Tag Archives: azione diretta

Neukieritzsch/Lipsia, Germania: Bruciata auto di nazista

29 gennaio 2017

Mentre le istituzioni statali a quanto pare hanno poco interesse ad accusare gli autori dell’attacco a Connewitz dell’11 gennaio 2016, noi la notte dal 28 al 29 gennaio 2017 l’abbiamo utilizzata per incendiare l’auto di Lars Heine a Neukieritzsch. Lars Heine è uno dei tre giocatori della prima squadra maschile del SV 91 di Borna che parteciparono all’attacco contro Connewitz. Negli ultimi 10 anni partecipava inoltre a varie sfilate nazi. Lars Heine non era affatto l’ultima vittima delle nostre azioni di rappresaglia…

Quando e a chi toccherà da prossimo, lo decidiamo NOI!
Fino allora auguriamo delle notti rilassanti a tutti quelli che finora sono stati risparmiati…

VI BECCHIAMO TUTTI!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre all’agenzia pubblicitaria “Jung von Matt”

28 gennaio 2017

Come contributo alla militarizzazione militante per il G20 ad Amburgo, nel Karolinenviertel, nella notte sul 28 gennaio, abbiamo rotto alcuni vetri presso Jung von Matt.

Jung von Matt è una schifosa agenzia pubblicitaria che mira alla classe dei ricchi e belli e il cui approccio per cagare nel cervello della gente è nazionalista e razzista. I porci erano responsabili per la campagna //Du bist Deutschland// (tu sei Germania) che certamente tuttx ben ricordiamo.

La nostra azione non è dedicata solo alla nostra rabbia contro il costrutto del dominio esistente, ma è diretta anche con solidarietà e amore ax nostrx compas in lotta contro la città dei ricchi.

Pensiamo anche a Thunfisch, tuttora ostaggio in galera.

Vi aspettiamo!
Per l’anarchia.
Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Tolosa, Francia: Solidarietà in atti ed emozioni

12 febbraio 2017

La vettura di un’agenzia immobiliare e una ruspa eiffage sono bruciate nella notte fra il 10 e l’11 febbraio. Qualche accendigrill e un po’ di motivazione sono bastati.

Abbiamo preso di mira l’azienda eiffage perché costruisce prigioni, e un’agenzia immobiliare a caso, perché ci rovinano sempre la vita.

Ma altre ragioni ci hanno spint* ad agire. L’ultima lettera di Damien che abbiamo letto ci ridato un po’ di coraggio. Fa piacere sapere che gli atti di solidarietà arrivano all’interno e raggiungono il loro scopo “colorando il grigiore delle mura”.

Così come quella lettera ci mette di buonumore, altrettanto l’arresto del compagno di Montreuil mercoledì scorso ci ha fatto infuriare e ci ha dato voglia di reagire. Che l* conosciamo o meno, in Francia e ovunque, apportiamo la nostra solidarietà in atti ed emozioni quando la repressione tocca quell* con cui condividiamo la sete di libertà e la determinazione contro ogni forma di potere, e questo sia che rivendichino le loro azioni o che scelgano l’anonimato.

Agli/lle anarchic* di prassi, ovunque nel mondo, vi mandiamo un po’ di calore.

Berlino: Vernice e martelli a produttrice di software PSI AG

27 gennaio 2017

Ieri notte abbiamo sottoposto a un lifting con martelli e vernice l’area d’entrata della produttrice di software PSI AG, imprimendo in grandi lettere la scritta “BL(A)CKOUT” e spaccando circa venti vetri.

PSI produce software per fornitori d’energia, imprese industriali e gestori d’industria, cura un tessuto d’imprese con partner industriali produttori di armi come SAP e Thyssenkrupp, che per i loro affari con la polizia e i militari hanno già subito vari attacchi anti-militaristi. Il PSI partecipava come espositore già all’annuale congresso europeo di polizia.
Con quasi il 18% il gruppo dell’energia RWE è uno degli azionisti più importanti di PSI e nel contempo tra i clienti più fedeli. RWE è, tra l’altro, gestore delle mine di lignite nella foresta di Hambach, dove da anni c’è resistenza contro il gruppo e le sue macchinazioni distruttive e tuttora sono occupate parti del terreno.

Con quest’azione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ax ribelli della ZAD e con tuttx color che lottano contro la determinazione aliena e l’attacco della tecnologia alle nostre vite. Con questo diamo seguito agli appelli contro il vertice G20, contro le ditte, le istituzioni e l’infrastruttura che contribuiscono al perfezionamento dell’architettura di sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.

L’impresa PSI è forza propulsiva per lo sviluppo e la ricerca della “industria 4.0” perseguita dal governo federale e dal lobbismo, che ha come obiettivo il frequente impiego di robot, la produzione industriale e l’intrecciamento della tecnica d’informazione e di comunicazione con i sistemi digitali intelligenti. È una “rivoluzione” dall’alto della quale con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dell’“Internet delle cose” e della digitalizzazione e del collegamento in rete delle macchine sperano di ottenere un’ottimizzazione e efficienza nella produzione che promette lauti guadagni.

L’uomo diventa sempre di più un problema e un fattore che con le sue esigenze, mancanze e imperfezioni ostacola la massimizzazione del profitto. Ecco perché adesso e sempre di più dovrebbe essere sostituirlo dai robot automatizzati. Come conseguenza milioni di operaix saranno estromessx dalle fabbriche e dichiaratx superflux. Non per rimpiangere il lavoro alienato alla catena di montaggio, ma è certo che questi sviluppi corrispondono totalmente agli interessi del capitale e che non è affatto beneficenza dei boss industriali per liberare l’umanità dal moloc fabbrica. Le sorti e il benessere di chi dipende da un salario non importano.

Ma la robotizzazione non si fermerà entro le mura della fabbrica, si espanderà su tutti gli ambiti della vita. L’“internet delle cose” trasforma il nostro rapporto con la tecnica e procura, con il collegamento in rete grazie ai chips, tags ed ai sensori, alle cose un posto nuovo nel mondo. Questi sviluppi ci sono già nel nostro quotidiano e si crea una dipendenza che porta a un dominio totale della tecnologia sulle nostre vite. Per tante persone già ora una vita senza smartphones è impensabile. Sono continuamente in rete e sottomesse all’auto-ottimizzazione coatta per esistere nel mondo digitale e poter concorrere con le macchine.

Come anche il nostro ambiente, dove sotto il nome di smart city si progettano dei concetti di sviluppo con l’obiettivo di fare le metropoli più efficaci e tecnologicamente progredite. Ma anzitutto, con la raccolta dei dati mediante la telematica, i sistemi video, le camere IP, il riconoscimento facciale e gli algoritmi intelligenti, creano un’infrastruttura che supera di tanto lo Stato di sorveglianza Orwelliano.

