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Messico: Perquisite due abitazioni di anarchici/che

Nella notte del 31 Gennaio, agenti della Polizia Federale hanno fatto irruzione in due abitazioni per eseguire mandati di perquisizione. Una volta entrati non hanno trovato nessuno in entrambe le case. I vicini di casa hanno capito cosa stava succedendo, risultandogli strana la presenza di circa 20 persone vestite di nero all’ingresso, le quali non ricevendo alcuna risposta agli appelli, hanno forzato la porta di una casa e la serratura dell’altra.

Per motivi di sicurezza, i nomi degli abitanti delle case non verranno diffusi, senza dubbio, riteniamo importante far sapere questi fatti, visto che sicuramente fanno parte della caccia alle streghe che lo stato messicano ha avviato contro gli anarchici.

Questi mandati sono relazionati ad indagini in corso che la PGR sta conducendo per terrorismo. Ci preoccupa soprattutto il fatto che questi mandati siano stati fatti in modo irregolare; senza la presenzia degli/le abitanti, loro possono dire di aver trovato qualsiasi cosa durante la perquisizione.

Per il momento non si sa altro, non dubitiamo che le perquisizioni continueranno.

Croce Nera Anarchica Messico

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Messico: Rilasciato su cauzione il compagno Mario Lopez

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Abbiamo saputo dagli avvocati che il compagno Mario Lopez è stato scarcerato su cauzione dopo essere stato arrestato lo scorso 20 Gennaio con l’accusa di aver violato la legge federale sulle armi e gli esplosivi, per fabbricazione di esplosivi.

Ciò ci rallegra molto, senza dubbio, ma è chiaro che prosegue la caccia alle streghe contro gli anarchici; arrestati, deportazioni, minacce, montature giuridiche, ecc. La detenzione di Mario è parte di questa strategia terrorista dello Stato.

Al momento non sappiamo altro.

Abbasso le mura delle prigioni!

Libertà per tutti/e!

Croce Nera Anarchica México

fonte ~ in inglese

Brutte notizie dal Messico: “Paulina”, la tua morte ha molti Mi piace

O: Perché la disinformazione dovrebbe riguardarci tutti, visto il nostro tentativo di produrre controinformazione…

Alla fine, il 25 Gennaio 2014, l’infame fino ad ora “facebook.com/Bloque.Anarko.Oriente” ha rilasciato un comunicato dove dichiara che loro (ma chi sono realmente?) si scusano per l’errore di aver diffuso la notizia della brutale morte di Maria Paulina Inefavel Lorandi; si scusano di aver diffuso delle cavolate fin dall’inizio. Non faremo ulteriori riferimenti allo schifo di facebook; comunque, l’account pubblico di “Bloque Anarko Oriente” è stato la fonte originale del disgustoso nonsense riguardo alla morte di Maria Paulina, mai accaduta.

Tristemente, questa storia è stata diffusa dal 21 Gennaio (fino ad oggi) anche sui siti di controinformazione. Perché esattamente tali siti hanno diffuso questa notizia non verificata che, per quanto ne sapevano, arrivava direttamente da un account facebook (anche quelli che erano stati avvisati della sua probabile falsità, senza però oscurarla)? Perché si è ritenuto cosi necessario diffondere la notizia di un’anarchica stuprata e uccisa in Messico senza essere sicuri della realtà di questo atroce fatto, senza prendersi un momento per controllare la storia con gli anarchici degni di fiducia che sono attivi nel territorio controllato dallo stato messicano, al fine di evitare che la credibilità crolli a causa delle falsità su facebook? Perché le notizie su facebook si impongono sulla ampia diffusione di controinformazione? E cosa alcuni di questi siti, i vari media di sinistra, e ogni sorta di blogger pensavano quando hanno diffuso le false foto di “Paulina”? Fin dal primo momento della diffusione di questa notizia, alcuni utenti facebook(!) avevano espresso forti dubbi riguardo alla veridicità dei fatti. Il “Bloque Anarko Oriente” ha avuto ripetutamente segnalazioni riguardo al fatto che le foto messe sul loro account come foto “della compagna messicana Paulina” erano invece di un’altra donna cilena, che non ha un bambino di 7 mesi ma uno di 5 anni… Chiunque sia la donna nella foto, il “Bloque Anarko Oriente” non solo ha insistito senza sforzarsi di confermare la notizia, e senza ammettere che nessuno di loro avesse conosciuto di persona “Paulina”, ma hanno persino organizzato un corteo il 25 Gennaio a Città del Messico in ricordo della “loro compagna”, per poi annullare tutto e smentire l’intera notizia all’ultimo minuto.

Ovviamente gli errori capitano. Ma ad un livello più pratico, dobbiamo tutti cercare di nascondere ogni traccia di tutto ciò subito, e per la miseria togliere le foto di quella donna, che è stata super esposta su internet come presunta deceduta. La controinformazione è un’arma; non va trasformata in un cattivo scherzo.

Messico: Lettera della compagna Fallon arrestata dopo attacco incendiario alla Nissan

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Ciao amici e amiche!

Siamo qui insieme, noi su questo lato e dall’altro voi forse. Nel linguaggio dello stato ci sono anni o km che ci separano, ma la cosa che condividiamo è molto più grande di tutti i chilometri e anni. Lo Stato prevede di creare una distanza tra noi, ma invece è al contrario. Saremo più insieme che mai!

Oggi è l’8, ci sono circa 60 ore che viaggiamo tra le auto della polizia del cazzo e i centri federali e provinciali, anche se loro hanno deciso che dobbiamo rimanere qui altre 48 ore, non hanno nulla perché il silenzio è più forte della repressione.

La cosa più importante per me ora è quella di costruire una forza più grande del carcere. Abbiamo il contesto delle relazioni internazionali. Per me la solidarietà è i amici/che, non sono una vittima o una detenuta politica, io voglio utilizzare la realtà in cui viviamo in questo momento per costruire una amicizia più forte e più grande. Sono pronta per combattere l’autorità qui come fuori, mai mi fermerò.

Il carcere è una realtà normale e userò questa esperienza, e spero che anche voi pure per sviluppare una forza individuale più forte ogni giorno.

Siamo qui e sempre saremo qui per affrontare tutta le realtà nel carcere e fuori. Un forte abbraccio a tutti e tutte.

Contro l’autorità qui e fuori!

Fallon

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Messico: Nuovamente arrestato il compagno Mario Lopez ‘Tripa’

Il 20 Gennaio 2014 il compagno Mario Lopez è stato arrestato dopo la sua presenza settimanale in tribunale per espletare l’obbligo di firma che è parte delle sue misure restrittive. Prima di tutto, ha saputo che l’ufficio del procuratore generale ha richiesto la sua custodia tramite un mandato di comparizione, per fargli domande in relazione ad una indagine in corso. Dopo l’interrogatorio, gli è stata notificata la custodia a seguito di un mandato d’arresto per violazione della legge federale sulle armi da fuoco e esplosivi, riguardo agli eventi del 27 Giugno 2012. E’ stato portato al Reclusorio Oriente, Penitenziario Est di Città del Messico. Non sappiamo altro.

