Il 24 Settembre 2012, la compagna Carla Verdugo è stata trasferita dalla sezione speciale di alta sicurezza del Centro Penitenziario Femminile (CPF) alla prigione di San Miguel.
Carla è in carcere, accusata di trasportare un ordigno esplosivo con Ivan Silva (rapito alla pigione Santiago Uno). Entrambi sono stati arrestati nelle prime ore del 16 Aprile 2012, da una pattuglia della polizia. Sono accusati di trasportare esplosivi con l’accusa di “attacco terroristico sventato” secondo la legge anti-terrorismo.
La motivazione della gendarmeria cilena (l’amministrazione penitenziaria) sembra essere una riorganizzazione delle donne detenute, con l’obiettivo di lasciare le imputate che attendono il processo nella prigione di San Miguel e le detenute condannate al CPF. Non sappiamo ancora le condizioni della salute di Carla e il suo morale, nel suo status carcerario attuale e la situazione particolare; speriamo di avere presto aggiornamenti (ogni informazione confermata in spagnolo può essere inviata al publicacionrefractario [at] gmail.com).
Ricordiamo che la prigione di San Miguel è stata principalmente un luogo di sottrazione utilizzato per gli uomini, ma dopo l’incendio e lo sterminio di 81 prigionieri da parte delle forze della gendarmeria l’8 Dicembre 2010, si è deciso di “riutilizzare” lo stesso edificio di cinque piani come una prigione femminile.
Si ricorda inoltre che nei primi anni ’90 il personale del carcere ha deciso di adattare una forma mista, nel carcere di San Miguel, al fine di limitare e separare le compagne detenute che appartenevano a diversi gruppi politico-militari.
Abbiamo dato fuoco alla nuova Volkswagen rossa di proprietà del 7° Distretto della squadra di investigazione criminale all’angolo di calle Irigoyen e calle Jujuy.
Sappiamo che attaccheremo voi e i vostri complici dello Stato e la compagnia ferroviaria TBA per quelli uccisi sulla linea di Sarmiento, sappiate che vi attaccheremo per l’aumento dei prezzi dei biglietti che costringe le persone ad essere aggiunte a un lista di controllo sociale attraverso la loro carta SUBE, sappiate che attaccheremo i vostri porci uomini d’affari che vendono cibo avvelenato di merda. E soprattutto, sappiate bene che voi porci poliziotti – che siete gli schiavi dei ricchi e non fate altro che uccidere, torturare e imprigionare – sarete i primi a cadere.
Forza e solidarietà a tutti i compagni prigionieri in Italia, Bolivia, Cile, Messico, Grecia, Svizzera, Indonesia, Germania, Russia.
GUERRA ALLA POLIZIA, SEMPRE!
NUCLEO DELLA COLLERA (FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE)
Slogan per l’immediata liberazione di Marco Camenisch e in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria sono stati scritti nella città di Zurigo.
Ad Atene ha avuto luogo un intervento davanti alla corte marciale del carcere femminile di Korydallos, dove si svolge il processo del caso della Lotta Rivoluzionaria. Nel mese di Settembre, i membri del Soccorso Rosso Internazionale dal Belgio, Italia e Svizzera hanno viaggiato ad Atene per assistere al processo in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso.
È passato parecchio tempo dall’ultima chiamata alla solidarietà con gli anarchici bielorussi. Oggi dobbiamo ammettere che c’è bisogno urgente di una nuova ondata di solidarietà per aiutarli a uscire dal carcere. Ecco perchè vi invitiamo a partecipare alle giornate di azione in solidarietà con i prigionieri politici bielorussi il 22 e 23 settembre (il giorno delle elezioni parlamentari è il 23).
Gli attivisti Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich, Jauhen Vas’kovich che sono in carcere dall’autunno del 2010 e l’inverno del 2011 e poi condannati a pene da 3 a 8 anni nel maggio 2011 per una serie di attacchi contro lo Stato ed i simboli del capitale, stanno terminando il loro secondo anno in carcere. Durante questo tempo i compagni e i loro parenti hanno fatto il loro meglio per farli stare bene e cercare di farli uscire.
Nell’ottobre 2011 sono stati riconosciuti come prigionieri politici da organizzazioni internazionali. Questo fatto gli dà maggiori possibilità di essere liberati il prima possibile, perchè al momento il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, sta subendo pressioni dall’Unione Europea per le richieste di liberare tutti i prigionieri politici e decriminalizzarli. Dall’Agosto del 2011 ne ha già graziati 30, ma a nessuno dei nostri compagni è stata assicurata la libertà. Lukashenko ha detto pubblicamente che grazierà solo quelli che firmeranno la richiesta di grazia, ammettendo quindi la loro colpa e chiedendogli personalmente clemenza. Tutti gli altri rimarranno in prigione, ha detto. Di fatto a tutti i prigionieri anarchici è stato chiesto più volte se volevano firmare questa richiesta. Cinque di loro hanno rifiutato di farlo. Artsiom Prakapenka ha firmato, sotto pressioni, ma si trova ancora in prigione.
