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New York: Breve report del presidio anarchico fuori il Consolato Greco in solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame ad Atene

dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle a New York:

“Eravamo un piccolo ma vivace gruppo di circa 20 anarchici riuniti fuori il Consolato Greco ieri sera (19/04).

Avevamo due striscioni, ed abbiamo distribuito volantini per porre attenzione circa la corrotta questione dei detenuti politici Anarchici in sciopero della fame e le cattive condizioni e le detenzioni preventive.

Siamo solidali e lottiamo accanto a loro per provocare la caduta dello stato capitalista e l’abbattimento di tutte le prigioni, in quanto sono dei campi di concentramento dello Stato fascista.

Fuoco alle carceri, Amore nei parchi! Anarchia per un’umanità libera!

Distruzione di tutte le carceri!

USA: Presidio di solidarietà al Consolato greco di New York – Giovedi, 19 Aprile, 2012

La solidarietà è la prassi non solo parole

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Nel corso delle ultime due settimane, otto compagni Greci imprigionati hanno iniziato lo sciopero della fame che ha generato una crescente ondata di resistenza in tutta la Grecia. Diverse dichiarazioni dei prigionieri esprimono la richiesta per la dignità, e la fine delle politiche delle detenzioni preventive e delle punizioni extra giudiziarie. In particolare, tre degli scioperanti (Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas) hanno espresso solidarietà per Stella Antoniou che si trova in prigione da un’anno e mezzo, accusata senza prove, di essere membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e a cui viene costantemente negato il rilascio per poter accedere alle cure mediche. Tutti gli scioperanti della fame (Spyros Dravilas, Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias, Kostas Sakkas, Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsalakos, Christos Tsalakos e per quelli del !7 Aprile Haris Hadjimihelakis, Damiano Bolano e Giorgos Polidoros), così come tutti coloro che rifiutano il cibo del carcere (Vaggelis Kailoglou ed altri) non sono solo alla ricerca di una giustizia individuale, ma sostengono e riaffermano le rivendicazioni dei loro compagni in sciopero.

Una serie di azione di solidarietà si sono diffuse in tutto il paese, che vanno dalle astensioni di massa dal prendere il cibo della prigione, agli attacchi di guerriglia contro le banche, gli edifici governativi e politici che rappresentano il volto di uno Stato totalitario.

Oggi, negli Stati Uniti, ci dichiariamo solidali con tutti gli scioperanti della fame e chiediamo a tutti di mettere in azione la loro solidarietà non solo con le parole. Chiediamo una aperta e trasparente comunicazione delle richieste degli scioperanti della fame, e invitiamo ad ogni forma di partecipazione contribuendo alla diffusione della loro lotta. La loro lotta è la nostra lotta.

Durante lo scorso anno la Grecia è divenuta il laboratorio dell’ elitarismo economico e delle leggi totalitarie. Attualmente l’aumento delle attività dell’estrema destra, del fascismo, e del neo-nazismo sostenuto da un provvisorio governo tecnocratico crea una polarizzazione dell’opinione pubblica verso gli estremismi e trasforma le strade in campi di battaglia. Chiaramente questo tipo di manipolazione di massa oscura le lotte contro il capitalismo e lo Stato e produce capri espiatori, come evidenziato dall’espansione della demonizzazione verso l’immigrato. Queste tattiche non sono solo presenti a livello locale, ma esistono ovunque. Il sistema è globale, usa un’estesa frammentazione sociale per perpetuare la morte della stessa per mirare al profitto e ciò dev’essere attaccato. Essere solidali significa fare eco all’infinito delle lotte in ogni parte del mondo. Deve essere messa in atto ogni forma di resistenza.

La chiamata per lo Sciopero Generale del Primo Maggio è un’atto che riconosce l’alleanza non solo con la lotta dei lavoratori, ma anche con i detenuti, gli immigrati e tutti coloro che si trovano sotto una costante oppressione. Siamo tutti prigionieri, di fronte alla repressione da parte dello Stato e dalla mostruosità di un sistema economico globale che, sistematicamente e strategicamente muta le nostre voci e nega la nostra vita.

presidio fuori il Consolato Greco (69 East 79th street)

Giovedi, 19 Aprile, alle 18:30 (NYC time)

Continueremo a lottare contro queste forme di morte

Splinter Constellation of NYC

Leggete anche : 19 Aprile – DICIAMO NO AGLI ARRESTI DI MASSA

Atene: Raid della polizia nel Centro Sociale Occupato VOX in Exarchia

Nei primi giorni del 2012, persone coinvolte nell’ambiente anarchico/antiautoritario hanno occupato l’edificio del VOX (proprietà dell’ “Istituto della Previdenza Sociale” – IKA) in Piazza Exarchia, nel tentativo di trasformarlo in un centro sociale aperto. “BOΞ” era il nome di un ex cinema all’aperto nello stesso edificio, all’angolo tra le vie Arachovis e Themistocleous. L’edificio permette di ospitare varie iniziative. Scopo del gruppo è quello di ampliare le lotte socio-politiche attraverso le esigenze collettive, in un’epoca in cui la crisi del sistema economico minaccia e attacca la maggior parte della società, ma anche per costruire rapporti di solidarietà e di comunicazione con le persone e le altre iniziative nel quartiere.

Il 20 Aprile, proprio il giorno prima dell’apertura al pubblico del nuovo progetto, le forze di polizia hanno fatto un’imponente irruzione nella zone, ed in particolare in Piazza Exarchia, e dalle 06:00 (GMT+2) i poliziotti ed i procuratori hanno eseguito lo sfratto del palazzo del VOX (sembra non ci fossero occupanti all’interno).

Alle 13:00, in Piazza Exarchia e molte strade circostanti erano sotto occupazione da parte della polizia.

C’erano notizie di un raid anche in un’altro edificio in Exarchia (in Via Valtetsiou, 60), anche questo di proprietà dell’IKA.

Tre persone sono state arrestate durante lo sgombero del secondo edificio, in via Valtetsiou. Sono state trattenute alla stazione di polizia, e sono stati portati di fronte al procuratore con l’accusa di occupazione abusiva, due di loro sono stati rilasciati. La terza persona, un’immigrata senza documenti, è trattenuta presso il Direzione di Polizia per stranieri in Petrou Ralli.

Nel frattempo, il palazzo del centro sociale VOX veniva  sigillato. Alle 13:49, il gruppo del VOX rilasciava una dichiarazione circa la repressione, puntando l’attenzione sulla distorsione dei fatti fatta dai media, dichiarando tra l’altro che oggi, 20 Aprile, alle 6:00, numerose forze repressive e tre procuratori hanno preso il controllo su tutta l’area di Exarchia. Recentemente Ioannis Tentes, procuratore della Corte Suprema (Areios Pagos), aveva emesso un’ordine per lo sgombero degli spazi occupati, un’ordine che ora è stato messo in pratica per la prima volta con la stretta collaborazione del celebre procuratore generale Eleni Raikou. Sotto il comando dei procuratori, l’amministrazione dell’IKA ha presentato una formale querela contro il centro sociale VOX, consentendo il già deciso sgombero forzato.

Alle 17:00, l’intero quartiere di Exarchia (compresa l’entrata del Politecnico in via Stournari) era ancora circondato dalle forze di polizia, con squadre e unità in motocicletta che bloccano anche il traffico in alcune vie, e cos’ via.

Pertanto, l’ordinaria Assemblea anarchica di solidarietà alle R.O. CCF si terrà nel Piccolo Teatro di Lofos Strefi, alle 19:00 (invece che nel palazzo Gini presso il Politecnico).

La 2 giorni di concerti per i combattenti imprigionati che si doveva tenere al Politecnico di Atene (un festival auto prodotto e benefico di musica punk del 20-21/04) è stato annullato.

Il gruppo VOX ha indetto un presidio in Piazza Exarchia per Sabato 21/04, dalle 18:00, dove ha intenzione di tenere il loro programmato concerto dal vivo.

Sabato sera (alle 17:00 circa) l’edidicio del VOX è stato nuovamente occupato grazie all’aiuto di 200 compagni. All’auto-intervento per l’apertura dello squat hanno partecipato quasi 2.000 persone in piazza e nelle strade vicine. Piccoli scontri sono scoppiati dalle 02:00, la polizia ha sparato molti gas lacrimogeni nella zona.

Più informazioni sono in arrivo.

Pochi giorni prima di questo fatto “spettacolare”, un deputato del partito di estrema destra LAOS aveva sollevato dei “quesiti” sugli occupanti del Centro Sociale VOX.

Il 9 Aprile, gli occupanti avevano riferito che il parlamentare del partito di estrema destra LAOS Athanassios Pleuris aveva fatto una formale interrogazione in Parlamento alla “protezione civile” e al Ministero del Lavoro. Il parlamentare ha dichiarato che gli anarchici desiderano “…trasformare questo specifico spazio in un “centro sociale”, ossia un covo in più di violenza anarchica e terrorista…”- chiede ai ministri, tra gli altri, se hanno in programma il suo sfratto immediato. I poliziotti del ministero hanno rilasciato una risposta evasivamente burocratica, sottolineando solo il fatto che le sue forze stanno monitorando il posto in modo “discreto” (quello che esce non è una sorpresa).

Lottando senza tutela contro ogni autorità, gli squat e gli spazi liberati sono ora una minaccia ancora maggiore per l’ordine regnante. Quindi, questo tentativo persecutorio può essere visto solo all’interno della cornice di repressione coordinata contro progetti radicali e combattenti. La risposta degli squatter nei confronti dello Stato e di ogni delinquente fascista è che l’edificio del VOX è già in uso da persone che non cesseranno di lottare per una società priva di uguaglianza di classe e solidarietà, senza esclusioni e sfruttamento. Gli squat sono parte integrante della lotta per la libertà.

GIU’ LE MANI DAGLI SQUAT – LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA

 

Quì segue il primo comunicato del progetto VOX, rilasciato all’inizio di Marzo

 

Occupazione del palazzo del VOX, Exarchia

Nei primi giorni del 2012, persone coinvolte nell’ambiente anarchico/antiautoritario hanno occupato l’edificio del VOX (proprietà dell’ “Istituto della Previdenza Sociale” – IKA) in Piazza Exarchia, nel tentativo di trasformarlo in un centro sociale aperto.

La scelta di creare un centro sociale nel cuore di Exarchia è strettamente legato sia alla storicità della zona sia alla condizione critica del momento e dei suoi sviluppi politici e sociali.

Per diversi decenni, al di là di essere un particolare quartiere di Atene, Exarchia è stato un perenne laboratorio politico-sociale, un luogo d’incontro per i giovani ribelli, e uno spazio per imprese politiche sovversive, luogo di creazione libera ma anche per l’interazione di tendenze di critica contemporanea.

Di conseguenza, l’area divenne un polo d’affinità per anarchici e giovani di sinistra, studenti, intelletuali, che hanno scelto Exarchia non solo come luogo d’incontro, ma anche come luogo di residenza. Questo, combinato con le lotte in corso, ha creato un rapporto sociale con alcune parti della comunità locale che sicuramente non di meno fu una relazione lineare, ma è stato sempre legato alla stato del movimento, ogni volta.

Lo Stato, cos’ infastidito da questa parte della città, ha più volte tentato di riprendere il controllo della zona attraverso la repressione diretta o trasformando il quartiere in un supermarket della droga. L’espansione stessa della commercializzazione e i processi dello stile di vita fin dal principio hanno mirato a snervare le dinamiche insurrezionali di Exarchia.

Oggi, nell’attuale condizione di crisi, l’attacco frontale scatenato dal Capitale e dallo Stato ha portato gran parte della società all’impoverimento, in tal modo fenomeni di violenza intra-classista e di cannibalismo sociale sono ovunque in aumento.In particolare in Exarchia bande di teppisti e bulli, cogliendo la storia libertaria del quartiere, e il fallimento finora di una risposta collettiva a questi fenomeni, stanno minacciando la vita quotidiana di Exarchia interessando seriamente ogni principio politico e sociale. Valori quali la resistenza e la solidarietà finiscono dietro i fabbricati argomenti quali sicurezza, legalità e ordine.

Il contenuto politico del movimento del VOX occupato è correlato alla necessità crescente rappresentata dall’oggettiva prova della condizione eruttiva del particolare luogo e momento. Il centro sociale VOX – un progetto d’intervento sociale, politico, culturale – si verifica nell’attuale situazione di aggravamento della crisi economica, mentre il blocco di potere dominante (che non è mai stato più ingiustificabile da parte della società e al tempo stesso diventa cos’ omogeneo al suo interno) scatena il suo attacco finale contro la forza lavoro e l’acquis sociale.

Allo stesso tempo, la repressione è stata aumentata con il presupposto per la mantenenza della coerenza sociale attraverso l’uso di pratiche dello stato di emergenza in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Il terrorismo economico (cancellazione dei diritti acquisiti dai lavoratori da decenni, emarginazione ed impoverimento di gran parte della società, immunità per il datore di lavoro) e la tattica dello Stato (controllo autoritario a tutti i livelli, stato di polizia intensificato, tentativi di porre severe punizioni su tutte le pratiche di  disobbedienza, conflittuale o meno, persecuzioni delle masse di manifestanti, la legislazione “anti-terrorismo”, e cos’ via) impostano la fase di una guerra di classe, la cui intensità mostra anche i vicoli ciechi e i limiti del tentativo delle classi dominanti di uscire dal guazzabuglio della crisi.

Viviamo in un’epoca in cui il sistema mostra incapacità ad integrare tutte le persone ad ora sfruttate, allo stesso tempo, vediamo segni di allargamento delle lotte sociali e di classe (manifestazioni di massa, scontri con le forze di repressione dello stato, ravvivamento della fiducia verso l’attività collettiva, allo sviluppo di forme organizzative e di credito all’interno dei quartieri) che potrebbero essere ancora inadeguate nel complesso a sostenere un’argine, tuttavia queste lotte mostrano un segno positivo nella lotta per un rovesciamento.

