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Berlino: Danni a cantieri STRABAG

24 maggio 2017

Come contributo alla decentralizzazione delle lotte di quartiere, nelle notti scorse abbiamo attaccato STRABAG. Collabora con il gruppo CG (…) che s’arroga di dominare interi quartieri nuovi con il suo denaro e la sua architettura. (…)

Grazie alla campagna del quartiere Rigaer e con l’appoggio dex nottambulx di Berlino e di Lipsia siamo riuscitx a scegliere l’esempio di un big player. Lo sviluppo in questa città è talmente veloce che è diventato necessario concentrarsi su dei punti d’attacco concreti. Sennò un megaprogetto dopo l’altro passa senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Il pericolo che un attore finisce nel mirino è piccolo ed i danni da aspettarsi pure.

Invece di sparare a casaccio sarebbe sensato, visto che l’abbiamo già preso di mira, d’innalzare il prezzo per il gruppo CG. È lecito tutto quel che fa male: blocco dei cantieri, fare chiasso, manifestare, spaccare, sabotare. Se il quartiere Rigaer blocca la strada alle macchine da costruzione, come sostegno agiremo in modo decentrale.

Preparate gli interventi notturni anche per lottare per la Friedel54 per il giorno x. Coprite tutto il territorio urbano per rinfrescare il trauma degli sbirri riguardante gli sgomberi delle case.

Per dimostrare la nostra capacità d’intervento abbiamo visitato il cantiere STRABAG a Schöneweide e in tutta calma rotto i vetri di una ruspa e di un camion benna marcandoli come partner di CG. In un altro posto a Pankow ci sono rimasti due furgoni, ai quali abbiamo bucato le gomme.

Saluti alla Friedel54, Rigaer94, al chiasso del quartiere contro il gruppo CG e a tuttx lx nottambulx.

Cacciare il gruppo CG!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco a supermercato Denn’s

26 aprile 2017

Anche se gli sbirri e la stampa tentano di tacerlo: l’altra notte abbiamo dato fuoco al culo del supermercato Denn’s presso la stazione Neukölln. Poiché questi supermercati sono un simbolo della rivalutazione e dell’espulsione in questa città, dove anche più piccolo angolo è venduto, privatizzato e aperto al consumo.

Ogni terreno vuoto è ricoperto di case chic, case di proprietà oppure superfici per uffici per la “smart city” Berlino. Sono eletti dei nuovi senati che fanno promesse vuote di migliorare le condizioni. Ma sappiamo che sono solo frasi vuote e non ci attendiamo nulla dalle riforme, che questa merda al massimo la colorano d’oro.

L’espulsione crescente dex poverx ai margini della città è una follia quotidiana. Per ogni persona non ricca che deve o vuole cambiare casa nei distretti del centro città è pressoché impossibile trovare una casa a prezzi comparabili. Se si trova qualcosa di pagabile che non è l’ultimo buco di merda pieno di muffa oppure senza luce del giorno, per le visite guidate della casa ci sono già file di dozzine di persone. Non stupisce che ci si fa strada con i gomiti e che la concorrenza e l’egoismo dilagano anche qui. Tanto noto quanto male.
(…) Le campagne mediatiche mostrano scolaresche che raccolgono la spazzatura o che dimostrano contro la merda dei cani. Ma la spazzatura intesa davvero sono lx senzatetto, lx tossicx, la gente Rom oppure gente con status di soggiorno incerto in questa città. Dipende dal clima nella città.

(…) Dobbiamo organizzarci e continuare la lotta senza compromessi. Lottiamo unitx contro queste condizioni e facciamo si che s’acuisca ancora e che si entri in una fase offensiva.

Per i vicinati ribelli e la lotta contro queste condizioni. Saluti solidali ai progetti minacciati di sgombero Friedel 54 e Rigaer 94.

Ad Amburgo si dice Tschüss, a Berlino c’è il dito medio.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a management di quartiere

20 aprile 2017

In un’azione notturna filmata fu attaccato ampiamente con la vernice il management di quartiere in Schillerpromenade. Su sfondo nero la scritta verde “F54” e un cuore. Il fatto spuntava poi in un video di mobilitazione per la settimana d’azione dove si possono vedere anche altre azioni graffitare e di tappezzeria. Sui social il management informava che il 20 aprile non poteva aprire causa vapori da solvente. Il post definisce lx attaccanti di pseudo sinistra ma non è troppo chiaro  chi vorrebbero offendere.

L’odio se l’è comunque acquisito lavorando duro. Fa parte del programma “soziale Stadt” (città sociale) sostenuto dalla federazione. Ma di fatto è uno strumento della città per preparare il terreno alla rivalutazione sociale e di conseguenza allo sfruttamento finanziario dei quartieri difficili. Si distinse sopratutto con la “Task Force Okerstrasse” 14 prevista per l’espulsione intenzionale di determinati gruppi sociali ma anzitutto delle famiglie Rom e dex alcolizzatx dagli spazi pubblici e dalle zone residenziali. Così le autorità potevano fare dei giri nelle case e lx alcolizzatx furono sloggiatx dalla piazza. Forse la gente del management vuole solo fare del suo meglio ma l’effetto provocato non è affatto un miglioramento della situazione dex abitanti ma la sostituzione di gente socialmente più debole con abitanti più formati e con salari alti.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto di nazista

5 aprile 2017

Nella notte da martedì a mercoledì abbiamo dato fuoco all’auto della ditta e nel contempo privata del porco nazi Norman Will.
Norman Will (Smetanastrasse 49, Berlin-Weißensee) partecipava all’attacco contro Lipsia Connewitz avvenuto l’anno passato nel mese di gennaio.

Altre info https://le1101.noblogs.org
Vendetta per Connewitz!
Contrastare le attività nazi a Berlino con la pratica militante!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a proprietaria di abitazione vacanziera

4 aprile 2017

Nella notte a oggi, il cinema in Nansenstrasse è stato dotato di un po’ di vernice. La gestrice Carla Molino possiede anche abitazioni vacanziere nel quartiere. Una fu occupata l’anno scorso e ora sono in corso delle investigazioni contro lx compas.

L’affare con le case vacanziere contribuisce alla veloce estensione della gentrificazione di Neukölln. Questo processo colpisce sempre più persone e progetti. Per esempio dal 01/04/2017 la Friedel 54 è di nuovo sotto acuta minaccia di sgombero. Preparatevi a uno sgombero imminente.

Friedel rimane!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pece e acido butirrico ad amministratrice immobiliare Secura

28 marzo 2017

Nella notte di ieri abbiamo di nuovo visitato l’amministratrice immobiliare Secura in Schwalbacherstraße.
Dopo che il nostro ultimo messaggio è stato subito tolto, questa volta abbiamo lavorato in modo più durevole. Siete tra le ditte che scacciano altrx e profittate delle loro tribolazioni. Non l’accettiamo più! Perciò abbiamo lasciato ai vostri uffici un gentile saluto sotto forma di acido butirrico. Certo che vi piaceranno anche le facciate interne ed esterne, che abbiamo marchiato con la pece. Ambedue le cose certamente vi addolciranno il mattino e vi faranno pensare a noi ancora a lungo.

Alla merda legale, finora nessuna reazione accettabile. Allora così! Ne abbiamo le scatole piene ma pensiamo che Secura condividerà, una volta tanto, i nostri sentimenti.

Friedel rimane, altrettanto la Kadterschmiede e tutti gli altri progetti e individui che sono minacciati dagli sgomberi o da altre minacce esistenziali!!

Era solo l’inizio!
Siate solidali pure voi!
Strappare dall’anonimato gli attori e attaccarli!!

Ecco di nuovo gli indirizzi:
Secura Zentrale:
Tel: 030 21476161
Fax: 030 23622544
EMail: zentrale@secura-hausverwaltung.de
Schwalbacher Str. 8
12161 Berlin

Hr. Hermann:
jh@secura-hausverwaltung.de

Frau Janina Schwaeneke
js@secura-hausverwaltung.de

Paddock:
Tel: +352 4959241
Fax: +352 495924222
EMail: info@paddock.lu

Henrique de Sousa
henrique.desousa@paddock.lu

Laurence Lambert
laurence.lambert@paddock.lu

Frédéric Gautier Winther
Houston:
Tel: +1 713-621-5200
Fax: +1 713-621-5230
EMail: info@wintherinvestment.com

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre, pece vernice ad ufficio comunale per l’ordine e a sede dei verdi

23+24 marzo 2017

Per due notti consecutive abbiamo attaccato con pietre, pece e vernice l’ufficio per l’ordine Reinickendorf e la sede dei verdi a Mitte.

Solo poche settimane fa con temperature ghiacciate il circondario Mitte diretto dai verdi su ordine del loro sindaco Stephan von Dassel fece sgomberare dalla zona Tiergarten vari campeggi di senzatetto. Con l’aiuto degli sbirri dell’ufficio comunale per l’ordine furono distrutte le tende ed i ripari di fortuna e scacciate le persone che vi vivevano.

In una cinica presa di posizione, von Dassel commentava lo sgombero: “Il circondario Mitte dispone di un gran numero di offerte di sostegno e di consulenza affinché nessuna persona in questa città e a queste temperature sia costretta a pernottare per strada.” Una bugia bell’e buona che una volta in più dimostra la logica dello sfruttamento su cui si basa anche l’agire di von Dassel.

Nella città capitalista è quotidiano scacciare ed emarginare tuttx che non sono sfruttabili nel senso del capitale. Non dovrebbe stupire nessunx che anche con un senato sotto direzione rosso-rosso-verde non c’è da aspettarsi altro che solo l’amministrazione di questa miseria. Che von Dassel non utilizza i sebbene minimi margini come per esempio la rinuncia agli sgomberi in inverno, dimostra ancora meglio da che parte sta. Una tale ristrutturazione urbana ha molte facce. Una parte ne è scacciare lx senzatetto, alcolistx e tossicodipendenti anzitutto dal centro città per suggerire un immagine di “pulizia” e “ordine”.

Che l’ufficio comunale per l’ordine ne è volenteroso esecutore si dimostra giorno per giorno di nuovo. Esattamente come gli sbirri è parte dell’apparato urbano che terrorizza tuttx che non ci stanno nell’immagine della città rivalutata, o che vi si oppongono.

In questo senso ci rallegrava tantissimo che vari uffici per l’ordine hanno subito alcuni attacchi nel corso della campagna militante contro il G20 ad Amburgo.* Il G20 rappresenta il perfezionamento del sistema che produce gente povera e superflua che poi è scacciata dalla città da un sindaco qualsiasi.
Riteniamo decisivo organizzare la resistenza intensificando e collegando le lotte locali per così  riguadagnare la capacità d’azione anche oltre le giornate di luglio.

Portare ad Amburgo le lotte di quartiere! Far crollare il loro ordine!

P.S.: Ci ha anche fatto un sacco di piacere che è stato colpito anche il porco Thomas Isenberg, che da mesi lavora per l’espulsione dei senzatetto dal quartiere Hansa e che sotto il motto “sicurezza ed ordine per il quartiere” vuole ancora di più sbirri nel quartiere.**

* https://linksunten.indymedia.org/en/node/196164,
https://linksunten.indymedia.org/en/node/199595
https://linksunten.indymedia.org/en/node/200596
**  https://linksunten.indymedia.org/en/node/20495

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a European Stability Initiative (ESI)

17 marzo 2017

Happy birthday, criminali dal colletto bianco! L’isolamento inizia qui! ESI – Trumps con maschera umana – la mano destra di Erdogan nel bel mezzo del video di Kreuzberg. Cosa porta un ex banchiere della banca mondiale, una manager di portali booking per alberghi e un creatore di software ad unirsi in una vecchia abitazione a Kreuzberg? Esatto, vogliono dirigere e fermare lx profughx – e fare dei soldi sulla loro pelle.

La European Stability Initiative (ESI) si presenta umana, progressista e scientifica, con i piedi per terra, ma deve pagare per una delle più grosse porcate degli ultimi anni:  il deal dell’UE con Erdogan. Il concetto viene dalla ESI. Orgoglioso, l’auto-eletto Think-Thank fa pubblicità in questo senso con i numeri delle persone che non avrebbero iniziato “la traversata micidiale” dell’Egeo. I consulenti dell’isolamento tacciono però il prezzo pagato per chiudere una delle ultime rotte di fuga verso l’Europa: da un lato il finanziamento del regime Erdogan, dall’altro il fermo di decine di migliaia di profughx sirianx in Turchia: bombardatx, perseguitatx e arenatx. Sotto la bandiera dell’umanità, un’infinita miseria fu semplicemente spostata oltre confine. Trump lo dice con altre parole: “Faremo costruire il muro dagli altri. E lo pagheranno.” La persecuzione e l’assassinio di curdx e persone che s’oppongono fu favorito e legittimato con questo deal. La scia di sangue di Erdogan inizia in Europa perché la UE con questo deal per convincerlo a fare da guardaportone di un Europa aperta gli ha dato carta bianca. Ad occhi aperti fu decisa un’autorizzazione e un finanziamento alla guerra civile. Inizio del tutto, qui a Kreuzberg.

E non basta: anche per la rotta di fuga che attraversa la Libia, WESI con il “Malta-Plan” ha già presentato un concetto similmente disumano, proponendo campi di raccolta e una “espulsione veloce” per chiudere anche questa via. Con questo, ESI accetta morte e miseria per migliaia di persone in fuga.”

L’azione dex attivistx era parte della mobilitazione internazionale contro il congresso federale di AfD a Colonia in aprile come anche contro il G20 ad Amburgo del mese di luglio.

Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/206963
(…)
Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/207293

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri rotti a filiale Allianz

5 marzo 2017

Attraverso la caliginosa notte di Berlino splende la pallida luce del suo monumento. Sulle alture della Treptower risplende la scritta che moltx conoscono anche per le ingiunzioni mensili al pagamento. L’assicuratore della vostra fiducia, Allianz. Nelle ultime notti abbiamo provocato degli spifferi d’aria in alcuni posti della città, attenuandone un po’ la luminosità.

La Allianz è un’assicuratrice attiva in tutti gli ambiti della società capitalista. L’impresa fa i suoi profitti speculando sulle paure e sul desiderio della gente di una sicurezza fittizia.
Calcola in ogni momento con quale potenziale di reddito è da considerare l’individuo, per trarne il massimo profitto.
Ma è solo una piccola parte della macchina da soldi Allianz. La gentile assicuratrice della porta accanto è una delle più grandi imprese del mondo. Nel suo portfolio dello sfruttamento mondiale ci sono assicurazioni a gruppi d’imprese come anche a progetti di costruzione, l’investimento immobiliare, la speculazione con uno dei più grossi fondi pensione del mondo e anzitutto l’investimento ad alto rischio.
La filiale Pimco è esattamente il ramo specializzato nel  Highriskinvestment e i prestiti di Stato. Il suo volume d’affari è di 1.870 miliardi, uguale circa 8 volte il prodotto interno lordo della Grecia. Con questa somma enorme può, contrattando, gettare nel baratro quasi intere economie di Stato.
Cosa che ha fatto.

Quando la crisi in Grecia peggiorava, vendeva gran parte dei suoi prestiti di Stato grechi. Il corso per prestiti grechi tracollò. Per poi alzare la pressione, Pimco prese pubblicamente posizione e richiedeva l’intervento della BCE, il che peggiorava considerevolmente la situazione e portava all’imposizione di misure strutturali ordinate negli anni seguenti dalla Troika allo Stato greco.
Pimco, tanto per arrotondare, in veste da consulente era corresponsabile del fatto che Standard & Poor classificava il paese a status spazzatura, portando il paese all’orlo del crollo. Migliaia persero le loro basi di vita e la disoccupazione giovanile saliva al 40%.
Il vero obiettivo di Pimco si rivelava nel 2015, quando l’agenzia Bloomberg informava che l’impresa, dopo la BCE, teneva la maggioranza dei prestiti dello Stato Greco, essendo così il secondo reggente economico dell’economia Greca.
Con l’inasprimento della crisi, Pimco si è creata un prodotto ad alto rischio tutto suo che promette una rendita alta quando la Grecia può, man mano, di nuovo rialzarsi, vale a dire quando il clima d’investimento diventerà migliore.

