Atene: Concentramento antifascista al processo contro i fascisti

Georgios Markoulakis 50 anni, Themis-Evangelia Skordeli 48 anni
Ioannis Loukianos
31 anni

Il 20 Marzo i soggetti sopraindicati, nostalgici dell’era delle SS, andranno sotto processo al tribunale Evelpidon per l’attacco omicida contro due immigrati nel quartiere di Aghios Panteleimonas. Questi sono alcuni dei noti  “residenti indignati” che appaiono nei quartieri del centro citta’, e come nuovi “battaglioni d’assalto” lanciano attacchi con coltelli e bastoni verso chiunque ha un colore diverso e parla una lingua diversa da quella greca. Sono coloro che partecipano attivamente nelle organizzazioni naziste con collegamenti negli ambienti delle guardie di sicurezza e degli estorsori, come Christos Rigas, candidato sindaco per Chrissi Avgi/Alba d’Oro e proprietario del bar “Pyles/Cancelli” in Aghios Panteleimonas, che e’ accusato di aver commissionato omicidi e dell’assassinio di due persone. Sono quelli che indossano il mantello dei “comitati dei residenti” o dei “partiti politici legali” e tentano di imporre un regime d’apartheid nei quartieri di Aghios Panteleimonas e Piazza Attiki.E tutto questo avviene sempre con la collaborazione della polizia greca che, oltre alle operazioni di pulizia e repressione, hanno commesso decine di rapine e pestaggi contro gli immigrati della stessa zona.

L’azione di tutti questi tipi di fascisti e’ in linea con i piani statali e con la propaganda dominante nei mezzi di comunicazione ufficiali, che fa passare gli immigrati come responsabili di tutti i mali che affliggono la societa’. La retorica fascista cerca di penetrare la resistenza congiunta della popolazione locale e degli immigrati in un periodo di crisi sistematica, quando sempre piu’ grandi segmenti della popolazione si sono impoveriti a causa del violento attacco portato dallo stato e dai padroni. Allo stesso tempo, la maggior parte dello spettro politico – sia con la retorica di destra che di sinistra – sta rafforzando il carattere patriottico d’opposizione verso le nuove misure, promuovendo l’unita’ nazionale a scapito della coscienza di classe.

La lotta contro il saccheggio della nostra vita passa attraverso l’organizzazione e l’azione comune degli oppressi, della popolazione locale e degli immigrati, passa attraverso l’organizzazione del nostro contattacco di classe. Fino a quando faremo cadere dalla faccia della terra la feccia fascista, fino a quando costruiremo una societa’ senza Stato e padroni, una societa’ senza sfruttamento ed esclusioni.

Dobbiamo schiacciare tutti quelli che seminano il veleno del nazionalismo e del razzismo nella vita quotidiana, nelle nostre vite e quartieri.

Concentramento al tribunale Evelpidon, Martedi, 20 Marzo, alle 09.00

anarchici/e, antifascisti/e

Fonte

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