Tag Archives: Atene

Aggiornamenti sull’ anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga

Circa 100 persone in solidarietà con l’anarchico arrestato durante il raid della polizia all’occupazione Skaramaga, si sono riunite oggi (30 luglio) presso il Palazzo di Giustizia in Evelpidon ad Atene. Il compagno, accusato di tre reati minori, è stato rilasciato e una nuova data del processo è stata fissata per il 10 agosto.

Un’incontro di contro-informazione, concernente l’incursione dei poliziotti all’occupazione Skaramaga, è stato fissato per Martedì, 2 agosto alle 19.00 a piazza Monastiraki.

Aggiornamenti sull’occupazione Skaramaga

15.30 GMT+2: I compagni hanno rioccupato l’edificio.Riferiscono di alcuni danni e oggetti mancanti. Un’assemblea aperta è stata indetta per questa sera alle ore 18.00 presso lo squat (Patission e via Skaramaga ).

15.00 circa GMT+2: Almeno quattro squadre della polizia anti-sommossa si muovono verso l’assembramento di gente  per liberare la strada. I manifestanti si ritirano nel cortile del Politecnico.

14.00 GMT+2 I poliziotti e l’Ufficiale Giudiziario stanno lasciando lo squat.La polizia ha sequestrato vari oggetti e il computer dell’occupazione.

13.00 circa GMT+2:  Circa 150 persone in solidarietà sono riuniti al Polytechnio [Politecnico di Atene] e hanno bloccato la via Pathission per un’ora srotolando uno striscione, scandendo slogan e scrivendo slogan contro questa operazione di polizia sui bus pubblici che passavano.

STATO E PADRONI ASCOLTATE BENE QUESTO

GIU’ LE VOSTRE ZAMPE DA SKARAMAGA !

Atene: sgomberato l’occupazione anarchica Skaramaga

Questa mattina (29 luglio) nella via Patission 61 l’occupazione Skaramaga ad Atene è stata sgomerata da ingenti forze di polizia, in seguito all’azione legale fatta dai proprietari dell’edificio. Una persona che è entrata nell’edificio per essere presente al procedimento di sfratto è stata arrestata. Un’altra settantina di persone che hanno cercato di avvicinarsi al palazzo è stata respinta dalle numerose forze di polizia.

nuovi aggiornamenti arriveranno

Petralona, Atene: Manifestazione in solidarietà con gli arrestati del 28-29 giugno

Martedì, 5 luglio, una manifestazione di più di 150 persone in solidarietà verso gli arrestati durante le manifestazioni dello sciopero generale del 28-29 giugno ha avuto luogo a Petralona, vicino al centro di Atene.

La manifestazione è stata indetta dall’Assemblea popolare dei quartieri Petralona-Koukaki-Thissio.

I residenti hanno marciato attraverso molte vie di Petralona Alta/Petralona Bassa (il quartiere è diviso in due parti dalla linea della metropolitana).

Slogan militanti sono stati cantati, come ad esempio:

– “Tutti per le strade e nelle piazze – Assemblee popolari in ogni quartiere”

– “Se non resistiamo in tutti i quartieri, le città in cui viviamo diventeranno prigioni moderne”

– “Calci e pugni ad ogni giudice – La giustizia è una questione di classe”

– “La solidarietà è l’arma della gente – La guerra contro la guerra dei padroni”

– “Né in Petralona né ovunque – Colpisci i fascisti in ogni quartiere”

– “Armatevi gente – Ora o mai più”.

Quando la dimostrazione ha raggiunto gli uffici locali del partito di governo, il PASOK, in Via pagherò,i manifestanti hanno scritto slogan sulla facciata e deturpato i simboli con dei graffiti. Un gruppo multirazziale di ragazzi con bici e skateboard ha dato il via all’azione.

Una nuova assemblea popolare si è tenuta la sera di Giovedi, 7 luglio, all’esterno della stazione della metropolitana di Petralona (dal lato della strada pedonale di Petralona Bassa).

