Bristol: Attaccata agenzia di sicurezza

Nessuna pace per i difensori della società delle merci. La loro sicurezza = ancora una volta uno scherzo. Il nostro ultimo target è stato Avon and Somerset Guarding, sulla strada Fishponds, abbiamo rotto metà della vetrata di ingresso del negozio e attaccato la telecamera di sorveglianza, lasciando un simbolo anarchico sulla scena. Ne abbiamo abbastanza di bastardi in uniforme nelle nostre vite, distruggiamo l’apparato di controllo. Grida all’antifascista d’azione Jock Palfreeman, detenuto in Bulgaria – amore per i/le nostri/e compagni/e, odio per i loro carcerieri. E’ tutto per ora.

can’tstopthechaos

Illinois, Stati Uniti d’America: Settimana internazionale di solidarietà con “i NATO 5”

16-21 maggio 2013

Facciamo un appello ai/le compagni/e di tutto il mondo per diffondere informazione sul caso dei NATO 5 e raccogliere fondi per gli imputati, in occasione del primo anniversario dal loro arresto preventivo. Per favore leggete l’appello e cominciate a pianificare la vostra azione o iniziativa fin da oggi! Potete scaricare il nostro bellissimo poster per iniziative ecco e l’opuscolo di supporto qui.

Il 16 maggio 2012 i poliziotti di Chicago hanno perquisito un appartamento nel quartiere di Bridgeport a Chicago in uno dei soliti tentativi di intimorire le persone dal partecipare alle imminenti proteste contro il summit della NATO. Con le pistole spianate, i poliziotti hanno arrestato 11 persone dentro o intorno all’appartamento e le hanno velocemente fatte sparire nelle viscere dell’estesa rete di strutture detentive di Cook County, Illinois. Continue reading Illinois, Stati Uniti d’America: Settimana internazionale di solidarietà con “i NATO 5”

Cile: Nuove accuse contro Victor Montoya

Il procuratore sud, che si dedica esclusivamente a congegni esplosivi, ha deciso di ripresentare accuse contro Victor Hugo Montoya. Victor è stato arrestato il 9 febbraio 2013, accusato da qualche presunto testimone di essere andato con un’auto nei dintorni della stazione di polizia di Vizcachas, dove è avvenuto un attacco esplosivo. Victor è accusato secondo la legge anti-terrorista e rimane in carcere preventivo nella prigione di Puente Alto.

Il 30 aprile, il procuratore sud cercherà di presentare altre accuse contro Victor, non sappiamo ancora qual’è l’obiettivo, ma è probabile che vorranno attribuire a lui anche altri attacchi esplosivi del gruppo “Amicx della polvere nera”. Immediatamente dopo l’arresto, questo gruppo ha negato qualunque partecipazione di Victor nella loro azione. Stiamo parlando di questi attacchi:

– Divisione Logistica dell’Esercito (28 novembre 2011)
– Pubblico Ministero locale di La Florida (29 novembre 2011)
– Banca BCI su strada Beauchef (1 marzo 2012)
– Tribunale di Garanzia di Puente Alto (4 luglio 2012)

Il 26 aprile il procuratore sud ha fatto una ricostruzione della scena alla stazione di polizia di Las Vizcachas, Victor in ogni caso non ha partecipato a quella ricostruzione, poiché nega esplicitamente le accuse.

Ricordiamo che Victor è un compagno vegan e straight-edge che insieme alla sua famiglia rigetta le accuse del procuratore.

Fine alla legge anti-terrorista! Prigionieri liberi!

trad. da waronsociety — maggiori informazioni: i, ii

Atene: Terzo processo contro la CCF – Udienze 40-41

Udienza 40

L’intera udienza riguardava la presa in esame dei testimoni che erano o proprietari delle case che la CCF ha preso in affitto come case sicure, o le cui informazioni di identità sono state trovate sulle carte di identità false. Durante il riconoscimento-infamia dei/le compagnx della Cospirazione da parte dei testimoni dell’accusa, ha fatto colpo il fatto che un compagno della CCF sia stato riconosciuto come un inquilino, con una carta d’identità falsa, di una casa sicura, nel tempo in cui si trovava in prigione. E’ da notare che, come è stato provato dalla procedura giuridica, quasi tutte le case sicure della Cospirazione che sono state scoperte fino ad ora, non erano state dichiarate all’ufficio delle tasse, per cui è difficile rintracciarle e verificare le informazioni false. I testimoni seguenti sono stati chiamati a riconoscere i/le compagnx e dire se fossero le stesse persone che avevano realizzato dei fermi di polizia in modo da copiare le informazioni delle loro carte d’identità.

