Più di 100 persone si sono radunate a piazza de la Comediè, la sera del 16 Febbraio, per dimostrare la loro solidarietà con le lotte sociali in Grecia. Dopo qualche ora, e mentre si cantavano slogan come “Ad Atene, come a Lione, la crisi è il capitale, solidarietà internazionale” (A Athènes comme à Lyon, la crise, c’est le capital, solidarité internationale), i manifestanti hanno iniziato a marciare per le strade di Lione. Durante la rumorosa dimostrazione, sono stati fatti graffiti di solidarietà e anti capitalisti in greco ed in francese, e sono anche state lanciate uova sulle facciate di varie banche.
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Nikaia, Pireo: Azione diretta contro le sedi dei partiti politici
Nella notte di Lunedi 13 Febbraio, abbiamo gettato bottiglie e uova piene d’inchiostro contro l’ufficio del deputato del PASOK e vice presidente del parlamento, Grigoris Niotis, come anche contro gli uffici locali del partito di Nea Dimokratia e del Laos, che si trovano nella piazza di Agios Nikolaos, nel quartiere Nikaia.
Quest’azione simbolica e’ stata un segno della nostra rabbia verso tutti coloro che hanno ipotecato la nostra vita e la vita di tutta la societa’, seguendo gli ordini degli interessi economici locali ed internazionali e dei meccanismi del potere.
La lotta continua. La rabbia sociale vi seppellira’.
Lisbona: Slogan di solidarietà alla lotta in Grecia
Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (9-11-12 Udienze)
Nona Udienza, 19/12/2011
All’inizio dell’udienza ci sono stati commenti sulla due giorni di testimonianze di Panathanasakis da parte della difesa di K. Katsenos. P. Roumeliotis ha riportato in dettaglio tutti gli incidenti testimoniati da Papathanasakis, dai quali non risultano neanche riferimenti a K. Katsenos. E come ha cercato Papathanasakis di coprire l’assenza della più piccola prova? Mentendo, sul fatto che Katsenos si sia rifiutato di dare le impronte. Quando, comunque, in seguito ha ammesso che Katsenos ha dato le impronte, ma c’era un problema su due delle sue dita, perciò non era responsabile. L’avvocato ha rivelato che il problema era un tipo di dermatite di cui soffre Katsenos, certificata dai documenti medici portati dalla madre. Papathanasakis, ha sottolineato l’avvocato, ha dichiarato ciò per giustificare le accuse a Katsenos. In alcuni regimi, ha continuato P. Roumeliotis, un’identità è abbastanza per renderti colpevole. Nella Germania nazista, se eri ebreo. Nel Sud Africa razzista, se eri nero. Nell’America di Mc Carthy, ma anche nella Grecia post guerra, se eri comunista. Non facciamo l’equazione tra l’identità di un antiautoritario e il riferimento alla partecipazione ad una organizzazione come Lotta Rivoluzionaria. Ha finito leggendo degli estratti di un articolo del giornale “Kathimerini” intitolato “Ribaltamento nel processo a Lotta Rivoluzionaria” e un articolo del giornale “Eleutherotypia”, che fa riferimento alla testimonianza di Papathanasakis.
Ch. Ladis ha ripreso da dove aveva finito il collega, commentando da un altro punto di vista la testimonianza di Papathanasakis. Dopo la testimonianza, ha detto, ero preoccupato che Katsenos ci dicesse di ritirare l’obiezione di escludere Papathanasakis, con la quale avevamo difeso il prestigio della giustizia e non l’interesse particolare del nostro cliente, per il quale Papathanasakis andava esonerato. Ha descritto Papathanasakis come una legale bomba ad orologeria, che scoppia nella corte e le cui schegge feriscono molto e molti.
Ha ammesso direttamente che era un impiegato nelle indagini e ciò danneggia il prestigio della corte. Per due giorni ha costantemente commesso il reato di spergiuro pur tollerato dalla corte. Ha inoltre svelato il suo servizio dicendo che non ha mai ricevuto alcun documento dai suoi predecessori su Lotta Rivoluzionaria. La testimonianza di Papathanasakis dovrebbe essere cestinata o lui andrebbe accusato di spergiuro, come è specificato per chiunque ovviamente rifiuta di testimoniare sui propri informatori. Mai, comunque, Papathanasakis è stato pressato a dire le ovvietà. Noi come difesa di Katsenos, ha concluso Ch. Ladis, siamo stati aiutati da Papathanasakis, perché ha prosciolto il nostro cliente, ma per ragioni di correttezza procedurale non si dovrebbe menzionare il nome di Papathanasakis. Lasciamo che venga considerato una macchia nell’intero processo.
F. Vergados ha commentato che la testimonianza di Papathanasakis non andrebbe presa in considerazione, perché ha dichiarato informazioni senza rivelare le fonti, mentre dall’altro lato abbiamo ascoltato cose incredibili come sue stime personali. Per esempio che gli accusati hanno osservato regole cospirative. E cosa erano? Che essi hanno agito naturalmente!!
Vaggelis Stathopoulos ha letto una sua valutazione, in forma di dichiarazione. Non è la prima volta che i combattenti vengono trascinati in aula. Ha detto. L’autorità ha sempre cercato lo sterminio dei suoi nemici politici. Durante la giunta, una bugia di un poliziotto era sufficiente per farti esiliare. In democrazia un “Non ricordo” è sufficiente per mandarti in galera. Papathanasakis, mi conosce bene da quando era a capo della stazione di polizia di Nikea, come conosce l’intera mia famiglia. Dopo la morte di un immigrato pakistano, io e un mio amico fummo minacciati di dover fermare la mobilitazione per il caso, perché lui ci avrebbe “stritolato in un pezzo di carta”. Cercò intenzionalmente di far passare casa mia come una casa strana, mentre essa era aperta a molta gente. Nello stesso modo la mia rubrica si trasformò in un biglietto ben nascosto e la mia auto andò in montagna, mentre ero detenuto. La mia persecuzione è strettamente politica, a causa della mia partecipazione nel movimento anarchico e nelle lotte sociali. Perché mi rifiuto di condannare ogni forma di lotta e perché ho amicizie che non denuncerò.
Pola Roupa ha fatto un commento, aprendo una questione più ampia. Non mi aspettavo nulla di diverso dalla testimonianza di Papathanasakis, ha detto. Non mi aspettavo che dicesse qualcosa di serio, ma si è dimostrato che il problema è più profondo. Mentre ha mentito molto consapevolmente, nulla è accaduto per i giudici. Lui ha detto che il suo reparto non segue gli anarchici, mentre c’è ufficialmente un dipartimento speciale per quel lavoro. Quando la gente sa di essere seguita, ha senso che prenda misure di protezione, e ciò è sospetto per Papathanasakis. Chiunque nel movimento anarchico-antiautoritario è sospetto per lui. Dalle impronte trovate nella casa del nostro compagno Lambros Foundas è iniziata una serie di indagini, interrogatori, convocazioni. Perché non hanno nulla sull’organizzazione, (se non avessimo rivendicato la responsabilità politica non avrebbero assolutamente nulla), hanno aperto una serie di indagini, convocazioni di almeno 50 compagni del movimento anarchico-antiautoritario, ma di nuovo senza trovare nulla. Hanno cercato l’isolamento politico di noi tre, hanno cercato di colpire il desiderio di solidarietà. Continue reading Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (9-11-12 Udienze)
Berlino: Evento benefit per la Grecia, tra cui varie proiezioni, allo squat Rigaer94
Vi invitiamo a una proiezione cinematografica sugli ultimi avvenimenti in Grecia. Verranno proiettati diversi scioperi generali e manifestazioni avvenuti in Grecia, dall’Ottobre 2011, il 17 Novembre e il 6 Dicembre fino agli eventi del 12 Febbraio 2012. Ci sarà musica anarco hip-hop. Inoltre, sarà offerto il cibo favorito dai Greci il pita gyros (naturalmente vegano). Organizziamo tutto ciò non solamente per divertimento, ma per sostenere le persone che lottano ad Atene con una colletta di soldi. Inoltre, saremo lieti di ricevere donazioni di vecchie maschere antigas. Unitevi a noi numerosi!
