se i sacrifici sono grandi.

Voi, pacifico mare nero, le vostre onde e il giorno desiderato arriveranno, il giorno della pace, la vostra libertà

Oh si che arriverà

Il giorno in cui estrarremo le lance piantate nel nostro sangue
Nazim Hikmet

Lambros non è (e mai lo sarà) per noi un “eroe” in un “pantheon” della rivoluzione. Le icone vanno bene per i santi. Ma Lambros è stato un compagno, un amico; è stato quello vicino a noi nel momento dell’attacco. Perché Lambros era LI. In ogni momento. In tutti i modi. Dall’attacchinaggio agli incendi notturni. Dalle assemblee alle rivolte nelle strade cittadine. Dal proteggere gli spezzoni nelle proteste alla sua partecipazione nella lotta rivoluzionaria.

Lambros era li. Lo sguardo sicuro. Il compagno che sarebbe rimasto vicino a te. In ogni momento. In ogni modo. Organizzato. Senza fisse. Una persona completa. Un rivoluzionario completo. Fino alla fine.

Lambros è QUI. Nei pensieri e nei cuiori di quelli che lo hanno incontrato. Lui è qui. Nei nostri zaini che odorano di benzina. Lui è qui. Nelle nostre tasche appesantite da sassi e chiodi. Lui è qui. Nella borsa con i bastoni per il corteo. Lui è qui. Nella pistola che è pulita e oliata. Lui è qui. Nell’ultimo controllo se il circuito elettrico “chiude”. Lui è qui. IN OGNI MOMENTO, IN OGNI MODO.

L’11 e 12 Marzo abbiamo realizzato una serie di incendi contro veicoli personali di poliziotti e una volante parcheggiata dinnanzi al tribunale di Evelpidon (pomeriggio del 12 Marzo). Nello specifico:

2 auto in Philadelphias road a Nikea.

Una moto in Pitheou street a Neos Kosmos

Una macchina in Avgerinou street a Abelokipos

Una macchina in Radestou road a Pireus

Una moto in Olympias road a Zografou

Una moto in Fidipidou street a Goudi.

LAMBROS VIVE NEI NOSTRI FUOCHI

Fonte: actforfree.nostate    Traduzione: ParoleArmate

Gorontalo – Indonesia : Azione Solidale con Eat e Billy

Alla fine di Gennaio 2012, alcuni compagni a Gorontalo, Nord di Sulawesi, Indonesia, hanno fatto un’azione solidale con Eat e Billy, prigionieri membri della Long Live Luciano Tortuga Cell – Fronte Rivoluzionario Internazionale / FAI e con altri compagni anarchici. Hanno sigillato 4 bancomat di diverse banche nella città, inserendo colla nel vano carta, coprendo i monitor con vernice, e scrivendo slogan solidali sui muri. Hanno lasciato due comunicati in due diversi posti, rivendicando il tutto come Vandals for Solidarity Cell – International Conspiracy of Revente / FAI Indonesia. Abbiamo ricevuto la mail solo adesso, i comunicati “non sono stati trovati” e i media hanno insabbiato la notizia del sabotaggio.

LIBERTA’ PER EAT E BILLY, LUCIANO E TUTTI I PRIGIONIERI

trad. ParoleArmate

Heraklion, Creta : Azione antifascista contro i neonazi

“Venite coi coltelli, venite con le lame; fascisti, vi romperemo le braccia e le gambe”

Venerdi, 2 Marzo, intorno alle ore 15, un gruppo di compagni ha attaccato i membri dell’Alba Dorata nella zona industriale di Heraklion, dopo aver ricevuto notizie che i bastardi si erano riuniti li. Sapevamo già della loro presenza in città dall’inizio della settimana. I fascisti erano a “Kriti TV” per via del discorso pubblico di uno dei capi della sezione di Creta del partito neonazista. Dopo una piccola rissa, i nazi sono fuggiti in un ristorante, adiacente alla stazione tv, dal quale le merde ci hanno guardato distruggere l’ingresso del posto nel tentativo di devastare l’edificio, e distruggere una delle loro auto. La reazione degli hitleriani si è limitata a minacce da una distanza di sicurezza, mentre hanno messo degli oggetti dietro la porta e chiamato i poliziotti per telefono.

La tentata presenza dei membri dell’Alba Dorata a “Kriti TV” segue la loro provocatoria presenza nel villaggio di Viannos, circa due settimane fa, dove membri di questo legale – come dicono loro – partito hanno attaccato un migrante e minacciato con la pistola.

Dopo questo incidente, dobbiamo rendere chiaro che

ai fascisti:
Come avete capito a Giugno, la vostra presenza pubblica o no a Heraklion non sarà tollerata, né ora, né mai. Riceverete una appropriata risposta ad ognuno dei vostri tentativi di mettere piede in città.