L’espansione delle lotte politico-sociali e la dinamica di sviluppo di tutte le forme di resistenza al fine di raggiungere un’efficacia deve tenere il passo con il concetto di auto-organizzazione, solidarietà sociale e politica e rifiuto delle istituzioni.

Noi crediamo che occupare costituisca una parte integrante del movimento sovversivo, e il ravvivarsi di questa pratica all’interno delle date circostanze ha un duplice scopo: da un lato quello di una linea di difesa attraverso la creazione di spazi liberi, e dall’altro una tattica aggressiva per disegnare la linea per una nuova prospettiva a venire, se si tratta di occupazione permanente di edifici finalizzata alla creazione di spazi socio-politici come centro e base operativa per le lotte, o occupazione di immobili e spazi pubblici come forma di protesta che supera la legittimità borghese, o anche di più quando si tratta di occupazioni come mezzo di rivendicazione di classe che si interroga sullo stesso concetto di proprietà, vale a dire il sequestro dei mezzi di produzione e l’occupazione dei posti di lavoro.

Gli squat sono una minaccia per chi domina, perchè sfida il potere, i rapporti capitalistici e il modo dominante dell’organizzazione della società, in pratica, manifestando l’auto-attività e la partecipazione anzichè l’assegnazione, la realizzazione dei nostri bisogni e desideri, invece delle condizioni imposte a noi dai governanti.

Il carattere stesso dello squat, come pratica di confronto e progetto auto-organizzato, mira a rotture sociali che intensificano le contraddizioni e i vicoli ciechi del sistema, basato su rapporti di solidarietà e valori di uguaglianza.

Intendiamo l’auto-organizzazione come un processo anti-gerarchico, anti-centralizzato, senza rappresentanti, esperti e opinionisti. Lottiamo contro ogni forma di nazionalismo, di logica razzista e sessista. Ci opponiamo a qualsiasi tipi di modelli di consumo che richiedono la personalizzazione, l’omogeneizzazione della società e la sottomissione alla logica del mercato e del profitto.

Una pre condizione per l’efficacia della nostra attività è quello di espandere la cultura degli interessi collettivi e costruire relazioni di solidarietà all’interno della nostra assemblea, ma anche con il nostro quartiere, e al tempo stesso, attraverso la nostra connessione con le reti di resistenza che sono attive nell’area: occupazioni, assemblee di quartiere, luoghi di ritrovo, collettivi politici, gruppi di lavoratori e sindacati di base. Soprattutto, però, attraverso il nostro contributo attivo nelle lotte sociali, manifestazioni, blocchi negli scioperi, barricate aspiriamo a contribuire con la nostra parte alla grande scommessa del nostro tempo, vale a dire il passaggio dalla protesta spontanea e l’indignazione del popolo oppresso e sfruttato alla rivolta cosciente e la rivoluzione sociale, come unica uscita dalla crisi del sistema e l’attacco alla classe dirigente, stabilendo più strutture e zone di emancipazione e azione collettiva.

Vogliamo che il centro sociale VOX diventi uno spazio di comunicazione diretta, interazione e creatività, dove non ci siano gerarchie ed esperti, o spettacolarizzazioni e modelli consumistici, uno spazio di cameratismo, solidarietà e lotta contro ogni autorità.

Punto di riferimento principale per la funzionalità e attività dello squat sarà l’assemblea di gestione, in cui le decisioni collettive saranno effettuate secondo una pre configurazione ed il consenso sull’amministrazione dello spazio e estroversi interventi del centro sociale.

Attraverso l’auto-organizzazione, la comunicazione e la fermentazione, lo spazio occupato VOX permette di ospitare varie iniziative che saranno gestite da gruppi di lavoro tematici, ad esempio un bar auto gestito per il sostegno finanziario dei combattenti imprigionati, ma anche per le spese di mantenimento, una biblioteca, una sala per eventi, proiezioni cinematografiche, attività per bambini, giornali, pubblicazioni, etc.

Centro Sociale Occupato VOX

Atene: Attacco con la vernice agli uffici del partito social democratico PASOK e di quello di estrema destra LAOS a Halandri ed Holargos

Sabato,14 Aprile, mentre tutti i dignitosi cittadini si trovavano nei templi dell’indolenza per la Pasqua, abbiamo deciso di colpire con delle vernici gli uffici politici del LAOS e del BATSOK* nei quartieri della periferia nord Halandri ed Holargos, come minimo segno di solidarietà per Mitroussias, Sakkas, Karagiannidis, che sono in sciopero della fame da 12 giorni.

NESSUN PROCEDIMENTO PENALE CONTRO GLI SCIOPERANTI DELLA FAME

RILASCIO IMMEDIATO DI STELLA ANTONIOU

* PASOK + batsoi (poliziotti) = Batsok

Volos, Grecia: Azione diretta contro i neo-nazi di Alba Dorata (Chrissi Avgi)

Nel pomeriggio di Domenica, 8 Aprile, verso le 14:00, una squadra di circa 25 neo-nazi di Alba Dorata (Chrissi Avgi) ha tentato di effettuare un evento di propaganda pre-elettorale nella zona della della città costiera di Volos.

Si stima che la maggioranza di questo gruppo di neo-nazi proveniva dalle zone e dai paesi limitrofi e non dalla città di Volos.

Dal momento che è stata constatata la loro presenza circa 50 compagni e compagne si sono radunati nella zona e si sono confrontati direttamente con loro. Dopo pochi minuti di scontro, il gruppo dei nazi (tra di loro anche uno dei loro candidati alle elezioni parlamentari nella regione di Magnisia) si è riparato in una caffetteria nelle vicinanze per salvarsi.

I compagni/e si sono concentrati fuori dalla caffetteria gridando slogan antifascisti, ma tenendo conto delle considerevoli forze di polizia che erano arrivate sul posto per proteggere i nazi (4 motociclette della squadra DIAS, 5-6 sbirri della guardia costiera e 3 macchine di pattuglia), hanno deciso di non attaccare di nuovo.

I “patrioti” alla fine sono usciti dalla caffetteria, con l’aiuto dei loro complici in uniforme, e non hanno continuato la loro abominevole propaganda per le strade della città.

Gruppi di compagni/e sono rimasti in allerta ed hanno continuato le loro ronde antifasciste fino la sera. Durante la mobilitazione antifascista la reazione di molta gente è stata positiva, ed addirittura alcune persone incoraggiavano pubblicamente il pestaggio e l’allontanamento dalla zona dei neo-nazi di Alba Dorata.

vedi anche qui

Azione di solidarietà per Stella Antoniou ad Amsterdam

Il 6 Aprile, nel contesto della giornata di azioni in solidarietà con gli anarchici imprigionati, un gruppo di compagni ha esposto uno striscione nel centro di Amsterdam, sul Singel, per l’immediato rilascio di Stella Antoniou ed in solidarietà con i prigionieri politici in tutto il mondo – uno striscione che è rimasto per due giorni interi ( cosa che sembrava improbabile che accadesse). Inoltre, abbiamo distribuito ai passanti dei nostri scritti con dei passaggi della lettera di Stella Antoniou. Lo stesso testo è stato affisso come poster nelle vie della città.

