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Amburgo: Saccheggiato supermercato bio

Amburgo, 30 aprile 2016

Il Denn’s Markt ad Altona fu saccheggiato e alleggerito di alcune borse piene d’alimenti. Siamo contro un mondo nel quale le persone sono suddivise in vincenti e perdenti. Nel quale alcune sono molto ricche mentre altre non possono permettersi neanche abbastanza da mangiare.

Troppe cose nella nostra vita dipendono dalla questione se abbiamo abbastanza soldi e se funzioniamo per altrx oppure no. Questo ha portato alcunx individux a non stare più al gioco e prendersi semplicemente senza chiedere – o addirittura pagare  quello che altrimenti è riservato ax vincenti della società. L’esproprio –  saccheggiare e rubare  la merce e i soldi che in questo ordine sociale sono la cosa più sacra – è un modo per attaccare esattamente queste condizioni. Non si tratta di arricchimento o di un sistema più giusto. Si tratta di rivoluzione sociale.

Caga sulla città dei ricchi.
Prenditi quel che vuoi e riprenditi la vita!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Stoccarda: Azioni contro congresso di partito AfD

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Stoccarda, 30 aprile 2016

+++ Già nelle prime ore del mattino, blocchi attorno alla fiera +++ 1500 persone partecipano a proteste davanti all’ICS (NdT: Internationales Congresszentrum Stuttgart, centro comunicazione e iniziativa della fiera) +++ 400 persone in autobus agli arresti +++ Visita a domicilio a funzionario AfD +++ Più di 4000 persone alla grande demo antirazzista +++

Attorno al congresso federale del partito AfD nella fiera di Stoccarda ci sono state delle proteste anche massicce. Già la mattina presto quasi 1500 persone hanno partecipato alle azioni e ai blocchi attorno all’area del convegno presso l’aeroporto di Stoccarda.

Dall’inizio della settimana, la polizia con la responsabilità del direttivo di Reutlingen ha trasformato in una fortezza l’area della fiera attorno all’ICS. Varie file di grate in parte con filo spinato NATO sbarravano già ad ampio raggio gli accessi alla piazza della fiera. Cinque camion idranti della polizia e più di 5000 agenti accalcati in un piccolo perimetro completavano questa tattica tipo fortezza di carri. L’escalation verbale antecedente come anche il divieto di manifestare sulla piazza della fiera completarono la situazione di partenza effettivamente sfavorevole.

Malgrado questo, già poco dopo le sette del mattino iniziarono le prime azioni sull’area della fiera. Mentre quasi 400 attivistx arrivatx a Stoccarda in autobus furono circondatx già poco dopo essere scesx, alcune centinaia di persone dalla stazione Echterdingen riuscirono a portarsi su delle importanti vie d’accesso nel settore ovest e sull’autostrada n. 8. Dove, tra l’altro, furono eretti dei blocchi con copertoni in fiamme. Così, il traffico sulla A8 è stato a tratti bloccato e le vie d’accesso ad ovest parzialmente interrotte.

Anche in altre parti dell’area della fiera si ripetevano le restrizioni massicce al traffico in arrivo della AfD. Mentre il blocco di singolx delegatx AfD nella manifestazione della coalizione nella stazione degli autobus a lungo percorso continuava a provocare pesanti  attacchi di polizia, anche da altre parti la polizia attaccava pesantemente la controprotesta. Già nelle prime ora della mattina arrestarono circa 600 persone in tutto. Molti di loro dovettero passare ore e ore senza acqua e cibo negli appositi bus e nei locali predisposti nella fiera. Inoltre, alcunx attivistx furono condotti davanti al giudice per le detenzioni e dovettero rimanere fino a domenica agli arresti preventivi.

Alla fine, la tattica della polizia di mettere in sacca più velocemente e brutalmente possibile grandi gruppi, non ebbe che un successo. Fino a mille persone all’esterno delle tre sacche confondevano la situazione e riuscirono a ritardare di non poco l’incontro della destra. Più di un’ora dopo l’inizio previsto, varie centinaia di membri AfD per problemi all’arrivo aspettavano ancora di poter entrare nella sala.

Poco meno di 100 attivistx colsero l’occasione dell’inizio congresso e portarono le proprie attività dal terreno della fiera nel centro città e visitarono con Lotar Maier uno dei funzionari AfD importanti di Stoccarda. Una manifestazione spontanea con affissione di manifesti e arringhe informava il vicinato nel centro di Stoccarda degli intrighi destroidi di Maier. Inoltre, nella zona circostante più vicina furono colpite delle case d’associazioni studentesche con dei sacchetti alla vernice.

Come conclusione dell’azione, nel centro di Stoccarda a mezzogiorno ci fu una grande manifestazione antirazzista. Più di 4000 persone parteciparono alla sfilata nel centro e di queste varie centinaia al blocco anticapitalista antifa che prendeva la testa al corteo. Sia in testa sia in coda al corteo furono accesi dei pirotecnici. Mentre all’altezza del parlamento del Land il blocco antinazionale formulava una critica al governo verde del Land con un megastriscione, la parte davanti della demo rispondeva alle aggressioni mattutine della polizia attaccando con la vernice i furgoni della polizia davanti alla nuova caserma in centro.

Oltre gli interventi sui contenuti specifici, nelle manifestazione era centrale anzitutto la solidarietà con lx arrestatx e messx in sacca nella fiera. Finita la sfilata circa 150 persone misero in pratica la solidarietà e organizzarono una manif di solidarietà sul terreno della fiera portando del vitto ax rilasciatx.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH
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Potsdam, Germania: Visita alla casa di Alexander Gauland

Potsdam, 26 aprile 2016

La casa dove abita il nazi AfD Gauland è stata attaccata da antifascistx nella notte da lunedì a martedì 26 aprile 2016. Il recapito di Gauland è MANGERSTRASSE 19 (e non 17 come riportato in una versione antecendente) nella periferia di POTSDAM.

Gauland è il vice-portavoce di AfD, capofrazione a Brandenburgo e membro fondatore del partito di estrema destra. Ieri notte, dex attivistx hanno arredato la casa dove abita con uno striscione “Non c’è GAUland sicuro (il trad.: GAU nel nucleare per “peggior incidente pensabile” e land per “paese”) – Mai più fascismo”, graffiti “No Nazis”, bombe alla vernice e una fontana rossa straripante di rabbia.

