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Combe Haven, Regno Unito: Sabotaggio ALF/ELF contro la costruzione di una strada

Combe Haven, 7-8 gennaio 2013

In solidarietà con la campagna contro la strada di collegamento Bexhill-Hastings, attivisti hanno sabotato i tentativi degli impresari di costringere gli animali selvatici locali a migrare lontano dal sito dove si vorrebbe costruire la strada.

Rete metallica e porte di legno coprivano tutte le entrate delle tane dei tassi nell’area, in un tentativo di incoraggiare i tassi a spostarsi in tane costruite dagli umani prima della stagione degli accoppiamenti. La rete e le porte che circondavano le tane dei tassi sono state quindi smantellate per incoraggiare i tassi a rimanere nell’habitat che hanno scelto.

Reti da pesca sono state posizionate dagli impresari con in mente lo stesso obiettivo, una copertura di plastica fissata lungo la strada un piede sotto terra e un piede sopra, forzava le salamandre, gli insetti ed altri piccoli animali ad andarsene dalla zona. Quindi anche queste reti sono state attaccate, strappate dal suolo e distrutte.

Non solo queste azioni permettono alle creature selvagge di rimanere dove vogliono, ma rallentano la costruzione della strada, visto che gli impresari cercano di dipingere di “verde” la loro insensata distruzione degli habitat animali e degli ambienti locali naturali “risparmiando le vite degli animali”, e non possono procedere con la costruzione della strada finchè non dicono di essere certi che gli animali selvatici locali sono migrati dal sito della distruzione ecologica.

Dopo aver visto lo sconcerto dei periti alla vista delle reti distrutte, queste azioni di sabotaggio non potranno che continuare ed aumentare di intensità finchè coloro che scelgono il profitto alla vita non avranno sofferto almeno allo stesso modo nella loro lotta per il controllo assoluto e la distruzione del mondo naturale.

ALF/ELF.

fonte

Notre-Dame-des-Landes, Francia: Traliccio sabotato in solidarietà con la ZAD

Contro il mondo che crea aeroporti, impianti nucleari, linee ad alto voltaggio…

Per festeggiare il nuovo anno, durante i fuochi artificiali, nel cuore della Foresta un gruppo di individui equipaggiati di seghetti si sono diretti verso un traliccio dell’elettricità della ZAD [per gli sviluppatori è la Zone d’Aménagement Différé = “zona di sviluppo differita”, per noi è una Zone À Défendre = una zona da difendere]. Per mezz’ora, sono stati in tutta tranquillità in grado di segare due gambe della torre.

Questa azione punta a rafforzare la solidarietà tra gli occupanti della ZAD e coloro che lottano contro la costruzione della linea EHV Cotentin-Maine, e più in generale contro la centralizzazione delle fonti di energia (specialmente quella nucleare).

Era tempo che la convergenza delle lotte si trasformasse in azione.

Da questo momento, i tralicci della zona finale di autonomia sono in pericolo.

Per ogni sgombero, un traliccio attaccato! Per ogni attacco della polizia, un traliccio attaccato!

Non possono mettere uno sbirro sotto ogni traliccio…

fonti: i, ii

Cile: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’albero di natale gigante del centro commerciale di Santiago

santiagoLa vita viene argomentata secondo uno standard monotematico-robotico in cui il piacere, la felicità e un semplice gesto come un sorriso sono diventati un fatto inaccettabile per la manutenzione e la viabilità di questa società ripugnante nella quale nasciamo e ci comportiamo come ROBOTS, OGGI ABBIAMO DECISO DI ESSERE individui, INDIVIDUI il giorno di oggi infiammati fino all’ultimo neurone, fino all’ultima goccia di sangue, fino all’ultimo respiro, siamo in fiamme con l’amore più distruttivo per la vita. Situati di fronte a questo schema di NOIA, consumo e necessità previamente programmate per la sostenibilità di questo sistema di morte e noia come lo è il natale, le sue credenze e le attitudini mostrata dalla cittadinanza putrefatta nelle sue date.

