Category Archives: Manifesti

Santiago del Cile: Protesta studentesca al parco Almagro (video)

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La marcia degli studenti, che non era stata “autorizzata” dal governo, si e’ tenuta Giovedi mattino, 15 Marzo, ma c’erano anche dimostrazioni nel tardo pomeriggio dello stesso giorno in varie zone di Santiago, a sostegno dei resistenti di Aysen. Tra scontri e disordini, i manifestanti incappucciati (encapuchados) hanno cercato di incendiare un bus Transantiago nel centro di Santiago, ed e’ stato parzialmente danneggiato. / i, ii, iii

Istanbul: Tutti in Serhildan contro il proibizionismo di Stato

Gli scontri tra la polizia e le persone che volevano celebrare il Newroz sono iniziati alla stazione dei tram di Pazartekke ad Istanbul. Dopo l’intervento delle forze repressive, i dimostranti hanno eretto delle barricate. L’altro attacco dei poliziotti e’ avvenuto in Zeytinburnu. La polizia ha attaccato con gas lacrimogeni la riunione ( dove c’erano anche dei parlamentari curdi). Ma il terrore poliziesco era quasi ovunque in citta’. Una personae’ stata assassinata dai poliziotti in prossimita’ di Arnavutköy, dove la polizia ha usato le armi per impedire alla gente di andare alla celebrazione nell’arena a Kazliçeşme. Ci sono stati pure molti manifestanti feriti.

La parola Newroz e’ in Curdo la parola Nowruz (“Capodanno”), la festa del primo dell’anno nella societa’ curda. La gente celebra questa festa dal 18 al 21 Marzo. E’ una delle poche “feste popolari” sopravvissute e precede tutte le grandi feste liturgiche. Durante questa festa, i Curdi si riuniscono per lo piu’ fuori le citta’ per accogliere la primavera, danzando attorno a un fuoco e saltandoci sopra. Quest’anno il Newroz era dedicato agli assassinati da parte dello stato a Roboski.

Serhildan in ribellione” / Fonte: anarşı aber

Veria, Grecia settentrionale: Arresto di massa dei contro manifestanti e raid della polizia nel ritrovo autonomo Baruti durante la “giornata nazionale”

Striscione in solidarietà con lo squat PIKPA (Heraklion, Creta), fatto dai compagni del "ritrovo" autonomo Baruti in Veria nel mese del Febbraio 2011: "Giù la mani dagli squat e dagli spazi liberati. Nessuna persecuzione contro i nostri compagni!"

Dalle 09.30 A.M. del 25 Marzo (una delle due date celebrate come “giornata nazionale” da parte dello stato Greco, che impone parate militari e degli studenti nelle principali città in tutto il paese), si è tenuta una contro manifestazione nella città di Veria. La protesta, come in altre diverse città greche, è stata chiamata contro il regime democratico-dittatoriale nell’occasione dell’annuale parata nazionalista che include palchi per ufficiali e politici, bandiere nazionali, marce in uniforme, etc. Più di 150 maiali in uniforme hanno circondato la folla nel luogo del ritrovo – vicino al luogo della parata – ed hanno arrestato 29 compagni, membri del Ritrovo Autonomo Baruti (“polvere da sparo”). Secondo i rapporti, altri 3 manifestanti sono stati trascinati e arrestati dalla polizia per la strada. In questo momento, 29 compagni sono tenuti in custodia nel quartier generale di Imathia, a Veria, che era stato circondato dai poliziotti.

Le prime informazioni dicono che gli arrestati compariranno in tribunale domani, con l’accusa di resistenza alle autorità e con altre possibili accuse che il pubblico ministero può aggiungere. Va notato che diverse persone sono rimaste in custodia per casi precedenti e sono detenute nelle stanze dello stesso quartier generale della polizia, perchè le prigioni Greche sono cosi affollate che non possono veramente più accettare nessun nuovo detenuto!

Nel frattempo, un gran numero di unità della polizia, coadiuvate dalla presenza di un pubblico ministero e dai cani della polizia, hanno fatto irruzione nel Ritrovo Autonomo Baruti ed hanno perquisito l’edificio, situato al numero 21 di via Pyrrou. I poliziotti hanno sequestrato tutto ciò che c’era dentro (solo mobili, manifesti e libri, perchè non sono riusciti a trovare nulla per incriminare i compagni).

Lettera di alcune delle persone tenute dalla polizia nelle celle a Veria
Domenica, 25 Marzo, 2012, 21.38 (GMT+2)

Il regime d’emergenza imposto sulla maggioranza degli oppressi nella nel paese dalle banche e dallo Stato hanno lanciato un’offensiva a Veria con i loro pretoriani e detengono 32 persone dalle 10 del mattino.

Dopo 6 ore d’attesa nella stazione di polizia, 26 di loro sono stati accusati di resistenza, insulti verso le autorità e possesso di armi. Dalle 16.00 siamo tenuti nelle celle del regime. Contemporaneamente, la polizia ha fatto irruzione con i cani nel ritrovo autonomo della città.

LA LOTTA PER LA VITA E LA LIBERTA’ NON PUO’ VENIRE IMBAVAGLIATA O REPRESSA; PROSEGUE ALL’INFINITO !

