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Amburgo: Vernice a studio d’architettura Hyden e Hidde

11 maggio 2018

Il livello di rivalutazione dei nostri quartieri ha assunto dimensioni orrende. A nessunx è potuto sfuggire che la ristrutturazione e l’espulsione d’interi quartieri era così veloce che entro pochi anni i propri vicinati sono diventati irriconoscibili. Case vecchie sono ristrutturate di lusso oppure subito rase al suolo. Le strutture sociali sono lacerate e si caga sul vicinato che dura da anni. Un quartiere vivo lontano dalla logica di sfruttamento capitalista offre il tentativo di una parallela alla metodica d’oppressione schiavista dei padroni. Può essere così alla base di un processo emancipatorio. Non per ultimo per questo, i padroni hanno l’interesse di sottrarre la base a questo tentativo. Persone che non si conoscono più e abitano anonimamente divise da 20 cm di cemento è poco probabile che solidarizzino, emancipino o addirittura si radicalizzino. Le cose in comune vengono poco a poco a mancare. Rimane un quartiere dove la gente salariata s’accontenta del nuovo schermo piatto e non si cura più delle questioni e delle preoccupazioni della persona che abita dietro la porta di fronte. La città dei ricchi implica automaticamente l’isolamento individuale. Isola i sentimenti e le emozioni e tenta di sostituirle con appositi luoghi ed eventi. Un buon esempio n’è la Rindermarkthalle a St.Pauli. Dove yuppie e la prole dex ricchx può fare la spesa ed essere parte di un tutt’uno. La sabbia appositamente sparsa offre già un meraviglioso feeling da spiaggia nel cuore di St. Pauli. Il processo di gentrificazione nella Schanze è quasi terminato. Un grande progetto segue l’altro e gli affitti sono aumentati tanto da arrivare al massimo dell’assurdo. Gli sviluppi di quartieri smart tipo la city portuale servono da cianografia e laboratori sperimentali del concetto della città dex ricchx. Sono concepite di modo che ogni anche minuscola opposizione è sorvegliata e subito punita. Case ben in vista, niente angoli e strade spaziose affinché ogni mezzo degli sbirri possa inseguire più comodamente possibile eventuali sobillatrici e sobillatori. Un clima come in un centro commerciale di domenica. Con offerte carine e campi gioco di lusso vogliono creare un clima familiare e cordiale. Ma la convivenza che cancellano in altri luoghi non si può ricostruire artificialmente. Poiché la logica dei ricconi di questa città non ci appartiene. Le nostre spiagge sono le strade sporche ed i vicoli lerci. I cortili oscuri e le vecchie panchine nel parco sono il nostro mare e le nostre sedie a sdraio.

Con gioia ci ricordiamo perciò le eccezioni dove il silenzio fu infranto e ci si appropriava perlomeno di un attimo di libertà. Non dimentichiamo il 2014 dove un gruppo ha osato il tentativo di difesa militante di una casa appena occupata. Con sassi, estintori, lavandini, pirotecnici e vernice provocarono ai porci un’ora scomoda e di sorprendente forza. In tempi di repressione esagerata, di diffusione di paura e di impotenza, questo atto era una splendida espressione di rabbia e anche quattro anni dopo merita di essere onorata.
I porci responsabili della distruzione del nostro spazio vitale non stanno solo nella politica o nelle caserme degli sbirri ma si trovano dappertutto. Per es. gli intermediari, i proprietari, gli speculatori, le imprese di demolizioni ed edili e, appunto, anche gli architetti.

Così giovedì notte andammo alla casa dove l’architetto Sven Hidde ha la propria sede. È incaricato del design dell’edificio di lusso, al quale la casa occupata nella Breitenstraße dovette cedere il posto. Lo studio d’architettura Hyden e Hidde è, tra l’altro, responsabile per molte altre costruzioni yuppie ed era presente con 73 case a una fiera (?IBA) severamente criticata. Già nel 2014 fu colpito lo stesso ufficio. Ora abbiamo raddoppiato e visitammo lo stabile con un estintore a colore come minimo gesto contro le condizioni in questa città e come messaggio di saluto a Berlino per le giornate caos e discussione.

Una città solidale ha bisogno di tante buone idee e tante tendenze con persone ben organizzate e arrabbiate. Non possiamo mai finire di occuparci della nostra stessa emancipazione, ampliando e sviluppando l’idea di una società libertaria ed antiautoritaria. Anche la nostra presenza come persone che si pretendono libertarie è direttamente legata al contesto della lotta contro la città dex ricchx. Salutiamo lx amicx compas a Berlino che in questi giorni celebrano le giornate caos e discussione. Lo consideriamo come bel contro-programma all’anniversario portuale edonistico di questi giorni ad Amburgo e speriamo che anche da Amburgo alcune persone trovino la strada per Berlino, discutano e procurino il caos invece di avviarsi al bancone del bar.

Saluti solidali: Viva la Berni! Kogge rimane! Difendere il Black Triangle!
Amore e forza ad Isa, Michael e Nero che sono in prigione per il loro atteggiamento rivoltoso, come anche ax altrx prigionierx.
Contro la città dex ricchx!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Pietre all’immobiliare “Von Poll”

10 maggio 2018

Nella notte da lunedì a martedì abbiamo spaccato i vetri dell’intero fronte in vetro della filiale di Wuppertal dell’impresa immobiliare di punta “Von Poll” nella Friedrich-Ebert-Straße nel quartiere chic Luisen.

Von Poll è una delle più grandi imprese intermediarie di punta in Germania con più di 200 filiali in quasi tutte le grandi città tedesche e con più di 700 impiegatx. Come partner esclusivo di Christie’s International Real Estate, il settore intermediario della rinomata casa d’asta, Von Poll si concentra sull’affare lucrativo con gli immobili di lusso nelle zone residenziali e commerciali nei rispettivi quartieri delle grandi città tedesche. Von Poll e altre imprese intermediarie lucrano sulla rivalutazione degli spazi residenziali. Questa rivalutazione va di pari passo con l’espulsione di chi ha un salario basso, non può più permettersi gli affitti, deve sloggiare oppure subisce uno sfratto coatto. Il tutto sulla pelle di chi alfine diventa o è già senzatetto.

Intendiamo la visita notturna a Wuppertal come contributo solidale alla lotta contro gli affari lucrativi con la gentrificazione e ci aggreghiamo – come già altrx attivistx negli anni passati – alla rivendicazione del 17 marzo 2015 a Francoforte al Meno: “Con la nostra azione piccola ma chiara invitiamo all’attacco offensivo contro la politica di rivalutazione e d’espulsione nelle metropoli europee. Trasformiamo le nostre città in capitale a rischio tirando il “freno allo sfruttamento” dal basso!”

Non abbiamo bisogno di case di lusso bensì di spazio abitativo per tuttx!
Per una città ribelle!

#1°maggio autonomo? Che cosa sennò!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Amburgo: Pietre a sedi CDU e Allianz

10 maggio 2018

Nella notte dal 9 al 10 maggio spaccammo a sassate le finestre della sede CDU e dell’ufficio Allianz ad Amburgo/Sasel.
In commemorazione di Sihit Avasin Tekosin (Ivana Hoffman), un’internazionalista che cadde combattendo contro l’IS a Rojava il 7 marzo 2015.

Le ragioni sono la politica disumana della CDU, il suo sostegno con forniture d’armi e rapporti diplomatici alla dittatura turca nella guerra disumana contro Afrin e contro le persone che ci vivevano. E il sostegno finanziario di Allianz a questa guerra condotta in violazione del diritto internazionale.
Non accetteremo la guerra contro Afrin/Rojava come normalità!

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lille, Francia: Il commissariato di quartiere ha preso colore!

All Colors Are Beautiful
Azione locale per un disordine globale

Lille, il 13 giugno 2018

La mattina del 13 giugno 2018, gli/le abitanti del quartiere Vauban hanno trovato la facciata dell’edificio dei/lle loro guardian* della pace ridipinta di diversi colori, e la scritta «le vostre mani sono sporche di sangue»; «secondo avvertimento».

Queste persone potrebbero chiedersi, legittimamente: Perché il commissariato di rue Lavoisier è stato ridipinto?

Ma la vera domanda che questo gesto vuole porre è piuttosto: perché ci sono persone che muoiono sotto i colpi della polizia? Perché Sélom, perché Matisse a Fives nel dicembre 2017? Perché Maxime, studente di Lille mutilato alla ZAD di Notre-Dame-des-Landes nel maggio 2018 ? Perché tutt* gli/le altri*, perché questo numero incalcolabile di vittime della polizia?

Sembra trattarsi di una problematica di territorio e di Stato di diritto. Il concetto di Stato è una visione del mondo, un modo di fare. L’unico strumento per farci mandar giù questa definizione è la repressione. Ed è uno strumento che suona falso: si tratta di violenza pure e semplice, simbolica e fisica.

Perché la violenza è generalizzata, sistemica (cioè inclusa e accettata nel sistema neo-liberale che ci circonda) e a volte, a seconda del contesto, sistematica.

→ Il contesto che ha messo fine ai giorni di due giovani abitanti di un quartiere popolare super-controllato.
→ Il contesto che ha mutilato uno studente che difendeva un luogo di sperimentazione collettiva, incarnato nella ZAD.
→ Il contesto che impedisce agli/lle esiliat*, i/le migranti e i/le sans papiers, a Calais, di vivere come preferiscono perché la loro situazione viene giudicata irregolare.

Questa violenza, sempre legittima, a sentire Gérard Collomb, può toccare chiunque, in qualsiasi momento. Ma l’accento viene messo anche sui e sulle emarginat*. Chi è già Al margine (En Marge) e fa fatica a integrarsi a un sistema che li opprime quotidianamente. Chi rifiuta di mettersi In Marcia (NdT : En Marche è il partito politico del presidente della repubblica Macron) e si oppongono al sistema col loro stile di vita e/o con le loro azioni politiche. Gli uomini che occupano luoghi, squat, università; le donne che occupano le strade, i quartieri e le città; uomini e donne che non manifestano passivamente, che si manifestano qui e là, che sognano lanciando un grido troppo spesso soffocato da una repressione sistematizzata.

Prendere di mira un commissariato è prendere di mira non soltanto l’istituzione che ci attacca in maniera diretta, ma è anche colpire una concezione dell’organizzazione della società di cui la polizia è il braccio destro irrinunciabile. Il contesto economico e politico attuale non è che la conseguenza di un concatenamento storico e di decisioni politiche che abbiamo legittimamente il diritto di rimettere in questione. Le nozioni di giustizia (il culto della legge), di democrazia (l’ordine sociale), di ciò che è istituito (la politica), di popolo (i/le citttadin*) devono essere ridefinite con le nostre parole (piuttosto che con quelle del governo). Subiamo ogni giorno gli effetti di uno Stato detto di diritto. Il loro diritto, la loro giustizia, la loro democrazia, le loro istituzioni… per quale popolo? Noi siamo piuttosto per lo stato di non-diritto.

Qualcuno dirà che questa azione è violenta. Ma perché restare passiv* di fronte ai loro gesti e le loro idee imposte a colpi di manganello? Ci rifiutiamo di banalizzare il monopolio della violenza detenuto dal governo, e il suo utilizzo per risolvere i conflitti sociali ed eliminare ogni tentativo discorde. Rifiutiamo di accettare la sistematizzazione del posto di lavoro per aggirare ogni mobilitazione e reprimere chi è in difficoltà.

Con la nostra azione affermiamo che non vogliamo aspettare una rivoluzione generalizzata. Preferiamo delle oasi di azioni indipendenti contro un nemico comune, piuttosto che sperare ciecamente in un’insurrezione globale. Non c’è discrepanza tra il fondo delle nostre idee e la forma dei nostri gesti. Il «vandalismo» è una risposta proporzionale all’assurdità del mondo impostoci dai governanti.
Quindi la domanda è: chi è più violento, la macchina poliziesca o delle parole e dei colori su un commissariato?

In ogni caso, ACAB, All Colors Are Beautiful.

Il commissariato di rue Lavoisier era già stato ridipinto una prima volta due settimane fa. Malgrado quel primo avviso, hanno continuato a fare gli sbirri. Il secondo avvertimento non era un lusso, era una necessità.

Sostegno ai/lle mutilat*
Né oblio, né perdono per gli/le assassinat*
La polizia ha le mani sporche di sangue

Questo è il secondo avvertimento

Lipsia, Germania: Data alle fiamme biglietteria automatica

3 maggio 2018

Nella notte del 3 maggio a Lipsia-Gohlis abbiamo incendiato una biglietteria automatica delle Ferrovie Tedesche (DB).

La DB è proprietaria dell’ex impianto di trasformazione nella Arno-Nitzsche-Str 41 f, che fu occupato nel 2016 e nel quale si trova il progetto autoamministrato Black Triangle. Che nel momento è acutamente minacciato dallo sgombero.

Con quest’azione vogliamo dare un piccolo assaggio alle ferrovie e alla città di quel che verrà se osano sgomberare il Black Triangle e toglierci questo spazio libero.
A parte questo, riteniamo comunque che nessunx dovrebbe pagare per i trasporti pubblici.

Tenetevi aggiornatx sugli sviluppi in atto!
Giorno X+1: 18:00 Wiedebachplatz!

Indicazione a tuttx che vogliono aggregarsi a questa forma d’azione: Non usare la benzina o sostanze simili -> può essere mortale! Incastrate un sasso nella bocca del distributore affinché lo sportello rimanga aperto e sia garantito il rifornimento d’ossigeno. Poi incendiate degli accendifuoco e buttateli dentro. Fine.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Stoccarda, Germania: Vernice a Dehoga e abitazione di Lukas Kuhs (AfD)

1° maggio 2018

+++ 300 nel blocco anticapitalista alla demo dell’unione sindacale tedesca (DGB) +++ 800 alla demo rivoluzionaria +++ Vernice a Dehoga +++ AfD-Outing +++ Pyro & Kurdistan-Soli +++ Salvo piccole zuffe, gli sbirri che si contengono +++ Festa di strada internazionalista +++ L’occupazione della casa continua +++

Il 1° maggio di quest’anno a Stoccarda iniziava di nuovo con il blocco anticapitalista nella demo DGB al Marienplatz. Nel 2018 questo blocco era definitivamente uno dei più grandi degli ultimi anni. Circa 300 persone parteciparono dopo l’invito di un’alleanza di gruppi rivoluzionari, la gioventù Verdi (unione sindacale servizi) e varie rappresentanze dex giovani in fase di apprendistato. Obiettivo era di porre accenti propri di lotta di classe nella demo DGB, contro la linea di concertazione predominante dei sindacati. Con baccano e combattivo il blocco sfilava direzione centro, mentre per strada i dintorni furono abbelliti con varie scritte. Presso un mercato “Alnatura” si tematizzava la politica Alnatura ostile ai consigli di fabbrica, coprendo le vetrine con delle relative tavole d’indicazione incollate.

La manifestazione rivoluzionaria del 1° maggio iniziava direttamente dopo sul Schlossplatz. Con circa 800 partecipanti, la mani era grande circa quanto l’anno passato. Alla sua testa un blocco con file compatte e tante bandiere rosse. Dopo una breve zuffa all’inizio per delle trasgressioni alle condizioni, la polizia – molto atipico per Stoccarda – si conteneva abbastanza. All’inizio e nella demo intermedia, gli interventi tra l’altro tematizzavano la guerra della Turchia contro Afrin, il salto a destra, la necessità d’intervenire negli scioperi e nelle lotte sociali e l’evidente giro di vite repressivo dopo il G20.

Nella tratta dal centro a Heslach, dalla mani e dai suoi margini si susseguivano le azioni autonome: La filiale dell’associazione alberghiera e dei ristoranti “DeHoGa” fu attaccata con la vernice causa la sua gentile posizione nei confronti dei salari bassi e minimi (colpendo anche alcuni sbirri). All’altezza Furtbachstr. 16 fu pubblicamente indicato l’attivista AfD omofobo e cristiano-fondamentalista Lukas Kuhs. Già la notte prima, la sua casa fu marcata con scritte e sacchetti alla vernice. Sul Marienplatz ci fu una coreografia in solidarietà con lx combattenti nel Kurdistan. S’incendiarono delle pentole fumogene, e i circa cento attivistx nel blocco frontale alzavano dei pannelli nei colori curdi.

Alla fine della mani ci fu un intervento dell’azione rivoluzionaria Stoccarda. L’oratrice, come negli anni precedenti incappucciata, sottolineava che gli attacchi – retorici – attuali da parte della destra dell’Unione sferrati per es. da Spahn o Seehofer servono solo alla classe dominante come preparazione politica al prossimo approfondimento della crisi. La sinistra rivoluzionaria non deve schivare il tutto e men che mai trova un’uscita accattivandosi le simpatie della parte borghese. Può offrire orientamento solo combattendo. L’ultimo pezzo fino alla festa internazionalista di strada presso il Centro della Linke Lilo Herrmann, la mani sfilava autonomamente e senza autorizzazione. Alcuni sbirri che volevano ostacolare il passaggio furono subito spinti da parte.

Alla fine pressoché 500 persone andarono al Centro Linke. Da lì alcunx s’incamminarono verso le case occupate nella Wilhelm-Raabe-Str. 4, occupate da quattro giorni e lontane solo cinque minuti.

Il 1° maggio 2018 a Stoccarda riusciva a far convergere le varie lotte (difensive) quotidiane e a far emergere una prospettiva rivoluzionaria. Vi contribuirono anche le variegate attività antecedenti.

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre ad associazione DITIB

28 aprile 2018

La notte passata le nostre Pietre di Maggio hanno trovato la loro strada nell’associazione DITIB “Osman Gazi Camii” nella Nehringstraße/Charlottenburg. Inoltre si lasciava la scritta #fight4afrin alla facciata. Abbiamo attaccato DITIB come braccio di Recep Erdoğan nella RFT e come associazione reazionaria ben nota. Ci riferiamo alla campagna fight4afrin e alle giornate Maisteine (Pietre di Maggio).

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Vernice e pietre contro siti start-up

27 aprile 2018

A Berlino la gentrificazione e il rincaro degli affitti esistono, purtroppo, già da molto tempo e lo stesso vale a maggior ragione per le cattive condizioni di lavoro. Mentre sono relativamente nuovi le start-up, i co-working spaces e i parchi tecnologici che spingono all’estremo tutto quanto. Ecco perché ne abbiamo visitato alcuni: la Factory Mitte, il parco tecnologico Humboldthain e il futuro Google-Campus a Kreuzberg.

L’insediamento politicamente favorito di start-up e Co-Working Spaces in vari quartieri di  Berlino è un altro giro di vite della valorizzazione e dell’espulsione nella città imprenditoriale. Aree maggiori di Co-Working come quella di Factory funzionano da motore alla gentrificazione. I prezzi crescenti per le superfici commerciali nei dintorni scacciano le strutture sociali e la piccola industria e tolgono la base commerciale di già precaria a chi la gestisce. L’impresa a partecipazione come Rocket-Internet SE, di cui fa parte anche Zalando, comprò i capannoni rivieraschi nel Wedding per prepararli per le start-up nei tempi medi. Lx artistx che vi lavorano e i loro studi dovranno andarsene. La retroguardia delle start-up consiste in un’altra ondata della valorizzazione capitalista dei siti. Fa sì che i nostri quartieri diventino un deserto come base per la generazione di plusvalore e dove non c’è più spazio per coloro che non sono adeguatx all’immagine della città ricca e strapulita.

Nella start-up-city anche gli inquilini hanno poco da ridere. Gli appartamenti da affitto sono ristrutturati in appartamenti ammobiliati cari e affittati con contratti a tempo determinato: come nuovo spazio abitativo per lx impiegatx altamente flessibili del settore tecnologico, il quale adesca Berlino in questo modo. Con l’affitto continuamente nuovo si possono fare dei profitti in rapidissimo aumento. Imprese come “wunderflats” offrono ax proprietarx il servizio di ristrutturazione dei loro appartamenti in appartamenti ammobiliati di lusso. In seguito le imprese li affittano ax loro impiegatx, che altrimenti non troverebbero abitazione sul mercato della casa berlinese. Così lo spazio abitativo che prima era a buon prezzo, ora diventa una merce di lusso. Le start-up che si sono fatti impresa maggiore s’infiltrano a loro volta nel mercato immobiliare. Zalando comprò degli appartamenti nel  Boxhagener Platz, buttò fuori lx inquilinx originari e ora gli stessi appartamenti li offre a prezzi massimi ax proprx impiegatx.

Anche i nuovi rapporti di lavoro, che con l’espansione continua del settore start-up saranno sempre più importanti, contribuiscono alla ristrutturazione della città. Così le start-up da un lato attirano la sopra nominata nuova classe media straflessibile nei quartieri dove così accelerano i processi di valorizzazione e dall’altro lato producono nuove forme di precariato. Questo va dax numerosx Clickworker estremamente malpagatx fino ax pochx tra di loro che possono permettersi tanto grazie a questo lavoro ma che poi, da trentacinquenni, devono aspettarsi il primo esaurimento. Lx attende la fusione totale tra lavoro salariato e vita. Le start-up spacciano le costrizioni economiche per stile di vita foriero di libertà ed autodeterminazione, ma in fondo andrà a finire come uno (auto) sfruttamento ancora più spinto. L’illusione di una carriera facile e di gerarchie orizzontali dovrebbero assicurare l’identificazione di chi lavora con i boss e con gli obblighi del lavoro salariato. Sempre più gente con la promessa di tempi di lavoro auto determinati è sedotta ad assumersi dei lavori malpagati, per poi essere sfruttata per esempio nella consegna di cibo da Deliveroo e Co. I tentativi d’organizzazione sindacale sono contrastati con ogni mezzo. Con la tecnica intelligente si sorveglia ogni passo dex impiegatx. È registrato ogni movimento al cesso e ogni secondo di fiacca. In sempre più imprese sono gli algoritmi a dettare il ritmo dello sfruttamento, e le benché minime deviazioni dal terrore della norma prestazionale devono essere spiegate nei colloqui Feedback, oppure ne consegue direttamente l’ammonizione.