Fonte: sinoikiesfilopappou, athens.indymedia

Atene: Concerto autorganizzato dalla radio libera FM 98, presso il Politecnico

Atene la stazione radio libera 98 FM organizza un concerto Venerdì 8 luglio, alle 22.00 (GMT+2), nel cortile del Politecnico (Polytechnio, via Patission – ingresso da via Stournari). I gruppi ACHAIREFTOI, METHISMENA XOTIKA, INDICO, WAXING GIBBOUS suoneranno dal vivo.
I ricavi saranno anche raccolti per finanziare l’equipaggiamento della stazione per potenziare il suo segnale radio.

www.radio98fm.org

Manifestazioni-dibattiti nelle piazze e nei quartieri: tra barbarie e autonomia

Le piazze e i quartieri sono ancora una volta in primo piano.

Mentre alcuni cadono sempre di più nella palude della criminalità antisociale derivante dalla crescente povertà, dal razzismo e da una generalizzata situazione di cannibalismo,altri costituiscono luoghi dove le persone si incontrano e partecipano ad assemblee aperte cercando di resistere all’assalto portato dallo  Stato e dal Capitale.

Oggi, gli spazi pubblici possono costituire luoghi in cui migliaia di proposte diverse possono emergere: dalla più promettente alla più sudicia.

Le piazze e i quartieri sono potenziali campi di battaglia in una società che è chiamata imperativamente a prendere una posizione: o in favore del cambiamento rivoluzionario e  all’autodeterminazione, o in favore del nuovo totalitarismo.

Il modo in cui ci organizziamo,  interveniamo e ci confrontiamo con le forze che soccorrono questo sistema e il suo sistema elettorale; il modo in cui ci scontriamo con i nemici della libertà,come ci rapportiamo con i campi di lavoro e il quartiere, sono questioni di esplorazione diretta e, soprattutto, di azione diretta.

Venerdì 8 Luglio, 19.30, Teatro Piccolo di Lofos Strefi (Exarchia, Atene)

Gruppo Comunisti Libertari

Fonte

Festa per un’aiuto economico per gli arrestati del 28 e 29 Giugno al fine di coprire le spese legali e le cauzioni

Comunicato dell’iniziativa di solidarietà di supporto economico agli arrestati durante lo sciopero generale del 28 e 29 Giugno :

Questa iniziativa è stata creata Venerdi 1 Luglio come solidarietà verso le persone arrestate. Il proposito della nostra iniziativa è quello di raccogliere  le alte spese delle cauzioni e delle spese legali imposte con tempi ricattatori in una settimana.

Agiamo in via indipendente e non siamo associati con l’assemblea popolare di Piazza Syntagma anche se non agiamo altresi in’contrapposizione con i loro sforzi di raccogliere fondi per aiutare gli arrestati .

Dovremmo ricordare che abbiamo partecipato all’assemblea popolare di piazza Syntagma, abbiamo letto il testo originale della nostra iniziativa e abbiamo girato sul posto con una scatola per raccogliere fondi.

Tuttavia, per ragioni ideologiche, abbiamo rifiutato di sottoporre il testo con una delibera in modo da essere ‘legittimato’ dall’assemblea della piazza e, infine essere inserito come loro procedura.

Un importo di 2.700 euro è stato raccolto finora dalle scatole che abbiamo fatto girare in vari eventi socio-politici, ma anche dai contributi spontanei.

Lo sforzo per gli aiuti finanziari continuerà con una festa Giovedi, 7 Luglio sulla collina di Strefi (Exarchia, Atene).

Cerchiamo di essere tutti lì!

NESSUN COMBATTENTE NELLE MANI DELLO STATO

Iniziativa di aiuto economico per gli arrestati del 28 e 29 Giugno

solidaridad2829@yahoo.gr

Le ultime ore di Pompei (pensieri da Syntagma)

Syntagma, Atene, 15 Giugno 2011. Come trascrivere in parole quello che abbiamo vissuto in questa piazza nell’arco di un solo giorno?