Ora ci sono 15 prigionieri politici rimasti in Bielorussia, tra di loro 5 sono nostri compagni e 1, in più, è in carcere per azioni di solidarietà nei loro confronti. Tutti i prigionieri stanno subendo diversi tipi di pressione da parte dell’amministrazione delle carceri in cui sono detenuti, perchè Lukashenko vuole uscire vincitore da questa situazione, come se non fosse a causa dell’Unione Europea che si trova costretto a liberare i prigionieri politici, per paura di sanzioni politiche ed economiche, ma come se fosse a causa del suo buon cuore di graziarli, ma solo se loro lo richiedono.
Ci opponiamo fermamente al fatto che i nostri compagni siano scambiati in cambio di benefici dall’Unione Europea, e condanniamo le pressioni che stanno subendo. Facciamo appello a tutti per protestare contro queste torture e chiedere la liberazione immediata ai prigionieri politici bielorussi, tra cui gli anarchici.
Appoggiamo azioni di solidarietà di QUALUNQUE tipo da questo momento perchè raggiungano un numero considerevole nelle giornate di solidarietà, vi chiediamo di fare azioni di solidarietà almeno una volta al mese e se possibile anche dopo le giornate di solidarietà. In questa situazione abbiamo bisogno di pressione costante sul regime e sui politici dell’Unione Europea.
L’Internazionale delle Federazioni Anarchiche, Agosto 2012.
L’anarchica Kelly Rose Pflug-Back di Ontario è comparsa in tribunale il 19 luglio dove ha ricevuto una sentenza di 15 mesi (di cui quattro già scontati), dopo aver scelto un patteggiamento che rifiutava ogni collaborazione con le autorità. Le accuse per cui si è riconosciuta colpevole sono 6 accuse di danneggiamento e una di travisamento con intenzioni criminali. Dopo aver scontato la sentenza, sarà in regime di libertà vigilata per 3 anni. Da oltre un anno si trovava agli arresti domiciliari e sottoposta a varie misure restrittive in attesa della fine del processo.
Kelly è un’attivista da molto tempo, scrittrice, poeta, artista e musicista. Ha collaborato con varie pubblicazioni anarchiche tra cui The Fifth Estate e Iconoclast Magazine. Prima del suo coinvolgimento con il Toronto G20 Black Bloc, Kelly era coinvolta in gruppi come Food Not Bombs e Camas Books collective a Victoria, faceva lavoro di riduzione del danno con SOS in Ontario, ospitava workshop e portava avanti progetti di solidarietà con la gioventù queer, e progetti di solidarietà con le popolazioni Indigene. Kelly segue una dieta vegan che sarà molto difficile mantenere nel sistema carcerario canadese.
La maggior parte dei media mainstream hanno dipinto Kelly come una vandala violenta senza rimorsi per aver terrorizzato degli “innocenti compratori”, oltre alla codardia di aver indossato un passamontagna mentre affrontava la polizia antisommossa, quest’ultima completamente armata e attrezzata, nel contesto di una delle culture più sorvegliate del mondo. I media hanno anche solitamente parlato dei danneggiamenti alle vetrine da parte dei black bloc come azioni violente o addirittura terroristiche. Allo stesso tempo hanno evitato di parlare della violenza della polizia, anche se ci sono stati molti casi di minacce e tentativi di stupro nei confronti di persone di sesso femminile durante i circa 1300 arresti del G20. In un caso molto noto relativo a quegli arresti, la polizia ha strappato la protesi della gamba di un uomo disabile, così come un uomo sordo è stato violentemente atterrato e arrestato. Si tratta del più alto numero di arresti nella storia di questo paese.
I tribunali hanno detto chiaramente che la loro intenzione era di mandare un messaggio con questa sentenza. Dobbiamo rispondere incrementando la resistenza, supportando i nostri compagni in carcere così che ne escano con uno spirito combattivo rinforzato! Attualmente le prigioni di questo stato sono sovraffollate per il doppio della loro capacità, mentre il governo di Harper si sta impegnando a costruirne altre 10 e a passare nuove leggi che includono una carcerazione minima obbligatoria così come il taglio di programmi per i prigionieri. Mentre Kelly, Mandy e gli altri coinvolti nella resistenza al G20 e al capitalismo globale siedono in una cella di prigione, gli uomini responsabili per le politiche che uccidono milioni di persone per la povertà ogni anni vivono nel lusso e con ogni probabilità non vedranno mai da dentro una cella di prigione.
Scriviamo a Kelly, lei ama ricevere lettere e poesie. Scrivere ai prigionieri è un modo per assicurarsi che non saranno mai dimenticati.
Kelly Pflug-Back
Vanier Centre for Women
P.O.Box 1040
655 Martin Street
Milton, Ontario
L9T 5E6 Canada
Leggi il testo completo (in italiano e inglese) dell’appello per 10 giorni di mobilitazione e di solidarietà internazionale, dal 21 al 30 settembre, qui: 1, 2
Sul manifesto si legge:
CON TUTTA L’ENERGIA NECESSARIA! CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!