Nella loro visione di una città futura, i grandi player come Google e tante start-up del settore tecnologico vanno perfettamente d’accordo con gli ufficiali pubblici urbani. La parola d’ordine è “smart city”. Con le nuove tecnologie la città dovrebbe diventare più “intelligente” ed efficace. Per cui per esempio l’infrastruttura dovrebbe essere collegata in rete e i flussi dei dati resi usabili per analizzare e dirigere totalmente lo spazio pubblico. È facilmente intuibile che non ne consegue una città dove la tecnica liberi dalle coercizioni, bensì un mezzo di sorveglianza e controllo. Un’idea inquietante, anzitutto pensando alla combinazione con le possibilità già a disposizione delle autorità di repressione, come per es. le camere di sorveglianza agli incroci delle città munite di software per il riconoscimento facciale.

L’emergere massiccio delle start-up non è casuale ma collegato alla continua crisi di valorizzazione del capitale. Il capitale eccedente che non trova altre possibilità d’investimento redditizio è pompato nelle start-up come investimento a rischio con la speranza di dischiudere altri ambiti della nostra vita alla generazione di profitto. Invece d’iniziare finalmente una vita bella per tuttx, ecco che ci spacciano dei rottami inutili e lifestyle-app per innovazione. Ma contro questo processo inizia a muoversi la resistenza. L’associazione tedesca delle start-up dice alla Morgenpost di essere preoccupata per le lotte che si stanno sviluppando contro ulteriori insediamenti di start-up e nuovi siti Google e Zalando a Kreuzberg e Friedrichshain.

Vogliamo estendere la resistenza contro la start-up-city sull’intero territorio urbano. Ecco perché abbiamo…
1.) … lasciato dei vetri rotti e vernice a Factory Mitte, un co-working space e sito start-up che tra l’altro, con la sua filiale al Görlitzer Park, è un fautore attivo dell’espulsione. (vedi de.indymedia.org/)
2.) … marcato un obiettivo della GSG nel Wedding nella notte al 26 aprile.
La compagnia per l’insediamento industriale (GSG) che originariamente fu fondata per affittare delle zone industriali a prezzi contenuti, è privatizzata dal 2007 ed appartiene in gran parte a delle compagnie internazionali. Da allora gli affitti aumentano fortemente. Che cosa pensa la GSG del fatto che nessun progetto sociale e neanche l’industria media può permettersi tali somme, lo dice concisamente l’amministratore operativo della GSG Sebastian Blecke in un’intervista a rbb: “Ovviamente una start-up non ha tempo abbastanza per occuparsi del quartiere e dei problemi della popolazione locale.”

Nel “Luogo del futuro parco tecnologico Humboldthain” (TPH) non solo si rimuove allegramente, ma ci si da da fare anche attivamente per una trasformazione della città che renda giustizia ai bisogni dex ricconx: Secondo la sua pagina internet ufficiale, TPH è un importante luogo di connessione in rete per le ditte “della classica tecnologia di punta” e un nodo importante delle idee innovative per una futura “smart city” Berlino.

Quali sono lx attorix che qui “networken – lavorano in rete” e quali siano le loro “idee innovative” si vede subito quando si dà un occhiata più ravvicinata a Team e Partner: Andreas Thisen, sostituto presidente del TPH, è sulla lista degli stipendi di SPECS Surface Nano Analysis, una ditta che tra l’altro imperversa nel settore della nanotecnologia. La nanotecnologia non è praticamente regolamentata ed è impiegata sempre di più nell’industria della guerra: “Tra i più di venti campi d’applicazione militari ci sono nuove sostanze per proiettili distruttivi oppure dei jet da combattimento più leggeri, le manipolazioni ai corpi dei soldati oppure nuove armi biologiche”, dice il fisico Jürgen Altmann.

Tra i partner del TPH ci sono tra gli altri omni:us, la Deutsche Bank ed IBM.
Omni:us produce software per l’automatizzazione dei contatti tra clienti e ditta, anzitutto per gli assicuratori.
La Deutsche Bank è odiata dappertutto per il suo ruolo nella crisi immobiliare e nelle speculazioni alimentari. Inoltre, con i suoi investimenti nelle ditte minerarie, nella produzione dell’olio di palma e nell’industria dell’estrazione della lignite nonché con la sua partecipazione alla Dakota Access Pipeline contribuisce massicciamente alla distruzione ambientale. Attualmente la sua brama di profitto disumana culmina nella partecipazione al finanziamento del carrarmato Leopard II, con il quale l’esercito turco massacra la gente.
IBM non produce solo prodotti open-source e hardware per console ma ricerca anche su degli strumenti molto affascinanti come l'”internet delle cose” e l’analisi, in parte mediante il “cloud-computing”, di enormi quantità di dati. IBM produce inoltre della software ad uso militare ed è partner contrattuale dell’esercito USA e dell’esercito federale.
3.) … coperto di vernice la facciata del progetto Google-Campus e lasciato dei messaggi di resistenza nei dintorni.
Google è attore principale nella trasformazione dei rapporti di dominio capitalisti, con l’obiettivo del   controllo totale. Con ca. 160 miliardi di dollari USA di fatturato annuale, Google/Alphabet s’insinua nel contempo in nuovi campi d’affari come per es. i progetti smart-city, ivi incluso gli investimenti immobiliari.

Gli affitti in aumento ed il mercato immobiliare capitalista esistevano già prima di Google – un Mini-Sillicon-Valley a Berlino non ci serve. Perciò dobbiamo contrastare con la resistenza creativa questo tentativo di costruire un Google-Campus, ovunque sia.
Il nostro odio e la nostra rabbia vanno a tutta questa gente violenta che fanno un sacco di soldi con l’espulsione e il massacro di persone come anche con la digitalizzazione e l’automatizzazione dello sfruttamento e della guerra.
Il crescente movimento di protesta contro la folle spirale degli affitti (tra l’altro con la demo di massa il 14 aprile a Berlino), le lotte variegate contro la svendita capitalista della città e per i nostri spazi liberi, di questi tempi sinistri ci fanno un po sperare. Dobbiamo collegare e acuire queste lotte, conoscerci e sostenerci reciprocamente. Le giornate di azione Maisteine (pietre di maggio) (https://maisteine.blackblogs.org/), la settimana di azione Organize prima della demo della notte di Valpurga nel Wedding (https://organizeberlin.blogsport.eu), le giornate Chaos- e di discussione (https://gegenstadt.blackblogs.org/) oppure la campagna #besetzen (#occupa)(https://besetzen.noblogs.org/) offrono le possibilità più varie.

Autonome Gruppen

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

[Italia]: È disponibile il numero 9 di FENRIR

È disponibile il numero 9 di FENRIR, pubblicazione anarchica ecologista
di supporto ai/le prigionierx, azione diretta, aggiornamenti e analisi
sulle lotte anarchiche e di liberazione animale, umana e della terra in
tutto il mondo. 80 pagine A4

In questo numero:

– Editoriale
– Se non ora, quando?
– Big data e società tecno-capitalista
– L’autismo degli insorti. Scritto di Alfredo Cospito
– Autopsia della rivoluzione
– Ideologia della scienza
– Appunti sulla derealizzazione
– Conversazioni tra anarchicx
– Intervista a Gabriel Pombo da Silva
– Un suggerimento
– Nisan Farber e gli anarchici di Bialystok
– Notizie dal necromondo
– Aggiornamenti sui/le prigionierx e sulla repressione di Stato
– Lettere dal carcere
– Letture consigliate

Il costo è di 3 euro a copia, oppure di 2 euro per ordini di 5 o più
copie. Il costo della spedizione con “piego di libri” ordinario è di
1,50 euro.

Per ricevere una o più copie scrivici: fenrir@riseup.net

Aiutaci a distribuire Fenrir, se hai una distro o vuoi un po’ di
copie, contattaci!

