Category Archives: Carcere-Reclusione

Tenerife, Stato Spagnolo: “Le vostre orecchie sono murate e i vostri murri hanno orecchie”

Bruceremo l’università, solidarietà con gli studenti in Canada.
Libertà a CeCe. Morte alla transofobia e al razzismo.

Ci uccidono e lo chiamano crisi.

Nel tentativo di tenere il passo con le azioni di solidarietà richiamate da Contra Info, nuovi slogan sono apparsi nelle Isole Canarie. Inoltre, un piccolo striscione è stato trovato in uno degli accessi principali alla città in cui si legge: “Né Oro in Halkidiki o Olio a Lanzarote. Abbasso le Multinazionali”, in quanto entrambi gli Stati Spagnolo e Greco hanno recentemente dato carta bianca alle multinazionali in modo che esse possano sfruttare le risorse naturali di queste zone.

Inviamo la nostra solidarietà a CeCe MacDonald, prigioniera negli Stati Uniti a causa della difesa della propria vita in un attacco transofobico e razzista, agli studenti ribelli in Québec, che resistono alle ritorsioni dello Stato Canadese e sperando che la loro lotta si estenderà agli studenti dello Stato di Spagna, dove c’è stata un po di resistenza alla crescente privatizzazione dell’istruzione. E per i Pussy Riot nello stato di Russia, perseguite a causa di uno insulto all’istituzione più oppressiva degli ultimi due millenni, cioè la Chiesa.

Per coloro che lavorano pedissequamente per cancellare gli slogan da questi muri, come se così facessero la pulizia degli abusi di questa società sottomessa, desideriamo informarli che da ora dovrano lavorare con dei straordinari. E sia chiaro che nessuna quantità di vernice gialla potrà mai scoraggiarci, ma serve a infuriarci ancora di più e darci un’altro muro pulito su cui esprimere la nostra rabbia.

in spagnolo

Galizia, Spagna: Solidarietà da Pontevedra in risposta ai 10 giorni di propaganda contro la repressione

Razzismo istituzionale. Solidarietà con gli immigrati in Grecia
DIFFONDERE LA RIVOLTA
Solidarietà con i prigionieri anarchici
Forza alla lotta dei Mapuche in Cile

“Chi vuol capire capirà. Ora è il momento di rompere le cellule invisibili che incatenano ognuno alla sua patetica piccola vita. E questo non richiede esclusivamente o necessariamente a qualcuno d’attaccare stazioni di polizia e mettere in fiamme centri commerciali e banche. Il tempo che uno deserti suo divano e la contemplazione passiva della sua vita e scende in piazza a parlare e ad ascoltare, lasciando dietro di sé qualsiasi di privato, introducendosi nel campo delle relazioni sociali della forza destabilizzante di una bomba nucleare. ”
Frammento del comunicato dell’occupata Università di Economica e Commercio di Atene . – Durante l’insurrezione del Dicembre 2008.

Rispondendo all’appello internazionale che Contra Info ha rilasciato contro la repressione e per la propaganda tramite azioni, alcuni slogan sono apparsi nella notte dell’8 Agosto, a Pontevedra, una città situata in Galizia, nella Spagna nordoccidentale. Alcune mura della città hanno cominciato a parlare con alcuni slogan come: “DIFFONDERE LA RIVOLTA! (A) “,”SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI ANARCHICI (A) “,” FORZA ALLA LOTTA DEI MAPUCHE “o” FUOCO ALLE BANCHE “(l’ultima è stata fatta sul muro d’una filiale della banca Caixanova situata nella via Paseo de Colón. Dal momento che i muri avevano cominciato a sanguinare verità, non potevano fermarsi. Le telecamere di sicurezza del palazzo designato per gli uffici del Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione non potevano farsi che il muro non fosse finito dipinto con i messaggi:.. “RAZZISMO ISTITUZIONALE” , “SOLIDARIETÀ CON I MIGRANTI IN GRECIA” e “GUERRA SOCIALE” oltre ai simboli anarchici, al fine di chiarire la diretta responsabilità politica di questa istituzione nell’oppressione dei popoli migranti.

Nel caso degli slogan contro il Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione, l’augurio è che funzionino non solo come risposta alla chiamata di Info Contra, ma anche come un gesto di solidarietà, piccolo ma accogliente con gli immigrati oppressi. E vale per tutte quelle persone che hanno sofferto il flagello repressivo in Inghilterra e Francia, prima delle Olimpiadi, in modo che le città potrebbero apparire “pulite ed ordinate” per corrisponde all’interesse borghese in questo evento sportivo, usato come una scusa per il razzismo, la gentrificazione e la brutalità della polizia. Mentre i loro giornali di merda parlano tanto per l’integrazione e la cooperazione internazionale i migranti vengono espulsi dalle loro case e torturati nelle strade e nei centri di detenzione per gli stranieri privi di documenti.

È un’azione anche dedicata alle 6400 vittime migranti del progrom razzista e fascista del governo ellenico. Dedicato ai manteros (uomini migranti che vendono prodotti per la strada) che hanno attaccato la polizia ad Alicante (Spagna) e ai 13 migranti innocenti che sono stati arrestati giorni dopo arbitrariamente, vendicativamente e abusivamente dai poliziotti dopo 2 incursioni in città. Questa è anche una rappresaglia per la morte di Nureddin Mohamed, profugo sudanese, che è morto nella città di frontiera di Calais, in Francia. La sua memoria è la memoria vivente e lo spurgo di tutte quelle persone innocenti che, giorno dopo giorno, muoiono mentre cercano di attraversare i confini della fortezza europea del Capitale. Riposa in pace [Que la tierra te sea leve], fratello

Dedicata anche a tutte quelle persone che si trovano nelle galere del cazzo o affrontano processi repressivi perché sono in lotta, ovunque in tutto questo mondo disgustoso. Non faremmo il nome di nessuno in modo da non dimenticare di menzionare qualcuno, ma la dedichiamo a tutti quei combattenti dietro le sbarre la cui consistenza e le parole ci riempiono di orgoglio e ci danno la forza di andare avanti.

Dedicato a tutti coloro che quotidianamente e costantemente, o di volta in volta, stano in piedi contro a quel fantasma terribile della repressione e sfidano le leggi del potere, nonostante le conseguenze derivanti. A tutti coloro che notano che stiano perdendo la paura ed approfittando di quella forza.

Infine, è anche dedicata a tutti coloro che partecipano alla rete di Contra Info, a causa del loro impegno nella traduzione e la divulgazione dell’informazioni antagoniste e il loro lavoro per rafforzare le strutture informative dissidenti. Saluti, compagni!
Dai paesi di Spagna in Italia, Francia, Regno Unito, Grecia, Svizzera, Svezia, Polonia, Ucraina, Russia, Cile, Messico, Argentina, Indonesia, Siria, Egitto o Stati Uniti, al di là degli oceani, distanze, confini ed origini, la solidarietà fra gli anarchici è più di una semplice parola scritta. Cerchiamo di non fermare questi slogan qui, cerchiamo di non lasciare sola questa azione. Uccidiamo la paura e facciamo insieme un bellissimo atto incontrollabile di reciprocità e d’aiuto reciproco tra i compagni che s’incontrano nei principi e le lotte comuni.

NEMMENO 1 MILLIMETRO INDIETRO; 9MMs MIRANO LE TESTE DEI SBIRRI
MORTE AGLI INFAMI
MORTE AI GIORNALISTI BUGIARDI
MORTE ALLO STATO
MORTE AL CAPITALE
CONTRO A TUTTE LE AUTORITÀ
LASCIAMO LA NOSTRA COSPIRAZIONE SI DIFONDA
PER L’INTERNAZIONALISMO RIVOLUZIONARIO
PER L’ANARCHIA!

in spagnolo

Montevideo, Uruguay: Striscione di solidarietà con Marcelo Villarroel, Juan Aliste & Fredddy Fuentevilla

Libertà per Freddy, Marcelo e Juan. Prigionieri dello Stato Omicida $ileno. Finchè la miseria esiste, ci sarà rivolta!

