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Perù: La polizia uccide almeno sei manifestanti durante una manifestazione nella città di Juliaca

Il 24 giugno 2011, la polizia peruviana ha ucciso almeno sei manifestanti e ne ha ferite oltre 30 durante una manifestazione contro la contaminazione del fiume Ramis da parte delle miniere della regione di Juliaca nel Perù meridionale.

Verso le 11 del mattino, i residenti hanno bloccato la strada che porta all’aeroporto della città e hanno cercato di rompere il suo perimetro. Le forze armate repressive della polizia nazionale, e in particolare il commando di DINOES (unita’ per operazioni speciali) hanno aperto il fuoco contro la folla.

Verso le 12 i primi colpi fatali sono stati esplosi durante la sparatoria da parte degli assassini in uniforme e sono continuati fino al tardo pomeriggio, uccidendo Víctor Campos Huanca, Felix Edwin Irpanoca Turpo, Raúl Cancapa Huaricallo, Petronila Coa Huanca, Gregorio Huamán Mamani e un’ altra persona che non è stata identificata.

Gli scontri tra poliziotti e locali e continuato fino a tarda sera, quando un gran numero di manifestanti si sono riuniti nel centro di Juliaca e hanno attaccato i centri commerciali e gli altri simboli capitalisti.

Il fondato timore degli abitanti è che i corpi di altri dimostranti uccisi siano stati fatti scomparire ancora una volta dalla polizia peruviana, e che il numero totale dei morti sia più alto.

I media del regime hanno cercato di giustificare i poliziotti ed i loro referenti politici, presentando i manifestanti come fuorilegge e violenti. La verità pero’ è altrove. Lo Stato ed i suoi carnefici peruviani sono colpevoli di innumerevoli crimini contro la natura e l’umanità. Nel contesto di una buona cooperazione con le multinazionali del petrolio, dei minerali e del gas, così come i mega-contraenti per progetti infrastrutturali per il presunto sviluppo dell’America Latina, lo Stato peruviano persegue sistematicamente la distruzione dell’Amazzonia, l’avvelenamento delle persone che vivono sul territorio peruviano e l’espulsione e l’annientamento delle più isolate comunità indigene dalle loro terre d’origine.

Gregorio Huamán Mamani (56)

I convenienti omicidi dei manifestanti servono al saccheggio dell’Amazonia e delle sue risorse naturali ed umane sempre che tali non siano realizzate mediante scavi e perforazioni.

fonti: 1, 2

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98 FM e Contra Info – Lunedi, 27 giugno 2011

Nel quadro della cooperazione tra la stazione radiofonica libera di Atene 98 FM e la rete di traduzione per la contro-informazione Contra Info, un’ altra trasmissione in diretta con il titolo “Oltre le frontiere” [Ektos synoron] si è tenuta il 27 giugno.

DJ questionmark [punto interrogativo] dalla stazione radio pirata Free Radio Olympia 98.5 FM (Washington, DC) parla con i membri di Contra Info. La discussione copre molti argomenti di interesse per gli anarchici e altri sulla lotta sociale, come la costruzione e il mantenimento dell’infrastruttura rivoluzionaria, l’opposizione ai neo-nazi e al nazionalismo, la solidarietà verso gli immigrati, la solidarietà ai prigionieri politici e sociali, la rivolta del 2008, gli scioperi generali, le assemblee generali e le riunioni di quartiere, e molto altro.

Si parla anche del movimento anarchico e delle lotte carcerarie negli Stati Uniti.

Si può sentire questa trasmissione radiofonica qui (greco / inglese; circa 4 ore), così come la sua versione più corta qui (solo in inglese; circa 2 ore).

Presto, parti selezionate della registrazione saranno disponibili anche su www.freie radios.net (Germania) per il download.

registrazioni precedenti a / b / c / d / e / f

Nuovo trasferimento di un membro dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Il 9 Agosto, Giorgos Polidoros è stato spostato in manette dalla prigione di Corfù al centro di reclusione di Grevena, per un trasferimento disciplinare.

Subito i carcerieri della prigione di Grevena hanno tentato di buttarlo a terra mentre era ancora ammanettato. Ha resistito, e i carcerieri sono stati costretti a fare marcia indietro, ma lo hanno accusato per il reato nuovo disciplinare di insubordinazione.

Attualmente è rinchiuso nella cella di isolamento del carcere. Dopo un’intervento sia da parte sua che da parte dei detenuti dell’ala E2 (dove il compagno Christos Tsakalos è detenuto), il sevizio carcerario e il sergente Yannis Ramogiannis si sono impegnati a spostare Polidoros Giorgos dopo la fine della sanzione disciplinare (è punito per cinque giorni), in questa particolare ala. Stiamo seguendo il caso…

Compagni in solidarietà
Mercoledi’, 10 Agosto 2011

Per una migliore e più diretta comunicazione con i detenuti, membri dell’ O.R. CCF, è stata aperta una casella postale:
Τ.Θ. 51076, Τ.Κ. 14510, Nea Kifissia, Atene-Grecia

Atene: Un’ edificio comunale è stato concesso ad un gruppo neo-nazista

Pochi giorni fa’ l’amministrazione mucipipale di Atene, capitanata dal sindaco Giorgio Kaminis, ha concesso un’ edificio comunale in via Filolaou N.159 al gruppo nazista Xrisi Augi, al fine di accogliere i loro uffici di partito. L’ufficio era stato progettato per le esigenze del comitato scolastico regionale e, nonostante la condanna unanime del secondo consiglio comunale, le chiavi sono state consegnate ai fascisti.

Nella primavera del 2009 i membri para-statali del Xrisi Augi occuparono un parco giochi nella piazza di San Pantelehmonas, che ha di fatto calpestato la vitalità di centinaia di bambini sia locali che immigrati. Se ciò non bastasse, hanno messo nell’agenda quotidiana del quartiere pestaggi, intolleranza, razzismo e il reclutamento dei bambini delle scuole vicine.Purtroppo non ci si ferma li’. Il loro ricco curriculum include aggressioni omicide verso immigrati e rifugiati, bullismo dei ragazzi nelle piazze e nei luoghi pubblici anche verso i militanti, gli squat e le aree sociali.

I fascisti aspirano ad essere presenti stabilmente presso gli uffici di Filolaou al fine di acquisire un’altra base per la loro attività’ terroristica. Desiderano seminare indisturbati nei nostri quartieri i semi del cannibalismo sociale e del terrore, dove nello stesso tempo gran parte della società’ civile si e’ svegliata e combatte collettivamente.

Desiderano avvelenare la società attraverso odio razziale e deliri nazionalistici, mentre le disuguaglianze di classe sono in crescita e l’ingiustizia sociale si accentua. Non e’ un caso che lo scorso maggio abbiano approfittato della tragica morte di Kantaris Manolis, per seminare il terrore nel centro di Atene.

Non è inoltre un caso che durante la manifestazione anti-memorandum del 28 giugno, mentre le forze di polizia cercavano con l’uso dei lacrimogeni di disperdere i numerosi e decisi dimostranti, membri di Xrisi Augi erano a stretto contatto con le forze dei MAT che li hanno accompagnati di nascosto nel cortile del Parlamento greco proteggendoli dall’ira della folla.

SIAMO DISPOSTI A TOLLERARE LE AZIONI DEI FASCISTI NEI NOSTRI QUARTIERI?

Contro la povertà,la disoccupazione,la miseria noi rispondiamo con la solidarietà.
Contro il razzismo e la segregazione sociale noi rispondiamo attraverso la comunità, la lotta auto-organizzata di locali e immigrati, di giovani e meno giovani, di lavoratori e disoccupati.
Contro il cannibalismo e l’alienazione noi rispondiamo con il collettivismo.

La lotta contro il fascismo è una filosofia di vita e dignità.
Non un solo centimetro ai nemici della libertà.

IL FASCISMO NON E’ SOLO UNO SPETTACOLO SULLA TV!

NE’ IN PAGKRATI NE’ OVUNQUE
CACCIA FUORI I NAZISTI DA TUTTI I QUARTIERI!

Assemblea dei cittadini

Fonte (francese/ greco/ inglese)

Appello internazionale di solidarietà verso Lotta Rivoluzionaria

Il 5 ottobre è stato fissato come giorno d’inizio del processo all’organizzazione rivoluzionaria Lotta Rivoluzionaria.

Il processo si svolgerà nell’aula giudiziaria del carcere di Koridallos. Otto accusati affronteranno il processo, che secondo una recente ordinanza del Consiglio d’ Appello sarà per partecipazione all’organizzazione. Gli accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria sono: N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos, K. K. (non arrestato; e’ latitante) e M. Beraha (moglie di K. Gournas).

I primi tre accusati, Maziotis, Roupa e Gournas si sono assunti la responsabilità dell’organizzazione e sono tuttora detenuti, ma a metà ottobre il periodo di detenzione di 18 mesi scadra’. Gli altri accusati sono liberi.

Kortesis, Stathopoulos e Nikitopoulos sono stati rilasciati dal carcere di recente dopo due decisioni del consiglio d’appello dei giudici, infatti la Corte Suprema ha accettato una ritrattazione nella prima e nell’altra ha accolto le decisioni dei giudici d’appello.

Le accuse mosse ad ognuno sono, attentato alla costituzione e partecipazione ad un’organizzazione terroristica, produzione fornitura e possesso di materiale esplosivo, attentati con esplosivi e numerosi tentati omicidi.
Lotta Rivoluzionaria ha fatto molti attacchi, tra questi, l’attacco lanciarazzi all’ambasciata americana il 12 gennaio 2007 e l’attacco armato contro i poliziotti in via Bouboulinas il 5 Gennaio, 2009.

Lotta Rivoluzionaria si pensa sia responsabile dei seguenti attacchi ad Atene:

5 settembre 2003: Esplosione al palazzo di giustizia.
14 marzo 2004: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere Psychico.
5 maggio 2004: Esplosione alla stazione di polizia nel quartiere Perissos.
29 ottobre 2004: Esplosione di acuni bus della polizia.
2 giugno 2005: Esplosione al Ministero delle Finanze in piazza Syntagma nei pressi del Parlamento.
30 maggio 2006: Tentato assassinio di Georgios Voulgarakis, ex ministro dell’Ordine pubblico e membro del Parlamento.
12 gennaio 2007: Attacco missilistico con missile Wasp 58 LAW all’Ambasciata degli Stati Uniti.
30 Aprile 2007: Colpi sparati contro la stazione di polizia nel quartiere di Nea Ionia.
24 Ottobre 2008: Esplosione presso gli uffici della Shell nel quartiere di Paleo Faliro.
23 dicembre 2008: Colpi sparati contro un’ autobus della polizia antisommossa nei pressi dell’Università di Atene nel quartiere di Goudi.
5 gennaio 2009: Colpi sparati contro la polizia a guardia del ministero della Cultura nel quartiere di Exarchia. Un poliziotto anti-sommossa viene ferito gravemente.
18 febbraio 2009: Autobomba presso la sede centrale della Citibank nel quartiere di Kifissia. La bomba non riesce a esplodere.
9 marzo, 2009: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere di Nea Ionia.
12 maggio 2009: Esplosione alla filiale Eurobank nel quartiere Argyroupoli.
2 settembre 2009: Un’autobomba provoca gravi danni all’edificio della Borsa.

I tre compagni che si sono assunti la responsabilità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria mostrano che lottare per ciò in cui si crede non è un compito che solo l’ “elite” può fare proprio. E’ in tutti coloro che hanno sofferto per causa dal sistema che è stato creato per controllarci. Lo Stato sa’ che sono loro i veri terroristi e finché nessuno li combattera’ non avra’ nulla da temere. E’ tempo ora di mostrare ora che il troppo è troppo e attaccare con tutti i mezzi disponibili.

SOLIDARIETA’ PER I CINQUE IMPUTATI NEL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA

LIBERTA’ SUBITO PER N. MAZIOTIS, P. ROUPA E K. GOURNAS

ONORE PER SEMPRE AL COMBATTENTE ANARCHICO E MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA LAMBROS FOUNDAS

SOLIDARIETA’ VERSO TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI

BOUBOURAS/ACTFORFREEDOMNOW!

revolutionarystrugglecase

Azione di Solidarieta per l’ occupazione Skaramaga

Ieri, 2 Agosto, membri di Contra Info hanno appeso uno striscione in Inglese in solidarietà con l’occupazione Skaramaga sul cancello del Politecnico di Atene (Polytechnio) sulla via Patission. Inoltre, il successivo messaggio di contro-informazione, riguardante l’azione della polizia nell’occupazione Skaramaga,in inglese e francese è stato distribuito durante l’azione di solidarietà avvenuta in piazza Monastiraki:

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO
GIU’ LE MANI DALLO SQUAT SKARAMAGA

Venerdi mattino, 29 Luglio 2011, nel centro di Atene le forze di repressione e persecuzione dello stato greco hanno attuato ancora una volta un’operazione di stampo militare.

Gli assassini in divisa, vedi polizia greca, hanno fatto irruzione in un’ occupazione anarchica alla congiunzione tra Patission 61 e via Skaramaga, bloccando lo spazio per almeno 5 ore e chiamando un rappresentante del ” leggitimo” proprietario, Fondazione marinai in pensione ( NAT ). Hanno confiscato tutti i computers e il server internet del laboratorio informatico. Anche un’occupante, entrato per essere presente al momento dei controlli, è stato arrestato e condotto nel commissariato di Omonia. E’ stato accusato di tre reati minori ed è stato rilasciato Sabato mentre l’udienza è stata fissata per il 10 Agosto.

L’ operazione di polizia non esce dal nulla. In questa particolare area del centro,le occupazioni anarchiche di Villa Amalias e Skaramaga sono state  sotto attacco da parte della polizia e dai fascisti nel mese di Maggio nel pieno delle persecuzioni fasciste contro gli immigrati nel centro di Atene con i devoti del fascismo che hanno preso come pretesto il brutale assassinio di Kantaris Manolis, mentre i gruppi neonazisti hanno lanciato le persecuzioni ferendo  centinaia di immigrati, e fatalmente hanno pugnalato a morte il bengalese Alim Abdul Manan.

L’occupazione Skaramaga è uno dei progetti sociali aperti emersi giusto dopo la rivolta del Dicembre 2008 e figura da allora come punto d’incontro di movimenti sociali radicali e campo d’azione per individualità, gruppi e colletivi che combattono per la liberazione sociale.

Questo attacco è avvenuto proprio poche ore prima dello sgombero dell’accampamento di piazza Syntagma all’alba di Sabato. Lo sgombero di piazza Syntagma è stato condotto da Eleni Raikou,lo stesso procuratore generale che ha ordinato l’immediato sgombero della Facolta’ di Legge di Atene  dove 300 lavoratori immigrati erano in sciopero della fame nel Gennaio 2011.

Le azioni repressive delle ultime settimane della Giunta democratica hanno luogo un mese dopo il crimine di stato commesso contro migliaia di dimostranti durante lo siopero generale di 48 ore del 28/29 Giugno. Almeno 500 persone erano state denunciate e 23 arrestate per aver lottato contro il memorandum di medio termine e il deterioramento delle loro vite.

Ci opponiamo contro paura, oppressione e genocidio sociale promossi dallo Stato e dai padroni con solidarietà, resistenza, auto-organizzazione e un’ incondizionata battaglia sociale.

Gli occupanti e i compagni in solidarietà’ hanno rioccupato lo stabile dell’ occupazione Skaramaga e  benvenute sono le azioni di solidarietà’ dal mondo. Ogni attacco da parte dello Stato o delle bande di neo-nazi contro l’occupazione Skaramaga è un’attacco contro il movimento anarchico internazionale e non sara’ tollerato. Ci metteremo sulla loro strada e li respingeremo.

STOP ALLE PERSECUZIONI CONTRO GLI SQUATTERS

In solidarieta
Contra Info, rete di traduzione di contro-informazione
contrainfo.espiv.net

Sgomberato dalla polizia l’accampamento di Piazza Syntagma all’alba di Sabato

Verso le 4:15 di Sabato, 30 Luglio, ingenti forze di polizia antisommossa sono entrate in piazza Syntagma, distruggendo e rimuovendo le tende che li’ erano montate. Almeno otto persone sono state arrestate. Si esegue cosi’ l’ordine del procuratore generale Eleni Raikou riguardante le tende di Syntagma e la “promessa” del sindaco Kaminis che le tende a Syntagma sarebbero state rimosse in pochi giorni, in quanto offuscherebbero l’immagine di Atene durante il periodo turistico. Un incontro è stato convocato per questa sera alle 18:00 e l’assemblea generale di oggi si terrà alle 9 di sera, come al solito.

Fonte: occupied london

Aggiornamenti sull’occupazione Skaramaga

15.30 GMT+2: I compagni hanno rioccupato l’edificio.Riferiscono di alcuni danni e oggetti mancanti. Un’assemblea aperta è stata indetta per questa sera alle ore 18.00 presso lo squat (Patission e via Skaramaga ).

15.00 circa GMT+2: Almeno quattro squadre della polizia anti-sommossa si muovono verso l’assembramento di gente  per liberare la strada. I manifestanti si ritirano nel cortile del Politecnico.

14.00 GMT+2 I poliziotti e l’Ufficiale Giudiziario stanno lasciando lo squat.La polizia ha sequestrato vari oggetti e il computer dell’occupazione.

13.00 circa GMT+2:  Circa 150 persone in solidarietà sono riuniti al Polytechnio [Politecnico di Atene] e hanno bloccato la via Pathission per un’ora srotolando uno striscione, scandendo slogan e scrivendo slogan contro questa operazione di polizia sui bus pubblici che passavano.

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO

GIU’ LE VOSTRE ZAMPE DA SKARAMAGA !

Indirizzi postali dei membri imprigionati del RO CCF (14/7)

Indirizzi postali dei nove membri incarcerati dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Per corrispondenza e comunicazione con i detenuti-membri del RO CCF, pubblichiamo i loro indirizzi postali:

Christos Tsakalos, struttura generale di detenzione di Grevena [Geniko katastima kratisis Grevenon], 51 100 Grevena, Grecia

Gerasimos Tsakalos, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Damiano Bolano, prigione di Domokos [Filakes Domokou], 35 010 Domokos, Fthiotida, Grecia

Panagiotis Argirou, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Haris Hadjimihelakis, carcere giudiziario di Koridallos [Dikastikes filakes Koridallou], 18 110 Koridallos, Atene, Grecia

Giorgos Nikolopoulos, prigione giudiziaria di Komotini [Dikastiki filaki Komotinis], 69 100 Komotini, Grecia

Giorgos Polidoros, prigione di Corfù [Klisti filaki Kerkiras], 49 100 Corfù, Grecia

Olga Ekonomidou, struttura generale di detenzione di Eleonas-Tebe [Geniko katastima kratisis Eleona Thivon], 32 200 Tebe, Beozia, Grecia

Mihalis Nikolopoulos, prigione di Trikala [Klisti filaki Trikalon], 42 100 Trikala, Grecia

Per una comunicazione migliore e più diretta, sarà presto aperta una casella postale, che sarà pubblicata su IMC-Atene.

Compagni in solidarietà
Giovedi, 14 Luglio, 2011


Inoltre: Manifesto di solidarietà ai prigionieri politici da parte del gruppo Anarchica Hangout Utopia A.D. di Komotini, nel nord della Grecia

Nord Reno-Westfalia, Germania: L’azione di solidarietà per i compagni in Grecia

Gli striscioni recitano: “La tutela dell’ambiente dalla base ” e ” Solidarietà con i combattenti in Grecia “

Quest’anno Anarchistischer Funke (Scintilla Anarchica) e Schwarze Katze (Gatto Nero) hanno organizzato insieme  uno stand al Friedensfestival ( Festival della pace) a Iserlohn, che si svolge come  contro-evento al locale Schützenfest. La ‘ Festa dei tiratori’, che comprende una gara di tiro al bersaglio. Con due striscioni, abbiamo fatto percepire attentamente ai visitatori i problemi più significativi .

Soprattutto in Germania, la tutela ambientale sta vivendo un nuovo impulso attraverso il potente movimento anti-nucleare  e con le proteste contro il progetto Stoccarda-21 . Con il nostro striscione ‘La tutela dell’ambiente dalla base (dal basso)’  abbiamo voluto consapevolizzare le persone  che dovrebbero diventare attive loro stesse, piuttosto che avere fiducia dei politici.

Il secondo striscione riguarda i nostri compagni in Grecia che hanno lottato per mesi contro le dure misure di austerità imposte dal governo e dalla Troika. Poiché la maggior parte delle persone in Germania è totalmente accecata da rappresentazioni distorte fornite dai mass media circa la situazione in Grecia, abbiamo fatto conoscere Contra Info verso la quale ci siamo spesso legati, in modo che le persone possano farsi la propria opinione circa le lotte in Grecia.