La solidarietà è un’arma
“I manifestanti non hanno fatto abbastanza. Avrebbero dovuto fare di più. Avrebbero dovuto dimostrare in un milione di persone. Tutti questi idioti, come me, non sono andati nelle strade. Tutto sarebbe dovuto essere distrutto; anche, ogni pietra del parlamento. Perchè i politici sono truffatori. Nominatene uno che non sia un’impostore”. – un’uomo anziano in piazza Syntagma 13-02-2012
Quando: 27-02-2012 | Luogo: Kadterschmiede {R94} | Ora : 21.00
Atene: Detenzione pre-processo per i dimostranti del 12 Febbraio
Il 16 Febbraio 2012, solo pochi giorni dopo le proteste senza precedenti contro il secondo memorandum e i vasti scontri ad Atene e in altre città greche, i “segugi della polizia” dietro ordini dei loro superiori politici – che sono ovviamente in grande panico – hanno rilsciato foto e dettagli dei dimostranti (quattro locali e un immigrato), che erano tra gli arrestati del 12 Febbraio ad Atene. Inoltre, i poliziotti hanno chiesto ancora una volta ai cittadini di diventare spie.
Lo Stato inoltre ha fatto circolare foto del corteo ad Atene, chiedendo ai potenziali infami di fornire testimonianze anomime. Le foto sono state prima postate sul sito ufficiale della polizia greca e poi in altri blog affiliati, come anche in molti media di regime – il sito della polizia è stato prima manomesso, forse a cusa di un altro attacco diretto di Anonymous.
I volti dei dimostranti sono stati mostrati pubblicamente prima del processo. In altre parole, e secondo l’aggiornata legge antiterrorista, essi sono stati giudicati colpevoli a priori. Poco dopo il rilascio delle foto, nuove accuse sono state addossate a quattro di loro, le accuse sono state unite, e il magistrato “imparziale” e l’accusa hanno deciso la loro carcerazione pre-processo.
Ciò non ci sorprende. Questa è un’altra misura esemplare del sistema, un tentativo di terrorizzarci tutti, una plateale dimostrazione di forza delle autorità politiche, poliziesce, giudiziarie e dei media, nel contesto della moderna giunta greca. I nostri compagni sono detenuti senza “prove incriminanti”, perché hanno dimostrato la loro dignità e sono scesi in strada contro le misure di schiavitù. I nostri compagni non verranno lasciati soli. Un governo che manca completamente di alcuna legittimità sociale o anche “costituzional” ci sta minacciando tutti. Ma il consenso sociale è collassato. Siamo in guerra.
Rilascio immediato di tutti gli arrestati e proscioglimento di tutti gli accusati dopo le proteste nazionali! Nessuna tolleranza per i killer in uniforme e i mercenari di stato!
Roghi e incendi per tutti gli obiettivi connessi alla Grecia (ambasciate, consolati, ecc) e per tutti i mausolei del capitale. Supportateci adesso! Agite adesso!
La solidarietà è la nostra arma.
trad. ParoleArmate
Alimos, Atene: Rivendicato incendio della Piraeus Bank
Rivendichiamo l’incendio della Piraeus Bank, all’angolo tra Poseidonos e Riga Fereou street a Alimos, domenica 12 Febbraio alle 3.30. Ciò riflette un’azione avuta luogo nel contesto della resistenza alle nuove condizioni di saccheggio sociale che vengono dalle misure del secondo memorandum.
Davanti alla barbarie sociale che si è creata, affermiamo la lotta multiforme contro lo stato e il capitale.
Per l’anarchia e il comunismo.
Gruppo anarchico contro la barbarie capitalista
fonte —trad. ParoleArmate
Spagna: solidarieta’ con la Grecia
A Barcellona il 3 Febbraio, alle 22.40, diverse telecamere a circuito chiuso sono state distrutte in tutta l’area metropolitana come gesto di solidarieta’ alla chiamata che Atene ha lanciato per il giorno seguente contro lo “stato d’emergenza” imposto in Grecia. Il 6 Febbraio, alle ore 20.30, un gruppo di dieci compagni hanno bruciato cinque bidoni della spazzatura nelle strade ed hanno fatto alcuni graffiti (“Nessun controllo”; “Prigionieri nelle strade”; “Ama la liberta'”; “Attacca lo stato”) nel contesto della settimana d’azioni decentralizzate chiamate in solidarieta’ con i compagni detenuti che si sono mobilitati contro le torture e gli abusi nelle carceri di tutta la Spagna attraverso digiuni, sit-in ed altri atti di disobbedienza. Gli anarchici nichilisti hanno rivendicato la responsabilita’ per le azioni dirette, affermando: “Abbiamo visto in Cile, le banlieues, nella nostra bella e ribelle Exarchia, a Charleroi, Heraklion o Barcellona che la rivolta e’ possibile“.
A Madrid, diverse centinaia di persone si sono riunite Lunedi sera,13 Febbraio davanti l’ambasciata Greca per protestare contro la violenza della polizia, in solidarieta’ con il popolo greco, a cui l’Unione Europea chiede enormi sacrifici. Sono state tenute sott’occhio da numerosi agenti di polizia nazionale. Inoltre, i poliziotti a molti manifestanti i documenti d’identita’. I presenti hanno scandito slogan simili a quelli del movimento M-15, cosi’ come “Ci serve uno sciopero come in Grecia“, “Mariano (Rajoy-primo ministro spagnolo), ascolta, le persone non sono in vendita” e “Solidarieta’ con il popolo greco“. C’era anche uno striscione in greco: “Assassini“.
Nella citta’ di Saragozza, una chiamata spontanea e’ stata lanciata tra i “social networks” nel pomeriggio del 14 Febbraio; all’ultimo minuto, piu’ di un centinaio di persone ha marciato nel centro della citta’ in solidarieta’ con il popolo greco, per protestare contro la truffa chiamata crisi. Sugli striscioni nelle foto si legge: “Tutti con l’insurrezione Greca; per estendere lo scontro” e “Solidarieta’ con gli arrestati in Grecia“. i poliziotti della polizia nazionale e locale hanno seguito il corteo senza intervenire. Un giovane manifestante che stava facendo dei graffiti e’ stato trattenuto dalla polizia, ma e’ stato rilasciato dopo pochi minuti. La protesta si e’ conclusa presso il campus universitario con la lettura di una dichiarazione su quanto accaduto nella notte di Domenica in Grecia e sui problemi dell’imbavagliamento dei mass media.
Atene: Attaccato un banco dei pegni
Nelle prime ore di giovedi 9/2/12, c’è stato un attacco contro un banco dei pegni in via Gizi. L’entrata è stata distrutta, cosi come le attrezzature ed è stata gettata della vernice.
L’attacco barbarico dei padroni economici e politici ha raggiunto dimensioni totalitarie e conduce larga parte della società alla povertà e alla miseria. I venditori del mercato nero e gli squali dei prestiti trovano l’opportunità di diventare ancora più ricchi, sfruttando le nostre necessità e la nostra insufficienza economica. Commerciano anche denti d’oro per un pò di soldi, seguendo la tradizione dei predecessori, che durante l’occupazione nazista in Grecia accumularono enormi fortune a danno di una nazione affamata.
Si affrettano a racimolare ciò che viene risparmiato dallo strangolamento impietoso impostoci dai maggiori squali dei prestiti del FMI, dell’UE e dello stato greco. Queste merde hanno già scelto il loro lato. E’ il lato dei banchieri, degli industriali, degli armatori, della chiesa e del resto degli avvoltoi che infettano il benessere sociale e pubblico. E’ il lato dei nostri nemici di classe. E come tali verranno trattati…
Contro chiunque ruba le nostre vite
Contrattacco di classe
Grecia: 12 Febbraio, terzo giorno di Sciopero Generale Nazionale
PER IL MOMENTO LEGGETE GLI AGGIORNAMENTI SU occupied london
Un resoconto sui cortei anti-austerity del 12 febbraio 2012
Manifestazioni di solidarietà si sono svolte in diversi luoghi al di fuori della Grecia. Qui alcune foto di un’azione di solidarietà a Copenhagen, Danimarca.
LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA !
Grecia: Seconda giornata di mobilitazione di protesta nazionale – Il trattato di Varkiza è rotto; siamo di nuovo in guerra
Oggi, 12 Febbraio (03.00), 67 anni sono passati dal Trattato di Varkiza del 1945, in cui il KKE (Partito Comunista Greco) tradi’ la lotta armata e migliaia di combattenti della Guerra Civile per ottenere in cambio il riconoscimento della sua legalità nel nuovo regime. Per quanto tempo può la gente scendere in piazza a mani nude contro il regime totalitario ? Miseria o rivoluzione è il dilemma che persiste nell’aria…un grido esplicito per la libertà.