Montevideo, territorio occupato dallo Stato Omicida dell’Uruguay.

Nel contesto della chiamata internazionale contro la repressione attuata dai compagni di Info Contra, nella notte dell’8 Agosto, alcuni individui hanno appeso uno striscione sul ponte di Sarmiento in solidarietà con i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste e Freddy Fuentevilla, Questi compagni sono tenuti prigionieri da parte dello Stato Omicida $ileno, e in questi giorni stanno iniziando a preparare la loro difesa nel quadro dell’inizio del processo contro di loro.

Finchè la miseria esiste, ci sarà rivolta!
Nessun prigioniero è solo

Bielorussia: Aggiornamento sui sei prigionieri anarchici – Appello per azioni di solidarietà per il 22-23 Settembre

Qui segue un breve aggiornamento (in inglese) sulla situazione degli attivisti imprigionati Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich e Jauhen Vas’kovich in Bielorussia, il cui comprende anche delle informazioni sulle terribili condizioni nelle carceri bielorusse.

Inoltre, nel mese d’Agosto 2012, l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche (IAF-IFA) ha rinnovato l’invito alla solidarietà internazionale di Croce Nera Anarchica di Bielorussia. Essi ora chiedono alle persone di partecipare alle giornate di mobilitazione in solidarietà con i prigionieri politici bielorussi il 22- 23 Settembre (il giorno delle elezioni parlamentari è il 23).

Potete scaricare il Bollettino del ABC della Bielorussia per la Primavera-Estate 2012 (in inglese) qui (+ copertina).

Belgio-Gand – Nella notte del 6-7 agosto, siamo andati per le strade e abbiamo attaccato due edifici dipingendo messaggi di solidarietà in tutta la città.

Nella notte del 06-07 agosto, siamo andati per le strade di Gand (Belgio) in memoria di Mark Duggan e in solidarietà delle persone rimaste in carcere dopo la seguente insurrezione.

Abbiamo attaccato due edifici e con vernice spray lasciato messaggi di solidarietà in tutta la città.

Uno degli edifici è un centro amministrativo del “de Lijn”, società che organizza il trasporto pubblico.

Essi sono attivamente coinvolti nelle deportazioni, infatti oltre al loro compito di conducenti pubblici, detengono all’interno del mezzo di trasporto le persone senza documenti per poi consegnarle alla polizia.
Per tutte le vite che distruggono, abbiamo rotto le vetrate del loro centro amministrativo e lanciato bombe di vernice. L’altro edifico è una banca che abbiamo imbrattato di vernice. Consideriamo le banche come il simbolo del capitalismo, quindi questa attacco non ha bisogno di molte spiegazioni, oltre i due edifici, parti della città sono state coperte di messaggi.

Tutto questo è stato fatto per amore, rabbia e solidarietà per le persone che sono ancora in carcere e per coloro che erano e saranno in futuro fuori per le strade .

FUOCO A TUTTE LE CARCERI FUOCO A TUTTE LE FRONTIERE FUOCO A TUTTE LE BANCHE!

BTW, non ci importa dei tuoi supertrams!

alcune individualità 😉

fonte

Corinto, Grecia: richiesta urgente per la dimostrazione antifascista (23/8)

Dopo il trasferimento di circa 400 immigrati in un campo militare di Corinto (circa 80 chilometri a sud ovest di Atene) letteralmente nel mezzo della notte, cittadini antirazzisti/antifascisti hanno rilasciato la seguente chiamata di protesta e resistenza immediata:

L’Iniziativa Antirazzista di Corinto denuncia la conversione del campo militare del Corinto, letteralmente durante la notte, in un campo di concentramento d’ispirazione nazista dove già 400 migranti sono stati imprigionati.

Denunciamo il pogrom razzista sotto il nome di “Xenios Zeus” che oggi è stato avviato anche nella nostra città. Nel processo di questa operazione di polizia, dei nostri concittadini sono detenuti e trasferiti ad Atene, con il colore della loro pelle come l’unico criterio per questa detenzione di massa- più di 100 persone sono già state arrestate.

La nostra risposta è chiara: nessun campo di concentramento mai e da nessuna parte. Ci rifiutiamo di rivivere l’orrore del fascismo. Le autorità vogliono che noi iniziamo a mangiarci ed accusarsi a vicenda. Noi diciamo no al cannibalismo sociale. Dobbiamo combattere l’impoverimento, non il povero!

Tutti alla manifestazione di protesta contro i pogrom ed i campi di concentramento fascisti, oggi: Giovedi, 23/8, da 18.30 alla Piazza Perivolakia a Corinto

Niente di tutto questo a Corinto, né da nessuna parte – Stop ai campi di concentramento ed i pogrom razzisti

vedi il poster

Si deve sottolineare che nel primo mattino (secondo un video dai mainstream media) fascisti, membri ufficiali di Chrissi Avgi / Alba Dorata, fecero la loro comparsa al di fuori del campo militare ed hanno tentato di bloccare l’ingresso dei veicoli di “Xenios Zeus”, presumibilmente “protestavano” perché una struttura militare è stata scelta dallo Stato come campo di concentramento per gli immigrati… È molto probabile che la tensione aumenterà nella città di Corinto nelle prossime ore

Grecia: Intervento / manifestazione antifascista nel centro di Atene

CONTRO I POGROM OMICIDI E RAZZISTI – ABBATTERE IL FASCISMO

Azioni antifasciste si sono svolte in numerose città greche da quando la massiccia repressione della polizia contro gli immigrati / rifugiati sia iniziata, nei primi d’Agosto, e in particolare dopo che un uomo sia stato pugnalato a morte apparentemente dai nazionalisti nel centro di Atene (12/8).

Martedì, 21 Agosto, a mezzogiorno, circa 150 compagni sono scesi nelle vie centrali d’Atene, nelle aree di Omonia, Monastiraki e Thissio, per manifestare contro il terrorismo dello stato / fascista.

Questo intervento di strada era una prima risposta minima agli attacchi omicidi ed ai pogrom contro gli immigrati. A partire da Monastiraki, antifascisti hanno effettuato affissioni, distribuito dei testi multilingue ai passanti ed hanno marciato per le vie Athinas, Sophocleous, Sapphous, Sarri, Asomaton ed Adrianou.

I compagni hanno protestato esattamente dove, all’alba del 12 Agosto, i picchiatori fascisti hanno ucciso un immigrato dopo aver tentato di attaccare altri due. Sono intervenuti con il discorso anarchico nei quartieri del centro, dove vivono molti immigrati e rifugiati, lavorano ed escono nonostante il fatto che i controlli d’identità e gli arresti sono ancora frequenti nel corso della giornata.

Nel poster multilingue (incollato ampiamente dai compagni) si legge:

Domenica scorsa il 12 Agosto, 5 fascisti, a cavallo di moto, hanno accoltellato a morte un giovane immigrato in via Anaxagora, nel centro (occupato dalla polizia) di Atene. Poco prima, avevano cercato di accoltellare altri due immigrati. La polizia e il ministro sapevano fin dal primo momento che si trattava di un omicidio razzista, tuttavia, né il nome della vittima è stato mai annunciato, né gli assassini sono stati trovati. E come farlo, quando la maggior parte poliziotti hanno la stessa mentalità con gli assassini fascisti della “alba dorata”? La metà di loro hanno comunque votato per questo partito alle ultime elezioni nazionali.