Ai mass media in generale e a “Kriti TV” in particolare:
dando voce agli eredi di Hitler – e riconoscendoli come un altro concetto politico, seppur estremo, moralmente legittimato – avete automaticamente supportato il fascismo. Da ora in poi, ognuno si assuma le responsabilità per le proprie azioni.

Alla comunità di Heraklion:
Visto che viviamo nel tempo dove tutti i tipi di fiori sbocciano e visto che alcuni di loro nascondono spine velenoso, anche l’espulsione di individui fascisti dalle scuole, dai cortili e dai quartieri è un compito di chiunque non condivide le visioni di Hitler.

I responsabili primari del fatto che la guerra contro il fascismo sia cosi a lungo termine, sono quelli che occasionalmente hanno offerto la pace al fascismo.

Antifascisti di Heraklion

trad. ParoleArmate

Patrasso, Grecia: Azione diretta Antifascista

Oggi, 15 Marzo, poco dopo le 13.00, un folto gruppo di anarchici ed antifascisti hanno preso d’assalto gli uffici locali del partito neonazista Chrissi Avgi/Alba Dorata, situato in via Germanou, nel centro di Patrasso. Il covo fascista, che era appena stato inaugurato Lunedi, 12 Marzo, è stato completamente distrutto. Inoltre, slogan antifascisti sono stati scritti sulla maggior parte delle pareti dell’edificio che era stato lasciato ai teppisti neo-nazisti, mentre il loro odioso materiale è stato dato alle fiamme e gettato per strada. I compagni hanno lasciato il luogo in corteo.

Odio e rabbia verso ogni razzista

Fonte

Polonia: Incontro per una controffensiva anti-capitalista

Lo scorso week-end (3-4/03), membri di varie organizzazioni anti-capitaliste d’Europa hanno visitato il territorio controllato dallo stato polacco per partecipare ad un incontro internazionale in relazione ad una nuova controffensiva contro il Capitale e i governi. Gli attivisti, soprattutto membri di gruppi anarco-sindacali e anti-autoritari, sono venuti da diversi paesi, come Grecia, Italia, Austria, Ucraina, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. Per ragioni di sicurezza, il luogo della riunione non e’ stato comunicato.

La riunione si e’ incentrata sulla strategia delle crescenti proteste pubbliche e sull’azione diretta in Europa. Tra i molti argomenti, gli attivisti hanno parlato su come trovare punti deboli nella struttura delle autorita’ locali, il modo per effettivamente condurre azioni dirette contro le banche e le corporazioni, e su come fornire sicurezza contro la repressione della polizia durante le manifestazioni di massa. Le persone hanno anche parlato delle tecniche delle polizia (nei diversi paesi) usate per reprimere le sommosse, e altre questioni legate alla sicurezza delle infrastrutture della rete e le strutture organizzative decentrate. L’Assemblea ha stabilito i metodi di impatto del sistema di ingiustizia capitalista.

La protesta ” Days of Rage” che si terra’ il 31 Marzo a Varsavia fara’ parte di una nuova controffensiva. Molto probabilmente, ci saranno piu’ azioni dirette in quattro o cinque dei paesi sopra citati durante quella giornata.

Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Liberta' per Stella Antoniou (striscione di solidarietà' a Salonicco)

L’anarchica Stella Antoniou è in arresto preventivo nella prigione di Koridallos dal 4 Dicembre 2010, arrestata insieme a Kostas Sakkas, Alexandros Mitrousias e Giorgos Karagiannidis. L’accusa per la quale lo stato la tiene in prigione è la presunta partecipazione ad un’organizzazione armata. Inizialmente e per qualche tempo questa organizzazione non è stata nemmeno nominata. Alla fine, visto che era necessario per l’accusa citare un’organizzazione esistente, il caso dei compagni è stato unito a quello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La stessa Stella Antoniou ha rigettato le accuse e ha difeso la sua scelta politica di solidarizzare attivamente con Alexandros Mitrousias che era ricercato dalle autorità prima degli arresti. Questa scelta insieme alle sue azioni e visioni politiche sono i veri motivi per cui lo stato la tiene prigioniera.

Lei è stata arrestata mentre aveva seri problemi di salute, che sono peggiorati pericolosamente in prigione. I detenuti nelle prigioni greche sanno che anche il più piccolo malessere non può essere risolto a causa dell’indifferenza del sistema sanitario per i prigionieri. Il deficit è grosso nella cura medica nelle prigioni e aumenta a causa della crisi, rendendo praticamente impossibile l’affrontare anche i minimi problemi di salute dietro le mura. Continue reading Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

San Francisco, USA – Vandalizzato il consolato greco

Nella sera dell’8 Marzo abbiamo attaccato il consolato greco in Gough street nella città di San Francisco. Abbiamo graffittato la scritta “LUNGA VITA ALL’ANARCHIA” sugli ingressi del garage e abbiamo tirato sassi contro l’ingresso. Le vetrine erano pesantemente rinforzate, senza dubbio per la paranoia e la paura che lo stato greco percepisce in ogni direzione e in ogni paese.