Solidarietà con i tre che fanno lo sciopero della fame, K. Sakkas, G. Karagiannidis e A. Mitroussias! Rilascio immediato di Stella Antoniou.

Fonte

Amburgo, Germania: Azione in solidarietà con Stella Antoniou, Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis e Alexandros Mitroussias

In aperta ostilità con le prigioni, la repressione, l'oppressione, lo sfruttamento, i servi, l'IMK (Conferenza dei Ministri dell'Interno)...E TUTTO IL MERDOSO SISTEMA!

Oggi, 7 Aprile 2012, nel contesto della chiamata in solidarietà a Stella Antoniou, diverse persone si sono riunite ad Amburgo, al fine di dimostrare la nostra solidarietà verso Stella Antoniou ed ai suoi compagni imprigionati in Grecia.

Sono stati distribuiti dei volantini di fronte il consolato Greco, in Gänsemarkt Susannenstraße, e srotolati degli striscioni, che hanno richiamato l’attenzione verso la situazione carceraria di Stella. Inoltre, abbiamo informato la gente del fatto che le manifestazioni e le azioni di solidarietà hanno avuto luogo in diverse città di tutta la Grecia.

Ieri tre suoi compagni, sono entrati in sciopero della fame per l’immediata liberazione di Stella ed al fine di protestare contro la fabbricazione di prove contro di loro da parte della polizia.

Stella aderirà allo sciopero della fame nel corso della settimana.

Info: Il 4 Dicembre 2010, Stella Antoniou è stata arrestata ad Atene insieme ad altre cinque persone. Stella è un’anarchica ed è stata accusata di partecipazione ad un’organizzazione terroristica. E’ trattenuta da 16 mesi, senza nessun processo finora. Ha già fatto richiesta cinque volte per il suo rilascio su cauzione, senza nessun successo finora. Stella soffre di una rara malattia, ha bisogno di farmaci particolari e spesso deve ricevere le cure mediche, ma questo gli è stato ripetutamente negato. Come risultato le sue condizioni di salute sono drammaticamente peggiorate.

Libertà per Stella Antoniou

Anche in Greco e Spagnolo

Atene: I membri imprigionati delle CCF Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argirou dichiarano lo sciopero della fame

“Le tigri infuriate sono più sagge dei cavalli da addestramento”

Ognuno di noi sa per che avere la vita nelle sue mani, deve rifiutare il dialogo e le illusioni della democrazia ed entrare in conflitto con il Potere, con il coltello tra i denti.

Dal primo momento della nostra prigionia, abbiamo scelto di non cedere alla dittatura del sistema penitenziario. Fin dal primo momento, lo Stato e l’unità anti terrorismo Tagmatasfalistes (battaglioni di sicurezza) hanno inviato dei commandi specifici per il servizio carcerario, al fine di dare un trattamento speciale sia a noi che agli altri compagni delle CCF.

Siamo in prigione ormai da un’anno e mezzo. Dai primi giorni del nostro arresto io, Gerasimos Tsakalos, sono stato spostato nelle prigioni di Malandrino e mi sono rifiutato di stare nel reparto di protezione speciale, ho avuto un trasferimento disciplinare dalle prigioni di Corinto e poi, con il compagno Panagiotis Argirou, siamo arrivati ad uno scontro verbale e fisico con le guardie carcerarie quando abbiamo rifiutato di accettare l’umiliante perquisizione corporale che ci volevano imporre.

Inoltre, finora siamo stati trasferiti per più di venti volte con la scusa dei trasferimenti d’emergenza- con speciali mezzi antiproiettile, dagli EKAM (unità speciali repressive dell’anti terrorismo), da unità per il trasferimento carcerario, dalle forze dell’anti terrorismo- da e per le carceri di Koridallos, in Atene, per i nuovi sopraggiunti procedimenti penali che “nascono” dai terroristi-interroganti (Mokkas,Baltas) che riguardano le azioni dei guerriglieri anarchici delle CCF.

Attualmente siamo di nuovo in carcere a Koridallos a causa dei procedimenti penali che riguardano i 250 attacchi incendiari delle Cospirazione, procedimenti che sono sapientemante usciti ora. In particolare questo nuovo procedimento, che si svolge poco prima delle elezioni generali – come il caso Halandri – accompagnati con le dichiarazioni dei “politici” sul “giro di vite contro gli incappucciati”, fa parte di una più ampia campagna anti anarchici avviata già nel 2009; tanto più che, oltre a noi, le persone che non hanno alcuna relazione con le CCF vengono convocate per gli interrogatori, compresi, tra gli altri, l’anarchica Stella Antoniou le cui richieste per un rilascio su cauzione sono state negate una dopo l’altra dalle autorità giudiziarie, nonostante il suo grave stato di salute – fatti sui quali ci riserviamo di prendere una posizione nel prossimo futuro.

Ebbene, la pazienza ha i suoi limiti e l’ira rimane all’infinito, così dichiariamo che da Domenica 8 Aprile, iniziamo lo sciopero della fame chiedendo il nostro trasferimento definitivo e l’inserimento nelle carceri di Koridallos, per porre fine ai nostri ripetuti vendicativi trasferimenti e contro il deperire fisico e psicologico.

Per noi, lo sciopero della fame non è una resistenza passiva o una protesta pacifica, allo scopo di stimolare la sensibilità dei burocrati codardi del Potere, o l’umanità gli apologeti progressisti del sistema.

E’ un modo per ridefinire il nostro corpo a noi stessi, al di fuori dell'”autorità” delle guardie carcerarie. Forse questa è la più dolce contraddizione per un guerrigliero urbano anarchico, perchè nella nostra lotta per la libertà spesso la prigione è il prezzo da pagare, e il pericolo di morire è sempre in agguato nella nostra lotta per la vita.

Ma ciò che non cambia mai è che noi rimaniamo sempre anarchici nella prassi. Un’anarchico d’azione rimane un’anarchico anche senza una penna ed una pistola, se lui/lei tiene l’arma che contiene tutto il resto. “Una coscienza determinata che dice, mi batto fino alla fine.”

Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou
Membri incarcerati della cellula delle CCF / FAI-IRF

prigioni di Koridallos, 06-04/2012

PS. Inviamo la nostra solidarietà a Spyros Dravilas, che sta facendo lo sciopero della fame (dal 04-04 nelle carceri di Domokos) che è uno dei pochi prigionieri che non rientra nella statistica della massa passiva che “risiede nelle carceri”.

Fonte

Incendio e fuoco per ogni prigione

Il corrente posizionamento dei combattenti sotto persecuzione e dei solidali contro il terrorismo di Stato è una fase della guerra secolare. La civiltà del Potere è la prigione. I ribelli sono già liberi e difendono la loro libertà attraverso la continuazione delle loro lotte. L’unica via d’uscita per i governanti ed i loro mercenari è la loro sconfitta. 

LA SOLIDARIETA’ VINCERA’ !

Piccolo estratto dal messaggio intitolato “Contro il clero e le prigioni della democrazia” (16 Settembre, 2011) dell’anarchico Dimitris Hadjivasiliadis, imprigionato al tempo nelle prigioni di Koridallos.

Dimitris fù rilasciato su cauzione nel Dicembre del 2011.

Grecia: Quattro prigionieri anarchici iniziano lo sciopero della fame

LIBERTA' PER STELLA ANTONIOU - slogan fatto nelle prime ore del 6 Aprile a Murcia, sud-est della Spagna

Oggi, 6 Aprile 2012, in un comunicato congiunto dalle prigioni di Koridallos, gli anarchici Giorgos Karagiannidis, Alexandros Mitroussias e Kostas Sakkas hanno dichiarato di essere entrati in sciopero della fame, chiedendo la revoca della loro arbitraria e vendicativa incarcerazione preventiva, nonchè l’immediato rilascio della loro co-imputata Stella Antoniou per motivi di salute. La stessa Stella Antoniou parteciperà allo sciopero della fame una settimana dopo, nonostante il peggiorare del suo stato di salute. I quattro compagni denunciano il rinnovato tentativo da parte dello Stato di perseguire loro ed altri combattenti, nel contesto delle recenti accuse delle 250 azioni delle CCF (qui ulteriori dettagli).

Ad Atene, la dimostrazione in solidarietà con Stella Antoniou è partita in serata da Piazza Syntagma. Più di un migliaio di anarchici e simpatizzanti si è diretta verso Propylea, in Panepistimiou Street. Poi, attraversando Solonos Street, la gente è arrivata a Piazza Exarchia, punto finale della dimostrazione. Dei  testi su Stella ed altri prigionieri politici (CCF e Karagiannidis, Mitroussias, Sakkas) sono stati distribuiti ai passanti mentre i volantini sono stati lanciati lungo tutto il percorso (qui altre foto e video).

In precedenza, a Salonicco, si è svolto un motoraduno per la giornata d’azione in solidarietà con i quattro anarchici imprigionati. Un centinaio di persone in motocicletta partite dal centro città, si sono mosse lungo Egnatia Street ed hanno attraversato diversi quartieri (Toumba, Harilaou, Tsimiki, Antigonidon, Aghios Dimitrios, Iasonidou), lanciando migliaia di volantini informativi lungo il tragitto e scandendo slogan.

LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI DELLE R. O. CCF
LIBERTA' PER I GUERRIGLIERI ARMATI

Atene: Lettera dell’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos su un’ulteriore tentativo d’accusa riguardo i 250 attacchi delle CCF

Recentemente una nuova azione penale è stata lanciata dagli esperti in appelli ed interrogazioni Mokkas e Baltas riguardante i 250 attacchi delle CCF, percui nessuna accusa era ancora stata presentata finora.

Queste azioni sono indubbiamente una grande parte della storia della nuova guerriglia urbana. Tra il 2008 e il 2011 l’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco attuò e vinse la scommessa della rottura rivoluzionaria con l’esistente, colpendo con intensità crescente, ritmata e ampia. Le CCF hanno dimostrato che duri colpi nel campo nemico possono essere inferti con l’intervento politico di poche ma determinate persone. Danni materiali, accompagnati da attacchi alla prevalente percezione della necessità dell’esistenza dell’autorità, destruttura la società del Potere e del suo regolare funzionamento.

Ogni esplosione insieme ad ogni rivendicazione portavano avanti la frammentazione dell’ordine sociale ed acceleravano il processo per la costruzione dei nuovi rapporti anarchici.

I compagni, che hanno cercato la costante realizzazione di se stessi, erano uniti dall’evoluzione continua della creazione di un’infrastruttura illegale, incessantemente incitando l’idea della guerra decadente, chiamando nuovi compagni a partecipare.

Per me, la guerriglia urbana è un mezzo per promuovere la rivoluzione anarchica intesa come qui ed ora. Essa rifiuta automaticamente tutti gli inibitori della non-violenza e getta la trappola del riformismo nella spazzatura.

La coscienza mette da parte la paura della prigione o della morte. Le possibilità per l’auto-evoluzione tendono all’infinito.

Così, nel contesto delle attività del progetto rivoluzionario delle CCF, ho messo me stesso proprio accanto ad esso.

La mia volontà per l’azione diretta mi ha spinto a stare vicino a queste persone, di fatto sostenendo la loro attività rivoluzionaria. Dopo tutto, abbiamo inciso e continuo a ritagliare un percorso rivoluzionario con i compagni, membri delle CCF.

Quindi, proprio perchè ho anche difeso le mie scelte in modo coerente e rimango un’anarchico rivoluzionario in opposizione con la società del Potere, l’autorità mi chiama per scusarmi (insieme agli altri), nel tentativo di soffocare tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia.

Con questi procedimenti penali, lo Stato ancora una volta cerca di punire in modo esemplare chi ha osato opporsi al suo apparato. Ma la distruzione delle illusioni sulla libertà in questa società e l’emergere del totalitarismo quando il Potere è minacciato, sono sempre obiettivi auspicabili dei rivoluzionari.

Lunga vita al diffuso progetto rivoluzionario anarchico

della Federazione Anarchica Informale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Fronte Rivoluzionario Internazionale

Forza al compagno Luciano “Tortuga” Pitronello

Theofilos Mavropoulos

1° braccio delle prigioni di Koridallos

Grecia: L’anarchica Nina Karakatsani è stata rilasciata dalla prigione

“Nel silenzio ovattato di un’inespugnabile macello, la rabbia di un’animale in trappola è tanto più terrificante.”

Due anni fà, il 22 Aprile 2010, la diciannovenne Kostantina Karakatsani – al tempo latitante – fù arrestata, interrogata e detenuta in custodia cautelare, accusata di coinvolgimento nel caso CCF. Anche se Nina negò tutte le accuse e la partecipazione nell’organizzazione fin dall’inizio, fu condannata ad 11 anni di carcere dalla “giustizia” Greca nel Luglio del 2011, quando il primo grado del cosiddetto “caso Halandri” terminò con il massimo delle pene repressive contro i compagni. Da allora, è stata tenuta nel carcere di Eleonas-Tebe, in Beozia.

Il giorno 4 Aprile 2012, Kostantina Karakatsani è uscita dal carcere. Le autorità giudiziarie hanno finalmente accettato la sua richiesta di rilascio con la sospensione condizionale della pena (fino all’inizio del processo d’appello del “caso Halandri”).

Tuttavia, Lunedi 9 Aprile, Nina è chiamata a comparire davanti la Corte d’Appello di Atene (dalle 09.00 in Loukareos Street, al 7mo piano) a causa del nuovo tentativo d’azione penale riguardante i 250 attacchi delle CCF.

Quando dichiariamo guerra al Potere, sappiamo quello che ci aspetta, ci rendiamo conto che se cadiamo nelle mani del Potere, è prevista la vendetta. E dovremmo essere pronti ad ogni tipo di colpo contro di noi e contro i nostri compagni sotto processo, e ancor più pronti a sostenerli attivamente in tutti i modi possibili, fino a riaverli tutti indietro.