Una società in uno spettacolare fermeto; le persone più impensabili sono state portate nelle strade. L’assemblea popolare della piazza aveva individuato Syntagma  per essere l’epicentro del tetativo di oggi di barricare il parlamento. E’ stata anche il punto focale dello sciopero generale. Attualmente sembra lo scenario di mondi in combutta: l’ingenuità del pacifismo, la smania della violenza contro la polizia. E intorno a queste collusioni, una miriade di altre…

Oggi a Syntagma abbiamo cacciato i Neonazisti del “Golden Dawn” (Chrisi augi) che avevano avuto la faccia tosta di presentarsi allo sciopero generale. Abbiamo visto gli scontri dei manifestanti con la polizia nell’angolo a sud-est della piazza (per un tempo incredibilmente lungo) seguito da un incredibile, ma solo momentaneo, sgombero delle migliaia di persone dalla loro piazza. Le persone sono state calpestate sopra le tende, asfissiate da lacrimogeni come formiche, svenimenti ovunque.

Dalla volta che la polizia in motocicletta della squadra Delta provò ad entrare nel gioco, le persone impararno le regole di questo gioco e li hanno cacciati fuori. Dodici ore di botte quasi ininterrotte, lanci di lacrimogeni, corse, scontri. In queste dodici ore Syntagma ha compresso e messo a nudo gli schemi senza logica nei quali le azioni delle persone sono state messe spalle al muro da questo ordine sociale. Un ordine sociale che sta vacillando, un’autorità in perdita, non più capace di gestire il suo popolo. Un regime che è crollato qualche tempo fa, poggiandosi solo sulla falsa credenza di una qualche unità nazionale immaginaria, che prova un cambiamento tecnico per allungare i suoi giorni.

Come possiamo credere questo? Le centinaia di migliaia di persone che si trovavano in Atene oggi, già sappiamo: Syntagma era una tempesta, siamo in attesa del tuono.

IMC Napoli / Fonte: occupiedlondon

Contro la paura, il terrorismo di stato, l’impoverimento e il cannibalismo sociale

Lotte comuni di cittadini locali ed immigrati per la vita, l’uguaglianza e la liberta’

Poverta’, depauperazione, oppressione, sfruttamento: queste quattro parole Caratterizzano il presente e il futuro che la classe dirigente promette e impone con qualsiasi mezzo alla societa’. Siccome la sopravvivenza diventa sempre piu’ difficile, coloro che dall’alto dominano, spingono la gente, come unica soluzione, a combattere l’uno contro l’altro, a rivoltarsi contro chiunque sia considerato un avversario debole, vivere nella paura, ad accettare l’ordine economico e politico “per il bene del paese,” piuttosto che guardare la realtà negli occhi.

Per realizzare i suoi piani, l’elite economica, politica e religiosa e’ collusa con altri che condividono interessi diversi come fascisti, mass media, poliziotti, residenti e negozianti razzisti delle zone povere.

Tutte queste persone sentono l’odore della paura e del sangue umano, escono dalle loro tane come un branco e individuano come nemico il prossimo, i più indigenti, gli immigrati, i senzatetto, i più deboli.

Questo è accaduto dopo l’ atroce omicidio del quarantaquattrenne Manolis Kantaris accoltellato a morte per una videocamera. Nei giorni successivi, nella zona attorno al punto del delitto fino a piazza Omonia, una caccia selvaggia ha inizio: gruppi di estremisti di destra con coltelli, caschi e manganelli pugnalano e picchiano indiscriminatamente gli immigrati, sfasciando anche diversi negozi e abitazioni. I poliziotti erano presenti in tutti gli attacchi per dare il loro contributo, mentre i patrioti e i razzisti,attraverso la televisione o la loro presenza presso i punti in cui i pogrom hanno avuto luogo, ha applaudito gli attacchi in ogni modo, presentando gli immigrati come nemici della “patria,” dell’ economia e della cultura, appoggiando quindi la politica sull’ immigrazione dello Stato. Continue reading Contro la paura, il terrorismo di stato, l’impoverimento e il cannibalismo sociale

Richiesta di informazioni per il ferito Yannis Kafkas da parte della sua famiglia

Dopo l’attacco che ha subito Yannis Kafkas l’11 Maggio 2011 durante la manifestazione nel centro d’Atene, abbiamo bisogno di materiale fotografico, video e qualunque informazione riguardi questo fatto.