Con questa azione salutiamo e incoraggiamo i nostri compagni in Grecia. Vogliamo anche incoraggiare più attacchi mirati negli USA contro obiettivi specifici.

A tutti i combattenti in tutte le città greche, non fermatevi, noi saremo sempre con voi, anche se lontani. Siamo tutti insieme, anche con le nostre piccole azioni. Continuate a lottare, non dimenticate che i vostri compagni sono ovunque. Buona fortuna a chiunque nei mesi a venire e forza ai compagni chiusi in prigione.

The Malaka Brigade

Fonte: actforfree.nostate

Traduzione: ParoleArmate

Amburgo: Azioni solidali con i rivoltosi greci

La crisi è il fottuto sistema!

In Grecia, la gente lotta contro i diretti risultati delle decisioni fatte dai politici tedeschi ed europei cadute sulle proprie teste! La propaganda anti-grecia della stampa tedesca ci disgusta!
La nostra solidarietà va a quelli in sciopero e in lotta, che sono imprigionati e che si scontrano con la repressione. Mandiamo inoltre solidarietà ai rivoluzionari greci del gruppo di guerriglia urbana “Lotta Rivoluzionaria”, a processo per le loro idee e lotte.
Nelle notti del 27 e 28 Febbraio abbiamo attaccato 6 banche ad Amburgo. E’ un piccolo ma chiaro segno attaccare le banche in Germania, per esempio, siamo ispirato dall’azione solidale a Bielefeld, e speriamo che molta gente farà lo stesso e manderà solidarietà ai rivoltosi in Grecia e attaccherà le banche e il loro sistema. Che tanta gente scenda in strada a Francoforte e ovunque il 31 Marzo e sempre!

Per un’estate rovente! Libertà!

fontetrad. Parole Armate

Barcellona: Boicottaggio e sabotaggio nella stazione metro Congrès

Barcelona F29

Distruggiamo l’TMB

Oggi, 29 Febbraio, siamo scesi nella stazione metro Congrès e abbiamo distrutto tutto – telecamere, macchine per i biglietti e obliteratrici, cartelli pubblicitari.

Se la domanda è perché, allora rispondiamo che abbiamo molti motivi per attaccare TMB (sistema di trasporto metropolitano di Barcellona), visto che aumentano le tariffe e noi veniamo aggrediti dalla guardie di sicurezza. Siamo pieni di motivi per aver lasciato il pavimento pieno di vetri rotti quando in un giorno di lavoro siamo obbligati ad andare a lavorare e soffrire passivamente lo sfruttamento. Se la maggioranza dei lavoratori di TMB abbandona i lavoratori solitari e i passeggeri, dovrebbero sapere che qui non ci arrendiamo. Continueremo a lottare per il mondo che vogliamo (un mondo senza ricatti del capitalismo e del dominio).

Attaccheremo di nuovo

Infine, mandiamo tutto il nostro supporto anche agli studenti che sono usciti oggi con forza, rendendo chiaro che non permetteranno di farsi abbattere.

Avanti per quelli che lottano!

trad. ParoleArmate

Valencia: Azioni dirette contro la repressione

Lunedi notte, 27 Febbraio, sono state fatte varie azioni a Valencia.

Incendio di 2 bancomat situati nel campus universitario

Sabotaggio di 1 bancomat usando un blocco di cemento

Incendio di una fermata del tram

Queste azioni sono state fatte a causa della situazione a Valencia. La repressione della polizia durante i cortei studenteschi, insieme ai crescenti tagli sociali, indica un incremento di attacchi da parte dello stato e delle compagnie capitaliste contro i pochi diritti che avevamo prima.

Gli studenti del liceo Lluis Vives hanno preso parte ad una protesta che ha sopraffatto le megadimostrazioni (o processioni) dei sindacati e dei partiti di sinistra. Queste proteste, fatte senza chiedere permesso e in modo combattivo, hanno affrontato la vera essenza dello stato e del capitalismo, quando le loro maschere cadono; la violenza.

Ecco perché il nostro contributo alla lotta prende la forma del sabotaggio e dell’attacco. Il sistema è violento; ecco perché siamo radicali.

E’ la nostra vita ad essere in palio. Per la diffusione della rivolta!

trad. ParoleArmate

Atene: rilascio immediato dei quattro del 12 Febbraio, tenuti in custodia cautelare!

Intervento ad Egaleo da parte del ritrovo autogestito (steki) del Technological Educational Institute (TEI) di Atene in solidarietà con i quattro compagni detenuti che sono stati arrestati durante la demo del 12 Febbraio.

Rilascio immediato dei 4 in custodia cautelare da Domenica,12/02. La solidarietà è la nostra arma!

Rilascio immediato dei 4 detenuti in custodia cautelare da Domenica,12/02 – La solidarietà è la nostra arma!

