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Atene: Azione di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria dai compagni anarchici del gruppo per il caso Cospirazione delle Cellule di Fuoco-CCF

Onore per sempre all’anarchico Lambros Foundas, membro del gruppo Lotta Rivoluzionaria
Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso
Onore per sempre al Lambros Foundas membro della Lotta Rivoluzionaria
Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso
Ogni cuore ribelle è un altra Lotta Rivoluzionaria

24 Novembre

Nel contesto dei tre giorni di solidarietà con il caso Lotta Rivoluzionaria, abbiamo messo cinque striscioni presso l’Università di Economia e Commercio di Atene (ASOEE), la Facoltà di Giurisprudenza (Nomiki) e la vecchia facoltà di Chimica (Chimio), nel centro di Atene.

Solidarietà con i membri della Lotta Rivoluzionaria e coloro che sono perseguiti per lo stesso caso

Ogni cuore ribelle è un altra Lotta Rivoluzionaria

Onore per sempre al Lambros Foundas, membro ucciso del gruppo Lotta Rivoluzionaria

Pola e Nikos, siate sempre inarrestabili!

Assemblea di solidarietà con l’O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco e quelli perseguiti per lo stesso caso

Messico : Comunicato di solidarietà con Lotta Rivoluzionaria, di Mario López (Tripa)

“Per noi, l’oppresso si trova sempre in uno stato di legittima difesa ed ha sempre il pieno diritto di ribellarsi senza aspettare di venir fucilato, e sappiamo molto bene che spesso l’attacco è il miglior mezzo di difesa […]”
Errico Malatesta, 28 Ottobre 1923

Partendo da questa premessa di Malatesta e tenendo presente il significato che per noi anarchici acquisisce il concetto di violenza antiautoritaria (quella forza liberatrice che anteponiamo di fronte alla violenza degli/le oppressorx, quella risposta imminente e necessaria che utilizziamo di fronte alla repressione dello Stato e di tutto ad ogni Autorità – non sempre in forma difensiva ma anche offensiva come parte di quella necessità di autonomia e libertà, di quel desiderio di costruzione per mezzo della distruzione di tutto l’esistente -) nel quale si inquadra, nella maggioranza dei casi, l’agire di individualità anarchiche e nuclei di azione anarchica; arrivando alla pratica della solidarietà diretta con i/le compagnx in prigione (un agire che forma parte essenziale della lotta anarchica).

Questo è anche il caso dell’Organizzazione Lotta Rivoluzionaria (L.R.) e degli/lle altrx compagnx anarchicx che lo Stato greco accusa di appartenere a L.R. Mentre alcunx stanno venendo giudicati per le loro azioni e la loro partecipazione confessa in L.R., altrx vengono giudicati per aver mantenuto ferma la propria posizione cosciente e decisa di anarchici irriducibili di fronte al Potere. Tuttx stanno venendo penalizzatx per aver partecipato a un’infinità di iniziative, progetti, attività e spazi di lotta, che si oppongono apertamente all’avanzare distruttivo del sistema di dominio e che, impiegando una diversità di metodi, mettono in discussione, criticano e attaccano il Potere. Quellx che rivendicano la loro partecipazione in L.R. (così come il compagno Lambros Foundas) stanno venendo processatx dallo Stato greco e condannatx a priori da una buona parte della società, precisamente per aver fatto ricorso alla ribellione, “senza aspettare che li si fucilasse”, ma anche per colpire lo Stato nei suoi pilastri, per dimostrare ampiamente che si sono riappropriatx delle loro vite e con queste della loro capacità critica e capacità di autodifesa, trasformandosi in offensiva diretta contro le strutture del dominio e la servitù volontaria che lo sostenta e alimenta.

Con queste parole non intendo glorificare una sigla e nemmeno esaltare un modello organizzativo, quello che cerco di far risaltare è l’importanza del loro agire e il loro apporto all’estensione del conflitto quotidiano, non solo in Grecia ma anche a livello internazionale. Un apporto indiscutibile alla propagazione dei nuclei di azione antiautoritaria, così come per l’intensificarsi dello scontro nelle strade, dando piede all’insurrezione cosciente e generalizzata.

Per me il compagno Lambros Foundas non ha mai acquisito quella connotazione di martire con cui alcunx cercano di circondarlo; al contrario, la sua morte in combattimento – in uno degli scontri più diretti contro le forze dell’ordine – è stata fonte inesauribile di forza e convinzione. La morte di un compagno d’azione, abbattuto dalle pallottole dell’oppressione non potrà mai essere passata sotto silenzio, nascosta o marginalizzata, che sia dal sistema di dominio o dai nefasti difensori dell’esistente e dei suoi falsi critici.

Per questo, invio la mia solidarietà e il mio sostegno ai compagni perseguiti dallo Stato Greco, nell’ambito della giornata di solidarietà con il caso della Lotta Rivoluzionaria. Allo stesso modo, esprimo tutta la mia solidarietà e appoggio al fratello Nikos Maziotis, a cui invio un forte e anarchico abbraccio. Così come nell’anno 1999, questo si ripete: Non potranno fermarci! Non potranno fermarli! Esprimo anche il mio appoggio e solidarietà alla sorella Pola Roupa, entrambi – per quello che ho capito – continuano ad essere latitanti.

Non potranno fermarci!
Non potranno fermarli!
Per l’espansione del conflitto!
Per la propagazione dell’attacco anarchico!
Per l’insurrezione!

Mario Antonio López Hernández
Prigioniero anarchico
Reclusorio Preventivo sur, Xochimilco, México D.F.

14 Novembre 2012

fonte

Atene: Rivendicazione dell’attacco dei Fuochi all’Orizzonti del 24 Settembre 2012

Non vogliamo avere niente a che fare con quelli che dalle loro poltrone rinunciano al contrattacco violento contro i capitalisti che sono protetti dalle armi assassine della polizia mentre i minatori in sciopero muoiono di fame. (…) Non sono loro gli stessi che ci privano di cibo, ci minacciano con la fame e lo sfruttamento? E qualcuno grida: “é necessario produrre!” La sola cosa che produciamo sono le nostre catene. I soli criminali sono i padroni!
Bruno Filippi*

L’attacco continua… e la repressione… è salita di grado senza che ci sia stato bisogno di pubblicizzarlo. E da quando Dendias (ministro dell’ordine pubblico) ha scoperto che “l’uso limitato di agenti chimici” è costoso e pericoloso per l’opinione pubblica mondiale, o comunque non efficace come avrebbe voluto, ha richiesto idranti d’acqua per le manifestazioni e lo ha gridato ad alta voce. Naturalmente i viscidi subumani dei media si sono affrettati a pubblicizzarlo in ogni modo, nascondendo meticolosamente l’incendio avvenuto a danno di un’azienda che importa e vende sistemi di controllo e sicurezza, all’alba di lunedì in Via Solomou 7, a Halandri.

Ma la repressione non è solo la violenza degli sbirri, sono anche i migliaia di sbirri che ormai da anni sono stati seminati dal potere nelle menti e negli animi di tantissime persone attraverso il tessuto sociale – e questa è la sua grande vittoria. Dai tipi che fanno gli eroi rischiando la loro vita per salvare i soldi di una banca a tutti quelli che si astengono, rinunciano o si oppongono alla violenza insurrezionale. Un fatto evidente è avvenuto nello sciopero del 26 Settembre quando la vasta maggioranza del mondo si è evidentemente astenuta dallo scontro, per la convinzione che mostrando i propri cadaveri danzanti e pacifici lo Stato avrebbe avuto pena di loro e gli avrebbe restituito le loro proprietà perdute. A tutti loro abbiamo una cosa da dire: che la lotta contro il regime è violenta, e così dovrebbe essere condotta a partire dalla base per poter essere vittoriosa.