Il giorno Venerdì 14 Dicembre ci sono aggregati nelle vicinanze dell’Università di Santiago ed essendo organizzati precedentemente abbiamo proceduto a interrompere il traffico in entrambe le carreggiate avvicinandoci velocemente all’albero e lanciandogli circa 20 bottiglie molotov con l’intenzione di incendiarlo completamente, la routine degli/le alienatx che camminano si spezza bruscamente, dato che le guardie bastarde hanno dato la vita per salvare quella merda di albero, e lo hanno spento con estintori, QUANDO abbiamo deciso di entrare l’incendio non si è espanso quanto speravamo, ma in ogni modo l’albero ne è uscito inservibile e la sicurezza del luogo con il culo a due mani, la qual cosa in nessun momento ci ha demotivato dato che l’intenzione era distruggere un secondo di calma della città e dei suoi cittadini e attakkare l’albero il quale è stato consumato. Se qualcuno si chiede perchè abbiamo attaccato qualcosa di così simbolico… bene, comincia il posizionamento delle fazioni, abbiamo attaccato un simbolismo con l’intenzione di gridare incendiariamente nelle facce dei vigilanti della nostra vita che così come lasciamo inservibile un “buon” gesto dei loro maleodoranti processi alienanti, qualunque giorno ci lasceremo cadere sulle loro case, o sui loro giorni, magari quando tornano dal lavoro, magari il fine settimana quando sono con le loro famiglie:

Poliziotti, gendarmi, militari, giudici, pubblici ministeri, politici, AUTORITÀ NELLA LORO MAGNIFICENZA, ATTENTI AI VOSTRI PASSI PERCHÈ NOI BAMBINI INDOMITI TRAFIGGEREMO I LORO COLLI CON LE NOSTRE ZANNE, QUALUNQUE GIORNO E NON AVREMO DUBBI SUL RIVIVERE INNAFFIANDO LA TERRA CHE HANNO ANNICHILITO CON IL SUO SANGUE, CI DICHIARIAMO IN GUERRA CON LA SOCIETÀ E LA VITA CHE CI STANNO OBBLIGANDO A VIVERE.

SIAMO PER LA DISTRUZIONE DELL’ESISTENTE E PER L’ASSASSINIO DI OGNI AUTORITÀ.

FUOCO ALLE SCUOLE e a Tutte Le carceri, a tutto ciò che è alienante, alle droghe (tutte le droghe), ALLE DISCOTECHE, AI NEGOZI DI PARRUCCHIERI, alle famiglie, ai genitori autoritari, AGLI PSICHIATRI, al negozietto all’angolo, AGLI OSPEDALI, ALLA CITTÀ E ALLA CIVILIZZAZIONE A PARTIRE DAI SUOI CONCETTI, I SUOI VALORI, I SUOI MEZZI, FINO AI SUOI VIGILANTI, fuoco ALLA NOSTRA CITTÀ INTERNA E A TUTTE QUELLE DEL MONDO, FUOCO, INCENDI, DINAMITE PER LORO, PER TUTTI.

IL IERI È UN FALLIMENTO, IL DOMANI UN MISTERO, L’OGGI UN OSSEQUIO.
MORTE ALL’ANARCHISMO E CHE VIVA L’ANARCHIA CONCHETUMARE.

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Grecia: Presentazione della Lega Antifa di Atene

street-football

Nell’era della mercificazione assoluta e dello sfruttamento del calcio, delle squadre-società e dei provocanti stipendi esorbitanti, delle partite fissate e del doping, della continua repressione e del controllo all’interno e all’esterno degli stadi, il divieto delle trasferte degli tifosi “ospiti” e l’ascesa del fascismo negli stadi…, un gruppo di persone che amano lo sport in generale, abbiamo deciso di organizzare un campionato di calcio che soddisfa la necessità di tutti per lo sport e non per il beneficio finanziario, per la competizione e non la concorrenza, che sia organizzato da tutti noi – e per tutti noi. Una lega di calcio alternativa nei quartieri di Atene che capovolge l’attuale modello di calcio, una lega con carattere antifascista senza discriminazioni, lontano da arbitri, da un biglietto o una tariffa obbligatoria, contro la mentalità dei premi, con l’obiettivo dello sport puro e la nostra soddisfazione, la promozione della lotta antifascista.

Crediamo che sia giunto il momento di portare in atto i nostri ideali, senza rimanere solo nelle parole e di passare al contrattacco, costruendo le basi per il calcio che sogniamo. Non crediamo che in questo modo cambieremo il mondo, crediamo però e siamo ottimisti sul fatto che creando delle strutture auto-organizzate ed alternative, facciamo un passo attivo per sensibilizzare ed attivare la società.

Per questo invitiamo coloro che amano il calcio reale, il calcio spettacolare della strada, lontano dalle convenienze, e vogliono sostenere il nostro progetto di entrare in contatto con noi presentando la loro squadra nel antifaleague@espiv.net per realizzare il primo campionato 5×5 ANTIFA ad Atene dall’inizio del nuovo anno. Nostra ambizione è la partecipazione del maggior numero di squadre possibile, da quasi tutte le aree di Atene, in modo tale di rendere il campionato non solo più interessante, ma avere anche più colore e diversità nel torneo.