Il 29 Febbraio, il ritrovo auto gestito della TEI di Atene hanno effettuato un’intervento in solidarietà con i quattro dimostranti che sono tenuti sotto custodia cautelare dal 12 Febbraio.

Striscioni di solidarietà sono stati collocati al di fuori della stazione della metropolitana di Egaleo a Iera Odhos con il crocevia Thivon. Inoltre, sono stati lanciati volantini con slogans nelle zone centrali del quartiere.

L’incarcerazione dei manifestanti dopo un’accusa criminale, la loro gogna attraverso il rilascio di foto e dettagli, così come gli appelli della polizia di fare la spia consistono nello sforzo dello Stato di terrorizzare i combattenti.

La nostra risposta dev’essere la solidarietà fattiva. Nessuno dev’essere lasciato solo.

Chi dimentica gli ostaggi di guerra, dimentica la guerra stessa – Immediato rilascio dei 4 imprigionati da Domenica 12/02

Chi dimentica gli ostaggi di guerra, dimentica la guerra stessa - Rilascio immediato dei 4 arrestati di Domenica, 12/02

 Fonte

Atene : Perché abbiamo combattuto i fascisti a Kalithea il 24 Febbraio…

Rendiamo impenetrabile ogni quartiere ai fascisti

Un gruppo di fascisti si è presentato giornalmente per qualche tempo in Kyprou square, nel distretto di Kalithea, graffitando slogan, attaccando dimostranti e immigrati; con teste rasate, anfibi, svastiche, tatuaggi nazisti… una compagnia di bastardi nostalgici dell’era di Hitler.

Il 24 Febbraio siamo andati a Kalithea, e abbiamo visto che il gruppo di stronzi da 6-7 che erano si è allargato anche con altre merde dei quartieri vicini (Attiki square, Aghios Panteleimonas square). Venerdi notte, abbiamo contato 15-20 fascisti riuniti su un lato di Kyprou square. Cosi, abbiamo fatto ciò che era ovvio. Un uguale numero di compagni, uomini e donne, li hanno colti di sorpresa, distruggendone alcuni, mentre il resto di loro è fuggito, come i disertori attuali che gettano via i loro scudi, lasciandosi alle spalle gli altri che sanguinano.

L’azione antifascista è una parte fondamentale della lotta per una società di uguaglianza e solidarietà; per una società dove non ci sia più posto per discriminazioni di razza e genere. Fino ad allora, è compito di tutti i combattenti non lasciare un centimetro di terra, in ogni quartiere, ai complici del regime. Ed ogni “purosangue” che cercherà di fare “operazioni di pulizia” nelle piazze e nelle strade dovrebbe sapere che le ronde antifasciste aspettano in ogni angolo di questa città… Vi sconfiggeremo…

Fascisti, non vi stiamo aspettando, vi stiamo cercando.

* Questa azione è dedicata alla memoria del compagno Nikita Kalin, ucciso il 9 Febbraio 2012 in Russia per mano dei fascisti.

Fonte —trad. ParoleArmate

Francoforte, Germania: Striscione in solidarietà con l’anarchica Stella Antoniou

RILASCIO IMMEDIATO DELLA COMPAGNA ANARCHICA
STELLA ANTONIOU

NESSUN OSTAGGIO NELLE MANI DELLO STATO

Abbiamo messo questo striscione di solidarietà a Francoforte lungo il fiume Main, nella parte della città vecchia. Stella, Forza! Siamo con te, tu ci dai lezioni di coraggio in ogni momento con il tuo atteggiamento da dietro la sbarre della prigione. In questi momenti, in cui il numero dei compagni processati aumenta, non dobbiamo cessare di mostrare la nostra solidarietà!

Kilkis, Grecia settentrionale: Messaggio da un membro dell’Assemblea Generale dei Lavoratori, dall’ospedale cittadino occupato di Kilkis

Un saluto a tutti,

Grazie molto per il vostro interesse e supporto.

L’occupazione del nostro ospedale in Kilkis da parte dei lavoratori è cominciato Martedi, 20 Febbraio, alle ore 08.30 locali. Questa occupazione non riguarda solo noi, i medici ed i lavoratori dell’ospedale di Kilkis. Nè si tratta solo del Sistema Sanitario Nazionale Greco (ESY), che sta crollando, anzi. Ci troviamo in questa lotta perchè ciò che realmente è in pericolo ora sono i diritti umani. E questa minaccia non è solo contro una nazione, o contro alcuni paesi, o alcuni gruppi sociali, ma contro le classi a basso e medio livello in Europa, America Asia, Africa, e in tutto il mondo. Ciò che è oggi in Grecia, è l’immagine del domani in Portogallo, Spagna, Italia  ed il resto dei paesi nel mondo.

