Ieri (30 settembre 2017) una manifestazione si è svolta ad Amsterdam in solidarietà con i/le compagn* che al momento si trovano in prigione in seguito alle proteste contro il G20 ad Amburgo (Germania) lo scorso luglio. Dopo la manifestazione un corteo spontaneo è partito verso il centro di Amsterdam.
100 persone hanno partecipato alla manifestazione in solidarietà con i/le prigionier* del G20. Ci sono stati prese di parola e interventi musicali. Dopo la manifestazione una cinquantina di persone hanno dato vita a un corteo improvvisato nel centro di Amsterdam, fino a Spuiplein.
Libertà per tutt* i/le prigionier* del G20! Libertà per Peike!
La corte di Aachen ha deciso le date per l’inizio del processo contro due compagnx di Barcellona accusatx per un esproprio a una filiale della Pax-Bank ad Aachen nel novembre 2014. Il dibattimento inizierà il 23 gennaio e sono programmate 25 sedute.
Questx compagnx sono stati arrestatx rispettivamente il 13 aprile e il 21 giugno durante un’operazione repressiva condotta dai Mossos d’Esquadra in collaborazione con la polizia tedesca, contro il centro sociale Blokes Fantasmas ed altri appartamenti privati. Da allora sono tenutx in detenzione preventiva nelle carceri di Aachen e Colonia. Non dimentichiamoci che c’è pure una terza compagna di Amsterdam sotto processo al momento in un procedimento indipendente che nasce però dalla stessa caccia alle streghe partita da una rapina ad una banca tedesca e dilagata attraverso mezza Europa.
Da Barcellona ribadiamo la nostra solidarietà e il sostegno incondizionato per questx compagnx, e invitiamo ogni individuo e collettivo a seguire, condividere e farsi trovare preparato davanti alle prossimi informazioni o alle risposte contro l’aggressione dello Stato a coloro che si ribellano contro l’ordine e la miseria.
I/le anarchichx imprigionate in Germania non sono solx. Lx vogliamo liberx, lx vogliamo tra noi.
Di seguito le date processuali:
23 e 26 gennaio
9,13,14 e 16 febbraio
2,6,9,10,13,20,23,27,28 e 31 marzo
3,7,24,25,28 aprile
5, 12, 18 e 22 maggio
Oggi la corte ha assolto la compagna di Amsterdam. Ricordiamo che l’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni e mezzo per “rapina a mano armata, privazione illegale della libertà personale e possesso illegale di armi da fuoco”.
Il 4 novembre si è svolta la prima seduta nel processo contro la compagna anarchica di Amsterdam arrestata, accusata della rapina a una banca ad Aachen nel 2013.
Nonostante la presenza presso il tribunale di una buona quantità di sbirri di diverse unità e uniformi (reparti antisommossa nel cortile e all’interno dell’edificio, controlli di documenti per tuttx coloro che hanno presenziato al processo e controlli polizieschi alle persone in strada) una trentina di compagnx e amicx solidali erano presenti. All’esterno dell’edificio è stato appeso uno striscione in sostegno della liberazione incondizionata della compagna.
La seduta è durata nemmeno un’ora, semplicemente per sbrigare le formalità: la lettura delle accuse e la stesura del calendario delle udienze processuali. La prossima udienza si terrà il 17 Novembre alle 10:30. Ricordiamo che per coloro che volessero presenziare il puntello è entro le 9:45, considerate le tempistiche dei controlli per accedere al tribunale.
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La storia inizia in un caldo giorno dell’estate del 2015, quando una compagna viene arrestata al confine tra Grecia e Bulgaria, in seguito a un mandato emesso dalla procura di Aachen (Germania) per un’accusa nei suoi confronti di rapina ai danni di una banca avvenuta nel 2013. Dopo 5 mesi di detenzione la compagna viene rilasciata, con le accuse cadute e senza nessuna condizione per il rilascio. Il pm, molto indispettito, avvia di conseguenza un ricorso alla corte suprema, la quale da seguito con un processo che ha avuto inizio il 4 novembre 2016.
Lo stesso procuratore ha arrestato altrx due anarchicx barcellonesi per una rapina avvenuta alla Pax Bank nel 2014.
Per quanto questi siano due casi separati, siamo solidali con questix tre anarchicx che non hanno piegato la loro dignità, la loro etica e le loro idee all’ondata repressiva. Non è importante per noi sapere se sono colpevoli o meno, questa è una logica binaria usata dal sistema legale per imporre le proprie leggi che mirano a determinare una vita fatta di lavoro, alienazione, obbedienza e rassegnazione.
Non ci sono paramentri legali o limiti strategici per gli/le anarchicx nel basare le loro espressioni di solidarietà nei confronti di compagnx colpitx dalla repressione. Questi non sono i metri né i principi che ci muovono. Per contro, la solidarietà è parte integrale delle nostre lotte, la quale risponde al bisogno di rimanere al fianco di amicx ed affini che affrontano le raffiche dello Stato, senza scendere a compromessi nella loro sete di libertà e ribellione contro un mondo basato sullo sfruttamento e sull’autorità. […]
Seguiranno aggiornamenti sulla situazione legale, testi di analisi sulla repressione e il carcere, corrispondenze e azioni in solidarietà con i/le compagnx implicatx e contro il sistema-carcere.
Se toccano unx, toccano tuttx. Fino a che non saremo tuttx liberx!
Nel contesto della lotta quotidiana contro l’esistente, e finalizzando alla diffusione della solidarietà di fatto con i prigionieri anarchici nelle carceri greche, i membri della rete di traduzione e contro-informazione “Contra Info” effettueranno una serie di eventi in diverse città europee, per diffondere informazioni sui casi dei compagni imprigionati.
Vogliamo rendere queste riunioni come un’opportunità per rafforzare l’infrastruttura antagonista della contro-informazione, di estendere e moltiplicare i gesti di solidarietà con i nostri fratelli e sorelle dietro le sbarre, e di promuovere l’azione diretta e la prassi sovversiva.
Venerdì, 12 Aprile 2013, ci incontriamo al Joe’s Garage ad Amsterdam. Ci sarà una cucina vegan collettiva alle 7 e verso le 20:00 inizieremo a discutere. Saremo lieti della vostra presenza e vi invitano a condividere le vostre idee in modo da trovare un punto di vista comune verso la distruzione di tutte le carceri e del sistema che le mantiene.
Seguiranno aggiornamenti per i prossimi eventi in altre città europee.
SOLIDARIETÀ CON I PRIGIONIERI ANARCHICI IN TUTTO IL MONDO!
Nel mese di Gennaio diverse azioni si sono in solidarietà con gli spazi sociali evacuati e minacciati in Grecia:
• In cinque case e centri sociali sono stati collocati striscioni con messaggi di solidarietà per Villa Amalias e di seguito anche ad gli altre occupazioni.
• Il 17 Gennaio una collocazione di un striscione ha avuto luogo nel centro della città, lo striscione scriveva: “Contro i piani statali e fascisti, Villa Amalias rimarrà un’occupazione!”
• Il poster-quotidiano anarchico “Zwart behang” si è apparso il 18 Gennaio con un testo sui recenti sviluppi in Grecia, chiamando alla solidarietà.
• Il 24 Gennaio dei compagni hanno fatto una manifestazione di solidarietà durante la notte. Si noti che è stato molto difficile per gli anarchici nei Paesi Bassi di annunciare apertamente una manifestazione ed effettuarla effettivamente senza essere poi picchiati/arrestati dalla polizia. Questa è stata mobilitata in silenzio:
Il 24 Gennaio alle 19:30 circa, durante l’orario dello shopping, abbiamo effettuato una manifestazione in Kalverstraat, una strada commerciale nel centro della città di Amsterdam. Eravamo 20 persone, con striscioni e bandiere, abbiamo gridato slogan e distribuito volantini, e alla fine abbiamo lanciato alcuni fuochi d’artificio. Per 20 minuti abbiamo disturbato la normalità della società di consumo. Leggi il volantino distribuito:
Solidarietà con gli spazi anarchici!
Nei mesi scorsi lo Stato Greco ha fatto irruzione in diversi centri sociali, perché non può più sopportare la resistenza che sia organizzata da questi edifici. Dalle occupazioni, azioni avvengono contro il sorgere dei neo-nazisti, la crisi del capitalismo, e l’enorme repressione da parte dello Stato. In queste occupazioni, azioni e strutture vengono costruite per un mondo libero e solidale.
La crisi europea colpisce proprio le persone povere, e non appena si oppongono lo Stato colpisce ancora. In questo caso le persone non lasciano che ciò accada senza reagire, scendono per le strade e rioccupano gli edifici.
È per questo che siamo per la strada adesso, per far si che la nostra solidarietà sia sentita, la nostra solidarietà con gli spazi anarchici minacciati e tutti coloro che si innalzano contro i fascisti, il capitalismo e le autorità, in tutto il mondo.
Nemmeno nei loro sogni più sfrenati non potranno prendere questi edifici da; sono e rimarrano nostri!
“La ribellione è dignità. La repressione è terrorismo… La libertà non conosce confini.”
Ieri sera un gruppo di persone è andato a fare rumore sulla nuova località della prigione di deportazione di Schiphol (Amsterdam). Si tratta di una tradizione internazionale di Capodanno di andare alle carceri per rompere il silenzio e l’isolamento.
Nella nuova prigione di Schiphol “De Poort” oltre 1.000 persone saranno rinchiuse. Ancora di più celle per un sistema omicida. La scorsa notte, dei messaggi registrati dalla RefugeeChurch -una chiesa occupata abitata da clandestini (senza documenti) ad Amsterdam- sono stati trasmessi per la gente all’interno.
Nei Paesi Bassi ci sono migliaia di persone rinchiuse perché non hanno (i giusti) documenti, in condizioni ancora peggiori rispetto alle prigioni normali. Le persone vengono mantenute per mesi e poi o deportate o cacciate in strada per essere “praticamente non deportabili”, e un paio di mesi dopo, il circo ricomincia. Quelli che decidono su queste “misure” sono quelli pochi che inventano delle leggi in cui tutti dovrebbero piegarsi: sono loro che guadagnano soldi dalla repressione.
L’intero sistema carcerario è basato sulla loro necessità di regolare e controllare la “società”. Le persone vengono rinchiuse solo perché non rientrano in quella società, non contribuiscono a sufficienza in termini economici, o semplicemente per spaventare la gente. Per lo Stato si tratta di proteggere i ricchi e l’ordine, per mantenere lo sfruttamento e repressione.
È per questo che continueremo a tornare per far si che la nostra solidarietà con i prigionieri sia sentita.
Fino a quando ognuno sarà libero, fino a quando i confini e le mura delle prigioni non esisterano più.
Il 6 Aprile, nel contesto della giornata di azioni in solidarietà con gli anarchici imprigionati, un gruppo di compagni ha esposto uno striscione nel centro di Amsterdam, sul Singel, per l’immediato rilascio di Stella Antoniou ed in solidarietà con i prigionieri politici in tutto il mondo – uno striscione che è rimasto per due giorni interi ( cosa che sembrava improbabile che accadesse). Inoltre, abbiamo distribuito ai passanti dei nostri scritti con dei passaggi della lettera di Stella Antoniou. Lo stesso testo è stato affisso come poster nelle vie della città.
Solidarietà con i tre che fanno lo sciopero della fame, K. Sakkas, G. Karagiannidis e A. Mitroussias! Rilascio immediato di Stella Antoniou.