Davanti al recinto della casa contro lo stato normale di xenofobia e razzismo populista nel paese del gelo bruciava inoltre un fuoco di rifiuti ingombranti. Il razzismo non è un’opione ma un rapporto violento di dominazione.

Suddetta casa (…) è una villa rosso ruggine ostentatamente lussuosa dietro un recinto basso (…) con sorveglianza video (se hanno già tolto la vernice). (…) Sembra che non ci siano porte e finestre. (…)

Niente pace per x fascistx! Sterminare il nazionalismo con il fumo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

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Foresta di Hambach, Germania: Rogo di cavi a miniera di superficie

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Foresta di Hambach, 24 aprile 2016

Le luci sono spente. Le ruspe ferme. Nella notte dal 23 al 24 aprile abbiamo accesso un falò sotto i cavi aerei della miniera di superficie di Hambach e paralizzato ogni attività. Ogni minuto di più di estrazione del carbone distrugge ancora il nostro clima. È ora di agire noi stessx.

Consideriamo la nostra azione come parte di un contesto più ampio. Siamo parte di una forte resistenza. Continuate a occupare gli alberi, fate ancora più iniziative d’informazione, bloccate altre ruspe e nastri trasportatori. Anche noi continuiamo.

Spegnere le luci nella miniera di superficie! Per un cambio di sistema ed energetico.

Ortsverband Bündins 90/die Gruenen Kreis Düren -Sezione Locale Alleanza 90/i Verdi del Distretto di Düren (NdT: sigla probabilmente satirica…)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

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Bochum, Germania: Uova alla vernice contro ufficio NPD

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Bochum, 25 aprile 2016

Abbiamo (…) coperto la facciata del ufficio di partito NPD (…) con delle uova alla vernice. Dal 2010, la città di Bochum senza alcum motivo, dato che Claus Cremer, malgrado il suo seggio nel consiglio comunale come individuo non ha alcun diritto legale ad avere dei locali propri, mette a disposizione dei locali ai nazi.

Comunque, l’antifascismo comunale/statale non c’interessa. Chi si posiziona “contro il razzismo” per poi eseguire ogni giorno espulsioni non ha alcuna credibilità. Quando poi Hannelore Kraft nella manifestazione centrale della DGB (Federazione Sindacale Tedesca) in piazza comunale a Bochum festeggia “la Germania migliore”, ci viene da vomitare. Il tutto, naturalmente, ben lontano dalla sfilata NPD-NRW annunciata da Claus Cremer. Per le strutture antifasciste del Land NRW questo significa: antifa rimane lavoro manuale.

Scacciare i nazi dalla città!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Mannheim, Germania: Rotti i vetri alla Deutsche Bank

Mannheim, 23 aprile 2016

Brevissima rivendicazione con indirizzo. Fine settimana passato per l’imminenza del 1° Maggio sono stati distrutti vari vetri della Deutsche Bank a Mannheim-Seckenheim.

Non vogliamo combattere il sistema capitalista solo il 1° maggio bensì 365 giorni l’anno. Per un mondo senza classi, sfruttamento e guerra!

Salutiamo la gioventù in lotta sulle piazze e strade di Francia!

La vostra lotta è la nostra lotta – Le monde est à nous !

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Amburgo: Incendiate due auto davanti al “Paradiso freschezza”

Amburgo, 22 aprile 2016

Due anni fa, il 1° maggio, il sedicente gruppo supererox saccheggiava il “Paradiso della freschezza”  e distribuiva gli alimenti alla gente che non avrebbe potuto permetterseli.

È tuttora necessario attaccare con azioni espropriatrici e distruttive le strutture dei ricchi e del domino ad Amburgo e altrove.

Il 22 aprile 2016 è stato scelto il mezzo della distruzione, incendiando due auto del Paradiso della freschezza.

“Slogan principale” di questa impresa è “il migliore di tutto”. Ma non per tuttx, visto che solo la classe alta e la sciccheria entra ed esce dai suoi negozi per sfoderare le Amexcard o buttare sul banco di vendita alcune migliaia di euro come fossero noccioline per riempire le borse della spesa, mentre le scintillanti Jaguar, Porsche e Mercedes attendono davanti alla porta.

Il Paradiso della freschezza è proprietà della multinazionale Oetker ed il più grande mercato speciale e fornitore di squisitezze alimentari, ha nove sedi ed è un simbolo di queste condizioni di merda.

Speriamo che l’azione fosse solo un assaggio delle attività rivoluzionarie attorno alla manifestazione di solidarietà il 30 aprile ad Amburgo.

Il meglio di tutto per tuttx e subito, cioè la libertà!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Tolosa, Francia: Niente è inVINCIbile: un locale di Vinci riverniciato

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Nel quartiere di Saint-Cyprien a Tolosa, di fronte al Museo des Abattoirs, Vinci ha vinto il succulento appalto per la costruzione di una residenza con 162 alloggi. Otto piani a 5 000€ per m², con 173 posti auto condominiali. Come sfigurare il quartiere ridando il sorriso agli azionari, poco rassicurati dal futuro referendum nel dipartimento della Loira Atlantica.

Ma non si rallegrino troppo in fretta. Nonostante la legge sul lavoro, non ci dimentichiamo di loro.

Stanotte [10 maggio] abbiamo riverniciato il loro spazio vendita a base di «Vinci sloggia» e di uova di vernice. Lo trovavamo un po’ triste… Ma soprattutto, da quando le organizzazioni mafiose hanno legittimità? Che non diventi un’abitudine…

Perché le espulsioni a Notre-Dames-Des-Landes non restino impunite. Perché attraverso tutta la Francia, Vinci e le sue filiali non possano lavorare senza che l’ombra della ZAD aleggi sulle loro attività abiette.

ZAD OVUNQUE!

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Francoforte sul Meno: Vernice e pietre a consolato francese

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Francoforte sul Meno, 19 aprile 2016

Ieri sera presto a Francoforte, con una demo selvaggia attraverso Bockenheim, circa 100 persone manifestarono la propria solidarietà con lx giovani in lotta in Francia. Dove da settimane migliaia e migliaia scendono in strada contro la “legge lavoro”.