Alcune persone dalle celle di detenzione di Veria

La massiccia presenza di forze di polizia a Veria è senza precedenti, dato che quasi 400 agenti di polizia hanno occupato la città, provenienti dalle regioni vicine.

Questo giro di vite contro gli appartenenti allo spazio autogestito è stato fatto pochi giorni prima della manifestazione programmata dal Baruti sull’autonomia, l’auto organizzazione e l’auto educazione, dal 6 al 8 Aprile, con varie attività nella Piazza Dimarhiou e all’interno del ritrovo (vedi qui la locandina dell’evento).

Solidarietà verso tutti gli arrestati e i perseguiti! Giù le mani dagli spazi liberi! Contro la violenza di stato!

Fonti: i, ii, iii

Aggiornamento, 23.26 (GMT+2): Indymedia Athens riporta che gli arrestati trattenuti nel quartier generale della polizia a Veria sono un totale di 26 persone, che sono stati accusati di “resistenza e offese alle autorità”, nonchè “di detenzione di armi”. Già 10 di loro sono stati rilasciati dopo essere comparsi davanti al procuratore (5 persone alla volta). Si stima che tutti gli arrestati saranno rilasciati in poche ore. La data del processo è stata fissata per Maggio 2012.

Ai prigionieri, ai feriti, ai fuggitivi, ai guerrieri, per la Solidarietà Attiva

E’ sempre difficile scrivere sapendo che non ci sono altro che testi dissaminati attraverso lo strumento tecnologico, anch’esso inventato dai nemici, ma in tempi come questi riteniamo necessario informare, invitare e motivare i compagni in altre parti del globo, visto che abbiamo la conferma della notizia riguardo al compagno rimasto ferito a Chillàn (Cile) tramite le notizie che abbiamo visto nella stampa di regime, ciò che ci motiva a comunicare nuovamente, pieni di incertezza, e non solo; inoltre la situazione del compagno Tortuga e degli altri prigionieri di questa guerra sociale che ogni giorno ci fa camminare con ansia. Né dimentichiamo Gaby e Diego, due cuori clandestini lontani dalle grinfie dell’autorità, cosi come siamo incoraggiati da tutti i guerrieri anonimi nel territorio che stanno rischiando le proprie vite per la distruzione di questa società e di tutte le forme di dominio.

Siamo ansiosi, ecco perché invitiamo di nuovo per una attiva e costante solidarietà riguardo all’attacco al Potere; i nostri prigionieri non possono resistere un minuto in più, cosi riempiamoci di rabbia e intelligenza, e facciamo si che bombe e fuoco raggiungano le case cosi non sicure degli oppressori. Che ogni protesta o corteo sia piena di spontaneità rivoluzionaria, e che la Rivolta si espanda ovunque. I compagni di Chillàn ci mostrano che la ribellione non deve essere centralizzata nelle grandi città, ma deve allargarsi ovunque come un virus selvaggio.

Morte alla paura e alla paranoia!
Per la diffusione dell’odio e della ribellione!
Per la distruzione della civilizzazione, verso la liberazione totale!

Scritto da Algunxs Antisociales Salvajes (Alcuni Antisociali selvaggi)
negrosdebialystok[at]riseup.net

PS. Il manifesto è stato tratto da li e, oltre a ciò, abbiamo allegato una canzone del Nido del Cuco

*Nota del traduttore: A questo punto, è chiaro che l’”informazione” diffusa deriva solamente dalla merdosa stampa governativa, cosi essa può completamente erronea come lo è sempre la parola della polizia; tutto ciò che sta dicendo la stampa borghese è che “un anarchico è rimasto ferito” secondo le registrazioni di una telecamera di sorveglianza, più che altro, e che le autorità potrebbero identificare la persona che ha compiuto l’azione.

traduzione: ParoleArmate

Atene: Concentramento antifascista al processo contro i fascisti

Georgios Markoulakis 50 anni, Themis-Evangelia Skordeli 48 anni
Ioannis Loukianos
31 anni

Il 20 Marzo i soggetti sopraindicati, nostalgici dell’era delle SS, andranno sotto processo al tribunale Evelpidon per l’attacco omicida contro due immigrati nel quartiere di Aghios Panteleimonas. Questi sono alcuni dei noti  “residenti indignati” che appaiono nei quartieri del centro citta’, e come nuovi “battaglioni d’assalto” lanciano attacchi con coltelli e bastoni verso chiunque ha un colore diverso e parla una lingua diversa da quella greca. Sono coloro che partecipano attivamente nelle organizzazioni naziste con collegamenti negli ambienti delle guardie di sicurezza e degli estorsori, come Christos Rigas, candidato sindaco per Chrissi Avgi/Alba d’Oro e proprietario del bar “Pyles/Cancelli” in Aghios Panteleimonas, che e’ accusato di aver commissionato omicidi e dell’assassinio di due persone. Sono quelli che indossano il mantello dei “comitati dei residenti” o dei “partiti politici legali” e tentano di imporre un regime d’apartheid nei quartieri di Aghios Panteleimonas e Piazza Attiki.E tutto questo avviene sempre con la collaborazione della polizia greca che, oltre alle operazioni di pulizia e repressione, hanno commesso decine di rapine e pestaggi contro gli immigrati della stessa zona.