Il controllo sociale e la cultura della sicurezza

Nella misura in cui gli occhi e le orecchie indiscrete dello Stato hanno invaso quasi ogni aspetto del complesso sociale per monitorare e organizzare tutte le attività sociali, la cultura della sicurezza ha imbevuto i neuroni della società trasformando i suoi soggetti – oppressi e non, “progressisti”, “radicali”, pacifisti e conservatori – in disgustose sanguisughe attaccate ai valori del mondo di oggi. E a questo punto legittima e sviluppa l’ideologia della sicurezza e dell’intero complesso tecno-industriale di controllo e repressione che ha padroni, soci e sostenitori… per noi tutti loro sono nemici. Il suo attacco attraverso il capitale non si limita al completo soggiogamento degli umani e alla totale distruzione della natura, ai cibi mutati, allo sviluppo industriale, all’uccisione e alla tortura di animali, queste sono le rappresentazioni minimali della sua violenta estensione. Sia i managers della repressione da dentro i propri uffici, gli entusiasti esecutori dei doveri repressivi – che siano poliziotti, guardie di sicurezza, guardie umane o chiunque sia impiegato nel campo della repressione – che tutti quelli che con o senza ricompensa, migliorano attraverso le conoscenze tecniche, i sistemi tecnologici e le attrezzature, e in generale contribuiscono materialmente o moralmente alla complessità della repressione e del controllo, sono obiettivi. In altre parole, odiamo questa ideologia di necrofilia, la sua cultura e le persone che la sostengono e vogliamo prendere di mira tutti i livelli gerarchici. Vogliamo veder accoltellati i trafficanti (piccoli e grandi) del controllo, vogliamo vedere i loro negozi ridotti in cenere, le loro aziende saltare in aria, gli amici degli sbirri e i fascisti con i denti rotti dopo ogni tentativo di imporre l’ordine e la sospettosa calma mortale della quale sognano. Vogliamo vedere il mondo dell’ordine bruciare sotto gli attacchi devastanti di tutti quelli che hanno il caos che gli brilla negli occhi.

Ma poiché volere e desiderio vanno insieme al tentativo della loro realizzazione, ci siamo mossi dalle parole all’azione. Abbiamo distrutto con gioia l’azienda Transam Trading Co Ltd, ad Halandri, un’azienda che commercia ogni tipo di sistema di sicurezza e controllo ad alta tecnologia, specializzata in vari tipi di telecamere high-tech e sistemi a raggi X per scannerizzare pacchi, ecc.

La repressione non ci spaventa, ci rende armati

I mezzi migliori per rompere la repressione e il controllo sono l’intensificazione, la persistenza e l’innalzamento della lotta politica per la destabilizzazione e la distruzione del potere e del capitalismo. È imperativo sviluppare comunità di lotta che attraverso i loro processi si uniscano e attacchino la brutalità dello Stato nel modo che decidono di volta in volta. Da incontri dinamici con gli sbirri, distruzione e saccheggio di infrastrutture capitaliste all’autodifesa finalizzata ad evitare l’arresto e il pestaggio dei compagni che combattono nelle strade, lo sviluppo e la diffusione di parole affilate e sovversive per fronteggiare gli attacchi di tutti i tipi dei nostri nemici, e azioni dirette cospirative con sabotaggio, incendio, esplosivi e ogni altro mezzo offerto dalla storia rivoluzionaria e l’immaginazione. È ugualmente importante sviluppare strutture di solidarietà e mutuo supporto così come strategie utili per evitare attacchi dai nemici e diventare più efficaci contro di loro.

Gruppi di guerriglia ovunque!

Siamo dalla parte dei combattenti prigionieri – Soddisfazione immediata per le loro richieste

Inviamo il nostro amore inarrestabile e la nostra solidarietà agli anarchici Babis Tsilianidis, Dimitris Dimtsiadis, Sokratis Tzifkas. Ai fieri membri della C.C.F. e all’anarchico Theofilos Mavropoulos.

Facciamo in modo che gli imminenti processi diventino un altro motivo per attacchi dinamici contro le strutture del dominio.

Siamo dal lato del compagno Tasos Theofilou e degli altri anarchici accusati di coinvolgimento nelle CCF che negano la partecipazione.

Siamo dal lato dei guerriglieri urbani Nikos Maziotis e Pola Roupa (in fuga) e di Kostas Gournas (Lotta Rivoluzionaria).

Siamo dal lato del ribelle mai pentito della 17 Novembre Dimitris Koufontinas.

Salutiamo con gioia l’esecuzione di tre poliziotti della municipale in Messico da parte della Cellula Insurrezionale Mariano Sanchez Anon-FAI.

Solidarietà a tutti gli anarchici e prigionieri insubordinati in Grecia, Italia, Germania, Spagna, Messico, Cile, Stati Uniti e ovunque si sviluppi la resistenza alla barbarie capitalista.

Fuochi all’Orizzonte – FAI

PS: Ci dispiace che allo sciopero non abbiamo incontrato i duri “battaglioni d’assalto” dell’Alba Dorata, nonostante il fatto che avessero annunciato di partecipare, la festa sarebbe stata fantastica. Saluti fraterni alle pattuglie antifasciste. Solidarietà a tutti quelli arrestati durante lo sciopero del 26 Settembre.

fonti : i, ii

* L’estratto è in realtà una variazione greca delle parole di Bruno Filippi in “Parla la dinamite”; vedi qui in inglese.

Atene, processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria: Dichiarazione di Jean Weir nel tribunale, 10.9.2012

Vorrei chiarire subito che mi trovo qui come un nemico dello Stato e della società. Lunga dall’essere una vivace comunità che condivide il benessere sociale e la gioia della vita, quello che viene definito come la società non è altro che l’organizzazione sorda della disuguaglianza e dello sfruttamento attraverso i ruoli sociali e la proibizione. La legge è il filo spinato che tiene tutto a posto, ed è stata interiorizzata a tal punto che essa costituisce la base inconscia, l’abitudine quotidiana e la routine anche per coloro che la applicano. I media formano opinioni per mantenere il consenso e la delegazione della responsabilità individuale a quel organo del terrore istituzionalizzato, lo Stato. Lo Stato, che comprende i suoi soggetti, è alla base di ogni relazione sociale, al momento attuale, compresa questa qui in questo tribunale oggi.

Sono venuta per stare faccia a faccia con il nemico all’interno di questo bastione del terrore dello Stato perché sono stata invitata dai tre compagni della Lotta Rivoluzionaria. Non sono venuta per entrare in dialogo relativamente a questi compagni, o di qualsiasi altro. La mia presenza qui è un atto di solidarietà e di una continuità della mia lotta come un’anarchica. Almeno il presente procedimento giudiziario ha rigettato ogni traccia della finzione democratica, rivelando la vera essenza del potere. È impossibile passare sopra il fatto che questo processo si svolge all’interno di una prigione, il più grande crimine perpetrato dall’uomo sull’uomo, e la vicinanza fisica del giudice con il carceriere è un’insolita se non una dichiarazione non intenzionale della verità. Il giudice non è nulla senza il carceriere. Il carceriere è nulla senza il giudice. Sono uno, portano la stessa responsabilità, pari per le loro azioni. Terroristi e criminali sono i servitori dello Stato e del capitale, non quelli che lottano per sopravvivere o combattono contro un mondo di conflitti, di guerra, di povertà e d’oppressione.

È nel contesto di questa lotta che ho sentito parlare dell’anarchico Nikos Maziotis per la prima volta. Era nella fase estrema e pericolosa di uno sciopero della fame per far rispettare il suo rifiuto di indossare l’uniforme e diventare un assassino al soldo dello Stato. A quel tempo molti anarchici in Italia, dove vivevo, avevano anche loro rifiutato di fare il servizio militare, scegliendo di andare in prigione piuttosto che unirsi alle forze armate che tengono l’umanità divisa in classi e intervengono violentemente per eliminare ogni tentativo di liberazione. Ma anche e soprattutto perché il servizio militare è uno delle armi dello Stato per la costruzione di modelli di cittadini privi di personalità, individualità e del proprio modo di pensare, contro il quale è necessario ribellarsi e rifiutare.

