Grecia: Il compagno anarchico Vaggelis Koutsibelas condannato a 15 anni di carcere

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Il processo contro l’anarchico Vaggelis Koutsibelas è iniziato il 6 Marzo 2013, nel tribunale penale misto di Larissa. Il compagno è stato detenuto per quasi un anno in attesa del giudizio, accusato di una serie di attacchi incendiari che hanno avuto luogo nella città di Trikala nei mesi di Marzo ed Aprile 2012.

Nel primo giorno del processo, l’avvocato della difesa ha confutato le precedenti dichiarazioni fatte dall’infame Giorgos Zafiris, che è venuto a testimoniare in tribunale. L’infame ha ammesso che la polizia lo aveva costretto a firmare una testimonianza forgiata, perché era stato arrestato per possesso di droga, e la polizia gli ha detto che era il modo di farla franca. Il giudice ha minacciato di chiedere la sua detenzione con l’accusa di falsa testimonianza, cosa che non è mai successa.

Il giorno successivo, 7 Marzo, Vaggelis ha spiegato alla corte che ci sono prove solide che mostrano che egli era in realtà altrove (nei pressi della prefettura) durante il tempo di uno degli attacchi incendiari, e non era in nessun posto vicino al luogo dell’attacco, ma i giudici hanno risposto che ovviamente era al palazzo della prefettura cercando di posizionare un altro ordigno incendiario! Vaggelis ha parlato del significato politico di questi attacchi incendiari (a prescindere da chi le abbia eseguiti), con riferimento al sistema politico prevalente così come all’ascesa del partito nazista dell’Alba Dorata.

Inoltre, Vaggelis ha chiesto di poter essere trasferito in un’altra prigione, perché, come ha detto alla fine della sua dichiarazione, “La struttura penitenziaria di Trikala è una prigione piena di droga, io non ce la fa più.”

Il giudice della corte di Larissa gli ha consegnato una sentenza di sterminio sul caso senza riconoscergli alcuna circostanza attenuante. La corte ha condannato Vaggelis a 15 anni di carcere, con il diritto di appello, ed ha imposto una multa di 300 euro. Il pubblico ministero ha chiesto inizialmente un totale di 27 anni di carcere, ma dopo una interruzione del procedimento, la sentenza è stata “ridotta” a 15 anni.

Dalla loro parte, i suoi amici, che di fatto hanno sostengono il compagno tutto questo tempo hanno mandato la loro forza nella speranza che uscirà presto dalla prigione, ed hanno gridato: La passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni!

Recentemente, nel mese di Gennaio 2013, la “Sinergia delle organizzazioni anarchiche Libertà Selvaggia e Istigatori delle Esplosioni Sociali” hanno dedicato il loro attacco incendiario presso il Centro Commerciale a Maroussi, ad Atene, a Vaggelis Koutsibelas tra altri compagni anarchici in cladestinità o incarcerati. Che possano le azioni di solidarietà di diffondere e riscaldare i cuori di tutti gli ostaggi della guerra sociale!

Indirizzo attuale in carcere:
Evangelos Koutsibelas
Krinitsa, Trikala – Mpalkoura Trikalon 42100
4° braccio, Prigione di Trikala, Grecia

Atene: Esito del processo contro gli anarchici per l’occupazione della stazione commerciale radio FLASH

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Dopo consecutivi rinvii, il processo per l’occupazione della stazione radio Flash che è stata effettuata il 10 Gennaio 2012 in solidarietà con tutti i perseguiti per il caso della Lotta Rivoluzionaria ed ha portato a detenzioni di massa, si è svolto l’8 Marzo 2013.

Le persone accusate per l’occupazione della stazione radio Flash hanno letto una dichiarazione politica collettiva alla corte, ed hanno sottolineato: “Continueremo a stare ancora più combattivi in solidarietà con i nostri compagni che sono perseguiti per il caso della Lotta Rivoluzionaria. Abbiamo la ragione dalla nostra parte, e vinceremo.”

Tutti quanti sono stati condannati ad un anno di detenzione con sospensione per tre anni perché hanno rifiutato di dare le impronte digitali, mentre le accuse inizialmente premute contro di loro per “lodare azioni criminali’ sono cadute. Così, tutti gli imputati sono usciti “libero” dalla corte. Tuttavia, i giudici hanno imposto una multa nei confronti di un compagno che non abbia ottenuto una sospensione della pena a causa di una precedente condanna, per cui dovrà fare un appello alla decisione.

Il sito blackblocg.info vietato in Russia

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Comunicato:

“Cari compagni!
Dobbiamo informarvi che il nostro blog è stato incluso nella Lista Federale dei Materiali Estremisti in Russia. Questa è la prima volta che una risorsa anarchica viene ufficialmente riconosciuta come “estremista” in Russia. Quindi la maggior parte dei provider internet russi hanno chiuso l’accesso a BlackBlocg e le persone del nostro paese devono usare Tor o VPN per avere accesso. Siamo fieri di avere un tale “riconoscimento” della significatività della nostra lotta. Continueremo con orgoglio la nostra strada per la Libertà e l’Anarchia. Rivolta continua!”

Per la censura in Russia vedia anche qui

fonte

Regno Unito: Nuovo prigioniero animalista, George House

Nel marzo 2013 George è stato condannato a 12 mesi di carcere per danneggiamenti alla pista per levrieri dello Stadio di Coventry e per un tentativo di liberazione di topi dall’Università di Warwick. Mandiamogli una lettera di supporto!

George House #A5822CW
Werrington YOI
Werrington
Stoke-On-Trent
ST9 0DX
UNITED KINGDOM

Lotta radicale in Russia negli ultimi 2 mesi

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La tensione sociale in Russia sembra in discesa, ma in ogni caso il livello della resistenza popolare che include azione diretta e sabotaggio rimane in paragone alto. Molte persone sono in attesa di una nuova ondata di lotta nella tarda primavera o estate. Gli anarchici cercano di partecipare in maniera apprezzabile in questo movimento, ma c’è l’ovvia necessità di agire in maniera più organizzata e di avere una maggiore diffusione dell’ideale e della pratica anarchica.

30.01.2012 – A Kharkov, Ukraina, una Lexus che apparteneva a un giudice locale è stata bruciata da sconosciuti.

31.01.2012 – I media riportano che ci sono stati due tentativi di incendio agli uffici del partito di governo “Russia Unita” durante la notte, in due quartieri di Mosca – Bibirevo e Losinoostrovskiy. Sfortunatamente non ci sono stati seri danni. L’attacco è stato anonimo.

02 – 03.02.2012 – Nella notte un gruppo anonimo di guerriglia ha lanciato alcune molotov in una vetrata rotta di un ufficio del partito “Russia Unita”, nella città di Fryazino nella regione di Mosca. Il mobilio e gli strumenti da ufficio sono stati danneggiati dal fuoco.

21.02.2012 – Nella città di Novosibirsk anonimi hanno gettato una bottiglia con una miscela incendiaria nel salotto del nuovo “eletto” presidente russo e di un capo del partito Russia Unita.

23.02.2012 – A Ufa una bomba artigianale è esplosa nelle vicinanze del ministero comunale della Repubblica di Bashkortostan. Questa azione è stata realizzata da un gruppo autonomo di guerriglia.

24.02.2012 – Il gruppo di ecologisti radicali “Resistenza Verde” ha bruciato un bulldozer coinvolto nella deforestazione nel quartiere di Podolsk nella regione di Mosca. Nel loro comunicato i compagni fanno una chiamata a chiunque tenga alla natura per unirsi nella loro attività di azione diretta e sabotaggio in difesa della natura. Qui c’è un video della loro azione:

26.02.2012 – A Mosca un gruppo di guerriglia anarchico ha bruciato un’auto Mercedes di lusso classe G che aveva il pass di un procuratore dietro il finestrino. Quando i media hanno riportato il fatto, si è saputo che la macchina era di proprietà del proprietario di un centro commerciale. In ogni caso l’azione dei compagni ha indubbiamente raggiunto l’obiettivo.

02.03.2012 – A due giorni dalle elezioni presidenziali – tre gruppi di guerriglia anarchica da Mosca, San Pietroburgo e Ufa hanno organizzato un’azione coordinata nelle tre città nella stessa notte. A S.Pietroburgo è stata attaccata una sala di uno dei deputati di “Russia Unita” a Mosca – uno degli uffici locale del partito al governo. Il gruppo di guerriglia “Spravedlivost” di Ufa ha attaccato l’edificio amministrativo del quartiere Oktyabrskiy di Ufa.

Il nostro comunicato:
Le nostre azioni sono, prima di tutto, la chiamata indirizzata a tutte le persone coscienziose e speranzose in dei cambiamenti positivi – non fate affidamento sulle persone; non significano niente nel lungo termine. E tempo di uscire ed agire con forza. Non fate attenzione agli appelli degli auto-nominati “leader” del movimento alla moderazione e alla protesta pacifica. Se voi – tutti noi – vogliamo cambiare davvero, dobbiamo controllare lo spazio urbano con tutti mezzi necessari. Quindi il 5 di marzo – non aspettate ordini dai “capi”, ma auto-organizzatevi e agite!
Rompete le righe della polizia, occupate le piazze, e prendete possesso degli edifici amministrativi! Dovete sfidare il sistema e rischiare, se volete vincere. Non c’è altro modo – con le parole e le assemblee, di massa ma pacifiche, non c’è possibilità di cambiare nulla.
La nostra scelta è – la rivoluzione!

Video dalla notte di azioni: i, ii

05.03.2012In una manifestazione anti-Putin a St.Petersburg la polizia è stata attaccata dalla folla con alcune bottiglie incendiarie. Per la Russia è un caso senza precedenti. Uno dei bus della polizia antisommossa è stato dato alle fiamme. La polizia non ha arrestato nessun guerrigliero.

08.03.2012 –Nella città di Pervouralsk è stata bruciata una Mercedes S-350, di proprietà del deputato locale e capitalista Vladislav Sten’ka, noto per aver picchiato i suoi impiegati.

fonte

Russia, Mosca: Incendiata stazione di polizia locale a Povedniki

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Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio abbiamo attacco la locale stazione di polizia nel villaggio Povedniki (regione di Mosca). Era situata in un edificio non residenziale – per cui ci siamo sentiti liberi di agire con forza. È probabile che da una buona porzione dell’incendio abbiamo completamente distruttio i contenuti del covo del nemico (non abbiamo avuto la possibilità di guardare l’incendio fino alla fine).

Cari compagni! Vediamo le autorità incompetenti, malamente organizzate e agire ciecamente. Per cui è ora di concentrarci sulla lotta radicale, così possiamo danneggiare il sistema con più forza e restare liberi più a lungo.

Unitevi a noi!
La vittoria sarà nostra!

Black Blocg collective.

fonte, video dell’azione

Stati Uniti, aggiornamenti sui resistenti al Grand Jury

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Matt Duran e Katherine Olejnik (KteeO) sono stati liberati dal Centro Federale di Detenzione Sea-Tac, dove hanno trascorso gli ultimi cinque mesi per essersi rifiutati di testimoniare di fronte al Grand Jury a Seattle che indaga sul movimento anarchico. Un terzo resistente, Maddy Pfeiffer, rimane in carcere, ma è stato trasferito dall’isolamento al regime generale. Più informazioni (in spagnolo) qui:
Per leggere l’ultima lettera pubblica di KteeO dall’isolamento e quella di Maddy (in spagnolo): i, ii

Grecia: Fine dello sciopero della fame di Spyros Dravilas

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SCIOPERO DELLA FAME DI SPYROS DRAVILAS (fine con un sorriso)

Una battaglia è stata vinta, ma la guerra continua…

Oggi è stata definita la data del processo del amico Spyros Dravilas (accusato di rapina in banca) per il 16 Maggio.

Spyros stavano facendo lo sciopero della fame dal 4 Febbraio ed era ricoverato nel ospedale del carcere di Korydallos (il suo peso è sceso ai 53 chili e lo zucchero del sangue ha raggiunto il 49).

Con la programmazione del suo processo peri il 16 del Maggio, Spyros si trova ad un SOFFIO di LIBERTÀ.

Ora, anche in caso di condanna al processo, ha già superato per molto la soglia per essergli concessa l’autorizzazione del congedo temporaneo dalla prigione (anche la sospensione).

Se non altro, la motivazione ufficiale della procura per “tagliare” il congedo temporaneo di Spyros, era che non ci fosse stata definita la data di questo processo, che potrebbe essere ritardata per anni.

Per questo oggi Spyros termina lo sciopero della fame dopo aver vinto una grande vittoria.

Senza lo sciopero della fame, il suo caso sarebbe rimasto nei cassetti dell’archivio, dimenticato da qualche magistrato, come decine di altri casi che tengono molti detenuti come catturati in attesa di tribunali per anni.

Senza il sostegno e la solidarietà di amici e compagni che non sono stati intrappolati in preconcetti e separazioni di detenuti “penali” – “politici”, il caso di Spyros non sarebbe stato ascoltato al di là delle mura del carcere.

Un enorme “grazie” quindi, per tutti i compagni conosciuti e non in Grecia e all’estero (Belgio, Cile, ecc) che hanno fatto raduni, hanno appeso striscioni, manifesti, hanno distribuito dei testi, hanno scritto slogan ed hanno rotto il colpo di stato del silenzio…

E compagni, non dimenticate…

Può essere che non siamo riusciti di trovare ancora la via della liberazione totale, ma siamo sicuri che con la violenza anarchica apriremo nuovi percorsi di libertà…

Anarchici-nichilisti, amici di Spyros Dravilas

Né a Londra, né da nessuna parte …Cestiniamo i fascisti e chiunque gli apre la strada

La sera del Lunedì, 4 Marzo, il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis ha parlato al London School of Economics in un evento della società ellenica sul “uscita dalla crisi”. Il sindaco ha avuto il coraggio di parlare di uscita dalla crisi – anche se sa benissimo che la sua politica in tutti questi anni hanno solo acuito la crisi per tutti, ad eccezione di quelli inclusi nella sua visione purificata della cittadinanza. Questo, in un momento in cui la feccia dei suoi inseguimenti della polizia municipale, le rapine e gli assalti contro gli immigrati venditori ambulanti, in un periodo in cui l’assassinio di Cheikh Ndiaye in Thiseio, ad Atene, portano la sua firma, pochi mesi dopo lo sgombero di Villa Amalias e la cura di Kaminis per cedere ulteriore terreno ai nazisti dell’Alba Dorata della zona di Agios
Panteleimonas.

Perché la sua visione per una Atene pulita puzza di sangue e di pogrom. Perché l’uscita dalla crisi presuppone la riduzione delle manifestazioni e delle mobilitazioni, la repressione contro le occupazioni e la fine del “anomia”, come il sindaco ha ripetutamente richiesto sin dall’inizio del suo mandato. Siccome, l’uscita dalla crisi per lui significa “togliere coloro che resistono e che sono incompatibili con la mia visione”, circa 35 compagni hanno deciso di ricordargli che non sarà a suo agio da nessuna parte…

fonte

Grecia Settentrionale: Lotta contro i progetti delle miniere d’oro nella penisola Calcidica

IL NOSTRO SILENZIO…IL LORO ORO: Video del Coordinamento Aperto di Salonicco contro le miniere d’oro che è stato proiettato in un evento di contro-informazione a Piazza Aristotele, nella città di Salonicco (26 Aprile 2012) -premere il tasto cc per attivare i sottotitoli in inglese (trad. da Contra Info)

Temuco, Cile: Azioni dirette dalla Célula Nómade Incendiaria

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“Nelle prime ore di questo giovedì 28 febbraio abbiamo dato fuoco a un camion situato fuori dall’Homecenter Sodimac [1] di Temuco, e il fuoco si è diffuso grazie ad alcune palette.