Il tema della Grecia ha prodotto interessanti discussioni con i visitatori del nostro stand. Ci siamo resi conto ancora una volta che la maggior parte delle persone non sa che cosa è realmente accaduto in questo paese, e si sono lasciati prendere la mano dall’ odio incitato dai mass media. Dopo le discussioni, però, la gente comprendeva di piu’ riguardo le proteste in Grecia.

C’era inoltre un sacco di materiale informativo su molti altri argomenti, e anche biscotti vegani alla nocciola fatti in casa  che hanno apprezzato tutti.

Inoltre, una compilation (Zitatbox) di citazioni anarchiche è stata molto apprezzata, e molti hanno notato quanto le idee anarchiche siano in grado di soddisfare i loro ideali.

anarchistischer Funke

Lettera dall’arrestato C.K.

Lettera del ragazzo di 22 anni, che è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato arrestato con violenza da una squadra di polizia, mentre lasciava il concerto auto-organizzato dalla stazione radio libera 98 FM al Politecnico di Atene Venerdì, 8 luglio (dopo mezzanotte).

Il 14 luglio un giudice istruttore ha visitato l’ospedale di Erithros Stavros [Croce Rossa], dove C.K. è stato ricoverato, dopo esser stato ferocemente picchiato dai poliziotti il Venerdì, appena fuori dal Politecnico. Il giudice istruttore ha dichiarato che C.K. è “pericoloso per la sicurezza pubblica” e ha emesso la decisione per la sua carcerazione cautelare. Quando ha visto le gravi ferite di C.K., ha avuto l’audacia di dire che “i poliziotti non fanno queste cose” e non si è preoccupata di prendere ulteriori informazioni per quanto riguarda l’incidente.

C.K. è accusato di reato a causa della testimonianza di un poliziotto contro di lui. Noi chiediamo a tutti coloro che erano presenti durante il momento dell’arresto e il pestaggio, un’aiuto per testimoniare in questo caso.

“All’alba di Sabato, 9 luglio, mentre stavo lasciando il concerto al Politecnico (Atene) all’altezza di via Bouboulinas, sono stato improvvisamente attaccato da una squadra di polizia anti-sommossa (MAT), che si trovava in un vicolo vicino.

Una decina di uomini dell’unità di polizia anti-sommossa mi ha attaccato picchiandomi violentemente con i manganelli d ‘ordinanza, ma anche con pugni e calci. Mi picchiavano per lo più sulla testa e sulle costole con grande furia, molti di loro usando i manganelli dal lato di metallo e allo stesso tempo usavano frasi ingiuriose irripetibili.

Dopo pochi minuti, mentre ero sanguinante e in stato di semi-incoscienza mi hanno trascinato sul loro piu’ vicino furgone dove mi hanno lavato con acqua, etilene, alcol e qualsiasi tipo di liquido gli capitasse di avere intorno.

Intorno alle 03.45 dopo mezzanotte, sono stato trasferito al quartier generale della polizia. Anche se la mia situazione era davvero brutta, nessuno mi prestava attenzione. Chiedevo un medico, dicendo loro che avevo dolori ma mi hanno risposto che prima dovevano portare a termine le procedure. Mi hanno lasciato sanguinante in un corridoio con indifferenza, nella situazione sanitaria in cui mi trovavo, anche quando ho perso i sensi.

La mattina dopo mi hanno annunciato cheero stato arrestato con l’accusa che… avevo lanciato una Molotov contro la squadra di polizia.

Anche se ho avuto un trauma profondo e una ferita profonda alcuni centimetri al centro del cranio e emorragie in diverse parti del corpo, mi è stato rifiutato il trasferimento in un ospedale adducendo che prima sarei dovuto comparire davanti al procuratore. Dopo mi hanno trasferito al tribunale dove sono stato formalmente accusato di due crimini e due infrazioni (attentato, possesso di esplosivi, disturbo della quiete pubblica e insulti). Poi sono stato trasferito in ospedale.

Dal mio incontro con le forze di ‘sicurezza’, a parte le accuse e il rischio immediato di essere incarcerato temporaneamente, ho ricevuto in ‘dono gratuito’ una serie di lesioni fisiche. Più in particolare, ho subito una frattura al centro del cranio, un profondo taglio in testa che ha avuto bisogno di 9 punti di sutura, un dente rotto, tagli sulla pelle del viso e delle orecchie, la fratturea del gomito e della spalla, una profonda ferita alla gamba che ha avuto bisogno di 10 punti, lussazione del ginocchio, ferite multiple provocate dai forti colpi dei manganelli alle costole e alla schiena, che mi hanno causato un’insufficienza renale.

Sono ricoverati in ospedale sorvegliato da poliziotti che cercano di rendere il mio ricovero ancora più difficile. Sono arrivati al punto di vietare di spegnere l’illuminazione della stanza, richiedendo me e gli altri pazienti di dormire con la luce accesa.

Lo scandalo più grande è che nel documento legale che è stato creato, a parte le false accuse contro di me, non si fà un minimo accenno agli abusi che ho subito. C’è solo la dichiarazione di un poliziotto (nessuno del resto della squadra di polizia vuol mettersi nei guai testimoniando o perché non hanno notato nulla o perchè hanno paura di assumersi la propria responsabilità). L’unica cosa che questo poliziotto ha notato sono stato io mentre lanciavo una molotov e poi che venivo arrestato (tutto secondo la legalità).

Non so ancora se ci sono danni permanenti per la mia salute. Ciò che so per certo, è che volevano uccidermi.

Ecco alcune foto, del risultato del mio incontro con la polizia, chiedo a tutti coloro che hanno assistito all’attacco contro di me o ha qualche materiale fotografico di contattarmi al seguente indirizzo e-mail: solidarity_xk@yahoo.gr.

C.K.”

Fonte: athens.indymedia

Nicosia, Cipro: QUESTO È L’ESERCITO, QUESTO È IL CIMITERO

12-7/2011: Il testo che segue è ciò che è uscito dalla riunione odierna. Stampato in 1.000 copie e distribuito nelle strade del centro di Nicosia e durante la protesta che ha avuto luogo nella Piazza Eleftherias dopo l’esplosione nella base navale.

Le tombe dei soldati greci e ciprioti che sono stati uccisi nel 1974; cimitero militare di Tymvos Macedonitissas nella capitale divisa di Nicosia (luglio 2010)

La mattina di Lunedi, 11 luglio, una forte esplosione nella base navale “Evangelos Florakis” ha causato la morte di 6 vigili del fuoco, 2 soldati (marinai) e ne haferiti molti altri. L’esplosione è il risultato della negligenza criminale delle “competenti”  autorità che erano a conoscenza del problema. Hanno scelto di non fare niente, sembra per evitare alcune spese per le misure di sicurezza. Comunque, avendo scatenato un’incredibile caccia alle streghe contro i ribelli, erano troppo occupati per poter affrontare il piccolo problema di un’imminente incidente mortale. Questo disprezzo per la vita umana non è una novità in questo mondo. Lo si incontra ogni giorno a scuola, nell’esercito [ci sono ancora 2 anni di servizio militare obbligatorio a Cipro per tutti i giovani], al lavoro – in tutto il mondo. L’esplosione nella base navale e’ stata una concentrazione di questi concetti in questo tempo assassino. Il degrado della vita e della dignità umana è profondamente intrecciato con il senso del militarismo  della macchina militare.

L’esercito è un’istituzione costruita per uccidere, sia in guerra o sulle frontiere o nelle “missioni di pace” (vedi Iraq, Bosnia, ecc.) Non solo uccide la gente, ma attraverso l’imposizione del nazionalismo, della gerarchia e la rigida disciplina, la manipola e ne uccide le coscienze. Come studenti non possiamo che vederla come una continuazione del lavaggio del cervello fattoci nelle scuole. Un tentativo di formaci secondo i propri standard al fine di diventare schiavi obbedienti del sistema e del potere.

Un riferimento al passato criminale dell’esercito cipriota merita di essere fatto, (dopo di che è per lo meno ipocrita e contraddittorio pensare che solo ora sia negativo). A Cipro vi è una lunga lista di suicidi di militari (a parte i problemi psicologici causati ai soldati) e “incidenti”, l’intreccio e la collaborazione con la giunta militare (Grecia ’67 – ’73) e la partecipazione al colpo di Stato del ’74, con conseguenze tragiche. Questo per quanto riguarda la Guardia Nazionale. Ma a Cipro c’è un teatro dell’assurdo, poiché non abbiamo né uno né due, ma sei eserciti! E / K – (greco-cipriota), ELDYK, (forze dell’esercito greco) TOURDYK, (forze dell’esercito turco) le Nazioni Unite e la NATO – basi britanniche).

Sei forze armate su una piccola isola! Perché? Perché i militari sono parte integrante di un sistema gerarchico, d’imposizione e di oppressione, sfruttamento e controllo sociale. A Cipro, gli eserciti hanno un ruolo molto importante nella promozione e nella perpetuazione dell’ odio etnico e delle divisioni nell’interesse del potere, il quale trae profitto alle spalle della società, con il pretesto della questione cipriota.

“Alcuni vogliono farmi passare per l’esercito con la forza e di farmi uccidere i loro nemici con la forza – SKAPOULA”

E a tutti coloro che chiedono dimissioni e congetturano richieste, noi diciamo che una tale logica è semplicemente un modo per manipolare le reazioni della gente e impedire le loro rivendicazioni verso il governo. È necessario sfatare l’illusione che un’amministrazione diversa darebbe un risultato diverso. Non dare la colpa solo ad alcuni singoli ministri mentre gli altri sarebbero “responsabili” ma incolpare l’intero sistema  Stato, e tutti i concetti che lo sostengono. La percezione e’ che si mettono i soldi al di sopra della vita umana, si preservano le divisioni nazionali e la follia militare e si sostiene l’incredibile cannibalismo  imposto dalle forze armate in uniforme in tutto il mondo. La nostra unica speranza risiede nella resistenza contro qualsiasi macchina militare in qualsiasi potere per un mondo libero senza frontiere, senza eserciti, senza questo disgustoso disprezzo per la vita umana.

NON ASSERVITI A NESSUNA MACCHINA ASSASSINA
ABBASSO TUTTI GLI ESERCITI

P.S. Mandiamo la nostra solidarietà alle reclute e a coloro che sono costretti a subire le brutalità e le imposizioni autoritarie dell’esercito. Nessun ostaggio nelle mani dello Stato armato!

Gruppo Studentesco SKAPOULA (FUGA)
skapoula.espivblogs.netskapoula@espiv.net

fonte e testo originale

Halandri, nel nord di Atene: Intervento degli anarchici in un teatro comunale all’aperto

Venerdì sera, 8 luglio, i compagni dello squat Prapopoulou sono intervenuti con una duplice iniziativa durante un concerto estivo nel Teatro Rematia (Evripidio).

Una tavolo con materiale di controinformazione è stato allestito per circa tre ore all’ingresso del teatro, mentre a molte persone è stato fatto l’invito a entrare al concerto senza pagare. L’intervento degli squatters è stato ben accolto, ed è stato raccolto un aiuto economico, anche se ci sono stati dei piccoli battibecchi con gli organizzatori del concerto e con gli agenti municipali che hanno tentato di impedire l’intervento.

“Riappropriazione dello spazio pubblico, contro la commercializzazione” e “Ιl terrorismo di Stato non passerà-sostegno attivo verso gli arrestati del 28-29 giugno” erano i due temi principali del comunicato che è stato distribuito e letto da un microfono al pubblico all’inizio del concerto.

Da un lato, i compagni dello squat Prapopoulou hanno manifestato la loro opposizione di fatto verso la politica di gestione, la chiusura con una recinzione e le tariffe d’ingresso che si applicano nei confronti di questo teatro comunale all’aperto, che si trova nel paesaggio naturale di Rematia (“Flusso”).

Hanno inoltre preso posizione contro la commercializzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, nel contesto attuale di un attacco sempre più duro verso la società da parte dello Stato e dei capitalisti.

Dall’altro lato, il loro intervento era volto alla contro-informazione riguardante la brutale repressione durante lo sciopero generale di 48 ore del 28-29 giugno. Gli squatter hanno informato le persone sulle esorbitanti sanzioni comminate  agli arrestati delle manifestazioni.

Sono state fatte girare scatole per raccogliere aiuti finanziari col fine di aumentare la somma necessaria a pagare la cauzione. Hanno anche parlato della necessità di una concreta solidarietà con coloro che resistono nelle vie e nelle piazze.

fonte: athens.indymedia, protovouliaxalandriou

Petralona, Atene: Manifestazione in solidarietà con gli arrestati del 28-29 giugno

Martedì, 5 luglio, una manifestazione di più di 150 persone in solidarietà verso gli arrestati durante le manifestazioni dello sciopero generale del 28-29 giugno ha avuto luogo a Petralona, vicino al centro di Atene.

La manifestazione è stata indetta dall’Assemblea popolare dei quartieri Petralona-Koukaki-Thissio.

I residenti hanno marciato attraverso molte vie di Petralona Alta/Petralona Bassa (il quartiere è diviso in due parti dalla linea della metropolitana).

Slogan militanti sono stati cantati, come ad esempio:

– “Tutti per le strade e nelle piazze – Assemblee popolari in ogni quartiere”

– “Se non resistiamo in tutti i quartieri, le città in cui viviamo diventeranno prigioni moderne”

– “Calci e pugni ad ogni giudice – La giustizia è una questione di classe”

– “La solidarietà è l’arma della gente – La guerra contro la guerra dei padroni”

– “Né in Petralona né ovunque – Colpisci i fascisti in ogni quartiere”

– “Armatevi gente – Ora o mai più”.

Quando la dimostrazione ha raggiunto gli uffici locali del partito di governo, il PASOK, in Via pagherò,i manifestanti hanno scritto slogan sulla facciata e deturpato i simboli con dei graffiti. Un gruppo multirazziale di ragazzi con bici e skateboard ha dato il via all’azione.

Una nuova assemblea popolare si è tenuta la sera di Giovedi, 7 luglio, all’esterno della stazione della metropolitana di Petralona (dal lato della strada pedonale di Petralona Bassa).

Fonte: sinoikiesfilopappou, athens.indymedia

Strasburgo: Azione di solidarietà contro il Consolato Greco

Esistono gli arrabbiati, esistono gli insorti

Rivendichiamo l’azione che ha avuto luogo presso il Consolato Greco a Strasburgo in Viale dei Vosgi. Lo abbiamo coperto di vernice rossa, rosso come il sangue che fa scorrere la repressione di stato contro il popolo ribelle in Grecia, al quale esprimiamo la nostra assoluta e incondizionata solidarietà. Al momento circa 100 annunci sono partiti con il seguente testo condiviso:

Solidarietà verso il popolo ribelle e tutti i rivoluzionari

In Grecia, come altrove, l’orrore del sistema repressivo va di pari passo con gli attacchi predatori del Capitale.

La disoccupazione, l’insicurezza, la miseria e la sopravvivenza quotidiana del popolo greco avrà risposta attraverso l’esproprio, un movimento “Non pago” per le occupazioni di edifici pubblici, conflitti, scioperi violenti, assemblee popolari di coesione e auto-organizzazione.

La rivolta sociale, popolare e diffusa, è stata lanciata nel giugno 2011 attraverso l’occupazione degli edifici delle prefetture e dei municipi, mentre la polizia e il potere hanno continuato con incursioni, arresti, attacchi e linciaggi, la sanguinosa repressione in combutta con i militanti fascisti.

Questa ribellione è anche la nostra.

Resistenza contro questo sistema di morte e pronto al collasso che ci vuole spingere verso la caduta.

Qui come ovunque,
morte a ogni potere,
viva la rivoluzione

Gruppo Mary Read – 1 luglio 2011

Fonte: juralib.noblogs.org

Richiesta urgente di soldi per gli arrestati dello sciopero generale del 28-29 giugno

Le persone arrestate durante le manifestazioni dello sciopero generale del 28 e 29 giugno hanno bisogno del nostro sostegno.

È urgente che 3.000 euro siano raccolti per un singolo manifestante, in modo che non vada in galera. I soldi verranno raccolti fino a giovedi sera, 7 luglio. Un’ iniziativa in solidarietà con i manifestanti arrestati, e’ un appello a tutti per il sostegno finanziario. È possibile contattare direttamente l’iniziativa a solidaridad2829@yahoo.gr.

È possibile anche offrire denaro per la cauzione tramite il conto paypal Occupied London (occupiedlondon@riseup.net) – se lo fate, vi preghiamo di inviare anche una e-mail a l’iniziativa di solidarietà all’indirizzo di cui sopra.

fonte: http://www.occupiedlondon.org/blog

Oggi (4/7) tutti gli arrestati della dimostrazione del 29 giugno sono stati rilasciati con condizioni restrittive. A un dimostrante che è accusato di crimini, è stato ordinato di pagare 70.000 euro come cauzione! Vi è una super-urgente necessità di trovare questa enorme cauzione entro lunedi, 11 luglio; altrimenti, il nostro compagno sarà rinchiuso in prigione.

Atene: Aggiornamento riguardo gli arrestati tra i manifestanti della 48ore di sciopero

Sei degli arrestati durante la manifestazione del 28 giugno che sono stati incriminati, compariranno davanti al pubblico ministero venerdì 1 luglio.

I 17 arrestati il 29 giugno rimangono in stato di custodia cautelare. Giovedì mattina (30/6) sono stati trasferiti al tribunale di Evelpidon per comparire davanti ai giudici. Circa 100 persone, in solidarietà con gli arrestati, erano lì riuniti e sono stati attaccati da quattro squadre di polizia. Almeno 4 degli arrestati compariranno davanti al giudice venerdì 1 luglio, gli altri saranno giudicati lunedì 4 luglio.

Presidio di solidarietà presso i tribunali di Evelpidon
Venerdì 1/7: ore 9.00 / 12.00 (Edifici 7 e 9)
Lunedi 4/7: ore 9.00 (Edificio 9)

RILASCIO IMMEDIATO DI TUTTI GLI OSTAGGI DELLO STATO!
LA LOTTA PER LA DIGNITA’ E LIBERTA’ NON PUO’ ESSERE SOPPRESSA!

Saluto rivoluzionario a tutti i compagni all’ estero che sostengono la lotta in Grecia. SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA.

Mercoledì 29 giugno: Aggiornamenti costanti

Secondo giorno dello sciopero generale nazionale

Appello urgente per i documenti (foto / video) di scontri, al fine di dimostrare l’innocenza dei manifestanti arrestati e per esporre la brutalità della repressione dello Stato.

Tutte le informazioni pertinenti dovrebbero essere inviate ad Atene IMC: imc-athens-editorial@lists.indymedia.org


Video del 29 giugno

01.20 GMT+2 Assemblea in corso nel municipio occupato di Chania, Creta.

24.40 GMT+2 L’assemblea in Monastiraki ha deciso di marciare nel centro. Un corteo di circa 500 persone si svolgera’ nelle aree centrali di Thissio e Gazi. Alcune persone di questo corteo hanno poi raggiunto Syntagma dove si sono unite alle poche persone che erano rimaste li’.

23.00-24.00 GMT+2 Aggiornamenti dalle province
Thessaloniki: Una manifestazione di circa 6.000 persone si è mossa attraverso le vie della città in direzione del municipio con il fine di occuparlo. La dimostrazione è anche passata di fronte gli uffici parlamentari ‘. Al momento le persone sono riunite davanti al municipio, mentre squadre di polizia sono schierate nelle strade sopra il municipio.
Kozani, nord della Grecia: L’occupazione della Camera del Lavoro della città continua.
Patra: Un’assemblea popolare aperta è in corso.
Isola di Chios: Il municipio è stato occupato dai dimostranti.
Mytilini, isola di Lesvos:Un appello per una pubblica assemblea con microfono e un raduno in Piazza Sapfous è stato fatto prima.

23.30 GMT+2 La polizia antisommossa è stata allertata anche per i prossimi giorni con avviso di massima allerta.

23.00 GMT+2 Exarchia: 100-150 poliziotti motociclisti della squadra DELTA sono apparsi in via Asklipiou e sono allineati nelle strade circostanti, in gruppi di 4-5.

Ca. 23.00 GMT+2 Kozani, nord della Grecia: L’assemblea della Camera del Lavoro occupata ha deciso di continuare l’occupazione, c’è una richiesta per un’assemblea aperta alle 5 di domani pomeriggio.

22.30-23.00 GMT+2 E’ un po ‘più calma la situazione in Syntagma. Molte persone sono all’interno della stazione della metropolitana; fuori sono in corso scontri minori. Gas lacrimogeni contro il Centro Medico nella parte bassa della piazza.

22.46 GMT+2 Heraklion, Creta: L’assemblea popolare aperta di Piazza Eleftheria ha deciso e realizzato una dimostrazione di 700 persone in solidarietà con gli arrestati di Atene e contro lo Stato di polizia e la repressione di piazza Syntagma.