…e continuare la battaglia

Lublino, Polonia: Azione diretta in solidarietà con i prigionieri politici di tutto il mondo

Negli ultimi giorni di Marzo 2012, abbiamo attaccato con della vernice 3 Bancomat, appartenenti a banche diverse. Il crescente clima di repressione di Stato deve incontrare una nostra maggiore risposta. Un’attacco senza compromessi verso Il Capitale, che portandoci via le ultime conquiste sociali, non può rimanere senza risposta.

La violenza è parte integrante della nostra vita, nascosta dietro una maschera di astratte relazioni sociali; spinti nei ghetti della povertà, riempiendo le celle delle prigioni, vivendo nei quartieri poveri del “terzo mondo”. Non abbiamo illusioni al riguardo. Verremo dalle tenebre della notte e attaccheremo gli obiettivi statali e capitalisti, ogni volta più violentemente e con la forte convinzione della giustezza delle nostre azioni.

Rivolgiamo le nostre parole anche verso coloro che hanno posizioni moderate, che cercano di censurare concetti di lotta diversi. I nostri sogni rimangono illegali, NOI rimaniamo illegali. Non c’è posto per noi nella macchina capitalista. Non ci riconosciamo in nessuna miserabile manifestazione. Non facciamo progetti politici a lungo termine. Non chiediamo ai capi ed ai governanti dei piccoli compromessi. Vogliamo un’immediato cambio, guardando verso il successivo, creando cellule in grado di fornire una risposta adeguata alle nostre umiliazioni quotidiane.

Dedichiamo quest’azione simbolica ai combattenti sotto processo di Lotta Rivoluzionaria e della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Al compagno Tortuga che rimane imprigionato nelle segrete dello Stato Cileno. A Eat e Billy, prigionieri dello Stato Indonesiano. A Stella Antoniou che sta affrontando problemi di salute, e a tutti i prigionieri politici di tutto il mondo.

Onore al compagno Lambros Foundas, ucciso dai proiettili dei poliziotti.

Night Aurora

In Polacco

Pireo: Dimostrazione antifascista nei quartieri di Koridallos e Nikaia (07/04)

Sabato, 7 Aprile, 2012 – ore 12.00 – Piazza Eleftherias

Il sentiero si vede quando si cammina in avanti

Scontro con lo Stato – i padroni – i fascisti

Per distruggere ogni puntello dell’accellerato fascismo sociale

Per rafforzare i collettivi auto organizzati esistenti e non tutelati

Per rafforzare la lotta per la liberazione sociale ed individuale

DIMOSTRAZIONE ANTIFASCISTA

in Koridallos – Nikaia

La marcia di protesta e’ stata organizzata contro la feccia nazista ed e’ organizzata da anarchici, antifascisti, collettivi degli squats e dai combattenti degli spazi auto organizzati che vivono in diversi luoghi di Pireo; il manifesto e’ firmato dai compagni di Agros ( in Ilion), Thersitis ( in Ilion), blocco stin exousia (“Blocco contro il Potere”, in Nikaia), squat Papoutsadiko (in Haidari), Resalto (in Keratsini), squat Sinialo (in Egaleo), DeStato (in Perama), Pasamontaña (in Koridallos), Gruppo Anarchici del Pireo e gli Antifascisti di Peristeri.

Grecia: Lettera di solidarietà a Culmine e a Parole Armate dai membri in carcere della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Da alcuni giorni è cominciata un’altra operazione repressiva nei confronti di compagni anarchici in Italia. Alcuni compagni sono stati arrestati, interrogati, e ad alcuni sono stati imposti termini restrittivi e di detenzione a domicilio. Gli sbirri hanno eseguito perquisizioni domiciliari a Pisa e provincia, in provincia di Chieti, a Brescia, a Genova, a Catania, a Ravenna ed in altre località. A questa operazione hanno partecipato carabinieri del ROS di Perugia, del reparto antieversione di Roma e del reparto indagini tecniche di Roma. Tra gli indagati, 4 compagni sono stati accusati di “associazione a delinquere di natura eversiva”. Dagli oggetti sequestrati durante la perquisizione nelle case dei compagni è stata posta una estrema attenzione a tutta la corrispondenza verso i compagni prigionieri, in particolare quella con Gabriel Pombo da Silva, con Marco Camenisch ed i membri prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. All’interno delle indagini informatiche la casella di posta di Culmine – e forse anche di Parole Armate – è stata violata e copiata dalla polizia.

Non dire che sia finita…

Con queste poche parole inviamo un segnale di solidarietà a tutti e tutte coloro che sono coinvolti con Culmine e  Parole Armate aiutando con le traduzioni e con la diffusione di manifesti, testi e  lettere dal carcere per la diffusione dell’anarchia insurrezionale. In questo momento l’INTERNAZIONALE NERA degli anarchici pratici e’ un dato di fatto. Pero’ nulla di tutto questo sarebbe lo stesso senza queste persone. In particolare nell’ultimo periodo una galassia anarchica internazionale si costruisce da individualità e gruppi autonomi che sostenendo la FAI/IRF, oppure no, attaccano il sistema attuale, comunicano le loro perplessità, condividono pensieri. Sono i compagni senza nome, gli amici senza volto, siamo tutti noi che abbiamo indossato il cappuccio e siamo diventati bombaroli contro i simboli del potere, rapinatori di banche, sabotatori della loro normalità, incendiari della pace sociale.

All’interno di Culmine e  Parole Armate condividiamo esperienze e rapporti di parentela con questi compagni sconosciuti da tutto il mondo. Questa “distribuzione” e uno dei momenti dell’ attacco continuo contro il pensiero dogmatico, la cultura di massa, la società delle informazioni inutili. All’interno di Culmine e di Parole Armate sboccia il reale e multiforme dialogo dell’anarchia insurrezionale internazionale, non solo a parole ma con i fatti.

Perché le parole riempiono le pagine come le pallottole scivolano nel caricatore di una pistola.Pronte e armate per dare la loro battaglia. Parole che abbattono la regolarità della vita quotidiana, parole che si sussurrano in complicità poco prima dal momento dell’attacco, parole che diventano azioni, parole che non hanno paura, parole pulite come il nostro sguardo e la nostra coscienza. Questa ventata di migliaia di parole disobbedienti e di azioni anarchiche visita innumerevoli volte il crocevia di Culmine e di Parole Armate, per un attimo, fino al momento di esplodere e creare di nuovo migliaia di momenti di disordine ed anarchia. Culmine e Parole Armate sono il porto del caos dove parole, mescolate con azioni e pensieri e mascherate in gesti vanno e vengono senza sosta in indefinibili ed informali formazioni di attacco.

Rubando e parafrasando un po il linguaggio dei compagni di Parole Armate possiamo dire che il project di Culmine e di Parole Armate e’ il risultato della volontà di alcune individualità anarchiche che rifiutano la nozione formale del gruppo editoriale e contrariamente invitano tutti coloro che si interessano alla diffusione dei testi anarcho-insurrezionali, di creare legami e situazioni che svincolano e sono pronti a realizzarsi al di fuori del contesto virtuale di internet.

Per noi le imprese anarchiche di Culmine e  Parole Armate sono state create dal pensiero e dalla volontà di alcuni compagni che hanno discusso, hanno gestito ed hanno liberato significati e dubbi, e appartengono a chiunque li considera parte della lotta individuale e collettiva per l’anarchia e il disordine. Qualsiasi cosa succederà a causa dell’ attacco della polizia Italiana, Culmine e Parole Armate rimaranno per sempre un luogo d’incontro di compagni e di amici, una mappa non segnata dell’Internazionale Nera degli anarchici delle azioni.

Arrivederci

Solidarietà ai compagni che sono perseguiti dallo stato Italiano

ALLA LOTTA PER SEMPRE

PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERNAZIONALE NERA
DEGLI ANARCHICI DELLE AZIONI

Nucleo dei membri prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI-IRF

Solidarieta’ fattiva con i combattenti anarchici Greci dai compagni nel Regno Unito

Solidarieta’ con i combattenti anarchici e tutti gli incarcerati per le loro azioni sovversive o la loro partecipazione alle lotte sociali in Grecia – Nuovo opuscolo di Act for freedom now!

Film sulla Resistenza Anarchica Greca e notte d’informazione – Sabato, 7 Aprile, al  centro sociale Red and Black umbrella/ Cardiff

Concerto benefico per gli Incarcerati Anarchici Greci – Domenica 22 Aprile, presso il centro sociale Red and black umbrella di Cardiff

Cliccate sulle foto per avere piu’ info

Irlanda del Nord: 4a Fiera del Libro Anarchico a Belfast il 28 e 29 Aprile

La 4a Fiera del Libro Anarchico a Belfast, Irlanda del Nord, si svolgera’ il 28 e 29 Aprile 2012, da mezzogiorno alle 17.00 presso Il Centro, Little Victoria Street. Belfast.

Vi e’ una serie di incontri programmati ed una vasta gamma di bancarelle con libri di una serie di case editrici ed organizzazione anarchiche e radicali. Ci saranno alcuni laboratori cosi come verra’ distribuito cibo vegano.

Dopo la Fiera del Libro comincera’ una riunione sociale alle 19.00 al fine di conoscersi ed entrare in contatto con gli altri attivisti.

Le bancarelle confermate da Organise!, Just Books, Anarchist Federation, Workers Solidarity Movement, Ni Co-op Forum, Anarchist Studies Network, Na Croisbhealai’ Cafe’.

Spagna: Chiamata degli anarchici di Barcellona e del CNT Catalonia per lo sciopero generale del 29 Marzo

Gli anarchici stanno arrivando!

Contro i dirigenti sindacali che sono d’accordo sul nostro futuro!

contro i partiti politici che promuovono e tollerano la sottomissione

contro i padroni che ci sfruttano giorno per giorno

contro lo Stato e il Capitale

noi gli anarchici partecipiamo allo sciopero generale

12.00 – Plaça de Catalunya (Piazza di Catalonia), picchetto principale

16.00 – Jardinet de Gràcia, dimostrazione

Oggi come sempre…la lotta è l’unica via

SCIOPERO GENERALE- 29M

Il CNT Catalonia chiama tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale del 29 Marzo, contro le riforme del lavoro ed i tagli sociali (in materia di pensioni, istruzione, sanità, trasporti pubblici, elettricità, acqua…). La lotta è l’unico modo che abbiamo contro il sistema capitalistico e lo Stato.

Fonti: i, ii (potete anche visitare il nostro nuovo blog in catalano)

Presto disponibile una dimostrazione vicino a te

Από την Αθήνα μέχρι το Λονδίνο
και από το Σαντιάγο μέχρι το Τορίνο
Φωτιά στους νόμους
σφαίρες στους αστυνόμους
και για κάθε ναζί
βενζίνα και στουπί

Απ’ το Βερολίνο μέχρι τη Μαδρίτη
κι από τη Λισαβόνα μέχρι το Ελσίνκι
βία στη βία της κάθε εξουσίας
στο δρόμο της φωτιάς και της αναρχίας

Da Atene a Londra
e da Santiago a Torino
fuoco per le leggi
proiettili per i poliziotti
e per ogni nazista
benzina e stoppino

Da Berlino a Madrid
e da Lisbona a Helsinki
violenza per la violenza di ogni autorità
nel percorso di fuoco e di anarchia

Santiago del Cile: Protesta studentesca al parco Almagro (video)

[vimeo]http://vimeo.com/38613868 [/vimeo]

La marcia degli studenti, che non era stata “autorizzata” dal governo, si e’ tenuta Giovedi mattino, 15 Marzo, ma c’erano anche dimostrazioni nel tardo pomeriggio dello stesso giorno in varie zone di Santiago, a sostegno dei resistenti di Aysen. Tra scontri e disordini, i manifestanti incappucciati (encapuchados) hanno cercato di incendiare un bus Transantiago nel centro di Santiago, ed e’ stato parzialmente danneggiato. / i, ii, iii

Veria, Grecia settentrionale: Arresto di massa dei contro manifestanti e raid della polizia nel ritrovo autonomo Baruti durante la “giornata nazionale”

Striscione in solidarietà con lo squat PIKPA (Heraklion, Creta), fatto dai compagni del "ritrovo" autonomo Baruti in Veria nel mese del Febbraio 2011: "Giù la mani dagli squat e dagli spazi liberati. Nessuna persecuzione contro i nostri compagni!"

Dalle 09.30 A.M. del 25 Marzo (una delle due date celebrate come “giornata nazionale” da parte dello stato Greco, che impone parate militari e degli studenti nelle principali città in tutto il paese), si è tenuta una contro manifestazione nella città di Veria. La protesta, come in altre diverse città greche, è stata chiamata contro il regime democratico-dittatoriale nell’occasione dell’annuale parata nazionalista che include palchi per ufficiali e politici, bandiere nazionali, marce in uniforme, etc. Più di 150 maiali in uniforme hanno circondato la folla nel luogo del ritrovo – vicino al luogo della parata – ed hanno arrestato 29 compagni, membri del Ritrovo Autonomo Baruti (“polvere da sparo”). Secondo i rapporti, altri 3 manifestanti sono stati trascinati e arrestati dalla polizia per la strada. In questo momento, 29 compagni sono tenuti in custodia nel quartier generale di Imathia, a Veria, che era stato circondato dai poliziotti.

Le prime informazioni dicono che gli arrestati compariranno in tribunale domani, con l’accusa di resistenza alle autorità e con altre possibili accuse che il pubblico ministero può aggiungere. Va notato che diverse persone sono rimaste in custodia per casi precedenti e sono detenute nelle stanze dello stesso quartier generale della polizia, perchè le prigioni Greche sono cosi affollate che non possono veramente più accettare nessun nuovo detenuto!

Nel frattempo, un gran numero di unità della polizia, coadiuvate dalla presenza di un pubblico ministero e dai cani della polizia, hanno fatto irruzione nel Ritrovo Autonomo Baruti ed hanno perquisito l’edificio, situato al numero 21 di via Pyrrou. I poliziotti hanno sequestrato tutto ciò che c’era dentro (solo mobili, manifesti e libri, perchè non sono riusciti a trovare nulla per incriminare i compagni).

Lettera di alcune delle persone tenute dalla polizia nelle celle a Veria
Domenica, 25 Marzo, 2012, 21.38 (GMT+2)

Il regime d’emergenza imposto sulla maggioranza degli oppressi nella nel paese dalle banche e dallo Stato hanno lanciato un’offensiva a Veria con i loro pretoriani e detengono 32 persone dalle 10 del mattino.

Dopo 6 ore d’attesa nella stazione di polizia, 26 di loro sono stati accusati di resistenza, insulti verso le autorità e possesso di armi. Dalle 16.00 siamo tenuti nelle celle del regime. Contemporaneamente, la polizia ha fatto irruzione con i cani nel ritrovo autonomo della città.

LA LOTTA PER LA VITA E LA LIBERTA’ NON PUO’ VENIRE IMBAVAGLIATA O REPRESSA; PROSEGUE ALL’INFINITO !

Alcune persone dalle celle di detenzione di Veria

La massiccia presenza di forze di polizia a Veria è senza precedenti, dato che quasi 400 agenti di polizia hanno occupato la città, provenienti dalle regioni vicine.

Questo giro di vite contro gli appartenenti allo spazio autogestito è stato fatto pochi giorni prima della manifestazione programmata dal Baruti sull’autonomia, l’auto organizzazione e l’auto educazione, dal 6 al 8 Aprile, con varie attività nella Piazza Dimarhiou e all’interno del ritrovo (vedi qui la locandina dell’evento).

Solidarietà verso tutti gli arrestati e i perseguiti! Giù le mani dagli spazi liberi! Contro la violenza di stato!

Fonti: i, ii, iii

Aggiornamento, 23.26 (GMT+2): Indymedia Athens riporta che gli arrestati trattenuti nel quartier generale della polizia a Veria sono un totale di 26 persone, che sono stati accusati di “resistenza e offese alle autorità”, nonchè “di detenzione di armi”. Già 10 di loro sono stati rilasciati dopo essere comparsi davanti al procuratore (5 persone alla volta). Si stima che tutti gli arrestati saranno rilasciati in poche ore. La data del processo è stata fissata per Maggio 2012.

Atene: Concentramento antifascista al processo contro i fascisti

Georgios Markoulakis 50 anni, Themis-Evangelia Skordeli 48 anni
Ioannis Loukianos
31 anni

Il 20 Marzo i soggetti sopraindicati, nostalgici dell’era delle SS, andranno sotto processo al tribunale Evelpidon per l’attacco omicida contro due immigrati nel quartiere di Aghios Panteleimonas. Questi sono alcuni dei noti  “residenti indignati” che appaiono nei quartieri del centro citta’, e come nuovi “battaglioni d’assalto” lanciano attacchi con coltelli e bastoni verso chiunque ha un colore diverso e parla una lingua diversa da quella greca. Sono coloro che partecipano attivamente nelle organizzazioni naziste con collegamenti negli ambienti delle guardie di sicurezza e degli estorsori, come Christos Rigas, candidato sindaco per Chrissi Avgi/Alba d’Oro e proprietario del bar “Pyles/Cancelli” in Aghios Panteleimonas, che e’ accusato di aver commissionato omicidi e dell’assassinio di due persone. Sono quelli che indossano il mantello dei “comitati dei residenti” o dei “partiti politici legali” e tentano di imporre un regime d’apartheid nei quartieri di Aghios Panteleimonas e Piazza Attiki.E tutto questo avviene sempre con la collaborazione della polizia greca che, oltre alle operazioni di pulizia e repressione, hanno commesso decine di rapine e pestaggi contro gli immigrati della stessa zona.

L’azione di tutti questi tipi di fascisti e’ in linea con i piani statali e con la propaganda dominante nei mezzi di comunicazione ufficiali, che fa passare gli immigrati come responsabili di tutti i mali che affliggono la societa’. La retorica fascista cerca di penetrare la resistenza congiunta della popolazione locale e degli immigrati in un periodo di crisi sistematica, quando sempre piu’ grandi segmenti della popolazione si sono impoveriti a causa del violento attacco portato dallo stato e dai padroni. Allo stesso tempo, la maggior parte dello spettro politico – sia con la retorica di destra che di sinistra – sta rafforzando il carattere patriottico d’opposizione verso le nuove misure, promuovendo l’unita’ nazionale a scapito della coscienza di classe.

La lotta contro il saccheggio della nostra vita passa attraverso l’organizzazione e l’azione comune degli oppressi, della popolazione locale e degli immigrati, passa attraverso l’organizzazione del nostro contattacco di classe. Fino a quando faremo cadere dalla faccia della terra la feccia fascista, fino a quando costruiremo una societa’ senza Stato e padroni, una societa’ senza sfruttamento ed esclusioni.

Dobbiamo schiacciare tutti quelli che seminano il veleno del nazionalismo e del razzismo nella vita quotidiana, nelle nostre vite e quartieri.

Concentramento al tribunale Evelpidon, Martedi, 20 Marzo, alle 09.00

anarchici/e, antifascisti/e

Fonte

Atene: Presidio di solidarieta’ in Thissio (18/03) per i rivoluzionari anarchici

Giu' le vostre zampe dai compagni G. Skouloudis, S, Tzifkas, D. Fessas, D. Dimtsiadis, B. Tsilianidis

In vista della prima sessione del processo contro i compagni Skouloudis, Tzifkas, Fessas, Dimtsiadis e Tsilianidis, che si terra’ Mercoledi, 21 Marzo nel tribunale di Salonicco, un presidio di contro informazione radiofonico sul loro caso si e’ tenuto ad Atene, fuori la stazione della metropolitana di Thissio (ISAP). Dei volantini sono stati lanciati sul posto, e dei comunicati sono stati letti e trasmessi ai passanti attraverso il microfono.

Solidarieta' per i rivoluzionari anarchici Giannis Skouloudis, Charalambos Tsilianidis, Dimitris Fessas, Dimitris Dimtsiadis, Sokratis Tzifkas - Udienza il 21/03, Salonicco

Presidio di solidarieta’ Mercoledi, 21/03, alle 09.00, presso il Tribunale di Salonicco

Fonte

Buenos Aires, Argentina: Striscione di solidarieta’ per il compagno Luciano Pitronello

“Abbiamo esposto questo striscione su un lato di un ponte trafficato come nostro modesto contributo per la fiamma di solidarieta’ che non potra’ mai essere estinta; Tortuga, ti vogliamo libero per le strade, cospirando, come spetta a noi selvaggi.”

Sullo striscione si legge :

IN GUERRA CONTRO IL SISTEMA DOMINANTE – TORTUGA TORNA NELLE STRADE!

Fonte / Qui aggiornamenti sul caso Tortuga