L’azione di tutti questi tipi di fascisti e’ in linea con i piani statali e con la propaganda dominante nei mezzi di comunicazione ufficiali, che fa passare gli immigrati come responsabili di tutti i mali che affliggono la societa’. La retorica fascista cerca di penetrare la resistenza congiunta della popolazione locale e degli immigrati in un periodo di crisi sistematica, quando sempre piu’ grandi segmenti della popolazione si sono impoveriti a causa del violento attacco portato dallo stato e dai padroni. Allo stesso tempo, la maggior parte dello spettro politico – sia con la retorica di destra che di sinistra – sta rafforzando il carattere patriottico d’opposizione verso le nuove misure, promuovendo l’unita’ nazionale a scapito della coscienza di classe.

La lotta contro il saccheggio della nostra vita passa attraverso l’organizzazione e l’azione comune degli oppressi, della popolazione locale e degli immigrati, passa attraverso l’organizzazione del nostro contattacco di classe. Fino a quando faremo cadere dalla faccia della terra la feccia fascista, fino a quando costruiremo una societa’ senza Stato e padroni, una societa’ senza sfruttamento ed esclusioni.

Dobbiamo schiacciare tutti quelli che seminano il veleno del nazionalismo e del razzismo nella vita quotidiana, nelle nostre vite e quartieri.

Concentramento al tribunale Evelpidon, Martedi, 20 Marzo, alle 09.00

anarchici/e, antifascisti/e

Fonte

Buenos Aires, Argentina: Striscione di solidarieta’ per il compagno Luciano Pitronello

“Abbiamo esposto questo striscione su un lato di un ponte trafficato come nostro modesto contributo per la fiamma di solidarieta’ che non potra’ mai essere estinta; Tortuga, ti vogliamo libero per le strade, cospirando, come spetta a noi selvaggi.”

Sullo striscione si legge :

IN GUERRA CONTRO IL SISTEMA DOMINANTE – TORTUGA TORNA NELLE STRADE!

Fonte / Qui aggiornamenti sul caso Tortuga

Atene: Presidio di solidarietà per il compagno Kostas Katsenos, accusato per il caso di Lotta Rivoluzionaria

Kostas Katsenos è ancora detenuto in custodia cautelare, accusato per il caso di Lotta Rivoluzionaria, il cui processo è in corso. Martedi, 27 Marzo, il compagno apparirà prima del Consiglio dei Giudici d’Appello, che deciderà in merito alla proroga della sua carcerazione preventiva o alla sua liberazione, dal momento che ha già scontato 6 mesi in prigione.

Nell’Aprile del 2010 i membri anarchici di Lotta Rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis furono arrestati e tenuti in detenzione preventiva fino allo scadere del limite dei 18 mesi, nell’Ottobre del 2011, quando furono rilasciati dal carcere di Koridallos. Nell’Aprile del 2010 lo Stato sequestrò anche gli anarchici Vaggelis Stathopoulos, Christoforos Kortesis e Sarantos Nikitopoulos, che furono trattenuti fin prima il processo e che ne fù ordinato il rilascio solo dopo la sentenza del consiglio dei giudici, il 5 Aprile 2011. Questi tre compagni, così come Marie Beraha (la compagna di K. Gournas) sono accusati di partecipazione all’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, ma tutti e quattro hanno ripetutamente negato tutte le accuse. Kostas Katsenos era ricercato dalle autorità da quasi un’anno e mezzo, rimase latitante, fino a quando non si è consegnato qualche giorno prima dell’inizio del processo contro Lotta Rivoluzionaria (che è ufficialmente iniziato il 5 Ottobre 2011). Il compagno K. Katsenos da allora è rimasto in custodia nelle carceri di Koridallos, anche se nega tutte le accuse. Chiediamo la sua immediata liberazione dall’inferno.

Presidio di solidarietà presso la Corte d’Appello (Via Loukareos, Atene), Martedi, 27 Marzo 2012, alle 09.00

RILASCIO IMMEDIATO DI KOSTAS KATSENOS

SOLIDARIETA’ CON TUTTI I COMPAGNI CHE SONO IMPLICATI NELLO STESSO CASO

Quì la chiamata originale dell’Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria

Salonicco: Poster per Rami Syrianos e Kleomenis Savvanidis; il processo inizierà il 26 Marzo

Forza al compagno Rami Syrianos, che sarà processato il 26 Marzo per l’esproprio di denaro della casa d’aste governativa (ODDY).

Solidarietà al compagno Kleomenis Savvanidis, che è accusato per lo stesso caso sulla base di prove non esistenti.

Non c’è motivo di essere gentili con i capitalisti, visto che loro non lo sono comunque con noi, quindi si deve fare ciò che va fatto…

Proviamo affetto per i momenti dove arriviamo vicini al compimento della rivolta o dell’amore…

La violenza è per l’azione, che sia un esproprio o dinamite…

Non dobbiamo percepirlo nel modo sbagliato, in guerra sei l’unico che fa le regole…

Se vuoi che tutto sia disponibile e dinamico… attivati, pensa, cerca, agisci… agisci, compagno

fonte

Salonicco, Grecia: Manifesto solidale con cinque anarchici sotto processo

La prova generale della guerra è finita, ora siamo muniti del suono del vento, mio fratello. Siamo dipinti con i colori della terra maledetta come un guerriero di prima linea infuriato, accompagnati dalle parole di uno stregone.

