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Lipsia, Germania: Vernice alla CDU, alla comunità della Chiesa Evangelicale Libera e studio legale

6 marzo 2018

Rivendicazione degli attacchi all’ufficio parlamentare regionale CDU, alla comunità della Chiesa Libera Evangelicale e allo studio legale Ulbrich & Mandic

Giorno di lotta femminista è ogni giorno – non solo l’8 marzo!
Poiché i meccanismi d’oppressione tipo il patriarcato e la violenza che emana, alla quale anzitutto le donne ma anche tutte le altre presone sono esposte, portano alle sofferenze più varie in tutto il mondo.
Le condizioni patriarcali sono lungi dall’essere storia! Tutt’al contrario: Sono onnipresenti e attraversano tutta la società. Che sia il lavoro salariato, l’università, la scuola, dentro le proprie famiglie o nelle amicizie. Anche se differiscono nelle loro forme e nella loro intensità: Femminicidi, stupri, stupidi approcci, un’idea conservatrice della famiglia, le classiche attribuzioni dei ruoli, per fare solo alcun esempi. Altre sono nettamente più sottili e difficili da percepire pur non rendendoli più innocui.

Da molto presto in poi le persone sono esposte a questa discriminazione, con conseguenze fatali per la loro crescita personale. E tutti i tentativi di superamento di questa logica da genere binario e da norma eterosessuale sono socialmente stigmatizzate.
Ecco perché secondo noi a maggior ragione si tratta di affrontare coerentemente i rapporti dominanti, uguale se il patriarcato, lo Stato e il capitale oppure i rapporti personali che riproducono l’oppressione sociale.

Ma gli attori attaccati l’altra notte non sono solo i prodotti di una società totalmente patriarcale, bensì portano avanti attivamente l’antifemminismo e i relativi rafforzamenti delle idee sui ruoli reazionari e di attribuzioni di genere.
Mentre i “democristiani per la vita” organizzati nella CDU e la comunità della Chiesa Libera Evangelicale Jacobstraße Leipzig come parte del gruppo di lavoro delle comunità affratellate ogni anno mobilitano di nuovo per andare ad Annaberg-Buchholz, vale a dire Berlino, per portare in strada la loro propaganda antiabortista, con cui vogliono rifiutarci il diritto all’autodeterminazione. Questi attori rafforzano le basi che da un lato criminalizzano l’aborto e costringono le donne a certificare la propria capacità d’intendere e di volere per poter decidere sul proprio corpo senza commettere reato e dall’altro condannano a sanzioni il personale medico che informa sulle interruzioni di gravidanza.

Così anche l’AfD è decisamente responsabile per il ritorno conservatore e antifemminista di questa società. Accelera la stabilizzazione dei tradizionali ruoli di genere e diffama tutte le forme di vita che non corrispondono alle proprie idee.
Roland Ulbrich e Dubravko Mandic condividono uno studio legale nella Leibnizstraße a Lipsia e, inoltre, da membri AfD lavorano attivamente per collegarsi in rete con altri gruppi di destra come il movimento identitario, la rete “Un percento per la Germania” e con associazioni studentesche locali. Questi parlano sì volentieri delle vittime di violenza sessuale, ma solo di quelle tedesche e poi le strumentalizzano per il l’aizzamento razzista. Non vogliamo che si parli a nostro nome. A maggior ragione non, quando l’immagine sociale è del tipo che assegna alla donna tuttora i ruoli del lavoro di riproduzione come l’educazione dex figlx, la cura emotiva della famiglia e dex amicx, le attività casalinghe, servizi sessuali ax partner ecc. Lavoro di riproduzione che come impegno multiplo normalizzato è attribuito alle donne e solo rarissimamente è salariato. Si deve contrastare quest’ideologia che non opprime solo le donne ma è ostile anche alle identità trans e a altre inter-identità e che discrimina le persone di colore e quelle che sono viste come non tedesche. E noi concepiamo quest’ideologia come gioco di squadra delle più varie forme di discriminazione come il sessismo, il razzismo, l’ostilità ax trans ecc. che devono anche essere chiaramente definite come tali.

Lottiamo per una società liberata dove nessunx domina sux altrx. Sono tanti i fronti con i quali confrontarci, ma una cosa ci è chiara: finché nel mondo sono sistematicamente oppresse le donne, ci sarà anche altra oppressione. La liberazione delle donne deve essere collettiva e universale e non sarà per noi mai oggetto di trattative!
In questo senso: Durante l’8 marzo tuttx in strada, uguale se a Chemniz, Magdeburg, Erfurt o altrove!
Il 16 giugno dopo Annaberg-Buchholz rovinare il giorno ax fondamentalistx e ax destrx!

Per una prassi emancipatrice – femminismo o botte!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice a casa dell’Unionbuster (anti-sindacalista militante…) Helmut Naujoks

11 marzo 2018

Azione contro l’avvocato dei padroni: Helmut Naujoks, Elbchaussee 83.

Elbchaussee, Elbchaussee, perché sempre di nuovo Elbchaussee? Alcune riflessioni sul Blackblock del 07/07/2017/G20 o perché è necessario che intervengano continuamente grandi o piccoli black block in questa strada.

La mattina del 07/07/2017, durante il vertice G20, varie centinaia di compas incappucciatx di nero sfilarono sulla Elbchaussee. (secondo gli sbirri, media e abitanti spuntarono all’altezza del numero 80 / angolo Donnerspark e sfilarono fino alla zona commerciale di Altona Grosse Bergstrasse). La versione dei media che questo gruppo si sarebbe mosso arbitrariamente, senza ritegno e qualunquista è falsa. Il black block sul suo percorso distrusse le facciate a piano terra di sette banche, spaccava i vetri a delle rappresentanze consolari nella n. 54, l’entrata del quartiere di lusso n. 23, di varie immobiliari (tra cui la filiale di von Poll EZB 2015, famigerata a partire dall’azione a Francoforte in occasione dell’apertura), dozzine di finestre del comune di Altona e di una cassa malati privata e alfine distruggeva delle filiali di catene discount nella zona commerciale (tra cui una filiale della catena di drogherie Budnikowsky, i cui negozi in furono saccheggiati nella Schanze. Solo che, purtroppo, il riccone e capo senior Cord Woehlke che osservava la situazione in loco non s’è preso nessuna botta sul muso). Alfine fu fatta a pezzi anche la facciata del grande magazzino IKEA, uno dei campioni della ristrutturazione. Durante la sfilata è stato attaccato il distretto della polizia federale alla stazione di Altona, un furgone della polizia spuntato in solitaria se la svignava subito a manetta, lo stesso fece un elicottero preso di mira dai razzi.

