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Atene: Anarchia Combattiva/FAI-FRI rivendica un attacco incendiario per un Dicembre Nero

Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco incendiario [del 23 novembre] contro l’agenzia delle Poste greche (ELTA) nel quartiere di Pefki. Abbiamo scelto quell’ufficio postale in particolare per mandare un messaggio simbolico di solidarietà con i prigionieri anarchici che in questo momento affrontano un processo alla corte speciale della prigione di Koridallos per una serie di casi di violenza anarchica, tra cui l’espropriazione della suddetta agenzia che abbiamo incendiato in attesa della decisione della corte.

Quest’attacco è la nostra risposta all’appello per un “Dicembre Nero” che hanno lanciato dalla prigione i nostri fratelli prigionieri Nikos Romanos e Panagiotis Argirou.

La logica politica di questa proposta, che appoggiamo nella sua totalità, è una scommessa aperta per rilanciare l’insurrezione anarchica, come anche un tentativo di creare una piattaforma informale che sia il punto invisibile di incontro e coordinazione di compagn* di tutte le trincee della lotta anarchica multiforme.

Non c’è molto da dire, adesso è l’ora dell’azione, della lotta multiforme, continua e incessante.

Forza e complicità con chi incendia la pace sociale e sabota la normalità sociale in Brasile, Cile e Messico, diffondendo il Dicembre Nero in tutto il mondo.

Forza e complicità con tutt* quell* che prendono le strade cercando di devastare le rappresentazioni della dominazione, lanciare pietre ai pulotti e bruciare i simboli del Potere.

Forza e complicità con tutt* i/le prigionier* anarchic* in ogni angolo del mondo.

Solidarietà significa attacco!

Per un Dicembre Nero!

Per l’offensiva anarchica contro il mondo del Potere!

Anarchia Combattiva / Federazione Anarchica Informale (FAI-FRI)

in spagnolo, inglese

Torreón, Messico: bancomat e telecamera a circuito chiuso sabotati

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Non riusciranno mai a integrarci nella loro routine; per noi la loro civilizzazione è una gabbia; per i loro lavori, le loro leggi, le loro regole di coesistenza sociale noi proviamo soltanto disgusto; il loro successo non ci interessa, né avere macchine o case “fornite di tutto” dove tenere la nostra “adorabile” famiglia e condurre una vita “felice”. Ci fa semplicemente venire la nausea…

Non ci sentiamo parte della massa sociale, e non ci interessa lottare per un qualsiasi suo miglioramento. La massa vive incatenata ai telefoni con mille e una funzione, ai televisori giganti, oggetti di cui non ha bisogno ma per cui si indebita fino al collo, incatenata alle droghe, incatenata ai lavori e agli studi per “essere qualcuno nella vita”… Si sente libera soltanto nel fine settimana, quando si ubriaca senza limiti. Rifiutiamo e odiamo assolutamente quello stile di “vita” che è giusto una vita da zombie. Non rappresentiamo nessuno, e nessuno ci rappresenta, siamo solo individualità caotiche, siamo un urlo selvaggio, siamo un ruggito che scuote l’alba.

Nella notte di lunedì 23 novembre 2015 abbiamo sabotato con della vernice 3 bancomat della Banamex, insieme a una telecamera di sicurezza della stessa banca. In più, anche un bancomat della BanRegio è stata sabotato con la vernice. Vandalizzare  la loro vita abitudinaria, mostrare il nostro disprezzo per il loro vero dio, il dio denaro. Preparare il terreno per Dicembre Nero quando i nostri zaini pieni di sorprese potranno essere ovunque, quando il nostro fuoco potrà accendersi in ogni momento, quando ogni telefono potrà ricevere delle minacce, a volte false, a volte no.

“Tic tac tic tac” Dicembre Nero si avvicina.

Finché la loro civilizzazione finirà

Per i/le nostr* cadut* e incarcerat*

Per l’anarchia

Per Dicembre Nero

– Individualità anti-sociali per la caduta della civilizzazione –

in inglese, spagnolo, greco

Francia, Tolosa: Operazione Pandora. Striscioni in solidarietà con gli/le accusat*

Nella notte di martedì 3 novembre 2015 degli striscioni sono stati esposti un po’ ovunque a Tolosa necropoli, in solidarietà con gli/le compagn* vittime una volta di più dell’oppressione e della repressione di stato.

tlse1-2
Pietra dopo pietra, muro dopo muro, distruggeremo le prigioni. (A)
2-2
Pandora. Morte allo stato che imprigiona i/le nostr* compagn*
3-2
Se ci cercano porta a porta, resisteremo gomito a gomito! Pandora – (A)
tlse3
Crepino la galera e lo stato. (A)
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Pandora. Libertà innocenti e ancora di più se colpevoli! (A)
saintagne2s
Lo stato distrugge delle vite… distruggiamo lo stato!

Che crepino la repressione, la Francia e lo Stato!

 

Berlino: Incendiata auto Wisag

Berlino, 4 novembre 2015

Nella notte passata a Wedding abbiamo incendiato un’auto della Wisag (wisag.de). È una delle più importanti aziende di servizio per il facility management & security (sicurezza), o i porci della sicurezza bvg (NdT: trasporti pubblici di Berlino) o aeroporti, la lista delle strutture dove wisag partecipa ai profitti è lunga. In questi tempi in cui ogni notte ci sono degli attacchi razzisti non si devono solo contrastare le strutture dei nazi ma anche individuare ed attaccare coloro che profittano del razzismo istituzionalizzato con le espulsioni o i controlli dei biglietti.