I lavoratori all’ospedale di Kilkis e nella maggior parte degli ospedali e dei centri sanitari in Grecia non vengono pagati in tempo ed alcuni di loro vedono i loro stipendi tagliati fino praticamente  a zero. Un mio collega lavoratore e compagno è stato trasferito nella nostra clinica cardiologica in stato di shock, quando si è reso conto che invece di ricevere il solito assegno di 800 euro ( sì, quello è il suo stipendio mensile) da parte dello stato, ha ricevuto una nota che diceva che non solo non gli sarebbe stato pagato nulla per quel mese, ma deve anche restituire 170 euro. Altri lavoratori sono stati pagati solo 9 (nove) euro per questo mese. Quelli di noi che continuano a ricevere un qualche stipendio li sosterranno in ogni modo possibile.

I lavoratori all’ospedale di Kilkis e nella maggior parte degli ospedali e dei centri sanitari in Grecia non vengono pagati in tempo ed alcuni di loro vedono i loro stipendi tagliati fino praticamente  a zero. Un mio collega lavoratore e compagno è stato trasferito nella nostra clinica cardiologica in stato di shock, quando si è reso conto che invece di ricevere il solito assegno di 800 euro ( sì, quello è il suo stipendio mensile) da parte dello stato, ha ricevuto una nota che diceva che non solo non gli sarebbe stato pagato nulla per quel mese, ma deve anche restituire 170 euro. Altri lavoratori sono stati pagati solo 9 (nove) euro per questo mese. Quelli di noi che continuano a ricevere un qualche stipendio li sosterranno in ogni modo possibile.

Questa è una guerra contro il popolo, contro tutta la comunità. Coloro che dicono che il debito pubblico della Grecia è il debito del popolo greco mentono. Non è il debito della gente. E’ stato creato dai governi in collaborazione con i banchieri, al fine di rendere la gente schiava. I prestiti alla Grecia non vengono utilizzati per gli stipendi, le pensioni e l’assistenza pubblica. E’ esattamente il contrario: i salari, le pensioni a l’assistenza sono usati per pagare i banchieri. Stanno mentendo. Contrariamente a quanto dichiarano, non vogliono una società libera dal debito. Creano i debiti loro stessi (con l’aiuto di governi e politici corrotti) per un loro beneficio. Hanno dato alla Grecia un primo ministro banchiere per garantire che il “lavoro” venga fatto correttamente. Il nostro Primo Ministro Lucas Papademos non è sato eletto affatto. E’ stato nominato dalla BCE e dai banchieri, con l’aiuto di politici corrotti Europei e Greci. Questa è la loro interpretazione del termine “democrazia”.

I debiti sono creati dalle banche che creano denaro dal nulla e riscuotono gli interessi, solo perchè i nostri governi hanno dato loro il diritto di farlo. E continuano a dire che quei debiti simo io e tu e i nostri figli e nipoti che dobbiamo pagarli con le nostre risorse personali e nazionali, con le nostre vite. Noi non gli dobbiamo nulla. Al contrario, loro devono al popolo gran parte delle fortune che hanno fatto grazie alla corruzione politica.

Se non apriamo gli occhi su questa verità, diventeremo presto tutti schiavi, lavorando per 200 euro al mese o meno. Questo per quelli di noi che saranno in grado di trovare un lavoro. Nessuna assistenza medica, senza pensioni, senza casa ed affamati, come è il caso oggi per i miei concittadini in Grecia. Migliaia di loro vivono all’aperto e affamati.

Non abbiamo alcuna intenzione di dipingere la realtà con tinte fosche, ma questa è la verità. Questa situazione non è dovuta per causa di un’incidente finanziario o monetario o per un’errore. E’ l’inizio della brutta fase di un lungo processo che segue con cura un piano progettato, un processo che si è avviato decenni fa.

Dobbiamo combattere insieme contro questo piano neo liberista. E questo è ciò che, a Kilkis ed in tante città in tutto il mondo, facciamo ora.

Per il momento, non stiamo considerando l’apertura di un conto per le donazioni. Potremmo, tuttavia aver bisogno di farlo in pochi mesi o settimane, se la situazione peggiora. Ciò di cui abbiamo bisogno oggi più di tutto è il sostegno morale e pubblicità. Le lotte locali di tutto il mondo vanno fatte conoscere e sostenute massicciamente se vogliamo vincere la guerra contro il sistema corrotto. Se potete pensare ad eventuali altri modi per diffondere le nostre notizie ed idee, sarebbe grandioso.

Potete contattarci a enosi.kilkis@yahoo.gr

Ancora una volta, non possiamo ringraziarvi abbastanza per i vostri pensieri e le vostre gentili parole.

Vostra,
Leta Zotaki, direttore del dipartimento di radiologia, Ospedale di Kilkis
membro dell’Assemblea Generale dei Lavoratori

presidente dell’Unione dei Dottori Ospedalieri di Kilkis (ENIK).