22.30 GMT+2 Nonostante il livello profondo della violenza di stato ad Atene oggi,in migliaia rimangono nelle strade e dentro Piazza Syntagma, resistendo. Un ‘assemblea è in corso a Piazza Monastiraki, mentre una barricata è appena stata eretta nella via Filellinon. Ci sono diversi blocchi della polizia in vari punti della città. Dal primo mattino di oggi, c’è una vera guerra chimica in corso contro il popolo. Le squadre di polizia motorizzata DIAS e DELTA hanno aggredito e picchiato centinaia di manifestanti intorno la via Ermou, hanno fatto irruzione in locali universitari e persino nei ristoranti picchiando turisti e manifestanti. Per la prima volta in assoluto, il lussuoso King George Hotel in Piazza Syntagma è stato evacuato.

22.00 GMT+2 La tensione si è spostata a Exarchia. All’inizio di Via Bouboulinas rivoltosi hanno attaccato un furgone della polizia anti-sommossa. Le squadre hanno sparato gas lacrimogeni e poi una caccia all’uomo è seguita nella via Tositsa; un nuovo attacco con cocktail Molotov contro le squadre di polizia che si trovano alle spalle del Museo.

21.30 GMT+2 La stazione di polizia di Exarchia e due jeep della polizia in via Tositsa sono stati attaccati come rappresaglia verso l’ondata di violenza di stato odierna.

21.00 GMT+2 Le persone si stanno radunando a piazza Monastiraki, in risposta alla chiamata incontro che era stato annunciato in precedenza al fine di coordinare le azioni di auto organizzazione. Le ultime notizia ci danno presenti circa 600-700 persone. Quasi allo stesso tempo, moto delle forze di polizia DELTA e DIAS hanno circondato la fermata della metropolitana Akropolis e inseguito persone anche all’interno di negozi e caffè. Poi hanno attraversato la via pedonale Aeropagitou senza esitare a sparare gas lacrimogeni contro i passanti.

20.30 GMT+2 molti fronti di scontri in tutta la città; barricate di fronte al re Giorgio Ηotel e la maggior parte delle strade intorno a piazza Syntagma. I cittadini rispondendo alle ripetute richieste di aiuto hanno iniziato a unirsi per le strade e, al tempo stesso,alcuni poliziotti hanno bloccato anche un’ambulanza che stava raggiungendo i manifestanti feriti.La brutalità della polizia continua. Poco fa’, sul lato inferiore del quadrato, i maiali in uniforme hanno arrestato un giovane e molti di loro lo hanno picchiato ferocemente mostrando poi il segno V di fronte i manifestanti che avevano cercato di impedire l’arresto.

20.15 GMT+2 I MAT attaccano il perimetro della piazza.

20.00 GMT+2 Il centro medico auto-organizzato allestito nella stazione della metropolitana di piazza Syntagma ha aiutato più di 500 persone ferite o con gravi problemi respiratori. L’ospedale generale Gennimatas di Atene ad oggi ha avuto 80-100 manifestanti feriti, mentre 170 manifestanti hanno visitato l’ospedale di Evangelismos fino alle 17.00.

19.55 GMT+2 Appello urgente per l’assistenza medica dai medici a Syntagma. Vi è la necessità per maschere, farmaci antiacidi, coperte e ossigeno. Continue reading Mercoledì 29 giugno: Aggiornamenti costanti

Martedì 28 giugno: Aggiornamenti costanti

Primo giorno dello sciopero generale nazionale

24.00 GMT+2 Il centro di Atene è diventato un campo di battaglia. Le eprsone restano ancora nelle strede nonostante l’uso senza sosta di lacrimogeni e i feroci attacchi della polizia, che hanno raggiunto il culmine durante la notte. I manifestanti hanno urgente bisogno di cure; quelli che abbandonano le strade lo fanno solo perché stremati, nessuno per paura. TUtto il giorno ci sono stati chiari ordini dal regime di liberare l’area di Syntagma, attraverso i superpoteri delle forze di repressione e una forte presenza di agenti i borghese. Sono stati chiamati anche poliziotti dalla provincia. Ci si dovrebbe ricordare ceh domani alle 14 il parlamento voterà, così ai manifestanti è chiesto di inondare Syntagma già dalla mattina presto in modo da circondare il parlamento. Si aspettano molti scioperi di solidarietà  con il primo treno da Thessaloniki.

23.50 GMT+2 Pochi miunti fa, la polizia ha assediato Stadiou Street e soffocato le persone con quintali di lacrimogeni. Nella parte bassa di Syntagma sono stata alzate barricate. I manifestanti resistano nonostante il loro enorme sforzo. In tutta la zona si sentono cori Polizia, maiali, assassini.

23.39 GMT+2 Dopo 3 ore di detenzione, i detenuti sono stati trasferiti dalla centrale di polizia di Atene per altre sei ore. Tutti i 20 imprigionamenti sono divetanti arresti. Tutte le persone in solidarietà stanno chiamando un concetramento domani 29 Giugno alle 10 fuori il tribunale di Evelpidon Street. Tra gli altri una donna di 56 anni è stata arrestata nelle ore precedenti a Syntagma.

23.30 GMT+2 Anche ora ci sono continui duri scontri. Senza sosta i medici accorrono in aiuto dei numerosi manifestanti feriti, trasportandoli all0esterno del Hotel Grande Bretagne

23.17 GMT+2 Il dissenzo è generalizzato; ci sono persone che lanciano pietre alla polizia nel centro di Atene. Su Stadiou Street la polizia sta attaccando i manifestanti, e gli scontri continuano ancora a Syntagma. Squadre di poilzia sono schierate su Filellionon street e sulle strade adiacenti. Ci sono almeno 5-6 unità di polizia fuori la Chiesa Russa vicino Syntagma. Allo Zappeion ci sono centinaia di unità di motociclisti Delta. All’incrocio tra le strede Ardittou e Vouliagmenis, vicino al Primo Cimitero di Atene, ci sono dozzine di poliziotti in motocicletta.

23.15 GMT+2 Un’enorme folla di persone stanotte a Syntagma, molte volte più grande del numero di persone dello sciopero generale di stamattina. Scontri tra la polizia e i manifestanti ha causato l’interruzione del concerto. Sono state lanciate granate stordenti e lacrimogeni ad altezza uomo sui manifestanti.

22.55 GMT+2 Ad Atene continuano gli scontri su larga scala. Le persone continuano a lottare nonostante la brutale repressione.

22.35 GMT+2 La polizia carica le persone su Amalias Street, di fronte il parlamento; almeno un arresto. Il concerto e’ stato interrotto. La gente lacia pietre contro le suqadre di polizia.

22.20 GMT+2 Syntagma: Il concerto continua. Per un po’ di tempo le persone le persone hanno acceso falò in diversi punti per smorzare gli effetti delle sostanze chimiche.

21.24 GMT+2 Sono iniziati di nuovo gli scontri tra le persone accorse nella piazza e la polizia. Streaming in diretta da Syntagma qui.

21.10 GMT+2 La polizia ha tentanto invano di sgombrare la piazza Syntagma. Le persone stanno difendendo la piazza.

21.00 GMT+2 Scontri nella strada fuori l’Hotel Grande Bretagne. Ampio uso di lacrimogeni e granate stordenti.

20.35 GMT+2 Una lunga colonna di unità in motocicletta e’ appena arrivata a Syntagma da Thessaloniki.

19.50 GMT+2 Syntagma: Le squadre di polizia caricano di fronte il parlamento con il pretesto del lancio di bottiglie d’acqua di plastica. Le persone accorse si stanno riaggruppando e contrattacano: quasi a mani nude si stanno lanciando contro i poliziotti, facendoli arretrare e mettendoli dall’altra parte delle 4 fila di binari; riconquistando la posizione di fronte all’Unknown Soldier Monument. C’è un continuo flusso di persone che accorre nella piazza Syntagma. Continue reading Martedì 28 giugno: Aggiornamenti costanti

Le ultime ore di Pompei (pensieri da Syntagma)

Syntagma, Atene, 15 Giugno 2011. Come trascrivere in parole quello che abbiamo vissuto in questa piazza nell’arco di un solo giorno?

Una società in uno spettacolare fermeto; le persone più impensabili sono state portate nelle strade. L’assemblea popolare della piazza aveva individuato Syntagma  per essere l’epicentro del tetativo di oggi di barricare il parlamento. E’ stata anche il punto focale dello sciopero generale. Attualmente sembra lo scenario di mondi in combutta: l’ingenuità del pacifismo, la smania della violenza contro la polizia. E intorno a queste collusioni, una miriade di altre…

Oggi a Syntagma abbiamo cacciato i Neonazisti del “Golden Dawn” (Chrisi augi) che avevano avuto la faccia tosta di presentarsi allo sciopero generale. Abbiamo visto gli scontri dei manifestanti con la polizia nell’angolo a sud-est della piazza (per un tempo incredibilmente lungo) seguito da un incredibile, ma solo momentaneo, sgombero delle migliaia di persone dalla loro piazza. Le persone sono state calpestate sopra le tende, asfissiate da lacrimogeni come formiche, svenimenti ovunque.

Dalla volta che la polizia in motocicletta della squadra Delta provò ad entrare nel gioco, le persone impararno le regole di questo gioco e li hanno cacciati fuori. Dodici ore di botte quasi ininterrotte, lanci di lacrimogeni, corse, scontri. In queste dodici ore Syntagma ha compresso e messo a nudo gli schemi senza logica nei quali le azioni delle persone sono state messe spalle al muro da questo ordine sociale. Un ordine sociale che sta vacillando, un’autorità in perdita, non più capace di gestire il suo popolo. Un regime che è crollato qualche tempo fa, poggiandosi solo sulla falsa credenza di una qualche unità nazionale immaginaria, che prova un cambiamento tecnico per allungare i suoi giorni.

Come possiamo credere questo? Le centinaia di migliaia di persone che si trovavano in Atene oggi, già sappiamo: Syntagma era una tempesta, siamo in attesa del tuono.

IMC Napoli / Fonte: occupiedlondon

Occupazioni della sede della prefettura in Chania (Creta) e del municipio di Serres (nord della Grecia)

Aggiornamento, 17 giugno: Entrambe le occupazioni sono finiti dopo le decisioni di assemblee. Una demo in solidarietà con i manifestanti arrestati del 15 giugno e contro la violenza di Stato è stato chiamato per il 17 giugno, alle ore 20.00 in piazza Eleftherias, a Serres.

Occupazioni e solidarietá con gli arresti degli ultimi giorni

Ieri, 15 giugno, l’assemblea popolare di piazza Agora in Chania ha deciso di continuare l’occupazione dela sede della prefettura. Nel loro comunicato la persone chiedono l’immediato rilascio di tutti gli arrestati nella manifestazione di ieri in Atene e dei manifestanti arrestati e imprigionati dopo lo sciopero generale dell’11 maggio. Hanno anche chiamato uno sciopero per il 16 giungo, alle ore 10:00 in piazza Agora.

Allo stesso modo, l’assemblea popolare di piazza Eleftherias in Serres ha cediso di continuare l’occupazione del Municipio, denunciando le politiche governative e la repressione della polizia e dimostrando solidarietá con tutti coloro che hanno deciso di scendere nelle strade. Una nuova assemblea popolare si terrá oggi alle 20:00 nel Municipio occupato.

IMC Napoli

15 giugno: Sciopero generale – Blocco del parlamento greco

L’assemblea popolare di Piazza Syntagma invita al blocco del parlamento
Il nuovo accordo del FMI non deve passare

Sul 11 giugno l’assemblea popolare di Piazza Syntagma ha annunciato l’invito al blocco del parlamento greco in vista del voto sul cosiddetto accordo di medio termine tra il governo greco e la troika (FMI/BCE/UE). Il nuovo accordo prevede selvaggi aumenti fiscali, l’ulteriore drastica riduzione dei salari e delle pensioni e il licenziamento di circa altri 100.000 dipendenti pubblici nei prossimi anni.

Il 15 giugno, data di sciopero generale, si prepara a diventare una fondamentale possibilità di bloccare la carica in avanti del neoliberismo nella Grecia.

più informazioni: IMC Napoli

Grecia: Urgente chiamata di solidarietà internazionale!

Compagni,

Lo scopo di questo comunicato è quello di informarvi brevemente su quanto sta avvenendo recentemente nella Grecia e di richiamare la solidarietà di tutti gli anarchici del mondo.

La Grecia è ad un punto di svolta e molti cambiamenti critici stanno avendo luogo nella società, sia a livello politico che economico. La disintegrazione e scioglimento, di quello che fino ad oggi era il dominante modello di potere e sfruttamento, è più che evidente e definisce ciò che viene comunemente chiamata “crisi”.

Quello che stiamo vivendo ora è il fallimento totale di un sistema che non è più in grado di garantirsi il consenso sociale e, di conseguenza, impegnato in un attacco frontale al dissenso, incondizionato e senza alcun pretesto.

All’ inizio di questa condizione chiamata “crisi”, l’ attacco è avvenuto in termini materi: la svalutazione del lavoro e la sua “flessibilità”, la riduzione orizzontale dei salari, l’ istituzionalizzazione della precarietà, l’ aumento del costo della vita, l’ aumento delle tasse e i tagli ai servizi sociali. E allo stesso tempo, la vendita di beni pubblici ai privati, le aste, la più che diffusa presenza della polizia nelle strade, l’ inizio dell’ aumento della disoccupazione…

Inoltre si è scatenato anche un attacco senza precedenti con mezzi di comunicazione utilizzati come propaganda. I mass media , controllati dallo Stato e dal Capitale, iniettano panico nell’opinione pubblica delineando scenari catastrofici… “Se la Troika (ovvero Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Governo) non approva la prossima rata del prestito, cadremo a pezzi..”. Così il meccanismo comunicativo del Potere riesce sempre a confondere le acque e mantenere uno stato di terrore, garantendosi la paralisi della società attraverso l’ estorsione.

Tuttavia, per una parte della società greca e il proletariato, la resistenza non si è mai fermata. Quando vengono indetti scioperi generali, il popolo cerca, su diversi livelli, di resistere attivamente ed esprime la volontà di combattere contro le condizioni imposte dallo Stato e dal Capitale. Continue reading Grecia: Urgente chiamata di solidarietà internazionale!