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Santiago, Cile: Immagini della marcia per la libertà dei/lle prigionier* il 1° dicembre

1-1-544x4082-2-544x4083-1-544x4084-1-544x4085-544x408Marcia per la libertà di tutt* i/le prigionier* rivoluzionar*, sovversiv*, antiautoritar* e ribelli del mondo organizzata il 1° dicembre ad Ahumada con Alameda, in pieno centro di Santiago del Cile.

Contro lo Stato il Capitale e il Patriarcato!
Abasso i muri delle prigioni!

in spagnolo, tedesco

Cile: Nuove lunghe condanne per due comuneros mapuche

Dopo una settimana di processo, il tribunale orale penale di Angol ha stabilito nuove condanne in merito al conflitto mapuche:

Fernando Millacheo Marin: 15 anni e un giorno, rapina con intimidazione reiterata
Cristian Pablo Levinao Melinao: 10 anni e 1 giorno, rapina con intimidazione.
Guido Bahamondes Gallardo: Assolto

I comuneros mapuche sono stati accusati da diversi procuratori “antimapuche” di assalti a latifondisti accduti il 16 Giugno 2012 a Ercilla. Ricordiamo che il comunero Cristian Pablo Levinao Melinao è il fratello di Rodrigo Melinao (26 anni), ucciso il 6 Agosto da ravvicinati colpi di fucile, Rodrigo era clandestino dal 24 Luglio 2013 a seguito di una condanna insieme al fratello di 5 anni più 541 giorni per fatti inerenti alla lotta mapuche.

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Cile: Assolti i Temuco 12

Il 21 Agosto 2013 è finito il processo a 12 comuneros mapuche, tutti assolti.

José Queipul Hueiquil: Assolto

Sergio Catrilaf Marilef: Assolto

Marco Millanao Mariñan: Assolto

Luis Tralcal Quidel: Assolto

José Tralcal Coche: Assolto

Pedro Cheuque Aedo: Assolto

Claudio Sánchez Blanco: Assolto

Sergio Huinca Huinca: Assolto

Ignacio Tralcal Lleuful: Assolto

Pablo Canio Tralcal: Assolto

Daniel Canio Tralcal: Assolto

Mario Chicahual Canio: Assolto

Oltre all’assoluzione il tribunale ha riqualificato i delitti per danni e disordini, rifiutando l’uso della legge antiterrorista.

Durante i 22 giorni di processo è spiccata la testimonianza infame del Yanakona Raul Castro Antipan, celebre marionetta della procura nei processi contro i mapuche.

Oltre al riconoscere la propria partecipazione nell’attentato usufruendo del beneficio della delazione, la sua testimonianza ha cercato di coinvolgere sempre più mapuche. Per chi ha stomaco, qui c’è l’audio della sua testimonianza.

Il fascista di turno, il senatore Alberto Espina ha commentato cosi l’assoluzione: “E’ una vergogna per la giustizia cilena”. Il 29 Agosto alle ore 14 verrà letta la sentenza d’assoluzione.

Angol, Cile: Chiesti 31 anni di condanna per il comunero mapuche Daniel Melinao

La procura ha chiesto 31 anni + 301 giorni di prigione per il comunero mapuche Daniel Melinao, accusato di essere coautore dell’omicidio dell’agente del GOPE Hugo Albornoz durante un’incursione nella comunità Wente Winkul Mapu del 2 Aprile 2012. L’accusa include anche i reati di tentato omicidio e lesioni ad altri due sbirri che accompagnavano Albornoz. L’accusa presenterà 38 testimoni e 46 periti, oltre a prove documentali e materiali. Ricordiamo che in questo processo gli investigatori indicano il comunero Eric Montoya –attualmente in clandestinità– come autore dell’omicidio.

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Cile: Azione di vendetta per la morte di Rodrigo Melinao Weichafe

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Comunicato:

Il giorno Venerdì, 9 Agosto, circa venti individui affetti per l’omicidio del peñi Rodrigo Melinao per mano di qualche fascista (chiamato paco o colono usurpatore), abbiamo deciso, circa alle 19:00, di interrompere per circa 30 minuti la routine idiota sulla strada del Campus Juan Gómez Millas, dell’Università di Cile, e il libero flusso di auto e autobus che trasportavano gli schiavi per tornare alle loro case, dopo una settimana di sfruttamento, nel punto di intersezione della strada Grecia con quella di Ignacio Carrera Pinto.