Ma Pimco è solo una delle imprese che profittano della crisi. La sistematicità della BCE e del gruppo Euro, Germania in primis, nel buttare la Grecia nella dipendenza dai prestiti e così provocare una dipendenza economica quasi totale, porta i suoi frutti. Ditte come Siemens, Fraport e  Cosco si sono assicurati i pezzi migliori della privatizzazione coatta.
Più dettagli sono disponibili in una rivendicazione di un attacco contro COSCO in settembre su chronik.

E questo gigantesco saccheggio degli oppressori continua. La Grecia è come sotto un dominio coloniale della UE, anche le pur minime decisioni interne al governo devono essere accordate con la Troika, con neanche l’ombra di un governo indipendente. Il governo preteso liberale di sinistra di Syriza fa la figura di un gruppo di marionette della BCE e delle tensioni imperialiste della UE. E dal principio hanno preso per il culo la gente.

Grandi parti del movimento della sinistra radicale hanno riposto le proprie speranze in una soluzione parlamentare, ma sono state assoggettate, come molte altre volte nella storia, alle menzogne e con questo hanno tradito gli sviluppi positivi della rivolta del 2008 anche per gli anni a seguire.
Generalmente la Grecia è simbolo dello sfruttamento interno delle zone centrali del capitalismo. Lo sfruttamento imperialista non si svolge più solo in combinazione con le attività belliche e ben lontano dal centro. La creazione tedesca di una zona speciale economica e politica in Grecia, la riduzione di tutti i meccanismi d’assicurazione sociale, la totale dipendenza finanziaria dalla UE e dal FMI, la privatizzazione di tutti i beni pubblici in favore alle imprese tedesche e un massiccio attacco alla classe lavoratrice e alle strutture combattenti, vale a dire ax anarchicx o alla rete antiautoritaria in generale, sono frammenti del nuovo sfruttamento interno europeo e mondiale.

Ad Amburgo d’estate si riuniranno i responsabili di quest’ordine mondiale per celebrare in pubblico la propria coesione e una fluida continuità del loro nauseabondo sistema di sfruttamento.
Non lo permetteremo. Dobbiamo portare la nostra lotta quotidiana sull’Elba. Che sia in Germania, nelle piazze greche e le strade in Turchia, in Francia contro la legge sul lavoro oppure la repressione dex nostrx compas in Spagna.

Chiariremo che non siamo isolatx ma che lottiamo insieme contro lo sfruttamento e l’oppressione. Dobbiamo pensare dall’inizio le nostre lotte come unite, riferirci reciprocamente ed insieme affrontare il nemico.

Solo se ci consideriamo classe combattente solidale e mondiale possiamo sviluppare la forza contundente capace a contrastare il capitalismo.
Dobbiamo superare la nostra impotenza e solitudine e guardare in faccia la realtà. La mascherata degli aguzzini in una Amburgo tanto “placida” deve essere attaccata. Ad ogni persona che non ha ancora perso completamente la testa deve essere chiaro che i G20 sono i responsabili della sofferenza e morte nel mondo. La protesta deve farsi variegata e la nostra forza diventare unita. Ci dobbiamo considerare degli individui combattenti ma, nella discussione e nell’azione, trovare le cose che abbiamo in comune. Dobbiamo unirci nella lotta di strada e lottare con ogni mezzo.

Ecco il gruppo greco “Lotta Rivoluzionaria”:
“Una discussione e un accordo su una piattaforma rivoluzionaria è una delle premesse di base per la creazione di un movimento rivoluzionario anticapitalista e come Lotta Rivoluzionaria ci auguriamo l’inizio di un dialogo produttivo in materia. È necessario che una rivoluzione superi i confini nazionali. È irrealistico pensare che una rivoluzione possa sopravvivere se permane all’interno dei confini di un piccolo paese come la Grecia. Tuttavia, in Grecia si può iniziare con la distruzione dell’eurozona e dell’Unione Europea, iniziare con l’eliminazione del capitalismo e dello Stato. Incitiamo a realizzare, qui in Grecia, l’inizio di una rivoluzione internazionale.”

Abbiamo la chance di unirci ancora di più tramite il G20, di connetterci a livello internazionale e di dare a chi combatte un nesso con la quotidianità. L’esperienza che facciamo ad Amburgo, lx compas con cui combattiamo insieme, le lotte alle quali ci riferiamo e i mezzi che impieghiamo determineranno le nostre lotte negli prossimi anni.

In questo senso incitiamo tuttx a venire all’Elba l’estate prossima e di regalare ai signori di questa Terra un ricevimento di fuoco, ma anche, in ogni caso e oltre questo, a continuare le lotte collegate tra di loro e in riferimento reciproco con la stessa intensità anche in questa convergenza estiva delle lotte.

La nostra solidarietà a Pola Roupa e Konstatina Athanasopoulo che come membri di “Lotta Rivoluzionaria” sono state arrestate il 5 novembre dagli sbirri.

Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Furto di fascicoli ad ALFA/LKR

02 marzo 2017

Armati di due estintori alla polvere e degli attrezzi adeguati per aprire le porte, il 02 marzo abbiamo visitato la sede federale (nel contempo sede dell’associazione del Land Berlino) dei riformisti liberal-conservatori (LKR). Nel 2015 Bernd Lucke e Hans-Olaf Henkel, prima nella direzione federale di AfD e fuoriusciti dopo liti interne, fondarono la Allianz für Fortschritt und Aufbruch ALFA) (Alleanza per il  progresso e la partenza). Dopo un conteso legale perso, il partito doveva cambiare nome e da novembre 2016 si chiama LKR. Attualmente Lucke è candidato di punta del partito per le elezioni federali del 2017.

Gli sviluppi sociali reazionari degli anni passati sono per noi motivo sufficiente per attaccare direttamente razzisti, fascisti e chi ne approfitta. Mentre le tesi del populismo di destra trovano un consenso in tutta Europa e sono ormai da tanto tempo sdoganati nella popolazione, abbiamo deciso di non restare a guardare.

Anche se Lucke dopo la sua fuoriuscita dalla AfD dichiarava che non vuole essere il “personaggio di cartello borghese per le tendenze xenofobe“, lui e il suo partito seguono comunque una politica nazionalista-“liberal-economica” e sono perciò un legittimo obiettivo d’attacco.

Sabotare la campagna elettorale!
Il nazionalismo non è un’alternativa!
Per il 18/3 a Lipsia!

Indice dei documenti rilevati [NdR: in tedesco, nell’articolo di Linksunten]

Membri / Donazioni / Conto / Congressi di partito / Riunioni della direzione / Campagna elettorale 2016 / Rendiconti / Centrale di Partito / Iniziative alberghi / Altri / Lista dei nomi

I documenti s’occupano in gran parte dell’associazione regionale Berlino. I grafici nell’articolo sono solo un estratto, il banco dati è più vasto.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciate sei auto della Security

28 febbraio 2017

Bon Soir! La sera del 28 febbraio presso la stazione Anhalter abbiamo bruciato sei auto della ditta Securitas. Securitas a Berlino vigila da due anni l’entrata della scuola occupata in Ohlauer Straße a Kreuzberg e costringe così lx pochx profughx che vi sono rimastx a una vita come in galera. Per le continue denunce e vessazioni da parte dex abitanti si è continuamente ridotto il loro numero  – tante sono sparite nelle galere, furono espulse oppure hanno divieto di accesso alla casa.

Se ci identificassimo più a fondo con lo schiavismo nella società, ora ci lamenteremmo che la “vigilanza” costa milioni di Euro al contribuente. Ma no. Perché allora dovremmo lamentarci anche delle cattive condizioni di lavoro nel settore della sicurezza. Noi lavoriamo invece per la distruzione dei ponti di questa società, che sono mantenuti tuttora e precisamente dal settore della sicurezza, e per integrare gli ambiti parzialmente autonomi nella prassi resistenziale.

Anche per questo ci guardiamo attorno con sguardo scintillante e percepiamo che la canalizzazione della rabbia oggi aumenta in ogni zona remota si questo mondo di merda. Leggiamo di scontri in Svezia, della rabbia bollente in Svizzera oppure degli attacchi contro i tutori dell’ordine del sistema in Francia. La nostra vicinanza non la vogliamo celebrare più a lungo in silenzio, ma con delle vistose colonne di fumo delle gomme, delle case e di parti intere delle città che bruciano. Come lo hanno formulato lx compas di Grecia, anche noi vogliamo incendiare le notti della società appagata e trasformare le nostre città in campi di battaglia ingovernabili.