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Germania: Attacco incendiario in una fabbrica di allevamento di polli a Meppen, Bassa Sassonia

(uno dei tre impianti di allevamento che sono stati bruciati)
(uno dei tre impianti di allevamento che sono stati bruciati)

Il 22 Novembre 2012, nella notte, abbiamo dato fuoco a un allevamento di polli nella fabbrica Klein Füllen (a Meppen), che era vacante tra due periodi di nidificazione.

Sotto il capitalismo, quasi tutto è una merce. Il valore di scambio di una cosa determina ciò che deve essere fornito al fine di ottenere qualcosa. Chi ha bisogno di cosa, al fine di poter vivere felice, non è importante.

Alcune persone possono monopolizzare attraverso il possesso di un sacco di cose, che non usano nemmeno, nonostante il fatto che altri sono privi di queste. Le cose non vengono prodotte quando coloro che hanno bisogno di queste non hanno soldi. Se le cose non possono essere vendute bene, spesso vengono distrutte, anche se potrebbero essere necessarie. Quando si trovano in eccesso di offerta non redditizia, ad esempio, i cereali vengono bruciati, in modo che i prezzi non scendano.

Anche gli animali possono essere trasformati in una merce. “Gli animali della fattoria” possono essere mantenuti in vita con un costo minimo ed essere sfruttati: il massimo profitto da una creatura vivente che non può resistere. Nella produzione di carne l’uccisione di animali crea solo il valore aggiunto. In altri prodotti animali la macellazione è la conseguenza economica, una volta che l’esistenza, ad esempio, di vacche da latte o di galline che fanno uova non è più redditizia ad un punto di massimo. Animali umani e non umani sono sfruttati e uccisi. Questo non può in alcun modo essere equiparato, ma respinto in entrambi i casi.

Noi non ci abbassiamo sullo scambio verbale. Questo è importante, ma non basta. Le condizioni attuali sono molto più distruttive da qualsiasi attacco incendiario sulla proprietà. Le condizioni sono estremamente miserabili per la maggior parte degli organismi viventi, e devono essere combattute radicalmente. Non importa quanto buono lo stato sociale ama presentarsi, o quanti centimetri quadrati di carne di pollo o maiale sono a disposizione della gente, questo non cambia il fatto che l’organismo vivente di per sé è visto come niente di più che il suo utilizzo nella creazione di valore aggiunto. In questa fabbrica/fattoria i polli vengono ingrassati per Rothkötter. Rothkötter e Wiesenhof sono le più grandi aziende del settore del pollame in Germania.

Ci sono molte altre fabbriche di allevamento in ​​cui gli animali vengono tenuti.

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Genova, Italia: Dopo lo sgombero di Giustiniani 19

giustiniani 19Liberarci tutti!

Mercoledì 12 dicembre 11 compagni hanno ricevuto la notifica di una serie di misure cautelari (4 arresti domiciliari, 7 obblighi di firma giornalieri), nominalmente per atti compiuti durante lo sgombero di Giustiniani 19 avvenuto il 7 agosto. Le misure vengono date non in quanto “sanzione” dei reati commessi, ma come “prevenzione” di reati ancora da compiere: si tratta infatti di misure cautelari preventive, disposte per impedire la reiterazione del reato e per “sorvegliare e punire” coloro che dimostrano di avere un comportamento che non può essere “corretto” altrimenti.

Diciamo “nominalmente” perchè, da una parte, gli atti di cui si parla, gli atti per cui si sottrae la libertà alle persone e si sottraggono le persone ai propri compagni sono… cosa? Si parla di sputi, cori, insulti… addirittura il lancio di pericolose bottigliette d’acqua! Atti criminosi della peggior specie, che rivelano quello che sembra essere il delitto più efferato di tutti: resistere. Resistere allo sgombero, resistere alla polizia, alla violenza dello Stato. Un altro reato ignominioso si profila: ribellarsi, esprimere la propria rabbia e la propria determinazione.

Ma nell’Italia del 2012, in questo terreno che vorrebbero pacificare e sedare, quando prendon vita i semi del dissenso bisogna diserbare: sradicare le persone dalla loro vita e dalle loro pratiche. Dalle loro passioni e dai loro affetti.

Diciamo “nominalmente” anche perchè queste accuse non sono che un chiaro pretesto che maschera, e neanche tanto bene, la realtà che si nasconde dietro questa mossa repressiva. Una realtà espressa senza mezzi termini dalla notifica stessa, che elenca nei minimi particolari i “curricula” delle persone incriminate, tracciando un minuzioso profilo psicologico di quei soggetti che rappresenterebbero una minaccia per il quieto vivere della società.

Digos, questura e magistratura si sono unite di buon grado per questa manovra epuratrice, per questa eugenetica del conflitto: eliminare i devianti, storpiare le lotte, cercare di riuscire finalmente a far tacere le voci dissonanti. Poco importa che l’intera manovra sia stata costruita ad arte, sproporzionata rispetto alle misure cautelari imposte. Quel che conta è colpire e disgregare le realtà che si stanno muovendo nelle varie situazioni di conflitto: occupazioni, Terzo Valico, NoTav, contro tutte le situazioni di oppressione che quotidianamente ci troviamo davanti.

Viviamo in un mondo dove regna il capitale, dove chi non ha non è, dove la scelta è fra morire di fame e morire di lavoro: e chi dice di no, chi si ribella, chi cerca di costruire momenti liberi dalle relazioni quotidiane di sopraffazione che subiamo tutti giorni viene allora colpito drasticamente. Il messaggio è chiaro: accettare la dose di merda giornaliera o subire la punizione. Punizione che viene con grazioso eufemismo chiamata “misura afflittiva”, l'”afflizione” costituendo nella limitazione, più o meno “blanda” (come dicono loro) della libertà. Ma questa libertà non ci viene tutti i giorni negata, limitata… afflitta? Non è questa misura la conferma palese ed esplicita della realtà in cui viviamo, della società carceraria che ci circonda, dove ognuno è rinchiuso nel suo piccolo recinto fatto di lavoro alienante (chi ce l’ha), di affitti da pagare, di lotta per la sopravvivenza…? Noi non vogliamo lottare per sopravvivere, vogliamo lottare per vivere.

Quello che qui si vorrebbe far passare è una spoliazione del valore ideale e materiale del nostro agire: come se la nostra, presunta o meno, commissione di reati si avvicini alla patologia, visto che si giustifica la misura sostenendo che “gli indagati non sono in grado di trattenersi dal delinquere”.

Il problema è che se delinquere è resistere ad uno sgombero (peraltro davvero poco efficacemente), resistere o reagire alla violenza poliziesca, dire “assassini” e “servi” a degli assassini e dei servi, cacciare razzisti e fascisti di varia sorta dai luoghi in cui abitiamo, occupare case per vivere e sottrarsi alla rapina dell’affitto e spazi per incontrarsi e autorganizzarsi, se delinquere é solidarizzare con altri compagni detenuti o con gli immigrati reclusi, bloccare il traffico o le stazioni quando lo Stato occupa militarmente un’intera valle col proposito di violentarla, bloccare fisicamente l’arroganza di chi vuole espropriare case e terreni per opere devastanti….se tutto questo significa delinquere, se resistere significa essere criminali, diciamo chiaramente che i “moniti” punitivi e pseudoeducativi della Procura non serviranno a nulla.

Diciamo chiaramente che continueremo a resistere ma anche che di fronte alla situazione sociale che viviamo, resistere non basta più. Occorre imparare a difendersi e praticare la solidarietà. Occorre immaginare come costruire momenti di rottura e percorsi di liberazione, condividerli, estenderli, generalizzarli. Percorsi dove tutti ed ognuno, in autonomia e libertà, possano trovare il proprio spazio e dare il proprio contributo. Occorre combattere.
Che nessuno si trattenga.

Solidarietà a tutti gli inquisiti.
Libertà per Francesco.
Libertà per Sofia, Enrico, Mattia, Christian.

compagne e compagni solidali

È stato celebrato un presidio solidale lo scorso mercoledì (19 dicembre) in piazza San Lorenzo, Genova

Svezia: Incendio contro una compagnia di sicurezza di Vinci a Malmo

L’8 novembre un’auto della compagnia di sicurezza Skånsk larmtjänst è stata data alle fiamme a malmö, sweden. Skånsk larmtjänst è una parte dell’enorme compagnia di costruzioni Vinci. L’attacco è stato realizzato in solidarietà con la ZAD, un progetto contro l’aereoporto vicino a Nantes, in Francia, dove lo stato francese e Vinci stanno cercando di costruire un grande aeroporto. E’ stata anche fatta in odio alla società e in amore all’anarchia.

VINCI DEGAGE! 

fonte: 325

“Oltre le frontiere”, una trasmissione radiofonica di 98FM e Contra Info – Lunedì, 5 Novembre

La trasmissione radiofonica di Contra Info “Oltre le frontiere” ritorna Lunedì, 5 Novembre alle 15.00 (GMT +2), in collaborazione con i compagni della libera stazione di radio di Atene 98FM.

Questa volta, avremo l’opportunità di discutere (in francese / greco) con i compagni in lotta attualmente sulla zona della ZAD vicino alla città francese di Nantes, per quanto riguarda la lotta in corso contro l’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes, le forme che prende questa resistenza e le questioni che essa solleva.

È possibile ascoltare la trasmissione in diretta in streaming qui e inviarci i vostri messaggi istantanei in studio.