Essendo la maggior parte di noi winkas agli occhi dei Mapuche, ci siamo armati con un sacco di bottiglie molotov, che non si fecero aspettare per bruciare un bus dei poliziotti che si trovava nella Av. Grecia sperando che i cuori ribelli e solidali uscissero a manifestarsi come lo richiede la morte di un Weichafe, cioè, violentemente, giacché come anticapitalisti che siamo siamo solidali con la lotta dei popoli indigeni, tra cui i Mapuche.

Poi venne un Guanaco (auto che butta i gas) che ha ricevuto un sacco di bombe per diversi minuti, illuminando la serata con tutta la rabbia che gli abbiamo scaricato. Quando abbiamo finito il materiale per l’attacco ci siamo ritirati tra le ombre, culminando l’azione senza nessùn feriti o arrestato.

Per moltiplicare l’attacco al Capitale in ogni modo possibile! Detenuti sociali, anarchici e Mapuche in strada!

Rodrigo Melinao presente!

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Temuco, Cile: Inizia il processo contro 12 comuneros mapuche

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Il 28 Luglio 2009 ci sono stati diversi cortei a Temuco, con barricate incendiarie e sassaiole che hanno bloccato le strade in solidarietà allo sciopero della fame dei comuneros mapuche. Negli scontri presero fuoco 3 camion e un bus della compagnia Turbus.

Il 1° Agosto è iniziato il processo secondo la legge antiterrorista contro 12 comuneros mapuche, con 214 testimoni portati dall’accusa.

Va ricordato che la procura ha “riconvertito” il miserabile Raul Castro Antipan, che dopo aver presumibilmente preso parte agli scontri e in seguito arrestato, ha deciso di collaborare con il potere e usufruire del beneficio della “delazione ricompensata” accettando un processo abbreviato secondo la legge antiterrorista nel Settembre 2012 e condannato ad una pena per “attentato contro un veicolo di trasporto pubblico in servizio” e “minaccia terrorista” contro i conducenti.

Con orgoglio la procura ha detto che Raul ha “collaborato attivamente alle indagini”, già con una sentenza in base alla legge antiterrorista l’accusa parte avvantaggiata per processare a imprigionare i 12 comuneros mapuche che degnamente hanno rifiutato di collaborare.

Si crede che il processo durerà circa 2 mesi e mezzo e che presenzierà – come testimone – il miserabile.

Le udienze hanno luogo al 4° piano del tribunale di Temuco. Diversi familiari, comuneros mapuche e solidali hanno presenziato alla prima udienza e fatto e un corteo fuori dal tribunale per appoggiare gli
accusati.

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Ercilla, Cile: Ucciso un giovane mapuche

Il werken Luis Melinao conferma che Rodrigo Elicer Melinao Lucan è stato raggiunto da due proiettili di grosso calibro. I comuneros della zona hanno riferito una grande operazione di agenti dei Carabineros e PDI arrivati sul posto, ma i residenti vietano l’ingresso dove sta il corpo per evitare manipolazioni.

Stupore e sconcerto si vivono ora all’interno delle comunità mapuche di Ercilla, dopo che è stata data la notizia della morte del comunero e weichafe Rodrigo Elicer Melinao Lican di soli 26 anni membro della
comunità di Rayen Mapu lof Loloco.

La morte è stata confermata dal werken della comunità e fratello Hugo Melinao, il quale non ha potuto fornire ulteriori notizie dato che si attende il pronunciamento ufficiale della comunità.

Va detto che Rodrigo Melinao Lican era stato condannato insieme a Cristian Levinao lo scorso 24 Luglio a 5 anni e un giorno per incendio forestale e 541 giorni per danni a due bus e un autocisterna, fatti accaduti nel 2011 nella zona di Chiguaihue. Da allora non si sapeva dove fosse, dato che non
aveva presenziato all’udienza.

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Angol, Cile: Il DIPOLCAR sequestra illegalmente un prigioniero politico mapuche

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Il giovane prigioniero mapuche è stato sequestrato dalle forze di polizia e intelligence, in modo completamente irregolare, senza avviso o ordino del tribunale, vale a dire che la procura viola le stessi leggi cilene che dice di difendere. Ciò dimostra – ancora una volta – che la comunità mapuche affronta uno scenario di tipo bellico causato dallo stato cileno alleato con i grandi interessi d’impresa che occupano la Wallmapu.