Tutto questo in nome del progresso ci viene spacciato per soluzione dei problemi globali. Sotto il mantellino dell’ecologia, i profittatori di questi sviluppi si sentono dalla parte giusta. Ma se andiamo a guardare bene possiamo constatare molto facilmente che questi problemi sono inesorabilmente collegati al capitalismo e alla conseguente logica della crescita continua.

Chi rifiuta questa realtà e s’arricchisce con la distruzione del pianeta ed i suoi esseri viventi, come nemico della libertà e di una vita autodeterminata diventa l’obiettivo della nostra rabbia.

Contro il dominio della tecnologia
Sabotare il G20 – attaccare il capitalismo

Gruppo Autonomo SpA BL(A)CKOUT

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a monumento di guerra

27 gennaio 2017

Oggi è il 72° anniversario della liberazione di Auschwitz, dal 2005 è anche giorno commemorativo internazionale dell’olocausto. Nel giorno nel quale vorremmo commemorare le vittime del terrore nazista è stato attaccato il monumento di guerra, un monumento per i criminali di quei tempi. Le eroiche figure di soldati in pietra furono coperti di vernice rossa e sulle tavole commemorative si legge ora “Contro il mito delle vittime tedesche” e “18/02 fermare i nazi!”

Mentre Björn Höcke, presidente del gruppo parlamentare regionale di Turingia e portavoce di AfD Turingia in uno dei suoi discorsi a Dresda qualche giorno fa diceva che con il monumento in ricordo all’olocausto, “il popolo tedesco” avrebbe costruito un “monumento dell’onta” nella propria capitale, a periodi regolari nelle giornate di “lutto popolare” comandate dallo Stato si commemorano i partecipanti alle campagne d’annientamento di Hitler. Pare che la maggioranza della società tedesca si disinteressa sempre di più quanto l’immagine del passato tedesco è stravolto dal revisionismo storico.

Questo stravolgimento serve a mantenere in piedi un’immagine di se stessi positivo-nazionalista e alla creazione di un’identità collettiva. Se PEGIDA urla “noi siamo il popolo” è espressione di quel nazionalismo insensibile e patriottismo identitario che uno Stato nazionale ha bisogno per funzionare e che poi reclama da ogni sux cittadinx. La democrazia nazional-statale è il germe per il fascismo. L’errore sta nel sistema.

E come se non bastasse questo revisionismo storico socialmente sdoganato, la IIIa Via, un raggruppamento nazi con un riferimento diretto al nazionalsocialismo, mobilitava per il 18 febbraio a Würzburg per commemorare le “vittime” tedesche della guerra mondiale. Non accetteremo che il pensiero nazionalsocialista, popolar-sciovinista e razzista si prende dello spazio sulle nostre strade. Ma se il 18 febbraio siamo per strada per manifestare contro la IIIa Via, allora manifestiamo anche contro questo Stato che con il suo nazionalismo “positivo” come premessa principale rende possibile la IIIa Via.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Tolosa, Francia: A morte la reinserzione. Solidarietà offensiva

12 febbraio 2017

Nella notte tra giovedì e martedì, in solidarietà ai/lle compagn* che resistono alla repressione, abbiamo bruciato un camion di JC Decaux con degli accendigrill e abbiamo attaccato la vetrina di una missione locale a martellate.

C’è di buono in questo mondo di merda che è facile giustificare la scelta dei propri obiettivi.

JC Decaux non c’è bisogno di presentarlo, ci martella ogni giorno con le sue pubblicità vomitevoli, approfitta di mano d’opera gratuita facendo svolgere lavori socialmente utili. Ci siamo incaricat* di ringraziarli per i numerosi anni al servizio della normalizzazione e della reinserzione.

Già che c’eravamo ci siam dett* che era il momento di regolare i conti con la missione locale, perché non ci ha mai proposto delle formazioni di battaglia di cuscini, di corsa sui tetti, di strategia di morra cinese e di tutte quelle piccole cose che rendono improduttive e un po’ più palpitanti le nostre vite. Invece ci propone giochi noiosi da cui usciamo sempre perdenti, formazioni accelerate per gettarci nell’arena del mondo del lavoro.

Non amiamo granché questo mondo di soldi, d’alienazione, d’immagine, di competizione, di rassegnazione e di schiavitù. Vogliamo altro, vogliamo coltivare una gioiosa impertinenza.

In questi momenti difficili abbiamo voglia di sostenerci a vicenda ed esprimere la nostra solidarietà ad altr* impertinent*.

Un pensiero a chi viene toccat* da un’ondata di repressione a Firenze e Montreuil. Vogliamo esprimere il nostro sostegno al compagno incarcerato per il caso della pattuglia di sbirri bruciata. Pensiamo anche a Kara Wild, detenuta da mesi per la stessa ragione. E a tutt* quell* di cui non conosciamo la storia.

A Damien il cui atteggiamento di fronte alla giustizia ci dà coraggio.

A Gabriel Pombo Da Silva ed Elisa Di Bernardo che hanno recentemente subito una perquisizione a casa loro e le cui rivolte non hanno mai potuto essere soffocate dal sistema carcerale.

E a tutt* quell* che non pagano le multe a JC Decaux.

Et a JC stesso, morto da poco, riposa in pace, tranquillo, ci prendiamo cura dei tuoi interessi!

Berlino: Pietre a cinque auto della polizia

22 gennaio 2017

La notte scorsa abbiamo lanciato varie volte delle pietre a delle auto degli sbirri. È un attacco sul quale abbiamo da dire qualcosa agli sbirri ma anche al pubblico…

I/Le nostrx amicx sulla strada, nelle loro case e piazze con le roulotte e dappertutto sono presentx 24 ore su 24 per ognunx. I loro compiti, desideri e sogni sono vari. Solo alcuni esempi: consolano, aiutano, partecipano ai lutti, proteggono, fanno attenzione e ascoltano. Ma incendiano anche delle auto, lanciano pietre, imbrattano pareti con la vernice e spaccano il muso ai nazi. Ovvio che non sono troppo popolari per alcunx. È quasi un rischio “professionale” e fa parte, come anche la gratitudine di tante persone, all’essere umanx.

Ma quel che non va proprio sono le migliaia di morti ai confini dell’Europa, i milioni di persone rinchiuse nelle decine di migliaia di prigioni nel mondo. L’infinito numero di maltrattamenti, torture ed assassinii commesso dagli sbirri. Sbirri che impongono leggi fatte da chi domina per difendere la ricchezza, i privilegi e lo sfruttamento.

Chi non si piega, prima o poi è sfrattato, sanzionato, sottomesso. Per questo sono competenti quelli che abbiamo colpito l’altra notte. Gli equipaggi di cinque volanti dovettero così sospendere il loro servizio, perlomeno per questa notte. Alcune vittime potenziali potevano così passare una notte più tranquilla.