“Loro non risparmiano “forme o mezzi”. Perché noi dovremmo? La nostra morale non è la loro morale, la nostra violenza non è la loro violenza. Non abbiamo intenzione di violentare uomini/donne, né di uccidere bambini, persone o intere popolazioni. Noi non stiamo andando ad inquinare l’aria, il mare, né la madre terra…
La violenza? Terrorismo?
Sono gli Stati che veramente praticano il terrorismo (psicologico, fisico, morale, intellettuale) esercitano ed hanno il monopolio della violenza.
La nostra violenza è solo una risposta naturale alla loro violenza.”
-Gabriel Pombo Da Silva, prigioniero di guerra sociale nello Stato della Germania
“Armarsi e sia violento, splendidamente violento, fino a quando tutto esplode. Perché ricordi che qualsiasi azione violenta contro questi promotori della disuguaglianza è del tutto giustificata attraverso i secoli di violenza infinita che ci sono stati sottoposti da loro…”
-Mauricio Morales (Punky Mauri), anarchico caduto in azione il 22 Maggio 2009
Sul manifesto si legge:
Giorni di agitazione e di solidarietà per i prigionieri della guerra sociale: Settembre 21-30, 2012
Questo è un’appello ad esprimere con azioni multiformi e strumenti distinti che i nostri compagni imprigionati non sono dimenticati. Le nostre azioni di solidarietà eludono qualsiasi torre di sorveglianza e attraversano chilometri di oceani per abbracciare tutti gli uomini ostinati che si posizionano nella lotta dentro e fuori le carceri!
Discussione: Martedì, 25 Settembre, alle ore 19.00
La solidarietà e le conseguenze dei scioperi repressivi;
dal un punto di vista NON legalista
Centro Culturale Cueto 993, all’angolo delle vie Cueto & Ande,
nel centro di Santiago
Marzo: Giovedì 27 Settembre alle ore 19.00
Piazza Brasile, stazione della metropolitana Cumming, quartiere Yungay
FINO ALLA DISTRUZIONE DELL’ULTIMO BALUARDO DELLA SOCIETÀ PRIGIONE!
Il 20 Agosto, il prigioniero eco-anarchico, Marco Camenisch, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il nuovo montaggio della polizia nei suoi confronti (è accusato di istigazione per “azione terroristica” dalla sua cella a causa della redazione di testi di solidarietà e di lotta) e contro l’abuso di cui esso sia soggetto al carcere Lezburg, in Svizzera.
Il 29 Agosto, abbiamo dipinto sulla facciata della rappresentanza svizzera in prossimità dell’Unione europea (Piazza Luzemburgo 1, Bruxelles), un appello per la liberazione di Marco. Questa piccola iniziativa si unisce alle decine di tante altre in tutto il mondo in solidarietà con Marco.
Libertà per Marco! Libertà per tutti i prigionieri revoluzionari!
I nostri cuori battono per Amore e Ribellione. Battono quando ci si sente vivi, quando si fa prassi le nostre vite, quanto no si sta in attesa di non aspettarsi nulla. L’attesa è per i codardi. Il nostro desiderio di riprendere la nostra vita ci spinge ad agire.
Da Buenos Aires, nello Stato Argentino, ci uniamo alla chiamata per azioni di propaganda contro la repressione da Contra Info, sostenendo le seguenti azioni:
1 Agosto: Verso le 22.30 (UTC-3), un fumogeno è stato esploso a pochi metri dalla Questura di Pilar.
8 Agosto: Un manifesto è stato appeso intorno a un basso livello di incrocio con la scritta: “Finchè la miseria esiste, ci sarà la ribellione. Solo la lotta ci renderà liberi “.
9 Agosto: Un manifesto è stato appeso a pochi metri dalla Scuola Generale di Combattimento e di Supporto Lemos, situata nel disgustoso Campo de Mayo (una base militare). Si legge: “Contro la società della prigione. Libertà a tutti i prigionieri “. Andando via, abbiamo distribuito volantini. In tarda serata, abbiamo incollato adesivi ed abbiamo fatto dei graffiti in un quartiere borghese.
Abbiamo agito sotto gli occhi dei tiranni, quelli che non dormono, attaccati alle loro finestre, a guardare tutti i nostri movimenti “sospetti”, morendo da la voglia di segnalarci. A loro piace così tanto a giocare d’essere l’autorità! Gli piace! Essere dei buoni cittadini così come sono stati ordinati di essere la mattina, mentre guardano la TV, prima di andare a vedere come le loro vite vengono rubati nei loro luoghi di lavoro.
Abbiamo attaccato pensando ai nostri fratelli e sorelle. Coloro che sono dietro le sbarre, sotto l’occhio vigile del nemico, ma certamente non sconfitti. Coloro che si muovono sotteraneamente, scivolando oltre gli occhi dell’Autorità. Coloro che stanno cospirando, in questo momento, per effettuare il colpo successivo. I nostri saluti a tutti loro e un saluto molto speciale a tutti i prigionieri dalla Federazione Anarchica Informale ed il Fronte Rivoluzionario Internazionale.