COMUNICATO PUBBLICO DAL CARCERE DI ANGOL

Informiamo il popolo mapuche e l’opinione pubblica nazionale e internazionale, che ancora una volta il nostro peni Luis Marileo Cariqueo è stato vittima di persecuzione da parte dello stato cileno, come
conseguenza del progetto di recupero territoriale che la comunità Cacique Jose Guinon ha portato avanti negli anni.

Luis Marileo Cariqueo, giovane prigioniero politico mapuche, è in custodia preventiva da 11 mesi nel carcere di Angol, accusato ingiustamente di un delitto non commesso, il 30 Luglio 2013 alle 7 è stato trasferito nella città di Temuco, fortemente sorvegliato e ammanettato mani e piedi per più di 8 ore, nella sede del DIPOLCAR dei Carabineros.

Questo trasferimento a sorpresa è totalmente irregolare, in più non è stato avvisato l’avvocato e neanche c’è stato un ordine del tribunale. Questa situazione irregolare obbedisce agli interessi e ai capricci del giudice antimapuche Luis Chamorro, il quale voleva avere impronte dei piedi e del corpo, cosi gli ha offerto nuove scarpe al posto delle sue che portava, per continuare con le sue montature, che stavolta consistono nel coinvolgere il nostro giovane peni in un attacco incendiario accaduto diversi mesi fa.

Luis Marileo Cariqueo dichiara categoricamente che non permetterà ad alcun organismo dello stato cileno né alla polizia di prendergli impronte digitali o del corpo, sapendo bene che il popolo mapuche è stato
perseguitato e criminalizzato per anni attraverso processi giuridici arbitrati e indebiti, e che la giustizia cilene obbedisce ai suoi padroni delle multinazionali e ai latifondisti.

LUIS MARILEO CARIQUEO
DALLA PRIGIONE DI ANGOL
LIBERTÀ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI MAPUCHE
MARICHIWEW

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Angol, Cile: Chiuse le indagini contro Daniel Melinao, mapuche accusato dell’omicidio di un poliziotto

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Il 29 Luglio 2013 si è chiusa l’indagine contro Daniel Melinao accusato di “coautore” dell’omicidio dell’agente del GOPE Hugo Albornoz durante gli scontri in una comunità mapuche di Ercilla nell’Aprile 2012.

Da adesso la procura rappresentata da Luis Chamorro ha 10 giorni per presentare le accuse (prove, testimoni e pena richiesta) per poi realizzare la preparazione del processo orale e poi quello vero e proprio.

Attualmente il comunero mapuche è prigioniero nel carcere di Angol, nel modulo dei prigionieri politici mapuche.

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Cile: Condannati a 5 anni due mapuche per attentato incendiario

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Il 24 Luglio è finito il processo contro Pablo Levinao Melinao e Rodrigo Elicer Melina Lican, accusati di attentato incendiario nel settore di Chiguaihue en Ercilla, territorio mapuche, realizzato il 28 Ottobre 2011.

Durante il processo hanno parlato 19 testimoni, dei quali 2 sotto protezione e 4 presentatisi solo con le iniziali. Una dimostrazione del funzionamento della macchina giuridica a danno di chi contesta l’ordine dominante.

I due comuneros mapuche sono stati condannati:

Cristian Pablo Levinao Melinao: 5 anni e 1 giorno (incendio forestale) + 541 giorni per i danni (due bus e un autocisterna)
Rodrigo Elicer Melina Lican: 5 anni e 1 giorno (incendio forestale) + 541 giorni per i danni (due bus e un autocisterna)

Entrambi i comuneros sconteranno la condanna in prigione e non potranno accedere ai benefici viste le condanne precedenti che hanno, Cristian Levinao ha ancora due processi in corso per incendio.

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Mapuche: Solidarietà con i Temuco 12!

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Solidarietà con i Temuco 12!
Solidarietà con gli anarchici del Temuco “Caso bombas”

A partire dal 1 Agosto e anche dall’11 Settembre, una dozzina di mapuche che da tempo sono combattenti per la totale indipendenza andranno a processo, accusati in base alla legge antiterrorista cilena.
Il 28 Giugno 2009, i membri della comunità mapuche hanno usato tronchi d’albero per bloccare cinque autostrade nella zona di Temuco. Alla deviazione per Temuco, un Tur-bus (simile al Greyhound) e tre camion che cercavano di superare le barricate sono stati bersagliati con pietre da travisati combattenti mapuche, che hanno anche scritto su un lato del bus “Riconquista delle terre mapuche”.