Un piccolo carico per questi piedi pesanti, come amuleto un occhio che troverà la menzogna e una fondina assetata di maggiore sangue. La fine e il nostro passo è più pesante, questa apparizione mette adombra persino la nostra tomba.

E tutto il male del mondo, in verità, non è abbastanza per fermare un corpo, pronto a morire. E solo quando ho pensato che questo momento mi stava cercando, ho capito che non ero solo.

Ero anche nella notte, vedi, del primo periodo, quando est, ovest, sud e nord si incontrano.

Li dove la morte prepara un’imboscata da molto tempo, essa sa bene aggirarsi intorno a quei posti. Come un coltello taglia la tensione che esiste, cosi intensa e dolorosa prima della battaglia. Pensi che ogni respiro sia veleno e ogni passo una tortura.

Un’atmosfera pesante, ma non la temo, perché per anni sono stato la sua parte più pesante. Tutto ciò che vedo non mi indebolisce e per la battaglia mi rimetto di nuovo la maschera.

Percepisco figure oscure che sono diventate la mia ombra, e dai venti del nord sento i passi nelle mie orecchie. Adesso al nostro passaggio il nostro sguardo risplende e nella nostra visuale il fuoco porta alla vita i nostri sogni.

Sempre in guerra e un fenomeno innaturale, l’inaspettato per gli altri a me sembra ovvio, nessuno può capire la mia gioia, perché se gli sfigati annegano, io sono nelle mie acque.

Anche se avessi compagnia, nello scontro sono da solo, una mia brutta abitudine l’andare sempre per primo. Senza protezione, senza precauzione, ho vissuto una vita in ciò che gli altri definiscono conflitto.

Dove sei diretto, dove, e cosa hai in mente, la battaglia della prossima vigilia sta iniziando, io dipingerò il colore del cielo viola, quindi fammi sapere cosa hai in mente.

Dove stai cercando, dove, e di nuovo ti sei perso altrove, prendi seriamente tutti i segnali del tempo.

Io seguo le tracce di un percorso vicino, e non aver paura io non mi perderò altrove.

LA BATTAGLIA DELLA PROSSIMA VIGILIA E’ INIZIATA

SOLIDARIETA’ AGLI OSTAGGI DI GUERRA:

SOLIDARIETA’ AGLI OSTAGGI DI GUERRA: G. SKOULOUDIS, B. TSILIANIDIS, D. DIMTSIADIS, D. FESSAS, S. TZIFKAS. PROCESSO VENERDI 21 MARZO 2012

 Lupo del Chaos

Fonte: actforfree.nostate Traduzione: ParoleArmate

Atene: Rafforzare la reciproca solidarietà

Domenica, 11 marzo alcuni compagni provenienti da paesi diversi hanno preso parte all’assemblea aperta di Contra Info ad Atene. Così, il giorno seguente, siamo riusciti a portare a termine un’azione simbolica di solidarietà internazionale e di contro-informazione allo stesso tempo, attaccando striscioni riguardanti quattro importanti casi in diverse parti del centro di Atene.

Un piccolo striscione su cui si legge ‘Solidarietà internazionale tra gli oppressi’ è stato messo all’ingresso del Politecnico in Stournari Street. Inoltre, al Politecnico, sul lato di Via Patission, abbiamo posizionato uno striscione per il compagno Tortuga in vista del 20 marzo, giornata internazionale di azioni in solidarietà con Luciano Pitronello, che rischia di subire  15 anni di carcere da parte delle autorità di perseguimento penale dello Stato cileno, per aver collocato un’ordigno esplosivo in una filiale della Banca Santander il 1 ° giugno 2011, a Santiago. Sullo striscione si legge in spagnolo / greco: ‘Libertà per il compagno Tortuga! Solidarietà con gli ostaggi della guerra in Cile ‘.

In piazza Exarchia abbiamo messo uno striscione in memoria di Oury Jalloh, in tedesco / Greco: ‘Il caso Oury Jalloh: e’ stato un’omicidio! La memoria di Oury Jalloh è viva! Nessuna tolleranza per gli assassini di Stato. Solidarietà con i compagni in Germania. ‘Oury fu bruciato vivo all’interno di una stazione di polizia a Dessau, in Germania, il 7 gennaio 2005. Da allora in avanti, parenti, amici e sostenitori hanno portato il caso davanti ai giudici, chiedendo la punizione dei responsabili per l’omicidio del 36 enne profugo dalla Sierra Leone. Nei giorni scorsi, sotto il terrore della polizia, il caso è stato esaminato nel tribunale distrettuale di Magdeburgo.

In Via Patission, al di fuori dell’ Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), uno striscione scritto in italiano / greco ‘NO TAV, NO STATO, NO CAPITALE – Solidarietà con Luca Abbà – Sabotaggio a tutte le linee ad alta velocità del sistema’ è stato appeso per l’attivista NO TAV italiano, che è ancora ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito gravemente il 27 Febbraio, durante l’ennesima operazione repressiva in Val di Susa. Nonostante la mano assassina dello Stato e del Capitale, la protesta rimane viva; la lotta contro la linea dei treni ad alta velocità Torino-Lione continua dai primi anni ’90 ad oggi.

