E il tempo passa, i minuti si affollano uno accanto all’altro, le giornate passano con un fischietto spensierato. I nostri pensieri scivolano dalle dittature degli orologi e delle ripetizioni monotone, cercando dei sentieri di trasgressione.
Le sveglie suonano forte la mattina nelle nostre orecchie, figure identiche ci spaventano per le strade, i nostri incubi si nascondono…
I sogni sono interrotti da inseguimenti, urla di tortura, dalle ultime parole delle persone che sono state giustiziate o si sono suicidate; dal sospiro di immigrati emarginati, dal pianto dei bambini, dai segreti dei fratelli e della sorelle imprigionate.
La notte di sonno tranquillo nella metropoli, all’interno delle camere oscure, sotto le lenzuola macchiate di sangue, è semplicemente ipocrita. Come si può sprofondare nel sonno, chiudere gli occhi e sognare, mentre allo stesso tempo, le ombre delle strade vengono perseguite? Come possa essere compiacente la coscienza su un cuscino quando il sangue di tutto il mondo scorre di notte nei viali dei sospiri?
Minoranze, una manciata di compagni tra le moltitudini, con odio e amore che brilla nei loro occhi… Rischi pagati con anni di carcere. Rischi pagati con viaggi in altri mondi. Scelte e decisioni di vita imbevute di speranze, aspettative, ma anche delusioni, punti morti. Scambi di sguardi, occhi inquieti, pochi armi, fantasia, paura, sollievo.
Una passeggiata attraverso la città. Centinaia di obiettivi. Non sai nemmeno quale scegliere per primo. Edifici e persone, rappresentazioni ostili di dominazione.
Una passeggiata in città, nei dintorni soffocanti. Cercando, ricercando, controllando…
Due auto della polizia di pattuglia in un garage di servizio. Solo una parete di vetro ci separa. Non è nulla. È un’occasione.
Lunedì, 19 Novembre, all’alba. Via Aristomenous, Goudi. Spacchiamo la parete di vetro e mettiamo fuoco ad entrambe le auto della polizia. I danni alla proprietà del garage non è la nostra preoccupazione; ogni altra spia, proprietario di un garage dovrebbe pensarci due volte la prossima volta, prima di correre a riparare una macchina della polizia.
Ovunque, in qualsiasi momento, come piace ad ognuno: attacco ai maiali della polizia.
Due auto di pattuglia bruciate sono due auto di pattuglia di meno. Alle loro officine di riparazione, alle loro case, alle loro stazioni di polizia, sulla via del ritorno dal lavoro.
Non ci sarà mai alcuna tregua con i guardiani in uniforme del regime; con i “ragazzi” che scelgono di proteggere l’ordine pubblico per pochi euro. Nostro obiettivo saranno inoltre tutti coloro che collaborano con i poliziotti e le loro spie.
Per migliaia di ragioni, innumerevoli occasioni, molti incidenti…
Per i nostri compagni uccisi…
Per i giovani che hanno ricevuto proiettili perché non si sono fermati a qualche posto di blocco…
Per i pericolosi ed orgogliosi fuorilegge caduti morti nelle battaglie con i cani del regime…
Per tutti gli uomini e le donne i cui corpi sono stati crivellati di proiettili, per tutti coloro che sono stati ammanettati dietro la schiena sui sedili posteriori delle auto di pattuglia…
Per i miserabili del nostro mondo, che sono stati umiliati, torturati, picchiati nei dipartimenti di polizia, nelle carceri, sulle strade solitarie…
Per le prostitute che vengono violentate dalle fecce in divisa…
Per tutti gli uomini e le donne che sono pronti a fare il loro proprio salto in avanti, l’assalto vero il cielo.
Inviamo il nostro più caloroso abbraccio ai vagabondi di Salonicco (Thessaloniki), Babis Tsilianidis, Sokratis Tzifkas e Dimitris Dimtsiadis, che si sottopongono ad un altro processo, questa volta per il caso degli arresti nei quartieri di Tavros e Vyronas ad Atene. Fratelli, ci sentiamo come se fossimo gli autori del vostro ultimo testo (per quanto riguarda il rifiuto di partecipare al procedimento giudiziario e molto di più), e adottiamo ogni parola…
Vicino a tutti coloro che sono stati perseguiti o affrontano un processo in questo periodo.
GUERRA ALLA LORO DEMOCRAZIA
TUTTO PER TUTTO
PS.1 Un pugno sollevato per i compagni ad Agrinio che si sono scontrati con i poliziotti il giorno che l’Alba Dorata (Chrissi Avgi) abbia inaugurato un ufficio locale.
PS.2 “Parlano di popoli, parlano di masse, nessuno di loro è mai stato in grado di sentire la tensione, la passione, l’ascesa e la caduta di interi mondi in sole 24 ore dalla vita del rivoluzionario.”
Diamo l’addio a Chronis Missios (scrittore, ex-prigioniero politico nato il 1930 e morto il 20 Novembre 2012).
PS.3 Solo per la cronaca, questa azione particolarmente è stata completamente (e meticolosamente) nascosta da tutti i media tradizionali.
Cerchi di Trasgressori
Cellula del Vagabondaggio Rivoluzionario
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