Ero già a conoscenza della lotta anarchica, l’importanza della lotta anarchica in Grecia a fianco degli sfruttati, gli studenti, i conducenti degli autobus, gli insegnanti, la gente dei villaggi di Halkidiki, ecc ed avevo letto dei rapporti ispiranti sulle loro azioni e anche sulla repressione dello Stato contro di loro. Ma era Nikos Maziotis, che senza saperlo, doveva essere l’elemento propulsivo del mio arrivo in Grecia in persona. È stato in occasione del suo processo nel 1999, che sono venuta ad Atene per la prima volta, per essere presente alla corte in solidarietà con lui. È stato allora che ho scoperto la bellezza selvaggia dei compagni anarchici greci, la loro passione per la libertà che trovava espressione immediata in mille modi e non cessa mai di crescere e di intensificarsi, ispirando ed infuocando i spiriti liberi in tutto il pianeta. Due cose in particolare mi hanno colpito in quella occasione. Prima di tutto l’insuperabile coraggio e la dignità di Nikos Maziotis nel affrontare i responsabili del potere e del privilegio. La sua dichiarazione al tribunale, le sue affermazioni come un uomo, un individuo, un rivoluzionario, un anarchico, sono state fatte guardando nella canna della pistola del giudizio, senza alcuna preoccupazione per le conseguenze in termini degli anni che stava rischiando di essere rinchiuso in un cella. Ciò che ha detto quel giorno è un testo classico della teoria anarchica in merito alla necessità del attacco violento contro il nemico di classe in prima persona e personalmente ho contribuito a diffonderlo nella lingua inglese (il testo, voglio dire, si spera anche gli attacchi). Ha ispirato compagni e ribelli in tutto il mondo. Un’altra cosa che mi ha colpito ed ha influenzato la mia vita da quel ora è stata l’immediatezza dell’azione di tanti compagni nella solidarietà, senza mediazioni, senza i tabù sulla cosiddetta violenza che mettono un freno alla giusta rabbia degli sfruttati. Hanno espresso la solidarietà nella sua unica manifestazione autentica, continuando la lotta, l’attacco cosciente sui profitti dei padroni e gli strumenti di repressione, anche e soprattutto quando il nemico di classe era fuori in tutta la sua forza per proteggere la proprietà e l’arroganza dei governanti del pianeta. Ciascuno con i propri mezzi, ognuno con la propria responsabilità. Continue reading Atene, processo per il caso della Lotta Rivoluzionaria: Dichiarazione di Jean Weir nel tribunale, 10.9.2012

Madrid: Solidarietà pratica agli otto compagni che sono processati per il caso della Lotta Rivoluzionaria ad Atene

Anarchic* e solidal* di Madrid hanno pubblicato due opuscoli contenenti delle traduzioni riguardanti le riunioni della Corte del carcere di Korydallos e le posizioni politiche dei perseguitati, come gli interventi durante l’evento “Per la lotta e la rivoluzione”, tenuto il 7-8 Giugno 2012 ad Atene, ed altro materiale di contro-informazione come il seguente manifesto, volendo diffondere il richiamo internazionale per il caso della lotta Rivoluzionaria, per il 22, 23 e 24 Novembre 2012, in modo da preparare azioni di solidarietà.

Tutto il materiale stampato in spagnolo, qui.

Terrorismo è non avere il necessario per la sopravvivenza, è vedersi tagliare il salario o la pensione, è la tua casa confiscata da una banca, vivendo in un’inquinamento che uccide. Terrorismo è vivere ogni giorno con la paura per la sopravvivenza. Per la maggior parte della società, i terroristi e i criminali sono coloro che governano: il regime dei politici, i ricchi, le caste privilegiate, che sfruttano i lavoratori e prosperano semplicemente partecipando alle istituzioni economiche e politiche. I nemici della società sono coloro che – dopo anni di furti, arricchendosi approfittando di un sistema barbaro e ingiusto in una maniera più che evidente – stanno chiedendo a noi di dare il nostro sangue per salvare la vita del putrido cadavere del regime.

Lettera politica alla società
Roupa Paula, Nikos Maziotis, Costas Gournas
Grecia, Aprile 2010

Solidarietà con gl’imputati del caso della Lotta Rivoluzionaria

La rivoluzione sociale non è il passato, è il presente e il futuro di questo mondo

NON DIMENTICHIAMO LAMBROS FOUNDAS

Da Zurigo a Atene: La Solidarietà attraversa i confini

Slogan per l’immediata liberazione di Marco Camenisch e in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria sono stati scritti nella città di Zurigo.

Ad Atene ha avuto luogo un intervento davanti alla corte marciale del carcere femminile di Korydallos, dove si svolge il processo del caso della Lotta Rivoluzionaria. Nel mese di Settembre, i membri del Soccorso Rosso Internazionale dal Belgio, Italia e Svizzera hanno viaggiato ad Atene per assistere al processo in solidarietà con i tre membri della Lotta Rivoluzionaria e quelli perseguiti per lo stesso caso.

La lotta continua…

Grecia: Nikos Maziotis e Pola Roupa, membri di Lotta Rivoluzionaria, sono latitanti

Come riportato da ABC Berlino, Nikos Maziotis e Pola Roupa, due membri del gruppo di guerriglia urbana LOTTA RIVOLUZIONARIA – “Epanastatikos Agonas”, sono entrati in clandestinità insieme al loro figlio piccolo, Victor Lambros. Da ottobre dello scorso anno ad Atene è cominciato il processo dei due oltre che di Kostas Gournas, un altro membro di Lotta Rivoluzionaria. Anche altre persone sono accusate dalle autorità di appartenenza al gruppo. Pola, Nikos e Costas rimasero per un anno e mezzo in carcere e furono rilasciati prima del processo, l’11 ottobre 2011, per scadenza termini.

Forza e buona fortuna ai tre fuggiaschi!

fonte

Grecia: Una poesia dei detenuti del 2° braccio delle carceri maschili di Larissa dedicata a Lambros-Viktoras Maziotis Roupas, il piccolo figlio dei due membri della Lotta Rivoluzionaria

Martedì 24 luglio 2012
Per il compleanno di Lambros-Viktoras Maziotis Roupas

“Nato dietro le sbarre della prigione, quelle visibili, che nascondino il cielo

le guardie umane, i poliziotti e i corvi, i patroni del sonno tranquillo furonno le tue levatrici

hai celebrato il tuo primo compleanno con le ombre proiettate dalle barriere in acciaio…

La democrazia borghese è così misericordiosa…

Ora è il tuo secondo compleanno, la luce delle stelle che non avevi mai visto fino ad ora

con l’orizzonte che si estende di fronte a te fino all’infinito

con i cani che abbaiano da lontano

Ti auguriamo anni ardenti, mari clamorosi nelle tue orecchie, tuoni per il tuo canto di suono

che la marea cancelli le tue orme, sulla sabbia…”

Con rispetto ed amore a coloro che non hanno mai rimpianto quello che abbiano osato fare

Onore e ricordo per sempre a Lambros Foundas

Dedicato a Nikos, Pola e il beniamino Lambros-Viktoras

I detenuti del 2° braccio delle carceri di Larissa

Svizzera: Una lettera di Marco Camenisch dal carcere

Dalla Svizzera invio i miei più calorosi saluti rivoluzionari a voi compagne e compagni dell’incontro-festival del 7-8 giugno in Grecia!

I temi della vostra riunione – storia, attualità e prospettiva della rivoluzione sociale internazionale – sono d’importanza cruciale e più che mai attuale, in questi tempi di crisi irreversibile del sistema dominante.

Che i tempi non erano mai così maturi ed urgenti per realizzare ed organizzare la lotta internazionalista per una prospettiva socialrivoluzionaria come unica soluzione alla crisi del sistema dominante e che per questo fine la costruzione di una solidarietà rivoluzionarla internazionalista è imprescindibile, sono affermazioni di voi Pola e Nikos e di una moltitudine di compagne e di compagni combattenti più che ovvie e condivisibili. Ce lo conferma anche il crescente consenso popolare per l’intervento rivoluzionario militante ed armato ed il corrispondente aumento della paura e del terrorismo del sistema. Crescita di consenso che possiamo riscontrare, seppur a livelli differenti, non solo in Grecia ma in molti altri paesi occidentali e del mondo, mentre il terrorismo delle elite e l’avanzamento internazionale della loro repressione e molto più livellato ed unitario. Questo rende ancora più importante ed urgente una forte spinta costruttiva – analisi e pratica – alla solidarietà rivoluzionaria internazionalista oltre le tendenze non solo contro la repressione ma anche, molto più in generale, per una convergenza nei percorsi rivoluzionari in atto e da costruire!