Lx giovani e lx insortx ne hanno abbastanza dei controlli di polizia razzisti. Molta gente non è più disposta a sostenere il continuo massiccio ampliamento dell’apparato di sicurezza fino ad arrivare, con il pretesto dell’emergenza, allo Stato di polizia autoritario. Sentono ogni giorno gli effetti dei lacrimogeni!

Il movimento della primavera in Francia non è disposto a farsi strumentalizzare per un mercato del lavoro apparentemente migliore. Lx giovani ben sanno che il progetto neoliberale non giova a nessunx – salvo che al capitale.

In una demo breve ma tosta in stile francese abbiamo fatto un giro selvaggio attorno all’isolato. Lottiamo al fianco di tuttx coloro che disprezzano la società esistente e che vogliono di più della vita. Lottiamo al fianco di coloro che hanno deciso di non adattarsi più a lungo a tutto questo. Abbiamo deciso di non soffrire più a lungo tutto questo.

Lx nostrx amicx sulle strade francesi sanno che la contestazione deve fare male. Sanno che la resistenza non può semplicemente correre entro i limiti della legge dello Stato autoritario. La Bastiglia non fu conquistata con la graziosa concessione del re, e anche noi abbiamo deciso di non attenerci all’ambito limitato della grettezza tedesca. Mentre la demo passava davanti al consolato francese, moltx decisero di esprimere direttamente la nostra solidarietà. Tante chiazze di vernice e alcuni vetri rotti lo dimostrano. Nulla di grave visto ogni settimana le centinaia di feritx con i lacrimogeni, con lo spray al pepe e con i manganelli della polizia. Ma un segno chiaro.

Come lo erano anche i nostri slogan la sera presto a Francoforte. La polizia arrivò con molto ritardo, e meglio per lei. Eravamo anche preparatx a difendere la nostra demo contro l’attacco della polizia. Per fortuna non ci voleva.

Conosciamo le vostre menzogne – questa non era una “azione mordi e fuggi” (stampa degli sbirri) di 25-30 “autonomi di sinistra” ma un assaggio delle future lotte comuni. E non fate come se non ne sapeste le ragioni.

Jeunesse et insurgé.e.s – le monde est à nous!

Un message des vos ami.e.s.

Rémi et Clément

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera salez, CH

Amburgo: Vernice e acido butirrico a funzionari dell’apparato per le espulsioni

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Amburgo, 20 aprile 2016

Nelle notti dal 17 al 20 aprile abbiamo attaccato vari settori dell’apparato per le espulsioni:

– come rappresentanti della legislativa: l’abitazione dell’assessore Jan e della portavoce del governo Anke Pörksen ad Amburgo marcata con la vernice
– come rappresentanti del potere giudiziario: l’ufficio dello studio legale Klemm & Partner a Bergedorf marcato con la vernice
– come rappresentante del potere esecutivo: l’auto di Joachim Lenders, direttore del sindacato di polizia, anagraficamente registrato in via (…), ora puzza d’acido butirrico che è uno scandalo.

La fortezza Europa ha di nuovo chiuso le porte. Si manda su di giri l’apparato repressivo amministrativo e per le espulsioni. Lo chiamano management della riconduzione, noi leggiamo terrore d’espulsione! Il coordinatore profughx del governo federale, nel mese di aprile ha ingiunto i Länder di raddoppiare le espulsioni di richiedenti a cui hanno rifiutato l’asilo.

Già  nel 2015 il numero delle espulsioni dalla Germania è duplicato se confrontato all’anno precedente. Amburgo ha tenuto il passo. Il capo del Land Scholz era al tavolo nei gironi di contrattazione sugli inasprimenti della legge d’asilo e vi ha lasciato la sua impronta.

La città anseatica corse in anticipo con l’impianto di una “custodia per l’espulsione” all’aeroporto, alla quale probabilmente parteciperà anche la Slesia-Hosltein. Nel tribunale amministrativo di Amburgo si crearono tre nuove camere per gestire un numero di cause in rapido aumento.
A livello federale si formano migliaia di nuovi posti presso l’ufficio federale migrazione e profughi e la polizia federale per velocizzare il ritmo delle espulsioni.

Il consigliere di Stato dell’ente sociale Jan Pörksen è  responsabile per la sistemazione precaria di 7000 profughx nei mercati edili e nelle tende. Con il suo collega di Brema si è messo d’accordo sull’allestimento di una sistemazione chiusa per giovani profughx minori che non erano accompagnatx definitx come “deliqquenti intensivx”, contro lx quali da anni è in atto una campagna di aizzamento. Come portavoce del governo della Bassa Sassonia, Anke Pörke ha fatto passare mediaticamente l’approvazione dell’inasprimento legislativo.

Joachim Lenders si lamenta sempre di come è messa male la polizia e di come sarebbe urgente il suo riarmo sia in quanto ad effettivi sia in quanto a mezzi finanziari.
La sua osservazione, che non si stupirebbe e non ci fossero più dei letti per profughx, visto  che questi li scomporrebbero per poi darsele a vicenda con i pezzi, è una delle sue perle tanto schifosamente ignoranti quanto naif.

Nello studio legale Klemm & Partner, tra gli altri un tal Gero Tuttlewski, nel frattempo noto ai media, fa soldi frenando la costruzione di alloggi per profughx.
Rappresenta dex residenti che non vogliono avere degli alloggi per profughx nelle loro zone: residenti delle vie (…).
Tuttlewski sostiene che lx sux mandanti non vorrebbero impedire gli alloggi per profughx bensì solo le loro dimensioni. Dubitiamo che ax residenti così dicendo stia a cuore un vivere decente per lx profughx. Temono piuttosto una svalutazione dei loro immobili, hanno paura di dover cedere qualcosa, hanno paura dex stranierx.

È stupefacente di quanto impegno sono capaci questx cittadinx solitamente tanto misuratx e queste associazioni festaiole quando si tratta di difendere le loro proprietà, partendo dalle querele in tribunale, passando per le iniziative popolari e le sollecitazioni cittadine, per arrivare  fino alle reazioni infantili con dei dispetti, come quex residenti che con le proprie auto impedirono l’abbattimento d’alberi per l’inizio della costruzione di un alloggio per profughx.
Tuttlewski nelle sue querele chiarisce che si tratta di proprietà e di perdita di valore, quando per es. chiede dei risarcimenti per lx committenti edili a (…) poiché vi dovrebbe sorgere un alloggio per 3000 profughx.

Neanche noi siamo per una sistemazione duratura dex profughx in mega-alloggi spesso stretti. Ma l’urgenza richiede un’azione veloce per togliere le persone dai mercati edili e dalle tende.
Noi chiediamo una sistemazione veloce con una qualità di vita decente sia nelle abitazioni e case vuote, che ad Amburgo abbondano, oppure, appunto, sia negli edifici di nuova costruzione.

Né 1000 e nemmeno 3000 persone in un complesso residenziale rappresentanto un “ghetto”. Chi lo sostiene gioca non solo con il peso storico del concetto ma rivela anche i propri pregiudizi, del tutto secondo il motto che se ci fossero tanti “stranieri” ammucchiati sorgerebbero dei problemi. Ma il vero problema non è lo sfondo migratorio bensì la povertà e l’emarginazione, il divieto di lavorare…

Lottiamo per il diritto al soggiorno e contro l’apparato per le espulsioni, e contro coloro che gonfiano questo apparato con la propria politica, lo foraggiano con dei procedimenti giudiziari o che infine eseguono le espulsioni.

All migrants are welcome!
Venite alla demo del 30 aprile: solidarietà allargata contro il razzismo e la repressione!

Ag-fff (arbeitsgruppe für freies fluten – gruppo di lavoro per il libero inondare)

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Neumünster, Germania: Bruciata auto di iscrittore di demo nazi

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Neumünster, 10 aprile 2016

Mark Michael Proch di Neumünster è iscrittore della demo nazi a Bad Oldesloe: dormiva nel giardino del suo chiosco quando, ieri, la sua auto fu data in pasto alle fiamme. Totalmente distrutta. (NMS SP /&)

I nazi mobilitano per il 16 aprile a Bad Oldesloe – Non saranno al riparo da noi.
Attaccare i nazi!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Torgau, Germania: Attacco a punto d’incontro nazi

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Torgau, 4 aprile 2016

Nella notte dal 3 al 4 aprile abbiamo attaccato l’albergo Staupitz, la sala per le iniziative, con l’acido butirrico, le finestre con le accette e le auto con il fuoco.

Il perché di questo obiettivo potete leggerlo qui: https://linksunten.indymedia.org/node/173952

Abbiamo deciso di non bruciare l’intero obbiettivo, poiché quando l’abbiamo attaccato c’erano due persone all’interiore.

È diretto a tuttx quellx che pensano di poter attaccare impunemente gli alloggi per profughx: gli sbirri non vi danno la caccia – noi invece sì!

Saluti solidali a tutte le persone colpite dalla violenza nazi.

Non siete solx
Siempre Antifascista

Fotos: Linksunten

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Tolosa, Francia: Attacco molotov contro commissariato – Ne avevamo abbastanza

molotov

Nella notte di martedì 26 aprile abbiamo attaccato un commissariato con dei cocktail molotov.

Non vi mentiremo ancora.
Ne avevamo abbastanza.
Abbastanza che ci vendano l'”andrà meglio domani”.
Abbastanza di aspettare il movimento sociale.
Abbastanza degli “alla settimana prossima” cupi e tristi.
Abbastanza dello spettacolo della contestazione in cui la paura ci stringe allo stomaco e la rassegnazione alla testa.
Abbastanza di guardare su internet “dove sta esplodendo” o di masturbarsi sugli scontri filmati e postati su youtube.
Abbastanza di fare 600km per un riot.
Si direbbe un nuovo sport. O peggio. Un nuovo mestiere.
Rivoltos* professionist* dei movimenti sociali.
Fa figo sul CV militante.
Abbastanza che gettare due lattine o buttare un bidone della spazzatura per strada e farsi gassare passi per una vittoria.
Abbastanza di fingere di essere content* mentre non succede niente.
Abbastanza di fingere che siamo d’accordo.
Abbastanza di far credere che ce ne freghi qualcosa della legge El-Khomri.
Non abbiamo aspettato gli indignati 2.0 per passare delle notti bianche.
Bisogna dire le cose come stanno.
Siamo impazienti.
Non capiamo perché dovremmo dare appuntamento al potere per contestarlo, accerchiat* da sempre più uniformi e pacisbirri.

L’abbiamo fatto per il gusto di farlo.
L’abbiamo fatto per segnare una rottura.
Perché siamo allegri e in collera allo stesso tempo.
Non abbiamo più voglia di essere là dove ci aspettate.

Vorremmo mandare un doppio abbraccio combattivo.
Innanzitutto a Monica e Francisco in Spagna.
Poi ai/lle compagn* di Bruxelles che subiscono ugualmente la repressione per terrorismo.

La nostra solidarietà è l’attacco, il nostro crimine la libertà.

A presto.

Fonte: IAATA

in inglese, spagnolo

Brema, Germania: Vernice ad agenzia immobiliare Engel & Völkers

Brema, 1° aprile 2016

Engel & Völkers – non ci serve!

La notte scorsa sono state gettate delle uova di vernice alla facciata della nuova filiale dell’agenzia immobiliare Engel & Völkers in via Rückertstrasse 2 nella Neustadt (città nuova) di Brema.
Perché?
Alcunx considerano la nuova apertura prevista per il 1° aprile una provocazione, altrx la ritengono macabra. In ogni caso, quest’apertura non poteva non essere oggetto di commenti!

Poiché:
Da circa 1 anno e mezzo in questa casa lx inquilinx lottano contro la propria espulsione. Dovettero già resistere a una serie di strategie della disdetta da parte del proprietario: rescissioni infondate, molestie continue con chiasso da risanamento, azioni legali di sgombero ripetutamente ritirate e quant’altro. Il proprietario vuole che se ne vadano per fare posto a un ostello per senzatetto. Attualmente, tra coloro ci sono anche dex profughx. Certo, un bisogno di spazio abitabile a buon prezzo esiste eccome, ma lx inquilinx di lunga data della Rückertstrasse 2 stessx hanno bisogno di spazio abitabile a basso prezzo, visto che studiano, hanno un lavoro precario oppure dipendono dai sussidi di disoccupazione (Hartz 4). Chi è fregatx è perciò messx contro chi è fregatx, mentre una cifra di superfici per uffici che potrebbero essere altrimenti utilizzati sono vuote. Per il proprietario della Rückertstrasse 2 si riempiono le casse se riesce ad aprire l’ostello. La città paga tariffe giornaliere di circa 50 € per la sistemazione di profughx negli alloggi privati.

La storia della Rückertstrasse 2 è paradigmatica per altri casi di commercializzazione aggressiva dello spazio abitabile.

Lx inquilinx attuali non sono ancora tuttx espulsx. Hanno il sostegno di tante persone che dichiarano:
Non ci serve una agenzia immobiliare di lusso come Engel & Völkers. Ci serve invece:

Spazio abitabile pagabile per tuttx!
No case vuote – No tende piene!
No profitti con gli affitti!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Monaco, Germania: Bruciato furgone di Pegida-Monaco

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Monaco, 29 marzo 2016

Nella notte da lunedì a martedì è stata bruciata l’auto di Pegida-Monaco. (…) L’auto era parcheggiata (…) a circa 20 metri da un posto degli sbirri e 100 dai pompieri (…).

Non per ultimo la mancanza di antifascismo coerente a Monaco aveva portato ad un rafforzamento estremo delle strutture di destra e all’aumento degli attacchi e abusi neonazisti contro gli ospizi per profughx e persone apparentemente di provenienze altre e antifa.

Quest’azione non vuole solo essere un segnale chiaro. Vuole anche incoraggiare altrx a procedere attivamente contro il pensiero di destra: con ogni mezzo, a ogni livello!

Antifa fuori dal Centro Autonomo! Dentro l’offensiva!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Marsiglia: Messaggio degli/lle amic* che erano in custodia cautelare in seguito allo sgombero del Manba

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Senza tornare su quello che è accaduto, magro bilancio, ci teniamo a cominciare con l’informarvi del fatto che tutt* e tre siamo stat* liberat* ieri [14 aprile]. Due di noi sono convocat* alla corte penale il 10 giugno alle 14h per rispondere di: distruzione/degradazione/deteriorazione di un edificio adibito al culto, in gruppo, & rifiuto di dare il DNA.

Abbiamo schivato l’obbligo di firma, ma siamo comunque sotto controllo giudiziario. Un’altra amica ha ricevuto una convocazione al commissariato. La patente di un amico è ancora nelle mani dei poliziotti…

A caldo, e a titolo personale, senza alcuna analisi, perché non abbiamo ancora avuto davvero il tempo di riposarci:

Ringraziamo un sacco tutt* gli/le amic*/persone che si sono mobilitate, che hanno corso contro il tempo, passato informazioni all’esterno, che si sono occupat* di tutto, aspettato durante le comparizioni, aspettato all’uscita del tribunale, lanciato gli appelli a sostegno, etc. Dentro ci rassicuravamo come potevamo dicendoci che avreste sicuramente agito, ma tra le nostre quattro luride mura di prigione, con la luce sempre accesa e sotto costante pressione non avevamo alcuna informazione. Non diremo che è stato facile quando eravamo dentro. Vi diremo soltanto che è stato un enorme conforto di sapervi là quando alla fine l’avvocatessa è intervenuta, quando vi abbiamo vist* uscendo dal tribunale, e quando vi abbiamo ritrovat* più tardi.

Se ci rompono i coglioni, se ci arrestano negli squat, o se vengono a prenderci in borghese – entrando in casa nostra e facendosi passare per amici – è proprio perché li disturbiamo. Non si tratta di politica locale: vi ricordate degli/lle 8 No borders arrestat* a Calais, nello squat, poco tempo fa? Sono passat* per la custodia cautelare, tutt* liberat* dal giudice, non colpevoli… Allora faremo ancora un po’ più attenzione, e continueremo a fare quello che abbiamo fatto finora. Perché non siamo capaci di fare altrimenti, perché ce l’abbiamo dentro, perché 24, 48 ore di custodia preventiva, i mesi di prigione con o senza condizionale, le multe, le intimidazioni non cambieranno niente. La nostra determinazione era forte ieri, lo sarà ancora di più oggi.

Continueremo a bruciare le frontiere, e ad accogliere i/le rifugiati, con o senza documenti.
Non smetteremo, costi quello che costi e malgrado i tentativi d’intimidazione sempre più numerosi. Affronteremo i processi che ne verranno e ci presenteremo a testa alta.

Open the borders now, we are not going back!

via Marseille Infos Autonomes

in inglese

Marsiglia: L’espulsione del terzo Manba è finita con 3 compagn* in custodia cautelare, e un arresto a domicilio

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Nel pomeriggio del 12 aprile il nuovo Manba è stato espulso dalle forze di polizia arrivate in gran numero, si contano due arresti e delle violenze poliziesche. La nuova apertura seguiva l’espulsione del manba 2 (la settimana scorsa).
Articolo aggiornato (ancora) da MIA il 15 aprile.

Il Manba era stato aperto qualche giorno fa nella via Bel Air, in un edificio vuoto da diversi anni. L’apertura doveva permettere di continuare le attività del Manba: accoglienza de* migranti, atelier collettivi, riunioni politiche, punto di gratuità… Era un luogo che voleva anche essere un punto d’incontro delle lotte in questo momento di movimento sociale.

La polizia è arrivata il 12 aprile, ed è rimasta parecchie ore davanti all’edificio, occupato in quel momento da cinque compagn* (un* de* quali arrestat* la sera stessa). Un “architetto perito” è arrivato pretendendo che l’edificio fosse pericolante, mentre non era stato qualificato come tale. Lo sgombero avvenuto dopo più di 48 ore d’occupazione era dunque uno sgombero illegale. Le persone venute in sostegno contro l’espulsione, una ventina, sono stati allontanati violentemente dai poliziotti, il cui numero non ha cessato di aumentare per tutto il tempo del confronto.