Wetzlar, Germania: Polvere all’abitazione di Thassilo Hantusch (NPD)

8 maggio 2018

La notte passata, molto in ritardo rispetto al previsto, abbiamo fatto una visita domiciliare antifascista a Thassilo Hantusch, a Wetzlar-Steindorf (Altvaterstraße 10). Rompendo un vetro siamo entratx nella sua camera da letto/studio riducendo il contenuto del locale a rifiuti speciali. Non solo il contenuto della misera camera da letto di Thassilo è destinato all’immondezzaio della storia, ma anche la sua ideologia disumana.
Thassilo Hantusch è di una famiglia che già da decenni organizza in modo determinante la NPD assiana. Nel “Raduno patriottico di Zutt” ad Ehringshausen c’era tutto quello che un cuore bruno può desiderare, dalla giacca bomber fino ai CD con rock di destra, ed i successi della NPD nel villaggio erano notevoli. Più tardi il padre di Thassilo sarà presidente regionale della NPD Assia.

Come iscrittore di diverse manifestazioni nazi a Wetzlar, presidente regionale dei JN (Giovani Nazionalsocialisti), consigliere comunale di Wetzlar per la NPD e come responsabile per delle azioni del “Collettivo Anticapitalista” a Francoforte, anche il giovane Hantusch da anni ormai segue queste orme. Era iscrittore anche del concerto di rock di destra a Wetzlar (di fatto fu poi celebrato a Leun-Stockhausen) con Kategorie C e Oidoxie. La lista sarebbe infinita. Thassilo è un attivista a tempo pieno.
Chi pubblicizza in modo talmente spinto l’aizzamento razzista e l’ideologia fascista non deve sorprendersi delle nostre attenzioni. Chi come Thassilo invita ad un grande concerto rock di destra con neonazi violenti provenienti dall’intera repubblica federale, meriterebbe in fondo delle visite quotidiane.

Inoltre riteniamo molto scortese di non essere presenti in prima persona quando veniamo a fare visita. Ma dove è che ti aggiri così tardi di notte? Ma forse riesce meglio la prossima volta.

Tanti saluti dalla Antifa Visite Domiciliari srl

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Brema, Germania: Vernice e vetri rotti a Rheinmetall

8 maggio 2018

Abbiamo visitato nell’oscurità uno dei siti di Rheinmetall a Brema, concretamente Rheinmetall Eastern Markets GmbH all’Osterdeich 108.
Intendiamo il nostro attacco come atto di vendetta.
Rheinmetall ha venduto delle armi alla Turchia e così sostiene direttamente la guerra contro la popolazione curda. Questa critica a Rheinmetall fu reiteratamente espressa. La risposta di come ci si pone verso le proteste e le accuse viene dal portavoce dell’impresa Rheinmetall, Oliver Hoffmann di Düsseldorf: Si rispetterebbero la libera espressione e le “posizioni critiche di chi la pensa diversamente” – “ma in materia chiediamo correttezza”. Sulla correttezza dell’export di armi, secondo Hoffmann: “Ci atteniamo alle severe norme legali.”
Perciò, per fare la nostra visita con intenzioni scorrette ci portammo dei martelli e della vernice.

Perché alfine l’accezione di “correttezza” e l’osservazione dei limiti legali è dimostrata in modo molto chiaro con la Joint-Venture tra Rheinmetall e l’impresa turca BMC. Mediante il costrutto imprenditoriale RBSS, Rheinmetall – insieme al governo turco – elude le norme per l’export e metterà a disposizione del know-how tedesco per la produzione di carrarmati turchi (il carrarmato da combattimento turco Altay sarà munito del cannone a canna liscia di Rheinmetall). E questo in aggiunta alle vendite già realizzate di carrarmati Leopard 2 e dell’obice semovente blindato 2000 che sono costruiti con la partecipazione di Rheinmetall.
Anche in Germania Rheinmetall ha le mani in pasta e non di poco quando si tratta della soppressione di potenziali insurrezioni: l’impresa riarma gli sbirri di qui tra l’altro con il Survivor R, un blindato di quasi venti tonnellate.

Questi deal che portano milioni all’impresa costano la vita a molte persone! Pretendete correttezza, e noi riteniamo che il minimo della correttezza, nei confronti delle vite umane che vi prendete ogni giorno, sia attaccare i vostri spazi!

Contro la normalizzazione della militarizzazione!

Brema, 8 maggio 2018: Mai più guerra! Mai più fascismo!
(A)

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Halstenbek, Germania: Pietre a Bohnhoff

5 maggio 2018

Che cosa c’entra la cucina con la guerra? Ma sono impazzitx, lx autonomx? Si chiederanno non pochx cittadinx integrx.
Per nulla: La guerra contro Rojava inizia qui, in Germania. Qui non troviamo solo le imprese delle armi che vendono la propria merce a tutte le parti in guerra. Troviamo anche imprese presuntemente private che sostengono la guerra fornendo degli equipaggiamenti e accessori, la logistica oppure dei finanziamenti.

La August F. M. Bohnhoff Srl di Halstenbek (Gewerbering 2) per esempio: producono istallazioni per cucine, cucine casalinghe, cucine per navi da guerra! Cucine antiurto e antiscossa. Navi da guerra equipaggiate dalla ditta Bohnhoff (fregate, corvette, cerca mine, fornitori e sottomarini) sono vendute tra l’altro all’esercito turco.
Abbiamo notato che le vetrine dell’impresa sono meno antiurto e antiscossa e che hanno prodotto un bel mucchio di cocci.

È ora di riportare nelle metropoli la guerra contro il fascismo turco e contro tutti coloro che la sostengono. Il nostro attacco a Bohnhoff è un contributo. Attacchiamo una ditta per arredamento di cucina che fa dei soldi con la guerra. E non sarà l’ultima impresa civile che dovrà affrontare dei danni e l’outing.

Alzatevi per Afrin e la rivoluzione di Rojava!
Lotta al fascismo turco e collaboratorix!
Halstenbek, 55/2018

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Monaco di Baviera: Schiuma poliuretanica a biglietterie automatiche

4 maggio 2018

Nella notte da giovedì 03 a venerdì 04 maggio, alcune persone che evidentemente non avevano più voglia di biglietti e che volevano dare un segnale contro questa pratica discriminatoria, alla fermata della metropolitana Schwanthaler Höhe hanno neutralizzato con schiuma poliuretanica varie biglietterie automatiche. Così su due piedi incollarono con schiuma poliuretanica le bocche in entrata e in uscita delle macchinette per contanti. Sui distributori automatici lasciarono inoltre un messaggio che incita a tuttx di viaggiare senza biglietto: “Viaggiamo tuttx senza biglietto” si poteva leggere vicino ad una A cerchiata.

I “danni” sarebbero complessivamente di varie decine di migliaia di Euro. I trasporti pubblici di Monaco hanno perciò la scelta di sborsare la somma per sostituire le macchine automatiche e di accollarsi in futuro altri casi del genere, oppure d’iniziare finalmente con l’abolizione dei biglietti (allora le macchinette non serviranno più e non ci saranno più danni).

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Fuoco a camion delle spedizioni turche Tuğra

25 aprile 2018

Martedì 26 dicembre 2017 eravamo sull’area della ditta del cementificio Thielen a Brema Gröpelingen. E abbiamo dato fuoco a un camion. Le ragioni del fatto si possono leggere nella nostra rivendicazione. Qui solo il seguente: Il fondatore della ditta era membro fondatore della NPD Brema. Il cementificio Thielen dava sostegno logistico alla AfD per la campagna elettorale federale 2017. Secondo la AfD, la ditta nell’estate 2017 metteva a disposizione per un periodo prolungato i parcheggi per le vetture AfD usate nella campagna elettorale.