Solidarietà ed amore a voi compas dentro e fuon delle galere, che, in Grecia e dappertutto nel mondo, in questo prezioso momento e in molti altri fate degli attacchi della giustizia di classe una piattaforma ed occasione per rilanciare il contrattacco su questo terreno, come contributo al permanente resistere ed attacco rivoluzionario!

Affinchè siano perseguitati ancora fin dentro i loro cessi (sicuramente di lusso)…!!!

Affinchè il fuoco ed il sabotaggio rivoluzionario con ogni mezzo necessario, la voce della dinamite e delle Tokarew… li perseguiti senza tregua e sempre di più, nei loro covi, nelle strade ed ovunque, di giorno-e di notte!!!

Continuando a ridar loro una piccolissima parte del terrore e della sofferenza che, da millenni, per arricchirsi riversano sul mondo ed il vivente, finchè questo diventi contributo, partecipazione ed organizzazione dell’insurrezione e della rivoluzione sociale popolare generalizzata ed internazionale!

Solidarietà ed amore a voi compas Pola, Nikos e gli compagni accusati nel processo di Lotta Rivoluzionaria!

Solidarietà ed amore a voi sorelle e fratelli della CCF/FAI in prigione e fuori in Grecia, a voi compas FAI/FRI in tutto il mondo!

Solidarietà ed amore ad ogni individuo e popolo, in galera o fuori, che lotta contro questo sistema-galera globale!

Finchè sarà svuotato e distrutto ogni oppressione, sfruttamento, potere, Stato e recinto!!!

lnizio giugno 2012, marco camenisch, lager Lenzburg, Svizzera.

via Soccorso Rosso Internazionale

Atene: Dichiarazione scritta da Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria – 24 ottobre 2011

Basta con le frodi – I combattenti non sono terroristi

Questo processo è un processo politico, dove vengono giudicati i rivoluzionari che hanno scelto la lotta armata per rovesciare il capitalismo e lo Stato, per rovesciare il regime criminale che voi, come giudici, difendete.

La vostra corte é un tribunale speciale ordinato dagli imperialisti americani ed inglesi e dai guardiani dello stato greco, i quali hanno imposto una legislazione antiterrorista con disposizioni speciali che regolano le accuse e massimizzano le sanzioni; hanno introdotto tribunali speciali all’interno delle prigioni in un soffocante ambiente di sicurezza che degrada la pubblicità del processo in modo da tenere le persone lontane dal sentire le opinioni politiche dei rivoluzionari; hanno applicato all’occasione condizioni speciali di detenzione, tutte finalizzate a rendere più severa la repressione contro la resistenza armata e contro l’organizzazione rivoluzionaria di azioni armate in Grecia.

Questo perchè il precedente repressivo regime, il quale non aveva nessuna speciale disposizione riguardante “la formazione di organizzazioni terroristiche”, e dove i cittadini della giuria erano attivi, é stato qualificato come insufficente e inefficace. Anche se non riconoscete gli oppositori politici e i prigionieri politici, in questo modo voi provate, praticamente attraverso l’applicazione di leggi speciali e di speciali provvedimenti contro di noi, giudicandoci in una corte speciale, che indirettamente ci riconoscete come nemici politici e pericolosi per il regime politico ed economico che voi servite, in contrasto con tutti coloro che il vostro Potere considera come “criminali comuni”.

In questo modo voi provate che il potere ha un odio infinito nei riguardi dei suoi stessi nemici politici. Inoltre quale autorità ha mai riconosciuto ufficialmente gli oppositori politici e i nemici politici?

I guerriglieri dell’ELAS (Esercito Popolare Greco di Liberazione) durante l’occupazione fascista e l’Esercito Democratico di Grecia durante la guerra civile sono stati maltrattati e cacciati come “briganti” [symmorites] dal regime monarca-fascista traditore del dopoguerra e sono stati giudicati da una speciale corte marziale.

Membri delle organizzazioni della rivoluzione armata vengono perseguitati come “terroristi” e giudicati da tribunali speciali come i vostri. La caratterizzazione “terrorista” viene applicata ai combattenti rivoluzionari da tutte le forme del potere, indipendentemente se siano regimi militari o dittatoriali, come quello durante il 1967-74, l’oligarchia costituzionale del dopo guerra che per eufemismo fu chiamata “democrazia”, o l’attuale giunta di traditori e collaborazionisti del governo del PASOK che consegna il popolo nelle mani del potere oligarchico dell’economia internazionale firmando il trattato di memorandum. Continue reading Atene: Dichiarazione scritta da Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria – 24 ottobre 2011

Atene: Presidio di solidarietà per il compagno Kostas Katsenos, accusato per il caso di Lotta Rivoluzionaria

Kostas Katsenos è ancora detenuto in custodia cautelare, accusato per il caso di Lotta Rivoluzionaria, il cui processo è in corso. Martedi, 27 Marzo, il compagno apparirà prima del Consiglio dei Giudici d’Appello, che deciderà in merito alla proroga della sua carcerazione preventiva o alla sua liberazione, dal momento che ha già scontato 6 mesi in prigione.

Nell’Aprile del 2010 i membri anarchici di Lotta Rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis furono arrestati e tenuti in detenzione preventiva fino allo scadere del limite dei 18 mesi, nell’Ottobre del 2011, quando furono rilasciati dal carcere di Koridallos. Nell’Aprile del 2010 lo Stato sequestrò anche gli anarchici Vaggelis Stathopoulos, Christoforos Kortesis e Sarantos Nikitopoulos, che furono trattenuti fin prima il processo e che ne fù ordinato il rilascio solo dopo la sentenza del consiglio dei giudici, il 5 Aprile 2011. Questi tre compagni, così come Marie Beraha (la compagna di K. Gournas) sono accusati di partecipazione all’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, ma tutti e quattro hanno ripetutamente negato tutte le accuse. Kostas Katsenos era ricercato dalle autorità da quasi un’anno e mezzo, rimase latitante, fino a quando non si è consegnato qualche giorno prima dell’inizio del processo contro Lotta Rivoluzionaria (che è ufficialmente iniziato il 5 Ottobre 2011). Il compagno K. Katsenos da allora è rimasto in custodia nelle carceri di Koridallos, anche se nega tutte le accuse. Chiediamo la sua immediata liberazione dall’inferno.

Presidio di solidarietà presso la Corte d’Appello (Via Loukareos, Atene), Martedi, 27 Marzo 2012, alle 09.00

RILASCIO IMMEDIATO DI KOSTAS KATSENOS

SOLIDARIETA’ CON TUTTI I COMPAGNI CHE SONO IMPLICATI NELLO STESSO CASO

Quì la chiamata originale dell’Assemblea per il caso di Lotta Rivoluzionaria

Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Liberta' per Stella Antoniou (striscione di solidarietà' a Salonicco)

L’anarchica Stella Antoniou è in arresto preventivo nella prigione di Koridallos dal 4 Dicembre 2010, arrestata insieme a Kostas Sakkas, Alexandros Mitrousias e Giorgos Karagiannidis. L’accusa per la quale lo stato la tiene in prigione è la presunta partecipazione ad un’organizzazione armata. Inizialmente e per qualche tempo questa organizzazione non è stata nemmeno nominata. Alla fine, visto che era necessario per l’accusa citare un’organizzazione esistente, il caso dei compagni è stato unito a quello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

La stessa Stella Antoniou ha rigettato le accuse e ha difeso la sua scelta politica di solidarizzare attivamente con Alexandros Mitrousias che era ricercato dalle autorità prima degli arresti. Questa scelta insieme alle sue azioni e visioni politiche sono i veri motivi per cui lo stato la tiene prigioniera.

