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Amburgo: Piano d’azione per la manifestazione anticapitalista internazionale – Benvenuti all’inferno

Scopo della manifestazione

Con una grande manifestazione anticapitalista internazionale vorremmo offrire alle numerose persone che sono venute a protestare contro il summit G20 ad Amburgo una tribuna per le nostre diverse critiche sulle circostanze decisionali alla vigilia delle azioni dirette contro le infrastrutture del summit e del capitale. Quando i dirigenti dei governi più potenti e i più grandi guerrafondai arriveranno ad Amburgo, a St. Pauli, noi saremo già lì: nei nostri accampamenti, nei centri, nelle strade, nelle case, nei quartieri, in tutta la città. Il corteo pre-serale di giovedì sarà una prima forte espressione della nostra critica inconciliabile.

Dopo aver costruito e installato i nostri campi in città nei giorni precedenti, hanno avuto luogo il summit della solidarietà, i primi presidi e le prime azioni, e vediamo la manifestazione anticapitalista internazionale come il preludio alla «fase calda» delle azioni dirette e dei blocchi contro il summit G20. Vorremmo usare la manifestazione per invitare i/le nostr* compagn* internazionali e chi deve ancora arrivare ad Amburgo a venire presto in città e rendere visibile per la prima volta quante persone si oppongono in strada al summit di Amburgo e vedere l’enorme forza che possiamo esprimere tutt* insieme. Si tratta anche di cominciare a fare delle prove insieme, rivalutare le nostre aree di movimento e azione, di reagire in maniera indisciplinata e implacabile alla repressione che sta avendo luogo durante il summit, che sia sotto forma di precontrolli, presenza massiccia della polizia o di prevenire i cortei.

Controlli preliminari? Senza di noi!

Supponiamo che gli sbirri, come annunciato, effettueranno dei cosiddetti pre-controlli durante il summit e prima della manifestazione. Questo significa che cercheranno di perquisire le vostre borse e voi stessi alla ricerca di «oggetti pericolosi» e di «abbigliamento protettivo». Compresi per esempio protezioni, caschi ma anche collant etc. Questa pratica finora non era abituale ad Amburgo e vuole essere un tentativo di intimidazione e una dimostrazione di autorità. In altre città viene già considerata come normalità repressiva. Non vogliamo accettare controlli di questo tipo e gli resisteremo! Quindi non camminate per gruppi affinitari soltanto durante il corteo e le azioni, ma andateci a gruppi. Organizzatevi! Più grandi saranno i gruppi, più difficile sarà eseguire i controlli! Sospettiamo che i controlli verranno effettuati soprattutto nell’area intorno al nostro percorso. Aspettatevi dei controlli anche se arrivate con metrò da Reeperbahn etc. Restate saldi e non fatevi intimidire! Sostenete le persone che vengono controllate e bloccate i punti di controllo!

Raduno fulmineo

Per un bel calcio d’inizio a Fischmarkt St. Pauli dalle 16, abbiamo invitato diversi compagn* e attivist* da ogni parte del mondo a raccontarci delle loro lotte locali. Su un grande palco si esibiranno dei gruppi. Il raduno pre-corteo è una parte fissa e importante della nostra manifestazione. Qui trasmetteremo i nostri contenuti forte e con sicurezza, e speriamo di convincere chi magari non è ancora sicuro di partecipare al corteo a venire a Fischmarkt.

The Goldenen Zitronen, Neonschwarz, Johnny Mauser & Captain Gips suoneranno dal vivo sul palco a partire dalle 16 e accompagneranno il programma previsto con ulteriori sorprese. Ai margini del raduno ci saranno anche dei bar solidali con bibite e cibo. I concerti e gli interventi inizieranno puntuali alle 16!
Attivisti di diversi paesi presenteranno le loro lotte e l’auto-organizzazione, la repressione di stato, il sessismo e l’omofobia, il razzismo, l’antisemitismo e i vecchi e nuovi movimenti di estrema destra.
Siamo unit* nella lotta contro la condizione capitalista, che non vogliamo più sopportare.

Alle 18:30 il programma si trasferirà all’altoparlante e la manifestazione partirà a Hafenstrasse in Park Fiction.

La manifestazione

A partire dalle 19 il corteo comincerà a muoversi in Hafenstraße. Ci battiamo per formare una manifestazione ampia, rumorosa, variegata e solidale, che percorra il cammino previsto attraverso St. Pauli. Per un’espressione colorata, sarà presente un black bloc grande e organizzato che marcerà in testa al corteo. Renderemo visibile in città la nostra resistenza. Nel corteo ci saranno numerosi blocchi (compreso un blocco FLTI *) e molti altoparlanti. Facciamo appello alla creazione di gruppi affinitari per la manifestazione e i giorni a venire e a formare legami e organizzarsi il meglio possibile fra gruppi e blocchi. Soprattutto nella parte avanti del corte è indispensabile fare delle catene. Il nostro obiettivo è di portare a termine la manifestazione come previsto. Vogliamo camminare in corteo, vogliamo fare casino ed essere arrabbiati. Speriamo che la manifestazione sia un preludio militante unitario ai giorni di resistenza. Non ci lasceremo molestare dagli sbirri e vogliamo trovare un approccio collettivo alle persecuzioni che hanno in mente per noi. In questo senso vorremmo anche avere un atteggiamento responsabile nei confronti dello scopo espresso del corteo.

A questo punto vogliamo sottolineare una volta di più che vogliamo ritrovarci nelle strade con compagn* che abbiano la mente lucida e non avremo alcuna comprensione per il consumo di alcol e droga alla nostra manifestazione!

Se gli sbirri attaccano la manifestazione o gli individui, ci difenderemo saldamente e in maniera responsabile e cercheremo di portare avanti il corteo fin quando sarà ragionevole farlo.

Nell’eventualità di una precoce dispersione della manifestazione o nel caso la polizia non ci faccia uscire da Hafenstrasse, faremo appello a un flusso massiccio di persone nelle strade e nelle piazze del quartiere!

Piano B – Rivendichiamo St. Pauli

Non sarebbe la prima volta che la polizia dichiara St. Pauli e Schanzenviertel zona occupata e impedisce delle manifestazioni dichiarate. Ma ci ricordiamo anche chiaramente i potenti cortei per il gruppo di Lampedusa o le efficaci e incontrollabili proteste contro la cosiddetta “zona pericolosa”. Che sia con manifestazioni spontanee, raduni o feste «riprendiamoci la strada» – conquisteremo la « zona blu »!
Il corteo dovrebbe essere un preludio per tutti noi, che ci sia la possibilità di dare l’avvio ai prossimi giorni. Questo momento di self-empowerment collettivo – all’interno dello scenario di esclusione che la città e gli sbirri hanno cercato di creare per settimane – vogliamo che esiste anche in caso si debba ricorrere al Piano B. Ecco perché facciamo appello a restare uniti in caso di dispersione prematura della nostra manifestazione, a essere spontanei e imprevedibili e a muoversi in gruppi numerosi, rumorosi e visibili. Perché ci prendiamo le strade quando, come e dove vogliamo!

A chi ha bisogno di un rifugio, in caso un tale scenario si realizzi, per staccare, discutere e orientarsi, facciamo sapere che ci saranno diversi punti di informazione in tutta la città per tutta la durata del summit. Ma per favore rispettare il fatto che questi luoghi non devono diventare il punto di partenza di azioni, visto che dovrebbero essere dei rifugi sicuri per chi ne ha bisogno.

Spostatevi in gruppi numerosi o come manifestazione attraverso il quartiere e invitate tutt* a unirsi. Alla vigilia dei blocchi esploriamo St. Pauli con i/le nostr* amic* di tutto il mondo e mostriamo che siamo qui! Ci riprendiamo la città trovandoci insieme per strada, spietat* con le condizioni esistenti e desiderosi di una società solidale. Non ci possono fermare, né con degli sbirri di merda né con una «zona blu» priva di diritti fondamentali!

in inglese

Germania: Messaggio da parte del compagno incarcerato Thomas Meyer-Falk ai/lle manifestanti contro il Summit G20 di Amburgo

Per una società senza prigioni!

Solidarietà e saluti affettuosi dalla prigione! Quando i rappresentanti delle nazioni del G20 si incontrano ad Amburgo, anche l’élite delle compagnie carcerarie rappresentate da Merkel, Trump, Putin ed Erdogan si incontrano.

In questo stesso momento diverse decine di migliaia di prigionier* in Germania, Francia, UK e Turchia si trovano dietro le sbarre, come anche milioni negli USA, in Cina, Russia, Arabia Saudita etc!

E anche ad Amburgo proprio ora ci sono migliaia di persone nelle prigioni dell’apparentemente ‘libera’ città anseatica [il noome completo di Amburgo è Città libera e anseatica di Amburgo]. Per fare spazio ad altre ancora, è stato costruito un centro di detenzione che può contenere fino a 400 prigionieri in più. 100 giudici si sono portati volontari per regolarizzare gli arresti da parte della polizia durante il summit.

Chiunque attacchi il G20 attacca anche il complesso industriale carcerario. Un sistema basato sullo sfruttamento e l’oppressione. Un sistema in cui la polizia, la magistratura e l’economia lavorano mano nella mano. Un sistema che intimidisce ed elimina permanentemente le persone dal processo politico, ma che le ‘ricicla’ them economicamente.

A tutt* voi ad Amburgo, per delle ore e dei giorni attivi e combattivi!

Sinceri saluti dalla prigione di Friburgo

Thomas Meyer-Falk
(Prigioniero a lungo termine dal 1996)

via insurrectionnews

in inglese, portoghese, tedesco

Amburgo : Incendiate auto di ditta danese produttrice di letti e carretta di lusso

Amburgo, 9 maggio 2017

Martedì mattina presto abbiamo deciso di incendiare ad Altona una vettura dell’impresa “Dänische Bettenlager” e una carretta di lusso. Non è un attacco arbitrario. Mentre in pratica c’è già lo stato d’assedio e già da oggi gli sbirri trasformano la City in una roccaforte ben vigilata, noi esplorammo il resto della città e scegliemmo questo posto.

Dänische Bettenlager con la sua politica aziendale è esemplare per il capitalismo. Si suggerisce un’impostazione familiare e gentile mentre si vendono prodotti a prezzi stracciati provenienti dai paesi a salari bassi e che poi durano pochissimo senza poter comperare dei pezzi di ricambio. Un classico della società usa e getta a prezzi stracciati.

Siamo a 57 giorni al vertice 2017 di Amburgo. 57 giorni per provocare notti insonni alle forze dell’ordine già ora tanto sfiancate da dover lasciare alcune delle loro funzioni ai servizi di sicurezza privati.

Per un’estate calda

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attentato incendiario a parco vetture della “Deutsche See”

5 maggio 2017

Sull’attentato incendiario del 28 aprile 2017 al parco vetture della “Deutsche See” ad Amburgo.

– attaccare il G20 significa attaccare anche chi profitta della distruzione della fauna ittica a livello mondiale
– ad Amburgo si dice Tschüss alla Deutsche See

Il nostro pesce è benvenuto da voi in Europa, ma noi stessx dovremmo preferibilmente starcene alla larga
(Dichiarazione di un pescatore Senegalese)

Già negli anni ’80 l’Europa si spostava sui fondali di pesca del Sud, fabbriche galleggianti pescavano tutto lasciando poco o nulla ai pescatori locali. Sulle Coste dell’Africa Orientale come per esempio in Somalia molti pescatori lasciati senza pesce dalle flotte europee cambiarono mestiere e diventarono pirati.

Nel 2012 un quarto del pesce europeo fu pescato in acque internazionali ma anche in territorio sovrano dei paesi dell’Africa Occidentale come Guinea, Mauretania e Senegal. Dopo di che il governo senegalese aveva ritirato temporaneamente la licenza ai pescherecci UE, questi continuarono sotto altra bandiera o crearono delle joint ventures. Una sfilza di profughx dal Senegal sfacchinano oramai nelle piantagioni di pomodoro di Almeria – per i supermercati che nei congelatori offrono il pesce che viene dal loro mare.

Varie centinaia di milioni di persone dipendono dal pesce come alimento. Lo studio WWF “pesca eccessiva e denutrizione” prognostica che in un futuro prossimo milioni di persone in Senegal o in Indonesia non potranno più permettersi il pesce come alimento base.
Secondo l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, solo il 13% delle quantità mondiali di pesce sono grandi abbastanza per potersi ancora rigenerare. Non sono le restrizioni più severe bensì lo svuotamento degli oceani che dagli anni novanta provocano la stagnazione del reddito della pesca marittima.
L’acquacoltura convenzionale si distingue poco dall’allevamento intensivo come per es. praticata nell’allevamento del pollame. Gli allevamenti di gamberetti tra l’altro sulle coste Thailandesi e Vietnamite distruggono i biotopi delle rive coperte di boschi di mangrovia.

La Deutsche See con sede centrale a Bremerhafen è leader nazionale del settore. Solo il 20% del pesce consumato in Germania proviene dal Mare del Nord o dal Baltico. Il resto l’impresa lo prende da altri mari mondiali e a Bremerhafen gestisce la “manifattura ittica più moderna” d’Europa. 60.000 tonnellate di pesce sono “lavorate” ogni anno con un fatturato di 400 milioni di Euro. Il pesce costa caro. Gli indici come il Oslo Sefood Index sfondano ogni record. Da 20 siti i camion frigo da Bremerhafen sono inviati fino in Baviera per soddisfare la smania illimitata dex tedeschx di pesce fresco.

Ad Amburgo a pochi metri dalla “Deutsche See” c’è il ristorante del porto ittico, dove durante il vertice OSCE mangiarono i ministri degli esteri russi e americani. Durante il G20 vi saranno serviti i delegati.

– sputare nella zuppa di pesce al G20
-niente muro attorno all’Europa, refugees welcome

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Manifestazione spontanea con cocci

1° maggio 2017

Ieri 1° maggio abbiamo espresso con determinazione la nostra rabbia contro il fascismo dilagante in Turchia. Non accettiamo più il silenzio generale sulla situazione sempre peggiore in Turchia. Siamo in tempi dove a livello mondiale si conducono delle guerre brutali, aumenta la violenza patriarcale e fascista e si avvita la questione ecologica e sociale. Davanti a questo non continueremo a rimanere immobili per invece resistere attivamente. Per esprimere la nostra la rabbia contro le condizioni brutali, ieri con una manifestazione spontanea attraversavamo decisx Amburgo Wilhelmsburg attaccando anche diversi luoghi.

La scelta dei luoghi era determinata dall’analisi che anche qui i corresponsabili del fascismo in Turchia e della guerra nel Kurdistan vanno contrastati attivamente. Ecco perché l’attacco ai luoghi seguenti.
1) Vetri rotti a un chiosco che ha fatto pubblicità per un Evet (NdT Turco per “sì”) per il referendum in Turchia
2) Lo stesso a un commerciante di verdure che sostiene l’AKP e
3) Lo stesso anche a una filiale della Deutsche Bank.
Inoltre fu marcato un negozio che accelera attivamente la gentrificazione nel quartiere.

Colleghiamo la nostra azione necessariamente ad altre lotte che nella storia erano e sono dirette contro il sistema e il 1° maggio non è una scelta casuale.
(…) esattamente 40 anni fa, il 1° maggio 1977, i fascisti fecero fuoco sux manifestanti del 1* maggio in piazza Taksim ad Istanbul, assassinando 34 persone e ferendone 136. (…) È la stessa lotta che conduciamo oggi. (…) Vale anche per le lotte contro la gentrificazione in Turchia, visto che sono dirette non solo contro un singolo sintomo ma contro il sistema stesso. Ecco perché abbiamo deciso di richiamare l’attenzione anche sullo sviluppo urbano neoliberale (…).

Quest’azione era una valvola per la nostra rabbia e un mezzo per vendicare tutte le persone cadute in combattimento. Non finiremo mai di richiamare l’attenzione sulla situazione in Turchia e nel Kurdistan e chiediamo a tuttx di opporsi attivamente al fascismo.

La lotta per una società liberata e autoamministrata può essere condotta solo globalmente (…).
Ieri abbiamo attaccato dove non ve lo aspettavate e faremo lo stesso in occasione del vertice G20 quando con Erdogan vengono ad Amburgo altri guerrafondai misantropi. (…)

Il sistema capitalista ci attacca quotidianamente ma ci opporremo e contrattaccheremo. E lì dove meno ve lo aspettate!

Con rabbia e vendetta, fuoco e fiamme contro questo sistema!
Jin, Jiyan, Azadi!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e schiuma edile a Deutsche Bank

24 aprile 2017

La Deutsche Bank Sa con sede a Francoforte sul Meno è una delle maggiori banche universali del mondo e la più grande banca tedesca. Include numerosi servizi finanziari, tra l’altro gli affari con i crediti e le investimenti, ma è attiva sul mercato del capitale e, inoltre, delle assicurazioni (…). È presente in più di 70 paesi e dispone di quasi 100.000 impiegatx, tra cui circa 45.000 solo in Germania.
La DB profitta della distruzione ambientale, dello sfruttamento e della guerra.

La DAPL (Dakota Access Pipeline) è un oleodotto lungo 1.880 km negli USA quasi terminato. La costruzione della pipeline fu momentaneamente fermata nel dicembre del 2016. Trump sospese la decisione via decreto poiché ha delle azioni della ditta costruttrice dell’oleodotto. Nel North Dakota, USA, imperversa da mesi una lotta per l’acqua potabile, la protezione del clima e i luoghi sacri dei Standing Rock Sioux, poiché l’oleodotto – un mostro con una capacità di più di 55 milioni di l di petrolio al giorno –  dovrebbe essere costruito attraverso i loro luoghi sacri. Nel North Dakota negli ultimi due anni ci furono quasi 300 incidenti con degli oleodotti. Ovvio che i Sioux sono contrari al mega-progetto sui loro luoghi sacri che minaccia la loro acqua potabile. Uno dei più grandi campi di protesta chiamato Sacred Stones con circa 20.000 persone fu già sgomberato. La banca bavarese LB nel frattempo ha annunciato di voler disdire il finanziamento dell’oleodotto. Ma la DB continua a voler finanziare la pipeline. Vi è coinvolta con un credito di 100 milioni di dollari a Sunoco Logistics Partners L.P. e di 60 milioni di dollari a Energy Transfer Equity L.P. Inoltre la DB tiene il 3% di Energy Transfer Partners L.P. Due ditte che finanziano direttamente la DAPL e così la DB è responsabile per la distruzione dell’ambiente e la violazione di diritti contrattuali.

Diritto del lavoro
L’osservazione di temi come il diritto alla riunione, il diritto a trattative salariali collettive come anche l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione è esplicita solo da parte della DWS come associazione per l’amministrazione patrimoniale della DB. Solo che la DB non incita le imprese a salari minimi sufficienti per sopravvivere oppure ad introdurre un limite delle ore di lavoro.
Ripetute violazioni delle norme internazionali per il lavoro sono state rimproverate alle imprese Freeport-McMoRan, Wilmar, Gap, Hyundai Motor group e Wal-Mart come anche a Daewoo, HeidelbergCement, Inditex e Verizon. La DB intrattiene relazioni finanziarie con tutte queste imprese.

Riarmo
Mine terrestri e armi nucleari sono escluse solo parzialmente dall’amministrazione patrimoniale. Mancano completamente linee guida pubbliche per la gestione di finanziamenti e d’investimenti in sistemi d’armi controversi (biologici e chimici) e per i produttori, ma anche per l’esportazione d’armi convenzionali a regimi che violano i diritti dell’uomo. Come tante altre banche, la DB ha vincoli finanziari con produttori d’armi come Hanwha Corp., Leonardo, Airbus, Lockheed Martin, Rheinmetall e Rolls-Royce come anche BAE Systems, Boeing, Heckler & Koch, Krauss-Maffei Wegmann, Northrop Grumman, ThyssenKrupp. Queste imprese producono e commerciano con armi convenzionali e controverse (armi ABC, munizioni a dispersione e mine terrestri) e ne riforniscono in parte regimi che sono noti per violazioni dei diritti fondamentali dell’uomo. Anche se la DB dice di non investire nella produzione d’armi nucleari, questa esclusione non vale per tutti gli ambiti commerciali della banca e così sembra giustificare un sostegno finanziario trasversale ai produttori di armi nucleari.

Alimentari
Manca un nesso con i temi ambientali importanti come per esempio l’osservazione degli standard minimi nei prodotti e nel commercio con gli OGM oppure il rispetto del benessere animale nella produzione alimentare. La DB intrattiene rapporti finanziari con ditte come Bayer, Wilmar, Cargill, Soda Stream e anche Coca-Cola, Nestlé e Syngenta. Mentre Cargill, Coca-Cola e Nestlé, Syngenta e Soda Stream sono attivi nella produzione e nell’elaborazione alimentare e in questo contesto responsabili di violazioni dei diritti dell’uomo, sfruttamento di lavoratrix e distruzione ambientale, Bayer è tra l’altro responsabile per la produzione e il commercio di pesticidi tossici per l’uomo e la natura. Con il sostegno delle multinazionali alimentari e agrarie via procura di capitali, la DB è corresponsabile anche per queste pratiche commerciali dubbie.

Ecco solo alcune ragioni di tante per la nostra scelta della DB come obiettivo. Nella notte a lunedì 24 aprile abbiamo bloccato brevemente con la schiuma edile l’entrata della filiale DB ad Amburgo. Inoltre abbiamo marcato la banca con  sacchetti pieni di vernice e pece e con la scritta “No G20” su un vetro. Con quest’azione aderiamo al mese di azioni decentrali anti-G20 e non vediamo l’ora di vedere più azioni ancora in aprile e oltre. Inoltre vorremo ricordare di nuovo l’appello pubblicato il 05/12/2016 su linksunten per il Banken Smashing Contest G20. Tra l’altro ha già partecipato gente di Brema e Münster.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Neumünster/Amburgo, Germania: Attacco a obiettivi turco-fascisti

18 aprile 2017

Nella notte di martedì 17/18 aprile abbiamo attaccato contemporaneamente vari obiettivi a Neumünster e ad Amburgo che sostengono attivamente il fascismo turco.

Domenica si pubblicava il risultato del referendum sull’instaurazione di un sistema presidenziale. Il risultato del referendum con un “sì” spiana la strada a Erdogan per instaurare una dittatura fascista.

Dovrebbe essere chiaro a tuttx cosa vuole dire: la guerra contro ogni tipo d’opposizione si rafforzerà ancora, le galere – già strapiene – saranno ancora più piene e si tenterà d’eliminare ogni voce critica non ancora soffocata. Così Erdogan dopo la notizia sul risultato delle votazioni ha annunciato di voler reintrodurre prima possibile la pena di morte.

Non possiamo stare a guardare come in Turchia si diffonde il fascismo e perciò abbiamo deciso di attaccare attivamente degli obiettivi turco-fascisti. A Neumünster abbiamo attaccato l’associazione fascista ATF (Almanya Türk Federasyon). Abbiamo spaccato i vetri e buttato nella bettola una granata alla fuliggine. Inoltre abbiamo lasciato sulla parete dell’istituzione fascista in grandi lettere le parole “Na” (curdo per No) e “Hayir” (turco per No).

Inoltre – sempre a Neumünster – abbiamo incendiato l’auto della ditta “Oskabau” che in passato ha sponsorizzato le iniziative fasciste del partito MHP. Gomme bucate e graffiata un’altra auto della ditta “Malfix” che sponsorizza pure delle iniziative MHP.

Anche per richiamare l’attenzione sui legami con lo Stato turco nel contempo abbiamo attaccato una filiale della Deutsche Bank ad Amburgo spaccando le finestre della filiale e lasciando lo slogan “Guerra alla Guerra”. Così vogliamo richiamare l’attenzione sul fatto che i crediti della Deutsche Bank sono corresponsabili per la guerra sporca dello Stato turco in Kurdistan.

Queste azioni possono sembrare anche piccole, visto gli eventi in Turchia. Ma possono dare il segno che è possibile iniziare a difendersi. È ora che interveniamo attivamente e che non continuiamo a stare a guardare come continua a crescere il fascismo. La dittatura di Erdogan non rimarrà senza risposta! Non staremo a guardare senza fare nulla come il fascismo in Turchia continua ad avanzare. Sta a noi resistere e di presentare ora i conti ai porci. Deutsche Bank e le associazioni della Türk Federayson non sono le uniche corresponsabili del fascismo turco!

Solidarietà vuol dire resistenza – guerra al fascismo in ogni paese!
Invitiamo tutte le forze antifasciste ad attivarsi!

Era solo l’inizio….

Gruppi Antifascisti

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia, Germania: Vernice a Homuth+Partner e immobile di lusso

16 aprile 2017

Connewitz soffre da tanti anni d’affitti in rapido aumento, rivalutazione ed espulsione. Fino ad alcuni anni fa vi si poteva vivere comodamente. Gli affitti erano moderati e presi a carico dai jobcenter. Poi arrivarono gli aumenti dei canoni nel quadro degli affitti massimi, nessun aumento improvviso, ma esattamente il tetto che i jobcenter non dovevano più pagare. Seguirono ingiunzioni di cercarsi case meno care e chi non se ne andava doveva abitare con più gente e ristrettezze, per poter pagare il canone d’affitto. La composizione dex inquilinx è già cambiata e chi è rimastx strettx tra case di proprietà, auto di lusso e caserme degli sbirri deve temere spesso per il proprio futuro. È diventato  attraente vivere nell’ex quartiere autonomo. Investire qui promette ottimi profitti al settore immobiliare.

Questo meccanismo è stato innescato da imprese specializzate nella ristrutturazione in case di proprietà, nei risanamenti di lusso e, come affiliate al progettista Homuth+Partner architetti, nell’acquisto degli ultimi terreni non edificati.
Per contrastare la tendenza abbiamo marcato il socio del gruppo GC Homuth+Partner  in Prinz-Eugen-Straße 38 con la vernice. Lo stesso trattamento subiva l’immobile di lusso di ImmvestWolf in Kochstraße 115.

Con questo vogliamo  inviare un messaggio chiaro di solidarietà ax nostrx amicx e compas della Rigaer Strasse, dove già a lungo un progetto milionario del gruppo CG è oggetto della rabbia di chi vi abita.
Avviare le cose.

(…)

Non abbiamo bisogno dei vostri appartamenti cari!
(…) Mentre sempre più abitanti di lunga data del quartiere devono andarsene per il continuo aumento degli affitti, spuntano come i funghi gli attici di proprietà. Sono progetti che nessunx può permettersi, che attirano pseudo alternativi, yuppie e piccole famiglie con tanti soldi che stanno al margine superiore della classe media e nei tempi medi tentano di dissolvere la struttura sociale nel quartiere e anche di ridurre ogni resistenza politica.

“Chi compera qui, compera grane!”, ecco il messaggio chiaro e tondo di un quartiere ribelle!

Uniamoci e rompiamo l’assedio dell’isolamento. Organizziamo la resistenza contro questi progetti edili.
Rimaniamo tuttx!

Collegare i conflitti, portare le lotte di quartiere ad Amburgo al vertice G20. Il 7/8 luglio ad Amburgo e oltre…

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo, Germania: Solidarietà con i lavoratori e le lavoratrici di AGR-Clarin (Argentina)

Dopo il licenziamento dei lavoratori della tipografia del quotidiano AGR-Clarin, lo stabilimento è occupato da più di due mesi e i lavoratori sono in sciopero. La richiesta è quella di revocare i licenziamenti. Per il momento il padrone cerca di rompere lo sciopero facendo stampare l’edizione domenicale del giornale in Cile. Lo sciopero e l’occupazione hanno trovato un’enorme eco e molti comitati e sindacati sono solidari con i lavoratori e le lavoratrici in lotta..

Tutto questo accade mentre il governo di Macri attacca i diritti dei lavoratori nel contesto di una politica di austerità e cerca di piegare la resistenza di comitati e sindacati. Lo sciopero di AGR-Clarin fa parte della lotta massiccia per conservare i diritti dei lavoratori.

FAU-Amburgo
Comitato Lavoratori Liberi – Amburgo

in inglese, francese

Amburgo: Vernice a Scholz & Friends

6 aprile 2017

Nella notte al 06 aprile è stata ridipinta la facciata di Scholz & Friends. Non è arbitrio ma protesta contro il vertice G20 in luglio ad Amburgo. L’agenzia Scholz & Friends ha creato l’apposito logo. Con quest’azione vogliamo dimostrare che non attacchiamo solo il vertice ma anche tutte le ditte che partecipano e lo sostengono. E continuerà! Siamo solidali con le altre proteste anticapitaliste contro il G20 e non vediamo l’ora che ci siano delle azioni adesso, nel mese di azione, e dopo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiate auto della Securitas

5 aprile 2017

Visto che disprezziamo ogni tipo d’autorità, la notte scorsa abbiamo dato fuoco a un’auto della ditta della sicurezza “Securitas”. Le condizioni in cui ci muoviamo vogliono chiarirci giorno per giorno che sono loro, i politici, giudici, PM e le autorità, le merde di insegnanti, i controllori oppure, appunto, gli sbirri ed i loro cagnolini della Securitas a stare al sopra di noi e a controllare la nostra vita. Questa situazione è totalmente inaccettabile. Possiamo provvedere a noi stessx e capiamo benissimo che sono loro l’ostacolo per una vita emancipata. Poiché ci sono per difendere la libertà di chi domina. Non la libertà dex senza dominio.

Poiché la nostra forma di libertà fatta di solidarietà e di rispetto e di attenzione per il nostro ambiente che supera il pensiero capitalista sarebbe la loro fine. Il mondo anarchico sarebbe la loro perdita di potere e la morte del loro mondo.
Entro pochi mesi c’è il vertice del dominio ad Amburgo.
C’è tanto da fare.

Fate attenzione a voi stessx. Ci vediamo per strada.
Fuoco a chi mantiene in piedi il potere. Fuoco ai G20 e al loro sistema.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attentati incendiari ad auto private

31 marzo 2017

Fuoco e vernice ai ricconi di Amburgo Axel Schröder (MPC) e Jürgen Grossmann (exRWE).

“Chi dovrà pagare tanto, chi ha ordinato tanto, chi ha tanti dindi dindi, chi ha tanti soldi?”
Abbiamo fatto una puntatina presso due ville con vista sull’Elba, dove conviene distruggere l’una o l’altra proprietà, fare dei colpi criminali o marcare quel che più tardi in buona vecchia tradizione socialista dovrebbe essere messo a disposizione ax bisognosx come luogo di riposo.

Le più recenti ricerche sulla distribuzione della povertà e della ricchezza in Germania parlano chiaro. L’associazione per il benessere paritetico considera che 17 milioni di persone sarebbero minacciate di povertà, 335’000 sono senza abitazione, 39’000 vivono per strada (2000 ad Amburgo). Nel 2015 furono ordinati 330’000 tagli della corrente (ad Amburgo 11’000) e 44’000 tagli del gas.

Riassumendo in modo pregnante, il rapporto conclude che in media una persona povera vive 10 anni in meno di una benestante. Secondo il rapporto del governo federale sulla povertà e sulla ricchezza, il 10% dei focolari più ricchi possiede più del 50% del patrimonio netto della Germania. L’istituto tedesco per l’economia parte addirittura dal 60%. La metà più bassa dei focolari non arriva all’1% del patrimonio.

In una città che quale in un batter d’occhio condona 550 milioni di € di tasse all’armatore Kortüm, e che presto tirerà dalle tasche dei contribuenti 16 miliardi di € per il disbrigo della banca che in passato era la più grande del mondo per il finanziamento navale, la HSH Nordbank, quest’inverno ax senzatetto soffiava in faccia un vento particolarmente crudele.

Per l’ennesima volta, l’associazione turistica Amburgo presentava l’accattonaggio come peso insostenibile per la gente di Amburgo e i/le turistx, chiedendo di scacciare le “bande d’accattonx” dal centro città. Il  capo distrettuale Mitte e tenente colonnello dell’esercito federale Drossmann ordina ai suoi sbirri di svegliare alle 6:30 e scacciare chi dorme davanti ai supermercati di Amburgo.

Quest’inverno, l’amministrazione sociale per il programma d’emergenza invernale distingueva tra senzatetto “volontari” e “involontari”. Lx senzatetto “volontarx” con presunti indirizzi stabili in Bulgaria e Romania, dopo una “consulenza di prospettiva” furono costrettx a pernottare in un locale riscaldato, lasciare Amburgo oppure dormire all’addiaccio per poi farsi svegliare dagli sbirri di Drossmann.

Questi problemi sono sconosciuti alle famiglie Axel Schröder (Falkensteiner Ufer 20, 28, 28a e 32!) e Jürgen Grossmann (Elbschaussee 189). Grossmann negli ultimi anni ha perso un mucchio di soldi ma possiede tuttora 150 milioni. Come capo di RWE era un irriducibile sostenitore dell’energia nucleare e responsabile per i tagli di corrente dex clienti di RWE. Attualmente, il capo dell’acciaieria Georgsmarienhütte si sta costruendo una villa da 10 milioni vicino a un attracco sull’Elba. Come hobby si permette il ristorante di lusso “La Vie” ad Osnabrück. La sua villa l’abbiamo sporcata con un bel po’ di vernice. Axel Schröder senior e junior dirigono gli affari di Münchsmeyer Petersen Capital. Davanti alle case dei Schröder abbiamo bruciato alcune macchine di lusso.

Proponiamo di utilizzare il tempo selvaggio del vertice G20 per visite a domicilio presso lx più di 40’000 milionarx di Amburgo e di considerarlo nei piani d’azione.

Ad Amburgo ai ricconi si dice Tschüss
31 marzo e 2 aprile 2017

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attentato incendiario a parco vetture di polizia

27 marzo 2017

In estate siamo rimastx senza parola, davvero, quasi non uscimmo dall’iperventilazione. A lungo ci occupammo della domanda: quale idiota totale ha deciso di organizzare un vertice dei maggiori Stati industriali nei padiglioni della fiera di Amburgo, cioè nel cuore di un quartiere alternativo di sinistra?

In dicembre, il “segreto” poteva essere svelato. Olaf Scholz personalmente aveva dato il suo consenso alla cancelliera federale. I motivi sono ovvi: Amburgo, la porta sul mondo, deve reggere un tale vertice. Dopo il pasticcio della candidatura per le olimpiadi, ecco il vertice.

Cosa sarà capace di reggere Amburgo lo sapremo tra circa due mesi (storie dei vertici: Genova, Praga, Seattle, Göteborg, Heiligendamm …). Perciò non potevamo fare a meno di infiammare i giorni bollenti prima del vertice. Ecco perché nelle prime ore del mattino del 26 marzo abbiamo attaccato la caserma degli sbirri nella Grundstrasse ad Amburgo e incendiato i furgoni parcheggiati nel cortile.

Il nostro obiettivo era scelto con cura, la macchina della repressione lavora già a pieno ritmo alla criminalizzazione della resistenza. Per coloro che vogliono esprimere la loro protesta contro il vertice sono già pronte le galere: nel preventivo Holstenglacis e nel penale Billwerder fanno posto per prigionierx. Ad Amburgo nella Schlachthofstrasse un ex-supermercato è ristrutturato a punto di raccolta per prigionierx e ufficio giudiziario esterno e anche a Hahnoefersand sono messi a disposizione 100 posti per togliere dalla strada “i disturbatori”.

Cosa vuole dire vivere in uno stato d’assedio ci è ripetutamente evidenziato. Una volta sono le zone di pericolosità che vanno istallate per portare il quartiere di nuovo sotto il controllo del dominio, poi gli attacchi alle feste di strada per chiarire chi nel luogo ha voce in capitolo. Per ultimo con la Hafenstrasse è stata messa sotto sospetto generale un’intera strada, disposti dei controlli razzisti e la strada osservata per 24 ore.

Ma quel che succederà qui ad Amburgo tra tre mesi sarà peggio di tutto quanto. Già in dicembre schierarono gran parte della macchina della repressione. Una settimana prima del vertice OCSE dominava lo stato d’emergenza, e non solo nei padiglioni della fiera ma in tutto il quartiere. Doveva crearsi l’impressione che con le unità di polizia super equipaggiate ogni protesta e resistenza può essere fermata sul nascere. Furono istallate chiuse per persone, schierati i cannoni ad acqua e gli elicotteri giravano giorno e notte. La stampa si sperticava con i superlativi e le immagini d’agenti di sicurezza super dotati.

Questo schieramento è parte della lotta controinsurrezionale ed è inserita nell’architettura della sicurezza dell’Europa. I potenti si preparano a un futuro di lotte interne in Europa. Lo sfruttamento interno e conseguenti insurrezioni come in Grecia o per ultimo in Francia faranno sempre di più parte del quadro quotidiano. L’apparato si arma esattamente contro questo: poter soffocare questo ribellarsi dall’inizio poter coprire la gente con una immediata repressione. Alla gente in questa società capitalista viene suggerito uno scenario del terrore come giustificazione del riarmo quotidiano. Un scenario che negli ultimi anni gran parte della gente ha assorbito con gratitudine.

I dibattiti sulla diffusione della sorveglianza video e della raccolta dati non dovrebbero, più, solo annunciare una maggiore sicurezza ma dare la sensazione di mantenere sempre e dappertutto il controllo.

Le unità speciali come BFE, MEK e SEK servono per terrorizzare sfoggiando la loro potenza. Sostenuti d’attrezzatura tecnica sono il baluardo degli interessi del potere e delle strutture di sfruttamento di questa società tendente al capitalismo.

Una società che non può non isolarsi per sopravvivere. Una società che riarma le proprie frontiere esterne e che continua ad estendere l’agenzia per la protezione delle frontiere Frontex, appositamente creata. Alla gente diventa sempre più difficile arrivare in Europa e sempre di più annegheranno nel Mediterraneo durante i loro tentativi di fuga.

Esattamente per questo abbiamo attaccato la polizia, visto che questa perfida macchina è il potere esecutivo immediato. Sono il collante che mantiene insieme la bottega. Ognunx, dall’ultimo sbirretto da volante fino allo sbirro che incendia la gente legata a un materasso, adempie una funzione. Se diciamo di voler rovesciare questo sistema, ci troveremo di fronte esattamente questa gente. Esattamente questx sgherrx ci sbarreranno la strada se in estate inizieremo l’attacco ai padiglioni della fiera e alla loro infrastruttura. Per quel che sono, cioè difensori reali e non simbolici dell’ordine dominante, dobbiamo attaccarli anche noi con la massima durezza. Ognunx che difende l’ordine imperante è corresponsabile per il sistema di sfruttamento capitalista di questo mondo e perciò deve arrangiarsi anche con le conseguenze.

Vale da sempre: lx sfruttatx di questo mondo odiano la polizia.
Saluti solidali alla Hafenstrasse: non fatevi terrorizzare dagli sbirri!

Amburgo dice Tschüss!
Amburgo, 26/03/2017

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiate auto della polizia

17 marzo 2017

Ad Amburgo si dice tschüss – anche alle auto di polizia.

Il 17 marzo ad Amburgo abbiamo dato fuoco a due auto della Polizia. In Schmarjestraße, vicinissimo al domicilio del sindaco Olaf Scholz  bruciava l’auto delle sue guardie. In Hindenburgstraße, davanti all’ufficio del sindacato di polizia (GdP) e direttamente sotto il naso del presidio di polizia bruciava un furgone del GdP.

Il GdP e il suo direttore regionale Kirsch dopo gli scontri del 21 dicembre 2013 minacciavano ad Amburgo: “La prossima volta spariamo a palla!” Simile la minaccia di una escalation ad Amburgo da parte della federazione degli agenti della criminale tedesca, con riferimento alle lotte a Genova e l’assassinio di Carlo Giuliani. Come per chiarire in tempo che in caso di una perdita del controllo durante il G20 non sarebbero da escludere dex manifestanti mortx. Per questo sistema le vittime quotidiane degli sbirri sono solo un danno collaterale necessario.

Il GdP e il sindacato tedesco di polizia sono il braccio politico degli sbirri. Insistono per un inasprimento delle pene per es. nel caso di attacchi “violenti” agli sbirri. Così, il § 114 prevede che gli attacchi sono maggiormente e più facilmente punibili e solo con pene detentive. Anche senza lesioni. E se l’attaccante porta un utensile senza usarlo o intenzione di usarlo, è un’aggravante. Il paragrafo finora vigente era stato inasprito solo nel 2011. Ma al contrario delle cifre presentate al pubblico, negli ultimi anni gli attacchi ad agenti di polizia sono diminuiti. Addirittura gli esperti in giurisprudenza penale dicono che in Germania le lesioni gravi e le prolungate assenze dal servizio sono piuttosto rare. Purtroppo! È piuttosto evidente per chi funzionano le loro leggi.

Ora il GdP ha una vettura di meno per portare il caffè agli sbirri durante il vertice. E c’è pure un furgone di meno che può ostacolare noi e lx altrx o che controlla i nostri spazi vitali. Può sembrare poca cosa ma può essere riprodotto da chiunque sia determinato a farlo. Attacchiamo quel che ci opprime. Non c’è di che attendere.

Ricordiamo Ian Tomlinson che in aprile del 2009 durante il vertice G20 moriva d’infarto dopo essere stato ripetutamente atterrato e pestato dagli sbirri che tralasciarono ogni tentativo di rianimazione.

Ricordiamo Carlo Giuliani che nel 2001 durante il vertice G7 fu ucciso a spari dagli sbirri. E tuttx senza nome che nel conflitto quotidiano con queste condizioni furono assassinatx dagli sbirri.

Prima del vertice, durante il vertice, dopo il vertice: contro lo Stato, il capitalismo ed ogni autorità!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a European Stability Initiative (ESI)

17 marzo 2017

Happy birthday, criminali dal colletto bianco! L’isolamento inizia qui! ESI – Trumps con maschera umana – la mano destra di Erdogan nel bel mezzo del video di Kreuzberg. Cosa porta un ex banchiere della banca mondiale, una manager di portali booking per alberghi e un creatore di software ad unirsi in una vecchia abitazione a Kreuzberg? Esatto, vogliono dirigere e fermare lx profughx – e fare dei soldi sulla loro pelle.

La European Stability Initiative (ESI) si presenta umana, progressista e scientifica, con i piedi per terra, ma deve pagare per una delle più grosse porcate degli ultimi anni:  il deal dell’UE con Erdogan. Il concetto viene dalla ESI. Orgoglioso, l’auto-eletto Think-Thank fa pubblicità in questo senso con i numeri delle persone che non avrebbero iniziato “la traversata micidiale” dell’Egeo. I consulenti dell’isolamento tacciono però il prezzo pagato per chiudere una delle ultime rotte di fuga verso l’Europa: da un lato il finanziamento del regime Erdogan, dall’altro il fermo di decine di migliaia di profughx sirianx in Turchia: bombardatx, perseguitatx e arenatx. Sotto la bandiera dell’umanità, un’infinita miseria fu semplicemente spostata oltre confine. Trump lo dice con altre parole: “Faremo costruire il muro dagli altri. E lo pagheranno.” La persecuzione e l’assassinio di curdx e persone che s’oppongono fu favorito e legittimato con questo deal. La scia di sangue di Erdogan inizia in Europa perché la UE con questo deal per convincerlo a fare da guardaportone di un Europa aperta gli ha dato carta bianca. Ad occhi aperti fu decisa un’autorizzazione e un finanziamento alla guerra civile. Inizio del tutto, qui a Kreuzberg.

E non basta: anche per la rotta di fuga che attraversa la Libia, WESI con il “Malta-Plan” ha già presentato un concetto similmente disumano, proponendo campi di raccolta e una “espulsione veloce” per chiudere anche questa via. Con questo, ESI accetta morte e miseria per migliaia di persone in fuga.”

L’azione dex attivistx era parte della mobilitazione internazionale contro il congresso federale di AfD a Colonia in aprile come anche contro il G20 ad Amburgo del mese di luglio.

Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/206963
(…)
Fonte: https://linksunten.indymedia.org/de/node/207293

Traduzione dal tedesco mc, CH

Lipsia: Fuoco a cantiere e ruspa

5 e 16 marzo 2017

Nella notte del 4/5 marzo abbiamo bruciato due ruspe che avrebbero dovuto costruire un parcheggio in un piccolo parchetto in Karl-Heine-Straße. Nella notte dal 16 al 17 marzo abbiamo provocato un incendio maggiore in un edificio in via di costruzione nel porto di Lindau.

Abbiamo sentito dire abbastanza spesso che la gentrificazione sarebbe un processo complesso, praticamente al di fuori dalla nostra portata. Non consideriamo questo come ragione per tenercene fuori – giacché non conta cosa facciamo, tanto vale fare quel che ci diverte di più. Vale a dire struggere la proprietà di gente che vuole farsi una fortuna con la valorizzazione dei quartieri.

Il capitale si è veramente scatenato sul mercato della casa a Lipsia e la festa non sembra affatto finita. Continua la possibilità di partecipare, anche con un portamonete striminzito: poiché gli ordigni incendiari non costano poi così tanto e le pietre sono addirittura gratis!

L’assedio degli sbirri alla città di questo fine settimana è schifoso, lo Stato di polizia lascia salutare. Anche la vigilanza rafforzata non poteva impedire questo ed altri attacchi ai nazi, agli sbirri e alla città pulita. Il nostro odio è più grande di ogni spiegamento sbirresco.

Saluti solidali a chi subisce la repressione!
Abbasso lo Stato – attaccare il G20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

in portoghese

Monaco: Incendiata ruspa della Schenk Company

10 marzo 2017

Abbiamo utilizzato la notte passata per esprimere la nostra rabbia contro la crescente rivalutazione ed espulsione nel nostro ambiente. Ecco il perché del sabotaggio dei lavori a Eschersheim dando alle fiamme una ruspa. Il terreno appartiene alla Schenk&Company specializzata nella vendita di immobili di lusso di proprietà.

Come se in questa città non ci fossero già abbastanza abitazioni ad alto prezzo. Come se in questa città non ci fosse un problema massiccio per trovare delle abitazioni abbordabili. Mentre spuntano interi quartieri con delle “gated communitys” di “ricchi”, gli affitti nelle case dei “poveri” aumentano continuamente.

La mancanza d’abitazioni non si risolve con la costruzione di case abbordabili. Non stupisce che nel capitalismo le ditte ricercano il massimo profitto ma a Francoforte, inoltre, è fallimentare anche ogni pianificazione urbana. Mentre il settore di competenza non si stanca a sottolineare che ogni progetto dovrebbe osservare una quota di abitazioni sociali, la città nel contempo vende del terreno edificabile alle ditte specializzate in immobili di lusso. Questo nel senso della concentrazione dei quartieri, per sfruttarne lo spazio ristretto. Ma quel che ne risulta è il rincaro di interi quartieri e l’allontanamento di cd punti focali sociali nelle periferie per garantire ai ben paganti un “buon vivere”. Così si creano i conflitti futuri. Con le parole della Schenk&Company:
“Focalizziamo l’attività mediatrice su delle città scelte. La ragione è che vediamo un nesso tra immobili premium, regione, spazio urbano e potenziale culturale.”

Anche noi vediamo questo potenziale. Benvenutx nello spazio urbano, qui, dove la gente sopporta tutto e di più.
Consideriamo quest’azione nel contesto della lotta comune contro l’espulsione e la ristrutturazione. Le nostre lotte locali sono punto di partenza e di cristallizzazione e con il vertice G20 ad Amburgo abbiamo la possibilità di dare un’espressione comune alle nostre lotte. Come scrivono i gruppi autonomi:
“Ma uno scontro militante non finisce ad Amburgo bensì è parte di una lotta permanente. Per noi non è determinante quanto intenso sia lo scontro di strada durante il vertice, bensì di incontrarci ancora e di riunirci a livello transnazionale per approfondire i contatti e, forse, per trovare anche un ritmo comune (…). Il vissuto comune in parte è seguito da idee e modi di vedere comuni, si creano delle amicizie e delle relazioni solidali. Amburgo in luglio sarà un altro momento per approfondire queste relazioni e per annodarne di nuove.”

Aderiamo a questo e diciamo che il vero scontro militante inizia solo dopo il vertice. A Francoforte abbiamo fatto quest’esperienza, facciamo sì, insieme, che il G20 non rimanga un evento isolato ma che diventi parte di un’esperienza collettiva che a sua volta diventi parte dei nostri quotidiani processi rivoluzionari.

Nell’azione abbiamo seguito una guida per la costruzione di un innesco che volentieri raccomandiamo alla lettura:  https://linksunten.indymedia.org/en/node/205560
Salutiamo tuttx lx combattenti vicinx e lontanx, chi ha difeso Effy 29 a Berlino, e la demo inter-quartiere a Berlino.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vetri rotti a filiale Allianz

5 marzo 2017

Attraverso la caliginosa notte di Berlino splende la pallida luce del suo monumento. Sulle alture della Treptower risplende la scritta che moltx conoscono anche per le ingiunzioni mensili al pagamento. L’assicuratore della vostra fiducia, Allianz. Nelle ultime notti abbiamo provocato degli spifferi d’aria in alcuni posti della città, attenuandone un po’ la luminosità.

La Allianz è un’assicuratrice attiva in tutti gli ambiti della società capitalista. L’impresa fa i suoi profitti speculando sulle paure e sul desiderio della gente di una sicurezza fittizia.
Calcola in ogni momento con quale potenziale di reddito è da considerare l’individuo, per trarne il massimo profitto.
Ma è solo una piccola parte della macchina da soldi Allianz. La gentile assicuratrice della porta accanto è una delle più grandi imprese del mondo. Nel suo portfolio dello sfruttamento mondiale ci sono assicurazioni a gruppi d’imprese come anche a progetti di costruzione, l’investimento immobiliare, la speculazione con uno dei più grossi fondi pensione del mondo e anzitutto l’investimento ad alto rischio.
La filiale Pimco è esattamente il ramo specializzato nel  Highriskinvestment e i prestiti di Stato. Il suo volume d’affari è di 1.870 miliardi, uguale circa 8 volte il prodotto interno lordo della Grecia. Con questa somma enorme può, contrattando, gettare nel baratro quasi intere economie di Stato.
Cosa che ha fatto.

Quando la crisi in Grecia peggiorava, vendeva gran parte dei suoi prestiti di Stato grechi. Il corso per prestiti grechi tracollò. Per poi alzare la pressione, Pimco prese pubblicamente posizione e richiedeva l’intervento della BCE, il che peggiorava considerevolmente la situazione e portava all’imposizione di misure strutturali ordinate negli anni seguenti dalla Troika allo Stato greco.
Pimco, tanto per arrotondare, in veste da consulente era corresponsabile del fatto che Standard & Poor classificava il paese a status spazzatura, portando il paese all’orlo del crollo. Migliaia persero le loro basi di vita e la disoccupazione giovanile saliva al 40%.
Il vero obiettivo di Pimco si rivelava nel 2015, quando l’agenzia Bloomberg informava che l’impresa, dopo la BCE, teneva la maggioranza dei prestiti dello Stato Greco, essendo così il secondo reggente economico dell’economia Greca.
Con l’inasprimento della crisi, Pimco si è creata un prodotto ad alto rischio tutto suo che promette una rendita alta quando la Grecia può, man mano, di nuovo rialzarsi, vale a dire quando il clima d’investimento diventerà migliore.

Ma Pimco è solo una delle imprese che profittano della crisi. La sistematicità della BCE e del gruppo Euro, Germania in primis, nel buttare la Grecia nella dipendenza dai prestiti e così provocare una dipendenza economica quasi totale, porta i suoi frutti. Ditte come Siemens, Fraport e  Cosco si sono assicurati i pezzi migliori della privatizzazione coatta.
Più dettagli sono disponibili in una rivendicazione di un attacco contro COSCO in settembre su chronik.

E questo gigantesco saccheggio degli oppressori continua. La Grecia è come sotto un dominio coloniale della UE, anche le pur minime decisioni interne al governo devono essere accordate con la Troika, con neanche l’ombra di un governo indipendente. Il governo preteso liberale di sinistra di Syriza fa la figura di un gruppo di marionette della BCE e delle tensioni imperialiste della UE. E dal principio hanno preso per il culo la gente.

Grandi parti del movimento della sinistra radicale hanno riposto le proprie speranze in una soluzione parlamentare, ma sono state assoggettate, come molte altre volte nella storia, alle menzogne e con questo hanno tradito gli sviluppi positivi della rivolta del 2008 anche per gli anni a seguire.
Generalmente la Grecia è simbolo dello sfruttamento interno delle zone centrali del capitalismo. Lo sfruttamento imperialista non si svolge più solo in combinazione con le attività belliche e ben lontano dal centro. La creazione tedesca di una zona speciale economica e politica in Grecia, la riduzione di tutti i meccanismi d’assicurazione sociale, la totale dipendenza finanziaria dalla UE e dal FMI, la privatizzazione di tutti i beni pubblici in favore alle imprese tedesche e un massiccio attacco alla classe lavoratrice e alle strutture combattenti, vale a dire ax anarchicx o alla rete antiautoritaria in generale, sono frammenti del nuovo sfruttamento interno europeo e mondiale.

Ad Amburgo d’estate si riuniranno i responsabili di quest’ordine mondiale per celebrare in pubblico la propria coesione e una fluida continuità del loro nauseabondo sistema di sfruttamento.
Non lo permetteremo. Dobbiamo portare la nostra lotta quotidiana sull’Elba. Che sia in Germania, nelle piazze greche e le strade in Turchia, in Francia contro la legge sul lavoro oppure la repressione dex nostrx compas in Spagna.

Chiariremo che non siamo isolatx ma che lottiamo insieme contro lo sfruttamento e l’oppressione. Dobbiamo pensare dall’inizio le nostre lotte come unite, riferirci reciprocamente ed insieme affrontare il nemico.

Solo se ci consideriamo classe combattente solidale e mondiale possiamo sviluppare la forza contundente capace a contrastare il capitalismo.
Dobbiamo superare la nostra impotenza e solitudine e guardare in faccia la realtà. La mascherata degli aguzzini in una Amburgo tanto “placida” deve essere attaccata. Ad ogni persona che non ha ancora perso completamente la testa deve essere chiaro che i G20 sono i responsabili della sofferenza e morte nel mondo. La protesta deve farsi variegata e la nostra forza diventare unita. Ci dobbiamo considerare degli individui combattenti ma, nella discussione e nell’azione, trovare le cose che abbiamo in comune. Dobbiamo unirci nella lotta di strada e lottare con ogni mezzo.

Ecco il gruppo greco “Lotta Rivoluzionaria”:
“Una discussione e un accordo su una piattaforma rivoluzionaria è una delle premesse di base per la creazione di un movimento rivoluzionario anticapitalista e come Lotta Rivoluzionaria ci auguriamo l’inizio di un dialogo produttivo in materia. È necessario che una rivoluzione superi i confini nazionali. È irrealistico pensare che una rivoluzione possa sopravvivere se permane all’interno dei confini di un piccolo paese come la Grecia. Tuttavia, in Grecia si può iniziare con la distruzione dell’eurozona e dell’Unione Europea, iniziare con l’eliminazione del capitalismo e dello Stato. Incitiamo a realizzare, qui in Grecia, l’inizio di una rivoluzione internazionale.”

Abbiamo la chance di unirci ancora di più tramite il G20, di connetterci a livello internazionale e di dare a chi combatte un nesso con la quotidianità. L’esperienza che facciamo ad Amburgo, lx compas con cui combattiamo insieme, le lotte alle quali ci riferiamo e i mezzi che impieghiamo determineranno le nostre lotte negli prossimi anni.

In questo senso incitiamo tuttx a venire all’Elba l’estate prossima e di regalare ai signori di questa Terra un ricevimento di fuoco, ma anche, in ogni caso e oltre questo, a continuare le lotte collegate tra di loro e in riferimento reciproco con la stessa intensità anche in questa convergenza estiva delle lotte.

La nostra solidarietà a Pola Roupa e Konstatina Athanasopoulo che come membri di “Lotta Rivoluzionaria” sono state arrestate il 5 novembre dagli sbirri.

Attaccare il G20.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Incendiata cassetta degli interruttori su ponte pedaggio dell’autostrada

03 marzo 2017

Sabotaggio di fuoco al ponte pedaggio sulla A261 vicino ad Amburgo
Chi gira sull’autostrada forse li ha già visti: ponti pedaggio – sempre di più. Ma che fanno? La loro funzione? Equipaggiate di telecamere digitali automatiche agli infrarossi e direzionate su tutte le corsie, registrano la targa di ogni vettura che passa sotto uno dei circa 300 ponti. Le vetture sono automaticamente misurate ed assortite, e poi sono schedati solo i camion per il raffronto con una banca dati. Perlomeno secondo le dichiarazioni ufficiali…

In Germania Toll Collect è responsabile dell’ampliamento di questa tecnica. Dietro si nascondono gruppi come Siemens, Daimler e Vinci – noti attori nel settore delle armi e dell’ampliamento di diverse strutture di dominio, che vanno dalla centrale nucleare all’aeroporto.

“Le ditte e le istituzioni che partecipano allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie sono un fattore determinante per la salvaguardia dell’ordine sociale e una colonna dell’architettura della sicurezza che mantiene in piedi gli attuali rapporti di potere. Ci sono migliaia di profittatori che con il loro costante sviluppo tecnologico si rivelano nemici della libertà. Sono attaccabili.” (dallo scritto di un gruppo di Berlino che nel 2016 ha sabotato un traliccio radio degli sbirri)

Il ponte pedaggio serve alla registrazione massiccia ed automatica. Del tutto nuovo non è. Gli sbirri lo possono già eseguire in alcuni luoghi di otto paesi federali (Baden-Württemberg, Baviera, Brandenburgo, Brema, Amburgo, Assia, Mecklenburg-Vorpommern, Sassonia Bassa e Rheinland-Pfalz) dove esistono sia la tecnica e sia le apposite leggi. Sono istallazioni mobili e stazionarie.

Finora non sono autorizzate le schedature perenni delle targhe registrate, salvo “solo” di pregiudicatx/sospettx. In Baviera per esempio si registrano 8 milioni di targhe con due siti fissi e tre installazioni mobili, per raffrontarle con le liste delle persone ricercate.

Pensiamo che sia solo questione di tempo prima che la richiesta – per esempio delle polizie criminali dei Länder – venga accolta e i dati rilevati con i ponti pedaggio siano utilizzati per registrare e poi salvare sempre e ogni cosa. Il pedaggio per le auto, la ricerca di criminali e di terroristx… il potenziale di questa tecnica deve essere sfruttato. Il sogno degli ideologi dell’architettura della sicurezza: una registrazione totale di tutti i movimenti, ora anche su autostrada.

Visto gli sviluppi sociali – vedi la voce ‘pressione verso destra’ – e l’inasprimento delle condizioni locali che ci dobbiamo aspettare, è un idea sgradevole. La libertà di movimento – cioè potersi  muovere incontrollatx dove si sceglie di andare – è ristretta su di un ulteriore terreno e con questo è un passo in avanti nel controllo della società.

Il dominio non si trova solo nei palazzi. È molto più stratificato e l’incontriamo ovunque dove circolano le persone. La società moderna è caratterizzata da infiniti meccanismi di controllo e (auto-)vigilanza in parte interiorizzati stabilizzanti il dominio.

Vi dipendono il funzionamento del sistema capitalista dominante come anche dei ritmi comandati dai computer, l’essere continuamente in rete digitale, la produzione e il trasbordo delle merci just-in-time. Perciò la tecnica di vigilanza come i ponti pedaggio li consideriamo parte dell’infrastruttura che serve al funzionamento più indisturbato possibile di questo sistema.

Negli ultimi anni, vari gruppi “vulcano” hanno sabotato dei nodi dell’infrastruttura in vari punti. Nei loro comunicati parlano della struttura in rete del dominio – e della sua vulnerabilità. Siamo d’accordo con quest’analisi e colpendo un ulteriore punto diamo il nostro contributo alla lotta per una società libera dal dominio.

Per questo abbiamo scassato una cassetta degli interruttori di un ponte pedaggio sull’autostrada A261 e incendiato il suo interno.
Nel nostro caso le cassette erano chiuse con due pesanti lucchetti. Si trovano normalmente al margine della corsia vicino al ponte pedaggio. In altri posti invece si trovano piccole casette di metallo con una massiccia porta d’acciaio. Le cassette erano piene di tecnica cablata.

Le telecamere faro agli infrarossi che si trovano in cima al traliccio del ponte pedaggio della corsia a destra sono direzionate sulle cassette. È possibile salirvi in arrampicata per neutralizzarle prima dell’inizio “dei lavori”.

Abbiamo fatto attenzione affinché il fuoco non provochi una fiammata per non spaventare chi viaggia sull’autostrada. Anche per questo abbiamo evitato di scegliere un ponte pedaggio giusto dopo una curva affinché il fuoco vicino all’autostrada sia visibile già da lontano.

Quest’estate c’è il vertice G20. Questo evento delle principali nazioni industriali rappresenta il mondo dello sfruttamento, del colonialismo, della vigilanza e del controllo e può offrire un punto di cristallizzazione alla nostra resistenza. Accogliamo con favore la varietà degli attacchi che ci sono stati finora, dove delle persone esprimono con i fatti la propria inconciliabilità con il dominio.
Seguiamo con grande interesse il dibattito in corso alla vigilia del vertice e condividiamo il desiderio di un riferimento reciproco e di un nesso con le lotte locali – proprio anche a livello internazionale.

Il G20 nel bel mezzo di Amburgo può considerarsi una provocazione, un attacco. Ma noi non ci schiereremo per la “battaglia” frontale impostaci dalla controparte. Non possiamo vincerla. Il dominio come si materializza nell’infrastruttura si trova in molti posti di una tale metropoli e non possono vigilarla dappertutto. Buttiamo Amburgo nel caos!

Per poi riannodarci a questo evento e continuare tutto l’anno con i riferimenti reciproci delle azioni e nelle analisi. Accordiamoci, viaggiamo insieme per “visitare dei posti ove incontrarci, scambiarci e moltiplicare le nostre esperienze simili” (gruppo autonomo sull’attentato incendiario al parco macchine della Telecom a Berlino il 6 novembre 2016).

Quel che è, è, quel che non è, è possibile!

Ad Amburgo si dice tschüss!

Gruppo Autonomo Carpe Noctem
Fonte: Linksunten
Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a luogo d’iniziative AfD

Nella notte sul 24/02/2017 abbiamo causato vetri rotti a Louis.
Nell’opuscolo sulla AfD Berlinese, di Louis si riporta quanto segue (a pagina 8): Quasi tutte le associazioni circondariali hanno trovato dei locali per iniziative minori che sostengono volontariamente il partito, tra cui il Louis, Richardplatz 5, a Neukölln.

Invitiamo Louis a distanziarsi pubblicamente dalla messa a disposizione dei locali per AFD, dagli Identitari, dalle associazioni studentesche e da altri gruppi reazionari!

L’anno passato ci sono stati vari attacchi potenzialmente letali ad antifa e ad altre persone impegnate contro la destra. Nel fine settimana a Lubecca è avvenuto un altro di questi attacchi. Dobbiamo rispondere decisx e solidali agli attacchi alla nostra vita. Dobbiamo chiarire con determinazione che a tali attacchi ci sono e ci saranno risposte adeguate.
L’autore di Lubecca è stato identificato.

Ecco alcuni altri esempi recenti di attacchi nazi potenzialmente letali a persone attive nell’antifascismo:
Lipsia ottobre 2015: https://linksunten.indymedia.org/de/node/156632
Halle giugno 2016: http://www.netz-gegen-nazis.de/artikel/halle-saale-nazi-messerangriff-auf-nicht-rechte-junge-erwachsene-polizei-nimmt-opfer-nicht
Dortmund agosto 2016: https://linksunten.indymedia.org/en/node/187603

Vogliamo ricordare anche il punk assassinato dai nazi fine settimana passato a San Pietroburgo.

Vorremmo aggiungerci alla commemorazione per Jimi Joonas Karttunen, assassinato dai nazi in settembre 2016 a Helsinki, al quale un gruppo ha dedicato l’ultimo attacco contro Louis.

Auguriamo la miglior salute all’antifa ferito e inviamo i nostri saluti solidali a lui come a tutte le altre persone minacciate dai nazi!

Autonome Gruppe

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Vernice e vetri rotti al Schanzenhof ristrutturato

22 febbraio 2017

Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco del 22 febbraio 2017 alla pizzeria “Jills” e alla reception del Pyjama Hotel nel Schanzenhof. Non giriamo ciecamente nei nostri quartieri. Ci guardiamo ben attorno. Constatiamo. Osserviamo e tiriamo le nostre conclusioni. Sappiamo esattamente chi sono i nostri nemici. Il processo dell’espulsione è il processo della rivalutazione, è il processo della gentrificazione, è il processo del capitalismo.

Il processo dell’impotenza, della rabbia, è il processo dell’organizzazione, è il processo dell’attacco. Nel 2013 si vendono le case del Schanzenhof. Quel lurido porco che le acquista si chiama Maximilian Schommertz. L’investitore immobiliare e politico SPD alzò gli affitti talmente tanto che non è possibile una permanenza dex inquilinx originalx. Buttano fuori un ristorante bio, un albergo alternativo, una palestra di boxe e una consulenza sulle droghe. Invece si trova lo spazio per una pizzeria per i salari alti e un albergo per turisti ubriachi che vogliono vivere lo charme della Schanze.

Mercoledì passato vivevano la charme di una Schanze che così la conoscevano solo dalla stampa.
Ci attivammo attorno alle 21:45 durante l’orario d’esercizio, quando erano chiuse le tapparelle di metallo che dovrebbero proteggerli dagli attacchi notturni, e tutti sedevano ai loro tavoli e non pensavano nulla di male. Non siamo venutx di notte, quando tuttx dormono. E non abbiamo agito nell’ombra. Siamo saltatx fuori dall’oscurità e abbiamo illuminato la strada con il fuoco  rosso. Annebbiavamo le auto con il fumo. Abbiamo dipinto la loro grigia facciata con estintori con la vernice e con le bottiglie. Abbiamo rotto i vetri alla pizzeria e quasi tutti alla reception del Schommartz’ Hotel. Poi siamo sparitx dietro una spessa coltre di fumo. Abbiamo visto che saltarono su dalle loro sedie e fuggirono nella parte posteriore del locale. Non capirono che il conflitto, con il quale non avevano “mai” avuto a che fare, tutto di un tratto lo vivevano direttamente e sulla propria pelle. La stampa raccontava che qualcuno era addirittura saltato dalla finestra della cucina. Noi ridiamo di questi momenti. Poiché ci dimostrano che il loro mondo artificiale e la loro arroganza è tanto fragile quanto il vetro.

Con quest’azione ci dimostriamo solidali con tuttx che furono espulsx tramite il concetto capitalista di città dei ricchi e con chi nella lotta è finitx dietro le sbarre. Ricordiamo anche coloro che lasciarono la vita in questa lotta. Poiché sono tra lx più silenziosx e più colpitx da questo conflitto. E diventano sempre di più. Più tardi la gestrice della pizzeria disse in un’intervista a una TV che tali attacchi non erano però diretti personalmente contro gente come lei. Jill stai certa. Prendiamo molto sul serio la commercializzazione dei nostri quartieri, uguale se Friedrichshain, Kreuzberg, quartieri di Barcelona, Parigi o Roma o appunto St. Pauli, oppure la Schanze. E questo attacco era inteso molto personalmente! Nel contesto della lotta contro il G20 ad Amburgo, con questa azione si vuole trattare il tema gentrificazione. Con mezzi insurrezionali.

Attaccare il mondo dei G20.

Militante Gruppen – Gruppi Militanti

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Acido butirrico ad armatrice MACS

19 febbraio 2017

“Se qualcuno ci affida i propri beni, il loro carico diventa il nostro carico – e i loro affari i nostri.”
Questa frase d’auto-rappresentazione dell’armatrice Maritime Carrier Shipping GmbH & Co (MACS) sulla loro homepage ci sembrava plausibile. Anche noi consideriamo l’armatrice responsabile di partecipazione agli affari con il nucleare e la notte passata abbiamo rotto un vetro alla sua sede commerciale in via Große Elbstraße 138 e gettato all’interno dell’acido butirrico. Consideriamo l’azione un contributo alle giornate di azione-tragitto del 18 e 19 febbraio 2017 contro i trasporti di materiale nucleare e per la mobilitazione contro il vertice G20 ad Amburgo. È un commento sulla “Afrikainiziative” degli incontri preliminari per il G20 ad Amburgo.

L’armatrice MACS ad Amburgo imbarca il “yellow cake” – estratto dal minerale uranifero proveniente dalle miniere d’uranio della Namibia – , dove è trasbordato nel terminale sud-ovest appartenente alla ditta C. Steinweg. L’azienda familiare di Amburgo dal 1997 è attiva nei trasporti e nella logistica navale tra Africa del sud, Europa, USA e Messico.
Direttori ne sono i fratelli Felix Scheder-Bieschin jr. a Città del Capo e Dietrich Scheder-Bieschin ad Amburgo. Il padre Felix Scheder-Bieschin sen. probabilmente tutt’oggi è alla testa del consiglio di amministrazione di MACS.

Il porto di Amburgo è un importante nodo del traffico nucleare internazionali. Vi giungono il concentrato d’uranio e l’esafluoruro di uranio dal Kazakistan, dal Canada, dalla Namibia e dalla Russia, e da qui l’esafluoruro di uranio è portato agli impianti d’arricchimento, da qui trasportano le barre combustibile.

Come ogni utilizzo del nucleare, anche il trasporto di beni nucleari comporta dei rischi sproporzionati che nel caso d’incidente nessuno può risolvere. Nel porto di Amburgo non esistono piani per le misure da prendere in tal caso. Si mostrava il 1° maggio 2013, quando durante la giornata ecclesiastica, nel porto di Amburgo bruciava la “Atlantic Cartier”. La nave della Atlantic Container Lines (ACL) aveva caricato, tra l’altro, esafluoro di uranio e barre combustibile.

Secondo i calcoli dei gruppi antinucleare, il fuoco era fuori controllo per 9 ore e 41 minuti. Il pubblico fu informato solo tardi del pericolo mortale e solo grazie ad una massiccia pressione.
Ma il trasbordo di carichi nucleari resta lucrativo. “Per i carichi pericolosi, le armatrici contabilizzano una sopratassa” disse Dietrich Scheder-Bieschin un po’ di tempo fa in una intervista a un giornale. E quando alla fine MACS vuole sbarazzarsi delle navi, le lascia smantellare in Pakistan a condizioni orribili e a costi ancora più bassi. Ogni anno nel settore “Shipbreaking” muoiono di lavoro centinaia di persone.

Ma MACS e ACL non sono le uniche armatrici che partecipano a questo sporco affare con il nucleare. Mentre MACS si concentra sulla Namibia e ACL da Amburgo fornisce materiale radioattivo agli USA, Hapag Lloyd e Orient Overseas Container Line (OOCL) si sono specializzate sul trasporto di minerale uranifero ed esafluoro di uranio dal Canada.

L’azienda Hamburger Hafen e Logistik SA (HHLA), ASPOL Baltic Corporation e la Northern Shipping Company (NSC) trasportano elementi combustibili ed ossido di uranio arricchito dalla Russia vale a dire dal Kazakistan e l’Uzbekistan fino ad Amburgo.
Oltre le emissioni radioattive con il trasporto e la lavorazione, il commercio con sostanze nucleari ha degli effetti devastanti nelle aree e nei paesi d’estrazione. Nelle miniere d’uranio in Namibia, lx operaix non sono protettx abbastanza dalla polvere radioattiva, dal contatto con la pelle con i minerali radioattivi e gli agenti chimici impiegati per la soluzione. A lungo, ax operaix delle imprese estrattive non si disse nulla dei pericoli. Il cancro ai polmoni e altre patologie conseguenti, regolarmente sono tuttora non riconosciute come malattie professionali.

Le zone dove ci sono miniere di uranio sono inquinate per millenni. Più dell’80% delle radiazioni nucleari rimane nei detriti che inquinano l’aria e l’acqua freatica. Contribuiscono all’inquinamento anche gli agenti chimici tossici impiegati per estrarre l’uranio dai minerali. Nel contempo servono enormi quantità di acqua e di energia per estrarre i minerali uraniferi e per arricchire il “Yellow Cake”, che poi mancano altrove.
E mentre continua l’estrazione, rimane in sospeso lo stoccaggio finale della spazzatura atomica. Non c’è e non ci sarà mai uno stoccaggio sicuro.

Malgrado la chiusura di alcune centrali nucleari tedesche e l’annuncio di una rinuncia volontaria al trasbordo nel contratto rosso-verde di Amburgo, ad Amburgo il carico e lo scarico di navi con materiale radioattivo continua. Ogni secondo giorno c’è un trasporto nucleare. Nulla di stupefacente, visto che la città di Amburgo possiede due terzi delle partecipazioni HHLA e il 25% di Hapag Lloyd.

Sosteniamo l’appello di fermare la logistica portuale durante il G20 ad Amburgo!
Per l’uscita immediata dal nucleare!
Dire tschüss ai profittatori della mafia del nucleare!
Partecipate al mese d’azione contro il vertice G20 in aprile e dite Tschüss!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentato incendiario a posto di polizia

18 febbraio 2017

Il 21/22 febbraio a Berlino si svolge per la 20a volta il congresso europeo di polizia. Nel Congress Center di Berlino (CCB) s’incontrano i guerrafondai, i cacciatori di teste ed i fanatici della sicurezza per propagare i loro intrighi disumani.
Con il ministro federale degli interni Thomas de Maizière e il presidente della protezione della costituzione Hans Georg Maassen s’incontrano agenti e protettori dell Stato d’ogni risma a partire da Europol, Frontex, BKA fino al LKA e anche tante altre autorità. Ma ci sono pure lobbisti, imprenditori e profittatori di guerra come i giganti del riarmo Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall e Vodafone.

Con lo slogan – L’Europa senza confini? Libertà, mobilità, sicurezza – discutono le future linee di battaglia e le rispettive tecnologie e armi con le quali il dominio si schiera sul campo.
Parole come senza confini, libertà e mobilità intendono anzitutto la cooperazione internazionale degli organi europei di repressione, lo scambio di dati e di conoscenze e la militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.

Riteniamo un tale incontro una sfrontatezza e pensiamo: “Questi porci, non deve assolutamente essere … eh no!”; esattamente come anche il vertice G20 che dovrebbe avere luogo in estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e responsabili della miseria imperante non hanno meritato nessun palcoscenico. Ecco perché cospiriamo contro il sistema delle frontiere e del controllo e abbiamo attaccato il posto di polizia del contrasto alla criminalità della direzione 6 con due ordigni incendiari e un copertone.

Per tuttx quellx che dividono da noi con recinti e muri.
Per le centinaia di migliaia di persone che devono rischiare la vita sui confini esterni d’Europa.
Per lx due anarchicx prigionierx che in base all’operazione congiunta tra Audiencia Nacional e LKA Nordrhein-Westfalen sono statx arrestatx con l’accusa di aver rapinato una banca nel 2014 e ora sono sotto processo ad Aachen.
Per Pola Roupa e Konstantina Athanasopopulou recentemente arrestate in Grecia per la loro partecipazione al gruppo Lotta Rivoluzionaria.
Per Gabriel Pombo da Silva che fine gennaio è stato temporaneamente arrestato dai cani da guardia dello Stato spagnolo e messo davanti alla montatura “commercio illegale d’armi e di munizioni e fondazione di un gruppo armato”.
Per chi si rivolta nei sobborghi di Parigi e da più di una settimana scende in piazza contro le vessazioni razziste della polizia.

Fuoco e fiamme alla repressione – Abbasso la fortezza Europa
Ci vediamo ad Amburgo – Tschüss
Anarchicx

A tuttx lx interessatx che vogliono dimostrare ulteriore affetto alle ditte e istituzioni che partecipano al congresso di polizia:
@-yet GmbH, 3M, Akutklinik Urbachtal, Alcatel-Lucent Enterprise, Basler, BMS – Broadcast Microwave Services, BONOWI International Police-Equipment GmbH, Bosch, Bundesdruckerei GmbH, BDK, Bundeskriminalamt (BKA), Bundesverband der Dolmetscher und Übersetzer e.V. (BDÜ), BDA – BerlinDataAnalytics, Busch PROtective, Canon, Capgemini, Cellebrite, Cognitec, CONTURN, CSC, Cyber Akademie, Daimler AG, Dallmeier, Data-Warehouse GmbH, DERMALOG Identification Systems GmbH, Deutsche Hochschule der Polizei, DigiFors GmbH, Disy Informationssysteme GmbH, Deutsche Polizeigewerkschaft DpolG, DVZ DATENVERARBEITUNGSZENTRUM, E.I.S. Aircraft GmbH, EFB-Elektronik GmbH, Ekin safe city technologies, Ericsson, Esri deutschland GmbH, eu-LISA, Eurocommand GmbH, Forum Vernetzte Sicherheit (FVS), futureLAB AG, Gauselmann AG, Gewerkschaft der Polizei (GdP), Heckler & Koch, HELIOS Privatkliniken GmbH, HP Inc, Hytera Mobilfunk GmbH, IABG, IBM, Informations- und Bildungszentrum Schloss Gimborn (IBZ), IfmPt, INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION (IPA), Jenoptik, KRD Sicherheitstechnik, Kaspersky Lab, KEMAS, Kowa, KRIMINALISTIK, Microsoft Deutschland GmbH, MOBOTIX, Motorola Solutions, MSAB, NetApp, Panasonic Computer Product Solutions (CPS), PDV-Systeme GmbH, PLATH Group, RCS, Rheinmetall AG, Roadmetric, Rohde & Schwarz Cybersecurity, rola Security Solutions GmbH, SAP, Sapite GmbH, Scheer E2E AG, Schmidt & Bender GmbH & Co, Schönhofer Sales and Engineering GmbH, Sciengines, Seccon Group, Stashcat, T3K-Forensics, Trivadis, Schelhorn OWiG Software GmbH, secunet, Sinc, Sita, Smartfrog, Sopra Steria, STOOF International, SVA System Vertrieb Alexander GmbH, Taser – Axon, TASSTA, Ulbrichts Protection, Unisys, Verseidag-Indutex GmbH, VIMTEC – FAST, Vites, VirtualSolution, Vitronic, Vodafone

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Brema, Germania: Attentato incendiario ad auto dell’esercito federale

8 febbraio 2017

Dappertutto – Soldati assassini / nel mondo – divise assassine / Armi tedesche – soldati assassini / Denaro tedesco – divise assassine / Tecnica tedesca – soldati assassini…

(Morte e omicidio)

Con questa canzone nelle orecchie, una buona porzione di rabbia in pancia e un ordigno incendiario sottobraccio ci aggirammo nottetempo tra le siepi per andare all’ufficio consulenze per una carriera nell’esercito federale. Davanti allo stabile, un parcheggio. Ne superammo il recinto per arrivare a un’auto dell’esercito federale. Velocemente innescammo l’ordigno e lo depositammo sotto l’auto. Poi ce ne andammo fischiettando e con un sorriso sulle labbra, sparendo nella notte…

Anche noi appoggiamo il testo “Appello anarchico contro il vertice G20 ad Amburgo” ed allarghiamo le scelte degli obiettivi: “…Fino a luglio 2017 vogliamo distruggere (anche se non può che essere simbolicamente…) il dominio del patriarcato sulle donne, il dominio degli Stati sui loro confini e centri urbani, il dominio del lavoro sul nostro tempo, il dominio del denaro sul nostro comportamento sociale, il dominio della merce sulle nostre vite, il dominio degli sbirri sulla nostra paura dalla repressione nelle nostre menti”[..]

Gruppo di Azione Vetture dell’Esercito Federale Brucianti ci interessano Ardentemente

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH