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Bruxelles: Attacchi contro la prigione e il mondo che protegge

harenplanPubblicato il 26 dicembre:

Rispondere coi fatti agli appelli per un Dicembre Nero. Rispondere ai nostri desideri di libertà. Rispondere attaccando quello che permette a questo sistema oppressivo e distruttivo di durare.

Nelle 2 settimane che sono appena trascorse sono almeno 5 camionette della compagnia di costruzioni Eiffage che hanno sentito le gomme svuotarsi dell’aria che le riempiva. Il gesto è semplice, rapido, efficace. Un coltellino nascosto nella manica, un buon colpo sul fianco della gomma ed ecco un veicolo che non sarà puntuale al lavoro. In  questo modo diversi veicoli possono venire immobilizzati in 30 secondi. Sappiamo che a uno dei cinque camioncini è stato sfasciato il retrovisore e la carrozzeria è stata taggata.

Se non capite perché è stato scelto questo bersaglio, informatevi su Eiffage per capire il ruolo che ha questa società nella costruzione di prigioni e delle infrastrutture che permettono al capitalismo di durare.

Un altro gesto ha fatto comparire un gran sorriso sui nostri visi.

Ecco i fatti: approfittando dell’oscurità complice della notte e dell’assenza dei guardiani sul terreno destinato alla maxi prigione, assenza dovuta sicuramente alle “feste” di Natale, delle persone hanno scelto di prendersela con le inferriate che delimitano la zona della maxi prigione (che non si farà). A colpi di tenaglie sono state tagliate e torte un centinaio di grate, aprendo il passaggio verso quel terreno già prigioniero. La maggior parte delle griglie tengono grazie a delle aste bloccate a terra nel cemento (scuotendole forte si può far cedere il cemento ed estrarle dal terreno).
Ma tutta una parte delle griglie tiene soltanto grazie ai piccoli rettangoli che vediamo spesso. Quelle griglie sono tutte cadute, e possono cadere di nuovo all’infinito. E se dovessero venire fissate a terra, possono essere tagliate.

Non permetteremo che questo sistemi duri. Attaccheremo ovunque si presenti l’occasione. Per l’autogestione delle nostre vite. Per tentare di salvare quello che si può ancora salvare. Per la libertà.

Esprimiamo il nostro sostegno alle persone che lottano sulla ZAD di Haren come anche a chi lotta fuori dalla zona. Il nostro sostegno va anche alle personne attaccate dalla giustizia dei/lle potenti. Tutto il nostro sostegno a chi è rinchiuso, fuori come dentro le prigioni. Ai/lle nostr* complici, vi abbracciamo.

in inglese, greco, spagnolo

Bloomington, USA: Striscione appeso per Dicembre Nero

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Morte allo Stato. Lunga vita all’anarchia. Dicembre Nero.

Nello spirito del Dicembre Nero, abbiamo appeso uno striscione come gesto di solidarietà nei confronti di tutt* i/le prigionier* anarchic* in prigione, tutt* quell* in fuga, e tutt* quell* cadut* nello scontro con lo stato.

Si tratta di un piccolo gesto, una delle numerose manifestazioni quotidiane della nostra solidarietà con i/le compagn* imprigionat*. Contro una scena anarchica nord-americana di cinismo e chiacchiere virtuali, proponiamo un’anarchia come lotta vissuta contro il potere, che agisce su base informale, utilizzando tutte le armi possibili. I/Le nostr* compagn* imprigionat* sono impegnat* in una lotta senza compromessi contro lo stato – ci rifiutiamo di lasciarl* lottare da sol*.

Forza agli/lle anarchic* combattiv* in Cile, Grecia, Turchia, Messico, Francia, Italia, Russia, Indonesia, Spagna, Canada, Repubblica Ceca, Regno Unito, Bielorussia, e ovunque individui e gruppi hanno trasformato la teoria in azione. Le fiamme delle vostre strade e celle di prigione ci scaldano anche a questa distanza.

Mandiamo il nostro affetto in particolare ad alcun* dei/lle nostr* compagn* qui negli Stati Uniti: Sean Swain, Michael Kimble, Marius Mason, Casey Brezik, Jennifer Gann e Jeremy Hammond.

In memoria di Sebastián Oversluij Seguel, Alexandros Grigoropoulos, Mauricio Morales, Kuwasi Balagoon, Lambros Foundas e William Avalon Rogers.

Ravviviamo lo spirito della solidarietà anarchica!

Per un Dicembre Nero!