Speriamo che le vetture dei “protettori degli obiettivi” rimangano lontane dal servizio un po’ di più e vorremmo aggiungere quanto segue:
gli sbirri sono parte dell’oppressione e della violenza alle persone. Hanno, ancora, la vita troppo ma troppo facile. Le molte ore che utilizzano, le svariate strategie repressive – anche nei fine settimana, di notte e imprevedibili, tanti di loro ne possono parlare non poco salvo, probabilmente, ai propri familiari. Eh sì. Ai familiari. Che a casa devono sentire che bel servizio che hanno appena prestato. A chi guardano negli occhi non dicono una parola delle botte, dei continui controlli e arresti. Sbirri sono uomini e donne, padri e madri amicx che hanno scelto questo metodo di procedere – e chi di spada ferisce di spada perisce.
La lungaggine di questo testo…

Un buon lunedì in tutta sicurezza. Se c’è cosa – siate più veloci di loro e difendete la vostra libertà.

LG del social media team dei gruppi autonomi.
Passaggi simili a quelli dello scritto seguente sono puro caso:
https://linksunten.indymedia.org/de/node/201829

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Norimberga, Germania: Bottiglie alla vernice contro centro carriera dell’esercito federale

22 gennaio 2017

È stato marcato l’ufficio di consulenza alla carriera dell’esercito federale!

Questi luoghi sono la base per le partecipazioni tedesche alla guerra e la morte di innumerevoli persone. Questi metodi perfidi di pubblicità dell’esercito federale hanno già successo, il numero delle reclute minorenni è raddoppiato dal 2011.

Noi diciamo: basta! L’esercito federale non può continuare a costruirsi impunemente l’immagine di un grande parco gioco avventuristico!

Contrastare attivamente l’esercito federale, sempre e ovunque!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dessau, Germania: Incendio doloso a centro di giustizia

19 gennaio 2017

Il 19/01/2017 a Dessau abbiamo dato fuoco alle porte della pretura, del tribunale e della procura.
Gli sbirri maltrattano e assassinano e la giustizia di Stato li supporta mettendo a tacere e minimizzando.

Solidarietà alle vittime della violenza sbirresca razzista!

In memoria a tuttx che ne sono cadutx vittima:
Layé Condé
Achidi John
Oury Jalloh
Christy Schwundeck
Amir Aageb
Halim Dener
e tantx altrx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Vernice a luogo d’iniziativa AfD

19 gennaio 2017

A Dresda, la notte passata, attivistx hanno attaccato con bottiglie alla vernice un locale che ripetutamente supporta iniziative dex nemicx dell’umanità. Un tale agire deve avere delle conseguenze e così una facciata storica fu utilizzata in modo creativo contro il rafforzamento della “Neue Rechte” in Germania.

Aizzamento con lunga tradizione!
Il “Ball- und Brauhaus Watzke” si trascina un lungo passato razzista. Già nel 2014 in un’iniziativa elettorale Bernd Lucke parlava a vanvera di “sostituzione di popolazione” e “croce materna”, e le iniziative d’associazioni goliardiche ultra-destre come la “Ceruscia” e il “ballo accademico” vi hanno una lunga tradizione. Ma non solo strutture di destra più vecchie bensì anche associazioni vicine a Pegida come i “cittadini di Dresda per i senzatetto indigenti di Dresda ass. reg.” trovano supporto nel “Watzke”. Si fece notare con una festa di natale. Una festa di natale per senzatetto e indigenti che poterono festeggiare in modo popolar-sciovinista e uniculturale protetti dal servizio d’ordine di Pegida. Gente che non poteva esibire un aspetto ariano fu brutalmente respinta e minacciata di violenza.
Festeggiare in modo popolar-sciovinista e uniculturale e di passaggio aizzare un pochino?

All’incirca così Mirko Unger, amministratore della casa, s’immaginava probabilmente la serata. Affittava il locale alla “Giovane Alternativa Dresda”.

Tutta la serata rievocava fortemente gli eventi nel Hofbräuhaus a Monaco degli anni ‘1920. La sicurezza della sala era garantita da truppe organizzate di picchiatori (servizio d’ordine Pegida insieme ai “Hooligan Elbflorenz”) e la folla aizzata applaudiva e dopo il discorso di un certo signor H. ci furono cori di parole d’ordine e si festeggiava in tedesco – con birra e aizzamento.

È grazie all’amministratore Mirko Unger che un tale evento era possibile in uno stabile culturale e rinomato come il “Brauhaus Watzke”. Al seguace e simpatizzante di Pegida e dell’ambiente goliardico di Dresda era noto da tanto che Björn Höcke e fedeli avrebbero parlato nell’evento.
Come mai, allora, la facciata del “Ball- und Brauhaus Watzke” marrone meritava un po’ di vernice?
Poiché l’aizzamento fascistoide e il disprezzo dell’umanità non rimarranno mai senza attacco!

Anche se ora “Watzke” si presenta come ignaro, cosmopolita e variegato e dona gli introiti dell’iniziativa “JA” (“SI”) all’aiuto ax profughx, questo atteggiamento ipocrita non può esser preso sul serio. È un tentativo di riscatto e la speranza di poter continuare come sempre. Ma l’aizzamento di destra anche in futuro troverà la sua risposta!

Chi supporta i nazi con tale coerenza non può così facilmente chiamarsi fuori, poiché essere nazi o supportare i nazi significa suscitarsi dei problemi!
Contro ogni forma di misantropia!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Wuppertal, Germania: Vernice a casa di Hartmut Beucker (AfD)

18 gennaio 2017

Questa notte abbiamo visitato a domicilio il razzista Dr. Hartmut Beucker in Wohnort Emilstrassa 22. Abbiamo portato della vernice e lasciato alcune chiazze e la grande scritta “Beucker = AfD razzista” sulla facciata. Con la nostra azione diciamo al candidato parlamentare regionale della AfD di Wuppertal: benvenuto nella fase più calda della campagna elettorale.

Beucker secondo parole proprie è entrato nella AfD per la “crisi profugx”. I suoi motivi sono perciò apertamente razzisti. Poiché chi entra in questo momento in un partito il cui presidente chiede di proteggere i confini tedeschi con l’impiego delle armi, dimostra chiaramente le sue idee. Beucker condivide il partito tra l’altro con Bernd Höcke che estrinseca completamente ed in modo oltremodo aggressivo il proprio razzismo sciovinista-popolare e antisemitismo.

A gente come Beucker vogliamo chiarire che anche in casa propria non sono sicuri finché sono attivi nella AfD. Non accettiamo l’insopportabile razzismo, sessismo e social-sciovinismo degli attori di AfD. Mettiamo la nostra azione nel contesto della giornata d’azione globale del 20 gennaio 2017 contro il “Trumpismo”. Dobbiamo contrastare la pressione verso destra mondiale a molti livelli. Anche se questa nostra azione è diretta contro un attore AfD non dobbiamo dimenticare che la pressione verso destra è trasversale in tutti i partiti. Anche qui è necessario un azionismo variegato!

In aprile a Colonia – fare del congresso nazionale AfD un disastro.