Probabilmente ad Amburgo nel nostro ambiente negli ultimi decenni era la demo di cocci più fragorosa. Tante, tante centinaia di vetri andarono a pezzi. Purtroppo furono incendiate anche alcune auto di classe bassa e media e rotti alcuni vetri di case private. Inoltre due o tre negozi “minori” furono fatti a pezzi, stessa sorte toccava anche al finestrino di un bus pubblico che passava per caso. Queste azioni non son state di nostra scelta e con zelo furono usate per la denuncia. Ma se questo black block fosse stato furibondo e distruttivo tipo hooligan, cioè distruggendo per distruggere, il quartiere sarebbe rimasto irriconoscibile poiché durava dai 20 ai 30 minuti prima d’un intervento rilevante degli sbirri.

Ma questo Black Block sfilava appunto sulla Elbchaussee e non attraverso l’Osdorfer Born, Steilshoop o Mümmelmannsberg, e presumibilmente non solo per riflessioni tattiche. Poiché in questa strada vivono scarsi duecento manciate di multimilionarx. Qui alla Elbchaussee negli anni passati ci furono delle azioni contro una star tra gli architetti, Gerkan (numero di casa 137), contro il proprietario dell’impresa Krueger (n.141), l’armatore e finanziatore Edler (n.133), contro Blohm e Voss vale a dire il capo della TKMS (TyssenKrupp Marine Systems) Aly (n.146), contro l’ex boss RWE Grossmann (n.189) e in una via laterale della Elbchaussee nella de Bost contro il presidente bancario Peters.

La lotta “contro la città dei ricchi” era una delle linee lungo le quali si svolgeva la mobilitazione contro il G20 (tra l’altro interventi contro Grossmann, Peters, Porsche Zentrum Eidelstedt).

La sfilata sulla Elbchaussee era anche intesa come dichiarazione di guerra. Dopo le azioni alla vigilia del G20 e alle demo con tanti cocci nelle strade commerciali della Waitzstrasse e Osterstrasse la notte prima come anche per le immagini provenienti da Ottensen/Altona, i proprietari d’esercizi nel raffinato Eppendorf a Blankenese iniziarono a barricare i propri negozi. Girava la voce che il black block verrebbe anche in quel posto. E mentre i quartieri ricchi si chiusero a riccio veniva altra gente dai quartieri più poveri come Billstedt per il tumulto serale alla Schanze poiché girava la voce che ci sarebbero da portare via delle cose.

Oggi abbiamo abbiamo preso di mira con lanci di vernice l’abitazione Elbchaussee 83 dove abita il milionario e avvocato dei padroni Helmut Naujoks. Naujoks era quasi un vicino dell’azione estiva black block, ma in quell’occasione non fu ancora colpito. Lui e vicinx hanno però velocemente riparato i recinti rafforzandoli con il filo spinato. L'”Unionbuster” è noto a livello federale come specialista buttafuori di consiglierx di fabbrica. Naujoks ha uno studio legale con Bueros a Francoforte al Meno, Amburgo e Düsseldorf. Partecipa spesso ai talkshow, i titoli dei suoi libri spiegano tutto – “Licenziamento di chi non è licenziabile”, “Libro nero Consiglio di Fabbrica”. In cooperazione con agenzie d’investigazione ha spesso tentato di attribuire dei falsi retroscena criminali ax consiglierx di fabbrica per buttarlx fuori. Lui rappresenterebbe, dice, gli interessi dei padroni sempre per intima convinzione.

Noi diciamo:
Niente pace a questo delinquente per convinzione!
Per l’esproprio e la socializzazione di tutti i terreni della Elbchaussee!
Per la rivoluzione sociale!
Libertà per lx prigionierx G20!

Unitx contro la repressione e lschieramento autoritario!!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Notre-Dame-des-Landes]: Breve sunto della situazione al 10 aprile (pomeriggio)

La Chèvrerie, distrutta il 10 aprile

– Nella parte est diversi luoghi distrutti dall’attacco di uno stato fascizzante arrivato in forze, basta ricostrure e continuare la resistenza. Venite numeros* alla ZAD o rafforzate i movimenti nelle vostre città.
– RDV al Camp des cheveux blanc per organizzare un’eventuale azione collettiva di risposta.
– gli sbirri hanno circondato un’ampia zona il centro è l’est fino alla Grée e Les vrai rouges.
– dei/lle compagn* chiedono rinforzi per per resistere alla repressione continua imposta dallo stato. Resistiamo perché il mondo somigli di più a un’immagine che ci sembra più coerente con lo spirito solidale. Di fronte a una forza sbilanciata e dominante i/le compagn* hanno cercato di resistere in tutti i modi possibili. La chevrerie e Les vrais rouges sono ancora a rischio di distruzione, appello a rinforzi!!
– dobbiamo anche affrontare diversi problemi tecnici
– Venite numeros* per rafforzare la difesa e ricostruire il nostro futuro. Non dimenticate un equipaggiamento che possa proteggere la vostra salute e l’identificazione. Se poteste gestirvi autonomamente sarebbe perfetto, ci sono comunque delle zone di accoglienza per darvi indicazioni sulla zona e informazioni utili sul terreno.

Fonte: zadresist.antirep.net

Santiago, Cile: Striscione in memoria del compagno Javier Recabarren

Javier Recabarren presente alla Giornata del Giovane Combattente – Il 29 marzo e tutti i giorni… nelle strade!

29.03.2018

Durante la “Giornata del Giovane Combattente” abbiamo realizzato uno striscione in memoria dell’anarchico Javier Recabarren morto tre anni fa, investito da un bus transantiago.

Nella nostra memoria restano ben presenti i suoi atti, la sua lotta di strada, la sua partecipazione agli appelli antispecista e anticarcerali , e in generale più ampiament alla lotta antiautoritaria. Era un compagno, un fratello affine che riportiamo in strada con questo piccolo gesto di propaganda, da un luogo qualche parte a Santiago.

in spagnolo, portoghese, inglese

Berlino: Distrutti vetri a punto d’incontro AfD

6 marzo 2018

Nella notte al 6 marzo abbiamo lasciato cocci a Lois in piazza Richard. Dopo di che Lois nella ricerca attualizzata sull’AFD Berlino non spuntava più come punto d’incontro AFD, ora è di nuovo nella lista del nuovo Fight Back. Ogni 2. venerdì del mese AfD s’incontra apertamente al tavolo per i clienti abituali.
Attaccare lx antifemministx!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Mülheim an der Ruhr, Germania: Pietre a Smart Labor RWE

28 febbraio 2018

In solidarietà ax compas nel Hambacher Forst, nella notte al 28.02.18 abbiamo attaccato il Smart Labor di RWE a Mülheim alla Ruhr.
Spaccammo alcuni vetri con i sassi e alla facciata lasciammo la scritta “Hambi bleibt – Hambi rimane!”.

RWE finanzia questo laboratorio nell’ambito di un collegio professionale per avvicinare lx studentx alle tecniche del Smart Metering.
Oltre all’estrazione del killer del clima lignite e lo sfruttamento dell’incontrollabile energia atomica RWE sviluppa anche tecniche che inaspriscono la sorveglianza della nostra vita quotidiana.
Per queste ragioni abbiamo fatto una visita notturna a questa grande impresa.

Saluti speciali ax quattro arrestatx da gennaio.
Free Hambi 4!
Hambi rimane!

– alcunx autonomx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Nürtingen, Germania: Vernice alla pretura

23 febbraio 2018

Mercoledì 21 febbraio sono statx processatx 6 antifa dal tribunale di pretura Nürtingen. Si trattava della resistenza vicino all’area della fiera di Stoccarda di fine aprile 2016 contro il programma federale del partito AFD. Tuttx lx sei subirono condanne a pene pecuniarie e condanne condizionali. Un giorno e una notte dopo con lo spray colorato abbiamo lasciato alla pretura lo slogan “Antifa rimane legittimo” e attaccato la facciata dello stabile con vari sacchetti alla vernice. Purtroppo il vetro blindato nell’entrata era troppo resistente per ulteriori cambiamenti sostanziali dello stabile.

Nel processo contro lx 6 non si trattava di responsabilità individuale. È indifferente chi avrebbe fatto che cosa e a chi sarebbero da attribuire quali azioni. È indifferente quanto “clementi” oppure “dure” sono da considerare le pene. Il problema non è una giudice o un pubblico ministero. Il tribunale ha fatto quello che in questo Stato e sistema deve fare. Ecco il problema. Ha fatto del dinamismo di persone che si contrappongono con coraggio e passione ai razzisti, agli sciovinisti e ai nemici di una società libera un reato con conseguenze pesanti. Anche la miserabile pretura è, con ciò, una piccola ruota in questo sistema che permette l’attuale crescita della destra. Se si condanna la legittima resistenza non è neutrale bensì una presa di posizione.
A questo abbiamo risposto con una presa di posizione pratica.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Incendio doloso nell’area della ditta OHB

21 febbraio 2018:

Fuoco e fiamme all’industria bellica tedesca

Ci dichiariamo solidali con il progetto rivoluzionario Rojava nel Kurdistan e con la difesa dello stesso. Con la nostra azione ci collochiamo contro la guerra d’aggressione turca contro Afrin. Incitiamo al sabotaggio dell’industria bellica tedesca!

Nella notte dal 20 al 21 febbraio 2018 abbiamo compiuto un attentato incendiario sul terreno di OHB a Brema. OHB primeggia nella tecnica spaziale. La ricerca e la produzione militare è l’affare principale di OHB. Un grande ordine viene attualmente dal servizio segreto estero tedesco BND. Per il quale OHB sta producendo un satellite spionaggio.
La responsabilità per le guerre e le crisi del mondo è spesso esattamente qui.

Fuoco e fiamme all’industria bellica tedesca!
Saluti solidali nel Wendland!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Darmstadt, Germania: Vernice a centrale del partito SPD

21 febbraio 2018

Nella notte dal 20 al 21 febbraio, con vernice giallo-verde-rossa fu abbellita la facciata della sede centrale della SPD a Darmstadt.
Lx compas partecipanti si dimostrano così solidali con la società ad Afrin e con la lotta dex curdx contro la dittatura militare fascista di Erdogan e alleati ESL (“Esercito siriano Libero“) e DAESH (cd. Stato islamico).

Oltre al continuo e sempre più acuto assedio di Afrin che causa innumerevoli vittime si delinea un quadro vomitevole dei partiti politici tedeschi, anzitutto della SPD.

La SPD con il suo silenzio, con il suo ministro degli esteri Gabriel e accattivandosi le simpatie del fascismo in Turchia legittima indirettamente la politica di Erdogan.
Ma con le enormi forniture d’armi alla Turchia è anche responsabile attiva per ogni vittima della guerra d’aggressione turca.
Quest’azione si dirige contro chi in Germania sostiene il fascismo turco ed è un appello:

Formate delle bande, schiacciateli!
Fianco a fianco, ovviamente, PKK e Antifa!
Biji Berxwedana Rojava!

Traduzione dal tedesco mc, CH
Fonte: Indymedia

Berlino: Passato alle fiamme furgone DITIB

19 febbraio 2018

Con questa, noi il commando vendetta Kendal Breizh rivendichiamo l’attentato incendiario a una vettura DITIB a Berlino Schöneberg nella notte a lunedì 19 febbraio 2018.
DITIB (Unione Turco-Islamica dell’Ente per la Religione) non è una semplice associazione di moschee. La DITIB si presenta apertamente come portavoce del regime fascista AKP in Germania. A livello organizzativo, l’associazione è collegata all’autorità turca per le religioni Diyanet, dalla quale riceve tutti gli ordini e tutte le direttive. Anche i contenuti delle prediche sono prescritte da Ankara e i predicatori stessi sono formati in Turchia.
In questo momento il regime fascista turco e la “democrazia” parlamentare della repubblica federale tedesca, come partner NATO lottano fianco a fianco contro la rivoluzione sociale nei territori curdi e in altri territori della Siria. Ecco perché questa rivoluzione deve riportare la guerra nelle città tedesche. Qui DITIB recluta anche tra lx giovani per allontanarlx da una vita in libertà. Dovrebbero diventare schiavx di Erdogan e del capitalismo piuttosto che insorgere.
Continueremo con le nostre azioni contro i nemici della lotta di liberazione in Kurdistan e della rivoluzione nel Medio Oriente.
Morte al fascismo!
Vittoria alla rivoluzione sociale in Kurdistan!
La difesa di Efrîn inizia già nelle strade europee!
Commando vendetta Kendal Breizh
Fonte: Barrikade.info
Traduzione dal tedesco mc, CH

[Notre-Dame-des-Landes]: In vista delle espulsioni previste sulla ZAD

Martedì 3 aprile, l’assemblea degli usi invitava a mobilitarsi davanti all’aanuncio di un uragano statale sulla zad, in pieno nel momento di accelerazione di scioperi, manifestazioni e occupazioni nel resto del paese.

Mentre numerose informazioni fanno pensare che 2500 poliziotti potrebbero arrivare in zona già da lunedì per procedere a delle operazioni di sgombero e distruzione di luoghi di vita procéder à des opérations d’expulsions et de destructions d’habitats, un’assemblea straordinaria si è riunita in una  dans une Wardine piena come un uovo. L’assemblea ha voluto precisare delle informazioni e dare dei punti di incontro supplementari.

/// Un appello a raggiungere la zad già da questo fine settimane e ritrovarsi ai diversi luoghi di accoglienza (per ulteriori precisioni andate sul sito zad.nadir.org)

/// Un appello a trovarsi lunedì dalle 4h del mattino nei luoghi di ritrovo per potersi dividere sui diversi punti (controllare sul sito prima di andare in caso l’operazione di polizia fosse stata rimandata)

L’ora dell’appuntamento è mattutina ma bisogna considerare che potrebbe essere difficile parcheggiare nelle vicinanze e che quindi si dovrà probabilmente camminare un po’ per raggiungere i luoghi dell’appuntamento e i posti di blocco. In più l’operazione d’espulsione potrebbe cominciare alle 6h del mattino. Se non riuscite a essere là prima di quell’ora, sarà comunque utile cercare di raggiungere la zona più tardi. In quel caso preparatevi a essere inventivi e determinati e a dover fare un po’ di corsa a orientamento attraverso campi e sentieri.

/// Un presidio davanti alla prefettura di Nantes e in piazza Saint-Anne a Rennes alle 18h dopo la giornata di sgomberi.

/// Un’assemblea alle 21h alla Wardine dopo la prima giornata di sgomberi – un secondo luogo d’assemblea potrebbe essere convocato a Nantes in caso fosse difficile per un certo numero di persone di arrivare alla zad.

/// Une manifestazione a Nantes – appuntamento alle 15h in place du cirque il sabato successivo alla settimana di sgomberi.

/// Convergenza sulla zad la domenica successiva per disseppellire le migliaia di bastoni dell’8 ottobre 2016, e ricostruire…

/// Oltre a presidi e occupazioni la sera stessa sulle piazze e davanti comuni e prefetture, altri presidi e blocchi potranno essere pensati in luoghi strategici, come quello che è stato fatto in passato per esempio davanti alla fabbrica di armi di Pont de buis. I comitati di sostegno possono segnalare i loro appuntamenti e azioni al sito zad.nadir perché possano essere diffusi.

Prima di venire, informatevi il più possibile per capire la situazione e al vostro arrivo rivolgetevi a uno degli spazi d’accoglienza, prendete il tempo di discutere sulle persone del posto. Per accedere alla zona, guardate qui: http://zad.nadir.org/spip.php?article7. Prendete anche il tempo di leggere le informazioni messe online dalla legal team: https://zad.nadir.org/spip.php?rubrique56.

Grazie per il vostro sostegno, di qualunque tipo sia. La primavera è arrivata, la zad fiorirà!

Foresta di Hambach: Campagna di sostegno alla resistenza

Campagna complice e solidale a quella che, dal 2012 ad oggi, è diventata uno dei simboli della lotta per la liberazione della Terra dalle catene del capitalismo: la resistenza per difendere la foresta di Hambach!

Da 6 anni persone provenienti da tutto il mondo, attraverso blocchi, sabotaggi e occupazioni degli alberi, hanno dato vita ad una resistenza dal basso per contrastare l’opera di devastazione condotta dalla multinazionale energetica RWE, che dalla fine degli anni 70′ ha colonizzato una delle ultime foreste vergini, convertendo Hambach nella miniera a cielo aperto più grande d’Europa per l’estrazione di lignite (carbone povero).

Earth Riot vi invita ad una serie di iniziative benefit sul tema della liberazione della Terra, volte a supportare chi ogni giorno si oppone alle dinamiche repressive e di dominio proprie del sistema capitalista.

Earth Liberation is Total Liberation!

Non è solo uno slogan accattivante, ma l’essenza della lotta per la liberazione totale che, per essere auspicabile e realizzabile, deve passare attraverso un processo di restituzione alla Terra di ciò che il sistema capitalista gli ha strappato negli anni, privando ogni vivente di una libertà effettiva, nel nome del finto progresso e di quella presunta supremazia dettata dalla cultura antropocentrica e dal dio denaro.

CALENDARIO EVENTI/EVENTS CALENDAR

11/4 – Torino – ore 20, via Baltea 3 – Mercoledì EXtra-Ordinari, conferenza con proiezioni e tavolo informativo: Support Hambi Resistance: Earth Liberation is Total Liberation

21/4 – Modena – ore 20.30, Stella Nera via Falloni 67 – Sound of Silenze vol. 3, conferenza + tavolo informativo: Dal greenwashing alla svendita degli ideali di liberazione

12/5 – Brescia – ore 19 presso Circolo Anarchico Bonometti via Borgondio 6 –
Support Hambi Resistance: Earth Liberation is Total Liberation: cena benefit + conferenza + proiezione + tavolo informativo

8/7 – provincia di Milano, Villa Fiorita (Cermusco)

in inglese/ in tedesco

Gütersloh, Germania: Attentato incendiario ad auto-rivenditore

12 marzo 2018

Nelle prime ore del 12 marzo ci siamo avvicinatx in sordina a un rivenditore d’auto a Gütersloh Spexard. Depositammo degli ordigni incendiari sotto le vetture a lato dello stabile della ditta e ci allontanammo in incognito nell’oscurità della notte. Tre vetture bruciarono completamente e altre tre furono gravemente danneggiate. Con dispiacere dovemmo prendere atto del fatto che il fuoco che portammo non fu sufficiente per portarsi via anche il magazzino dell’impresa. Tuttavia ci fa piacere leggere che abbiamo provocato un danno materiale di ca. 75.000 Euro.
Con la nostra azione diamo seguito all’appello dei Gruppi Autonomi come anche della campagna militante “Fight4Afrin” (https://fight4afrin.noblogs.org/) e salutiamo tuttx lx compas e amicx che hanno sfruttato le notti passate per esprimere la loro inconciliabile rabbia e il loro odio per i massacri dello Stato fascista turco e complici.

Abbiamo preso di mira l'”Autopark Gütersloh” nella Wilhelmstrasse 8 visto che questo ci ha dato all’occhio come, ultimamente, generoso sponsor d’iniziative di propaganda del regime AKP. Per ultimo l'”Autopark Gütersloh” finanziava il cosiddetto “Atatürk Turnier” del 14 gennaio 18 il cui orientamento fu definito dal consolato generale turco a Münster.

Dal 20 gennaio, lo Stato fascista turco insieme a delle milizie islamiche porta avanti una campagna militare brutale e senza riguardi contro il cantone autoamministrato Afrin nella Siria del nordest. In più di 50 giorni fu opposta già una resistenza storica con grandi sacrifici. Ma nei giorni passati gli occupanti sono riusciti ad avvicinarsi al centro città di Afrin e presto potrebbero chiudere l’accerchiamento. C’è la minaccia di un massacro alla popolazione civile. Nella guerra dello Stato turco sono impiegate delle armi di produzione tedesca. L’esercito turco e gli alleati islamici combattono contro le forze delle unità delle donne e della difesa popolare impiegando i carrarmati tedeschi Leopard, fucili G3 tedeschi e tecnica di ricognizione tedesca. Questa guerra è preparata, finanziata e, sia politicamente che nella logistica, appoggiata in modo determinante dalla Germania. Come rivoluzionarix nel cuore della bestia, nelle metropoli imperialiste noi riteniamo nostro dovere difendere il progetto progressista di Rojava da ogni attacco .

Nei sei anni passati la rivoluzione di Rojava e la costruzione in atto di una società liberata dai generi, ecologica e democratica di base è diventata un esempio impressionante e una speranza per noi tuttx.
Rojava ha dimostrato che un altro mondo è possibile e anche che si può ottenere solo combattendo. Non staremo a guardare senza agire di come questo progetto rivoluzionario è strangolato davanti agli occhi di tuttx.

Difenderemo la nostra speranza e non permetteremo che Afrin cada. Ecco perché incitiamo di nuovo tuttx all’attacco creativo anche stanotte e di non lasciare in pace lx nemicx della libertà. Sono obiettivi legittimi, numerosi e attaccabili in ogni momento tuttx coloro che sostengono e finanziano il regime AKP-MHP in Turchia e le sue iniziative di propaganda nella BRD come anche l’industria tedesca delle armi, gli sponsor e profittatori della guerra come la Deutsche Bank, Allianz, AXA, HSBC ecc. Come anche le rappresentanze delle grandi imprese turche nella BRD e le istituzioni dello Stato tedesco. Chi pensa di poter muovere guerra ax nostrx amicx senza dover renderne conto avrà delle brutte sorprese.
In questo senso anche già ora cari saluti al nuovo governo federale e agli sbirri di questo Stato. Continuate tranquillamente così. Non dimenticheremo il sangue che gronda dalle vostre mani. Anche per voi arriverà il giorno della resa dei conti.

Nucleo d’Azione Haukur Hilmarsson

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a polizia

11 marzo 2018

Niente di nuovo dal quartiere nord… ma è di nuovo tempo di attaccare.
Attacco ad unità di polizia al Dorfplatz, RigaerStraße
A mezzanotte tra sabato e domenica in un’imboscata abbiamo preso a sassate un furgone della polizia.
L’equipaggio girava con i caschi in testa con la missione di occupare e terrorizzare il nostro vicinato. Niente di nuovo dal quartiere nord… ma è di nuovo tempo di attaccare.

Le nostre pietre sono intese come vendetta per i controlli delle settimane passate. Forzando le unità controinsurrezionali a spiegare le proprie forze anche qui a Berlino, l’azione vuole essere d’appoggio anche alla lotta della gioventù apoista e dei gruppi autonomi a Berlino.
Secondo noi come tecnologizzazione, come integrazione di tutto il vivente nella logica del auto-sfruttamento e del controllo sociale e come conduzione di guerra, Berlino è un epicentro delle forze capitaliste, in fedele amicizia degli autocrati fascisti in tutto il mondo.
Siamo contrari e non partecipiamo all’infamia di attaccare alle spalle la rivoluzione.

AZ Silvio Meier

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto ThyssenKrupp

13 marzo 2018

Ci siamo avviati per fare la nostra parte nel contrapporre un grido d’indignazione alla maggioranza silenziosa in questo paese sgangherato.
Da giorni girano gli appelli d’impegnarsi a livello militante per dimostrare solidarietà e capacità/volontà all’attacco per una rivoluzione in Kurdistan a fianco dei gruppi combattenti in tutto il mondo.
Questo, secondo noi, non consiste in una reazione passiva all’offensiva della Turchia e alleati, bensì è una conseguenza continuativa degli anni passati, nei quali qui in Germania ma anche in tutto il mondo le idee del movimento curdo hanno incontrato una massiccia risonanza solidale.

Ad Afrin si rivela tutta la forza della crudeltà e materialità della conduzione di guerra tedesca, basata su delle ideologie fasciste d’annientamento e da Stato nazionale, e anche se Erdogan le infiorisce retoricamente, lo Stato tedesco non ha affatto bisogno di maestri in materia. Che in questo paese nessunx formula pubblicamente che la Germania sta giusto ora conducendo una guerra e si fa passare dalla Turchia i nomi delle persone da perseguitare qui, non stupisce affatto.

A maggior ragione danno forza alle cronache di chronik.blackblogs delle settimane passate piene di azioni di solidarietà e lavori di ricerca sulle connessioni tra imprese tedesche, le autorità di repressione e lo Stato turco. In materia abbiamo saputo di un nuovo blog (https://herzdeskrieges.blackblogs.org) che ci toglie tanto lavoro di ricerca e che speriamo faccia venire delle buone idee alle persone.

Ieri trovammo un’auto della ditta ai tempi anche apprezzatissima da Hitler. Non c’è Stato che muove guerra senza il suo acciaio e i suoi soci brindano sulle miserie della guerra con lo champagne. L’abbiamo incendiata noi.
Saremo sempre nemicx di questa miserabile società.
Create delle bande, attivatevi!

Mandiamo amore e forza alle regioni del Kurdistan!
Resistete!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e pietre a ristorante e supermercato

12 & 13 marzo 2018

fight4afrin

Nella notte dall’11 al 12 marzo abbiamo attaccato il mercato Adese ad Amburgo-Wilhelmsburg. Il supermercato vicino alla stazione ferroviaria Wilhelmsburg ha sponsorizzato l’iniziativa dei lupi grigi della settimana passata a Wilhelmsburg. Così poniamo un segno contro l’attacco dello Stato turco e milizie al libero cantone di Afrin. Ci aggreghiamo alla campagna “fight4afrin” e all’appello dei Gruppi Autonomi ad eseguire delle azioni creative e militanti.

Autonome Gruppe

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Porto, Portogallo: Invito all’Incontro Anarchico del Libro – 4 al 6 maggio

Colonia anarchica L’Experience – Belgio (1906)

Compas,

Nei giorni 4,5 e 6 maggio si terrà a Porto l’Incontro Anarchico del Libro, un’occasione per lo scambio di materiale, di esperienze e di comunicazione.

Oltre all’importanza di consolidare legami e reti di complicità già esistenti, quest’incontro vuole essere uno spazio di diffusione della nostra presenza e delle nostre idee.

Per questo vi invitiamo a condividere con noi questi giorni insieme alle vostre case editrici e distribuzioni, proponendoci le vostre idee che ci possano ispirare nell’organizzazione delle varie attività.

La conferma della presenza di banchetti, la proposta di attività e la necessità di alloggio potranno essere inviate fino al 25 Marzo alla mail: encontroanarquistadolivro@riseup.net

Saúde e Anarquia! (Salute e Anarchia!)

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Amburgo: Vetri rotti e acido butirrico a Eurocommand

18 febbraio 2018

Voi ci rubate l’aria per agire, noi vi rubiamo l’aria per respirare!

Nella notte dal 17 al 18 febbraio 2018 abbiamo spaccato le finestre e buttato l’acido butirrico nei locali della Eurocommand s.r.l., Gärtnerstraße 92b a 25469 Halstenbek.
Al massimo a partire dai vertici OSCE e G20, la polizia di Amburgo s’affida a una nuova software operativa per la vigilanza in tempo reale. L’affare è stato aggiudicato alla ditta Eurocommand con la sua software CommandX. Così 696 sbirri ottennero 368 ore di formazione operativa per l’impiego del sistema per la gestione delle forze e l’illustrazione della situazione reale.
Anche i vigili del fuoco e la centrale di comando dei soccorsi sono stati equipaggiati con CommandX. La connessione con i banchi dati sulle vetture e con i sistemi di comando operativo garantisce uno scambio di dati d’ampiezza preoccupante.

Durante il G20 convergevano ad Alsterdorf tutti i geo-dati su di un grande pannello video dove furono presentati come mappa della stato attuale. In tempo reale erano disponibili anche le riprese video aeree dagli elicotteri degli sbirri e i video dei Bodycam oppure della sorveglianza stradale.
Su questa base, durante il vertice potevano coordinare immediatamente le unità operative. Che nella maggioranza dei casi arrivarono ugualmente troppo tardi. Secondo info del senato, la software da stato maggiore CommandX avrebbe fornito buoni risultati: “Nessun deficit accertato”.

È notevole che anche dei rappresentanti della protezione dello Stato, della polizia federale e dell’esercito sarebbero stati davanti agli schermi della centrale operativa.
Non è provato che durante il G20 s’impiegarono anche i droni tanto decantati e forniti di videocamere d’Eurocommand. Perlomeno, CommandX è senz’altro capace d’incorporare tali informazioni.
Eurocommand non si è dichiarato come obiettivo d’attacco solo per la commercializzazione del suo sistema di sorveglianza CommandX: Sascha Pomp è il direttore di Eurocommand. Il suo modo di pensare è molto palese dopo le ormai note considerazioni su chi protestava contro il G20 che definiva “malati e asociali” e “gentaglia che non merita nessun rispetto e pietà”. Un’altra volta si arrapa con i suoi deliri violenti: “Ma è semplice: chiudere la gentaglia di destra e i terroristi di sinistra in un locale per un intimo scambio d’opinione e aspettare…” Come la AfD, su twitter commentava le azioni di polizia riuscite e sollecito propagava le notizie degli sbirri durante i giorni del vertice.

Il nostro attacco è un attacco contro chi ci vuole sorvegliare e controllare, e contro chi fornisce le capacità per farlo.

Fuck you Eurocommand!

Commando-X

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Distrutti i vetri a ufficio SPD

19 febbraio 2018

Dal 20 gennaio 2018 sotto il nome “Operazione ramo d’ulivo” il governo fascista AKP turco combatte contro il cantone Efrîn in Siria del nord. Con il sostegno di armi tedesche e il governo federale, da alcune settimane furono uccise varie centinaia di combattenti curdx. Con la liberazione del giornalista della die Welt incombe un ulteriore accordo con il dittatore Recep Tayyip Erdogan. Lx curdx sono perseguitatx ed oppressx da decenni, la loro lotta di liberazione è esemplare per ogni persona che s’impegna per una società liberata.

Nella lotta contro Daesh, YPG / YPJ erano benvenutx come alleatx degli Stati occidentali. Ora che Daesh è praticamente sconfitta, il mondo capitalista mostra di nuovo la sua vera faccia.
Non accetteremo senza commenti che la rivoluzione di Rojava è aggredita con il sostegno della SPD. Per questa ragione la notte scorsa con un martello abbiamo spaccato i vetri dell’ufficio SPD nel quartiere alternativo Neustadt.

Chi collabora con lx fascistx, chi impedisce che le famiglie dex profughx possano seguire in Germania e nel consiglio comunale di Dresda aizza contro chi deve chiedere l’elemosina, non ha meritato altro che il nostro odio!

Dedichiamo il nostro attacco a Berfîn Zîlan. Era una combattente YPJ che dovette morire ammazzata dalla guerra d’aggressione dello Stato turco e da armi tedesche.

Biji YPJ! Biji YPG! Biji PKK!
Lunga vita alla rivoluzione di Rojava!

Commando Berfîn Zîlan

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Backnang: Vernice a casa di membro della „Deutsche Atlantische Gesellschaft – Associazione Atlantica Tedesca“

16 febbraio 2018

Contro la conferenza per la sicurezza della NATO e chi la sostiene!
Per una società liberata – Per Afrin!

Nella notte al 16 febbraio abbiamo marchiato con la vernice la casa del Dr. Roland Idler a Backnang. In un volantino distribuito nelle cassette postali vicine abbiamo informato lx vicinx sui motivi dell’azione.
Dr. Roland Idler è un interlocutore della “Deutsche Atlantische Gesellschaft” per Stoccarda. La Deutsche Atlantische Gesellschaft è responsabile del fatto che in Germania si fa pubblicità per la NATO e per le missioni di guerra tedesche. Dr. Roland Idler è dunque anche se non direttamente ma di sicuro coscientemente corresponsabile per la guerra, la distruzione e la miseria i questo mondo.

La Deutsche Atlantische Gesellschaft è, inoltre, partner della conferenza della Nato per la sicurezza a Monaco. Politicx, imprese belliche, ministri di guerra, lobbisti, imprese-IT, militari e altri del tutto isolati e solo tra loro vogliono parlare in un hotel di riarmo, militarizzazione e rapporti commerciali. Che nella conferenza per la sicurezza non si tratta, appunto, di sicurezza ma di profitti si mostra vedendo lx partecipanti del congresso. Oltre i rappresentanti degli USA, dell’Arabia Saudita e del Qatar è presente anche la Turchia. Con il primo ministro turco Yildirim c’è un rappresentante del paese che in questo momento conduce una guerra in violazione al diritto internazionale contro Afrin in Siria del Nord.

