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Patrasso, Grecia : Rivendicazione di responsabilità per attacchi dai Sabotatori Notturni

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Viviamo alla fine di un’era di artificiale prosperità capitalista. Ampie parti della società, quelli che fino a poco tempo fa hanno adottato il ruolo dei consumatori costituendo un corpo apatico della piccola borghesia, si trovano ora con la prospettiva di povertà e miseria.

Nei giorni in cui è evidente l’incapacità di riprodurre capitale, la società greca scioccata dopo la caduta delle sue illusioni, incapace di accettare e superare da anni, si impegna ora per mantenere il sistema marcio. In un paese dove è altrettanto istituzionalizzato lo sfruttamento più disumano degli oppressi, dove i profitti di un capitalista sono più importanti della salute degli abitanti di una montagna e dove salvare le banche è più importante della condizione di vita delle persone, dove negli ultimi 3 anni ci sono stati più di 3.000 suicidi, dove i poliziotti sparano sui bambini e quelli che lottano sono imprigionati come terroristi.

Come altrove, anche qui lo stato e il capitale stanno cercando di proteggere i propri interessi e la propria esistenza, attaccando in maniera severa quelli in basso. Con le macchine della mostra, intendono installare nella società la miseria, il fatalismo, il consenso e la subordinazione, cercando di apparire come un tentativo assurdo e inutile ogni tentativo di resistenza reale e lotta. Dal notiziario delle ore 20 e dai giornali, la realtà è distorta e ridotta per fare corpo alle regressioni controllate, per l’opinione comune comunque creata. Con i ricordi dello scorso Dicembre 2008 e dell’ultimo Febbraio e nel timore di future esplosioni sociali, hanno scatenato i loro meccanismi per annegare ogni forma di resistenza nel proprio dominio totalitario.

Di recente, lo Stato, con forze coordinate, non poteva fare altro che attaccare le parti più radicali della società, il movimento anarchico / antiautoritario con incursioni come dei film contro occupazioni per mezzo di poliziotti antisommossa pesantemente armati e forze speciali.

Non dimentichiamo che stiamo parlando di luoghi che promuovono l’auto-organizzazione della vita, le relazioni e la realtà. Spazi aperti a chi vuole parteciparvi, creare ed esprimersi, governato dai valori di solidarietà e di aiutarsi a vicenda. Spazi che sono liberi da qualsiasi logica di proprietà.

Così questi spazi auto-organizzati sono noti come “case illegali” da allora specificando la retorica pre-elettorale di Samaras e la sua promessa di adottare misure severe contro l’illegalità, la “rioccupazione delle città”, il parto di maschere. Essi presentano il pericolo di luoghi illegali e la necessità di garantire la democrazia attraverso l’applicazione della legge.

Secondo noi le leggi esistono per garantire gli interessi e l’esistenza dello Stato e del capitale attraverso la definizione completa di ciò che è o non è consentito in campo sociale. Per quanto riguarda la democrazia, è da una parte una gomma che si allarga per adattarsi a tutto ciò che non minaccia il dominio sostanzialmente capitalista, mentre d’altra parte si contrae per armarsi contro tutto ciò che si rivolta contro la cultura primaria e l’autorità, istituendo uno stato informale di emergenza.

Nelle prime ore di Lunedi, 14 Gennaio 2013, abbiamo bruciato due bancomat di proprietà delle banche Marfin e Pireo, nella Via Agnostou Stratioti e abbiamo messo un ordigno esplosivo/incendiario all’ingresso degli uffici dei catasti dei terreni di Patrasso, volendo inviare il seguente messaggio ai sindaci, ministri, poliziotti, giudici, giornalisti e altri pilastri del potere.

Rifiuti, fissatevi ciò in testa.

Voi cacciate via i nostri compagni, noi colpiamo le vostre infrastrutture, perseguite dei combattenti.

Nonostante tutto questo, c’è un mondo intero là fuori che non è nemmeno per un momento determinato dalla vostra etica disgustosa, che non rientra nello stampo delle vostre leggi, che non riposa fino a quando non vede la cultura dello sfruttamento, dell’oppressione e dell’autorità tramontare. Un mondo che voi non potete nemmeno immaginare.

Dedichiamo le parole che seguono a un vecchio compagno, a tutti i nostri fratelli e le sorelle che con le loro azioni illuminano le fredde giornate d’inverno

Siamo diffusi nei luoghi di “tutto” che non ci piace. Questo non fa per noi, perché è povero e pagano. Ma superare richiede forza, coraggio e amore, della parola e della pratica. Ciò richiede una unità di individui su una base anti-autoritaria, come una cellula che è pronta a dissolversi nel delirio sensuale della rivoluzione sociale. Dato che non sappiamo ciò che la nostra rivoluzione sarà, ma sappiamo ciò che non sarà: un colpo di stato di tutti i tipi o una riforma. Non sarà pieno di lavoro e di miseria. Non sarà né elitario né populista. Non porterà con sè i leader, le nazioni, le famiglie e le chiese. È un caso che si diffondono nelle dimensioni di questo terrore? No amico mio, per niente casuale. Perché vogliamo acquisire la conoscenza sociale della nostra abiezione e ritornare al desiderio e la certezza che le nostre vite non hanno bisogno di mediatori e per noi di vivere ancora una volta il “Abbasso lo Stato.”

SOLIDARIETÀ CON LE OCCUPAZIONI DI VILLA AMALIAS, SKARAMAGA, LELAS KARAGIANNI, LO STEKI AUTORGANIZZATO DELL’ASOEE E 98FM

SOLIDARIETÀ CON I COMPAGNI PERSEGUITATI

LIBERTÀ PER TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI
GUERRA CON TUTTI I MEZZI

Sabotatori Notturni

fonti: i, ii

Atene: Tentativo di rioccupazione dell’occupazione Skaramaga finito con arresti di massa nella zona di Exarchia e un compagno affronta accuse di infrazione

"Voglio che mio figlio diventi un occupante"
“Voglio che mio figlio diventi un occupante”

Un evento di due giorni in solidarietà con tutte le occupazioni, i progetti auto-organizzati e le strutture autogestite di contro-informazione (mirate dalla repressione di continuo dopo il raid della polizia inizialmente all’occupazione di Villa Amalias il 20 Dicembre 2012) è stato chiamato per il 15 e il 16 Febbraio 2013 all’Università del Politecnico di Atene, ad Exarchia.

La sera del Venerdì 15, poco prima dell’inizio della discussione del primo giorno, i compagni che erano riuniti presso lo spazio universitario sono stati invitati a spostarsi tutti insieme sulla Via Patission dai partecipanti del collettivo dell’occupazione di Patission 61 & Skaramaga così come da tutti i progetti che sono stati ospitati nella stessa occupazione (occupata dall’inizio del 2009, ed evacuata il 9 Gennaio 2013). Un gruppo di compagni aveva già avvicinato l’edificio con l’intenzione di rioccuparlo; ancora più solidali sono stati invitati di raccogliersi al punto, ma di non scontrarsi con gli agenti della polizia (!). E così è avvennuto.

Intorno alle 19:15, un totale di 400 compagni sono stati raccolti al di fuori dello spazio sfrattato nel tentativo di rioccupare l’occupazione Skaramaga, prima di tutto abbattendo le piastre in acciaio posizionate fuori dalla sua porta. Tuttavia, l’apertura dell’ingresso ha preso più tempo del previsto dalle persone, un ritardo che ha aperto la strada a tre squadroni anti-sommossa dei MAT ed i poliziotti in moto della squadra DELTA per attaccare il raduno sulla Via Patission, ed ha portato al fallimento del tentativo della rioccupazione.

La polizia ha usato cariche con manganelli e gas lacrimogeni per circa quindici minuti per disperdere la folla. In quei momenti, molti hanno cercato di resistere all’attacco, ma molti di loro sono stati feriti e un compagno solidale è stato arrestato all’esterno dell’edificio sfrattato. Un’altra unità di polizia è stata distribuita in prossimità dell’occupazione Skaramaga, mentre la maggior parte dei solidali sono riusciti a tornare all’interno del Politecnico.

Poco dopo, pesanti forze di polizia hanno circondato il Politecnico e letteralmente hanno occupato l’intera zona del quartiere di Exarchia. I poliziotti hanno molestato persone indiscriminatamente in numerose occasioni, hanno perquisito dei passanti, ed hanno scatenato una vasta operazione repressiva. Commovente è stata la presa di posizione di molti residenti della zona, che disapprovava apertamente la caccia della polizia ed hanno aiutato i compagni ad evitare l’arresto. Tuttavia, un totale di 49 persone sono state arrestate e portate presso la sede della polizia per molte ore, insieme con il compagno che è stato precedentemente arrestato. La gente è rimasta di fronte al quartier generale della polizia nel Viale Alexandras fino a tarda notte, quando tutti i detenuti sono stati finalmente rilasciati.

La mattina dopo, il compagno arrestato, che è stato trattenuto per tutta la notte è stato portato davanti ad un pubblico ministero nei tribunali di Evelpidon. Egli è stato accusato di due reati minori (“disturbo della pace domestica” e “assalto con l’intenzione di causare danni fisici”), e il suo processo è stato rinviato per Martedì 19 Febbraio. È stato rilasciato a mezzogiorno, accompagnato da una cinquantina di persone in solidarietà.

Il collettivo dell’occupazione di Skaramaga ha richiamato per la più grande partecipazione possibile di compagni nella seconda giornata delle discussioni presso l’Università Politecnica (16/02, dalle 18:00, ingresso da Via Stournari, Exarchia).

Solidarietà al compagno che affronta accuse!

Solidarietà a tutte le assemblee, gruppi e progetti affiliati all’occupazione di Skaramaga!

fonti: I, II, III, IV, V, VI

Berlino: Manifestazione spontanea di solidarietà con le occupazioni di Atene

Inoltriamo un comunicato relativo alla manifestazione spontanea per le strade di Kreuzberg, a Berlino, e inviamo i nostri saluti agli compagni:

Il 17 Gennaio una manifestazione spontanea in solidarietà con le occupazioni di Atene si è svolta per le strade di Berlino-Kreuzberg.

Alle 8 di sera circa 50 persone si sono riunite per mostrare la loro solidarietà con Villa Amalias, Skaramanga e Lelas Karagianis, percorrendo la strada principale di Kreuzberg.

La manifestazione non era stata preannunciata e la maggior parte dei compagni erano incappucciati. Dei slogan sono stati dipinti con spray, un bancomat è stato distrutto, fuochi d’artificio sono volati e alcune cose sono state buttate per la strada. I manifestanti gridavano “Da Berlino alla Grecia: Lotta contro la polizia!” E “Sbirri, Maiali, Assassini” (in greco). Una macchina civile della polizia si presentò, ma è stata cacciata via con delle pietre.

La manifestazione è stata divisa in Oranienplatz e lentamente alcune auto della polizia antisommossa si sono presentate, ma non sono riuscite a prendere nessuno.

Anche se la manifestazione avrebbe potuto essere più grande, siamo stati forti, incontrollati ed arrabbiati.
Con questa piccola azione inviamo i nostri saluti ribelli alle persone che combattono in Grecia.

La solidarietà non conosce confini!
Lo faremo ancora e ancora!

Di seguito la copertura dell’evento da Indymedia linksunten.

Occupazione al consolato greco in solidarietà con le occupazioni greche
Occupazione al consolato greco in solidarietà con le occupazioni greche

Questa manifestazione era solo una parte delle azioni in solidarietà con le occupazioni minacciate ed attaccate ad Atene che hanno avuto luogo nelle ultime settimane. Ci piacerebbe anche fare riferimento ad un raduno spontaneo nel caso del tentativo della rioccupazione di Villa Amalias Villa il 12 Gennaio, l’occupazione del consolato greco il 15 Gennaio.

Solidarietà con Villa Amalias
Solidarietà con Villa Amalias

Germania: Concerto di beneficenza per le occupazioni ad Atene

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Il 25 Gennaio 2013 a Witzenhausen, Germania, abbiamo organizzato un concerto con la banda Guts Pie Earshot in solidarietà con le occupazioni sotto attacco in tutta la Grecia. Abbiamo messo uno striscione nel nostro club studentesco autogestito che scriveva: Non è possibile sfrattare un’idea. Giù le mani da tutte le occupazioni. Solidarietà a Villa Amalias, Skaramaga e LK37. Anche se la città è piccola, alla fine della serata abbiamo raccolto 835€, che verrano inviati direttamente per il sostegno finanziario dei 152 compagni che sono stati arrestati durante i recenti sgomberi delle occupazioni ad Atene. Durante il concerto, abbiamo anche distribuito un testo che spiega i fatti della repressione contro l’occupazione Delta a Salonicco, così come quelle di Villa Amalias, Skaramaga e Lelas Karagianni ad Atene.

Saluti rivoluzionari ai nostri compagni in Grecia!

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Tracia, Grecia: Rivendicazione di responsabilità per l’attacco incendiario a un furgone del Dipartimento per gli Affari Politici a Xanthi

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Nelle prime ore del mattino della Domenica, 13 Gennaio, abbiamo attaccato il furgone del Dipartimento dello Stato per gli Affari Politici, che è un ramo del Servizio d’Informazione del Ministero degli Esteri Greco. Non prendiamoci in giro: il Ministero degli Affari Esteri qui, in Tracia, ha dimostrato il ruolo esatto che detiene in questo territorio da decenni. Giusto per ricordare qualche esempio: negli anni ’60 il Dipartimento per gli Affari Politici, sotto il comando dello Stato Greco, deteneva completamente e in piena indipendenza l’amministrazione della minoranza (musulmana) in Tracia. Da allora, e fino al 1995, agenti segreti, sindaci e prefetti erano quelli che hanno deciso di escludere i Pomacchi sulle montagne che circondano la città di Xanthi, ponendo barriere e truppe per controllare il loro ingresso e uscita in e da quella zona. Sono stati loro che hanno ripetutamente inviato l’esercito per effettuare ispezioni sanitarie sulla minoranza. Lo sappiamo molto bene; l’amministrazione di una minoranza viene deliberata con l’obiettivo di ottenere il rafforzamento ottimale delle condizioni stabilite dagli Stati nel gioco degli antagonismi interstatali. I vertici dello Stato Greco assegnano la formulazione della strategia nazionale per la politica estera al Ministero degli Affari Esteri, il quale difende inoltre gli interessi del Capitale greco all’estero.

Ricordiamoci ora come facilmente il Capitale Greco si è espanso nei Balcani negli anni ’90, partecipando a due guerre (la guerra Serbo-Bosniaca, il crollo della Jugoslavia). Dopo aver costruito il consenso nazionale richiesto (raduni per la Macedonia), lo Stato Greco ha preso parte ad entrambe le guerre, in modo da negoziare i propri termini al fine di condividere la torta dopo la guerra. Questo è il modo con qui le trattative con il Ministero Greco degli Affari Esteri vengono fatte; con fascisti e armi da fuoco.