Temuco è parte della Wallmapu – i territori Mapuche – come riconosciuto in diversi accordi con la corona spagnola e poi con la repubblica cilena. Per circa 300 anni i mapuche si sono difesi con successo dalla colonizzazione in una serie di guerre. Negli anni successivi al 1880 Cile e Argentina hanno invaso la Wallmapu, espropriando i mapuche e requisendo le terre. I mapuche hanno resistito, mantenendo la propria lingua e cultura e ricostruendo le proprie comunità. Negli ultimi decenni hanno recuperato le loro terre e lottano per espellere gli stati occupati e porre fine al regime capitalista che tratta le loro terre e gli abitanti come proprietà.

I 12 accusati vengono da varie comunità del nord Wallmapu, e sono tutti impegnati da tempo nella lotta per l’indipendenza mapuche. Alcuni sono stati imprigionati a causa di processi antiterroristi nel 2010 che sono crollati davanti ad una grande solidarietà e uno sciopero della fame di più di 80 giorni fatto dai prigionieri.

Alcuni hanno anche altre accuse o stanno scontando pene per processi precedenti, ma grazie al vasto supporto e alla continua resistenza hanno evitato finora le grandi condanne che polizia e giudici vorrebbero ottenere. Lo stato cileno vuole chiuderli e gettare via la chiave. Esso spera di spezzare la lotta mapuche rimuovendo in modo definitivo alcuni dei membri più attivi e influenti delle comunità resistenti. Puntando sempre sulle stesse persone, l’accusa spera di poter far passare l’accusa, nonostante la mancanza di prove e l’uso di anonimi informatori pagati.

I mapuche hanno proclamato a gran voce che la loro lotta per la terra non è terrorismo. Il terrorismo è ciò che fa lo stato cileno, molestando, pestando e sparando ai giovani e agli anziani mapuche, invadendo le comunità mapuche, e arrestando chi si mette in gioco. I mapuche continueranno ad agire per espellere le compagnie minerarie, i proprietari terrieri e la polizia che ha usurpato le loro terre.

Stiamo con loro. Verso il processo e in tutto Agosto, possiamo mostrare ai mapuche che li supportiamo, o mostrare allo stato cileno che i suoi metodi pesanti tradiscono le sue pretese democratiche.

E non dimentichiamo il caso bombas Temuco. Dopo il “caso bombas” del 2010 a Santiago poi crollato per la mancanza di prove, con il proscioglimento di tutti gli anarchici accusati, lo stato cileno ha deciso di riprovarci.

Nel Marzo 2013 è stato invaso un centro sociale anarchico nella città di Temuco e piazzato materiale per costruire esplosivo. E tre anarchici sono sotto accusa in base alla legge antiterrorista.

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Temuco, Cile: Azioni dirette dalla Célula Nómade Incendiaria

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“Nelle prime ore di questo giovedì 28 febbraio abbiamo dato fuoco a un camion situato fuori dall’Homecenter Sodimac [1] di Temuco, e il fuoco si è diffuso grazie ad alcune palette.

Poi nelle prime ore di sabato 2 marzo abbiamo situato un congegno esplosivo/incendiario fuori dall’Ufficio Regionale delle Guardie del Carcere, che non è esploso ma ha raggiunto lo scopo di terrorizzare queste merde, strangolatori della libertà, servi della fottuta autorità che rende schiavi noi e gli animali; con queste azioni mostriamo ancora una volta che siamo in grado di rompere le catene, che le emozioni sono più forti della paura.

Non si tratta di attacchi nell’aria, sono parte di una guerra che hanno dichiarato contro di noi prima che nascessimo, di fronte alla quale non pensiamo di restare passivi. La fiamma dell’insurrezione continuerà ad ardere e continueremo indomabili di fronte a chi cerca di addomesticarci, e non permetteremo che imprese come Homecenter facciano questo ai nostri fratelli animali.
Molto altro brucerà a La Araucanía, così come i Luchsinger [2].

C.N.I. (Célula Nómade Incendiaria)

Note: 1. Catena di negozi che vendono animali, nota per tenere cuccioli e altri animali in condizioni orribili.
2. Werner Luchsinger e Vivian McKay, grandi proprietari terrieri, sono morti in un incendio della loro casa in territorio Mapuche a gennaio.