Viviamo nei giorni e nelle notti dei coltelli. Solo negli ultimi sei mesi, 500 attacchi da parte di fascisti si sono svolti contro gli immigrati, per lo più lavoratori. Viviamo in tempi che ricordano i pogrom nazisti. Dal momento che il 2 Agosto più di 8000 trasferimenti di stranieri dalla polizia verso il centro di detenzione in via Petrou Ralli e 1600 arresti d’immigrati sono stati effettuati in seguito all’enorme operazione della polizia “Xenios Zeus”.

Noi crediamo che tutte le persone dovrebbero vivere in dignità, in solidarietà e in uguaglianza, indipendentemente dal loro paese d’origine, il colore della pelle, la religione e il sesso, a prescindere dal fatto che abbiano o meno i documenti. Noi crediamo che gli attacchi fascisti / razzisti e assassini non devono essere lasciati senza risposta.

Dobbiamo combattere insieme come “indigeni” e immigrati contro il razzismo, il nazionalismo, il fascismo e il totalitarismo di qualsiasi tipo, come parte della lotta contro lo Stato e il Capitale. Dobbiamo lottare per un mondo senza oppressione e sfruttamento, senza confini e capi.

Il silenzio è complicità
Contro pogrom sanguinosi e razzisti
Abbattere i fascisti in ogni quartiere

persone in lotta contro lo stato e il terrorismo fascista

Svizzera: Due righe di Billy dopo essere uscito dalla prigione

Ciao a tuttx,

Domenica 19.08 sono uscito. Il giudice (bava alla bocca!) come con Silvia pure a me ha concesso il rilascio condizionale ai 2/3 della pena. Ritrovare il calore dei compagni e delle compagne, ritrovare sguardi e discorsi per me cosi preziosi è gioia allo stato puro.

Nonostante l’isolamento che in questo tempo ci è stato imposto non c’è stato mai davvero un solo attimo in cui ho avuto la sensazione di essere da solo. Dalle lettere, dalle notizie di benefit e iniziative, dalle notizie di azioni che arrivavano, l’energia era quasi palpabile, un esperienza forte, nonostante tutto. Per questo, per la forza ed il calore, per il coraggio ricevuto, non posso non dire grazie. Grazie davvero.

Naturalmente nulla è finito, anzi, è solo un nuovo inizio lungo “questo sentiero fuori dalla strada maestra”.

Ora manca Costa, e Marco porcodio!!

Tutta la solidarietà agli/e indagati/e e perquisiti/e dell’ operazione “Mangiafuoco” a tutti/e i/le ribelli dentro.

Grazie
Billy

via Soccorso Rosso Internazionale

Svizzera: Lettera di Marco Camenisch dichiarando lo sciopero della fame

 Dal 20.8 al 10.9.2012 dichiaro lo sciopero della fame seppur simbolico tuttavia di contributo al cammino di solidarietà e di lotta che dentro e fuori percorriamo, in ordine sparso, all’unisono, a voci e in maniere unite e diverse, in zone e con genti diverse. Ma sempre contro nemico comune e per un obiettivo comune. Il nemico comune è la guerra di conquista, lo sfruttamento, la schiavittù e la repressione, la distruzione capillare e totale. II nemico comune oggi si chiama sistema tecnoscientifico globale, patriarcale, terrorista e totalitario delle multinazionali e degli Stati imperialisti ed è all’apice del suo potere e della sua diffusione ma anche nella sua più mortifera ed irreversibile crisi. E l’obiettivo comune è l’abbattimento di questo sistema e d’ogni sfruttamento e schiavitta, per un mondo libero, sano e giusto per ogni sua espressione e suo elemento naturale, come base imprescindibile di vita e per una sua e perciò nostra continuità.

È un contributo di lotta e di solidarietà possibile anche da dentro e anche con quest’ennesima canicola come ennesimo segno del pianeta morente che rende difficile persino pensare e scrivere e più ancora se pure sigillati/e in chiuse bare di mattoni e di cemento sempre alla mercede del nostri boia ed aguzzini.

Voglio chiamare l’iniziativa “operazione Fukushima”. Un nome d’attualità. Un altro nome per civiltà e progresso. Un nome per l’immane sofferenza e l’annientamento somministrati alla vita dai pochi padroni e molti lacché della civilizzazione e del progresso per il potere e la ricchezza del pochi. Potrebbe anche chiamarsi Chernobyl, Mühleberg, Beznau, Lucens, Hiroshima, uranio impoverito, IBM, Trino Vercellese, Superphönix, Ansaldo, Bio- e Nanotecnologia, Amianto, Cancro, Deep Water Horizon, Xstrata, Monsanto, TAV, Energia Alternativa, KKKapitalismo Verde, Belo Horizonte.

Un nome anche per ricordare, con le parole della cellula FAI/FRI Olga (grazie, grazie di cuore, fratelli e sorelle della Cellula Olga, grazie di cuore ad ogni sorella e fratello e gruppo e popolo in azione insurrezionale e rivoluzionaria!), che… è solo una questione di tempo e un Fukushima europeo mieterà dei morti nel nostro continente! 

“Operazione Fukushima”, un nome per contrapporre i terribili termini reali, anche dell’irreversibile crisi sociale, economica ed ambientale, al ridicolo della persecuzione controinsurrezionale e delle stupide denominazioni delle “brillanti operazioni antiterrorismo” come “Ardire”, “Tramonto”, “Mangiafuoco”, “Blackout”, “ORAI”, “Cervantes”… dei Don Quichote del vigili urbani in versione italiana dell’imperialismo globale, che non riuscendo a fermare i segni della tempesta se la prendono con le voci solidali e le prigioniere ed i prigionieri dell’insorgente cammino della solidarietà e della lotta.

Un nome anche per ripetere con forza: il terrorismo, il male e il crimine assoluto e “l’altissima pericolosità sociale”, la brutalità e la vilta, la menzogna e l’aggressione assassina sono del sistema dominante e di chi lo difende; la legittimità e la forza della ragione, l’urgenza vitale e l’umanità, l’assunzione, più urgente che mai nella storia, di una responsabilità individuale e collettiva genuina ed autentica per la società umana, il monde ed il loro futuro sono di noi autenticamente insorti e rivoluzionarie che questo sistema lo combattiamo davvero.

Allora un nome, un piccolo contributo, anche per affermare quanto è stolta questa misera banda assassina e criminale dei padroni e servi loro (politici, scienziati, sbirri, magistrati, pennivendoli, cultura e religione ed opinionisti aizzatori d’ogni risma e travestimento anche nelle nostre fila di movimento “ufficiale”…) se pensa che anche le sue più devastanti e più infime persecuzioni e rappresaglie in miglior continuità nazifascista possano fermare le nostre lotte e voci da dentro e quelle da fuori su questo cammino della solidarietà e della lotta
CON OGNI GRINTA NECESSARIA, CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

SOLIDARIETÀ ED AMORE,
marco camenisch, lager Lenzburg, svizzera, 19 agosto 2012

via Soccorso Rosso Internazionale

Svizzera: L’anarchico imprigionato Marco Camenisch conduce sciopero della fame dal 20 Agosto al 10 Settembre

Il 15 Agosto, amici e sostenitori di Marco Camenisch hanno annunciato che il compagno imprigionato condurrà uno sciopero della fame limitato dal 20/8 al 2/9 (aggiornamento: 10/9), nel contesto della più recente repressione anti-anarchica in Italia (l’audace operazione ardire ), ma anche a causa di una serie di vessazioni umilianti quotidiane nel carcere di Lenzburg.