Dopo aver respinto le persone arrivate in sostegno, i poliziotti hanno allora bloccato completamente la strada e l’accesso all’edificio in cui sono entrati, facendone uscire gli/le occupanti e procedendo all’arresto di un* di loro.
I/Le solidali hanno cercato di evitare l’arresto bloccando il furgone di polizia da un lato della strada, cosa a cui i poliziotti hanno risposto con dei colpi di tonfa e dei lacrimogeni sul corso Lieutaud. I/Le solidali hanno continuato a resistere, cercando inoltre di proteggersi rovesciando bidoni della spazzatura tra loro e i poliziotti, che hanno aumentato allora il livello di violenza non esitando a gassare a bruciapelo e picchiare delle persone a terra. Approfittando della loro superiorità numerica, hanno arrestato un’altra persona, buttandola a terra e picchiandola a più persone brutalmente a colpi di manganello telescopico.
La polizia municipale e nazionale si è mostrata violenta, e molto arrogante, come la settimana scorsa.

In seguito la quarantina di persone venuta in sostegno è risalita in manifestazione selvaggia fino alla Plaine, rovesciando in maniera sistematica i bidoni di spazzatura sul percorso ed è stata di nuovo gassata dalla BAC prima della dispersione.

Perché il manba viva ancora! Aria, aria, aprite le frontiere!
Solidarietà e sostegno con gli/le arrestat*! Libertà per loro!
ACAB

Nota di Contra Info: voci di strada dicono che durante il conflitto un certo numero di biciclette della polizia sono state espropriate in corso Lieutaud, i pulotti sono stati anche attaccati, compreso un agente della BAC (brigada anticriminalità) che si è preso un pugno nello stomaco.

Ultime informazioni sugli arresti:

13 aprile: i poliziotti sono andati a prendere a casa sua una persona presente durante lo sgombero del nuovo Manba del 12 aprile per una ‘udienza libera’. In seguito è stata posta in custodia cautelare e dovrà comparire per ‘deterioramento di luogo di culto’.

14 aprile: due delle tre persone arrestate nell’ambito dello sgombero del Manba 3 (una il giorno stesso e una il giorno dopo) sono state rilasciate in serata sotto controllo giudiziario e con una convocazione per un futuro processo, come minimo per ‘deterioramento di luogo di culto’. Le tre persone arrestate sono uscite dal tribunale alla sera dopo essere passate davanti al pubblico ministero.

Tutta la nostra solidarietà!

Leggere anche: Messaggio dei/lle compagn* che erano in custodia cautelare

in inglese

Lipsia: Spaccati i vetri a fiera del libro di Lipsia

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Lipsia, 17 marzo 2016

Come anche negli ultimi anni, la fiera del libro di Lipsia anche nel 2016 non rinunciava ad invitare Jürgen Elsässer di Compact. A una lettera pubblica con la raccomandazione di disdire la sua iniziativa (vedi in basso) si reagiva elusivamente, invece di disdire semplicemente al razzista.

Troviamo sbagliato e pericoloso offrire un forum a un incendiario intellettuale nell’attuale situazione sociale caratterizzata dal razzismo e dall’emarginazione.

Ecco perché stavolta abbiamo deciso di portarci delle pietre e di spaccare alcuni vetri delle fiera.

Abbasso lx razzistx! Abasso lo Stato!

Su Elsässer:
https://linksunten.indymedia.org/en/node/169343

Link esterni:
Lettera aperta:
http://www.nocompact.de/

Articolo sulla lettera aperta:
http://www.lvz.de/Kultur/News/Offener-Brief-gegen-Compact-auf-der-Leipziger-Buchmesse

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Germania, Berlino: Bruciate tre auto della Bosch

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Berlino, 15 marzo 2016

Per l’aumento della resistenza contro il regime europeo dei confini è perlomeno desiderabile un accenno di coordinamento tra gruppi militanti e anarchici. Nel gran numero degli appelli provenienti dall’ambiente insurrezionale ha per noi assunto una certa rilevanza il testo apparso con altri anche nella Zeck 190 “Sabotare la fortezza Europa – ne siamo capaci”, poiché le proposte sono più concrete che in tanti appelli più generici.

La fortezza Europa funziona solo se gira anche la più piccola delle sue rotelle. Bosch Sicurezza è una di quelle rotelle. Con la sua tecnologia di sorveglianza, Bosch contribuisce alla caccia ax profughx indesideratx e sostiene le misure imposte dalla politica di Stato come la realizzazione dei “limiti massimi” e la chiusura dei confini.

Bosch è una ditta all’avanguardia nella produzione di tecnica di sicurezza. Tecnica di sicurezza impiegata negli impianti sui confini, nelle galere, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. In aggiunta alle già presenti videocamere analoghe, le Bosch IP-Videocamere sorvegliano zone sensibili come l’Eurotunnel oppure il Connewitzer Kreuz. Per il comando delle videocamere è impiegato il Bosch Video Managment System BVMS. Insieme al Video Recording Manager (VRM) e la Automatic Network Replenishment Technologie (ANR), il BVMS garantisce che le riprese sono momentaneamente salvate in caso di interruzione della rete e completamente disponibili appena la rete riprende a funzionare.

Per soddisfare i desideri dei cannibali, questa tecnica è stata affinata e usata per applicazioni ancora più perfide. Questa tecnica sempre visibile dovrebbe farci permanere nell’illusione della sicurezza pubblica e della pace sociale. Non solo negli ultimi anni su ogni confine vengono uccise e sotterrate centinaia di persone. Ora non è più possibile occultarlo. Bosch può seguirlo in diretta, sensori di movimento sui recinti oppure telecamere sofisticatissime trasmettono gli incidenti direttamente ai responsabili.

Anche se Bosch non realizza delle armi classiche, realizza però la tecnica per la sorveglianza e per l’umiliazione arrivando fino agli elementi costruttivi per gli aerei senza pilota, i carri armati o le navi di Frontex.

Con le tre colonne di fumo in differenti quartieri di Berlino della notte passata abbiamo simbolizzato la fugacità e la fugacità e la vulnerabilità del dominio e dei suoi strumenti – tre macchine di Bosch che non daranno più nessun contributo alla guerra sociale.