Vi preghiamo di mandare QUALSIASI materiale che sia stato ripreso durante il corteo da Piazza Syntagma verso i Propilei lungo la Via Panepistimiou.

Si richiede che questo materiale NON sia pubblicato.

Numero di telefono:         (0030)    6984276857
E-mail: kafkasphotos@gmail.com

Grazie tanto,
La sua famiglia

[fonte]

E’ FINITO IN VITTORIA LO SCIOPERO DELLA FAME DEI “300”

Lo sciopero della fame dei “300” è finito.
La battaglia per un mondo di uguaglianza, solidarietà e libertà continua…

http://www.youtube.com/watch?v=FDLzpVMA3Rw&feature=player_detailpage
Il 25 Gennaio 2011 trecento immigrati ad Atene e Salonicco cominciarono un feroce sciopero della fame, rivendicando qualcosa di basilare e fondamentale: uguali diritti con i lavoratori licali e la legalizzazione di tutti gli immigrati che vivono, lavorano e si muovono nel paese.

44 giorni più tardi e dopo che più di 100 degli scioperanti sono stati ricoverati in ospedale con seri problemi di salute, lo stato è stato costretto a lasciar cadere l’ intransigenza mostrata fino all’ultimo, con minacce di deportazione degli immigrati, e a negoziare ufficialmente con loro, andando incontro ad una parte significativa delle loro richieste:

  • diminuzione del tempo richiesto di presenza nel paese da parte dell’immigrato per permettergli di fare richiesta di residenza permanente nel paese stesso;
  • diminuzione dei crediti lavorativi da 200 a 120 (ovvero una diminuzione del 40%) per poter far domanda di residenza permanente nel paese;
  • diminuzione dei crediti lavorativi da 80 a 50 per poter ottenere la copertura assicurativa sanitaria.

Queste condizioni sono state ottenute e valgono per TUTTI GLI IMMIGRATI presenti in territorio greco, ed il terzo punto è stato ottenuto anche a voce dei lavoratori locali. Continue reading E’ FINITO IN VITTORIA LO SCIOPERO DELLA FAME DEI “300”

[10 marzo] “Non visitare la Grecia!”

10 marzo: Giornata internazionale di azioni di solidarietà in tutto il mondo per i 300 lavoratori-immigrati in sciopero della fame in Grecia

Si prega di pubblicare, stampare e diffondere il seguente

Ultimi consigli di viaggio per la Grecia:

Potreste aver sentito che la Grecia è un bel posto da visitare, con cibo delizioso e la gente molto cordiale. Attenzione: Questa non è tutta la verità. La realtà per centinaia di migliaia di visitatori è completamente differente. Vi è una minaccia diffusa di violazioni dei diritti umani. Espatriati e visitatori che attraversano la frontiera greca, possono essere trasportati in centri di detenzione per 2-4 mesi o più. Se e quando vengono rilasciati i visitatori sono costretti a lavorare in posti di lavoro nel settore agricolo locale, criminalità organizzata, o come venditori di strada, senza documenti o qualsiasi tipo di diritti civili. I visitatori sono avvertiti che in Grecia c’è sfruttamento, tolleranza zero, odio, calunnia e violenza indiscriminata da parte dello Stato greco …

La Grecia sfruta circa 500.000 immigrati clandestini e rifugiati, al fine di ristabilire la sua economia miserabile. L’anno scorso, quasi 140.000 immigrati hanno attraversato il confine greco con la speranza di una vita migliore. La maggior parte di loro rimarrà illegale per anni e sarano trattati come schiavi moderni. Continue reading [10 marzo] “Non visitare la Grecia!”