Contatto via email col gruppo di solidarietà : knast-soli (at) Riseup (dot) net

Indirizzo in prigione: Marco Camenisch, PF 45, Justizvollzugsanstalt Lenzburg, Ziegeleiweg 13, CH-5600 Lenzburg District, Schweiz / Svizzera

SOLIDARIETÀ E RESISTENZA A MARCO!

Halkidiki, Grecia del Nord: Slogan dipinti e graffiti per la libertà



DALLA GRECIA FINO AL CILE E L’INGHILTERRA, UNA COSA È CERTA: FANCULO ALLA POLIZIA (A)

LIBERTÀ ALL’UMANITÀ-VIVA L’UGUAGLIANZA

LIBERTÀ A LUCIANO PITRONELLO (FRONTE RIVOLUZIONARIO INTERNAZIONALE)

LIBERTÀ A TUTTI (A)

Rispondendo all’appello di Contra Info, abbiamo dipinto diversi slogan per la libertà e fatto un po di graffiti, al fine di evidenziare le nostre intenzioni e il nostro stato mentale. Le nostre azioni sono state effettuate in diversi luoghi situati in Halkidiki.

Finché esiste il denaro, ci sarà disuguaglianza.
Finché esiste lo Stato, ci sarà oppressione
.

Solidarietà con i combattenti della libertà
e gli guerriglieri anarchici-libertari armati!

Utopisti e anarchici di tutto il mondo

Atene: Stencil e slogan dipinti in solidarietà con Marco Camenisch (Svizzera) e con i resistenti alla Grand Jury (USA)


Martedì, 7 Agosto, abbiamo dipinto slogan e stencil come parte dei dieci giorni d’azioni contro la repressione. Abbiamo scelto di mettere in evidenza, per quanto possibile, due casi diversi e mostrare la nostra solidarietà con i mezzi a nostra disposizione.

Abbiamo fatto la prima serie di stencil e slogan in solidarietà con l’anarchico Marco Camenisch, che sta in carcere per 20 anni a causa delle sue azioni eco-anarchiche e posizioni sovversive. È ovvio che le autorità di perseguimento penale, in tutta Europa, considerano Marco Camenisch come una minaccia permanente per il sistema del dominio, in modo da cercare di tenerlo in prigione in qualsiasi modo, nonostante il fatto che egli abbia servito i 2/3 della sua pena detentiva e, pertanto, ha il diritto di essere rilasciato. Il coinvolgimento del suo nome nella repressiva “operazione ardire” che sia stata recentemente lanciata dagli Inquisitori italiani è l’ennesimo tentativo di tenerlo prigioniero per tutta la vita. Come Marco ha annunciato attraverso una recente lettera dalla prigione svizzera, ha programmato di iniziare uno sciopero della fame alla fine del Agosto, per denunciare il regime speciale nelle carceri e il fiasco delle ultime accuse informali contro di lui. Gli inviamo tutte le nostre forze e gridiamo LIBERTÀ PER MARCO CAMENISCH!




La seconda tematica riguarda il richiamo d’azioni di solidarietà con coloro che resistono alla causa del Grand Jury negli Stati Uniti. Il Grand Jury è un istituto del sistema giuridico federale degli Stati Uniti, che ha giurisdizione per accusare individui sospettati di coinvolgimento nella “criminalità organizzata”. In sostanza, si tratta di un corpo speciale inquisitorio di cittadini/giurati (che non sono nemmeno sottoposti al procedimento d’esclusione da parte degli avvocati) che esamina le attività degli avversari politici della democrazia degli Stati Uniti, lavorando in completa privacy/segretezza (obbedendo alla volontà del procuratore federale). In questo modo, il Grand Jury comprende, inoltre, un primo passo verso fa formazione d’accuse in concordanza con la legislazione antiterrorismo.

Dall’inizio del mese di Agosto, compagni anarchici e attivisti sono stati citati in giudizio per testimoniare davanti al Gran Jury in un’operazione repressiva contro gli spazi radicali nel nord-ovest del Pacifico. Coloro che si oppongono al Grand Jury, rifiutandosi di cooperare con le autorità e di fornire elementi di prova o testimonianza a questo corpo giuridico, sono minacciati di detenzione preventiva fino a 18 mesi o finche la Giuria decida se saranno processati o meno.

Azioni dirette di solidarietà con i resistenti al Grand Jury hanno già avuto luogo a St. Louis, Atlanta, New York, Oakland, San Francisco, Seattle e altrove, mentre eventi per gli aiuti finanziari sono in arrivo. Crediamo che il movimento anarchico internazionale abbia la responsabilità di sostenere i compagni che non collaborano con le autorità giudiziarie degli Stati Uniti, l’FBI e le congiunte task force anti-terrorismo, quindi abbiamo cercato di rendere il problema noto, anche qui, con questa piccola azione simbolica. Dal 24 al 30 Agosto, gruppi di solidarietà richiamano ad una settimana di azioni comuni in più posti possibili, dato che la prossima riunione della Giuria è prevista per il 30 Agosto a Seattle.



Impostare e mantenere le infrastrutture della controinformazione!
Abbattiamo i media del regime e la dominazione in tutto il mondo!

Cellula anarchica di propaganda per l’incendiaria solidarietà internazionale

Egaleo, Atene: Azione in solidarietà con Thomas Meyer-Falk

Nella notte del 7 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà per il prigioniero impenitente red-skin/rash Thomas Meyer-Falk allo svincolo della via Iera Odos con il viale di Thivon ad Egaleo, dove c’è molto traffico. Sullo striscione si legge “Libertà per Thomas Meyer-Falk … e tutti i fuorilegge politici.” Purtroppo è rimasto appeso solo per 1 giorno e mezzo nel luogo, alcuni stronzi l’hanno tirato giù.

La nostra solidarietà non si fermerà fino a quando Thomas sarà finalmente uscito dalle galere della democrazia tedesca!

Potete scrivergli a questo indirizzo (per ora):
Thomas Meyer-Falk
C/O JVA-Zelle 3113, Schonbornstrasse 32, D 76646 Bruchsal
Deutschland / Germania

Si può anche visitare due siti di solidarietà: i, ii

Atene: Striscione contro i pogrom razzisti

Rispondendo all’appello del network di traduzioni conto-informative Contra Info per 10 giorni d’azioni dirette contro la depressione, alcuni compagni hanno preso l’iniziativa individuale d’appendere uno striscione contro gli arresti e le deportazioni di massa degl’immigrati che stanno avendo luogo in tutta la Grecia, e soprattutto ad Atene.

Negli ultimi giorni avviene uno dei più grandi pogrom di massa nella storia della Grecia contemporanea. Storicamente, lo Stato e il capitale, quando hanno bisogno di difendere i loro interessi ed aumentare il loro potere ed influenza, si rivolgono contro costruiti nemici interni, creando capri espiatori in modo da rafforzare lo stato di polizia e la repressione. Dai regimi fascisti e gli esiliati, fino alla moderna democrazia borghese ed i centri di detenzione degl’immigrati, le tattiche rimangono le stesse.

Di conseguenza, contro gli ultimi pogrom della polizia, Martedì 7 Agosto, abbiamo appeso inizialmente uno striscione all’ingresso della Scuola di Difesa Nazionale, nel parco del Pedion di Areos, in una zona nel centro di Atene frequentata da immigrati con le loro famiglie, e dove la polizia abbia di recente effettuato diversi arresti. Come previsto, dopo un po, e siccome il palazzo appartiene all’esercito greco l’ufficiale della guardia dell’edificio ha insistito di abbassare lo striscione siccome questo è un’atto illegale e punibile dalla legge(sic).

In seguito, abbiamo appeso lo striscione in una scuola centrale nel quartiere di Gizi al centro di Atene, in una zona dove greci ed immigrati convivono in armonia.

Avendo come scopo di risvegliare la società sui pericoli del fascismo, abbiamo scritto il seguente:
“All’inizio vennero per i comunisti. Non ho parlato perché non ero uno di loro. Poi vennero per gli ebrei. Ora per gl’immigrati. Fra poco verranno per me e non sarà rimasto nessuno per protestare.”

Nessuna vita è illegale!
Né col fascismo né con la democrazia
Abbasso il statalismo
Viva l’anarchia!

Grecia: 6.400 immigranti detenuti dalla polizia nella più grande operazione di pogrom nel centro di Atene finora

Nei giorni scorsi, la polizia ha condotto la più grande operazione di pogrom nel centro di Atene finora. Secondo le informazioni rilasciate, 1.500 persone sono state arrestate dalla polizia nei primi due giorni dell’operazione (2-3 Agosto) ed altre 4.900 solo nel terzo giorno (4 agosto). L’operazione ha avuto luogo ad Atene e ad Evros, al confine con la Turchia al Nord Est. Almeno 1.630 persone sono state arrestate e sono pronte ad affrontare la deportazione.

Con un tocco Orwelliano, l’operazione di pogrom razzista è stata chiamata “Xenios Zeus” – l’antico dio simbolo dell’ospitalità e protettore dei viaggiatori stranieri. La repressione ha continuato Domenica, 5 Agosto. Sembra che l’ultima operazione è centrata attorno la Piazza Omonia, nella zona di Monastiraki, Pedion di Areos e Piazza Vathis, tutte zone del centro di Atene. Come riporta Occupied London, la polizia ha fermato, ha perquisito ed ha trattenuto tutti gl’immigranti nel loro percorso, indipendentemente dal fatto se erano o meno in possesso d’un documento valido.

Atene / Pireo: striscione contro tutte le carceri da parte del Gruppo di Pensiero Libertario

Nel contesto del richiamo di Contra Info per gli interventi contro la repressione nelle zone in cui si trovano gruppi anarchici attivi, abbiamo appeso uno striscione nel centro di Korydallos, di fronte al Cinema Paradiso.

“Le idee non s’incarcerano – Abolizione delle carceri” sono gli slogan che abbiamo scritto.

In una regione che dispone di carceri e vive con l’immagine dell’inferno e del recinto, abbiamo dovuto ricordare di nuovo ai residenti deve essere che la prigione è autorità, la prigione è tortura ed è uno strumento nelle mani dello Stato per intimidire e terrorizzare.

Non rimarremo in silenzio vedendo le alte pareti dell’isolamento.
Non fermeremo la nostra lotta contro lo Stato e la repressione.

La nostra voce passerà attraverso le sbarre…
Le voci dei detenuti militanti risuonano nelle strade della lotta.

Avanti, compagni! Lotta per l’Anarchia!

Gruppo di Pensiero Libertario
Korydallos (Agosto 2012)

Grecia: azioni di contro-informazione ad Atene

Nel contesto della chiamata di Contra Info per dieci giorni d’azioni contro la repressione, abbiamo effettuato le seguenti azioni (per ora):

Solidarietà ai nostri compagni – Merda all’Operazione Ardire

Abbiamo messo uno striscione in Piazza Exarchia in solidarietà con i compagni anarchici processati con l’Operazione Ardire, che è stata lanciata dalle autorità italiane il 13 giugno 2012. Se i carabinieri ed i procuratori pensano di poter fare ciò che vogliono con le vite dei nostri compagni, si sbagliano di grosso. Essi ci troveranno di fronte: in Italia, Svizzera, Germania, Grecia e ovunque abbiano il coraggio di allungare i loro tentacoli.

Al cancello principale dell’Università Politecnico, sulla via Patission, abbiamo lasciato uno striscione contro le Olimpiadi di Londra, ora in corso. Sullo striscione si legge: “Spaccate le OlymPIGS ed i capitalisti coglioni – Fuoco agli ideali olimpici – Brucia, Londra, Brucia” … Gli ideali olimpici puzzano di denaro, militarizzazione e repressione. Non dimentichiamo i compagni che, nonostante il super-spettacolo messo in atto dai poliziotti, militari e mezzi di comunicazione di massa, si fanno avanti e sputano la società di presentazione sulla sua faccia. Ricordiamo inoltre la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, così come la necessità di organizzare una campagna internazionale contro gli spostamenti delle popolazioni oppresse che vivono nelle favelas brasiliane.

Sul ponte pedonale d’una strada centrale nel centro di Atene abbiamo appeso uno striscione in solidarietà con i membri incarcerati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Federazione Anarchica Informale / Fronte Internazionale Rivoluzionario. Il loro coraggio e la loro determinazione ci rende più forti. Con questo piccolo gesto, li mandiamo i nostri più calorosi saluti rivoluzionari.

Abbiamo anche scritto dei slogan in solidarietà con gli anarchici imprigionati e processati in tutto il mondo. Mandiamo tutte le nostre forze a Luciano Pitronello, il cui processo si sta svolgendo in questi giorni a Santiago del Cile, a Mario López, incarcerato nelle celle della democrazia messicana, ed a Felicity Ryder, che per ora è perseguita per lo stesso caso insieme al suo fratello Mario che sta in prigione.

In risposta al richiamo per azioni sul caso della morte del rifugiato sudanese Mohamed Nureddin a Calais, in Francia, il 7 Luglio 2012, abbiamo dipinto con dei stencil su vari muri ad Exarchia. Sul viso di Nureddin si rivelano migliaia di immigrati e rifugiati anonimi che hanno perso la vita nel tentativo di entrare nell’impenetrabile Fortezza Europea. Non dimentichiamo, né perdoniamo. Fuoco a tutte le frontiere!

Questi atti simbolici che si sono tenuti nei primi tre giorni di Agosto, ad Atene, sono il minimo dei nostri contributi ad una guerra che imperversa quotidianamente per le strade. I giorni d’azioni contro la repressione continuano…

Avanti, compagni! Indietro, spie!

Bristol, Inghilterra: Attacco contro la sede della compagna multinazionale GDF Suez

Ieri sera (24 Luglio) abbiamo visitato gli uffici della GDF sull’Anglo Parco Speedwell, abbiamo spaccato circa 20 finestre intorno l’edificio (sia sul piano terra ed al primo piano) ed abbiamo lasciato delle scritte di spray affianco l’ingresso principale che dicevano, ecocidio (con una freccia che puntava al logo aziendale) e la scritta A.C.A.B. con un simbolo anarchico.

GDF (pur non essendo ancora molto famosa in Inghilterra) è una società globale di energia e servizi con molte attività, tra le altre cose è stata un pioniere dell’energia nucleare in Europa (tra cui anche il Regno Unito, dove sta in attesa per la preparazione d’un nuovo reattore a Sellafield), è coinvolta con la costruzione di infrastrutture della polizia qui in Sud-Ovest, gestisce 15 pubblico-private carceri e sistemi di sorveglianza con telecamere in centinaia di città e paesi in Francia, fornisce sistemi di comunicazione per l’industria della difesa, sicurezza per gl’impianti di petrolio della Total in Nigeria…

La GDF non ha premuto il grilletto uccidendo Mark Duggan, non ha colpito col manganello per uccidere Ian Tomlinson, o schierata alle strade per proteggere i fascisti della Lega Inglese per la Difesa (English Defence Leauge), ma fa parte dei tanti componenti della corporazione del controllo autoritario. La GDF è la società che fornisce servizi di management per la costruzione ed il mantenimento di due nuove stazioni della polizia ad Avon e Somerset, per una nuova base operativa a Bridgwater, per due centri di custodia ed interrogazione a Patchway e Keynsham, ed un centro di formazione per armi da fuoco a Portishead che viene condiviso dalla polizia di Wiltshire e Gloucestershire. La domanda che la GDF dovrà porsi è: possono i suoi nuovi partner tenerla al sicuro ovunque?

La collaborazione della GDF con le forze della legge e dell’ordine si è estesa con l’equipaggiamento degli poliziotti con un sistema mobile di sorveglianza Smart CCTV in occasione del vertice del G20 dei leader mondiali a Cannes lo scorso Novembre. La nostra azione viene come risposta alla chiamata di solidarietà agli dieci manifestanti appena condannati pesantemente per la ribellione contro il vertice del G8 a Genova nel 2001, e l’anniversario della morte di Carlo Giuliani dalla polizia il 20 Luglio durante questi scontri. Il G8 torna in Gran Bretagna l’anno prossimo: che sia questo un assaggio della ricezione che avranno.

La GDF ha messo un sacco di impegno nel rappresentare se stessa come un’impresa di mente ecologica, con la prevedibile retorica sulla “terza rivoluzione industriale” di basse emissioni di carbonio per l’energia, stoccaggio di idrogeno, veicoli elettrici e tutto il resto. L’Energy Centre della GDF nel Parco Olimpico afferma che ridurrà le emissioni dei Giochi di Londra – un tentativo ridicolo di mascherare con ecologia uno dei gioielli più coronati del dominio capitalistico mondiale, che è in realtà un disastro per l’ambiente e per gli sfruttati ovunque vada. Lo scopo di tutte queste soluzioni tecnologiche non è quello di fermare i danni enormi che la civilizazione ha causato al pianeta ed alla nostra propria natura selvaggia, ma di perpetuare all’infinito lo stesso sistema che sta divorando la terra.

Un esempio di questo è la costruzione dalla GDF della diga idroelettrica in Jirau nel Brasile. Questo progetto è tristemente noto per il suo totale disprezzo verso un grande ecosistema di foresta pluviale, disboscando la regione, minacciando di sradicare le tribù che si trovano in isolamento volontario o che sono totalmente incontattate, e portando diverse specie di pesci migratori verso l’estinzione.

Ci siamo sentiti ispirati dai giovani coraggiosi che sono scesi di recente al Birmingham per organizzare un agguato armato alla polizia durante l’insurrezione della scorsa estate. È estremamente incoraggiante vedere che questo tipo di istintiva auto-organizzazione è ancora scritto nella memoria selvatica degli esclusi, ed è per questo che lo Stato li punisce così pesantemente.

Attacchi precedenti GDF e dei loro interessi in altri paesi:
1, 2, 3

fonti: 1, 2

Grecia – Aggiornamenti sul caso di Savvas Xiros: La politica della tortura va avanti come al solito

Come già riportato, la Corte del Pireo ha deciso di sospendere la pena detentiva di Savvas Xiros per un periodo di 5 mesi (sotto custodia dalla polizia), al fine di ricevere un trattamento medico per i suoi gravi problemi di salute nei suoi occhi, le orecchie e le gambe all’ospedale AHEPA di Salonicco. Anche se l’unità antiterrorismo della polizia Greca, cercò l’aiuto del Capo Procuratore del Pireo, entrambi non sono riusciti ad escludere la decisione della Corte per la sospensione della pena detentiva di Savvas.

Tuttavia, le autorità repressive hanno scelto ancora una volta ad agire dietro le quinte e terminare il trattamento medico del prigioniero con procedimenti abbreviati. Così, dopo soli dieci giorni di permanenza in ospedale, Savvas è stato ordinato di tornare nuovamente nelle gabbie delle prigioni di Koridallos ad Atene.

Venerdì, 27 Luglio, Savvas Xiros avrebbe dovuto essere ritrasferito nella sua cella di prigione. L’ospedale AHEPA di Salonicco ha deciso che il suo trattamento è stato completato, anche se è stato confermato che ha subito solo un intervento chirurgico ad un occhio ed alcune visite mediche, niente di più.

Le forze dello Stato hanno condannato Savvas Xiros ad una morte lenta. In particolare, per quanto riguarda le sue condizioni di detenzione, Savvas viene trasferito molto spesso nel cosiddetto “ospedale” dei detenuti della prigione di Koridallos, e poi di nuovo nel seminterrato del braccio speciale (isolamento) al di sotto le carceri femminili di Koridallos (originariamente destinato per i membri incarcerati dell’O.R. 17 Novembre). In realtà, Savvas era tenuto a quel seminterrato il giorno in qui fu portato all’ospedale di Salonicco, come abbiamo scoperto ora.

Inoltre, è la seconda volta che un ospedale statale aiuta la polizia con i suoi metodi repressivi. La prima volta fu nel Luglio del 2002, quando l’allora cieco e sordo guerriero urbano, che aveva subito un trauma contusivo, è stato interrogato dagli inquisitori Syros e Diotis nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Evangelismos, ad Atene, sotto l’influenza di sostanze psicotrope – in violazione di qualsiasi nozione di etica medica. La seconda volta è ora che l’ospedale AHEPA contribuisce al comportamento vendicativo dello Stato contro un uomo che è diventato quasi cieco all’interno del carcere e soffre d’una miriade di altri problemi di salute.

Il sindacato dei medici deve essere ritenuto responsabile per questa decisione presa dall’ospedale di AHEPA. Non ci sarà alcuna scusa, se questo caso rimane in silenzio.

Ultimo aggiornamento: Savvas Xiros ha affrontato un nuovo disturbo di salute, vale a dire la paralisi del nervo facciale, poco prima l’inizio del suo trasferimento dall’ospedale AHEPA di Salonicco a quello delle carceri di Koridallos ad Atene. Trascurando gli avvertimenti del consulente legale di Savvas circa i rischi per la salute da un trasferimento detentivo di Savvas con la “modalità standard”, le autorità lo hanno trasferito comunque in un furgone gabbia. Quando il furgone della polizia è arrivata a Koridallos, il 27 luglio, i medici delle carceri hanno visto il malfunzionamento del suo nervo facciale ed hanno ammesso di non poter offrire alcun aiuto adeguato al paziente. Così, Savvas è stato immediatamente spostato in un altro ospedale statale (l’ospedale Thriassio di Elefsina, che era di turno), perché i medici delle carceri hanno dichiarato che non potevano assumere la responsabilità di curarlo. Ancora una volta, i teppisti delle unità antiterrorismo sono stati schierati in ospedale, vietando qualsiasi parente di avvicinarsi al combattente imprigionato.”>riportato, la Corte del Pireo ha deciso di sospendere la pena detentiva di Savvas Xiros per un periodo di 5 mesi (sotto custodia dalla polizia), al fine di ricevere un trattamento medico per i suoi gravi problemi di salute nei suoi occhi, le orecchie e le gambe all’ospedale AHEPA di Salonicco.

Svizzera: Comunicato di Marco Camenisch sull’operazione Ardire

INFO N. 2 SULLA RECENTE MONTATURA (veramente ardita…) ANTIANARCHICA ROS (ef)-NON BRUTTI (MA CALZA) MA… COMODI (CALZANO PURE) E DINTORNI

Nel frattempo ho ricevuto una lettera d’Elisa e ieri una di Stefano ambedue dopo circa 10 giorni. Come saprete erano tuttora in “isolamento giudiziario” e sottoposti alla censura, in attesa del “riesame” e/o trasferimento in altra struttura. Probabilmente allungano i tempi per la mancanza, a Pisa, di struttura AS e perciò “giustificazione” di un isolamento totale meno giustificabile/gestibile che in una struttura AS. In ogni caso, come segnala Stefano e per quanto ho visto nelle patrie (italiche) galere, è un periodo d’isolamento d’accanimento (antianarchico…) particolare. E oggi ricevo il comunicato del 9 luglio d’Elisa che mi illumina il cuore!

Tuttora non ho avuto alcunché di notifica o altra notizia “ufficiale” del mandato d’arresto mentre i pennivendoli di regime locale verso fine giugno in tedesco mi hanno “onorato” insieme a Gabriel e la compagna Andi del SRI di un paginone scandalistico di difficile equilibrismo tra devozioni professionali al regime e dolorose constatazioni della vacuità dell’ordinanza (incautamente esposta in rete…) e non mancando di ri-sbandierare lo spettro delle possibili liberazioni di Gabriel e del sottoscritto. Da parte del lager Lenzburg non manca una “strana” sequela di misere provocazioni, perquisizioni e minacce di sanzioni attorno e dopo la “grande notizia”. “Puntuale” è appena arrivato anche il rigetto di seconda istanza della mia “liberazione condizionale”.

Mi sono organizzato per un’iniziativa non rivendicativa (sciopero della fame, più o meno 20 giorni) di solidarietà (riferimento e motivazione principe la repressione e non per ultimo l’ardita ROS(ef)-… Comodi) e di partecipazione e questa volta con appendice denuncia dei “giri di vite” generalizzati attuati in questo ed altre carceri svizzeri, che inizialmente avevo previsto più o meno inizio-metà agosto ma che con questa vi informo che con la massima probabilità attuerò nelle due ultime settimane d’agosto (a partire dal 20 agosto) un po’ causa “buco” estivo, poi per una eventuale migliore coincidenza con l’organizzazione d’iniziative esterne e, anche se questa non è una proposta per un’iniziativa collettiva da dentro, una migliore informazione e valutazione previa delle compagne prigioniere e dei compagni prigionieri.

Vi prego perciò di divulgare questa “Info n. 2”.

Gratamente, con Solidarietà e Amore,
Marco, lager Lenzburg, 18 luglio 2012

via Cassa AntiRep delle Alpi occidentali e Soccorso Rosso Internazionale
—il suo “Info n. 1” si può trovare qui (in inglese)

Grecia: nuovo processo contro l’anarchico rivoluzionario prigioniero Christos Stratigopoulos è previsto per domani

Striscione appeso a Lisbona, Portogallo, il 23 Marzo 2010: “Contro lo Stato Greco e tutte le carceri – Libertà per Bonanno e Christos”

Il 26 Luglio 2012, una processo si svolgerà nella città di Patrasso (Grecia Occidentale) contro l’anarchico Christos Stratigopoulos, che è accusato per rapina in una banca a Cefalonia, effettuata nel Luglio del 2009.

Il compagno è stato condannato ed incarcerato per una rapina in un’altra banca in Trikala – per la quale ha anche rivendicato la responsabilità. In questo caso particolare, però, Christos è stato incriminato sulla base di prove artefatte e non ha alcun coinvolgimento nella rapina di Cefalonia.

La Croce Nera Anarchica di Berlino (ABC) ha diffuso due richiami di solidarietà (qui, in tedesco), composti da un vecchio testo dell’Assemblea di solidarietà ai combattenti imprigionati e processati / Atene, così come un aggiornamento recente del Fondo di solidarietà per i prigionieri in lotta / Grecia. Quest’ultimo cita, tra l’altro, che la pena detentiva di Christos è stata ridotta a cinque anni dopo un processo d’appello che ha avuto luogo nel mese di Febbraio 2012. Di conseguenza, il compagno avrebbe dovuto essere rilasciato dal carcere entro poche settimane dopo l’udienza dell’appello finale, ma rimane un ostaggio nelle carceri Larissa a causa del nuovo mandato d’arresto per il nuovo processo.

Il procedimento giudiziario per la rapina della banca di Cefalonia è stato fissato per il 26 Luglio 2012, davanti al giudice di Patrasso.

informazioni generali

Russia: Due antifascisti rinviati in custodia il 4 luglio, dopo un incidente al club “Barrikada” a Mosca

Documentiamo un nuovo caso di criminalizzazione di anti-fascisti russi che è stato trasmesso dalla Croce Nera Anarchica di Mosca. (ABC)

Il 4 Luglio, al tribunale distrettuale Presnenski di Mosca, il giudice Dmitry Dolgopolov ha convalidato la richiesta della polizia per imprigionare due dei sei anti-fascisti, che sono stati arrestati la notte del 2 Luglio, non lontano dal club “Barrikada”. La 23enne Irina Lipskaya e il 19enne Andrey Molchanov, sono sospettati di aver commesso crimini secondo il codice 213 parte 2 del codice penale Russo (teppismo, commesso con un gruppo di persone). Essi rimarranno in custodia cautelare in carcere almeno fino il 2 di Settembre. Secondo la polizia, gli anarchici e antifascisti hanno attaccato gli ospiti di un concerto nazista con proiettili di gomma e razzi.

Secondo gli arrestati, sei anti-fascisti stavano viaggiando sull’autostrada Zvenigorskoye a Mosca. Hanno fermato la vettura non molto lontano da club “Barrikada”, al fine di fumare. Gli ospiti del concerto fascista hanno attaccato la loro auto con proiettili di gomma, i danni sono ancora visibile sull’auto. Gli anti-fascisti si sono saltati in macchina ed hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati arrestati dopo pochi secondi dalle forze speciali della polizia SOBR.

Durante l’arresto, sono stati picchiati, e l’aggressione è continuata anche nella stazione della polizia del distretto di Presnenski. Secondo gli arrestati, la polizia ha usato pressione psicologica per convincere gli nazionalisti a testimoniare contro Irina Lipskaya e Andrey Molchanov.
Irina non ha nemmeno lasciato l’auto al club. La procura ha tentato di avere altri due dai sei rinviati in carcere, ma siccome i nazionalisti non hanno testimoniato contro di loro, sono stati rilasciati. Dal momento pero che sono sospetti, molto probabilmente non saranno autorizzati a lasciare la città. Altri due arrestati sono stati rilasciati immediatamente con restrizioni di viaggio, in quanto sono minorenni.

È ovvio che questo sia un caso politico contro degli anti-fascisti. Dal momento che le forze speciali SOBR erano sul posto, gli antifascisti erano sotto sorveglianza dalla polizia prima dell’arresto, e la polizia era determinata ad impostarli una trappola. Questo non è l’unico caso politico contro anti-fascisti a Mosca – oltre ad Irina e Andrey, altri tre antifascisti sono attualmente detenuti a Mosca – Alexey Sutuga, Alexey Olesinov e Igor Kharchenko.

Stiamo raccogliendo soldi per le spese legali degli antifascisti arrestati. Se si desidera di partecipare allo sforzo della raccolta dei fondi, si prega di leggere le istruzioni qui. Numero di telefono (+7-985-247-20-65) ed email (abc-MSK A Riseup D net) per ulteriori informazioni.

fonte–trasmesso dalla ABC di Mosca

Grecia: Una poesia dei detenuti del 2° braccio delle carceri maschili di Larissa dedicata a Lambros-Viktoras Maziotis Roupas, il piccolo figlio dei due membri della Lotta Rivoluzionaria

Martedì 24 luglio 2012
Per il compleanno di Lambros-Viktoras Maziotis Roupas

“Nato dietro le sbarre della prigione, quelle visibili, che nascondino il cielo

le guardie umane, i poliziotti e i corvi, i patroni del sonno tranquillo furonno le tue levatrici

hai celebrato il tuo primo compleanno con le ombre proiettate dalle barriere in acciaio…

La democrazia borghese è così misericordiosa…

Ora è il tuo secondo compleanno, la luce delle stelle che non avevi mai visto fino ad ora

con l’orizzonte che si estende di fronte a te fino all’infinito

con i cani che abbaiano da lontano

Ti auguriamo anni ardenti, mari clamorosi nelle tue orecchie, tuoni per il tuo canto di suono

che la marea cancelli le tue orme, sulla sabbia…”