Per l’anarchia!

in inglese, greco

 

Atene: Attacco incendiario a fornitore di sistemi di sicurezza

scp-1903Negli ultimi anni, nel nome di una sicurezza sempre maggiore e del controllo di terrorismo e criminalità, la repressione è stata intensificata in vari modi: vigilanza accresciuta, guardie di sicurezza, intercettazioni telefoniche, controllo di tutti i media elettronici, telecamere di sorveglianza ormai installate in ogni quartiere, e allarmi che proteggono ogni proprietà.

Tutto questo col consenso di chi esibisce ogni aspetto della propria routine quotidiana, per la tutela della loro proprietà e con l’illusione di controllare le proprie vite.

È comprensibile che la dominazione faccia continuamente evolvere la tecnologia a proprio vantaggio e, tramite la paura diffusa, ottiene un ampio controllo su ogni luogo delle metropoli.

È su questo che scommette una minoranza di persone cui non gliene frega niente dello stile moderno di vita, ma sperimenta, conspira e porta avanti le ostilità contro la dominazione, la sua civilizzazione e la cultura dei morti viventi, che possono volontariamente diventare delle spie.

Nelle prime ore di venerdì 11 dicembre, nell’ambito del Dicembre Nero, abbiamo piazzato un ordigno incendiario in un negozio di sistemi di sicurezza in via Formionos, nel quartiere di Vyronas.

Dedichiamo questo gesto a tutt* gli/le anarchic* dietro le sbarre.

LUNGA VITA ALL’ANARCHIA

PS. Non sappiamo perché quest’azione è stata tenuta nascosta dai mass media, ma del perché sinceramente non ce ne frega niente.

in inglese

Komotini, Grecia: Proprietà ecclesiastiche taggate e banche sabotate da anarchic*

Prime ore di lunedì 21 dicembre:

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BRUCIA LA TUA CHIESA DI QUARTIERE
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NÉ DIO, NÉ ISLAM – UM(A)NITÀ, BLASFEMI!!!

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DICEMBRE NERO

Nell’ambito del Dicembre Nero abbiamo effettuato un intervento-dissacrazione artistici in alcuni “luoghi sacri” di Komotini. Abbiamo anche sabotato dei bancomat e delle telecamere di sorveglianza in tutta la città, rendendoli inutilizzabili.

Libertà per tutti noi

Dicembre Nero

Nessun combattente nelle mani dello stato

in inglese

Atene: Attacco contro la catena di negozi di giocattoli Jumbo S.A.

Jumbo-adLe pubblicità stupide, i sorrisi forzati dei lavoratori e i prodotti a basso prezzo non nascondono il lavoro intenso e mal pagato, i licenziamenti di chi osa organizzarsi con una visione di classe, o la routine lavorativa controllata.

La catena di negozi Jumbo non solo appoggia quanto detto qui sopra, ma è anche un pioniere nell’infrangere il riposo domenicale.

Ragion per cui, nelle prime ore di domenica 13 dicembre, abbiamo deciso di fare lo stretto necessario e abbiamo distrutto le vetrine della catena Jumbo in via Acharnon con lo scopo di abbellirle in vista delle vacanze.

DI DOMENICA NON SI LAVORA

NESSUNA PACE CON I PADRONI

in inglese

Salonicco, Grecia: Attacco molotov contro la squadra antisommossa MAT fuori dall’ambasciata turca

Ricevuto il 20 dicembre:

Nelle prime ore di domenica mattina, le MAT sono state attaccate da un gruppo di 70 incappucciat* che venivano dall’università. Sono state tirate cinquanta molotov contro la postazione fissa fuori dall’ambasciata turca in Agiou Dimitriou, dando fuoco all’intera strada e ai poliziotti che sono stati colti di sorpresa.

Negli ultimi giorni la stessa postazione era già stata attaccata due volte, provocando gravi ferite ai poliziotti, comprese delle ustioni da molotov.

PER I/LE PRIGIONIER* & DICEMBRE NERO!

LA REPRESSIONE NON CI FARÀ TACERE, LA GUERRA CONTINUA…

in inglese

Prigioni statunitensi: «Dicembre Nero», testo del prigioniero anarchico Sean Swain

Black-December-2015Dicembre Nero sta arrivando, ed era ora. Abbiamo sviscerato le nostre teorie e analizzato la nostra realtà, sappiamo che tipo di futuro vogliamo e quello che dovremo distruggere per ottenerlo. Il tempo per filosofare e discutere è finito e affrontiamo il momento inevitabile del conflitto con le forze del controllo, dell’osservanza e della sottomissione.