Da parte nostra, riteniamo i Bulgari, i Turchi e tutti gli altri proletari oppressi nostri fratelli e sorelle, a prescindere dall’origine etnica. Siamo aggressivi e ostili a qualsiasi tipo di unità nazionale e qualsiasi meccanismo di stato che mira a salvaguardare i profitti dei padroni e seminare l’odio tra il proletariato multietnico.

Da parte sua, da quando lo Stato ha lanciato il suo attacco frontale contro gli strati più bassi della società, così come le parti del movimento radicale, ha anche invertito il suo discorso pubblico in una maniera che assomiglia con una presa in giro. Lampante esempio è la rinominazione del Ministero dell’Ordine Pubblico in Ministero della Protezione del Cittadino. Dopo questa rinominazione particolare, le forze della sicurezza dello Stato sono aumentate quantitativamente e qualitativamente. Adesso stano effettuando un attacco nel modo più brutale nei confronti di chi sta perturbando e contrastando i piani dei padroni.

Con questo discorso pubblico invertito, le fecce hanno il coraggio di parlare di “anomia”. Parlano di anomia mentre portano alla gogna persone nei mezzi di comunicazione, senza neanche aspettare il loro processo (o anche senza avere alcuna prova incriminante contro di loro in primo luogo). Parlano di anomia, nonostante il fatto che hanno dichiarato guerra alla società, costringendo così tanti proletari di stare nelle code dei sussidi per un piatto di zuppa o di suicidarsi. Parlano di anomia, mentre mantengono fondi personali nascosti nelle banche all’estero, aiutati dalle loro leggi stabilite. E allora si, per loro, siamo individui anomici perché non riconosciamo a nessuno il diritto di determinare le nostre vite con la legge. Siamo individui anomici perché abbiamo scelto di essere ostili allo Stato, i piani del Capitale, i fascisti e i loro lacchè. Siamo individui anomici perché abbiamo scelto di prendere in carico la nostra vita e lottare per la nostra dignità, invece di camminare con la testa bassa.

Solidarietà con i perseguitati dell’occupazione di Villa Amalias, l’occupazione di Skaramaga, e le Radio-zone di Espressione Sovversiva 98FM

Solidarietà con quelli in lotta dentro e fuori dalle mura delle prigioni

RABBIA E COSCIENZA

Anarchici per la diffusione delle strutture sovversive

Atene: Rivendicazione di responsabilità per tre giorni di attacchi incendiari

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15 Gennaio 2013

Ogni volta che ci attaccate, reagiremo.

Avete sfrattato i nostri palazzi, imprigionato i nostri compagni, e attaccato le nostre manifestazioni. Abbiamo dato fuoco ai vostri uffici, le vostre banche e le vostre filiali di servizi. Avete represso il movimento sovversivo e radicale, al fine di “vendere” la pace, l’ordine e la sicurezza. Avete lanciato attacchi contro di noi perché volete strizzare l’occhio ai vostri elettori di destra che stanno deviando dalle vostre file verso l’Alba Dorata, al fine di mostrali che siete ugualmente fascisti. Tentate di mantenere il vostro dominio, investendo nel confronto con l”illegalità”. Ci combattete solo per nascondere i vostri scandali più spregevoli, la vostra corruzione e coinvolgimento/corruzione negli affari. Condannate la violenza, mentre gettate intere popolazioni nella miseria. Programmiamo la fine del vostro mondo. Gettiamo già le basi per la nostra civiltà, e ci a spandiamo continuamente. Non vogliamo avere alcun rapporto con i vostri valori marci. Solidarietà, libertà, uguaglianza. Questi sono i nostri principi. Togliete le mani dai nostri progetti e dai nostri compagni. I vostri sforzi per fermare la nostra espansione cadrà nel vuoto. Ciò è stato dimostrato dalla manifestazione di protesta il Sabato 12/01; questo è stato dimostrato dalle notti fiammeggianti prima di oggi.

Rivendichiamo la responsabilità degli attacchi incendiari di tre giorni (Venerdì/ Sabato/Domenica, 11-13/01)

– Su le filiali locali delle seguenti organizzazioni:
Gli uffici del partito Nea Dimokratia a Dafni, Halandri, Glyfada, Argyroupoli e Kypseli,
gli uffici del partito PASOK a Glyfada,
gli uffici dell’Ente Pubblica dell’Elettricità a Menidi

– Sui sportelli bancari (ATM):
a Vyronas (due bancomat nello stesso quartiere), Nea Smyrni, Neo Iraklio, Kaisariani (due bancomat nello stesso quartiere), Kypseli, Papagou, e Drapetsona (due bancomat nello stesso quartiere)

– Due filiali bancarie a Kaisariani

– Una macchina del corpo diplomatico ad Elliniko

– Un veicolo delle Poste Elleniche (ELTA) a Ilion

– E, infine, la moto di un poliziotto a Zografou.

Solidarietà agli occupanti di Villa Amalias, Skaramaga e Lelas Karagianni, e agli compagni che sono perseguiti.

Atene: Comunicato dei 92 arrestati di Villa Amalias dall’interno del quartier generale della polizia (GADA)

COMUNICATO: 11/01/2013

Dopo gli avvenimenti repressivi di ieri, dopo l’evacuazione della rioccupata Villa Amalias e l’arresto dei 92 compagni/e che abbiamo partecipato alla rioccupazione, dopo l’evacuazione dell’occupazione simbolica della sede centrale degli uffici della DIMAR (“Sinistra Democratica”) e il fermo dei 38 compagni/e dopo l’evacuazione dell’occupazione di Patission 61& Scaramanga e l’arresto di 8 compagni è arrivata l’ora della giustizia “imparziale” di mostrare i suoi denti.

Dopo la nostra detenzione per più di 24 ore in questura, i 92 arrestati occupanti di Villa Amalias, siamo stati presentati oggi al procuratore accusati di due reati minori e un crimine.

Nei tribunali di Evelpidon, il procuratore confermando il suo ruolo, visto che ha rifiutato di avviare il processo, con la scusa della mancanza delle prove accusatorie, ha rinviato per Sabato mattina. È chiaro che la mancanza di prove (o anche la mancanza di reato) viene cercata di essere recuperata con la nostra processione con gravi accuse, con qualsiasi sacrificio, in modo da guarire, il battuto dalla rioccupazione di Villa Amalias, morale della polizia

Dichiariamo apertamente che non faremo un passo indietro, che non ci terrorizziamo né dalla repressione della polizia, né dalle acrobazie giudiziarie.

Dalle celle di detenzione di GADA solleviamo i nostri pugni, salutando le migliaia dei solidali che negli ultimi due giorni e notti sono stati per le strade, al di fuori del quartier generale della polizia (GADA) e ai tribunali di Evelpidon inviando il messaggio della lotta e della resistenza.

Invitiamo tutte le persone del mondo della resistenza e della lotta di partecipare alla manifestazione di solidarietà alle 12:00 presso Propilea, Sabato 12/01, per dare un’altra risposta massiccia e dinamica all’arroganza del potere.

NEMMENO UN PASSO INDIETRO

TUTTO CONTINUA

I 92 arrestati/e di Villa Amalias

PS. E un’altra cosa… Le uniche persone che possano parlare per i fatti della rioccupazione siamo i 92 arrestati, e certamente non i pappagalli dei media.

fonte

Atene: Compagni hanno attaccato le sedi locali del partito principale del governo greco a Kamatero

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Nella notte di Mercoledì, 9 Gennaio, le finestre degli uffici del partito Nea Dimokratia (“Nuova Democrazia”) sono state rotte e bombardate con vernice nella zona di Kamatero.

Abbassate le mani dalle occupazioni e dagli spazi auto-organizzati. Solidarietà con i 92 compagni in cattività, che hanno umiliato il piano che imponeva che la Villa Amalias dovrebbe rimanere sotto l’occupazione della polizia.

Epicentri di illegalità ovunque!
Siamo tutti occupanti!

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Ioannina, Grecia: Azione di solidarietà per Villa Amalias l’occupazione di Skaramaga

GIÙ LE MANI DALLE OCCUPAZIONI! (striscione all'occupazione di Skaramaga)
GIÙ LE MANI DALLE OCCUPAZIONI! (striscione all’occupazione di Skaramaga)

Nel pomeriggio del 9 Gennaio, in mezzo alle dure operazioni repressive di Atene, circa 100 compagni di Ioannina hanno deciso di dare una prima risposta infuriata di fronte a questi eventi, ed hanno attaccato il palazzo della giustizia della città con bombe di vernice in solidarietà con entrambe le occupazioni di Atene che erano sotto assedio dalla polizia, ma anche in solidarietà con tutti gli altri spazi autogestiti che sono state colpite dalla repressione recentemente – come l’occupazione Delta a Salonicco, lo spazio sociale Xanadu a Xanthi – in tutta la Grecia ed oltre. Durante la loro azione, hanno gettato vernice anche all’infame politico e grande proprietario immobiliare Kalogiannis – un parlamentare con Nea Dimokratia (il principale partito dell’attuale governo tripartito) della regione di Ioannina – che si trovava a camminare da li.

LIBERTÀ AGLI OSTAGGI DEL 9 GENNAIO!
NESSUN PROCEDIMENTO PENALE PER ALCUN COMPAGNO!

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Città del Messico: La solidarietà non conosce confini

Sullo striscione si legge: "Dal Messico alla Grecia: Skaramaga, Villa Amalias e ogni altra occupazione non siano sole! La solidarietà è una delle nostre armi. Non ci aspettate…siamo il vostro incubo peggiore, in carne e ossa, e siamo già qui!"
Sullo striscione si legge: “Dal Messico alla Grecia: Skaramaga, Villa Amalias e ogni altra occupazione non siano sole! La solidarietà è una delle nostre armi. Non ci aspettate…siamo il vostro incubo peggiore, in carne e ossa, e siamo già qui!”

Nel pomeriggio del 10 Gennaio, compagni da Contra Info hanno messo un striscione sulla ringhiera nel perimetro dell’ambasciata greca in Messico, come un piccolo gesto di solidarietà con i nostri compagni sequestrati nelle evacuazioni di Villa Amalias e l’occupazione di Skaramaga durante la mattina/pomeriggio del 9 Gennaio ad Atene (Grecia).

“Compagno, compagna! È il momento di rompere questo ciclo che blocca le nostre menti e strappare la benda che acceca la ragione, e sputare parole con punta di fuoco, un fuoco che devasta questo sistema corrotto che ci incatena agli artigli del Capitale. E sulle sue ceneri costruiremo questo nuovo mondo di uomini e donne liberi” (dalla canzone “per un mondo nuovo / Por Un Mundo Nuevo” di Los Muertos de Cristo)

Parole di Contro-informazione sputate dal fuocco. Né questo progetto, né la solidarietà in se conosce confini; tanto meno la libertà.

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Giù le mani dai centri sociali, una volta per sempre!

Rilascio immediato di quelli rapiti
dai cani dello Stato/Capitale!

San Francisco: Bombardato con vernice il consolato greco in solidarietà con le occupazioni anarchiche Villa Amalias e Skaramaga ad Atene

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Nella notte del 9 Gennaio, abbiamo bombardato con vernice la facciata e la cresta del consolato greco a San Francisco. Avremmo potuto fare di più, ma purtroppo c’è un appartamento sopra il consolato. Questa preoccupazione per la vita è qualcosa che i nostri nemici fascisti non condividono.

All’inizio di quella mattina, sotto la direzione del Primo Ministro della destra Samaras e il suo ministro per l’Ordine Pubblico, la polizia greca ha evacuato la rioccupazione della Villa Amalias e poi ha sfrattato l’occupazione di Skaramaga. Questo è stato sufficiente per suscitare la nostra rabbia e questa modesta azione è fatta per mostrare la solidarietà con i nostri compagni lontani. Ci sta una documentazione sufficiente della collaborazione tra il governo greco e il partito fascista Alba Dorata. La Villa Amalias è stata sfrattata a causa della sua posizione specifica ad Atene, al confine tra il territorio fascista e gli immigrati. È indispensabile che la lotta contro il fascismo si intensifica di fronte a questo assalto.

Questa azione ha preso tre ore della nostra vita. Comprendiamo le persone che si sentono triste e senza speranza, ma vogliamo ricordarvi che è facile agire. La rabbia può essere rilasciata, la tristezza può essere trasformata in gioia. Incoraggiamo le persone a pianificare dimostrazioni contro i consolati e le ambasciate greche, contro le aziende di origine greca e i loro beni, e in generale di scatenarsi contro qualsiasi obiettivo che ritengono degno di assalto. Fate più di noi, fate meglio di noi, e combattete fino in fondo.

1, 100, 1000 Ville Amalias! Difendiamo tutte le occupazioni!

Viva l’anarchia!

Brigada Maricones

fonte

Atene: Riguardo l’occupazione di Skaramaga (evacuata dalla polizia il 9 Gennaio)

Un totale di 8 arrestati dall’operazione dell’evacuazione dell’occupazione di Skaramaga (di cui quattro hanno dichiarato che fossero residenti all’occupazione, mentre uno è minorenne), sono stati rilasciati il 10 Gennaio. Di seguito è riportato un testo dell’Assemblea per l’Azione Antispecista (un gruppo di partecipanti al progetto dell’occupazione), così come un aggiornamento dal collettivo dell’occupazione di Skaramaga.

“NULLA È FINITO; TUTTO INIZIA ORA… SOLIDARIETÀ CON VILLA AMALIAS – Azione Antispecista” (striscione sollevato al cancello principale dell’Università del Politecnico di Atene, in Via Patission, nel mese di Gennaio 2013)

Annunzio per quanto riguarda l’operazione di sgombero contro l’occupazione di Skaramaga e l’arresto dei nostri compagni

10 Gennaio, 03:36

Nel pomeriggio del Mercoledì scorso (09/01) lo Stato ha attaccato l’occupazione Patission 61 & Skaramaga, in un’altra esibizione di potere dalle figure cupe della repressione e dei loro padroni, dopo una causa che è stata depositata la mattina stessa da Christos Fotiou, presidente del NAT (Fondo di Pensioni per la Marina Mercantile, autoproclamato proprietario dell’edificio).

Sette dei nostri compagni erano all’interno dell’edificio durante l’invasione, e diverse ore dopo, sono stati trasferiti al quartier generale della polizia. Un altro compagno che era appena fuori l’edificio è stato arrestato pure, è stato portato alla stazione della polizia di Omonia e poi al quartier generale della polizia.

Sappiamo, dalla nostra comunicazione con un avvocato che era al quartier generale della polizia, che sono ancora detenuti al 11° piano. In precedenza, abbiamo cercato di portare prodotti alimentari vegani ai nostri compagni, ma la polizia ha rifiutato di accettare questi prodotti prima delle 02:30, anche se tutti quanti erano arrestati senza cibo per circa 12 ore, dal quanto l’operazione era iniziata.

Sette degli detenzioni sono state trasformate in arresti, ed adesso si trovano ad affrontare accuse di infrazione e disturbo della pace domestica, violazione della legge per le armi e per fuochi d’artificio. Essi saranno sottoposti ad un procedimento al tribunale di Evelpidon nel mattino.

Rilascio immediato degli arrestati dell’occupazione di Skaramaga
Rilascio immediato degli arrestati dell’occupazione di Villa Amalias
Solidarietà con tutti gli squat

LOTTA PER LA LIBERAZIONE TOTALE

Assemblea per l’Azione Antispecista/Atene

“OCCUPAZIONE VILLA AMALIAS PER SEMPRE – SOLIDARIETÀ CON GLI ARRESTATI” (striscione appeso all’occupazione di Skaramaga dopo l’operazione della polizia in Villa Amalias il 20 Dicembre 2012)

Aggiornamento dai tribunali di Evelpidon

10 Gennaio 19.59

Le persone arrestate ieri nella rioccupazione di Villa Amalias sono state trasferite al quartier generale della polizia (quindi, un totale di 92 compagni sono ancora in custodia temporanea, il 93° detenuto, che era minorenne, è stato rilasciato).

Gli arrestati dopo l’evacuazione di ieri dell’occupazione di Skaramaga sono stati rilasciati. Sei tra loro (tutti adulti) sono in attesa del processo per il 24 Gennaio 2013. Il nostro settimo compagno (minorenne) sarà probabilmente sottoposto ad un procedimento domani, 11/01 (forniremo aggiornamenti).

L’ottavo compagno, che è stato catturato ieri in strada, è stato finalmente rilasciato la mattina senza alcuna accusa.

Oggi, gli avvocati della difesa hanno chiesto un rinvio chiedendo che Christos Fotiou (presidente del NAT) partecipa al processo, poiché egli è colui che ha intentato una causa contro gli abusivi. I giudici lo chiameranno a testimoniare all’udienza successiva.

Vyronas, Atene: Barricate di fuocco ed attacco contro il palazzo comunale in solidarietà con Villa Amalias

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I cani dello Stato hanno invaso le occupazioni di nuovo;
metteremo in fiamme tutta Atene, questo è quello che faremo.

Nelle prime ore del mattino del 10 Gennaio, abbiamo interrotto il flusso del traffico all’incrocio delle strade Karaoli e Dimitriou, nel quartiere di Vyronas, abbiamo messo bidoni della spazzatura in mezzo alla strada e li abbiamo dato fuoco. Abbiamo dipinto slogan in solidarietà con le occupazioni ed abbiamo gettato pitture sulla facciata del municipio locale. È stato un minimo segno di solidarietà con l’occupazione di Villa Amalias e dei nostri compagni arrestati.*

Se solo le nostre case fossero come le occupazioni…

fonte

*Dagli arrestati del 09/01, dopo la rioccupazione di Villa Amalias Villa, 93 persone sono ancora detenute e minacciate con accuse penali. Sono state portate al tribunale di Atene, ma sono state riportate alla questura la sera del 10 Gennaio. Nel frattempo, è stato confermato che diversi oggetti dall’interno di Villa Amalias sono stati caricati su camion a mezzogiorno e poi rimossi dall’edificio.

Atene: Incontro sul movimento Occupy negli Stati Uniti

Quali sono le prospettive?

 Incontro e dibattito: Venerdi, 25 Novembre, alle 18.30
in Patission 61 & Skaramaga squat

Una valutazione del movimento Occupy. Due compagni “americani” presenteranno un’analisi del movimento statunitense nel corso degli ultimi due mesi, la sua breve storia e le sue carenze, suggerimenti con il fine di aumentare il suo potenziale, dovrebbe abbandonare del tutto la pretesa di “democrazia” e muoversi per una strategia d’azione che romperà questo paradigma totalitario.

   pat61.squat.gr

Azione di Solidarieta per l’ occupazione Skaramaga

Ieri, 2 Agosto, membri di Contra Info hanno appeso uno striscione in Inglese in solidarietà con l’occupazione Skaramaga sul cancello del Politecnico di Atene (Polytechnio) sulla via Patission. Inoltre, il successivo messaggio di contro-informazione, riguardante l’azione della polizia nell’occupazione Skaramaga,in inglese e francese è stato distribuito durante l’azione di solidarietà avvenuta in piazza Monastiraki:

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO
GIU’ LE MANI DALLO SQUAT SKARAMAGA

Venerdi mattino, 29 Luglio 2011, nel centro di Atene le forze di repressione e persecuzione dello stato greco hanno attuato ancora una volta un’operazione di stampo militare.

Gli assassini in divisa, vedi polizia greca, hanno fatto irruzione in un’ occupazione anarchica alla congiunzione tra Patission 61 e via Skaramaga, bloccando lo spazio per almeno 5 ore e chiamando un rappresentante del ” leggitimo” proprietario, Fondazione marinai in pensione ( NAT ). Hanno confiscato tutti i computers e il server internet del laboratorio informatico. Anche un’occupante, entrato per essere presente al momento dei controlli, è stato arrestato e condotto nel commissariato di Omonia. E’ stato accusato di tre reati minori ed è stato rilasciato Sabato mentre l’udienza è stata fissata per il 10 Agosto.

L’ operazione di polizia non esce dal nulla. In questa particolare area del centro,le occupazioni anarchiche di Villa Amalias e Skaramaga sono state  sotto attacco da parte della polizia e dai fascisti nel mese di Maggio nel pieno delle persecuzioni fasciste contro gli immigrati nel centro di Atene con i devoti del fascismo che hanno preso come pretesto il brutale assassinio di Kantaris Manolis, mentre i gruppi neonazisti hanno lanciato le persecuzioni ferendo  centinaia di immigrati, e fatalmente hanno pugnalato a morte il bengalese Alim Abdul Manan.

L’occupazione Skaramaga è uno dei progetti sociali aperti emersi giusto dopo la rivolta del Dicembre 2008 e figura da allora come punto d’incontro di movimenti sociali radicali e campo d’azione per individualità, gruppi e colletivi che combattono per la liberazione sociale.

Questo attacco è avvenuto proprio poche ore prima dello sgombero dell’accampamento di piazza Syntagma all’alba di Sabato. Lo sgombero di piazza Syntagma è stato condotto da Eleni Raikou,lo stesso procuratore generale che ha ordinato l’immediato sgombero della Facolta’ di Legge di Atene  dove 300 lavoratori immigrati erano in sciopero della fame nel Gennaio 2011.

Le azioni repressive delle ultime settimane della Giunta democratica hanno luogo un mese dopo il crimine di stato commesso contro migliaia di dimostranti durante lo siopero generale di 48 ore del 28/29 Giugno. Almeno 500 persone erano state denunciate e 23 arrestate per aver lottato contro il memorandum di medio termine e il deterioramento delle loro vite.

Ci opponiamo contro paura, oppressione e genocidio sociale promossi dallo Stato e dai padroni con solidarietà, resistenza, auto-organizzazione e un’ incondizionata battaglia sociale.

Gli occupanti e i compagni in solidarietà’ hanno rioccupato lo stabile dell’ occupazione Skaramaga e  benvenute sono le azioni di solidarietà’ dal mondo. Ogni attacco da parte dello Stato o delle bande di neo-nazi contro l’occupazione Skaramaga è un’attacco contro il movimento anarchico internazionale e non sara’ tollerato. Ci metteremo sulla loro strada e li respingeremo.

STOP ALLE PERSECUZIONI CONTRO GLI SQUATTERS

In solidarieta
Contra Info, rete di traduzione di contro-informazione
contrainfo.espiv.net

Aggiornamenti sull’ anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga

Circa 100 persone in solidarietà con l’anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga, si sono riunite oggi (30 luglio) presso il Palazzo di Giustizia in Evelpidon ad Atene. Il compagno, accusato di tre reati minori, è stato rilasciato e una nuova data del processo è stata fissata per il 10 agosto.

Un’incontro di contro-informazione, concernente l’incursione dei poliziotti all’occupazione Skaramaga, è stato fissato per Martedì, 2 agosto alle 19.00 a piazza Monastiraki.

Aggiornamenti sull’occupazione Skaramaga

15.30 GMT+2: I compagni hanno rioccupato l’edificio.Riferiscono di alcuni danni e oggetti mancanti. Un’assemblea aperta è stata indetta per questa sera alle ore 18.00 presso lo squat (Patission e via Skaramaga ).

15.00 circa GMT+2: Almeno quattro squadre della polizia anti-sommossa si muovono verso l’assembramento di gente  per liberare la strada. I manifestanti si ritirano nel cortile del Politecnico.

14.00 GMT+2 I poliziotti e l’Ufficiale Giudiziario stanno lasciando lo squat.La polizia ha sequestrato vari oggetti e il computer dell’occupazione.

13.00 circa GMT+2:  Circa 150 persone in solidarietà sono riuniti al Polytechnio [Politecnico di Atene] e hanno bloccato la via Pathission per un’ora srotolando uno striscione, scandendo slogan e scrivendo slogan contro questa operazione di polizia sui bus pubblici che passavano.

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO

GIU’ LE VOSTRE ZAMPE DA SKARAMAGA !

Atene: sgomberato l’occupazione anarchica Skaramaga

Questa mattina (29 luglio) nella via Patission 61 l’occupazione Skaramaga ad Atene è stata sgomerata da ingenti forze di polizia, in seguito all’azione legale fatta dai proprietari dell’edificio. Una persona che è entrata nell’edificio per essere presente al procedimento di sfratto è stata arrestata. Un’altra settantina di persone che hanno cercato di avvicinarsi al palazzo è stata respinta dalle numerose forze di polizia.

nuovi aggiornamenti arriveranno