Si ricorda che i/le compagnx della CCF si sarebbero travestiti fingendosi poliziotti, e realizzando falsi blocchi stradali e controlli allo scopo di copiare informazioni reali di identità e usarle su carte d’identità false in modo che risultassero convincenti e di persone esistenti.

La prossima udienza è prevista per il 18 aprile.

Udienza 41

Questa udienza è iniziata con la testimonianza di un avvocato d’ufficio. Molti compagni della CCF a causa del loro rifiuto di qualunque rappresentazione legale hanno avvocati d’ufficio, poiché secondo la legislazione se l’ “accusato” rifiuta di avere un avvocato, allora il tribunale stesso gliene assegna uno. L’avvocato d’ufficio quindi ha testimoniato che qualche giorno fa c’è stato un furto con scasso nel suo ufficio e gli anonimi ladri gli hanno preso i documenti riguardanti il caso della CCF, senza rubargli nient’altro di valore.

C’è stata tensione nell’aula e alla fine gli avvocati d’ufficio sono usciti, il processo continuerà il 22 aprile.

Cartago, Costa Rica: Sabotaggi per la liberazione animale e della terra

Nelle notti del 3 e 7 aprile, approfittando della foschia e della notte, abbiamo deciso di sabotare vari stabilimenti commerciali di tecnologia, vendita di carne, ristoranti di pollo, farmacie, multinazionali della telefonia come Movistar, così come negozi di elettrodomestici, ecc. perchè la distruzione del pianeta da parte delle industrie e della produzione su larga scala non si ferma, e così neanche noi, ci sono nemici ovunque dai disgustosi drogati della società sedata e comoda che hanno bisogno di droghe per sopportare le loro non-vite, ai negozi della mega-fabbrica.

E’ facile, vai semplicemente a comprare del sigillante come Poxipol, esci la notte e mettilo nelle serrature. Mentre il sistema avanza giorno dopo giorno e la sua megamacchina non smette di schiavizzare la natura e gli umani, molti rivoluzionari di Facebook portano avanti il loro attivismo virtuale, la loro frustrazione si scarica in commenti e battaglie digitali, cadendo così nel trucco del sistema: queste pratiche cibernetiche anti-sistema non fanno niente al sistema se non dirottare l’azione e sfogare in un modo altamente comodo, chiunque lotta via computer! Dirottando le azioni concrete al sistema in azioni digitali, o dirottando in argomenti altamente riformisti per esempio la lotta contro la privatizzazione, non si attacca il sistema alla base, si fa solo tornare il sistema ai suoi vecchi valori, che siano lo stato benefattore o il sistema pubblico, il sistema ha sempre agito con o senza privatizzazione.

Tutto è perduto nelle attuali condizioni di lotta!
Fare casino è tutto ciò che ci è rimasto!

Salutiamo dalla distanza i sabotatori della Russia, Messico, Cile, Indonesia, Grecia, Bolivia e gli altri compagni di questo territorio che hanno deciso di darsi all’azione

Una volpe solitaria in affinità con l’ELF
Cartago, Costa Rica

fonte, traduzione da waronsociety

11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

L’11 Giugno è la giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e altri/e prigionieri/e anarchici/e di lunga data.

Lo stato ci ha rubato Eric McDavid e Marie Mason rispettivamente nel 2006 e nel 2008. Negli anni trascorsi dai loro arresti, la repressione è arrivata a sembrare meno un evento specifico, e più come un incubo continuo, da cui non si può fuggire. Condannati a, rispettivamente, 22 anni e 20 anni, Marie e Eric rimangono in gabbia ancora oggi, e conoscono quest’incubo in maniera più intima della maggior parte di noi.

Ultimamente, abbiamo sentito molto parlare del tempo della fine, e il totale collasso ecologico sembra imminente. Ma cosa significano queste forze e quelli/e dentro le celle delle prigioni? E cosa significano per noi fuori? Stiamo cercando di salvare sia noi stessi/e che qualche brandello di selvaggio su questa terra. Il nostro compito è difficile, e a volte sembra impossibile, perchè più combattiamo duramente, e più affrontiamo la repressione. Ogni giorno perdiamo più specie, più terre, più amici/e… e questo processo non mostra segni di rallentamento. Come possiamo sopravvivere e continuare a lottare di fronte a questa realtà? Continue reading 11 Giugno: Giornata internazionale di solidarietà con Eric McDavid, Marie Mason e i/le prigionierx anarchicx di lunga data

Melbourne, Australia: Scontri a un party anarchico di solidarietà

Nella sera di venerdì 26 aprile, gli sbirri hanno fatto irruzione in una festa di solidarietà per i prigionieri anarchici in un magazzino occupato a Clifton Hill. Al loro ingresso gli sbirri sono stati immediatamente colpiti con bottiglie e forzati a retrocedere. Tuttavia sono stati chiamati i rinforzi, e poco dopo il magazzino è stato circondato da squadre di antisommossa, poliziotti normali e cani. Gli occupanti sono stati forzati ad uscire dall’edificio e in strada, dove i poliziotti sono stati attaccati una seconda volta con bottiglie, pietre e altri proiettili, mentre i manifestanti intonavano “A.C.A.B.!”.

E’ stata rubata una radio della polizia, che è stata utilizzata per schernire e insultare i bastardi. I poliziotti hanno risposto con cariche, manganellate, spray al peperoncino e facendo aggredire le persone dai loro cani. A questo punto i festaioli sono scomparsi nella notte per fare festa da qualche altra parte. Molti sono stati sentiti commentare “il miglior party di sempre!”.

Come risposta a questo attacco della polizia, e come atto di solidarietà con questa piccola reazione e tentativo di allargare i suoi orizzonti, siamo andati a Fitzroy North e abbiamo distrutto un’agenzia immobiliare.

Esprimiamo anche la nostra solidarietà e caldi saluti all’anarchica Felicity Ryder che è ancora latitante, e a Jock Palfreeman, prigioniero antifascista in Bulgaria.

ACAB

Brigata Corey Delaney

Atene: L’anarchico Dimitris Hatzivasiliadis tra gli ultimi arrestati a Nea Filadelfeia

flying-off

Dimitris Hatzivasiliadis è un anarchico che era stato arrestato a metà Febbraio 2011 ad un controllo casuale della polizia casuale ad Atene. Fu rinviato dopo essere stato accusato per “possesso di arma con l’intenzione di fornirlo”, in conformità con la legge anti-terrorista greca. Dimitris è rimasto in detenzione preventiva per dieci mesi con nessuna prova sostanziale di sorta contro di lui, fino a quando è stato finalmente rilasciato su cauzione nel Dicembre 2011.

Compagni riferiscono che egli è uno tra le cinque persone che sono state arrestate a Nea Filadelfeia il 30 Aprile 2013, al fianco di Fivos Harisis-Poulos, Argyris Ntalios, ed altre due persone.

Durante la sua detenzione nel quartier generale della polizia di Atene, Dimitris ha sfidato le guardie umane ed è stato costretto a stare in piedi per 12 ore senza sedersi, mentre era ammanettato 24 ore al giorno, anche nella cella di detenzione. Solo il 2 Maggio fu in grado di contattare un avvocato. Il 3 Maggio è stato inoltre previsto per il compagno di sottoporsi ad una udienza preliminare ai tribunali di Evelpidon, con accuse frivole presentate contro di lui. Nel frattempo, Dimitris ha dichiarato che continua lo sciopero della fame e della sete in risposta alle condizioni della sua detenzione, chiedendo l’immediato rilascio.

Ulteriori aggiornamenti appena disponibili

Bolivia: Aggiornamenti su Henry Zegarrundo

A pochi giorni dal primo anniversario del rapimento del nostro compagno Henry e dopo numerose udienze sospese ed una in cui le hanno negato le misure cautelari, oggi, 2 di Maggio 2013, vogliamo informare che Henry ha ottenuto l’arresto domiciliare.

Con la dignità come alleata, amica e compagna, e senza piegarsi al potere, nonostante l’atmosfera carica di collaborazione con la polizia, il nostro compa esce con onore per stare con i suoi in attesa della risoluzione del caso.

Tutto il nostro sostegno a Henry, il nostro orgoglio per averlo come compagno, e la nostra forza in modo che siano sempre più compagni che riescano ad uscire fuori dalle gabbie del potere.

Fino alla liberazione totale!
Demolizione delle carceri!

Solidarietà Nera

Stato spagnolo: Nuovo trasferimento di Gabriel Pombo da Silva

Il compagno Gabriel Pombo è stato trasferito di nuovo alla prigione di Villena.

Ricordiamo che già era stato in Villena e fu trasferito a Valdemoro per portarlo all’ Audiencia Nacional per rilasciare una relazione per i fatti di Italia (operazione “ardire”). Di fronte al rifiuto di Gabriel di fare alcuna dichiarazione è stato di nuovo trasferito di nuovo a Villena in modo di essere mantenuto lontano del suo ambiente familiare e affettivo.

Il suo indirizzo é:

Gabriel Pombo da Silva
Centro Penitenciario Alicante II,
Ctra. N-330, km. 66,
03400 Villena (Alicante).

Per info

Santiago, $ile: Camminiamo insieme: È tempo di lottare! Lettera di Marcelo Villaroel

Perché chi dimentica i prigionieri di guerra
finisce dimenticando la guerra stessa

—Gerasimos Tsakalos, membro della CCF in carcere.

Molti e quotidiani sono i capitoli di confrontazione che viviamo come ostaggi dello stato-carcere-capitale, nella guerra non ci sono pause.

La dominazione schiaccia vite nei centri di sterminio e di isolamento, nei luoghi dello sfruttamento salariale, nei templi della dottrina della lobotomia per ridurre quadri di comando in serie, professionisti della democrazia, cittadini della pace sociale, schiavi-pecore del complesso poliziesco-militare che controlla gran parte del pianeta.

Però la resistenza offensiva multiforme non è pantomima né mera immagine, è un Atto-opzione-vivere permanente che si manifesta in ogni momento e aspetto della nostra vita.

Le ricerche individuali e collettive di liberazione si estendono e fratellizzano, non muoiono mai, e meno scompaiono. Dove alcuni si arrendono e si consegnano alla normalità cittadina del capitale, altri/e semplicemente, e con tutto, si ribellano. Continue reading Santiago, $ile: Camminiamo insieme: È tempo di lottare! Lettera di Marcelo Villaroel

Atene: Due compagni in attesa di giudizio

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Da Febbraio -dopo la carcerazione preventiva dei 4 anarchici che hanno preso la responsabilità della doppia rapina in Velventós, vicino alla città di Kozani (Grecia settentrionale)- dei mandati di cattura sono stati emessi nei confronti di due indagati che erano in fuga, cioè Fivos Harisis-Poulos e Argyris Ntalios.

Come Actforfreedomnow ha già riportato, il 30 Aprile 2013 sia Fivos e Argyris (insieme ad altre tre persone) sono stati catturati dalla polizia anti-terrorismo nella zona di Nea Filadelfeia, Atene.

I due compagni sono stati rinchiusi nel carcere di Koridallos.

Solidali riferiscono che Venerdì, 3 Maggio, dalle 09:00, Fivos Harisis-Poulos e Argyris Ntalios saranno portati per un’udienza preliminare ai tribunali di Evelpidon (edificio 10) di Atene, affrontando delle accuse quali l’appartenenza ad una organizzazione criminale con finalità di commettere rapine, falsificazione e resistenza all’arresto.

$ile, Temuco: Castigano la compagna Ariadna Torres per la sua degna attitudine ribelle e non sottomessa

Nota di Refractario: Facciamo una chiamata a raddoppiare la solidarietà davanti alle vessazioni delle guardie con le compagne antiautoritarie in carcere. I digni atteggiamenti ribelli all’interno del carcere meritano solo il nostro rispetto!. Giù le vostre mani dalle nostre compagne!.

Con data 27 Aprile la compagna Ariadna Torres detenuta del 28M, è in una situazione di punizione per aver “insultato” il magistrato e per mantenere in piede la sua posizione come antiautoritaria.

In questi momenti lei ha vietate le visite e la ricezione di pacchi per 7 giorni dalla data del fatto e secondo la gendarmeria lei: “non sarebbe in cella di isolamento.”

Questo, è solo un’ulteriore prova delle vessazioni che sta ricevendo la compagna e le altre detenute. Già che a questo fatto si aggiunge che LA MAGGIORE DEL CPF di Temuco sta fermando dal Giovedì 25 Aprile un comunicato pubblico scritto da lei e per la compagna Yaritza Grandon dove raccontano la loro situazione come prigioniere politiche, questo comunicato è stato fermato per il motivo di avere “contenuto anticarcere” davanti al quale lei dovrebbe testimoniare davanti il magistrato.

Denunciamo questi fatti e mostriamo la totale solidarietà con le compagne in prigione.

MAI PIÙ VESSAZIONI E PERSECUZIONI PER LE IDEE!

LIBERTÀ PER LE DETENUTE POLITICHE DEL 28M

Gruppo di solidarietà ai/le deteniti/e del 28M.

fonte

Catalogna: Cronaca del corteo al carcere di Quatre Camins

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La solidarietà con le lotte dei prigionieri continua a crescere ogni giorno di più, non tollereremo né la tortura né i maltrattamenti, denunciamo i torturatori, dinamite sulle mura della prigione.

Cronaca della concentrazione in Quatre Camins il 28 Aprile.

La scorsa Domenica 28 Aprile Suport Maresme aveva convocato una marcia di quattro chilometri al carcere di Quatre Camins. Anche quando la pioggia ha impedito la marcia, la concentrazione si è spostata alle porte della prigione.

Facendo leva nella sessione di visite di Domenica mattina, i manifestanti hanno aprofitato per distribuire  volantini ed informare le famiglie dei prigionieri durante la lettura di un manifesto. Sotto la pioggia, la concentrazione ha circondato il carcere fino a poter stabilire un contatto visivo con alcuni dei detenuti privati della libertà, dove é stato letto ancora il manifesto di José Solis, principale testimone al processo, tutti han condiviso con noi alcune parole di denuncia al sistema carcerario . Prima di disdire la marcia, le compagne di Boca di Baba, che ci hanno accompagnato per tutta l’iniziativa, hanno cantato un paio di canzoni antirrepresive per tutte quelle che eravamo lì, e chi ci ascoltava da dentro.

Una volta disdetta la marcia, i Mossos d’Esquadra, che erano in attesa sulla strada, hanno fermano uno dei compagni con il loro veicolo, hanno identificato un certo numero di persone, perquisendo la macchina e hanno detto che scriveranno un informe della manifestazione e delle “osservazioni che avevano fatto”. Infine, dopo che gli altri partecipanti si sono avicinati, li hanno lasciati andare.

Vi ricordiamo che la mobilitazione per il processo della sommossa di Quatre Camins continua dentro e fuori le prigioni.

fonte

Grecia: Lettera del prigioniero anarchico Andreas-Dimitris Bourzoukos

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Presentiamo la lettera di A.D.Bourzoukos, uno dei 4 compagni anarchici arrestati il 1 Febbraio 2013 per la doppia rapina realizzata nella località di Velventòs.

Mancava ancora molta luce perchè albeggiasse
Ma io non ho accettato la sconfitta

Mezzogiorno e 25 minuti. L’ultima volta che ho guardato l’orologio. Dietro di noi un’auto pattuglia, dentro nel furgone i miei due compagni, l’“ostaggio” e io. Solo alcune ore prima le nostre emozioni erano totalmente differenti. Per un istante, all’apparenza, tutto andava perfettamente, fino a che hanno arrestato il nostro compagno nell’“ambulanza”. Quindi, di colpo la situazione ci ha abbattuto, ma nonostante tutto questo abbiamo mantenuto la mente lucida, per quanto fosse possibile, e in questo modo siamo riusciti ad assicurare la fuga dei nostri compagni.

Tornando alla nostra immagine iniziale: noi tre insieme con l’ “ostaggio” nel furgone e un incontro “accidentale” (non è stato per niente accidentale, poiché l’allarme era scattato in tutti i villaggi dei dintorni) con un’auto pattuglia. Gli ultimi minuti della nostra libertà già avevano iniziato il conto alla rovescia. Quello che ci siamo detti nel furgone in questi minuti è poco rilevante per la nostra storia, quello che conta è la nostra decisione finale. Non avremmo aperto il fuoco, non avremmo messo a rischio la vita del medico. Era l’unica scelta che avevamo in quel momento. In ogni caso, l’unica arma che avevamo in quelle condizioni era la nostra passione per la libertà. E la abbiamo spremuta finchè abbiamo potuto. Dopo un inseguimento per le strade di Veria, quasi come fossimo in un film, alla fine siamo rimasti intrappolati da parte di una pattuglia che casualmente passava di lì, in una strada senza uscita. Non so che senso abbia raccontare un’altra volta il resto di questa storia. L’unica cosa che sento di voler mettere in chiaro, poiché questa cosa ha preso dimensioni enormi, è la parte delle torture. So che in gran parte della società l’immagine di una persona che ha ricevuto un pestaggio può generare paura, compassione o dubbi. Ma non in noi, compagni. Quello che posso dire, inoltre, è che lo Stato ha intenzionalmente permesso che si pubblicassero le nostre foto, e questo con l’obiettivo di terrorizzare coloro che pensano di agire come abbiamo fatto noi. Forse è stato anche un “errore” fatto di fretta, a causa dell’automatismo che caratterizza qualunque operazione dell’Unità Antiterrorista. Sia come sia, al momento non mi interessa concentrarmi su questo. Mi piacerebbe esprimere una breve opinione personale su queste ore di pestaggi.

Nè al principio né in qualunque momento mi sono sentito una vittima, e ovviamente non voglio che altri mi vedano così. Durante quelle quattro ore di continui pestaggi, naturalmente una delle cose che pensavo erano i possibili scenari su quale “finale” avessero in mente quelle merde codarde e spacconi. Non la paura né il dolore, solo la rabbia. Nonostante quanto faccia male la verità, prendi quello che “vuoi” per i capelli e lo metti in ginocchi. Per tutto il tempo in cui continuava il pestaggio e non si fermava, mi si confermavano tutti questi anni durante i quali avevo scelto di scontrarmi con questo sistema marcio. Tutte le mie scelte, tutti i miei pensieri si sono fatti carne e ossa. Può darsi che alla fine sia bastato anche solo un minuto con le mani legate. Forse alla fine questi momenti di tortura sono il sigillo che conferma il marciume di questo sistema.

Ma parliamo ora del denaro. Denaro che fluisce abbondantemente (anche nei tempi di crisi in cui viviamo) nelle succursali bancarie, negli uffici di proprietà pubblica, e in tutti i tipi di investimenti del gran capitale (come Cosco). Il sangue del capitalismo.

Il mio rifiuto di situarmi come un ingranaggio ben oliato in più in questo sistema è una delle tante ragioni per cui ho scelto la rapina (personalmente la definisco come “esproprio”) in banca. Con questo voglio dire che non ho mai avuto voglia di essere un altro “pedone” in più su questa terra, uno che ha un lavoro “normale”, una vita “normale”. Non ci ho messo molto a rendermi conto che il lavoro aveva come unico obiettivo la strumentalizzazione dell’essere umano con il fine del beneficio del “Capitale” di turno. Un accumulo permanente del capitale per sempre meno persone. Qualcosa che non ha tardato di mostrare i suoi effetti secondari. Più o meno a questo punto anch’io mi sono posto i miei interrogativi. Continue reading Grecia: Lettera del prigioniero anarchico Andreas-Dimitris Bourzoukos

Ukraina: Anarchico seriamente ferito in un attacco nazi

SYRtC

Nella sera del 14 Aprile, l’attivista sociale V.N. è stato gravemente ferito a Kiev. É stato aggredito da 5 nazi nell’area della stazione metro Dorozhichi. I giovani patrioti hanno usato i coltelli e hanno reciso tre arterie nelle gambe dell’attivista. V.N. ha anche perso dei denti e soffre di una commozione cerebrale.

Gli assalitori non intendevano uccidere, ma hanno cercato quantomeno di menomare permanentemente un attivista che prende parte attiva ad azioni contro il governo, contro il capitalismo e per i diritti animali. V.N. ha perso molto sangue, ma visto che è stato operato in tempo, la sua vita non è più in pericolo.

Al momento c’è bisogno di fondi per coprire le sue spese mediche.

Paypal di ABC-Mosca per donazioni: abc-msk@riseup.net

Per favore scrivete via e-mail quanto avete donato, poiché lo stesso account è usato per varie campagne.
Oltre a paypal, è possibile fare un versamento bancario o Western Union.

Per dettagli, scrivete a: abc-msk@riseup.net

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