Dicembre è davvero il punto di partenza perfetto, almeno qui negli Stati Uniti. È il mese più buio dell’anno, quello con più ore senza luce solare, in cui effettuare i nostri gesti di resistenza e ribellione. In più, col freddo, tutti indossano dei passamontagna. Quindi un* ribelle che sta per colpire un Walmart o una vettura della polizia o la casa di qualche amministratore fascista non spiccherà come accadrebbe se fosse vestito così in luglio o agosto.

Dopo aver letto le proposte per un Dicembre Nero, vorrei parlare a chi è stato, finora, paralizzato dalla paura e dallo scetticismo, che ancora non crede che possiamo intraprendere un’azione radicale e militante contro il nemico comune, che anche la violenza politica di tipo clandestino è condannata all’insuccesso, che è okay “giocare” all’anarchico, ma è avventato agire secondo le proprie convinzioni. Mi rivolgo a questo fatalismo, ma al momento non ho alcun modo di comunicare con il mondo esterno perché l’FBI, probabilmente la NSA, e il complesso industriale delle prigioni, in piena espansione, hanno consacrato una quantità di risorse e di sforzi enormi per stroncare ogni mia singola parola. Quindi, chiaramente, non state leggendo queste righe, e io non posso parlare al vostro fatalismo.
Vedete a quali pagliacci imbranati ci opponiamo?

Portando avanti Dicembre Nero il nostro scopo è di rendere impraticabile e ingestibile questo sistema di oppressione, destabilizzarlo perché crolli sulle proprie tracec sotto il suo peso incredibile. Scoraggiante? Non proprio. Vogliamo soltanto abbattere la swivelizzazione.

Non attacchiamo frontalmente, faccia a faccia, come soldati disciplinati. E non cerchiamo di farlo cadere in un sol colpo, come se ci fosse un bersaglio magico e unico grazie a cui potremmo riuscirci. No – Semplicemente andiamo là dove non fanno la guardia e distruggiamo quello che possiamo e ce ne andiamo. Tiriamo i proverbiali allarmi antincendio dove non ci sono telecamere. Il fatto è che i manager della matrice non possono mettere una telecamera o un poliziotto su tutto e tutti.

L’idea, livello individuale o di un piccolo gruppo, non è di far cadere l’intero sistema da soli. Chi la dura la vince, no? Quindi prendiamo quello che il sistema è essenzialmente disposto a cedere. L’idea per ognuno di noi è che i nostri gesti di ribellione abbiano più peso dei nostri gesti quotidiani di complicità forzata

Quindi, se il nostro contributo quotidiano a questo vasto campo di concentramento attraverso il lavoro forzato e il commercio è “x,” qualunque cosa “x” rappresenti, dobbiamo provocare abbastanza disturbi del processo durante le ore non-diurne, con delle maschere, per arrivare a “x+1.” La nostra unica responsibilità è di avere come risultato finale una perdita per i sistemi più grandi che ci sfruttano e ci asserviscono alla non-libertà.

Quello che suggerisco è che ognuno di  noi non è obbligato a effettuare delle operazioni su grande scala. Se ognuno di noi si impegna a effettuare milioni di piccoli atti di sabotaggio sul lungo termine, azionare il proverbiale allarme antincendio, l’effetto cumulativo su un periodo anche corto sarà abbastanza evidente e davvero gratificante.

A tutti i lettori che non sono paralizzati e sono entusiasti dell’arrivo del Dicembre Nero, vorrei ricordare che le banche hanno pignorato milioni di case ancora vuote che hanno in progetto di rivendere, e si possono facilmente trovare online. Vorrei anche segnalare che l’incendio doloso è il crimine meno risolto negli Stati Uniti, che la benzina costa davvero poco, e che i fiammiferi sono gratuiti.

Vorrei anche far notare che le persone che prendono le decisioni e uccidono il futuro possono essere seguite fino a casa dal lavoro. Quando le persone in cima alla catena alimentare della gerarchia vengono ritenute personalmente responsabili e pagano per i loro crimini è de-moralizzante, improvvisamente ridotti a dormire in una tenda e andare al lavoro in bicicletta mentre tutto quello che possiedono brucia ancora. Fa venire grossi dubbi agli altri dirigenti e chi sale la scala sociale, forse l’ufficio d’angolo con la finestra ha un prezzo troppo alto da pagare.

Giudici, pubblici ministeri, agenti dell’FBI, poliziotti razzisti, dirigenti di ogni tipo – devono tutti tornare a casa in queste buie serate di dicembre. Naturalmente, ci sono siti come blastblog.noblogs.org che hanno già postato l’informazione se preferite un sano piacere per tutta la miglia.