Se siete fabbricanti di filo spinato, o centri di AfD (NdT: Alternative für Deutschland), farsi largo con i gomiti & contrastare il razzismo si tratta tuttora dell’intera panetteria

fight back

ag-remi

(1) volete farvi un auto anche voi? Ecco come: https://vimeo.com/120366551 (guardare solo con tor o tails)

Traduzione dal tedesco di mc, galera Menzingen, CH, novembre 2015

Berlino: Attacco a sede del partito Pro Deutschland

158094Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, abbiamo attaccato e marchiato l’Ufficio Cittadini di “Pro Deutschland” come luogo dell’aizzamento razzista e disprezzo del genere umano.

Lo vediamo come risposta necessaria all’aizzamento che seminano e diffondono contro le persone in fuga come anche all’odio generalizzato contro “non tedeschi” (più vago di così…).

Sia “Pro Deutschland”, AfD, Pegida (e propaggini) sia i partiti affermati come CDU/CSU e SPD, in questi tempi sfruttano il clima incandescente per realizzare la loro politica di disprezzo  del genere umano e di aderenza alla logica capitalista. Non solo accettano la morte dei valori “occidentali” tanto osannati come libertà, giustizia e dignità umana ma anche la morte di milioni di persone in fuga. Senza con questo anche solo percepire queste persone come tali, bensì vedendole ormai solo come persone prive di valore economico.

Non possiamo ignorare ancora coloro che dalle nostre parti diffondono l’aizzamento razzista, negano alle persone sia la vita e i diritti sia la dignità e le attaccano quotidianamente.

Nemmeno possiamo continuare solo a gridarle per esprimere la nostra protesta.

Dobbiamo, e così concepiamo questa azione, diventare attivx, dobbiamo attaccare e fermare l’aizzamento razzista. Il che significa trasformare la nostra protesta in resistenza contro di loro.

“Protesta è se dico che questo e quello non mi va bene, resistenza è quando faccio sì che ciò che non mi sta bene non succede più.”

Anche se era solo un Ufficio Cittadini e addirittura può continuare a funzionare e le tracce della nostra resistenza vanno scemando, è tuttavia il primo passo nel passaggio dalla passività alla resistenza attiva e all’attacco contro le condizioni imperanti.

Così intendiamo la nostra azione.

Come un primo colpo a pietrate contro il razzismo e lo sprezzo del genere umano dalle nostre parti.
Scendiamo in strada contro i nazi & razzisti

pietra su pietra

pezzo su pezzo!!!

NESSUNX È ILLEGALE

Traduzione dal tedesco di mc, galera Menzingen, CH, novembre 2015

Berlino: Spaccati i vetri a punto d’incontro nazista

157482Berlino, 29 ottobre 2015

La notte scorsa abbiamo sfasciato con delle pietre la “Stumpfe Ecke” (NdT: “L’angolo spuntato”) in via Naugarder 15. Sabato 17 gennaio 2015 in questa bettola si celebrava una riunione nazi. La rete razzista degli autoeletti “Hooligan contro i Salafisti” (HoGeSa) aveva invitato a un “incontro per Berlino e dintorni per conoscersi”, invito diretto ad “amici, amiche, seguaci e promotori di HoGeSa”.

Circa 50 partecipanti risposero all’appello. Il fatto che la comunità HoGeSa, grazie alla protezione della polizia e all’approvazione dell’oste, abbia potuto incontrarsi indisturbata fino alle prime ore della mattina ci ha spintx a quest’azione.

Dalle esternazioni di HoGeSa-Berlino si evince che si sono accordati sulla creazione di un proprio servizo d’ordine per le marce di destra e di “una pagina ufficiale per la Germania Orientale” su facebook. La fondazione e il collegamento in rete di una struttura HoGeSa per l’Est della Germania è stato possibile solo grazie alla protezione della polizia e all’approvazione dell’ospitante della riunione. I responsabili sono il rapper neonazi Patrick Killat ed Enrico Schottstätt. I due erano presenti nella serata e mantenevano i contatti con gli agenti e lx loro invitatx.

Come ulteriore visitatore dell’incontro fu riconosciuto il picchiatore nazi Kai Milde. La “Stumpfe Ecke” è nota come punto d’incontro degli Union-fan. Questo fa pensare che la questione dello spazio per l’incontro sul collegamento in rete risale a Schottstätt come attore principale di HoGeSa Berlino. Enrico Schottstätt è fan del 1. FC Union Berlin (NdT: squadra di calcio) e frequenta regolarmente lo stadio An der Alten Försterei.

Negli anni ’90 la zona attorno alla “Stumpfe Ecke” era una delle roccaforti della “Freiheitliche Arbeiter Partei” (NdT: Partito liberale dei lavoratori) neonazista. Ci sono regolarmente state delle azioni di propaganda e degli abusi da parte dei neonazi. A metà degli anni 2000, nel posto ci fu un breve rigurgito di abusi da destra come la fondazione di strutture da parte dei camerati più giovani.