Ogni giorno contro il razzismo e il sessismo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Incendiata auto della sicurezza

17 gennaio 2017

Ieri sera abbiamo incendiato l’auto di una ditta della sicurezza. Che era presto di sera non ci ha impedito di attaccare i picchiatori ed assassini pubblici e privati. Lo Stato e la società reagiscono alle discontinuità politiche e sociali dei nostri tempi con ancora più repressione. Questa democrazia si scaverà la propria fossa. Ma noi continuiamo la nostra lotta per una società liberata.

La proposta per una campagna che accompagna il G20 ci piace molto. La nostra azione di ieri è un piccolo contributo. Sono dei piccoli saluti ax prigionierx in tutto il mondo.
La lista dex amicx imprigionatx è lunga, qui ne vorremmo nominare solo alcunx:
Thunfisch tuttora in galera a Berlino
Lx prigionierx in sciopero negli USA
Lisa e altri amici ad Aachen
Nekane in Svizzera
Lx prigionierx in lotta della foresta di Hambach
Anche lx tantx prigionierx turcx e curdx, la cui lotta fuori dalle prigioni tedesche non è quasi considerata, devono sentirsi abbracciatx.
Tuttx lx tantx non nominatx
A tuttx lx nostrx amicx in fuga! Non fatevi prendere.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre e vernice a pretura

11 gennaio 2017

Al riparo della notte abbiamo spaccato qualche vetro dell’entrata della pretura e lanciato bottiglie con la vernice alla facciata. Abbiamo portato la nostra rabbia all’istituzione che si adopera a castigare la gente per i loro segni di resistenza. Uguale per chi squatta, ruba nei negozi oppure chi viaggia senza biglietto, tantx dovettero già passare queste porte, i cui vetri ora rotti diffondono il nostro messaggio irriducibile.

Siamo stati qui – Con noi non c’è pacificazione sociale.

Il numero dei piccoli gruppi deve essere il più grande possibile e ognuno deve apprendere l’attacco e la ritirata veloce, a proteggere i propri canali di comunicazione e ad avere cura reciproca. Gli sbirri possono facilmente spazzare via una demo di 1000 persone con una sola centuria, mentre una singola persona o un piccolo gruppo è difficile da battere se progetta bene, colpisce a sorpresa e sparisce nel nulla. La polizia è quasi impotente se la città è disseminata di tali gruppi che conoscono bene il proprio territorio e prendono di mira i propri bersagli (dal manifesto: Contro il fascismo e il terrore degli sbirri).

Mandiamo i nostri saluti a Thunfisch, Aaron, Balu, Cem, Guelafeit, ax prigionierx della foresta di Hambach e a tuttx lx compas prigionierx. Ci pare che nell’area linguistica tedesca aumentano i gruppi che organizzano delle azioni militanti con riferimento reciproco. Che sia contro la repressione attuale oppure la mobilitazione per fare un disastro del G20. È bello sapere che c’è gente in tanti posti che mostrano i denti allo Stato, alla violenza istituzionalizzata e alle condizioni razziste e patriarcali. Sarà che non ci conosciamo e che non ci siamo mai incontratx, ma lo stesso sentiamo con ogni notizia sull’emergenza notturna che i nostri cuori battono allo stesso ritmo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dortmund, Germania: Attacco a casa del neonazista Klaus Schäfer

16 gennaio 2017

Nella notte a lunedì 16 gennaio 2017 abbiamo attaccato la casa del neonazi Schäfer in Baroper Bergstraße 19 a Dortmund mentre stava tranquillamente seduto davanti alla TV nella parte di dietro della casa. Abbiamo spaccato le finestre del suo soggiorno ed ufficio e dato anche della pece alla parete della sua casa.

Secondo quel che scrivono gli sbirri nel loro notiziario per la stampa, la vernice sarebbe gocciolata anche sulla sua auto – grazie mille per la dritta poiché ora sappiamo di chi è l’auto e ne terremo conto la prossima volta. Non l’abbiamo toccata per ora poiché nella casa di Schäfer vivono attualmente altre due persone che non erano obiettivo esplicito della nostra azione.
Schäfer, ora sappiamo qual’è la tua auto. Hai un chiosco da giardino in legno sicuramente combustibile, un giardino d’inverno meravigliosamente di vetro, la facciata la puoi certo ripulire con qualche soldo e fastidio – ed è dunque tutto pronto per un prossimo attacco.
Poiché Schäfer merita che la sua vita gli sia resa grama in ogni suo aspetto. Da quando, vale a dire dal 2010, l’ex-comandante dei pompieri di Dortmund andava a una riunione nazi e applaudiva i suoi camerati, il che gli costava subito il lavoro, è salito nella gerarchia dei quadri dei nazi locali. Dal 2016 si distingue sempre di più come oratore ed esibisce con gioia la sua faccia ben nota alle telecamere per sparlare di una rivoluzione nazionale imminente, sfotte Schmuddel, la vittima locale di un omicidio nazi, e cita Adolf Hitler.
La nostra azione non aveva però solo l’obiettivo di infastidire un quadro nazi locale: il 20 gennaio il populista di destra D. Trump iniziava il suo mandato. Una conseguenza della pressione sociale verso destra e delle normali circostanze razziste che non conoscono confini. Già di per se il populismo di destra crea tanti problemi ma nel contempo offre un buon terreno ai neonazi (basta vedere gli anni ’90, dove ci voleva la cosiddetta “questione profughx” per fare dei pogrom contro gli alloggi dex profughx, poi le leggi asilo ancora peggiori oppure, appunto, l’insorgenza della NSU). La lotta contro AfD, il Front National, gli auto-eletti genitori preoccupati, le leggi d’asilo inasprite o appunto l’ideologia di un imminente presidente US ed elettori creano in tali tempi una chiara focalizzazione per il lavoro di sinistra radicale.
Ma è giusto ora che non dobbiamo tralasciare neanche i neonazi che in ultima analisi non fanno che attuare le richieste dex populistx, per invece mostrare un atteggiamento chiaro nei loro confronti. L’antifascismo militante pratico permane necessario e non se ne può praticare mai abbastanza. Per i giorni fino al 20 gennaio c’è un appello globale alle forze della sinistra radicale, di fare delle azioni e di focalizzarle. Con il nostro attacco a Schäfer abbiamo dato un contributo e speriamo che altrx ci imitino. Indirizzate la vostra rabbia contro Schäfer, contro le sedi AfD, contro Pegida, contro la teppaglia razzista di Bauzen, contro la fame dex profughx a Lesbos, contro gli uffici di collocamento, contro gli attacchi sessualizzati nel vostro vicinato…
E utilizzate la fase fino al 20 gennaio per dare un segnale forte contro la pressione a destra e per un rafforzamento di una sinistra radicale. “Make antifa great again!”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentati incendiari a Sodexo e Vodafone

6 gennaio 2017

Per la solidarietà con lx prigionierx e un mondo senza dominio.
Sono state varie le ragioni per rifarci sentire, anche se le risorse impiegate sono molto minime nel materiale e nel “manpower”. Una di queste ragioni è il “blocco dell’informazione” che, in parte, fu ordinato per le azioni militanti. Lo sottolinearono già lx compas anonimx dei “Gruppi Autonomi” nel contesto del loro attacco all’ufficio per l’ordine del 25/12/16.