Una presso il BCC, dove quest’anno si celebrava il “Congresso europeo di polizia”. Dove le agenzie statali di progettazione simbiotizzano con i profittatori industriali per rendere più redditizio il rifiuto dex profughx e la repressione. Per il congresso degli sbirri, Bosch si presenta come sponsor, espositore e partner. Nel congresso degli sbirri di quest’anno informavano tra l’altro sugli incarichi attinenti al controllo dei confini da parte di Frontex. Così Bosch non è solo profittatore della logica di sfruttamento razzista ma diretta responsabile per la progettazione e la realizzazione e perciò il perfetto interlocutore per i nostri attacchi.

“Con la massima urgenza: il sabotaggio d’infrastruttura rilevante a scapito dell’economia e della capacità funzionale della fortezza Europa è l’imperativo del momento.

Incitiamo all’aiuto attivo alla fuga e alla sistemazione dex profughx illegalizzatx.

Incitiamo al sabotaggio di tutte le forme di forniture militari e di ogni produzione per i militari.

Incitiamo a hackerare ogni comunicazione militare, a livello mondiale.

Incitiamo, con gli attentati mirati contro i nazi e le loro strutture, a legare le loro forze per così coprire le spalle ax profughx e a chi lx sostiene.

Incitiamo agli attentati contro tutte le autorità il cui fine è la selezione delle persone secondo l’utilità economica ed espellere tuttx lx superflui.

Incitiamo agli attentati contro le istallazioni infrastrutturali d’ogni tipo che sono mezzo e fine al mantenimento della normalità e dell’ordine e che garantiscono la coesione e il funzionamento della fortezza Europa verso l’interno e verso l’esterno.

Scuotere e sabotare la fortezza Europa nella sua funzionalità economica!

Incitiamo al sostegno sovversivo di queste attività e alla solidarietà nel caso di repressione.

Nasconderemo lx profughx e creeremo insieme dei luoghi nuovi, impareremo a difendere fermamente questi luoghi, taglieremo dei buchi nei recinti – concretamente e in senso figurato.”
(https://linksunten.indymedia.org/en/node/171533)

Sabotage Banden, che salutano la feccia losca nelle metropoli europee.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Berlino: Spaccati i vetri prima del congresso di partito AfD

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Berlino, 12 marzo 2016

Ieri domenica AfD Berlino riusciva a celebrare il proprio congresso di partito del Land nell’A&O Hostel Kolumbus. Il 3 aprile vuole continuare il congresso di partito (…). Può prepararsi alla compagna elettorale reazionaria solo se ottiene locali d’altri. Il suo ufficio federale a Berlino è troppo piccolo. (…) Facciamo sì che il 3 aprile anche A&O li butta fuori!

A&O Hotels e Hostels è una ditta internazionale con più di 30 Hotels e Hostels in Germania e in Europa con un giro di affari di 80 milioni di Euro (…). Sicuramente non ha bisogno dei soldi di AfD. (…)

A&O ha anche già sentito un po’ di vento contrario. Il giorno prima sono stati spaccati alcuni vetri di A&O Hostel Kolumbus. Il giorno del congresso, gli ospiti del Hostel sono stati svegliati da una manifestazione antifa e gli sbirri berlinesi hanno fatto del loro meglio per opprimere gli ospiti per tutta la giornata con vasti sbarramenti e un grande dispiegamento di forze. (…)

Quando circa due settimane prima del congresso A&O Hotel presso la stazione centrale veniva riportato dai media come probabile sito, ci furono annunci di proteste e nella stessa notte dex antifa lasciarono i segni del proprio rifiuto sulla facciata dell’albergo, e A&O indietreggiava immediatamente, buttava fuori AfD e i media dicevano che era a causa “minacce d’estrema sinistra”.
(…)
Per aumentare la pressione per il 3 aprile proponiamo di contrastaren A&O su vari livelli:
1) (…) blog, twitter e post a tutto andare.
2) confrontare A&O su tutti i canali il nostro rifiuto di una tale collaborazione, come la hotline A&O (…). fax (…) e critica personale in loco. (…)
3) Vetri rotti (…).

Ma perchè tanta fatica? Semplice: AfD non ha più molte alternative, perlomeno a Berlino. (…) Dice il portavoce AfD (…): “È sempre più difficile per AfD di affittare locali per iniziative pubbliche o interne”.
Noi diciamo: bene così! Ma finchè è solo difficile e non impossibile, non è ancora abbastanza.

Gli affari con AfD non rendono!

Fonto: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Colonia, Germania: Attacco a filiale KiK

Colonia, 11 marzo 2016

A Colonia fu di nuovo chiuso da clienti insoddisfattx un negozio del discount tessile KiK. Settimana passata, di venerdì, degli ignoti hanno spaccato le vetrine di KiK in Gremberger Str. 30 e cosparso il locale con un liquido estremamente nauseabondo. “Sfruttamento totale – KiK it” si legge dall’esterno. È già il 4° KiK a Colonia che deve temporaneamente chiudere.

A livello federale sono state spaccate e sporcate già varie dozzine di filiali. Ragione n’è l’insistente rifiuto della direzione dell’impresa di pagare un risarcimento “adeguato”.

Le vittime del disastroso incendio in una fabbrica tessile del pakistan quasi un anno fa hanno querelato il discount tessile KiK in Germania per ottenere un risarcimento. L’avvocato berlinese Remo Klinger ha sporto querela presso il tribunale del Land a Dortmund in rappresentanza di tre operai lesionati sopravvissuti della fabbrica Ali Enterprises. Era la prima querela civile di questo tipo in Germania. Se il tribunale l’accoglierà o meno, è tuttora in forse! Il caso potrebbe essere un segnale anche per altre ditte che fanno produrre i propri prodotti in paesi con dei bassisimi costi.