Lei è stata arrestata mentre aveva seri problemi di salute, che sono peggiorati pericolosamente in prigione. I detenuti nelle prigioni greche sanno che anche il più piccolo malessere non può essere risolto a causa dell’indifferenza del sistema sanitario per i prigionieri. Il deficit è grosso nella cura medica nelle prigioni e aumenta a causa della crisi, rendendo praticamente impossibile l’affrontare anche i minimi problemi di salute dietro le mura. Continue reading Atene : Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in merito a Stella Antoniou

Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria, 06-02-2012

La passione per la libertà è più forte di tutte le vostre prigioni

Tredicesima udienza, 06-02-2012

La testimone Mattheou, residente a Dafni, era la proprietaria dell’auto su cui Lambros Foundas venne ucciso dai poliziotti. La donna, ovviamente, non ha potuto testimoniare nulla. Lei venne a sapere dell’incidente dalla televisione. Non ha neanche sentito i colpi di pistola. Non ha neanche ricordato se la sua macchina, che ha visto dopo un anno e mezzo, avesse due o tre fori di proiettile.

Della scena a Dafni, ha commentato N. Maziotis, l’accusa ha convocato solo questo testimone e non i due poliziotti coinvolti nell’omicidio di Lambros Foundas. Non ha convocato gli assassini, ovviamente per motivi di protezione. Questo comportamento non ci sorprende, ha continuato. Il ruolo della corte è di proteggere gli scagnozzi del sistema. Il valore della vita e della giustizia è rapportato alla stato di classe. Voi proteggete solo quelli come voi. Lambros Foundas rimarrà nella storia come combattente. Ha perso la vita combattendo per il cambiamento della società, quindi la crisi diventa la causa della rivoluzione sociale. E’ nostro compito difendere Lambros Foundas. Lui non è morto. E’ presente e immortale.

Questo giorno è particolarmente importante per noi cosi come per l’organizzazione, ha continuato P. Roupa. Parleremo del nostro compagno, per noi lui è ancora vivo. Lambros Foundas è “caduto” durante una precisa scelta dell’organizzazione. Lui è un simbolo della resistenza e dell’imminente rivoluzione sociale.

La testimone Vagou, proprietaria di un appartamento ad Ano Patissia, ha citato un tale Mantalozis che ha affittato l’appartamento, con il suo documento di identità. Quando ad un certo punto delle tasse comunali rimasero non pagate, lei guardò nella rubrica, trovato il Mantalozis, lui disse di non essere coinvolto, e lei capì che qualcosa non andava, fin quando lui le disse che sarebbe andato alla polizia. Lei potè entrare nell’appartamento solo 6 mesi dopo l’intervento della polizia e trovò tutto annerito per il tentativo di trovare impronte. Le dissero che non avevano trovato nulla. La testimone ha insistito nel dire che non riconosce alcuno degli accusati. Continue reading Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria, 06-02-2012

Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (9-11-12 Udienze)

Nona Udienza, 19/12/2011

All’inizio dell’udienza ci sono stati commenti sulla due giorni di testimonianze di Panathanasakis da parte della difesa di K. Katsenos. P. Roumeliotis ha riportato in dettaglio tutti gli incidenti testimoniati da Papathanasakis, dai quali non risultano neanche riferimenti a K. Katsenos. E come ha cercato Papathanasakis di coprire l’assenza della più piccola prova? Mentendo, sul fatto che Katsenos si sia rifiutato di dare le impronte. Quando, comunque, in seguito ha ammesso che Katsenos ha dato le impronte, ma c’era un problema su due delle sue dita, perciò non era responsabile. L’avvocato ha rivelato che il problema era un tipo di dermatite di cui soffre Katsenos, certificata dai documenti medici portati dalla madre. Papathanasakis, ha sottolineato l’avvocato, ha dichiarato ciò per giustificare le accuse a Katsenos. In alcuni regimi, ha continuato P. Roumeliotis, un’identità è abbastanza per renderti colpevole. Nella Germania nazista, se eri ebreo. Nel Sud Africa razzista, se eri nero. Nell’America di Mc Carthy, ma anche nella Grecia post guerra, se eri comunista. Non facciamo l’equazione tra l’identità di un antiautoritario e il riferimento alla partecipazione ad una organizzazione come Lotta Rivoluzionaria. Ha finito leggendo degli estratti di un articolo del giornale “Kathimerini” intitolato “Ribaltamento nel processo a Lotta Rivoluzionaria” e un articolo del giornale “Eleutherotypia”, che fa riferimento alla testimonianza di Papathanasakis.
Ch. Ladis ha ripreso da dove aveva finito il collega, commentando da un altro punto di vista la testimonianza di Papathanasakis. Dopo la testimonianza, ha detto, ero preoccupato che Katsenos ci dicesse di ritirare l’obiezione di escludere Papathanasakis, con la quale avevamo difeso il prestigio della giustizia e non l’interesse particolare del nostro cliente, per il quale Papathanasakis andava esonerato. Ha descritto Papathanasakis come una legale bomba ad orologeria, che scoppia nella corte e le cui schegge feriscono molto e molti.
Ha ammesso direttamente che era un impiegato nelle indagini e ciò danneggia il prestigio della corte. Per due giorni ha costantemente commesso il reato di spergiuro pur tollerato dalla corte. Ha inoltre svelato il suo servizio dicendo che non ha mai ricevuto alcun documento dai suoi predecessori su Lotta Rivoluzionaria. La testimonianza di Papathanasakis dovrebbe essere cestinata o lui andrebbe accusato di spergiuro, come è specificato per chiunque ovviamente rifiuta di testimoniare sui propri informatori. Mai, comunque, Papathanasakis è stato pressato a dire le ovvietà. Noi come difesa di Katsenos, ha concluso Ch. Ladis, siamo stati aiutati da Papathanasakis, perché ha prosciolto il nostro cliente, ma per ragioni di correttezza procedurale non si dovrebbe menzionare il nome di Papathanasakis. Lasciamo che venga considerato una macchia nell’intero processo.
F. Vergados ha commentato che la testimonianza di Papathanasakis non andrebbe presa in considerazione, perché ha dichiarato informazioni senza rivelare le fonti, mentre dall’altro lato abbiamo ascoltato cose incredibili come sue stime personali. Per esempio che gli accusati hanno osservato regole cospirative. E cosa erano? Che essi hanno agito naturalmente!!

Vaggelis Stathopoulos ha letto una sua valutazione, in forma di dichiarazione. Non è la prima volta che i combattenti vengono trascinati in aula. Ha detto. L’autorità ha sempre cercato lo sterminio dei suoi nemici politici. Durante la giunta, una bugia di un poliziotto era sufficiente per farti esiliare. In democrazia un “Non ricordo” è sufficiente per mandarti in galera. Papathanasakis, mi conosce bene da quando era a capo della stazione di polizia di Nikea, come conosce l’intera mia famiglia. Dopo la morte di un immigrato pakistano, io e un mio amico fummo minacciati di dover fermare la mobilitazione per il caso, perché lui ci avrebbe “stritolato in un pezzo di carta”. Cercò intenzionalmente di far passare casa mia come una casa strana, mentre essa era aperta a molta gente. Nello stesso modo la mia rubrica si trasformò in un biglietto ben nascosto e la mia auto andò in montagna, mentre ero detenuto. La mia persecuzione è strettamente politica, a causa della mia partecipazione nel movimento anarchico e nelle lotte sociali. Perché mi rifiuto di condannare ogni forma di lotta e perché ho amicizie che non denuncerò.

Pola Roupa ha fatto un commento, aprendo una questione più ampia. Non mi aspettavo nulla di diverso dalla testimonianza di Papathanasakis, ha detto. Non mi aspettavo che dicesse qualcosa di serio, ma si è dimostrato che il problema è più profondo. Mentre ha mentito molto consapevolmente, nulla è accaduto per i giudici. Lui ha detto che il suo reparto non segue gli anarchici, mentre c’è ufficialmente un dipartimento speciale per quel lavoro. Quando la gente sa di essere seguita, ha senso che prenda misure di protezione, e ciò è sospetto per Papathanasakis. Chiunque nel movimento anarchico-antiautoritario è sospetto per lui. Dalle impronte trovate nella casa del nostro compagno Lambros Foundas è iniziata una serie di indagini, interrogatori, convocazioni. Perché non hanno nulla sull’organizzazione, (se non avessimo rivendicato la responsabilità politica non avrebbero assolutamente nulla), hanno aperto una serie di indagini, convocazioni di almeno 50 compagni del movimento anarchico-antiautoritario, ma di nuovo senza trovare nulla. Hanno cercato l’isolamento politico di noi tre, hanno cercato di colpire il desiderio di solidarietà. Continue reading Aggiornamento sul processo a Lotta Rivoluzionaria (9-11-12 Udienze)

Atene: Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria in ricordo di Lambros Foundas

Dichiarazione dei membri di Lotta Rivoluzionaria del 6 Febbraio 2012 riguardo allo scontro armato a Dafni, nel quale Lambros Foundas è stato ucciso in battaglia con la polizia

L’operazione repressiva contro Lotta Rivoluzionaria è iniziata con un conflitto a fuoco a Dafni il 10 Marzo 2010 quando il nostro compagno Lambros Foundas è stato ucciso in battaglia dai poliziotti Andreas Haskis e Theodoros Koumarapis.

Anche se questo incidente è diventato il punto di partenza delle indagini che hanno condotto al nostro arresto, il procuratore d’appello Makropoulos non ha convocato i due poliziotti assassini di Lambrous Foundas per testimoniare in questo processo, ma ha convocato solo la proprietaria della macchina che i compagni avevano cercato di espropriare, con il fine di usarla in un’azione dell’organizzazione.

E’ ovvio che i due poliziotti non sono stati convocati dalle autorità giudiziarie solo per il motivo di proteggerli, infatti, come abbiamo detto in precedenza, dimostrando la complicità tra autorità giudiziaria e poliziesca. E’ ovvio che il procuratore d’appello ha cercato di proteggere gli assassini di Lambros Foundas.

Ciò non ci sorprende. Né ci sorprende allo stesso modo il fatto che le circostanze dell’omicidio di Lambros Foundas non siano state investigate e non lo saranno da parte di alcun giudice. Il ruolo dei giudici, cosi come quello di questa corte, è di proteggere gli interessi classisti dei padroni, il benessere e i loro scagnozzi, che non sono altro che gli agenti di polizia.

E ciò dimostra l’ipocrisia dello stato di giustizia, perché quando giudici e altri agenti del regime parlano di valore della vita umana, si riferiscono solamente alle vite dei loro pari di classe, quelli che essi stessi stanno servendo, come la stessa gente che fa compromessi con il potere politico ed economico, e quelli che li stanno proteggendo, soprattutto i membri delle forze di polizia.

Per i giudici e questa corte, degna di valore è la vita degli scagnozzi e dei pretoriani del regime, come (i poliziotti) Mantzounis, Margellos, Stamos, e tutti quelli allenati e pagati per assaltare, torturare e uccidere. E per questa corte è ancora più degna di valore la vita degli individui come l’ex ministro dell’ordine pubblico Voulgarakis, odiato dalla gente. Secondo la “giustizia” classista, il valore della vita umana è misurato in termini di posizione di classe di ciascuno di noi; misurato dal fatto se si serve il potere e il regime crminale chiamato capitalisto ed economia di mercato.

Lambros Foundas sarà ricordato come combattente per la libertà che ha dato la sua vita nel preparare un altro colpo di Lotta Rivoluzionaria contro il regime.

Ha dato la vita affinché non passassero l’occupazione del governo credo, il FMI, la BCE e l’UE; affinché non passasse l’attuale giunta di Stato e Capitale; affinché non passassero il nuovo totalitarismo che l’elite economica e politica vuole imporre al mondo, in ocasione della crisi finanziaria globale. Lambros Foundas ha dato la sua vita combattendo per rendere la crisi un’opportunità per la Rivoluzione Sociale.

Al contrario, gli assassini di Lambrous Foundas, Andreas Haskis e Theodoros Koumarapis verranno ricordati nella storia come mercenari e membri di un meccanismo omicida. Rimarranno ricordati come scagnozzi di un regime ingiusto e criminale, scagnozzi e servi di quelloi che rubano, opprimono e sfruttano le gente.

Cosi come questa corte sarà ricordata nella storia come una corte speciale che affronta i rivoluzionari e i combattenti che stanno lottando per la distruzione del capitalismo e dello stato, come una corte che rappresenta i traditori della gente, i collaborazionisti contemporanei che sono al servizio dell’elite economica sovranazionale.

E’ nostro compito come membri di Lotta Rivoluzionaria rivendicare Lambros Foundas in questa corte del nemico di classe. Inoltre, la rivendicazione politica della nostra partecipazione a Lotta Rivoluzionaria è stata una cosa ovvia, al fine non solo di difendere la nostra organizzazione, ma anche il nostro compagno.

Per noi, suoi compagni di Lotta Rivoluzionaria, Lambros Foundas non è morto. Lui è nel nostro sangue e nell’aria che respiriamo come combattenti. E’ dentro i nostri obiettivi e fini. Lui si è identificato con la nostra organizzazione e la nostra lotta. Ogni giorno, ogni momento, lui è presente. LUI E’ IMMORTALE.

I membri di Lotta Rivoluzionaria
Pola Roupa, Kostas Gournas, Nikos Maziotis

fonti: 1, 2 —trad. ParoleArmate

Grecia: Lettera dei tre membri di Lotta Rivoluzionaria, riguardo al processo del loro caso, ai compagni in Europa che hanno risposto all’appello solidale internazionale

Compagni/e,

Il nostro processo per Lotta Rivoluzionaria che è iniziato il 5 ottobre 2011, è una fase politica per difendere la lotta armata come parte inseparabile della lotta per la sovversione del capitalismo e dello stato, la lotta per la rivoluzione sociale.

La nostra strategia nel processo è dunque attaccare l’esistente regime criminale economico, sociale e politico con argomenti politici, senza accettare il ruolo di accusati ma diventando al contrario accusatori contro tutto ciò che questa corte rappresenta e compie. Il 5 ottobre, quando ci siamo presentati in aula per la prima volta mentre eravamo ancora in prigione, la compagna Pola Roupa ha fatto una dichiarazione politica ai giornalisti fuori il tribunale speciale di Koridallos dove ha detto che non è Lotta Rivoluzionaria ad essere processata ma i nostri accusatori, il vero criminale regime che ci imprigiona. Il 24 ottobre, nella seconda udienza, dopo la lettura delle accuse, abbiamo preso posizione riguardo ad esse, quando i giudici ci hanno chiesto perché stavamo facendo delle dichiarazioni politiche. Abbiamo detto che questo processo è un processo politico, che questa corte è una Corte Speciale messa su sulle speciali leggi antiterroriste con le quali vengono processati i nemici politici del regime, che questa corte è criminale e collabora con un regime criminale che sfrutta e opprime le persone, che nel banco degli accusati dovrebbero sedere ed essere giudicati colpevoli i membri dell’autorità politica, membri del governo, il primo ministro, i ministri e i deputati, i membri dello scorso governo, i membri dell’élite economica, gli uomini d’affari, i capitalisti, i membri delle organizzazioni finanziarie internazionali come i manager del FMI, la BCE, UE, che hanno imposto alla gente la dittatura dell’élite economica transnazionale cosi come quelli che proteggono il regime criminale : poliziotti e forze repressive statali.

Nelle udienze del 1 e 9 novembre sono state fatte delle obiezioni riguardo alla vaghezza delle accuse, l’oscuramento dell’informazione sul processo visto che la legge consente la copertura giornalistica del processo, il trasferimento del processo dalla corte di Koridallos ad una corte formata da giudici popolari. Sebbene ci si aspettava che le obiezioni sarebbero state rifiutate era una buona possibilità per noi trasformarle in dichiarazioni politiche, per mostrare la natura politica e l’azione dell’organizzazione, i motivi politici dietro le azioni dell’organizzazione, l’ipocrisia dello stato e del regime, vista la vaghezza delle accuse che sono state fatte senza alcuna prova reale. Siamo accusati, e ci aspettiamo di venire condannati, per tutte le azioni dell’organizzazione in base al dogma della responsabilità collettiva e sull’arbitrarietà mostrata da accuse che ritengono che l’organizzazione abbia una struttura gerarchica, cosi come l’oscuramento della pubblicità del processo visto che veniamo processati come criminali comuni (penali).

Oltre a tutto ciò ci sono motivi politici da parte dello stato che mira a presentare i combattenti rivoluzionari e presunti membri di Lotta Rivoluzionaria come criminali, depoliticizzando le loro azioni e processandoli in prigione in un asfissiante ambiente di sicurezza che svaluta il carattere pubblico del processo.

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Atene: Anarchici arrestati in massa dopo l’intervento in una stazione radio commerciale in solidarietà riguardo il processo a Lotta Rivoluzionaria

La mattina del 10 Gennaio, quasi venti membri dell’assemblea di solidarietà per il caso di Lotta Rivoluzionaria (Epanastikos Agonas, il cui processo è attualmente in corso) sono entrati nella stazione radio commerciale Flash.gr in Kifissia Avenue ed hanno interrotto il programma, per trasmettere un messaggio di solidarietà verso coloro che sono sotto processo.

Nonostante il fatto che nè il proprietario della stazione, nè il suo staff abbia chiesto ufficialmente l’intervento della polizia, decine di poliziotti ( le unità in moto DIAS, squadre simili ai MAT, poliziotti in borghese, più altri) sono arrivati subito sul posto ed hanno circondato l’edificio. Verso le 14.00, dopo essere stati bloccati negli uffici della radio per ore, gli anarchici che hanno preso parte all’azione di solidarietà sono stati arrestati e portati al quartier generale della polizia di Alexandras Avenue: due procuratori insieme alle squadre di polizia hanno preso d’assalto la stazione radio, costringendo i compagni ad uscire dai locali; sono stati tutti ammanettati e tenuti negli autobus della polizia, mentre i loro telefoni cellulari sono stati confiscati.

Non appena la notizia è circolata, gli anarchici si sono riuniti di fronte il quartier generale della polizia(GADA), dovè in corso una protesta di solidarietà di circa 100 persone (pre incontro: fuori la stazione della metropolitana di Ambelokipi).

Ecco il testo rilasciato dagli stessi 20 arrestati:

Oggi, 10 Gennaio 2012, i compagni degli spazi anarchici/anti autoritari hanno effettuato un’intervento alla stazione radio commerciale Flash 96 FM nel contesto di una serie di azioni di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria, processo che è in corso dal 5 Ottobre 2011, nella corte speciale del carcere di Koridallos.

Abbiamo intrapreso quest’azione nel tentativo di rompere il muro di silenzio e l’ordine politico di imbavagliare il processo e il discorso politico degli imputati nel caso Lotta Rivoluzionaria.  Continue reading Atene: Anarchici arrestati in massa dopo l’intervento in una stazione radio commerciale in solidarietà riguardo il processo a Lotta Rivoluzionaria

Atene: Seconda dichiarazione congiunta dei membri di Lotta Rivoluzionaria davanti la corte del tribunale (12/12/11)

Noi abbiamo rivendicato la responsabilità per la partecipazione politica nell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria. L’abbiamo fatto consapevolmente per non posizionarci in relazione alla “storia” che ci è stata presentata qui dal testimone Papathanasakis – che ovviamente, è stata attribuita a lui -, i fatti che lui ha descritto e ciò che il DAEEB (squadra speciale dei crimini violenti) ha giudicato come prove sufficienti per procedere con gli arresti. Abbiamo scelto consapevolmente di non andare al processo e parlare delle conversazioni telefoniche, cellulari, le note presentate dal DAEEB, per distanziarci dall’investigazione realizzata dagli avvocati – e non solo da loro visto che fino ad ora almeno i giudici non hanno richiesto alcun esame significativo di questo testimone particolare – su ciò che su quanto ritenuto serio, reale, rilevante, sufficiente per procedere con gli arresti e le detenzioni. Continue reading Atene: Seconda dichiarazione congiunta dei membri di Lotta Rivoluzionaria davanti la corte del tribunale (12/12/11)

Atene: Presidio di solidarietà per il caso Lotta Rivoluzionaria

PRESIDIO MICROFONICO DI SOLIDARIETA’
riguardo il caso di
LOTTA RIVOLUZIONARIA
Domenica 18/12 ore 13:00 Piazza Kapnikarea (via Ermou)

Solidarietà con i membri di Lotta Rivoluzionaria Kostas Gournas, Pola Roupa, Nikos Maziotis, e tutti gli altri che sono perseguiti per lo stesso caso, Christoforos Kortesis, Vaggelis Stathopoulos, Sarantos Nikitopoulos,Kostas Katsenos,
Marie Beracha, che affrontano il processo nel tribunale speciale della prigione di Koridallos, dal 5/10.

Assemblea del caso Lotta Rivoluzionaria

fonte

Dichiarazione di Lotta Rivoluzionaria dal cortile del tribunale speciale della prigione di Koridallos

Primo giorno del processo contro Lotta Rivoluzionaria (5 ottobre 2011)

È un dato storico (è anche riportato dai mass media) che l’attacco dello Stato contro Lotta Rivoluzionaria e i nostri arresti sono connessi all’imposizione fatta ai danni della società greca da parte della giunta della troika e del governo del PASOK, e sono associati al primo accordo di memorandum per il vassallaggio del paese all’elitpolitica, economica e transnazionale, firmato arbitrariamente dai social-fascisti del governo nello stile di un colpo di stato.

Da allora, il paese è entrato in un buio periodo di ferocia senza precedenti, da parte del Capitale e del potere politico che cerca di espropriare inesorabilmente il benessere sociale e sfruttare ferocemente il lavoro umano dei non-privilegiati. Nel mezzo della più grande crisi sistemica che oggi è scoppiata tra il capitalismo e l’economia di mercato, ha eroso le strutture politiche e sociali di rappresentanza democratica, e ha svalutato irreparabilmente le sue fondamenta sociali, la sopravvivenza del sistema politico ed economico presuppone l’eutanasia di una larga parte di popolazione.

Ciò è stato provato comunemente da molta gente, e come abbiamo detto nella nostra lettera politica alla società tramite la quale rivendichiamo la nostra responsabilità politica in merito alla nostra partecipazione a Lotta Rivoluzionaria, esso riguarda un occupazione che compete in violenza con quella nazista durante la seconda guerra mondiale, un fatto che costituisce una consapevolezza comune in questo paese. Continue reading Dichiarazione di Lotta Rivoluzionaria dal cortile del tribunale speciale della prigione di Koridallos

I membri di Lotta Rivoluzionaria saranno rilasciati con condizioni restrittive Martedì, 11 Ottobre

Dopo un’ordine deciso dal Consiglio giudiziario di Atene, che si è riunito in data odierna 6 ottobre, i compagni Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas verranno rilasciati dalla prigione di Koridallos  Martedì, 11 ottobre. Tutti e tre i membri di Lotta Rivoluzionaria hanno raggiunto il limite dei 18 mesi di detenzione preventiva.

Il loro rilascio è stato ordinato a condizione che dovranno firmare in un commissariato di polizia locale ogni cinque giorni, mentre gli sarà vietato di uscire dalla prefettura dell’Attica. La decisione è stata annunciata come definitiva e irrevocabile.

Il processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria riprenderà Lunedi, 24 ottobre.

LIBERTA ORA PER TUTTI I RIVOLUZIONARI!
 LA SOLIDARIETA E LA NOSTRA ARMA!

Berlino: Attacco nei confronti della Deutsche Telekom

Durante la notte del 3 ottobre abbiamo fatto un regalo all’economia tedesca. In un terreno della Deutsche Telekom di Berlino-Lichtenberg, abbiamo attaccato diversi veicoli con bombe incendiarie. Abbiamo scelto la data in riferimento al processo contro l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che avrà inizio il 5 ottobre ad Atene.

Segnaliamo la nostra solidarietà con le azioni di Lotta Rivoluzionaria e chiedere la liberazione di Κostas Gournas, Panagiota “Pola” Roupa, Nikos Maziotis e tutti gli altri compagni, che sono in carcere.

L’opzione della lotta armata all’interno delle figure della sinistra autonoma e radicale per la resistenza deve essere sempre mantenuta, ma non deve portare ad essere isolati da altre forme di azioni e movimenti.

Qui non esiste alcun movimento che sostiene la possibilità di una lotta armata, o che sia disposto e in grado di eseguire il backup di una lotta armata. Questo è il motivo per cui non ci sono gruppi armati in Germania al momento.

Tuttavia, i livelli di resistenza in Europa, devono fare riferimento gli uni agli altri per combattere l’Impero europeo in modo più efficace.

Al fine di ottenere maggiori finanziamenti, lo stato greco ha accettato le condizioni della troika per privatizzare le imprese statali. Nella speranza di un boom economico Deutsche Telekom ha acquistato parti enormi della società di telecomunicazioni greca OTE. Visto che i profitti non sono aumentati fino alla somma che la Deutsche Telekom prevedeva, la società sta’ ora pensando di lanciare una forte riduzione dei salari dei dipendenti, nonché tagli massicci.I costi delle pensioni per i dipendenti, che si sono ritirati in precedenza, sono considerati come un fardello nel suo equilibrio dei conti da parte di Deutsche Telekom. Ponendo lo stato greco sotto questa pressione, Deutsche Telekom ipotizza la completa acquisizione di OTE dallo stato greco, al fine di raggiungerne l’egemonia. L’esempio di questa multinazionale rappresenta molto bene la logica disumana dello sfruttamento capitalistico.

Inoltre, attraverso un partenariato di sicurezza con la polizia e l’esercito, Deutsche Telekom si occupa della sorveglianza completa in Germania e su tutti i suoi confini.

Il nostro attacco sostiene anche gli scioperi dei dipendenti e lavoratori in Grecia, così come si fondono con la lotta del movimento anarchico attraverso i vari confini.

Ci auguriamo che questa azione incoraggerà anche altri a partecipare attivamente in una prospettiva militante.

Commemoriamo Lambros Foundas, che è stato ucciso dalla polizia nella sua lotta per la libertà.

PER L’ANARCHIA!

“Propagandisti dell’Atto” (Propagandisten der Tat)

Fonte: linksunten

Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Vi mando il mio sostegno e speranza di aver forza per il processo. Uno spettacolo creato dai giudici corrotti,dai poliziotti e dai politici. Nel nord, si alzerà un pugno chiuso attraverso le finestre sbarrate delle carceri inglesi, alto verso il cielo. Mai perdere di vista il nostro obiettivo. Condivisione dei sogni di libertà e di vittoria. Con determinazione e coraggio, uniti ce la faremo.
Nessuno è libero finché tutti non sono liberi.
Fuoco alle carceri e agli Stati che le creano.

Solidarietà con i compagni di Lotta Rivoluzionaria dal prigioniero antifascista anarchico Thomas Blak (Londra, UK).


Il giorno 1° ottobre, alle ore 12 i compagni hanno partecipato ad un raduno di solidarietà a piazza Syntagma, dove sono stati distribuiti volantini per più di un’ora a proposito delll’imminente processo del caso di Lotta Rivoluzionaria.

Quasi 3.000 persone hanno marciato per le strade centrali di Atene, in solidarietà con i membri detenuti del RO lotta rivoluzionaria Pola Roupa, Kostas Gournas e Nikos Maziotis, così come i perseguitati per lo stesso caso Christoforos Kortesis, Sarantos Nikitopoulos, Vaggelis Stathopoulos, Marie Beracha e  Kostas Katsenas (non piu’ fuggitivo). Slogan militanti sono stati cantati, come ‘Gli Stati sono i soli terroristi! Solidarietà con i guerriglieri!’ e ‘Lambros [Foundas] vive dentro il cuore di ogni combattente’.

Il processo del caso di Lotta Rivoluzionaria inizierà Mercoledì, 5 Ottobre, alle ore 9 presso il tribunale speciale di Koridallos . Ora è necessario più che mai dimostrare la solidarietà internazionale verso i nostri compagni.


Testo scritto dai tre membri incarcerati di Lotta Rivoluzionaria sul processo all’ organizzazione che inizierà il 5 Ottobre 2011 Continue reading Atene: Manifestazioni in solidarietà con i compagni imprigionati e perseguitati per il caso Lotta Rivoluzionaria e in memoria di Lambros Foundas

Appello internazionale di solidarietà verso Lotta Rivoluzionaria

Il 5 ottobre è stato fissato come giorno d’inizio del processo all’organizzazione rivoluzionaria Lotta Rivoluzionaria.

Il processo si svolgerà nell’aula giudiziaria del carcere di Koridallos. Otto accusati affronteranno il processo, che secondo una recente ordinanza del Consiglio d’ Appello sarà per partecipazione all’organizzazione. Gli accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria sono: N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos, K. K. (non arrestato; e’ latitante) e M. Beraha (moglie di K. Gournas).

I primi tre accusati, Maziotis, Roupa e Gournas si sono assunti la responsabilità dell’organizzazione e sono tuttora detenuti, ma a metà ottobre il periodo di detenzione di 18 mesi scadra’. Gli altri accusati sono liberi.

Kortesis, Stathopoulos e Nikitopoulos sono stati rilasciati dal carcere di recente dopo due decisioni del consiglio d’appello dei giudici, infatti la Corte Suprema ha accettato una ritrattazione nella prima e nell’altra ha accolto le decisioni dei giudici d’appello.

Le accuse mosse ad ognuno sono, attentato alla costituzione e partecipazione ad un’organizzazione terroristica, produzione fornitura e possesso di materiale esplosivo, attentati con esplosivi e numerosi tentati omicidi.
Lotta Rivoluzionaria ha fatto molti attacchi, tra questi, l’attacco lanciarazzi all’ambasciata americana il 12 gennaio 2007 e l’attacco armato contro i poliziotti in via Bouboulinas il 5 Gennaio, 2009.

Lotta Rivoluzionaria si pensa sia responsabile dei seguenti attacchi ad Atene:

5 settembre 2003: Esplosione al palazzo di giustizia.
14 marzo 2004: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere Psychico.
5 maggio 2004: Esplosione alla stazione di polizia nel quartiere Perissos.
29 ottobre 2004: Esplosione di acuni bus della polizia.
2 giugno 2005: Esplosione al Ministero delle Finanze in piazza Syntagma nei pressi del Parlamento.
30 maggio 2006: Tentato assassinio di Georgios Voulgarakis, ex ministro dell’Ordine pubblico e membro del Parlamento.
12 gennaio 2007: Attacco missilistico con missile Wasp 58 LAW all’Ambasciata degli Stati Uniti.
30 Aprile 2007: Colpi sparati contro la stazione di polizia nel quartiere di Nea Ionia.
24 Ottobre 2008: Esplosione presso gli uffici della Shell nel quartiere di Paleo Faliro.
23 dicembre 2008: Colpi sparati contro un’ autobus della polizia antisommossa nei pressi dell’Università di Atene nel quartiere di Goudi.
5 gennaio 2009: Colpi sparati contro la polizia a guardia del ministero della Cultura nel quartiere di Exarchia. Un poliziotto anti-sommossa viene ferito gravemente.
18 febbraio 2009: Autobomba presso la sede centrale della Citibank nel quartiere di Kifissia. La bomba non riesce a esplodere.
9 marzo, 2009: Esplosione alla filiale Citibank nel quartiere di Nea Ionia.
12 maggio 2009: Esplosione alla filiale Eurobank nel quartiere Argyroupoli.
2 settembre 2009: Un’autobomba provoca gravi danni all’edificio della Borsa.

I tre compagni che si sono assunti la responsabilità delle azioni di Lotta Rivoluzionaria mostrano che lottare per ciò in cui si crede non è un compito che solo l’ “elite” può fare proprio. E’ in tutti coloro che hanno sofferto per causa dal sistema che è stato creato per controllarci. Lo Stato sa’ che sono loro i veri terroristi e finché nessuno li combattera’ non avra’ nulla da temere. E’ tempo ora di mostrare ora che il troppo è troppo e attaccare con tutti i mezzi disponibili.

SOLIDARIETA’ PER I CINQUE IMPUTATI NEL CASO LOTTA RIVOLUZIONARIA

LIBERTA’ SUBITO PER N. MAZIOTIS, P. ROUPA E K. GOURNAS

ONORE PER SEMPRE AL COMBATTENTE ANARCHICO E MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA LAMBROS FOUNDAS

SOLIDARIETA’ VERSO TUTTI I COMBATTENTI IMPRIGIONATI

BOUBOURAS/ACTFORFREEDOMNOW!

revolutionarystrugglecase