L’arresto di Mario avviene nel contesto della repressione anti-anarchica iniziata dal governo messicano. Senza dubbio, ora che hanno arrestato il compagno, cercheranno di aggiungere altre accuse a suo carico. La persecuzione contro l’anarchismo continua; ecco perché ora più che mai è importante rafforzare la solidarietà.

Libertà per Mario Lopez!
Libertà per tutti i prigionieri anarchici!
Né innocenti né colpevoli; solidarietà!


Croce Nera Anarchica Messicana

Messico: Comunicato di Mario González del 31 Dicembre 2013

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Giovedì scorso, 26 Dicembre si è tenuta l’udienza di conclusioni del processo contro di me. La corte ha chiesto che io sia condannato e che non mi sia dato alcun beneficio, in più tutti gli agenti di polizia hanno mentito nelle loro dichiarazioni e sono scomparsi i video a proposito perché, ovviamente, l’intero processo è stato fabbricato nel modo più grottesco, sporco, abusivo, bullo, spregevole, crudele e disumano, dimostrando che le autorità sono i peggiori bugiardi e criminali, che questo sistema criminalizza la povertà e ci toglie la libertà.

Dall’altro canto gli avvocati che portano avanti il mio caso hanno dimostrato, per l’appunto, che l’intero apparato che mi accusa mente e che hanno fallito nel loro tentativo di fabricarmi questo delito. Per ciò, la mia difesa esige ciò che è ovvio: che sia liberato immediatamente e che non sia accusato ingiustamente. Anche se sono fiducioso con il lavoro svolto le autorità potrebbero lasciare di sostenere questa assurda prigionia, per quanto ne so di come agiscono, non mi sorprenderebbe niente di ciò che fanno quei infami complici, che non fanno altro che cercare di rimuovere quellx che non sono come loro vogliono, a chi si ribella contro le condizioni di miseria in cui ci hanno immerso e contro tutta la merda che ci circonda. I governi ostacolano la felicità di tuttx. Per questo faccio un appello alle persone solidali a continuare a mobilitarsi per la libertà di quelli che siamo ostaggi di questo stato, la successiva azione sarà la giornata di solidarietà con i/le prigionierx polítcici/che dal 6 al 10 Gennaio.

Possono imprigionare i nostri corpi, ma mai però le nostre idee.

Mario González

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Messico: Aggiornamenti sul compagno Gustavo Rodriguez

Compagni, cercheremo di essere il più concisi possibile.

Dalla serata del 29 Dicembre 2013, ultimo giorno del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali, fino ad oggi (31 Dicembre), il compagno Gustavo Rodriguez Romero risulta scomparso.

Nella serata del 29, intorno alle 19:30, Gustavo ha lasciato l’auditorio Che Guevara (nel campus UNAM) da solo per andare a Metro Copilco; avrebbe dovuto incontrare la sua compagna e tornare insieme a casa – cosa mai successa, dato che Gustavo non si è fatto vivo.

Cinque minuti dopo l’uscita di Gustavo, una compagna che era all’evento ha ricevuto una telefonata da Gustavo, molto strana nel tono, e qualche secondo dopo la chiamata è caduta; questo le è sembrato sospetto, quindi ha cercato di chiamarlo più volte, ma senza risposta, presumendo che l’avrebbe richiamata dopo come concordato.

Ieri pomeriggio, 30 Dicembre, la stessa compagna ha ricevuto un messaggio dalla compagna di Gustavo, che chiedeva notizie non avendolo visto tornare a casa, perché quando questo accade lui glielo dice sempre e si fa sentire, visto che Gustavo non fa scherzi, o va alle feste, e altre cose così.

Fino ad oggi (31 Dicembre) non lo abbiamo trovato, in ospedali, caserme o centri di detenzione per stranieri, dato che lui è nato a Cuba e ha passaporto americano; non lo abbiamo rintracciato. L’ufficio del Procuratore Generale dice che non c’è nessuno con quel nome in custodia.

Vogliamo sottolineare che ciò accade in un clima di pressione da parte della polizia del governo federale, iniziato perché alcuni collettivi antiautoritari, anarchici e libertari affini hanno ripreso lo spazio chiamato Auditorio Che Guevara, situato nella facoltà di lettere e filosofia della UNAM; ma la pressione si è intensificata con l’inizio del Simposio Anarchico Internazionale/Giornate Anarchiche Informali. Da quel momento ad ora, i compagni che sono entrati e usciti dall’auditorio sono state infastidite da gente che li fotografava, o li seguiva a piedi e in auto, camuffandosi anche come “giornalisti” che facevano domande scomode, ecc.

Gustavo Rodriguez è un compagno anarchico, quasi 54enne, che ha scritto molti articoli di politica sociale, soprattutto sull’anarchismo, e ha dato contributi importanti allo sviluppo della prospettiva anarchica insurrezionale. L’ultimo suo contributo è un’antologia per il libro “Che si illumini la notte!” Genesi, sviluppo e ascesa della tendenza anarchica informale in Messico, recentemente pubblicato dalle edizioni Internazionale Nera. Ha preso parte al simposio anarchico informale e come partecipante ha fornito il proprio contributo, un discorso su anarchismo, insurrezione e guerra sociale.

Ricordiamo che il compagno Gustavo ha ricevuto minacce verbali e scritte da alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria, a causa delle critiche rivolte ad essi, questi per vendicarsi hanno cercato di farlo passare come un “capo” o portavoce dei gruppi d’azione anarchici che hanno agito nel
contesto anarchico Messicano.

Vogliamo che il compagno Gustavo Rodriguez Romero ritorni sano e salvo!

Riteniamo soprattutto il governo del distretto federale messicano come responsabile per la sua sparizione coatta, dato il clima di repressione sorto negli ultimi mesi contro gli anarchici!

Vi pressiamo a mostrare solidarietà; perché la solidarietà è la nostra arma!

***

Qualche ora fa, il compagno Gustavo, sparito dal 29 Dicembre, ha comunicato con i suoi cari. Ha brevemente spiegato che è stato arrestato dagli agenti federali, detenuto e sottoposto a duri interrogatori. Gustavo ha detto di essere stato picchiato, e dopo qualche ora deportato negli Stati Uniti, dato che non c’era modo di accusarlo di nulla.

Questa deportazione è parte della politica anti-anarchica che il governo Messicano applica da mesi; ecco perché chiediamo a tutti di essere attenti riguardo a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni.

Vogliamo ringraziare chi ha diffuso il comunicato sulla sparizione di Gustavo, e chiediamo di diffondere anche queste ultime notizie.

Solidarietà a Gustavo!
Libertà per tutti!

Croce Nera Anarchica

fonti: i, ii

Messico: Scritto della compagna di Mario González

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Mario: Le griglie non arreterano il tuo spiritu

Nonostante la confusione che c’è stata per l’informazione data in alcuni mezzi di comunicazione vi confermo che la decisione di Mario dopo il costretto ricovero nel ospedale di Tepepan è di continuare lo sciopero della fame che lui sostiene chiedendo la sua libertà dal 8 Ottobre scorso, lui sta perdendo peso e siamo in allerta costante riguardo la sua salute, ma è tranquillo; la difficoltà supplementare che lui si ha trovato è che finora in ospedale dicono che non c’è diritto di fare telefonate, e in più il personale del ospedale-prigione continua ad affermare che non conoscere il motivo perché a lui l’hanno ricoverato lì, invece nessuno dà una spiegazione del perché continuara internato, e di nuovo Mario è messo in questione di frequenza sulle ragioni per cui egli è in sciopero della fame; il trattamento del personale di polizia di questo posto è stato estremamente violento anche per me, il Venerdì 22 di notte prima di poter entrare a vedere Mario sono stata aggredita da diversi poliziotti chi mi hanno impedito l’accesso colpendomi con forza. Esigo l’alto alla persecuzione, criminalizzazione  e prigionia contro il mio compagno, così ceme il suo immediato rilascio, basta già di umiliazioni e violenza di stato.

Nuria
compagna di Mario
(23 novembre 2013)

Veracruz, Messico: Striscione solidale con Mario González

manta 1 manta 3 manta 2Arrendersi? Né anche quando alla fine del cammino, senza nessuna uscita di salvezza mi trovi di fronte al muro della morte
Severinno Di Giovanni

Libertà per Mario González, più da 40 giorni in sciopero della fame.
Fuoco al carcere! Viva la anarchia!

Mandiamo questo gesto solidale al nostro compagno Mario González facendo presente che la solidarietà fra anarchici non è solo parola scritta

Animo, Compa!
Cerca di fare vivere l’anarchia!
Abbasso le prigioni e la società che le sostiene.

Lo striscione è stato appeso il 21 Novembre sull’Avenida Lazaro Cardenas davanti ad edifici pubblici dove si processa, se condanna, si riproducono le leggi e si progetta la dominazione e la merce in Xalapa, Veracruz

fonte

Messico: Lo scioperante della fame Mario González trasferito in un ospedale

22 Novembre 2013: I famigliari e l’avvocata di Mario González informano che quache ora fa il compagno Mario è stato trasferito all’ospedale Tepepan contro la sua volontà. Ricordiamo che oggi Mario compie 44 giorni in sciopero della fame. Per il momento non abbiamo ulteriori informazioni sulla sua salute. Ancora una volta facciamo un appello a mostrare la nostra solidarietà con Mario e la sua lotta.

Mario non è solo ! Libertà per tutti i compagni !

Croce Nera Anarchica del Messico.

Guadalajara, Messico: Azione solidale con lo sciopero della fame di Mario González

Il passato 20 Novembre 2013 compagni libertari di Guadalajara abbiamo uscito per le strade rivendicando la coraggiosa lotta del nostro compagno Mario González García, detenuto per le forze dello stato.

Esigiamo il suo rilascio immediato così come quella di tuttx i/le compagnx prigionieri politici di tutto il mondo, esigiamo la fine della persecuzione politica e mediatica ai gruppi e compagni libertari; non dimentichiamo né perdoniamo, ad ogni azione della repressione, un’azione sovversiva, non solo esigiamo il rilascio dei/le nostrx compagnx ma anche l’abolizione del sistema carcerario.

La nostra battaglia è epica; abbiamo come armi le nostre catene, che rompiamo nella fronte dei despoti; noi non copriremo i seni: nudi come sono gli offriamo ai colpi degli sbirri. Abbiamo sollevato il dilemma in questo modo: la vita o la morte, la vita per noi è il trionfo, la morte è la sola forza che ci può tagliare il cammino.

“Stiamo in piedi, non piegheremo il ginocchio davanti a nessun potere.
Affrontiamo il nemico, non diamo le spalle davanti ad alcun pericolo.”
Práxedis G. Guerrero, “Il pugile” (frammento)

Messico: Lettera di Mario González 27 Ottobre 2013

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Mario González: in sciopero della fame. Sequestrato il 2 ottobre 2013, detenuto nel carcere Oriente

A tutte le persone che non abbandonano mai i suoi istinti di libertà,

Vi mando saluti dal carcere Preventivo varonile d’Oriente, sto per compiere un mese di reclusione e 20 giorni di sciopero della fame, nonostante ciò voglio dirvi che il mio stato di salute è ancora stabile, e vado a continuare fino ad avere la mia libertà.

Questo Lunedì 28, c’è la udienza pubblica in Sullivan 133 del processo nel cuale mi colpano di attacchi contro la quiete pubblica, senza prova alcuna ci puniscono per mezzo di istituzioni senza credibilità, supportate da sfruttatori professionali. Ma anche se accusano di essere criminali o vandali per esprimere la nostra rabbia, no conformità e odio di ciò che ci rende schiavi tutti sappiamo bene che la delinquenza è commessa da la propria autorità, mentre permitiamo che esista continuerà a sottometterci.

Spero che possano sommarsi alle prossime azioni che si svolgeranno questa settimana per esigere la mia libertà assoluta e che si mantengano informati sulla situazione dei detenuti e processati.

Né carceri né prigionieri possono continuare ad esistere.

Mario González, 27 Ottobre 2013

Messico: Sulla situazione di Mario González, prigioniero del 2 di ottobre in sciopero della fame‏

Il compagno anarchico Mario González García, è stato arrestato il passato 2 ottobre, mentre andava alla marcia per commemorare il 45º anniversario del massacro del 1968. Anche se il giudice aveva ordinato una cauzione, questa non è stata accettata e attualmente il compagno si trova detenuto nel carcere Oriente, circondato dalle già conosciute e ricorrenti irregolarità del suo caso.

Dal 7 ottobre, Mario ha deciso di fare lo “sciopero della fame”, decisione che sarà supportata ugualmente per vari dei suoi compagni e profesorx, a partire da questo lunedì 14 ottobre fuori dal tribunale di Sullivan 133, nella città del Messico.

facciamo un appello a tuttx i/le nostrx compagnx anarchici/che e afini a manifestare mostre di solidarietà con il compagno questo mercoledì 16 ottobre, a manifestarci e combattere il sistema carcerario e a disprezzare tutti i muri visibili e invisibili di questo sistema di putrefazione che si basa nella morte.

Inoltre vi invitiamo a partecipare e diffondere la camminata di questo mercoledì 16 ottobre alle 16:00 dalla Estela de Luz al Palazzo del Governo di Città del Messico, per esigere la libertà immediata e incondizionata di tuttx i/le compagnx detenutx il 2 ottobre.

Giù le mura delle prigioni!

2octubre_marcha_disturbios8Primo comunicato di Mario González, dove dichiara lo sciopero della fame

Al popolo in generale,

Sono Jorge Mario González García e mi trovo rapito, nel Carcere Preventivo maschile Oriente, dal governo. Mi accusano di attacchi alla la pace pubblica, il quale è un crimine fabbricato contro di me, come parte della repressione contro il movimento studentesco e di lotta sociale, già che le ragioni della mia detenzione non sono del tutto legali, ma politiche.

Ora, dall’interno del carcere invio un abbraccio ai/le compagnx che sono liberi. Questa è una sperienza irripetibile che dovrebbe servirci per renderci più forti e non permettere che riempiano i nostri cuori di paura.

Dopo il nuovo mandato di detenzione emesso contro di me, ho iniziato uno sciopero della fame come misura per esigere la mia preziosa libertà di forma immediata. Questo maledetto governo cerca di punire esemplaremente a tutti coloro che non credono in esso. E inoltre criminalizza l’anarchismo etichettandolo di ” porrismo ” in modo che così l’idea più pura e sincera dell’umanità sia male vista per l’ignoranza.

Voglio esprimere il mio ringraziamento a tuttx quellx che da ogni dove hanno mostrato la loro solidarietà nei miei confronti. Ritorna la repressione diretta, gli ” apañones ” , la sorveglianza, la polizia militare, lo spionaggio, la prigionia, esiste una persecuzione a livello nazionale e internazionale contro gli/le anarchici/che. Dalle trincee di questa prigione alzo la voce per gridare la mia rabbia e mostrare il mio disprezzo per i poliziotti maiali, che sono sottomessi al sistema capitalistico autoritario e brutale. Quando sarò libero, il mio disprezzo si farà sentire per le strade e dove mi porti il movimento studentesco.

Un saluto sincero a coloro che resistono e non dimenticano ai/le detenutx.

Il nostro bene più prezioso è la libertà, per questo bisogna lottare  con fede e valore. Saluti a tuttx i/le detenutx per lottare in tutto Messico e nel mondo. Che la solidarietà non si fermi mai !
Distruggeremo le loro gabbie !

Combattivamente,
Jorge Mario González García.
10 de octubre del 2013

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Per il popolo solidale,

Il 2 ottobre del 1968, lo Stato ha ucciso moltissime persone che si manifestavano contro la repressione del governo e in difesa della loro libertà, in questo 2 ottobre del 2013, lo Stato mostra che ci sta uccidendo lentamente, riempiendo le nostre vite di reclusione.

E’ il mio quinto giorno di sciopero della fame, spero che la gente lì fuori lo conosca, esigo giustizia, perché ogni giorno in carcere è un giorno in più di lento annientamento. Il più grande crimine che ho visto è il fatto che, come prigionierx, le nostre vite sono depositate nelle mani di coloro che si sentono con la capacità di giudicarci e che finiranno dettando ” con il tempo ” se siamo innocenti o non. Maledetti assassini complici di un progetto infame in cui ci viene insegnato sempre a perdere e a rasegnarci. L’obiettivo dell’apparato di “giustizia” è prenderci la vita, perché hanno paura che questa vita divente giusta per tuttx.

Questo sistema non ha ragione di essere, finiamo con esso fino a quando non vi è un minimo di memoria di ciò che è stato, faccio ciò che serve per vivere in quel mondo nuovo che tanto sogniamo e abbiamo bisogno, dove non ci siano prigioni, dove non ci sìa la morte quotidiana, e dove finalmente il sole sorge per tutti, perchè è meglio la morte per essere liberi che vivere come uno schiavo.

Morte allo Stato e Viva l’anarchia,
Mario González García

Messico: Lettera di Braulio Duran ringraziando per la solidarietà

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Saluti compagni, spero tutti vi trovate bene e ciascuno degli individui che rimangono in costante lotta e in continuo conflitto con lo Stato / Capitale ricevano un grande e caldo abbraccio da parte mia, fin dove sono i vostri corpi indisciplinati.

Mi sono preso del tempo, o più che altro, è stata data l’opportunità di condividere con voi alcune lettere. Da qualche tempo già lo volevo fare, ma le circostanze di ogni tipo, fisico-esistenziali non lo permettevano, ma buono, fortunatamente ora si è data l’opportunità.

Con sincerità, ringrazio di cuore a tutti i/le compagnx che hanno preso del tempo per regalarmi alcune parole per continuare a resistere nella situazione in cui mi trovo.

In realtà vorrei dire tante cose, ma la verità è che non c’è molta rilevanza qui. Come sapete, è la stessa merda che imprigiona tutti i giorni, ma buono, in qualche modo qui siamo dando il volto ad ogni situazione.

Sarebbe assurdo dire che questo non mi ha colpito, già che mi è costato lacrime di tristezza, rabbia e disperazione, ma tutto sommato posso dirvi che ora mi sento molto meglio, più pieno e con un enorme desiderio di essere di nuovo con la mia gente.

A volte mi faccio conflitti su quello che potrebbe accadere in un (non) futuro per quanto riguarda la mia lotta e miei affetti, e la verità è molto difficile da affrontare ciò, già che non intendo lasciare le mie lotte, ma né anche allontanarmi dai miei affetti.

Non ho idea se qualcuno di voi è mai stato in un posto come dove sono io, ma sicuramente non c’è bisogno di ciò per capire cosa succede a me.

Beh, speriamo che presto possa trovare la soluzione, così, da poter continuare a camminare.

Come ho già detto qui non c’è molto da dire, quindi preferisco meglio cogliere l’occasione per ringraziare infinitamente ogni personaggio che mi ha dimostrato solidarietà, so che forse nella vita mai ci siamo visti, ma onestamente, non mi interessa; l’unico che può arrivare ad interessare è che siete brave persone che lottano per i vostri sogni e desideri.

Grazie a tuttx, vorrei dire più di mille parole, ma in questo momento si mescolano nella mia testa, quindi voglio solo dire che spero presto di essere con voi per poterci abbracciare e parlare di ciò che ci venga in mente.

Per ora vi lascio, ma non prima di dirvi che vi porto nel mio cuore, vi ricordo in ogni momento.

Abbiate cura di voi e un sacco di forza per tutto.

Come sempre, vi mando abbracci antidominatrici e baci insorti ovunque vi trovate.

Forza e molto Fuoco !

Sinceramente,
Braulio Duran
prigioniero anarchico Straight edge
Per la distruzione del sistema carcerario!

Agosto 2013

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Messico: Lettera del compagno Mario López “Tripa”

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Compagni/e

Era da tempo che mi dovevo mettere davanti alla macchina da scrivere, soprattutto viste le richieste di vari/e compas da diverse parti del mondo, incluso il Messico, che mi hanno chiesto costantemente che situazione sto attraversando. Vorrei iniziare chiedendo delle scuse generali per l’irresponsabilità di non aver fatto avere notizie da parecchi mesi, più di 6 per l’esattezza, ma va bene, per diversi motivi, molto personali, non mi sono degnato di farlo.

Per ora dico solo alcune cose, cominciando da quelle giudiziarie. Il processo contro di me continua, ma ha avuto delle modifiche, e ancora non c’è una sentenza. Bene, da una settimana il mio caso è stato inviato al tribunale 20 dei delitti non gravi, questo a causa della riforma della legge in base alla quale sono stato accusato e che si configurava cosi nel codice penale messicano: attacchi alla pace pubblica, con una pena da 6 a 30 anni senza possibilità di cauzione o beneficio, è stata modificata in delitto non grave, con una pena da 4 a 7 anni, motivo per il quale gli avvocati anarchici chiesero la mia scarcerazione. Il tribunale 32 penale con sede nel Reclusorio Varolin Preventivo Sur, che ha avuto il mio caso dall’inizio, ha richiesto che venisse cambiato il tribunale, ovviamente l’accusa ha fatto appello, dopo un paio di mesi l’appello è stato rigettato ed è stata confermato il trasferimento. Il tribunale è stato quindi modificato, ma non prima dei soliti ostacoli durati un paio di settimane fino a quando il tribunale mi ha notificato il cambio.

Questo può sembrare una cosa buona, ma non del tutto, perché ora ricomincerà di nuovo il processo, mentre quello precedente era quasi finito, dato che stavamo entrando nella fase delle conclusioni.

Questo cambio significa una nuova opportunità per l’accusa di ampliare le prove a mio carico, di ricostruire il caso, che era pieno di irregolarità. Un esempio di ciò è che in un’udienza a cui ho presenziato mentre ero nel Reclusorio Sur, il pm ha chiamato a testimoniare una dell’antisommossa che nulla aveva a che vedere con la mia detenzione, questa c’entrava con un mio arresto per piccoli incidenti contro la corrida di tori nel 2009, inoltre non lavora più presso le istituzioni. Chiaramente gli avvocati hanno respinto velocemente questa presunta prova, ma è stato evidente l’intenzione del pm di aggiungere qualunque indizio che io ho attentato alla pace pubblica. Da parte nostra abbiamo rinunciato a questa fase di prove e abbiamo chiesto che le prove presentate fossero acquisite tale e quali. Questo cambio presuppone 3-4 mesi di processo, correndo il rischio che l’accusa non venga modificata in tentato, con una pena massima di 7 anni e ritorno in carcere.

Durante questi mesi mi sono trovato e tutti/e voi vi siete trovati/e in attesa della decisione dell’appello dell’accusa dopo la mia scarcerazione – la chiamano la libertà ma non posso definirla tale in merito all’uscita di prigione visto che per me la libertà è qualcosa di assoluto – visto il rigetto dell’appello, la mia libertà in attesa del processo è stata confermata, e al pm e alla difesa è stato dato un nuovo periodo per le prove, che noi riteniamo inutile, e assurdo per il pm, e questo ci ha chiarito l’intenzione del pm di restare per forza in questo tribunale. A questo periodo abbiamo rinunciato. Poi il tribunale 32 penale ha deciso di mandarmi a quello dei delitti non gravi, e il pm ha fatto appello.

Io personalmente voglio dire pubblicamente e apertamente che mantengo la mia posizione. Le riflessioni che uno/a dovrebbe prendere rispetto a situazioni come quella successa a me, io penso, devono essere soprattutto strategiche e tattiche, ma più che altro per quanto riguarda le idee, non unicamente rivolte alle ripercussioni giudiziarie che possono esserci. Si può dire che molte volte questi sono i costi della guerra, di un conflitto individuale o collettivo, conseguenze che non possiamo allontanare codardamente mettendo da parte la condanna o l’incertezza che soffrono – o soffriranno – i/le compagni/e colpiti dalla repressione di stato. Conseguenze che nel momento di entrare in lotta diretta contro lo Stato/Capitale dobbiamo assumere in prima persona e se serve anche collettivamente. Continue reading Messico: Lettera del compagno Mario López “Tripa”

Messico: Comunicato sulle detenzioni degli organizzatori della Feria del Libro Anarchico

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Come è noto, Giovedì, 4 Luglio, sono stati arrestati due compagni che fanno parte dell’organizzazione della 2° Fiera del Libro e pubblicazioni anarchiche che si terrà a Guadalajara il 25 e il 26 Luglio, davanti a questi fatti vogliamo fare pubblico che:

1) I poliziotti statali e comunali, che hanno realizzato l’arresto hanno inventato l’accusa di aver aggredito un passante dopo che i compagni sono stati inviati alla delegazione della polizia municipale di Guadalajara, che si trova sulla Strada Independencia. Ai nostri compagni, al momento dell’arresto è stato detto che sarebbero stati accusati di tacchinare propaganda senza autorizzazione.

2) Una volta che i compagni sono arrivati presso la sede della Polizia sono stati condotti direttamente alla stanza del palazzo che si trova nel seminterrato, dove la polizia ha fotografato lo striscione che li hanno tolto, sono stati fotografati anche loro, i loro tatuaggi ed ogni tratto che potrebbe caratterizzargli. Oltre ad essere insultati e minacciati “con l’andare il giorno della Fiera e effettuare arresti e chiudere l’evento.” Letteralmente le parole sono state “a voi e ai vostri amici stiamo per spaccarvi il culo”

3) I compagni non sono mai stati dimessi dalla lista dei detenuti, ci sono telefonate di membri della loro famiglia che confermano questo fatto, la possibilità di sparizione forzata era latente.

Pertanto, il gruppo organizzatore della fiera, che sta lavorando su altre azioni che rivendicano la nostra posizione anarchica enfatizza che:

1) Il piano di attuazione della Fiera si trova ancora in piede e con più incoraggiamento che dall’inizio.

2) Ci teniamo a sottolineare che la Fiera è un evento che propone come obiettivo la diffusione del pensiero anti-autoritario e che cerca di essere uno spazio d’incontro e di scambio di esperienze che contribuiscano alla distruzione delle relazioni di dominio e sfruttamento che attualmente abbiamo. Declamiamo che l’anarchia non ha nulla a che fare con la cattiva immagine che i media borghesi mostrano. L’anarchia è la massima espressione dell’ordine, un ordine senza autorità né coesioni, basata sulla libertà, la solidarietà e il sostegno reciproco.

3) Ci è chiaro che lo Stato-Capitale, nel tentativo di mantenere le condizioni sociali esistenti nell’attualità e cercando di continuare a nascondere le contraddizioni che rinchiude e lo portano alla sua distruzione, farà tutto il possibile per sabotare le attività che portiamo avanti, non solo i gruppi che revindicamo l’ANARCHIA, ma di tutti quelli che lottano per una trasformazione totale dello stato delle cose.

4) Rendiamo responsabile il Procuratore Generale dello Stato di Jalisco di qualsiasi doglianza proposta contro il gruppo organizzatore e / o dei partecipanti alla Fiera, prima, durante o dopo di questa.