Con Mauricio Morales e tutti i caduti in combattimento nella nostra mente.
Contro lo Stato ed i suoi difensori! Lunga vita all’Anarchia!
Il processo contro Sonja Souder e Cristian Gauger, imputati nel caso delle “Cellule Rivoluzionarie» (Revolutionäre Zellen, RZ), inizia il 21 Settembre a Francoforte.
EVENTO: INCONTRO
Con i difensori della 79enne Sonja (imprigionata) e del 70enne Christian (rilasciato su cauzione con obblighi restrittivi), ed ospiti internazionali e il 20 Settembre, ora locale 19.00 presso l’Exzess Café, Leipziger Strasse 91, Frankfurt am Main / Francoforte
RADUNO
durante il primo giorno del processo, il 21 Settembre, dalle ore 8 al tribunale del Francoforte: Landgericht, Seilerstraße / Konrad-Adenauer-Straße, Francoforte am Main
PROCESSO
dal 21 Settembre, tutti i Martedì e Venerdì dalle ore 9 alle 13:00 al tribunale di Francoforte: Aulla E (Gebäude E)
Il 7 Luglio 2012 a Francoforte è stato effettuato un raduno di solidarietà fuori dalle carceri di Proungkeschaim in cui Sonja è ancora detenuta. Lo striscione recita: “La resistenza rivoluzionaria non è negoziabile – Nessuna collaborazione con la giustizia e l’apparato statale.”
Di seguito sono riportati alcuni slogan e uno striscione che sono apparsi nella zona metropolitana di Barcellona nella notte del 10 Agosto, nel contesto della chiamata di Contra Info per azioni di propaganda contro la repressione.
Il 12 Settembre il processo contro i compagni conosciuti come “I 11 del terrazzo” si terrà a Saragozza. Queste 11 persone, il giorno dello sgombero del (Centro Sociale occupato) CSO Kike Mur, salirono sul tetto e lì sono resistiti fino all’arrivo della polizia che si avvicinò per portarli giù; mentre per le strade, la violenza della polizia è stata dilettata tormentando i vicini che chiedevano la permanenza dello spazio. Solo tre giorni dopo che lo sfratto abbia avuto luogo, il quartiere di Torrero ha dato una risposta comune ed impressionante, in cui tutti quanti scesero per le strade per mostrare il loro rifiuto allo sfratto dello spazio, che si trova nel vecchio edificio della prigione di Torrero, ed ha presso il nome dal famoso prigioniero che morì li. Dopo che la dimostrazione sia finita, i compagni, sentendosi forti, sono tornati indietro ed hanno rioccupato lo spazio (nonostante le lastre di metallo messe lì dal comune), e la polizia, sopraffatta dai supporto e dalla resistenza dei vicini, non ha avuto altra scelta da quella di lasciare il posto umiliata, mentre il CSO Kike Mur è stato riaperto per ulteriore attivismo politico (altre informazioni, in lingua spagnola, in vozcomoarma).
Ora, queste 11 persone arrestate sul tetto si trovano ad affrontare un processo con l’accusa di appropriazione indebita di proprietà corrispondente al carcere di Torrero, ma noi sosteniamo il contrario dicendo che il consiglio è stato corrotto per portarci in tribunale e adesso pretende a ciascuno di essi una multa di 20.000 dollari.
Nel quadro della campagna di solidarietà con queste 11 persone, ci sono le seguenti chiamate:
Sabato 8 Settembre:
Dimostrazione a sostegno dell’occupazione. Inizierà alle 19:00 (GMT +1) dalla Piazza di Sasera.
Mercoledì, 12 Settembre:
Giorno del processo. È stato chiamato un raduno di protesta, al di fuori del tribunali nella Piazza Pilar alle ore 09.30.
Per tutte le persone al di fuori di Saragozza che vorrebbero partecipare, il COS Kike Mur offre ospitalità. Tuttavia, lo spazio è limitato, quindi, nel caso in cui si desidera essere presente per sostenere, sarebbe meglio se si contattano i compagni in anticipo, al fine di confermare la data in cui si arriva e quante persone andranno con voi o se si sta andando da solo.
Il centro sociale occupato si trova in Piazza della Memoria, nella città di Saragozza.
Inoltre, se non potete partecipare, sarebbe bello se raduni o dimostrazioni si svolgano nelle vostre proprie città per dimostrare solidarietà, oltre a svolgere azioni di solidarietà individuali.
Nel tentativo di tenere il passo con le azioni di solidarietà richiamate da Contra Info, nuovi slogan sono apparsi nelle Isole Canarie. Inoltre, un piccolo striscione è stato trovato in uno degli accessi principali alla città in cui si legge: “Né Oro in Halkidiki o Olio a Lanzarote. Abbasso le Multinazionali”, in quanto entrambi gli Stati Spagnolo e Greco hanno recentemente dato carta bianca alle multinazionali in modo che esse possano sfruttare le risorse naturali di queste zone.
Inviamo la nostra solidarietà a CeCe MacDonald, prigioniera negli Stati Uniti a causa della difesa della propria vita in un attacco transofobico e razzista, agli studenti ribelli in Québec, che resistono alle ritorsioni dello Stato Canadese e sperando che la loro lotta si estenderà agli studenti dello Stato di Spagna, dove c’è stata un po di resistenza alla crescente privatizzazione dell’istruzione. E per i Pussy Riot nello stato di Russia, perseguite a causa di uno insulto all’istituzione più oppressiva degli ultimi due millenni, cioè la Chiesa.
Per coloro che lavorano pedissequamente per cancellare gli slogan da questi muri, come se così facessero la pulizia degli abusi di questa società sottomessa, desideriamo informarli che da ora dovrano lavorare con dei straordinari. E sia chiaro che nessuna quantità di vernice gialla potrà mai scoraggiarci, ma serve a infuriarci ancora di più e darci un’altro muro pulito su cui esprimere la nostra rabbia.
“Chi vuol capire capirà. Ora è il momento di rompere le cellule invisibili che incatenano ognuno alla sua patetica piccola vita. E questo non richiede esclusivamente o necessariamente a qualcuno d’attaccare stazioni di polizia e mettere in fiamme centri commerciali e banche. Il tempo che uno deserti suo divano e la contemplazione passiva della sua vita e scende in piazza a parlare e ad ascoltare, lasciando dietro di sé qualsiasi di privato, introducendosi nel campo delle relazioni sociali della forza destabilizzante di una bomba nucleare. ” Frammento del comunicato dell’occupata Università di Economica e Commercio di Atene . – Durante l’insurrezione del Dicembre 2008.
Rispondendo all’appello internazionale che Contra Info ha rilasciato contro la repressione e per la propaganda tramite azioni, alcuni slogan sono apparsi nella notte dell’8 Agosto, a Pontevedra, una città situata in Galizia, nella Spagna nordoccidentale. Alcune mura della città hanno cominciato a parlare con alcuni slogan come: “DIFFONDERE LA RIVOLTA! (A) “,”SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI ANARCHICI (A) “,” FORZA ALLA LOTTA DEI MAPUCHE “o” FUOCO ALLE BANCHE “(l’ultima è stata fatta sul muro d’una filiale della banca Caixanova situata nella via Paseo de Colón. Dal momento che i muri avevano cominciato a sanguinare verità, non potevano fermarsi. Le telecamere di sicurezza del palazzo designato per gli uffici del Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione non potevano farsi che il muro non fosse finito dipinto con i messaggi:.. “RAZZISMO ISTITUZIONALE” , “SOLIDARIETÀ CON I MIGRANTI IN GRECIA” e “GUERRA SOCIALE” oltre ai simboli anarchici, al fine di chiarire la diretta responsabilità politica di questa istituzione nell’oppressione dei popoli migranti.
Nel caso degli slogan contro il Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione, l’augurio è che funzionino non solo come risposta alla chiamata di Info Contra, ma anche come un gesto di solidarietà, piccolo ma accogliente con gli immigrati oppressi. E vale per tutte quelle persone che hanno sofferto il flagello repressivo in Inghilterra e Francia, prima delle Olimpiadi, in modo che le città potrebbero apparire “pulite ed ordinate” per corrisponde all’interesse borghese in questo evento sportivo, usato come una scusa per il razzismo, la gentrificazione e la brutalità della polizia. Mentre i loro giornali di merda parlano tanto per l’integrazione e la cooperazione internazionale i migranti vengono espulsi dalle loro case e torturati nelle strade e nei centri di detenzione per gli stranieri privi di documenti.
È un’azione anche dedicata alle 6400 vittime migranti del progrom razzista e fascista del governo ellenico. Dedicato ai manteros (uomini migranti che vendono prodotti per la strada) che hanno attaccato la polizia ad Alicante (Spagna) e ai 13 migranti innocenti che sono stati arrestati giorni dopo arbitrariamente, vendicativamente e abusivamente dai poliziotti dopo 2 incursioni in città. Questa è anche una rappresaglia per la morte di Nureddin Mohamed, profugo sudanese, che è morto nella città di frontiera di Calais, in Francia. La sua memoria è la memoria vivente e lo spurgo di tutte quelle persone innocenti che, giorno dopo giorno, muoiono mentre cercano di attraversare i confini della fortezza europea del Capitale. Riposa in pace [Que la tierra te sea leve], fratello
Dedicata anche a tutte quelle persone che si trovano nelle galere del cazzo o affrontano processi repressivi perché sono in lotta, ovunque in tutto questo mondo disgustoso. Non faremmo il nome di nessuno in modo da non dimenticare di menzionare qualcuno, ma la dedichiamo a tutti quei combattenti dietro le sbarre la cui consistenza e le parole ci riempiono di orgoglio e ci danno la forza di andare avanti.