Traduzione dal tedesco di mc, galera Menzingen, CH, ott. 2015

Hambach, Germania: Sabotate macchine da costruzione

hambachRedatto da Chaos Engineering Crew, il 28 ottobre 2015

La notte passata abbiamo sabotato otto macchine da costruzione sull’area antistante la coltivazione a giorno di Hambach. A cinque ruspe, due bulldozer, un compressore e un’altra macchina indefinita ma apparentemente molto cara furono recisi tutti i cavi idraulici ed elettrici accessibili, riempiti di sabbia i serbatoi e filtri dell’olio, rotti tutti finestrini e sabotate altre parti meccaniche. L’azione si è svolta senza alcun problema malgrado tutte le misure di sicurezza dispiegate dalla RWE.

L’azione è contro il gestore della coltivazione a cielo aperto RWE e i collaboratori che per pura avidità di profitto distruggono le basi della vita sul nostro pianeta.

Mentre le grandi masse in Germania siedono mute davanti agli schermi dei loro televisori, sviati dalla distruzione quotidiana da scaltri intrattenitori e profeti della crescita illimitata, dall’altra parte del mondo centinaia di migliaia di persone stanno già crepando per i cambiamenti climatici causati anche dalla RWE.

Mentre dovrebbe essere ben chiaro a gran parte delle persone che così non si può continuare, purtroppo solo una piccola minoranza è finora disposta ad affrontare anche attivamente la distruzione, rischiando la propria salute e libertà.

Tre di queste persone sono rinchiuse giusto adesso nelle carceri di Colonia e Aquisgrana perché hanno tentato di impedire la distruzione della forsta di Hambach perpetrata dalla RWE.

Durante l’arresto tutti e tre sono stati malmenati o dalla polizia o dalla sicurezza della RWE e a uno a suon di botte hanno addirittura rotto il naso e fatto perdere alcuni denti.

Ecco perché con quest’azione vogliamo solidarizzare con queste persone appena arrestate e chiarire che non ci lasciamo affatto terrorizzare. Perché si tratta di tutto o niente!

Sperando di motivare ancora di più persone per tali azioni.

La Chaos Engineering Crew

Tradotto dal tedesco da mc, galera Menzingen, CH, ott. 2015

Hambach, Germania: Occupata ruspa per la “Giornata dell’unità tedesca”

ruspaRedatto da hambi, il 03 ottobre 2015

Contro i muri alle frontiere, contro i muri nelle teste!

Nelle prime ore della mattina del 3 ottobre abbiamo (di nuovo) occupato la talpa che a Hambach distrugge il paesaggio per 24 ore al giorno con l’estrazione a cielo aperto. Il 3 ottobre è celebrato da tantx nazionalistx come “giornata dell’unità tedesca” – quest’anno tra l’altro con una mega festa a Francoforte. Mentre le persone muoiono sui confini esterni dell’UE, gente in fuga è espulsa e in tutta la repubblica aumenta un nuovo nazionalismo, dex tedeschx celebrano la fine della RDT e la caduta del confine tedesco interno, che portò a una nazione tedesca unificata – quale perversione!

Congiungere le lotte – superare il sistema!

La nostra azione è diretta contro quest’assurdità. La lignite come “materiale locale da cui si ricava energia” per permettere la crescita capitalista dell’economia tedesca? Lo sapremo impedire! “La crescita economica” è, infine, un credo del nuovo nazionalismo quanto lo è la lotta contro “l’amaca sociale” e i “profughi economici”. Lo Stato nazionale deve essere attaccato dappertutto – iniziamo dal suo approvvigionamento energetico, e solidarizziamoci così con lx compas a Francoforte, che oggi nel corso della giornata speriamo riescano a rovinare il party dex nazionalistx!

Ecco cosa celebrate – miseria, sfruttamento, rendimento coatto!

Questi tempi sono tempi di muri – se ne costruiscono dappertutto. Sui confini astratti tra Stati frutti del pensiero, attorno ai luoghi di potere di questo governo, davanti agli scaffali pieni dei supermercati, attorno ax nostrx amicx nelle galere, e anche nelle nostre teste – perché a ragionare adeguatamente su tutta questa merda in corso l’insurrezione sarebbe già stata programmata. I muri sono perciò essenziali per le condizioni imperanti – la lotta contro queste condizioni adesso è, dunque, lotta contro i muri. Se riusciamo ad abbattere i muri, abbiamo fatto un bel pezzo di strada verso una società liberata.

Nota: ieri sera abbiamo potuto riabbracciare il nostro compa Jus, dopo che ha dovuto vivere per quasi tre mesi dietro le mura di una galera. Siamo tanto felici che tu sia di nuovo presente!

Traduzione dal tedesco mc, galera menzingen, CH, ottobre 2015

Parigi: E uno, e due, e tre…

Nella notte da domenica 30 a lunedì 31 agosto le finestre del centro Emmaüs-Solidarité al numero 47 di via Raymond-Losserand nel XIV° Arrondissement di Parigi sono state ridecorate con la scritta “Emmaüs collaborazionista“. Collaborazionista con la polizia, perché durante l’occupazione del centro nel giorno di mercoledì 11 agosto da parte di migranti che chiedevano condizioni di vita migliori, il personale di Emmaüs chiamò la polizia con il risultato della detenzione di quattro persone che a inizio ottobre affronteranno un processo con l’accusa di sequestro.