5) Chiediamo ai partecipanti alla Fiera di astenersi di cadere nelle provocazioni nel caso che (ne dubitiamo), qualche incidente si presenta, e facendo appello alla loro solidarietà, e senza cadere nella discussione vaga circa l’uso di droghe, che, date le circostanze si astengano dall’uso di queste durante la loro permanenza durante l’evento.

Ci auguriamo che questo incidente non contribuisca a ridurre la voglia di partecipare a questo evento. Vi aspettiamo compagni con ansie !.!

Saluti libertari

Comitato Organizzatore del 2° Pubblicazione Fiera del Libro e anarchici Guadalajara 2013

fonte

Messico: Rivendicate due azioni dal FA/FLT/FAI

Due azioni.

Attacco esplosivo contro la scienza e attacco incendiario contro la polizia… Non ci accontentiamo del sabotaggio, con la polvere o con la benzina. Che non ci si sorprendi del terrorismo contro gli scienziati, poliziotti e scagnozzi. Non idolatriamo alcuna azione armata, ma data ogni espropriazione individuale di questo nucleo di guerra, rivendichiamo l’affinità più egoista con diversi gruppi di questo territorio, che, distruggendo mezzi, paradigmi, ideologie e codici morali o di valori, conducono le proprie azioni all’estremo, al culmine…

Estremismo? Terrorismo?

Uccidere dei poliziotti…

Come la Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon, frazione della Federazione Anarchica Informale. (CI-MSA/FAI)

Uccidere alcuni scienziati…

Come le Individualidades Tendiendo a lo Salvaje (ITS)

Vediamo nella determinazione di ogni individualità che va direttamente contro l’umanità e la sua civilizzazione; La forza che fa rivivere i nostri istinti selvaggi, apprendiamo da questi clan e affiliamo le nostre idee per future azioni.

Nel frattempo, rivendichiamo la seconda carica esplosiva scoppiata nell’edificio del Consiglio Messicano di Scienza e Tecnologia lo scorso 10 giugno 2013 nella città di Toluka, Messico. Abbiamo colpito nuovamente questo organo statale che partecipa direttamente al sostentamento del tecno-sistema, scagliandoci contro il suo funzionamento vitale per il progresso antropocentrico, perché sappiamo della sua intromissione nell’estensione del territorio urbano in complicità con l’industria mineraria, che distrugge le montagna dell’Alto Lerma, perché sappiamo della sua collaborazione con gli scienziati del Centro Internazionale del Miglioramento del Mais e Grano per realizzare le sue aberrazioni nel campo
di prova di questi esperimenti, perché sappiamo della sua diretta responsabilità in ogni artificializzazione di questa (non)vita.

Attacchiamo le sue proprietà in difesa della Naturalezza Selvatica.

“Colui che cade ribellandosi contro tutti, prevale anche cadendo (…) Ma il vero sostenitore dei ribelli caduti è chi sa ribellarsi anche contro la “ribellione” degli eroi caduti”
Renzo Novatore

Rivendichiamo l’incendio (mediante dispositivo artigianale, come ci hanno raccomandato alcuni compas del Sud America) che ha colpito il motore e la cabina di una camionetta della Polizia Federale nella mattinata del 23 Maggio dello stesso anno e nella stessa città. Abbiamo deciso di attaccare questo simbolo dell’autorità, cosi come abbiamo deciso di rivendicare ciò in concomitanza con l’azione precedente per lo stesso motivo: Mauricio Morales.

Cosi come non idolatriamo azioni armate, allo stesso modo non martirizziamo o rendiamo feticcio nessuno e niente. Risulta difficile provare distacco per questo guerriero a leggere i suoi scritti e le sue
poesie… Sentire il canto di guerra dl punky mauri. Mauricio Morales non è solo un nome, come non lo è Abele Rizieri Ferrari. Ogni indomito che coraggiosamente armato di volontà e fantasia ha provocato violenti incendi è alimento necessario per sostenere il conflitto quotidiano e la ribellione permanente e iconoclasta.

Questo fuoco provocato a circa quattro anni da quando Mauri danza con la morte è solo un gesto incendiario in memoria ribelle di chi ha trasformato le proprie parole e idee in azioni.

Frazione Anticivilizzazione del Fronte di Liberazione della Terra affine
alla Federazione Anarchica Informale (FA/FLT/FAI)

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Messico: Scritto del prigioniero Braulio Duran in memoria di Mauricio Morales

lamuertemedicequemeama

Testo letto nell’attività del 20 MAGGIO 2013: La nostra memoria è nera, il nostro cuore pure

Parole di Braulio Duran per il compagno Maury, ovunque ti trovi.

Date le circostanze in cui ora mi trovo, non ho avuto la possibilità di formulare una lettera o un testo, ma in questo momento mi viene questo in mente e solamente voglio e desidero che il compagno si trovi bene e il suo “spirito”, se esite, resti l’indomito che sempre fu.

Davvero non so se mi senti o possa sentirmi. Ma di cuore desidero che così sia.

Ancora ricordo quando ho sentito la notizia e mi ha veramente segnato, perché credo che un individuo libero e selvaggio non deve morire mai, ma purtroppo, queste cose non sono nelle nostre mani, dal momento che tutto è relativo e non possiamo cambiare un ciclo, ma nonostante questo, voglio che tu sappia che ti ricordo come qualcosa di bello e tutto quello che tu hai vissuto e/o sentito io lo vivo, giacche sfortunatamente in questo momento non faccio le cose che vorrei fare.

So che non ci siamo conosciuti e sicuramente te non hai mai saputo di me, beh, è superfluo, dal momento che l’unica cosa che ci unisce è il desiderio di vedere il nostro intorno libero e indomito.

No so se lo sai, ma voglio raccontarti che i compagni di tutto il mondo ti stimano e ti ricordano e sicuro che gli colpisce al cuore la tua assenza, e forse non mai ti è battuto l’idea di essere ricordato come qualcosa di forte, come sicuro tu lo facevi semplicemente per il tuo individualismo e non per la fama, ma buono, nella vita ci sono cose che senza volerlo accadono. Abbi cura di te e datti forza, come l’hai sempre fatto e ricorda che, anche se non conosciamo uno l’altro, qui saremo, dritti e con la testa alta (e le bottiglie accese nella mano).

Non dimentichi mai che rimarremo sempre anonimi e tra le ombre, o nascosti sui tetti in attesa del momento giusto per attaccare. Ti mando forti baci ed abbracci antidominatori in attesa che tu gli possa ricevere.

Sinceramente,

Braulio Duran

Anarchico Prigioniero Straigth Edge Per la distruzione del sistema carcerario.

P.S. Saluti ai compagni che sono ancora in piedi sotto tutte le circostanze. Vi mando un grande abbraccio e spero in un(non)futuro possiamo vederci in faccia e ridere. Io seguirò in modo dritto e resistendo dimostrerò la mia solidarietà con le persone che sono in carcere lì al sud.

Forza! E che viva l’anarchia!

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Tlalnelpantla, Messico: Attività in memoria del Punky Mauri

mauri copyRICORDANDO LA TUA MEMORIA A 4 ANNI DALLA TUA PARTENZA

Domenica 26 maggio, inizio alle 5 pm.

Presentazione documentale: Mauri l’offensiva non ti dimentica
Espressioni artistiche
Cibo vegano
Rap anarchico: voci clandestine; Tleyotl; Irracionalmente logiko; Agorafobia; Cronopio.

Nel CSO Casa Naranja, Av. Tlalnepantla, 154. Col Olivo, 2.

in spagnolo

Oaxaca, Messico: Incendio di un bus, pacco bomba a PAN e sabotaggi a Telmex

La gioventù ribelle metterà fine alla gioventù riformista
– estratto dal comunicato delle Forze Autonome e Distruttive Leon Czolgosz

Il segreto è di cominciare veramente… In questa direzione, il metodo di diffondere gli attacchi è una forma di lotta che porta dentro di sé un mondo diverso” – At Daggers Dawn

Il senso etimologico – ‘assenza di governo’ – è abbastanza per me. Lo spirito di autorità e il prestigio della legge devono essere distrutto. È tutto.” – Rafael Barrett

Veniamo dall’oscurità in cui viviamo e in cui ci sviluppiamo, sotto le stelle della notte scivoliamo come ombre cercando appassionatamente il conflitto permanente, lo scontro diretto con l’autorità e la ricerca dell’idea anarchica come prassi liberatoria che vuole seppellire l’esistente. Rendiamo noi stessx eternx e allo stesso tempo materializziamo i nostri sogni pieni di amore e odio in grida rabbiose che colpiscono il nemico. Ripudiamo la rappresentazione, la delega, l’esercizio dell’autorità, il suo centralismo democratico, la proprietà privata e la vita artificializzata che emerge dal “progresso civilizzato”, e l’intellettualismo come modo di capitalizzare l’intelligenza. Allo stesso modo ripudiamo ed estendiamo il nostro rifiuto a tutte le forme di vita basate sull’obbedienza, la sottomissione e la passività; rigettiamo ogni modo di relazionarci che viene dalla logica del capitalismo, Umano-verso-Umano così come Umano-Animale e Umano-Natura, perchè crediamo che questa relazione sia l’espressione più chiara del rigetto della vera vita, della vera libertà. Situiamo al primo posto e davanti a tutto l’offensiva diretta contro lo stato-capitale, la solidarietà materializzata in azione con i/le nostrx compagnx imprigionatx nel territorio messicano e nel mondo, solidarietà con le persone colpite dai megaprogetti e la rivendicazione delle nostre utopie convertite in prassi e realizzate nei nostri attacchi, che portano dentro di sé la profonda analisi di una nuova vita (o della sua guarigione), sapendo che la vita stessa non è altro che una continua ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi e che quello a cui ci aggrappiamo si chiama libertà.

Con il sostegno delle nostre stesse idee e riprendendo la memoria storica come fonte di apprendimento e comprensione dell’azione di compagnx in affinità dal passato e dal presente, abbiamo trasformato le nostre fiamme ed esplosioni nella bellissima violenza rivoluzionaria di attacchi precisi contro le strutture materiali ed ideologiche che sostengono lo stato e il capitale, con un’intenzione secondaria e sottile che possano forse facilitare le esplosioni minimali di rivolta generalizzata, ma ci concentriamo e specializziamo ad affilare la lotta ingestibile e antagonistica che si sta sviluppando poco a poco nel territorio di Oaxaca. Continue reading Oaxaca, Messico: Incendio di un bus, pacco bomba a PAN e sabotaggi a Telmex

Atene: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco esplosivo contro la sede dell’azienda di corrieri “swift-mail” dalla Cellula Indenne di Vendetta-FAI/FRI

PERCHÉ NULLA È FINITO…

Il 10 Marzo abbiamo fatto l’ovvio. Abbiamo trasformato in azione le nostre promesse di vendetta. Abbiamo piazzato un ordigno esplosivo all’ingresso degli uffici dell’azienda di servizi di posta-rapida tramite corriere “swift-mail” a Pagrati. Le ragioni per il nostro attacco sono semplici e chiari.

Fotini Reklitou, che è la moglie del proprietario di quest’azienda e lavora in questo ufficio, il 1º Novembre 2010 con la curiosità poliziesca e piccolo-borghese che la possedeva ha aperto un pacco che avevano lasciato i nostri compagni lì per essere inviato all’ambasciata del Messico. La sua curiosità ha portato al suo ferimento. In seguito, come una autentica infame ha allertato i sbirri rilasciando una descrizione dettagliata su chi abbia lasciato il pacco e dove sia diretto. A causa di questa infame si sono mobilitati decine di poliziotti che hanno bloccato la zona ed hanno circondato i nostri compagni portando al risultato del loro arresto.

Da quel giorno Reklitou appartiene alla lista nera della nuova guerriglia urbana anarchica. La nostra dignità noi ci lascia mai di dimenticare gli infami. Che possa capire questo soggetto che questo era solo un messaggio. Un messaggio con ricevitore tutti i testimoni dell’accusa dei processi della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che alzeranno il dito e “riconosceranno” i “colpevoli”. Che non dimenticano che almeno i vecchi infami indossavano dei cappucci mentre ora abbiamo i nomi e gli indirizzi.

Non è passato molto tempo da quanto altri compagni hanno picchiato un’altro testimone d’accusa del processo precedente contro la CCF. Stiamo parlando per il pestaggio dello sbirro tossico dipendente di pillole dell’anti-terrorismo, Mourdoukouta, a Kallithea. Inoltre circa un mese e mezzo fa, è stato distrutto il caffè bar ad Exarchia, “To Kafetì”, proprietà di un altro ruffiano che aveva fatto causa e chiedeva anche un risarcimento da un compagno prigioniero della Cospirazione.

Ogni riconoscimento ed ogni testimonianza non sarà dimenticata.

Cerchiamo di essere chiari… Gli infami, poliziotti, giudici e carcerieri che hanno fatto male o hanno offeso i nostri compagni devono sapere che non saranno dimenticati indipendentemente da quanto tempo possa passare. Qualche notte riceveranno la nostra, indesiderabile per loro, visita con proiettili, bombe, con pugni di ferro…

Negli ultimi mesi c’è uno sforzo da parte dei poliziotti e dei media per combattere la nuova guerriglia urbana anarchica. In occasione a diversi arresti, parlano dello smantellamento della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Che diventi questo attacco un’altra confutazione nelle loro stime. Come è stato detto, la cospirazione non è semplicemente un’organizzazione ma un’idea, e le idee non possono essere né smantellate, né arrestate.

Cellule intatte continueranno ad agire ed attaccare contro il sistema marcio e la società dei sottomessi che lo sostiene.