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Cile: Rivendicazione di due azioni in memoria di Matias Catrileo

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Probabilmente a causa di problemi di posta, i media di informazione anarchici, libertari e anti-autoritari non hanno ricevuto o hanno perso il testo che oggi, dopo un po’ di tempo, rendiamo nuovamente pubblico.

Nel contesto della “Settimana di agitazione e protesta per l’omicidio di Matias Catrileo” chiamata da compagnx anonimx tra il 1 e il 10 Gennaio, abbiamo disturbato i guardiani dell’ordine (polizia) della sezione di Parque Brasil (parte sud di Santiago, Cile) lanciando bombe assordanti dentro la stazione di polizia, e abbiamo appeso uno striscione con lo slogan “La sola giustizia è la vendetta. Matias Catrileo presente!!!” su un’area affollata del centro commerciale Tabalaba, un centro consumista pieno di cittadini alienati.

Credendo nella necessità di coordinarci tra gruppi individuali e gruppi di affinità, a partire dalle azioni più semplici, allo scopo di mettere a prova le nostre qualità e capacità e superarle, ci siamo liberamente uniti per rompere l’isolamento tra gruppi anti-autoritari e compagnx, per agire e discutere collettivamente dall’informalità e sperimentare nella pratica delle forme decentralizzate di organizzazione rivoluzionaria, senza capi né leader e basate sull’orizzontalità e l’autonomia.

Abbiamo agito con questa motivazione, con lo scopo di dare un segno di ostilità contro il potente ricordo della morte di un compagno con azioni e parole da una prospettiva insurrezionale anti-autoritaria e non dalla solita vittimizzazione. Questo significa, per coloro che hanno sviluppato questa azione, lotta dall’autonomia, così come agitazione e conflittualità permanente contro il Potere.

Ma come anti-autoritari come e perchè ricordiamo un compagno ucciso dal nemico?

La risposta che abbiamo creato collettivamente è che il ricordo attivo è parte della continuità della lotta e del conflitto contro l’autorità e la sua società. E con questo ricordo espresso come propaganda attraverso l’azione, dimostriamo la nostra volontà a diffondere gli obiettivi rivoluzionari dei compagni uccisi dal Potere e/o uccisi nell’azione.

Questa prospettiva è di ricordare i nostri compagni attraverso azioni quotidiane e offensive con l’idea di creare un presente di lotta, senza aspettare condizioni specifiche o un contesto particolare, agendo dalle nostre vite, in ogni momento, in ogni respiro, nelle nostre relazioni di affinità e in come ci situiamo nell’offensiva contro il Potere/autorità, cercando l’autonomia integrale delle nostre vite rompendo da ogni forma di autorità.

Rifiutiamo la vittimizzazione e la martirizzazione dei/le compagnx e di noi stessx in quest’azione, non come posizione di sole parole e nemmeno perchè gli è arrivato un proiettile mentre criticavano il Potere da internet o da un bar. Per noi questa è una ragione per unirci con il loro vivere come guerrieri, più che con la loro morte.

Agiamo in questo modo così che la vita di un compagnx non svanisca invano e la sua morte non rimanga nelle mani della giustizia che come sappiamo protegge e salvaguardia la pace dei potenti. Non cerchiamo giustizia, cerchiamo vendetta, e l’immaginazione è nostra alleata nell’ottenere questo obiettivo.

Facciamo una chiamata ad azioni di solidarietà per non dimenticare i/le nostrx compagnx imprigionatx: Ivan Silva, Carla Verdugo, Juan Aliste, Marcelo Villaroel, Freddy Fuentevilla, Alberto Olivares, José Miguel Sánchez, Henry Zegarrundo (Bolivia), Braulio Durán (Mexico), Panagiotis Argiriou (compagno greco della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che è in serie condizioni dalla caduta in cella dove è detenuto).

Saluti a Diego Ríos, Hans Niemeyer e Felicity Rider, compas attualmente in fuga dal Potere.

Affinità invisibili per l’insurrezione anti-autoritaria

fonti: 1, 2

Cile: Rivendicazione della bomba che ha fatto saltare gli uffici di Colún a Santiago

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Comunicato:

“Nella pratica permanente
di sovversione per la Guerra Sociale”

L’ultrapatriota tedesco Friedrich Grob Besler… installato (in terre espropriate dopo la Pacificazione dell’Araucania!!!) fu ricevuto dallo Stato cileno e dalle Leghe Patriottiche del Cile come colono del comune di La Unión, nella Región de Los Ríos. L’usurpazione di queste terre iniziò più di 70 anni fa con metodi violenti ed è continuata per vari decenni, con Augusto e Teofilo Grob come principali responsabili, nonno e padre dell’attuale presidente di Colún, Augusto Grob Fuchs e del Consigliere Comunale e candidato a Sindaco della fascista Alianza por Cile a La Union, Roberto Grob Fuch, il gruppo di Hector Caro, Augusto Pinochet e secondo i cosiddetti “governi democratici”, esercitando lo STATO DI DIRITTO!!!

In queste terre si instaurò il poderoso impero dei Grob, la Società Industriale Teofilo Grob S.A., Cooperativa Agricola e del latte COLÚN, l’Impresa Agricola e Allevamento El Pilar, tra le molte altre.

Per questo attacchiamo COLÚN, impresa capitalista nemica del popolo Mapuche e di tutti gli sfruttati del mondo!!!

Pensiamo che l’unica solidarietà sia l’azione stessa che trapassa la legalità e diventa nemica di ogni autorità!!! Facendo esplodere in pochi secondi la loro pace sociale.

Siamo nemici dello Stato cileno e di tutti gli Stati senza eccezione, e non riposeremo fino a vivere in un mondo senza patrie, né frontiere, senza niente di quello che ci fa marcire.

Salutiamo tuttx i/le prigionierx degnx del pianeta carcere che con determinazione e coraggio resistono ai regimi per l’annichilamento. In special modo Stefano Fosco ed Elisa di Bernardo anarchicx sequestratx dallo Stato italiano, attivx solidalx con il popolo Mapuche.

Ai prigionieri del caso Security: Freddy, Marcelo e Juan. In memoria di Matías Catrileo. Libertà a Celestino Córdova!!! Alla bella fuga di Hans Niemeyer.

Amulepe Taiñ Weychan
La nostra lotta continua
Per la comunità Umana Mondiale
Per la Liberazione Totale.

Con tutta la magia del Sud

Fracción Heterogénea de Weichafes Libertarios – FHWL

$ile: Attacco con bomba contro la sede della fabbrica Agrosuper nel centro di Santiago

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Rivendichiamo la responsabilità per l’attacco esplosivo presso gli uffici di Agrosuper il 2 Gennaio 2013 alle 23:30 all’angolo tra le Vie 18 e 10 de Julio nel comune di Santiago Centro. Attacco frontale alla borghesia e ai suoi sostenitori.

Abbiamo scelto questo obiettivo, perché è la holding che controlla il settore agroalimentare cilena, appartenente al Gonzalo Vial, un uomo d’affari che ha accumulato gran parte della sua fortuna durante la dittatura di Pinochet. Salutiamo l’atteggiamento deciso e combattivo del popolo di Freirina, che resistono all capricciosa città-maiale di Vial (cerdopolis).

L’esplosione e le schegge sono un messaggio chiaro per te, Vial: “Ti stiamo tenendo d’occhio da vicino”

Cinque anni dopo l’assassinio del guerriero Mapuche, weichafe Matías Catrileo; La tua morte non è vana: Odio e vendetta contro gli poliziotti assassini!

Libertà per i prigionieri del Caso Sicurezza!

Brigate Incendiarie Mauricio Morales

Santiago, $ile: Conflitti in memoria di Matías Catrileo

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Martedì, 11 Dicembre un gruppo di circa 20 incappucciati sono usciti dall’Università di Arte e Scienze Sociali (ARCIS) per interrompere il traffico sulla Via Libertad, nel centro di Santiago.

Con lo slogan “Matías Catrileo: Ti hanno ucciso lottando, e lottando vendicheremo la tua perdita” e armati con bottiglie di molotov, si sono scontrati con gli organi delle Forze Speciali, vale a dire gli amici di Walter Ramirez, del vigliacco carabiniere della squadra speciale della polizia (Gope) che abbia assassinato Matías Catrileo.

Non dimentichiamo che Matías è stato assassinato a 24 anni, nel corso di una azione di riappropriazione di territori da parte delle comunità Mapuche, e che il 3 Gennaio 2013 si completano cinque dalla morte del compagno in battaglia.

L’azione di quest’anno è stata effettuata, inoltre, dopo il disgusto per la decisione del Segretariato Generale della Repubblica, secondo la quale l’assassino Ramirez possa continuare a servire al corpo dei Carabinieri di Cile.

Un mese fa, il 10 Dicembre, la famiglia di Catrileo e gente solidale hanno effettuato una manifestazione contro l’insabbiamento del caso e l’impunità del poliziotto assassino.

$ile: Aggiornamenti sui prigionieri politici mapuche

Angol, comunicato dei prigionieri politici mapuche a più di un mese di sciopero della fame

I prigionieri politici della comunità Wente Winkul Mapu del Lof Chekenco, Paulino Levipan Coyan, Daniel Levinao Montoya, Rodrigo Montoya Melinao e il suo portavoce Eric Montoya Montoya, desideriamo comunicare all’opinione pubblica nazionale e internazionale quanto segue:

Oggi 23 Settembre vogliamo rendere noto che ci siamo sollevati con una voce piena di forza. Che abbiamo lottato per recuperare la terra che ci hanno tolto, per essere figli degni di questo popolo che con orgoglio e sangue la ha difesa attraverso la storia.
Nonostante la discriminazione e il trattarci come “indios ignoranti”, dobbiamo dire che prima che loro arrivassero, noi eravamo. Era la nostra cultura, era la nostra lingua, era la nostra religione, la nostra forma di sopravvivenza, non non aveva niente a che vedere con la sottomissione e lo sfruttamento degli altri.

Ci chiamano ignoranti perchè la loro avarizia ed egoismo gli ha impedito di conoscere, sapere e rispettare un popolo diverso dal loro.
Vogliamo dire che sebbene ci abbiamo privati della libertà, continua a scorrere nelle nostre vene il sangue guerriero che non sconfiggeranno mai. Che le catene che portiamo non ci intimidiscono.

Vogliamo ripetere che nonostante i disagi di questo sciopero, e il fatto che due di noi abbiano la tachicardia, continueremo a difendere il nostro diritto con la vita e riteniamo responsabile lo Stato cileno, con a capo il presidente Piñera, di negarci il diritto a un giusto processo, alla presunzione di innocenza e al rispetto degli accordi internazionali che hanno firmato per la protezione del nostro popolo.

Continueremo con la resistenza per difendere il nostro diritto, perchè non è solo il diritto nostro, ma quello dei figli e delle generazioni di mapuche a venire, per continuare a lottare per la terra di cui ci hanno spogliato.

Perchè nè il carcere, nè la morte fermeranno la nostra lotta per la libertà e il territorio del nostro popolo-nazione mapuche.

Prigionieri politici mapuche Wente Winkul Mapu

Angol. Prigioniero mapuche in sciopero della fame trasferito in ospedale

Il 26 Settembre 2012 Daniel Levinao Montoya, da più di 30 giorni in sciopero della fame, è stato trasferito dal carcere di Angol all’ospedale della stessa città. Dopo aver presentato pulsazioni deboli, gli è stato fatto un elettrocardiogramma che ha riportato come risultato una drastica diminuzione del suo ritmo cardiaco.

Il resto dei prigionieri politici mapuche in sciopero ancora non hanno presentato problemi di salute pur essendo la loro condizione delicata.

Solidarietà con i mapuche in sciopero della fame!

STATO DI SALUTE DI TUTTI I PRIGIONIERI IN SCIOPERO DELLA FAME (23 settembre)
Peso iniziale ——> Peso attuale
Paulino Levipan: 67.800 -59.000
Rodrigo Montoya: 64.100 -56.300
Erick Montoya: 65 .400 -58.400
Daniel Levinao: 63. 700-53. 800

Collipulli. Arrestato mapuche accusato di tentato omicidio a un poliziotto e incendio.

Il 27 Settembre è stato arrestato il mapuche Cristián Pablo Levinao Melinao (30 anni) accusato di diversi crimini legati al recupero delle terre e al controllo territoriale. Tra questi, l’incendio a dei fondi e lo scontro con le forze speciali dei sottocommissari di Chiguayhue appostati come guardie private dei latifondisti.
Di nuovo il procuratore Luis Chamorro porta la causa, sollecitando e ottenendo la carcerazione preventiva contro Cristián sequestrandolo nel carcere di Temuco.

fonti: i,ii,iii

Tirúa, Cile: Attacco incendiario contro un centro turistico

Noi, organi della Resistenza Territoriale Lafkenche del Coordinatore Arauco Malleco, dichiariamo, prima delle notizie nazionali e internazionali, quanto segue:

Kiñe: All’alba del 6 Ottobre abbiamo attaccato e distrutto la località turistica dell’uomo d’affari Pedro Durán Faundez, marito della governatrice di Arauco Flor Waisse, che si trova sulle rive del lago di Butako.

Epu: Denunciamo le relazioni politiche ed economiche tra imprenditori e operatori politici del governo nel nostro Wallmapu.

Küla: Chiediamo l’immediata liberazione dei nostri prigionieri politici mapuche e la fine immediata degli investimenti capitalistici nazionali e transnazionali nel nostro territorio (foreste, miniere, energia, ecc.).

Riaffermiamo il nostro impegno per il nostro popolo mapuche, in linea con la resistenza contro i nostri nemici.

Facciamo appello alle comunità di continuare a difendere i territori e continuare a resistere.

Con i nostri eroi Leftraru, Pelantaru, Lemún, Catrileo, Collío e altri, avanziamo verso la liberazione nazionale dei mapuche.

Organi di Resistenza Territoriale – Coordinatore Arauco Mapuche (ORT-CAM)

fonte

SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile

A Villa Francia, Santiago, nelle prime ore del 11 settembre una persona è stata uccisa – la vittima è stata identificata nel ventiduenne Cristopher Ramos Contreras.

La sparatoria ha avuto luogo nel mezzo dei disordini durante la notte segnata dalla presenza di molte armi da fuoco, mentre c’erano barricate e scontri con le forze di repressione di stato in vari punti dell’area metropolitana e di altre aree remote.

L’ 11 settembre è stato il giorno che nel 1973 il dittatore Pinochet prese il potere con la forza bruta. Nello stesso giorno del 1998, la studentessa anarchica e ballerina Claudia López è stata uccisa dalla polizia mentre combatteva su una barricata durante una manifestazione commemorativa del colpo di stato cileno del 1973. Da allora, sotto lo slogan “Settembre nero” i manifestanti combattono la brutalita’ della polizia e la repressione in suo nome e di tutti gli assassinati sotto la democrazia.

Soprattutto quest’anno, dove altre due persone sono state uccise sotto il governo Piñera (16 anni, Manuel Gutiérrez Reinoso e 18 anni, Mario Pinto Parraguéz, durante lo sciopero generale del 24-25 agosto), le manifestazioni di “Settembre nero” si stavano avvicinando prevedendo scontri duri e rivolte estese.

“Anarchici morti nella lotta contro il Capitale: Mauricio Morales, Jhonny Cariqueo, Claudia López. La loro democrazia è macchiata di sangue.”

Ecco alcuni estratti dal comunicato diffuso dagli antiautoritari/anarchici prima dell’ 11 settembre 2011:

Per un combattivo e creativo 11 settembre
Per le strade con il fuoco e la memoria
Compagna Claudia López ancora presente

… Rendiamo chiara una cosa fin dall’inizio: Salvador Allende non è un compagno. Nessun presidente può essere nostro compagno. La figura di Allende rappresenta il socialismo più reazionario che cerca di canalizzare le energie della classe sfruttata verso progetti statalisti di trasformazione sociale attraverso le elezioni e in modo pacifista. È l’immagine fotocopia di un governo “popolare” che dopo tutto rappresenta gli interessi ed i progetti di una leadership di organizzazioni e partiti politici che hanno il potere. È successo in Russia nel 1917, in Spagna nel 1936, a Cuba negli anni ’50, siamo in grado di passare ore con una lista di esempi. Il caso del Cile è molto particolare perché ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Erano i tempi della guerra fredda quando il mondo era diviso tra gli Stati che stavano seguendo il progetto di dominio capitalista democratico dell’imperialismo yankee e gli Stati che seguivano il modello autoritario socialista della Russia sovietica. Capitalismo e marxismo sono state le ideologie in gioco. Nel campo più radicale marxista (non quello che ciecamente rientrava nel progetto totalitario della Russia) ci sono individui organizzati in gruppi armati che hanno messo in dubbio la possibilità di una rivoluzione attraverso le elezioni. Gruppi come la RAF in Germania, nascono in considerazione di questa domanda, seguendo da vicino il processo cileno. … Continue reading SETTEMBRE NERO: Un’analisi sull’anarchia nel passato e nel presente del Cile