Atene: Manifesto del centro sociale Villa Amalias per una chiamata di protesta Sabato, 3 Marzo 2012

In tempi in cui i poveri sono battezzati come dei “mendicanti” e i ricchi come “filantropi”… in tempi di crisi generalizzata, quando il totalitarismo avanza, quando il centro di Atene è sotto uno stato di polizia per essere ricostruito, e le persone che lottano e provengono dagli strati sociali più bassi sono stigmatizzate come criminali, quando i migranti sono oggetto dell’accelerazione della società verso il fascismo e dagli attacchi razzisti… In questi tempi i centri sociali, come collinette di resistenza e lotta contro la barbarie, sono minacciati dalla repressione di stato…

OCCUPIAMO LE CASE VUOTE
PRENDIAMO LA VITA NELLE NOSTRE MANI

Solidarietà al centro sociale Lelas Karagianni 37
e all’occupazione del mercato municipale di Kypseli
 

Giù le mani dai centri sociali, dagli spazi auto gestiti e dalle lotte fatte senza tutela

Dimostrazione: Sabato, 3 Marzo, ore 12.00

Ritrovo al mercato municipale di Kypseli (via Fokionos Negri 42)

Villa Amalias

Atene: Rivendicazione di una serie di incendi in solidarietà con la compagna imprigionata Stella Antoniou

All’alba di giovedì 23 febbraio, abbiamo attaccato vari obiettivi in cinque aree differenti di Atene:

– Bancomat della National Bank of Greece a Thymarakia
– Bancomat della Marfin bank a Palaio Faliro
– Un veicolo del giornale Free Sunday, dell’editore Giorgos Kyrtsos, a Ilioupoli
– 4 bancomat a Ano Petralona (due della National Bank, uno della Piraeus bank, uno della Millennium bank)
– Una sede del Ministero della Cultura a Exarchia

Dedichiamo questi attacchi alla compagna anarchica Stella Antoniou, che è incarcerata nella prigione femminile di Koridallos dal 4 dicembre 2010, originariamente accusata di partecipazione in un’organizzazione terrorista sconosciuta, accusa che presto diventò partecipazione nella Cospirazione delle Cellule di Fuoco, secondo gli astratti scenari dell’unità antiterrorista della polizia. La verità è che Stella è accusata per la sua posizione combattiva contro lo Stato ed il Capitale. Mantiene questa posizione combattiva fino ad oggi, dentro le mura della prigione, partecipando attivamente alle lotte di massa dei reclusi, così come con la sua presenza nei problemi della vita quotidiana in carcere.

Stella affronta gravi problemi di salute cronici, che rendono il suo rilascio immediato, ed un suo regolare monitoraggio da parte dei dottori imperativo, qualcosa che è impossibile che succeda in quello che è chiamato in maniera eufemistica ospedale della prigione di Koridallos.

La posizione delle autorità dell’accusa, attraverso la ripetuta respinta delle sollecitazioni per il suo rilascio, mostra la natura vendicativa dello Stato contro le persone che ancora combattono; contro tutti coloro che né abbassano la loro testa, né accettano l’oppressione e la miseria imposte dal Potere dominante.

Nei nostri tempi, quando le ineguaglianze classiste diventano palesi nella pratica, colpendo sempre più strati sociali, noi progettiamo la solidarietà di classe tra i combattenti, la creazione di tumuli contro i piani del dominio, la rivoluzione sociale come unica via d’uscita verso la liberazione delle nostre vite.

Mandiamo i nostri saluti militanti all’anarchica Stella Antoniou e chiediamo il suo rilascio immediato

SOLIDARIETA’ CON ALEXANDROS MITROUSSIAS, KOSTAS SAKKAS E GIORGOS KARAGIANNIDIS, ACCUSATI PER LO STESSO CASO

Fonte: Athens Indymedia – Traduzione ParoleArmate

Atene: Manifesti diffusi dal collettivo anarchico “Vogliamo Tutto”

Alcuni manifesti diffusi dal collettivo anarchico Vogliamo Tutto di Atene:

SIETE STATI, E RIMARRETE, FECCIA, SPIE E GIORNALISTI.

“Giovani incappucciati saccheggiano il centro di Atene. La città in fiamme è nelle loro mani. Caos, 50 vandali distruggono tutto ciò che trovano dinnanzi a loro e respingono i dimostranti pacifici. Dov’è la polizia?” (descrizione degli eventi del 12 Febbraio fatta dai media).

Gli scagnozzi dei padroni hanno offerto ancora una volta le proprie credenziali. La disgustosa attività dei giornalisti che non hanno esitato a parlare di lavoratori minacciati di perdere il lavoro come conseguenza degli scontri, o presunti piccoli imprenditori (si, le banche e le multinazionali!) di Stadiou Avenue! … fino alle teorie cospirative, ai provocatori parastatali. Queste non sono solo voci giornalistiche contorte o suscettibili. La fogna scoperchiata dalla feccia dei media è una pratica standard del dominio. Diffamazione, calunnie e disinformazione mirano all’isolamento e alla condanna della controviolenza sociale e a mettere paura ai proletari in lotta e agli insorti.