Nel frattempo dovrebbe essere chiaro alle autorità che i due furgoni incendiati sul “terreno di una ditta” in Sewanstraße non furono vittima, come inizialmente forse sospettato, di un difetto tecnico bensì di sostanze incendiarie in sacchetti per incendiare le grigliate deposte uno sulla ruota anteriore destra e l’altro sulla ruota posteriore destra. Le auto erano della ditta Sodexo, sulle cui attività negli affari con le prigioni si è già detto tanto, ragion per cui fu già ripetutamente colpita da azioni militanti.

Speriamo che ci siano danni alla struttura edile e sottolineiamo che non ci teniamo a spaventare chi vi lavora. Rivestendo dei ruoli caratteristici nella formazione sociale capitalista contribuiscono alla sua continuità, ma in una misura minima.
Questo attacco deve intendersi come piccola fiammetta della solidarietà con le più varie persone colpite dalla repressione. Esemplari potrebbero definirsi lx prigionierx rivoltosx in sciopero della fame negli USA. Anche alcune prigioni in GB si ritrovano in uno stato d’emergenza causa delle ribellioni dex prigionierx.

Solidarietà anche a Thunfisch e Balu che sono detenutx per le loro attività connesse a una manifestazione molto determinata. Ecco dove si dimostra in modo esemplare che, indipendentemente dal paesaggio partitico, le linee di repressione continuano senza sosta.

Lo stesso vale per la Grecia dove per il nostro dispiacere sono state arrestate alcune persone di “Lotta Rivoluzionaria”, per esempio Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulou.
Il nostro attacco è per tuttx coloro che non vogliono o non possono adeguarsi all’ordine sociale  vigente con le sue ideologie della non equivalenza e con la loro coazione allo sfruttamento in ogni ambito e perciò furono spintx negli schemi digitali e nei retaggi analoghi delle autorità repressive e dell’industria della prigione. Per loro questo fuochetto è forse un piccolo fuoco d’artificio posteriore.

Siamo ben consci della contraddizione implicita che comporta solidarizzarsi con tutte le persone che sono in galera. Ma non siamo quel gruppuscolo che può, e nemmeno vuole, risolvere discorsivamente questa tensione. È un processo sociale che, come in altri ambiti, si tratta di percorrere in una direzione con l’obiettivo che nessuna persona sia mai più disumana verso un altra persona. In questo contesto è più che ovvio che l’attuale processo di sorveglianza e rilevamento digitale totale, d’ampliamento dell’industria delle prigioni e della mentalità dilagante delle autorità tipo “legge ed ordine” è un percorso che ci porta piuttosto lontano dall’obiettivo prima esposto.

Ogni colpo contro l’architettura della sicurezza dovrebbe perciò essere favorevolmente accolto da ogni amante della libertà mentre nel contempo va favorito un dibattito come sopra accennato.

Se sull’attacco alla Sodeco si poteva ancora legittimamente dubitare e se dopo non si voleva più commentare se attacco o non attacco, la non informazione su di un attentato incendiario a un traliccio radio è da considerarsi con ogni evidenza un blocco d’informazione.

Nella notte da sabato a domenica attorno alle 1:50 a un traliccio radio (Oranierburgerstrasse) della ditta Kabel Deutschland (ora Vodafone) sono stati appiccati due incendi uno vicino all’altro. Purtroppo non ci si poteva riscaldare con questi fuochetti ma pensiamo che i cavi non erano lì per nulla e si può presumere che l’impianto si sia (momentaneamente) fermato.

Con l’attacco volevamo provocare una piccola “pausa di sorveglianza” come già era intenzione del gruppo vulcanico (Katla) quando attaccava una torre radio vicina alla stazione ferroviaria Adlerhorst. Anche se l’attacco è relativamente contemporaneo vogliamo tuttavia entrare in merito alla proposta di un gruppo di Amburgo, di disturbare il vertice G20 attaccando l’infrastruttura. Le interruzioni della comunicazione possono aiutare lx rivoltosi di Amburgo nel mese di luglio poiché è comunque utilizzabile solo limitatamente  per la sorveglianza, mentre gli assembramenti dex uniformatx hanno bisogno che il flusso digitale converga per poter agire con efficienza.

1 anno e ½ dopo il nostro ultimo attacco (attentato incendiario alla deutsche Bahn) ci esprimiamo di nuovo per dimostrare presenza. Nulla è fallito, molti sarebbero stati i contributi, da dare già da tanto tempo, tuttavia con il nostro silenzio ci atteniamo filosoficamente al principio “un’onda si ritira solo per colpire di nuovo”.

Anche in futuro distruggeremo e marcheremo ciò che ostacola una società libertaria, vale a dire ciò che preferisce dei regimi reazionari tipo fascisti oppure islamisti.

Gruppo Informale

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Vernice alla corte d’appello di Stoccarda

3 gennaio 2017

Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio il tribunale d’appello è stato attaccato con ampio impiego di vernice e una scritta. La funzione della corte è sostenere la legislazione borghese del sistema capitalista, la criminalizzazione e la repressione contro la sinistra e la gente che nel sistema non ci sta. L’istituzione serve da organo di repressione e mantenimento del potere della classe dominante. Deve proteggere un sistema che fomenta la guerra e la miseria in tutto il mondo.

Sono criminalizzatx lx attivistx che vanno in piazza contro il fascismo, la guerra, lo sfruttamento e l’oppressione, lottando per una società solidale e umana.

Obiettivo degli organi di repressione: persecuzione, terrorizzare, oppressione e indebolimento dei movimenti di sinistra.

Nell’anno passato a Stoccarda dex attivistx furono criminalizzatx in varie occasioni. Per esempio dopo le proteste di successo contro il convegno federale del partito di destra AfD o dopo le azioni militanti contro la sfilata dei fascisti turchi nel centro di Stoccarda.
A livello federale, sempre di più compas furono e sono incarceratx.
Attualmente la repressione è diretta sempre di più contro dex attivistx di sinistra curdx e turchx.
Ultimamente aumentarono le denunce e gli arresti d’attivistx curdx.

Il paragrafo129 è un apposito strumento statale per vigilare e criminalizzare lx attivistx.
La persecuzione con questo tipo di “paragrafo antiterrorismo”, oggi §129, inizia già nel regno con la “legge socialisti”, continua nella repubblica di Weimar e poi con la persecuzione aperta dex avversarx politicx e delle minoranze nel regime fascista.
In questa tradizione fu vietato il KPD (PC Germania) nel 1956. Nel 1976 per la prima lo chiamarono §129 e si chiama tuttora così, per essere impiegato a 360° ma specialmente contro la RAF. Il paragrafo giustifica qualsiasi vigilanza di persone che secondo l’apparato di giustizia sostengono o propagano o aderiscono a una “associazione terroristica”. Il §129 è impiegato contro il sostegno o la propaganda per le “associazioni terroristiche” estere come nel 2008 a Stoccarda contro presunti membri del DHKP-C oppure oggi del PKK.