Dedicato a tutti coloro che quotidianamente e costantemente, o di volta in volta, stano in piedi contro a quel fantasma terribile della repressione e sfidano le leggi del potere, nonostante le conseguenze derivanti. A tutti coloro che notano che stiano perdendo la paura ed approfittando di quella forza.
Infine, è anche dedicata a tutti coloro che partecipano alla rete di Contra Info, a causa del loro impegno nella traduzione e la divulgazione dell’informazioni antagoniste e il loro lavoro per rafforzare le strutture informative dissidenti. Saluti, compagni!
Dai paesi di Spagna in Italia, Francia, Regno Unito, Grecia, Svizzera, Svezia, Polonia, Ucraina, Russia, Cile, Messico, Argentina, Indonesia, Siria, Egitto o Stati Uniti, al di là degli oceani, distanze, confini ed origini, la solidarietà fra gli anarchici è più di una semplice parola scritta. Cerchiamo di non fermare questi slogan qui, cerchiamo di non lasciare sola questa azione. Uccidiamo la paura e facciamo insieme un bellissimo atto incontrollabile di reciprocità e d’aiuto reciproco tra i compagni che s’incontrano nei principi e le lotte comuni.
NEMMENO 1 MILLIMETRO INDIETRO; 9MMs MIRANO LE TESTE DEI SBIRRI MORTE AGLI INFAMI MORTE AI GIORNALISTI BUGIARDI MORTE ALLO STATO MORTE AL CAPITALE CONTRO A TUTTE LE AUTORITÀ LASCIAMO LA NOSTRA COSPIRAZIONE SI DIFONDA PER L’INTERNAZIONALISMO RIVOLUZIONARIO PER L’ANARCHIA!
Montevideo, territorio occupato dallo Stato Omicida dell’Uruguay.
Nel contesto della chiamata internazionale contro la repressione attuata dai compagni di Info Contra, nella notte dell’8 Agosto, alcuni individui hanno appeso uno striscione sul ponte di Sarmiento in solidarietà con i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste e Freddy Fuentevilla, Questi compagni sono tenuti prigionieri da parte dello Stato Omicida $ileno, e in questi giorni stanno iniziando a preparare la loro difesa nel quadro dell’inizio del processo contro di loro.
Finchè la miseria esiste, ci sarà rivolta! Nessun prigioniero è solo
Qui segue un breve aggiornamento (in inglese) sulla situazione degli attivisti imprigionati Ihar Alinevich, Mikalai Dziadok, Artsiom Prakapenka, Pavel Syramolatau, Aliaksandr Frantskievich e Jauhen Vas’kovich in Bielorussia, il cui comprende anche delle informazioni sulle terribili condizioni nelle carceri bielorusse.
Inoltre, nel mese d’Agosto 2012, l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche (IAF-IFA) ha rinnovato l’invito alla solidarietà internazionale di Croce Nera Anarchica di Bielorussia. Essi ora chiedono alle persone di partecipare alle giornate di mobilitazione in solidarietà con i prigionieri politici bielorussi il 22- 23 Settembre (il giorno delle elezioni parlamentari è il 23).
Potete scaricare il Bollettino del ABC della Bielorussia per la Primavera-Estate 2012 (in inglese) qui (+ copertina).
Dopo il trasferimento di circa 400 immigrati in un campo militare di Corinto (circa 80 chilometri a sud ovest di Atene) letteralmente nel mezzo della notte, cittadini antirazzisti/antifascisti hanno rilasciato la seguente chiamata di protesta e resistenza immediata:
“L’Iniziativa Antirazzista di Corinto denuncia la conversione del campo militare del Corinto, letteralmente durante la notte, in un campo di concentramento d’ispirazione nazista dove già 400 migranti sono stati imprigionati.
Denunciamo il pogrom razzista sotto il nome di “Xenios Zeus” che oggi è stato avviato anche nella nostra città. Nel processo di questa operazione di polizia, dei nostri concittadini sono detenuti e trasferiti ad Atene, con il colore della loro pelle come l’unico criterio per questa detenzione di massa- più di 100 persone sono già state arrestate.
La nostra risposta è chiara: nessun campo di concentramento mai e da nessuna parte. Ci rifiutiamo di rivivere l’orrore del fascismo. Le autorità vogliono che noi iniziamo a mangiarci ed accusarsi a vicenda. Noi diciamo no al cannibalismo sociale. Dobbiamo combattere l’impoverimento, non il povero!
Tutti alla manifestazione di protesta contro i pogrom ed i campi di concentramento fascisti, oggi: Giovedi, 23/8, da 18.30 alla Piazza Perivolakia a Corinto
Niente di tutto questo a Corinto, né da nessuna parte – Stop ai campi di concentramento ed i pogrom razzisti ”
Si deve sottolineare che nel primo mattino (secondo un video dai mainstream media) fascisti, membri ufficiali di Chrissi Avgi / Alba Dorata, fecero la loro comparsa al di fuori del campo militare ed hanno tentato di bloccare l’ingresso dei veicoli di “Xenios Zeus”, presumibilmente “protestavano” perché una struttura militare è stata scelta dallo Stato come campo di concentramento per gli immigrati… È molto probabile che la tensione aumenterà nella città di Corinto nelle prossime ore
Il 15 Agosto, amici e sostenitori di Marco Camenisch hanno annunciato che il compagno imprigionato condurrà uno sciopero della fame limitato dal 20/8 al 2/9 (aggiornamento: 10/9), nel contesto della più recente repressione anti-anarchica in Italia (l’audace operazione ardire ), ma anche a causa di una serie di vessazioni umilianti quotidiane nel carcere di Lenzburg.
Contatto via email col gruppo di solidarietà : knast-soli (at) Riseup (dot) net
Indirizzo in prigione: Marco Camenisch, PF 45, Justizvollzugsanstalt Lenzburg, Ziegeleiweg 13, CH-5600 Lenzburg District, Schweiz / Svizzera
Da Santiago, con un sacco di amore, inviamo queste immagini di propaganda che sono stati fatte in diversi luoghi a Santiago questo mese (6-10 Agosto).
“Nessuno potrà mai essere dimenticato, dalle nostre città imprigionate noi, i compagni che siamo fuori dalle prigioni della tortura e dell’isolamento, saremmo ovunque, lottando, attaccando e distruggendo ogni simbolo del Capitale che vuole opprimerci. Le nostre armi, la solidarietà e la memoria sono già caricate ed è il momento per essere sparate”.
Ai nostri compagni rapiti in questa guerra nel territorio $ileno: Carla, Ivan, Freddy, Marcelo, Juan e Luciano, e al caduto, Mauricio Morales, compagno presente, e a tutti i compagni che lottano in questa guerra in tutto il mondo. Forza e resistenza solidale con il popolo Mapuche!
Compagni, non siete soli. Ci sono molti, per questo i nostri nemici ci chiamano ratti, ed è per questo ci siamo ovunque, nessuno potrà mai fermarci, dovranno morire prima, solo allora ci fermiamo.
Salute e lunga vita alla rivolta!
* Adrián Díaz Cayuqueo è un compagno arrestato a $ile il 28 Giugno dopo le rivolte studentesche del Marzo. Quel giorno, un camion della Gendarmeria ha attraversato la zona dei disordini e nella confusione si è schiantato contro un palo della luce. Alcuni manifestanti incappucciati hanno visto i carcerieri ed hanno attaccato coloro che hanno lasciato il camion, poi 2 molotov sono state lanciate contro il camion, senza fare grossi danni. Adrián è ora in detenzione preventiva (80 giorni fino al processo), dopo essere stato accusato di “possesso di dispositivo di carico incendiario” e “incendio doloso”, accusato di gettare le molotov che hanno toccato la ruota posteriore.
Rispondendo all’appello di Contra Info, abbiamo dipinto diversi slogan per la libertà e fatto un po di graffiti, al fine di evidenziare le nostre intenzioni e il nostro stato mentale. Le nostre azioni sono state effettuate in diversi luoghi situati in Halkidiki.
Finché esiste il denaro, ci sarà disuguaglianza.
Finché esiste lo Stato, ci sarà oppressione.
Solidarietà con i combattenti della libertà
e gli guerriglieri anarchici-libertari armati!
Come parte alla richiesta d’azioni di propaganda contro la repressione, abbiamo messo tre striscioni nel centro più ampio della città di Belgrado. Il giorno in qui abbiamo svolto un’azione (2012/08/08) c’era anche una partita di calcio, quindi la zona era affollata con squadre della polizia anti-sommossa, un fatto che ha dato un’ulteriore significato simbolico per la nostra azione. Inoltre, un gruppo di tifosi del FC Partizan hanno offerto il loro aiuto per il collocamento di uno striscione, e passanti – da quello che abbiamo potuto notare/sentire – erano sorpresi dalle scritte dei striscioni ed hanno avuto una reazione positiva. Striscioni sono stati fissati poche ore prima dell’evento sportivo ed erano al loro posto anche dopo che sia finito.
Martedì, 7 Agosto, abbiamo dipinto slogan e stencil come parte dei dieci giorni d’azioni contro la repressione. Abbiamo scelto di mettere in evidenza, per quanto possibile, due casi diversi e mostrare la nostra solidarietà con i mezzi a nostra disposizione.
Abbiamo fatto la prima serie di stencil e slogan in solidarietà con l’anarchico Marco Camenisch, che sta in carcere per 20 anni a causa delle sue azioni eco-anarchiche e posizioni sovversive. È ovvio che le autorità di perseguimento penale, in tutta Europa, considerano Marco Camenisch come una minaccia permanente per il sistema del dominio, in modo da cercare di tenerlo in prigione in qualsiasi modo, nonostante il fatto che egli abbia servito i 2/3 della sua pena detentiva e, pertanto, ha il diritto di essere rilasciato. Il coinvolgimento del suo nome nella repressiva “operazione ardire” che sia stata recentemente lanciata dagli Inquisitori italiani è l’ennesimo tentativo di tenerlo prigioniero per tutta la vita. Come Marco ha annunciato attraverso una recente lettera dalla prigione svizzera, ha programmato di iniziare uno sciopero della fame alla fine del Agosto, per denunciare il regime speciale nelle carceri e il fiasco delle ultime accuse informali contro di lui. Gli inviamo tutte le nostre forze e gridiamo LIBERTÀ PER MARCO CAMENISCH!
La seconda tematica riguarda il richiamo d’azioni di solidarietà con coloro che resistono alla causa del Grand Jury negli Stati Uniti. Il Grand Jury è un istituto del sistema giuridico federale degli Stati Uniti, che ha giurisdizione per accusare individui sospettati di coinvolgimento nella “criminalità organizzata”. In sostanza, si tratta di un corpo speciale inquisitorio di cittadini/giurati (che non sono nemmeno sottoposti al procedimento d’esclusione da parte degli avvocati) che esamina le attività degli avversari politici della democrazia degli Stati Uniti, lavorando in completa privacy/segretezza (obbedendo alla volontà del procuratore federale). In questo modo, il Grand Jury comprende, inoltre, un primo passo verso fa formazione d’accuse in concordanza con la legislazione antiterrorismo.
Dall’inizio del mese di Agosto, compagni anarchici e attivisti sono stati citati in giudizio per testimoniare davanti al Gran Jury in un’operazione repressiva contro gli spazi radicali nel nord-ovest del Pacifico. Coloro che si oppongono al Grand Jury, rifiutandosi di cooperare con le autorità e di fornire elementi di prova o testimonianza a questo corpo giuridico, sono minacciati di detenzione preventiva fino a 18 mesi o finche la Giuria decida se saranno processati o meno.
Azioni dirette di solidarietà con i resistenti al Grand Jury hanno già avuto luogo a St. Louis, Atlanta, New York, Oakland, San Francisco, Seattle e altrove, mentre eventi per gli aiuti finanziari sono in arrivo. Crediamo che il movimento anarchico internazionale abbia la responsabilità di sostenere i compagni che non collaborano con le autorità giudiziarie degli Stati Uniti, l’FBI e le congiunte task force anti-terrorismo, quindi abbiamo cercato di rendere il problema noto, anche qui, con questa piccola azione simbolica. Dal 24 al 30 Agosto, gruppi di solidarietà richiamano ad una settimana di azioni comuni in più posti possibili, dato che la prossima riunione della Giuria è prevista per il 30 Agosto a Seattle.
Impostare e mantenere le infrastrutture della controinformazione!
Abbattiamo i media del regime e la dominazione in tutto il mondo!
Cellula anarchica di propaganda per l’incendiaria solidarietà internazionale
Nella notte del 7 Agosto, abbiamo appeso uno striscione di solidarietà per il prigioniero impenitente red-skin/rash Thomas Meyer-Falk allo svincolo della via Iera Odos con il viale di Thivon ad Egaleo, dove c’è molto traffico. Sullo striscione si legge “Libertà per Thomas Meyer-Falk … e tutti i fuorilegge politici.” Purtroppo è rimasto appeso solo per 1 giorno e mezzo nel luogo, alcuni stronzi l’hanno tirato giù.
La nostra solidarietà non si fermerà fino a quando Thomas sarà finalmente uscito dalle galere della democrazia tedesca!
Potete scrivergli a questo indirizzo (per ora): Thomas Meyer-Falk
C/O JVA-Zelle 3113, Schonbornstrasse 32, D 76646 Bruchsal
Deutschland / Germania
Si può anche visitare due siti di solidarietà: i, ii
Nella città di Setúbal, terra combattiva che richiama le lotte dei lavoratori anarco-sindacalisti del primo Novecento, la vita e le battaglie dei pescatori, le lotte popolari contro il co-incenerimento e la distruzione della natura da parte dell’Industria di Materiali da Costruzione “Secil” (secondo produttore di cemento pesante in Portogallo) e più recentemente contro i villaggi turistici della località di Troia e del suo sviluppo, come treni ad alta velocità e cenrtificazione della città, alziamo bandiere nere di protesta e di conflitto, un grido di appello ad un singolo percorso di lotta: il percorso rivoluzionario. Perché non c’è niente di più naturale che essere contro il Capitale
Per una terra libera! Morte allo Stato ed il Capitale
Di seguito sono riportati alcuni slogan e uno striscione a Malta, a sostegno della settimana anti-repressiva. Abbiamo appeso uno striscione su uno dei ponti più centrali del paese. Sullo striscione si può leggere in lingua maltese “MEPA è Mafia – Popolo maltese, svegliati”, dove MEPA sta per l’Autorità per l’Organizzazione Ambientale di Malta (Malta Enviroment and Planning Authority), istituzione nazionale che “prende cura” dell’ecologia, dei terreni e del settore immobiliare.