A QUESTO PUNTO, NESSUNO PUO’ FARE A MENO DI PRENDERE UNA POSIZIONE. POTETE CHINARE IL CAPO O SCENDERE NELLE STRADE!

Vogliamo tutto e per tutti, gruppo anarchico nel quartiere di Nea Smyrni e nelle zone vicine

SIAMO STATI, E RIMARREMO NELLE STRADE E SULLE BARRICATE

 “Migliaia di insorti proletari hanno scelto di scontrarsi furiosamente con le forze repressive dei padroni, o si sono rifiutati di ritirarsi da Syntagma Square, nonostante l’infinito lancio di lacrimogeni da parte dell’antisommossa.” (Descrizione di ciò che abbiamo vissuto durante i magici momenti delle barricate ma anche delle proteste del 12 Febbraio).

Nel giorno della decisione sull’accordo dei prestiti, il giorno dove i padroni locali e internazionali decidevano il totale dissanguamento dei loro sottoposti, centinaia di migliaia di persone sono scese nelle strade. Slogan, passione, scontri, incendi di banche e catene commerciali, espropri e solidarietà attiva tra lavoratori nelle strade. I seguci della democrazia hanno attaccato con forza ma hanno fallito nel contenere la rabbia della gente. Ai telegiornali della sera, è seguita una seconda ondata di attacco repressivo da parte dei media, nel tentativo di intralciare la controviolenza sociale e di calunniare la moltitudine in lotta. E ancora, chiunque si sia trovato nelle strade in quei giorni sa fin troppo bene cosa è successo, sa chi sono i vari parastatali, chi ruba le loro vite, chi sono i nemici. Non esiste qualcosa come la realtà oggettiva. Potete rimanere spettatori, o essere li…

Vogliamo tutto e per tutti, gruppo anarchico nel quartiere di Nea Smyrni e nelle zone vicine

Fonte: occupiedlondon – Traduzione: ParoleArmate

Cile: Giornata Internazionale di Solidarieta’ con Freddy, Marcelo e Juan

Dal 17 Febbraio, i compagni Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel e Juan Aliste, sono in sciopero della fame, in conformita’ con i giorni di agitazione internazionale di solidarieta’ per la loro liberta’ (dal 19 al 29 Febbraio). Qui potete leggere gli ultimi aggiornamenti sullo sciopero della fame dei tre combattenti, cosi come piu’ informazioni sul caso.

FREDDY,MARCELO E JUAN, NELLE STRADE !

PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE CARCERI !

Londra: Rivolta sul tetto

Venerdi’ mattina, la polizia e gli sceriffi sono venuti a sfrattare una serie di case occupate a Dalston Lane (nord-est di Londra), pero’ sfortunatamnete la brigata anti sfratto stava fuori, numerosa, questa volta con sessanta persone che bloccavano l’entrata e stavano allineati sul tetto.

Mentre la mattinata andava avanti con musica, sandwiches e l’abbaiare di un cane, la polizia e gli sceriffi guardavano senza speranza. Alla fine hanno accettato di andarsene, pero’ solo se lo striscione su cui c’era scritto “Fotti i giochi olimpici” fosse stato rimosso visto che era un po’ “forte”, cio’ ha provocato grandi risate della gente che stava sul tetto mentre si rifiutavano di farlo, la polizia se ne e’ andata da li’, moralmente sconfitta.

In questi tempi d’incertezza per il futuro dell’occupazione, la gente mantiene la sua solidarieta’ nel momento di dare rifugio

Una bella mattinata e case salvate

Cambridge, Gran Bretagna: Rivendicato l’incendio di due macchine

19, Febbraio 2012

“Lo spirito dell’insurrezionalismo è ancora nell’aria come un faro di speranza – in questa oscura atmosfera da gabbie di repressione”. Eat e Billy (FAI indonesiana)

Odiamo i ricchi in BMW, infatti ci danno così fastidio che gli abbiamo mostrato il nostro odio bruciando una BMW ed un’altro SUV vicino, in Kimberly Avenue a Cambridge alle prime ore del 19 Febbraio. Proprio davanti alle case di questi coglioni che ovviamente si sono schierati volontariamente dalla parte di questa massiccia civilizzazione industriale e carceraria, per la distruzione della nostra madre terra e contro tutto ciò che amiamo. Solo un’altro piccolo gesto nella nostra guerra al mondo. Ci siamo riempiti con l’amore caldo e bruciante come il nostro odio – i nostri pensieri verso Reyhard Rumbayan (Eat) e Billy Augustan, sotto processo in Indonesia per aver bruciato un bancomat della BRI Bank a Yogyarta, il 7 Ottobre 2011, azione che hanno rivendicato come membri della Cellula Lunga Vita a Luciano Tortuga – FAI Indonesiana (Federazione Anarchica Informale). La loro tortura e la lunga prigionia, che i bastardi dello stato indonesiano hanno per loro pianificato grazie alla legge terrorista, sono solo un’altro motivo per il nostro rimanere ostinati nel nostro attacco a tutto il mondo – gli anarchici insurrezionali dell’internazionale nera – con incendi, bombe, sabotaggi e proiettili.