L’utilizzo millantato contro lx “terroristx” in pratica non succede, mentre la repressione massiccia contro lx rivoluzionarx è impiegata dai padroni come arma arbitraria e secondo  i loro interessi del momento.
Sotto il §129 da anni si criminalizzano lx compas. Davanti al tribunale di Stoccarda è ora in corso un processo contro un attivista curdo accusato di partecipazione al PKK. Era sotto osservazione e fu arrestato senza alcuna prova evidente.
La reazione sui fatti nella notte di San Silvestro l’anno passato a Colonia oppure l’attentato a Berlino hanno dimostrato che gli organi della repressione e la politica non indietreggiano neanche dall’abusare di tali terribili eventi utilizzandoli come strumenti e legittimazione per l’ampliamento dell’apparato di sorveglianza senza alcuna giustificazione.

Le condizioni per la classe lavoratrice sono molto peggiorate per gli effetti della crisi capitalista del 2008/09.
I movimenti reazionari si rafforzano e canalizzano il malcontento della gente per il loro aizzamento che stabilizza il sistema e disprezza l’umanità. Mentre AfD e consorti aizzano direttamente contro lx migranti e lx profughx, lo Stato procede contro di essx e lx espelle, mentre il movimento progressista è marginale e nella difensiva. Ma proprio i tempi di crisi possono essere fecondi per i sollevamenti rivoluzionari e devono essere da noi sfruttati.

Alle bande fasciste e al dominio di classe del capitale dobbiamo contrapporre l’organizzazione di un contropotere!

Per un 2017 combattivo!
Basta con il §129!
Libertà per tuttx lx prigionierx politicx!
Lotta alla giustizia di classe!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Foresta di Hambach, Germania: attentato incendiario e sabotaggio a estrazione mineraria a cielo aperto

1° gennaio 2017

Nell’anno nuovo mentre tuttx festeggiavano abbiamo fatto la nostra festa particolare visitavando la miniera a cielo aperto di Hambach e facendo qualche fuoco d’artificio per RWE e rompevamo anche qualche vetro per gli auguri di buon anno nuovo.

Dopo una passeggiata lungo i binari della ferrovia di Hambach oltrepassavamo alcune caselle della segnalazione e alcuni fasci di cavi ed erano il bersaglio perfetto per le nostre cattive intenzioni.
Aprimmo le box con uno scalpello e vi piazzammo 10 cm di tubo da bicicletta imbottito di telo imbevuto di benzina con attorno del gel incendiario per essere certx che tutto bruciasse per benino.

Pensavamo già che la festa fosse finita ma quando ci trovammo sulla via del ritorno vedevamo le belle luci accoglienti di un vagone ufficio recintato. Vicino al vagone erano posteggiate due ruspe molto bisognose di revisione ed esaminammo i rimorchi per vedere se erano vuoti, spaccandone le finestre. Poi aprimmo il recinto e miglioravamo l’aerazione delle ruspe spaccandone i vetrini e tagliandone i cavi idraulici e aggiungendo qualche buco anche al sistema di refrigerazione. Buttammo un po’ di terra e cocci nel serbatoio della benzina e con un tronchese abbiamo accorciato le valvole delle gomme del rimorchio.

200 metri più avanti trovammo un’altra macchina per caricare e le davamo lo stesso trattamento  svuotandone in più l’estintore che c’era nel serbatoio della benzina.
Secondo i media il danno era di “decine di migliaia” di euro facendone la festa di capodanno finora più cara che abbiamo mai avuto.

Vogliamo inviare i nostri saluti a tutta la gente che ci diede una bella colonna sonora protettiva bruciando tanto ma tanto esplosivo di troppo e terrorizzando così la vita selvaggia locale, che è uno stupido rituale capitalista.

-Criminal Mechanics Party

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Aachen, Germania: Vernice a nuove costruzioni di lusso

Utilizzammo le ore di una notte oscura per testare ancora alcune bombe alla vernice. Provatele – sono divertenti.

In Bismarkstrasse l’anno scorso fu realizzato un fantastico progetto di nuova costruzione. Alzarono un cubo grigio in cemento e vetro con 6 meravigliose abitazioni di proprietà a 300.000-800.000 Euro ciascheduna. Trovando questa costruzione pacchiana in grigio un tantino noiosa vi abbiamo rimediato con un po’ di vernice. Alcune bombe alla vernice hanno dato una mano alla facciata. Brevemente qualcosa sul perché e come.

Perché: (gentrificazione)
Come: Con le palline commerciali per l’albero di natale, da non comprare nel negozio sotto casa, pagando in contanti, lasciando il telefonino a casa e non ritirando i soldi dal vostro conto bancario, mettendosi un copricapo e niente impronte digitali, usando sempre i guanti e facendo attenzione agli squami cutanei ossia il DNA, si riempiono per 2/3 del volume le palline e si sigillano con del nastro da pittore o simili. Lasciare il telefonino a casa di nuovo, e tenere la giusta distanza dal bersaglio.
(…)
Dalla nostra azione sono passati giorni se non settimane e tuttora la vernice c’è, anzi, s’è aggiunto un “chi compera qui, compera grane” e “R94”. Il palazzo è terminato da ottobre ed è tuttora vuoto – questo solo per dimostrare tutta la perversione del sistema.

Costruzioni vecchie di lusso per tuttx!
Tuttx ad Amburgo!
Portare la militanze sulle strade!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a edifici di lusso

1°  gennaio 2016

Nella notte dal 31 dicembre al 1° gennaio al Prenzlauer Berg abbiamo attaccato due edifici con le bombe alla vernice: la “Schönhauser Allee 23” e il “Palais Kolle Belle”. “Case di proprietà esclusive” con arredamento di lusso a prezzi esorbitanti: i due obiettivi sono parte di un processo di gentrificazione sempre più acuto. Ecco perché erano bersaglio del nostro attacco. Non accettiamo una città in cui case di proprietà di lusso per le classi ricche sono costruite ad ogni angolo mentre disoccupatx, profughx e impiegatx precarx sono sempre di più scacciatx in periferia. Non accettiamo una città dove abitare è organizzato secondo la logica di sfruttamento capitalista invece che secondo i bisogni della gente che vi abita.
Abbiamo scelto questa notte per, nel contempo, manifestare la nostra solidarietà con il “capodanno per la galera”. Qui salutiamo Thunfisch, Ali Cem, Balu e tutte le altre persone che per la loro lotta contro le condizioni di sfruttamento, razziste, sessiste oppure coloniali sono rinchiuse nelle galere dello Stato.

Inoltre chiamiamo all’intensificazione delle nostre azioni alla vigilia del vertice G20. Per questo presentiamo qui una istruzione minore per le bombe alla vernice.