Esistono individui che non cascano nella servitù del sistema e che autodeterminano le proprie prospettive per non subire lo stesso oltraggio. Levare l’ultima ancora e la ribellione contro questa schiavitù/barbarie sono in continuo aumento. A coloro il cui nome l’abbiamo saputo dedichiamo anche questo attacco per rafforzarlx nella loro lotta oppure per mantenere vivo il ricordo:

Per Tamara Sol in galera nel territorio dominato dallo Stato cileno, perché avrebbe portato vendetta a un mercenario della Security.
Per Nikos Maziotis e Pola Roupa, costrettx a lottare contro lo status da ostaggio del proprio bambino.
Per Lambros Foundas, ucciso a colpi da arma di fuoco nella lotta contro i porci ad Atene sette anni fa.
Per lx innumerevoli in fuga che in nome della UE sono assassinatx ai confini dai mercenari privati e statali oppure sono vigilatx da ditte private della sicurezza nei campi d’espulsione.

Noi, una cospirazione di incendiarx assetatx di vendetta, incitiamo tutti i nuclei e individui in tutto il mondo all’azione anarchica, a sostenere le proposte che vengono dall’area linguistica tedesca e a sfruttare il vertice G20 per rafforzare la prassi comune. In questo senso dovremmo diffondere l’idea della coordinazione informale con reciproci riferimenti. Così per noi non ci sarà vertice con proteste limitate nel tempo, bensì il tentativo, senza rivendicazioni politiche, di creare già prima e in modo stabile delle condizioni incontrollate.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a sede SPD

24 febbraio 2017

Nella notte da giovedì a venerdì all’Hansaplatz abbiamo visitato l’ufficio del parlamentare circondariale SPD, Thomas Isenberg, e lasciato al dirimpettaio, un supermercato REWE, la scritta “SPD = VERDRÄNGER (ESPULSORI)/ACAB”. I vetri dell’ufficio sono stati danneggiati da noi.
A un lancio di pietre dalla residenza del presidente federale a Bellevue/Tiergarten sta l’ufficio di Isenberg, che nella campagna elettorale si era fatto notare per la sua politica Law & Order. Il suo slogan 2016 era “Sicurezza ed ordine per il quartiere”. Per riempire questo di pratica, organizzava varie iniziative sul tema. Una a dicembre 2016, dove secondo notizie stampa incitava i commercianti a non vendere più nulla ax senzatetto e di non accettarne più i vuoti a rendere.

Le iniziative trovarono molte orecchie aperte presso il vicinato e la direzione della filiale REWE, impressionata dai tanti reclami dei vicini e dall’opera di Isenberg, vietava al Soccorso ai Senzatetto di Berlino di distribuire la minestra sul proprio parcheggio.

Poniamo quest’azione nel contesto della mobilitazione contro il congresso di polizia avvenuto questa settimana. Anche Isenberg reclama in ogni occasione più polizia nel quartiere Hansa, che dovrebbe poi scacciare lx senzatetto e le persone “sgradite”.

Chi fa pubblicità per l’espulsione non meritato che il nostro odio.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a carcere femminile

24 febbraio 2017

Nelle galere del mondo sono imprigionatx troppx amicx che erano e sono dispostx agli attentati e che da sempre contavano anche con la conseguenza disumana di essere messx nelle galere di queste società ipocrite. Sono amicx che non si lasciavano terrorizzare affatto da questa minaccia e che nemmeno dietro le mura si fanno zittire, per, invece, contribuire con i loro scritti e la loro determinazione alla diffusione del fuoco della sovversione.

Qui nella RFT non c’è lotta continua contro la tematica galera ma noi pensiamo che questa forma d’imprigionamento deve sempre ancora essere portata nel nostro dibattito, non solo per ragioni di solidarietà ma affinché questo metodo del dominio manchi il proprio obiettivo, vale a dire spezzare i nostri pensieri, la nostra resistenza e il nostro coraggio.

Le mura delle galere in Europa occidentale ci sembrano talmente spesse e insormontabili che potremmo credere di non poter attaccare questo enorme costrutto. Far saltare in aria  realmente queste mura riesce solo raramente, ma gli appelli e la storia dello sciopero carcerario negli USA ci hanno di nuovo dimostrato che dobbiamo attaccare sia da lati diversi sia, anche, senza ragione attuale.

Dall’esterno questo vuole dire per noi attaccare le mura, le auto e le persone degli istituti di giustizia e di terrorizzarli. La ferocia istituzionalizzata dei giudici e PM per esempio – che hanno fatto loro professione condannare le persone all’isolamento e alla dipendenza dal controllo statale – deve essere focalizzata ancora molto di più nei nostri attacchi.

Esattamente come si deve investigare sulla loro struttura economica privata e diffondere i loro indirizzi. Anzitutto negli USA, quella macchina di profitto ha raggiunto estensioni che ha fatto diventare più redditizia una galera che la fabbrica tradizionale. Così le loro rate di profitto aumentano di pari passo alla quota di condanne e d’occupazione delle celle. Un processo che non deve più meravigliarci, visto che la logica sottintesa rivela un investimento finanziario addirittura geniale. La perversione di questo calcolo non è solo che si lucra cosi sulla vita umana, bensì anche che le società dei profitti e “della bella vita” sono finanziate da coloro che vivono, lavorano e muoiono dietro le sbarre. Quest’esclusione di persone dalla società è dunque anzitutto pure colonna portante della stabilità esistenziale delle persone che vivono in “libertà”, colonna da non sottovalutare in questi tempi di deindustrializzazione e disoccupazione di massa. Ed è solo un aspetto, perché ancora non abbiamo parlato dex prigionierx dietro le sbarre causa le ideologie razziste e la loro ostilità al sistema.

Così lottiamo in luoghi diversi con mezzi diversi da dentro e da fuori contro il complesso carcerario, contro le società che per garantire la propria esistenza hanno bisogno delle galere.

Questo per noi è un tema internazionale che potrebbe seguire all’appello per un vertice G20 disastroso ad Amburgo.

Il tema giustizia e galere è altresì utile alla proposta del progetto Nemesi dalla Grecia: invece di attaccare solo degli obiettivi simbolici come adesso noi, le Cellule del Fuoco propongono di portare la nostra ostilità dentro l’ambito personale del nemico, nel suo domicilio, nei suoi uffici e luoghi di ricreazione.

Nella notte da giovedì a venerdì abbiamo colorato il carcere femminile in Neuwedeller Straße e lasciato un saluto ai porci del congresso di polizia a Berlino.
Con riferimenti vari – contro l’ordine dominante dei G-20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentato incendiario a posto di polizia

18 febbraio 2017

Il 21/22 febbraio a Berlino si svolge per la 20a volta il congresso europeo di polizia. Nel Congress Center di Berlino (CCB) s’incontrano i guerrafondai, i cacciatori di teste ed i fanatici della sicurezza per propagare i loro intrighi disumani.
Con il ministro federale degli interni Thomas de Maizière e il presidente della protezione della costituzione Hans Georg Maassen s’incontrano agenti e protettori dell Stato d’ogni risma a partire da Europol, Frontex, BKA fino al LKA e anche tante altre autorità. Ma ci sono pure lobbisti, imprenditori e profittatori di guerra come i giganti del riarmo Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall e Vodafone.

Con lo slogan – L’Europa senza confini? Libertà, mobilità, sicurezza – discutono le future linee di battaglia e le rispettive tecnologie e armi con le quali il dominio si schiera sul campo.
Parole come senza confini, libertà e mobilità intendono anzitutto la cooperazione internazionale degli organi europei di repressione, lo scambio di dati e di conoscenze e la militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.

Riteniamo un tale incontro una sfrontatezza e pensiamo: “Questi porci, non deve assolutamente essere … eh no!”; esattamente come anche il vertice G20 che dovrebbe avere luogo in estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e responsabili della miseria imperante non hanno meritato nessun palcoscenico. Ecco perché cospiriamo contro il sistema delle frontiere e del controllo e abbiamo attaccato il posto di polizia del contrasto alla criminalità della direzione 6 con due ordigni incendiari e un copertone.

Per tuttx quellx che dividono da noi con recinti e muri.
Per le centinaia di migliaia di persone che devono rischiare la vita sui confini esterni d’Europa.
Per lx due anarchicx prigionierx che in base all’operazione congiunta tra Audiencia Nacional e LKA Nordrhein-Westfalen sono statx arrestatx con l’accusa di aver rapinato una banca nel 2014 e ora sono sotto processo ad Aachen.
Per Pola Roupa e Konstantina Athanasopopulou recentemente arrestate in Grecia per la loro partecipazione al gruppo Lotta Rivoluzionaria.
Per Gabriel Pombo da Silva che fine gennaio è stato temporaneamente arrestato dai cani da guardia dello Stato spagnolo e messo davanti alla montatura “commercio illegale d’armi e di munizioni e fondazione di un gruppo armato”.
Per chi si rivolta nei sobborghi di Parigi e da più di una settimana scende in piazza contro le vessazioni razziste della polizia.

Fuoco e fiamme alla repressione – Abbasso la fortezza Europa
Ci vediamo ad Amburgo – Tschüss
Anarchicx

A tuttx lx interessatx che vogliono dimostrare ulteriore affetto alle ditte e istituzioni che partecipano al congresso di polizia:
@-yet GmbH, 3M, Akutklinik Urbachtal, Alcatel-Lucent Enterprise, Basler, BMS – Broadcast Microwave Services, BONOWI International Police-Equipment GmbH, Bosch, Bundesdruckerei GmbH, BDK, Bundeskriminalamt (BKA), Bundesverband der Dolmetscher und Übersetzer e.V. (BDÜ), BDA – BerlinDataAnalytics, Busch PROtective, Canon, Capgemini, Cellebrite, Cognitec, CONTURN, CSC, Cyber Akademie, Daimler AG, Dallmeier, Data-Warehouse GmbH, DERMALOG Identification Systems GmbH, Deutsche Hochschule der Polizei, DigiFors GmbH, Disy Informationssysteme GmbH, Deutsche Polizeigewerkschaft DpolG, DVZ DATENVERARBEITUNGSZENTRUM, E.I.S. Aircraft GmbH, EFB-Elektronik GmbH, Ekin safe city technologies, Ericsson, Esri deutschland GmbH, eu-LISA, Eurocommand GmbH, Forum Vernetzte Sicherheit (FVS), futureLAB AG, Gauselmann AG, Gewerkschaft der Polizei (GdP), Heckler & Koch, HELIOS Privatkliniken GmbH, HP Inc, Hytera Mobilfunk GmbH, IABG, IBM, Informations- und Bildungszentrum Schloss Gimborn (IBZ), IfmPt, INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION (IPA), Jenoptik, KRD Sicherheitstechnik, Kaspersky Lab, KEMAS, Kowa, KRIMINALISTIK, Microsoft Deutschland GmbH, MOBOTIX, Motorola Solutions, MSAB, NetApp, Panasonic Computer Product Solutions (CPS), PDV-Systeme GmbH, PLATH Group, RCS, Rheinmetall AG, Roadmetric, Rohde & Schwarz Cybersecurity, rola Security Solutions GmbH, SAP, Sapite GmbH, Scheer E2E AG, Schmidt & Bender GmbH & Co, Schönhofer Sales and Engineering GmbH, Sciengines, Seccon Group, Stashcat, T3K-Forensics, Trivadis, Schelhorn OWiG Software GmbH, secunet, Sinc, Sita, Smartfrog, Sopra Steria, STOOF International, SVA System Vertrieb Alexander GmbH, Taser – Axon, TASSTA, Ulbrichts Protection, Unisys, Verseidag-Indutex GmbH, VIMTEC – FAST, Vites, VirtualSolution, Vitronic, Vodafone

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice, pietre e acido butirrico a bettola di destra

15 febbraio 2017

La notte passata ignoti colpirono con l’acido butirrico la bettola nazi “Zapfhahn 88” (in Konrad-Wolf-Straße 88). La ragione potrebbe essere che la bettola è il luogo della mensile tavolata abituale della NPD di Lichtenberg. Ogni secondo giovedì in prima serata vi s’incontrano fino a 15 nazi che ruotano attorno alla coppia Manuela e Dietmar Tönhard. Che sono conoscenti personali della oste Sybille Wczassek, che sa dell’incontro e vi partecipa. Gli incontri sono utilizzati dai neonazi per distribuire propaganda nazi ax seguaci e per preparare le azioni delle settimane seguenti.

Attualmente trattasi anzitutto di attività contro lx profughx e le strutture locali d’accoglienza. Dopo le sedute i più giovani nazi s’ubriacano e girano a gruppi in zona. Al più attaccando massicciamente dei manifesti NPD oppure tentando di procedere violentemente contro i progetti nei paraggi della bettola. Per esempio un negozio sociale che raccoglie soldi per lx profughx è stato cosparso di manifesti e scritte e anche attaccato varie volte. Per lo più direttamente dopo gli incontri NPD.

Che è stata colpita la bettola è la conseguenza di ospitare coscientemente i neonazi nei propri locali. Il “Zapfhahn 88” è diventato base logistica dell’ambiente neonazi nel circondario. È ora che le cose cambino.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata auto diplomatica francese

6 febbraio 2017

Armatx di un ordigno incendiario in una notte gelata giravamo per le strade di Berlino cercando un bersaglio con il quale comunicare che ci solidarizziamo con e prendiamo atto delle lotte dex nostrx compas sconosciutx contro il cesso per rifiuti nucleari CIGÉO nel bosco di Bure, della ZAD e in generale contro lo Stato francese d’emergenza. Come riteniamo anche meritanti appoggio altri interventi anarchici sul continente europeo, per esempio quelli di Lotta Rivoluzionaria in Grecia.

Perciò, la notte passata in località Schöneberg abbiamo incendiato un’auto diplomatica francese volendo con ciò salutare il prigioniero Damien Camélio e Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulo recentemente arrestate ad Atene, per la cui libertà e contro tutti gli Stati dobbiamo lottare, e continueremo a lavorarci con diligenza.

È anche un appello per utilizzare il G20 ad Amburgo (https://www.liveleak.com/view?i=fa9_1485352794) per coordinare la nostra teoria e prassi, per arrivare ad una continua offensiva anarchica in ogni ambito ben oltre il vertice di luglio.
Il pezzo di merda francese che vuole rappresentare il proprio regime al G20 ad Amburgo vi è ovviamente malvisto nella stessa misura come tutti gli altri potenti. Ai diplomatici a Berlino consigliamo di nascondersi nelle Gated Communities.

FAI – “Nucleo Rémi Fraisse”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attacco a magazzino spedizioni nazi

7 febbraio 2017

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo attaccato “l’antiquariato” neonazista del presidente regionale NPD Uwe Meenen a Berlino.

Vetri rotti e la polvere di un estintore sparsa all’interno sono la nostra reazione alle spedizioni online di propaganda NS.
L’esercizio in latino si chiama suum cuique (a ciascuno il suo) ed è ubicato nel piano terra della casa dell’attivista neonazi Dr. Angelika Willig in nordkapstrasse 2 a Prenzlauer Berg (Pankow).

Meen e Willig sono neonazisti attivx da anni e operavano già in Baviera, Sassonia e Berlino nelle strutture quadro.
Anzitutto dopo gli attacchi nazi a Neukölln e Pankow con in parte attacchi incendiari potenzialmente letali, i nazi non devono più sentirsi al sicuro a Berlino!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Vienna, Austria: Solidarietà con Thunfisch

Mandiamo i nostri saluti solidali da Vienna/Austria a Thunfisch, arrestata il 21 novembre 2016 in merito alle proteste in solidarietà al R94, il 7 luglio. Viene tenuta prigioniera dal 29 novembre nella prigione femminile JVA Lichtenberg a Berlino.

Sabato 4 febbraio ci siamo riuniti come gesto di solidarietà. Per questo abbiamo scattato una foto con uno striscione che dice «Thun libera – Ama R94 – Odio per gli sbirri»

L’azione è stata organizzata nell’ambito di un evento per i/le prigionier* anarchici. Si trattava di una serata informativa sulla repressione e un party per sostenere finanziariamente gli/le anarchici che affrontano dei processi in questo momento. Era la seconda serata di questo tipo, per la solidarietà anarchica, con il marchio «Feierabendsoli» . L’evento mirava anche a dimostrare che ci sono altre forme di azioni solidali oltre alla semplice partecipazione a un benefit party.