La nostra azione s’inserisce in una resistenza variegata e legittima contro nazi e razzistx. Non è qualcosa di speciale. Gli attacchi alle vetture nazi e al populismo di destra si susseguono. Chi sostiene la AfD deve mettere in conto le conseguenze. Il camion bruciato sull’area della ditta Thielen è una delle tante risposte dirette a questo sviluppo del populismo di destra nella RFT.

Sul terreno dell’impresa non c’era solo il camion bruciato. Dai media abbiamo saputo che la stessa notte in un altro camion stava dormendo una persona che si svegliò e poteva portare via la propria vettura prima che prendesse fuoco. Con un po’ di sfortuna non avrebbe sopravvissuto a quella notte. L’effetto fatale della nostra azione ci ha dato molto da pensare. Siamo rimasti senza parole e pieni di dubbi. Alla fine non avevamo pensato che in un giorno festivo dentro un terreno recintato potesse dormire un autista nella propria vettura. L’esecuzione dell’azione non è stata negligente. Abbiamo fatto attenzione a molti dettagli. Malgrado tutto stava quasi per costare la vita di una persona non coinvolta.

Con questo scritto vogliamo contribuire affinché altrx non ripetano il nostro errore. Non vogliamo che altrx militanti devono fare la stessa esperienza. Non deve succedere che persone non coinvolte subiscano dei danni. I rapporti di lavoro sono flessibili e deregolamentati, così che di notte dappertutto (edifici, vetture, entrate di case e negozi) si possono incontrare delle persone che dormono. Si deve dare per scontato. Chi dipende da un salario e viene da un altro paese e non può permettersi una casa deve passare la notte sul posto di lavoro sottopagato.

Misure di sicurezza meticolose e una preparazione accurata sono anzitutto imprescindibili quando si da fuoco ai grandi camion oppure agli edifici. Il nervosismo e la frenesia prodotta possibilmente dall’eccitazione e dalla saturazione d’adrenalina possono portare alla negligenza. Per escludere le valutazioni sbagliate si dovrebbe escludere che nell’obiettivo preso di mira ci siano delle persone, per es. con molto baccano o lunga osservazione.

Il gioco con il fuoco non è uno spasso, è un’azione di massima responsabilità. Per esserne all’altezza lx militanti devono prepararsi ad ogni eventualità.

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Bergamo: Iniziativa in occasione del Pride

In occasione del Bergamo Pride svoltosi il 19 Maggio in città, abbiamo voluto portare una voce contro la mercificazione dei corpi, la vendita di ovuli, l’utero in affitto e la procreazione medicalmente assistita per affermare con forza che i corpi sono indisponibili.

Ben consapevoli delle posizioni della sinistra bergamasca e di NUDM su GPA, e non solo, crediamo sia importante rompere questo silenzio assordante.
Lo smembramento clinico della donna, l’espropriazione e la mutilazione della dimensione procreativa sono per noi tasselli sostanziali contro cui lottare in un’ottica di liberazione totale. Siamo nemiche di un sistema che ci vorrebbe catalogare secondo razza, cultura, caratteri biologici e svendere al miglior offerente.

Le Angiosperme Anarchiche
Per contatti e approfondimenti: www.resistenzealnanomondo.org

Angiosperme – dal greco “seme protetto” – sono piante terrestri o acquatiche caratterizzate dall’avere gli ovuli racchiusi nell’ovario, costituito da foglie fertili arrotolate.
Noi, Donne, lottiamo contro lo smembramento della donna, la mercificazione dei corpi e della dimensione procreativa che questo sistema vorrebbe corrompere e svendere al miglior offerente.

In allegato:
– le fotografie del cartellone che una di noi aveva appeso addosso
– il volantino distribuito: fronte con un fumetto che abbiamo realizzato per l’occasione e retro con un testo

Diffondete!

Göttingen, Germania: Vernice a centrale CDU

24 aprile 2018

Nella notte a martedì 24 aprile 18 abbiamo attaccato la centrale del partito CDU a Goe con la vernice. Solidarietà con chi subisce la repressione dello Stato – Documenti per tuttx – Espulsione è assassinio!

La CDU attua una politica d’asilo e d’espulsione disumana e razzista. Così per volontà del governo federale (CDU/CSU e SPD) delle persone che cercano riparo e un futuro da queste parti dovrebbero essere espulse di nuovo non solo in Bulgaria ma anche nell’Afghanistan – in un paese dove infuria la guerra. Partecipa anche il governo nero-rosso della Bassa Sassonia.

Dopo che a Witzenhausen la polizia nella notte a lunedì voleva imporre con la massima brutalità l’espulsione illegale in Bulgaria di una persona siamo davvero molto arrabbiatx. Con questa politica si mettono in gioco delle vite umane e in più quella sessantina di persone che non stavano semplicemente a guardare furono ferite a suon di spray al pepe, di botte e dai cani.

L’espulsione di Bangin in Bulgaria, un paese dove lx profughx potrebbero si ottenere asilo ma difficilmente sfuggire alla violenza razzista della polizia e agli svantaggi sociali, poteva essere fermata solo con un reclamo patrocinatore nella galera per le espulsioni.

Espulsioni sono assassinio!
Niente espulsioni da nessuna parte!
Diritto al soggiorno per tuttx!

– Kommando Horst Seehofer –

Fonte: Indymedia (Tor)

Traduzione dal tedesco mc

Lipsia, Germania: Attentati incendiari a sito e furgone di Siemens

24 aprile 2018

Lunedì notte abbiamo appiccato il fuoco a Siemens. Con questi attentati ci aggreghiamo alla campagna fight4Afrin.
Furtivamente ci avvicinammo allo stabile per uffici, spaccammo una finestra e gettammo dentro alcuni ordigni incendiari. Dopo depositammo un ordigno incendiario sotto una carretta della ditta. Ci fa piacere leggere che l’ufficio fu devastato e l’auto totalmente bruciata.

Con Siemens questa volta non toccava a un profittatore diretto dello spaccio d’armi come negli attacchi precedenti. Siemens è finita nel mirino poiché la ditta ha stipulato un contratto miliardario con la Turchia nell’estate del 2017, vale a dire un anno dopo l’attacco massiccio dello Stato turco e bande islamiche alle città a maggioranza curda nel sud della Turchia. Contratto che fu celebrato dal ministro dell’energia turco come contributo importante ai rapporti tra Germania e Turchia, mentre erano ancora presenti le immagini di città distrutte e di massacri.

L’attacco a Siemens è così di più di un contributo alla solidarietà con la lotta per Afrin e vuole ricordare anche i morti di Cizre, Diyarbakır, Nusaybin, İdil e Silopi e le persone eroiche che si difendevano sul posto. Poiché ogni goccia di sangue che versano i comando speciali turchi, i soldati e le loro milizie, gronda anche dalle mani dex politicx tedeschx e delle imprese tedesche che continuano a stipulare affari con la Turchia per soldi ed influenza.
Come segugi seguiremo ogni traccia fino ai vostri uffici e alle vostre sedi d’impresa. Nessun deal è dimenticato!

Solidarietà con chi combatte! Onore ax cadutx!
Sehid Namirin!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Dati alle fiamme furgoni di Vinci e Spie

24 aprile 2018

Nel controprogetto all’isolamento e alla concorrenza come base dei modelli sociali occidentali, amicx e compas in Francia si sono appropriatx di un territorio a Notre Dame des Landes dove praticano la solidarietà come elemento centrale di convivenza.
Di fatto lo Stato francese voleva costruire nel territorio un ulteriore aeroporto gestito dalla VINCI s.a. Come reazione a questo progetto, lx nostrx compas hanno semplicemente occupato questo territorio.
La rinuncia alla grande opera aeroporto sembrava una vittoria.

Ma ad inizio aprile lo Stato francese lanciava l’attacco a questa forma d’auto-amministrazione…
VINCI: Nella lotta al progetto del grande aeroporto Notre-Dame-des-Landes, VINCI fu di già frequentemente obiettivo d’azioni militanti in Francia ma anche nella RFT.

VINCI avrebbe gestito questo aeroporto che poco tempo fa fu ufficialmente bloccato. Impresa multinazionale con più di 100.000 impiegatx e sede a Rueil-Malmaison in Francia, Vinci è tra l’altro compagnia di gestione di 33 aeroporti e di diverse autostrade in tutto il mondo.
Vinci si è cristallizzata come uno dei grandi consorzi che organizzano il funzionamento infrastrutturale fluido della convivenza sociale-statale. Le infrastrutture statali in generale e anzitutto in Francia rappresentano gli interessi commerciali di VINCI e attaccarli per noi è un imperativo!

SPIE: In Francia nel settore servizi la ditta Spie è la concorrente più forte di Vinci. Con l’affiliata Spie Nucléaire, l’impresa con sede in Francia è invischiata nell’industria nucleare. In Germania, Spie SAG è coinvolta nella produzione d’elettricità con il carbone e si vanta del suo annoso partenariato con RWE. Per esempio le macchine per l’estrazione della lignite di RWE furono trasportate nella foresta di Hambach da Spie .
Come grande logistico infrastrutturale, Spie è già stata attaccata da compas in passato poiché invischiata in progetti di costruzione di carceri.

Ecco perché nella notte dal 23 al 24 aprile 2018 nel quartiere Sevan a Lichtenberg abbiamo bruciato un furgone VINCI ed uno di Spie.

Kommando Sébastien Briat
– Azione nel quadro delle giornate di azione Maisteine (Pietre di Maggio)[maisteine] –

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Wuppertal, Germania: Vernice e pietre a Engels und Völkers

23 aprile 2018

Anche se gli sbirri e la stampa lo passano sotto silenzio… Chi aveva occhi vedeva. Chi ha un cuore se ne è rallegrato! Nella notte da domenica a lunedì (22/23 aprile) abbiamo visitato la sede di Engels und Völkers nella Friedrich-Ebert-Strasse a Wuppertal. Il vetro è rotto e la vernice cosparsa.

Engels und Völkers è un’impresa di mediazione a livello federale e l’abbiamo attaccata per le seguenti ragioni:
– Gli affitti aumentano ovunque!
– Sempre di più dei nostri soldi ci servono per l’affitto.
– La condizione di senzatetto aumenta drasticamente.
– Engels und Völkers è in prima fila nella accelerazione di questo sviluppo e ne profitta!
– La resistenza aumenta dappertutto, ma deve assolutamente crescere di più!
– Ne è parte inscindibile prendersela con i profittatori dell’espulsione!

Contro l’espulsione – contro la città dex ricchx!
Cari saluti e fuori per il 1° maggio autonomo!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Niederkaina, Germania: Distrutta lastra di commemorazione ai nazi

21 aprile 2018

Nella notte dal 20 al 21 aprile 2018 abbiamo visita il Kaltland, più esattamente la località Niederkaina, un piccolo tranquillo villaggio presso Bautzen poco lontano da Ostritz. Dove il 22 aprile 1945 dei nazi si nascosero in un fienile dove furono attaccati e uccisi dagli alleati. La città di Bautzen depone ogni anno delle corone sulla lastra fissata in loco in commemorazione dell’allora “Volkssturm” (milizia popolare nazionalsocialista), che ovviamente non chiamano così. Anche il gruppo locale “StreamBZ” ed altrx neonazi dei dintorni fanno ogni anno una fiaccolata per i caduti del “Volkssturm” e pubblicizzano dei video in materia.
La città di Bautzen e “StreamBZ” parlano solo ed esclusivamente di “persone, vittime”.
No! Erano colpevoli!

Ma per la Germania non è nulla di strano, si elargiscono decorazioni ax antisemitx (Echo 2018) e a Ostritz si festeggia alla grande il compleanno di Adolf Hitler (scudo e spada). Ma per il Yom haShoah, la commemorazione dex ebrex assassinatx, in questo paese di colpevoli nessunx ha delle idee in materia.
Per i nazi non può esserci commemorazione e deposizioni di corone e simili, ecco perché abbiamo frantumato la lastra di commemorazione. E non sarà l’ultima!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

[Messico] Fernando Barcenas rilasciato!

Fernando è uscito dal carcere l’ 11giugno 2018 verso le 21h. Una volta fuori ha bruciato l’uniforme beige che ha dovuto portare per quattro anni e mezzo

Lunedì 11 giugno 2018, il compagno anarchico Fernando Barcenas Castillo è uscito di prigione.

Arrestato il 13 dicembre 2013, durante le proteste contro l’aumento del prezzo dei biglietti del metrò, Fer era stato accusato di aver appiccato il fuoco all’albero di Natale della Coca-Cola, e da allora si trovava nella prigione Nord, detta ReNo, a Città del Messico.

Nel dicembre 2014 era stato condannato a 5 anni e 9 mesi di detenzione per i reati di disturbo della quiete pubblica e associazione a delinquere. Poco dopo la sua incarcerazione Fernando ha cominciato a organizzare diversi progetti: atelier di musica, di scrittura, di diffusione e informazione come delle fanzine e il giornale indipendente, anti-carcerario e di lotta: «El Canero», che vuol dire «colui che è in carcere». Si tratta di un media libero prodotto da prigionier* che si trovano dietro le sbarre di diverse prigioni della capitale messicana e di altre località

Per Fernando «Il Canero è un progetto che vuole spiegare la realtà vissuta all’interno delle prigioni e metterla in relazione con un contesto sociale più ampio, di cui siamo tutt* prigionier* a diversi livelli. Questo giornale contribuisce a diffondere la lotta anti-carceraria tessendo legami di comunicazione tra i/le prigionier* e l’esterno». Per lui si tratta «Di dimostrare che la lotta si conduce qualunque sia il luogo e con i mezzi a disposizione, senza aspettare che tutte le condizioni siano riunite».

Il primo Canero è uscito nel giugno 2014, e fino ad oggi sono stati scritti cinque numeri: col passare del tempo, il contenuto evolve. Il giornale è il risultato di numerosi riunioni di prigionier*, di scambi e riflessioni, di azioni congiunte, scioperi della fame… Lungo il suo percorso, il Canero vede nascere organizzazioni informali de prigionier* in resistenza, azioni coordinate, comunicati che denunciano la bestia penitenziaria, l’autorità e l’isolamento dentro e fuori le mura.

A partire dal mese di novembre 2017, Fernando lancia una nuova idea: organizzare una biblioteca autonoma gestita dagli stessi prigionieri, e dopo parecchi mesi di lavoro e di costruzione, la biblioteca viene inaugurata il 28 aprile 2018 col nome di Xosé Tarrío González *, e continua a crescere. Ad oggi conta numerosi documenti, tra libri, riviste e opuscoli… la biblioteca continua per la sua strada.

Per tutti questi anni Fer ha anche incoraggiato e lanciato l’organizzazione de* prigionier* in resistenza, dapprima incoraggiando la formazione del C.C.P.R (Coordinazione Combattiva dei Prigionieri in Resistenza), più tardi parteciperà alla coordinazione degli scioperi della fame, con altri prigionieri anarchici di Città del Messico. In seguito, Fer lancia e incoraggia la formazione della C.I.P.RE (Coordinazione Informale dei Prigionieri in Resistenza) come forma e spazio di organizzazione per tutt* quell* che sono stati oppress* e torturat* dal macchinario penitenziario. La CIPRE era un’organizzazione informale ormai sciolta e oggi sbiadisce non senza lasciare dietro di sé tutta un’esperienza organizzativa. Fer lancia una nuova proposizione che darà vita al collettivo di prigionieri CIMARRON, che fa riferimento al significato di «scappare, fuggire», sottrarsi alla proprietà di un padrone.

Un forte abbraccio Fer, un abrazo compañero!
Finalemente nelle strade.

Fino alla libertà totale!

*NOTA: Xosé Tarrío González è nato nel 1968 a la Coruña. A 11 anni viene rinchiuso il est enfermé dans un internat, poi en maison de redressement per ritrovarsi in prigione a 17 anni dove contrae l’AIDS. In prigione, mette in pratica l’anarchismo e la rivolta, guidando diversi tentativi di evasione, praticando una reale solidarietà tra prigionieri, lottando fermament contro la prigione e i secondini; questi suoi comportamenti gli sono costati umiliazioni, periodi in isolamento e viene torturato parecchie volte. Nel 2004 la sua salute peggiora nuovamente a causa della sua malattia e alla fine muore il 2 gennaio 2005, vittima dell’istituzione carceraria e della società che la sostiene. Xosé era uno dei prigionieri del regime speciale FIES (Ficheros de Internos de Especial Seguimiento / Casellari dei Reclusi di Trattamento Speciale) e autore del libro « Huye, hombre, huye »

Göttingen, Germania: Vernice a Commerzbank

20 aprile 2018

Solidarietà con il movimento curdo! Fight for Afrin!

Nella notte a venerdì scorso abbiamo marcato la Commerzbank nel centro storico di Göttingen con vernice rossa, verde e gialla, i colori del movimento curdo che simboleggiano l’auto amministrazione, l’anticapitalismo e la liberazione delle donne, cioè la speranza in una vita migliore. Il tutto è in pericolo acuto, da gennaio la Turchia conduce una campagna d’annientamento contro la regione curda di Afrin. La seconda armata NATO in ordine di grandezza è sostenuta dalle bande islamiste e dalle esportazioni d’armi dalla Germania. La Commerzbank investe nell’industria delle armi ed è così una sporca profittatrice dell’attacco all’auto amministrazione curda.

La nostra solidarietà va a chi ad ogni livello difende la rivoluzione di Rojava.
I nostri pensieri sono con chi ha lasciato la vita in questa lotta.
Armi tedesche fuori dal Kurdistan!
berxwedan jihan e – Resistenza significa vita!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc

Dresda, Germania: Vernice a casa di Karin Wilke (AfD)

14 aprile 2018

[Sassonia] Fight AFD: Dipende da noi.

AFD con il 12,6% era il terzo partito nelle elezioni parlamentari federali 2017 riuscendo così ad entrare nel parlamento federale. In Sassonia era la prima forza. Dalla sua fondazione nel 2013, il partito aveva successo nei vari Länder federali, un successo che si esprimeva chiaramente nelle elezioni federali. Con l’elezione di AFD entrano ancora la disumanità, il razzismo e l’aperto nazionalismo nel parlamento federale.
L’elezione mostra però solo l’evidenza che questa società è di nuovo o tuttora una società attaccata al passato e alla discriminazione d’ogni tipo. Nell’estate 2019 ci sono le prossime elezioni regionali in Sassonia. Con ogni probabilità la AfD sarà la forza maggiore.

Nelle ultime settimane continua ad avvicinarsi a PEGIDA e con questo raggruppamento nazionalista vorrebbe raggiungere ancora di più elettorix. In Sassonia imperversa già un clima di emarginazione. Quasi ogni giorno si registrano degli attacchi verbali o fisici contro persone e istituzioni che non rientrano nella loro visione razzista e sessista del mondo. Dipende da noi impedire che la AFD diventi la prima forza.
Ci sono tante possibilità per sfruttare attivamente i mesi fino alle elezioni regionali. Oltre alle manifestazioni, i volantini, discutere e altro si deve portare avanti anche una lotta militante contro questo partito e chi lo sostiene. Solo così possiamo rendergli la vita più sgradevole possibile.

Nella notte a venerdì 13 aprile a Dresda abbiamo fatto un piccolo inizio di campagna militante a livello regionale. Dopo che Karin Wilke (0351 8022780; 01723507742) con il suo coniuge Stefan Strauss ed alcunx amicx festeggiavano fino a notte fonda il suo 65° anniversario, come regalo abbiamo attaccato la sua abitazione (Klarastraße 4) con la vernice.

Karin Wilke ed il suo coniuge Stefan Strauss non sono dex ignotx nell’AFD. Wilke era membro fondatore dell’associazione federale, dell’associazione regionale Sassonia e dell’associazione distrettuale Dresda della “Alternative für Deutschland”. Dal 2015 risiede nel parlamento regionale per la AFD. Inizio 2018 Wilke richiese che “bambini senza prospettiva di rimanere devono andare a scuola divisi dagli altri” e che la scuola dovrebbe “essere allo stesso livello del paese di provenienza”. Inoltre, nell’ambito del 13 febbraio 2018 sul cimitero Heide di Dresda commemorava lx criminali (della IIa Guerra Mondiale) tedeschx.

Dichiarare guerra alla AFD ad ogni livello!

Fonte: Email

Traduzione dal tedesco mc

Berlino: Pietre a volante della protezione d’obiettivi

11 aprile 2018

Nelle ultime settimane leggiamo sempre di sassaiole attorno al Dorfplatz contro vetture della polizia. Non solo dalla razzia in poi ma anche nelle settimane prima, gli sbirri che gironzolano attorno alle ultime case occupate della città sono esposti al libero abbattimento. Come sempre. Ma non sempre le persone possono passare il proprio tempo lanciando dei sampietrini ai violenti in divisa.
Tuttavia riteniamo sensato di sfruttare l’oscurità della notte e la sorpresa per chiarire ax agenti nella loro illusoria superiorità che registriamo dove si muovono, che cosa pretendono di proteggere e di ricordare loro che non ci rassegneremo mai alla loro posizione di potere.
I porci che vagano nella città per noi sono solo dei soggetti spregevoli ai quali, finché abbiamo i mezzi e l’autodeterminazione per farlo, renderemo pericolosi i loro giri di controllo.

Mercoledì notte ci siamo appostati al ponte vicino al Factory Campus a Kreuzberg. E abbiamo preso a pietrate gli sbirri di passaggio.
Cosa serve? Osservare dove passano regolarmente dex poliziottx, sia le autocivetta sia le volanti. Un posto nell’oscurità dove appostarsi comodamente. Guanti e un mucchio di pietre. A seconda del luogo ci vogliono delle persone che tengono d’occhio le strade circostanti. Ma spesso basta l’oscurità, il fattore sorpresa e la brevità dell’azione per un ritiro tranquillo.

Questa grandine di pietre è un atto di vendetta per la razzia nella parte anteriore della Rigaer 94. Desideriamo profondamente che lx occupanti delle auto attaccate temano sempre per la loro vita.
Con questo auguriamo tanta forza e idee creative anche ax compas della ZAD! Ammiriamo lx combattenti nei boschi di questa zona liberata. Speriamo tanto che non ci saranno troppx feritx, salvo che dalla parte della gendarmeria! Saremmo volentieri sul posto, ma noi qui si lotta contro lo Stato e seguaci in questo modo.

Saluti solidali a Nero e ai due prigionieri della Rigaer94.
Per una lotta coerente per i nostri spazi e per la libertà di tuttx che li difendono!

Fonte: Indymedia

Traduzione dal tedesco mc