27 GENNAIO: Il governo greco vuole sbarazzarsi degli immigrati in sciopero delle fame

La notte del 26 Gennaio, il Rettore dell’Università con 4 ONG (organizzazioni non governative) hanno tenuto una riunione per l’espulsione degli immigrati in sciopero della fame dalla Facoltà di Giurisprudenza di Atene, dove si trovano protetti dal diritto di “Asilo Accademico”, secondo il quale nessuna forza dell’ordine può entrare liberamente all’interno delle Università Greche.

Infatti, per violare l’ asilo accademico, deve essere emanata una decisione ufficiale da parte del Rettore dell’Università, e questo può avvenire in caso vi sia qualcuno in pericolo di vita. Naturalmente, nulla di simile è successo e nessuna funzione dell’università è stata impedita, dato che l’edificio non era sotto occupazione, ma vi si faceva soltanto uso di una costruzione vuota. Continue reading 27 GENNAIO: Il governo greco vuole sbarazzarsi degli immigrati in sciopero delle fame

Menidi, Atene: Poliziotto della squadra motorizzata DIAS uccide bimba zingara di 6 anni

Il 5 di gennaio, un poliziotto della squadra motorizzata DIAS, ha trascinato e ucciso una bimba zingara di 6 anni nella zona di Menidi ad Atene (nel nordest di Atene, dove ci sono gli accampamenti zingari). Secondo i testimoni oculari, la bambina è stata trascinata mentre era per le strade, cantando i canti tradizionali natalizi di porta in porta con altri bambini (in Grecia, I bambini usano andare per le strade e le case a cantare canti tradizionali la vigilia del giorno dell’ epifania). I testimoni oculari inoltre affermano che Il poliziotto ha trascinato la ragazza avanti per 150 metro e non hanno smesso di offrire qualsiasi aiuto. Circa 100 persone si sono riunite sul luogo dell’ uccisione ed hanno attaccato le squadre antisommossa dopo che le notizie della morte della ragazza sono state sparse (foto qui). La stessa sera, l’ assassino della squadra motorizzata DIAS, è presentato davanti al procuratore generale ed è stato rilasciato su cauzione, malgrado le testimonianze dei locali che ha abbandonato la sua vittima. Continue reading Menidi, Atene: Poliziotto della squadra motorizzata DIAS uccide bimba zingara di 6 anni

Mai lavoro la Domenica, parte II

Alcuni giorni fa, con il pretesto della crisi e di questi giorni festivi, il governatore della regione dell’Attica (Atene), Sgouros, noto scagnozzo del partito di governo PASOK e il presidente di E.S.A (Associasione Commerciale di Atene), hanno deciso illegalmente di tenere i negozi aperti le domeniche 12 e 19 dicembre (che significa lavorare altre due domeniche di dicembre, oltre all’ultima domenica, quando i negozi già saranno aperti). Decisione questa, che rientra in un piano più generale, di abolire i giorni liberi ed i diritti lavorativi, che i padroni -locali ed europei- cercano di imporre sistematicamente.

La reazione dei lavoratori è stata diretta. Continue reading Mai lavoro la Domenica, parte II

11 Dicembre, Atene: Manifestazione anarchica in risposta alla “crisi”

"Lotta sociale e di classe. Per l'uguaglianza, la solidarietà e la libertà"

Sabato, 11 dicembre, si sono verificati un concentramento ed una manifestazione, in vie centrali di Atene, organizzati dall’ ”Assemblea degli Anarchici”, in risposta alla crisi ed ai suoi effetti sulla società.

Circa 1000 manifestanti hanno marciato per le strade congelate di Atene, gridando slogan contro lo stato, i sindacati corrotti, i banchieri e la repressione dello stato. Inoltre, degli slogan sono stati scritti sui muri e sui bus, molti volantini sono stati gettati e centinaia di testi sono stati distribuiti ai passeggeri locali e immigrati, mentre molti di loro hanno applaudito ai manifestanti.

Le squadre antisommossa, presenti come di consueto, seguivano confusi, perché non sapevano l’esatto percorso della manif, ma nessun conflitto si è verificato. Quella era la prima manifestazione anarchica chiaramente sulla crisi e sulla precarietà sociale che il potere crea. La manifestazione successiva si svolgerà Mercoledì 15 dicembre, che un sciopero generale è stato annunciato.

Mai lavoro la Domenica

"Mai lavoro la Domenica"

Dopo l’imposizione dell’orario flessibile, applicato con un ricatto di licenziamento alternativo,lo stato sta imponendo la schiavitù da lavoro anche la domenica e i festivi, con il pretesto della crisi. In primo luogo quasi tutte le regioni del territorio greco sono state nominate “zone turistiche”. A seguire, è stata concessa ai governatori delle regioni la facoltà di aprire le attività commerciali delle suddette “zone turistiche” anche la domenica. E ora il governatore della regione Attica (Atene), noto scagnozzo del partito al governo, PASOK, per un’altra volta ha la pretesa di aprire i negozi le Domeniche 12 e 19 Dicembre. Il suo obiettivo è l’eliminazione dei giorni festivi, l’estensione della schiavitù lavorativa a tutti i giorni e le ore e l’abolizione dei diritti sindacali.

Se non resistiamo, ci aspetta il peggio: passare il giorno intero nella giungla della schiavitù salariata, avendo come unica valvola di scarico il consumo dell’”immondizia”, materiale o meno, sottomessi agli appetiti degli impresari e integrati nei ripugnanti piani del Potere per il completamento della società del terrore. Per questo chiamiamo a sabotare in modo organizzato l’apertura dei negozi le Domeniche 12 e 19 Dicembre e tutte le Domeniche e i festivi in generale. Il diritto alla vita non è negoziabile. Lo sfruttamento e la schiavitù salariata esistono solo perchè lo permettono coloro che vi sono sottomessi, mentre si abbassano davanti al Potere, si comportano come vogliono i governanti: come consumatori. Continue reading Mai lavoro la Domenica

Lotta per la libertà contro lo stato di terrore

Rapporto nationale sulla dimostrazione del 6 Dicembre e sull’aggressione senza precedenti da parte della polizia

Atene

Manifestazione mattutina: In vari quartieri di Atene si sono verificati raduni spontanei e cortei, con lo scopo di andare verso il centro e prendere parte alla manifestazione principale.

Raduni e cortei si sono visti a Peristeri, Filadelfia, Egaleo, Koridallos, Psichico ed Exarchia. Gli studenti hanno bloccato le strade centrali di queste aree e hanno marciato aggressivamente cerso le stazioni di polizia dove si sono scontrati con le forze di polizia. Gli sbirri hanno tentato di arrestare diversi studenti, ma ci sono riusciti solo nel quartiere di Koridallos, che è anche quello in cui si trova la più grande carcere di Atene. Subito dopo l’arresto dei 3 ragazzi, una protesta di solidarietà si è svolta sempre a Koridallos, richiedone il rilascio immediato. Nello stesso momento studenti provenienti dai quartieri a nord del centro di Atene hanno marciato verso il centro, bloccando le principali strade della città. Queste tante e piccole demo che sono nate spontaneamente sono anche risposta alla decisione del governo di chiudere tutto il centro della città al traffico –anche dei mezzi pubblici-, sperando in questo modo di scoraggiare o impedire di venire a diverse persone per le quali sarebbe stato difficile dirigersi in centro in assenza di mezzi pubblici.

La dimostrazione principale è inizata con la presenza di circa 5.000 studenti, mentre molte altre persone continuavano ad affluire nella massa itinerante. La manifestazione è stata aggressiva sin dal principio, con attacchi contro banche, camere di sorveglianza e negozi di lusso. In Via Stadiou le prime cariche della polizia hanno avuto come risultato una temporanea interruzione della demo con studenti che correvano in tutti i vicoli per sfuggire alle violenze in atto da parte degli sbirri. In diverse situazioni tuttavia, studenti con attacchi ben organizzati sono riusciti a rispondere e a respingere le forze dell’antisommossa. Gli scontri hanno visto un’escalation fino a quando la testa del corteo ha raggiunto la piazza del parlamento, Syntagma, e ha attaccato ancora una volta le forze dell’antisommossa. Gli sbirri di tutta risposta hanno iniziato da subito a far un larghissimo uso di gas lacrimogeni e granate disperdi-folla. La manifestazione si è conclusa presso i Propilei della vecchia università, dove la maggior parte delle persone si è fermata per partecipare poi alla manifestazione chiamata per il pomeriggio. E’ importante sottolineare che gli studenti, anche se minorenni, non si sono affato fatti spaventare né dai metodi terroristici degli sbirri, né dai mezzi di comunicazione, che da giorni ben svolgono il loro roulo di servi del sistema, fornendo continuamente notizie parziali e monopolizzanti.

Manifestazione pomeridiana: Il raduno pomeridiano ad Atene era stato programmato per le 16.00. L’intero centro della città è stato bloccato per ragioni di “sicurezza”. [link] Continue reading Lotta per la libertà contro lo stato di terrore

Siamo in guerra. Arresti politici e terrorismo statale.

Siamo davvero incazzati!

Un giorno prima dell’anniversario dell’ omicidio di Alexandros Grigoropoulos il 6 dicembre 2008, la dittatura democratica greca ha deciso di attivare i meccanismi di repressione in un senso tragicomico per impedire una sommossa sociale imminente.Tutti i servi del sistema si sono attivati, cercando di manipolare l’opinione pubblica e di terrorizzare tutte quelle parti della società che resistono.

Ieri sera (4 dicembre) gli scagnozzi del dipartimento anti-terrorismo della polizia hanno fatto irruzione in diversi interni e spazi sociali di Atene, Pireo, Salonicco, Agrinio e Creta, sostenendo che vi siano stati scoperti armi e esplosivi. I burattini ben pagati dei mezzi di comunicazione hanno immediatamente iniziato a celebrare “il successo della polizia greca contro il terrorismo” , Continue reading Siamo in guerra. Arresti politici e terrorismo statale.

Atene, 25 Novembre: Manifestazione contro la repressione e il terrorismo di stato

Dopo una settimana dalla grande manifestazione in ricordo della strage del Politecnico, ad Atene sono state chiamate per lo stesso giorno, 25 Novembre, ben 4 diverse manifestazioni: una di studenti, una del sindacato stalinista PAME, una di tutti i maggiori sindacati uniti e per ultima (ma non di importanza) quella organizzata da anarchici, estrema sinistra (Trotzchisti dell’EEK) e dal collettivo autonomo “Azione per la Libertà”. Questa, svoltasi nel centro della città, ha visto la partecipazione di circa 3.000 persone.

La manifestazione, molto ben organizzata e con le file ai lati ben “equipaggiate” per la difesa, ha percorso il centro di Atene accompagnata da forti grida contro il terrorismo in atto da parte dello stato, contro la polizia e in solidarietà con tutti i prigionieri politici.

In piazza Syntagma, dove è situato il Parlamento Greco, decine di plotoni di agenti antisommossa erano distribuiti in doppia/tripla fila, in una chiara esibizione di arroganza e prepotenza, in perfetto stile “hollywoodiano”.

Anche tutto il corteo era “accompagnato”, sia a destra che a sinistra, Continue reading Atene, 25 Novembre: Manifestazione contro la repressione e il terrorismo di stato

‘Facciamo sciopero sotto l’Acropoli…’

La serata di Mercoledì 13 Settembre i precari decidono di impedire l’ingresso nell’ Acropoli, come ultima forma di protesta contro il mancato pagamento degli stipendi e la loro sorte riservata. I guardiani del sito archeologico di Acropoli di Atene sono dipendenti, sia fissi o precari, del ministero della Cultura e del Turismo. Oltre 400 precari lavorano senza essere pagati per almeno 22 mesi. Si tratta di dipendenti che hanno almeno 20 anni di servizio anteriore. Quindi, chiedono il pagamento di arretrati e la loro stabilizzazione. In compenso, il governo li condanna alla disoccupazione. La maggior parte dei precari saranno licenziati dopo tanti anni di lavoro flessibile e sottopagato. Continue reading ‘Facciamo sciopero sotto l’Acropoli…’