La Cospirazione delle Cellule di Fuoco è l’Idra di Lerna della nuova versione anarco-nichilista. Per tutte le cellule che saranno perse in battaglia, appariranno sempre delle nuove che rafforzeranno la rete della Federazione Anarchica Informale (FAI) – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FRI) e continueranno con passione maggiore la gioia dell’attacco e della distruzione.

Perché siamo nati per combattere. Null’altro ci rende più vivi da questa vita dell’illegalità che abbiamo scelto.

La guerra è in corso ed è il momento per ognuno di scegliere campo.

Dedichiamo la nostra azione con tutto il cuore ai fratelli carcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, a Panagiotis (buon recupero compagno) a Gerasimos, a Giorgos, a Haris, a Christos, a Michalis, a Giorgos, ad Damianos, ad Olga e all’anarchico rivoluzionario Teofilos. Fino a quando ci incontreremo di nuovo fratelli.

A tutte le cellule della Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI) in Grecia, nel mondo e soprattutto ai nostri fratelli in Indonesia. Saluti nichilisti fratelli…

Ai compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco in Russia, Bielorussia, Messico e nei Paesi Bassi.

Agli anarchici della prassi Alfredo e Nicola (accusati per la cellula OLGA-FAI) e ai fratelli e sorelle italiani che sono detenuti nelle carceri italiane.

Infine, con grande apprezzamento e rispetto ai fratelli e sorelle conosciute e sconosciute qui fuori, ai lupi solitari che provano che l’anarchico non è indicato dal numero di libri che ha imparato come pappagallo, ma dalla coerenza delle parole e delle sue azioni. Siamo stancati dagli “anarchici” che sono pieni di parole e da azione nulla. Agisci o stai zitto…

Con rapine, attacchi incendiari, esecuzioni, bombe, attacchi agli fascisti e poliziotti, ci troverete di fronte a voi…

“Dobbiamo entrare in battaglia solo quando non abbiamo più nulla da sperare, siccome dalla sua natura il risultato di una battaglia è incerto, ma dal momento che la decisione è stata presa, dobbiamo vincere o morire” – Napoleone Bonaparte, Manuale del capo.

CREIAMO E ORGANIZZIAMO 10, 100, 100 CELLULE DI COSPIRAZIONE…

VIVA LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE (FAI / FRI)

Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale.
Cellula Indenne di Vendetta.

Messico: Testo difuso durante la concentrazione presso l’ambasciata italiana e in solidarietà con i compagni sequestrati

La solidarietà tra gli anarchici è più che una parola scritta.

Solidarietà con i/le compagni/e anarchici prigionieri dallo Stato italiano.

Gli anarchici sono nemici dichiarati dello Stato e di tutte le realizzazioni istituzionali concrete che questo si dota per controllare e reprimere. Questa dichiarazione di principio, anche con il suo carattere astratto, è una delle caratteristiche essenziali dell’anarchismo e mai è stata messa in discussione.

Lo Stato sa che gli anarchici sono i suoi nemici irriducibili, quelli che, con più o meno efficacia, lo combatterano fino alla fine.

Però sa anche che, propriamente per questa posizione di totale e radicale inamicicia, gli anarchici non possono trovare alleati nella loro lotta contro lo Stato, fatta eccezione per la partecipazione spontanea di individui desiderosi di trasformare le condizioni di oppressione nelle quali viviamo tutti.

Lontani da ogni gioco di potere, diamanti nella sua cristallina purezza ideale, gli anarchici hanno sempre rappresentato la spina inchiodata di tutti gli Stati, da quello dispotico a quello democratico, da qui la particolare attenzione che le agenzie di polizia di ogni tipo hanno mantenuto su loro… Continue reading Messico: Testo difuso durante la concentrazione presso l’ambasciata italiana e in solidarietà con i compagni sequestrati

Solidarietà con Mario Silva, compagno anarcovegan prigioniero in Messico

vegan

Saluti a tuttx.

Probabilmente la maggioranza di voi avrà già sentito parlare della situazione in cui si trova Mario Augusto Silva Sosa, meglio conosciuto da tutti come “Mayin”.

Ricordiamo la sua partecipazione in diverse lotte, in passato fu parte integrante del collettivo anarcovegan nella città del Messico, da allora ha intrapreso la scelta di una dieta vegana che continua da più di 10 anni, anche in questi ultimi mesi in cui si trova in carcere, nonostante le difficoltà che questo implica.

È anche partecipe del progetto di occupazione di Casa Naranja, appoggiandola nelle sue diverse attività.

Mario si trova prigioniero dal 18 novembre 2012 a causa di una denuncia di rapina, in un caso pieno di irregolarità, arbitrarietà da parte dell’apparato giudiziale e del corpo di polizia.

Il 25 gennaio c’è stata l’ultima udienza, tra il 10 e il 15 febbraio dovrebbero esserci le conclusioni e una settimana dopo ci sarà la sentenza. Il pronostico più positivo riguardo al risultato finale sarebbe la possibilità che Mayin esca libero su cauzione, tuttavia per il modo in cui si sta sviluppando il caso questa possibilità ci risulta onestamente difficile. Nel peggior caso Mayin potrebbe ricevere una sentenza fino a 8 anni.

Qui in Casa Naranja si è cercato di seguire da vicino lo sviluppo del suo caso e cercato di fornirgli settimanalmente alimenti vegani, appoggiandolo per quanto possibile in questo aspetto.

Durante il processo e la sua permanenza in prigione c’è stato bisogno di trovare il denaro necessario per pagare le pratiche, l’alimentazione e la corruzione interna nel carcere, in cui ha subito estorsioni fino alla rapina. La somma necessaria per appoggiarlo ha raggiunto la quantità approssimativa di 4.000 pesos al mese, questo carico è risultato eccessivo, per cui noi e Mayin facciamo una chiamata di fraternità a tuttx gli/le amicx, partecipi della sua vita e a chiunque desideri solidarizzare con il compagno in questa difficile situazione della sua vita.

Centro Sociale Occupato Casa Naranja

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Cracovia: Striscioni di solidarietà con le Cellule di Fuoco (sotto processo in Grecia), e Sonja e Christian (sotto processo in Germania)

Alcuni dei nostri compagni del progetto di contro-informazione Grecja W Ogniu (“Grecia in Fuoco”) in Polonia hanno alzato striscioni per le strade di Cracovia, dichiarando “amore, forza e solidarietà” con i prigionieri anarchici politici in Germania, Grecia, Cile, Italia e Messico…

Libertà per i combattenti rivoluzionari Sonja Suder e Christian Gauger, perseguiti dallo Stato tedesco per l’attacco alll’industria nucleare
Forza, amore e solidarietà con i bombarolli presi ostaggio dal sistema in Italia, Grecia, Messico, Cile
Solidarietà e libertà agli anarchici rivoluzionari dell’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco (FAI / IRF) ed a Theofilos Mavropoulos