#MakeKikPay

L’11 settembre 2012 era scoppiato un incendio nella fabbrica Ali Enterprises, bruciarono 254 operax perché le uscite erano bloccate. Alcunx di loro non furono mai identificatx. La fabbrica lavorava quasi esclusivamente per il discount tedesco KiK, che prima dell’incendio ne comperava quasi il 70% della produzione. Antecedentemente, la ditta aveva fatto dei controlli senza riscontrare alcune irregolarità. Dopo l’incendio KiK rifiuta ostinatamente di condurre le trattative stipulate in un accordo sui risarcimenti a lungo termine alle vittime come anche il pagamento di 250’000 $ per delle  misure per migliorare le condizioni di lavoro in Pakistan. Ali Enterprises non è l’unica fabbrica: KiK faceva produrre anche in Bangladesh, la ditta è corresponsabile per le catastrofi Rana Plaza e Tazreen, dove morirono più di mille operax.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Lipsia: Marcata casa di neonazi

Lipsia, 8 marzo 2016

Oggi, il neonazi di Lipsia Kevin Dehn (Stegerwaldstr. 7) ha ricevuto visite. Il commando gentrificazione “Vivere più bello senza nazi” oggi ha marcato la casa del neonazi Kevin Dehn nella Stegerwaldstr. 7 nell’Est di Lipsia. Dehn, che già negli anni ’90 era fascista militante, ultimamente si vedeva di nuovo ai margini delle sfilate Legida.

In questo contesto c’è da dire che il 19 ottobre 2015 Dehn minacciava con un pugnale dex antifa di ritorno da Dresda. Nei tempi in cui nel paese del gelo bruciano di nuovo ospizi per profughx, il ritorno degli spettri di destra del passato non è affatto casuale.

Le due cose sono, invece, sintomatiche per l’accresciuta autocoscienza della destra politica. Ci tocca contrastarlo con fermezza!

Niente homezone per nazi – Non esiste retroterra tranquillo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Dresda: Vernice ad A&O Hostel

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Dresda, 17 marzo 2016

Il 13 marzo AfD organizzava un congresso di partito a Berlino nel A&O Hostel Kolumbus (Berlino-Hohenschönhausen). Ci sono chiaramente delle alternative alla brutta realtà del capitalismo europeo e della politica autoritaria UE che non si basano sull’emarginazione, sul nazionalismo, sul razzismo, sul sessismo. Questo lo abbiamo tentato di chiarire alla catena alberghiera A&O questa notte con un attentato alla vernice.

Lx seguaci AfD devono sentire che incontrano della resistenza. Chi lx sostiene per esempio i gestori d’alberghi, di locali e altre sale per le iniziative che fanno entrare AfD nei propri locali devono accorgersi che il loro sostegno non rimane senza conseguenze.

Gli affari con AfD non rendono!
Lotta all’aizzamento di destra!
Ad ogni livello e con ogni mezzo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Lipsia: Bruciati sei camion dell’esercito federale

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Lipsia, 8 marzo 2016

Nelle notte dal 7 all’8 marzo ci siamo assunte le nostre responsabilità. Abbiamo contribuito al disarmo dei sogni tedeschi da grande potenza e bruciati vari mezzi della Bundeswehr a Lipsia. Così anche il profittatore di guerra MAN come officina sotto contratto della Bundeswehr subiva dei danni materiali.

Quel che si rompe qui non può distruggere vite umane altrove.

Le ragioni sono note:
-Afganistan: Kundus
-Mali: neocolonialismo
-Egeo, Siria: respingimento militarizzato delle migrazione
-Kosovo, Iraq: guerre d’attacco e loro sostegno
-Arabia Saudita per esempio: sostegno ai regimi dittatoriali in tutto il mondo
-(Neo)nazi in divisa

Attaccare il militare e capitale tedesco è critica pratica del dominio, è antifascismo pratico.

Noi ci assumiamo la responsabilità:
Gruppo Autonomo Joachim Gauck e Ursula von der Leyen

con gentile sostegno
del German Marshall Fund
e della
Fondazione Scienze e Politica

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez

Hannover: Bloccato e imbrattato bus di linea

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Hannover, 8 marzo 2016

La sera dell’8 marzo abbiamo bloccato un autobus di linea sulla Limmertstrasse (Hannover-Linden). Appena imbrattato con le nostre ambasciate, abbiamo lasciato che continuasse la sua corsa verso il centro. Consideriamo l’azione come riappropriazione offensiva dello spazio pubblico. Uno spazio che non semplicemente ci appartiene, come DonneLesbicheTrans, ma che dobbiamo continuamente riconquistarci.

Siamo arrabbiate!

La violenza sessualizzata contro DonneLesbicheTrans è un’esperienza quotidiana.
Per strada, nelle piazze, nei mezzi pubblici di trasporto, nella propria camera da letto.
Appartiene alla normalità di un rapporto tra i generi pieno di violenza.

Dalla notte di San Silvestro a Colonia, le voci si alzano sempre di più e insopportabilmente e cercano il problema nella “cultura” dex suppostx altrx.

Noi diciamo che il problema è la cultura sessista e razzista nella quale viviamo!
Una cultura dove il gran pubblico inorridisce davanti alla violenza sessualizzata solo se strumentalizzabile in chiave razzista.

La notte di San Silvestro a Colonia ha prodotto uno stato di emergenza mediatico. Gli abusi sistematici contro donne e ragazze profughx commessi dal personale di guardia in un ospizio di Colonia e diventate di pubblico dominio due mesi dopo, sono invece passati quasi del tutto sotto silenzio.

Se vogliamo contrastare effettivamente il sessismo, dobbiamo nel contempo agire in modo antirazzista.

Il nostro femminismo non spera nella politica d’uguaglianza borghese! Troppo spesso rende possibile l’emancipazione dex unx sulla pelle dex altrx. I razzismi e i rapporti di classe continuano sotto il suo velo.

Il nostro femminismo non lotta per un qualche riconoscimento giuridico!

Abbiamo un gran rispetto per le lotte di coloro che oggi rendono legalmente possibile l’interruzione delle gravidanze.

Ci solidarizziamo con le lotte Trans e Intersex, che oggi rendono possibile un cambio dello stato civile e sicure cure ormonali.

Ma non dovremmo dimenticare che queste lotte non iniziarono per cambiare le leggi ma che furono trasportate ma movimenti sociali per cambiamento fondamentale delle condizioni.

Non per ultimo per esempio il riconoscimento giuridico di diversi modi di vivere e di amare significano una modernizzazione dell’ideale del matrimonio e delle famiglia, che a sua volta esclude tanti altri di questi modi.

Il nostro femminismo non è disposto ai compromessi!

Lottiamo contro ogni forma di dominio, lo Stato che il mette in sicurezza istituzionale e gli sbirri che proteggono questo Stato.

Ci prendiamo lo spazio.

Ora e in futuro.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez