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Berlino: Vernice e martelli a produttrice di software PSI AG

27 gennaio 2017

Ieri notte abbiamo sottoposto a un lifting con martelli e vernice l’area d’entrata della produttrice di software PSI AG, imprimendo in grandi lettere la scritta “BL(A)CKOUT” e spaccando circa venti vetri.

PSI produce software per fornitori d’energia, imprese industriali e gestori d’industria, cura un tessuto d’imprese con partner industriali produttori di armi come SAP e Thyssenkrupp, che per i loro affari con la polizia e i militari hanno già subito vari attacchi anti-militaristi. Il PSI partecipava come espositore già all’annuale congresso europeo di polizia.
Con quasi il 18% il gruppo dell’energia RWE è uno degli azionisti più importanti di PSI e nel contempo tra i clienti più fedeli. RWE è, tra l’altro, gestore delle mine di lignite nella foresta di Hambach, dove da anni c’è resistenza contro il gruppo e le sue macchinazioni distruttive e tuttora sono occupate parti del terreno.

Con quest’azione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ax ribelli della ZAD e con tuttx color che lottano contro la determinazione aliena e l’attacco della tecnologia alle nostre vite. Con questo diamo seguito agli appelli contro il vertice G20, contro le ditte, le istituzioni e l’infrastruttura che contribuiscono al perfezionamento dell’architettura di sicurezza e al mantenimento dell’ordine sociale.

L’impresa PSI è forza propulsiva per lo sviluppo e la ricerca della “industria 4.0” perseguita dal governo federale e dal lobbismo, che ha come obiettivo il frequente impiego di robot, la produzione industriale e l’intrecciamento della tecnica d’informazione e di comunicazione con i sistemi digitali intelligenti. È una “rivoluzione” dall’alto della quale con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, dell’“Internet delle cose” e della digitalizzazione e del collegamento in rete delle macchine sperano di ottenere un’ottimizzazione e efficienza nella produzione che promette lauti guadagni.

L’uomo diventa sempre di più un problema e un fattore che con le sue esigenze, mancanze e imperfezioni ostacola la massimizzazione del profitto. Ecco perché adesso e sempre di più dovrebbe essere sostituirlo dai robot automatizzati. Come conseguenza milioni di operaix saranno estromessx dalle fabbriche e dichiaratx superflux. Non per rimpiangere il lavoro alienato alla catena di montaggio, ma è certo che questi sviluppi corrispondono totalmente agli interessi del capitale e che non è affatto beneficenza dei boss industriali per liberare l’umanità dal moloc fabbrica. Le sorti e il benessere di chi dipende da un salario non importano.

Ma la robotizzazione non si fermerà entro le mura della fabbrica, si espanderà su tutti gli ambiti della vita. L’“internet delle cose” trasforma il nostro rapporto con la tecnica e procura, con il collegamento in rete grazie ai chips, tags ed ai sensori, alle cose un posto nuovo nel mondo. Questi sviluppi ci sono già nel nostro quotidiano e si crea una dipendenza che porta a un dominio totale della tecnologia sulle nostre vite. Per tante persone già ora una vita senza smartphones è impensabile. Sono continuamente in rete e sottomesse all’auto-ottimizzazione coatta per esistere nel mondo digitale e poter concorrere con le macchine.

Come anche il nostro ambiente, dove sotto il nome di smart city si progettano dei concetti di sviluppo con l’obiettivo di fare le metropoli più efficaci e tecnologicamente progredite. Ma anzitutto, con la raccolta dei dati mediante la telematica, i sistemi video, le camere IP, il riconoscimento facciale e gli algoritmi intelligenti, creano un’infrastruttura che supera di tanto lo Stato di sorveglianza Orwelliano.

Tutto questo in nome del progresso ci viene spacciato per soluzione dei problemi globali. Sotto il mantellino dell’ecologia, i profittatori di questi sviluppi si sentono dalla parte giusta. Ma se andiamo a guardare bene possiamo constatare molto facilmente che questi problemi sono inesorabilmente collegati al capitalismo e alla conseguente logica della crescita continua.

Chi rifiuta questa realtà e s’arricchisce con la distruzione del pianeta ed i suoi esseri viventi, come nemico della libertà e di una vita autodeterminata diventa l’obiettivo della nostra rabbia.

Contro il dominio della tecnologia
Sabotare il G20 – attaccare il capitalismo

Gruppo Autonomo SpA BL(A)CKOUT

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Münster, Germania: Pietre e vernice a pretura

11 gennaio 2017

Al riparo della notte abbiamo spaccato qualche vetro dell’entrata della pretura e lanciato bottiglie con la vernice alla facciata. Abbiamo portato la nostra rabbia all’istituzione che si adopera a castigare la gente per i loro segni di resistenza. Uguale per chi squatta, ruba nei negozi oppure chi viaggia senza biglietto, tantx dovettero già passare queste porte, i cui vetri ora rotti diffondono il nostro messaggio irriducibile.

Siamo stati qui – Con noi non c’è pacificazione sociale.

Il numero dei piccoli gruppi deve essere il più grande possibile e ognuno deve apprendere l’attacco e la ritirata veloce, a proteggere i propri canali di comunicazione e ad avere cura reciproca. Gli sbirri possono facilmente spazzare via una demo di 1000 persone con una sola centuria, mentre una singola persona o un piccolo gruppo è difficile da battere se progetta bene, colpisce a sorpresa e sparisce nel nulla. La polizia è quasi impotente se la città è disseminata di tali gruppi che conoscono bene il proprio territorio e prendono di mira i propri bersagli (dal manifesto: Contro il fascismo e il terrore degli sbirri).

Mandiamo i nostri saluti a Thunfisch, Aaron, Balu, Cem, Guelafeit, ax prigionierx della foresta di Hambach e a tuttx lx compas prigionierx. Ci pare che nell’area linguistica tedesca aumentano i gruppi che organizzano delle azioni militanti con riferimento reciproco. Che sia contro la repressione attuale oppure la mobilitazione per fare un disastro del G20. È bello sapere che c’è gente in tanti posti che mostrano i denti allo Stato, alla violenza istituzionalizzata e alle condizioni razziste e patriarcali. Sarà che non ci conosciamo e che non ci siamo mai incontratx, ma lo stesso sentiamo con ogni notizia sull’emergenza notturna che i nostri cuori battono allo stesso ritmo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dortmund, Germania: Attacco a casa del neonazista Klaus Schäfer

16 gennaio 2017

Nella notte a lunedì 16 gennaio 2017 abbiamo attaccato la casa del neonazi Schäfer in Baroper Bergstraße 19 a Dortmund mentre stava tranquillamente seduto davanti alla TV nella parte di dietro della casa. Abbiamo spaccato le finestre del suo soggiorno ed ufficio e dato anche della pece alla parete della sua casa.

Secondo quel che scrivono gli sbirri nel loro notiziario per la stampa, la vernice sarebbe gocciolata anche sulla sua auto – grazie mille per la dritta poiché ora sappiamo di chi è l’auto e ne terremo conto la prossima volta. Non l’abbiamo toccata per ora poiché nella casa di Schäfer vivono attualmente altre due persone che non erano obiettivo esplicito della nostra azione.
Schäfer, ora sappiamo qual’è la tua auto. Hai un chiosco da giardino in legno sicuramente combustibile, un giardino d’inverno meravigliosamente di vetro, la facciata la puoi certo ripulire con qualche soldo e fastidio – ed è dunque tutto pronto per un prossimo attacco.
Poiché Schäfer merita che la sua vita gli sia resa grama in ogni suo aspetto. Da quando, vale a dire dal 2010, l’ex-comandante dei pompieri di Dortmund andava a una riunione nazi e applaudiva i suoi camerati, il che gli costava subito il lavoro, è salito nella gerarchia dei quadri dei nazi locali. Dal 2016 si distingue sempre di più come oratore ed esibisce con gioia la sua faccia ben nota alle telecamere per sparlare di una rivoluzione nazionale imminente, sfotte Schmuddel, la vittima locale di un omicidio nazi, e cita Adolf Hitler.
La nostra azione non aveva però solo l’obiettivo di infastidire un quadro nazi locale: il 20 gennaio il populista di destra D. Trump iniziava il suo mandato. Una conseguenza della pressione sociale verso destra e delle normali circostanze razziste che non conoscono confini. Già di per se il populismo di destra crea tanti problemi ma nel contempo offre un buon terreno ai neonazi (basta vedere gli anni ’90, dove ci voleva la cosiddetta “questione profughx” per fare dei pogrom contro gli alloggi dex profughx, poi le leggi asilo ancora peggiori oppure, appunto, l’insorgenza della NSU). La lotta contro AfD, il Front National, gli auto-eletti genitori preoccupati, le leggi d’asilo inasprite o appunto l’ideologia di un imminente presidente US ed elettori creano in tali tempi una chiara focalizzazione per il lavoro di sinistra radicale.
Ma è giusto ora che non dobbiamo tralasciare neanche i neonazi che in ultima analisi non fanno che attuare le richieste dex populistx, per invece mostrare un atteggiamento chiaro nei loro confronti. L’antifascismo militante pratico permane necessario e non se ne può praticare mai abbastanza. Per i giorni fino al 20 gennaio c’è un appello globale alle forze della sinistra radicale, di fare delle azioni e di focalizzarle. Con il nostro attacco a Schäfer abbiamo dato un contributo e speriamo che altrx ci imitino. Indirizzate la vostra rabbia contro Schäfer, contro le sedi AfD, contro Pegida, contro la teppaglia razzista di Bauzen, contro la fame dex profughx a Lesbos, contro gli uffici di collocamento, contro gli attacchi sessualizzati nel vostro vicinato…
E utilizzate la fase fino al 20 gennaio per dare un segnale forte contro la pressione a destra e per un rafforzamento di una sinistra radicale. “Make antifa great again!”

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Attacco a fiera, luogo di celebrazione dei vertici OSCE e G20

26 novembre 2016

Oggi ± alle h 23:00 con copertoni e benzina abbiamo incendiato l’entrata sud del luogo di celebrazione dei vertici OSCE e G20 della fiera di Amburgo. La facciata vetro di Karolinenstrasse è stata sottoposta a un intenso trattamento con martelli, vernice e pietre. Abbiamo deciso di avviare un’iniziativa di smantellamento poiché riteniamo che la fiera che si ritiene aperta al mondo sia altrettanto fondamentalmente da rigettare quanto gli incontri dei padroni previsti in quel posto.

La fiera è un simbolo per il circuito (finora) infinito di produzione e consumo di questa società della merce che esclude della gente dalla vita sociale e ne include altra. Vogliamo distruggere sia questo circuito sia la fiera.

I padiglioni della fiera non si trovano per nulla praticamente nei soggiorni dei quartieri Schanze e Karolinen, come disse la dirigente del Land dei verdi, Gallina, bensì nel passato covavano minacciose sulle teste dex abitanti sotto forma dei macchinari di demolizione. Negli anni ’50 e ’60 la città di Amburgo ha comperato grandi superfici e tanti stabili nel quartiere Karolinen e ha bandito un concorso che prevedeva la demolizione totale del Karo la premessa per allargare la fiera e il “foro di giustizia”. In Feldstrasse, la costruzione complementare di una gigantesca palestra sportiva e di un padiglione multiuso era progettata già parecchio tempo prima. Quando il senato amburghese negli anni ’70 rinunciava poco a poco ai piani di demolizione, la fiera continuava a tentare di mettere in opera la demolizione. E alfine la fiera ottenne nuove aree e nuovi padiglioni ai margini del quartiere Karolinen. La nuova costruzione fu fiancheggiata da costruzioni alberghiere nel Schanzenpark, in Schröderstiftstrasse e in Feldstrasse.

Negli anni ’80, ’90 e ‘0 il Karo ¼ diventò scenario di occupazioni (per es. le case LaMa) e lotte attorno alla piazza con le roulotte Bambule. Il governo di Amburgo inventò una società di rinnovamento della città per modernizzare gli stabili cadenti e per attuare una pacificazione e valorizzazione strisciante. Risultato è una ristrutturazione pretenziosa del quartiere Karolinen per farne un quartiere eventi e zone commerciali per turistx che vengono ad Amburgo. Dopo la fine dei tetti massimi per gli affitti, tantx abitanti poverx dovettero andarsene perché gli affitti erano troppo cari.

I contenuti e le offerte di acquisto degli eventi celebrati nei padiglioni della fiera in pratica non erano alla portata e di interesse per lx abitanti: Barca Hanse e golf, articoli sportivi per ricchi e coloro che lo vogliono diventare, fiere dell’industria dell’aeronautica e della navigazione come Aircraft Interiors Expo oppure la fiera più grande di costruzione navale SMM, dove espongono anche imprese del riarmo come Lürssen.
Nel solco dei piani olimpionici di Amburgo, per aumentarne la popolarità alcunx strategx di Berlino fecero della città anseatica un luogo per le celebrazioni della OCSE e del vertice G20. Il ministro degli esteri e presto presidente federale Steinmeier raccomandava Amburgo come locazione per il vertice poiché considerata porta al mondo e perché come città anseatica e portuale rappresenta l’apertura al mondo, la tolleranza e la cultura.

Amburgo la associamo anzitutto con le vittime degli emetici somministrati a forza nelle questure, gli scandali di polizia, il racial profiling, le navi da guerra nel porto, la sontuosa rappresentazione della sua ricchezza con i suoi multimilionari, con i mostruosi investimenti nei progetti “faro” come la Elbphilarmonie, le carceri d’espulsione all’aeroporto e un collegio chiuso per rinchiudere lx giovani.
D’acchito, la celebrazione dei vertici politici appare ai più cosa banale e normale. Ma la relativa militarizzazione e le prove d’emergenza non sono cose che poi semplicemente spariscono. Si tratta di componenti perfezionate di una repressione e sorveglianza in continuo aumento.

La progettazione e la preparazione dell’ordine nel contesto del vertice avanzano. Si preparano le celle nel carcere preventivo e nelle galere Hanöfersand e a Billwerder. La polizia ottiene un nuovo blindato di nome Survivor, nuovi fucili d’assalto e nuovi scudi di protezione, per gli sbirri che vengono da fuori si sganciano 15 milioni di Euro, il sindacato di polizia tedesco inizia a mettere il burro sui panini per lx colleghx, gli elicotteri girano sulla città, forzuti della sbirraglia federale esplorano il terreno – e anche noi siamo prontx a scattare. Lx ribelli della sovversione imprimeranno ad Amburgo forti tracce e i segni della distruzione.

***This is a call for action: contro l’ordine dominante del mondo organizzare la lotta rivoluzionaria fino alla caduta di ogni frontiera.
Non limiteremo le nostre lotte ai giorni del vertice. Ecco perché facciamo un appello internazionale a utilizzare l’aprile del 2017 per dei momenti illimitati di resistenza, di connettere le lotte più diverse e di rendere costanti i nostri attacchi.***

Troublemakers of the word save the date 7.7./8.7.2017
Dire tschüss al G20 di Amburgo

26 novembre 2016, Karolinenstrasse, Amburgo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Bruciata ruspa

18 novembre 2016

Nella notte da giovedì a venerdì abbiamo bruciato con quattro litri di benzina una ruspa trivellatrice nel terreno incolto di Cuvry.
Tra meno di un anno si riuniranno vari clown vecchi e nuovi ad Amburgo per organizzare il vertice G20. Questo produrrà foto di presidenti sorridenti, si loderanno a vicenda per aver agito bene contro la guerra più recente, il più recente rifugio oppure cambio climatico – nel contempo alcuni manager del movimento scuoteranno i recinti e simuleranno la resistenza – in fin dei conti facendo parte dello stesso racket.

Nessun contro-vertice con le sue proprie foto, nessuna maratona di tematiche con il programma di un party e risposte simili, nessun vuoto in quanto a contenuti può essere una risposta a questo gioco…

Una possibilità – non una risposta – può essere l’escalation e lo sviluppo dei nostri conflitti nei quartieri e nei nostri posti. Dappertutto in Europa ci sono punti di resistenza dove questioni di portata globale si rispecchiano nelle nostre lotte quotidiane, dove la gente resiste e crea nuovi focolai di solidarietà.
Se ora usiamo il fuoco in un focolaio conflittuale come il terreno incolto di Cuvry allora è esattamente per rafforzare e collegare globalmente questo conflitto. Gentrificazione, investimento di capitale sotto forma di nuovi palazzi, zone di pericolosità e supposta partecipazione pubblica sono presenti ovunque – sia nello sgombero di Can Vies a Barcelona, a Exarchia o nella Rigaerstrasse con i nuovi palazzi del gruppo CG.

Ad Amburgo e sul percorso per arrivarci vogliamo aprire uno scambio e un confronto esattamente su queste questioni e questi conflitti. Perché come la gentrificazione non finisce ai confini di un paese, così la nostra resistenza non dovrebbe finire in un luogo, bensì pulsare insieme in vari luoghi e conflitti. Affinché si crei una frequenza e uno staccato dell’attacco comune…

Collegare i conflitti, portare le lotte di quartiere ad Amburgo al vertice G20 – oggi locale domani globale!

Il 7 & 8 luglio ad Amburgo e oltre …

Gruppi Autonomi

PS: E deve essere chiaro: se si continua a costruire – noi torniamo!
E chissà, l’investitore l’una o l’altra volta sarà attaccato direttamente a Monaco…

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Vernice a ufficio comunale per l’ordine

7 novembre 2016

L’altra notte è toccato al relativo ufficio di Neukölln in Juliusstraße, ma sono intesi tutti i porci e loro sgherri. Barattoli pieni di vernice colpirono la facciata e abbiamo lasciato dei saluti solidali ad Aaron per l’inizio del processo.

Questi uffici sono solo una parte dell’apparato statale per la pulizia, l’ordine e la discriminazione. Come la giustizia, gli sbirri o l’ufficio per le aree verdi è obiettivo delle azioni contro la città capitalista.

I nostri saluti solidali non vanno solo ad Aaron e Balu ma anche ax altrx compas che sono vittime della repressione statale. Sia localmente sia globalmente lotteremo contro il loro ordine neoliberale.

Tuttx insieme nel mese di luglio contro il vertice dei padroni capitalisti del mondo ad Amburgo dimostreremo che non siamo disponibili ad accettare l’ordine prescritto come se nulla fosse.

CONTRO IL VOSTRO ORDINE
FREE AARON & BALU

P.S.: Tra l’altro con le facciate a strato isolante esiste il rischio che i barattoli di vetro con la vernice rimbalzino ancora interi, perciò occhio se ci imitate.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Attentato incendiario a parco macchine Telekom

6 novembre 2016

Otto mesi prima del vertice G20 ad Amburgo, contesti clandestini di tutta Europa eseguono ogni notte degli attentati contro l’ordine vigente. Al più senza conoscersi, poiché nei punti focali delle sovversioni anarchiche suddivisi nei costrutti statali della fortezza Europa, si trovano, tuttavia, sempre di nuovo degli obiettivi simili per il nostro fuoco. Spesso nel quadro di riferimento locale e troppo raramente con la prospettiva di un sabotaggio contro l’apparato di dominio che superi i confini dei singoli paesi.

Così la rete dex disponibili e prontx all’attacco è sempre alla ricerca di possibilità di condurre le azioni focalizzandole su di un punto condiviso. Dovremmo avere più coraggio per darci degli appuntamenti, per partire, per visitare dei luoghi ove incontrarci, per iniziare un confronto e moltiplicare le nostre esperienze apparentate. Ma noi teniamo anche all’esecuzione delle azioni nei posti dove viviamo che portano a dei collegamenti oltre i contesti locali e specifici, che ignorano i confini temporanei e diventano così imprevedibili.

Vediamo questi criteri in tanti momenti e movimenti di gruppi autonomi a livello mondiale, ma troppo spesso abbiamo la sensazione che si rimane fermx alle dichiarazioni di solidarietà verbale invece di passare al confronto sui contenuti.

Per questo abbiamo deciso di appoggiare la mobilitazione contro il vertice G20 e di considerarlo come momento che apre delle possibilità per collegare le nostre lotte spesso isolate o per discutere negli scritti ma più volentieri ancora per esprimerci con le azioni.
I prossimi mesi di progettazione e di esecuzione avranno, speriamo, un carattere internazionale se si riesce a comunicare ai gruppi autonomi il punto di riferimento per una campagna alla vigilia del G20. Perciò diciamo che preferiremmo che anche le celle più remote e isolate s’attivassero per progettare e collegare gli attacchi, rafforzando così la mobilitazione estesa a tutte le zone.
Questo determinerebbe la possibilità che anche dei gruppi autonomi nuovi possono attivarsi e acquisire delle conoscenze sull’attacco. Questa fase fino al vertice G20 dovrebbe essere collegata all’obiettivo della verifica della nostra forza reale per poi non attendere il prossimo evento. Anzi, gli scritti dalle zone della rivolta in Francia e in Grecia ci hanno dato la speranza di poter ben riuscire ad avvicinarci alla sovversione costante nei centri urbani.

Il principio non è nuovo e ben collaudato. Come caso più recente, nella destroika e nelle azioni decentralizzate contro lo sgombero della Rigaerstrasse 94 si riusciva a scendere in campo con una gran parte del nostro potenziale, cosa che è stata positiva in ogni suo aspetto. L’acutizzazione tipo campagna fu accompagnata da eventi militanti di massa adatti al collegamento. A questo dobbiamo dare seguito sempre più spesso e più energicamente.
Perciò chiamiamo esplicitamente tutti i gruppi militanti di attivarsi già da ora e di eseguire piccole e grandi azioni contro il terrore degli Stati G20 e la cannibalizzazione delle società che lo accompagna.

Da parte nostra il 6 novembre abbiamo deposto vari ordigni incendiari su un parcheggio della Telekom e così distrutto parte del parco macchine. Come già elaborato da un gruppo di Amburgo dopo il loro attentato a COSCO, la Telekom è un gruppo civile-militare, un global player della repressione e dello sfruttamento. Attualmente la Deutsche Telekom è immischiata nel sostegno tecnico a Frontex per rintracciare le rotte di fuga e chi aiuta a fuggire. Con l’acquisizione della compagnia telefonica greca OTE hanno già attirato più volte la volte la rabbia. Noi l’abbiamo espressa una volta in più.

Attaccare il vertice G20 di Amburgo!

Un gruppo autonomo

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda: Incendiata auto di Thyssenkrupp

3 novembre 2016

Come riportava la stampa scandalistica  giovedì bruciava un’“auto di servizio” a Dresda Leuben. Siamo statx noi!
Purtroppo i notiziari e la stampa degli sbirri  non dicevano di che tipo d’auto si trattava e per questo ci sentiamo in dovere di chiarire che quella che abbiamo bruciato non era una vettura “normale” ma un’auto di Thyssenkrupp (un’impresa dell’industria bellica).

Contro i profittatori di guerra e la Germania!
A luglio ad Amburgo, attaccare il G20!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

[Politecnico di Atene, 10 dicembre]: Discussione con dei/lle compagn* di Berlino

plakat10-12-544x769Dalla lotta in Rigaer Strasse (Berlino) alla mobilitazione contro il G20 (Amburgo)

Quest’estate Berlino è stato al centro di una resa di conti tra la polizia e ciò che resta di quello che un tempo è stato il movimento degli occupanti. La ragione era il tentato sgombero delle parti occupate del progetto abitativo Rigaer94. Rigaer94 nella parte nord di Friedrichshain, che ha una lunga tradizione di lotta contro l’influenza dello stato. Le tre settimane di assedio del 94 sono diventate immediatamente il punto di cristallizzazione di un contrattacco congiunto degli/lle anarchic*, culminato nell’appello per un Luglio Nero, che esprimeva l’idea di una lotta anarchica multiforme.

Rafforzata dalla battaglia che ha condotto a una piccola vittoria grazie alla difesa riuscita di Rigaer94 contro l’espulsione, l’offensiva continua verso l’imminente mobilitazione contro il G20 di Amburgo nel luglio 2017. Ci sono già degli appelli internazionali a delle azioni decentralizzate per creare una dinamica che inviti tutt* i/le combattent* ribelli che possano e vogliano attaccare Amburgo.

Dei/lle compagn* di Berlino parleranno della lotta contro la gentrificazione a Berlino e il ruolo di Rigaer94, oltre dei progetti in corso degli/lle anarchic*.

Sabato 10 dicembre alle 19:00, edificio Gini
Politecnico di Atene (entrata da via Stournari), Exarchia

Compagn* dello Spazio di Azione Anarchica Multiforme Zaimi 11
Squat Themistokleous 58
& rete di traduzioni di contro-informazione Contra Info

Francoforte sul Meno: Attacco a Philosophicum

19446521 ottobre 2016

Nella notte da giovedì a venerdì abbiamo attaccato il cantiere dell’ex Philosophicum. Abbiamo rotto varie vetrine frontali e abbiamo centrato il nostro bersaglio con le pietre e con bottiglie piene di vernice. Per tenere lontane le volanti erranti della polizia abbiamo eretto delle barricate di fuoco.
La security rimbecillita della casa non poteva che assistere senza far niente dall’interno e così il nostro attacco si svolgeva senza alcun attrito.

Sapevamo che il retro della casa è già abitato e per questo il nostro attacco non era che alla parte anteriore ancora in costruzione. Il nostro obiettivo non erano lx abitanti bensì il capitale dell’investitore ed i piani folli della giunta comunale di Francoforte.

La trasformazione dell’ex Philosophicum in appartamenti di lusso non è solo un’altra pietra miliare nella distruzione degli spazi urbani vitali bensì è intimamente collegata all’intenzionale fallimento politico di un’iniziativa per spazi casa a buon prezzo in questo luogo. Olaf Cunitz, il maiale verde, una volta sosteneva che lì non sarebbero sorte delle case ad alto prezzo. Con degli affitti per più di 20 €/m2 e un affitto a caldo di 670 € per una casa di 26 m2, ABG e la città hanno nuovamente dimostrato che non hanno mai avuto l’intenzione di creare dell’abitabile a prezzi accessibili. In fin dei conti le loro menzogne non fanno che ridere, ma le scriviamo lo stesso per aprire gli occhi a più persone possibile.

Con noi non si può trattare e non è possibile pacificarci con qualche casa sociale come foglio di fico che dovrebbero tranquillizzare la statistica e la stampa. Noi sappiamo dove siete piazzati e perciò attacchiamo.

La nostra azione era un assaggio di quel che succede se le condizioni s’avvitano ancora. Sappiamo fin troppo bene che la città sta progettando altre provocazioni che non lasceremo senza risposta. Nel contempo anche l’investitore Rudolf Muhr non si faccia alcuna illusione – non sarà l’ultima azione. Il capitale a rischio rimane capitale a rischio e da 27 milioni possono facilmente diventare di più.
Ci rallegriamo per ogni attacco contro ABG, la città e gli investitori privati.

Mandiamo saluti rivoluzionari a tuttx lx amicx in galera.
Contro una città dei ricchi. Contro lo Stato del capitale.
Per una rottura rivoluzionaria.

PS: Abbiamo sentito dire che ad Amburgo si dice tschüss. Ci vediamo tuttx al G20 l’anno prossimo ad Amburgo.

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Acido butirrico a Porsche del presidente di una banca

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16 ottobre 2016

Questa notte siamo entrati nell’area privata di Hans Walter Peters, in via In de Bost 6a ad Amburgo. Abbiamo messo fuori uso la sua Porsche Cayenne con l’acido butirrico.
Ponendo così ad Amburgo la questione della ripartizione della ricchezza – “Il mondo di chi è” –   e mettendola sull’itinerario militante valido fino al G20 di luglio 2017.

“Panama” Peters possiede un patrimonio di 250 milioni di € ed è uno dei ricconi di Amburgo. Nel 1994 iniziò nella banca più vecchia, la Berenberg-Bank. Nel 2000 diventò associato a responsabilità personale – una formulazione che non ci dispiace affatto –, nel 2009 assunse il ruolo di portavoce degli associati. Possiede il 26% dei diritti al voto presse Berenberg.
Nel 2015 la banca otteneva un surplus annuo di 104 milioni di €. L’anno passato accompagnava dieci debutti in borsa – più che ogni altra banca tedesca. Berenberg gestisce un patrimonio di più di 40 miliardi di €. I clienti privati sono accettati solo con un deposito iniziale che supera il milione di €. In passato, la Berenberg Bank donava perlomeno un milione di € alla CDU. Anche la SPD e la FDP furono unte..
L’onorevole banca finiva in prima pagina per la pubblicazione dei Panama Papers ed i suoi contatti con la cancelleria panamense Mossak-Fonseca con i suoi traffici d’armi e droga. Fonseca aveva raccomandato calorosamente i propri clienti alla banca amburghese.

Non ci illudiamo sulla gentilezza, sincerità e coscienza sociale degli istituti finanziari – “le banche tedesche, il denaro tedesco partecipano ad ogni massacro nel mondo!” Una banca che raggiunge un reddito sul capitale proprio di 67% ci riesce solo con gli affari sporchi in grande stile. Ogni persona a reddito normale può calcolare benissimo di quanto ci vorrebbe per, come Panama-Peters, accumulare 250 milioni di € entro 20 anni.
Dal 2013 Peters era nella direzione dell’associazione federale delle banche tedesche. In Aprile 2016 diventava presidente dell’associazione che riunisce 210 banche private. Ora è il lobbista bancario tedesco per eccellenza. L’associazione federale delle banche tedesche esercitava delle pressioni sul governo federale e la UE durante la “crisi greca” per imporre “gli aiuti di credito” e le misure collegate. Le banche tedesche che avevano investite tanto nel settore bancario greco non volevano perdere del denaro.