Due passi più in là, una succursale della banca LCL finiva con la vetrina e il bancomat copiosamente distrutti mentre sulla parete a lato il giorno dopo i/le passanti potevano leggere il seguente messaggio: “Il capitalismo uccide – Abbasso tutte le frontiere”.

Inoltre le vetrine della sede del Partito Socialista al numero 2 divia Ernest Lefévre nel XX° arrondissment di Parigi sono finite a pezzi e sulla parete vicina appariva la scritta “Abbasso tutte le frontiere”.

È sempre l’ora di ribellarsi.
Abbasso lo Stato, il capitalismo e gli amministratori umanitari.
Libertà per tuttx.

traduzione dal castigliano mc, galera Menzingen, CH, ottobre 2015

in spagnolo

Salonicco: Sabotati dei bancomat in solidarietà con Evi Statiri

Il 14 settembre 2015 Evi Statiri ha cominciato uno sciopero della fame contro la paura e l’ingiustizia, esigendo la fine della sua incarcerazione vendicativa. Il governo di Syriza, in un altro tentativo di calmare la situazione, ha scarcerato Evi imponendole dure misure cautelari:

Divieto di uscire dal territorio dello Stato greco, obbligo di presentarsi al commissariato del quartiere 3 volte al mese, divieto di incontrare o comunicare con gli/le imputat* dello stesso caso, compreso col suo compagno, Gerasimos Tsakalos, residenza obbligatoria nella sua casa nel quartiere di Gyzi, e limite di circolazione di un chilometro intorno al proprio domicilio.

Nessuno può giocare con le vite dei/lle nostr* compagn* e le loro famiglie. Le pratiche vendicative degli apparati statali nei confronti dei/lle guerriglier* urban* prigionier* non resteranno senza risposta.

Come risposta minima alle misure cautelari imposte a Evi Statiri, martedì 6 ottobre abbiamo attaccato e distrutto i due bancomat situati davanti all’Università di Macedonia.

SOSPENSIONE IMMEDIATA DELLE MISURE RESTRITTIVE CONTRO EVI STATIRI

SOLIDARIETÀ E FORZA AI/LLE COMPAGN* PRIGIONIER* E LE LORO FAMIGLIE

Solidar*

in spagnolo, portoghese

Salonicco: Attacchi alle sedi di Syriza in solidarietà con Evi Statiri

Alla mezzanotte di  mercoledì 14 ottobre 2015 abbiamo attaccato la sede di Syriza nel quartiere di Neapoli, e abbiamo vandalizzato con della vernice l’entrata della sede centrale dello stesso partito in piazza Aristotelous, in segno di solidarietà con Evi Statiri e in risposta all’imposizione delle misure cautelari che hanno accompagnato la sua scarcerazione.

Nessuno può giocare con le vite dei/lle nostr* compagn*.

SOSPENSIONE IMMEDIATA DELLE MISURE CAUTELARI CONTRO EVI STATIRI

SOLIDARIETÀ CON I/LE COMPAGN* PRIGIONIER*

Solidar*

in spagnolo, portoghese

Ingolstadt, Germania: Attacco alle forze armate

Nella notte del 14 settembre 2015 si è svolto un attacco a convoglio con vetture militari parcheggiato sui binari della stazione centrale a Ingolstadt.

Lx attivistx, tra l’altro, decorarono le vetture con la vernice e le attaccarono anche con l’impiego d’armi contundenti.

“Quel che distruggiamo qui non può fare danni altrove!”

Cellula Rivoluzionaria Ingolstadt

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

Dortmund, Germania: Incendiata auto di un nazista

[9/9/2015]

Nella notte fra martedì e mercoledì a Dortmund è stata incendiata l’auto del candidato di destra di Eving, Sascha Rudloff.

La Mercedes classe A con targa SR 1312 parcheggiata sotto il n. 25 della Friesenstrasse, la casa del nazi di Dortmund, nel giorno di ieri diventava preda delle fiamme.

Vi becchiamo tutti e non lasciamo in pace nessuno!

Attaccare i nazi!

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

Marburg, Germania: Vernice e pietre contro associazione goliardica

Marburg, 4 settembre 2015

Rivendichiamo l’attacco all’associazione goliardica tedesca Normannia-Lipsia di Marburg nella notte del 03/04 settembre. Abbiamo gettato numerosi sacchi di vernice e pietre alle finestre e alla facciata e lasciato l’unica denominazioni che meritano: razzisti.

Con i suoi contributi nei social media, l’associazione goliardica, per il resto sorniona, si distingue nel paesaggio mediatico tedesco con una bella collezione di contributi razzisti. Nel primo giorno delle violenze di Heidenau (il trad.: dei nazi contro un centro profughx), l’associazione goliardica non ebbe niente di meglio da fare che prendere posizione benevola: “Chi crede che il silenzio risolve il problema, si tappa gli occhi per restare invisibile”.

Il problema secondo la Normannia è, naturalmente e facilmente intuibile, “l’ondata” dex richiedenti asilo.

Chi aizza in tal modo non merita che il nostro odio e dovrebbe essere lieto che siano solo pietre e vernice.