Quest’offensiva militare non è diretta contro un avversario qualsiasi. In Turchia il popolo curdo è oppresso da anni. Ma ora fu liberato un territorio nella Siria del Nord di nome Rojava. Lontano dall’oppressione nel capitalismo si costruisce una forma sociale nuova ed equa. Si struttura il territorio insieme a tutti i gruppi religiosi ed etnici, e con la liberazione delle donne.

Solidarizziamo con quel tentativo di costruire una società liberata e ci posizioniamo chiaramente contro tutti i guerrafondai imperialisti come la NATO e chi la sostiene. Perciò partecipate alle proteste contro la conferenza per la sicurezza a Monaco.

Contro la conferenza per la sicurezza della NATO!
Per una società liberata – Per Afrin!
Viva la solidarietà internazionale!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Danni materiali a persona di destra richiedente autorizzazione per manifestazione

12 febbraio 2018

La notte passata abbiamo visitato la coppia Oglivie.
Abbiamo abbassato le loro due auto commerciali e lasciato tracce durevoli alla facciata.
Uta Oglivie è richiedente l’autorizzazione per la manifestazione di destra di oggi al Jungfernstieg. Con la loro iscrizione lx destrx delle diverse correnti si sentono incoraggiatx a scendere di nuovo in strada ad Amburgo e di aizzare contro lx profughx nascondendosi dietro lo slogan “Merkel se ne deve andare”.

Antifa vuole dire attacco
Libertà per Nero e tuttx lx prigionierx politicx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno: Bruciata auto ThyssenKrupp

6 febbraio 2018

Tieni duro, Afrin libera – Attacco a ThyssenKrupp.

Ieri notte abbiamo incendiato un’auto di Thyssen-Krupp.
Contro il sostegno tedesco alla guerra e all’espulsione.

ThyssenKrupp è una delle maggiori esportatrici d’armi tedesche. Il che basterebbe già. Ma specialmente per quanto riguarda la politica nei confronti della Turchia e della Siria, l’atteggiamento del governo federale tedesco è più che ipocrita: sotto la pressione della mobilitazione pubblica s’annuncia che i Leopard tedeschi non dovrebbero essere riarmati, ma è solo una piccola dilazione finché, poi, ci sarà il nuovo governo tedesco, e si dovrà accettare il fatto amaro – che fornisce armi. Armi a un regime che con queste armi attualmente fa una guerra aggressiva. Che sia contro il diritto internazionale è qui solo un’informazione supplementare a lato.
E non solo. La guerra offensiva dell’esercito turco si fa insieme alle milizie islamiste e jihadiste. Non è propaganda curda. Proprio queste milizie sono state dichiarate terroriste da parte di alcune procure tedesche. Anche se ciò non c’interessa come punto di riferimento, questo fatto esprime però il trattamento disuguale da parte del governo tedesco. Poiché nel contempo il ministero degli interni tedesco e le autorità di polizia preferiscono gli sforzi alla criminalizzazione delle SDF (syrian democratic forces), dominate dalla YPG/YPJ curda, vietandone le bandiere nella RFT. Esattamente lx amicx della libertà che con enormi sforzi, grandi tributi di sangue e il sostegno dei “nostri amici americani” hanno liberato gran parte dell Siria del nord dai Daesh (il cd SI). Qui si distorce perfidamente causa ed effetto: L’attacco turco con armi NATO tedesche alle strutture curde d’autodifesa (secondo diritto internazionale in una Siria sovrana) è proclamato come difesa da terroristx, giusto lx “terroristx” che stanno più vicinx alle “nostre” idee in quanto valori sociali e che le hanno difese contro gli sgherri barbari del cd SI. Una situazione davvero assurda e kafkiana.

Così l’ultimo angolo della Siria che negli ultimi sette anni fu risparmiato dalla guerra è ora vittima di un conflitto apparentemente quasi nella sua fase finale dove il regime turco tenta di trarre il massimo possibile dalla sua politica totalmente errata e disumana nei confronti della Siria. Inoltre, Afrin era anche per anni luogo di riparo per la gente in fuga all’interno quanto lo era la Turchia, solo senza sostegno della comunità mondiale. Nel mentre Erdogan annuncia esplicitamente delle pulizie etniche.

L’industria delle armi tedesca coperta dal governo federale riarma massicciamente i regimi autoritari, dittatoriali e fascisti come quello dell’AKP di Erdogan con sistemi d’armi moderni per opprimere la popolazione propria o altra. Non può e non deve essere senza risposta. Se gli strumenti di morte tedeschi sono usati ugualmente dai militari e dalla polizia anche il nostro futuro qui in Germania ci appare ancora più sinistro. Esercitazioni comuni e il confondersi delle competenze sbirresche e militari esprime più che chiaramente il rapporto e le aspettative delle élite della Germania federale nei confronti della popolazione.

Ci prepariamo al peggio. Chi visto la guerra e la miseria in altri paesi nell’occasione del vertice G20 ciancia di 2situazione quasi da guerra civile” ha perduto qualsiasi bussola oppure si prepara a uno scontro di uguale intensità maggiore.

Chiediamo di fermare subito il sostegno militare al regime turco. Fino ad allora faremo altre azioni in sostegno a chi difende Afrin. Consideriamo che siano necessarie la scandalizzazione e la pressione pubblica. Ma non crediamo che con la nostra azione la lobby delle armi tedesche si farà togliere anche solo un pezzettino di burro dal pane. Ma il capitalismo potrebbe essere tanto coerente da vendere i razzi anticarro tedeschi Milan alle SDF affinché queste possano affrontare i panzer Leopard ad armi pari.

Gruppi Autonomi

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Bure, Francia: Punto della situazione al 27/02 – Il week-end del 3/4 marzo è mantenuto

*Situazione al 27/02*

Dal 22 febbraio, dopo l’espulsione ampiamente pubblicizzata del bosco Lejuc, diverse persone hanno continuato a occupare le fronde degli alberi, a percorrere in lungo e in largo la foresta per sorvegliare i gendarmi, a osservare se davano inizio ai lavori, a rifornire e sostenere i gufi e le civette appollaiat* sulle cime. Altr* si sono concentrati sull’antirepressione per tutt* i /le compagn* che hanno subìto dei controlli d’identità, sono in stato di fermo, e per le due persone che al momento si trovano in preventiva. Altr* ancora si occupano dell’accoglienza per il numero crescente di persone che arrivano alla Casa della Resistenza, o nei diversi luoghi dove abitiamo. E, soprattutto, si prendono cura gli/le un* degli/lle altr* dopo questa prova.

Nel mentre, la prefettura non demilitarizza la zona, e promulga delle ordinanze allucinanti per vietare totalmente la circolazione attorno al bosco Lejuc… Lunedì 26 febbraio, dei camion e dele scavatrici sono stati visti al lavoro nella foresta. Probabilmente sarà lo stesso in settimana. Cercheremo di tenervi al corrente su tutte le notizie attraverso degli aggiornamenti regolari su vmc.camp.
La situazione è estremamente mutevole, quindi date un’occhiata spesso!

*WE intercomitati mantenuto*

In tutto ciò, la data del 3 e 4 marzo si erge come un sasso in mezzo alla corrente! L’organizzazione per preparare l’accoglienza delle centinaia di persone che arriveranno questo fine settimana avanza di giorno in giorno. La logistica per la nanna è sulla buona strada, come anche le mense collettive. Resta una buona dose di imprevisti e improvvisazione, e tutte le energie dell’autogestione sono e saranno le benvenute per permetterci di organizzare questo week-end, e il seguito, e affrontare la violenza dello Stato e le sue milizie, in seguito all’espulsione e le molestie permanenti della polizia…

Il 22 febbraio non si è trattato soltanto di un’espulsione: è stata anche una catena di solidarietà incredibile di più di 70 presidi in Francia e in Europa. 300 persone a Parigi, 200 persone in corte non autorizzato a Nantes o Rennes, 20 persone che hanno bloccato i tram per una mezzoretta a Strasburgo, le vetrine di EDF incrinate a Tolosa, distribuzione di volantini sulla piazza pubblica a Lons-le-Saunier, una foto d solidarietà a Gorleben e Lipsia in Germania e Skouries in Grecia, e tanti altri momenti… Nuovi comitati di sostegno sono stati creati nella Vienne, nel Finistère, a Metz, etc. Il governo ha comunicato l’espulsione di una «quindicina» di occupanti del bosco Lejuc, ma sono migliaia le persone scese in strada ovunque… E questo non potranno mai sgomberarlo.

Il week-end del 3 & 4 marzo ci piacerebbe che questi comitati, già esistenti o in formazione, comsì anche come tutte le persone che hanno voglia di lottare con Bure ovunque esse siano, possano, nel modo che preferiscono e se lo vogliono, manifestare e rendere visibile il fatto che lottano già con Bure da molti posti diversi, rendere tangibile questa catena di solidarietà… Di seguito elenchiamo qualche idea, da considerare esclusivamente come dei suggerimenti: per esempio preparare degli striscioni creativi che simboleggiano le città dei comitati e le lotte che vi sono condotte (o gli striscioni utilizzati durante i presidi del 22 febbraio), o qualsiasi altro oggetto e simbolo, con lo stesso scopo, etc. O ancora portare delle tute bianche, della vernice, delle belle maschere da gufi personalizzate, etc. Facciamo anche appello perché chi vuole venire porti, per quanto è possibile,delle tende,vestiti pesanti, stivali, frontali, cibo, etc, insomma, di che essere autonomi al massimo… Cerchiamo di assicurare posti letto e alloggi per tutt*, ma è meglio se tutt* si organizzano al meglio in caso ci si ritrovi in tropp*…

Esiste anche una prima lista logistica delle necessità materiali più urgenti: https://vmc.camp/2018/02/22/appel-a-materiel-suite-a-lexpulsion/ (NdT: in francese), che verrà presto completata.

*Nota sulle riprese di immagini e suoni il 3-4 marzo*

Venendo qui, bisogna tenere in conto che abbiamo vissuto un episodio repressivo forte, in cui le forze di polizia cercano di identificare i gufi per rinchiuderli meglio. Chiediamo quindi la vostra comprensione nell’esigere che non vengano prese immagini ma neanche suoni. Se è davvero il vostro pallino, una volta sul posto contattate il gruppo automedia per unirvi a loro. Per necessità, la tolleranza sarà nulla davanti a ogni immagine o registrazione prese al di là del gruppo automedia. Se avete delle buone macchine che volete mettere a disposizione, ci può interessare.

*Programma generale del WE*

Lo svolgimento preciso del fine settimana è ancora in via di discussione. Prima dell’espulsione dicevamo che bisognava assolutamente trovare un momento per discutere di come rafforzare la lotta in Francia e in Europa, e quel momento sarà mantenuto, oltre a tutto il resto.

Per ora ecco i primi elementi del programma:

– Venerdì 2 sera: accoglienza permanente nella cucina della Casa della Resistenza di Bure (BZL) per aiutare a dividersi i posti letto, attribuire i compiti d’autogestione etc. Alle 18h30, prima di mangiare, ci sarà un primo momento di accoglienza e d’informazione!
– Sabato 3, in mattinata (a Mandres-en-Barrois) : incontri e discussioni tra i diversi comitati di lotta e le varie persone che hanno voglia di sostenere la lotta a Bure. Il programma dettagliato sarà pronto prestissimo.
– Sabato 3, pomeriggio: costruzione di un posto di vedetta vicino al bosco.
– Domenica 4 : seguito delle attività del sabato!

In parallelo ci saranno senz’altro un sacco di attività non annunciate, un po’ di allegro casino, molta improvvisazione. Comunque sia, faremo molta attenzione (e vi incoraggiamo a farlo anche voi) perché tutt* possano sentirsi a proprio agio e passare un buon momento.

Vi aspettiamo numeros* per il week-end del 3-4 marzo (o prima, o dopo)!

Non ci atomizzeranno mai!

Qualche gufo di Bure.

informazioni in tedesco, francese

Lipsia, Germania: Pece e pietre a distretto di polizia

3 febbraio 2018

Nelle ore serali del 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato con vernice e pietre la sede dei porci sbirri nella Biedermannstraße a Lipsia Connewitz.

La polizia tedesca è protagonista determinante delle ondate di repressione sempre più acute contro i movimenti antifascisti e antiautoritari. Il cosiddetto “posto di polizia” a Lipsia Connewitz fu istituito nel 2014 dal comune di Lipsia come reazione sia al tentativo dex abitanti di difendersi contro l’aumento degli affitti e l’espulsione sia a diversi attacchi alle istituzioni statali. Obiettivo dichiarato era la pacificazione di un quartiere resistente con delle truppe d’occupazione.

La polizia non è affatto “Amica e Soccorritrice”, perlomeno non per la popolazione di Connewitz. “Amica” è chiamata al massimo dai proprietari d’immobili che sulla pelle della gente che ci abita accelera la rivalutazione del quartiere. Soccorre i fascisti quando questi vengono attaccati.

La “Sicurezza” della polizia è per investitori e imprenditrici.
Chi salvaguarda la società dominante dello sfruttamento e la continuità dello sfruttamento capitalista, chi espelle profughx e caccia antifa non ha nessun diritto di soggiorno a Connewitz.

Difendete i vostri quartieri, contro la rivalorizzazione, i fascisti e porci sbirri!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH