Atene: Lettera dal carcere dell’anarchico Babis Tsilianidis

Il 16 Novembre 2011, Charalambos “Babis” Tsilianidis (consultare la lista dei prigionieri anarchici in Grecia per avere più informazioni su di lui ) è stato condotto al tribunale di Salonicco. Prima di entrare nell’ufficio del magistrato esaminatore, ha dichiarato: “Io sono un anarchico rivoluzionario e mi rifiuto di prendere parte a questi procedimenti.” Nonostante ciò, l’accusa e il magistrato esaminatore gli hanno presentato una nuova accusa, questa volta per aver rubato nella sede amministrativa dell’ospedale AHEPA. L’unica prova a suo carico è una bandana che, secondo la polizia, contiene il suo DNA ed è stata trovata vicino all’ospedale. Due giorni dopo la sua presenza al Tribunale di Salonicco, Tsilianidis ha diffuso la seguente lettera:

Lunedi 7 Novembre, sono stato invitato a presenziare davanti all’accusa alla Reguler Hearing Section Number 5 del Thessaloniki Court of Primary Authority per dare una dichiarazione riguardo alle accuse di furto, complicità semplice nel furto, e possesso illegale di armi.

La parte ironica dell’inteera questione era che io non sapevo – e ancora non so – per quale furto sono stato convocato, visto che il pezzo di carta consegnatomi non menziona né il luogo né la data del furto. Ovviamente, quando il mio avvocato ha chiesto i dettagli, la risposta è stata: “Non possiamo dire nulla fino a quando non presenzierà l’accusato stesso.” Allo stesso tempo, si era diffusa una voce riguardo ad una bandana contenente il mio DNA trovata vicino al luogo sconosciuto del furto.

Ovviamente non mi sono presentato, visto che ho considerato pesante un viaggio di circa 1000 kilometri – un giorno e mezzo in un veicolo di trasferimento, in una gabbia di 1 metro quadrato per 10 ore.

Incurante dell’azione attribuitami (e che io abbia o no a che fare con essa), ciò che ho fatto durante le precedenti esaminazioni e gli interrogatori formali per il precedente caso nel quale sono accusato, cosi come ho fatto durante i sei mesi di investigazione formale, è esattamente ciò che farò nei processi a venire.

Mi rifiuto di dialogare, a livello personale o politico, con qualunque autorità “al comando”. Invece, voglio legittimizzare nella mia coscienza, in quella dei miei compagni, e in quella dei miei nemici un procedimento nel quale alcuni – per i quali, ovviamente, provo ostilità – sono stati dichiarati adatti per giudicare la lotta anarchica.

Oltre alla questione della partecipazione o meno di anarchici nelle azioni in questione, vedo l’accusa criminale di quelli in lotta, la mia recente accusa, e la prigionia di dozzine di anarchici rivoluzionari come parte di un conflitto generale tra diversi valori – come parte di una guerra civile sociale.

Ciò riguardo al tentativo dello stato di instillare paura nei rivoluzionari cosicché smettano la loro attività, nel tentativo di interrompere la diffusione di idee e pratiche anarchiche.

La loro intenzione è di scoraggiare i giovani dal prendere iniziativa.

Inoltre, senza alcuna circostanza io giocherò il misero gioco legale delle autorità giudiziarie, cercando alibi di innocenza, ed esponendo a loro la mia vita personale. Senza alcuna circostanza mi presenterò davanti a loro come “sicuramente problematico, ma fondamentalmente un bravo ragazzo”.

Senza alcuna circostanza gli regalerò una chiaccherata, neanche adesso. Rimarrò fermo nel mio desiderio e obiettivo che ho dato a me stesso e ai compagni di restare saldo e dignitoso nel proseguimento della lotta, senza dialogo con i miei accusatori.

Non vomiterò il linguaggio del dominio, dichiarando la mia innocenza o colpa come un pappagallo.

Ho agito in accordo con la mia coscienza, sono contro il sistema capitalista-democratico e la civilizzazione autoritaria, e supporto ogni metodo di lotta che si accorda con i miei valori e contribuisce all’intensificazioine della lotta, incurante che tali metodi siano caratterizzati come “legali” o “illegali”.

In più, l’obiettivo della lotta anarchica è la distruzione della gerarchia, e ciò non può non essere illegale per il linguaggio del dominio.

Ciò è  anche dimostrato dagli scontri di piazza nel mondo, dagli attacchi agli obiettivi del dominio, dallo sviluppo delle strutture e infrastruture polimorfiche della lotta, e il continuo propagandare e diffondere il discorso anarchico rivoluzionario.

Dimenticatevi di quanto si possono intensificare tutti gli atti repressivi. Non importa quanto cresca la tensione repressiva, non importa quanti anni di galera ci daranno, non importa di quanti di noi tengono prigionieri, IL VERO DESIDERIO DELLA RIVOLUZIONE NON PUO’ ESSERE IMPRIGIONATO, ISOLATO, O ZITTITO.

La lotta anarchica/rivoluzionaria continua e continuerà ad esprimersi in ogni condizione, a tutti i costi.

Il 16 Novembre, quando sono stato convocato per la seconda volta per dare una dichiarazione davanti a quelli che hanno imprigionato migliaia di persone, rimarrò zitto per far si che si senta il rumore assordante dello scontro tra due differenti mondi – un rumore che si fa più forte.

La mia solidarietà e rispetto a chi, tramite le sue azioni, ci sorride mentre danneggia la civilizzazione autoritaria.

Agli anarchici prigionieri di guerra, che continuano la loro lotta dentro le prigioni.

Babis Tsilianidis, Lunedi 14 Novembre 2011, Braccio A Prigione di Koridallos

Fonte: thisisourjob  Traduzione: ParoleArmate

Atene: Rivendicati attacchi incendiari in ricordo di L. Foundas

Gli occhi usati per guardare le fiamme non versano lacrime, i combattenti non abbassano la testa, essi fieramente tengono alta la stella, non abbiamo tempo per piangere i compagni, ma il vostro potente appello alle nostre anime ed i vostri quindici cuori batteranno insieme a noi, il vostro tenue ruggito risuonerà come un invito alle nostre orecchie, come l’eco del tuono.

Manderete in fumo il vostro vecchio mondo, la strada della collisione, non potete piegarvi uccidendo i nostri fratelli in battaglia e dovreste sapere che noi ne usciremo vittoriosi anche se i sacrifici sono grandi.

Voi, pacifico mare nero, le vostre onde e il giorno desiderato arriveranno, il giorno della pace, la vostra libertà

Oh si che arriverà

Il giorno in cui estrarremo le lance piantate nel nostro sangue
Nazim Hikmet

Lambros non è (e mai lo sarà) per noi un “eroe” in un “pantheon” della rivoluzione. Le icone vanno bene per i santi. Ma Lambros è stato un compagno, un amico; è stato quello vicino a noi nel momento dell’attacco. Perché Lambros era LI. In ogni momento. In tutti i modi. Dall’attacchinaggio agli incendi notturni. Dalle assemblee alle rivolte nelle strade cittadine. Dal proteggere gli spezzoni nelle proteste alla sua partecipazione nella lotta rivoluzionaria.

Lambros era li. Lo sguardo sicuro. Il compagno che sarebbe rimasto vicino a te. In ogni momento. In ogni modo. Organizzato. Senza fisse. Una persona completa. Un rivoluzionario completo. Fino alla fine.

Lambros è QUI. Nei pensieri e nei cuiori di quelli che lo hanno incontrato. Lui è qui. Nei nostri zaini che odorano di benzina. Lui è qui. Nelle nostre tasche appesantite da sassi e chiodi. Lui è qui. Nella borsa con i bastoni per il corteo. Lui è qui. Nella pistola che è pulita e oliata. Lui è qui. Nell’ultimo controllo se il circuito elettrico “chiude”. Lui è qui. IN OGNI MOMENTO, IN OGNI MODO.

L’11 e 12 Marzo abbiamo realizzato una serie di incendi contro veicoli personali di poliziotti e una volante parcheggiata dinnanzi al tribunale di Evelpidon (pomeriggio del 12 Marzo). Nello specifico:

2 auto in Philadelphias road a Nikea.

Una moto in Pitheou street a Neos Kosmos

Una macchina in Avgerinou street a Abelokipos

Una macchina in Radestou road a Pireus

Una moto in Olympias road a Zografou

Una moto in Fidipidou street a Goudi.

LAMBROS VIVE NEI NOSTRI FUOCHI

Fonte: actforfree.nostate    Traduzione: ParoleArmate

Gorontalo – Indonesia : Azione Solidale con Eat e Billy

Alla fine di Gennaio 2012, alcuni compagni a Gorontalo, Nord di Sulawesi, Indonesia, hanno fatto un’azione solidale con Eat e Billy, prigionieri membri della Long Live Luciano Tortuga Cell – Fronte Rivoluzionario Internazionale / FAI e con altri compagni anarchici. Hanno sigillato 4 bancomat di diverse banche nella città, inserendo colla nel vano carta, coprendo i monitor con vernice, e scrivendo slogan solidali sui muri. Hanno lasciato due comunicati in due diversi posti, rivendicando il tutto come Vandals for Solidarity Cell – International Conspiracy of Revente / FAI Indonesia. Abbiamo ricevuto la mail solo adesso, i comunicati “non sono stati trovati” e i media hanno insabbiato la notizia del sabotaggio.

LIBERTA’ PER EAT E BILLY, LUCIANO E TUTTI I PRIGIONIERI

trad. ParoleArmate

Heraklion, Creta : Azione antifascista contro i neonazi

“Venite coi coltelli, venite con le lame; fascisti, vi romperemo le braccia e le gambe”

Venerdi, 2 Marzo, intorno alle ore 15, un gruppo di compagni ha attaccato i membri dell’Alba Dorata nella zona industriale di Heraklion, dopo aver ricevuto notizie che i bastardi si erano riuniti li. Sapevamo già della loro presenza in città dall’inizio della settimana. I fascisti erano a “Kriti TV” per via del discorso pubblico di uno dei capi della sezione di Creta del partito neonazista. Dopo una piccola rissa, i nazi sono fuggiti in un ristorante, adiacente alla stazione tv, dal quale le merde ci hanno guardato distruggere l’ingresso del posto nel tentativo di devastare l’edificio, e distruggere una delle loro auto. La reazione degli hitleriani si è limitata a minacce da una distanza di sicurezza, mentre hanno messo degli oggetti dietro la porta e chiamato i poliziotti per telefono.

La tentata presenza dei membri dell’Alba Dorata a “Kriti TV” segue la loro provocatoria presenza nel villaggio di Viannos, circa due settimane fa, dove membri di questo legale – come dicono loro – partito hanno attaccato un migrante e minacciato con la pistola.

Dopo questo incidente, dobbiamo rendere chiaro che

ai fascisti:
Come avete capito a Giugno, la vostra presenza pubblica o no a Heraklion non sarà tollerata, né ora, né mai. Riceverete una appropriata risposta ad ognuno dei vostri tentativi di mettere piede in città.

Ai mass media in generale e a “Kriti TV” in particolare:
dando voce agli eredi di Hitler – e riconoscendoli come un altro concetto politico, seppur estremo, moralmente legittimato – avete automaticamente supportato il fascismo. Da ora in poi, ognuno si assuma le responsabilità per le proprie azioni.

Alla comunità di Heraklion:
Visto che viviamo nel tempo dove tutti i tipi di fiori sbocciano e visto che alcuni di loro nascondono spine velenoso, anche l’espulsione di individui fascisti dalle scuole, dai cortili e dai quartieri è un compito di chiunque non condivide le visioni di Hitler.

I responsabili primari del fatto che la guerra contro il fascismo sia cosi a lungo termine, sono quelli che occasionalmente hanno offerto la pace al fascismo.

Antifascisti di Heraklion

trad. ParoleArmate

Atene: Tre degli arrestati del 12 Febbraio sono ancora prigionieri al GADA!

Dopo aver contattato oggi un avvocato, 19 Marzo, è stato annunciato che tre degli arrestati durante le proteste del 12 Febbraio, in carcerazione preprocesso, sono ancora in custodia nelle segrete del GADA (Stazione di polizia di Atene) a terra perché non c’è spazio nelle prigioni per essere trasferiti… Inoltre le autorità statali hanno usato le guardie della prigione come scusa per questa pratica. Da circa un mese, gli attivisti sociali sono imprigionati in celle di sicurezza della stazione di polizia senza aver visto la luce del giorno (perché non c’è l’ora d’aria in questo tipo di detenzione), nelle più squallide condizioni igieniche e nutrizionali, anche peggio della prigione. Ciò che sta succedendo è senza precedenti.

Il compagno Vaggelis Kailoglou, il quarto arrestato, ha scritto una lettera in solidarietà alla compagna anarchica Stella Antoniou il 9 Marzo, e sappiamo che lui è prigioniero a Koridallos.

Immediato rilascio dei 4 arrestati del 12 Febbraio!

Proscioglimento immediato per tutti gli arrestati e accusati
durante gli scioperi!

trad. ParoleArmate

Grecia: Manifesto in ricordo di Lambros Foundas

Danzando nella celebrazione della guerra
Nella guerra che infuria tu ci stai vicino

… nei periodi duri non hai mai abbandonato la città, in quelli buoni non hai tratto alcun profitto, in quelli disperati non hai temuto nulla…

… hai fatto le tue battaglie scegliendo ogni mezzo, hai combattuto con rabbia e devozione, con autoconoscenza e consapevolezza, senza paura di morire e con la fede nella vita, qualche volta come un lupo e qualche altra come un albero hai cercato l’umano dentro di te ma anche intorno a te e mai ti sei allineato ma hai sempre seguito la tua unica entropia…

… era previsto per te essere nell’orbita delle stelle, perché, stella, ti preoccupi del buio? Ruota con gioia oltre questo tempo, che la sua tristezza ti sia estranea e lontana! Il tuo splendore appartiene al mondo più lontano, la pietà dovrebbe essere per te un peccato! Per te conta solo un ordine: che tu sia vero…

per il compagno e rivoluzionario ma soprattutto per il meraviglioso umano Lambros Foundas

fonte/traduzione: ParoleArmate

Patrasso, Grecia: Azione diretta Antifascista

Oggi, 15 Marzo, poco dopo le 13.00, un folto gruppo di anarchici ed antifascisti hanno preso d’assalto gli uffici locali del partito neonazista Chrissi Avgi/Alba Dorata, situato in via Germanou, nel centro di Patrasso. Il covo fascista, che era appena stato inaugurato Lunedi, 12 Marzo, è stato completamente distrutto. Inoltre, slogan antifascisti sono stati scritti sulla maggior parte delle pareti dell’edificio che era stato lasciato ai teppisti neo-nazisti, mentre il loro odioso materiale è stato dato alle fiamme e gettato per strada. I compagni hanno lasciato il luogo in corteo.

Odio e rabbia verso ogni razzista

Fonte

Polonia: Incontro per una controffensiva anti-capitalista

Lo scorso week-end (3-4/03), membri di varie organizzazioni anti-capitaliste d’Europa hanno visitato il territorio controllato dallo stato polacco per partecipare ad un incontro internazionale in relazione ad una nuova controffensiva contro il Capitale e i governi. Gli attivisti, soprattutto membri di gruppi anarco-sindacali e anti-autoritari, sono venuti da diversi paesi, come Grecia, Italia, Austria, Ucraina, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. Per ragioni di sicurezza, il luogo della riunione non e’ stato comunicato.

La riunione si e’ incentrata sulla strategia delle crescenti proteste pubbliche e sull’azione diretta in Europa. Tra i molti argomenti, gli attivisti hanno parlato su come trovare punti deboli nella struttura delle autorita’ locali, il modo per effettivamente condurre azioni dirette contro le banche e le corporazioni, e su come fornire sicurezza contro la repressione della polizia durante le manifestazioni di massa. Le persone hanno anche parlato delle tecniche delle polizia (nei diversi paesi) usate per reprimere le sommosse, e altre questioni legate alla sicurezza delle infrastrutture della rete e le strutture organizzative decentrate. L’Assemblea ha stabilito i metodi di impatto del sistema di ingiustizia capitalista.

La protesta ” Days of Rage” che si terra’ il 31 Marzo a Varsavia fara’ parte di una nuova controffensiva. Molto probabilmente, ci saranno piu’ azioni dirette in quattro o cinque dei paesi sopra citati durante quella giornata.

Grecia : Date di comparizione per le nuove accuse riguardanti vecchie azioni CCF

Date nelle quali i compagni dovranno apparire per delle accuse riguardo a vecchie azioni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

15 Marzo : G. Nikolopoulos, D. Bolano, G. Karagiannidis

19 Marzo – Ch. Tsakalos, Th. Mavropoulos

20 Marzo – M. Nikopoulos, A. Mitrousias

22 Marzo – O. Economidou, G. Polidoros

27 Marzo – P. Masouras, K. Sakkas

Lunedi 12 Marzo, i compagni H. Hadjimihelakis, P. Argirou e G. Tsakalos hanno avuto una proroga, Hadjimihelakis per il 26 Marzo e gli altri due compagni per il 27 Marzo.

2 Aprile : S. Antoniou

Il tutto alla Corte d’Appello, Loukareos edificio/7 piano.

Immediato rilascio di Stella Antoniou.

Libertà per i membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco e per quelli accusati nello stesso caso.

Il compagno P. Masouras è stato rilasciato: La sua richiesta di rilascio è stata approvata il 19-3/2012 intorno alle 17.30. È uscito dai cancelli di Koridallos e si è ritrovato tra le braccia di dozzine di amici, familiari e compagni. LIBERTÀ PER TUTTI I COMPAGNI. BENTORNATO COMPAGNO!

Fonti: 1, 2 / Traduzione: ParoleArmate

Atene : Aggiornamento sul “caso halandri” (2/2 e 24/2)

A causa della mancanza di tempo, il nostro resoconto dell’udienza del 2 Febbraio era stato molto breve, cosi avremo ora più tempo per dire cos’è successo.

Durante l’udienza del 2 Febbraio, il pubblico ministero I. Liakopoulos ha rifiutato tutte le obiezioni della difesa.

Fondamentalmente ha difeso le “incrementate misure di sicurezza” implementate dalla polizia e ancora una volta ha chiarito che “questa è una prigione e in prigione le regole sono effettive”. Riguardo all’obiezione circa la questione del “crimine politico” (l’intenzione degli accusati e dei loro avvocati era di far capire alla corte che le accuse e quindi il processo sono politiche), Liakopoulos ha risposto in accordo con la linea ufficiale, dicendo che “parliamo di crimine politico solo nel tentativo di un colpo di stato” – in altre parole, un crimine viene riconosciuto come politico solo se attribuito ai rappresentanti della macchina statale. L’avvocato difensivo F. Ragousis ha risposto leggendo, tra le altre cose, estratti dalla dichiarazione di Christos Tsakalos dell’udienza precedente. Ragousis ha detto che, anche secondo le accuse, la natura della Cospirazione delle Cellule di Fuoco è politica, dicendo: “Non possiamo chiudere gli occhi e dire che questo non è un crimine politico quando tutte le organizzazioni di questo tipo sono chiaramente politiche.” H. Sipsas, secondo avvocato di tre nostri compagni, ha poi parlato. Ha criticato i tentativi dei giudici di velocizzare il processo e prefissare la sua durata, citando Tsakalos: “Questa è una corte marziale”. A quel puinto, il giudice ha iniziato a chidere a ripetizione a Sipsas: “Avete solo adattato l’opinione di Tsakalos?” Il giudice ha inoltre chiesto a Sipsas di scusarsi per cosa aveva detto, ma Sipsas si è rifiutato. I. Karandrea, avvocato di Damiano Bolano, ha poi parlato, criticando il comportamento dei giudici.

Poi ha parlato Tsakalos, dicendo, tra le altre cose: Continue reading Atene : Aggiornamento sul “caso halandri” (2/2 e 24/2)

Atene: Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (10/2/2012)

Il giudice ha iniziato l’udienza leggendo la lista dei testimoni convocati dall’udienza scorsa. Lista che è parte di quella delle accuse, e contiene i nomi in modo disordinato, fatto che denota le intenzioni di condannare secondo le accuse stabilite, soprattutto per N. Maziotis, P. Roupa e K. Gournas. E’ importante dire che, sebbene N. Maziotis e P. Roupa abbiano richiesto le testimonianze di A. Kannelopoulou e P. Polihronou (caso Voulgarakis), essi non sono stati convocati dalla corte, anche se hanno testimoniato davanti agli interroganti. E ciò di proposito, perché questi due poliziotti testimoni hanno fatto una perquisizione dello spazio dove l’azione doveva accadere e dove venne ritrovato il meccanismo di controllo remoto. Quindi, collasserebbe il mito dell’antiterorrismo e dell’attacco alla cieca.

Appena il giudice ha finito di leggere la lista, ha parlato l’avvocato D. Vagianou, dicendo che “c’è una presunta indagine…”. Prima di finire la frase, il giudice l’ha interrotta dicendo “non presunta, c’è un’indagine!” “Si, per quanto è possibile investigare questioni che si stanno autodeterminando”, ha continuato, menzionando che il testimone L. Alexopoulos (già convocato a testimoniare dal giudice) è del caso dell’attacco alla caserma di Nea Ionias. “Se questo modo, ha detto D. Vagianou, velocizza e facilita il processo, prendiamo un testimone qui e uno li”, il giudice l’ha interrotta di nuovo, chiedendole a chi si riferisse, quando è ovvio che parlava di lui. Mentre gli avvocati sottolineavano che i testimoni-poliziotti del caso Voulgarakis andrebbero convocati, il giudice ha detto di non capire e ha detto che hanno pre-annunciato i testimoni. D. Vagianou gli ha ricordato che la lista dei testimoni non ha ordine, ciò significa che non li hanno convocati affinché i casi si risolvano uno ad uno, mentre il pubblico ministero Markopoulos non ha chiamato tutti i testimoni che hanno testimoniato davanti all’interrogante. Continue reading Atene: Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (10/2/2012)

20 marzo – Giornata Internazionale di Azioni Solidali con Luciano Pitronello

MAI SCONFITTI/E, MAI PENTITI/E !

Il 1 giugno 2011, Luciano “Tortuga”, 23 anni, ha collocato una bomba nella filiale del Banco Standander a Santiago, Cile, prendendo parte all’attacco antiautoritario che da anni si sviluppa nell’attacco ai diretti simboli dello stato e del capitale, senza riconoscere capi o confini.

Il 20 marzo 2012, inizierà il processo al compagno, il quale rischia 15 anni di prigione, a causa della Legge Antiterrorismo.

Guerrieri e guerriere di tutto il mondo, non possiamo starcene in silenzio aspettando che giudichino nostro fratello. Distruggiamo la logica del capitale. Difendiamo il nostro compagno e la sua azione insorgente, con tutte le forme immaginabili di attacco. In guerra contro il potere…

NESSUN/A GUERRIERO/A E’ SOLO/A

Fonte: Culmine

Atene: Comunicato di solidarietà verso le CCF letto da Damiano Bolano in aula

La solidarietà anarchica non può essere piegata da kilometri di distanza e confini autoritari. Le nostre idee, valori e pratiche si uniscono sempre nel denominatore che abbiamo scelto come anarchici, il denominatore del cammino di attacco costante contro le strutture del dominio. Dominio che a livello europeo sta operando, opprimendo, imprigionando, uccidendo, rafforzando.

Esso è un ostacolo per i desideri di tutti quelli che si sentono ostili verso lo sfruttamento e l’oppressione esistente.

Da parte nostra ci siamo armati e organizzati contro la mostruosità della Democrazia (che mira a distruggere o assorbire il nostro odio per ogni relazione sociale che riproduce e ci sottomette ad ogni autorità).

La Federazione Anarchica Informale e il Fronte Rivoluzionario Internazionale sono uno dei modi di condurre la lotta che combattiamo tutti insieme e chiunque individualmente, seguendo un obiettivo, la distruzione totale della civilizzazione e dei valori di questo mondo marcio. In questa lotta stiamo con i compagni della cellula “Long Live Luciano Tortuga” della FAI/Indonesia. Continue reading Atene: Comunicato di solidarietà verso le CCF letto da Damiano Bolano in aula

Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Liberta' per Stella Antoniou (striscione di solidarietà' a Salonicco)

L’anarchica Stella Antoniou è in arresto preventivo nella prigione di Koridallos dal 4 Dicembre 2010, arrestata insieme a Kostas Sakkas, Alexandros Mitrousias e Giorgos Karagiannidis. L’accusa per la quale lo stato la tiene in prigione è la presunta partecipazione ad un’organizzazione armata. Inizialmente e per qualche tempo questa organizzazione non è stata nemmeno nominata. Alla fine, visto che era necessario per l’accusa citare un’organizzazione esistente, il caso dei compagni è stato unito a quello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La stessa Stella Antoniou ha rigettato le accuse e ha difeso la sua scelta politica di solidarizzare attivamente con Alexandros Mitrousias che era ricercato dalle autorità prima degli arresti. Questa scelta insieme alle sue azioni e visioni politiche sono i veri motivi per cui lo stato la tiene prigioniera.

Lei è stata arrestata mentre aveva seri problemi di salute, che sono peggiorati pericolosamente in prigione. I detenuti nelle prigioni greche sanno che anche il più piccolo malessere non può essere risolto a causa dell’indifferenza del sistema sanitario per i prigionieri. Il deficit è grosso nella cura medica nelle prigioni e aumenta a causa della crisi, rendendo praticamente impossibile l’affrontare anche i minimi problemi di salute dietro le mura. Continue reading Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

San Francisco, USA – Vandalizzato il consolato greco

Nella sera dell’8 Marzo abbiamo attaccato il consolato greco in Gough street nella città di San Francisco. Abbiamo graffittato la scritta “LUNGA VITA ALL’ANARCHIA” sugli ingressi del garage e abbiamo tirato sassi contro l’ingresso. Le vetrine erano pesantemente rinforzate, senza dubbio per la paranoia e la paura che lo stato greco percepisce in ogni direzione e in ogni paese.

Con questa azione salutiamo e incoraggiamo i nostri compagni in Grecia. Vogliamo anche incoraggiare più attacchi mirati negli USA contro obiettivi specifici.

A tutti i combattenti in tutte le città greche, non fermatevi, noi saremo sempre con voi, anche se lontani. Siamo tutti insieme, anche con le nostre piccole azioni. Continuate a lottare, non dimenticate che i vostri compagni sono ovunque. Buona fortuna a chiunque nei mesi a venire e forza ai compagni chiusi in prigione.

The Malaka Brigade

Fonte: actforfree.nostate

Traduzione: ParoleArmate

Amburgo: Azioni solidali con i rivoltosi greci

La crisi è il fottuto sistema!

In Grecia, la gente lotta contro i diretti risultati delle decisioni fatte dai politici tedeschi ed europei cadute sulle proprie teste! La propaganda anti-grecia della stampa tedesca ci disgusta!
La nostra solidarietà va a quelli in sciopero e in lotta, che sono imprigionati e che si scontrano con la repressione. Mandiamo inoltre solidarietà ai rivoluzionari greci del gruppo di guerriglia urbana “Lotta Rivoluzionaria”, a processo per le loro idee e lotte.
Nelle notti del 27 e 28 Febbraio abbiamo attaccato 6 banche ad Amburgo. E’ un piccolo ma chiaro segno attaccare le banche in Germania, per esempio, siamo ispirato dall’azione solidale a Bielefeld, e speriamo che molta gente farà lo stesso e manderà solidarietà ai rivoltosi in Grecia e attaccherà le banche e il loro sistema. Che tanta gente scenda in strada a Francoforte e ovunque il 31 Marzo e sempre!

Per un’estate rovente! Libertà!

fontetrad. Parole Armate

Grecia, Creta: Primo manifesto dell’assemblea pancretese degli Anarchici/Antiautoritari

L’assemblea pancretese delle collettività anarchiche/antiautoritarie dell’isola e’ iniziata nell’autunno 2011 e ha come obiettivo il coordinamento e l’organizzazione del movimento anarchico/antiautoritario cretese. Le collettività attive dell’isola appoggiano quest’assemblea mirando ad una migliore coordinazione e ad un processo di elaborazione politica ed ideologica tra le diverse correnti anarchiche/antiautoritarie e per fare in modo che le nostre azioni e mobilitazioni siano piu eficaci, diffuse sul territorio e meglio mirate. Contemporaneamente vogliamo arrivare ad un discorso comune costruito e modificato nel tempo tramite procedure orizzontali.

L’assemblea pancretese non ha un carattere occasionale ma si basa su degli incontri regolari e su questioni e problematiche ben precise.

Per maggiori informazioni e contatti ci si puo rivolgere alle collettività isolane.

Segue il testo del primo manifesto dell’assemblea pancretese.

DEMOLIRE IL VECCHIO MONDO

Le promesse del potere per il benessere sociale sono finite.
Stiamo vivendo in un regime di emergenza e le promesse sono sostituite dallo sfruttamento intenso del lavoro, dal controllo feroce su tutti i livelli della vita sociale, dal rafforzamento della repressione e dalla demolizione di tutte le conquiste sociali ad ogni livello (lavoro,assistenza sanitaria, pensioni, educazione, sanità, ecc…)
I padroni ordinano il consenso nazionale cioè la pace tra sfruttati e sfruttatori e il nostro consenso pieno al saccheggio totale delle nostre vite.
I sindacati, controllati dai partiti politici tramite i sindacalisti collusi con il potere, hanno da sempre funzionato e funzionano tutt’ora come valvola di sfogo delle lotte sociali e, nello stesso tempo, cercano di proteggere il sistema dalla rabbia popolare.

ORGANIZZARE LA RESISTENZA, I NOSTRI DESIDERI E I NOSTRI BISOGNI

Organizziamo collettivamente delle lotte sociali senza intermediazioni nelle assemblee popolari dei quartieri, nei sindacati di base auto organizzati, in strutture autonome nelle scuole e nelle facoltà.
Affiniamo le lotte con dei cortei selvaggi e scioperi, occupazioni, sabotaggi della produzione e dei servizi, scambio di prodotti e servizi, mense collettive, rifiuto di massa dei pagamenti dell’elettricità-acqua-tasse e dazi-debiti-trasporti.
La lotta contro l’intensificazione dello sfruttamento e della repressione deve essere sociale, di classe, antiautoritaria e anticapitalista.
Per il contrattacco sociale e di classe.
Per la riorganizzazione della vita sociale dal basso.

Assemblea pancretese degli Anarchici/Antiautoritari.

fonte

Atene: Lettera di Vaggelis Kailoglou di solidarietà per l’ anarchica Stella Antoniou

 Libertà per Stella Antoniou

Tra qualche giorno verrà presa una decisione cirica la richiesta di rilascio – per la quinta volta – della prigioniera anarchica Stella Antoniou per motivi di salute.

Il prolungamento della detenzione ha comportato il peggioramento della sua già precaria salute. Questa situazione rende imprescindibile la nostra solidarietà a Stella.

In un momento di intensificazione della repressione, che completa il contesto della crescente povertà e della miseria sociale, solidarietà e unità sono necessarie precondizioni per il proseguimento delle nostre lotte.

Vaggelis Kailoglou
Prigione di Koridallos
9 Marzo 2012

Vaggelis è un compagno anarchico, uno dei quattro dimostranti imprigionato a seguito degli arresti del 12 Febbraio 2012.

Immediato rilascio dei 4 arrestati il 12 Febbraio.

Non lasceremo nessuno da solo – La solidarietà è la nostra arma! Aggiornamento sulla situazione di S. Antoniou

Il 7 Marzo la compagna ha ricevuto una nuova convocazione da parte di Baltas e Mokkas al fine di testimoniare in merito a nuove accuse attribuitele.

Si parla di vecchie azioni della O.R. C.C.F. Al momento l’avvocato di Stella sta preparando una nuova richiesta di rilascio da presentare l’8 Marzo, nella quale è inclusa la documentazione medica siglata da molti dottori per richiedere la scarcerazione, la nuova accusa raggiunge la sua vendetta e negligenza con le quali viene trattata la precaria salute della compagna.

Per gli stessi motivi, NOI NON LASCEREMO CHE CIO’ RIMANGA SENZA RISPOSTA. STELLA NON E’ DA SOLA

Fonti 1, 2Trad. ParoleArmate

Grecia: Manifesto degli antiautoritari di Kalamata Messinias

Forse seguono il mio account su Facebook.
Forse guardano i miei tweets e finirò nei guai con la polizia.
Forse sarò accusato per ciò che ho scritto sul mio blog.
Forse controllano il mio cellulare.
Se partecipo nei collettivi apriranno un fascicolo su di me.
Se andrò alle proteste potranno incarcerarmi.
Forse quello di fianco a me è un poliziotto. Forse verrò picchiato.
Forse mi incastreranno con una molotov.

Qual’è il comune denominatore di tutto ciò?
La paura.
La paura che tu sei piccolo e insignificante. La paura che nulla cambia.
La paura che loro sono invincibili.
Esaminiamo questa equazione da più vicino:
Sei piccolo e insignificante?
Si lo sei.
Lo sei. Quando sei da solo.
Non lo sei quando ti integri in un insieme. Resti solo quando diventi un membro della società.
Non cambia niente?
No. Non è cosi. Fin quando stai sul tuo albero a mangiare banane. Quando scendi e stai su due piedi, da scimmia diventi umano.
Sono invincibili?
Si lo sono. Fin quando hanno come alleata la tua paura.
Se smetti di aver paura, la loro paura diventerà tua alleata.
Ma lo sono spaventati?
Si lo sono.
Perché adesso chiudono tutte le stazioni metro in centro quando ci sono i cortei?
Perché i politici non si fanno più vedere in giro senza guardie?
Perché utilizzano ogni mezzo di oppressione in ogni corteo?
Perché stanno cercando di chiudere athens.indymedia.org?
Perché le telecamere della tv mostrano solo Piazza Syntagma vuota dopo l’uso massivo di lacrimogeni?
Perché i giornalisti tv si affrettano a dire che la gente è andata via?
Perché il 12/2/2012 l’intero mondo della politica ha parlato di provocatori?
Perché hanno mentito dicendo che “hanno bruciato la Libreria Nazionale, hanno bruciato la libreria Ianos, hanno bruciato Attikon”?
Perché non hanno menzionaot il numero di banche davvero incendiate?
Perché non hanno detto quanto è stata incredibile una protesta massiccia di centinaia di migliaia di persone?
Perché non hanno detto che per la prima volta la gente nel corteo ha applaudito e incoraggiato ogni molotov come se la nazionale di calcio avesse segnato un goal?
Perché non dicono che “Poliziotti Maiali Assassini” è stato urlato anche dai pensionati, e ha echeggiato in tutta Atene per ore?
Perché non dicono che la gente in corteo ha rotto pezzi di marmo e li ha dati ai nostri dimostranti?
Perché non dicono della nonna che ha detto ad alcune persone che bruciavano una banca “ce ne sta un’altra giusto in fondo alla strada”? Hanno paura di noi.
Quando informiamo riguardo a cosa sta succedendo sui social media, e tutti dicono la propria liberamente.
Quando andiamo per strada tutti insieme.
Quando nessuno di noi paga le conseguenze di una crisi nella quale ci hanno condotto.
Quando contrattacchiamo insieme.
Quando ci scontriamo insieme.
Hanno paura di non riuscire più a far passare come una cosa da stigmatizzare il fatto che ti scontri contro l’oppressione.
Hanno paura che quando la prossima volta ti chiederanno se stavi lanciando dei sassi, tu risponderai “Stavo lanciando dei sassi”.
Hanno paura che quando ti chiederanno chi ha appiccato quei fuochi, tu risponderai “Ho appiccato quei fuochi”.
Hanno paura che quando ti chiederanno se conosci degli anarchici, tu risponderai “Io sono un Anarchico!”

ANTIAUTORITARI DI KALAMATA MESSINIAS

FonteTrad. ParoleArmate

Atene: Resoconto del corteo in memoria di Lambros Foundas

ONORE AL COMPAGNO LAMBROS FOUNDAS

RESOCONTO DAL PRESIDIO E CORTEO IN MEMORIA DEL COMPAGNO LAMBROS FOUNDAS

Una davvero buona affluenza di circa 1000 partecipanti. E’ incoraggiante che sebbene i compagni di Lotta Rivoluzionaria nei loro comunicati si includano nella tendenza sociale del movimento anarchico, al loro appello hanno risposto persone che non necessariamente si collocano in questa tendenza.

L’appello delle azioni di Lotta Rivoluzionaria va oltre i limiti dell’anarchia; i loro discorsi sono stati provati prima del momento e il tempo li conferma. Credo che i compagni capiscano che gli occhi che sono posati su di loro non sono solo anarchici ma anche di molti combattenti che riconoscono il bisogno di attacco all’autorità e di rivoluzione sociale.

Sono stati graffitati degli slogan tipo..

LAMBROS VIVE NEI NOSTRI FUOCHI
LAMBROS VIVE
LIBERTA’ PER I PRIGIONIERI MEMBRI DELLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
LIBERTA’ PER I COMBATTENTI!
IL 10 MARZO NON E’ MORTO NESSUNO IL 10 MARZO HA FATTO NASCERE LA GURRIGLIA!
ONORE AL COMBATTENTE ANARCHICO LAMBROS FOUNDAS

Parole di Lambros Foundas


“ Lo stato terrorizza, … getta fango, ingiuria, pazienta e pretende. La sua onnipotenza ora è un mito. La nostra rabbia ci rafforza, la sua alienazione non ci intacca, noi distruggiamo le vetrine dell’autorità con i sassi, sciogliamo le catene della sottomissione conil fuoco insurrezionale che brucia dentro al cuore di ogni persona oppressa.
I nosri occhi sono aperti, le nostre orecchie catturano ogni suono, il nostro pensiero è cristallino, la nostra rabbia è inimmaginabile.
La nostra scelta è una :
Lotta violenza, incontrollabile e continua per la distruzione dello stato e dell’autorità.

Siamo infuriati, siamo in rivolta, SIAMO IL VOSTRO INCUBO PEGGIORE.”

* L’autore di questo testo è Lambros Foundas. Lo scrisse e lo fece uscire tramite i suoi compagni dopo l’arresto al Politecnico nel 1995.

Fonti: 1, 2Trad. ParoleArmate

Atene: Cortero di Memoria e Lotta per il rivoluzionario Lambros Foundas

Sabato 10 Marzo, οre 12.00, Monastiraki Square

A 2 anni dall’omicio del compagno anarchico Lambros Foundas, membro dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, caduto in battaglia con i polizziotti durante un’azione preparatoria dell’organizzazione.Il nostro debito alla memoria del nostro compagno è di continuare la lotta sovversiva per la libertà, per l’uguaglianza e l’anarchia.

Contro la Junta della Troika e il moderno totalitarismo, contro lo Stato e il Capitale, per la sovversione del regime e la rivoluzione sociale.

 Solidarietà ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli accusati per lo stesso caso

 Anarchici

Barcellona: Boicottaggio e sabotaggio nella stazione metro Congrès

Barcelona F29

Distruggiamo l’TMB

Oggi, 29 Febbraio, siamo scesi nella stazione metro Congrès e abbiamo distrutto tutto – telecamere, macchine per i biglietti e obliteratrici, cartelli pubblicitari.

Se la domanda è perché, allora rispondiamo che abbiamo molti motivi per attaccare TMB (sistema di trasporto metropolitano di Barcellona), visto che aumentano le tariffe e noi veniamo aggrediti dalla guardie di sicurezza. Siamo pieni di motivi per aver lasciato il pavimento pieno di vetri rotti quando in un giorno di lavoro siamo obbligati ad andare a lavorare e soffrire passivamente lo sfruttamento. Se la maggioranza dei lavoratori di TMB abbandona i lavoratori solitari e i passeggeri, dovrebbero sapere che qui non ci arrendiamo. Continueremo a lottare per il mondo che vogliamo (un mondo senza ricatti del capitalismo e del dominio).

Attaccheremo di nuovo

Infine, mandiamo tutto il nostro supporto anche agli studenti che sono usciti oggi con forza, rendendo chiaro che non permetteranno di farsi abbattere.

Avanti per quelli che lottano!

trad. ParoleArmate

Valencia: Azioni dirette contro la repressione

Lunedi notte, 27 Febbraio, sono state fatte varie azioni a Valencia.

Incendio di 2 bancomat situati nel campus universitario

Sabotaggio di 1 bancomat usando un blocco di cemento

Incendio di una fermata del tram

Queste azioni sono state fatte a causa della situazione a Valencia. La repressione della polizia durante i cortei studenteschi, insieme ai crescenti tagli sociali, indica un incremento di attacchi da parte dello stato e delle compagnie capitaliste contro i pochi diritti che avevamo prima.

Gli studenti del liceo Lluis Vives hanno preso parte ad una protesta che ha sopraffatto le megadimostrazioni (o processioni) dei sindacati e dei partiti di sinistra. Queste proteste, fatte senza chiedere permesso e in modo combattivo, hanno affrontato la vera essenza dello stato e del capitalismo, quando le loro maschere cadono; la violenza.

Ecco perché il nostro contributo alla lotta prende la forma del sabotaggio e dell’attacco. Il sistema è violento; ecco perché siamo radicali.

E’ la nostra vita ad essere in palio. Per la diffusione della rivolta!

trad. ParoleArmate