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Berlino: Pietre a servizio TV Jürgen Krüger

28 luglio 2018

Il G20 dell’anno passato ad Amburgo non è finito né per l’apparato di giustizia, né per la commissione speciale black bloc né per noi. Diventa sempre più chiaro di come lo Stato dopo la sua breve ma incisiva perdita di controllo ricorre ad ogni mezzo per dimostrare da dove viene la violenza e da dove può venire o, appunto, non. Il 28 giugno ci furono di nuovo delle razzie a livello federale per il G20. Perquisirono 13 obiettivi. Arrestarono sei persone. Una dicono avrebbe saccheggiato nel Schanzenviertel. Altre quattro sono accusate di partecipazione agli eventi della Elb-Chaussee e di partecipazione ad un’associazione criminale.

Anche se apparentemente sosteniamo di non avere compreso appieno il modo di procedere dell’apparato dei porci e l’ambiente sembra piuttosto paralizzato, comprendiamo comunque chiaramente che cosa il nostro nemico ci segnala progressivamente.

Basta un’occhiata ax nostrx amicx della Rigaer Straße per vedere con quali mezzi gli organi di controllo iniziano a riconquistare gli spazi liberati dal dominio. La nuova tattica degli sbirri nel quartiere nord, vale a dire sommergere il vicinato con piccole denunce, il 29 marzo sfociava nell’arresto di Isa che da tanti anni abita nella Rigaer Straße 94. Adducendo vari presunti piccoli reati, la protezione dello Stato con la parte del vicinato più che ostile alla 94, con delle ideologie di destra e dei media scandalistici ordiscono una partita più che intuibilmente diretta alla divisione del quartiere Nord resistente.

O Rigaer o nell’ambito dex avversarix del vertice, ovunque la repressione dello Stato con i mezzi abituali non paga, e per lx individux significa spesso pene detentive. Il monopolio economico della galera è un paesaggio schifosamente grande di piccolissimi attori che pongono il proprio profitto al di sopra della libertà delle persone.

La nostra responsabilità è responsabilizzare questi miseri e piccoli attori, di chiamarli per nome e di attaccarli. Nel paesaggio della giustizia di Berlino, uno di questi piccoli giocatori è Jürgen Krüger che con il suo servizio televisivo a prezzi esorbitanti fornisce la tecnica ax detenutx, ne  sorveglia il funzionamento e analizza anche i telefonini sequestrati ax detenutx. Non è la prima volta e non sarà l’ultima che questo luogo è obiettivo di una visita notturna, vedi: chronik.blackblogs.org

Non stiamo a guardare quando rinchiudete della gente e tentate di isolarla dalle nostre lotte. Perciò toccò di nuovo alla vetrina del negozio di Jürgen Krüger nella Oranienstraße/ Kreuzberg. Giovedì notte lo abbiamo preso a pietrate.

Quel che è successo l’anno passato ad Amburgo e che succede ogni giorno nella Rigaer è il risultato di campagne di successo portate avanti da molte spalle. La commissione black bloc e la politica del senatore degli interni Geisel sono il risultato di una politica traumatizzata da una privazione di potere, da una politica che ha da sempre sottovalutato la nostra volontà e la nostra passione alla rivolta. Sbirciando il futuro pensiamo che giusto ora nel clima politica attuale si tenta d’inasprire in modo bizzarro i criteri per la repressione delle nostre lotte. Tanto più importante è la continuazione delle nostre strategie ed azioni assolutamente efficaci.

Dimostriamo che non lasciamo solx nessunx di noi.
Iniziate le misure solidali contro la loro repressione, tutto è permesso, nulla è troppo poco.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a volante della protezione d’obiettivi

11 aprile 2018

Nelle ultime settimane leggiamo sempre di sassaiole attorno al Dorfplatz contro vetture della polizia. Non solo dalla razzia in poi ma anche nelle settimane prima, gli sbirri che gironzolano attorno alle ultime case occupate della città sono esposti al libero abbattimento. Come sempre. Ma non sempre le persone possono passare il proprio tempo lanciando dei sampietrini ai violenti in divisa.
Tuttavia riteniamo sensato di sfruttare l’oscurità della notte e la sorpresa per chiarire ax agenti nella loro illusoria superiorità che registriamo dove si muovono, che cosa pretendono di proteggere e di ricordare loro che non ci rassegneremo mai alla loro posizione di potere.
I porci che vagano nella città per noi sono solo dei soggetti spregevoli ai quali, finché abbiamo i mezzi e l’autodeterminazione per farlo, renderemo pericolosi i loro giri di controllo.

Mercoledì notte ci siamo appostati al ponte vicino al Factory Campus a Kreuzberg. E abbiamo preso a pietrate gli sbirri di passaggio.
Cosa serve? Osservare dove passano regolarmente dex poliziottx, sia le autocivetta sia le volanti. Un posto nell’oscurità dove appostarsi comodamente. Guanti e un mucchio di pietre. A seconda del luogo ci vogliono delle persone che tengono d’occhio le strade circostanti. Ma spesso basta l’oscurità, il fattore sorpresa e la brevità dell’azione per un ritiro tranquillo.

Questa grandine di pietre è un atto di vendetta per la razzia nella parte anteriore della Rigaer 94. Desideriamo profondamente che lx occupanti delle auto attaccate temano sempre per la loro vita.
Con questo auguriamo tanta forza e idee creative anche ax compas della ZAD! Ammiriamo lx combattenti nei boschi di questa zona liberata. Speriamo tanto che non ci saranno troppx feritx, salvo che dalla parte della gendarmeria! Saremmo volentieri sul posto, ma noi qui si lotta contro lo Stato e seguaci in questo modo.

Saluti solidali a Nero e ai due prigionieri della Rigaer94.
Per una lotta coerente per i nostri spazi e per la libertà di tuttx che li difendono!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Dati alle fiamme cinque furgoni Dussmann

3 aprile 2018

Dopo gli scontri G20 aumentavano le richieste di chiudere i punti d’incontro della sinistra e di sgomberare le case occupate. Per esempio la Rote Flora ad Amburgo, il  Conne Island a Lipsia e la Rigaer94 a Berlino. Ma ora sembra che esistano strategie diverse di gestione delle minacce e delle azioni dello Stato. Nel sud di Lipsia rumoreggia perché il Conne Island ha incontrato il porco capo sbirro Merbitz, ad Amburgo la gente non è d’accordo se ora dialogare con la città o meno e a Berlino la Rigaer94 è irriducibile verso lo Stato. Lì come risposta alla ricerca pubblica furono per esempio pubblicati vari brutti musi di sbirri che l’anno passato partecipavano allo sgombero della Kadterschmiede e con diverse dichiarazioni si riaffermava un’attitudine senza compromessi verso lo Stato e la sua sbirraglia.

Ma nelle ultime settimane ci toccava leggere sempre di nuovo delle notizie dal Quartiere nord che non potevano piacerci:
“Da giorni non si tralascia un secondo per stalkerare ed infastidire chi visita la R94, chi passeggia e abitanti. Fino al punto che delle persone che portano a passeggio il cane sono accompagnate da scoppiettanti furgoni degli sbirri, che gli abitanti della R94 sono attesi al varco nelle uscite del Forcki, finché fino domenica sera il controllo di ogni vicinx che doveva arrivare alla porta di casa tra la Zelle- e Liebigstraße diventava ineluttabile. Nel mentre l’elicottero rombava sui tetti del Dorfplatz.” (Fonte: rigaer94.squat.net)
Il tutto la settimana passata culminava con l’esecuzione di due ordini di cattura. Per questo portarono sul posto 350 sbirri + attrezzatura pesante.

“Verso le h8:30 avvenne la prima cattura nella Zellestraße. Durante questa cattura alla persona fu tolta la chiave di casa, con la quale verso le h 09:00 fu aperta l’entrata della R94. In seguito uno spiegamento marziale perquisiva la casa dell’interessato. Sbirri incappucciati diedero l’assalto a varie camere di bambinx, strapparono la gente che dormiva dai letti e tentarono di umiliarla.
La Rigaerstraße era ermeticamente chiusa tra il Dorfplatz e la Proskauer Straße e più tardi solo fino alla Zellestraße. Oltre all’impiego di un’unità cinofila, come spessissimo il caso sopra il quartiere girava di nuovo l’elicottero. Inoltre perlomeno cinque sbirri in borghese del LKA 5 erano appostati direttamente davanti alla casa e presenti alla perquisizione, e altri sbirri in borghese stavano sparpagliati tra l’altro nella Liebigstraße e nel Bersarinplatz.”  (Fonte: http://rigaer94.squat.net/2018/04/03/unser-hass-gegen-eure-repression/)

Ci mette le ali vedere di come dex compas in un quartiere talmente assediato organizzano il loro quotidiano resistenziale e che non si lasciano intimorire né dai continui controlli, né dalle continue minacce, dagli arresti e dalle razzie.
Riprendiamo l’idea di Berlino di costruire dei rapporti tra i movimenti insurrezionali nelle varie città bruciando delle auto. Anche se non siamo a Berlino vogliamo contribuire alla difesa delle strutture ribelli di quella città. L’appello da Berlino alla difesa dei quartieri ribelli prende piede tra di noi: Le nostre strutture le difendiamo noi stessx e non accattivandoci le simpatie dello Stato. Vogliamo rafforzarvi nel resistere e nel non farvi scoraggiare, voi che siete vicinx alla Rigaer 94. Quando vi attaccheranno la prossima volta noi ripartiremo, giusto come questa volta perché hanno messo in galera due dei vostri amici.

È così che nella notte dal 2 al 3 aprile bruciarono cinque auto di Dussmann su di un parcheggio a Stötteritz. Dussmann fa i suoi soldi con la carcerazione di persone. E ne sono pure orgogliosi:
“Le prigioni sono dei mondi occulti in mezzo alla nostra società e nel contempo parte fissa. Questi mondi possono esistere grazie al lavoro quotidiano di centinaia di collaboratori, tra cui anche gli esperti di Dussmann Service.”

LIBERTÀ per i due amici della Rigaer94
LIBERTÀ per NERO
LIBERTÀ per tuttx

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Rigaer 94. Appello alla resistenza.

Lo stato di polizia fa uso di tutte le armi alla sua portata: lunedì 18 dicembre sono stati pubblicati circa 100 visi di persone che hanno partecipato agli eventi di Amburgo. La campagna di stato ha infine abbandonato la maschera dei procedimenti penali e ha lanciato la macchina del fango che dovrebbe piegare ogni resistenza. Facciamo in modo che questi incidenti, questo attacco generalizzato agli ultimi elementi sociali e resistenti che rimangono non passino sotto silenzio. Bruciare questa società di informatori e assassini e fascismo è un dovere ancora incompiuto.

È evidente a ogni essere umano che l’episodio di Amburgo era assolutamente necessario. Le bugie e i falsi dibattiti delle autorità repressive, del sistema conformista e dei media di estrema destra non sono riusciti a riscrivere la riuscita della resistenza contro il G20. In uno dei regimi democratici più sicuri di sé, con un apparato di violenza diversificato e un’immagine di invincibilità, diecimila persone hanno osato insorgere, correre grandi rischi e serie conseguenze per la loro vita. Un miscuglio di azioni offensive, di protesta e di resistenza hanno trasformato il summit delle potenze dominanti in un disastro. Un disastro per il marchio di Amburgo, della Germania e per i più potenti stessi, il cui incontro più importante ha ormai un futuro imprevedibile.

E il vertice è stato un disastro anche per la polizia. Questa istituzione che, nell’impero germanico come sotto la Germania fascista e in quella della democrazia, non è mai stata soltanto il potere esecutivo ma prima di tutto il potere che legittima questa nazione di assassin* e vint*. Tutt* sappiamo quanto sia profondamente radicata l’ideologia dello stato di polizia nella nostra società. Una società che ha gettato una Rosa Luxemburg già morta nel canale Landwehr, che ha dato la caccia ad Anna Frank fin dietro una libreria e che l’ha mandata, con milioni di altr* “subuman*” nei campi della morte; questa società che alla fine dichiara le forze armate tedesco-nazionali(1) come “resistenza”, è fascista. L’apparato di sicurezza della BRD, formato dagli stessi macellai che davano la caccia senza pietà in tutta Europa a partigian* e antifascist* per la nazione tedesca, è fascista. La società nel senso più ampio del termine e i poteri esecutivi si sono uniti nella caccia ai comunisti e hanno portato il meccanismo contro i gruppi della guerriglia che hanno fortunatamente sparato al fascista tedesco incarnato Hans-Martin Schleyer a una perfezione mai vista prima, qualche anno soltanto dopo la “liberazione”.

I visi della resistenza erano stampati a ogni angolo sui manifestini dei ricercati, a ogni incrocio si poteva essere controllati da una polizia pesantemente armata, la reintroduzione della pena di morte venne presa in considerazione e messa in pratica grazie al lavoro della polizia. Il discorso della società diretto dallo staff della stampa, dei politici e della polizia ha gettato le basi per innumerevoli sparatorie fatali, tortura bianca e leggi speciali contro ampie parti della società. Lo stato di polizia, ancora ai suoi primi passi al momento dell’omicidio di Benno Ohnesorg e sotto la minaccia costante di una rivolta, si è sviluppato negli anni per diventare uno stato all’interno dello stato. Con la fine della guerriglia urbana e dei nuovi movimenti sociali, siamo davanti a una società incapace di portare avanti un’opposizione reale a questo sistema. Neanche quando le persone vengono crudelmente torturate e assassinate nei bunker dei commissariati come Oury Jalloh a Dessau, bruciato vivo da uno sbirro fascista.

L’unico fattore che ha ritardato il perfezionamento dello stato di polizia totalitario sembra essere il fatto che i capi strateghi procedono con cautela, per non sollevare troppe inquietudini nei/lle attivist* per i diritti civili. Come noi hanno sempre meno mezzi e sostegno in una società civile che ha deciso che lo stato non può sbagliare; che quello che la stampa dice è giusto, e la resistenza è assurda.

I tempi delle proteste in un ambiente sicuro sono definitivamente finiti. A questo riguardo la società tedesca è tornata a un punto in cui non si trovava da 80 anni. Queste sono le innovazioni chiave e le sfide per la resistenza:

– La semplice partecipazione a una manifestazione può significare una condanna a lungo termine.
– La polizia può definire le aree in cui vige la loro legge.
– La polizia può classificare chiunque come potenziale delinquente (“Gefährder”)(2), per poter incarcerare delle persone senza decisione giudiziarie e sorvegliarle completamente.

Già prima del G20 erano state prese delle misure contro il popolo della resistenza. Chi era stato classificato dalla polizia come criminale potenziale aveva ricevuto il divieto di recarsi ad Amburgo. Sono stati emessi obblighi di firma al commissariato, e imposti con minacce di multe e reclusione. Inoltre sono state eseguite delle ricognizioni visibili a scopo intimidatorio ed è stata messa in atto una sorveglianza sotto copertura di tutta la zone.
Non c’è bisogno di spiegare ulteriormente che durante il vertice l’intera città di Amburgo è stata messa sotto controllo dalle forze dell’ordine, situazione che ha portato le truppe di polizia pesantemente armate a un “aggiustamento“ dei diritti civili e alla violenza di massa.
Le attività di polizia prima e durante il vertice non hanno mostrato una nuova qualità. Ogni evento importante del passato è stato accompagnato da attacchi alle norme sociali da parte dell’apparato di sicurezza. Ma la massa degli attacchi e la naturalezza con cui sono stati eseguiti contro precedenti evidenti forme di protesta ad Amburgo sono stati notevoli.

Quello che è cominciato dopo il vertice è un salto di qualità. C’è chi sostiene che i disordini sono stati iniziati dallo stato per schiacciare le strutture di resistenza in una campagna finale. Questa linea di pensiero è una stronzata, sappiamo benissimo che politicamente tutt* volevamo il naufragio dello stato ad Amburgo. Per mettere fine una volta per tutte alle teorie complottiste ci assumiamo la responsabilità politica di tutto quello che è successo ad Amburgo: dalle proteste civili fino all’ultima pietra gettata ai poliziotti. Come parte delle strutture ribelli abbiamo organizzato una manifestazione in solidarietà con tutt* coloro che dovevano affrontare la repressione subito dopo il vertice, e allo stesso modo in futuro non ci sottrarremo alla responsabilità di incoraggiare la rivolta. Chi vede soltanto una cospirazione di stato dietro qualsiasi cosa neutralizza la resistenza con tutte le sue prerogative e non ha legittimità a parlare in suo nome.

Ormai è chiaro che lo stato si batte per poter definire a suo piacere questo evento, nello stesso modo in cui cerca di dominare su ogni cosa. Sulle nostre vite e le nostre strutture sociali, la natura e la tecnica. In questa battaglia dell’idea capitalista e nazionalista lo stato utilizzerà sempre i metodi fascisti. Sono sempre gli stessi metodi usati più e più volte per denunciare come criminale, non politica e asociale la resistenza(3). In questo modo lo stato tedesco può contare sulla sua polizia, la sua stampa e il suo popolo con i loro rappresentanti. Difficile dire chi sia più ripugnante fra queste creature. Il capo del gruppo speciale di indagine “Black Block”, che darebbe la caccia a chiunque gli venisse presentato davanti alle fauci? O Brechmittel-Scholz(4), che rappresenta la volgare borghesia di Amburgo con le sue limousine di lusso? O i giornalisti divenuti il potere esecutivo della propaganda di polizia. O chi collabora, consegnando con i loro filmati presi con gli smartphone migliaia di persone nelle mani della repressione perché sono dei vigliacchi che hanno paura di prendere il controllo della propria vita e vorrebbero marciare dietro ogni Hitler.

Alcun* di noi ridevano dell’ultima ondata di perquisizioni, di cui era arrivata la soffiata prima. O del fatto che Fabio, ragazzo simpatico, stesse diventando un problema per la strategia della repressione. Eppure la strategia della polizia non dovrebbe essere sottovalutata. Una parte importante di questa strategia implica una propaganda sul lungo termine per riconquistare il potere di definire gli eventi di Amburgo. Chi l’avrebbe creduto che diversi mesi dopo il G20 sarebbe ancora stato all’ordine del giorno grazie alle frequenti conferenze stampa organizzate dalla polizia? E chi avrebbe creduto che la propaganda professionale con i suoi mezzi inesauribili poteva fallire senza il nostro contributo?

Ecco perché – a questo punto di un’ampia caccia all’uomo – rinnoviamo la nostra confessione di lotta contro lo stato, le organizzazioni fasciste come la polizia, i servizi segreti e le strutture di destra, così come contro i collaboratori e gli informatori in seno alla popolazione e alla stampa. Fabio e tutt* coloro che anche in un’aula di tribunale tengono la testa alta sono i nostri modelli per sfidare la paura e mandare saluti di libertà e solidarietà a chi affronta la repressione e il mondo del G20.

In occasione di questa caccia all’uomo e a causa degli appelli alla denuncia di 100 persone abbiamo deciso di pubblicare le foto di 54 ufficiali di polizia che l’anno scorso hanno partecipato allo sgombero del Rigaer94. Ci farebbe piacere ricevere degli indizi sui loro indirizzi personali. Possono essere considerati responsabili dello sgombero e dellla violenza delle tre settimane di occupazione.

E ora è importante mettere fine al nostro atteggiamento attendista e rafforzare la mobilitazione e la solidarietà delle strutture attive. La manifestazione dopo l’ondata di incursioni è stata un punto di partenza(5). Ma per le prossime perquisizioni dobbiamo essere più numeros*. Se non abbiamo altro modo, dobbiamo almeno scendere in strada per assumerci la responsabilità dei/lle nostr* amic* perseguitat* dallo stato.

Tutt* in strada! Determinat* e furios* combattiamo l’ordine dominante e resistiamo di fronte alla repressione!

(1) Stauffenberg era un generale altolocato che cercò di assassinare Hitler. Faceva parte dell’aristocrazia, che di fondo criticava Hitler in quanto cattivo stratega
(2) “Gefährder” è un termine creato dalla polizia tedesca e ampiamente utilizzato nei dibattiti pubblici per stigmatizzare e criminalizzare la popolazione musulmana. È probabile che il suo utilizzo contro militanti di sinistra e anarchic* venga adottato sempre di più spesso
(3) Originariamente “asozial”, una via di mezzo fra antisociale e incivile
(4) Brechmittel-Scholz: sindaco di Amburgo, famoso per aver autorizzato l’uso di un veleno (Brechmittel) da parte della polizia per provocare il vomito nei fermati per verificare se avevano ingerito della droga
(5) Il 5 dicembre la polizia ha fatto irruzione nelle case di diverse persone identificate come partecipanti a un blocco che era stato attaccato dalla polizia in Rondenbargstrasse durante il tentativo di bloccare il vertice. Come reazione ci furono manifestazioni nelle principali città tedesche.

in portoghese

Berlino: Spaccati i vetri a Degewo

17 ottobre 2017

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo visitato l’impresa regionale per l’edilizia abitativa Degewo.

Tra il 2008 e il 2012 le imprese d’edilizia abitativa hanno eseguito 5500 sgomberi coatti. Le ragioni per mandare le persone momentaneamente all’addiaccio sono al più dei ritardi nel pagamento degli affitti, subaffitti illeciti, inquinamento acustico oppure trascurare l’abitazione. Campione con 1902 abitazioni sgomberate entro sei anni è la compagnia per l’edilizia abitativa Gesobau. Segue Degewo con 1223 sgomberi e la Gewobag con 804 casi.

“Ci vuole questo mezzo [lo sgombero coatto], anche come segnale per altrx inquilinx che un dato agire ha delle conseguenze”, dice una portavoce Gesobau.
Gli sgomberi coatti sono il mezzo ultimativo della ristrutturazione berlinese, fiancheggiati dalla violenza sbirresca nelle zone di pericolosità e dall’ampliamento della vigilanza e del controllo dello spazio urbano e della vita quotidiana, arrivando persino al lavoro coatto.
Lo sgombero coatto termina fisicamente la lotta esistenziale dex abitanti per il proprio tetto e lo spazio privato che in questa società ha il valore di un’oasi di libertà. Lì finisce – apparentemente, ma anche percettibilmente – l’ambito della presa dello Stato. Fino al punto dove le condizioni per la graziosa concessione di una pace domiciliare da parte dello Stato non possono più essere osservate e arriva la povertà, s’accolgono amicx senza tetto, si hanno altri progetti di vita oppure altre idee culturali.
Così i conflitti s’acuiscono nei palazzi abitativi variamente stigmatizzati di Berlino. Vi dominano le compagnie regionali per l’edilizia abitativa. Imprese con abitazioni che furono sottratte al libero mercato. Per ragioni di sicurezza. Per evitare che le ditte avide di denaro spremano troppo velocemente la povera gente e che poi questa si ribelli. Meglio smorzare.
Esempio Brunnenviertel: Interi palazzi nelle mani di Degewo, relativa povertà e criminalità. Dove nel management del quartiere opera da anni una task force di sbirri, assistenti sociali e politicanti insieme a Degewo per imporre una mescolanza sociale. Mezzo principe è la selezione di una parte del locatariato. Con aumenti degli affitti e misure repressive per delle quisquilie si provocano gli sgomberi coatti. Le case liberate sono affittate a gente dell’Europa Centrale e Occidentale degli strati meglio salariati. Nel contempo per strada e nei cortili interni un’armada di sbirri e servizi di sicurezza privati garantisce che le misure igieniste razziste trovino la loro espressione anche nell’immagine della strada. Inclusivo BSR (nettezza urbana) e manager del quartiere, che pattugliano fianco a fianco per rivalutare questa immagine.

Ora Degewo costruisce case nuove negli ultimi spazi liberi del Brunnenviertel. Il 30 % delle case sono affittate a 6,50 Euro escluse le spese di riscaldamento e il 70 % partendo dai circa 10 Euro escluse le spese di riscaldamento. Chi nel nuovo vicinato si ribella contro la continua espulsione non raccoglierà comprensione bensì un’operazione di polizia.
Esempio SO36: I palazzi della Naunynstraße, Waldemarstraße e Mariannenstraße appartengono quasi tutti a Degewo. Nel passato il quartiere era il centro delle rivolte del 1. Maggio. Vi si concentra tuttora la gente povera e disadattata. Come nel Brunnenviertel, i servizi di sicurezza privati pattugliano su commissione della Degewo i cortili interni prima pieni di vita.

E quest’anno ci fu un grosso aumento degli affitti che costerà la casa ad alcunx. Ma la resistenza si muove con piccole azioni di protesta. È gestibile nel senso dell’ordine grazie all’impresa di proprietà regionale:
All’interno della coalizione rosso-rosso-verde si ridestano le obiezioni ai piani della Degewo. “Gli aumenti degli affitti naturalmente devono essere ritirati”, dice la parlamentare verde Katrin Schmidberger. “Anzitutto lx inquilini sociali già molto caricatx devono essere sgravatx.” Schmidberger ha come alleata la senatrice per lo sviluppo urbano Katrin Lompscher (Linke).

Qui un potenziale di rivolta c’è solo se lx inquilinx capiscono che a lungo termine piccoli aumenti periodici degli affitti raggiungeranno lo stesso scopo: commistione sociale ed isolamento della gente povera.
Esempio Rigaer Straße: Apparentemente la lotta per la Rigaer94 è una lotta per un simbolo di un ambiente. Effettivamente nel contempo è un micro conflitto che somiglia agli altri esempi. Si tratta della questione esistenziale del tetto e di uno spazio che dovrebbe essere un’oasi di libertà dalla presa diretta dello Stato. Ora la politica e gli sbirri lo hanno capito. Ecco il perché degli sforzi attuali di acquistare la casa tramite la Degewo regionale oppure di assumerne l’amministrazione. Così scadrebbe il fattore rischio di un’immobiliare che potrebbe preferire i propri interessi individuali alla pace sociale. Che questa pace è fragile lo ha dimostrato l’estate scorsa quando ci fu un vasto sostegno alla Rigaer94 da parte del vicinato e dell’ambiente.

Concetti del passato con azioni militanti e manifestazioni possono far salire il prezzo degli sgomberi coatti nella Rigaer94 ma non impedirli. Solo una rivolta estesa potrebbe creare un effetto deterrente nel conflitto urbano in generale. Questa potrebbe essere preparata spezzando l’isolamento per es. degli esempi nominati Brunnenviertel, SO36 e Rigaer Straße. Le azioni militanti possono mettere in discussione il proprio riferimento ambientale e dovrebbero essere percepibili nei punti caldi sociali. In linea di massima il concetto del pericolo che ci siano reazioni immediate agli attacchi dello Stato sembra essere vincente. La parola d’ordine di gettare nel caos Berlino nel giorno X non è stata ignorata.
Come avviso a Degewo che questo conflitto è incandescente e che farebbero meglio a non esagerare, abbiamo distrutto a martellate i vetri della sua sede nella Kurfürstenstraße est. Ma l’avviso vale anche per le altre imprese immobiliari statali e il resto del pantano della politica urbana di Berlino e naturalmente per i porci degli organi di sicurezza.

Berlino deve diventare come Amburgo in luglio! Per l’attacco permanente!
Questo mezzo è necessario anche come segnale per altri padroni di casa che un dato agire ha delle conseguenze!
PS: Saluti solidali a Nero che mercoledì è stato condannato alla prigione perché avrebbe accecato un elicottero degli sbirri sopra la Rigaer Straße.

Fonte: Indymedia

Berlino: Bruciati due furgoni del Richter Media Group

28 maggio 2017

Domenica scorsa abbiamo fatto una breve visita notturna al gruppo che si assume il marketing visuale e la pubblicità per tante porcate neanche tanto sconosciute, tra l’altro per il gruppo CG. Seguiamo l’appello di visitare i partner del gruppo CG finché terminano la collaborazione e spariscono dal Rigaer.
Gli agenti della produzione capitalista ideale del Richter Media Group sanno bene che dietro le loro facciate scintillanti non si nasconde una vita migliore, bensì solo deserto. Come segno che in questa città c’è ancora vita abbiamo bruciato due dei loro furgoni. (…)

La lotta contro la rivalutazione e l’espulsione può essere condotta solo unitx, lo sgombero del negozio di quartiere Friedel 54 è imminente e annunciato per il 29/6. Dobbiamo fare un disastro anche di questo tentativo di sgombero. (…)
Colmiamo unitx le notti ed i giorni del nostro ribrezzo creativo e fiammante per queste aggressioni a una vita autodeterminata e solidale.

Difendere Friedel e Rigaer con ogni mezzo e a ogni livello!
Scacciare il gruppo CG e partner!

Antifa Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Danni a cantieri STRABAG

24 maggio 2017

Come contributo alla decentralizzazione delle lotte di quartiere, nelle notti scorse abbiamo attaccato STRABAG. Collabora con il gruppo CG (…) che s’arroga di dominare interi quartieri nuovi con il suo denaro e la sua architettura. (…)

Grazie alla campagna del quartiere Rigaer e con l’appoggio dex nottambulx di Berlino e di Lipsia siamo riuscitx a scegliere l’esempio di un big player. Lo sviluppo in questa città è talmente veloce che è diventato necessario concentrarsi su dei punti d’attacco concreti. Sennò un megaprogetto dopo l’altro passa senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Il pericolo che un attore finisce nel mirino è piccolo ed i danni da aspettarsi pure.

Invece di sparare a casaccio sarebbe sensato, visto che l’abbiamo già preso di mira, d’innalzare il prezzo per il gruppo CG. È lecito tutto quel che fa male: blocco dei cantieri, fare chiasso, manifestare, spaccare, sabotare. Se il quartiere Rigaer blocca la strada alle macchine da costruzione, come sostegno agiremo in modo decentrale.

Preparate gli interventi notturni anche per lottare per la Friedel54 per il giorno x. Coprite tutto il territorio urbano per rinfrescare il trauma degli sbirri riguardante gli sgomberi delle case.

Per dimostrare la nostra capacità d’intervento abbiamo visitato il cantiere STRABAG a Schöneweide e in tutta calma rotto i vetri di una ruspa e di un camion benna marcandoli come partner di CG. In un altro posto a Pankow ci sono rimasti due furgoni, ai quali abbiamo bucato le gomme.

Saluti alla Friedel54, Rigaer94, al chiasso del quartiere contro il gruppo CG e a tuttx lx nottambulx.

Cacciare il gruppo CG!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Fuoco a supermercato Denn’s

26 aprile 2017

Anche se gli sbirri e la stampa tentano di tacerlo: l’altra notte abbiamo dato fuoco al culo del supermercato Denn’s presso la stazione Neukölln. Poiché questi supermercati sono un simbolo della rivalutazione e dell’espulsione in questa città, dove anche più piccolo angolo è venduto, privatizzato e aperto al consumo.

Ogni terreno vuoto è ricoperto di case chic, case di proprietà oppure superfici per uffici per la “smart city” Berlino. Sono eletti dei nuovi senati che fanno promesse vuote di migliorare le condizioni. Ma sappiamo che sono solo frasi vuote e non ci attendiamo nulla dalle riforme, che questa merda al massimo la colorano d’oro.

L’espulsione crescente dex poverx ai margini della città è una follia quotidiana. Per ogni persona non ricca che deve o vuole cambiare casa nei distretti del centro città è pressoché impossibile trovare una casa a prezzi comparabili. Se si trova qualcosa di pagabile che non è l’ultimo buco di merda pieno di muffa oppure senza luce del giorno, per le visite guidate della casa ci sono già file di dozzine di persone. Non stupisce che ci si fa strada con i gomiti e che la concorrenza e l’egoismo dilagano anche qui. Tanto noto quanto male.
(…) Le campagne mediatiche mostrano scolaresche che raccolgono la spazzatura o che dimostrano contro la merda dei cani. Ma la spazzatura intesa davvero sono lx senzatetto, lx tossicx, la gente Rom oppure gente con status di soggiorno incerto in questa città. Dipende dal clima nella città.

(…) Dobbiamo organizzarci e continuare la lotta senza compromessi. Lottiamo unitx contro queste condizioni e facciamo si che s’acuisca ancora e che si entri in una fase offensiva.

Per i vicinati ribelli e la lotta contro queste condizioni. Saluti solidali ai progetti minacciati di sgombero Friedel 54 e Rigaer 94.

Ad Amburgo si dice Tschüss, a Berlino c’è il dito medio.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Vienna, Austria: Solidarietà con Thunfisch

Mandiamo i nostri saluti solidali da Vienna/Austria a Thunfisch, arrestata il 21 novembre 2016 in merito alle proteste in solidarietà al R94, il 7 luglio. Viene tenuta prigioniera dal 29 novembre nella prigione femminile JVA Lichtenberg a Berlino.

Sabato 4 febbraio ci siamo riuniti come gesto di solidarietà. Per questo abbiamo scattato una foto con uno striscione che dice «Thun libera – Ama R94 – Odio per gli sbirri»

L’azione è stata organizzata nell’ambito di un evento per i/le prigionier* anarchici. Si trattava di una serata informativa sulla repressione e un party per sostenere finanziariamente gli/le anarchici che affrontano dei processi in questo momento. Era la seconda serata di questo tipo, per la solidarietà anarchica, con il marchio «Feierabendsoli» . L’evento mirava anche a dimostrare che ci sono altre forme di azioni solidali oltre alla semplice partecipazione a un benefit party.

Abbiamo quindi approfittato di questa serata per sostenere la compagna Thunfisch.

Mandiamo forza e capacità di resistenza a lei e a tutt* i/le nostr* compagn* in prigione!

Fuoco a tutte le prigioni!
Libertà per tutt* i/le prigionier*!

freethunfisch.blackblogs.org

in inglese

Münster: Pietre a ufficio d’assicurazione

3 dicembre 2016

In prima serata abbiamo visitato l’ufficio assicurativo DEVK in Hansaplatz. Abbiamo lasciato dietro di noi un mucchio di cocci e i nostri migliori saluti alla prigioniera Thunfisch nella JVA Lichtenberg a Berlino.

Con Balu, Thunfisch è la seconda compa di Münster in detenzione preventiva per le lotte attorno al quartiere nord di Friedrichshain e del R94 sotto pressione. La detenzione non è solo un intervento cruciale nella vita dex nostri complici ma anche un attacco statale al nostro movimento, ai nostri progetti, sogni e mondi vitali. Perciò è urgentissimo toglierci il dito dal culo ed inviare le nostre ambasciate irriducibili alle istituzioni ed ai simboli del dominio.

Insegniamo alle pietre il volo – per un’escalation della situazione in generale!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice ad amministrazione immobiliare BELIMA

27 ottobre 2016

Dopo le retate di ieri a Berlino – andatx subito alla BELIMA a sporcarla con della vernice tossica +++ perché BELIMA è merda +++ perché sembra tuttora essere l’amministratrice della Rigaer94 +++ già c’era stata visita domiciliare dove hanno aizzato la sicurezza contro lx inquilinx +++ ma BELIMA idiota, non ha imparato nulla +++ ecco perché ci fu di nuovo una visita in occasione di una manifestazione in bici nel mese di luglio +++ dicono con danni di 10.000€ +++ ed ecco ieri a Berlino scassate le porte di abitazioni a Berlino e Lipsia +++ un tale Schöer nelle cause di sgombero di BELIMA spesso si presenta come testimone davanti a tribunali +++ ma questi non capiscono proprio nulla +++ la vernice di questa notte era di un’area industriale dismessa, abbiamo ancora altre sorprese per BELIMA +++ fate una visitina a BELIMA anche voi.

Berliner Liegenschaften Management GmbH & Co. KG
Arndstr. 34, 10965 Berlino
Telefono: 0 30 / 69 80 92 95
Telefax: 0 30 / 69 80 92 94

+++ oppure l’amministratore delegato Ludger Schröer +++ finché non gli passa la voglia +++ per il caos!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Politecnico di Atene, 10 dicembre]: Discussione con dei/lle compagn* di Berlino

plakat10-12-544x769Dalla lotta in Rigaer Strasse (Berlino) alla mobilitazione contro il G20 (Amburgo)

Quest’estate Berlino è stato al centro di una resa di conti tra la polizia e ciò che resta di quello che un tempo è stato il movimento degli occupanti. La ragione era il tentato sgombero delle parti occupate del progetto abitativo Rigaer94. Rigaer94 nella parte nord di Friedrichshain, che ha una lunga tradizione di lotta contro l’influenza dello stato. Le tre settimane di assedio del 94 sono diventate immediatamente il punto di cristallizzazione di un contrattacco congiunto degli/lle anarchic*, culminato nell’appello per un Luglio Nero, che esprimeva l’idea di una lotta anarchica multiforme.

Rafforzata dalla battaglia che ha condotto a una piccola vittoria grazie alla difesa riuscita di Rigaer94 contro l’espulsione, l’offensiva continua verso l’imminente mobilitazione contro il G20 di Amburgo nel luglio 2017. Ci sono già degli appelli internazionali a delle azioni decentralizzate per creare una dinamica che inviti tutt* i/le combattent* ribelli che possano e vogliano attaccare Amburgo.

Dei/lle compagn* di Berlino parleranno della lotta contro la gentrificazione a Berlino e il ruolo di Rigaer94, oltre dei progetti in corso degli/lle anarchic*.

Sabato 10 dicembre alle 19:00, edificio Gini
Politecnico di Atene (entrata da via Stournari), Exarchia

Compagn* dello Spazio di Azione Anarchica Multiforme Zaimi 11
Squat Themistokleous 58
& rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

Berlino: Pietre e vernice a nuove costruzioni

1963171803Berlino, 18 settembre 2016

Il 18 settembre 2016 sono state attaccate le nuove costruzioni di lusso Rigaer Strasse 71-73. È diventato tranquillo attorno alla Rigaer Strasse. Dopo l’attacco di Henkel e sbirri con il successivo assedio della R 94 due mesi fa, gli attacchi militanti nella e attorno alla Rigaer Strasse sembrano essersi ridotti.
Le ragioni saranno varie, ma sono, anzitutto, solo transitorie. Chiaro è che il quartiere è stato unito, che tuttx lx abitanti si sono avvicinatx poiché è diventato chiaro che la paura dex abitanti del quartiere, la paura della valorizzazione ossia degli aumenti degli affitti e dalle ristrutturazioni in favore a un vicinato hip e solvente inoculato in un quartiere ribelle non risparmia nessunx. Mentre sempre più abitanti che erano nel quartiere da tanti anni devono andarsene perché i loro affitti aumentano costantemente, i loft di proprietà e le comunità chiuse spuntano come i funghi. I progetti che nessunx del quartiere potrebbe permettersi attirano dex pseudo-alternativx, le stelle hip e le piccole famiglie benestanti collocate al margine superiore della classe media e nei tempi intermedi tentano la disgregazione della struttura sociale del quartiere e di confondere ogni istanza di resistenza politica.

Il gruppo CG, un consorzio proprio di questa clientela, adesso vuole piantare nel bel mezzo del nostro quartiere un altro di questi progetti nuovi. La Sama Rigaer Caree, fedele alla dottrina d’investimento per Friedrichshain, dovrebbe essere venduta da progetto sociale ma gli affitti non se li può permettere certamente più chi deve andarsene dal quartiere, poiché gli affitti saranno livellati al tasso vigente.

“Chi compra qui avrà delle noie!” Ecco il chiaro messaggio di un quartiere ribelle! Con questo slogan si può contrastare sia la demolizione delle case sotto tutela dei monumenti Rigaer Strasse 71-73 sia la costruzione di lusso del “Bambiland”. Dei cubi giganteschi con facciate chic e di vetro ospitano grandi appartamenti di proprietà con garage sotterranei, cosa che tuttx nel quartiere non potrebbero mai permettersi. In più sono circondati da alti steccati, vigilantes e volanti per proteggere i bersagli sensibili.
Come dire spumante e non cucina popolare.
Non lo permetteremo! Poiché il quartiere popolare Riga non è solo in resistenza ma anche di tuttx noi, di tutta la gente che si dimostra solidale con il progetto di un quartiere autogestito.
Ecco perché abbiamo attaccato questi stabili sul Bambiland. Pietre e vernice vogliono dire: “Niente città dei ricchi!”
Con ciò vogliamo anche inviare un chiaro messaggio di solidarietà ax amicx e compas ad Amburgo.
Inoltre vogliamo inviare ambasciata anche a coloro che in una lotta contro una città dei ricchi, contro gli sgomberi e per respingere gli attacchi alla Rigaer portati avanti da Frank Henkel sono stati presi prigionieri dagli sbirri. Balu e Aaron continuano ad essere imprigionati dagli sbirri. Vi auguriamo molta forza.

Contro una città dei ricchi!
Liberazione immediata per Aaron e Balu! Cacciare i gruppi CG!
Per un quartiere popolare ribelle!
Per l’Anarchia!

Ulteriori info:
Bambiland – https://linksunten.indymedia.org/de/node/123630
Sama-Rigaer Caree – https://samariga.noblogs.org/rigaer-strasse
Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Pietre a profittatore delle galere e ufficio SPD

spdBerlino, 15 agosto 2016

Così inizia la nostra settimana. E così dovrebbe iniziare ogni giorno per gli approfittatori e i responsabili del sistema delle galere…

Stamani abbiamo visitato il servizio TV Jürgen Krüger e l’ufficio SPD di Björn Eggert nella Oranienstrasse a Kreuzberg e spaccato le relative finestre.

Servizio TV Krüger detiene da più di 30 anni il monopolio sul controllo degli apparecchi elettronici dex prigionierx di Berlino. Manco, per esempio, una radio gli scappa senza che sia controllato fino in fondo. Così si vuole impedire che entrino delle mercanzie di contrabbando oppure apparecchi manipolati all’interno delle mura. Per lx prigionierx questa stazione intermedia del loro hardware di svago e d’informazione significa anzitutto un notevole aumento della spesa. Così l’impresa profitta direttamente della vessazione dex prigionierx.

Inoltre degli apparecchi sono anche già stati danneggiati o rotti da Krüger. Inoltre, Krüger s’incarica dell’analisi tecnica dei telefonini sequestrati nelle galere e fornisce i dati decifrati alle autorità. Già varie volte la ditta è stata beccata ma questo non riusciva ad impedirle di continuare con la sfruttamento perverso della repressione contro lx prigionierx…

Direttamente presso Krüger si trova l’ufficio di Björn Eggert (SPD) che si nasconde in una sede dell’Assistenza a chi lavora (AWO). La AWO a Berlino gestisce vari punti di raccolta per profughx. Per esempio il rifugio, ora chiuso, a Spandau. Anche se AWO in pubblico perora la sistemazioni piccole e decentrali, la realtà delle case gestite da AWO è tutt’altra. Inoltre AWO partecipa alla grande agli affari con le espulsioni. Il loro “aiuto al ritorno” è solo un grazioso sinonimo per la parola espulsione.

La SPD per ora è occupata con la sua campagna elettorale. I partiti tentano costantemente di superarsi con la loro politica acociale e i discorsi sull’indentità. Che non possiamo aspettarci nulla da nessun partito è più che ben noto.

Naturalmente seguiamo anche la lotta dex nostri amicx in Grecia, le loro azioni contro Syriza nel contesto degli attacchi agli squat a Thessaloniki ci sono piaciute. Rivedendo il NO Border Camp si deve però poter porre la questione: non sarebbe stato meglio cogliere l’occasione per creare un putiferio nel centro città?

La nostra azione contro il politico SPD Björn Eggert s’inserisce dunque anche in questa lotta.

Con la nostra azione minima, per la quale dovevamo anche spegnere una telecamera di sorveglianza, inviamo un segno di solidarietà ai prigionieri Aaron e Balu nella galera di Moabit che in rappresentanza della resistenza contro gli investitori e l’attacco alla Rigaer94 vi sono in detenzione preventiva, ai prigionieri Marios Seisidis e Kostas Sakkas che purtroppo poco tempo fa sono caduti nelle mani del nemico, alla compa Lisa che poco tempo fa fu espulsa dallo Stato della tortura Spagnolo alla procura di Aachen e alle otto persone di Basilea che sono in detenzione preventiva per la presunta partecipazione a un meraviglioso Smash Mob avvenuto il 24 giugno.

Continuando le nostre lotte come nella Rigaer con sempre più determinazione, pratichiamo la solidarietà con lx nostrx prigionierx nelle galere del sistema. Gli scontri attorno alla Rigaer94 e tutto il quartiere popolare Nord hanno mostrato che possiamo aspettarci i più grandi successi da un rifiuto coerente di ogni offerta di trattative e dal contrasto militante alla città capitalista.

Dovremmo tenerlo a mente quando ci prepariamo agli imminenti sgomberi del M99 e della Oblauer Schule a Kreuzberg.

Dobbiamo distruggere questo Stato. Quel che è necessario deve essere fatto. Senza scuse alcune quando si tratta di orientare tutto il nostro agire in questa direzione.

Per questo, dopo di che la risonanza agli appelli internazionali come per il Dicembre Nero o per il Luglio Nero ha provato che il riferimento affine tra le tendenze anarchiche in Europa funziona, proponiamo anche di fare un disastro del G20 nel mese di luglio 2017 ad Amburgo e di iniziare ora una relativa campagna militante.

Anarchicx

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesci mc, CH

Berlino: Vernice a Hellmann, responsabile di sgomberi coatti

186250Berlino, 29 luglio 2016

Nella notte sul 29 luglio, è stata effettuata una visita al negozio di moda di lusso di Frederick Hellmann in via Friedrich 71 con trasformazione della facciata. Il 9 agosto Hellmann vuole lo sgombero coatto del M99. Lo sgombero è un attacco a Kreuzberg e alle strutture autonome. L’attacco alla Rigaer94 ebbe una risposta decisa, ora dobbiamo lottare per M99.

Ogni sgombero ha il suo prezzo! Sgombero significa giorno X !

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciano 3 auto di ditta immobiliare

185425Berlino, 18 luglio 2016

Nulla è finito, un’altra vita è possibile

Definizione del conflitto & prospettiva
Sicuramente, le ultime tre settimane con la loro intensità non hanno sorpreso solo le autorità della sicurezza ma anche noi e parti dell’ambiente della sinistra radicale. Grande autodinamismo e azioni indipendenti con discussioni, demo in bici, striscioni, graffiti e anche una soli-riot ad Atene, è da tanto tempo che non succedeva!

Dopo le demo di successo e la decisione del tribunale è vero che nel frattempo c’è una piccola pausa per la R94, ma gli altri conflitti con il gruppo CG e gli aumenti degli affitti continuano. Noi tuttx, sia lx amicx della notte oppure delle assemblee di quartiere dovremmo, nel tempo a venire, porci alcune domande sul come continuare. Alcune date sono già certe: sgombero M99 a inizio agosto, settimana di azione di Blockupy a inizio settembre e luglio nero. Dovremmo sfruttare il tempo, riflettere e discutere.

Incendio doloso di auto in tutta sicurezza
Dapprima, sulla questione sicurezza, parlando della manif:

Pur essendo una delle manif di maggior successo degli anni passati a Berlino, ci furono, purtroppo, lo stesso 86 arresti. Ci pare che non pochx hanno preso per la prima volta in mano una pietra e una bottiglia e a tuttx lx interessatx, a chi butta pietre da sempre, a chi le butta per la prima volta e ax chi forse-sì-forse-no-ma-perché-no-lanciapietre raccomandiamo un testo d’amicx di Lipsia  sulla sicurezza nelle demo. https://linksunten.indymedia.org/en/node/154253

Sull’incendio doloso di auto:

Ci rallegra che puntualmente per la stagione delle grigliate e l’appello per il giorno X non pochx hanno preso in mano l’accendino! Ma al più tardi dopo l’arresto di Marcel Göbel è chiaro a tuttx che la pressione investigativa da parte del Gruppo Indagini LinX (della polizia criminale del Land) è straordinariamente aumentata. L’ufficio criminale del Land si sarà senz’altro molto incazzato per questa gran quantità d’azioni e poi un solo arresto e niente po’ po’ dimeno che il vecchio chiacchierone (confidente) Göbel…

A chi brucia troppo – Volere è potere:

Come documentato nelle analisi di polizia da noi pubblicate, la probabilità di arresto per chi fa degli incendi dolosi ed esercita un minimo di prudenza è praticamente nulla. Per sia voi & noi che usciamo ancora nel Luglio Nero, raccomandiamo una guida meno recente per un ordigno incendiario a tempo.  https://urbanresistance.noblogs.org/anleitungen/anleitungen. Vi trovate anche una guida video. http://www.liveleak.com/view?i=f2f_1423574431

Nulla è finito, un’altra vita è possibile: 3 macchine di Deutsche Wohnen Spa (Tedeschi Abitano Spa, grande immobiliare) bruciano in solidarietà con il Quartiere Nord, la Rigaer ed i prigionieri Aaron e Balu – non siete soli, i nostri cuori e le nostre notti bruciano per tuttx voi!

Gruppo Autonomo – Remi Fraisse

Allegati: https://linksunten.indymedia.org/de/node/185550

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Rivendicazione attentato incendiario a parco macchine dell’autorità comunale per l’ordine e la sicurezza

185424Berlino, 18 luglio 2016

Con questo ci assumiamo la responsibilità per la distruzione delle auto dell’ufficio per l’ordine e la sicurezza comunale a Berlino-Köpenick la notte passata. Con questo diamo un segnale contro la mania dell’ordine in questa società e mandiamo un’ambasciata allo sceriffo tutto legge e ordine Henkel che da mesi tenta di portare avanti la sua campagna di vendetta personale contro chi non la pensa come lui.

Con l’azione vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla Rigaer Strasse e a tutti gli altri progetti sotto minaccia.

Non c’importa se un tribunale giudica lo sgombero come illegale, visto che non riconosciamo nessuna autorità. Non ci consideriamo vittime bensì nemicx di questo sistema.

Le ragioni per cui l’ufficio per l’ordine e la sicurezza è un obiettivo adeguato sono indiscutibili. Incarna la forma più disgustosa della regolamentazione autoritaria coatta di questa società.

Ogni sgombero ha il suo prezzo! M99 sarà costerà ancora più!
Il luglio nero non è ancora finito!
Solidarietà con tuttx lx compas in lotta in tutto il mondo!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Pietre a immobiliare

Berlino, 11 luglio 2016

Aumento degli affitti. Rinnovamento e ristrutturazione della città. Gentrificazione. Espulsione. Sgomberi coatti. Zone di pericolosità. Pacificazione. Appartamenti di proprietà. Loft. Lusso.

Tutte cose che dobbiamo affrontare ogni giorno. Ad ogni angolo s’innalzano nuove costruzioni di lusso con migliaia di appartamenti di proprietà con una parte marginale di appartamenti “socialmente tollerabili” con affitti molto oltre la media sempre crescente. La regolamentazione e la riduzione del mercato degli appartamenti giova solo a chi può permettersi di vivere nella capitale ‘di chi fa tendenza’ Berlino. Con l’investimento negli obiettivi casa e con la speculazione sull’aumento del valore, gli investitori rapaci si fanno sempre meno scrupoli.

Con degli slogan come “creare dei quartieri vivi” attirano acquirenti potenziali e chi ha salari più alti e voglie di auto-realizzazione, mentre quotidianamente ci sono degli sgomberi coatti. Gli appartamenti sgomberati e poi ristrutturati sono venduti o affittati con un aumento del valore a un pubblico che viene da fuori. Quellx non accettatx dalla società o senza diritti vivono invece nei parchi e nelle zone verdi di questa città insozzata. Nel frattempo ogni anche più piccolo parco nelle zone di ristrutturazione ufficiale sono rinverditi e muniti di pietra arenaria nuova, ancora pulita e non scheggiata. Con  ruspe e gru dappertutto – in parte bruciate nelle ultime settimane – per la ristrutturazione e la nuova formazione della città. La miseria crescente, la partenza di famiglie con salari bassi per andarsene in periferia oppure la costruzione di lager con i container sono abusi di questa società capitalista nella quale viviamo e che dal punto di vista di chi domina deve essere mantenuta senza alcun compromesso.

Ma ci sono anche delle piccole isole ostili. Il progetto Carré Sama-Riga, in una delle strade più recalcitranti di Berlino, da un po’ di tempo ha il vento contrario. Lo spaccone d’investitore Gröner sogna delle costruzioni come già stanno in Flottwellstrasse o che stanno sorgendo inJakobstrasse. Ma il gruppo CG non ha fatto i conti con lx abitanti della Rigaer Strasse.

Per mille ragioni e per amore della R94, lunedì notte abbiamo attaccato l’immobiliare per i loft e gli appartamenti di proprietà a Friedrichshain in piazza Straussberg.

I vetri spaccati e gli “scarabocchi” alla facciata sono il nostro contributo per un luglio nero!

Per un anno nero!

Impedire Carré Sama-Riga

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

184540

Berlino: Pietre e fuoco al Spittelmarkt

184878Berlino, 10 luglio 2016

Siamo davvero molto incazzatx per lo sgombero della Kadterschmiede. Siamo molto contentx per l’appello a un Luglio Nero. Questi sentimenti li abbiamo sfogati e come contributo all’appello abbiamo colpito presso lo Spittelmarkt a Berlino-Mitte nella notte del 10 luglio 2016.

Attaccando due auto di grande valore sul retro del ministero degli ordigni incendiari. Nel contempo abbiamo espresso il nostro rifiuto di una città capitalista togliendo ogni lustro alle pompose vetrine del pianoterra del “Haus Spittelmarkt” con vernice e  pietre.

Le minacce di sgombero da parte delle autorità continuano e così anche noi daremo dei giri di vite all’escalation finché non si rinuncerà allo sgombero del M99 a Kreuzberg e gli sbirri e la sicurezza si saranno tolti di torno dalla Rigaer.

Saluti focosi li mandiamo alle galere: alle due persone che dalla manifestazione di sabato sono in carcerazione preventiva e ax anarchicx che sono statx arrestatx per l’azione di esproprio ad Aachen e ora attendono il processo.

Tanta forza e capacità di resistenza! Libertà per tuttx!

Cordialissimamente,
Lx amicx della compagnia perbene delle grigliate

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

184939184624

Berlino: Pietre a costruzione yuppie e Commerzbank

184936Berlino, 10 luglio 2016

Per continuare a portare in strada la nostra rabbia dopo la manifestazione del 09 luglio, nelle prime ore della mattina del 10 luglio abbiamo fatto una visita pietrosa alla costruzione yuppie nella Gerichtstrasse 17.

Ci rallegriamo dex compas ignotx che un po’ più in là hanno visitato lo schifoso “thegreenview” con la vernice.

Queste nuove costruzioni sono esemplari per la forte rivalutazione di tutta la città che rifiutiamo e che con tutta la nostra forza tenteremo di rendere visibile!

Love Rigaer
hate gentrification

Fonte: Linksunten

Commerzbank su Kottbusser tumulo oggi:

184852Mappa di promozioni da solista: http://u.osmfr.org/m/93586/

Fonte: Linksunten

trad. mc, galera Salez, CH

Francoforte sul Meno: Bruciate due auto, dei vigili urbani e di Siemens

Francoforte sul Meno, 10 luglio 2016

Ieri notte a Francoforte abbiamo attaccato con il fuoco 2 vetture, in solidarietà con lx nostrx compas in lotta a Berlino.

Dapprima è stata colpita un’auto della ditta Siemens. Non a caso. Poiché Siemens fa tanti soldi con la produzione e la vendita di sistemi di sorveglianza. La salvaguardia tecnologica delle condizioni imperanti sono attivamente puntellate. Ma non solo alle nostre latitudini, infatti Siemens fornisce la tecnica avanzata di sorveglianza a diversi Stati, nei quali l’opposizione sotto controllo è minacciata da molta più galera. Questo, poi, spessissimo per le proteste del tutto legittime, secondo i parametri chiamati “democratici”. Chi lotta da quelle parti è minacciatx di tortura e di morte.

In seguito toccava a una volante dei vigili urbani di Francoforte. Si capisce da sé perché abbiamo attaccato la polizia. Controlli razzisti, abusi sessisti, manifestanti feritx, alla fin fine il mantenimento dell’ordine capitalista. Ultimo motivo è lo sgombero della Kadterschmiede e gli abusi contro la R94.

E vogliamo sottolineare una cosa, la polizia comunale di Francoforte è fornita di armi come lo sono gli sbirri normali. Ma al contrario degli sbirri picchiatori normali ottengono ancora meno soldi. Purtroppo temiamo che in futuro questo non avrà come effetto uno sciopero bianco, bensì che questi sbirri urbani avranno un grilletto ancora più facile.

Il giorno X continua finché non sarà restituta la Kadterschmiede, finché gli sbirri non si saranno ritirati dalla Rigaer, finché M99 non rimarrà! Ovviamente nelle nostre azioni – non come negli attacchi degli sbirri, per esempio durante la rigaer demo – non ci sono persone ferite.

Auguriamo tanta forza a chi lotta a Berlino. A chi lotta contro la violenza razzista della polizia negli USA auguriamo molta forza, tanto successo e capacità di resistenza.

Secondo gli sbirri, attorno alle 02:20h sono bruciate una Seat Leone e una VW Caddy, l’ultima della polizia, parcheggiata in un’area di manutenzione recintata, dove fu danneggiata anche una Opel Omega parcheggiata accanto. I danni sarebbero di varie decine di migliaia di €.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Berlino: Attentato incendiario ad auto privata di uno sbirro

184561Berlino, 5 luglio 2016

Anche se rifiutiamo ogni collaborazione con i partiti ed i rappresentati dello Stato, purtroppo non possiamo evitare la contraddizione di occuparci dell’iniziativa del parlamentare Lauer e del sindaco Müller per avviare delle trattative con gli “estremisti di sinistra”.

Dapprima qualcosa per chiarire le posizioni finora annebbiate con successo dalla parte interessata nel conflitto per la Rigaer Strasse. Non parliamo per tutti i gruppi militanti di Berlino ma solamente per qualche aggregazione temporanea. Anche se la stampa e il senatore degli interni, anche a rischio di errori strategici e di perdere credibilità, lo riportano sempre falsamente: la Rigaer94 non è i Gruppi Autonomi e i Gruppi Autonomi non sono la Rigaer94.

Descrizione corretta sarebbe che la Rigaer94 e tante altre cose tra progetti, iniziative e persone singole appartengono a una corrente, nella quale sono attive anche parti dei Gruppi Autonomi.

Obiettivo e occupazione principale dei Gruppi Autonomi non è la violenza – oppure il terrore come ormai ogni giorno ci è falsamente attribuito. Chi ha letto i nostri testi e quelli dei nostri  predecessori degli ultimi decenni sa che siamo parte della societá che nel contempo combattiamo, che stiamo vicino a te nell’autobus e andiamo a lavorare, stiamo dietro di te nel supermercato davanti alla cassa e forse abitiamo anche nella stessa casa.

Quando la direzione delle autorità repressive riteneva necessario ridurre di alcuni metri quadrati le zone della nostra corrente, come per esempio con lo sgombero della Liebig 14, lo sgombero della famiglia Gülbol in via Lausitz, lo sgombero del Brunne 183 e con le innumerevoli aggressioni del passato, il sistema credeva ogni volta che consegnando questi metri quadrati allo sfruttamento capitalista sarebbe riuscito a rimpicciolire i nostri spazi. Un errore fatale, poiché i Gruppi Autonomi non sono legati agli spazi oppure alle persone, bensì sono un fenomeno sociale che si attiva quando questa corrente si concentra in base a degli avvenimenti. Chi vuole distruggerci deve distruggere l’intera società.

Noi c’eravamo da sempre in ogni luogo e quasi sempre ci furono delle definizioni differenti per noi. Spesso ci attiviamo in conflitti nei quali non abbiamo una relazione personale con chi vi è coinvolto. Negli ultimi tempi siamo usciti raramente dalla posizione reattiva per poter presentare delle utopie di cambiamento sociale. Le strutture che il senatore degli interni vuole distruggere, credendo di colpire con questo i Gruppi Autonomi, sono i luoghi da dove si potrebbe sviluppare qualcos’altro che la violenza. Per esempio la Liebig 14 era irrilevante per la parte militante della resistenza radicale, rappresentava piuttosto un controprogetto alla politica urbana ufficiale. Al suo sgombero, malgrado le tante differenze, dovevano reagire anche Gruppi Autonomi, tra l’altro nella speranza di rendere politicamente impraticabili altri sgomberi.

Ora, dunque, reagiamo all’attacco degli sbirri di Stato e privati degli investitori contro la Rigaer94. Il comune di Berlino potrebbe sicuramente permettersi che i pochi metri quadrati della Kadterschmiede o anche del M99 non siano, pure questi, sacrificati alla massimizzazione del lucro. Anche noi, per quest’eventualità, avevamo avvisato che avremmo alzato il prezzo politico e con ciò anche materiale.

Forse abbiamo commesso un errore di giudizio, poiché dal dispendio sia di John Dewhurst sia di Frank Henkel non è deducibile alcun motivo materiale, dato che i costi per tali lavori edili, incluso il personale di guardia statale e privato, sono totalmente sproporzionati in confronto a quello che possono sperare di guadagnare con gli affitti. Questo conflitto poggia sulla necessità di dimostrare che sono capaci della salvaguardia repressiva del dominio, dove già le offerte di dialogo sono da intendere come un rischio.

Infatti, negli ultimi messi è cambiato anche il rapporto tra la corrente antiautoritaria a Friedrichshain e il suo vicinato, poiché molte azioni militanti tipo quelle degli ultimi anni attualmente non sarebbero eseguite.

Sulle iniziative di Müller e Lauer

Nessunx di noi tratterà con dex rappresentati dello Stato. Anche se, attualmente, dex politicx intimano al senatore degli interni di dialogare con glx “estremistx di sinistra”, non esistono le basi per farlo. Ma ci sono delle possibilità per uscire dalla spirale attuale: al ritiro degli sbirri e delle ditte della sicurezza dalla Rigaer94 e la restituzione dei locali alla comunità della casa, come anche a una rinuncia allo sgombero del M99 corrisponderebbe, da parte nostra e dae contesti che possiamo incontrare, alla fine dell’attività e degli attacchi giornoX.

Anche se sedicenti esperti di sicurezza sostengono che sarebbe solo un caso che nelle nostre azioni non ci sono dei morti, la nostra violenza è direttamente collegata alla violenza dello Stato, dei nazi e della società. Parte continua della nostra pianificazione è di non far morire nessun sbirro e nessun nazi, anche se i nostri nemici non hanno tali freni inibitori. La comparsa espansiva dei nazi provoca in maniera diretta una maggiore resistenza antifascista. Le tendenze intolleranti nella società provocano la nostra obiezione. Chi vota Frank Henkel può dormire senza avere paura per la sua macchina di lusso se le sue truppe spariscono dalla Rigaer94.

Tuttavia consideriamo anche il pericolo che dex attivistx dello schieramento libertario o gente che non c’entra nulla possono essere seriamente feritx o peggio dall’ondata permanente di violenza degli sbirri o della sicurezza. Allora anche noi dovremmo ripensare il nostro rapporto con la violenza.

Come sviluppo creativo della proposta Lauer, potrebbero dapprima trattare il distretto Friedrichshain con il senato e i lobbisti della democrazia sulla questione se le cifre dopo il comma dell’aumento del profitto di un multimilionario valgono una celebrazione permanente dello stato d’emergenza. Non solo i Gruppi Autonomi inchioderanno i responsabili in questa trappola.

Sull’attentato all’auto privata di una sbirro

Non è che gli sbirri si facciano amare a Friedrichshain, la loro mentalità d’occupanti fa arrabbiare. Per tante vie traverse ci raggiunsero dei reclami per uno sbirro che anche fuori servizio gira nella zona di pericolosità come se fosse inattaccabile. Il 5 luglio abbiamo dato fuoco alla sua auto targata B-ND 2017 in via Petersburger. Che nel contempo siano andate distrutte delle cassette degli interruttori del BVG (trasporti pubblici), ci fa solo piacere.

L’opinione pubblica, anche quelle degli strati che ci odiano, può ben distinguere tra l’operato dei Gruppi Autonomi e il giocherellare con il fuoco dex confidentx delle autorità, come ironicamente svelava il caso Marcel Göbel.

Siamo apertx ad alcune cose, come all’inizio delle ferie estive o a un Luglio Nero!

Gruppi Autonomi

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Kassel, Germania: 2 auto bruciate in solidarietà con Rigaer94

357768485Kassel, 12 luglio 2016

Da settimane la Rigaer94 è vessata dai poliziotti. Anche a Kassel si dimostra solidarietà: nella notte che portava a lunedì 05 luglio 2016 sia nella Città Sud sia nell’Ovest Anteriore sono state incendiate due auto di Lusso. Vicino alle auto è stato spruzzato R94 sulla strada, cosa non menzionata dalla polizia e dai media.

Stamani, otto giorni dopo, nella notte al 12 luglio, davanti all’edificio universitario in piazza Olanda fu appeso uno striscione.

L’azione fu eseguita circa alle 04:30h e osservata dai collaboratx dell’uni che chiamarono subito la sicurezza che 30 minuti dopo toglieva lo striscione.

Purtroppo non ci sono riprese dell’azione.

Il testo dello striscione:

“creare e difendere
SPAZI (A)UTONOMI
dimostrate SOLIDARIETÀ alla Rigaer 94 Berlino”

Ogni sgombero ha il suo prezzo!

Mostrate solidarietà e mettete in ginocchio la politica!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

185030

Bielefeld, Germania: Pietre e vernice a costruzione di lusso

Bielefeld, 4 luglio 2016

Nella notte tra il 03 e il 04 luglio abbiamo espresso il nostro odio per la situazione con vernice e pietre.
Abbiamo colpito una delle nuove costruzioni di lusso della gentrificazione di questa città, presso Lenkwerk, a Bielefeld
– Ogni sgombero ha il suo prezzo!

Auguriamo ancora tanta forza alla gente nella Rigaer94 che nemmeno nella seconda settimana consecutiva si dà per vinta.

R94 è dappertutto!
Per un luglio nero!
Attacco!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH

Würzburg, Germania: Pietre e vernice a ufficio di collocamento

wuerzburgWürzburg, 4 luglio 2016

Già da più di due settimana gli sbirri sono nella Rigaer 94 e fanno di tutto per distruggere questo progetto. Ogni giorno deve essere il giorno X in questo sistema che impone gli interessi capitalisti ma non ha posto per le case autogestite. Per dimostrare all’apparato di Stato le conseguenze di uno sgombero, anche a Würzburg delle persone parteciparono al tetto di 10 milioni di € di danni materiali. L’ufficio di collocamento in via Schiesshaus, che è strumento essenziale per la logica di sfruttamento, è stato attaccato con pietre e vernice. Vetri rotti nella zona d’entrata e la facciata abbellita con varie bombe alla vernice, inoltre abbondano le scritte “r94 dappertutto” e “smash capitalism”. Spezzate quello che vi spezza!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, galera Salez, CH