Poi nelle prime ore di sabato 2 marzo abbiamo situato un congegno esplosivo/incendiario fuori dall’Ufficio Regionale delle Guardie del Carcere, che non è esploso ma ha raggiunto lo scopo di terrorizzare queste merde, strangolatori della libertà, servi della fottuta autorità che rende schiavi noi e gli animali; con queste azioni mostriamo ancora una volta che siamo in grado di rompere le catene, che le emozioni sono più forti della paura.

Non si tratta di attacchi nell’aria, sono parte di una guerra che hanno dichiarato contro di noi prima che nascessimo, di fronte alla quale non pensiamo di restare passivi. La fiamma dell’insurrezione continuerà ad ardere e continueremo indomabili di fronte a chi cerca di addomesticarci, e non permetteremo che imprese come Homecenter facciano questo ai nostri fratelli animali.
Molto altro brucerà a La Araucanía, così come i Luchsinger [2].

C.N.I. (Célula Nómade Incendiaria)

Note: 1. Catena di negozi che vendono animali, nota per tenere cuccioli e altri animali in condizioni orribili.
2. Werner Luchsinger e Vivian McKay, grandi proprietari terrieri, sono morti in un incendio della loro casa in territorio Mapuche a gennaio.

fonte

Atene: Evento e discussione per la repressione in Italia

Evento e discussione per la repressione in Italia.
Presentazione dell’opuscolo “Repressione in Italia” con dei compagni della rivista anarchica “La Miccia” da Napoli.

Giovedì 7 Febbraio 2013
Università del Politecnico di Atene, ingresso da Via Stournari, Aula Ghini

NEI TEMPI DELLA CACCIA MODERNA ALLE STREGHE
SIAMO IL FUOCO CHE BRUCERÀ TUTTI I CARNEFICI
DELLA NOSTRA VITA

Barcellona: Comunicato d’azioni anarchiche e risposta ai nichilisti

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Con questo comunicato vogliamo rivendicare le azioni seguenti, come facenti parte di una lotta per la distruzione dello Stato, del capitale, del patriarcato e di tutto il sistema di dominazione, una lotta per la libera creazione di relazioni di volontariato e solidarietà a livello globale e a livello locale; in altre parole, una lotta per l’Anarchia.

5 gennaio: la sera abbiamo raccontato una storia a un bambino sulla macchia e la lotta anarchica contro Franco e contro la democrazia.

13 gennaio: abbiamo cucinato un pasto sano per un compagno che ha una malattia cronica.

17 gennaio: abbiamo scritto una lettera a un compagno in carcere per aver partecipato a una rivolta.

12 febbraio: abbiamo mantenuto i figli degli amici in situazioni economiche precarie.

16 febbraio: abbiamo discusso apertamente con i nostri vicini circa la necessità di bruciare le banche e di attaccare la polizia per realizzare i nostri sogni.

19 febbraio: abbiamo detto a degli attivisti di sinistra che gli incappucciati non erano dei poliziotti infiltrati ma che eravamo noi, e che era bello indossare il cappuccio e prendere le strade con la forza.

28 febbraio: abbiamo offerto le verdure del nostro orto a degli amici e vicini, senza denaro o barrato.

Perché rivendichiamo queste azioni? Negli ultimi mesi abbiamo anche riciclato spazzatura, bruciato delle banche, ferito dei giornalisti, distrutto vetrine di negozi e attaccato la polizia.

Secondo noi gli attacchi contro il sistema sono essenziali nella nostra lotta. Ma ci siamo ingannati noi stessi. Una lotta non consiste solo negli attacchi. Gli attacchi NON SONO più importanti della necessità di prenderci cura di noi, di mantenere e diffondere la nostra storia collettiva di creare relazioni basate sul dono, la solidarietà e la reciprocità, d’immaginare nuovi mondi e nuove lotte, di affrontare il nostro isolamento e costruire relazioni sovversive e oneste con persone , che sono al di fuori dal ghetto categorico e politico in cui lo spettacolo ci mostra.

È evidente che abbiamo perso diverse volte in passato, e che il più duro di tutti è la frattura storica e la perdita della memoria della nostra lotta; ci si trova a dover ripartire da zero. L’iper-alienazione, contro cui il nichilismo è la reazione logica, non è che il risultato della sconfitta nelle lotte passate. Ci troviamo in un insieme che bisogna distruggere, solo perché non resta più niente di ciò che avevamo costruito nel passato. Per non perdere tutto ogni volta che ci solleviamo, dobbiamo sostenerci, non come degli individui isolati ma come una comunità, una lotta collettiva e multi generazionale. E ciò non lo si può ottenere dando esclusiva priorità agli attacchi.

La gerarchia delle tattiche appartiene alla sinistra ed è stata assai poco modificata in seno al nichilismo: hanno scelto la punta della lancia, le azioni presumibilmente più importanti, come le sole che contavano, e hanno dimenticato il resto. Si tratta di una visione patriarcale e contro produttiva. È l’oblio di tutte le azioni, sono necessarie per la vita e così per la lotta. Prima rese invisibili dal patriarcato, poi dal capitalismo, e infine dalla sinistra cosiddetta anticapitalista.

La tattica la più aggressiva non ha senso e non può essere sostenuta che in un complesso di azioni di ogni tipo, in quanto sono libertarie e dirette. Non capendo che lottare significa portare con noi un nuovo mondo, cha aspetta di nascere dalle ceneri del sistema di dominazione, ci trasformiamo in semplici armi contro il capitalismo, in strumenti destinati a distruggere, senza le altre cose di cui gli uomini hanno bisogno per vivere e lottare. È il capitalismo che vuole trattarci come strumenti. Noi non dovremo fare la stessa cosa.

In realtà è un piacere sentir parlare degli attacchi dei nichilisti e di altri compagni. Sappiamo bene che il coraggio e la rabbia sono due degli elementi più importanti per ribellarsi. In particolare a Barcellona, abbiamo sentito che è stato un errore che negli ultimi anni ci sono stati pochi attacchi illegali mentre era apparso più opportuno partecipare ad ampi spazi. Naturalmente, l’argomento degli attacchi, realizzati dai nichilisti e dai compagni piuttosto “sociali”, a noi ha più. E a livello globale, abbiamo riso quando abbiamo sentito che il direttore della centrale nucleare Ansaldo in Italia era stato colpito al ginocchio ed è stato un piacere leggere le lettere dei compagni (nichilisti e altri) imprigionati in Grecia, che non si sono lasciati prendere dalla paura.

Ma troppe volte abbiamo visto dei compagni che, a causa della disperazione, dell’impazienza e dell’alienazione, si sono negligentemente gettati nella guerra contro lo stato, che tutti noi viviamo ogni giorno. Sono sempre finiti morti o in prigione, e questo più volte in un anno. E poi cosa è successo?

I compagni che sono sopravvissuti abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarci a vicenda e aiutare i prigionieri, per non dimenticare quelli assassinati, per non lasciare che la repressione abbia la meglio, per non perdere tutta la nostra forza e non permettere una frattura storica, che ci privava della nostra memoria collettiva di lotta. Ma poco a poco questa memoria si perde, e successivamente ogni quattro anni appare un nuovo gruppo che dimentica gli altri compiti della lotta per dedicarsi solo alla distruzione del nostro nemico in comune. Quando li sosteniamo, ma anche quando li critichiamo, o a volte anche senza criticarli, ci trattano da vigliacchi per il fatto di consacrarci ad altri compiti (anche se partecipiamo anche noi alle rivolte o alle azioni notturne), per divergere con loro ideologicamente e non glorificare il loro gruppo o federazione informale.

Non sanno che a quel punto hanno già perso, perché un compito che trascurano è la trasmissione della memoria [1]. Invece di una memoria profonda, viva e strategica, hanno solo i lori martirologi. E così dobbiamo vedere come i nostri amici e compagni diventano dei simboli, e infine delle armi, dell’ideologia. Alcuni dei compagni morti erano effettivamente dei nichilisti. Ma nella martirologia nichilista ci sono anche dei compagni recuperati e che non facevano parte di alcuna di queste bande, o che appartenevano chiaramente all’altra banda di questa stupida divisione tra “sociali” e “antisociali” (come Lambros Foundas). I loro nomi e immagini sono usati per incoraggiare gli attacchi, la distruzione totale, senza fermarsi per riflettere sui loro errori o sui veri progetti che questi compagni avevano quando erano in vita.

È ovvio che dobbiamo lottare e ciò implica la possibilità di morire e di finire in prigione. Ma ciò non significa che dobbiamo celebrare la morte o la prigione. Anche il suicidio è una forma di resistenza, ma non è rivoluzionario. È ovvio che dobbiamo ricordarci i nostri morti e i prigionieri, ma ciò non vuol dire trasformarli in martiri o eroi.

In conclusione, vogliamo criticare lo stato attuale della letteratura anarchica, come fondata in modo sproporzionale su comunicati superficiali che mancano di contesto, d’analisi e di riflessioni, e che mettono solo in rilievo gli attacchi e non gli altri compiti che dobbiamo svolgere per mantenerci vivi e forti. Naturalmente, essa ci aiuta ad essere al corrente delle azioni clandestine fatte dagli altri compagni. Ci dona la forza e la gioia di leggere che un simbolo del potere è stato distrutto o bruciato. Ma è molto più utile pensare (e scrivere) sulle strategie di conflitto, secondo ogni tempo e luogo, invece che incoraggiare la visione quantitativa della lotta. Ci rifiutiamo di trasformare la nostra ribellione in un’equazione matematica per misurare la nostra rabbia: più facciamo dei colpi e degli incendi, più forti saremo; più importi sono i danni, più importante sarà l’azione. È il pensiero di un economista, di un generale o di un idiota.
Per tutte queste ragioni, abbiamo deciso di scrivere questo comunicato per rivendicare una serie di azioni che consideriamo importanti così come gli attacchi e che hanno attualmente luogo. Sono delle azioni che facciamo ogni settimana, normalmente senza pensarci due volte o pubblicarlo su internet. Le pubblichiamo ora per rendere visibile un problema personale e una debolezza generalizzata attraverso lo spazio anarchico.

CONTRO I COMUNICATI!
PER L’ANARCHIA E PER TUTTI I COMPITI DELLA LOTTA!

Nota [1]: per esempio, “noi non guardiamo più verso il passato, perché l’odiamo … distruggiamo il presente” dopo il comunicato “Anarchici Nichilisti” de Barcellona, 25 aprile 2012 [censurato su Indymedia Barcellona, in inglese qui]

fonte

Italia: Τutti i compagni accusati per l’operazione Ixodidae sono stati assolti in Trento

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Ci hanno appena scritto informandoci che gli 8 compagni sotto giudizio per l’operazione Ixodidae, questo Mercoledì sono stati assolti. Le condanne richieste erano di 5 anni per Massimo, 4 anni e 8 mesi per J., F., S. e R. e 3 anni e 5 mesi per S., S. e M.

Massimo Passamani, che era agli arresti domiciliari per un’altra accusa di aggressione a una troupe di giornalisti in Val Susa), da oggi è fuori!!

più informazioni

Atene: Manifestazione in memoria dell’anarchico Lambros Foundas e di solidarietà ai membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso – Sabato 9/3, Monastiraki alle 12.00

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MANIFESTAZIONE IN MEMORIA DELL’ANARCHICO LAMBROS FOUNDAS MEMBRO DELLA LOTTA RIVOLUZIONARIA

Tre anni fa, il 10/03/2010, il compagno Lambros Foundas cadde combattendo in uno scontro armato con la polizia, a Dafni, in un tentativo di espropriazione di una vettura, la quale dovrebbe essere utilizzata in un’azione dell’organizzazione.

Lambros Foundas è uno di noi e ha dato la sua vita nella lotta per la libertà.

L’azione del compagno era collegata con la lotta contro l’élite economica e politica, che con il pretesto della crisi finanziaria globale, vuole imporre al mondo un nuovo totalitarismo.

Il miglior onore per un compagno che ha perso la vita nella lotta è la continuazione della lotta per la Rivoluzione Sociale, per una società di uguaglianza e di libertà.

E PER LA SOLIDARIETÀ AI MEMBRI DELLA LOTTA RIVOLUZIONARIA E QUELLI PERSEGUITI PER LA STESSA CAUSA

Il processo del caso Lotta Rivoluzionaria si trova nella fase finale.

Questo processo ha costituito un campo di confronto politico, un campo di sostegno delle azioni e delle posizioni dell’organizzazione, per quanto riguarda la lotta contro il regime e le condizioni del totalitarismo moderno, con il fine ultimo la Rivoluzione Sociale.

Allo stesso tempo, attraverso questo processo è stato promosso il discorso dei compagni, i quali agendo nel contesto di altre forme di lotta sono stati mirati per le loro scelte.

Attraverso le loro testimonianze, hanno ratificato la multiformità della lotta per il cambiamento difendendo la loro integrazione politica e l’azione all’interno dell’ambiente anarchico.

Oggi più che mai diventi imperativo che la nostra solidarietà sia intesa ad affilare la lotta per la Liberazione Sociale.

Sabato 3/9 Piazza Monastiraki alle ore 12.00

Anarchic*

Atene: Un saluto a tutti i compagni del Febbraio Nero

Febbraio Nero in tutto il mondo…Avanti per l'insurrezione quotidiana!
Febbraio Nero in tutto il mondo…Avanti per l’insurrezione quotidiana!

Il 28 Febbraio, abbiamo appeso uno striscione su una strada pedonale, che segna il percorso quotidiano di centinaia di bambini e ragazzi per gli edifici delle scuole-carceri della zona di Petralona, volendo inviare forza agli ostaggi della guerra sociale, perseguitati o tenuti nelle celle delle prigioni della democrazia, ma anche per le infrastrutture autogestite in tutto il mondo che resistono alla repressione con dignità.

Il “Febbraio Nero in tutto il mondo …” è il nostro segnale che la solidarietà tra le imprese che resistono ed i compagni anarchici si è espressa attraverso azioni dirette polimorfe dall’Europa verso l’America Latina, in Cile, Messico, Ecuador, Austria, Perù, Argentina, Portogallo, Francia, Spagna , Svizzera, Regno Unito, Repubblica Ceca, Uruguay, Brasile, Belgio, Germania, Grecia, con agitazioni come poster, striscioni, volantini, contro-informazione, brochure multimediali, testi di analisi, interventi per le strade, manifestazioni, eventi a spazi auto-organizzati, murales, occupazioni simboliche, slogan sui muri, cucine collettive…

Un pugno alzato a chi ha abbracciato questo richiamo di solidarietà internazionale al proprio modo unico, ai compagni che abbiamo avuto la possibilità di conoscere questo mese attraverso i loro discorsi e le loro azioni, così come a tutte le individualità e le collettività che lottano contro il disfattismo, per l’insurrezione anarchica costante.

Avanti per l’insurrezione quotidiana!