Lanciamo l’appello di fare come noi: Attaccare dappertutto i razzisti ed i neonazi! O giocano col fuoco, o danno fuoco – quel che è troppo è troppo!*

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

*Il trad. Si parla degli incendi quasi quotidiani appiccati dai nazi a strutture abitate da richiedenti l’asilo (solo casualmente “solo” con alcunx feritx… tra cui donne e bambinx) o da adibire come tali.

Würzburg, Germania: Incendiati dei distributori automatici di biglietti

Redatto da chi viaggia senza biglietto il 26/08/2015

Ultimamente a Würzburg sono stati messi fuori uso alcuni distributori automatici di biglietti con degli accendi-grigliata e della carbonella. Le prime due volte nei mesi di maggio e di luglio durante lo sciopero ferroviario furono colpite le biglietterie automatiche della stazione Würzburg-Sud. Inoltre, con dei graffiti sul terreno della stazione si lasciò il riferimento allo sciopero ferroviario e un appello generale a viaggiare senza biglietto (“Distributore automatico rotto? Viaggia senza biglietto!”). La notte scorsa toccò a un distributore automatico del tram, vale a dire a quello della fermata Löwenbrücke.

Ci è ben chiaro che le compagnie del trasporto come la Deutsche Bahn giustificano con tali azioni i loro aumenti dei prezzi, ma questa è una farsa. I prezzi dei biglietti aumentano regolarmente – con o senza distributori automatici danneggiati. I trasporti pubblici devono diventare gratis!

Saluti solidali a Lipsia, dove ultimamente furono danneggiati diversi distributori automatici, e a tuttx glx attivistx in tutto il mondo!

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

Würzburg, Germania: Sabotaggio alla caccia nel bosco di Gramschatz

Redatto da Animalistx; il: 25/08/2015

Nella notte passata sono stati distrutti e rovesciati vari capanni di caccia nel bosco di Gramschatz (presso Würzburg).

Con l’ausilio di seghe, i montanti dei capanni furono tagliati e poi con funi fissate in cima e facendolo oscillare, il capanno venne rovesciato.

Da questi capanni, in ogni caso per un po’, nessun animale sarà più assassinato. Tuttavia siamo coscienti del fatto che tali azioni non hanno che carattere simbolico, finché non si fanno prassi massiccia.

Perciò incitiamo tuttx lx animalistx ad attivarsi nella propria regione e a sabotare la caccia! Unitx possiamo ostacolare davvero la caccia e creare pubblicità.

Per i diritti animali e una società libera dal dominio!

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

Schrobenhausen, Germania: Attacco a studio che offre tatuaggi nazi

Nella notte di giovedì 20 agosto 2015, abbiamo rotto i vetri dello studio tatoo “Mosquito Tatoo-Piercing” e marcato l’edificio con la vernice. Ragione era che da poco in questo studio lavora Elisa Fischer (anche nota con il nome d’arte “Mara Inkperial”).

La Fischer tatua tra l’altro simboli nazi. Un’occhiata al suo profilo privato su Facebook dimostra che non è invischiata con questa ideologia solo professionalmente. Nei suoi “mi piace” si trovano molte e differenti pagine razziste e nazionaliste come per esempio: Werbetechnik T-Frenck, Nordic Brotherhoos Germany, German Defense League-Kassel Division, Schrobenhausen braucht keine Moschee (a Schrobenhausen non serve una moschea),…

Non vogliamo tollerarlo e non lo tollereremo mai.

Quest’azione vale anche da risposta ai due attentati incendiari contro degli alloggi per richiedenti d’asilo nella regione, come anche alla crescente presenza di strutture di estrema destra nei dintorni di Ingolstadt.

Non lasceremo in pace queste strutture, bensì procederemo energicamente nel contrastarle!

Alerta Antifascista!

fonte: linksunten

Lipsia, Germania: Attacco all’azienda di Frauke Petry (AfD)

Nelle prime ore della mattina del 6 agosto 2015 ci siamo incontratx per dare un segnale a Frauke Petry e al suo partito razzista, l’Alternativa per la Germania (Alternative für Deutschland – partito nazionalista di destra populista, razzista, neoliberista, antieuropeo fondato nel 2013 quando ottenne  il 4,7% dei voti nelle elezioni parlamentari a livello federale). Agli uffici e ai laboratori per la ricerca dell’impresa fondata dalla Petry, la “PURinvent System srl” abbiamo dedicato alcuni vetri rotti, una riverniciatura e un aroma fragrante ai locali.

L’impresa ha sede a Lipsia dal 2007 e produce una plastica di nuovo tipo al poliuretano (HydroPUR) per impermeabilizzare i copertoni.

Alle fine del 2013, Petry chiese l’insolvenza per l’impresa e successivamente, dopo aver dato garanzia privata, ricorse all’insolvenza privata. La ditta fu acquistata nel 2014 da un consorzio d’investimento della Germania del Sud e cambiò nome in PURinvent System srl (prima PURinvent srl).

L’attività continua. Petry è tuttora amministratice delegata (sospeso) dell’azienda che cambiò firma.

Con l’azione vogliamo richiamare l’attenzione sul clima razzista che si è gravemente inasprito in Germania. La AfD era un mucchio di merda razzista, socialsciovinista, conservatore di destra e salvatore dell’Occidente già sotto la direzione di Bernd Luckes. Con l’elezione di Petry e la sparizione di Luckes c’è da aspettarsi un ulteriore peggioramento dell’aizzamento razzista dentro il partito. La AfD deve essere considerata come il prolungamento dex razzistx di Pegida, Legida e Co e dex piromani ormai in azione quasi quotidianamente.

II loro artefatto di Popolo e Nazione si basa sugli stessi meccanismi e gli approcci di soluzione sono alla fine, se pensati fino in fondo, l’isolamento disumano, l’umiliazione e l’uccisione di persone. Naturalmente tutto pianificato a livello statale ed eseguito secondo legge ed ordine.

Nella notte in questione abbiamo deciso di attaccare i locali dell’azienda di Frauke Petry consapevolmente, per responsabilizzarla direttamente e per sabotare il suo entroterra economico. Poiché alla fine ax campioni dell’Occidente preme in grande parte e semplicemente la propria competitività nei confronti deglx altrx. Questo, unito alla storia coloniale tedesca e all’ideologia del razzismo, diventa acceleratore di un movimento incendiario formato dalla SPD e dalla AfD. La nostra azione non è diretta contro gli operai e le operaie dell’impresa.

La sostanza puzzolente non è una minaccia per la salute. Così i locali si può continuare a usarli. Che si può fare, è dimostrato dal lager per profughx a Desda che ha subito un attentato all’acido butirrico. Signora Petry – buon divertimento.

Non ci riconcilieremo mai con le attuali circostanze razziste. Quest’azione sola non farà crollare l’attuale stato delle cose ma puntiamo sulla solidarietà e sulla determinazione d’ulteriori compas e siamo felicx di sapervi al nostro fianco – che sia di giorno o di notte.

Commando a pagamento Bernd Lucke o meglio – alcunx autonomx!

PS: Un’auto di una ditta della sicurezza parcheggiata davanti allo stabile ha subito lo stesso trattamento.

traduzione dal tedesco mc, prigione Menzingen, CH, sett. 2015

Bassa Sassonia, Germania: Azione per l’anarchia nel bosco

Nel mese di luglio abbiamo rotto tre grandi e robusti capanni da caccia nelle vicinanze di Vordorf e Meine.

La caccia è una forma assassina di dominio dell’uomo sulle altre specie animali. Anche gli argomenti ecologici contro la caccia sono ormai noti da tanto.

Una A cerchiata che abbiamo disegnato con il gesso su uno dei capanni messi fuori uso mostra simbolicamente quello che deve  succedere affinché in futuro le persone non debbano più stare davanti a dei capanni inutilizzabili: la caccia deve finire! Non deve più esserci alcun dominio!

Mano, Sega, Gesso

traduzione dal tedesco MC, prigione Menzingen, CH, sett 2015

A proposito delle automobili incendiate nelle ultime settimane a Berlino…

siemens

wisag
Per Mónica Caballero, Nikos Romanos, Francisco Solar, Nikos Maziotis e tutt* i/le prigionier* ribelli, per chi brucia i veicoli dell’impresa costruttrice di prigioni Vinci nelle vie di Parigi e ha celebrato la festa del 14 luglio a modo suo, per gli intoccabili che hanno ancora una volta lanciato μολότοφ [Molotov] e pietre nelle vie di Atene e non si sono lasciati ingannare da Syriza… e per noi stessi.

Ecco perché abbiamo dato alle fiamme un veicolo della società di sorveglianza Deutsche Telekom nel quartiere di Wedding a Berlino l’11 giugno 2015 ; abbiamo bruciato un furgone del produttore d’armi Siemens sulla penisola Stralau il 13 luglio 2015 e ridotto in ceneri un veicolo dell’azienda di sicurezza WISAG in Paul-Junius-Straße il 17 luglio 2015.

La Fortezza Europa crollerà soltanto quando la tempesta che infuria ai suoi confini esterni si unirà alle sovversioni interne e locali, e quando queste lotte saranno in correlazione le une con le altre.

in francese, greco, inglese, portoghese

Messico: Solidarietà esplosiva con lo sciopero della fame della Coordinazione Informale di Prigionieri in Resistenza

Comunicato ricevuto il 27 luglio.

A 30 giorni dall’inizio dello sciopero della fame della Coordinazione Informale di Prigionieri in Resistenza

Salutiamo col fuoco l’iniziativa di lotta dei compagni della Coordinazione Informale di Prigionieri in Resistenza, a 30 giorni dall’inizio del loro sciopero della fame, che ci dimostrano che la lotta frontale contro lo Stato-Capitale continua anche all’interno della prigione, e che non fa che assumere un’altra forma.

Domenica 26 luglio un pacco esplosivo è scoppiato nella succursale della Banamex sull’avenida Revolucion, tra le vie Mixcoac e Barranco del muerto, e con quest’azione rivendichiamo la lotta dei nostri compagni. La critica-pratica del capitale nel suo insieme riveste forme diverse, dalla lotta all’interno della prigione, al sabotaggio diffuso, alle barricate che dei/lle compagn* innalzano in diverse regione del territorio controllato dallo Stato messicano per difendere la Terra, la vita stessa e le molteplici forme che conosce l’associazionismo proletario nella lotta di strada, la solidarietà e la lotta in tutte le sue forme.

