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Berlino: Vetri rotti a Bildungswerk (ente di formazione) Kreuzberg (BWK) e SPD

3 ottobre 2017

Grazie ad uno degli opuscoli “radikal & bewegungslos” (radicale e immobile) ci siamo accorti del Bildungswerk Kreuzberg. Tra i tumulti purtroppo raramente di militanza di massa come per l’apertura della BCE e il G20 è opportuno identificare e attaccare le piccole ruote della macchina repressiva. Il BWK ha una funzione che essx stessx chiamano integrazione – per noi è lotta controinsurrezionale.

Nihat Sorgeç è manager industriale e amministratore del BWK, guarda caso portatore della medaglia federale ai meriti. Il suo BWK pesca lx giovani nell’ambiente del cosiddetto “ceto inferiore migrante e lontano dalla formazione” che, basta che quadra la grana, sono dispostx a tutto. BWK da loro una formazione come guardie carcerarie e sbirri e chi non passa gli esami d’ammissione finisce nell’industria della sicurezza privata. Come funziona e l’approccio strategico della formazione di manovalanza repressiva sono spiegati nello stesso opuscolo.

Come espressione della nostra solidarietà attiva con lx prigionierx del G20 ad Amburgo, come saluto a Lisa nella prigione di Colonia per presunta rapina in banca, come saluto a Nero nella prigione di Moabit per presunto accecamento di un elicottero degli sbirri e per tuttx lx prigionierx della guerra sociale, il  3 ottobre in Trautenaustraße abbiamo spaccato i vetri alla filiale del BWK e già che c’eravamo anche agli uffici SPD di fronte.

Questo attacco s’intende come piccolo contributo alle giornate anti-galera dal 6 all’8 ottobre a Berlino. Con questo seguiamo una linea che già attuava azioni contro le iniziative di reclutamento degli sbirri nei jobpoint di diversi circondari, il 27ottobre 2016 a Neukölln e il 10 gennaio 2017 a Charlottenburg.

Naturalmente l’ente attaccata non fermerà subito i suoi programmi, ma se siamo dispostx in situazioni ad altissimo rischio negli scontri sotto gli occhi degli sbirri in borghese e delle loro telecamere a lanciare pietre agli sbirri, coerentemente dobbiamo sabotare come minimo il loro rifornimento.

Nessunx è costrettx a diventare guardia carceraria o sbirrx!
Lotta all’infamia e alla bassa manovalanza repressiva!

Kaos Westberlin

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Vetri rotti a GdP (sindacato di polizia)

4 ottobre 2017

Libertà a tuttx lx prigionierx del G20! Parole che splendevano sulla facciata di fronte all’ufficio GDP del quale abbiamo spaccato i vetri.

Dai tumulti G20, sbirri e giustizia tentano di attizzare la paura. Nei processi contro lx arrestatx vogliono dimostrare con delle pene alte che gli sbirri sono intoccabili. Chi osa mettere in discussione l’autorità e di agire di conseguenza deve fare i conti con la galera. Chi lancia bottiglie è processatx come terrorista. Con l’inasprimento del § 113 vogliono impedire che l’odio diffuso agli sbirri vada anche per le vie di fatto.

Il sindacato di polizia è uno degli attori che accelera continuamente l’inasprimento della repressione. Nel loro odio su tutto ciò che si muove si superano continuamente con richieste di leggi nuove e più dure, più competenze e armi nuove agli sbirri. Il GdP ha molto successo nel rappresentare gli sbirri sempre come vittime che senza alcuna colpa diventano bersagli della rabbia.
Il tutto serve per terrorizzarci sempre di più.

La paura paralizza, ci rende impotenti, per noi la rottura con queste condizioni rimane il mezzo migliore contro la paura e l’impotenza. Questa rottura può esprimersi nella solidarietà con lx arrestatx.

Forza a tuttx lx incarceratx, perquisitx, spiatx – qui e dappertutto!

Il G20 è passato, le nostre lotte no!

Anarchicx

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Martelli, pietre e vernice alla tipografia federale e al gruppo mediatico DuMont

27 settembre 2017

Quando lx guerrafondaix degli Stati industriali più potenti del mondo s’incontrarono ad Amburgo, sulle prime pagine dei giornali si poteva leggere di guerra civile e terrore di strada, di caotici dell’odio e incendiari assassini. Giammai per parlare dei crimini dex signorx in doppiopetto nelle loro berline blindate, ma per diffamare, delegittimare e insozzare la festa della rivolta che s’incendiava contro il mondo dei G20. Stampa borghese, politicx e sbirri si sperticarono a vicenda nella corsa alle espressioni più creative nella battaglia propagandistica relativa a questi eventi. L’intenzione del vocabolario dei padroni e pennivendoli della stampa scandalistica era di dividerci, di spezzare la solidarietà e di comprimere l’azione dex autorix nella logica dei criminalisti per gettare le basi per un trattamento giuridico degli eventi. Ne risultano ora i processi spettacolo dove la servitù dello Stato dispiega “la massima durezza della legge” per statuire un esempio. Tuttx che parteciparono a questa persecuzione sono responsabili del fatto che delle persone sono in carcere ad Amburgo e che probabilmente saranno derubatx ancora a lungo della loro libertà.

Nel solco della campagna mediatica scatenata, i sobillatori del ministero federale degli interni come Thomas De Maizière sfruttano l’occasione per scendere in campo contro il cd estremismo di sinistra e per dare un senso al proprio essere paranoico. Nazi e fanatici islamisti sono secondo lui ugualmente terroristi come le persone che scendono in strada contro il dominio degli Stati G20. La propaganda per giustificare lo stato d’emergenza continua allegramente.

All’impiego delle unità antiterrorismo dei commando speciali sul Schulterblatt ad Amburgo seguiranno altri due, come per lo sgombero della fabbrica di tappeti occupata e in una demo antifascista a Wurzen. Per chi ha manifestato combattendo richiedono le catene elettroniche ai piedi e i divieti d’espatrio e di viaggiare e dopo di che il segretario generale della CDU, Stefan Evers, sognava già in primavera con un linguaggio in puro stile NS di “sterminare con il fumo i fascisti di sinistra”, ora dovrebbero essere caccia libera ai centri e progetti autonomi come la Rote Flora o la Rigaer Straße. ZDF rincara la dose avvalendosi della consulenza di un politico AFD per il documentario “Pericolo da sinistra”, dove tentano disperatamente d’inventarsi un collegamento dei giorni di ribellione di Amburgo con la RAF per dare una base alla tesi del terrorismo.

È ovvio che il fatto che i neonazi da tanto tempo tirano di nuovo una scia di sangue che attraversa la repubblica è solo un piccolo difetto nella visione del mondo reazionaria dex teorici dell’estremismo. I quasi 200 omicidi razzisti dall’inizio degli anni ’90 non li impedisce affatto a fare i loro paragoni tra destra e sinistra. Ecco perché non stupisce che l’aizzamento contro lx profughx e le mobilitazioni razziste degli ultimi anni spariscono nel consenso sociale, mentre con una grande messa in scena mediatica vietano la piattaforma internet linksunten.indymedia, una manovra elettorale per la caccia ai voti e per provare che „il diritto e l’ordine” imperano anche dopo il vertice.

Tali attacchi alle nostre strutture e la repressione con la quale lx prigionierx delle proteste contro il G20 sono confrontatx non ci stupiscono più di tanto, poiché alla fine non abbiamo mai creduto nello Stato di diritto borghese. Ma la veemenza con la quale girano la vite della repressione e quanto senza fronzoli alcuni i nemici della libertà si tolgono la maschera democratica senza suscitare alcuna indignazione, chiarisce in profondità in quale stato si ritrova la presunta società democratica. Ma a noi rafforza solo la convinzione che l’ordine sociale imperante è da buttare nell’immondezzaio della storia.

Ecco perché nella notte dal 26/9 al 27/9 abbiamo attaccato la tipografia federale e il palazzo nuovo del gruppo mediatico du Mont nella Alten Jakobstraße con la vernice, le pietre e a martellate e scritto lo slogan “Free G20 Prisoners”. Con questo gesto di solidarietà mandiamo dei saluti combattivi ax prigionierx ad Amburgo, a chi fa Indymedia-Linksunten e a chi è colpitx dalle perquisizioni che ieri mattina 7/9 furono operate in 14 luoghi diversi dalla “Commissione Speciale Schwarzer Block”. Inoltre auguriamo tanta forza e capacità di resistenza a Kara e Krem, accusatx a Parigi di partecipazione alla distruzione di una macchina degli sbirri.

La tipografia federale che appartiene di nuovo allo Stato dal 2009, e la Veridos Srl, una cooperazione della tipografia federale e Giesecke & Devrient (G&D), con sede nello stesso palazzo, in nome dell’antiterrorismo sono in procinto di costruire una Firewall biometrica attorno alla fortezza Europa.

Così i confini interni d’Africa sono riarmate con lettori biometrici, ed i relativi documenti con le foto biometriche per i vari paesi africani sono stampate qui a Berlino. L’obiettivo è la registrazione dei dati biometrici dell’intera popolazione continente per proteggere dai movimenti migratori i confini esterni UE già su terraferma africana. Così la tipografia federale è una colonna portante dell’architettura di sicurezza d’Europa e della ristrutturazione dei suoi confini mortali.

Il gruppo mediatico DuMont è editore di diversi grandi quotidiani in Germania, tra l’altro della Hamburger Morgenpost, del Berliner Kurier e della Berliner Zeitung. Questi con la loro diffamazione e il loro aizzamento sono corresponsabili della criminalizzazione delle proteste contro il G20 e le seguenti aggressioni contro le strutture antiautoritarie. Loro e colleghx delle edizioni Springer sono la manovalanza del fanatismo sicuritario reazionario.

Basta con lo Stato e con chi lo difende
Libertà per tuttx lx prigionierx – Fuoco alle carceri

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Francoforte sul Meno, Germania: Pietre e pece a Jobcenter

25 settembre 2017

La nostra scelta: Lotta al capitale! Nella “notte elettorale” dal 24 al 25 settembre abbiamo attaccato l’ufficio di collocamento a Frankfurt Bockenheim spaccando i vetri dell’entrata principale e degli uffici al pianoterra e lasciando la scritta “La nostra scelta: Lotta al capitale”. Mentre milioni di tedeschx si davano di nuovo all’illusione di un cambiamento grazie all’elezione di questo o di quell’altro partito facendo con il loro voto probabilmente la loro unica “azione politica” dei prossimi quattro anni, con l’azione volevamo esprimere la nostra inconciliabilità con questo sistema di sfruttamento, rappresentato secondo noi simbolicamente anche dall’ufficio di collocamento come luogo di precarizzazione e vessazione della popolazione dipendente da un salario e del proletariato.

Non ci illudevamo che con una croce sulla scheda elettorale potevamo eliminare il capitale e lo Stato che quotidianamente ci limitano, logorano, sfruttano, opprimono e ci prescrivono come dobbiamo vivere. Il nostro linguaggio è l’azione!

Vogliamo chiarire che ci difendiamo e che non ci lasciamo inabilitare votando per un partito qualsiasi di questo sistema!

La nostra scelta: Lotta al capitale!

Alcunx autonomx

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice all’albergo Orania

22 settembre 2017

Nella notte dal 21/9/2017 al 22/9/2017 fu attaccato con estintori alla vernice l’hotel Orania in piazza Oranien 17 a Kreuzberg. Mentre innumerevoli persone non possono più pagare l’affitto e se ne devono andare da Kreuzberg e da altri quartieri illustrati come “hipe”, pare non essere un problema aprire un albergo di lusso dove un pernottamento inizia già con il buon prezzo di cento euro.

Tuttora ricordiamo l’occupazione dell’O-Platz da parte di gente fuggita e la relativa campagna diffamatoria di CDU e SPD e i tentativi di divisione dei verdi. Ricordiamo le zone di pericolo che proclamano dappertutto dove i quartieri e le persone agiscono in modo collettivo e resistenziale. E non abbiamo dimenticato affatto lo sgombero della Liebig14 e della Friedel54.

Se l’amministratore, che tra l’altro ha corteggiato anche gli Stati G7 nel suo castello Elmau in Baviera, dice che con il suo albergo farebbe qualcosa per la bellissima piazza Oranien, allora gli sputiamo in faccia. La sua visione non è voler creare un’altra offerta per il turismo di massa e a buon prezzo – che non è che consideriamo più gradevole –, eh no, è tuttavia così onesto a dire chi è che vuole attirare a Kreuzberg 36: sfruttatorix, yuppie e tuttx coloro che profittano delle condizioni (materialmente) dominanti. Il museo a ciel aperto Kreuzberg e simili progettati da altri – un po’ di charme squat, un po’ malfamato, un po’ sporco – si piglia un altro oggetto di lusso che non ha nulla a che fare con le necessità della gente che abita nel quartiere.

Kreuzberg, un museo a ciel aperto pianificato in ogni dettaglio con il giusto mix dell’ex charme squat, della sporcizia e cultura hipster chic, ottiene un altro oggetto di lusso che ancora una volta non s’orienta alle necessità della gente del quartiere.

Non abbiamo alcuna voglia di lasciare che il capitalismo e lacchè dettino chi può abitare a Kreuzberg o altrove e che chi non può più pagare è sfrattatx con la forza. Riprendiamo le nostre vite nelle nostre mani. Le riprendiamo nelle nostre mani nelle lotte per i nostri luoghi, per le nostre strade e case. Ci riprendiamo le case vuote e le riempiamo di nuova vita collettiva. Discutiamo su delle nuove forme di convivenza.

Non ci prenderete l’aria per respirare. Qui salutiamo lx compas che occuparono la vecchia fabbrica di tappeti ad Alt Stralau e che così espropriarono temporaneamente un oggetto di speculazione, riempendolo di vita. Che la risposta dello Stato è stato un massiccio impiego dei comandi speciali della polizia per sgomberare l’edificio, chiarisce una volta ancora dove dobbiamo tirare le linee di separazione.

Mandiamo saluti solidali ax nostrx amicx che dai giorni G20 ad Amburgo sono in galera ed attendono i loro processi, e anche a chi è già statx condannatx. Gli attacchi contro di noi non saranno dimenticati.

Pace alle capanne e guerra ai palazzi!
La città ci appartiene!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiata auto DITIB

23 September 2017

Con la presente rivendicazione noi, il commando vendetta Ali Cicek, assumiamo la responsabilità per l’attentato incendiario a una vettura DITIB ad Amburgo-Wilhelmsburg nella notte a venerdì 22 settembre. La VW-Golf color argento si trovava sul terreno della Muradiye Moschee in detto quartiere. La moschea o edifici circostanti non furono danneggiati con l’attentato.

DITIB (Unione Turco-islamica dell’istituto per la religione) non è una semplice associazione di moschee. In Germania la DITIB compare apertamente come portavoce del regime fascista AKP. Dal punto di vista organizzativo l’associazione è legata all’autorità turca per la religione Diyanet, da dove riceve tutti gli ordini e tutte le indicazioni. Anche i contenuti delle prediche sono decisi da Ankara e i predicatori stessi formati in Turchia. Con il pretesto della libertà religiosa la DITIB aizza contro l’opposizione democratica in Turchia e le minoranze etniche e religiose come quella Curda, Armena, Ebrea, Assira ecc. e diffonde un’interpretazione reazionaria della religione islamica. Come si scopriva varie volte l’anno passato, anche il servizio segreto turco MIT s’organizza passando per le strutture DITIB e anche tanti imam hanno lavorato per il MIT per spiare e terrorizzare chi non la pensa come loro. Solo poco tempo fu svelato che gli sbirri di Erdogan non indietreggerebbero neanche davanti all’assassinio di politici curdi in Europa. Nelle moschee DITIB non si diffonde solo la propaganda nazionalista-islamica del regime Erdogan ma si pubblicizza anche apertamente la guerra santa contro i miscredenti. Dall’ambiente DITIB, anzitutto anche qui ad Amburgo, si registrano tante partenze per il cosiddetto “Stato Islamico”. Malgrado tutto, il governo federale continua una collaborazione stretta con la DITIB nelle “questioni d’integrazione”. Malgrado la critica superficiale della situazione in Turchia, la collaborazione dello Stato tedesco con il regime fascista Erdogan, che sia con la DITIB, sia con le forniture d’armi oppure il deal con lx profughx, rimane più che stretta.

Istituzioni come DITIB, UETD, ATF e tante altre sono propaggini dirette del regime in Turchia e faremo loro pagare per i crimini del fascismo AKP/MHP in Kurdistan e nel Medio Oriente. Attualmente il governo turco ed alleati stanno architettando ulteriori progetti d’occupazione per la Siria del Nord e il Kurdistan del Sud. Il loro obiettivo non è altro che l’annientamento del movimento di liberazione curdo. Il regime AKP e MHP in Turchia è il principale baluardo della controrivoluzione in tutta la regione e deve essere eliminato.
Continueremo le nostre azioni contro i nemici della lotta di liberazione in Kurdistan e la rivoluzione nel Medio Oriente.

Morte al fascismo!
Vittoria alla guerra popolare rivoluzionaria in Kurdistan!

Commando Vendetta Ali Cicek

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc, CH

Stoccarda: Vernice a sindacato tedesco di polizia (DPolG)

1° settembre 2017

Nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre abbiamo marcato con la vernice rossa la sede della “Deutsche Polizei Gewerkschaft” a Stoccarda.

Quest’associazione lobbistica degli sbirri non ha nulla a che vedere con un lavoro sindacale progressista. Non solo perora un ulteriore riarmo degli sbirri ma è anche all’avanguardia quando le élite di Stato istigano e mobilitano l’apparato dello Stato contro la sinistra. Wendt, il presidente del DPolG, non solo plaude l’orgia di violenza della sua truppa di picchiatori durante il vertice G20 ad Amburgo ma era anche solertissimo nel lodare il divieto di Indymedia come passo coerente contro gli “estremisti di sinistra”. Questo Law-and-Order Club è parte organizzata della tendenza verso destra di tutta la società e deve essere contrastata come tutti i suoi altri attori. La vernice è il minimo!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Demolita auto elettorale del Linkspartei

18 settembre 2017

Breve spiegazione per l’azione contro “die Linke” la sera del 18 settembre 2017. Tre mesi fa nella Rigaer Straße ci fu un concerto che secondo la stampa culminava in “pesanti scontri”. Posto nel contesto fu arrestato Nero che avrebbe accecato con il laser un elicottero degli sbirri.

Il 24 settembre c’erano le elezioni parlamentari federali. In questo contesto si fecero sentire una pletora di piccoli e grandi partiti che promisero tutto a tuttx e anche mari e monti. Non c’interessano le loro promesse e sappiamo benissimo che sono solo menzogne. Nel capitalismo non importa che cosa promette quale partito, poiché tutti sono sottomessi alle leggi del mercato.

Il Linkspartei per esempio fa pubblicità con affitti pagabili e la certezza dell’esigenza base di una casa. Criticano le operazioni di polizia brutali e tentano di costruirsi l’immagine da criticx del sistema e d’attivistx. Parlano di giustizia sociale, eppure… Gran parte degli sgomberi più grandi degli ultimi anni… Liebig 14, York59 come anche alcuni attacchi e tentativi di sgombero della Rigaer 94 si sono svolti sotto un parlamento rosso.

Il loro perbenismo è ipocrita e non vogliamo solo fare finta di nulla! Come piccolo avvio abbiamo reso inutilizzabile un’auto elettorale della Linkspartei a Friedrichshain.

Libertà per tuttx lx prigionierx! Per l’Anarchia!

Un gruppuscolo autonomo

Traduzione dal tedesco mc, CH

Darmstadt, Germania: Vernice ad associazione studentesca Germania

23 agosto 2017

Noi, il gruppo d’azione Attacke, nella notte da martedì a mercoledì abbiamo attaccato con la vernice la sede dell’associazione studentesca Germania a Darmstadt. Dato che ultimamente gente di destra e neonazi si sentivano sempre più al sicuro e si presentarono sempre più apertamente, abbiamo pensato che era ora di ben chiarire che non hanno nulla da cercare né a Darmstadt né altrove!

Le associazioni studentesche e anzitutto la federazione nazionale “deutsche Burschenschaft” rappresentano un filo rosso nella storia della BRD che parte con la fondazione della nazione, passa per il nazionalsocialismo e continua fino ad oggi, riferendosi ai costumi e valori tedeschi. E cosa sono i valori tedeschi se non valori di merda. Sono permeati d’idee antifemministe, popolar-scioviniste, elitarie e nazionaliste. Anche se l’associazione Germania è uscita dalla federazione “deutsche Burschenschaft” manca tuttora una presa di distanza chiara.

Le associazioni studentesche sono una base di ritiro e di germinazione stabile per le più varie strutture neonazi, come lo dimostrano i tanti intrecci con AfD e anzitutto con il “movimento identitario”.

Ecco perché abbiamo iniziato e vi incitiamo:
Togliete il terreno ax nazi!
Attaccatelx dove si sentono al sicuro!
Smantellare le associazioni maschili!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Aggiornamenti sul processo a Riccardo, anarchico imprigionato (G20)

Ricevuto il 23 settembre

Il processo che vedrà imputato Riccardo si terrà il 5 di ottobre alle h.9.00 presso il tribunale di Altona – Amburgo (Max Bauer Allee 91.)

Sarà a porte aperte ma non ci è ancora dato di sapere se la sentenza sarà emessa nello stesso giorno o se slitterà ad un’altra data. Dipende dall’iter processuale (in molti casi hanno sentenziato in un solo giorno anche perché gli imputati hanno confessato).

Sarà giudicato tramite il secondo grado di una corte che prevede pene dai due anni in su (in Germania le corti sono divise in 3 livelli in base alla pena richiesta, non è una corte speciale).

I capi di accusa formalizzati sono: interruzione della pace pubblica, attacco tramite assalto (che equivale a lesioni – concorso in Italia) e resistenza.

Per quanto riguarda la censura alla posta non ci sono stati blocchi sistematici ma qualche lettera viene bloccata (finora sono 3, diluite nel tempo: una cartolina, una lettera, una busta contenente giornali da Amburgo). Poi sono state bloccate che buste contenenti materiale controinformativo e opuscoli.

Indirizzo:
Riccardo Lupano
Jva Billwerder
Dweerlandweg 100
22113 Hamburg
Germany

Neumünster, Germania: Distribuita vernice nel giardino di un membro NPD

22 agosto 2017

Per attirare l’attenzione sulla politica disumana della NPD e per provocare alcune notti insonni ai nazi in campagna elettorale, abbiamo marcato con la vernice il giardino di Rebecca Lief, la compagna di Alexander Kevin Meeder. Nella parcella in Mecklenburger Weg, Meeder finora si riposava indisturbato quando l’opera antifascista davanti casa sua gli diventava troppo pesante.

Il nazionalismo non è un’alternativa – neanche nella campagna verde

Fonte: Nationalismusistkeinealternative.net

Traduzione dal tedesco mc, CH

Hohenwestedt, Germania: Danneggiata auto di Rudolf Rosenthal (NPD)

21 agosto 2017

In solidarietà con la campagna NIKA abbiamo attaccato l’auto RD RR 1937 del politico NPD Rudolf Rosenthal a Hohenwestedt. A Rosenthal serve un nuovo set di gomme e un nuovo lunotto.

AFD e NPD non sono solo una “cattiva scelta” ma contraddicono in tutto il loro essere una società emancipatrice e solidale. Perciò chiamiamo alla resistenza comune.
Contro ogni razzismo – sabotare la campagna elettorale AFD e NPD!

Fonte: Nationalismusistkeinealternative

Traduzione dal tedesco mc, CH

Flensburg, Germania: Vernice a posti di polizia

2 e 9 agosto 2017

Nelle notti dal 01 al 02/08/2017 e dall’08 al 09/08/2017 a Flensburg e a Tarp (area Flensburg) attaccati i relativi posti di polizia con la vernice alle facciate e scritta “Welcome to Hell”.
Con questa azione diamo un segnale contro gli sbirri, lo Stato, la repressione e il dispotismo.

E dichiariamo apertamente che è connessa al vertice G20 di Amburgo.

Non assisteremo senza agire all’imposizione degli interessi dello Stato con le orgie di violenza come ad Amburgo.
Manifestazioni pacifiche furono attaccate nel modo più brutale dagli sbirri senza badare al rischio di uccidere delle persone.

Ancora oggi dex compas di tutto il mondo rimangono in galera, a voi ogni solidarietà – non vi dimenticheremo!

Libertà per TUTTX lx prigionierx politicx!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Martelli e vernice a distretto di polizia

31 luglio 2017

Nella notte tra domenica e lunedì abbiamo attaccato il distretto di polizia sud-ovest in via Weissenfels. Al momento non c’erano agenti nello stabile. Abbiamo danneggiato i vetri blindati, un’insegna della polizia e il citofono con dei martelli e spruzzando una “sostanza nera”.

Con quest’azione diamo un segnale contro lo Stato, gli sbirri e la repressione. Ci mostriamo solidali con tuttx lx nostrx amicx che nel quadro del vertice G20 subirono vessazioni, ferite e arresti da parte degli sbirri o che furono altrimenti ricopertx di repressione: non siete solx, la nostra solidarietà vi è certa!

Avversarx del vertice sono ancora in galera settimane dopo il vertice. Questo appare come un’esagerazione proprio per le accuse fiacche che secondo la procura sono in sospeso: “violazione dell’ordine pubblico”, “resistenza” e “delitti di lesione”. E adesso dovrebbero essere oggetto di un trattamento politicamente esemplare.

Vogliamo stabilire un ulteriore contesto:
Da più di un anno è occupato un vecchio stabile delle ferrovie che era inutilizzato da più di 20 anni. Vi è sorto uno spazio autonomo libero, il Black Triangle. Le trattative con le ferrovie per un utilizzo legale sono fallite già da tanto. Già un anno fa, l’impresa inviava una mail che non ci sarebbero “intenzioni di trattative rispetto al terreno appropriato illegalmente” e sollecitava l’abbandono dell’area. A quanto pare la vecchia proprietaria ha l’intenzione di farla sgomberare entro tempi stretti.

Vuol dire che c’è tempesta in arrivo. Ma chi cerca lo scontro con noi fa i conti senza l’oste.
Se ora la Deutsche Bahn mano nella mano con lo Stato e i loro sgherri vuole toglierci uno spazio libero, anche questo sgombero deve avere il suo prezzo. Non rendiamo la vita troppo facile agli sbirri! Siate resistenti! E solidali con tutte le forme d’azione. Siate creativx. Se non potete supportare la gente sul posto, inviate dei messaggi di solidarietà, non importa da dove. Gli obiettivi di merda abbondano per scaricarvi la nostra frustrazione per l’esistente. Perché non un’altra visita al comune tecnico a alla costruzione di lusso dietro l’angolo?
Questo era un assaggio di quel che si devono aspettare nel caso di uno sgombero.

Un giorno dopo lo sgombero alle h 18 ci sarà una manifestazione in piazza Wiedebach.
Il Black Triangle rimane! Liberate finalmente lx prigionierx!
Saluti solidali a tuttx lx prigionierx.
https://www.aktionsticker.org

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Friburgo, Germania: Vernice a direzione della polizia federale e filiale bancaria

29 luglio 2017

Nel fine settimana attorno al 29 luglio ci furono varie azioni simboliche connesse alla repressione del vertice G20 ad Amburgo. Dopo la massiccia protesta nella città portuale contro l’incontro delle più grandi potenze economiche, quasi tre dozzine di amicx sono tuttora in galera. Per questo abbiamo fatto delle passeggiate autonome sotto le galere chiedendo la loro liberazione e rendendo visibile anche qui lo spirito della ribellione.

Ecco una lista incompleta delle azioni in complicità con tuttx dietro le sbarre e con coloro che s’impegnano nella lotta per un altro mondo oltre lo Stato, il capitale, il patriarcato, il controllo della migrazione e il sistema delle galere:

-Nello Stühlinger attacco con la vernice alla direzione della polizia federale
-Spray contro il sistema galera e il G20 nel centro città
-Due striscioni al ponte ferroviario Höllental nella Wiehre
-Attacco alla vernice alla filiale bancaria nella Vauban
-Manifesti DIY in complicità con lx prigionierx

Motivo:
Lo Stato di polizia BRD inizio luglio ha inscenato un’esercitazione controinsurrezionale in tempo reale ad Amburgo. Dove gli sbirri non hanno solamente calpestato le leggi ed i tribunali. È un miracolo che ad Amburgo non c’è stata morte per violenza sbirresca.

Molte centinaia di manifestanti sono statx in parte gravemente feritx: Gli sbirri hanno tentato di assassinare delle persone per imporre il vertice, spingendolx dai muri e dalle impalcature, investendole con le loro vetture, mirando alle teste con i manganelli e addirittura usando armi da sparo. E in parte furono mandati allo sbaraglio dai propri superiori.

Ma la nostra pietà non è per i porci che sono troppo stupidi per trovare un abbeveraggio quando diventa troppo caldo. Gran parte degli sbirri “feriti” furono beccati dal “fuoco amico”. Ogni porco di sbirro collassato ci fa piacere e riteniamo assolutamente fuori luogo la rappresentazione mediatica di una “orgia di violenza degli autonomi”.

Moltx che lavorano per la stampa furono impediti dagli sbirri a fare il proprio lavoro, e ora le redazioni corrotte fanno si che si diffonda l’immagine semplicista di una ribellione della strada rappresentata come “guerra civile” e spacciando i 20.000 camerati del manganello da “salvatori del diritto”.
Con questo si perde totalmente di vista quant’era ed è importante e legittima la resistenza variegata contro l’alleanza tra re sauditi, populisti USA, fondamentalisti del mercato europei e sudamericani e dittature asiatiche.

Alcuni negozi saccheggiati, banche rotte e sbirri che anche loro una volta tanto devono correre sono immagini necessarie che esprimono la speranza in un mondo più libero. Sono immagini delle quali ne vorremmo di più, fintanto che il loro dominio distrugge questo pianeta.

La politica e la direzione operativa hanno preso in ostaggio una metropoli e per questo “studio di fattibilità” misero consapevolmente in pericolo la vita di tante persone. Centinaia di abusi su dex manifestanti e un’amara perdita di controllo erano la conseguenza di quest’arroganza del potere.
Solidarizziamo con coloro che ora sono dentro e dovrebbero scontare l’irresponsabilità del senato di Amburgo, del governo federale e dei loro sgherri.

Ad Amburgo, il vertice è stato ostacolato con successo e in modo vario. Decine di migliaia dopo giorni di diktat sbirresco iniziarono a difendersi e una vasta fetta della popolazione poteva finalmente sfogare la propria rabbia contro la violenza dello Stato ed i merdosi rapporti di proprietà. Purtroppo esiste più di una storia del vertice, anche se Scholz e la sua socialdemocrazia tipo Morgenpost sarebbero volentieri gli unici a scriverla.

Continueremo a lottare contro l’instaurazione di Stati di polizia, a sabotare l’alleanza tra la globalizzazione neoliberale e i populisti reazionari e ad attaccare i vertici dei padroni.
Difenderemo gli spazi e le strutture solidali e c’impegniamo in ogni momento a provocare il caos necessario per distruggere il loro ordine costruito sul petrolio. Siamo dappertutto e siamo arrabbiatx. Con motivi.

Uguale se ad Amburgo o Buenos Aires:
United we stand!
Pas de justice, pas de paix !
Viva la lotta per la libertà!
Capitalistas y fascistas no pasarán!
La nostra solidarietà contro la loro repressione!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciato camion STRABAG

26 luglio 2017

Siamo gratx di ricevere ingiurie su tutti i canali e da tutte le parti, ci confermano che ad Amburgo si agiva in modo appropriato. Sì, siamo caotx e non vogliamo solo incendiare le vostre notti ma anche il vostro quotidiano. Il vostro beato ruttino da prima colazione quando sentite le notizie sulle quotidiane barbarie capitaliste ci fa schifo.

Grazie per le prese di distanza, così alcunx traditorx si sono smascheratx, per esempio il liscia-lampade Andreas Beuth.
I nostri nemici ripetono gli stessi rituali d’autopurga come per il 1. maggio ’87 a Kreuzberg, come per le insurrezioni nelle Banlieus 2005, come a Londra nel 2011. Noi invece abbiamo scoperto altre affinità, anche con la gente che ha dato seguito agli appelli di venire ad Amburgo. Alcunx di loro non poterono tornare a casa e ora attendono i processi spettacolo della giustizia di Amburgo. Questx prigionierx devono sapere – non ci distanziamo da nulla.

Per, invece, incendiare nella notte a mercoledì 26/7 a Berlino Lichtenberg un camion della ditta STRABAG, impresa che sostiene non solo a Friedrichshain il gruppo CG nella ristrutturazione delle città in futuri quartieri per le élite e quartieri poveri.

Secondo noi questo è un piccolo segno di solidarietà che mandiamo ad ogni combattente arrestatx durante le proteste contro il G20 come anche a tuttx che sono e saranno perseguitatx. Possiamo attaccare quando e dove vogliamo, sempre e dappertutto.

Anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Distrutti vetri a Rolls-Royce

13 luglio 2017

Il vertice è passato – Non le nostre lotte!

Questa notte fu distrutto il fronte dell’entrata di Rolls-Royce a Wilhelmsburg.

Negli ultimi giorni e nelle ultime settimane abbiamo, unitx a decine di migliaia d’altrx, portato sulla strada la nostra protesta nelle sue forme più varie. Abbiamo chiarito che ad Amburgo ed altrove rifiutiamo totalmente il G20 ed il suo spettacolo politico.

Dall’inizio lo Stato ha reagito alle proteste con brutale violenza di polizia e disprezzato dei diritti fondamentali della libertà di riunione. La violenza non era solo immediata con i manganelli, il gas lacrimogeno, lo spray al pepe e i cannoni d’acqua, ma anzitutto con una dimostrazione di potere sotto forma di violenza fisica. Ora seguono le attese richieste di procedere con più durezza e con condanne più alte contro lx presuntx “estremistx”.

Ma uguale di come giudichiamo le singole azioni dei giorni passati: È chiaro che: Non permettiamo che ci dividano e siamo solidali con tuttx lx prigionierx!

Ma le proteste contro i vertici sono solo una ragione per riunirci ed esprimere il nostro rifiuto delle stato attuale delle cose. Ancora più importante è radicare le lotte nel quotidiano. Vogliamo organizzarci unitx e solidali contro le coazioni di un ordine sociale capitalista, nazionalista e statalista.

Questo succede con mezzi e per vie differenti ed include secondo noi la protesta militante. Rolls-Royce, oltre alla fabbricazione di macchine di lusso care e tecnica nucleare è anche prima nel mercato mondiale della produzione di sistemi motrici per l’aero- e l’astronautica militare come anche di tecnica navale per la marina. Il sito Amburgo è importante anzitutto per l’ultima. Così Rolls-Royce rappresenta simbolicamente un capitalismo globalizzato che profitta delle guerre e sviluppa dei prodotti che producono ancor più situazioni di violenza per le persone.

Siamo coscienti del fatto che la nostra azione odierna non eliminerà o fermerà i rapporti capitalistici e le esportazioni militari. Ma possiamo essere stimolo per altre azioni…

No G20 continues!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: Versata vernice davanti a posto di polizia

10 luglio 2017

Nell’ombra della notte abbiamo marchiato con il “Sangue” un distretto di polizia.

Poliziottx tedeschx nell’occasione del G20 hanno una volta in più dimostrato la loro cieca ubbidienza e il loro cieco spirito di corpo. Manganelli, pugni, pedate, sostanze irritanti, offese ributtanti, in faccia alla gente giovane, vecchia, dex turistx, dex critichx del vertice e a gente di ogni tipo. Ci avete pestatx a sangue, feritix – non solo fisicamente – malgrado fossimo pacificx, non nel cosiddetto “black bloc“. Come dei selvaggi avete pestato le nostre ossa e calpestato la nostra fiducia. Voi le corrazze, noi la pelle nuda. Ci avete rinchiusx, maltrattatx, e tutto questo per 20 persone di grande influenza che tenevano il proprio spettacolo di potere. Seguite i vostri capi tanto ciecamente da dimenticare che siamo anche noi persone, o siete semplicemente disumani?

Per tutto questo e tanto di più abbiamo lasciato della vernice rossa davanti al distretto di polizia. Rosso per il sangue delle vittime della violenza statale e per la fiamma della rivoluzione.

Ci vediamo sulle strade!

I nostri pensieri vanno a chi è feritx e mortx di violenza sbirresca.

ps: sei in servizio e leggi questo? Il tuo superiore, i tuoi colleghi picchiatori, i tuoi straordinari, il tuo lavoro ti fa vomitare? Dimostra la tua responsabilità sociale e pubblica degli interna, inoltra dei reclami, tradisci i tuoi colleghi, licenziati e vieni sulla strada!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Hannover, Germania: Vernice e pietre a commissariato di polizia

12 luglio 2017

Nella notte dall’11 al 12 giugno abbiamo attaccato in astuzia il commissariato degli sbirri nella Höfestraße con pietre e vernice.

Con quest’azione diamo un segnale contro lo Stato, gli sbirri e la repressione. Ci mostriamo solidali con tuttx lx nostrx amicx che nel quadro del vertice G20 sono statx copertx di vessazioni, feritx ed arrestatx o altrimenti di repressione: non siete solx, la nostra solidarietà vi è certa!

Circa mille sbirri che in Amburgo hanno organizzato un’orgia di violenza e di caccia all’uomo e accettato una loro possibile morte: VI ODIAMO!

Per concludere, per anticipare la discussione sulla questione della violenza nei commentari: Siamo esplicitamente solidali con gli scontri nelle notti del vertice. Uguale quanto insensate possano apparire talune azioni e anche se non siamo sempre d’accordo con “la violenza senza senso che s’ubriaca solo di se stessa“: Non c’è ragione per distanziarsi!

Chi di nuovo inveisce contro “i caoti di sinistra“ e “casinari violenti” dimentica in fretta che l’ordine è mantenuto con la violenza della proprietà e della forza lavoro venduta giorno per giorno.

La critica esagerata degli “eccessi di violenza” non è prendere sul serio davanti alla strage europea nel Mediterraneo, i quotidiani eccessi di violenza delle condizioni di sfruttamento capitalista o anche solo davanti all’impiego d’unità di polizia pesantemente armate con armi da guerra in un quartiere di Amburgo.

L’odio e la rabbia contro l’esistente che si è sfogata ad Amburgo è più che comprensibile. Le agitazioni sociali non possono che produrre immagini anche brutte.

Tutto il mondo odia la polizia!
Smash Capitalism!
Dalla solidarietà alla resistenza!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Bruciata auto diplomatica

8 luglio 2017

Nelle prime ore del sabato del vertice abbiamo dato fuoco a una auto diplomatica parcheggiata nel Dohrnweg ad Amburgo-Sternschanze. Il piccolo furgone per il trasporto di personale governativo bruciava totalmente, e questo vicinissimo alla benvenuta sommossa politica sul Schulterblatt.

Non vorremmo lasciare diffamare quest’azione tra le tante altre documentate che si sono svolte ad Amburgo durante le giornate ribelli, come come “insensata” e “non mirata”. Siamo esplicitamente solidali con i saccheggi e gli scontri nelle notti del vertice, che da parte d’alcunx sono attualmente disprezzati e condannati con faciloneria come “contra-produttivi”. La critica alle singole azioni deve sempre essere possibile – a volte anche pubblica. Ci dispiaciono per esempio le distruzioni di piccole auto nella rivolta contro il vertice. Ma una presa di distanza generale dall’insieme degli eventi lo consideriamo solo borghese, politicamente sbagliato e fatale. Lo stesso vale per la riduzione della critica a un “Per favore non nel nostro quartiere”.

Noi che propaghiamo la perdita del controllo come chance rivoluzionaria; noi che con la parola d’ordine “Tutto per Tuttx” accogliamo con favore le azioni di appropriazione, e le stimoliamo, noi non dovremmo discreditare “l’autonomizzazione”, la “spontaneità” degli eventi di una notte notevolmente resistenziale. Non possiamo ritenere in alcun modo indecenti gli acquisti senza pagare nei supermercati Rewe e Budni. Che tantx nel quartiere ritengono questo pericoloso è peccato, ma non c’è da stupirsi. Il saccheggio e le fiamme al supermercato Bolle fino a raderlo al suolo nel primo maggio 1987 a Berlino è per noi un riferimento positivo solo perché, da fatto storico successo molto tempo fa, non ci da più alcuna noia?

Ma gli attacchi mirati ai convogli di polizia, la distruzione mirata d’infrastruttura del vertice come agire militante facile da comunicare non sono neanche pensabili senza il “chiasso” della ribellione temporanea (inoltre da varie parti d’Amburgo!)! Crediamo di sapere che lx odierni preoccupatx la vedevamo esattamente così, finora. Capiamo che tantx ora nell’imminente campagna elettorale temono l’aizzamento politico interno per una linea repressiva tipo law-and-order. Capiamo che l’individuo potrebbe tendere a stornare dalle proprie strutture dei danni politici. Ma la categorizzazione dell’agire resistenziale screditando “i casini” come apparentemente insensati non sarà di nessun aiuto. Un stare assieme solidale, un’unione solidale delle varie anime della protesta (che per lunghi tratti della protesta è riuscita notevolmente bene) SENZA una dissociazione dax “ragazzx casinarx” suppostamente apoliticx e “venutx da fuori” ci sembra la strategia migliore.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Rostock, Germania: Vetri rotti a strada commerciale

8 luglio 2017

Durante i giorni di grande resistenza ad Amburgo, gli sbirri imploravano rinforzi da altri paesi federali. E li ottennero. Da Schleswig Holstein e Mecklenburg Vorpommern fu inviato tutto quel che era ancora abile al servizio. Distretti piccoli e medi furono in parte chiusi e grandi distretti lasciati a se stessi con solo poco personale. Rostock era ed è quasi liberata dagli sbirri.

A quanto pare questo fu sfruttato da alcune persone. “Vestite di nero e incappucciate” con dei piedi di porco spaccarono molte vetrine di “rinomati negozi d’abbigliamento”. Mentre ad Amburgo si addestravano al combattimento controinsurrezionale moderno con quasi una lotta casa per casa, nella strada commerciale di Rostock presentavano un contro-concetto adeguato.

Troviamo forte quest’azione! Proprio in vista della repressione massiccia prima e durante (e dopo) il vertice G20 ad Amburgo, la prassi resistenziale è la risposta adeguata. Sono anche saluti tintinnanti ax compas nelle celle ad Amburgo ed altrove. Non siete solx!

Osservatorix di stampa autonomx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pesanti scontri e saccheggi

6/7/8 luglio 2017

A volte è un piccolo caso a cambiare il corso delle cose. Prima nessunx l’avrebbe pensato, in quel momento men che mai lx protagonistx stessx. Ma forse sentivano che quel che stanno giusto facendo sta assumendo, chissà, una portata più vasta.

Se lx pochx attivistx al parco Arrivati nel Mercato dei Cavalli a San Pauli nel primo pomeriggio di venerdì avessero saputo cosa innescavano, l’avrebbero poi fatto lo stesso? Presumibilmente erano solo frustratx dall’infinita violenza della polizia, dalle continue vessazioni, dal continuo rumore degli elicotteri, questo rumore incessante che picchia sui nervi e s’imprime nella testa. Forse lx rappresentanti della stampa scandalistica hanno ragione con la loro retorica da guerra civile, ma così la distopia di una vera guerra civile nel Medio Oriente da guardare in diretta ci sembra del tutto temeraria, e semmai s’esprime con i rotori sempre crepitanti.
Ma non hanno ancora vissuto nessuna guerra civile.

Per tornare al Parco Arrivati, alla manifestazione continuata, intesa come luogo di ricreazione per lx attivistx: non può essere, perciò come sempre la polizia prepara i cannoni d’acqua. Giammai qualcunx deve poter riunirsi impunemente o addirittura senza essere in bella vista, ma è già il classico gesto di una situazione fuori controllo. Da giorni ormai aumenta la solita passerella politica che tuttx conosciamo ma in questo caso portata ai suoi estremi. Ieri gli sbirri hanno smantellato la manifestazione al Mercato del Pesce; caos, vetri rotti e bande aggiro senza fine n’erano la conseguenza. Ormai da quasi 24 ore si avvera la promessa dex autonomx organizzatx e dex attivistx in generale: paralizzeremo la città, attaccheremo ovunque, imprevedibili. Corrisponde l’esaurimento delle forze dell’ordine pubblico. La loro promessa è di proteggere il vertice. Per questo ci vogliono montagne di materiale e personale. Le loro forze non sono mai sufficienti per coprire l’intera area urbana. Questo si vedeva già da giovedì sera, ma ancora di più venerdì mattina. Qui gli sbirri calcolavano con molta gente alla fiera e si asserragliano nella loro roccaforte e non prevedevano che la gente avrebbe attaccato anche altrove. Impressionante il coraggio dex combattenti in mattinata, ancora più impressionante il loro numero della seconda ondata. Raramente l’accordo tra le varie forze funziona così bene come in questi giorni.

Ma ora qui, al parco Arrivati, altrx ancora procedono di nuovo contro la provocazione degli sbirri, osano, si mettono sulla strada, forse qualcunx lancia anche qualche bottiglia contro il cannone d’acqua, una banalità e del tutto insignificante in questo periodo. Gli sbirri rispondono come sempre, sgomberano la gente a getti da una strada comunque bloccata, aggiungono 2 cannonate in direzione demo, come piccola aggiunta per così dire. Ma alcunx sono anche qui, e spingono un container sulla strada, ed ecco ancora acqua, ancora manganelli. E da qualche parte sta la diretta RT.

In prima serata e totalmente esaustx da ore di combattimento arriviamo all’appartamento. Arriviamo direttamente dal riot, dobbiamo respirare un attimo. Guardiamo dalla finestra, il cannone d’acqua urla e spruzza, indistintamente, sux passanti. Qui c’è gente sul divano a guardare un livestream. Che mostra il Mercato dei  Cavalli, e alcune persone riversano container dell’immondizia sul Schulterblatt. Ci corichiamo brevemente e mangiamo. Dopo 30 minuti di sonno ci guardiamo il livestream: sul Schulterblatt la gente da diverse parti lancia delle bottiglie sugli sbirri, il cannone d’acqua spruzza in tutte le direzioni, il clima si surriscalda. Macché manifestazione, andiamo fuori per strada. Attorno a noi camminano dozzine, a ogni incrocio aumentano. Presto sono centinaia che camminano in direzione Schulterblatt. È l’assurdo il meta livello dei nostri tempi. Combatti, puoi guardare dalla finestra gente combattere, e tu come milioni in tv ti vedi combattere. Ecco perché centinaia, migliaia si stanno riversando sulla Schanze.

Lì, gente e fuoco sulla strada, inizia quel che in Germania non abbiamo ancora vissuto. Noi, natx giovani, non avevamo una tale esperienza. Nella Schanze cambia quel che chiamiamo politica, le nostre identità, azioni in qualcosa che al meglio potremmo descrivere come cospirazione pubblica. Non è l’insurrezione, ma ci manca poco. È una ribellione, una rivolta iniziata e difesa da quellx di “noi”, lx classicx attivistx che da giorni girano per la città. Ma quella ribellione è portata avanti da tuttx che erano attiratx dallo spettacolo e dall’autodeterminazione. Questa parte della società, a lungo abbandonata dalla stessa, attratta dalla promessa di poter combattere contro gli sbirri. Ed è quel che succede qui. Iniziato come protesta contro il G20 diventa una rivolta sociale contro i porci sbirri, diventa ribellione sociale. Alla luce del fuoco tutto è di nuovo possibile.

La sensazione dei riot, l’autodeterminazione vissuta per così tantx altrx. Non senza rotture, ma mai così vicino e reale come in questo momento.
Teniamo il Schulterblatt. La concomitanza di diversi fattori (difendere il concerto dei folli, troppo poche forze, a lor dire troppa gente sul tetto e sull’impalcatura, l’aumento della miscela tra “noi” e tuttx lx altrx fa si che questo quartiere è ingovernabile per ore.) Incontrollabile. Tempo per piccole figliole di procurarsi le bevande nel supermercato. È ora che alcunx compas tentano di arrivare fino alla cassetta dei soldi della cassa di risparmio. Ore che non abbiamo sfruttato al pieno.

Si scioglie quel “noi” e “quellx”. Non senza contraddizioni. Non perfettamente. Ma più forte e grande di quel che nella Germania di questi tempi osavamo mai sperare, sognare. Nella lotta per le barricate, nella condivisione dello spumante, in ogni caso per ora non c’è più differenza. Il disprezzo per le autorità si vede negli occhi di tuttx. Tuttx partecipano. Non devi correre per dei mesi a qualche plenum per concordare questo o quest’altro da poi bocciare di nuovo. Devi solo guardare il telefono o la tv, venire e partecipare.

Questo momento è la cosa grande ad Amburgo. In questo momento l’incontro dei folli non trova più nessuna considerazione. Si tratta del conflitto sociale che si manifesta apertamente. Si sfoga la rabbia accumulata contro gli sbirri, accumulata da sempre più grandi parti della popolazione, nutrita da una intera vita, attizzata per una settimana. L’impoverimento. Il sentimento, no, la coscienza che questa società non ha più nulla da offrire. Che ci dobbiamo prendere quel che ci appartiene comunque.
Il supermercato offre. A tuttx tutto, tutto a tuttx!

Anche se per qualche ora ne abbiamo avuto l’impressione, non era ancora l’insurrezione. Per questo il nostro procedere era troppo a casaccio, troppo dipendente dal caso in ogni dove. Non voluta da tuttx. Carx lettrix, la gran parte non è pronta per l’insurrezione. Troppa paura dalla propria coerenza, come notiamo in tanta gente. Va bene. La paura ne fa parte. Speriamo che un giorno avrete più coraggio che paura.

E ne abbiamo di cose da imparare. Suddividere meglio le nostre forze. Pensare più strategicamente se vogliamo davvero difendere un territorio. Allargare il terreno, sfruttare il potenziale dell’assembramento. Ci sembra assurdo se ora c’è gente che si lamenta che nella Schanze si scandivano degli slogan sessisti. Come se non lo fossimo, anche se affermiamo il contrario, e lo tentiamo anche. Il resto della gente lo è ancor di meno. Ma siamo liberx di discutere, di lamentarci, d’intervenire e di agire. Non possiamo aspettarci che delle persone in una tal situazione siano “perfettx rivoluzionarix”.

Ma possiamo spiegare che gli sbirri non sono dei “fighi”, o addirittura per questo delle merde, ma merde perché poliziottx. Possiamo spiegare e l’abbiamo fatto che le bottiglie non dovrebbero essere gettate da sessanta metri, ma che la gente si deve avvicinare, sennò ci feriamo a vicenda. Quasi tuttx lo hanno capito direttamente. Ecco perché incredibilmente tanta gente lanciava bottiglie, così che siamo addirittura disposti a sentirle spaccarsi quasi sopra le nostre teste. La prossima volta con il casco, no?

Quanto ridevamo quando lx vecchx ci raccontavano che nel saccheggio per primo si rompono i superalcolici. Inimmaginabile. Oggi la sappiamo meglio, la prossima volta non ci sarà che birra e spumante e non più straubriachx che lanciano degli estintori nelle barricate in fiamme.

Abbiamo poca esperienza, dobbiamo migliorarci. Costruire la barricata 3 metri davanti alla vecchia auto dex abitanti, non accanto. Questo più tardi può fare la differenza tra simpatia e rifiuto. Continueremo a non dare fuoco agli edifici abitati e di bloccarlo subito se in grado.

Ma il saccheggio ci fu quasi esclusivamente nelle catene, i negozi che si solidarizzavano con le proteste furono salvati e difesi senza eccezione. Non possiamo che essere d’accordo con lx amicx di Crimethinc: “Next time people open up a police-free zone, let’s fill it with the lives we all deserve.”
Ed ai cani che abbaiano: „Some have criticized the rioters who barricated the Schanze district and drove out the police for hours as being “apolitical,” engaging in “mindless chaos.” On the contrary, nothing is more political than creating such a space like this, in which we may once again become the protagonists of our own social and political lives rather than letting the authorities impose their order on us.„

La prossima volta diventiamo migliori. Fare esperienza, fallire, riflettere, provare di nuovo, fallire meglio. Già questa volta era già mica male.

Andiamo a casa. Per strada un’edicola, birra. Una centuria di sbirri bavaresi si ferma ad un incrocio. Disorientati, sfiniti. E tutto l’incrocio urla: “Tutt’Amburgo odia la polizia”. Questa unità del solito non permetterebbe neanche un piccolo insulto.

Qui tuttx lanciano tappi, tabacco, mondezza. Gente che si mette davanti agli sbirri, li insulta: fuori dai piedi, tornate a Bamberg. Gli sbirri si ritirano, da qualche altra parte, da qualche parte diceva il loro capo sta giusto bruciando di più. Chi ci sta seduto vicino ci spiega che parla cinque lingue ma che qui non era mica il benvenuto. Ora ci mostra il suo video-telefonino, lui che lancia bottiglie…

Brindiamo e lo lasciamo con l’indicazione di coprirsi sempre bene il viso.
Alzarsi, sperimentare, fallire. Riflettere, rialzarsi, provarci, fallire meglio.
Questa volta era già mica male. Fino alla prossima!

Lx amicx invisibili

Fonte: Linksunten