Con rispetto ed amore a coloro che non hanno mai rimpianto quello che abbiano osato fare

Onore e ricordo per sempre a Lambros Foundas

Dedicato a Nikos, Pola e il beniamino Lambros-Viktoras

I detenuti del 2° braccio delle carceri di Larissa

Svizzera: Richiamo di solidarietà per i giovani che sono stati arrestati nel mese di Luglio a causa delle azioni del Primo Maggio


Chiediamo la libertà per i prigionieri del 1º Maggio [21 Luglio 2012]
Martedì, 10 Luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. La maggior parte di loro hanno tra i 18 e 20 anni. È ovvio che la repressione mira ai giovani per mostrarli che la loro esistenza potrebbe essere in pericolo, per umiliarli e spaventarli mentre sono ancora a scuola o in formazione o in un posto di lavoro. I compagni sono stati arrestati e presi in custodia. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati arrestati a causa delle attività del 1º Maggio, sia alla manifestazione del mattino, così come durante il pomeriggio attorno alla festa rivoluzionaria e intorno alla zona Kanzlei, a Zurigo.

Lo Stato, rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e dal sistema giudiziario, sta mostrando la sua politica di potenza con insistenza, dimostrando che vuole il controllo totale di tutti gli spazi pubblici. Vogliono spaventare chiunque vuole essere in uno spazio pubblico e mostrare la sua politica e le proprie idee. Questo non è diventano chiaro solo il 1º Maggio, ma anche dopo con un aumento evidente del controllo e della sorveglianza degli spazi pubblici, con la caccia ai “gruppi indesiderati” con il pretesto di aumentare il valore della città (come viene quotidianamente fatto dalle pattuglie della polizia del Parco Bäcker) o perseguitando i partecipanti dei partiti illegali. In tutti questi casi gli attacchi dello Stato mirano ad esporre la politica di potenza ed a dimostrare che niente e nessuno è tollerato negli spazi pubblici quando gli usa al di fuori del controllo statale.

Non ci intimidiamo e non ci spaventiamo da questi attacchi. Sappiamo che gli spazi pubblici sono nostri e gli useremo e gli difenderemo. Per questo motivo dobbiamo lavorare insieme per combattere e difendere i nostri spazi.

Siete invitati a firmare questo appello di solidarietà. Se voi o la vostra organizzazione vuole firmare questo manifesto può scrivere una email a jugend [at] aufbau.org e inviarlo ad altri.

Arresti in occasione del 1º Maggio
Martedì, 10 luglio 2012 la polizia fece irruzione nelle case di compagni. Sono stati arrestati e presi in custodia. Sono stati accusati di aver partecipato ad azioni illegali il 1° Maggio.

Questi arresti si inseriscono perfettamente in altre azioni repressive della polizia negli ultimi mesi. Le autorità statali hanno reso chiaro che le attività in luoghi pubblici le quali sono al di fuori del controllo ufficiale sono considerate illegali e saranno fermate o addirittura sciolte dalle forze di polizia. Che si trattasse di una manifestazione d’un partito su la piazza pubblica di Zurigo nell’estate del 2011, o d’un partito illegale in un complesso industriale abbandonato a Basilea nel 2012, dei tifosi di calcio che hanno marciato per le strade verso lo stadio, o come ora, la gente per le strade il 1° Maggio nel 2012: Quando la gente scendere per le strade senza un permesso ufficiale, lo Stato (rappresentato dalla polizia, dai procuratori distrettuali e il sistema giudiziario) reagisce in modo duro. Ci sono custodie di lungo termine per le persone che vengono arrestate, una grande quantità di lavoro viene messa in atto per trovare colpevoli (con la polizia di spendere ore per guardare video e fotografie). Inoltre, vi è un numero immenso di poliziotti in tenuta antisommossa e un sacco di poliziotti infiltrati con abiti civili o sotto in giornate come il 1º Maggio, e tutto questo per cercare di dimostrare un reato che la legge chiama “violazione della pace del Paese” (Landfriedensbruch).

Useremo gli spazi pubblici – non ci fermeranno!

Lo spazio pubblico è vitale per noi, abbiamo bisogno di comunicare, di elaborare idee e di entrare in contatto con gli altri. È il luogo dove le idee politiche, sociali e culturali possono essere condivise con gli altri. Abbiamo bisogno di spazio che non può essere controllato dalla polizia, dove possiamo festeggiare senza la pressione di spendere soldi. Lo abbiamo bisogno per utilizzarlo per eventi e manifestazioni di solidarietà. Nessuno ci impedirà di utilizzare gli spazi pubblici.

Questo significa anche che dobbiamo essere consapevoli del significato che l’utilizzo dei spazi pubblici abbia per noi. Dobbiamo occupare questi spazi e di difenderli. In altre parole, non dobbiamo solo parlare di ciò che vogliamo fare, ma in realtà farlo. Lo spazio pubblico è lì per essere usato da noi, non è lì per essere controllato dalla polizia repressiva. Facciamo difendere il nostro spazio pubblico quando si tenta di sopprimere la resistenza come hanno fatto con questi arresti. Non fatevi ingannare quando lo Stato cerca di controllare le nostre attività distribuendo “permessi di partito” a Zurigo per feste (illegali) che prima erano fuori dal controllo dello Stato.

L’iniziativa deve rimanere nelle nostre mani.

I nostri compagni arrestati sono in buone condizioni. Uno di loro è di nuovo libero dal Venerdì 13 Luglio. Tutti sono stati accusati di disturbare la “quiete pubblica”. Stanno cercando di processare per alcuni di loro per uso di fuochi d’artificio ed anche per il ferimento di un poliziotto in abiti civili. I nostri compagni si rifiutano di testimoniare. Hanno buoni avvocati. La solidarietà è forte, stiamo buttando dei fuochi d’artificio regolarmente di fronte alle prigioni dove sono detenuti i nostri compagni prigionieri per farli sapere che non sono soli. Se siete interessati al lavoro di solidarietà scrivete a rotehilfe [at] aufbau.org. Posta per i prigionieri può essere inviata in via Rote Hilfe, Postfach 1121, CH-8026 Zurigo.

L’esperienza dimostra che ha senso rimanere attivo dopo essere stato arrestato. Una persona in stato di arresto che si rifiuta rigorosamente a testimoniare ed ha un avvocato ha maggiori possibilità di non essere condannato. Questi sono diritti che ogni persona che venga arrestata abbia e dovrebbero essere usati. Un bel po delle persone che sono state arrestate la scorsa estate alle feste illegali nel frattempo – con l’aiuto di avvocati – sono state assolte. Altri compagni che sono stati arrestati il 1° Maggio non siano stati condannati in quanto si sono rifiutati di testimoniare e non hanno accettato alcun ordine penale. Siamo sicuri che i nostri compagni che sono stati arrestati combatteranno collettivamente, rimarranno militanti e non saranno spaventati dalle minacce.

Rivolgiamo i ruoli – Portiamo il capitalismo al processo!

Rote Hilfe Schweiz, July 2012

aufbau.org | rjz.ch

Grecia: Aggiornamento sul caso di Savvas Xiros

Giovedì, 19 Luglio, la Corte del Pireo ha respinto, in quanto infondata, la mozione del Capo Procuratore del Pireo, che ha cercato di cambiare l’ospedale dove Savvas Xiros sarebbe trattato.

Savvas è già stato trasferito nel ospedale AHEPA di Salonicco, dal Mercoledì 18 Luglio, e rimane sotto la custodia della polizia.