Abbiamo quindi approfittato di questa serata per sostenere la compagna Thunfisch.

Mandiamo forza e capacità di resistenza a lei e a tutt* i/le nostr* compagn* in prigione!

Fuoco a tutte le prigioni!
Libertà per tutt* i/le prigionier*!

freethunfisch.blackblogs.org

in inglese

Berlino: Vernice e martelli a produttrice di software PSI AG

27 gennaio 2017

Ieri notte abbiamo sottoposto a un lifting con martelli e vernice l’area d’entrata della produttrice di software PSI AG, imprimendo in grandi lettere la scritta “BL(A)CKOUT” e spaccando circa venti vetri.

PSI produce software per fornitori d’energia, imprese industriali e gestori d’industria, cura un tessuto d’imprese con partner industriali produttori di armi come SAP e Thyssenkrupp, che per i loro affari con la polizia e i militari hanno già subito vari attacchi anti-militaristi. Il PSI partecipava come espositore già all’annuale congresso europeo di polizia.
Con quasi il 18% il gruppo dell’energia RWE è uno degli azionisti più importanti di PSI e nel contempo tra i clienti più fedeli. RWE è, tra l’altro, gestore delle mine di lignite nella foresta di Hambach, dove da anni c’è resistenza contro il gruppo e le sue macchinazioni distruttive e tuttora sono occupate parti del terreno.

Con quest’azione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ax ribelli della ZAD e con tuttx color che lottano contro la determinazione aliena e l’attacco della tecnologia alle nostre vite. Con questo diamo seguito agli appelli contro il vertice G20, contro le ditte, le istituzioni e l’infrastruttura che contribuiscono al perfezionamento dell’architettura di sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.

L’impresa PSI è forza propulsiva per lo sviluppo e la ricerca della “industria 4.0” perseguita dal governo federale e dal lobbismo, che ha come obiettivo il frequente impiego di robot, la produzione industriale e l’intrecciamento della tecnica d’informazione e di comunicazione con i sistemi digitali intelligenti. È una “rivoluzione” dall’alto della quale con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dell’“Internet delle cose” e della digitalizzazione e del collegamento in rete delle macchine sperano di ottenere un’ottimizzazione e efficienza nella produzione che promette lauti guadagni.

L’uomo diventa sempre di più un problema e un fattore che con le sue esigenze, mancanze e imperfezioni ostacola la massimizzazione del profitto. Ecco perché adesso e sempre di più dovrebbe essere sostituirlo dai robot automatizzati. Come conseguenza milioni di operaix saranno estromessx dalle fabbriche e dichiaratx superflux. Non per rimpiangere il lavoro alienato alla catena di montaggio, ma è certo che questi sviluppi corrispondono totalmente agli interessi del capitale e che non è affatto beneficenza dei boss industriali per liberare l’umanità dal moloc fabbrica. Le sorti e il benessere di chi dipende da un salario non importano.

Ma la robotizzazione non si fermerà entro le mura della fabbrica, si espanderà su tutti gli ambiti della vita. L’“internet delle cose” trasforma il nostro rapporto con la tecnica e procura, con il collegamento in rete grazie ai chips, tags ed ai sensori, alle cose un posto nuovo nel mondo. Questi sviluppi ci sono già nel nostro quotidiano e si crea una dipendenza che porta a un dominio totale della tecnologia sulle nostre vite. Per tante persone già ora una vita senza smartphones è impensabile. Sono continuamente in rete e sottomesse all’auto-ottimizzazione coatta per esistere nel mondo digitale e poter concorrere con le macchine.

Come anche il nostro ambiente, dove sotto il nome di smart city si progettano dei concetti di sviluppo con l’obiettivo di fare le metropoli più efficaci e tecnologicamente progredite. Ma anzitutto, con la raccolta dei dati mediante la telematica, i sistemi video, le camere IP, il riconoscimento facciale e gli algoritmi intelligenti, creano un’infrastruttura che supera di tanto lo Stato di sorveglianza Orwelliano.

Tutto questo in nome del progresso ci viene spacciato per soluzione dei problemi globali. Sotto il mantellino dell’ecologia, i profittatori di questi sviluppi si sentono dalla parte giusta. Ma se andiamo a guardare bene possiamo constatare molto facilmente che questi problemi sono inesorabilmente collegati al capitalismo e alla conseguente logica della crescita continua.

Chi rifiuta questa realtà e s’arricchisce con la distruzione del pianeta ed i suoi esseri viventi, come nemico della libertà e di una vita autodeterminata diventa l’obiettivo della nostra rabbia.

Contro il dominio della tecnologia
Sabotare il G20 – attaccare il capitalismo

Gruppo Autonomo SpA BL(A)CKOUT

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a monumento di guerra

27 gennaio 2017

Oggi è il 72° anniversario della liberazione di Auschwitz, dal 2005 è anche giorno commemorativo internazionale dell’olocausto. Nel giorno nel quale vorremmo commemorare le vittime del terrore nazista è stato attaccato il monumento di guerra, un monumento per i criminali di quei tempi. Le eroiche figure di soldati in pietra furono coperti di vernice rossa e sulle tavole commemorative si legge ora “Contro il mito delle vittime tedesche” e “18/02 fermare i nazi!”

Mentre Björn Höcke, presidente del gruppo parlamentare regionale di Turingia e portavoce di AfD Turingia in uno dei suoi discorsi a Dresda qualche giorno fa diceva che con il monumento in ricordo all’olocausto, “il popolo tedesco” avrebbe costruito un “monumento dell’onta” nella propria capitale, a periodi regolari nelle giornate di “lutto popolare” comandate dallo Stato si commemorano i partecipanti alle campagne d’annientamento di Hitler. Pare che la maggioranza della società tedesca si disinteressa sempre di più quanto l’immagine del passato tedesco è stravolto dal revisionismo storico.

Questo stravolgimento serve a mantenere in piedi un’immagine di se stessi positivo-nazionalista e alla creazione di un’identità collettiva. Se PEGIDA urla “noi siamo il popolo” è espressione di quel nazionalismo insensibile e patriottismo identitario che uno Stato nazionale ha bisogno per funzionare e che poi reclama da ogni sux cittadinx. La democrazia nazional-statale è il germe per il fascismo. L’errore sta nel sistema.

E come se non bastasse questo revisionismo storico socialmente sdoganato, la IIIa Via, un raggruppamento nazi con un riferimento diretto al nazionalsocialismo, mobilitava per il 18 febbraio a Würzburg per commemorare le “vittime” tedesche della guerra mondiale. Non accetteremo che il pensiero nazionalsocialista, popolar-sciovinista e razzista si prende dello spazio sulle nostre strade. Ma se il 18 febbraio siamo per strada per manifestare contro la IIIa Via, allora manifestiamo anche contro questo Stato che con il suo nazionalismo “positivo” come premessa principale rende possibile la IIIa Via.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a cinque auto della polizia

22 gennaio 2017

La notte scorsa abbiamo lanciato varie volte delle pietre a delle auto degli sbirri. È un attacco sul quale abbiamo da dire qualcosa agli sbirri ma anche al pubblico…

I/Le nostrx amicx sulla strada, nelle loro case e piazze con le roulotte e dappertutto sono presentx 24 ore su 24 per ognunx. I loro compiti, desideri e sogni sono vari. Solo alcuni esempi: consolano, aiutano, partecipano ai lutti, proteggono, fanno attenzione e ascoltano. Ma incendiano anche delle auto, lanciano pietre, imbrattano pareti con la vernice e spaccano il muso ai nazi. Ovvio che non sono troppo popolari per alcunx. È quasi un rischio “professionale” e fa parte, come anche la gratitudine di tante persone, all’essere umanx.

Ma quel che non va proprio sono le migliaia di morti ai confini dell’Europa, i milioni di persone rinchiuse nelle decine di migliaia di prigioni nel mondo. L’infinito numero di maltrattamenti, torture ed assassinii commesso dagli sbirri. Sbirri che impongono leggi fatte da chi domina per difendere la ricchezza, i privilegi e lo sfruttamento.

Chi non si piega, prima o poi è sfrattato, sanzionato, sottomesso. Per questo sono competenti quelli che abbiamo colpito l’altra notte. Gli equipaggi di cinque volanti dovettero così sospendere il loro servizio, perlomeno per questa notte. Alcune vittime potenziali potevano così passare una notte più tranquilla.

Speriamo che le vetture dei “protettori degli obiettivi” rimangano lontane dal servizio un po’ di più e vorremmo aggiungere quanto segue:
gli sbirri sono parte dell’oppressione e della violenza alle persone. Hanno, ancora, la vita troppo ma troppo facile. Le molte ore che utilizzano, le svariate strategie repressive – anche nei fine settimana, di notte e imprevedibili, tanti di loro ne possono parlare non poco salvo, probabilmente, ai propri familiari. Eh sì. Ai familiari. Che a casa devono sentire che bel servizio che hanno appena prestato. A chi guardano negli occhi non dicono una parola delle botte, dei continui controlli e arresti. Sbirri sono uomini e donne, padri e madri amicx che hanno scelto questo metodo di procedere – e chi di spada ferisce di spada perisce.
La lungaggine di questo testo…

Un buon lunedì in tutta sicurezza. Se c’è cosa – siate più veloci di loro e difendete la vostra libertà.

LG del social media team dei gruppi autonomi.
Passaggi simili a quelli dello scritto seguente sono puro caso:
https://linksunten.indymedia.org/de/node/201829

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentati incendiari a Sodexo e Vodafone

6 gennaio 2017

Per la solidarietà con lx prigionierx e un mondo senza dominio.
Sono state varie le ragioni per rifarci sentire, anche se le risorse impiegate sono molto minime nel materiale e nel “manpower”. Una di queste ragioni è il “blocco dell’informazione” che, in parte, fu ordinato per le azioni militanti. Lo sottolinearono già lx compas anonimx dei “Gruppi Autonomi” nel contesto del loro attacco all’ufficio per l’ordine del 25/12/16.

Nel frattempo dovrebbe essere chiaro alle autorità che i due furgoni incendiati sul “terreno di una ditta” in Sewanstraße non furono vittima, come inizialmente forse sospettato, di un difetto tecnico bensì di sostanze incendiarie in sacchetti per incendiare le grigliate deposte uno sulla ruota anteriore destra e l’altro sulla ruota posteriore destra. Le auto erano della ditta Sodexo, sulle cui attività negli affari con le prigioni si è già detto tanto, ragion per cui fu già ripetutamente colpita da azioni militanti.

Speriamo che ci siano danni alla struttura edile e sottolineiamo che non ci teniamo a spaventare chi vi lavora. Rivestendo dei ruoli caratteristici nella formazione sociale capitalista contribuiscono alla sua continuità, ma in una misura minima.
Questo attacco deve intendersi come piccola fiammetta della solidarietà con le più varie persone colpite dalla repressione. Esemplari potrebbero definirsi lx prigionierx rivoltosx in sciopero della fame negli USA. Anche alcune prigioni in GB si ritrovano in uno stato d’emergenza causa delle ribellioni dex prigionierx.

Solidarietà anche a Thunfisch e Balu che sono detenutx per le loro attività connesse a una manifestazione molto determinata. Ecco dove si dimostra in modo esemplare che, indipendentemente dal paesaggio partitico, le linee di repressione continuano senza sosta.

Lo stesso vale per la Grecia dove per il nostro dispiacere sono state arrestate alcune persone di “Lotta Rivoluzionaria”, per esempio Pola Roupa e Konstantina Athanasopoulou.
Il nostro attacco è per tuttx coloro che non vogliono o non possono adeguarsi all’ordine sociale  vigente con le sue ideologie della non equivalenza e con la loro coazione allo sfruttamento in ogni ambito e perciò furono spintx negli schemi digitali e nei retaggi analoghi delle autorità repressive e dell’industria della prigione. Per loro questo fuochetto è forse un piccolo fuoco d’artificio posteriore.

Siamo ben consci della contraddizione implicita che comporta solidarizzarsi con tutte le persone che sono in galera. Ma non siamo quel gruppuscolo che può, e nemmeno vuole, risolvere discorsivamente questa tensione. È un processo sociale che, come in altri ambiti, si tratta di percorrere in una direzione con l’obiettivo che nessuna persona sia mai più disumana verso un altra persona. In questo contesto è più che ovvio che l’attuale processo di sorveglianza e rilevamento digitale totale, d’ampliamento dell’industria delle prigioni e della mentalità dilagante delle autorità tipo “legge ed ordine” è un percorso che ci porta piuttosto lontano dall’obiettivo prima esposto.

Ogni colpo contro l’architettura della sicurezza dovrebbe perciò essere favorevolmente accolto da ogni amante della libertà mentre nel contempo va favorito un dibattito come sopra accennato.

Se sull’attacco alla Sodeco si poteva ancora legittimamente dubitare e se dopo non si voleva più commentare se attacco o non attacco, la non informazione su di un attentato incendiario a un traliccio radio è da considerarsi con ogni evidenza un blocco d’informazione.

Nella notte da sabato a domenica attorno alle 1:50 a un traliccio radio (Oranierburgerstrasse) della ditta Kabel Deutschland (ora Vodafone) sono stati appiccati due incendi uno vicino all’altro. Purtroppo non ci si poteva riscaldare con questi fuochetti ma pensiamo che i cavi non erano lì per nulla e si può presumere che l’impianto si sia (momentaneamente) fermato.

Con l’attacco volevamo provocare una piccola “pausa di sorveglianza” come già era intenzione del gruppo vulcanico (Katla) quando attaccava una torre radio vicina alla stazione ferroviaria Adlerhorst. Anche se l’attacco è relativamente contemporaneo vogliamo tuttavia entrare in merito alla proposta di un gruppo di Amburgo, di disturbare il vertice G20 attaccando l’infrastruttura. Le interruzioni della comunicazione possono aiutare lx rivoltosi di Amburgo nel mese di luglio poiché è comunque utilizzabile solo limitatamente  per la sorveglianza, mentre gli assembramenti dex uniformatx hanno bisogno che il flusso digitale converga per poter agire con efficienza.

1 anno e ½ dopo il nostro ultimo attacco (attentato incendiario alla deutsche Bahn) ci esprimiamo di nuovo per dimostrare presenza. Nulla è fallito, molti sarebbero stati i contributi, da dare già da tanto tempo, tuttavia con il nostro silenzio ci atteniamo filosoficamente al principio “un’onda si ritira solo per colpire di nuovo”.

Anche in futuro distruggeremo e marcheremo ciò che ostacola una società libertaria, vale a dire ciò che preferisce dei regimi reazionari tipo fascisti oppure islamisti.

Gruppo Informale

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a edifici di lusso

1°  gennaio 2016

Nella notte dal 31 dicembre al 1° gennaio al Prenzlauer Berg abbiamo attaccato due edifici con le bombe alla vernice: la “Schönhauser Allee 23” e il “Palais Kolle Belle”. “Case di proprietà esclusive” con arredamento di lusso a prezzi esorbitanti: i due obiettivi sono parte di un processo di gentrificazione sempre più acuto. Ecco perché erano bersaglio del nostro attacco. Non accettiamo una città in cui case di proprietà di lusso per le classi ricche sono costruite ad ogni angolo mentre disoccupatx, profughx e impiegatx precarx sono sempre di più scacciatx in periferia. Non accettiamo una città dove abitare è organizzato secondo la logica di sfruttamento capitalista invece che secondo i bisogni della gente che vi abita.
Abbiamo scelto questa notte per, nel contempo, manifestare la nostra solidarietà con il “capodanno per la galera”. Qui salutiamo Thunfisch, Ali Cem, Balu e tutte le altre persone che per la loro lotta contro le condizioni di sfruttamento, razziste, sessiste oppure coloniali sono rinchiuse nelle galere dello Stato.

Inoltre chiamiamo all’intensificazione delle nostre azioni alla vigilia del vertice G20. Per questo presentiamo qui una istruzione minore per le bombe alla vernice.

Comperate giusto ora nel dopo natale le palline per l’albero di natale non di plastica, degli imbuti a misura, pece oppure delle lacche (ovviamente non con la carta di credito e non troppe in una volta).

A casa togliere subito i  coperchi usando i guanti, metterci l’imbuto e versarvi la pece o la lacca. Rimettere il coperchio e sigillarlo con cera o nastro adesivo.
Imballarle in sicurezza per il trasporto per poi lanciarle sul rispettivo bersaglio.

Il vantaggio di questo metodo è che le palline si infrangono sempre sul bersaglio e che sono abbastanza silenziose.

In questo senso: avanti con nuove azioni!

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco all’ufficio per l’ordine di Steglitz

25 dicembre 2016

Il 25 dicembre abbiamo acceso un fuoco sotto il container dell’ufficio per l’ordine a Berlino Steglitz. Causa lavori edili sul terreno dell’amministrazione, gli sbirri ausiliari sono per ora sistemati nei container per uffici. Quest’azione fu ispirata da un attacco sul container degli sbirri ad Amburgo Rissen.
Che il nuovo clown sul seggio del senatore degli interni, al contrario del suo predecessore che faceva pubblicare ogni lineetta di gesso, ordina di tacere questo attacco non ci ci dispiace affatto. Che il monopolio dell’informazione così applicato contro di noi può avere degli effetti sui discorsi nella scena della resistenza radicale sembra piuttosto dubbio visto il basso livello teorico anarchico nell’area linguistica tedesca.

Tuttavia vogliamo pronunciarci sui nostri motivi per questo attacco.
Gli “spazi fuorilegge” desiderati da alcunx per Friedrichshain devono o corrispondere a un vero bisogno di perlomeno una parte dex abitanti, oppure a una perdita perlomeno iniziale di potere degli organi di Stato. Ambedue le cose sono, per ora e a Berlino, lungi dall’essere. Ovvio che ci sono dei quartieri dove la gioia silente quando gli sbirri subiscono degli attacchi è più grande di altrove. Ma la partecipazione a tali attacchi non è abbastanza forte. Questa lacuna fu provocata da un annoso auto-isolamento e perseguimento incoerente d’obiettivi e di un nuovo adagiarsi nella società. Ma è da presumere che il fattore principale sia il vuoto di contenuti che come un tappeto di alghe nel mare ora va a fondo e poi sale in superficie.

Nel contempo lx radicali di sinistra oppure i gruppi antifa non sono più dispostx alla creazione militante di punti centrali. Né si ripuliscono i quartieri radicalmente dai nazi né si costruiscono delle strutture clandestine con i mezzi per la propaganda e la pratica utili alle persone che ne hanno bisogno. Ecco perché ci sembra adeguato attaccare il nemico dove è debole. Mentre i gorilla girano nella città sbavando per l’ordine, terrorizzando i gruppi emarginati e chiedendo dei soldi per ogni gomma da masticare gettata sul marciapiede, noi li abbiamo visitati.

A Steglitz gran parte della gente non avrà nessun problema con l’ufficio per l’ordine, ma anche qui esistono “gruppi e ambienti difficili” ai quali il nostro piccolo fuoco strapperà perlomeno un debole sorriso. E se così non fosse abbiamo fatto un dono alla vostra festa dell’ipocrisia.
La nostra agitazione non è orientata su di una focalizzazione ai punti localmente importanti e nemmeno alle situazioni attuali, ma ai nostri obiettivi politici. L’ordine che viene mantenuto è presente ovunque e porta ubbidienza e schiavitù alle persone, perciò è anzitutto l’ordine sociale a contrariarci.

Con quest’attacco appoggiamo gli obiettivi formulati in alcuni scritti di una campagna contro il G20 di Amburgo, campagna che non vuole rimanere passeggera ma fornire un’eruzione diffusa e durevole alla rabbia contro l’ordine costituito, che vada oltre le tematiche e le frontiere particolari.
Ma per un aumento dell’attività di sabotaggio è anzitutto necessario l’allargamento dello scontro aperto sulle strade contro le forze del regime. Sulla strada per Amburgo nel mese di luglio ci vogliono più scontri di quanto ce ne sono ora.

Ecco perché i nostri saluti speciali vanno anche ax prigionierx degli scontri dell’anno passato, a Thunfisch nella galera di Lichtenberg e a Damien nella galera di Fleury-Mérogis.

Gruppi autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri distrutti a 14 fermate del bus e del tram

24 dicembre 2016

Come già dichiarato da alcunx compas inizio novembre, la Wall Sa è davvero una gran merda. Da quando piuttosto di frequente subiscono dei danni, la ditta, ovviamente, non ha cambiato la sua politica; non ci aspettavamo altro. A Berlino continua anche il processo contro Balu e con Thunfisch un’altra persona è detenuta per servire la logica dell’intimidazione.

Durante la campagna di solidarietà per lx accusatx della demo del 9 luglio sono usciti alcuni commentari che ci hanno sorpresi. Per esempio sui nomi dex colpitx. C’è chi crede che gli alias rendessero più difficile l’impegno per questa gente poiché mancherebbero di serietà. Certo che è più facile identificarsi con lx prigionierx che danno il nome anagrafico, meglio ancora se con foto. In altri paesi è normale. Ma ci sono abbastanza prigionierx di questo tipo e le azioni di solidarietà aggressiva eseguiti per loro qui da noi sono scarsi.

E allora, qual è il problema, quando dopo una demo andata male ci si comporta come da sempre diciamo nei nostri scritti? Non è solo compito dei gruppi di solidarietà di far si (giuridicamente  e psicologicamente) che, per uscire prima, lx prigionierx non facciano degli accordi con i tribunali. La demo del 9 luglio per la Rigaer sarà solo finita quando per questo non sarà più in galera nessunx. Fin lì dovremmo occuparci delle distruzioni che dimostrano a Thunfisch che i nostri slogan non sono parole vuote. Ma anche come segnale alla giustizia; per ogni “delitto” perseguitato commettiamo 100 nuove azioni.
Ci sono troppo pochi bersagli della giustizia e della repressione? Alcune azioni della settimana passata erano abbastanza impegnative, incendiare le autorità e le loro macchine non è da tuttx. Di nuovo sta a noi dimostrare che le chiacchiere dell’assenza di una gerarchia dei mezzi sono valide.

Ed ecco un obiettivo semplice a rischio minimo, la pubblicità di Wall Sa. Nei giorni passati abbiamo distrutto 14 fermate del bus e del tram utilizzate dalla Wall Sa come superficie pubblicitaria, oltre a due cartelloni pubblicitari luminosi.
Sul problema del contesto oppure della comprensibilità della connessione tra Wall Sa con i procedimenti della squadra speciale Linx, il concetto giorno X decentrale non era comunque attuato per assicurare la casa ad alcune persone oppure per salvare una bettola, bensì come parte di un conflitto quotidiano di persone che non vogliono sottomettersi. Oggi lo Stato dice che si tratterebbe di contratti e diritti alla proprietà per un mucchio di pietre murate, domani lo Stato dice che si tratta delle origini oppure dei valori oppure della salvezza dell’economia. Ma tutto ciò non importa, i contesti sono lì dove lo sono per noi stessx.

Attacchi alla pubblicità sono parte elementare della critica la capitale ed ecco una lista di attacchi simili:
Si presume che proprio Münster sia all’avanguardia degli attacchi alla pubblicità http://maqui.blogsport.eu/2010/01/11/bundeswehr-werbung-zerstoert-was-bringt-es/
20/11/2015 Attaccato il socio di Wall in Francia, JC-Decaux http://rabble.org.uk/france-on-the-attack-against-scumbag-company-jcdecaux/
24/11/2015 Colpita Wall Sa a Münster: https://linksunten.indymedia.org/node/160107
04/12/2015 Reclame Wall Sa distrutta a Berlino: https://linksunten.indymedia.org/node/161072
06/04/2016 Distruzione contro Wall Sa: https://linksunten.indymedia.org/node/175527
26/06/2016 Fuoco a auto Wall Sa a Schöneberg: https://linksunten.indymedia.org/node/183261
06/04/2016 Fuoco a auto Wall a Friedrichshain: http://www.bz-berlin.de/berlin/friedridchshein-kreuzberg/chronologie-der-randale-nacht-der-rigaer-94-demo
01/08/2016 Distruzione a Wedding: https://linksunten.indymedia.org/node/186576

Libertà per Thunfisch e tuttx quellx che si difendono!

CAOTIX & DISTRUTTIVX ass. reg.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH