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[USA] Fire Ant: Solidarietà con i/le prigionier* anarchic* #1

Fire Ant è una nuova pubblicazione il cui scopo è diffondere le parole dei/lle prigionier* anarchic* e creare solidarietà materiale per i/le nostr* amic* incarcerat*. Iniziata come collaborazione tra prigionier* anarchic* e anarchic* del Maine, Fire Ant cerca di raccogliere aiuti materiali per i/le prigionier* anarchic* e incoraggiare la comunicazione tra anarchic* da entrambi i lati dei muri.
Il numero #1 contiene scritti di Michael Kimble, Jennifer Gann, Eric King, e Sean Swain, e anche un testo in solidarietà a Marius Mason.

Se volete sostenere Fire Ant e ampliare gli sforzi di solidarietà con i/le prigionier* anarchic*, stampate e distribuite questa pubblicazione o fate una donazione al Fondo di Guerra dei/lle prigionier* anarchic* della Croce Nera Anarchica di Bloomington.

Potete contattare il collettivo The Fire Ant a questo indirizzo:

Fire Ant
PO Box 164
Harmony, ME 04942

PDF (in inglese) per lettura

in inglese, portoghese, tedesco

Berlino: Pietre ad ufficio del gruppo CG

6 luglio 2018

Spintx dalla rabbia per la perdurante carcerazione di Isa, abbiamo scelto la notte da martedì a mercoledì per visitare l’ufficio del gruppo CG direttamente vicino al nuovo palazzo dei servizi federali, e di fare saltare il bel fronte in vetro con le nostre pietre.
Quasi ogni settimana le autorità della repressione alzano il braccio per colpire, in fratellanza con il dittatore Erdogan fanno delle razzie contro le strutture curde, coordinano a livello federale ed europeo le perquisizioni e gli arresti per la commissione speciale “black bloc” dopo il G20 oppure ammazzano delle persone come Aboubaker a Nantes oppure Bekir a Brandenburgo – per citare solo alcuni esempi.

Le notizie quotidiane hanno il potenziale di paralizzarci, di farci battere in ritirata ed abbandonarci al sentimento di lottare contro un nemico strapotente. Ma se c’incontriamo con lx nostrx compas e riceviamo notizie dex prigionierx, dell’aumento, di nuovo, degli attacchi contro i profittatori di tutta questa merda e di lotte in altri luoghi di questo mondo, allora superiamo la nostra paura e siamo di nuovo prontx a portare avanti le nostre lotte, e stavolta incontrollabili e al riparo della notte. Gli obiettivi abbondano e le braccia della sorveglianza non sono lunghe abbastanza per la nostra spinta all’evasione dalla normalità.

Quest’attacco è un segno alla ditta del presuntuoso Christoph Gröner che, anche se per il momento nella Rigaer può apparentemente alzare in tutta tranquillità le sue costruzioni di lusso e  il quartiere nord ribelle è occupato piuttosto con la repressione di Stato lì focalizzata, non dovrebbe mai credersi al sicuro. Il suo nome è strettamente legato alla morte per cementificazione delle città.

I giri di vite della gentrificazione continuano permanentemente ma anche il numero di coloro che non hanno più nulla da perdere, che non trovano più nessun posto nelle città salvo quello dell’attacco. Noi abbiamo trovato il nostro posto nella permanenza dello scontro, nell’odio verso lo Stato e il capitale e nell’amore e nella solidarietà verso di chi sentiamo al nostro fianco, anche se da tantx ci dividono fisicamente delle mura.

La nostra solidarietà tocca anche a chi è interessatx dell’ondata di repressione a Monaco, sulla pelle dex quali gli sbirri vogliono vendicarsi per l’occupazione del “für lau haus” 2017 (de.indymedia.org). Come anche a Max da sei mesi in carcerazione preventiva (https://freemax.noblogs.org).

Libertà per Isa!
Libertà per tuttx lx prigionierx!
Per la rivolta contro la città dei ricchi!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Francoforte sul Meno: Passate alla fiamma sei vetture della Deutsche Bahn

6 luglio 2018

Ieri notte a Francoforte al Westbahnhof 6 abbiamo incendiato sei vetture della Deutsche Bahn. Con questo ci rivolgiamo contro il sostegno tedesco alla guerra d’aggressione del governo turco contro la Siria del nord e le continue perquisizioni e carcerazioni d’attivistx di sinistra.
Abbiamo incendiato le sei vetture parcheggiate in fila della Deutsche Bahn. Abbiamo eseguito l’azione appositamente di modo che non toccasse altre.

La Deutsche Bahn è il più importante partner logistico della NATO. La moria e il massacro in nome delle nostre “democrazie” ci risulta insopportabile. Staremo sempre a fianco delle forze rivoluzionarie in Siria ed altrove.
Ma anche qui in Germania ci sono dei motivi sufficienti, tanto che non sappiamo da dove iniziare in questo Stato di polizia, visto la totale erosione di quello che prima si diceva Stato di diritto, visto la ricerca pubblica di massa. Oppure le perquisizioni presso associazioni tecniche tedesche perché gestiscono un conto donazioni! per un fornitore legale di Email americano!, indirizzo, tramite il quale eventualmente si pubblicizzerebbero delle proteste contro la AfD. Oppure il divieto di linksunten indymedia. O gli arresti nella zona di Rhein-Main per la partecipazione alle proteste G20. Oppure le perquisizioni in Francia perché la gente interessata avrebbe alzato una volta il braccio nel G20. Quale valutazione totalmente errata della situazione nella Schanze!
O i motivi sempre più assurdi per vietare la demo contro la legge di polizia nel Nord Reno Westfalia poiché porterebbe a un “pericolo diretto della sicurezza e dell’ordine pubblico” poiché “potrebbe essere abusata per la protesta contro la presunta violenza della polizia ossia la sovranità della polizia”. Che assurdità se la sinistra radicale legale, come presunto resto di una società civile, lotta per di più democrazia e principi costituzionali! Quando dei semplici graffiti di un centro autonomo suscitano per settimane delle discussioni nei giornali. Se poi a nessunx viene neanche l’accenno dell’idea di citare la libertà d’opinione e artistica, allora sappiamo che in questa società non c’è più nulla da salvare.

Per noi è chiaro: il massiccio ampliamento “dell’apparato di sicurezza” dal 2001, il quale non produce che scandali come il sostegno alla NSU, non può essere accettato come se nulla fosse. Una società che soffoca ogni forma di trasformazione tanto massicciamente sul nascere non ci lascia altra scelta che ricorrere ai mezzi come quelli dell’altra notte.

Saluti solidali a tuttx che viaggiano senza biglietto.
Auguriamo a tuttx lx carceratx tanta forza e perseveranza.
Anzitutto, naturalmente, ax interessatx della zona Rhein-Main, ma anche a chi della Rigaerstrasse è attualmente sotto tiro, a coloro del procedimento per rapina in banca di Aachen e a tuttx lx altrx. Anzitutto lx compas turchx sono ancora più fortemente colpitx dalla repressione. Saluti particolari vanno naturalmente a chi poteva sfuggire alla presa dello Stato ed è latitante. Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Göppingen: Vernice a ufficio di collegio elettorale e abitazione di Volker Münz (AfD)

6 luglio 2018

Dopo di che di recente Volker Münz apriva il suo ufficio elettorale AfD nel centro di Göppingen, la notte a venerdì 6 luglio lo abbiamo visitato.
Abbiamo lasciato un saluto: Una parola d’ordine che marca i locali di questo populista di destra, come anche vernice di pece marrone, scelta non solo come attinenza alle idee politiche di Münz ma anche affinché per un po’ di tempo marchi ancora l’entrata e ricordi a Münz che come membro AfD si hanno dei problemi.

Per chiarirlo ancora di più abbiamo deciso su due piedi di fargli anche una visita domiciliare. La sua abitazione nella Jahnstraße 14 a 73066 Uhingen è ora pure riconoscibile grazie a un messaggio politico e della vernice.

Perché tutto questo?
Volker Münz è membro AfD della prima ora, era cofondatore e presidente dell’associazione circondariale AfD Göppingen, fu eletto nel parlamento federale e lì fa politica di destra.
L’ex della CDU è anche cofondatore dell’associazione “cristiani nella AfD” da dove aizza tra l’altro a fianco di Beatrix von Storch contro l’emancipazione delle donne.

Anzitutto nelle regioni di campagna, la AfD tenta di annidarsi nelle strutture di tipo cristiano e d’inscenare la religione come monocultura di delimitazione nei confronti d’altre religioni.
Qui, invece, la religione e la cultura sono usate da parte del vecchio “pensiero razzista” nazionalsocialista per dividere ed aizzare spaccature nella classe lavoratrice.

A proposito di classe lavoratrice:
La AfD si mette in scena come “partito dell’uomo piccolo”.
Ma nel parlamento federale siede anzitutto con funzionari piccoli borghesi e borghesi. Volker Münz era per molto tempo dirigente degli affari bancari, per ultimo come direttore del settore affari con lx clienti imprenditoriali.
È dunque parte dell'”establishment”, contro il quale AfD ama tanto aizzare.

Cosa possiamo fare contro questo nemico insediato e finanziato a livello federale?
Dobbiamo attaccarlx laddove si muovono:
Nelle iniziative pubbliche, nelle iniziative interne, nelle loro sedi e nei loro uffici. Ma anche laddove si ritirano: a casa loro.
Una cosa la possiamo affermare con certezza:
Non era l’ultima visita!

Attaccare lx destrx laddove si presentano!
Niente pace ax aizzatorx di destra!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Furgone Spie passato alla fiamma

5 luglio 2018

L’onda d’odio spumeggiante contro l’arbitrio degli individui in divisa, trabocca ancora dai confini francesi per arrivare fino a noi. L’altra notte bruciarono due auto a Nantes, centinaia di giovani distrussero dei negozi e attaccarono le CRS con delle molotov.
Martedì sera in una periferia di Nantes, Aboubakar fu giustiziato nella sua auto da un poliziotto dopo un fermo per un controllo stradale…

La polizia diffonde la versione del contrasto a un pericolo. È evidente che la questione del pubblico sulla “legalità” dell’omicidio si può porre solo nell’ottica della sedicente legittimità e legalità di un apparato di polizia. Visto che rifiutiamo il riconoscimento di quella legalità, l’esecuzione attuata da uno sbirro non può mai essere legittima.

Solo pochi mesi fa, già ci raggiunse una triste notizia dalla stessa regione. Un compagno aveva perso una mano nelle lotte per lo ZAD e tutto il suo torso è ampiamente ferito fino ad oggi. Era una granata esplosiva sparata dai CRS.

Questi momenti che chiariscono da che parte stiamo noi e chi veste una divisa ci fanno spesso sprofondare nell’impotenza. Il tempo si ferma e tutto dentro di noi si ribella pieno d’odio e di frustrazione. O tutto pare destinato a fallire e ci si frustra davanti all’onnipotenza dello Stato che può uccidere per mano di un poliziotto. Oppure si sfoga questo sentimento e si fa l’unica cosa visibile, cioè sfogare la propria rabbia, i propri sentimenti per queste notizie e solidarizzarsi con tuttx che stanno dalla stessa parte.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà con lx resistenti delle periferie e l’altra notte abbiamo passato alle fiamme un’auto del fornitori di servizi carcerari SPIE.

Le notizie sull’impiego d’armi oppure esecuzioni da parte dex sbirrx in base alla loro lealtà per lo Stato, alla loro mania per l’ordine, al loro razzismo oppure ai loro nasi pieni di cocaina s’accumulano anche a Berlino negli ultimi tempi. Sono permanenti notizie scandalistiche che rischiano di sparire nell’ubriacatura mediatica.

Neanche un attimo di respiro ai nostri nemici! Solo una vita nell’attacco può impedire di rassegnarci a questi rapporti di potere.

In memoria di tuttx che sono statx colpitx dalla violenza sbirresca!
Amore e forza a tuttx lx prigionierx nelle galere dello Stato! Resistete!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a sede SPD

4 luglio 2018

Per Isa e tuttx lx altrx aggreditx dalla dottrina socialdemocratica sulla sicurezza

CDU/CSU e SPD lo definiscono stomachevolmente una svolta nel contenzioso sull’asilo. Il nuovo procedimento di transito è davanti alle porte e con questo innumerevoli individui rimangono fuori dai confini dell’Europa. Politici ripugnanti per la linea dura come Seehofer s’imposero con la propria politica inumana, ma la loro massiccia presenza pubblica fa spesso dimenticare che anche i partiti sedicenti sociali sono dei porci altrettanto schifosi ce non solo tollerano la moria nel Mediterraneo ma la producono per il proprio tornaconto.

Nella notte dal 03 al 04 luglio abbiamo scelto un piccolo ufficio elettorale della SPD in piazza Straußberg e lavorato i vetri con le vecchie e ottime pietre da pavimentazione berlinese. Vista tutta l’altra merda come per esempio gli export di armi per dittatori come Erdogan oppure la collaborazione nella repressione delle nostre lotte locali, la SPD è e rimane un obiettivo d’attacco da tenere sempre presente. Prendiamo atto del fatto che negli ultimi tempi c’era di nuovo un piccolo aumento d’attacchi notturni.

L’azione è un piccolo contributo per una propaganda della notte che non si può mai fermare e segno di forza per lx nostrx amici che ora sono in galera.

In the Night no Control.
Refugees Welcome
Libertà per Isa.
Libertà per Afrin

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Monaco di Baviera: Bucate le gomme di una immobiliare

2 luglio 2018

Il 02 luglio a Schwabing e nel Schlachthofviertel bucate le gomme di auto della Kensington Finest Properties International. Ihih

“Chi cerca degli immobili ad alto valore a Monaco, con la Kensington Finest Properties International è esattamente al giusto indirizzo. L’impresa ha più di 19 anni d’esperienza, e anzitutto internazionale.”

“Specialmente con gli immobili esclusivi a Monaco, come anche nelle zone residenziali costose e preferite, non si può fare a meno di un partner competente.”

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Külitz, Germania: Incendiata auto di Wilhelm von Gottberg (AfD)

2 luglio 2018

Nella notte al 2 luglio abbiamo incendiato due auto parcheggiate sul terreno del negazionista dell’olocausto, membro AfD e parlamentare federale Wilhelm von Gottberg. L’ex sindaco CDU del comune di Schnega nel distretto regionale Lüchow-Dannenberg/Wendland in passato negava l’olocausto e difendeva l’antisemita Martin Hohmann.

Seguendo i risultati attuali dei sondaggi, lo stucco che mantiene unite grandi parti della AfD è l’antisemitismo. Quel che non si capisce del mondo – e in questo i membri AfD sono davvero bravi – è mascherato con la sua ideologia avida d’uccisione e reso presuntamente leggibile tramite la stessa. Non importa se la maggioranza dell’elettorato AfD ritiene che gli ebrei avrebbero troppo potere, oppure se lx loro dirigenti politicx ritengono che gli ebrei avrebbero inventato l’olocausto per sottomettere lx tedeschx: si tratta come sempre di colpevolizzare gli ebrei per ogni contraddizione, ogni smagliatura e ogni difficoltà nella vita. E anche laddove la AfD si da delle arie da protettrice dex ebrex in Germania, intende solo rimandare la loro emarginazione e persecuzione, per, fintanto, potersi concentrare del tutto sulla gente musulmana. Che però sotto sotto pianifica ed esegue “la grande sostituzione del popolo”, che vuole mettere mano alla sostanza biologica e alla sovranità nazionale dex tedeschx, è ugualmente chiaro a tante teste dirigenti e seguaci AfD quanto nel 1933 ogni tedesco sapeva dove sarebbe andato il viaggio.

Il parlamentare regionale della Bassa Sassonia AfD Stephan Bothe poco tempo fa parlava di come la teppaglia di sinistra verde si sarebbe allargata nel Wendtland e che si vedrebbe già, entrando nel circondario regionale, solo dai graffiti che riempirebbero le targhe stradali e dai tanti murales. La celebrazione dei banchetti info nel circondario sarebbe difficile e pericolosa grazie al militantissimo ambiente di sinistra. In ogni caso poco tempo fa avrebbe parlato di questo al sindaco e alla polizia. Cogliamo i complimenti per dimostrarne la piena giustezza a Külitz presso Schnega nel sud del Wendland. Essere nazi e vivere nel Wendland – vuol dire avere dei problemi infuocati.

Con la nostra azione salutiamo tuttx che già si preparano agli anni a venire con AfD al governo. Se non avete ancora iniziato, ora è il tempo giusto.

Gruppo Gottberg Urra

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia: Vetri rotti a Istituto Superiore Telekom

29 luglio 2018

Questa notte come reazione agli arresti e alle perquisizioni a livello federale, vetri rotti all’istituto superiore per telecomunicazioni Lipsia (HfTL). Gestrice del HfTL è la HFTL compagnia gestrice rl (Lipsia), una holding pura della Deutsche Telekom. L’istituto superiore si trova nel quartiere di Lipsia Connewitz.

L’altro ieri nel contesto della repressione G20 avvennero 13 razzie a livello federale. Sei compas ed amicx sono in galera, quattro di loro provenienti da Francoforte al Meno e Offenbach.
La nostra solidarietà vale ax prigionierx e loro ambienti anche se sappiamo che eravamo intesx tuttx. Gli arresti odierni s’inseriscono in un gran numero di attacchi degli organi di repressione contro le proteste anti-G20. Chiediamo l’immediata liberazione di tuttx lx nostrx compas e dichiariamo la nostra solidarietà a tutte le lotte d’emancipazione nel mondo. Nessun attacco alla nostra gente e alle nostre strutture deve rimanere senza risposta.

La Telekom è la maggiore impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati e i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure delle partecipazioni dai fornitori di telefonia mobile e fissa. Con la filiale operante a livello internazionale T-Systems, la compagnia è uno dei maggiori fornitori internazionali di servizi per la tecnologia informatica e della comunicazione e si indirizza ax clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico, dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.
Sotto il titolo „PLX“ Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Cosi dovrebbero essere sostenuti tutti i procedimenti dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia. Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la „radiomobile interattiva“. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permettono la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione della polizia già esistente. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.

United we stand!
Libertà per Isa & Nero !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a servizio TV Jürgen Krüger

28 luglio 2018

Il G20 dell’anno passato ad Amburgo non è finito né per l’apparato di giustizia, né per la commissione speciale black bloc né per noi. Diventa sempre più chiaro di come lo Stato dopo la sua breve ma incisiva perdita di controllo ricorre ad ogni mezzo per dimostrare da dove viene la violenza e da dove può venire o, appunto, non. Il 28 giugno ci furono di nuovo delle razzie a livello federale per il G20. Perquisirono 13 obiettivi. Arrestarono sei persone. Una dicono avrebbe saccheggiato nel Schanzenviertel. Altre quattro sono accusate di partecipazione agli eventi della Elb-Chaussee e di partecipazione ad un’associazione criminale.

Anche se apparentemente sosteniamo di non avere compreso appieno il modo di procedere dell’apparato dei porci e l’ambiente sembra piuttosto paralizzato, comprendiamo comunque chiaramente che cosa il nostro nemico ci segnala progressivamente.

Basta un’occhiata ax nostrx amicx della Rigaer Straße per vedere con quali mezzi gli organi di controllo iniziano a riconquistare gli spazi liberati dal dominio. La nuova tattica degli sbirri nel quartiere nord, vale a dire sommergere il vicinato con piccole denunce, il 29 marzo sfociava nell’arresto di Isa che da tanti anni abita nella Rigaer Straße 94. Adducendo vari presunti piccoli reati, la protezione dello Stato con la parte del vicinato più che ostile alla 94, con delle ideologie di destra e dei media scandalistici ordiscono una partita più che intuibilmente diretta alla divisione del quartiere Nord resistente.

O Rigaer o nell’ambito dex avversarix del vertice, ovunque la repressione dello Stato con i mezzi abituali non paga, e per lx individux significa spesso pene detentive. Il monopolio economico della galera è un paesaggio schifosamente grande di piccolissimi attori che pongono il proprio profitto al di sopra della libertà delle persone.

La nostra responsabilità è responsabilizzare questi miseri e piccoli attori, di chiamarli per nome e di attaccarli. Nel paesaggio della giustizia di Berlino, uno di questi piccoli giocatori è Jürgen Krüger che con il suo servizio televisivo a prezzi esorbitanti fornisce la tecnica ax detenutx, ne  sorveglia il funzionamento e analizza anche i telefonini sequestrati ax detenutx. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che questo luogo è obiettivo di una visita notturna, vedi: chronik.blackblogs.org

Non stiamo a guardare quando rinchiudete della gente e tentate di isolarla dalle nostre lotte. Perciò toccò di nuovo alla vetrina del negozio di Jürgen Krüger nella Oranienstraße/ Kreuzberg. Giovedì notte lo abbiamo preso a pietrate.

Quel che è successo l’anno passato ad Amburgo e che succede ogni giorno nella Rigaer è il risultato di campagne di successo portate avanti da molte spalle. La commissione black bloc e la politica del senatore degli interni Geisel sono il risultato di una politica traumatizzata da una privazione di potere, da una politica che ha da sempre sottovalutato la nostra volontà e la nostra passione alla rivolta. Sbirciando il futuro pensiamo che giusto ora nel clima politica attuale si tenta d’inasprire in modo bizzarro i criteri per la repressione delle nostre lotte. Tanto più importante è la continuazione delle nostre strategie ed azioni assolutamente efficaci.

Dimostriamo che non lasciamo solx nessunx di noi.
Iniziate le misure solidali contro la loro repressione, tutto è permesso, nulla è troppo poco.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad ufficio di Tino Schopf (SPD)

26 luglio 2018

Ieri al Prenzlauer Berg sfondata sede SPD di Tino Schopf. Questi risiede nella commissione per lo sviluppo urbano per riempirsi le tasche con i soldi degli investitori.

Isa e Nero sono in galera perché rilevati come parte del problema per il totale sfruttamento della città: la resistenza al terrore sbirresco a Friedrichshain. Da marionette consenzienti del senato, la giustizia non è l’unica ragione per sfondare di tanto di tanto i vetri delle sedi SPD.
Anche per il sostegno alla guerra di Erdogan sono ancora aperti tanti conti con i tradizionali traditori del proletariato.

Libertà per Isa & Nero !
Fight4Afrin !

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Vetriolo – Giornale anarchico – Numero 2 – Autunno 2018

Vetriolo – Giornale anarchico – Numero 2 – Autunno 2018

E’ passato del tempo. Dopo un anno pubblichiamo un numero di Vetriolo, il numero 2. Fino ad ora non abbiamo dato al giornale una periodicità più assidua e nemmeno lo abbiamo voluto. Non che in questo tempo non avessimo avuto qualcosa da dire, anzi. D’altronde non abbiamo mai strenuamente inseguito la possibilità di dare una periodicità molto stretta alla pubblicazione, che per la propria forma (sia con testi di agitazione, d’analisi e di “attualità” più o meno brevi e concisi, sia con articoli teorici più estesi e complicati) non vi si addice. Allo stesso tempo desideriamo fare uscire il giornale in tempi non troppo dilatati. Comunque pensiamo che questo giornale sia uno strumento importante per il movimento anarchico aldilà dei tempi con cui riesce ad uscire. Le pagine di Vetriolo sono sempre state e continueranno ad essere un mezzo destinato alla discussione, al confronto e allo scontro tra anarchici. Questo giornale continuerà a dare spazio e tempo al dialogo e al dibattito tra rivoluzionari, anche a quelli che si trovano ad essere imprigionati. In questo numero vi sono alcuni scritti e articoli di Marco, Anna e Alfredo, imprigionati a seguito degli arresti per l’operazione repressiva “scripta manent” del 6 settembre 2016.

Gli anarchici si sono sempre appropriati di strumenti per alimentare, col dibattito e le azioni, le idee anarchiche e l’anarchismo stesso. Su questo giornale si cercherà di continuare a dare dello spazio e del tempo per il dibattito, la polemica, la riflessione, l’approfondimento, l’analisi. Non ci stancheremo di ripeterlo, si tratta di aspetti che riteniamo ben distanti e differenti dalle chiacchere, dalle sterili opposizioni, dai luoghi comuni e dalle beghe che, a nostro avviso, affliggono alcuni contesti del movimento anarchico. In quest’ottica, questo giornale non sarà mai rappresentativo, soprattutto di una qualche fazione, “tendenza” o linea da seguire o cui attenersi. Non abbiamo pensieri da contemplare, personaggi da ammirare e nemmeno bandiere da sventolare. Abbiamo, invece, la coscienza della netta differenza di determinate convinzioni nostre rispetto ad altre. Abbiamo la consapevolezza che la rinuncia dell’anarchismo significa la rinuncia di ogni possibilità rivoluzionaria e sovvertitrice. Abbiamo la volontà e l’intenzione di mettere al bando ogni gretta superficialità.

Oggi pare che, in tanti, sempre più, ci accontentiamo di assimilare fatti e nozioni facilmente memorizzabili e condivisibili. Le beneamate cose oggettive, immediate. Nulla di così complicato, e ben poco su cui poter riflettere. C’è chi esalta una vera e propria ignoranza, rigettando “la teoria” come qualche cosa di inopportuno, di noioso, di secondario. Perfino come qualcosa di autoritario. Difatti, non a caso, può capitare di sentirsi dire di “voler fregare” e ingannare qualcuno solo esponendo ed esprimendo le proprie idee. Ignoranza rivoluzionaria? Certo che no. Queste miserie sono tipiche di chi non riesce a percepire come complementari il pensiero e l’azione. Desideriamo che questo giornale non venga “fruito” passivamente, che il pensiero non resti cristallizato tra le righe e le colonne di una pubblicazione, ma che possa animare i dibattiti esistenti tra anarchici, contribuendo alla chiarificazione di intenti e prospettive, dando spazio ai vari aspetti della lotta antiautoritaria contro il potere. Proprio per questo invitiamo i compagni interessati a farsi carico della diffusione del giornale nei propri luoghi e in maniera più ampia possibile, e invitiamo anche a fare pervenire riflessioni e critiche.

Sappiamo che si tratta di un progetto ambizioso. Questo giornale raccoglie dei pensieri, ma non li raccoglie come un semplice contenitore. Ha la pretesa di volere esplorare svariati “fili” di lettura, di analisi e di riflessione che, di volta in volta, vengono approfonditi e sviscerati. Per cui, per ogni numero, non ci limitiamo a raccogliere dei testi, degli articoli, a metterli in fila e a comporli nel giornale. Inoltre una buona parte dei testi sono destinati e ideati specificatamente per questa pubblicazione, hanno un preciso significato in questo progetto. Ogni volta torniamo ad analizzare delle questioni, dei pensieri e delle idee che riteniamo importanti, necessarie o impellenti, e con queste intendiamo anche procedere nella comprensione della realtà che ci circonda. Abbiamo questa ostinazione, questa sorta di ottusità cui non vogliamo rinunciare. E voler comprendere non è, necessariamente, sinonimo di volere essere comprensibili per chiunque.

In particolare in questo numero abbiamo “scoperto” una spontanea “cospirazione” fra i principali articoli redazionali verso il tema dell’interpretazione da dare alla rivoluzione tecnologica in corso. Ne ha parlato Alfredo Cospito nella sua intervista, di cui abbiamo pubblicato la prima parte e che finiremo di divulgare nei prossimi mesi; l’abbiamo affrontata dal punto di vista filosofico dello “statuto teorico” da (non) dare al concetto di Natura, criticando i fraintendimenti metafisici all’interno dei movimenti ambientalisti; l’abbiamo ripreso anche da un punto di vista storico, sull’articolo dedicato alla nascita dello Stato, individuando nella transizione tra la cosiddetta Età del Bronzo e l’Età del Ferro il momento storico nel quale le società autoritarie implementano la loro struttura militare e la divisione del lavoro ad essa necessaria. Ma non ci siamo fermati alla teoria, abbiamo “osato” interpretazioni a nostro avviso fondamentali per comprendere l’attualità. Come nel numero precedente avevamo osservato la crisi sociale che le nuove tecnologie avrebbe recato alle classi più povere dell’umanità (a partire dal tema occupazionale, vero e proprio tabù per la riflessione anarchica degli ultimi anni), questa volta ci siamo spinti ancora oltre: abbiamo ipotizzato che le nuove tecnologie siano direttamente correlate con la cosiddetta “crisi della globalizzazione” (perché sfruttare un bambino in Vietnam, quando i padroni potranno “stamparsi” le scarpe direttamente con le stampanti 3D?) e che fenomeni come la Brexit, Trump, Orban, Salvini, ecc., siano il prodotto di questa tendenza storica verso un nuovo nazionalismo robotico.

Insomma analisi teoriche generali per afferrare gli strumenti idonei per l’attacco al mondo reale. Perché, rovesciando lo slogan che fu dei no global, “un altro mondo è impossibile, è questo che dobbiamo combattere”. Dunque si fa un gran parlare di elasticità, flessibilità, capacità di essere comprensibili dagli altri, felicità nell’adeguarsi ai tempi che corrono (ma dove vanno se corrono?). Spesso riferendosi all’elasticità si sottende l’arte del compromesso, e alla comprensibilità l’arte della mediazione. E per molti ciò significa essere flessibili, il che vuol dire anche divenire duttili, malleabili, manipolabili e allo stesso tempo incredibilmente rigidi. Perché questo mondo, in un certo senso, ci ha abituati ad essere rigidi, di una rigidità che porta ad avere i paraocchi e le catene ben piantate nella testa. Ma perché elasticità e flessibilità devono sempre, per forza, essere sinonimi di compromesso e mediazione con una realtà che ci disgusta? Pensiamo che si possa andare oltre. La nostra è l’elasticità della fionda, una flessibilità tesa a colpire più forte. Proprio per questo riflettiamo, analizziamo e studiamo lo Stato, il capitale, la scienza, la tecnologia, l’economia, le miserie della politica, le sorti del movimento rivoluzionario. Non certo per diletto, non certo per trovare un pertugio per un futuro collocamento.

All’interno:
Elastici come una fionda
2007 – 2017. Dieci anni, fra rivolte e riflussi
Convergenze parallele. Un contributo di Marco dal carcere di Alessandria
Dal fronte popolare al fronte civile
Monocultura 24 ore
Tutta la verità…
Considerazioni sulle gabbie della democrazia
L’insostenibile pesantezza dell’essere scientifico
I sogni di prigionia e la prigionia dei sogni
Infiniti occhi
Stupratore e padrone
Contro l’anarchismo di Stato
La nascita dello Stato
Quale internazionale? Intervista e dialogo con Alfredo Cospito dal carcere di Ferrara. Prima parte
I Nuovi Mostri: l’anarchismo “sociale ma non classista”
Una storia sinistra. Seconda parte (1943 – 1962)
La pacchia è finita

Una copia: 2,00 euro. Per la distribuzione, a partire da almeno cinque copie: 1,50 a copia. Spese di spedizione: 1,30 (fino a 2 kg). Spese di spedizione in Europa. 5,00 euro approssimativamente. Gratis per le persone prigioniere.

Per richieste di copie, per contatti, riflessioni e critiche, e per spedire materiale potenzialmente interessante per la redazione del giornale fare riferimento alla e-mail: vetriolo[at]autistici.org

in inglese

Amburgo: Vetri rotti a centro visto russo

22 luglio 2018

Ignoti nella notte dal 22/06 hanno distrutto i vetri del centro visto russo ad Amburgo, Kanalstrasse 14a. Inoltre, alla facciata gli spray “FUCK FIFA!”, “FIGHT REPRESSION!” e (A).

Dall’autunno 2017 in varie città russe, Bielorusse e nella Crimea ci sono dei colpi repressivi contro dex anarchicx. Il servizio segreto FSB procede contro di loro con la tortura, l’intimidazione, il ricatto e la carcerazione. Nel contempo, con i mondiali di calcio si svolge uno dei più grandi spettacoli del dominio in Russia. Lx ricchx possono continuare ad arricchirsi, e nell’ombra delle telecamere, come anche con le olimpiadi o i vertici, il tutto è sfruttato per ampliare la repressione e il controllo contro i gruppi sociali marginalizzati, poveri o fastidiosi e per attuare una valorizzazione aggressiva.

La libertà e la solidarietà non hanno bisogno di visto!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Bruciata auto di una agente di custodia

19 luglio 2018

no justice – no peace
free Isa

Martedì di una settimana fa abbiamo incendiato l’auto di una secondina che abita nel quartiere nord di Friedrichshain (Huebner Strasse). Qui sopra trovate le immagini della sua BMW incandescente. Si sentiva al sicuro. Il nostro incendio era fatto apposta per non attaccare altre auto.

Isa è carcerato e vigilato da mesi ormai da secondinx per umanx nel carcere di Moabit e il 2 luglio inizia il processo contro di lui. (NdT: È stato scarcerato qualche giorno fa!)
Le valutazioni giuridiche del suo gruppo di solidarietà e le accuse della procura non ci interessano. Vogliamo, invece, fare un piccolo piacere a tuttx lx prigionierx che non si piegano, anche a Thomas, Lisa, Nero e a tuttx di cui non sappiamo il nome.

Ora, la secondina impara a scoprire la solidarietà. Finora la solidarietà non aveva posto nella sua vita. Oggi arriva come vendetta ma anche come lezione che può imparare dando fine alla sua attività crudele. La sua anonimia ora è finita e tuttx possono sapere quale sia il di lei vicinato quotidiano.

Noi abbiamo la solidarietà come amore che supera i muri. Perciò usatela e spesso. Ma utilizzate gli attacchi alla società carceraria anche come mezzo tattico per costruire una forza nella società. Lo Stato come nemico materializzato deve essere respinto nella lotta per il quartiere, come stanno tentando di fare lx nostrx amicx nella Rigaer Strasse.

Saluti solidali a Isa e ax compas di prigione.
Saluti solidali anche a chi che nelle stesse notti hanno inscenato un fuoco pirotecnico per sabotare la società della sorveglianza bruciando delle auto di Telekom e delle ferrovie e un traliccio radio degli sbirri.

Lotta a tutti i livelli!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Mannheim, Germania: Vernice ad abitazione nazi

19 luglio 2018

Abitazione nazi marcata versando un secchio di vernice e graffiti nelle scale. Alcuni giorni fa abbiamo visitato l’abitazione del signor Schleifer e di Tanja Heinzelmann nella Pumpwerkstraße 24 a Neckarstadt West (Mannheim). I due si distinguono tra l’altro con inequivocabili professioni per l’ideologia NS sotto forma d’autoadesivi sulla porta di casa, e con questo nella città sulla Neckar si sentivano, pare, al sicuro. Ecco perché abbiamo visitato lx due portando loro i saluti antifa: Abbiamo versato un generoso secchio di vernice nera alla porta della loro abitazione e arrotondato l’azione con una grande scritta “porco di un nazi” a lato della porta di casa. Anche se il signor Schleifer e la signora Heinzelmann non rivestono un ruolo di spicco in un contesto politico, non è per noi accettabile se una persona, quale che sia, sbandiera impunemente il proprio pensiero inumano.

Anzitutto nel quartiere operaio caratterizzato dall’immigrazione Neckarstadt West è pura provocazione e dovrebbe dimostrare la propria “forza ed audacia”. Ecco che cosa non volevamo lasciare senza commento.

Per un antifascismo coerente.
Scacciare lx nazi dai quartieri!

Fonte: Indymedia (Tor)

Amburgo: Vernice a nazi e sede di Thyssen Krupp

11+12 giugno 2018

Nella notte da domenica a lunedì (11 giugno 2018) abbiamo richiamato due nazi dalla loro pausa estiva autoproclamata e abbellito i loro focolari con la vernice a parola d’ordine.

Trattasi della cancelleria di Peter Wolflast nella Bärenallee 4 e della facciata della casa di Sven Mazurek nella Leipeltstrasse 18A. Sven Mazurek da anni è organizzato nella NPD e non si perdeva neanche un lunedì dei tre mesi di manifestazioni “Merkel-se-ne-deve-andare”. Peter Wolflast, invece, non partecipava solo di frequente alle iniziative nazi ma fu anche iscrittore della manifestazione contro il congresso antifa d’inizio aprile.

Dopo di che lx organisatorix e chi sosteneva la manifestazione nazi s’erano concessx la pausa estiva, noi li vogliamo far tornare dalla stessa!

Nessuna pausa estiva per nazi! Nessun perdono! Nessun oblio!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

[Grecia]: Pola Roupa, compagna di Lotta Rivoluzionaria imprigionata, condannata all’ergastolo + 25 anni

La Corte ha inflitto un ergastolo più 25 anni alla compagna Pola Roupa, adottando le posizioni del procuratore Drako nel suo discorso. L’ergastolo cui il compagno [Nikos] Maziotis è stato condannato nel 2016 per lo stesso attacco non è solo una rabbiosa vendetta contro i due ribelli non pentiti e coerenti che non si sono consegnati alla prigione nel 2013 alla fine del primo processo della Lotta Rivoluzionaria, ma che sono entrati in illegalità per continuare le azioni dell’organizzazione. Dimostra, secondo il discorso del pubblico ministero Drako, la pericolosità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria come mezzo per indebolire e far collassare l’economia e lo Stato.

Ricordiamo che il pubblico ministero Drako nel suo discorso aveva dichiarato che l’attacco alla Banca di Grecia avrebbe potuto causare il crollo dell’edificio e che se l’edificio fosse collassato il sistema finanziario e l’economia del paese sarebbero crollati.

L’ergastolo a Roupa, come per Maziotis, conferma dalla parte del nemico, cioè lo Stato, la correttezza della strategia di Lotta Rivoluzionaria, che riteneva che i colpi maggiori alle strutture chiave di un sistema già indebolito e in crisi potessero causarne il collasso.

Solidarietà a Lotta Rivoluzionaria

[La condanna riguarda un attacco esplosivo avvenuto il 10 aprile 2014 contro la sede della Banca di Grecia ad Atene]

Berlino: Fuoco ad auto Telekom, delle ferrovie tedesche e traliccio radio Vodafone

19 giugno 2018

La ristrutturazione del potere mediante la digitalizzazione è in piena azione. Quasi nulla rimane al suo posto in questo processo, nulla che non si può integrare con uno “smart” nel nome e che così ha un suo posto nuovo nel mondo. Tutto è collegato in rete. Telecamere, sensori e chip sono perennemente in onda facendo comunicare le cose tra loro. “Big Data” è la valuta di domani. Addirittura le nostre relazioni, il nostro agire e pensare sono perennemente nell’occhio dell’accesso digitale. Ridottx a informazioni, foraggiamo gli algoritmi delle macchine che dovrebbero rendere governabili e pilotabili anche tutto il futuro.

Vista la velocità vertiginosa con la quale l’attacco tecnologico s’estende la rete del dominio si stringe attorno a noi, non è sempre facile continuare a considerare la possibilità della distruzione di questo sistema. A maggior ragione sono importanti i momenti di contrattacco per respingere l’impotenza crescente nei confronti del processo in corso. A maggior ragione ci piace che anche a Berlino si trovano sempre ancora delle nuove risposte irriducibili alla miseria e alla colonizzazione del mondo da parte del predominio tecnoindustriale. Nel contesto del progettato Google-Campus a Kreuzberg si è sviluppata una lotta che non mira solo al gigante tecnologico e al suo universo, ma anche al sociale. Auto-organizzazione, comunicazione diretta e l’effetto dell’attacco sono i mezzi da scegliere. Le più varie azioni di sabotaggio, come ultima a fine marzo della “Vulkangruppe NetzHerrschaft zerreißen – Gruppo vulcano spezzare il dominio in rete”, hanno dimostrato che l’infrastruttura dei flussi di merce, dei dati e delle reti di comunicazione è vulnerabile e che può essere sensibilmente compromessa dall’incendio dei cavi e delle antenne radio. Ma anche altrx fautorix della smartizzazione della città e della vita sono diventatx bersaglio della rabbia, come le vetture Amazon incendiate, le molotov alla Start-Up-Factory, gli attacchi a Zalando oppure al parco tecnologico Humboldthain ecc. Con il nostro contributo vogliamo ulteriormente attizzare questo conflitto e per questo abbiamo scelto alcuni Player di vecchia data ben noti che lavorano attivamente per l’ampliamento e l’ottimizzazione della rete del dominio e del controllo.

Per questo nella notte al 15 giugno poco prima dell’inizio dell’allestimento della relativa zona tifosx abbiamo dato fuoco ai cavi e alle cassette degli interruttori di un’antenna radio di Vodafone. Che è utilizzata per la telefonia mobile e le radiotrasmissioni degli sbirri ed dell’autorità. Riteniamo ottimisticamente che il nostro intervento sia riuscito perlomeno ad interrompere l’attività dell’antenna e a provocare un attimo di silenzio radio. La telescrivente degli sbirri tace il fatto, possibilmente quest’info è rimasta incagliata nei cavi carbonizzati che ora fanno bella figura sull’impianto.

Nella notte al 15 giugno abbiamo passato alla fiamma il parco vetture della Deutsche Bahn nella Kaskelstraße e nella notte al 19 giugno abbiamo piazzato sei ordigni incendiari sotto le auto della Telekom nella Sewanstraße, rottamando sei altre vetture. Con questi attacchi prendiamo di mira alcuni grandi gestori della rete in Germania che con le antenne radio, i cavi a fibre ottiche e la rete ferroviaria sono dei pilastri fondamentali dei flussi di merci e dati indispensabili al funzionamento del capitalismo. Le tre imprese si sono scritte sulla bandiera molto di più che solo fornire l’infrastruttura. Con i loro sviluppi tecnologici negli ambiti sorveglianza, controllo, Internet delle cose, industria 4.0, smart city, smart home ecc.,sono una forza propulsiva nella riorganizzazione del dominio nell’era cibernetica.

Con queste azioni inviamo un segnale di fumo a tuttx lx prigionierx della guerra sociale e a coloro che si trovano in fuga per sottrarsi alla presa degli sgherri. Saluti speciali a Lisa, Thomas, Nero, Isa, UP3 e ax prigionierx G20.

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Lipsia, Germania: Incendiate due ruspe

15 giugno 2018

Sui nostri itinerari quotidiani a Connewitz incontriamo le fasce della rivalutazione accelerata che tagliano il nostro quartiere. Se si guarda a destra si vede un alloggio per chi studia pubblicizzato a 18 Euro al metro quadrato, a destra si vede una villa cittadina sfarzosa, le cui luci del garage sotterraneo s’intravedono nei cespugli del Herderpark, all’orizzonte le impalcature dei poderi Thalysia che presto apriranno le proprie porte dorate. Luoghi come il Leopoldpark devono cedere ai locali d’investimento e noi, che non possiamo permetterci tutto questo, ci stringiamo sempre di più al bordo della strada…

La notte passata, pienx di rabbia contro la crescente espulsione da Connewitz, abbiamo passato alla fiamma due ruspe nel cantiere del Parkquartier Mühlholzgasse.
Sull’area verde di fronte al Leopoldpark dovrebbe sorgere un palazzo residenziale con parco privato e un metro quadrato di questo luogo idilliaco costerà più di 3.300 Euro. Sulla pagine pubblicitaria del progetto edile si può apprezzare: “Sulla superficie della rovina sorge un insieme di nuove costruzioni consistenti in una VILLA URBANA, UN PADIGLIONE, un LOFT GIARDINO e una CASETTA IN GIARDINO. […] (…), hanno un garage sotterraneo molto ampio, un ascensore e tutte le abitazioni sono fornite di balconi o terrazzi. Semplicemente da sogno.” Non ci vogliono grandi capacità analitiche per capire che qui deve sorgere un altra zona comfort per ricchx che contribuirà alla rivalutazione e alla ristrutturazione dall’alto del nostro quartiere. Dei saluti particolarmente cari vanno ai nostri amici di Dima-immobili, ai quali dobbiamo questo arricchimento innovativo e da sogno del nostro quartiere. Grazie tante anche per tutti gli altri progetti di lusso e di classe che realizzate in tutta la città nel senso della popolazione di Lipsia.

Non rimane più tanto tempo per contrapporre qualcosa a questo sviluppo apparentemente strapotente. Solo con le petizioni, le deliberazioni del comune oppure le manifestazioni pacificate e con un po’ di indignazione non avremo nulla da contrapporre alla città dex ricchx e degli investitori.

Noi proponiamo, invece, delle aggregazioni combattive e solidali pronte a rispondere agli attacchi esistenziali che conducono contro di noi.

Dobbiamo farla finita con il silenzio opprimente, la cui unica funzione è nascondere il bailamme della guerra sociale che imperversa contro di noi. È ora di rispondere con il fuoco ai sogni dex ricchx e potenti basati sullo sfruttamento e sull’oppressione.

I nostri saluti solidali vanno a tuttx coloro che di notte portano la vernice alle pareti e contrappongono qualcosa alla permanente occupazione sbirresca, che non si fanno intimidire dalla repressione e dallo Stato di polizia, che non vogliono tuttora accettare la sorveglianza e il controllo dello spazio pubblico. A tuttx sux quali possiamo contare in questa lotta per un mondo migliore e contro il cambiamento direzione sfruttamento di Connewitz.

Black Triangle rimane!

Solidarietà con lx giovani compas poco tempo fa attaccatx e malmenatx dagli sbirri a Connewitz!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Bad Nauheim, Germania: Vernice alle finestre della casa di Andreas Lichert (AfD)

14 giugno 2018

Ieri notte abbiamo attaccato la casa del politico AFD Andreas Lichert nella Ringstraße 26 a Bad Nauheim. Lanciammo la vernice alla casa e la marcammo inequivocabilmente. Ci garantivamo il ritiro con dei cuscini chiodo.

Andreas Lichert è il rappresentante più importante dell’ala d’estrema destra della AFD ed è al quinto posto della lista regionale. È così certo che in un futuro prossimo avrà un mandato federale ben dotato. Lichert è strettamente collegato al cosiddetto “Movimento Identitario” e riveste una funzione cerniera tra la nuova destra di strada e il partito. Così è protagonista decisivo della nuova destra e aumenta massicciamente il pericolo razzista emanato dalla AFD e dagli “Identitari”. Nell’ambito della sua funzione cerniera tenta pubblicamente la spaccata tra difesa aperta delle reti di destra e una presa di distanza d’attività presuntamente anticostituzionali. Ma in sordina si presenta come massiccio sostenitore degli “Identitari”, per esempio da incaricato comperava una casa a Halle che serve anzitutto agli “Identitari” come centro politico e luogo di partenza per gli abusi. Inoltre, in questa casa è attiva l’iniziativa di destra “Controcultura Halle” e l’iniziativa cosiddetta 1%. L’acquisto della casa fu finanziato con 330.000 Euro dalla “Fondazione Titurel”. Interlocutore ufficiale della fondazione sarebbe Andreas Lichert che è anche direttore dell’Associazione per la Politica di Stato. Il dominio della pagina web della fondazione è registrato sull’Istituto per la Politica di Stato, che è un gruppo di esperti (think tank) con Götz Kubitschek come interlocutore amministrativo.
Già nel 2013 mise a disposizione per iniziative e riunioni della nuova destra dei locali nella sua allora casa privata a Karben, chiamando il tutto  “Workshop Progetto”.

Lichert stesso agisce con la sua ditta “Lichert Srl” con sede pure nella sua casa casa attuale a Bad Nauheim. I suoi soldi li fa con centraline elettriche da cantina e come altri marchi possiede “ECOfactum” e lo studio grafico Mosaik-Kommunikation. Questo studio è registrato sulla sua pagina web a nome del fondatore di WÜGIDA Simon Kaupert. Che per es. nel 2015 partecipava a un campeggio dei giovani nazionalisti (organizzazione giovanile della NPD) a Gießen ed è pure molto legato al “Movimento Identitario”, per esempio per ultimo compilava il diario di viaggio della fallita azione sul Mediterraneo “Defend-Europe”.

Per noi è chiaro che persone come Andreas Lichert non devono più a lungo sentirsi al sicuro. Gente come questa si considera punta di lancia di una presunta lotta culturale. E come tali li trattiamo. Non vogliamo mai farci rinfacciare di non avere tentato tutto quel che si può. I migliori saluti vanno a Halle, dove la gente è pure confrontata alle conseguenze pratiche della merda mentale di Lichert.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Brema: Incendiata colonnina pedaggio

12 giugno 2018

Dall’introduzione del pedaggio sulle strade federali appaiono dappertutto queste colonnine blu. Fornite di telecamere satellitari per il rilievo delle vetture a pagamento pedaggio sono costruite da Jenoptik 600, un’impresa che per questo a gennaio 2017 ha acquisito la ditta britannica Essa Technology, specializzata nella produzione di software per il rilevamento delle targhe. Il controllo delle vetture si basa sull’acquisizione con le telecamere di tutte le targhe d’auto e il loro raffronto automatico con la banca dati centrale della ditta gestionale toll collect. Toll collect stessa ci tiene tantissimo ad assicurare che il rilevamento dei dati servirebbe solo a verificare quali vetture sono obbligate al pagamento del pedaggio e se lo hanno pagato la tassa o meno.

Il consorzio toll-collect consiste di varie multinazionali (delle armi) come Daimler, Vinci e Siemens e gestisce addirittura una mostra perenne al Potsdamer Platz sul tema protezione dati e sottolinea:
Solo i dati di chi non paga il pedaggio sono salvati per poter procedere in materia, tutti gli altri dati sono subito cancellati. Nessuno può accedere ai dati, nemmeno le autorità d’investigazione. Che significa tale dichiarazione? Se consideriamo il clima repressivo surriscaldato e il fatto che con la nuova legge di polizia bavarese si realizzava un’intensificazione delle competenze di polizia che rasenta l’assurdo, allora è un passo logico anche la pratica del rilevamento automatico delle targhe e l’invio dei dati alle autorità di repressione. La questione è piuttosto di quando si farà questo passo poiché se ne discuteva già varie volte, e la polizia federale può già impiegare dei sistemi automatici di lettura delle targhe. Serve solo un up-date della software da parte di toll collect e i dati sono inviati alle autorità repressive, archiviati e usati per tracciare degli itinerari…

Il controllo del traffico sulle strade federali è un ulteriore passo verso un rilevamento totale in tempo reale e la registrazione degli spostamenti e della attività di tuttx. Sabotare l’ampliamento della sorveglianza e il raffinamento dei relativi metodi è importante, si tratta della difesa di libertà ancora esistenti e di mantenere la capacità di muoversi senza controllo.

Nella notte da lunedì a martedì a Brema bruciava una colonna pedaggio sulla strada federale 75!

Salutiamo tuttx che sono colpitx dalla ricerca internazionale e dalla repressione per il vertice G20!

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc

Norimberga: Acido butirrico a congresso regionale AfD

10 giugno 2018

Noi, il collettivo spontaneo “spaccaparty”, oggi abbiamo massicciamente disturbato il congresso regionale di partito AfD nella sala Meistersinger. Verso mezzogiorno il congresso di partito fu sabotato spargendo dell’acido butirrico nella sala. La puzza doveva impedire la continuazione del congresso e infastidire la progettazione dell’aizzamento per la prossima campagna elettorale.

Troviamo buffo che Martin Sichert, sembra, abbia attraversato apposta la pozzanghera d’acido butirrico solo per potersi, dopo, presentare come vittima. S’adatta molto bene alla tattica in generale della AfD per relazionarsi alla resistenza antifascista. Se una tale strategia gli vale un paio di scarpe nuove, allora speriamo per lui che la prossima volta perlomeno se ne procuri un paio di più belle.

Quest’anno c’è campagna elettorale in Baviera e come in ogni democrazia difettosa, tutti i partiti sono molto occupati a sobillare delle paure per, anno dopo anno, tirare di nuovo milioni di pecorelle dalla propria parte. Ma le persone non sono pecore, e sulla fortuna e sfortuna non si decide nei parlamenti bensì sui posti di lavoro e nelle strade.

L’aizzamento pieno di disprezzo per l’umanità spezza le vite di tuttx. Per autodifesa abbiamo deciso di affrontare il problema. Un congresso di partito AfD non dovrebbe essere tollerato nella città dei congressi dei partiti del Reichstag. La continuità razzista dei criminali tedeschi, di cui a Norimberga sono esemplari anche gli omicidi della NSU, deve essere contrastata coerentemente. Che la Meistersingerhalle come oggetto comunale di un governo SPD scelga di ospitare la AfD è  inaccettabile e segno del rifiuto della storia.

Per noi era importante non ferire delle persone. Causa il loro aizzamento bruciano sì gli alloggi dex profughx in tutta la Germania, ma finché è possibile fermare l’abbrutimento senza violenza si dovrebbe percorrere questa via. Al contrario della polizia e dex nazi, noi riflettiamo sull’origine dei problemi sociali e se aiuta o meno ferire delle persone per risolverli.
Ci rivolgiamo a tuttx qui fuori: Resistete attivamente alle condizioni che ci impediscono una vita solidale! Diventate indipendenti dallo Stato, dai datori di lavoro e dalle figure paterne. L’autodeterminazione diventa doverosa se le convenzioni sociali minano il nostro insieme. Non cercatevi un paese come pretesto per il vostro agire, ma assumetevi responsabilità. Nessun riferimento a un paese potrà giustificare l’agire che disprezza l’umanità e fa finta di non vedere. Il nazionalismo non è un’alternativa all’auto-riflessione e ora è nostra la responsabilità di prendere nelle nostre mani la formazione della società, i cui difetti non possiamo accettare più a lungo.

Pensate a come volete vivere. Trasgredite tutti i limiti che ve lo impediscono. Restate unitx e amatevi come se domani non ci fosse più nessuna libertà.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Stoccarda: Bus AfD attaccato durante l’arrivo alla manifestazione

8 giugno 2018

Abbiamo attaccato un Bus AfD mentre era diretto alla grande manifestazione di destra a Berlino.
Prima che il bus della ditta “Binder” potesse sostare a Vaihingen, lo fermammo a un semaforo, bersagliandolo poi con bottiglie alla vernice e pietre.

Con l’azione volevamo far sì che il bus AfD proveniente da Baden-Württemberg non potesse arrivare alla grande manifestazione di destra a Berlino.
In tempi in cui la AfD vuole conquistarsi le strade, è esattamente lì che dobbiamo attaccarlx. Le pubbliche proteste antifa sono esposte a un massiccio riarmo e agli attacchi dello Stato di polizia. Le dobbiamo sostenere con delle azioni militanti decentrali.
Lo Stato in cui viviamo ha creato un quadro d’inasprimento delle condizioni e di rafforzamento della destra e dex fascistx, permettendone così la diffusione.
I destri tentano di presentarsi come “salvatori delle donne” e “salvatori del paese”. In realtà rappresentano un’ideologia e un movimento patriarcale estremamente dominato dagli uomini e sessista fondamentalmente opposto a un’immagine progressiva della donna.
I dibattiti razzisti sono portati in parlamento dalla Bild Zeitung.

Mediante gli inasprimenti delle leggi razziste, ogni giorno le persone sono espulse dal paese ricacciandole nella morte e nella miseria e nel mare ai confini esterni dell’UE – per cui lo Stato tedesco è corresponsabile.
All’interno con nuove leggi di polizia dovrebbe essere rafforzata la repressione e l’oppressione del potenziale resistenziale e lo Stato ulteriormente formato in modo autoritario.
Questo processo è la realpolitik che AfD va chiedendo con le sue parole d’ordine.
Chi vuole contrastare il balzo verso destra deve, perciò, attaccare anche questo Stato!

Vorremmo inviare saluti solidali a tuttx lx antifa – qualsiasi siano i mezzi che scelgono per la loro lotta!

I nostri saluti particolari vanno alle proteste antifa a Berlino, a Norimberga alle proteste contro il congresso regionale di partito della AfD e ad Augusta alle proteste contro il congresso federale di partito della AfD del 30/6!

Alla AfD e agli altri fautori razzisti nella regione:
Non vi lasceremo tranquillx né nella regione né quando viaggiate altrove!
Chi vuole essere attivista di destra avrà dei problemi!
Alle imprese dei bus: Non vorremmo attaccare lx singolx autistx proletarx ma coloro che trasportano la AfD e altra gente di destra alle loro iniziative devono anche essx fare i conti con la nostra resistenza.

Antifa all’offensiva!

Fonte: Indymedia (censurato)

Traduzione dal tedesco  mc