Comperate giusto ora nel dopo natale le palline per l’albero di natale non di plastica, degli imbuti a misura, pece oppure delle lacche (ovviamente non con la carta di credito e non troppe in una volta).

A casa togliere subito i  coperchi usando i guanti, metterci l’imbuto e versarvi la pece o la lacca. Rimettere il coperchio e sigillarlo con cera o nastro adesivo.
Imballarle in sicurezza per il trasporto per poi lanciarle sul rispettivo bersaglio.

Il vantaggio di questo metodo è che le palline si infrangono sempre sul bersaglio e che sono abbastanza silenziose.

In questo senso: avanti con nuove azioni!

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Ufficio stranieri incatenato e oggetto di lanci di vernice

1° gennaio 2017

Non bastava la passeggiata sotto il carcere di Stammheim per finire il 2016. La galera non è l’unico strumento repressivo. Tante altre autorità fanno sì che l’ordine sociale capitalista rimanga in piedi e che la Germania diventi sempre più sgradevole. Sono la sinistra (migrante) e lx profughx a sentire particolarmente il guinzaglio delle autorità e l’applicazione della criminalizzazione legale. Con una partecipazione di 60 persone abbiamo così visitato con una manifestazione spontanea l’ufficio stranieri a Stoccarda in Jägerstraße dove è applicato il razzismo strutturale e il contrasto politico alla migrazione in Germania. Nei bagagli avevamo spray, schiuma edile, manifesti, lucchetto e catena, palle di vernice, alcuni razzi e tanta motivazione.

Anche nel 2017 lottiamo per una società dove la solidarietà e l’andare insieme stanno al centro e dove tali edifici dell’emarginazione neanche esistono.

Con sacchetti di vernice, scritte allo spray e manifesti abbiamo comunicato quel che pensiamo di tali istituzioni. Incatenando l’entrata e con la schiuma edile ai buca lettere abbiamo reso inagibile l’edificio, perlomeno per un attimo.

Contrastare le cause per la fuga significa lotta al capitalismo
Fuoco e fiamme alle autorità delle espulsioni
129 – lo conosciamo già! Fuoco e fiamme alla repressione!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Fuoco a un’agenzia di collocamento

1° gennaio 2017

Sono appena passati alcuni minuti dell’anno nuovo quando ignoti rompono evidentemente apposta in undici posti i vetri dello stabile e lanciano delle sostanze incendiarie all’interno. Attorno alle 0:22 scattava l’allarme antincendio. Le forze d’intervento con difficoltà riuscirono a controllare le fiamme.

Il danno nell’agenzia è immenso: cinque uffici, un magazzino e un soggiorno con grandi danni al materiale d’ufficio, alle sedie, ai fascicoli e computer. La parte colpita dell’edificio, vale a dire 20 locali in tutto, dovevano essere chiusi per l’inagibilità dei corridoi. La valutazione dei danni non è ancora definitiva.
Il jobcenter è un’aggressione al sistema di sicurezza sociale della gente nella città di Lipsia. Specialmente a Lipsia sembra essere smanioso di sanzioni. Secondo una ricerca attuale dell’istituto per la la ricerca sul lavoro e il sostegno ai giovani, nel 2016, malgrado una diminuzione statistica della disoccupazione, la quota delle sanzioni raggiungeva addirittura il 23% in più che nel 2015. Così l’amministrazione sassone è sulla buona strada per diventare “campione tedesco delle sanzioni”. Malgrado tanti studi anche statali abbiano confermato che il regime delle sanzioni nei tempi lunghi non porta affatto più gente ad avere un salario e un pezzo di pane. Vessa e fa paura e questo è una violazione della dignità umana. La riduzione delle prestazioni per sopravvivere dovrebbe finire.

Lo Stato e gli organi della repressione s’arrogano il “diritto” di decidere cosa è giusto o sbagliato. Quale azione, per quanto tempo e con quale severità è punita. Questo diritto è imposto con la violenza. Riteniamo giusto se le persone agiscono come pensano sia legittimo finché non restringe la libertà di altre persone. Anche quando si viola il diritto dello Stato borghese.
Approviamo che, quando le persone sono colpite dalla repressione dello Stato, non la sopportino più e contrattacchino.

Quasi quotidianamente sentiamo e leggiamo di persone che si rivoltano contro Hartz IV. I nuovi gruppi sociali e le campagne contro le sanzioni spuntano come i funghi. E la resistenza si fa sempre più militante. Lx autonomx attaccano regolarmente le facciate e i vetri dei  jobcenter con la vernice, le pietre e il fuoco. Altrx invece attaccano lx incaricatx o dalla disperazione diventano preda di follia omicida. Capiamo la protesta contro il sistema disumano e ci solidarizziamo con chi ne è vittima e si ribella.

Contro Hartz IV!
Noi non vogliamo una vita diversa e migliore secondo le regole vigenti, bensì una vita diversa e migliore!

Chi vessa le persone deve aspettarsi il botto.
Varrà anche per il vertice G20 ad Amburgo nel 2017!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Essen, Germania: Vernice a centrale RWE

25 dicembre 2016

Nella notte al primo giorno di natale, alcunx attivistx abbellirono di vernice la torre RWE di Essen scrivendo slogan tipo “Fuck RWE”, “Earth Liberation Front” e “Hambi rimane” e versando dei secchi di vernice nell’entrata. L’azione è una delle tante nel contesto dei lavori di abbattimento d’alberi attorno alla foresta di Hambach occupata dal 2012 da attivistx ambientali. Ecco alcune parole di questo gruppo d’azione e il resoconto di una delle persone arrestate.

“(…) non c’è secchio di vernice grande abbastanza per coprire le malefatte di RWE, ma ogni chiazza vale per marcare lo sfruttamento e la distruzione della natura. Perciò nella notte dal 24 al 25 dicembre abbiamo marcato la centrale RWE.
Quest’azione diretta colpiva tuttavia solo un’impresa ma la nostra azione è diretta contro il capitalismo e l’ordine dominante in generale.
In questo periodo delle notti più lunghe e in cui la società s’abbandona al consumo più becero, abbiamo deciso di dare un segnale e di contrastare questa logica della massimizzazione del profitto e della massa in letargo.
Come gruppo d’azione “Bloody Bastards” giravamo per le strade di Essen e con successo attaccammo la torre RWE.
L’alta presenza di polizia per gli attentati e il terrore contro i mercati natalizi causava l’arresto di persone che presumevano essere nei pressi del luogo dell’azione. Pare che la polizia era sul posto pochi minuti dopo con tanto di volanti, furgoni e cani.
Se queste persone sono davvero lx dettx attivistx o meno non è certo.
(…)
Chiaro è che tuttx sono di nuovo liberx e che attendiamo con grande gioia i futuri termini dei tribunali poiché sarà un’altra possibilità per attaccare pubblicamente RWE e tematizzare le sue malefatte!
Fino allora ci auguriamo molto coraggio e altre azioni!
Solidarietà con la foresta di Hambach e a tutte le altre ZAD dove le persone lottano per un futuro migliore.