L’11 Febbraio, secondo giorno di sciopero generale nazionale, è cominciato con diversi edifici pubblici e di governance, come i municipi, occupati dalle persone che chiedono il ritiro immediato del nuovo “contratto” di salvataggio. Si sono alzate anche voci ancora non ascoltate, da dentro e fuori le mura delle prigioni di tutta la Grecia, che chiedono la completa distruzione della giunta democratica, verso una rivoluzione sociale.
Da tre giorni, nel centro di Atene, la Facoltà di Giurisprudenza è occupata dagli anarchici/antiautoritari e da altri sostenitori, e il Ministero della Salute è occupato dai lavoratori della Salute Mentale e del Supporto Speciale. Questi manifestanti, oltre a difendere il loro diritto al lavoro, difendono anche il diritto delle decine di migliaia di malati mentali di esistere e di interagire con tutti noi. Stanno lottando collettivamente contro le misure di austerità che privano i malati di mente dei mezzi fondamentali per la loro sopravvivenza.Quest’ ultimi sono tra le persone sul precipizio coloro che rischiano un’esclusione permanente, dal momento che il mondo capitalista li considera come “inutili”, “improduttivi”, “problematici”. Nonostante le non radicali proposte presentate finora dagli scioperanti, la loro occupazione del Ministero della Sanità merita la solidarietà più ampia possibile, visto che hanno mostrato, soprattutto, la dura realtà del cannibalismo sociale istituzionalizzato in questo paese e non solo.
Dalle 12.00 la Facoltà di Giurisprudenza occupata è stata circondata da ingenti forze di polizia (squadre di polizia e agenti in borghese). I poliziotti hanno controllato anche le borse di coloro che cercavano di raggiungere l’occupazione. Nel corso della mattinata, 40 compagni sono rimasti li’, mentre la stazione radio libera 98 FM trasmette da uno studio pirata all’interno dell’edificio, preparato nella giornata di ieri (contatto telefonico +30 210 3688703). La marcia di protesta è partita da Propylaea, in Via Panepistimiou. Nel frattempo, i siti di athens.indymedia.org, cosi’ come la stazione radio libera 1431am.org di Salonicco non funzionavano, ma chiunque poteva entrare in chat.koumbit.net ed unirsi a irc#athens. La stazione radio libera di Mitilini ritrasmetteva aggiornamenti dalla diretta di 98 FM.
La stazione della metropolitana di Omonia era aperta, quindi una folla (piuttosto considerevole) ha raggiunto Piazza Syntagma. Alle 13.00 tutti i blocchi dei dimostranti è arrivato a Syntagma. L’affluenza non è stata quella prevista, data la gravità della situazione. Gli stalinisti del PAME se ne è andata per Via Filellinon, mentre le squadre di polizia erano di fronte al Monumento del Milite Ignoto e al Parlamento.
Nello stesso tempo, un totale di circa 600 manifestanti antifascisti hanno partecipato alla manifestazione di mezzogiorno contro la coscrizione e il servizio militare obbligatorio, che era cominciata nella zona di Thissio e si è conclusa in Piazza Canningos, nel centro di Atene. Uno di tanti slogan antimilitaristi che è stato cantato: SEMPRE E OVUNQUE MAI SOLDATO, NON ANDREMO IN GUERRA PER I PADRONI !
A Salonicco circa 1.000 manifestanti (soprattutto dei sindacati di base) hanno marciato da Kamara a Piazza Aristotelous, dove hanno occupato il palazzo di “Olympion”, storico cinema del centro della città, per tenere un’assemblea aperta e utilizzare lo spazio come base di coordinamento per la lotta dei prossimi giorni.
Ad Atene, si stima che 5.000 persone abbiano protestato alle ore 14.30 di fronte al parlamento. Prima della fine della dimostrazione, è stato riferito che due manifestanti sono stati fermati fuori dalla Facoltà di Giurisprudenza (probabilmente erano senza documenti). Nella parta bassa di Syntagma, nonostante le richieste di mobilitazione per lo sciopero, Via Ermou (una delle aree dello shopping ateniese) era pronta per i suoi potenziali clienti, motivati solamente dalla loro compulsione consumistica o dall’impulso turistico. Mentre il traffico stradale ben presto tornava alla normalità, l’ultimo blocco di dimostranti lasciava Propylaea, in Via Panepistimiou. Presto, il blocco anarchico si univa all’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza. Solo in pochi sono rimasti ancora un pò davanti al Monumento del Milite Ignoto, faccia a faccia con le squadre di polizia che erano ancora schierate a guardia dei loro padroni.
Appena l’accesso ad athens.indymedia.org è stato completamente ristabilito, sono arrivate notizie da Mitilini (Isola di Lesbo), dove circa 200 persone hanno partecipato ad una manifestazione tranquilla. i compagni hanno distribuito comunicati per l’intensificazione della guerra di classe, in una città in cui tutte le imprese erano al lavoro (la stessa pratica di crumiraggio si è verificata anche in altre città).
Nella città di Patrasso circa 30 anarchici hanno espropriato generi di prima necessità da un supermercato, distribuendoli poi tra le persone che si trovavano in un vicino mercato all’aperto. Più tardi, durante la marcia di protesta, a cui hanno partecipato più di 1.000 persone, sono stati attaccati degli sportelli bancomat e le telecamere di sorveglianza di diverse banche. Un banco di pegni è stato attaccato con pietre, e le vetrine di un negozio della catena Zara sono state distrutte, a partire dal giorno precedente, due negozi che aquistano oro (usurai) erano stati attaccati in Via Korinthou e Piazza Olgas. La polizia ha sparato gas lacrimogeni contro la folla, ma i manifestanti sono riusciti a raggupparsi in Piazza Georgiou. La dimostrazione ha raggiunto la Prefettura occupata ed è poi tornata in piazza. Il blocco anarchico, ha marciato fino a quando si è disperso al di fuori dello spazio occupato Parartima.
Quasi 400 persone hanno partecipato alla riunione serale a Syntagma, alle 17.30, contro la promulgazione della direttiva ACTA da parte del Parlamento Europeo. Il cosiddetto Accordo Commerciale Anti-contraffazione dovrebbe essere votato nel mese di Giugno 2012 e deve essere ratificato anche dal parlamento greco (seguiranno numerose mobilitazioni mondiali contro l’ACTA).I manifestanti hanno distribuito migliaia di volantini contro la sorveglianza globale di Internet e la criminalizzazione della libera circolazione d’idee.
Più tardi serata, verso le 20.45, è iniziata un’assemblea aperta nella Facoltà di Giurisprudenza occupata (via Solonos, ingresso da via Massalias). Gli occupanti hanno invitato tutti i sostenitori a partecipare alle attività dell’occupazione, che opera come base per la diffusione e il coordinamento di resistenza.
Ad Ilion, nord-est di Atene, 150 persone hanno partecipato ad una manifestazione locale. Durante la marcia, gli slogan sono stati scritti sulle facciate di numerose banche, del municipio e gli uffici locali dei due maggiori partiti parlamentari, PASOK e Nea Dimokratia.
Sull’Isola di Naxos 30 membri dell’assemblea autonoma della città di Naxos si sono riuniti nel porto ed hanno condiviso un comunicato che parlava della rivolta popolare.
Domenica contro il regime in diverse città della Grecia, cosi come gli espropri di diversi supermercati, alcune delle azioni più evidenti sono state quelle di Livadia (10/2), dove i militanti antifascisti hanno interrotto un’incontro degl partito di ultra destra del LA.OS., e ad Heraklion (Creta, 11/2), dove lo studio della locale CretaTV è stata a mezzogiorno occupata dagli anarchici/antiautoritari durante la diffusione del notiziario meteo, per diffondere un’appello per lo sciopero generale – il principale messaggio che si legge sullo schermo recita “Capitalismo o Rivoluzione”. Dopo quest’azione diretta, lo stesso gruppo si è diretto alle prigioni di Alikarnassos, dove i compagni sono rimasti per una mezz’ora cantando slogan di solidarietà con i prigionieri in lotta.
Atene: Occupazione del Ministero della Salute
CONTINUIAMO L’OCCUPAZIONE DEL MINISTERO DELLA SANITA’ – ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI
comunicato stampaI lavoratori e i licenziati del settore della Salute Mentale e del Supporto Speciale hanno partecipato allo Sciopero Generale di 48 ore ed hanno deciso di continuare l’occupazione del Ministero della Sanità fino al pomeriggio di Domenica 12/02, quando terremo un’altra assemblea per decidere sulla continuazione delle nostre mobilitazioni.