Continuate con le azioni contro i ricconi prima del G20. Prima o poi potremmo dire addio a questa feccia – ad Amburgo si dice tschüss!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Dresda, Germania: La guerra parte da qui!

dresdenCome riportato dai giornali, giovedì una macchina di servizio a Dresda è stata data alle fiamme.
Siamo stati noi!
Sfortunatamente l’articolo e le notizie della polizia non hanno rivelato che tipo di macchina fosse, così noi ci siamo trovati costretti a renderlo pubblico.
Quello che abbiamo bruciato, non era un “normale” veicolo, ma una macchina che appartiene al ThyssenKrupp (un’industria di armi).

Contro i profittatori della guerra e la Germania!
In luglio ad Amburgo, attacchiamo il G20.

Fonte in inglese: insurrectionnewsworldwide

Berlino: Attacco contro la società militare Thales

Si sta facendo caldo, a proposito delle preparazioni per un luglio bollente contro il G20. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre delle proprietà della compagnia Thales sono state distrutte.
Thales è una delle undici maggiori aziende produttrici di armamenti, con un fatturato annuo di 14 miliardi di euro. Inoltre si occupa di diversi programmi tecnologici, come la famiglia di satelliti Galileo.
Inizialmente concepita esclusivamente per scopo civile, come la produzione di smartphone, sistemi di navigatori, ecc., nel luglio del 2008 il parlamento europeo decise che queste tecniche sarebbero dovute essere messe a disposizione per la sicurezza europea e per la Defence Politics (ESVP).

Thales inoltre sviluppò il progetto “Watchkeeper”. Su commissione dell’esercito inglese produsse un drone (Thales Watchkeeper WK450). Questi velivoli hanno iniziato a volare in Afghanistan nel 2012 fino al 2014 all’incirca 140 volte, e sono stati aggiornati in modo significativo nel 2016. Da quest’anno è possibile caricare il drone con bombe di 2kg, laser e gps. Oggi la tecnologia di Thales può uccidere direttamente.

Thales con il suo sistema di droni è stata avvistata sopra la “giungla” di Calais, dove i loro prodotti stavano sorvolando il cielo. (In Germania una lista delle compagnie coinvolte nel programma di espulsioni lo puoi trovare qua https://linksunten.indymedia.org/de/node/194981).

La nostra reale ragione era di prendere la parola dell’antico filosofo greco Thales: Ἀνιαρὸν ἀργία  (l’ozio è dolore). Questo è il motivo per cui noi abbiamo bruciato un furgone di questo produttore di armi a Berlino (Weissensee).
Abbiamo gioito anche per le notizie della scorsa settimana riguardo l’incendio dello scavatore della Cuvry a Berlino.

Vogliamo riprendere le parole dei compagnx:

“Ad Amburgo sulla strada verso il G20 vogliamo arrivare a un cambiamento e a una discussione esattamente riguardo queste questioni e riguardo un conflitto di livello globale. Come la gentrificazione non si ferma sulle frontiere degli Stati, la nostra resistenza non deve finire in un singolo evento. Piuttosto dovrebbe confluire in diversi luoghi e conflitti. Qui noi vediamo un ritmo comune per creare una convergenza di attacchi.”
Noi siamo dapertutto. Connettiamo le lotte. Trasformiamo il summit G20 in un disastro.

(vedi anche: https://linksunten.indymedia.org/en/node/195308 )

…per questo si può creare confusione nelle linee nemiche, perché diversi luoghi caldi del conflitto scoppino e non solo lì dove il nemico se l’aspetta ed è preparato. Ma in altri posti laddove può essere più imprevedibile per i piani strategici della polizia.
CCF-Internazionale Nera

Autonome Gruppe

Amburgo: Attentato incendiario alle auto del direttore di polizia Enno Treumann

19125123 settembre 2016

“10 000 volte controllati
10 000 volte non è successo nulla
ma questa notte (23/9/2016)
ha fatto boummm”

cioè nel parcheggio macchine del direttore di polizia Enno Treumann che si trova davanti alla sua casa monofamiliare in via Raamfeld 12. Le auto della famiglia Treumann furono distrutte con il fuoco e la quiete notturna del cacciatore di umani è stata disturbata.
Treumann è capo della “Region Mitte” e uno degli sbirri di più alto rango d’Amburgo e dal 20 aprile 2016 è dirigente della “Task-Force antidroga”. L’unità speciale di ottanta teste porta avanti una battuta di caccia contro presuntx dealer a St. Pauli, alla Sternschanze e a St. Georg. Il suo bilancio: 230 operazioni da aprile a fine agosto, più di 11.500 persone controllate, ordinate perlomeno 5000 espulsioni e divieti di soggiorno in zona, più di 350 persone momentaneamente fermate, 2000 denunce, 60 ordini d’arresto e 13 pene detentive, con l’impiego di perlomeno 5000 sbirri.
Per la gente di colore, le zone di operazione della Task-Force diventano temporaneamente No-Go-Areas.
Il culmine mediatico fu una retata decisa da Treumann nelle case della Hafenstrasse nel quartiere di St. Pauli: tre centurie incluso dei gruppi di catturandi e per il prelievo di materiale probatorio pesantemente armate e incappucciate bloccarono la via, scassavano la porta di una casa, minacciavano chi ci abitava e sequestravano una presa multipla e un cavo elettrico.
Nel cortile gli sbirri fermarono 34 presunti spacciatori. Il parlamento di Amburgo e la polizia dimostravano la loro forza nella “guerra alla droga”. Il presidente di polizia Meyer disse: “Renderemo la vita degli spacciatori il più difficile possibile.”
Se poi ci scappa il morto come Jaja Diabi, arrestato per 1-2 gr. di marijuana e morto in prigione, lo Stato se ne frega proprio.

Le manifestazioni contro i controlli razzisti davanti alla casa del senatore degli interni Grote sono, invece, definite inaccettabili e insopportabili. Servizio è servizio e la serata privata è privata.
Noi invece siamo piuttosto simpatizzanti del principio: i malfattori hanno nome e indirizzi e “da qualcosa viene qualcosa”!
Il boss della polizia Region Mitte, Enno Treumann, dovrà gestire l’operatività nel periodo del G20. Le case e le macchine dei dirigenti di polizia sono i nostri bersagli legittimi.
Sosteniamo la proposta dex militanti, che alcune settimane fa attaccarono l’armatore Cosco, di attaccare le strutture del dominio prima del G20 e dire ciao anche altrove a tutto ciò che ostacola la via verso una società liberata.
Oggi abbiamo detto ciao alle auto del direttore di polizia Treumann.

-sbirri passi lunghi e ben distesi-
-fermare i controlli razzisti-

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Berlino: Incendiato traliccio di trasmissione radio della polizia federale

963048 settembre 2016

Nel luglio 2017 ad Amburgo si celebrerà un gran spettacolo con le 20 principali nazioni industriali che hanno a cuore la propria sicurezza e il mantenimento dei propri privilegi in un mondo basato sullo sfruttamento. Il tema principale sarà, naturalmente, l’attuale situazione politica della sicurezza. Nello spazio europeo in generale e anche oltre ci sono attualmente dei momenti che fanno vacillare l’architettura della sicurezza. Dai movimenti involontari di fuga di migliaia d’illegalizzatx, passando per i tentativi d’auto-organizzazione dei nuovi movimenti come in Francia oppure Ferguson, fino ai quartieri ribelli nelle varie metropoli europee. Solo il pensiero che una vita potrebbe funzionare senza i loro regolamenti ruba il sonno ai rappresentanti delle nazioni e li avvicina ancora di più per eliminare questi fattori. Per questo nei confronti del pubblico usano la “difesa dal terrorismo” come pretesto universale per giustificare il loro agire. Mentre alla fine tuttx sono colpitx dalle strette di vite dirette anzitutto contro le strutture che non si sottomettono alla società conforme e che non vogliono accettare di essere sfruttate, questo è indifferente quasi a tuttx, il che porta a un perfezionamento della sorveglianza senza freni e illimitata.

Dopo il breve periodo di perdita di controllo e dei massicci passaggi di confine incontrollati negli ultimi anni, sono stati chiusi momentaneamente tutti i confini europei oppure sono stati reintrodotti i controlli di frontiera per una fluida difesa delle frontiere nazionali, che sono la pietra angolare del potere statale, e anzitutto nelle zone di frontiera Bavaresi la polizia federale ha allestito dei posti di controllo per categorizzare fin dall’inizio gli ospiti indesiderati secondo i criteri della loro sfruttabilità oppure come persone da respingere più in fretta possibile. Questa categorizzazione è immessa nella banca dati edac del Bundeskriminalamt che assorbe un’infinità di informazioni: impronte digitali, immagini e reti/organigrammi di contatto. Rendendo trasparente dove, quando e come  si sono avvenuti gli attraversamenti “illegali”. Solo le ditte tedesche come telekom e t-systems resero possibile questa elaborazione routinaria a livello mondiale, fornendo e sviluppando la corrispondente tecnologia di sorveglianza.

Il gigante IBM, che è all’avanguardia della sorveglianza di intere città e gran amicone dei padroni, a Rio ha costruito un centro di controllo che realizza il collegamento in rete delle singole autorità e che in tempo reale sorveglia interi quartieri. L’“intelligent operation center” di Rio è solo una piccola occhiata nel futuro. La richiesta di sicurezza e ordine produce sempre più di questi centri. Per esempio nel centro d’addestramento al combattimento “Schnöggersburg” non si progetta la prossima invasione in una zona di crisi, bensì il contrasto asimmetrico a dex insorgenti internx. Nel frattempo, come anche in molti altri ambiti dell’industria bellica e della sicurezza, la Germania vi assume un ruolo d’avanguardia e condivide prontamente le tattiche con altri paesi per salvaguardare il potere e gli interessi economici anche oltre i propri confini.
Lo sviluppo della persecuzione penale automatizzata avanza a grandi passi. Su alcune tratte d’autostrada già allestiscono dei sistemi di videocamere in rete che registrano tutte le vetture in transito e quando queste abbandonano la tratta le disconnettono. Sanno sempre meglio dove quando e come ci muoviamo. La relativa tecnica è presentata come avveniristica e dovrebbe punire più efficacemente le trasgressioni nel traffico. Oramai queste tecnologie diventano sempre più invasive nel quotidiano. Per esempio esiste una gruppo di progetto composto da rappresentanti del governo, delle autorità penali e della Deutsche Bahn che sta elaborando una software per il riconoscimento facciale che dovrebbe riconoscere le facce di tuttx lx viaggiatorix per poi confrontarle in tempo reale con una banca dati del BKA.
La persona è “salvata”, elaborata e identificata in una banca dati biometrica. Questi dati si raccolgono già da anni e hanno elaborato dei profili di percorso che rendono possibile sapere quale persona si muove in quale strada. Le camere private ip dex denuncianti contribuiscono all’ottimizzazione di questo processo poiché sono sempre collegate in rete e così i porci possono servirsene. La sorveglianza dello spazio urbano con i sistemi video intelligenti e le interfacce tra le varie autorità è continuamente accelerata con la finalità di regolare e comandare l’individuo. Le tecniche e gli algoritmi sviluppati dalle ditte IT facilitano il lavoro degli organi repressivi. Grazie alla massiccia immissione di informazioni nelle banche dati fanno delle prognosi in quali zone devono aspettarsi un numero relativamente maggiore di reati.

Le ditte e le istituzioni che partecipano allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie sono un fattore decisivo per il mantenimento dell’ordine sociale e sono un pilastro dell’architettura della sicurezza per il mantenimento dei rapporti di potere vigenti. Ci sono migiaia di profittatori che con il continuo sviluppo del progresso tecnologico si rivelano nemici della libertà. Sono attaccabili.

Per interrompere perlomeno momentaneamente un flusso costante abbiamo dato fuoco al traliccio radio degli sbirri federali al Südkreuz. Il secondo fuoco toccava all’istallazione di sorveglianza dell’Agenzia Federale delle Reti.

Saluti solidali ad Aaron e Balu rinchiusi da quasi due mesi e anche a tuttx lx altrx compas.

In vista del vertice G20 incitiamo all’attacco contro l’infrastruttura dei padroni e profittatori!

Fonte: Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Amburgo: Pietre e vernice a Chinese Ocean Shipping Company (COSCO)

7 settembre 2016

(Rivendicazione lunghissima, di cui il traduttore riporta i titoli dei capitoli)

“Il 7 settembre 2016, nel mese in cui si celebrava il Cina Summit ad Amburgo e il vertice G20 a Hangzou, abbiamo attaccato la centrale europea di Chinese Ocean Shipping Company (COSCO) in via Herrengraben 74 con fumo, pietre e vernice.

) GUARDATE, GRECI, ECCO COME FUNZIONA L’ECONOMIA OGGIGIORNO…
) IL DIKTAT DELLA TROIKA ED IL RUOLO DELLA GERMANIA…
) RIDUZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI NEL SEGNO DELLA TROIKA…
) CHINA MEETS EUROPE AD AMBURGO…
) AD AMBURGO SI DICE TSCHÜSS

Invitiamo tutti i gruppi militanti, lx amanti del caos, lx compas e troublemaker ad Amburgo per il 7 e 8 luglio 2017. Dove rappresentanti delle 19 nazioni più potenti e della UE si riuniscono e deliberano sul futuro della Terra. Questo incontro metterà grandi parti della città sotto lo stato d’emergenza. Il senato e chi guida la città anseatica si ripromettono una “enorme attrattiva” e di salire nella squadra delle metropoli mondiali. Mai più seconda lega. Chissà se non hanno fatto male i conti…

Poiché l’entità incalcolabile della resistenza militante e dex insorgenti motivatx potrebbero mandare all’aria questi bei piani. Dopo che sono andati a monte i sogni delle olimpiadi, il credito di Amburgo potrebbe andare in fumo nel vero senso della parola. E chissà se l’inaugurazione della fossa di miliardi Elbphilarmonie non diventi un’evento dignitoso?
Il senato vorrebbe che il vertice G20 ad Amburgo invii un segnale per una formazione della globalizzazione più giusta. Avremmo qualche idea in merito, per esempio la socializzazione dei patrimoni dei più di 1500 miliardari in $ degli Stati G20, iniziando con gli straricchi di Amburgo, gli Otto, Herz, Kühne…, che con la globalizzazione hanno fatto dei bei soldini.

Incitiamo tuttx ad iniziare già da ora con i fatti collegati al G20. Come motto comune pensiamo a: “Ad Amburgo si dice tschüss” (ciao).
Buttiamo nell’immondezzaio della storia tutto ciò che ostacola un’utopia rivoluzionaria.
Amburgo (Germany)

Fonte: Linksunten Linksunten

Traduzione dal tedesco mc, CH

Canada: Scontri del G20 a Toronto, Kelly condannata a 15 mesi di carcere

L’anarchica Kelly Rose Pflug-Back di Ontario è comparsa in tribunale il 19 luglio dove ha ricevuto una sentenza di 15 mesi (di cui quattro già scontati), dopo aver scelto un patteggiamento che rifiutava ogni collaborazione con le autorità. Le accuse per cui si è riconosciuta colpevole sono 6 accuse di danneggiamento e una di travisamento con intenzioni criminali. Dopo aver scontato la sentenza, sarà in regime di libertà vigilata per 3 anni. Da oltre un anno si trovava agli arresti domiciliari e sottoposta a varie misure restrittive in attesa della fine del processo.

Kelly è un’attivista da molto tempo, scrittrice, poeta, artista e musicista. Ha collaborato con varie pubblicazioni anarchiche tra cui The Fifth Estate e Iconoclast Magazine. Prima del suo coinvolgimento con il Toronto G20 Black Bloc, Kelly era coinvolta in gruppi come Food Not Bombs e Camas Books collective a Victoria, faceva lavoro di riduzione del danno con SOS in Ontario, ospitava workshop e portava avanti progetti di solidarietà con la gioventù queer, e progetti di solidarietà con le popolazioni Indigene. Kelly segue una dieta vegan che sarà molto difficile mantenere nel sistema carcerario canadese.

La maggior parte dei media mainstream hanno dipinto Kelly come una vandala violenta senza rimorsi per aver terrorizzato degli “innocenti compratori”, oltre alla codardia di aver indossato un passamontagna mentre affrontava la polizia antisommossa, quest’ultima completamente armata e attrezzata, nel contesto di una delle culture più sorvegliate del mondo. I media hanno anche solitamente parlato dei danneggiamenti alle vetrine da parte dei black bloc come azioni violente o addirittura terroristiche. Allo stesso tempo hanno evitato di parlare della violenza della polizia, anche se ci sono stati molti casi di minacce e tentativi di stupro nei confronti di persone di sesso femminile durante i circa 1300 arresti del G20. In un caso molto noto relativo a quegli arresti, la polizia ha strappato la protesi della gamba di un uomo disabile, così come un uomo sordo è stato violentemente atterrato e arrestato. Si tratta del più alto numero di arresti nella storia di questo paese.

I tribunali hanno detto chiaramente che la loro intenzione era di mandare un messaggio con questa sentenza. Dobbiamo rispondere incrementando la resistenza, supportando i nostri compagni in carcere così che ne escano con uno spirito combattivo rinforzato! Attualmente le prigioni di questo stato sono sovraffollate per il doppio della loro capacità, mentre il governo di Harper si sta impegnando a costruirne altre 10 e a passare nuove leggi che includono una carcerazione minima obbligatoria così come il taglio di programmi per i prigionieri. Mentre Kelly, Mandy e gli altri coinvolti nella resistenza al G20 e al capitalismo globale siedono in una cella di prigione, gli uomini responsabili per le politiche che uccidono milioni di persone per la povertà ogni anni vivono nel lusso e con ogni probabilità non vedranno mai da dentro una cella di prigione.

Scriviamo a Kelly, lei ama ricevere lettere e poesie. Scrivere ai prigionieri è un modo per assicurarsi che non saranno mai dimenticati.

Kelly Pflug-Back
Vanier Centre for Women
P.O.Box 1040
655 Martin Street
Milton, Ontario
L9T 5E6 Canada

fonte