All’ingresso del Panteion (Università di Scienze Politiche e Sociali), situato sulla Syngrou Avenue, abbiamo messo uno striscione scritto in francese / Greco: ‘Solidarietà con Ivan, Bruno, Damien, Inès, Franck, Javier – Giù le mani dai nostri compagni in Francia ! ‘Questi sei anarchici sono perseguiti sotto la legge anti-terrorismo da quattro anni. In breve, tutti e sei sono nello stesso processo per essere giudicati secondo la legge anti terrorismo francese. Ivan, Bruno e Damien sono stati arrestati nel gennaio 2008 per il possesso di fumogeni mentre si dirigevano verso una protesta fuori dal centro di detenzione di Vincennes. Pochi giorni dopo, Inès e Franck sono stati arrestati in Vierzon per possesso di manuali per le tecniche di sabotaggio ed una mappa del carcere minorile. Le autorità hanno usato l’identificazione del DNA ed hanno affermato che il campione di DNA di Inès  combacia con una delle cinque tracce di DNA trovate sul sacchetto contenente le bottiglie con la benzina in un camion rimorchio della polizia, tra i due turni delle elezioni presidenziali nel 2007. Entrambe le indagini sono state ben presto unite in un unico caso, e i procuratori anti terrorismo hanno preso il sopravvento. Poi i poliziotti avrebbero scoperto il DNA di Damien su tale borsa. A seguito di questa pratica dei test del DNA, non passò molto tempo prima che il fratello di Inès , Javier, fosse  arrestato anche per il fatto del 2007. Inoltre, nel giugno 2010 Javier era stato incriminato per una serie di sabotaggi dei quadri elettrici delle stazioni di segnalazione della SNCF, incendi dolosi che avevano paralizzato parte del traffico ferroviario durante il movimento del ‘CPE’ nel 2006. Ancora una volta, il DNA di Javier fu’ trovato dalla polizia sulla scena di un tentativo di sabotaggio. Tutti e sei hanno fatto dai 5 ai 13 mesi di reclusione come detenuti in attesa di giudizio. Le accuse principali nei loro confronti sono: partecipazione ad un’organizzazione con il fine di preparare atti terroristici (per sei di essi), fabbricazione di esplosivi (per tre di loro), tentata distruzione di beni appartenenti ad altri (per tre di loro), possesso e trasporto di prodotti esplosivi o di incendio (per quattro di loro), ed il rifiuto a presentare campioni di DNA (per tre di essi). Il loro processo è previsto per il 14 maggio 2012, a Parigi – più informazioni in francese 1, 2, 3.

Grecia: Manifesto in ricordo di Lambros Foundas

Danzando nella celebrazione della guerra
Nella guerra che infuria tu ci stai vicino

… nei periodi duri non hai mai abbandonato la città, in quelli buoni non hai tratto alcun profitto, in quelli disperati non hai temuto nulla…

… hai fatto le tue battaglie scegliendo ogni mezzo, hai combattuto con rabbia e devozione, con autoconoscenza e consapevolezza, senza paura di morire e con la fede nella vita, qualche volta come un lupo e qualche altra come un albero hai cercato l’umano dentro di te ma anche intorno a te e mai ti sei allineato ma hai sempre seguito la tua unica entropia…

… era previsto per te essere nell’orbita delle stelle, perché, stella, ti preoccupi del buio? Ruota con gioia oltre questo tempo, che la sua tristezza ti sia estranea e lontana! Il tuo splendore appartiene al mondo più lontano, la pietà dovrebbe essere per te un peccato! Per te conta solo un ordine: che tu sia vero…

per il compagno e rivoluzionario ma soprattutto per il meraviglioso umano Lambros Foundas

fonte/traduzione: ParoleArmate

Atene: Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (10/2/2012)

Il giudice ha iniziato l’udienza leggendo la lista dei testimoni convocati dall’udienza scorsa. Lista che è parte di quella delle accuse, e contiene i nomi in modo disordinato, fatto che denota le intenzioni di condannare secondo le accuse stabilite, soprattutto per N. Maziotis, P. Roupa e K. Gournas. E’ importante dire che, sebbene N. Maziotis e P. Roupa abbiano richiesto le testimonianze di A. Kannelopoulou e P. Polihronou (caso Voulgarakis), essi non sono stati convocati dalla corte, anche se hanno testimoniato davanti agli interroganti. E ciò di proposito, perché questi due poliziotti testimoni hanno fatto una perquisizione dello spazio dove l’azione doveva accadere e dove venne ritrovato il meccanismo di controllo remoto. Quindi, collasserebbe il mito dell’antiterorrismo e dell’attacco alla cieca.

Appena il giudice ha finito di leggere la lista, ha parlato l’avvocato D. Vagianou, dicendo che “c’è una presunta indagine…”. Prima di finire la frase, il giudice l’ha interrotta dicendo “non presunta, c’è un’indagine!” “Si, per quanto è possibile investigare questioni che si stanno autodeterminando”, ha continuato, menzionando che il testimone L. Alexopoulos (già convocato a testimoniare dal giudice) è del caso dell’attacco alla caserma di Nea Ionias. “Se questo modo, ha detto D. Vagianou, velocizza e facilita il processo, prendiamo un testimone qui e uno li”, il giudice l’ha interrotta di nuovo, chiedendole a chi si riferisse, quando è ovvio che parlava di lui. Mentre gli avvocati sottolineavano che i testimoni-poliziotti del caso Voulgarakis andrebbero convocati, il giudice ha detto di non capire e ha detto che hanno pre-annunciato i testimoni. D. Vagianou gli ha ricordato che la lista dei testimoni non ha ordine, ciò significa che non li hanno convocati affinché i casi si risolvano uno ad uno, mentre il pubblico ministero Markopoulos non ha chiamato tutti i testimoni che hanno testimoniato davanti all’interrogante. Continue reading Atene: Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (10/2/2012)

20 marzo – Giornata Internazionale di Azioni Solidali con Luciano Pitronello

MAI SCONFITTI/E, MAI PENTITI/E !

Il 1 giugno 2011, Luciano “Tortuga”, 23 anni, ha collocato una bomba nella filiale del Banco Standander a Santiago, Cile, prendendo parte all’attacco antiautoritario che da anni si sviluppa nell’attacco ai diretti simboli dello stato e del capitale, senza riconoscere capi o confini.

Il 20 marzo 2012, inizierà il processo al compagno, il quale rischia 15 anni di prigione, a causa della Legge Antiterrorismo.

Guerrieri e guerriere di tutto il mondo, non possiamo starcene in silenzio aspettando che giudichino nostro fratello. Distruggiamo la logica del capitale. Difendiamo il nostro compagno e la sua azione insorgente, con tutte le forme immaginabili di attacco. In guerra contro il potere…

NESSUN/A GUERRIERO/A E’ SOLO/A

Fonte: Culmine

Atene: Comunicato di solidarietà verso le CCF letto da Damiano Bolano in aula

La solidarietà anarchica non può essere piegata da kilometri di distanza e confini autoritari. Le nostre idee, valori e pratiche si uniscono sempre nel denominatore che abbiamo scelto come anarchici, il denominatore del cammino di attacco costante contro le strutture del dominio. Dominio che a livello europeo sta operando, opprimendo, imprigionando, uccidendo, rafforzando.

Esso è un ostacolo per i desideri di tutti quelli che si sentono ostili verso lo sfruttamento e l’oppressione esistente.

Da parte nostra ci siamo armati e organizzati contro la mostruosità della Democrazia (che mira a distruggere o assorbire il nostro odio per ogni relazione sociale che riproduce e ci sottomette ad ogni autorità).

La Federazione Anarchica Informale e il Fronte Rivoluzionario Internazionale sono uno dei modi di condurre la lotta che combattiamo tutti insieme e chiunque individualmente, seguendo un obiettivo, la distruzione totale della civilizzazione e dei valori di questo mondo marcio. In questa lotta stiamo con i compagni della cellula “Long Live Luciano Tortuga” della FAI/Indonesia. Continue reading Atene: Comunicato di solidarietà verso le CCF letto da Damiano Bolano in aula

Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Liberta' per Stella Antoniou (striscione di solidarietà' a Salonicco)

L’anarchica Stella Antoniou è in arresto preventivo nella prigione di Koridallos dal 4 Dicembre 2010, arrestata insieme a Kostas Sakkas, Alexandros Mitrousias e Giorgos Karagiannidis. L’accusa per la quale lo stato la tiene in prigione è la presunta partecipazione ad un’organizzazione armata. Inizialmente e per qualche tempo questa organizzazione non è stata nemmeno nominata. Alla fine, visto che era necessario per l’accusa citare un’organizzazione esistente, il caso dei compagni è stato unito a quello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La stessa Stella Antoniou ha rigettato le accuse e ha difeso la sua scelta politica di solidarizzare attivamente con Alexandros Mitrousias che era ricercato dalle autorità prima degli arresti. Questa scelta insieme alle sue azioni e visioni politiche sono i veri motivi per cui lo stato la tiene prigioniera.

Lei è stata arrestata mentre aveva seri problemi di salute, che sono peggiorati pericolosamente in prigione. I detenuti nelle prigioni greche sanno che anche il più piccolo malessere non può essere risolto a causa dell’indifferenza del sistema sanitario per i prigionieri. Il deficit è grosso nella cura medica nelle prigioni e aumenta a causa della crisi, rendendo praticamente impossibile l’affrontare anche i minimi problemi di salute dietro le mura. Continue reading Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Atene: Lettera di Vaggelis Kailoglou di solidarietà per l’ anarchica Stella Antoniou

 Libertà per Stella Antoniou

Tra qualche giorno verrà presa una decisione cirica la richiesta di rilascio – per la quinta volta – della prigioniera anarchica Stella Antoniou per motivi di salute.

Il prolungamento della detenzione ha comportato il peggioramento della sua già precaria salute. Questa situazione rende imprescindibile la nostra solidarietà a Stella.

In un momento di intensificazione della repressione, che completa il contesto della crescente povertà e della miseria sociale, solidarietà e unità sono necessarie precondizioni per il proseguimento delle nostre lotte.

Vaggelis Kailoglou
Prigione di Koridallos
9 Marzo 2012

Vaggelis è un compagno anarchico, uno dei quattro dimostranti imprigionato a seguito degli arresti del 12 Febbraio 2012.

Immediato rilascio dei 4 arrestati il 12 Febbraio.

Non lasceremo nessuno da solo – La solidarietà è la nostra arma! Aggiornamento sulla situazione di S. Antoniou

Il 7 Marzo la compagna ha ricevuto una nuova convocazione da parte di Baltas e Mokkas al fine di testimoniare in merito a nuove accuse attribuitele.

Si parla di vecchie azioni della O.R. C.C.F. Al momento l’avvocato di Stella sta preparando una nuova richiesta di rilascio da presentare l’8 Marzo, nella quale è inclusa la documentazione medica siglata da molti dottori per richiedere la scarcerazione, la nuova accusa raggiunge la sua vendetta e negligenza con le quali viene trattata la precaria salute della compagna.

Per gli stessi motivi, NOI NON LASCEREMO CHE CIO’ RIMANGA SENZA RISPOSTA. STELLA NON E’ DA SOLA

Fonti 1, 2Trad. ParoleArmate

Atene: Resoconto del corteo in memoria di Lambros Foundas

ONORE AL COMPAGNO LAMBROS FOUNDAS

RESOCONTO DAL PRESIDIO E CORTEO IN MEMORIA DEL COMPAGNO LAMBROS FOUNDAS

Una davvero buona affluenza di circa 1000 partecipanti. E’ incoraggiante che sebbene i compagni di Lotta Rivoluzionaria nei loro comunicati si includano nella tendenza sociale del movimento anarchico, al loro appello hanno risposto persone che non necessariamente si collocano in questa tendenza.

L’appello delle azioni di Lotta Rivoluzionaria va oltre i limiti dell’anarchia; i loro discorsi sono stati provati prima del momento e il tempo li conferma. Credo che i compagni capiscano che gli occhi che sono posati su di loro non sono solo anarchici ma anche di molti combattenti che riconoscono il bisogno di attacco all’autorità e di rivoluzione sociale.

Sono stati graffitati degli slogan tipo..

LAMBROS VIVE NEI NOSTRI FUOCHI
LAMBROS VIVE
LIBERTA’ PER I PRIGIONIERI MEMBRI DELLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO
LIBERTA’ PER I COMBATTENTI!
IL 10 MARZO NON E’ MORTO NESSUNO IL 10 MARZO HA FATTO NASCERE LA GURRIGLIA!
ONORE AL COMBATTENTE ANARCHICO LAMBROS FOUNDAS

Parole di Lambros Foundas


“ Lo stato terrorizza, … getta fango, ingiuria, pazienta e pretende. La sua onnipotenza ora è un mito. La nostra rabbia ci rafforza, la sua alienazione non ci intacca, noi distruggiamo le vetrine dell’autorità con i sassi, sciogliamo le catene della sottomissione conil fuoco insurrezionale che brucia dentro al cuore di ogni persona oppressa.
I nosri occhi sono aperti, le nostre orecchie catturano ogni suono, il nostro pensiero è cristallino, la nostra rabbia è inimmaginabile.
La nostra scelta è una :
Lotta violenza, incontrollabile e continua per la distruzione dello stato e dell’autorità.

Siamo infuriati, siamo in rivolta, SIAMO IL VOSTRO INCUBO PEGGIORE.”

* L’autore di questo testo è Lambros Foundas. Lo scrisse e lo fece uscire tramite i suoi compagni dopo l’arresto al Politecnico nel 1995.

Fonti: 1, 2Trad. ParoleArmate

Atene: Cortero di Memoria e Lotta per il rivoluzionario Lambros Foundas

Sabato 10 Marzo, οre 12.00, Monastiraki Square

A 2 anni dall’omicio del compagno anarchico Lambros Foundas, membro dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, caduto in battaglia con i polizziotti durante un’azione preparatoria dell’organizzazione.Il nostro debito alla memoria del nostro compagno è di continuare la lotta sovversiva per la libertà, per l’uguaglianza e l’anarchia.

Contro la Junta della Troika e il moderno totalitarismo, contro lo Stato e il Capitale, per la sovversione del regime e la rivoluzione sociale.

 Solidarietà ai membri di Lotta Rivoluzionaria e agli accusati per lo stesso caso

 Anarchici

Barcellona: Boicottaggio e sabotaggio nella stazione metro Congrès

Barcelona F29

Distruggiamo l’TMB

Oggi, 29 Febbraio, siamo scesi nella stazione metro Congrès e abbiamo distrutto tutto – telecamere, macchine per i biglietti e obliteratrici, cartelli pubblicitari.

Se la domanda è perché, allora rispondiamo che abbiamo molti motivi per attaccare TMB (sistema di trasporto metropolitano di Barcellona), visto che aumentano le tariffe e noi veniamo aggrediti dalla guardie di sicurezza. Siamo pieni di motivi per aver lasciato il pavimento pieno di vetri rotti quando in un giorno di lavoro siamo obbligati ad andare a lavorare e soffrire passivamente lo sfruttamento. Se la maggioranza dei lavoratori di TMB abbandona i lavoratori solitari e i passeggeri, dovrebbero sapere che qui non ci arrendiamo. Continueremo a lottare per il mondo che vogliamo (un mondo senza ricatti del capitalismo e del dominio).

Attaccheremo di nuovo

Infine, mandiamo tutto il nostro supporto anche agli studenti che sono usciti oggi con forza, rendendo chiaro che non permetteranno di farsi abbattere.

Avanti per quelli che lottano!

trad. ParoleArmate

Atene: rilascio immediato dei quattro del 12 Febbraio, tenuti in custodia cautelare!

Intervento ad Egaleo da parte del ritrovo autogestito (steki) del Technological Educational Institute (TEI) di Atene in solidarietà con i quattro compagni detenuti che sono stati arrestati durante la demo del 12 Febbraio.

Rilascio immediato dei 4 in custodia cautelare da Domenica,12/02. La solidarietà è la nostra arma!

Rilascio immediato dei 4 detenuti in custodia cautelare da Domenica,12/02 – La solidarietà è la nostra arma!

Il 29 Febbraio, il ritrovo auto gestito della TEI di Atene hanno effettuato un’intervento in solidarietà con i quattro dimostranti che sono tenuti sotto custodia cautelare dal 12 Febbraio.

Striscioni di solidarietà sono stati collocati al di fuori della stazione della metropolitana di Egaleo a Iera Odhos con il crocevia Thivon. Inoltre, sono stati lanciati volantini con slogans nelle zone centrali del quartiere.

L’incarcerazione dei manifestanti dopo un’accusa criminale, la loro gogna attraverso il rilascio di foto e dettagli, così come gli appelli della polizia di fare la spia consistono nello sforzo dello Stato di terrorizzare i combattenti.

La nostra risposta dev’essere la solidarietà fattiva. Nessuno dev’essere lasciato solo.

Chi dimentica gli ostaggi di guerra, dimentica la guerra stessa – Immediato rilascio dei 4 imprigionati da Domenica 12/02

Chi dimentica gli ostaggi di guerra, dimentica la guerra stessa - Rilascio immediato dei 4 arrestati di Domenica, 12/02

 Fonte

Santiago, Cile: Attuale situazione dei prigionieri politici Freddy, Marcelo e Juan

Oggi, Lunedi 27 Febbraio, i nostri compagni Freddy Fuentevilla, Marcelo Villarroel e juan Aliste continuano il loro sciopero della fame e dei liquidi, e come punizione sono ancora detenuti nella sezione di massima sicurezza, una situazione che non cambiera’ fino a quando non termineranno la loro mobilitazione. In questo contesto, i nostri compagni hanno perso notevolmente peso: Freddy ha perso 5.400 kg, Marcelo 7.400 kg e Juan 4 kg.

Nonostante il deperimento fisico, i nostri compagni sono di buon umore e fermi nella loro convinzione di continuare con lo sciopero della fame come strumento di lotta contro le carceri e per essere presenti durante le giornate di Solidarieta’ Internazionali (19-29/02), che sono state indette per supportare i compagni di tutto il mondo.

Infine, facciamo un’appello per continuare la solidarieta’ verso i nostri compagni, e chiedervi di far conoscere la situazione in cui si trovano all’interno  dei sotterranei del Capitale, per diffondere la disobbedienza permanente dei loro corpi e menti. Vorremmo anche invitarvi ad inviare bottiglie d’acqua, sali per la reidratazione orale o confezioni di bevande energetiche, Lunedi e Mercoledi, fuori il Carcere di Massima Sicurezza (Carcel de Alta Securidad).

Mentre esiste la miseria, ci sara’ ribellione!

FREDDY, MARCELO E JUAN, NELLE STRADE !

Francoforte, Germania: Striscione in solidarietà con l’anarchica Stella Antoniou

RILASCIO IMMEDIATO DELLA COMPAGNA ANARCHICA
STELLA ANTONIOU

NESSUN OSTAGGIO NELLE MANI DELLO STATO

Abbiamo messo questo striscione di solidarietà a Francoforte lungo il fiume Main, nella parte della città vecchia. Stella, Forza! Siamo con te, tu ci dai lezioni di coraggio in ogni momento con il tuo atteggiamento da dietro la sbarre della prigione. In questi momenti, in cui il numero dei compagni processati aumenta, non dobbiamo cessare di mostrare la nostra solidarietà!

Atene: Manifesto del centro sociale Villa Amalias per una chiamata di protesta Sabato, 3 Marzo 2012

In tempi in cui i poveri sono battezzati come dei “mendicanti” e i ricchi come “filantropi”… in tempi di crisi generalizzata, quando il totalitarismo avanza, quando il centro di Atene è sotto uno stato di polizia per essere ricostruito, e le persone che lottano e provengono dagli strati sociali più bassi sono stigmatizzate come criminali, quando i migranti sono oggetto dell’accelerazione della società verso il fascismo e dagli attacchi razzisti… In questi tempi i centri sociali, come collinette di resistenza e lotta contro la barbarie, sono minacciati dalla repressione di stato…

OCCUPIAMO LE CASE VUOTE
PRENDIAMO LA VITA NELLE NOSTRE MANI

Solidarietà al centro sociale Lelas Karagianni 37
e all’occupazione del mercato municipale di Kypseli
 

Giù le mani dai centri sociali, dagli spazi auto gestiti e dalle lotte fatte senza tutela

Dimostrazione: Sabato, 3 Marzo, ore 12.00

Ritrovo al mercato municipale di Kypseli (via Fokionos Negri 42)

Villa Amalias