Chiediamo:
– L’immediato finanziamento delle strutture per la copertura degli attuali fabbisogni (stipendi, fondi assicurativi, costi di gestione, ecc)
– L’annullamento della decisione di ridurre il budget del 55% (40 invece di 85 milioni) per il 2012, che significa praticamente il collasso dei servizi e della Ristrutturazione Psichiatrica
– Eliminare gli ostacoli, il regolare finanziamento della Salute Psichiatrica e del Supporto Speciale dal bilancio dello stato
– No a licenziamenti, fusioni, flessibilità/intensificazione del lavoro e la riduzione dei salari che per impostazione predefinita portano ad una contrazione dei servizi e alla svalutazione della loro qualità
– Un disegno Olistico per una Salute Mentale che sia pubblica e gratuita, per coprire le crescenti esigenze della società per il supporto e l’aiuto. Solo con la partecipazione dei lavoratori e dei destinatari, attraverso le nostre vittoriose strutture emergeranno proposte per una vera soluzione dei problemi in sospeso
– Definire un comune quadro giuridico per il Supporto Speciale
– No all’alterazione delle pensioni e delle prestazioni ai pazienti per la copertura dei costi di gestione permanente delle strutture
– Reintegro di tutti coloro che sono stati licenziati, perchè nessuno di noi è materiale di consumo
Chiamiamo tutti i sindacati ed i lavoratori attaccati dal Memorandum politico di impoverimento e cestinamento della rete sociale, a supportare fattivamente la nostra occupazione ed a prendere iniziative simili sul proprio posto di lavoro.
Questa è la più grande mobilitazione di sempre nel nostro settore di lavoro e un’opportunità senza precedenti per coordinare le nostre azioni, che questa occupazione sia un’inizio e un punto di riferimento!
Tutti insieme possiamo farcela, l’occupazione ha bisogno del sostegno di tutti!
Ci incontreremo Domenica 12/02 a mezzogiorno all’Assemblea per decidere la prosecuzione delle nostre mobilitazioni e alle 18.00 a Syntagma
Lavoratori della Salute Mentale e del Supporto Speciale Fonte Occupied London originale in grecoAtene: Comunicato degli occupanti della Facoltà di Giurisprudenza (11/02)
DOPO TANTI ANNI DI SILENZIO
PUOI ANCHE RICORDARTI DI GRIDARE?
Lasciateci chiarire qualcosa: non stiamo cercando il nostro nemico nella faccia di Papademos, nella Germania, nell’FMI, negli imperialisti o nei banchieri. Nessun governo ci potrà mai rappresentare, mentre cerchiamo il crollo totale di tutte le autorità. Per noi, l’autorità non è solo lo Stato e il Capitale, ma anche il modo in cui le strutture di dominio (scuola, famiglia, patria, religione, sesso), sono prodotte nella vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali, sociali, forzate o volontarie, istituzionali o non statutarie.
Tutti i tipi di autoritari dovrebbero sapere che i nostri desideri non saranno confinati entro i limiti stabiliti dall’ideologia dominante del disfattismo e del compromesso. Lo stallo delle lotte di chi reclama, di coloro che cercano di migliorare le condizioni di vita all’interno delle istituzioni, porta oggettivamente ad un cerchio di processi insurrezionali. Per noi, chi non desidera ritornare ai luoghi di lavoro e alla regolarità, ma vuole distruggere i rapporti di proprietà e gerarchia della produzione, c’è un solo modo: incontrarci nelle strade, negli scioperi selvaggi e negli spazi auto organizzati.
Accendiamo l’insurrezione, e non prolunghiamo oltre la vita del sistema.
Con gli spazi occupati, i sabotaggi, gli attacchi, gli espropri, la costante solidarietà con chiunque si opponga, con i prigionieri politici, gli immigrati, cosi’ come con le azioni anti fasciste
Facoltà di Giurisprudenza occupata
11 Febbraio, 2012
Atene: Secondo comunicato dalla Facoltà di Giurisprudenza occupata
TRASFORMIAMO L’ESPLOSIONE SOCIALE IN RIVOLUZIONE
L’era del “benessere” è finita. Il sogno di aver accesso al consumo e all’avanzamento, come espresso dal trittico “ostentare, consumare,fare carriera”, è diventato improvvisamente il peggiore incubo. Ma ora non c’è più ritorno. I tempi in cui i datori di lavoro spremevano gli stranieri nelle aziende e nei cantieri edili, i momenti in cui orgogliosi vi vantavate di essere volontari per i Giochi Olimpici e avevate a casa come vostre schiave le donne delle pulizie, non torneranno mai più.
Vedete il luogo in cui il vostro razzismo ha messo i migranti tutti insieme, ora arrivano per voi e i vostri figli. Quando la distruzione di altre società, come l’Europa orientale o l’Iraq, ha protetto i vostri privilegi all’interno della competizione internazionale, cinicamente ne avete tratto i maggiori benefici.
E’ forse il momento di abbandonare il capitalismo, il nazionalismo e il consumismo? Per smettere di pensare come un padrone di casa, e capire chi sono realmente i vostri nemici? Lo Stato, i padroni, il sistema stesso della politica economica..
Poichè non sei tu che perdi il lavoro, ma è lo stesso lavoro che scompare come potenziale. Perchè è la forza distruttiva del capitalismo che minaccia la mera esistenza di tutti noi.
Le uniche potenzialità di sopravvivenza che il capitalismo ci lascia sono le code per avere una zuppa, il frugare tra l’immondizia per del cibo, o il saccheggio dei supermercati.
Per questo, l’unica soluzione è la rivoluzione sociale. Al fine cosi di avere una vita, e non solo una sopravvivenza.
Ciò richiede che ci rivoltiamo contro tutte le istituzioni politiche ed economiche, e che attuiamo le nostre misure durante la rivolta, come ad esempio l’abolizione, dello Stato, della proprietà, della nazione, del sessismo e del patriarcato, al fine di portare la rivoluzione nella vita quotidiana..
SCIOPERI SELVAGGI, OCCUPAZIONI AUTO ORGANIZZATE,
RIVOLTE DIFFUSE OVUNQUE,
PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE
Facoltà di Giurisprudenza occupata, 10 Febbraio 2012potete leggere il primo comunicato qui
Grecia: Primo giorno di mobilitazione di protesta a livello nazionale – Al fine di liberarci dal debito, dobbiamo distruggere l’esistente
23.58 Ad Atene, gli occupanti della Facoltà di Giurisprudenza sfidano di fatto qualsiasi concetto istituzionale sulla concessione dell’asilo universitario, e richiamano per un’incremento di simili centri di resistenza in tutta la Grecia. Anche se abbiamo sperimentato un’assedio brutale e lo sfratto solo un’anno fà, con il caso dei 300 lavoratori immigrati, in queste ore lo stesso edificio è di nuovo occupato e difeso pubblicamente. I compagni della radio libera 98 FM trasmettono onde radio di ribellione dall’interno della Facoltà occupata, in modo che si diffonda l’agitazione. I prossimi saranno dei lunghi giorni, pieni di speranza e disperazione allo stesso tempo. Oggi, non molte persone sono scese per strada in questa cagata di città. Oggi, e nei giorni successivi, potremmo essere sia più determinati che in una situazione tipo “aspettando Godot”, non solo qui, non solo ora, ma in tutto il mondo.
La solidarietà internazionale dimostrerà ancora una volta di essere la chiave per la continuazione della nostra lotta
20.45 Creta: Una dimostrazione con molti partecipanti (circa 15000!) si è tenuta in serata ad Heraklion. Scontri sono scoppiati mentre i manifestanti stavano marciando verso Piazza Eleftherias. La dimostrazione è terminata.
I padroni dei media corporativi hanno ordinato ai loro lacchè di far circolare la notizia che il nuovo “salvataggio” sarà votato Lunedi (invece che Domenica), diffondendo anche notizie di dimissioni dei membri di governo. Qualunque possa essere la loro “verità”, la mobilitazione del popolo andrà avanti.
20.00 I compagni della Facoltà di Giurisprudenza occupata hanno ricevuto notizia dagli avvocati in merito agli arrestati ad Atene finora: 7 persone sono state arrestate oggi (a parte le decine fermate e in seguito rilasciate) mentre c’è una persona arrestata nella protesta di ieri – due di questi arrestati sono giovani, molti di loro sono stati ferocemente picchiati dalla polizia ( con costole rotte, ecc.) e il più giovane degli arrestati è un quindicenne. Saranno probabilmente accusati di crimini e per la legge “anti cappucci”. Dovranno comparire davanti al procuratore domani, 11 Febbraio, presso la corte di Evelpidon (nell’edificio 16).
15.05 E’ stato confermato che almeno un manifestante è stato ferito gravemente dalla polizia a Syntagma.
“Chiunque si sia fermato davanti alle mura di qualsiasi carcere e non si è vergognato della degradazione della storia umana, dev’essere una guardia o un cieco”
Nel frattempo, le manifestazioni di protesta nei carceri maschili e femminili si stanno diffondendo in tutta la Grecia. Un progetto di legge di “giustizia”, promosso tra l’altro per il cosiddetto decongestionamento delle carceri Greche, è stato recentemente respinto in parlamento. Ci si aspettava avesse una funzione positiva per almeno 1.500 detenuti uomini e donne, che avrebbe potuto portare la liberazione di molti di loro. Sono attualmente in corso proteste collettive dei prigionieri che riguardano le condizioni legislative e di vita. Le prigioni che attualmente partecipano alla mobilitazione nazionale fino ad ora sono Grevena, Trikala, Larissa, Koridallos, Nea Alikarnassos-Creta, Corfù, Malandrino, Patrasso, Domokos, Nafplion, Tebe (prigioni femminili), lo speciale centro di detenzione giovanile di Avlona (carceri minorili), Chios, Nigrita-Serres, Komotini. All’interno di questi sovraffollati inferni della democrazia, i prigionieri che protestano stanno conducendo sia l’astensione dal prendere il cibo e i pasti di mezzogiorno della prigione, sia rifiutandosi di rientrare nelle celle dopo l’ora d’aria, mentre in molte carceri seguiranno scioperi nei lavori carcerari (già in Alikarnassos e Patrasso i detenuti lavoranti sono già scesi in sciopero). Tutti i detenuti in protesta sono consapevoli di rischiare sia i giustificati rilasci con la condizionale, o l’uscire dalla prigione, e sono costantemente minacciati di punizioni disciplinari e torture (al di là della già drammatica mancanza di cibo, riscaldamento, ecc.).
chi dimentica gli ostaggi della lotta sociale
dimentica la lotta stessa
15.00 Dimostrazioni e proteste si sono svolte in altre parti della Grecia, come Salonicco, Kozani, Volos, Trikala, e l’isola di Skopelos. La prefettura della città di Larissa è stata occupata, come la prefettura di Corfù. Sull’isola di Creta, gli studenti hanno occupato il Politecnico della città di Chania, chiamando i cittadini ad unirsi a loro nella manifestazione per lo sciopero. Le persone hanno occupato il municipio di Rethymno, Ad Heraklion, Creta, circa 50 anarchici hanno bloccato il supermercato “Ariadni” in solidarietà con la lotta dei lavoratori del magazzino dell’impresa stessa, che sono in sciopero da 15 giorni. I manifestanti hanno anche bloccato una filiale dell’Alpha Bank, di cui è azionista Manesis – il grande industriale, anche proprietario delle “Acciaierie Greche” di Aspropyrgos, dove i metalmeccanici stanno ancora combattendo, arrivati al loro 101 esimo giorno di sciopero.
14.45 La Facoltà di Giurisprudenza è sotto occupazione. Un’assemblea aperta si terrà alle 18.30
14.30 Scontri davanti Propylaea. I poliziotti riescono a sgombrare le strade e a disperdere la folla che fuggiva correndo verso Omonia.
14.14 Un blocco di dimostranti rimane a Propylaea, in Via Panepistimiou. La Facoltà di Giurisprudenza è circondata dalle forze di polizia.
14.11 Secondo un testimone oculare, 4 o 5 manifestanti sono stati arrestati in Via Servias Karageorgi.
13.52 Dopo un massiccio attacco della polizia, la parte più grande dei blocchi dei dimostranti sono stati respinti verso Via Panepistimiou. Piazza Syntagma è stata occupata dalla polizia. Un blocco di manifestanti è rimasto davanti al Monumento al Milite Ignoto. La gente sta combattendo, saltando le pietre, in Via Ermou.
13.42 Continuano gli scontri nella parte bassa di Syntagma. Squadre di polizia hanno fatto irruzione nella piazza spingendo i manifestanti nella parta alta, inseguendo le persone sul lato dell’Hotel Grande Bretagne in Via Vasileos Georgiou.
13.31 Come riportato da un compagno nella diretta della radio libera di Atene FM 98, è stato effettuato un’attacco verso una banca in Via Mitropoleos. Un contrattacco dei manifestanti insorti ha avuto seguito, con molte pietre e molotov contro i maiali in uniforme, in Via Filellinon. I poliziotti hanno risposto con gas lacrimogeni.
13.26 Corfù: Dopo la fine della dimostrazione, circa 200 manifestanti hanno occupato i locali della Prefettura delle Isole Ioniche, chiedendo che non passino le nuove misure d’austerità.
13.25 Un gruppo di fascisti ha attaccato dei venditori ambulanti Pakistani in Piazza Syntagma. I manifestanti antifascisti hanno inseguito le fecce naziste lungo Via Mitropoleos. Piccoli scontri sono scoppiati al bivio delle strade Filellinon e Othonos quando un gruppo di manifestanti ha lanciato almeno una molotov contro le squadre della polizia.
12.50 Circa 4000 manifestanti a Piazza Syntagma fino ad ora, una partecipazione piuttosto deludente, date le circostanze. Squadre della polizia hanno transennato il patio di fronte il Monumento al Milite Ignoto.
12.47 Mytilini, Isola di Lesbo: La dimostrazione è finita. Circa 200 manifestanti hanno marciato per le strade della città, mentre gli stalinisti del PAME hanno occupato il municipio. C’è una chiamata per una dimostrazione per domani alle ore 11.00 e per Domenica alle ore 16.00.
12.28 L’assemblea popolare di Holargos-Papagou, periferia a nord di Atene, ha occupato il municipio di Holargos, al fine di diffondere le azioni e le manifestazioni dei prossimi giorni.
Ecco il loro comunicato:
Fottetevi !
Niente più bugie, fratelli e sorelle….Abbiamo lottato con forza molte volte, ci siamo scontrati anche con noi stessi, ma la piaga dei misantropi ha dimostrato di essere più decisiva… La nostra vita si è deteriorata, i nostri sogni sono stati spazzati via, la nostra anima ci è stata strappata… E che cosa abbiamo fatto? Dobbiamo rimanere scettici e miti? Questo è il nostro appuntamento con la storia, per le generazioni a venire. E’ ora il tempo di mandarli al diavolo! Lasciamo che il fiume in piena li anneghi!
“E le acque del fiume non sono da biasimare perchè sono rapide fratelli e sorelle…Le banche sono quelle che le stanno limitando!”
TUTTI A PIAZZA SYNTAGMA NEL GIORNO DEL VOTO DEL SECONDO MEMORANDUM! TUTTI AI PRESIDI, AGLI SCIOPERI, ALLE OCCUPAZIONI! PRONTI E DECISI.
Assemblea popolare aperta di Holargos-Papagou
12.07 Veria, nord della Grecia: Compagni, solidarizzanti e cittadini di Veria hanno occupato lo stabile dell’ “Unione delle Province” (un’organo di gestione) nella regione Imathia, lanciando il seguente comunicato:
Dalle 11.00, del 10 Febbraio, abbiamo occupato l’edificio dell’unione delle provincie di Imathia, nel contesto della lotto contro la miseria generalizzata, che viene imposta dalla giunta dei banchieri, in collaborazione con l’elitè politica ed economica locale.
Noi non pretendiamo un ritorno allo stato precedente, che ci ha solo portato all’attuale situazione. Ci impegnamo per il rovesciamento completo del sistema politico ed economico che è supportato dall’individualizzazione, il consumare, la fine della vita collettiva e il nostro intrappolamento in un referendum-come un oligarchia di una presunta democrazia.
Noi lottiamo per una società di solidarietà, eguaglianza e libertà.
Attraverso l’auto organizzazione creiamo istituzioni di democrazia diretta, per il soddisfacimento dei bisogni quotidiani e le volontà di ogni cittadino.
Solidarietà – Dignità – Auto organizzazione
11.24 Quasi 100 persone sono all’interno della Facoltà di Giurisprudenza occupata. Sono disponibili materiali di primo soccorso, ma sono nessari più medicinali (antiacidi,antisettici, garze,ecc.), cosi come maschere antigas. E’ disponibile, dalla scuola occupata, un numero di telefono di Legal Aid: +30 6944521071
11.22 Un numeroso gruppo di poliziotti in borghese è vicino la chiesa di Aghios Dionisios su Via Skoufa, in Kolonaki. Un compagno segnala 4 “fermi preventivi”.
11.17 Ingenti forze di polizia attorno alla Facoltà di Giurisprudenza occupata. Principalmente sono in borghese, due autobus della polizia in Via Kolokotroni e due autobus tre vicoli più lontano.
11.07 poliziotti fermano le persone allo svincolo delle vie Akadimias e Solonos, come ci riferiscono i compagni che stanno a pochi passi dalla Facoltà di Giurisprudenza occupata. Sembra, però, vi sia facile accesso da Via Panepistimiou a Propylaea, uno dei punti di pre raccolta di oggi.
Nel contesto delle proteste sociali contro le nuove misure d’austerità promosse da quegli stronzi del governo che promuovono la loro versione di “unità nazionale” al servizio della Troika (UE/BCE/FMI), diverse manifestazioni sono state annunciate per i prossimi tre giorni, 10-11-12 Febbraio, mentre i due principali sindacati del settore pubblico e privato (GSEE e ADEDY) hanno indetto uno sciopero generale di 48 ore da oggi. Il nuovo accordo della Troika chiamato “salvezza/pacchetto di salvataggio” dovrebbe essere votato al parlamento greco Domenica, 12 Febbraio.
Anche se all’ultimo momento, i collettivi, le varie organizzazioni, sindacati e movimenti sociali stanno spingendo la gente a scendere in piazza, per bloccare il voto delle nuove misure finanziarie. La parola che esce da molte labbra è quella di rivolta, ma è ancora da vedere se la gente si ribellerà con ogni mezzo possibile, o i piani del regime per una completa devastazione sociale continuerà ad andare avanti senza grossi problemi. Tutti gli ingranaggi del meccanismo repressivo dello stato girano contro i manifestanti, visto che un’esplosione di rabbia della gente è probabile nelle prossime ore e giorni.
Da ieri, 9 Febbraio, la Facoltà di Giurisprudenza nel centro di Atene è stata occupata dagli anarchici/antiautoritari e dagli scioperanti, in modo da poter operare come base di lotta e contro informazione, cosi’ come centro di pronto soccorso.
Atene: Senzatetto sfrattati da un’edificio comunale
http://www.youtube.com/watch?v=NVidzqMJMPw
Lunedi, 6 Febbraio 2012, in una notte fredda sotto la pioggia battente, grandine e forte vento, sette persone senza fissa dimora si sono introdotti nell’ edificio di una palestra comunale chiusa nel quartiere di Rouf per trascorrervi la notte. Tra loro c’era una donna incinta che non stava bene per nulla.
La Citta’ di Atene ha buttato i senza fissa dimora di nuovo sulla strada, e i poliziotti hanno chiamato l’ ambulanza per trasferire la donna incinta solo dopo gli appelli fatti dai cittadini e dagli attivisti della Rete di Solidarieta’ Sociale.
Nel filmato si possono vedere i vestiti e gli oggetti personali dei senzatetto che vengono gettati nella spazzatura dai lavoratori comunali
Atene: “Siamo i dieci incappucciati…”
Circa 5.000 manifestanti hanno partecipato alla dimostrazione degli anarchici/ anti-autoritari/ libertari di Sabato 4 Febbraio 2012, chiamata da diverse collettivita’, squat, luoghi di ritrovo, assemblee e compagni. Le persone si sono radunate in Piazza Monastiraki a partire da mezzogiorno, e la marcia e’ partita alle 13.30 circa. Ha percorso Via Athinas, e’ arrivata a Piazza Omonia, e’ poi proseguita per Via Stadiou, ha girato attorno Piazza Syntagma, e si e’ conclusa di fronte a Propylea in Via Panepistimiou. Durante la manifestazione, sono stati distribuiti ai passanti migliaia di volantini di contro-informazione e testi anarchici sovversivi. In alcune occasioni, le persone sul marciapiede hanno applaudito i manifestanti e un paio di anziani, hanno anche alzato i pugni in segno di sostegno; tuttavia, la maggior parte dei passanti, cosi’ come le persone senza fissa dimora, lungo tutto il percorso della dimostrazione avevano sguardi stanchi e fissi nel vuoto, a causa della miseria della vita quotidiana, e solo un paio di persone si sono unite spontaneamente alla marcia. Mentre la dimostrazione era in corso, sono stati scritti diversi slogan sui muri della citta’.
Nonostante la massiccia presenza degli anarchici per le strade, diverse tendenze politiche si sono riunite sotto la progettualita’ per un contrattacco di classe, la manifestazione ha dato un senso di cammino tra compagni, piuttosto che una marcia di protesta, e le pause tra gli slogan cantati apparivano a volte riflettere la nostra incapacita’ di dare una risposta ferma e decisa alle difficili questioni che tutti noi oggi affrontiamo: Come possiamo rovesciare questo sistema di morte che ci soffoca ogni giorno? Come possono mobilitarsi le persone per soddisfare i loro desideri rivoluzionari? Perche’ non escono dalle nostre bocche le parole che daranno un colpo definitivo alle nostre coscienze, in modo che gli sfruttati pratichino ancora una volta la rivolta multirazziale? Come possiamo recuperare il terreno perso nella lotta?
Ci possono essere molti, dentro e fuori il territorio controllato dallo Stato Greco, che credono che questo evento sia stato una magnifica dimostrazione di forza che il movimento anarchico ha nel suo poliformismo e unita’, mentre altri pensano sia stato solo una buona opportunita’ d’ agitazione e propaganda;
Entrambe possono essere giuste interpretazioni di quanto avvenuto il 4 Febbraio ad Atene. Tuttavia, ritirandosi dalla manifestazione terminata e tornando a casa, alcuni di noi se ne andavano con l’amarezza indescrivibile che racchiude, la disperazione, la frustrazione e la sottomissione di un’ intera societa’.
Senza voler rinnegare la manifestazione, ne i nostri compagni che hanno lavorato duramente per la sua preparazione, finiamo questa nota dicendo che si e’ conclusa “senza indesiderati incidenti”.
Alcuni degli slogan che sono stati cantati:
– Lo Stato e l’ FMI adottano nuove misure: alza le barricate, tira un sasso
– Fascisti e padroni giu’ in fondo al pozzo, viva il proletariato mondiale
– In Grecia, Turchia, Macedonia, le banche e i governi sono i nemici
– I poliziotti non sono dei lavoratori bambini, sono i cani da guardia dei padroni; e anche se sono dei lavoratori bambini, sono comunque i cani da guardia dei padroni
– Ne’ fascismo, ne’ democrazia; abbasso lo statalismo, lunga vita all’ anarchia
– Avanti con la ribellione e l’ anarchia; incendio e fuoco su ogni proprieta’
– Fuoco, esplosioni per questo bordello (fuori il Municipio)
– La polizia e’ in ogni anglo; la giunta non e’ finita nel 1973
– Grecia/EL.AS dei greci e della polizia, di ruffiani, assassini e torturatori
– Popolo, stai morendo di fame; perche’ ti inginocchi di fronte a loro? Popolo, stai morendo di fame, perche’
non li impicchi?
– Vittoria alla battaglia dei metalmeccanici; guerra contro la guerra dei padroni
– Gli unici terroristi sono lo Stato e il Capitale; solidarieta’ con le guerriglie armate
– Brucia, brucia il bordello chiamato parlamento
– Feccia fascista, presto sarai impiccato
– Ascoltate, voi guardie; giu’ le vostre zampe dai combattenti
– Le ore di lavoro sono dipinte con il sangue; e’ il momento di vedere le banche bruciate
– 40 ore per 500 euro; schiaffi e calci ad ogni padrone
– Li-li-liberta’ agli imprigionati
– Un’ altra guerra e’ fattibile; una guerra contro lo stato, di classe, sociale
– Avanti, gente, non abbassare la testa; l’unica via e’ distruggere, lottare/ancora
– Poliziotti, maiali, assassini
– Avanti, gente, ora o mai piu’
– Terrorismo e’ la schiavitu’ del salario, nessuna pace per i padroni
– Terrorismo e’ dover cercare un lavoro; nessuna pace per i padroni
– La passione per la liberta’ e’ piu’ forte di tutte le carceri
– Ci sono dieci incappucciati… Siamo i dieci kukulofori…
Grecia: Attacco diretto alla casa di Karolos Papoulias nel centro di Atene
Tardo Sabato sera, 4 Febbraio, un gruppo di compagni incappucciati ha effettuato un’ azione diretta fuori la casa del presidente della Grecia, in via Asklipiou, lanciando bastoni e pietre verso la sua residenza. Sono stati cacciati in via Zoodochou, in Exarchia, da unità di polizia in moto che hanno lanciato granate stordenti. Tutti i compagni sono fuggiti di corsa.
Sabato 4 Febbraio, intorno alle ore 20, 60 solidali hanno attaccato la guardia personale, i veicoli di sicurezza e personali fuori la residenza del presidente della democrazia Karolos Papoulias. La sua guardia personale è fuggita, sono stati lanciati volantini in solidarietà con l’anarchica Stella Antoniou e gli anarchici Kostas Sakkas, Giorgos Karagiannidis e Alexandros Mitrousias.
I solidali si sono ritirati insieme dal posto, che è poco distante dalla stazione di polizia. Qualche minuto dopo, si è presentata un’unità motorizzata DELTA, che ha usato granate flashbang nel tentativo di raggiungere i solidali, ma senza successo.
L’azione di ieri è stata fatta in solidarietà con Stella Antoniou e gli altri accusati per lo stesso caso, come prima risposta al rifiuto della sua richiesta di rilascio.
Queste azioni continueranno fino al rilascio di Stella Antoniou.
RILASCIO IMMEDIATO DELL’ANARCHICA STELLA ANTONIOU
LIBERTA’ PER GLI ANARCHICI SAKKAS, KARAGIANNIDIS, MITROUSIAS
Atene: Concentramento-Dimostrazione, Sabato 4 Febbraio, ore 12.00, Piazza Monastiraki
Tutti i poster per la chiamata fatta dagli anarchici/ anti-autoritari/ libertari qui (registrati alle 12.00) e qui
Recentemente, la Troika EU/BCE/FMI ha annunciato le nuove misure che lo stato greco è vincolato a prendere: l’ abolizione delle tredicesime e quattordicesime, la diffusione di contratti di lavoro individuali, ulteriori tagli a stipendi e pensioni sono sono alcuni di questi. Questa è la continuazione di uno dei più feroci attacchi classisti scatenati dalle potenze dominanti negli ultimi decenni, partendo dalla firma del piano di salvataggio nel Maggio 2010.
Con una profonda e sistematica crisi sotto i riflettori, il Capitale cerca la salvezza attraverso la violenta ristrutturazione sociale (attraverso le tasse, etc.), consolidando cosi’ il modello di forza lavoro a basso costo, flessibile ed obbediente. Come risultato, sempre più strati sociali sono costretti alla miseria e alla povertà, mentre coloro che sono condannati mangiare dalla spazzatura e dormire nelle strade sono in costante aumento.
Inoltre, la nomina del banchiere Lucas Papademos come primo ministro, la cooperazione dei neo liberali e dei fascisti (Nea Demokratia, PA.SO.K, LA.O.S.) nel governo, le persecuzioni politiche, l’ intensificazione della repressione e del controllo sociale, tanto quanto l’ intreccio di interessi di meccanismi ideologici e degli organi d’ informazione, evidenziano il tentativo dei manipolatori di proteggersi, almeno politicamente, senza ostacoli ed implementando in modo efficace tutte quelle misure che la sopravvivenza della machina capitalista richiede, fugando cosi ogni illusione di “democrazia”.
E tutto questo viene imposto con la tolleranza, se non il sostegno a titolo definitivo della sinistra irregimentata, che si limita alla magniloquenza e coltiva illusioni elettorali verso gli oppressi, conservando il circo parlamentare televisivo con la sua stessa presenza pagata presenza in esso.
E’ nostro dovere non rimanere una somma di individualità non affiliate che obbediscono docilmente ai piani dello Stato e dei padroni; per non soccombere alle loro storie del gallo e del toro sulla “salvezza della madre patria”, “i debiti che ci affondano”, nè ai dilemmi ricattatori come “consenso o fallimento”, “euro o dracma” che usano per mantenere il loro dominio.
Con l’ auto organizzazione in ogni posto di lavoro, nelle strade e nei quartieri, lottando insieme in solidarietà gli uni con gli altri, facciamo che la nostra resistenza diventi il seme per classe e la liberazione sociale.
Di fronte al dilemma ricattatorio “consenso o fallimento” che lo Stato e i padroni creano, mirando a rinforzare la nostra obbedienza, dobbiamo opporre il vero dilemma alla base: Capitalismo o Rivoluzione !
Atene: Aggiornamento sul secondo ‘caso Halandri’ (24/1 e 1/2 2012)
Udienza 5: Martedi, 24 Gennaio
All’inizio dell’udienza, Ifigenia Kerandrea, avvocato nominato per rappresentare Damiano Bolano, ha chiesto di intervenire. Ha detto che i tre giorni (due dei quali, sabato e domenica, non erano neanche lavorativi) passati dall’ultima udienza non sono stati sufficienti sia per studiare la voluminosa mole di documenti del caso che per comunicare adeguatamente con il suo cliente. Ha detto che pur di vedere Bolano è stata costretta a interrompere una visita familiare, e che se i giudici non daranno altro tempo alla difesa lei dubita che potrà continuare a presenziare al processo, visto che “ciò che dovrebbe prevalere è lo svolgere un giusto processo”.
Diamantis Kariotis, l’altro avvocato nominato dalla corte per Bolano, ha anche chiesto un rinvio di alcuni giorni. La richiesta degli avvocati di Bolano è stata sottoscritta da Frangiskos Ragousis, avvocato degli altri tre compagni sotto processo.
Il giudice, chiaramente scocciato, ha chiesto agli avvocati con tono rude e scortese se gli andava bene un rinvio a lunedi. Hanno risposto di si, e anche all’accusa andava bene. Dopo una piccola pausa, è stato annunciato che il processo sarebbe ripreso mercoledi, 1 Febbraio.
Udienza 6: Mercoledi, 1 Febbraio
L’avvocato della difesa Ragousis, che rappresenta Christos Tsakalos e i fratelli Giorgos e Michalis Nikolopoulos, ha presentato tre obiezioni e due richieste alla corte. Continue reading Atene: Aggiornamento sul secondo ‘caso Halandri’ (24/1 e 1/2 2012)
Poster congiunto della Commissione Relazioni Internazionali della Federazione Anarchica Italiana e del Gruppo dei Comunisti Libertari di Atene
in Grecia e in Italia, i nemici sono banche e governi
In Grecia e in Italia, i capitalisti e i loro referenti politici producono barbarie. Con la scusa del problema del deficit pubblico (debito creato interamente da loro per recuperare i loro margini di profitto) vogliono lentamente riportare il mondo a un secolo fa, quando i ricchi possedevano le risorse naturali, un giorno di lavoro era pagato una miseria, i servizi pubblici erano inesistenti e pochi avevano accesso all’educazione e alla sanità.
In questo modo, passo dopo passo, condannano la maggior parte della società ad una miseria sempre più grande.
Anche concetti come “democrazia” e “costituzione” non reggono più: in Grecia e in Italia, attraverso veri e propri “colpi di Stato” parlamentari, i padroni hanno imposto nuovi governi con a capo esperti tecnocrati.
L’obiettivo che perseguono è quello di imporre, sempre più velocemente, misure ancora più barbare per garantire la loro sopravvivenza ed ampliare la sovranità delle loro banche.
In Grecia e in Italia, lo Stato non esita a modificare le proprie norme di funzionamento: anche in forma preventiva si vuole impedire l’espansione della resistenza sociale che nasce nelle strade e nelle piazze, snervandone e soffocandone lo sviluppo.
In Grecia, in Italia e in tante altre zone dell’Europa e del mondo, i padroni hanno dichiarato guerra aperta alla società.
In Grecia, in Italia e in tante altre zone dell’Europa e del mondo, come un secolo fa, le forme di resistenza autorganizzate, non-gerarchiche e di democrazia diretta iniziano ad espandersi. Tra la gente, contro la barbarie degli Stati e del capitalismo, cresce la speranza libertaria.
Costruiamo comunità di lotta in ogni quartiere, estendiamo le pratiche del sindacalismo rivoluzionario e dell’azione diretta e sosteniamo ogni atto sociale di rivolta e autorganizzato contro le istituzioni. In Grecia, in Italia e dovunque rafforziamo le nostre azioni e puntelliamo le lotte con solidarietà internazionalista.
no pasaran !
gruppo di comunisti libertari (atene)
Federazione Anarchica Italiana (C. Relazioni Internazionali)
Atene: Dichiarazione del membro della CCF Christos Tsakalos durante la sesta udienza del secondo “caso Halandri” (1-2/2012)
Secondo la vostra accusa, la Cospirazione delle Cellule di Fuoco è un’organizzazione terrorista. Ma le parole non sono mai state, né lo sono, né mai lo saranno, neutrali. Le parole acquistano il significato dato dalla persona che le usa. Noi non parliamo il linguaggio dei giudici o degli accusatori. Noi parliamo il linguaggio dei cacciati che hanno rifiutato il ruolo di vittime, dei ricercati che non si sono consegnati alle autorità, dei prigionieri che non hanno ingabbiato la loro volontà di libertà, degli anarchici che non si sono mai inginocchiati di fronte al Potere. Solidarietà, Dignità, Guerriglia Urbana, Anarchia, queste sono le nostre parole, che sguinzagliamo come insulto contro il vostro sistema.
Sì, esatto, noi siamo guerriglieri urbani anarchici e fieri di partecipare nella ribellione dei nostri desideri, sotto il nome Cospirazione delle Cellule di Fuoco.
Per voi, che state dietro i vostri banchi giudiziari, noi siamo terroristi perché la vostra anima è un fantasma spaventato che si sente al sicuro solo dietro gli sbirri e tra i libri delle vostre leggi morte.
Comunque, un differente terrorismo aleggia sopra le vite della maggior parte delle persone.
Terrorismo sono le file infinite in un ufficio delle imposte, nelle pubbliche organizzazioni, nelle banche.
Terrorismo sono gli ordini dei capi ai loro personali. Terrorismo è la mano pesante del poliziotto che afferra delinquenti minorenni e poveri diavoli. Il peggior terrorismo, però, è la TERRIFICANTE certezza che nessuno alza la sua testa. Continue reading Atene: Dichiarazione del membro della CCF Christos Tsakalos durante la sesta udienza del secondo “caso Halandri” (1-2/2012)
Grecia: Stazione radiofonica libera di Atene 98FM – Evento e discussione sulla controinformazione
ONDE RADIO SULLA STRADA DELLA CONTROINFORMAZIONE
Evento/Discussione
Informazione Ufficiale vs Controinformazione
Media riconosciuti-alternativi vs Media collettivi autorganizzati
La necessità della controinformazione nelle lotte sociali
Le radio autorganizzate di oggi: Contributi e prospettive
Seguirà una festa di finanziamento per la creazione di un nuovo sistema di antenne.
3 Febbraio, ore 18, Atene, Facoltà di Economia (ASOEE, Patision 76).
Testo che accompagna la locandina
La controinformazione nel suo senso politico non fornisce solo un’amministrazione antiautoritaria dell’informazione. Essa (in verità) presuppone l’autorganizzazione come struttura amministrativa per la realizzazione dello strumento. Viene utilizzata e si evolve tanto quanto si collega e si relaziona con le parti della società che cercano di collettivizzare in modo antigerarchico le proprie vite contro il individualismo cannibalista e lo sfruttamento di classe. Con l’infuriare della guerra sociale/di classe, i media di controinformazione rappresentano un metodo avanzato di attacco contro il degrado dei media.
Un tentativo di rafforzare il potere della controinformazione in questi tempi turbolenti che viviamo.
Scambiarsi idee, proposte e commenti critici tra la gente più (o meno) coinvolta nell’informazione dal basso, sia diffondendo news, riportando proteste dal vivo, o prendendo nelle nostre mani i microfoni.
Ci sarà la partecipazione di reti di controinformazione e stazioni radio autorganizzate da tutta la Grecia.
Venerdi, 3 Febbraio, ore 18, alla Facoltà di Economia (ASOEE)
ci sarà un’iniziativa sulla controinformazione.
Seguirà una festa di finanziamento per la creazione di un nuovo sistema di antenne per l’aggiornamento della stazione radio nelle onde hertz della metropoli!
Volantino dell’evento e del dibattito in greco
trad. ParoleArmate
Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”
Rivendicazione di attacchi incendiari contro concessionarie e il Ministero della Cultura
“Da un certo punto in poi non c’è più ritorno. È questo il punto da raggiungere.”
—Franz Kafka
L’apparentemente invisibile
Stiamo attraversando un periodo di “profonda” crisi economica; un’altra crisi artificiale, secondo un piano conosciuto e molto utilizzato. Già da molti anni, attraverso “crisi” simili, si mette alla prova e allo stesso tempo, sfortunatamente, testa la durabilità del sistema capitalista. Un esperimento organizzato per pochi, dove le cavie sono, di solito, i cittadini sottomessi, senza volontà propria. Persone che appoggiano e elogiano con (e a volte senza) passione il loro diritto a scegliere coloro che li impoveriranno e li inganneranno per i prossimi quattro anni. Ma questo “bellissimo” flusso del capitalismo viene essenzialmente distrutto giorno dopo giorno, visto che la società sta iniziando a capire che al capitalismo non servono correzioni, ma distruzione. Il distante, ma ancora tangibile sogno di una “vita ideale”, soprattutto di costante e inutile consumismo, è iniziato a crollare per gran parte della società. In effetti, quelli che una volta tenevano la bocca chiusa, a causa del sogno, adesso sono gradualmente contaminati dal benefico virus della reazione. La gente si radicalizza, come mostra la storia, in periodi di crisi sistemiche.
L’esistente
Ma la favola da qualche parte ha una fine, e noi torniamo alla realtà più selvaggia e brutale. Continue reading Atene: Solidarietà incendiaria con Panagiotis “Takis” Masouras, Konstantina “Nina” Karakatsani, Stella Antoniou e Luciano Pitronello “Tortuga”
Atene: Anarchici arrestati in massa dopo l’intervento in una stazione radio commerciale in solidarietà riguardo il processo a Lotta Rivoluzionaria
La mattina del 10 Gennaio, quasi venti membri dell’assemblea di solidarietà per il caso di Lotta Rivoluzionaria (Epanastikos Agonas, il cui processo è attualmente in corso) sono entrati nella stazione radio commerciale Flash.gr in Kifissia Avenue ed hanno interrotto il programma, per trasmettere un messaggio di solidarietà verso coloro che sono sotto processo.
Nonostante il fatto che nè il proprietario della stazione, nè il suo staff abbia chiesto ufficialmente l’intervento della polizia, decine di poliziotti ( le unità in moto DIAS, squadre simili ai MAT, poliziotti in borghese, più altri) sono arrivati subito sul posto ed hanno circondato l’edificio. Verso le 14.00, dopo essere stati bloccati negli uffici della radio per ore, gli anarchici che hanno preso parte all’azione di solidarietà sono stati arrestati e portati al quartier generale della polizia di Alexandras Avenue: due procuratori insieme alle squadre di polizia hanno preso d’assalto la stazione radio, costringendo i compagni ad uscire dai locali; sono stati tutti ammanettati e tenuti negli autobus della polizia, mentre i loro telefoni cellulari sono stati confiscati.
Non appena la notizia è circolata, gli anarchici si sono riuniti di fronte il quartier generale della polizia(GADA), dovè in corso una protesta di solidarietà di circa 100 persone (pre incontro: fuori la stazione della metropolitana di Ambelokipi).
Ecco il testo rilasciato dagli stessi 20 arrestati:
Oggi, 10 Gennaio 2012, i compagni degli spazi anarchici/anti autoritari hanno effettuato un’intervento alla stazione radio commerciale Flash 96 FM nel contesto di una serie di azioni di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria, processo che è in corso dal 5 Ottobre 2011, nella corte speciale del carcere di Koridallos.
Abbiamo intrapreso quest’azione nel tentativo di rompere il muro di silenzio e l’ordine politico di imbavagliare il processo e il discorso politico degli imputati nel caso Lotta Rivoluzionaria. Continue reading Atene: Anarchici arrestati in massa dopo l’intervento in una stazione radio commerciale in solidarietà riguardo il processo a Lotta Rivoluzionaria