Nonostante le sue proiezioni d’invulnerabilità, il programma di controllo più ampio che dobbiamo fare cadere è davvero un casino che si rivela costantemente troppo dipendente da troppi sistemi in espansione che sono lasciati incustoditi per chilometri (un carico di scarpe buttate da un cavalcavia può impedire alla forza lavoro di entrare in città per ore) e il potere è troppo concentrato nelle mani di pochi (che devono essere protetti dalla maggioranza), ma non ci sono abbastanza guardiani per controllare i guardiani, o controllare i guardiani dei guardiani, e anche se ci fossero, devono tutti tornare a casa.

Stiamo parlando di vulnerabilità. Enormi vulnerabilità. Quindi spezziamo la paralisi e cominciamo a vivere, anche su piccola scala, a passi minuscoli, e costruiamo la nostra resistenza, durante queste buie notti di dicembre, fino a ritrovarci nel bel mezzo di un Gennaio o di un Febbraio Nero, e per allora la polizia pattuglierà le strade nei veicoli  militari che abbiamo visto a Ferguson.

Ottimo. Da qui al Maggio Nero, ne avremo bisogno. Dovremo difendere le convergenze armate che il Comitato Invisibile prevede, e faremo evolvere Occupy in Shockupy.

Comincia col proverbiale allarme antincendio. Soltanto sei libbre di pressione per tirare la leva.

Il futuro ci appartiene.

Comincia ora.

Se partecipate al Dicembre Nero, voi SIETE la resistenza…

SEANSWAIN.ORG | “Promuovere l’Anarchia e la Rivolta contro l’Autorità”

in inglese, francese, greco

Rennes, Francia: Un anno dopo. Gomme bucate per l’esercito

rennesUn modesto contributo.

Un anno fa (NdT: nella notte tra il 25 eil 26 ottobre), durante una manifestazione contro il progetto della diga di Sivens, l’esercito uccideva una persona tra gli oppositori.

Il giorno prima un centro di reclutamente dell’esercito (CIRFA) aveva aperto i battenti a Rennes. Mondo cinico.

Nell’ora in cui lo stato ci impone i suoi militari armati nelle strade, rafforza il controllo e la repressione ai confini, manda le sue truppe in tutto il mondo e si prepara a un intervento di ampia portata sulla zad di notre dame des landes, è ben chiaro a cosa sono destinate queste campagne di reclutamento: trovare mano d’opera per difendere i propri interessi e mantenere l’ordine.

Bucare le gomme e incollare le serrature dei veicoli che stazionavano nel parcheggio del CIRFA (2 rue de la mabilais) era quindi il minimo.

L’esercito ti porge la mano… e resta a portata di mano.

Nantes, Francia: Contro l’aeroporto e la Cop21: Resistenza e Colori!

gbdsMentre la multinazionale Vinci è partner ufficiale dell’esposizione “Soluzioni COP21 : Vivete l’esperienza clima” al Grand Palais di Parigi, e vi tiene due conferenze (una delle quali co-presentata da un dirigente di Veolia) per spiegare al pubblico fino a che punto le loro iniziative sono  ecoresponsabili, sostenibili e “green”, la sua filiale Aeroporti del Grand’Ovest ha rimesso d’urgenza in moto le procedure di espulsione dell’insieme degli abitanti della ZAD, per poter cominciare a costruire il suo aeroporto ad “Alta Qualità Ambientale”.

Davanti a questa ossessione per la cementificazione dei nostri luoghi di vita, un gruppo di artisti-pittori ha deciso, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 dicembre 2015, di ridecorare allegramente il triste edificio grigiastro dell’agenzia SOGEA Atlantique, un’altra delle molteplici filiali di Vinci, a Saint-Herblain.

Speriamo che questi nuovi colori piacciano alla direzione, e che possano raddolcirne le abitudini.

D’altronde, qualsiasi azienda di lavori pubblici che desideri una squadra di volontari entusiasti per ridipingere i propri locali può inviare la propria candidatura rispondendo agli appalti della  Prefettura della Loira-Atlantica.

Vi promettiamo una realizzazione notturna e discreta per un risultato del massimo effetto.

Federazione Artistica Informale / Fronte Ridicolo Internazionale
Commissione “Estintori E Rinnovo Delle Facciate” (E.R.D.F.)

erdf

in inglese

Minneapolis, USA: Striscione per Dicembre Nero

acab-Minneapolis-1024x706Per rispondere all’appello per Dicembre Nero è stato esposto uno striscione che dice “ACAB – All Cops Are Bastards.” Qui a Minneapolis, la rabbia contro la polizia è a un livello che non si vedeva da diversi anni. La rivolta, che lo stato ha cercato a lungo di soffocare, è esplosa in una raffica di pietre e molotov. Questo accesso, per quanto breve, prosegue nei nostri cuori e nelle nostre azioni. Rifiutiamo di lasciar tornare le nostre vite alla normalità così facilmente.

Vorremmo anche fare appello agli anarchici [1] degli Stati Uniti e altrove se possibile perché agiscano per Dicembre Nero. Troppo spesso appelli come quello per Dicembre Nero passano inascoltati negli Stati Uniti, e si trasformano in uno sport da spettatori mentre guardiamo il riot porn scorrere in posti lontani. Il mantra ‘qui non succede nulla’ è una profezia che si auto-avvera. L’insurrezione è sempre tempestiva!

Non firmato

1. O meglio, anarchici del cosiddetto ‘esterno’, in quanto Michael Kimble e Sean Swain hanno già contribuito con le loro preziose idee.

 

 

Stoccarda, Germania: Vernice a consolato generale turco

turkStoccarda, 6 dicembre 2015

Nelle prime ore della mattina del 6 dicembre 2015 abbiamo marchiato con la vernice nera il consolato generale turco. Con l’azione vogliamo solidarizzarci con lx attivistx di sinistra in Turchia oggetto di repressione e persecuzione. Inoltre condanniamo l’offensiva militare iniziata dal governo turco contro le postazioni del PKK e dell’unità di difesa del popolo nella regione di Rojava, abitata anzitutto da Curdx. Non è un segreto che per il governo turco la rivoluzione sociale a Rojava è come il fumo negli occhi. Costi quel che costi,  un’autonomia Curda e la costruzione di una democrazia di base nella regione deve essere bloccata.

Con il pretesto di contrastare militarmente solo lo Stato Islamico (IS), il governo turco ha iniziato una nuovo offensiva autunnale contro il movimento di liberazione curdo. Con brutale violenza sbirresca, razzie contro l’attivismo di sinistra e giornalistx, oppure con l’uccisione di critici sgraditi come giuste adesso l’avvocato Tahir Elçi a Diyarbakir, il governo turco tenta di intimorire e diffamare il movimento curdo e di soffocare ogni resistenza sul nascere.

Il governo federale tedesco, nel frattempo, chiude gli occhi e le orecchie davanti al quotidiano terrore di Stato del governo AKP. Erdogan è corteggiato e ottiene aiuti di vari miliardi di euro e ulteriore sostegno militare. Come controparte alla politica del guardare altrove, Erdogan dovrebbe impedire con ogni mezzo ax profughx di continuare il loro viaggio per l’Europa. Così il governo federale vuole tenere lontanx lx profughx dai propri confini.

Per il nostro attacco alla vernice abbiamo scelto apposta la notte delle giornata d’azione #SupportRojava. Il 5 dicembre, gente di tutta la Germania partecipa alle demo, manifestazioni e azioni in otto città per portare in strada la propria solidarietà con Rojava. A Stoccarda una manifestazione di circa 300 persone attraversava il centro.

Auguriamo al movimento di liberazione curdo e a tuttx lax attivistx di sinistra in Turchia tanta forza e tanto coraggio e condanniamo aspramente l’azione del governo turco.

Solidarietà con Rojava – Via con il divieto del PKK

Viva la solidarietà internazionale!

Per il comunismo

Fonte: Linksunten

 Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

 

Brema, Germania: Sabotaggio a pubblicità per l’esercito federale

bremaBrema, 28 novembre 2015

Punto sulla lista di azioni contro l’offensiva pubblicitaria della Bundeswehr:

La mattina presto del 28 novembre, nella city di Brema abbiamo attaccato con la vernice uno striscione della Bundeswehr alto quanto una casa. Ancora non c’è risposta adeguata alla campagna federale “Fai quel che conta”. Ecco un breve video dell’azione su Vimeo:

Il vessillo rosato è rimasto appeso quasi una settimana prima di essere rimosso.

Sotto la comandante suprema Ursula von der Leyen, l’armata tedesca, con l’appoggio dell’agenzia pubblicitaria Castenow, porta avanti un’offensiva all’interno del paese. Secondo Castenow (Neuer Zollhof 3, 40221 Düsseldorf) la campagna dovrebbe “in varie fasi posizionare le forze armate come datore di lavoro particolarmente soddisfacente e qualificante”.

70 anni dopo l’ultima disfatta del militarismo prussiano si vuole accelerare la re-militarizzazione della nazione con paroloni incisivi e disinformazione mirata.

L’esercito federale affonda dex profughx nel Mediterraneo ed i pirati davanti alle coste della Somalia. Combatte secondo le direttive della politica di difesa del 1992 per “la salvaguardia del libero commercio mondiale e del libero accesso ai mercati ed alle materie prime in tutto il mondo”. Citazione che accerta l’inevitabile nesso tra capitalismo e guerra.

La necessità della resistenza armata contro Boko Haran e Daesch-IS non cambia una virgola del fatto che non ci può essere pace con l’organizzazione di successione della Wehrmacht.

Dall’eliminazione del servizio militare obbligatorio in poi, l’esercito federale tenta di darsi una nuova immagine. Il tanfo da caserma e l’addestramento duro dovrebbero essere sostituiti con l’apparenza d’incarichi avvincenti e buone possibilità di carriera. Inoltre, l’esercito federale punta sulle campagne pubblicitarie negli spazi pubblici. Per un antimilitarismo offensivo questo significa contendere all’armata permanentemente la scena. Ogni metro in più di agibilità pubblica dell’esercito federale ne aumenta anche la vulnerabilità.

Contro la Germania ed i suoi servi armati!

La guerra inizia qui!

Fonte: Linksunten

trad. mc, galera Salez, dicembre 2015

Berlino: Gesto di distruzione – 6 Dicembre

b-akt-der-zerstoerung-6.12Alexis vive – 06/12/2008

Sette anni fa in Grecia è cominciata, ed è continuata, una rivolta anarchica che ha avuto risonanza internazionale. Nonostante i numerosi sforzi per torturare e uccidere i/le nostr* compagn* in tutto il mondo, non ci lasciamo intimidire, e per quanta repressione possano seminare, ne usciremo solo più forti.

Nel contesto del Dicembre Nero abbiamo dato fuoco a due vetture della Suzuki in una concessionaria, nella speranza che le fiamme illuminassero l’edificio.

La Suzuki ha fornito regolarmente nuovi veicoli ai carnefici greci, che li usano contro l’insurrezione, o per equipaggiare le unità di polizia motorizzata DELTA perché torturino meglio.

Il regime greco ha appena ordinato un’altra dozzina di motociclette della Suzuki perché i suoi lacché possano cavalcarle e allinearle contro la popolazione.

Dedichiamo la nostra azione in particolare ad Alexandros, che è stato assassinato la notte del 6 dicembre 2008 a Exarchia.

Siamo consapevoli della natura puramente simbolica della nostra azione, che in una metropoli con milioni di abitanti toccherà a malapena chi la pensa come noi, ma speriamo che i pochi che hanno notato quei segnali di fumo ci imitino e rivelino le loro intenzioni distruttive eliminando parte delle unità operative di questo sistema.

Ci sono ragioni sufficienti di mostrare intenzioni distruttive in ogni momento e attaccare le istituzioni di (non-)stato, i loro subordinati e chi ci odia.

Avremmo dovuto usare la letargia che dura da un anno per raggrupparci, discutere nuove idee ed essere in grado di attaccare direttamente.

Per un Dicembre Nero

in inglese, tradotto in greco dall’Internazione Nera

Würzburg, Germania: Danneggiata auto di aderente a “Wügida”

Würzburg, 30 novembre 2015

Nella notte tra il 29 e il 30 novembre, nel Winterleitenweg a Höchburg presso Würzburg, è stata sabotata l’auto (Mercedes color argento, WÜ-U 238) di un attivista aderente a Wügida.

Forate le quattro gomme, colla alla serratura e l’auto marchiata con vernice verde (“razzista”).

Il Peghidista in età avanzata non solo partecipa a Wügida dai suoi inizi, ma si è fatto notare anche in passato presentandosi come istigatore aggressivo e anche manesco contro lx antirazzistx.

Quest’azione vuole essere una risposta allo spirito istigatore profuso da tale gente. Se nelle iniziative di Pegida sono protetti da grate e da caterve di sbirrx, la notte ci dà, invece, la possibilità di attaccarli frontalmente con le conseguenze dirette del loro agire razzista.

Fonte: Linksunten

Sachsenheim, Germania: Trattoria attaccata alla vigilia di un’iniziativa di destra

Sachsenheim, 26 novembre 2015

A Sachsenheim – a 30 minuti da Stoccarda, vicino a Lundwigsburg – giovedì 3 dicembre volevano celebrare per l’ennesima volta un evento con un oratore della gioventù AfD “Junge Alternative” e un’iniziativa civica di destra. Nella notte precedente abbiamo ben areato l'”Hasenheim” nella Metterstrasse ed espresso con le bombolette spray il nostro veto all’aizzamento di destra.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

Atene: Questi sono i giorni di Alexis!

Verso le 19:15 del 6 dicembre sono cominciati i primi scontri nella zona di Exarchia tra i/le  incappucciat* e le forze dell’ordine. Giovani ribelli, hooligan e gruppi anarchici si sono scontrati per ore con le forze antisommossa e la banda in borghese che avevano occupato tutta la zona intorno a Exarchia, usando pietre, molotov e fumogeni. Gli scontri sono andati avanti fino quasi le 4 del mattino del 7 dicembre, anche se a partire delle 2 avevano perso di intensità.

Circa 500 persone hanno partecipato questa domenica alla lotta di strada, commemorando col fuoco l’assassinio di Alexandros Grigoropoulos da parte del pulotto Korkoneas 7 anni fa. Per quanto riguarda i fermi della giornata, possiamo dire che ce ne sono stati almeno 3 (immaginiamo che siano di più ma non conosciamo il numero esatto).

Di seguito un video con qualche momento degli scontri:

E la foto di una vettura che è stata rovesciata e incendiata in via Soultani:

6dek.soultaniin spagnolo

Atene: Lotta di strada nella notte del 5 dicembre

Verso le 23:00 di sabato 5 dicembre, circa 200 persone hanno cominciato a riunirsi in via Stournari, nel quartiere di Exarchia, gridando slogan in memoria di Alexandros Grigoropoulos.

Poco dopo sono cominciati i primi attacchi con le molotov contro le squadre antisommossa che si trovavano nella parte bassa della via Tositsa. Gli scontri con i pulotti sono continuati fin quasi le 3 del mattino del 6 dicembre. Per quanto ne sappiamo, non ci sono stati fermi.

Qualche momento della lotta di strada all’incrocio delle strade Zaimi e Stournari:

Berlino: Vernice e pietre all’amministrazione del senato

Berlino, 28 novembre 2015

Nella notte tra venerdì e sabato abbiamo attaccato la sede del senato Integrazione, Lavoro e Sociale di Berlino con vernice e pietre. Anche queste autorità sono corresponsabili per il caos attorno al LaGeSo, nel quale lx profughx sono in balia della politica.

Dato che da parte statale non esiste alcun interesse per una soluzione umanamente dignitosa nel trattamento dex profughx, è evidente che sono messx lx unx contro lx altrx e che sono espostx ai disagi negli alloggi ai massa.

L’aiuto spontaneo con vestiti e donazioni è ben accetto dalla città anche perchè così può cedere le proprie responsabilità e non corre il pericolo che le persone devono crepare troppo ufficialmente di “mancato sostegno”.

Ma ogni inizio d’organizzazione dal basso che superi questo livello è sofocato sul nascere. Diventò troppo imbarazzante per il senato quando le lotte in piazza divennero visibili e le questioni furono poste in un altro modo. Poichè lx profughx devono tendere con gratitudine la mano, invece non vogliono vedere come dei soggetti attivi, poiché allora diventano evidenti anche i conflitti che metterebbero in forse la pace sociale in questo paese.

Ecco perché non stupisce che a ogni sforzo di prendere l’iniziativa auto-organizzate si reagisce subito con i manganelli degli sbirri.

Malgrado questo approviamo ogni tipo di tentativo d’occupazione e speriamo che prima o poi si arrivi alla rottura con la linea berlinese.

Fino ad allora riteniamo il danneggiamento e l’attacco ax responsabili una risposta adeguata!

traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

Dinslaken, Germania: Attaccata sede AfD

Dinslaken, 27 novembre 2015

Venerdì 27 novembre non abbiamo avuto solo “il coraggio alla verità” (NdT: patetico motto AfD) ma anche la “volontà dell’azione” e nel contesto dell’imminente congresso federale del partito AfD a Hannover abbiamo cambiato aria alle stanze della sede AfD di Dinslaken nel circondario Wesel e l’abbiamo ricolorata sia fuori che dentro.

Pensavamo che un po’ d’aria fresca e qualche tocco di colore in più nella vita dex filistei-conservatori e anzitutto stronzx razzistx ed eterossessistx non nuoce. Godetevi fino in fondo il nuovo ambiente e fate ben attenzione ai vostri nanetti ornamentali!