Mandiamo il nostro amore anche ai compagni sovversivi Juan Aliste, Freddy Fuentevilla e Marcelo Villaroel accusati in Cile di tre rapine in banca e di aver ucciso un poliziotto nell’Ottobre 2007, memori dell’appello internazionale di solidarietà tra il 19 e il 29 Febbraio, con questi compagni in sciopero della fame, per il quale sono stati isolati in celle di massima sicurezza – dichiarando “la nostra protesta non contempla domande d’appello dentro la prigione. Più accuratamente, essa è un gesto – e un’azione d’attacco di resistenza anticapitalistica che ci unisce con ogni altro prigioniero sovversivo autonomo anarchico rivoluzionario che, da differenti luoghi e campi di morte/isolamento, tiene viva la rivolta della rivoluzione sociale e la scomparsa della società di classi”. Forza ai dignitosi rivoluzionari Freddy, Juan e Marcelo che giornalmente ci danno molta forza! E solidarietà infiammata a tutti i nostri compagni in tutto l mondo che scelgono il difficile cammino della rivolta contro tutte le ineguaglianze. Sembra che non dobbiamo guardare troppo lontano per vedere altri che riscaldano i nostri cuori con la loro irriducibile ribellione contro questa grigia prigione di un mondo di auto e strade, centri commerciali e recinti spinati, complessi di case identiche e scuole/posti di lavoro/galere. La stampa locale ha speculato sul fatto che il 22 Novembre 2011 la Fire Cell/FAI ha bruciato delle auto al Histon Vauxhall Garage. Questo non è un caso e noi mandiamo i nostri calorosi saluti a questi anonimi incendiari – continuate ad appiccare il fuoco fino aquando le città non saranno polvere per fertilizzare un’immaginabile selvaggio futuro!!! Come anche salutiamo l’attacco incendiario che ha parzialmente danneggiato la banca Santander nel centro di Cambridge il 1 Febbraio 2012 e ci amareggia l’arresto di un giovane avvenuto in seguito, TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA’ AGLI INCENDIARI ANTISISTEMA e ovviamente agli arrestati dopo gli scontri a Cambridge nella rivolta di Agosto nei quali alcuni poliziotti sono stati schiacciati e a chiunque senta la fiamma della vita bruciare più luminosa – avremo ancora il nostro momento, fino a quando saremo rivoltosi, gli scontri non sono morti – NULLA E’ FINITO TUTTO CONTINUA.

Ovviamente, non c’è bisogno di aspettare per iniziare a distruggere, così come non smetteremo di saccheggiare il sistema capitalista solo perchè non ci sono rivolte – dovete solo essere un pò più furbi! Chiunque può formare una cellula di resistenza senza leader e realizzare azioni come questa, condividendo metodi ed idee, coordinando anonimamente colpi contro il nemico, oltre tutti i confini, proprio come i nostri compagni a Bristol, Nottingham, Londra e in tutto il mondo!!

TERRORIZZIAMO IL NEMICO

DIFFONDIAMO IL FUOCO

Fire Cell / Informal Anarchist Federation – International Conspiracy for Revenge

Fonte: 325.nostate.net

Tradotto da: ParoleArmate

Mosca: FAI ALF / ELF rivendica l’incendio di due ripetitori telefonici

Due ripetitori telefonici sono stati bruciati a sud di Mosca (in direzione di Rostov-na-Donu). Il plesso che abbiamo deciso di sabotare è un luogo popolare tra i cacciatori. E non solo. I residenti locali hanno deciso di aggiungere all’abuso della natura selvaggia, l’apertura di due resort per il commercio ittico. Essi allevano pesce per farlo pescare ai turisti.

Quindi con uno spirito festivo invernale (Natale/anno nuovo e San Valentino) abbiamo deciso di mandar loro un messaggio d’amore e d’armonia: 1 ripetitore è stato completamente bruciato, l’altro gravemente danneggiato.

Abbiamo usato dei dispositivi incendiari con 1,5 litri di benzina ciascuno.

Parole di solidarietà e supporto a Marco Camenisch, ai membri della FAI indonesiana (due in prigioniri ed uno latitante), ed a Silvia, Costa e Billy.

Il nostro rispetto e pieno supporto alle azioni realizzate dalle ITS (Individuals Tending towards the Wild), così come agli altri collettivi di liberazione degli animali / e della terra.

Lunga vita all’ALF/ELF !

Lunga vita alla FAI !

Con amore,

ALF/ELF – Regione di Mosca / FAI

Fonte : 325.nostate.net

Tradotto da:  ParoleArmate