Mandiamo un forte abbraccio di combattimento ai compagni Julian Barron Lopez, Jose Santiago Hernandez e Fernando Barcenas. Ci ricordiamo anche del compagno Luis Fernando Sotelo, le azioni di solidarietà dovranno continuare su tutti i fronti.

Fino alla distruzione totale delle prigioni!
Per l’appropriazione della vita umana!
Guerra allo Stato-Capitale!

Prole
27/07/15

in francese, spagnolo

Francia, Mosa: Attacco di un sito tecnico dell’ANDRA

mosaNon lontano da Bure, un sito di analisi dell’ANDRA è stato attaccato da qualche nottambul* determinat*.

A Bure, nella Mosa, il potere tenta con ogni mezzo di far accettare un progetto di interramento di scorie nucleari 500 metri sottoterra.
Anche se ufficialmente il progetto non ha ancora visto la luce e le scorie nucleari non arriveranno prima del 2025, le installazioni dell’ANDRA (Agenzia Nazionale per la gestione dei rifiuti radiattivi, responsabile del progetto d’interramento) pullulano già nei dintorni.
Una notte, verso il 25 giugno, un sito comprendente diverse installazioni elettriche e un pozzo destinato ad analizzare lo stato della roccia e della nappa freatica è stato devastato.
Il pozzo è stato forzato e cementato, e tutti i quadri sono stati scassinati e distrutti dalla rabbia di chi non vuole aspettare di aver esaurito tutti i ricorsi legali per attaccare questo progetto.
Attacchiamo le infrastrutture del potere ovunque si trovi, nella Mosa come altrove.

Contro Cigéo e il suo mondo, resistenza e sabotaggio!

in inglese

Grecia, Salonicco: espropriazione in un supermercato

thessalonikiVinciamo la paura. Prendiamo le redini delle nostre vite.

Da anni ormai sperimentiamo un quotidiano dominato sempre di più dalla miseria e l’estremo sfruttamento. A causa della nostra impotenza a sovvenire alle nostre necessità, una conclusione intemporale diventa evidente: la nostra vita non è determinata da noi stess*, ma dalle regole del mercato e della produzione di profitto dei padroni greci e stranieri. Da anni vediamo come il sistema ha sferrato un attacco frontale per proteggere i propri interessi. La polizia si è trasformata in esercito di occupazione delle città, mentre la paura e il terrore si sono trasformati nella propaganda principale dei mezzi di comunicazione di massa. Sotto un regime di minaccia permanente, i padroni invitano alla tregua e alla passività, che sia per mezzo di decisioni prestabilite, o con metodi più sporchi che ci offrono l’illusione di poter scegliere, come per esempio col referendum.

Vinciamo l’inerzia e la paura, al di là dei dilemmi del Potere.

Non deleghiamo la soluzione dei nostri problemi a chi li crea.

Noi oppress* dobbiamo prendere in mano le redini delle nostre vite.

Davanti al dilemma del memorandum dei creditori o quello di SYRIZA, rispondiamo con l’auto-organizzazione e la rottura, sia con i patroni stranieri, sia con i padroni greci e i suoi eserciti.

Davanti alla legalità degli sfruttatori che ci mantengono schiav*, rispondiamo con l’AZIONE DIRETTA degli/lle oppress* e l’auto-organizzazione delle vite e della lotta.

Rifiuto di obbedire agli ordini dei padroni.

Rifiuto di pagare (biglietti, fatture, debiti alle banche, tasse).

Creazione di strutture per soddisfare collettivamente le nostre necessità (occupazioni, cucine collettive).

Solidarietà tra gli/le oppress* e creazione di comunità.

Recuperiamo ai padroni tutto quello che abbiamo prodotto con sudore e sangue.

Espropriazione della ricchezza accumulata.

Armare le nostre comunità per organizzare l’autodifesa e l’attacco contro i nostri oppressori.

Sabato 11 luglio un gruppo di compagn* ha espropriato un negozio della catena di supermercati Afroditi nella circoscrizione di Martiou, nella parte est di Salonicco. I prodotti di prima necessità (olio, pasta, verdura) espropriati sono stati in seguito distribuiti nel mercato popolare vicino. La gente ha reagito positivamente, prendendo i prodotti e applaudendo l’azione.

in spagnolo

Berlino: Attaccate due agenzie di banca

berlin

Trasformiamo la nostra crisi nella loro.
Nelle notti del 14 maggio e del 16 giugno abbiamo attaccato due banche nella zona di Friedrichshain-Kreuzberg. Abbiamo spaccato i vetri di un’agenzia della Sparkasse in via Boxhagener e quelli dell’agenzia di via Heinrich-Heine. La ragione è la nostra opposizione all’accettazione silenziosa della routine capitalista. Siamo persone che come la maggior parte della gente, lottiamo giorno dopo giorno, incluso, a volte, per la nostra “sopravvivenza”. Non vogliamo semplicemente accettarlo. Attraverso le nostre azioni rendiamo almeno un po’ visibile
l’“interruzione” della silenziosa monotonia del capitalismo.
Speriamo che accada di nuovo. Per l’anarchia, la lotta continua.

Solidarietà con tutt* quell* che lottano contro la repressione e lo sfruttamento… nello stato spagnolo, in Grecia e ovunque.

in spagnolo

Santiago: Sabotaggio incendiario contro l’industria PROQUIMSA

“La vita è un viaggio in paracadute, e non quello che tu vuoi credere. Stiamo cadendo, cadendo dal nostro zenit al nostro nadir, e lasciamo l’aria sporca di sangue affinché si avvelenino coloro che verranno domani a respirarla. Dentro te stesso, fuori di te stesso, cadrai dallo zenit al nadir, perché questo è il tuo destino, il tuo miserabile destino. E quanto più alto sarà il punto da cui cadrai, tanto più alto sarà il rimbalzo, tanto più lunga la tua permanenza nella memoria della pietra. Siamo saltati dal ventre di nostra madre o dal bordo di una stella, e stiamo cadendo. Ah, il mio paracadute, l’unica rosa profumata dell’atmosfera, la rosa della morte, precipitata fra gli astri della morte. Avete sentito? Questo è il rumore sinistro dei petti chiusi. Apri la porta della tua anima ed esci a respirare all’aperto. Puoi aprire con un sospiro la porta che l’uragano ha chiuso.” [Vicente Huidobro, Altazor]

Martedì 9 giugno, secondo uno dei molti calendari della dominazione. I nostri polsi contraddittori portano orologi che indicano che mancano dieci minuti alle due del mattino, l’aria è gelida, ma siamo ben attrezzati. Lunghi minuti di marcia per penetrare nell’area esterna della zona industriale Lo Boza, nel comune di Pudahuel – un territorio considerevolmente appassito a causa dell’avanzare incontrollato del sistema tecno-industriale e la complicità attiva della popolazione sottomessa, affascinata da questo regime di odio e morte. “Dove le acque si incontrano” era una volta una terra fertile e colorata; oggi come oggi è un deposito di rifiuti umani, zombi ben disciplinati che arrivano al lavoro al mattino presto. L’aria è squarciata da centinaia di aerei che atterrano impunemente sul cemento ad alta densità dell’aeroporto internazionale Arturo Merino Benitez, la terra sporcata dalle industrie che spuntano come funghi nella foresta valdiviana, l’acqua viene “mal-trattata” da alcuni dei più grandi impianti di trattamento delle acque del Sud America.

Il nostro obiettivo sono le strutture dell’industria PROQUIMSA, sperimentatrice specista, torturatrice dei nostri fratelli e sorelle. Forniscono materie prime alle industrie chimiche, nel suo spettro più ampio di orrore produttivo.

Abbiamo sabotato uno dei numerosi “quadri di distribuzione elettrica” che alimentano questi spazi di morte; il fuoco è stato il nostro elemento distruttore, due ordigni incendiari ad attivazione chimica che hanno rischiarato un po’ la notte. Non hanno ottenuto l’effetto desiderato, ma il gesto ci serve come prova per un miglioramento qualitativo delle nostre azioni. Colpiremo ogni volta più forte! In un modo o nell’altro, pensavamo che bruciare uno di quei “quadri” causasse ampi blackout nell’industria, ma non è stato così – il danno materiale è stato minore. Studieremo più a fondo la rete di alimentazione e distribuzione elettrica di queste zone; crediamo di aver toccato soltanto i circuiti locali corrispondenti all’illuminazione esteriore della ditta.

I nostri piani, volontà e risorse avanzano furtivamente, ma senza mettere piede al freno. La nostra lotta a morte contro il sistema di dominazione non conosce pause strategiche, ancor meno revisioni teoriche.

Azione autonoma nel senso più ampio!

Siamo capaci; abbiamo gli strumenti a portata di mano. Intelligenza, amore, convinzione! Mentre i nostri fratelli e sorelle muoiono in diversi tipi di gabbie non possiamo far altro che agire – non ci sono scuse.

L’azione contro di noi è qui e ora. L’azione contro i/le nostr* nemic* è qui e ora. L’azione contro chi difende e finge di criticare il patriarcato è proprio sotto il nostro naso. Acuire il conflitto, superare i nostri ego negativi!

“Mese per la Terra” – “Giugno nero” fanno parte di una delle tante proposte di coordinazione e attacco efficace. Per noi contiene ogni tipo di contraddizioni e tensioni, ma vengono perfettamente gestite, digerite, sputate, accolte, scartate, blindate, vomitate, godute. Crediamo che sia uno strumento per la proliferazione di certe discussioni e disposizioni tattiche/pratiche, casini teorici, e magari qualche sintesi di queste esperienze. Facciamo parte di questo appello come parte complementare della nostra costruzione integrale di tensione costante. Contro la società di dominazione!

Con Mauricio Morales, Spyros Dravilas, Pelao Angry e i/le tant* compagn*  che hanno lasciato il piano fisico.

Saluti affettuosi a tutti i fratelli e le sorelle ingabbiat* in tutto il mondo, clandestin* “in latitanza” qui e là – forza nei vostri cuori e nei vostri corpi!

Saluti al gruppuscolo Consiglio dell’Uehuetlatolli di Reazione Selvaggia.

Contro la Civilizzazione! Per la difesa di tutto quello che stiamo perdendo!

Gruppo Kapybara FAI/FRI

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