All’occasione ancora saluti solidali a tutte le persone che il 28 novembre hanno contribuito alle proteste di Hannover!

Contro il nazionalismo ed il patriarcato!
Per una alternativa alla Germania.

traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

Marburgo, Germania: Vernice a Normannia Leipzig

Marburgo, 27 novembre 2015

Nella notte fra il 26 e 27 novembre 2015 abbiamo ricolorato la facciata dell’associazione studentesca Normannia Leipzig a Marburgo. Dopo che i normanni solo poco tempo fa hanno ricevuto un segnale per i loro social media post razzisti ora segue una nuova azione. La facciata esterna mal rinnovata è stata arricchita da un grande segno peace rosa. L’occasione s’offriva con l’iniziativa odierna con Rainer Langhans nella loro sede al Barfüssertor 14.

La Normannia Leipzig, una truppa piuttosto ridicola tra le associazioni studentesche germaniche d’estrema destra, ha inivato un eminente ex-fricchettone per disquisire sull’eredità sessantottina e ancora una volta si è esposta al ludibrio pubblico.

Dopo quest’azione imbarazzante siamo curiosi del seguito.

Normannia, we are watching you!

traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

Monaco, Germania: Vernice al consolato generale di Spagna

tel-exchangeMonaco, 26 novembre 2015

Il 26 novembre abbiamo effettuato un attacco al consolato generale di Spagna nella Oberföringerstrasse, con della vernice nera.

Solidarietà a tuttx i/le prigionier* dell’operazione Pandora,  Piñata, Ice.

Né colpevoli né innocenti

Libertà per Tuttx

traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015
in inglese, spagnolo

Berlino: Attacco a ditta per la costruzione d’impalcature

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Berlino, 25 novembre 2015

La notte scorsa siamo entrati nell’area della ditta “Systemfeind” (“nemico del sistema…”) a Lichtenberg e abbiamo dato fuoco in modo mirato al camion parcheggiato.

Abbiamo informato sufficientemente sul dirigente Sebastian Birr e le sue attività nell’ambiente neonazista. La ditta è nota da anni e serve come posto di lavoro a molti nazi e da piattaforma per il finanziamento del movimento. Sebastian Birr e Matthias Golke appartengono a uno dei più antichi gruppi di camerati (Kameradschaft) di Berlino, fondato ai tempi della DDR, e sono fino ad oggi strettamente legati alla scena dei nazi attivi e dei rocker destroidi. (Vedi in materia  https://linksunten.indymedia.org/node/88503)

Sebastian, ascolta bene: per quanti cani da guardia sorveglino il tuo terreno o per quanto alto costruisci lo steccato con filo spinato, se vogliamo entriamo dappertutto! Ci spiace che tu abbia parcheggiato altrove la tua Porsche e che la notte passata sia mancato così poco per incontrarci.

Incitiamo tutte le persone che pensano in modo antifascista di attaccare le strutture nazi con la massima durezza!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, dicembre 2015

Grecia / Cipro: Manifestazione e scontri del 6 dicembre

heraklion-creteIl 6 dicembre si sono svolte delle manifestazioni per il settimo anniversario dell’uccisione di Alexandros Grigoropoulos in diverse città greche, come Salonicco, Komotini, Ioannina, Karditsa, Lamia, Volos, Larissa, Trikala, Agrinio, Patras, Kalamata, Heraklion & Rethymno (isola di Creta), Mytilini (isola di Lesbos), e Atene centro, ma anche a Limassol, Cipro.

Lo striscione principale a Trikala diceva: “Avanti per un Dicembre Nero senza fine – Perché nessun Dicembre finirà mai (A)CAB”.

trikalaUno degli slogan cantati a Mytilini: “Koumis, Kanellopoulou, Michalis Kaltezas, Alexis Grigoropoulos, questa è la Grecia,” in riferimento ai giovani che hanno perso la vita per mano della polizia greca (lo studente universitario Iakovos Koumis e il lavoratore Stamatina Kanellopoulou sono stati uccisi dai poliziotti nel novembre 1980; i loro crani sono stati sfondati da feroci percosse).

A tarda sera ci sono stati degli incidenti in città come Komotini, Agrinio, Volos, Kalamata e Heraklion, mentre la terza notte di scontri a Exarchia è durata diverse ore.

Filmati da Athens / Exarchia:

https://www.youtube.com/watch?v=Di7D44kn2EY

Filmato da Komotini, Grecia del nord:

in inglese