Amore e forza a tuttx lx prigionierx politicx e libertà per Thunfisch!
Viva la ELF

The Bloody Bastards

Una delle persone arrestate racconta di maltrattamenti e di violenza sproporzionata: Dopo l’arresto un agente quando ero nella volante con le manette dietro la schiena mi schiacciò l’arteria principale facendomi svenire per poco tempo. (…) In caserma mi pestarono, trascinarono giù  per le scale con la presa alla gola, fui alzato tirandomi su per le orecchie e nella cella tre sbirri mi strapparono i vestiti mentre ero schiacciato sul suolo con le manette dietro la schiena. Dopo 8-9 ore fui buttato sulla strada senza pantaloni e giacca (…)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Fürth/Nürnberg, Germania: Danni ad auto e facciata di razzisti

25 dicembre 2016

A Fürth/Nürnberg marcati e visite agli indirizzi privati di razzisti locali. In Lerchenstraße 94 a Fürth, danneggiata l’auto di Gernot Tegetmeyer (Pegida), a Nürnberg in Hardenbergstraße 24 danneggiata l’auto di Alexander Pöschl (Die Rechte) e in Heidenheimer Straße 56 cambiati i connotati della facciata della casa di Erhard Wenk (AfD).

L’ex sbirro Tegetmeyer passa la sua vita girando nella RFT per predicare le più crude teorie della cospirazione e un razzismo molto aggressivo in iniziative di destra. Il suo output in rete non si può non notare ed eccelle con l’ottusità dei suoi slogan d’odio. Come capo di Pegida locale, nei suoi post si sente anzitutto la frustrazione per il fatto che il “movimento” non ce l’ha mai fatta a radicarsi davvero e a portare i piazza lx razzistx (che in Baviera si sentiranno abbastanza rappresentatx dalla CSU) poiché le frequenti manifestazioni non contano mai più di 50 persone.

Alexander Pöschl è membro attivo del partitino “Die Rechte” e partecipa alle iniziative del gruppo. Per lx contromanifestanti queste frequenti manifestazioni hanno carattere piuttosto voyeuristico poiché i pochi nazi (raramente più di dieci) eccellono con gli schiamazzi da ubriachi, saluti Hitler e slogan dai contenuti confusi. Con queste presentazioni in pubblico tentano però di sfruttare la pressione sociale verso destra e aizzano contro profughx e tutto quel che ritengono “straniero”.

Erhard Wenk è membro direttivo dell’associazione locale AfD. Che con una comunicazione sempliciotta, l’aizzamento e menzogne nude e crude s’impegna molto per diventare punto di convergenza per chi pensa che la CDU sia tuttora poco pragmatica, diventando così sempre di più bacino di raccolta per nazi d’ogni tipo. Una pot-pourri del pensiero di destra si può ammirare nei commentari sull’attentato alla casa di schiera di Wenk – ce n’è per tuttx, dalle fantasie assassine fino agli appelli tipo “espulsione!!” e la minimizzazione dell’olocausto.

Contro il razzismo e gli intrighi di destra.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco all’ufficio per l’ordine di Steglitz

25 dicembre 2016

Il 25 dicembre abbiamo acceso un fuoco sotto il container dell’ufficio per l’ordine a Berlino Steglitz. Causa lavori edili sul terreno dell’amministrazione, gli sbirri ausiliari sono per ora sistemati nei container per uffici. Quest’azione fu ispirata da un attacco sul container degli sbirri ad Amburgo Rissen.
Che il nuovo clown sul seggio del senatore degli interni, al contrario del suo predecessore che faceva pubblicare ogni lineetta di gesso, ordina di tacere questo attacco non ci ci dispiace affatto. Che il monopolio dell’informazione così applicato contro di noi può avere degli effetti sui discorsi nella scena della resistenza radicale sembra piuttosto dubbio visto il basso livello teorico anarchico nell’area linguistica tedesca.

Tuttavia vogliamo pronunciarci sui nostri motivi per questo attacco.
Gli “spazi fuorilegge” desiderati da alcunx per Friedrichshain devono o corrispondere a un vero bisogno di perlomeno una parte dex abitanti, oppure a una perdita perlomeno iniziale di potere degli organi di Stato. Ambedue le cose sono, per ora e a Berlino, lungi dall’essere. Ovvio che ci sono dei quartieri dove la gioia silente quando gli sbirri subiscono degli attacchi è più grande di altrove. Ma la partecipazione a tali attacchi non è abbastanza forte. Questa lacuna fu provocata da un annoso auto-isolamento e perseguimento incoerente d’obiettivi e di un nuovo adagiarsi nella società. Ma è da presumere che il fattore principale sia il vuoto di contenuti che come un tappeto di alghe nel mare ora va a fondo e poi sale in superficie.

Nel contempo lx radicali di sinistra oppure i gruppi antifa non sono più dispostx alla creazione militante di punti centrali. Né si ripuliscono i quartieri radicalmente dai nazi né si costruiscono delle strutture clandestine con i mezzi per la propaganda e la pratica utili alle persone che ne hanno bisogno. Ecco perché ci sembra adeguato attaccare il nemico dove è debole. Mentre i gorilla girano nella città sbavando per l’ordine, terrorizzando i gruppi emarginati e chiedendo dei soldi per ogni gomma da masticare gettata sul marciapiede, noi li abbiamo visitati.

A Steglitz gran parte della gente non avrà nessun problema con l’ufficio per l’ordine, ma anche qui esistono “gruppi e ambienti difficili” ai quali il nostro piccolo fuoco strapperà perlomeno un debole sorriso. E se così non fosse abbiamo fatto un dono alla vostra festa dell’ipocrisia.
La nostra agitazione non è orientata su di una focalizzazione ai punti localmente importanti e nemmeno alle situazioni attuali, ma ai nostri obiettivi politici. L’ordine che viene mantenuto è presente ovunque e porta ubbidienza e schiavitù alle persone, perciò è anzitutto l’ordine sociale a contrariarci.

Con quest’attacco appoggiamo gli obiettivi formulati in alcuni scritti di una campagna contro il G20 di Amburgo, campagna che non vuole rimanere passeggera ma fornire un’eruzione diffusa e durevole alla rabbia contro l’ordine costituito, che vada oltre le tematiche e le frontiere particolari.
Ma per un aumento dell’attività di sabotaggio è anzitutto necessario l’allargamento dello scontro aperto sulle strade contro le forze del regime. Sulla strada per Amburgo nel mese di luglio ci vogliono più scontri di quanto ce ne sono ora.

Ecco perché i nostri saluti speciali vanno anche ax prigionierx degli scontri dell’anno passato, a Thunfisch nella galera di Lichtenberg e a Damien nella galera di Fleury-Mérogis.

Gruppi autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH